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Giorno: 13 Agosto 2016

Ferragosto in musica con i “Concerti all’alba”

Da: Comune di Comacchio

Per salutare il ferragosto sulla Riviera di Comacchio, la rassegna musicale “Concerti all’alba”, promossa ed organizzata dal Comune, si fa in tre. In tre differenti spiagge infatti si terranno lunedì 15 agosto 2016, altrettanti concerti in riva al mare, ad ingresso rigorosamente gratuito. Si parte dal Bagno Play Ground del Lido di Volano, dove alle ore 6 si esibirà il “Blue duo” nel concerto “Vibrafono meets guitar”. “Il progetto nasce dall’idea di avvicinare due strumenti apparentemente lontani, la chitarra e il vibrafono, – commenta il direttore artistico della rassegna, Luigi Sidero-, in un contesto di libertà espressiva intesa come momento di sincerità e verità musicale, dove elementi quali la tecnica e la sensibilità non sono asserviti all’esecuzione formale, ma si confrontano nella costante ricerca di una sempre nuova emozione da trasmettere all’ascoltatore. Il sound – prosegue Sidero -, è il risultato di una fusione incessante tra ritmo e melodia in equilibrio fra arte e intrattenimento, gioco e divertimento, umorale e carico di unicità in quanto strettamente connesso agli esecutori e alle loro peculiari qualità.” Sarà proposto un repertorio di brani originali e standards rivisitati. Il duo è composto da Mauro Pambianchi (vibrafono , marimba e percussioni) e Vincenzo Forlani (chitarra e basso). Al Lido di Pomposa, sempre alle ore 6 del mattino, al Gallanti Beach, si vivrà l’atmosfera della musica da camera e sinfonica, grazie al live sax quartet classico, portato in scena dal “Quartetto ‘900”. Il quartetto è formato da Marco Polesinanti (sax soprano), Paolo Lenzi (sax contralto), Alberto Zonari (sax tenore), Alberto Zamboni (sax baritono), tutti musicisti diplomati presso il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara e provenienti dall’ Associazione musicale “Arianna Alberighi”, Scuola di Musica e Filarmonica di Tresigallo nella quale ricoprono vari ruoli. Alberto Zamboni, oltre a ricoprire la carica di presidente è anche docente di propedeutica musicale, clarinetto e saxofono; Paolo Lenzi è direttore della Filarmonica e docente di clarinetto; Marco Polesinanti è docente di saxofono ed infine Alberto Zonari è docente di musica d’insieme per adulti. I musicisti hanno completato la loro formazione frequentando masterclass e seminari con illustri docenti e hanno svolto attività concertistica in Italia e in Europa, prendendo parte a rassegne concertistiche e collaborando con varie formazioni cameristiche ed orchestrali. Un altro concerto all’alba, il terzo della giornata festiva di ferragosto, prenderà forma nello stesso orario sulla spiaggia del Lido di Spina, presso il Bagno Marrakech, dove si esibirà il “Fisa & Bass Duo”, con una proposta musicale insolita. “L’accostamento timbrico della fisarmonica con il contrabbasso, fino alla scelta del repertorio basato su brani appartenenti alla cosiddetta musica colta, ma rivisitati in modo originalissimo – spiega il direttore artistico Luigi Sidero – ben rispondono alle caratteristiche inusuali di cui si è detto. Autori come Rachmaninoff, Koussevitzky e Schurbin vengono qui riproposti con grande rispetto, – prosegue Sidero -, ma anche in personalissime versioni, che comprendono la variazione sul tema, l’improvvisazione e lo stravolgimento della forma originale. Un modo nuovo ed originale di riassaporare brani come Vocalise, Chanson Triste, la Sonata n.2 per fisa, ecc. , oltre che arie tratte da musiche popolari russe ed ungheresi unitamente a brani di autori contemporanei come J.L. Matinier.” Il duo è composto da Giacomo Rotatori (fisarmonica) e da Roberto Bartoli (contrabbasso).

Color Vibe, tutta Ferrara ai blocchi di partenza

Da: Associazione Puedes Puedes

Un fiume di iscrizioni per la corsa che colora la vigilia di Ferragosto

Il successo inaspettato dell’anno scorso non poteva non avere un seguito. Dai blocchi di partenza del Puedes Summer Night, domani, alle 18, partirà la tanto attesa Color Vibe 5km Run e per il secondo anno Ferrara avrà la fortuna di essere una delle uniche tappe in regione a ospitare la corsa più colorata dell’estate. Intanto continuano senza sosta le iscrizioni, che al suo esordio ferrarese aveva portato in città la carica di 2500 persone da tutta Italia. L’esperienza sensoriale è di certo un’alternativa emozionante alle code verso i lidi che si portano via la vigilia di Ferragosto. Il Vibe Village sarà allestito nel sottomura di via Baluardi (ingresso in via Bologna, 1) e qui sarà possibile ritirare la propria Vibe Bag. Il villaggio aprirà alle 10 di mattina e chiuderà al terminare dell’evento, verso le 21.30 circa. Tagliato il traguardo sparirà la fatica con il Vibe Party sotto il palco del Puedes Summer Night per proseguire con la cena all’insegna della musica: il Ristorantino la Savina, la pizzeria, la spaghetteria e il cuore dello street food saranno pronti a servire chiunque vorrà rilassarsi e rifocillarsi in allegria.
L’evento prende il nome da “vibe”: sensazione, emozione, vibrazione. Nessuna competizione, l’obiettivo non è vincere o correre più veloce degli altri, ma farsi colorare dalla testa ai piedi. Il percorso è lungo 5 chilometri e lo si può percorrere camminando, correndo, saltando, in avanti, all’indietro o anche ballando. L’importante è lasciarsi andare. Il tema di questa edizione sarà floreale. Dopo ogni chilometro percorso, i runner troveranno uno dei quattro Vibe Point totali, a ognuno dei quali sarà abbinato un colore. Ecco come saranno stuzzicati i cinque sensi all’interno di un arcobaleno di profumi e armonia. Saranno due in più i Rainbow Point, una novità assoluta, che copriranno i partecipanti con un’esplosione di quattro colori. Sarà un inno al divertimento aperto a tutti, senza limiti di età, e dominerà il rosa “shocking”, il tono inconfondibile dello staff del Puedes. Per chi non si fosse ancora iscritto, potrà farlo direttamente in loco. Non c’è modo migliore di vivere le mura di Ferrara se non a colpi di colore, di musica, di energia positiva. Per qualsiasi informazione sul percorso e sul regolamento: www.colorvibe.it

movimento5stelle

Espulsione di H.Saimir

Di: Movimento 5 stelle Ferrara

La recentissima espulsione del muratore albanese, rapidamente radicalizzatosi a Vigarano Mainarda, simpatizzante jihadista , sta suscitando un ampio dibattito sulla stampa locale ma non desta certo sorpresa a livello nazionale, poiché si inserisce in una lista di un centinaio di decreti di espulsione firmati dal Ministro dell'Interno (48 solo nel 2016, più di cento nel 2015). Il M5S ha una visione molto chiara e pragmatica sul tema del rapporto fra le comunità islamiche presenti sul nostro territorio e le comunità locali. Così come chiara è la posizione sui rischi di derive jihadiste, radicalizzazioni islamiste e successive espulsioni. Tale posizione, che riassumiamo brevemente, deriva anche da una serie di incontri che il M5S ferrarese ha autonomamente organizzato con i rappresentanti ufficiali delle due maggiori comunità islamiche presenti sul nostro territorio, il Centro di Cultura Islamico di via Traversagno e L’Associazione Pakistana Ferrarese che ha come riferimento la “moschea” di via Oroboni, entrambi utilizzati anche come luoghi di culto. Siamo convinti che dal dialogo diretto e dall’incontro nasce la consapevolezza reciproca dei meccanismi e delle difficoltà da affrontare nel processo di integrazione. La nostra posizione è facilmente riassumibile: siamo favorevoli al processo di integrazione ed inclusione di tutte le comunità straniere presenti sul nostro territorio, incluse le comunità islamiche, e ci attiviamo politicamente per facilitare gli obiettivi di integrazione specificati negli atti costitutivi e negli statuti delle associazioni aderenti al “Consiglio delle Comunità Straniere” , istituito presso L’Assessorato alla Salute e Servizi alla Persona del Comune di Ferrara. Proprio perché il dialogo con le comunità islamiche è particolarmente delicato e si presta a facili manipolazioni culturali, religiose ed ideologiche, abbiamo deciso di incontrare referenti, attivisti e imam delle comunità islamiche locali, senza mediazioni o filtri ideologici e tanto meno prevenzioni o pregiudizi. Abbiamo preso coscienza che uno dei principali problemi da affrontare sulla via dell’integrazione è il fattore linguistico. Molti immigrati mussulmani non solo hanno serie difficoltà di interagire con la lingua italiana, ma soffrono di analfabetismo anche nei confronti della lingua di provenienza. La maggioranza dei pachistani (di lingua Urdu) non hanno dimestichezza con l’arabo e si avvalgono di traduttori che sintetizzano in italiano. Abbiamo appreso dalla voce di un imam che i primi a beneficiare di funzioni religiose svolte in lingua italiana sarebbero proprio gli appartenenti alle comunità islamiche, che non si oppongono. E' per questo che in molti paesi – più avanzati dell’Italia sulle strategie di integrazione – si richiede che i corsi della lingua del paese di destinazione si svolgano già nel paese di provenienza. L’Italia si sta attrezzando poichè parte dei 38 euro giornalieri per immigrato, stanziati con fondi Sprar alle “solite e note cooperative”,viene infatti utilizzata per corsi di lingua italiana in loco. Siamo quindi favorevoli all’implementazione delle funzioni religiose in lingua italiana, anche per rendere le comunità islamiche più aperte, inclusive e monitorabili nei confronti di infiltrazioni jihadiste o derive di radicalizzazione dovute ai cosiddetti “imam fai da te”. Naturalmente ciò dovrebbe inserirsi in un processo di regolamentazione dei luoghi di culto islamici e poichè la Costituzione italiana prevede la libertà di culto, sarebbe opportuno disciplinare la natura giuridica delle moschee, con vincoli logistici, linguistici e di sicurezza che, nelle migliaia di garage ed ex officine usati ora nel nostro paese come luoghi di culto, non sono facilmente controllabili. Per tornare all’espulsione dell’albanese radicalizzato Hidri Saimir, ci dichiariamo pienamente favorevoli ad un decreto di espulsione, se basato su solide basi indiziarie. Siamo ben consapevoli che la lotta al terrorismo islamico deve concretizzarsi soprattutto per la prevenzione di possibili attentati che spesso sono la conseguenza di un percorso di radicalizzazione. La frequentazione assidua e scientemente attuata su internet di siti vicini al radicalismo islamico che diffondono propagande jihadiste e “imprese” dell’Esercito Islamico, mal si concilia con gli obiettivi di integrazione sopra menzionati e costituisce non solo un insulto alla nostra cultura ma anche una minaccia potenziale alla nostra sicurezza e incolumità.

Insufficienza bagni pubblici

Da: Movimento 5 stelle Ferrara

Chiediamoci cosa può spingere uno dei più noti gestori di ristorazione del centro storico di Ferrara, in pieno periodo di affluenza turistica, ad affiggere un cartello che recita:

“Questi bagni sopperiscono alla storica mancanza in centro storico di servizi igienici pubblici. Ci scusiamo con i nostri clienti se, nonostante il nostro impegno, a volte non riusciamo a mantenerli adeguati alle aspettative”.

Ciò che ha spinto i gestori ad apporre questo messaggio non è altri realtà dei fatti. E’ la pura e semplice constatazione che nel punto più nevralgico e turistico del centro storico (Corso Martiri della Libertà, sagrato della cattedrale, Piazza Trento Trieste, Piazza Savonarola) non esistono bagni pubblici. La conferma di una criticità nota da tempo e più volte denunciata da cittadini e forze di opposizione, senza mai trovare risposta. Vero è che nel cortile del Castello Estense vi sono bagni pubblici a pagamento, ben organizzati ma che seguono gli orari di chiusura dei cancelli della struttura museale (18 circa)circa e che vi sono toilette pubbliche anche in Piazzale Kennedy e Parco Massari (soggetti ad orari). Magari questa “facility”sono anche puntualmente segnalate sulle mappe turistiche della città. Rimane però il fatto che moltissimi turisti, fruitori della piazza, passanti, cittadini di passaggio nelle piazze principali della città apprezzerebbero la presenza di un bagno pubblico là dove la gente lo chiede, dove ce n’è bisogno, poiché il cartello menzionato non sottolinea un capriccio,ma un’esigenza reale. Purtroppo continua a perdurare nel nostro paese (e anche nella nostra città sito censito Unesco) la ferma convinzione che i bagni pubblici siano un optional dell’accoglienza turistica e non una necessità imprescindibile per una accoglienza turistica di qualità. E quando i bagni pubblici sono chiusi (fuori orario di ufficio) nei tardi pomeriggi e nelle sere e notti estive, si entra nei bar e si consuma qualcosa di cui non si ha bisogno. Visto che il problema è annoso (il cartello dell’esercente usa l’aggettivo “storico”), riteniamo non ci voglia tanto a risolvere il problema di cui da anni tutti si lamentano posizionando un bagno pubblico (magari anche automatico) nel centro storico nevralgico della città!Galleria Matteotti ,Giardino delle Duchesse o Piazza Municipale, in un angolino? Slargo di San Romano? I luoghi non mancherebbero di certo.E sicuramente, in un periodo in cui impera l’utilizzo di prestatori di servizi mascherati da volontariato, in cui sale la disoccupazione (siamo al primo posto in Emilia Romagna per ricorso alla Cassa Integrazione) e in cui abbiamo sempre più ospiti stranieri che potrebbero iniziare ad integrarsi anche fornendo una prestazione di lavoro, non mancherebbe certo il personale da destinare al servizio dei bagni pubblici se si scegliesse una soluzione che richiede la necessaria manutenzione.
Insomma, volere è potere, e a noi sembra proprio che alla Giunta Comunale estense manchi la volontà politica di risolvere questo problema.