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Giorno: 21 Settembre 2016

Teatro e danza: ricominciano i corsi a Ferrara Off

Da: Ferrara Off

Dieci proposte formative, a partire da ottobre, per coinvolgere bambini, ragazzi e adulti Cinque proposte per il teatro e cinque per la danza: Ferrara Off saluta l’autunno presentando un ricco calendario di corsi dedicati a neofiti e professionisti, rinnovando format ormai diventati veri e propri cult, ideando percorsi formativi insoliti e originali. Il programma verrà illustrato tra martedì 27 settembre e martedì 4 ottobre, nel teatro di viale Alfonso I d’Este 13, in una serie di incontri aperti a domande e curiosità, organizzati per facilitare la conoscenza e lo scambio diretto tra gli insegnanti e le persone interessate. Roberta Pazi condurrà i laboratori teatrali per gli adulti, famosi per aver saputo coltivare talenti inaspettati, portando sulla scena esiti drammaturgici di grande interesse. Calibrato su tre livelli – principianti, intermedi ed esperti – comprenderà elementi di improvvisazione, interpretazione del testo e costruzione del personaggio. Marco Sgarbi curerà il laboratorio per ragazzi intitolato “Grandi speranze”, che accompagnerà gli adolescenti alla scoperta della propria espressività, irriducibilmente individuale, attraverso il gioco, la sfida e il divertimento. Natasha Czertok e Davide Della Chiara inviteranno i giovani dai 18 ai 30 anni a “Succede Qui”, laboratorio teatrale per spazi non convenzionali, incentrato sulla capacità di mettersi in relazione con un pubblico non preparato, adattando coreografia, movimento e voce a location particolari, non pensate per la rappresentazione e la fruizione teatrale. I bambini tra i 6 e gli 11 anni verranno accolti da “Io, don Chisciotte!”, il laboratorio curato da Officina A_ctuar che intreccia teatro, arte e letteratura, all’insegna della comicità. Un percorso dedicato alla sperimentazione delle proprie potenzialità espressive, alla creatività e al rapporto con gli altri, per favorire la crescita positiva in un ambiente ludico e non competitivo. Chiara Tarabotti approfondirà le tecniche della scrittura teatrale negli appuntamenti chiamati ironicamente “Chi ha paura della drammaturgia?”, durante i quali si partirà dalle sensazioni di timore e terrore per confrontarsi con testi contemporanei e produrre una narrazione. La danza contemporanea verrà seguita da Caterina Tavolini, con “Il corpo creativo”, corso annuale che comprende tecniche di rilassamento e di danza, andature e sequenze ritmiche, improvvisazioni guidate e composizioni coreografiche. Elisa Mucchi proporrà invece due cicli di incontri speciali, pensati per diventare occasione di autoconsapevolezza ed espressione di sé non solo per chi ha già familiarità con il movimento ma anche per tutte le persone che si approcciano alla danza per la prima volta: “Poesie del corpo” e “Hanami”, che incroceranno training e contact improvisation. Elisa avvierà inoltre “Signum” – dal latino segno, miracolo -, un corso per “signore e signori”, rivolto a persone mature. Il suo obiettivo sarà esplorare la memoria e i vissuti del corpo attraverso esercizi e pratiche per favorire la flessibilità, il benessere e l’armonia psicofisica. Assieme a Marco Maretti, Elisa continuerà a coinvolgere gli appassionati e gli aspiranti ballerini di tango in “Soft Connection”, lezioni e milonghe per imparare e sperimentare. Paola Tomasotti si occuperà del corso propedeutico alla danza classica, per bambini dai 4 ai 6 anni, caratterizzato da esercizi in forma di gioco, per prendere confidenza con il ritmo, la musica, la gestualità e impostare le basi per una corretta postura.

Un evento nazionale di Protezione Civile a Comacchio

Da: Comune di Comacchio- Ferrara

L’Assessore ai Lavori Pubblici e alla Protezione Civile Stefano Parmiani, ringraziando il Presidente ed i volontari dell’Associazione “Trepponti“, ha introdotto questa mattina, in Sala Consiglio, la conferenza stampa dell’evento-esercitazione nazionale, che si svolgerà a Comacchio nel fine settimana. “L’associazione è nata nel 2009 ed in pochi anni è divenuta – ha sottolineato l’Assessore Parmiani -, punto di riferimento per la comunità e per l’intero territorio provinciale. E’ un gruppo di volontari motivati e ben addestrati, che ha dato prova della propria professionalità, in occasione di eventi atmosferici eccezionali, come è avvenuto con il terremoto in Emilia del 2012 o con l’alluvione in Liguria del 2014 o con la grossa mareggiata che si è abbattuta sulla nostra costa nel febbraio 2015.” Sono un centinaio i volontari iscritti alla “Trepponti”, che continua a puntare sulla formazione, ponendosi al servizio della collettività con grande spirito di altruismo. In questi anni l’associazione comacchiese, con sede in via Collettore Adige 3 (e-mail: protcivtrepponti@comune.comacchio.fe.it) ha aperto anche due sezioni a Goro e a Mesola. Il Presidente della “Trepponti”, Guerrino Ferroni, ricordando che oltre ai volontari addestrati, l’associazione vanta anche coordinatori specializzati che svolgono il ruolo di formatori a livello regionale, ha specificato pure che “la nostra associazione è riconosciuta come capo-fila provinciale dalla Regione Emilia Romagna nella prevenzione anti-incendio boschivo.” L’esercitazione nazionale in programma per sabato 24 settembre avrà luogo nella concattedrale di San Cassiano, dove si procederà alla simulazione con recupero di tele ed oggetti sacri da un edificio di culto pericolante. All’esercitazione prenderanno parte i volontari di 12 associazioni di Protezione Civile provenienti da tutto il Paese, affiliati a “Proteggere Insieme”, unica associazione di Protezione Civile Italiana, specializzata in tutela e salvaguardia dei beni culturali. Naturalmente saranno presenti anche i volontari della Protezione Civile “Trepponti”, che hanno frequentato recentemente ad Alba corsi di addestramento nella materia. Questi i loro nomi: Biancoli Eleonora, Amadei Antonio, Gregori Loretta, Cavallari Marco, Carli Giancarlo, Ferioli Luigi, Carli Antonio, Bigoni Angela, Cavallari Alice, Alessandro Chiccoli, Ronconi Augusto e Cristina Cicognani, in qualità di coordinatore responsabile del gruppo. L’evento nazionale è peraltro riconosciuto dal Dipartimento Nazionale dei Beni Culturali e sarà coordinato dal Presidente Nazionale dell’Associazione “Proteggere Insieme”, Roberto Cerrato e da Ivonne Canova, restauratrice esperta. Ferroni e l’Assessore Parmiani si sono uniti a ringraziamenti alla Curia e a Don Ruggero Lucca, parroco del Duomo, per la disponibilità concessa allo svolgimento della giornata di formazione. Il pomeriggio di sabato 24 settembre sarà invece dedicato ad un convegno dal tema “La salvaguardia dei beni culturali con il volontariato di protezione civile specializzato”, durante il quale interverrà anche lo storico Aniello Zamboni. Il pomeriggio di venerdì 23 settembre invece sarà incentrato sulla ricorrenza di San Pio, patrono della Protezione Civile. I volontari di tutte le associazioni convenute assisteranno alla santa messa che Padre Gian Pio officerà alle ore 18 nel Santuario di Santa Maria in Aula Regia. A seguire, alle ore 19, si procederà alla benedizione dei mezzi schierati nel piazzale antistante il santuario. “Rinnovo sentite congratulazioni all’associazione Trepponti – ha dichiarato il Sindaco Marco Fabbri al termine della conferenza stampa -, per questo nuovo obiettivo raggiunto. E’ un’associazione che si è costituita su forte impulso dell’allora sindaco Cristina Cicognani, dopo l’evento idrico del 2008, che mise in grossa difficoltà il nostro Comune. Di lì scattò la scintilla di dotarsi di un’associazione di volontariato, che in pochi anni è cresciuta tantissimo, anche grazie ai giovanissimi. L’Amministrazione Comunale – ha proseguito il Sindaco-, sostiene la Trepponti con un proprio contributo annuale di 5mila euro per l’acquisto di dotazioni strumentali. Ci sono organi dello Stato che chiedono un supporto alla Protezione Civile comacchiese, per fronteggiare eventi idrici con le strumentazioni in dotazione. E’ un’associazione affidabile, che lavora bene con tanti volontari motivati. Grazie a Guerrino – ha concluso il Primo Cittadino – e a Cristina per questo nuovo traguardo.” La sede dell’Associazione “Trepponti” inoltre è stata riconosciuta come C.O.M., ossia Centro Operativo Misto, di riferimento per tutto il basso ferrarese.

Tempo di Sbaracco a Poggio Renatico

Da: Ascom Ferrara

Da mattina a sera: un giorno intero dedicato allo Sbaracco a Poggio Renatico: domenica 25 settembre si terrà la consueta manifestazione tutta incentrata sugli acquisti con occasioni imperdibili (capi d’abbigliamento, scarpe, accessori…) ed inserita nel ricco calendario del Settembre Poggese.
L’iniziativa, nata nel 2013, è già alla sua settima edizione e coinvolge circa una settantina di attività (negozi di ogni tipologia merceologica, ma anche pizzerie e ristoranti) nel cuore del centro storico poggese, ed è organizzata da Ascom Confcommercio (presente con un propria postazione) in collaborazione con il Comune di Poggio Renatico e la Pro Loco.
“E’ un iniziativa che sosteniamo con passione – anticipa Paola Zanella, assessore al Commercio – per promuovere il commercio di vicinato che è il motore del centro storico della nostra città. Le piccole imprese sono da sempre l’ossatura della nostra economia”.
E lo Sbaracco con un appetitoso menù dedicato sbarcherà per l’appunto anche in quattro apprezzate attività di ristorazione e cioè da “Master’s Inn”, pizzeria “Garden”, e nei ristoranti “I Cavallini” e da “Pippi”.
Ed a completare la domenica di festa, musica, degustazioni speciali e mercatini delle occasioni per grandi e piccini.

Concerto Jazz & Wine Live a Copparo

Da: Organizzatori

III Edizione
17-24 settembre 2016
Vigarano Mainarda e Copparo (FE)

Concerto di sabato 24 settembre
Copparo, Piazza del Popolo, ore 21

The Swingers Orchestra
“Montecarlo Nights Tribute”
Paola Bonora (voce), Roberto Righini (tromba), Adriano Pancaldi (sax),
Nicola Morali (tastiere), Delio Barone (chitarra), Luca Cantelli (contrabbasso), Claudio Bonora (batteria)

Il secondo concerto, a ingresso gratuito, dell’edizione 2016 di Jazz & Wine Live, rassegna musicale itinerante della provincia di Ferrara, si terrà sabato 24 settembre a Copparo, come parte integrante del 69° Settembre Copparese. La Swingers Orchestra, fondata e diretta dal chitarrista Delio Barone, suonerà alle ore 21 in Piazza del Popolo, eseguendo il suo “Montecarlo Nights Tribute”: un programma musicale ispirato alle celebri compilation di Radio Monte Carlo, coi successi degli anni Ottanta e Novanta (Sade, Michael Jackson, Matt Bianco…) rivisitati secondo gli stili e i gusti di oggi. Per l’occasione, la Swingers Orchestra si presenterà con Paola Bonora alla voce, Roberto Righini alla tromba, Adriano Pancaldi al sax, Nicola Morali alle tastiere, Delio Barone alla chitarra, Luca Cantelli al contrabbasso e Claudio Bonora alla batteria.
Il concerto della Swingers Orchestra si lega inoltre alla seconda edizione della manifestazione “Vini divini e antichi sapori”, che si svolge all’interno della fiera di Copparo. Oltre ad approfittare della mescita attiva dalle ore 18 fino alle 24, si potrà seguire un percorso degustativo di 7 top wines prodotti dai vitigni autoctoni della regione Emilia-Romagna, guidati dai degustatori ufficiali dell’Associazione Italiana Sommelier, che collabora all’organizzazione della serata. Le degustazioni sono a numero chiuso ed è pertanto richiesta la prenotazione (contattando il numero 349 5759598; il costo è di 14 euro).
Questo concerto di Jazz & Wine Live è organizzato dall’Associazione SoundFe di Ferrara Ferrara in collaborazione col comune di Copparo.

La Swingers Orchestra, nata da un’idea del chitarrista Delio Barone, a seconda dei programmi musicali che esegue si presenta con organici variabili nel numero dei musicisti coinvolti e nello schieramento dei solisti ospiti. Tra i numerosi progetti che la Swingers Orchestra esegue, il “Montecarlo Nights Tribute” è caratterizzato da sonorità sofisticate, ideali per la ‘bella vita’ notturna. In questo programma l’orchestra raccoglie l’immaginario musicale creato dalle mitiche compilation che Radio Monte Carlo propone da oltre quindici anni. In esse i successi degli anni Ottanta e Novanta sono rivisitati con gli stili e i gusti di oggi. Brani molto conosciuti, spesso colonna sonora dei locali di tendenza per l’aperitivo e la night life: Sade, Michael Jackson, Earth Wind & Fire, George Benson, Matt Bianco e molti altri.
La Swingers Orchestra ripropone queste canzoni in un concerto di notevole suggestione, in cui le sonorità chic di Radio Monte Carlo si incontrano col senso dello swing che da sempre caratterizza questa band.
Per eseguire il “Montecarlo Nights Tribute” la Swingers Orchestra si presenta in veste di sestetto strumentale, con musicisti di alto profilo, noti per la partecipazione alle più importanti orchestre televisive e per le collaborazioni al fianco delle star nazionali del pop e del rock. A questa brillante base musicale si aggiunge la voce di Paola Bonora.
Paola Bonora ha studiato al Conservatorio Frescobaldi di Ferrara e successivamente ai corsi della Manhattan School Of Music e alla Hochschule für Musik di Graz (Austria), dove ha approfondito il canto jazz con Andy Bey e Mark Murphy. Paola Bonora è stata coinvolta in gruppi di vario genere, da un coro femminile di musica contemporanea (“Luzzasco Luzzaschi”) a un quartetto vocale di musica antica (Ensemble J. De Wert), sino a essere corista di Laura Pausini. Canta anche in diverse formazioni di musica jazz e latina, oltre a guidare un proprio quartetto.

Il bilancio positivo del Ferrara Balloons Festival 2016

Da: Ferrara Fiere

Cala il sipario sulla dodicesima edizione del Ferrara Balloons Festival, il più importante evento italiano sulle mongolfiere, ed è positivo il bilancio che l’organizzatore, Ferrara Fiere Congressi, traccia, nonostante un meteo non sempre alleato.
Filippo Parisini, presidente della Fiera, passa in rassegna i diversi aspetti che hanno decretato il successo del Balloons 2016: “Innanzitutto la magia delle mongolfiere che hanno volato quest’anno, da quelle classiche alle special shape, ma anche l’appassionata partecipazione del tessuto associazionistico locale, del CONI, dell’Ente Palio, di Aeronautica Militare, Polizia, Carabinieri e Vigili del Fuoco, del mondo del volontariato e di quello dello spettacolo, senza contare gli sponsor, che ci hanno fornito un fondamentale supporto”.
La manifestazione del Comune di Ferrara resta, quindi, una delle principali vetrine che contribuiscono a valorizzare la città, come testimonia l’elevata affluenza di visitatori venuti da fuori: “I numeri di questa edizione, nonostante il maltempo in una delle giornate clou, quando era prevista l’esibizione di Cristina D’Avena e di Andrea Poltronieri, sono in linea con quelli dell’anno scorso, con oltre 20mila paganti, e hanno confermato che il Balloons è una festa molto apprezzata dalle famiglie e che il parco Urbano ne è il contenitore perfetto”.
Come tutti i bilanci, anche questo si chiude con un impegno per il futuro della manifestazione: “Abbiamo davanti a noi un altro anno di grande responsabilità – riconosce Parisini –, ma fortunatamente anche un ottimo staff, che ha saputo fare del Festival un modello da imitare. Ci muoveremo subito per far crescere ulteriormente l’evento, che nel 2017 inizierà ai primi di settembre, e per arricchire l’offerta, inserendo, ad esempio, più giochi d’acqua. Cercheremo, inoltre, di adottare delle formule di sconto per il pubblico, sulla falsariga di quanto avviene nei grandi parchi divertimenti, prevedendo braccialetti o tagliandi che consentano di accedere al Parco urbano in più giornate”.
Intanto, aspettando il Ferrara Balloons Festival 2017, l’appuntamento è alla Fiera di Ferrara, durante le vacanze di Natale, con Winter Wonderland, il più grande parco giochi indoor in Italia. Proprio qui, il 30 settembre, alle 18, verrà recuperato lo show di Cristina D’Avena e di Andrea Poltronieri, per la gioia dei numerosi fan che lo scorso venerdì, a causa della pioggia, non hanno potuto acclamare i propri beniamini al Balloons.

Indignati da Maisto e Baraldi

Da: Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale

Ma cosa è successo alla sinistra ferrarese… Troppo entusiasmo da alla testa? Affermazioni vergognose e gravissime! Siamo indignati!

Vergognose affermazioni da parte del Vicesindaco di Ferrara Massimo Maisto nel corso della discussione sulla sfiducia all’assessore Sapigni in consiglio comunale: tutti coloro che erano in opposizione, che legittimamente chiedevano le dimissioni dell’assessore per non aver svolto il proprio lavoro sono automaticamente FASCISTI. Tutti, nessuno escluso.
Da una parte i buoni, dall’altra i cattivi. Con accuse di fascismo!

Dove erano vicesindaco i fasci littori, dove erano le squadre di violenti o la limitazione della libertà di parola o di espressione?
Per questa sinistra è fascista chi è libero? È fascista chi ha un’opinione diversa? È fascista chi osa porre nella sede istituzionale domande e mozioni legittime, validate dagli uffici e votate?
Un bruttissimo scivolone, che riporta indietro direttamente agli anni di piombo, all’etichettare l’avversario come un nemico, e ad un livello politico di confronto sotto le scarpe!

Se fosse stato un “normale” cittadino avrei chiuso un occhio, ma dato che è il Vicesindaco, che rappresenta tutta la città di Ferrara, queste affermazioni meritano delle giustificazioni e delle responsabilità…e Facebook, caro Maisto, non basta!

Ma non finisce qui!
Ilaria Baraldi, consigliera di “spicco” del Pd in consiglio ammette di preferire gli spacciatori che gli ultras in zona GAD.
Non aggiungo altro a queste gravissime affermazioni, che sono una vera e propria coltellata contro i residenti, i cittadini, contro le politiche e le azioni di sicurezza della Questura e del Comune stesso.
Non ci sono davvero parole!

Il Master in Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza di Unife al Festival di Internazionale

Da: Unife

Nella decima edizione del Festival di Internazionale, che si svolgerà a Ferrara dal 30 settembre al 2 ottobre, il Master in “Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza” di Unife è nel programma ufficiale con due eventi.

Venerdì 30 settembre alle ore 15.30 “Il tempo che ci resta”: il climatologo Luca Mercalli discuterà con Michele Fabbri, Condirettore del Master, su crisi ambientale e climatica e relative implicazioni, esponendo il proprio punto di vista in merito a comunicazione e percezione del rischio.

Domenica 2 ottobre alle ore 11.00 “Nati per uccidere. Guerra e violenza sono nel nostro DNA?”: Telmo Pievani, Filosofo della scienza impegnato nel progetto “Science for Peace” della Fondazione Umberto Veronesi, e Marco Bresadola, Direttore del Master, dialogheranno sulle teorie che sostengono la necessità biologica ed evolutiva dell’aggressività e della guerra, intese come predisposizioni costitutive della natura umana.

Entrambi gli incontri sono pubblici, e si svolgeranno nell’Aula magna del Dipartimento di economia e management in via Voltapaletto 11.

Luca Mercalli, Direttore della rivista “Nimbus”, presiede la Società Meteorologica Italiana ed è editorialista per La Stampa. Tra i suoi libri: Filosofia delle nuvole, Che tempo che farà, Viaggi nel tempo che fa, Prepariamoci, Clima bene comune.

Telmo Pievani, filosofo ed evoluzionista, insegna Filosofia della scienze biologiche all’Università di Padova, ed è Direttore di Pikaia, il Portale dell’evoluzione, nella cui redazione ogni anno collaborano come stagisti alcuni studenti del Master in “Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza”. Tra i suoi libri: Homo sapiens e altre catastrofi, Creazione senza Dio, In difesa di Darwin, Evoluti e abbandonati, Il maschio è inutile. Un saggio quasi filosofico.

Da alcuni anni il Master in Giornalismo scientifico dell’Università di Ferrara partecipa al Festival di Internazionale, organizzando, oltre a incontri per il pubblico su diverse tematiche di attualità scientifica, workshop per giornalisti e comunicatori scientifici. Quest’anno il programma del workshop, che condurrà lo stesso Mercalli, prevede, dopo una presentazione dei temi legati al “cambiamento epocale” e alle sue conseguenze, la lettura e il commento di articoli di giornali italiani e stranieri, e la scrittura guidata di un articolo sugli argomenti trattati.

Al workshop, già sold-out ai primi di settembre, parteciperanno gratuitamente anche cinque studenti iscritti ai Corsi di Dottorato dell’Università di Ferrara.

Anche per questa edizione, è inoltre prevista la partecipazione all’ufficio stampa del Festival di alcuni iscritti al Master in Giornalismo scientifico, i quali, superata una selezione svoltasi nel mese di luglio, collaboreranno come addetti stampa raccontando i diversi eventi ai quali assisteranno durante tutto il week end.

Ad un passo dall’approvazione definitiva del piano nazionale strategico del turismo 2017-2022

Da: Camera di Commercio di Ferrara

Govoni: “Nel 2015 il contributo totale del turismo all’economia italiana è stato di 171 miliardi di euro, pari all’11,8% del Pil e al 12,8% dell’occupazione”

Mercoledì 12 ottobre l’atteso evento organizzato dalla Camera di commercio

Presenzierà ai lavori Francesco Palumbo, direttore generale turismo del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.
Fare impresa nel turismo a Ferrara. Cosa manca? Cosa c’è? Cosa serve? Sarà questa una delle considerazioni del convegno “Piano strategico del turismo 2017-2022: le imprese tra nuove sfide e considerevoli opportunità”, promosso dalla Camera di commercio nell’ambito delle politiche a supporto all’economia ed in programma, mercoledì 12 ottobre, a cominciare dalle ore 14.30, presso la sala Conferenze dell’Ente di Largo Castello.
Rilanciare la leadership dell’Italia sul mercato turistico mondiale e rendere sempre più il turismo uno strumento di benessere economico e sociale per il paese. Questo, in sintesi, è l’obiettivo del nuovo Piano Strategico del Turismo 2017-2022, nato da un ampio confronto tra Ministeri, Regioni, Anci, Camere di commercio, sindacati, associazioni di categoria e pronto, dopo le ultime modifiche e integrazioni, a ricevere il via libera definitivo dal Consiglio dei Ministri. 4 gli obiettivi generali, articolati in 14 obiettivi specifici e in 53 linee di intervento strategico. Rivoluzione digitale, adeguamento della rete infrastrutturale, marketing innovativo, riduzione degli oneri burocratici e fiscali, miglioramento della quantità e qualità dell’occupazione, semplificazione del sistema normativo: sono alcuni dei punti fermi del Piano, che mette al centro la necessità di dare all’Italia del turismo una cornice unitaria nell’ambito della quale tutti gli operatori si possano muovere in modo coerente, migliorando le politiche sia dal lato della domanda che da quello dell’offerta.
“La capacità competitiva dell’Italia nel mercato internazionale del turismo – ha sottolineato Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara – è largamente al di sotto delle sue potenzialità. L’Italia rimane naturalmente una meta di eccellenza; essa è penalizzata però da diversi fattori, che in linea generale riguardano l’insufficiente innovazione tecnologica ed organizzativa, l’insoddisfacente reattività alle trasformazioni del mercato, una diffusa obsolescenza delle competenze, l’esistenza di condizioni sfavorevoli per l’attività delle imprese. L’evento della Camera di commercio – ha proseguito Govoni – sarà l’occasione, partendo dal punto di vista delle istituzioni e delle imprese, di un ampio dibattito volto a far emergere eventuali proposte e spunti di interesse sia per il successivo iter del Piano che per l’attuazione del medesimo”.
Certa la presenza all’atteso evento della Camera di commercio (61 le persone già accreditate) di Francesco Palumbo, direttore generale turismo del Ministero guidato da Dario Franceschini, di Tiziano Tagliani, presidente della Provincia di Ferrara, di Marco Fabbri, sindaco del Comune di Comacchio, di Massimo Maisto, vice sindaco e assessore alla cultura e al turismo del Comune di Ferrara, di Fabrizio Toselli, sindaco del Comune di Cento, e dei vertici delle associazioni territoriali di categoria.

Sempre più Zabov: Distillerie Moccia festeggia 70 anni

Da: Organizzatori

Settant’anni e non sentirli per un’azienda che è parte della storia del nostro Paese, e che ha attraversato indenne le trasformazioni del mondo delle bevande alcoliche “made in Italy” arrivando fino a oggi. È lo storico marchio Distillerie Moccia che il prossimo 23 settembre festeggerà i 70 anni di attività. Un compleanno importante per l’azienda ferrarese il cui nome è associato al liquore all’uovo Zabov. Una storia che non si è fermata neanche davanti alla crisi, come dimostra nel 2013 l’acquisizione del marchio Punch Barbieri. Scommessa vincente dopo la quale si guarda già avanti: «Il nostro futuro è proiettato sui mercati internazionali – dichiara l’amministratore delegato della Moccia, Cinzia Ori – oggi le nostre vendite si concentrano per il 90% in Italia, ma stiamo lavorando per allargarci negli Stati Uniti e in Germania e abbiamo già buone basi di sviluppo in Svizzera, Austria e Repubblica Ceca». In linea con questa filosofia è il progetto “The Spirit of Italy”. Nove marchi storici della liquoreria tradizionale italiana – Distillerie Moccia, Amaro Lucano, Cocchi, Luxardo, Distilleria Nardini, Pallini, Strega, Toschi, Distilleria Varnelli – che hanno deciso di unirsi per rafforzare l’immagine delle aziende familiari del nostro Paese in un mercato dominato da grandi multinazionali come quello statunitense. «Siamo un po’ colleghi e un po’ competitor» continua Ori, che spiega come negli Stati Uniti la scelta strategica di riunire un gruppo di marchi italiani così rappresentativi sia stata «molto apprezzata». «Abbiamo iniziato nel 2011, quest’anno siamo alla sesta edizione e devo dire che i nostri eventi sono sempre molto partecipati». La festa per i 70 anni delle Distillerie Moccia si terrà il prossimo 23 settembre alle ore 19:30 nella sede di Ferrara assieme ai dipendenti e agli ex lavoratori del gruppo, in un abbraccio ideale tra le persone che hanno fatto la storia dell’azienda. Saranno presenti anche le principali istituzioni cittadine, il sindaco Tiziano Tagliani, l’assessore alle Attività produttive, Caterina Ferri, i presidenti di Unindustria, Riccardo Maiarelli e Camera di Commercio, Paolo Govoni. Durante la serata sarà proiettato un filmato che ripercorrerà la storia dell’azienda, dal 1946 a oggi, seguito dallo spettacolo della compagnia di danza moderna Kataklò athletic dance theatre . La presenza di tutti i dipendenti del gruppo, passati e presenti, si lega alla cultura di un’impresa da sempre a conduzione familiare, che si trova a competere con i colossi multinazionali del settore. Rilevata dalla famiglia Ori nel 1973, l’azienda fondata da Mauro Moccia a metà degli anni Quaranta ha legato la sua immagine ai principali eventi del Paese, dal Giro d’Italia al Cantagiro fino al Festivalbar, arrivando al boom degli anni Settanta con il volume delle vendite in crescita esponenziale. Gli anni Novanta sono quelli della ristrutturazione aziendale: la strategia è riportare il core business sul marchio principale di proprietà della Moccia, il liquore Zabov. «È stata una scelta nostra, ma anche un po ‘obbligata – spiega Ori – perché in quegli anni le aziende estere hanno cominciato a rescindere i contratti di distribuzione. A posteriori si è rivelata una scelta vincente».
Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una rivoluzione nelle strategie comunicative, con l’ingresso in azienda, nel ruolo di responsabile marketing, di Massimiliano Strini, figlio di Cinzia e da scelte coraggiose, come l’acquisto dal gruppo Campari del marchio Punch Barbieri nel pieno della crisi economica. «È stata una mossa un po’ fuori dagli standard – spiega Ori – risultata però vincente: abbiamo dimostrato che l’imprenditoria familiare, che è l’ossatura del nostro Paese, è più coraggiosa perché rischia di più. A livello locale – conclude – possiamo dire di aver portato una ventata di ottimismo in un periodo non facile per l’economia nazionale».

Dignità: ne parlano Giuliano Sansonetti e Paolo Veronesi

Da: Organizzatori

Venerdì 30 settembre ore 17 Biblioteca Ariostea
A cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea

Il termine “dignità”, unito a quello di “persona” compendia in una parola il particolare valore che si riconosce alla vita umana. Tale valore si è imposto sul piano etico e giuridico dopo un lungo cammino che, dal mondo greco-cristiano, ha trovato piena espressione nell’epoca moderna prima (De hominis dignitate di Pico della Mirandola), nell’Illuminismo poi con i diritti dell’uomo. Filosoficamente esso ha il suo fulcro nel concetto kantiano di “autonomia morale”. Sul piano del diritto può essere tuttavia assai difficile definirne il significato in concreto. Nel dialogo si proporrà dunque – utilizzando il dato costituzionale – una particolare definizione di tale valore, illustrando com’essa può incidere e reindirizzare l’applicazione quotidiana delle norme vigenti.
Giuliano Sansonetti, già professore di Filosofia morale all’Università di Ferrara, è studioso di fenomenologia ed ermeneutica contemporanee. Al centro dei suoi studi, pensatori come H.G. Gadamer, E. Levinas, M. Henry.
Paolo Veronesi è Professore di Diritto costituzionale presso l’Università di Ferrara. E’ autore di monografie, di curatele e di numerosi articoli sulle principali riviste di diritto pubblico e costituzionale. Dal 1995 è il Responsabile della redazione di “Studium Iuris”, rivista dedicata alla formazione permanente del giurista. Fa parte del Comitato scientifico del Forum sul BioDiritto dell’Università di Trento e delle redazioni delle riviste on-line “BioLaw Journal – Rivista di biodiritto” e “Genius – Rivista di studi giuridici sull’orientamento sessuale e la parità di genere”. Ha collaborato alla stesura del “Trattato di Biodiritto”, curato da Stefano Rodotà e Paolo Zatti.

Fiab Ferrara PUMS

Da: Organizzatori

Settimana della mobilità e Piano Urbano della Mobilità Sostenibile

Come Fiab Ferrara-Amici della Bicicletta interveniamo all’indomani della presentazione ufficiale del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS per gli amanti delle sigle) in occasione della Settimana Europea della Mobilità; eravamo presenti all’incontro e per questo ribadiamo tutte le nostre perplessità nei confronti dell’attuale politica sulla mobilità portata avanti dal Comune di Ferrara.

L’assessore Modonesi si chiede perché i ferraresi utilizzano poco i mezzi pubblici e il tasso di motorizzazione privata sia più alto di altri territori limitrofi. Amministrazioni pubbliche che non riempiono le strade di cartelli autoreferenziali con “Città delle biciclette” osserviamo noi.
Come Fiab Ferrara pensiamo che dovremmo essere noi cittadini a chiedere all’amministrazione comunale: “come mai questo avviene?”
Alcune motivazioni noi di Fiab le abbiamo già espresse in tutti questi anni, sottolineando come la mobilità dolce a Ferrara sia visibilmente peggiorata rispetto ad altre città vicine.
Forse perché il servizio di trasporto urbano è nettamente insufficiente per una realtà come la nostra, magari perché se si deve attendere un bus 30 minuti ci si organizza in altro modo; se poi si aggiunge che a Ferrara le auto possono arrivare praticamente in Castello, una risposta ce la siamo già data.

Per raggiungere l’ospedale di Cona le possibilità sono quattro: 1. prendere un bus che attraversa tutta la città e passa ogni 20-30 minuti (salvo ritardi a causa del lungo tragitto); 2. aspettare che la fantomatica “metropolitana di superficie” sia operativa; 3. utilizzare la bici percorrendo la “ciclabile che non c’è”; 4. va da se che anche per andare a Cona si sceglie l’auto privata, che da opzione n.4 diventa la prima scelta.

Sul Pums dei percorsi casa-scuola e casa-lavoro si rasenta la beffa, così come dell’intermodalità treno + bici e barca + bici nemmeno se ne accenna, e si è persa per l’ennesima volta l’occasione per incentivare l’uso della bici e contestualmente disincentivare l’uso del mezzo privato.
Si poteva forse anche beneficiare di fondi europei, ma probabilmente si sono scelte altre strade. Di certo l’unica via per incentivare la bici non può essere solo la realizzazione di piste ciclabili, che va benissimo, è una strategia necessaria ma non più sufficiente, o meglio “sostenibile”.

Così come non è più sostenibile la vetrina fine a se stessa, la corsa a diventare membri di “Club dei 30 e lode”, di “Città Sane”, ecc.
A tale proposito, come Fiab Ferrara chiediamo da tempo che a parlare di questi temi partecipi anche l’assessore alla Salute, assente anche alla presentazione del PUMS.

La settimana della mobilità rischia di diventare l’ennesima vetrina sempre più priva di contenuti, come Fiab non abbiamo ritenuto di partecipare alla realizzazione di un programma povero di argomenti e frettolosamente confezionato ai primi di settembre. Il tempo per collaborare alla realizzazione di un evento a periodicità annuale c’era.
Basti vedere cosa ha fatto Bologna o Rovigo.
Per concludere come Fiab Ferrara chiediamo agli assessori Modonesi, Ferri e Sapigni: “Come mai i ferraresi snobbano i mezzi pubblici e preferiscono l’auto anche per spostamenti brevi?”
Meglio ancora, proviamo a fare una domanda impertinente: “Quale politica di mobilità dolce intende adottare il Comune di Ferrara per favorire l’uso dei mezzi meno inquinanti e utili alla salute dei cittadini e quindi a disincentivare realmente l’uso dell’auto?”
Attendiamo una concreta risposta in questa e non nella prossima legislatura.

direttivo Fiab Ferrara

nella foto via XX Settembre venerdì mattina ore 7. Nella via Rossettiana un autoarticolato che periodicamente rifornisce un negozio del luogo. Non propriamente un veicolo ecologico, ma a Ferrara è la prassi. Notare che il camion è parcheggiato praticamente di fronte all’abitazione del sindaco Tagliani.

Edito il Concerto per violino di Antonio Illersberg

Da: Organizzatori

E’ stato pubblicato a cura del Comitato per i Grandi Maestri di Ferrara il DVD con la prima italiana del Concerto per violino e orchestra di Antonio Illersberg, importante compositore italiano del primo Novecento vissuto dal 1882 al 1953, allievo di Martucci, collega di Respighi nel Conservatorio di Bologna e maestro tra gli altri di Luigi Dallapiccola. Solista è la giovane violinista italiana Laura Bortolotto, già esibitasi ne Teatro Comunale di Ferrara per Ferrara Musica e anteriormente per il Comitato stesso; il concerto è diretto dal maestro Adriano Martinolli d’Arcy, che si è sobbarcato l’impervio compito di riscrivere la partitura, andata perduta, sulla base di un manoscritto dell’Autore e di una registrazione dal vivo del Concerto del 1951. Il concerto ha uno stile romantico con influssi Straussiani e Mahleriani ed è stato eseguito il 30 aprile 2016 nella Chiesa di S.Maria dei Servi in Lucca per la stagione della Associazione musicale “Animando Lucca”. La videoregistrazione è stata curata dalla casa ungherese “Achord Pictures”,faciente capo al noto violinista Vilmos Szabadi che ha diretto le riprese.
Gli ordini via email possono essere inviati a partire dal prossimo 26 settembre a Gianluca La Villa, presidente del Comitato per i Grandi Maestri (gianluca.lavilla@tin.it). Il prezzo unitario del DVD è 15 euro per l’Europa e 20 euro extra Europa, spese postali incluse.

I prodotti ferraresi presenti a Terra Madre, Salone del Gusto a Torino

Da: Slow Food Ferrara

Settimana di trasferta a Torino per i prodotti ferraresi, che saranno presenti all’edizione 2016 di Terra Madre – Salone del gusto: tante iniziative per portare Ferrara sui palati dei gastronauti che visiteranno lo stand di Slow Food Emilia-Romagna. Nel “Cestino pic nic” da degustare sul prato del Parco Valentino ci saranno le pere abate IGP di varie aziende ferraresi.
Nell’area “Presidi” saremo presenti con la mortadella ed il salame rosa di Negrini e con l’Anguilla marinata tradizionale delle valli di Comacchio. Nella cena al femminile di sabato 24 settembre presso il Palazzo Ceriana Mayneri in Corso Stati Uniti, 27, la Chef Marta Scalabrini, del ristorante “Marta in Cucina” di Reggio-Emilia gestirà la brigata di cucina e il menù della serata: un viaggio nei sapori sinceri ed autentici delle DOP, delle IGP e dei Prodotti dei Presidi Slow Food regionali Quella sera, il Rosa x Emy non filtrato della Cantina Mattarelli sarà il giusto accompagnamento ai tortelli di zucca IGP ferraresi. Per chiudere, domenica 25 settembre arriverà a Torino la delegazione di “VenTo Bici Tour”, che nel percorso da Venezia ha raccolto le paste ripiene incontrate nei diversi territori. Ferrara sarà presente con i “caplit” realizzati dal Fienile di Baura, che potranno essere degustati a partire dalle 12.15 in Piazzale Aldo Fusi. Un territorio ricco di prodotti di eccellenza come quello ferrarese, non poteva mancare ad un appuntamento come Terra Madre – Salone del Gusto, l’evento internazionale dedicato alla cultura del cibo che ha come tema “voler bene alla terra”.

Spazio Crema: Giovani e Volontariato in mostra con IBO e Fondazione Santini

Da: Ibo Italia

Venerdì 23 settembre alle 17 l’inaugurazione dell’iniziativa che rientra nel programma partecipato di “Internazionale a Ferrara”

Ferrara 21/09/2016. Venerdì 23 settembre alle ore 17, presso Spazio Crema, sarà inaugurata l’esposizione “Piccoli Volontari Crescono” nata dal supporto della Fondazione Santini Gaetano ed Elvira a fianco di IBO Italia nella promozione del volontariato fra le giovani generazioni. La mostra, che rimarrà aperta fino al 9 ottobre (lunedì – venerdì, orario 9 – 18/sabato e domenica, orario 10 – 19), rientra nel programma “partecipato” dell’edizione 2016 del Festival “Internazionale a Ferrara” e ha il patrocinio del Comune di Ferrara.

Adolescenti e volontariato, giovani e impegno sociale, studenti e cittadinanza attiva. Fuori dai luoghi comuni che questi termini suggeriscono, un racconto, composto da immagini e parole, per capire forme e modalità di partecipazione delle nuove generazioni a Ferrara e non solo. Un’esperienza visiva, realizzata con 8 diversi pannelli multifaccia, in cui foto e testi si susseguono e intersecano così da formare un percorso ideale che coinvolge e invita, non solo a riflettere, ma anche ad agire. Perché volontari non si nasce, si diventa. Passo dopo passo.

Le foto esposte saranno complessivamente 26 e affronteranno i diversi step del progetto: gli incontri nelle scuole, la formazione dei docenti, le esperienze di volontariato a Ferrara, in Italia e all’estero. Gli scatti sono quasi tutti realizzati dai giovani volontari stessi coinvolti o dai tutor/camp leader di IBO Italia che li hanno seguiti nelle esperienze e sono accompagnati da racconti e didascalie tratti dagli scritti di chi è stato protagonista in prima persona. Il percorso parte quindi dalle attività fuori e dentro le scuole, passa poi ai Campi di Volontariato a Salvatonica di Bondeno (FE), Vernazza (SP), San Leonardo di Cutro (KR) e Biancavilla (CT), ma anche in Romania, Bosnia ed Erzegovina e Marocco. La conclusione è affidata alla descrizione del progetto “Piccoli Volontari Crescono” da cui la mostra prende nome e alla spiegazione di come fare per partecipare, con indicazioni per studenti, genitori e professori.

Oltre ad un’apertura al pubblico, l’esposizione sarà infatti rivolta in particolare alle scuole che vorranno promuovere il volontariato fra i propri alunni e che potranno corredare la visita con un incontro/laboratorio organizzato da IBO Italia nei locali della Fondazione che approfondirà e svilupperà in maniera interattiva i temi trattati.

Spettacolo inaugurazione succursale luisa tagliani

Da: Organizzatori

Spettacolo di Inaugurazione della succursale di “luisa tagliani” scuola di danza sabato 24 settembre 2016 ore 17 presso progetto 21 via briosi 80/b con un piccolo rinfresco per brindare alla nuova sede. Per l’occasione danzerà una piccola rappresentanza della scuola, dalle piccole di tre anni al corso dell’ottavo accademico, con brani di repertorio classico e moderno. Sarà presente anche un prestigioso “ trofeo” della scuola di luisa tagliani che in oltre vent’anni di insegnamento vanta ormai molti allievi inseriti a livello professionale internazionale.

Due uffici postali di Ferrara al top nell’Area Centro Nord

Da: Poste Italiane

Ferrara Centro e Ferrara 8 al primo e terzo posto nelle rispettive categorie

Due uffici postali della Filiale di Ferrara, guidata da Patrizia Zagnoli, hanno raggiunto risultati di eccellenza nell’offerta alla clientela della vasta gamma di servizi e prodotti postali, finanziari e di comunicazione. Il riconoscimento è arrivato nel corso del Meeting di Poste Italiane e Cassa Depostiti e Prestiti tenutosi a Bologna, al quale hanno partecipato 15 direttori di Filiale, le strutture di staff e commerciali, e 400 direttori in rappresentanza dei 1300 uffici postali di Emilia Romagna e Marche. Nella classifica assoluta per i risultati raggiunti, le migliori performance hanno riguardato due uffici postali del capoluogo: Ferrara Centro (Viale Cavour) e Ferrara 8 (Piazzale Prosperi), rispettivamente al primo e al terzo posto nella loro categoria. Il successo riportato dai due uffici estensi è stato determinato dallo spirito di squadra che ha permesso di raggiungere risultati e obiettivi. Proprio sull’importanza del ruolo che rivestono il direttore e ogni singolo operatore all’interno dell’ufficio si è soffermato il responsabile dell’Area Centro Nord Gino Frastalli: «Importante il lavoro di squadra per gestire al meglio tutto il team dell’Ufficio postale, convergendo insieme sugli obiettivi aziendali di crescita e sviluppo in tutti i comparti: Libretti postali, Buoni fruttiferi e Polizze assicurative. Poste Italiane è un riferimento per le persone e per le aziende – ha aggiunto il responsabile territoriale – e questa consapevolezza ci impone l’obbiettivo di migliorarci per fornire risposte sempre più qualificate in grado di ripagare la fiducia. Siamo presenti nelle grandi città e nelle migliaia di piccole realtà che spesso ci vedono impegnati in prima linea con i servizi che eroghiamo, con la nostra vicinanza e il nostro senso di appartenenza al tessuto territoriale».

La Giarina: i Caraibi dei ferraresi

Da: Organizzatori

Biblioteca Ariostea (Sala Agnelli)
Via Scienze 17 – Ferrara
Giovedì 22 settembre 2016, ore 17

Presentazione del volume

La Giarina: i Caraibi dei ferraresi e altri racconti
Una famiglia. Tre generazioni. Quattro scrittrici (Faust Edizioni, collana di narrativa ‘ I Nidi’)

Ne parlerà, con la coautrice e curatrice Maria Giovanna Bonsetti, lo scrittore Paolo Maietti
Sarà presente l’editore
Fausto Bassini

Con proiezione di immagini inedite della vecchia Ferrara
Un unicum nella storia della letteratura ferrarese quanto a ideazione e struttura dell’opera… Tre generazioni.

Quattro scrittrici della stessa famiglia della Ferrara ‘bene’: Letizia Paramucchi (1888- 1970); Rosanna Bonsetti (1921-2000); Carla Bonsetti (1925-2014) moglie del noto medico professor Mario Morsiani; Maria Giovanna Bonsetti (nipote della nonna Letizia e delle zie Rosanna e Carla, coautrice nonché curatrice di questo volume di racconti corredato di suggestive fotografie inedite della Ferrara che fu…). Letizia, Rosanna, Carla e Maria Giovanna presentano, ciascuna, da un minimo di un testo a un gruppo, variabile nelle dimensioni, di scritti.
Due coniugi in barca a vela da Pontelagoscuro a Trieste
Oriana Fallaci prende il sole in incognito ai Lidi ferraresi
La lunga notte del ’43 nelle pagine inedite di una testimone
Una famiglia in corso Giovecca mangia il pavone dei vicini   
Tutti alla Giarina sul Po in bicicletta o con la Topolino
La Mille Miglia nella notte della Prima Comunione e molto altro ancora… 

«Le autrici delle generazioni passate – la nonna Letizia, la zia Rosanna e la zia Carla – sono nate e vissute a Ferrara; anch’io ci sono nata, e ci vivo tuttora. La città si respira in quasi tutti i racconti: nella sua veste passata e in quella recente. Che sia il bombardamento del ‘43 o il ricordo di Gigetto; che sia il rintocco della campana della chiesetta di Sant’Antonio in Polesine[…]; che sia la nostra casa di Giovecca con il suo grande giardino, o il Castello uscito indenne dalle guerre; che siano il palazzo Ronchegalli-Rondinelli, sede delle scuole delle suore in piazza Ariostea, o il cinema Boldini […]»
(dall’Introduzione di M. G. Bonsetti, curatrice del volume)

MARIA GIOVANNA BONSETTI. Ha studiato Lingue e letterature straniere alla Ca’ Foscari Venezia e si è diplomata alla University of Cambridge. Ha insegnato inglese per oltre un trentennio negli istituti superiori e alla Scuola Infermieri di Ferrara, e per due anni è stata distaccata al locale Provveditorato per occuparsi di dispersione scolastica. Sue indagini e contributi sono apparsi nelle pubblicazioni Dopo il diploma (1994), Continuità educativa e didattica (1997) e Una scuola nello specchio dell’esame (2001).  Ha curato una traduzione, ancora inedita, di The story of Ferrara di Ella Noyes.

San Martino: ripresi i lavori Hera di rinnovamento del sistema fognario di via Penavara

Da: Gruppo Hera

La fine lavori prevista per i primi di dicembre; necessarie temporanee modifiche alla viabilità Sono stati riavviati i lavori di rifacimento dell’impianto fognario di via Penavara, a San Martino di Ferrara. Si tratta di un intervento importante, per un investimento di circa 240.000 euro, che migliorerà lo smaltimento delle acque reflue e bianche della zona. Infatti intercetterà anche alcuni scarichi privati fino ad ora non allacciati all’impianto che convoglia le acque di scarico al depuratore di Gaibanella. Il progetto redatto da Hera prevede, oltre alla realizzazione di pozzetti, manufatti, allacci e di un impianto di sollevamento, la posa di nuove condotte fognarie nel tratto di via Penavara che va dall’incrocio con via Chiesa fino al civico 76. La Direzione Lavori e il controllo del cantiere sono affidati a tecnici Hera. Per permettere l’esecuzione dei lavori, nel tratto di presenza del cantiere, è presente un senso unico alternato. E’ garantito l’accesso dei residenti ai passi carrai. Le attività di cantiere per questo intervento hanno avuto un andamento complesso e discontinuo causato da alcuni imprevisti, sia climatici sia legati al rispetto di normative. Le opere, infatti, erano iniziate a fine aprile e avrebbero dovuto completarsi ai primi di agosto. I lavori sono regolarmente avanzati fino metà maggio, portando a termine circa il 20% del progetto, poi sono stati sospesi a causa della presenza di acqua di falda negli scavi, infiltrata in seguito alle notevoli precipitazioni piovose di quel periodo. La sospensione è stata necessaria per motivi di sicurezza: evitare il rischio di cedimento della sede stradale, con conseguenti disagi per i residenti e la viabilità. Un ulteriore ritardo si è verificato in seguito all’adempimento di nuove procedure normative obbligatorie che imponevano un supplemento di indagini circa l’eventuale presenza di ordigni bellici nelle zone di scavo. Completate le procedure richieste, i lavori sono ripresi all’inizio di questa settimana e se ne prevede il completamento a inizio dicembre.

Grassi, Bratti e Bonaccini inaugurano RemTech Expo

Da: Ferrara Fiere

Da evento di nicchia a manifestazione sempre più internazionale, come dimostra, ad esempio, il ruolo che ha attivamente giocato nel gemellaggio tra la Regione Emilia-Romagna e quella cinese del Guangdong – la più importante provincia commerciale cinese, vera e propria avanguardia nell’innovazione –, sui temi delle bonifiche ambientali e del trasferimento tecnologico.
È RemTech Expo, l’appuntamento organizzato da Ferrara Fiere sulla tutela e la riqualificazione del territorio, che proseguirà fino a venerdì 23 e che oggi (mercoledì 21, ndr) è stato inaugurato alla presenza, tra gli altri, proprio di un rappresentante del Guangdong, Li Jintai, Segretario Generale del Consiglio per lo sviluppo e la promozione delle piccole e medie imprese. “Da noi, la protezione ambientale – ha comunicato Jintai – è in crescita del 15% all’anno e c’è un ampio spazio di mercato anche per il riciclaggio, come testimoniano gli ingenti investimenti del Governo nei piani di sviluppo urbano. E grazie a RemTech – ha riconosciuto il Segretario di Canton – abbiamo potuto far incontrare le aziende cinesi e quelle della Fiera, avviare percorsi di business, scambi di conoscenze”.
Del progetto di internazionalizzazione di RemTech Expo è sponsor unico la Regione Emilia-Romagna che, per voce del Presidente Stefano Bonaccini, ha sottolineato l’importanza dei temi trattati a Ferrara, a cominciare dalla prevenzione del rischio, compreso quello sismico: “Una volta terminata, credo che la ricostruzione in Emilia sarà considerata esemplare ed è per questo che duecento tecnici e volontari della nostra Protezione Civile erano in centro Italia già poche ore dopo il terremoto dello scorso agosto. In quelle zone stiamo adottando la stessa filosofia che ci ha guidati qui: non deportare la popolazione, ma restituirle i luoghi in cui viveva, lavorava, studiava, pregava, giocava. Domenica prossima – ha concluso Bonaccini – inaugureremo a Montegallo, in provincia di Ascoli Piceno, uno spazio nell’ex campo sportivo dove troveranno posto il municipio, la scuola, la farmacia. Il grande cuore dell’Emilia sarà fino alla fine”.
Alla legge 68 sugli ecoreati, che domani sarà al centro di un convegno e venerdì verrà declinata in un seminario sul sistema di prevenzione degli illeciti ambientali (attese oltre trecento persone, in rappresentanza delle Forze dell’Ordine), si è richiamato l’on. Alessandro Bratti, Presidente della Commissione Bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, parlandone come di una “grande conquista, ottenuta dopo ben ventuno anni”, e auspicando che RemTech possa servire anche “per dare indicazioni al governo sui percorsi di carattere legislativo da intraprendere, oggi un po’ farraginosi”.
A uno dei temi che saranno maggiormente discussi a Ferrara ha fatto riferimento Mauro Grassi, Direttore di #italiasicura, la Struttura di missione della Presidenza del Consiglio contro il dissesto idrogeologico: “Stiamo realizzando un importante piano di prevenzione del rischio e il governo ci stimola con il lancio del progetto “Casa Italia”, per affrontare le emergenze in modo più stabile e sicuro, e con il piano globale contro il rischio, che impegna l’esecutivo per i prossimi venti anni. È la prima volta che succede, in Italia, e vorremmo cominciare a pensare a un Paese che non teme alluvioni ogni volta che piove”.
Di rischio si parlerà domani nelle sessioni del convegno Linee Guida Nazionali sull’erosione costiera, promosso in partnership con il Tavolo Nazionale Erosione Costiera del Ministero dell’Ambiente, che focalizzerà i cambiamenti climatici e gli scenari delle criticità, le strategie di adattamento e la stima dei fabbisogni, gli strumenti di analisi e l’impiego delle opere di difesa costiera, e i sedimenti come risorse.
Tra gli appuntamenti in calendario giovedì 22 si segnalano, poi, la RemTech Europe International Conference, avviata con il contributo della Commissione Europea e del JRC (Joint Research Center), che prevede di riunire ogni anno le amministrazioni e le imprese europee, per stimolare la condivisione di conoscenze ed esperienze, e dare impulso a relazioni commerciali; la Conferenza Nazionale dell’Industria sull’ambiente e le bonifiche, dove verrà presentato il primo Position Paper di Confindustria sulla remediation, e la Giornata del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, che porrà l’accento sulle tecnologie per il monitoraggio da remoto, lo studio e il controllo del territorio.
Sempre nell’ambito di RemTech Expo, un evento off è in programma domani sera, presso l’Imbarcadero del Castello Estense, dove andrà in scena La Margherita di Adele, una pièce teatrale sui cambiamenti climatici organizzata con Arpae Emilia-Romagna.

EuropaFerrara: dal 23 al 25 settembre in zona Acquedotto

Da: Ascom Ferrara

Il taglio del nastro sarà il 23 settembre alle ore 15,30 in zona piazzale Giordano Bruno a cura dell’assessore Aldo Modonesi.
Colori, sapori e profumi da tutta l’Europa conquistano Ferrara per la sesta volta: aprirà i battenti il 23 settembre l’edizione 2016 de “L’EuropAFerrara “- Mercato Europeo del Commercio Ambulante (dalle ore 9,30 alle 01,30) promossa da Ascom Confcommercio in sinergia con la Federazione Italiana Venditori Ambulanti (Fiva): la manifestazione – evento sostenibile certificato (ISO 20121) – ha già dall’anno scorso sperimentato con pieno successo la collocazione nella zona Acquedotto/Stadio (via Poledrelli, piazza XXIV Maggio, piazzale Giordano Bruno e corso Vittorio Veneto – per ulteriori info www.ascomfe.it). L’evento vede la presenza della SPAL ed il supporto di UniCredit.
Circa 130 i banchi provenienti dal Vecchio e dal Nuovo Continente in un appuntamento che è diventato in pochi anni una tradizione irrinunciabile per immergersi nei colori, negli oggetti e sopratutto nei sapori di altre terre. Austria, Brasile, Argentina, Messico, India, Egitto e poi ancora Francia, Inghilterra, Germania, Olanda, Ungheria, Finlandia, ovviamente l’Italia le nazioni presenti. L’EuropAFerrara consentirà di degustare le specialità enogastronomiche più golose europee (e non solo) concentrate in aree ristoro (piazza XXIV Maggio e piazzale Giordano Bruno) e di riscoprire l’oggettistica più originale dislocata su via Poledrelli e corso Vittorio Veneto.
Alla conferenza stampa odierna (21 settembre, in piazza XXIV Maggio) è intervenuto il Comune con Roberto Serra, assessore al Commercio: “Siamo arrivati alla sesta edizione di una Manifestazione che vede l’Ascom impegnata in un’azione di attrazione turistica e che raccogli un successo ogni anno crescente. Un evento che va nella direzione di allargare il concetto di centro storico e di rendere pienamente fruibile il comparto urbanistico della GAD, un lavoro centrale per questa amministrazione comunale impegnata con azioni e programmi concreti di concerto con Istituzioni, Associazioni, residenti”.
Ad illustrare poi l’iniziativa il direttore generale di Ascom Ferrara Davide Urban: “Con il Mercato Europeo continuiamo ad avere belle soddisfazioni in termini di pubblico (in particolare di famiglie) con decine di migliaia di presenze che raggiungono Ferrara. E’ la testimonianza che Pubblico e Privato possano lavorare per creare eventi che possono (anzi debbano) coniugare sociale ed economia allargando il concetto di centro storico lavorando per una città più bella, fruibile, sicura, incentivando la sua naturale vocazione turistica”.
Ed infatti non a caso era presente una rappresentanza dell’associazione “Comitato residenti zona Stadio” a “Testimoniare la necessità che questo comparto urbanistico (il GAD per l’appunto) sia recuperato alla città ed al completo decoro. Vogliamo essere partecipi – spiegano dal Comitato – di quelle azioni che vogliano riqualificare questa zona della città che tanto ha dare se opportunamente valorizzata e recuperata”.
E come dire proprio in gergo calcistico: squadra vincente non si cambia ed infatti saranno di nuovo presenti sia la postazione della SPAL che proseguirà l’abbraccio alla città dopo la promozione in serie B ed il gruppo bancario UniCredit sponsor della kermesse.
Walter Mattioli presidente della SPAL commenta: “Continua il nostro abbraccio alla città attraverso questa bella collaborazione con Ascom. Il sogno della B si è avverato ed ora il sogno deve continuare con il supporto di tutti. Questa è una delle tante iniziative, questa dall’entusiasmo contagioso, in cui incontriamo la nostra Ferrara nella volontà che il progetto calcistico sia sempre più magico e competitivo”. Dal canto suo Enrico Dalla Valentina (area manager UniCredit Ferrara) spiega: “Per il secondo anno consecutivo UniCredit sostiene Ascom Confcommercio Ferrara nella realizzazione di “Europa a Ferrara” che fa tappa a Ferrara offrendo alla città una nuova occasione per mostrare e valorizzare le proprie peculiarità tra eccellenze di prodotto, patrimonio artistico e tradizione culturale. Un’osmosi dalle plurime potenzialità che UniCredit, grande Gruppo internazionale con le radici ben salde sul territorio, sostiene con entusiasmo nell’ottica di un costante sviluppo dell’economia dell’area”.
Presente anche una pattuglia dei gourmet estensi nella tappa di casa: la Piadina romagnola, Perlita, La Cibo, la Birreria Club Weizen, il Clandestino birraciboevino, Cotto e Mangiato ed Enoteca Massimo, a cui si unisce lo stand gastronomico della Contrada San Giacomo il cui personale volontario darà anche un contributo logistico ed organizzativo alla manifestazione, entrata di diritto nel calendario degli eventi più importanti di Ferrara.

Referendum, il giudice Imposimato attacca: “Anche il Nazismo è nato così”

di Simona Gautieri

“I cittadini devo sapere che se passa questa riforma finisce la democrazia.” Lo afferma Ferdinando Imposimato, giudice e presidente onorario della Suprema Corte di Cassazione con riguardo alla riforma della Costituzione, oggetto del referendum costituzionale fissato per il mese di ottobre. “Anche se questa riforma pare indolore invece è il preludio ad un colpo di stato, il tentativo di instaurare una dittatura personale del premier” tuona il giudice Imposimato e piovono applausi di consenso nella gremita sala estense, in piazzetta Municipale a Ferrara, teatro ieri sera di una conferenza organizzata dal Comitato Cittadini 5 Stelle di Ferrara.

L’incontro, dal titolo Di sana e robusta Costituzione…c’è chi dice NO…, prevedeva un confronto tra gli ospiti della serata, Massimo Villone, costituzionalista e professore emerito dell’Università Federico II di Napoli, e Domenico Morace, avvocato del foro di Bologna ed esponente del movimento Agende Rosse, e i rappresentanti delle maggiori testate giornalistiche cittadine. Assente, per motivi famigliari, il giudice Imposimato, di cui è stato proiettato un contributo filmato. Su sollecitazione delle domande poste dai giornalisti e dal pubblico presente in sala, si è cercato di approfondire la natura della consultazione referendaria, chiamata ad approvare o respingere la riforma costituzionale Renzi-Boschi, con digressioni sull’attuale legge elettorale, il cosiddetto Italicum, e sull’eterno problema della corruzione della classe politica.

Il professor Villone critica aspramente la riforma e dichiara “La Costituzione di De Gasperi e Togliatti non può essere toccata da Renzi e dalla Boschi. Non lo accetterò mai!”. Passa poi a smantellare, punto per punto, la proposta referendaria sottolineando come la stessa non possa essere vista come una soluzione all’ingovernabilità del paese. Il problema principale, evidenziato dal professore, è che se passasse il referendum si ridurrebbero gli spazi di democrazia dei cittadini a favore di un neo centralismo statale, di cui il premier sarebbe il massimo esponente, e questo, di fatto, andrebbe a minare le autonomie locali. Spiega Villone che “non si vuole abolire il Senato, ma eliminare la possibilità dei cittadini di votare per il Senato. Un Senato composto da consiglieri regionali e sindaci diverrebbe il Senato dei regionalismi”. Il pericolo, evidenziato dal costituzionalista, è quello che i cittadini si facciano abbagliare dalle promesse, “specchietti per le allodole”, di cui la riforma è infarcita: maggiore governabilità del paese, meno costi della politica, parlamento più efficiente.

“Quando si parla di tempi lunghi, di complessità della politica, si parla non di regole o di procedure ma di politica. Quando si perde tempo nell’approvazione delle leggi, è un problema politico interno alla maggioranza”, spiega il professore e di conseguenza la soluzione non è la riforma della costituzione ma della politica.
Dello stesso avviso è l’avvocato Domenico Morace, secondo il quale la nostra Costituzione è stata concepita come un patto sociale condivisa dai cittadini. Il rischio è che il comune cittadino, stanco del panorama politico nazionale, si convinca che con la riforma costituzionale ci sia una riforma anche della classe politica a favore di una maggiore governabilità che porti ad una ripresa economica dell’Italia. Niente di più falso per Morace che chiaramente ribadisce il pericolo che “ alcuni cittadini sono disposti a farsi rubare la democrazia per avere un paese efficiente. Ma il vero problema è far funzionare le regole con la classe politica, non serve cambiare le regole se la classe politica non muta”. “Servono una serie di pesi e contrappesi”, dice Morace “ e questi, in tutti i paesi democratici sono rappresentati dalle Camere. Per lo snellimento della burocrazia non è quindi necessario massacrare la Costituzione!”.

La serata prosegue con le diverse domande del pubblico che all’unanimità giudica negativamente la riforma costituzionale proposta dal Governo che affonda le sue radici nell’attuale sistema elettorale. L’Italicum assegna un premio di maggioranza pari al 54% dei seggi al partito più votato. Se nessuno dei partiti ottiene almeno il 40% dei voti al primo turno, la Camera viene consegnata al partito che vince il ballottaggio, anche se scelto inizialmente da una esigua minoranza di elettori. Con la riforma costituzionale, rimarcano i sostenitori del NO, si corre il rischio che questa “falsa” maggioranza possa poi governare, praticamente da sola, il Paese. Da una parte quindi, sottolineano Morace e Villone, si va verso una deriva centralista a favore della Camera e del Premier e dall’altro si riduce il Senato ad un covo di interessi regionalistici che non farebbero bene al paese ma solo al “pezzetto di territorio” di cui i nuovi senatori sono anche rappresentanti.

Il monito del giudice Imposimato “anche il Nazismo è nato così”, trova il consenso della platea. Vi è la certezza di aver assistito ad una conferenza articolata e con ospiti di pregio, ma a cui sarebbe, forse, servita l’espressione di una voce fuori dal coro per dare il via ad un maggiore confronto dialettico.

Qualche buon motivo per leggere Foscolo. Il carteggio Venturi-Aspesi sul caso ‘A Zacinto’

Proprio non si può! E passi che con dolcezza e serietà si vogliano far conoscere i grandi scrittori come coloro che ci possono cambiare la vita dando luogo a veri e propri bombardamenti informativi fino a procurare una specie di febbre virale che, in città, può essere chiamata orlandite o bassanite ma che si decida, tra il serio e il faceto, che mostre, conferenze, happening (una volta si chiamavano così), congressi debbano indurre il cittadino a conoscere l’autore, pena la scomunica sul web, e in maggior luogo sul sociale, questo mi sembra un tantino esagerato. Vedremo quanti tra i frequentatori delle mostre ariostesche leggeranno non dico il poema ma alcune parti o almeno l’adattamento radiofonico di Italo Calvino. Comunque grasso che cola sulla nostra disastrata economia.

In questi giorni un’esemplare polemica si è svolta sui maggiori quotidiani: da “La Repubblica” al “Foglio” e riguarda la giornalista e scrittrice Natalia Aspesi che considero la migliore di tutte e al vertice della mia classifica personale. Ingenuamente (??) l’Aspesi dichiara di non aver mai letto A Zacinto di Ugo Foscolo. Da considerarsi nell’immaginario generale un delitto. Foscolo? Il nostro Foscolo? Ecco, con una smorfia di dolore si commenta: “a che punto siamo arrivati. E la scuola??? E i Licei??? E l’Università????”

Altro che non conoscere o leggere Ariosto! Qui siamo all’insulto della cultura non solo nazionale ma gramscianamente nazional-popolare. E sul web si scatena l’inferno. Invano un bravo scrittore e professore di letteratura italiana a Milano, Michele Mari, difende le scelte delle non-letture che ti permettono di leggere altre cose, forse più proficue per la nostra vita culturale; invano si cita un pamphlet intelligentissimo che mette Foscolo alla berlina scritto da uno dei maggiori protagonisti della letteratura del Novecento, Carlo Emilio Gadda, invano si sottintende che nonostante questa defaillance (o forse proprio per quella) la Aspesi rimane tra le più brillanti scrittrici del nostro tempo.

Così armato dal sacro scudo dello ‘sdegno’ suscitato dai banali urli che invadono il web e non solo, scrivo alla signora. A proposito avete mai visto una trasmissione come “Forum” dove due persone spesso sposi o parenti si dicono cose tremende con aria virtuosa? Bene. Lo stesso sacro fuoco è stato adoperato per commentare il terribile peccato della giornalista. Ecco una parte della corrispondenza che ci siamo scambiati e che posso pubblicare con l’assenso della Aspesi:

Gentile signora Aspesi, sono un suo fedelissimo lettore anche se ciò che apprezzo della sua rubrica non sono certo i consigli (ho un rapporto meraviglioso con mia moglie che dura da 50 e passa anni) ma l’ironia, la saggezza e l’intelligenza. Oltre a questo mi mancano molto i suoi reportage dal Festival di Venezia. Ed ecco la ragione per cui le scrivo. Sono, helas!, un foscolista divenuto tale a ragion veduta non solo perché i miei studi fiorentini si svolgevano proprio nel palazzo accanto a quello di Alfieri dove il nostro andava in conversazione dalla terribile contessa d’Albany amante del ‘Vate’ e che poi divenne l’aula dove ho insegnato per decenni Letteratura italiana. In più ho abitato per quasi trent’anni nel luogo dove Foscolo scrisse le Grazie e proruppe nei meravigliosi versi a Firenze ‘Te beata gridai…’, ma perché ho sviluppato un’insana passione per il suo amico – di Foscolo – più caro, Antonio Canova di cui presiedo le memorie. Ma lei ha ragione. Non è un delitto non conoscere A Zacinto né fare come i miei colleghi accademici che atteggiano la bocca a ‘cul de poule’ per borbottare su dove andremo a finire. Lui era molto peloso, molto assatanato di donne, povero e sempre in cerca di qualche lavoro. Eppure e qui mi discosto dal giudizio di uno dei miei idoli letterari, l’ingegner Gadda, che lo demolì impietosamente nello straordinario pamphlet, Il Guerriero, l’Amazzone, lo Spirito della poesia nel verso immortale del Foscolo – quell’uomo, quel poeta ha scritto una cosa, che sono convinto glielo renderà umanamente simpatico e vicino a quello che lei pensa dei rapporti umani. Sempre in cerca di nuove avventure che lo portarono a ‘ farsi’ (direbbero i miei ex allievi) le donne più reclamizzate del suo tempo, venne scelto dalla più grande di tutte la contessa Isabella Teotochi Albrizzi, che lo svezzò e gli fece conoscere lui diciottenne ‘le delizie dell’amor’ (doverosamente cantate). Nel biografico Sesto tomo dell’Io racconta la sua giovinezza: le poche righe che le mando, possano essere viatico a leggere, se non A Zacinto, questa meravigliosa prosa.
Lei ‘stava ignuda sopra il suo letto’ (Pensi alla Paolina canoviana: uguale!). Lui l’accarezza anche nei posti più reconditi e il desiderio si rinnova. Allora Temira, così Foscolo chiama la signora, così gli parla: “Piccolo biricchino”, disse Temira baciandomi e sorridendo della mia ingenuità. “M’ami tu dunque?”. “S’io t’amo!, s’io t’amo!…” esclamai”.
Ed ecco lo stupendo insegnamento della donna che altro non riflette se non le convinzioni dello stesso Nicolò – Ugo. Temira lo esorta: sii fedele, ama, la tua sposa e la tua donna ma attento perché “La tristezza , il sospetto e il tradimento passeggiano sempre d’intorno al letto di due sposi gelosi. Non vi rapite la sacra amicizia , unico balsamo all’amarezze della vita. L’amore perfetto è una chimera: il desiderio fa beati alcuni momenti: e l’amicizia conforta tutti i tempi, ed unisce tutte l’età. [ mio corsivo] Va’ mio ragazzo; te’ un bacio, non mi giurare fedeltà ch’io né la credo né la voglio”.
Grazie per quello che scrive e per come lo scrive”.

A questa lettera, così risponde la scrittrice: “Gentile signor Venturi, ecco le parole che mi fanno correre a leggere il Foscolo e a cercare quel Tomo (in che libro, scusi l’oscura insipienza) che mi ha subito commosso. Solo la passione vera comunica passione, e può essere che anch’io, dopo la sua bella colta e affettuosa lettera, diventi una foscoliana accanita. Canoviana lo sono già, ogni volta che vado a Venezia, corro a riflettere sulle tre grazie (o sto confondendo tutto? La testa canuta è quello che è). Natalia Aspesi”.

Riflettere, pensare, proporre sembrano ormai residui del passato. Chi usa il web, come oggi sottolinea Francesco Merlo nel commentare le parole pesanti come pietre che sono state gettate contro un idolo dell’Italia contemporanea, il cantante Gianni Morandi che ha osato andare a far la spesa ad un supermercato di domenica, sa che può avere in mano l’arma del populismo più bieco che ti fa diventare immediatamente un giudice che emana sentenze incontrovertibili. Nel web, sottolinea Merlo “ecco i social: un capro espiatorio e tante pietre per lapidare”.

Essere riuscito a convincere con la gentilezza e la voce abbassata che anche Foscolo merita di essere letto può essere una chance. Ha ragione dunque un grande critico come Alfonso Berardinelli sul ‘Foglio’ che commenta: “Si capirà che ho anche una convinzione: si sono veramente letti solo i libri che si sono riletti. La poesia, poi, sarebbe bene saperne a memoria una certa quantità. Ho notato che fra i più giovani critici letterari, anche fra quelli, pochi, che si occupano di poesia, quasi nessuno sa a memoria un po’ di versi. Se la poesia italiana tecnicamente oggi è ridotta così male, è anche perché i nuovi poeti non sanno a memoria nessuna poesia né classica né moderna e quindi non hanno mai acquisito un sufficiente senso della forma, della misura, né della trasgressione consapevole”.

Aspettiamo ora quale sarà il risultato della grande mostra ariostesca ferrarese: ci metteremo a leggere Ariosto? O basta solo ‘pensare’ di averlo letto?

Sabato 24 settembre a Ferrara in ricordo di Federico Aldrovandi

Da: Associazione Federico Aldrovandi onlus

Sulle note di Federico
Sabato 24 settembre 2016 a Ferrara concerto nell’anniversario della morte di Federico Aldrovandi.
Sabato 24 settembre 2016 alle ore 21 in piazza Municipale a Ferrara l’associazione Federico Aldrovandi Onlus con il patrocinio del Comune di Ferrara, undici anni dopo l’uccisione di Federico, organizza il tradizionale concerto in ricordo di “Aldro” anche quest’anno nel cuore della città.
L’appuntamento è richiesto e sostenuto con calore da molte persone che non dimenticano, e non vogliono dimenticare, quello che è successo, in memoria di Federico e non solo, purtroppo. La certezza è che la memoria sia fondamento di un presente e futuro diversi, che auspichiamo privi della violenza che ha provocato l’assurda morte di un innocente per mano di 4 individui che vorremmo poter oggi chiamare ex poliziotti. La loro permanenza all’interno di una istituzione dello Stato non ci permette di smettere di informare i giovani ricordando l’accaduto, con il linguaggio universale che ha accompagnato in questi anno la memoria Federico: l’arte, in particolare la musica.
Il Direttore artistico dell’evento di quest’anno è un musicista presente al nostro fianco fin dal primo giorno, Giorgio Canali, che insieme al gruppo “I Rossofuoco” si esibirà nel corso della serata.
Gli altri musicisti che si alterneranno sul palco sono Giovanni Truppi, Francesco Motta, I Majakovich e gli Zen Circus (in un set acustico).
I ringraziamenti dell’Associazione vanno ovviamente agli artisti che saranno sul palco e a tutti i volontari che collaborano all’evento, al Comune di Ferrara, ad Alessio Spataro autore del manifesto, ai ristoratori Tiffany e Retrobottega. Grazie anche ad Unipol, alla curva della Spal, all’Anpi di Marzabotto, ad Internazionale a Ferrara e alle persone che singolarmente o riunite in Associazioni e Circoli ci accompagnano da sempre.
Grazie a coloro che parteciperanno alla serata e si godranno lo spettacolo portando Federico nel cuore e nella memoria.
L’ufficio stampa
Ferrara, 21 settembre 2016
Sulle note di Federico. Gli artisti sul palco.
Giorgio Canali: “Questo progetto era nella mia testa da sempre. Nel corso degli ormai tanti anni passati a cercare di vivere di musica, mi è capitato di imbattermi talvolta in realtà musicali che avrebbero meritato una ribalta che non hanno mai avuto e in canzoni altrui che invidiavo, all’epoca presentate ad una audience troppo spesso distratta (perle regalate ai porci appunto)… canzoni che avrei voluto aver scritto io. vPrima è venuto il titolo, anni fa,… poi le canzoni si sono accumulate, qualcuna sconosciutissima, qualcuna più famosa. Alla metà dell’autunno ci siamo chiusi con Rossofuoco in uno studio sulle colline a sud di Bologna e in pochi giorni abbiamo fatto nostre queste perle, abbiamo finito il lavoro fra Bassano del Grappa e casa. Alla fine mi sono reso conto che si tratta, con un paio di eccezioni, di una specie di antologia del mio piccolo mondo musicale italofono.”
Majakovich: “Majakovich è un trio. Majakovich non sa fotografare e non credo voglia impararlo. Tre majakovich su tre sanno cucinare. Majakovich è assolutamente majakovich. Majakovich viene da esperienze precedenti. Nasce poco oltre la metà esatta del 2006. Nel 2009 registra un ep “Songs for Pigs”. Con questo iniziano i primi concerti più o meno belli. Nel Gennaio 2010 contattano Giulio Ragno Favero (Teatro degli Orrori, One Dimensional Man…) e con lui si chiudono in studio in Aprile. Il 20 dicembre 2010 esce ” Man Is a Political Animal By Nature “. Disco di sette tracce registrate al “Blocco A studio” da Giulio Ragno Favero. Da lì gira in lungo e in largo l’Italia, fa un salto in Germania e poi nei Paesi Baschi. Nell’ ottobre 2011 Majakovich parte per un viaggio negli Stati Uniti lungo la Route 66 con gli Afterhours. e apre il loro show all’Echoplex di Los Angeles. Tornati in Italia, nel dicembre 2011 suonano all’Alcatraz di Milano in apertura agli Afterhours. Nel marzo 2012 esce in allegato ad XL di Repubblica” Meet some freaks on route 66 “, disco registrato durante il viaggio negli Stati Uniti, in cui suonano “Dolphins” di Fred Neil insieme agli Afterhours. Nel 2012 apre gli show di Afterhours, The Zen Circus, “Bud Spencer Blues Explosion”
Giovanni Truppi: “Più di cento concerti in meno di due anni, un crescendo esponenziale dovuto soprattutto al passaparola tra pubblico e addetti ai lavori ed al magnetismo dei suoi live, ora un disco nuovo. Rock, avanguardia, e canzone d’autore; poesia e ironia, potenza espressiva e leggerezza, complessità e ingenuità sono i poli attraverso i quali si muovono le sue canzoni, in cui c’è una collaborazione con Antonio Moresco (tra i più importanti ed accreditati scrittori italiani contemporanei) in Lettera a Papa Francesco I – potentissimo inno rock di una portata d’altri tempi che sottolinea quanto abbia rilevanza oltre la musica, la componente letteraria: da ogni canzone emergono vividi personaggi e situazioni che si concretizzano e si insediano nell’immaginazione dell’ascoltatore.”
Francesco Motta: “Francesco Motta è cantante, polistrumentista e autore di testi. Nasce artisticamente nel 2006, a soli venti anni, con i Criminal Jokers, band pisana con cui incide due dischi, “This was supposed to be the future” (2009) e “Bestie” (2012). In questo periodo compie anche altre importanti esperienze musicali: mette a frutto la propria versatilità collaborando con NADA (con cui suona basso, tastiere chitarra e cori), PAN DEL DIAVOLO (batteria), ZEN CIRCUS (tecnico del suono per il tour di “Andate tutti affanculo”) e GIOVANNI TRUPPI (chitarra e tastiera). Nel 2013 studia Composizione per film presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma sotto la direzione artistica di Ludovic Bource (premio Oscar nel 2012 per la colonna sonora di The Artist) e compone le colonne sonore di “Pororoca”(2013) di Martina Di Tommaso, “DOLLHOUSE” (2014, Canada) di Edward Balli,
“THE TELL TALE HEART”(2014, Inghilterra) di Andy Kelleher e del documentario di Simone Manetti “Good bye darlin i’m off the fight”, in uscita nel 2016. “LA FINE DEI VENT’ANNI” è il suo primo disco solista, di cui compone testi, musiche ed arrangiamenti. Alcuni dei brani sono scritti a quattro mani con Riccardo Sinigallia, produttore dell’album.”
Zen Circus: “Dopo otto dischi, un ep e diciotto anni di carriera, THE ZEN CIRCUS festeggiano la maggiore età con un nuovo grande disco di inediti, “La Terza Guerra Mondiale”, in uscita il 23 settembre per La Tempesta Dischi. “La Terza Guerra Mondiale” è il disco al quale hanno dedicato più tempo in studio, lavorando su ogni piccolo dettaglio, dalle melodie ai testi, dagli arrangiamenti ai suoni. Sono partiti da quaranta provini e hanno scremato fino ad arrivare alle dieci canzoni che compongono il disco, fino a quando non hanno avuto la sensazione che ognuna avrebbe potuto essere un singolo. “La Terza Guerra Mondiale” è, per questo, il disco più “power pop” di The Zen Circus. Gli arrangiamenti sono fatti esclusivamente di chitarra, basso, batteria e voci: per la prima volta in un disco Zen non ci sono tastiere aggiunte, synth, archi o fiati e, se qualche volta può sembrare, si tratta di chitarre o voci filtrate ed effettate: una scelta volta a poter portare dal vivo il disco nella sua forma originale. La splendida copertina racconta, in tutta la sua crudeltà, la provocazione lanciata dal Circo Zen col suo nono disco: rapiti dal bisogno di esistere, che il mondo digitale non sa soddisfare, non sappiamo più accorgerci di quello che ci sta attorno.”

Movimento 5 Stelle: Un bosco per la città

Da: Movimento 5 Stelle Ferrara

Una piantumazione di 300 piante, giovani alberi della nostra flora autoctona destinati a diventare un bosco all’interno di un’area di riequilibrio ecologico alle soglie della città, un’area di particolare pregio naturalistico e il cui valore ecologico è amplificato dalla funzione di attenuazione delle problematiche di inquinamento del sottosuolo che hanno reso tristemente noto negli anni scorsi il quadrante est della città. Un bosco “per ossigenare l’aria”, titolavano i giornali all’indomani del giorno dell’inaugurazione dei lavori di progettazione e piantumazione ,gestiti dall’Associazione Nazionale UPM (Un Punto Macrobiotico) del Prof Mario Pianesi, dall’Ufficio Verde del Comune di Ferrara e dell’Istituto Tecnico per l’Agricoltura “F.lli Navarra”. Poteva essere un lodevole esempio di gestione del territorio periurbano che aveva ricevuto il patrocinio, oltre che del Comune di Ferrara a cui appartiene l’area, anche di autorevoli sigle come ONU, UNESCO, Ministeri Ambiente e Agricoltura, Regione Emilia Romagna, Corpo Forestale dello Stato. Ma dopo la parata mediatica del 10 Marzo scorso con tanto di Assessore Modonesi e i volonterosi ragazzi dell’Istituto Agrario F.lli Navarra accompagnati dai loro insegnanti , il” Bosco per la Città” è stato completamente abbandonato. Le giovani plantule, rimesse in piedi dopo i primi temporali primaverili da qualche abitante dell’area, sono state poi sommerse dalle erbe in competizione, mai soccorse da irrigazioni per il caldo estivo e a fine estate, un paio di giorni fa, sono finite sfibrate e frantumate sotto la grossa trincia a cui è stata affidata la pulizia dall’erba e sterpaglie dell’area. Se sia stato un grave errore per mancanza di comunicazione e controllo del lavoro lo abbiamo chiesto in un’interrogazione all’Assessore Ferri, così pure di chi fosse la responsabilità della gestione di questo giovane impianto,così trascurato, finito con lo scempio della distruzione totale. Chiediamo anche se per questo progetto, fallito miseramente per incuria, incompetenza e mancanza di professionalità di chi opera nel verde, sono stati spesi soldi pubblici. Tutto ciò che rimane del” Bosco per la città” è il ricordo dell’ennesima operazioni di immagine che l’amministrazione utilizza per fregiarsi di un’anima ecologista che non ha , vista l’incuria nella gestione del verde pubblico in moltissime zone della città di cui i frequenti abbattimenti di grossi alberi dentro e fuori le mura sono l’esempio più conosciuto, ma non certo l’unico.

OGGETTO: Interrogazione “Un bosco per la città. 300 piante falciate”.

Premesso che

Giovedì 10 marzo 2016 , nella zona compresa fra  via Lanfranco Caretti (a fianco dell’impianto di depurazione) e via dei Gerani, fu avviata una operazione di piantumazione di circa 300 essenze arboree (aceri campestri, bagolari, crespini, frassini angustifolia, frassini orniello, gelsi bianchi, noccioli, prugnoli, sanguinelli, e tamerici) nell'area di riequilibrio ecologico “Schiaccianoci” a Ferrara.

Tenuto conto che

Tale iniziativa rientrava nel Progetto “Un Bosco per la Città” ideato dal Prof. Mario Pianesi ideatore, fondatore e presidente dell’Associazione Nazionale e Internazionale UPM “Un Punto Macrobiotico”. Il progetto consisteva nella messa a dimora su terreni pubblici, individuati dalle Amministrazioni coinvolte, di piante autoctone latifoglie, in spazi interni o circostanti gli abitati, per costruire fasce verdi intorno e dentro le città. Tale iniziativa era patrocinata dal Comune di Ferrara oltre che di Onu, Unesco, Unccd, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del mare, Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, del Corpo Forestale di Stato e di numerosi Consigli Regionali. Tale progetto, elaborato dall’Associazione “Un Punto Macrobiotico” in sinergia con la Regione Emilia – Romagna, è stato realizzato grazie all'azione congiunta della stessa Associazione, dell’Ufficio Verde del Comune di Ferrara e dell'Istituto Tecnico per l’Agricoltura “F.lli Navarra” che hanno collaborato per la buona riuscita di tutte le sue fasi (progettazione, realizzazione e monitoraggio)

Preso atto che

L’area indicata in premesso, dove erano stati piantati 300 alberi , è stata oggetto di sfalcio recente (19 settembre 2016) e figura ora completamente priva degli alberi suddetti, che sono stati falciati con l’ausilio di trattori e apposita attrezzatura per lo sfalcio, come documentano le fotografie che alleghiamo, scattate il 20 settembre 2016, per cui dei trecento alberi non rimangono nemmeno le canne di sostegno delle giovani piante descritte in premesso si interroga il Signor Sindaco e la Giunta per sapere: Perché tali piante oggetto di così accurate progettazioni e sinergie comunali, regionali, nazionali e internazionali ( http://www.cronacacomune.it/notizie/27846/un-bosco- per-la- citta-trecento- nuove-piante- a-dimora- per-ossigenare- laria.html) sono state falciate. Come sia stato possibile che tale pregevole iniziativa ecologico ambientale, che ha visto anche la presenza dell’assessore comunale ai lavori pubblici Aldo Modonesi, in occasione della piantumazione iniziale (10/3/16) , sia stata completamente vanificata 6 mesi dopo. A chi era stata affidata la gestione del giovane bosco, abbandonato per mesi tra le sterpaglie senza alcuna cura e manutenzione adeguate ( pulizia dall’erba e irrigazione) per la buona riuscita dell’impianto. Chi ha eseguito lo sfalcio che ha annullato completamente il progetto di rinaturalizzazione e di chi è la responsabilità dell’affidamento dei lavori di manutenzione del verde nell’area Schiaccianoci
Quale tipo di investimento economico ha richiesto questo progetto di piantumazione e da dove provenivano le risorse pubbliche impegnate

Commemorazione di Idris Ricci e Ultimo Silvano Alberti

Da: Comune di Copparo

L’Amministrazione Comunale e i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche, in occasione del 72°anniversario della fucilazione da parte dei nazifascisti degli ufficiali partigiani Idris Ricci e Ultimo Silvano Alberti avvenuta il 25 Settembre 1944, ricordano il loro sacrificio con una breve commemorazione sabato 24 settembre, alle ore 11 presso il Cippo commemorativo in via Luigi Marchi (bivio Strada Bassa per Gradizza).

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