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Giorno: 11 Ottobre 2016

Orlando Furioso e teatro popolare: riprendono le conversazioni de ‘IL PRESENTE REMOTO’

Da: Organizzatori

Riprendono gli incontri del ciclo IL PRESENTE REMOTO presso la sala Agnelli della Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara, in via Scienze 17. Il ciclo di incontri quest’anno (settima edizione) è interamente incentrato SULLA FORTUNA POPOLARE DELL’ORLANDO FURIOSO, di cui ricorrono i 500 anni della pubblicazione Venerdi 14 ottobre, alle ore 17, Gian Palo Borghi parlerà sul tema ORLANDO PAZZO.

L’INFLUENZA DEL FURIOSO NEI MAGGI DRAMMATICI DELL’APPENNINO TOSCO-EMILIANO

Le manifestazioni di benvenuto alla primavera hanno notevole importanza nella storia della cultura popolare. Nell’Appennino tosco-emiliano alcuni rituali superstiti si praticano ancora: i maggi drammatici sono spettacoli teatrali all’aperto, riconducibili a queste ritualità originarie. Il maggio drammatico o maggio epico è una delle più antiche forme di teatro popolare oggi esistenti. Le trame dei copioni dei maggi drammatici sono di fantasia, ma spesso fanno riferimento ai poemi cavallereschi, tanto amati dalla cultura popolare. È quindi naturale che l’Orlando Furioso costituisca un filone molto importante nei maggi dell’Appenino tosco-emiliano. Sviluppa il tema Gian Paolo Borghi, già direttore dei Servizi di
documentazione Storica del Comune di Ferrara, considerato fra i massimi studiosi italiani in materia di spettacolo popolare e vero esperto di maggi drammatici, argomento al quale ha dedicato ampie ricerche e studi approfonditi.
La conversazione di Gian Paolo Borghi sarà accompagnato dalle esibizioni musicali di due artisti reggiani, rispettivamente una cantante e un musicista del maggio drammatico: Natascia Zambonini (Compagnia Monte Cusna di Asta) e Paolo Simonazzi (fisa e ghironda, Compagnia del Maggio Costabonese, Costabona).
Introduce Roberto Roda
Si allegano: Immagini del maggio drammatico “Rodomonte”, Compagnia di Asta, 1975 (archivio del Centro Etnografico Ferrarese)

Roberto Pozzetti presenta il libro ‘Esiste un amore felice?’

Da: Organizzatori

Dialoga con l’autore la Psicoterapeuta Chiara Baratelli

Esiste un amore felice? Una domanda che non ha una risposta univoca, ma incontra un percorso. È proprio la domanda d‘amore, con tutti i suoi svariati circuiti e le diverse sfumature, ad attraversare il proprio percorso analitico. Quando si parla di amore affianco all’uno si pone la coppia. Questo testo mette in luce come si pongano situazioni in cui risulti difficile, se non im­possibile, operare una separazione della coppia sul piano clinico. Attraverso i casi clinici si guarda con attenzione cosa configura una crisi di coppia. Si riportano i motivi delle consultazioni: da una querelle relativa al ruolo educativo con i figli, a una cosiddetta eclissi dell‘intesa erotica, oppure a quando la coppia si presenta per così dire incollata. Un testo che si addentra al cuore della vita. Esiste un amore felice? Già Kierkegaard si era interrogato sull‘amore felice ponendo a confronto l‘amore come ricordo e l‘amore come ripetizione o ripresa. L‘amore è felice nel ricordo, oppure in qualcosa che si ripete come quando una donna viene lasciata e, poi, ripresa, dal suo uomo?
Roberto Pozzetti si è laureato in Psicologia all’Università degli Studi di Padova. Nel 2001 si è specializzato in psicoterapia, all’Istituto Freudiano di Roma, con una tesi sulla pulsione nelle dipendenze. È Membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi del Campo Freudiano. Lavora come psicoanalista a Como occupandosi di adulti, adolescenti e bambini. Attualmente è Consulente Tecnico d’Ufficio del Tribunale di Como e Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale “InOut”. È autore di Senza confini, Considerazioni psicoanalitiche sulle crisi di panico, FrancoAngeli, Milano, 2007 e co-autore di Civiltà e disagio. Forme contemporanee della psicopatologia, Bruno Mondadori, Milano, 2006, e Alcolismo e tossicodipendenza oggi, Di Girolamo, 2010.

Giornata Mondiale dell’Alimentazione

Da: Confagricoltura

CONFAGRICOLTURA FERRARA PARTECIPA ALLA GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE 2016

La FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, ogni anno celebra in 150 Paesi la Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Il tema di quest’anno è: ‘Il clima sta cambiando. L’Alimentazione e l’Agricoltura anche ‘Per il secondo anno consecutivo Confagricoltura Ferrara aderisce all’iniziativa. Il 14 ottobre, l’appuntamento è con gli studenti dell’Istituto Comprensivo ‘Filippo De Pisis’ di Viale Krasnodar a Ferrara e con gli studenti delle Scuole Secondarie di primo grado del Plesso di Porotto. Confagricoltura Ferrara incontrerà i 450 studenti dei due istituti illustrando loro problematiche e cambiamenti virtuosi in atto in agricoltura. Lo scorso anno oltre 400 tra bambini e ragazzi delle Scuole di Porotto e Fondoreno hanno festeggiato la Giornata con i rappresentanti di Confagricoltura Ferrara. Quest’anno l’esperienza si rinnova, anzi, raddoppia: saranno due gli incontri di Confagricoltura Ferrara con gli studenti. Grazie alla fattiva collaborazione della Dirigente scolastica, dott.ssa Maria Gaiani e delle insegnanti dei plessi, i dirigenti di Confagricoltura Ferrara, Pier Carlo Scaramagli e Albano Bergami, Presidente e Vice presidente di Confagricoltura, insieme al Presidente dell’Anga provinciale Francesco Manca (il sindacato dei giovani di Confagricoltura) e Luca Natali, Presidente della Sezione Ambiente dell’Organizzazione ferrarese, parleranno di agricoltura solidale, delle iniziative di Confagricoltura per un’agricoltura innovativa, più competitiva e produttiva ed a minore impatto ambientale e di quanto anche i ragazzi con le loro azioni possano contribuire al futuro del Pianeta. Al termine sarà consegnato agli studenti un piccolo decalogo sulle corrette abitudini quotidiane. Seguirà una merenda ‘alternativa’, frutto del nostro territorio ferrarese, la mela. Frutto locale per eccellenza, la mela ha poche calorie, niente grassi, poco sodio, molto potassio, abbondanti antiossidanti, molta fibra alimentare, niente colesterolo, pochi zuccheri. Anche quest’anno le mele sono offerte dall’Azienda GUBER S.S. di Mario Guidi ed Albano Bergami. Il presidente di Confagricoltura Ferrara Pier Carlo Scaramagli sottolinea come ecosostenibilità agricoltura di precisione, energia alternativa, robotica, droni, trattori automatizzati, macchinari che leggono il grado di maturazione dei prodotti raccolti, sono alcuni esempi che indicano un percorso di profonda trasformazione dell’attività produttiva, che porta anche notevoli vantaggi economici sul piano della riduzione degli sprechi in termini di superficie lavorata, minore uso di fertilizzanti e di acqua, aumento del valore aggiunto, ma anche di contenimento dell’impatto sul suolo e delle emissioni di gas serra. Deve esserci, però, un rapporto sempre più stringente tra ricerca e agricoltura e va perseguita una strada italiana alla genetica con tecniche nuove che mantengono praticamente intatta l’identità genetica ‘tipica’ della pianta e che sono quindi perfette per un’agricoltura basata sulla tipicità com’è quella ferrarese’.

Campagna di sensibilizzazione al risparmio per ‘I ragazzi del ’98’

Da: Poste Italiane

Negli uffici postali del Ferrarese consegna dei libretti postali e relativa card ai neomaggiorenni

Nei principali uffici postali della provincia di Ferrara è in corso una campagna di sensibilizzazione al risparmio denominata ‘I ragazzi del ‘98’, rivolta a coloro che nel 2016 compiono il 18° anno di età e sono stati da minorenni titolari del libretto postale ‘Io capisco’. I neomaggiorenni del Ferrarese hanno ricevuto il nuovo libretto che consente di gestire in piena autonomia il risparmio accumulato durante la minore età. Oltre a incrementare la somma esistente, i giovani possono effettuare prelievi di contante in qualsiasi ufficio postale o dagli sportelli automatici Atm Postamat tramite la Libretto Card. Affidabilità e semplicità sono il successo di questo prodotto, legato anche all’assenza di spese e commissioni di apertura, di chiusura, di gestione e rinnovo. Cassa Depositi e Prestiti e Poste Italiane sono costantemente impegnate a promuovere la cultura del risparmio, sensibilizzando in particolare i giovani a investire sul proprio futuro umano e professionale, offrendo loro strumenti affidabili e con rendimenti sicuri.

Il corpo sensibile, workshop a Ferrara Off

Da: Ferrara Off

Sabato 15 e domenica 16 ottobre a Ferrara Off, workshop aperto a tutti con Maria Chiara Mezzadri

Sei ore per scoprire "Il corpo sensibile": questo il titolo del workshop aperto a tutti organizzato da Ferrara Off, condotto dalla ballerina Maria Chiara Mezzadri. La sua grande esperienza nel mondo della danza in questa occasione sarà al servizio di chi – aprescindere dalla professione o dallo stile di vita – è interessato ad esplorare e vivere con maggiore consapevolezza il proprio corpo: «mi piace considerare il corpo come la nostra casa. È casa al nostro pensare, al nostro sentire, al nostro stare. Attraverso di esso ci esprimiamo, volontariamente e non. Nella vita contemporanea, caratterizzata da costanti movimenti e cambiamenti, trovo importante stabilire un senso di casa nella relazione col corpo. La pratica di semplici esercizi e movimenti possono risvegliarne l’ascolto e la capacità di leggerne i segnali. Lavoreremo insieme su come esplorare la nostra organica capacità di movimento come singoli ed attraverso il contatto con gli altri». Maria Chiara Mezzadri ha trentadue anni e tante importanti collaborazioni alle spalle. Dopo essersi diplomata in Austria alla Scuola dell’Opera di Stato di Vienna e dopo aver frequentato il corso di perfezionamento per giovani danzatori dell’Aterballetto di Reggio Emilia, è stata inizialmente apprendista nel corpo di ballo dell’Opera di Vienna, ha poi continuato a danzare assieme a diverse compagnie europee come Europa Danse, il Nederlands Dans Theater, lo Scapino Ballet Rotterdam, la GöteborgsOperans Danskompani, sotto la direzione di Adolphe Binder. Ha partecipato a nuove creazioni e interpretato spettacoli del repertorio di coreografi come Saburo Teshigawara, Jirí Kylián, Sidi Larbi Cherkaoui, Frank Chartier e Gabriela Carrizo/Peeping Tom, Ohad Naharin, Sharon Eyal, Ina Christel Johannessen, Michael Keeghan-Dolan, Marie Chouinard, Marco Goecke. Nel dicembre 2015 assieme a Lucia e Francesca Mezzadri ha ideato la performance ‘Corpo’ per il teatro Ferrara Off. I partecipanti al suo workshop, attraverso una serie di esercizi mirati, verranno stimolati e guidati alla comprensione del proprio movimento per ampliarne dinamica e possibilità, aumentare la capacità di concentrazione e favorire un più sereno equilibrio psico-fisico. I due incontri dedicati a “Il corpo sensibile” si terranno negli spazi teatrali di via Alfonso I d’Este sabato 15 e domenica 16 ottobre, dalle 14 alle 17, con massimo venti partecipanti. Quota di iscrizione 40 euro. Per maggiori informazioni e iscrizioni scrivere a info@ferraraoff.it oppure telefonare al numero 3336282360. Per scoprire i nuovi corsi organizzati da Ferrara Off per l’anno 2016/2017: www.ferraraoff.it.

Anatomia e Ostetricia: pratica e rappresentazione nel corso dei secoli

Da: Università di Ferrara

Conferenza correlata alla Mostra ‘IL CORPO SVELATO’

13 ottobre

Prosegue il ciclo di conferenze correlate alla Mostra ‘IL CORPO SVELATO. Arte, Anatomia e Ostetricia nella ceroplastica del ‘700”, organizzata dal Sistema Museale di Ateneo e curata dai Professori Silvano Capitani e Marco Bresadola dell’Università di Ferrara, aperta fino all’11 novembre.

Il secondo appuntamento si terrà giovedì 13 ottobre alle ore 17, in Aula 1A di Palazzo Turchi di Bagno (c. so Ercole I d’Este, 32), sul tema “Anatomia e Ostetricia: pratica e rappresentazione nel corso dei secoli”.

Aprirà la conferenza Silvano Capitani, Professore Ordinario di Anatomia Umana di Unife, Direttore del Museo “G. Tumiati” e membro del Consiglio di gestione del Sistema Museale di Ateneo (SMA), che intratterrà il pubblico sul tema “Le raffigurazioni dell’anatomia femminile nel corso della storia,’La storia dell’iconografia anatomica relativa all’apparato riproduttivo femminile –racconta Capitani – è una testimonianza delle vicende che hanno condizionato l’approccio ad un territorio proibito, oscurato da ammonimenti moralistici e controllato dalle cautele del riserbo e del pudore. Il connubio fra arte e scienza risalente al primo cinquecento ha dato l’avvio ad una rappresentazione sempre più fedele dell’anatomia della donna, mettendo in discussione la visione del corpo femminile affermata nell’antichità. Viene così infranto il dogma galenico e si assegna alla scienza e all’osservazione diretta e oggettiva il compito di descrivere con fedeltà gli organi dell’apparato riproduttivo femminile, con atteggiamenti e metodi che si accompagneranno all’affermarsi del mutamento dalla condizione della donna nel corso dell’età moderna.

Seguirà il contributo di Fortunato Vesce, già docente di Ginecologia e Ostetricia presso l’Università di Ferrara, sul tema “L’evoluzione dell’ostetricia nei secoli’.

Spiega Vesce: ‘Il progresso dell’ostetricia poggia su quattro capisaldi: il taglio cesareo, il forcipe, la cardio-toco-grafia e l’ecografia. In epoca romana il taglio cesareo era obbligatorio su donna morta, per evitare di seppellire con lei anche il feto eventualmente ancora vivo. Il forcipe, già noto agli Arabi fin dall’anno mille, e ancor prima ai Romani, entrò in uso solo nel 1572, 17 anni dopo la pubblicazione del trattato di anatomia del Vesalio. L’ostetricia moderna ha avuto inizio negli anni 70 del secolo scorso con la cardiotocografia e l’ecografia. Parallelamente lo sviluppo della biochimica e della fisiopatologia ha identificato nell’infiammazione la causa più importante degli insuccessi della gravidanza. Questi concetti però non sono ancora stati digeriti dalla maggior parte degli ostetrici, e molto tempo sarà necessario affinché tutte le donne possano trarne giovamento. La rappresentazione delle strutture e delle funzioni riveste tuttora grande importanza per il progresso della conoscenza. In un’epoca in cui tutto è già stato rappresentato a livello macroscopico, tutto ancora resta da rappresentare a livello microscopico’.

Paola Peruffo (FI): breve commento all’iniziativa di Maisto

Da: LR Comunicazione

‘Dopo le scuse in consiglio comunale per aver bollato come ‘fascisti’ rappresentanti dell’opposizione ora Massimo Maisto promuove la ‘NOTTE ROSSA’ delle case del popolo. Iniziativa legittima? Credo di sì, ma al tempo stesso la considero una presa di posizione poco opportuna, senza entrare nel merito dell’evento in sè.
Per alcuni il comunismo è ancora un valore, per tanti altri è un’ideologia che ha prodotto milioni di morti nel mondo. Il consiglio che mi sento di dare (nuovamente) a Maisto è quello di uscire dall’epoca di Peppone e Don Camillo e di dismettere i panni dell’estremista, ricordandogli che, per il ruolo da vicesindaco che ricopre, dovrebbe rappresentare tutta la collettività e non solo i nostalgici della falce e martello. Iniziative come questa sembranno invece voler rappresentare il desiderio di affermare una cultura monocolore.
Io, come tanti altri del resto, mi schiero dalla parte di una cultura senza colore. Spero quindi che l’assessore possa concentrarsi sulla promozione dell’arte e della bellezza di questa città, come ha dimostrato in tante altre occasioni’.

Ad Architettura 100 miniature di sedute classiche esposte alla mostra ‘Miniatures Exhibition’

Da: Università di Ferrara

Dal 13 al 25 ottobre le sale di Palazzo Tassoni Estense, sede del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara (via Ghiara, 36), ospiteranno la mostra “Miniatures Exhibition”, che vede esposte 100 miniature di sedute classiche: dai primi esempi di produzione industriale di massa ottocenteschi, fino alle icone moderne e post-moderne.
L’inaugurazione è prevista giovedì 13 ottobre alle ore 18.30 con la conferenza “Vitra e il design contemporaneo”, che sarà tenuta da Vanni Pasca, professore ordinario di Storia e teorie del disegno industriale, con l’introduzione di Dario Scodeller, docente del Corso di Design del prodotto industriale di Unife.
“La mostra – afferma Scodeller – presenta 100 miniature di sedute classiche progettate e prodotte negli ultimi 150 anni. I modelli in miniatura, realizzati da Vitra a partire dal 1992 sulla base di disegni storici, riproducono i pezzi più significativi della collezione del Vitra Design Museum. Le miniature, realizzate in rapporto 1:6, rendono facilmente comprensibile le proporzioni della sedia e permettono di orientarsi all’interno delle diversità di approccio allo studio dei materiali e dell’ergonomia delle sedute. La mostra rappresenta un utile percorso didattico all’interno della storia del design dell’arredo e del contesto culturale, sociale e produttivo che ha originato alcuni tra i più significativi prodotti-icona dell’industria contemporanea”.
La mostra, che ha il patrocinio del Comune di Ferrara, sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 19 ed il sabato e la domenica dalle ore 14.30 alle ore 19.30.
Nel periodo della mostra è possibile visitare l’esposizione Vitra Home Collection presso Studio Beza di via Ragno 6.

movimento5stelle

Movimento 5 Stelle: Sportello per Mense scolastiche

Da: Movimento5Stelle Ferrara

Venerdì 14 ottobre alle ore 16.30, presso la sala consiliare del Movimento 5 Stelle in Comune (in cima allo scalone, a destra) sportello straordinario sulle problematiche relative al servizio mensa, emerse in questo inizio anno scolastico. Il Movimento 5 Stelle  organizza un incontro informale per discutere del diritto al pasto da casa presso la scuola, così come sancito da una  sentenza del TAR di Torino e ribadito dal recentissimo comunicato del MIUR, e/o della possibilità di prelevare il proprio figlio da scuola per pranzare a casa. L' iniziativa nasce dalle resistenze della nostra amministrazione nel recepire le esigenze di alcune famiglie e dalle decisioni assai discutibili di alcuni dirigenti scolastici. L’intenzione è quella di incontrare i genitori per conoscere le diverse esigenze e trovare insieme le possibili soluzioni. Invitiamo pertanto tutte le famiglie interessate a partecipare.

Ragazzo ferrarese di diploma in ALMA Scuola Cucina

Da: Organizzatori

70 nuovi cuochi professionisti conquistano il diploma con il Corso Superiore di Cucina Italiana di ALMA

A giudicare i candidati una commissione composta da numerosi chef stellati. Per 23 diplomati si sono già aperte le porte del mondo del lavoro: ad assumerli strutture di altissimo livello in cui hanno svolto lo stage. Migliori studenti sono risultati il perugino Eros Capitanucci e il biellese Stefano Landoni, ora pronti ad affiancare due Maestri come Enrico Crippa e Massimiliano Alajmo. Parma, 10 ottobre 2016 – Sono Eros Capitanucci e Stefano Landoni i due migliori diplomati della XXXII edizione del Corso Superiore di Cucina Italiana ALMA: la Scuola Internazionale di Cucina Italiana ha conferito il diploma a 70 ragazzi, provenienti da 16 differenti Regioni. Tra i diplomati – che hanno affrontato l’esame finale al termine di un percorso formativo della durata di dieci mesi, tra fase residenziale a Colorno e periodo di stage – le donne sono nove. Sono invece ben 23 gli studenti che al momento del conseguimento del diploma già possono vantare un impiego nel campo della ristorazione, quasi sempre nella struttura che li ha ospitati durante il periodo di stage: dal tristellato ‘Piazza Duomo’ dello chef Enrico Crippa ai bis-stellati ‘La Madia’ dello chef Pino Cuttaia, e ‘La Torre del Saracino’ dello chef Gennaro Esposito, passando per l’Armani Hotel di Milano: il prestigio di questi ristoranti conferma l’elevato grado di professionalità dei cuochi formati da ALMA. Un altro elemento a conferma dell’autorevolezza della Scuola è rappresentato dalla composizione della commissione esterna che ha valutato i candidati all’esame finale: ne hanno fatto parte alcuni dei più grandi chef dell’alta cucina italiana, tra cui Nicola Portinari, Ristorante ‘La Peca’, Davide Brovelli, Ristorante ‘Il Sole di Ranco’, Andrea Fusco, Ristorante ‘Giuda Ballerino’, Andrea Incerti Vezzani, Ristorante ‘Ca’ Matilde’, Alessandro Gavagna, Ristorante ‘Al Cacciatore de la Subida’, Terry Giacomello, Ristorante ‘L’Inkiostro’, Luca Marchini, Ristorante ‘L’Erba del Re’.Come anticipato, all’interno del gruppo classe della XXXII edizione del Corso Superiore di Cucina Italiana, si sono particolarmente distinti Eros Capitanucci e Stefano Landoni. Classe 1991, di Bastia Umbra (Perugia), prima di arrivare a Colorno, Eros Capitanucci si è avvicinato al mondo della cucina frequentando l’Istituto Alberghiero: per le sue capacità, acquisite nei mesi di lezione in aula, ALMA gli ha offerto la possibilità di svolgere i cinque mesi di stage nella brigata dello chef Enrico Crippa. Un’opportunità che Eros ha messo a frutto, affinando le sue capacità e meritandosi la riconferma: Capitanucci è infatti entrato stabilmente nella brigata di cucina del Ristorante ‘Piazza Duomo’, ad Alba (Cuneo), uno degli otto ristoranti tre stelle Michelin presenti in Italia. Anche il biellese Stefano Landoni, vent’anni appena, ha avuto come mentore uno chef tristellato: Massimiliano Alajmo, chef patron de “Le Calandre”, a Sarmeola di Rubano (Padova). Landoni rimarrà ora al servizio della famiglia Alajmo: è stato infatti assunto al Ristorante ‘La Montecchia’, ai piedi dei Colli Euganei, che è sostenitore della filosofia della “Green R+Evolution”, incentrata sull’utilizzo dei prodotti dell’orto e sul mix tra esperienza e ricerca.

Il CDD al Ridotto del Comunale

Da: Centro Documentazione Donna

Il Centro Documentazione Donna di Ferrara prosegue la sua collaborazione con il Teatro comunale Abbado organizzando, in occasione di alcuni degli spettacoli della stagione di prosa 2016-2017, degli incontri che riprendono temi legati agli spettacoli. Il primo di questi incontri, che anticipa lo spettacolo della Compagnia della Rancia “Cabaret” (che verrà rappresentato dal 20 al 23 ottobre), è “Non solo Marlene. Le dive del kabarett nella Berlino degli anni venti”, relatrice Rita Calabrese, e si terrà nel Ridotto del Teatro comunale giovedì 13 ottobre dalle ore 17.
Durante gli anni venti Berlino, capitale dell’allora Repubblica di Weimar, era centro artistico di livello europeo e luogo d’avanguardia, i suoi caffè erano ritrovo di intellettuali e vedevano nascere movimenti d’avanguardia. Un’atmosfera ben rappresentata anche nel famoso Angelo azzurro del regista Josef von Sternberg, interpretato da Marlene Dietrich. Non solo Marlene è diventata un’icona del periodo e della trasgressione lesbica, le dive del kabarett erano molte. Lla più famosa è stata Claire Waldoff che si esibiva al Linden Cabaret, ma la città era piena di altri locali in cui assistere a spettacoli di kabarett: l’Eldorado, il Metropol ecc.
Claire Waldoff era al tempo la figura più rappresentativa del lesbismo berlinese. La realtà della Berlino della repubblica di Weimar, prima che i nazisti tornassero a imporre come ideale la famiglia tradizionale, era quella di una di una società aperta. Per le/gli omosessuali Berlino offriva la possibilità di esprimersi liberamente e incontrarsi apertamente con persone dello stesso sesso.
Di questa atmosfera berlinese parlerà Rita Calabrese – al Ridotto del Comunale giovedì 13 ottobre – nel suo intervento, che sarà accompagnato dalla proiezione di immagini dell’epoca.

Rita Calabrese, già docente di Letteratura tedesca all’Università di Palermo, ha privilegiato tra i suoi filoni di ricerca la storia e la cultura delle donne della Germania. Tra i libri che ha pubblicato, relativi a questa tematica , vanno ricordati: Sconfinare. Percorsi femminili nella letteratura tedesca (Tufani 2003), Della stessa madre, dello stesso padre. Tredici sorelle di geni (Tufani 1996), Album italiano di Fanny Lewald, che ha curato e tradotto (La vita felice 2015).

Gli appuntamenti del No al refererendum

Da: Organizzatori

Il Coordinamento per la democrazia costituzionale di Ferrara, sezione di quello nazionale promosso da costituzionalisti e giuristi del calibro di Gustavo Zagrebelsky, Luigi Ferrajoli, Massimo Villone, Nadia Urbinati, Sandra Bonsanti, Felice Besostri, Raniero La Valle e altri, impegnato per la campagna del NO al referendum del 4 dicembre ha elaborato un calendario degli appuntamenti di informazione a Ferrara e provincia.
Il Comitato, che nel territorio provinciale raccoglie diverse componenti associative e politiche ( da Anpi al Link-UDS , dal Comitato acqua pubblica al centro sociale La Resistenza, da M5S a Sel, da Rifondazione comunista, Partito dei comunisti italiani ad Altra europa per Tsipras) ha organizzato una serie di eventi ai quali è invitata la cittadinanza che intende informarsi e formarsi sulla scelta da compiere per il voto sul referendum di modifica della Costituzione, del 4 dicembre prossimo.
Il coordinamento agisce in totale autofinanziamento e grazie all’apporto volontario di personaggi e giuristi, come dimostra la cena di autofinanziamento cui è intervenuto l’attore Ivano Marescotti ( Foto allegate)
Insieme alle iniziative specifiche il Coordinamento è presente, ogni sabato e domenica,con i propri banchetti in via Garibaldi, angolo Feltrinelli, per informazioni e volantinaggio.
Ecco il calendario di ottobre:
13 ottobre, Argenta , ore 20.30, Aula Magna della Casa del Volontariato confronto tra le ragioni del NO con Maurizio Viroli, prof. emerito di teoria politica all’università di Princeton e all’università della Svizzera Italiana di Lovanio. Per il SI il prof. di Diritto Costituzionale Roberto Bin dell’Università di Ferrara.
14 ottobre, Ariano ferrarese , h 17. 00 piazza Garibaldi 52, dibattito tra le posizioni del NO, con Sergio Golinelli e del sì con Paolo Calvano in occasione de “La notte rossa”.
22 ottobre Ferrara , Piazza municipale ore, 16.30, assemblea pubblica dei giovani Link -Uds sulle ragioni del NO, aperta alla cittadinanza.
24 ottobre a Portomaggiore ore 21.00, ridotto del teatro Concordia “Riprendiamoci la nostra Costituzione” con Daniele Civolani, vice-presidente provinciale Anpi e Leonardo Grassi, magistrato, presidente della Corte d’Appello di Bologna.
29 ottobre, Ferrara,ore 10.00 Piazza Ariostea, partenza della biciclettata di sensibilizzazione sul Voto del NO a cura di Link-UDS, aperta alla cittadinanza.
ore 17.00 Centro congressi hotel Duca D’Este, esposizione delle ragioni del NO con deputati M5S Danilo Toninelli e Vittorio Ferraresi insieme al costituzionalista prof. Federico Sorrentino.

Ordinanza per il prolungamento del periodo di riscaldamento degli edifici

Da: Comune di Comacchio

Dato atto che le avverse condizioni meteoclimatiche non permettono temperature di benessere all’interno degli edifici, il Sindaco Marco Fabbri, con propria ordinanza contingibile ed urgente n° 21 del 10/10/2016, ha ordinato, in tutto il territorio comunale, il prolungamento, con anticipo di 5 giorni, del periodo di riscaldamento degli edifici, con l’attivazione dei relativi impianti dal 10 al 14 ottobre p.v. compreso e con limitazione della durata del funzionamento degli impianti medesimi per non più di 7 ore giornaliere nell’arco temporale compreso dalle ore 5,00 alle ore 23,00. L’ordinanza contingibile ed urgente è consultabile integralmente all’Albo pretorio online.

‘L’orfano’ il nuovo libro di Marco Pelliccioli

Da: Organizzatori

‘I cortili di settembre sono freschi/ faticano gli stracci, le lenzuola appese,/il sole batte poco, le tapparelle chiuse …/Qualcuno tira il fiato sulla panchina in pietra/ qualcuno piange chi è morto nell’estate:/ un cancro a dodici anni/ l’infarto che ha stroncato il benzinaio in moto/ chi a meno di vent’anni dal tetto è scivolato …/ Ma più forte è l’urlo dei bambini/ il grido, i campanelli, alla finestra aperta:/’Arrivo!” (Settembre) Eccola la vita che spaventa sostenuta da un’ansia che giunge ad esiti anche spiacevoli nella loro nuda e intransigente verità autenticamente espressa; eccola gravitare in questa importante raccolta di poesia di Marco Pelliccioli edita da LietoColle nella collana ‘Gialla’ che l’editore condivide con Pordenonelegge. Si intitola L’orfano e leggendola ‘si ha l’impressione – come suggerisce Maurizio Cucchi nella postfazione – che Pelliccioli senta, più o meno oscuramente, la provvisorietà di un mondo ormai vicino a scomparire, di una realtà autentica quanto vistosamente anonima, sempre più risucchiata indietro, residuale presenza di un passato in cui sprofonda, mentre la cronaca e la storia, anche nel male, vanno muovendosi irreversibilmente altrove.”’

La newsletter dell’11 ottobre 2016

Da: Comune di Ferrara

a COMMISSIONE CONSILIARE – Mercoledì 12 ottobre alle 15.30 nella sala Zanotti del Municipio
Esame della delibera ‘Riconoscimento di legittimità di debito fuori bilancio”
11-10-2016

La 1.a Commissione consiliare – presieduta dal consigliere Fornasini – si riunirà mercoledì 12 ottobre 2016 alle 15.30 nella sala Zanotti della residenza municipale. Con relatore l’assessore a Contabilità e Bilancio Luca Vaccari, verrà trattata la delibera di “Riconoscimento di legittimità di debito fuori bilancio (art. 194 del D.Lgs. 267/2000) a seguito della sentenza n. 459/02/16 della Commissione tributaria provinciale di Ferrara – controversia Comune di Ferrara/Ascom srl”.

4.a COMMISSIONE CONSILIARE – Mercoledì 12 ottobre alle 16.30 nella sala Zanotti del Municipio
Esame della delibera “Approvazione della richiesta del Comune di Voghiera di fruire del Canile municipale di Ferrara”
11-10-2016

La 4.a Commissione consiliare – presieduta dal consigliere Bova – si riunirà mercoledì 12 ottobre 2016 alle 16.30 nella sala Zanotti della residenza municipale. Con relatore l’assessora alla Sanità Chiara Sapigni verrà trattata la delibera “Approvazione della richiesta del Comune di Voghiera di fruizione per i cani del proprio territorio dei servizi di ricovero presso il Canile municipale di Ferrara, di cattura e trasporto cani e di recupero 24 h. su 24 di cani randagi e/o vaganti e incidentati, gestiti per il Comune di Ferrara dall’associazione A.V.E.D.E.V. – Approvazione dello schema di convenzione regolante i conseguenti rapporti tra i Comuni”.

CASTELLO ESTENSE – La cerimonia venerdì 14 ottobre alle 16 nella Sala dei Comuni in Castello. Invitati i giornalisti
Inaugurazione della riapertura al pubblico della Torre dei Leoni del Castello
11-10-2016

Venerdì 14 ottobre alle 16 nella Sala dei Comuni del Castello Estense verrà inaugurata la riapertura al pubblico della Torre dei Leoni. All’incontro con i rappresentanti delle principali realtà culturali cittadine e i soggetti coinvolti nei lavori di restauro della Torre interverranno il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, la responsabile U.O. Castello Estense del Comune di Ferrara Ethel Guidi, la responsabile UOC Progettazione Sismica della Provincia di Ferrara Angela Ugatti e il vicesindaco e assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Ferrara Massimo Maisto.

Al termine dell’incontro sarà possibile salire sulla Torre, che riaprirà al pubblico sabato 15 ottobre.

CASTELLO ESTENSE – Previste speciali “vedute guidate” di Ferrara dall’alto e un’illuminazione architetturale temporanea

Riapre al pubblico da sabato 15 ottobre la Torre dei Leoni del Castello

Sabato 15 ottobre riaprirà la Torre dei Leoni dopo i lavori di restauro e di consolidamento, resi necessari in seguito al terremoto del 2012.

Sarà di nuovo possibile salire i 120 gradini della più antica torre del Castello Estense, attorno alla quale fu edificata la fortezza, poi residenza ducale, e godere della splendida visione zenitale dall’unico punto panoramico della città.
Per festeggiare la riapertura della torre, grazie alla collaborazione di Itinerando, saranno organizzate speciali “vedute guidate” di Ferrara dall’alto, sospesi tra l’area medievale e rinascimentale della città. Dalle balaustre della torre lo sguardo potrà spaziare, a volo d’uccello, dalle piazze del centro storico, al rosso delle abitazioni in cotto, dagli innumerevoli campanili delle chiese, ai verdi spazi dell’Addizione erculea, fino alla cerchia delle mura.
Pertanto chi visiterà il Castello sabato 15 e domenica 16, nella fascia oraria tra le 11 e le 13 e tra le 14.30 e le 16.30, potrà ascoltare sulla torre i racconti e le spiegazioni di una guida dedicata. Per l’accesso alla torre è previsto un supplemento di € 2 al costo del biglietto d’ingresso al museo del Castello.
La visita al monumento e la salita alla torre sono possibili secondo il consueto orario 9.30-17.30 (chiusura biglietteria Torre+museo Castello: 16.00; chiusura biglietteria museo: 16.45).
In occasione della riapertura al pubblico la Torre dei Leoni sarà oggetto di un’illuminazione architetturale temporanea che sottolineerà con la luce gli aspetti caratteristici dell’edificio valorizzandone il fascino ed volumi dal 14 al 23 ottobre.

Per informazioni: Castello Estense tel. 0532 299233 www.castelloestense.it

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Appuntamento con la Compagnia del libro mercoledì 12 ottobre alle 17
Con le sorelle Brontë nell’Inghilterra vittoriana di metà Ottocento
11-10-2016

Saranno le sorelle Brontë, trio di scrittrici caposaldo della letteratura dell’Ottocento, le protagoniste del nuovo appuntamento con la ‘Compagnia del libro’, in programma mercoledì 12 ottobre alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Nel corso dell’incontro, organizzato in collaborazione con l’Associazione culturale il Gruppo del Tasso di Ferrara, Silvia Lambertini e Matteo Pazzi proporranno letture critiche dalle opere delle tre scrittrici, oltre che del fratello Branwell Brontë.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
La Compagnia del libro ha deciso di avventurarsi nel mondo letterario delle sorelle Brontë.
Charlotte, sorella maggiore, autrice di”Jane Eyre”, Emily, autrice di “Cime tempestose”, Anne, sorella minore, autrice di “La signora di Wildfell Hall”, un trio di scrittrici vittoriane della prima metà dell’Ottocento, dotate di uno straordinario talento narrativo, capaci di pubblicare tre romanzi nello stesso anno (il 1847). Onde evitare i pregiudizi allora diffusi nei confronti delle donne, adottarono pseudonimi maschili. Accanto alle tre autrici la Compagnia riserverà un piccolo spazio anche all’opera poetica del fratello Branwell Brontë.

ASSESSORATI AL COMMERCIO E ALLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE – Prevista una dotazione finanziaria di 50mila euro a fondo perduto
Un Bando pubblico del Comune di Ferrara per incentivare l’aggregazione d’impresa e innovare attività commerciali e artigianali
11-10-2016

Ha una dotazione finanziaria di 50mila euro e si propone di sostenere la costituzione di reti d’impresa e di supportare servizi innovativi in attività imprenditoriali. E’ il “Bando pubblico del Comune di Ferrara per la concessione di contributi a sostegno delle attività imprenditoriali di commercio, somministrazione, artigianato site nel territorio comunale” illustrato in mattinata (martedì 11 ottobre) in residenza municipale dagli assessori comunali al Commercio Roberto Serra e al Lavoro/Attività produttive Caterina Ferri e dalla dirigente comunale del Servizio Commercio, Attività Produttive e Sviluppo Economico Evelina Benvenuti.

“Con questo bando – ha affermato l’assessore Roberto Serra – si vuole incentivare la collaborazione fra le imprese e sostenere al tempo stesso le attività del commercio e dell’artigianato. Fidiamo di completare le assegnazioni entro quest’anno a fronte anche del fatto che il bando copre un’ampia gamma di interventi in grado di intercettare le molte esigenze degli operatori e della rarità delle assegnazioni a fondo perduto”.

“Il bando sarà attivo già questa settimana e pubblicato sul sito del Comune di Ferrara. – ha poi aggiunto l’assessora Caterina Ferri – L’iniziativa nasce dall’impegno dell’Amministrazione comunale a sostenere l’aggregazione delle imprese per renderle più forti. Si tratta di un progetto destinato in particolare a premiare i servizi innovativi, gli stessi in grado di favorire la mutazione e il rafforzamento di imprese storiche.”

Bando pubblico del Comune di Ferrara per la concessione di contributi a sostegno delle attività imprenditoriali di commercio, somministrazione, artigianato site nel territorio comunale

– AMBITI DI INTERVENTO
1. sostegno alla costituzione di reti d’impresa
2. – servizi innovativi alla clientela attraverso la creazione di canali di vendita anche utilizzando nuove tecnologie (ad esempio: servizi di consegna a domicilio con veicoli commerciali e/o anche attraverso l’impiego di tecnologie on line)
– rinnovamento arredi e attrezzature dell’esercizio (Es. : banconi, tavolini e sedie, vetrine, luci ecc..)

– RISORSE
La dotazione finanziaria prevista per il presente bando è pari complessivamente a € 50.000,00.

– SOGGETTI BENEFICIARI

AMBITO DI INTERVENTO 1) – Reti d’Impresa

• raggruppamenti con utilizzo della forma giuridica di “contratto di rete” ai sensi del comma 4- ter dell’articolo 3 della legge n. 33/2009 e dell’articolo 42 del decreto legge n. 78/2010, convertito nella legge n. 122/2010, già costituiti alla data di presentazione della domanda, a partire dal 1.01.2016

Ciascun raggruppamento può presentare domanda di contributo per un solo progetto. Ogni impresa può partecipare ad un solo raggruppamento.

AMBITO DI INTERVENTO 2) – Innovazione

Le Imprese – di seguito individuate – con sede legale e unità operativa nel Comune di Ferrara :
• le imprese del commercio (Esercizi di vicinato)- dell’ artigianato – Pubblici Esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che alla data di presentazione della domanda :

– risultano costituite ed iscritte al registro delle imprese della Camera di Commercio di Ferrara ed altresì attive;
– per le imprese artigiane risultano iscritte all’Albo degli Artigiani
– risultano intestatarie del titolo necessario allo svolgimento dell’attività presso il Comune di Ferrara;
– per le imprese di somministrazione e artigiane risultino avere al massimo n. 2 dipendenti a tempo indeterminato;
– esplichino la stessa attività da almeno 8 anni con lo stesso titolare nel Comune di Ferrara.
Ogni Impresa può presentare una sola domanda.

– SPESE AMMISSIBILI A FINANZIAMENTO

AMBITO DI INTERVENTO 1) – Reti d’Impresa

Sono ammesse a contributo (al netto di IVA e di altre imposte e tasse) le spese sostenute a partire dal 1.01.2016 al 31.01.2017 (farà fede la data del documento di spesa) relative a:

a) spese notarili (escluse le spese per bolli, tasse o imposte) e di registrazione sostenute per la formalizzazione del contratto di rete ;
b) costi per la realizzazione di progetti di comunicazione e marketing digitale, che prevedano l’utilizzo di nuovi processi comunicativi e/o modelli di business con riferimento al contratto di rete ;
c) costi per l’acquisto di hardware e di software, finalizzati alla costituzione e al funzionamento operativo della rete , ad esclusione di spese per prodotti di telefonia mobile e altri device portatili quali tablet, notebook e simili;

Non sono, inoltre, ammesse:

– le spese oggetto di fatturazioni tra/verso le imprese componenti il raggruppamento, o da parte di soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza delle imprese facenti parte dello stesso.

AMBITO DI INTERVENTO 2) – Innovazione

Sono ammesse a contributo (al netto di IVA e di altre imposte e tasse) le spese e sostenute a partire dal 1.01.2016 al 31.01.2017 (farà fede la data del documento di spesa) riconducibili agli interventi previsti dal bando:

a) relative all’acquisto di veicoli commerciali e/o spese per l’impiego di tecnologie on line per servizi di consegna a domicilio;

b) relative ad altre tecnologie e servizi (es.: modalità di pagamento elettronico, rivendita biglietti per mezzi pubblici ecc..);

c) interventi straordinari nei locali di svolgimento dell’attività (insegne, decori, arredi, banconi, tavoli e sedie, vetrine, apposizione di tende parasole, luci ecc…);

d) acquisto di beni strumentali, strettamente pertinenti alla specifica attività merceologica esercitata;
e) acquisto o rinnovo di attrezzature di protezione degli accessi ai locali in cui sono esercitate le attività d’impresa (serrande e saracinesche, cancelli collocati a chiusura di protezione delle aperture di facciata degli stessi.
Categoria di Spese non ammissibili:
– le spese di gestione ordinaria, ripetitive e riconducibili al normale funzionamento dell’impresa

– ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

AMBITO DI INTERVENTO 1) – Reti d’Impresa

Il contributo concesso a fondo perduto coprirà il 100% delle spese ammesse ed effettivamente sostenute dalle imprese del raggruppamento per la realizzazione del progetto (al netto di IVA e di ogni altra imposta e/o tassa):
– con riferimento a reti di imprese costituite a far data dal 1.01.2016., fino al valore massimo assoluto a favore dell’intero raggruppamento – non di ogni singola impresa aderente – di 3.000 euro;

AMBITO DI INTERVENTO 2) – Innovazione)

Il contributo concesso a fondo perduto è pari al 50% dell’importo complessivo delle spese ammissibili sostenute (al netto IVA e di altre imposte e tasse), sino ad una misura massima di contributo di 5.000 euro.

– TERMINI E MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Trasmissione delle domande

La domanda redatta su apposita modulistica, (scaricabile dal Sito Internet del Comune di Ferrara) da riprodurre in formato immodificabile PDF, con sottoscrizione digitale (estensione .p7m o pdf firmato) del legale rappresentante dell’impresa di riferimento/soggetto richiedente dovrà essere inviata esclusivamente quale allegato a messaggio di Posta Elettronica Certificata (PEC), al seguente indirizzo di posta elettronica certificata del Servizio Commercio del Comune di Ferrara:
– commercio@cert.comune.fe.it

Ove l’interessato non disponga di adeguati strumenti informatici e telematici (collegamento internet, firma digitale, ecc.) è ammesso il conferimento di apposita procura speciale (reperibile tra la modulistica del bando),
E’ esclusa qualsiasi altra modalità d’invio, pena l’inammissibilità della domanda.

RENDICONTAZIONE

Le rendicontazioni finali dovranno essere presentate utilizzando l’apposita modulistica disponibile sul sito internet del Comune di Ferrara , la data ultima per le rendicontazioni sarà determinata in sede di pubblicazione del bando.

Le modalità d’invio consentite in sede di rendicontazione sono: Posta Elettronica Certificata con le medesime modalità di redazione della domanda di partecipazione – cfr art. 9. Presentazione delle domande di contributo – (farà fede la data di invio), raccomandata con avviso di ricevimento (farà fede la data del timbro postale di spedizione) o consegna a mano presso Il Servizio Commercio Via Boccaleone, 19, Ferrara) (farà fede la data del timbro di ricezione).
Alla modulistica di rendicontazione (debitamente compilata) dovrà essere allegata copia dei titoli di spesa (Fatture ecc….) relativi agli interventi realizzati accompagnati dalla documentazione giustificativa della spesa e attestante l’avvenuto pagamento, costituita da:
– copia del bonifico bancario o postale, – copia estratto conto che attesti l’avvenuto trasferimento di denaro, – copia delle ricevute di pagamento con modalità elettroniche (bancomat o carta di credito).
L’erogazione del contributo è subordinata alla verifica della regolarità del DURC, con riferimento a tutte le imprese coinvolte .

La mancata presentazione della rendicontazione finale con trasmissione della documentazione e degli idonei giustificativi delle spese complessive sostenute, entro il termine ultimo stabilito dal bando, ai sensi di quanto sopra specificato, determinerà la revoca del contributo concesso.

RELAZIONI INTERNAZIONALI – La cerimonia giovedì 13 ottobre alle 9 in sala Arazzi. Presenti i sindaci Tiziano Tagliani e Stefan Bosse
Dopo 25 anni le città di Ferrara e la tedesca Kaufbeuren rinnovano il Patto di Gemellaggio
11-10-2016

Giovedì 13 ottobre alle 9, nella sala degli Arazzi della residenza municipale, verrà celebrato il 25° Anniversario del Patto di Gemellaggio tra la città di Ferrara e la città di Kaufbeuren (Germania) alla presenza del sindaco Tiziano Tagliani e del sindaco tedesco Stefan Bosse. I due Sindaci rinnoveranno la firma del Patto siglato nel 1991 come segno di amicizia e di solidità dei rapporti tra le due città.

All’incontro in Municipio il primo cittadino di Kaufbeuren sarà accompagnato dal funzionario Alexander Ficthl e dalla responsabile dell’Ufficio Turismo Birgit Mueller; per il Comune di Ferrara saranno inoltre presenti gli assessori all’Ambiente/Relazioni internazionali Caterina Ferri e ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi.

La delegazione si tratterrà a Ferrara alcuni giorni e avrà, tra l’altro, occasione di visitare la scuola dell’infanzia Aquilone – avendo partecipato alle donazioni per la sua ricostruzione dopo il terremoto con un generoso contributo – e la mostra sull’Orlando Furioso a Palazzo dei Diamanti.

GEMELLAGGI – Mercoledì 12 ottobre alle 18 nellla sala dell’Arengo del Municipio
Antonio Quarta presenta “La città di Kaufbeuren e la Baviera”
11-10-2016

In occasione del 25° Anniversario del Patto di Gemellaggio tra le città di Ferrara e Kaufbeuren (Germania), mercoledì 12 ottobre alle 18 nella sala dell’Arengo della residenza municipale si terrà l’incontro dal titolo “La città di Kaufbeuren e la Baviera”.

La presentazione sarà a cura di Antonio Quarta, autore della pubblicazione “La Baviera di Ludwig”. L’iniziativa è aperta a tutti gli interessati.

BENESSERE AMBIENTALE – Martedì 11 ottobre alle 13.35 su Rai3 e martedì 25 ottobre dalle 15.20 su TV2000
Ferrara va in tv come città più accessibile e senza barriere
11-10-2016

Ferrara sotto i riflettori televisivi come città accessibile dopo il riconoscimento dell’Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) che ha inserito la città estense in testa alle più accessibili e vivibili d’Italia per le persone con problemi di disabilità. Oggi, martedì 11 ottobre 2016 alle 13.35, su Rai3 andrà in onda un servizio all’interno del programma quotidiano del Tg3 “Fuori Tg” dedicato proprio alle caratteristiche di accessibilità di Ferrara, avvalendosi della collaborazione del personale dell’Ufficio Benessere del Comune di Ferrara.
Un ulteriore approfondimento verrà dedicato martedì 25 ottobre, dalle 15.20 su TV2000 all’interno del programma quotidiano “Siamo Noi”, per una puntata dedicata alle barriere architettoniche. Oltre ad avere degli esperti in studio e a raccontare le storie personali di chi vive in “ostaggio” della propria città, la puntata del programma quotidiano in onda sulla rete televisiva della Cei intende raccontare quello che si può fare per rendere una città accessibile e vivibile per chi ha problemi di disabilità. Per farlo la redazione giornalistica televisiva ha scelto di venire a Ferrara – si legge in una nota della redazione di “Siamo noi” – per realizzare un servizio che descriva come funziona l’Ufficio Benessere Ambientale del Comune di Ferrara, quali attività svolge e il collegamento che ha col territorio. Per l’occasione verrà intervistato il responsabile dell’ufficio Fausto Bertoncelli. Le riprese e le interviste verranno registrate martedì 18 ottobre a Ferrara.

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 13 ottobre alle 11.30 nella sala degli Arazzi della residenza municipale
Presentazione della serata di beneficenza “Un angelo di nome Giulia”
11-10-2016

Giovedì 13 ottobre 2016 alle 11.30 nella sala degli Arazzi della residenza municipale verrà presentata la serata di beneficenza con spettacolo “Un angelo di nome Giulia”. L’evento, alla sua 11.a edizione, si terrà venerdì 21 ottobre alle 21 al Palazzetto dello Sport di Ferrara a cura dell’associazione di volontariato Giulia onlus.

All’incontro con i giornalisti interverranno l’assessora alla Sanità del Comune di Ferrara Chiara Sapigni, i rappresentanti dell’associazione Giulia onlus Roberta Girotto e Michele Grassi, il musicista Andrea Poltronieri, il cantante Ludovico Creti e il presentatore Nicola Franceschini.

ASSESSORATO CULTURA E TURISMO – Sabato 15 ottobre dalle 9.30 alle 18 nelle sale Arengo e Zanotti della residenza municipale
“SelfieDOP”, laboratorio di un giorno per fotografare le specialità ferraresi
11-10-2016

Sabato 15 ottobre 2016, dalle 9.30 alle 18, nella sala Arengo e sala Zanotti della residenza comunale (piazza del Municipio 2) ci sarà un doppio laboratorio di fotografia dedicato ai prodotti alimentari Dop (Denominazione di origine protetta) e Igp (Indicazione geografica protetta) della provincia di Ferrara. Intitolato “SelfieDOP”, è il decimo appuntamento con i workshop di FoodPhotography per Reflex e Smartphone, organizzati da APT Servizi Emilia-Romagna questa volta in collaborazione con il Comune di Ferrara e la Strada dei Vini e dei Sapori di Ferrara.

LA SCHEDA (a cura dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo)
Un SelfieDOP che profuma d’autunno, tra salamine da sugo e cappellacci di zucca: sabato 15 ottobre, arriva un nuovo appuntamento – il decimo – con i workshop di FoodPhotography per Reflex e Smartphone organizzati da APT Servizi Emilia-Romagna, dedicato questa volta ai prodotti DOP e IGP della provincia di Ferrara. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Comune di Ferrara e la Strada dei Vini e dei Sapori di Ferrara, e si svolgerà nelle Sale Arengo e Zanotti del Palazzo Comunale, in Piazza del Municipio 2.
La giornata è come d’abitudine composta da due laboratori paralleli, uno dedicato alla fotografia con Reflex, a cura di Marco Fortini, e uno dedicato alla fotografia con Smartphone, a cura di Silvia Canini. I docenti sveleranno tutti i trucchi per immortalare al meglio i prodotti della tradizione regionale: dalle impostazioni tecniche alla creazione di un set fotografico, dalle strategie di editing post-produzione alle modalità per creare un proprio stile riconoscibile. Ogni workshop è suddiviso in una parte teorica alla mattina, durante la quale attraverso slide ed esempi saranno illustrate le regole base, e una parte pratica al pomeriggio, in cui si potrà seguire l’intero processo di allestimento di un set fotografico e scoprire per esperienza diretta come ottenere gli effetti desiderati.
La partecipazione ai workshop è gratuita, ma a posti limitati; perciò è necessaria l’iscrizione al laboratorio che si vuole seguire (l’iscrizione a uno dei due workshop esclude la possibilità di partecipare all’altro nella medesima giornata, essendo entrambi in contemporanea) tramite le pagine di registrazione su Eventbrite (e in caso di rinuncia di scrivere per tempo a turismoemiliaromagna@gmail.com) sulla pagina online http://www.travelemiliaromagna.it/selfiedop-ferrara scegliendo fra le due opzioni:
“Sabato 15 ottobre, ore 9.30 > 18: Food Photography con Reflex, Iscriviti!
Sabato 15 ottobre, ore 9.30 > 18: Food Photography con Smartphone, Iscriviti!”

Lo storico del progetto sul sito Travel Emilia Romagna, http://www.travelemiliaromagna.it/

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo GOL in Consiglio comunale
Richiesta in merito alla gestione da parte di ASP delle esigenze dei cittadini italiani bisognosi
11-10-2016

Questa l’interpellanza pervenuta:

– il consigliere Rendine (gruppo GOL in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessora alla Sanità Chiara Sapigni in merito alla gestione da parte di ASP delle esigenze dei cittadini italiani bisognosi.

SPORT E SICUREZZA – Dall’11 ottobre al 13 dicembre in via Zucchini 23c a Ferrara
Corsi di difesa personale per tutti con le tecniche ju jitsu
11-10-2016

La sezione di Ferrara dell’associazione sportiva dilettantistica C.S.R. Ju Jitsu Italia, con il patrocinio del Comune di Ferrara, di Coni e Uisp e del Panathlon International Estense, ha organizzato nella sede di via Zucchini 23c (linea 6 dell’autobus) un corso di difesa personale aperto a tutti. Gli incontri si svolgeranno dall’11 ottobre al 13 dicembre 2016, tutti i martedì dalle 20.40 alle 21.40. Il corso, tenuto dal maestro Davide Conti – cintura nera 7° dan – riguarda i rudimenti e le tecniche base de difesa personale attraverso tecniche di ju jitsu.

La partecipazione al corso è gratuita (l’associazione chiede ai partecipanti un contributo di 20 euro che comprende la polizza infortuni).

Per informazioni e iscrizioni: e-mail mail@jujitsu.fe.it, cell. 347-8933688 o pagine internet all’indirizzo www.jujitsu.fe.it .

MUSEI CIVICI DI ARTE ANTICA – Giovedì 13 ottobre dalle 19 alle 20.30 a Palazzo Schifanoia (via Scandiana 23)
Salone dei Mesi: visita in anteprima alla ricostruzione pittorica di Maurizio Bonora
11-10-2016

Giovedì 13 ottobre 2016 dalle 19 alle 20.30 a Palazzo Schifanoia (via Scandiana 23) sarà in mostra in anteprima – con ingresso gratuito per un massimo di 70 persone – la ricostruzione realizzata dall’artista Maurizio Bonora della scena dipinta che dà l’avvio all’intero ciclo decorativo del Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia.

In quest’occasione è prevista una conversazione con l’artista all’interno dell’antica delizia estense. Bonora illustrerà le tecniche del mestiere pittorico che gli hanno consentito di ricostruire le porzioni figurative mancanti ed entrerà nel merito delle caratteristiche delle decorazioni scomparse, da lui approfondite in anni di studio.

Per ragioni di sicurezza connesse alla capienza del Salone (massimo 70 persone), verrà consentito l’ingresso solo a chi sarà munito del biglietto gratuito, distribuito il giorno stesso dal personale del Museo a partire dalle 18.30 secondo l’ordine di arrivo.

L’evento fa parte del “Laboratorio Schifanoia: studi e nuove Ricostruzioni. Continuazione della ricostruzione di parte delle pitture parietali del lato meridionale del Salone dei Mesi da parte di Maurizio Bonora”, visitabile a partire dal 14 ottobre 2016 negli orari di apertura a Palazzo Schifanoia, via Scandiana 23 a Ferrara.

Per info: Musei Civici di Arte Antica, Ufficio informazioni e prenotazioni mostre e musei, tel. 0532 244949, pagina sito internet http://www.artecultura.fe.it/1939/maurizio-bonora-laboratorio-schifanoia.

Scheda di presentazione e ulteriori immagini fotografiche possono essere scaricate da Cronacacomune del 7 ottobre 2016 (foto in fondo alla pagina).

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella seduta dell’11 ottobre 2016
Una collana editoriale sul Fondo Antonioni, progetti di formazione per i giovani, adesione alla ‘Carta della mobilità casa-scuola’
11-10-2016

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di martedì 11 ottobre:

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani e Personale, vicesindaco Massimo Maisto:
Una nuova collana editoriale per divulgare l’opera di Michelangelo Antonioni
Permetterà di approfondire e divulgare aspetti particolari della produzione cinematografica di Michelangelo Antonioni la nuova collana editoriale dedicata al Fondo Antonioni di proprietà del Comune di Ferrara, che sarà realizzata dal Comune stesso in collaborazione con il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Ferrara e con la Fondazione Ferrara Arte. Secondo l’accordo che è stato approvato oggi dalla Giunta e che sarà sottoscritto dai tre partner, la pubblicazione dei volumi avrà una cadenza annuale. La collana, provvisoriamente intitolata ‘Quaderni dell’Archivio Michelangelo Antonioni’, sarà diretta da Maria Luisa Pacelli (Comune di Ferrara – Dirigente del Servizio Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea/Museo Michelangelo Antonioni), da Alberto Boschi (Università di Ferrara) e da Francesco Di Chiara (Università degli Studi eCampus), e avrà due obiettivi: presentare in edizione critica alcuni materiali particolarmente significativi, e dotati di un valore di lettura autonomo, tra quelli contenuti nel Fondo Michelangelo Antonioni; e utilizzare questi stessi materiali come base per un percorso di approfondimento, condotto attraverso prospettive differenti: storiche, culturali, di genere, transmediali, ecc.
A occuparsi della realizzazione della collana saranno un Comitato Scientifico internazionale, con funzione di indirizzo, progettazione e cura scientifica del progetto; un Comitato di Redazione, che si farà carico dell’edizione dei volumi; e un Comitato dei Garanti che assicurerà la corretta trasmissione dell’eredità di Antonioni.

Ferrara capofila per un progetto regionale di formazione per giovani creativi
Sarà il Comune di Ferrara a fare da capofila per la realizzazione di un nuovo progetto regionale di formazione per giovani creativi che vedrà coinvolti anche i Comuni di Modena, Parma e Ravenna
nell’ambito delle attività dell’associazione Giovani artisti dell’Emilia Romagna (GA/ER). In base all’accordo di collaborazione fra i quattro Comuni approvato stamani dalla Giunta, il progetto consentirà l’attuazione di un percorso formativo per giovani creativi, finalizzato all’acquisizione delle competenze necessarie per l’inserimento nel mondo del lavoro in ambito artistico e culturale. Saranno previsti incontri con esperti del settore; percorsi di orientamento mirati all’acquisizione di competenze nel campo del lavoro artistico e culturale; tirocini formativi in aziende creative e culturali; workshop finalizzati alla produzione di opere artistiche e progetti culturali con un artista o un professionista di fama nazionale. Il progetto si svilupperà negli anni 2016, 2017 e 2018 e sarà realizzato grazie ad un contributo di 70mila euro che l’Associazione GA/ER, nell’ambito di una serie di convenzioni firmate con la Regione Emilia Romagna, trasferirà al Comune di Ferrara.
Quest’ultimo sarà in particolare incaricato di curare gli aspetti amministrativi e di rendicontazione del progetto; mentre la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara è stata individuata dai quattro Enti sottoscrittori come la struttura che ne curerà l’attuazione organizzativa.

Per i giovani ‘neet’ nuovi percorsi di formazione professionale
Prevede sia laboratori per la ricerca attiva del lavoro sia percorsi di formazione in azienda il progetto ‘Un futuro possibile’ che sarà attivato per il quarto anno consecutivo dal Servizio Giovani del Comune assieme al Centro di formazione professionale Città del Ragazzo e al Centro per l’impiego di Ferrara. Destinatari del progetto saranno i ‘neet’, ossia i giovani che non lavorano e non studiano e ai quali sarà rivolto un avviso di selezione che ha ottenuto oggi il via libera della Giunta. I sedici giovani che saranno selezionati potranno prendere parte a due laboratori per l’orientamento e l’attivazione alla ricerca di lavoro e potranno poi partecipare a percorsi di formazione in azienda della durata di 2 mesi.
Le attività saranno finanziate con una parte del contributo regionale finalizzato ai progetti per l’Area Adolescenti e giovani del Piano per il benessere sociale e sanitario del Distretto Centro Nord, per una quota di 22mila euro.

Assessorato ai Lavori Pubblici e Mobilità, Sicurezza Urbana, Protezione civile, assessore Aldo Modonesi:
Ferrara sottoscrive la ‘Carta della mobilità casa-scuola’
Anche il Comune di Ferrara sottoscriverà la ‘Carta della mobilità casa-scuola’ promossa dalla Rete Civinet e destinata ai rappresentanti delle Regioni e dei Ministeri competenti affinché si adoperino per garantire una mobilità sicura, sostenibile e autonoma. Il via libera alla sottoscrizione è stato approvato stamani con un orientamento della Giunta, che tiene conto dell’adesione, dal 2014, del Comune di Ferrara alla rete Civinet Italia, finanziata dalla Commissione Europea e mirata a promuovere la mobilità sostenibile sul territorio italiano. In questo ambito il tema della mobilità casa-scuola, e del suo impatto sull’ambiente, sulla fruibilità degli spazi pubblici e sulla crescita autonoma delle nuove generazioni, è stato affrontato durante il convegno ‘Muoversi tra casa e scuola’ tenutosi lo scorso 4 aprile a Reggio Emilia. In quella occasione è stata presentata una prima proposta di ‘Carta della mobilità casa-scuola’ da sottoporre ai rappresentanti delle Regioni e dei Ministeri competenti per affrontare in modo risolutivo il tema.
Successivamente, il 30 giugno scorso a Firenze, durante il convegno ‘Muoversi in Toscana’, è stata presentata la versione definitiva della Carta. Con tale documento la rete Civinet Italia, le città italiane e tutti gli interessati al tema (scuole, famiglie, associazioni, …) chiedono di affrontare cinque questioni prioritarie per rendere i percorsi casa-scuola un’esperienza positiva per bambini e famiglie e migliorare la qualità della vita nelle aree urbane:
1. risolvere la questione della responsabilità dei minori all’ingresso/uscita da scuola;
2. riconoscere il ruolo del Mobility Manager Scolastico, formalmente ed economicamente, e definire una formazione professionalizzante, riconosciuta e permanente per questo ruolo;
3. inserire il tema della mobilità casa-scuola in modo strutturale nei diversi livelli di offerta formativa;
4. istituire all’interno delle Amministrazioni locali e sostenere con risorse adeguate dei tavoli di lavoro permanenti ed interdisciplinari sulla mobilità casa-scuola composti dai vari attori coinvolti nel tema (Comune, Scuole, Arpa, USL, etc.);
5. riconoscere la mobilità casa-scuola come una priorità a livello urbano e quindi inserirla negli strumenti di pianificazione nazionali e locali, prevedendo adeguate risorse finanziarie a livello nazionale.

Assessorato al Commercio, Semplificazione Amministrativa, Servizi Informatici, Patrimonio, assessore Roberto Serra
Supporto a manifestazioni in programma in città fra il 21 e il 23 ottobre prossimi
E’ in programma in città per il 22 e 23 ottobre prossimi la manifestazione ‘Autunno ducale nelle Terre Estensi’ per la quale il Comune di Ferrara garantirà alla Pro loco Ferrara il proprio supporto organizzativo e logistico. L’evento proporrà una mostra mercato di prodotti enogastronomici autunnali tipici del territorio, di varietà tradizionali di frutti, fiori e ortaggi stagionali, oltre a convegni, conferenze e laboratori che offriranno occasioni di confronto tra operatori, associazioni, istituzioni e scuole.
Dal 21 al 23 ottobre prossimi Ferrara ospiterà anche, in piazza Travaglio, lo ‘Street food festival’ per la cui realizzazione il Comune offrirà la propria collaborazione organizzativa e logistica all’agenzia Feshion Eventi.

La fine del lavoro in attesa di una nuova società

L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Un’affermazione così forte, posta a fondamento della Costituzione, dovrebbe necessariamente spingere a riflettere sul significato profondo del lavorare e sulla dignità del lavoro nel nostro ordinamento civile. Parlare di lavoro però, di questi tempi, è quanto mai difficile. Specie se il lavoro manca, se si fatica a fronteggiare il flusso implacabile delle bollette e dei pagamenti mensili, se si deve cercare di vendere tutto per restare a galla. A maggior ragione se tocca subire il rito quotidiano della celebrazione del Pil e degli indici di borsa, l’insulto della glorificazione mediatica dell’iper-ricchezza, il bombardamento pubblicitario che invade ogni spazio, ogni luogo e ogni orario, per convincere tutti che solo il consumo è la via per raggiungere la felicità. L’attenzione sul consumo mortifica la dignità del lavoro rendendolo meramente strumentale, un mezzo che, in quanto tale, non porta con se né l’attributo della qualità né quello del significato.
L’Italia è (o è stata?) una Repubblica (democratica?) fondata sul consumo e, il lavoro, per chi ha la fortuna di averne uno ben remunerato, è il mezzo per ottenere il denaro necessario ad accedere all’acquisto di beni e servizi sempre più inutili e perciò stesso assolutamente indispensabili. Il lavoro espresso in termini di occupazione è una variabile sempre meno importante nelle equazioni che descrivono l’obbligatoria crescita del Pil e alimentano il feticcio intoccabile della crescita. E’ finita l’epoca del posto di lavoro fisso e garantito (che permane però come un miraggio nella mente di molte persone), è tramontata in buona parte l’idea del lavoro come investimento per costruire un futuro migliore che richiede anche fatica e sacrificio (molti lavori si rifiutano malgrado la crisi), è venuta meno la convinzione che il lavoro possa essere un mezzo per la realizzazione di sé attraverso lo sviluppo dei propri talenti.
Nell’era della flessibilità globale viene proposta la retorica del soggetto come imprenditore di sé stesso, libero di inventarsi un lavoro o, meglio, obbligato a competere e a combattere in un mercato al quale sono ormai attribuite funzioni trascendenti quasi magiche. Viviamo in società che producono più di quello che riescono a consumare, con uno spreco scandaloso, che riguarda soprattutto i beni essenziali, a cominciare dal cibo. Malgrado questo, o forse a causa di questo, i ricchi diminuiscono e diventano sempre più ricchi, i poveri aumentano e diventano sempre più poveri. Lo Stato – che dovrebbe garantire l’attuazione dei principi costituzionali – privato delle leve attraverso le quali poter agire nell’economia, trasferite all’Europa e ormai saldamente in mano alle forze finanziarie (private) che la dominano, non è più in grado né di ridistribuire ricchezza in modo equo ne di rilanciare e ridare dignità al lavoro. E intanto migrazioni bibliche riversano nel Belpaese un flusso incessante di persone ora attirate dai benefici e dei vantaggi di quel che resta dello stato sociale, ora impegnate nella ricerca con ogni mezzo dei denari per la sussistenza, raramente in grado di raggiungere il sogno di uno stipendio che, giudicato col metro dei paesi di provenienza, rappresenta spesso un’autentica fortuna economica.

Inesorabilmente, l’automazione distrugge posti di lavoro a un ritmo crescente; grandi infrastrutture tecnologiche e digitali sempre più integrate ed efficienti interconnettono sistemi e sottosistemi che a loro volta rapidamente si industrializzano e finanziarizzano. Le piattaforme produttive intelligenti e automatizzate consentono di produrre a costi così bassi da rendere svantaggiosa e inutile perfino la delocalizzazione, con conseguente impiego della manodopera sottopagata dei paesi più miseri. Siamo entrati, sembra, nell’epoca della fine del lavoro preconizzata ormai 20 anni fa da Jeremy Rifkin. Stiamo entrando, forse, nell’epoca della liberazione dalla schiavitù del lavoro anticipata dagli utopisti politici ma, paradossalmente, quello che potrebbe essere un sogno di prosperità prende le forme di un incubo, che apre davanti a milioni di persone il baratro della povertà, della paura e dell’insicurezza. Infatti, in barba ai dichiarati impegni verso le generazioni future, sembra mancare una visione comune di lungo periodo, che aiuti a riflettere sui modi attraverso i quali 7 miliardi di persone dovranno imparare a vivere, in pace, in questo nuovo mondo. Tra i detentori del potere nessuno sembra voler mettere in dubbio l’assioma della crescita illimitata basata sul materialismo irresponsabile e l’esaltazione dell’egoismo privato: nessuno di loro sembra avere pensato seriamente a come possa funzionare una società globale senza lavoro, nessuno vuole dichiarare pubblicamente l’ovvietà che le tecnoscienze si sposano altrettanto bene sia con il sogno utopico sia che con l’incubo distopico. Quanti di questi potenti palesi e occulti si saranno posti seriamente la fatidica domanda: che fare?
Se ancora si vive in democrazia questa domanda riguarda tutti. Vivere con una diversa idea di lavoro tutta da inventare, in un contesto caratterizzato dall’abbondanza di beni materiali, superando definitivamente la logica del consumismo bruto e la cultura dell’usa e getta, è una sfida che ricade direttamente nelle pieghe del quotidiano di ognuno. Per affrontarla serviranno grandi cambiamenti istituzionali oltre che un deciso salto nel livello di consapevolezza della persone. In una civiltà globale il cui ambiente è sempre più infrastrutturato e interconnesso dalle tecnologie digitali, che, in prospettiva, potrebbero favorire una migliore e più efficiente allocazione delle risorse e dei beni prodotti dall’industria integrata, a vantaggio di ogni abitante della terra, nasce l’esigenza di rivedere completamente l’idea di lavoro a cui molti di noi sono ancora legati. Per farlo bisogna però uscire da stereotipi consolidati e da logiche autoreferenziali dove siamo tutti più o meno intrappolati, bisogna imparare a guardare l’insieme senza perdersi nel confortante specialismo del particolare. Per abbracciare l’intero l’economista deve uscire dall’economia, l’uomo d’affari dalla finanza, l’imprenditore dalla sua azienda, il cittadino qualunque dal senso comune costruito dai media.

Se le macchine hanno sostituito gran parte del lavoro manuale, se poco alla volta diventano capaci di svolgere buona parte dei compiti cognitivi associati a molti lavori, se sono in grado di gestire processi sempre più complessi, è compito degli uomini (in particolare di quanti si occupano di politica) trovare nuove strutture sociali che consentano di trarne beneficio diffuso e condiviso. Se mancano posti di lavoro, bisogna individuare forme di remunerazione non fondate esclusivamente sul lavoro, invertendo un meccanismo secolare basato sul concetto di colpa, fatica e punizione (“ti guadagnerai il pane col sudore della fronte”), bisogna ripensare il lavoro come strumento generativo, capace di costruire relazioni e capitale sociale, bisogna recuperare l’idea del lavoro come atto amorevole del prendersi cura di qualcosa o qualcuno, assumendosene liberamente la responsabilità, bisogna imparare a vivere con pienezza l’ozio creativo, capace di generare senso e identità. Serve un uomo nuovo per vivere in questa nuova società possibile.
Intanto però, pensando al futuro possibile, bisogna riuscire a cavarsela: se la politica sembra far poco, se mancano i leaders e gli statisti capaci di guardare alle future generazioni, anziché alle prossime elezioni, se tutto sembra essere in mano a una finanza totalmente impersonale, e sostanzialmente amorale, ricordiamo che l’Italia è (anche) una Repubblica fondata sull’arte di arrangiarsi. Insieme alla creatività diffusa (che molti ci invidiano) e alla capacità di non perdersi d’animo, essa rappresenta quasi una virtù che, in tempi turbolenti, non è affatto da sottovalutare.

LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
Abitare la conoscenza

Mobilità, accelerazione della conoscenza, la conoscenza può girare e arrivare ovunque. Crollino le mura dei Sancta Sanctorum. Cada Sansone con tutti i suoi Filistei. Mentre il mondo della conoscenza va profondamente trasformandosi intorno a noi, restano pressoché identici i nostri approcci, i nostri modi di gestire la conoscenza.
E poi ci sarebbe la solitudine dei numeri primi, abitanti digitali dei mondi virtuali? Non è che gli amanuensi fossero così socievoli, così calati nel reale dai loro scriptoria. Per di più la cultura non girava, se ne stava impettita nei tomi tra gli scaffali di biblioteche dalla Malatestiana alla Bodleiana, che per loro prestigio altra funzione non avevano che conservare piuttosto che far circolare.
Abbiamo appena celebrato la Notte dei ricercatori, promossa dalla Commissione Europea con l’obiettivo di creare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini e di diffondere la cultura scientifica.
Ecco un bell’esempio, seppure limitato, di uscita dei saperi dai luoghi in cui si producono, di mobilitazione delle conoscenze, di quello che i teorici della materia come Francisco Javier Carrillo chiamano Knowledege Mobilization (KM). Carrillo, che è docente al Monterrey Institute of Technology and Higher Education, oltre che presidente del World Capital Institute, è il maggiore studioso mondiale di Knowledege Systems e di Knowledege Economy; non ho mai capito perché in Italia non ci sia una, che sia una, delle sue opere tradotte. Altro segno dei tempi e dei nostri ritardi mentali e culturali sempre più ardui da colmare.
Mentre internet, se non l’avevamo compreso prima, ci insegna praticamente che la conoscenza abita dappertutto, noi ancora facciano fatica a renderci famigliare questo concetto. Invece di mobilitare le conoscenze, che fortunatamente oggi, volenti o nolenti, girano, circolano, si diffondono, quando decidiamo di rendere la nostra conoscenza mobile la ipostatizziamo.
E allora le nostre ipostasi sono le mostre tematiche, le rassegne, i festival. Facciamo uscire i saperi, le conoscenze, la cultura dai loro contenitori usuali per esporli, per esibirli, per costruirci mercati e commerci, per farci un’economia di guadagni anziché di investimenti.
Mobilitare le conoscenze serve alle persone, significa investire sul capitale umano, su cui fonda l’economia della conoscenza. Perché il capitale umano idea, inventa, crea, ricerca, fa progredire, e questo è possibile se la stimolazione dei saperi, delle conoscenze, delle culture è ampiamente diffusa e ovunque accessibile.
Più che di eventi abbiamo bisogno di abitare le conoscenze, di strutture aperte, permanenti, dinamiche, interconnesse, distributori di saperi come una volta le fontane nelle piazze fornivano quel bene prezioso che è l’acqua. Ora il bene indispensabile è la conoscenza, il più possibile diffusa, per stimolare le menti, le idee, le intelligenze, per far crescere un’umanità di cittadini sempre più padroni di se stessi. Questo non vuol dire che vengono meno i luoghi dove lo studio è rigoroso, sistematico, metodologico, dalle scuole alle università, dai musei alle biblioteche.
Ma non è più sufficiente solo questo, non è più sufficiente istruire e studiare, bisogna esporsi al sapere come ci si espone al sole, se vogliamo essere un’umanità matura in grado di far fronte alle sfide della complessità, per le quali non ci sono scorciatoie, se non apprendere per tutto l’arco della vita.
Apprendimento e collaborazione, apprendimento e circolazione dei saperi sono necessari per innalzare il livello del pensiero umano, per comprendere come proteggere, difendere e sostenere l’umanità. Persona, conoscenza e azione sono i fattori fondamentali per una mobilitazione efficace delle conoscenze. Possono sembrare fattori semplici, ma in realtà sono straordinariamente complessi. Richiedono politiche e governo, richiedono riflessioni nuove su come impegniamo le nostre risorse, su come oggi si fa cultura.