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Mese: Ottobre 2016

Halloween Walk 30 ottobre 2016

Da: Organizzatori

‘FEshion Eventi’ è lieta di invitarvi alla ‘Halloween Walk’, una passeggiata della solidarietà, organizzata a favore della ‘Associazione Giulia Onlus’, che si terrà domenica 30 ottobre, in occasione della festa di Halloween.

Il ricavato della serata sarà devoluto all’ ‘Associazione Giulia Onlus’ che da anni si occupa della cura e dell’assistenza dei bimbi oncologici, ricoverati presso l’ospedale di Cona.
Programma della giornata:
– Ritiro Palloncino di Halloween dalle 9.30 alle 10.30 presso la gelateria ‘Era Glaciale’ con possibilità di essere truccati dalle due truccatrici, messe a disposizione della manifestazione dall’agenzia ‘Animazione Eventi’
– Ritrovo davanti al Duomo alle 10.30 di domenica 30 ottobre
– Partenza alle 10.45
– Giro Podistico (non competitivo) di 5 km, passando per via Porta Reno, Piazza Travaglio, entrando nel sottomura per sbucare in via Medaglie D’oro, quindi passeggiare in Corso Giovecca, svoltare in via Bersaglieri ed arrivare di nuovo sul Listone
– Rientro alle 11.45 circa
– Dolce Golosità alla Zucca da ritirare presso la gelateria ‘Era Glaciale’
Costo:
– 10€ con dolce, palloncino di Halloween (bimbi 5€) e possibilità di essere truccati
Si ringrazia per il supportato all’evento:
– Studio Tecnico Fabio Altieri
– Punto Wind Piazza Trento e Trieste
– Gelateria ‘Era Glaciale’
Procedura per iscriversi:
– Scaricare il coupon
– Pagare quota al Punto Wind in Piazza Trento e Trieste
– Ritrovarsi entro le 10.35 davanti al Duomo il 30 ottobre
Per ulteriori informazioni: contattare Alessandra Scotti al 3495878324
email: feshioncoupon@gmail.com o visitando il sito: www.feshioncoupon.it

Il 15 dicembre si vota per il rinnovo del Consiglio provinciale

Da: Provincia di Ferrara

Giovedì 15 dicembre prossimo si voterà per il rinnovo dei dodici membri del Consiglio provinciale di Ferrara.

Potranno votare, ed essere eletti, sindaci e consiglieri comunali in carica nei 24 Comuni del territorio ferrarese. Le operazioni di voto si svolgeranno nella sala Torre San Paolo in Castello Estense dalle otto alle venti del 15 dicembre, mentre lo scrutinio inizierà alle otto del giorno successivo.
Il Consiglio uscente era stato eletto nel settembre 2014 con le nuove regole stabilite dalla legge Delrio dell’aprile dello stesso anno, che ha trasformato le Province in enti di secondo livello, cioè non più elette dai cittadini. La stessa norma ha stabilito la durata in carica dei Consigli provinciali per due anni, mentre i presidenti per quattro.
A un biennio di distanza occorre dunque procedere al rinnovo dell’organo consiliare, in attesa delle disposizioni che seguiranno l’esito del referendum di riforma costituzionale, il quale prevede la definitiva abolizione della parola ‘Provincia’ dal nuovo testo della Carta.
Il sistema di ripartizione dei dodici seggi del Consiglio provinciale di Ferrara avverrà in base ai voti ponderali dei vari candidati, ossia il risultato di quelli assoluti di ciascuno moltiplicati per un indice numerico attribuito a ogni comune in base alla popolazione residente.

Sistema informativo territoriale. La cartografia dei sei Comuni sull’web

Da: Comune di Copparo

Presentato in Consiglio Comunale dell’Unione dei Comuni Terre e Fiumi il nuovo Sistema informativo territoriale, la piattaforma WebSit (link dai siti di Unione e dei singoli Comuni) consente la gestione unitaria del territorio dei sei Comuni dell’Unione uniformando le modalità di accesso alle informazioni.
Lo strumento è accessibile da web e permette di avere accesso a molte informazioni riguardo al territorio dei Comuni dell’Unione, come ad esempio: geolocalizzare tutti i tipi di dati (proprietari e non) disponibili presso l’Ente, di convertirli nei diversi sistemi di coordinate e di fornirli all’utenza interna ed esterna all’Ente perfettamente sovrapposti;
mettere a disposizione, attraverso un accesso riservato, tutte le informazioni utili ed indispensabili per consentire le attività di controllo del territorio sotto il profilo ambientale, urbanistico, di equità fiscale e welfare attraverso l’integrazione del Sistema Territoriale con gli applicativi in uso presso Comuni e Unione (Tributi, Anagrafe, Edilizia Privata e Attività produttive); rendere disponibile ai cittadini, liberi professionisti, imprese e servizi di pronto intervento, uno strumento informativo di visualizzazione, consultazione e interazione online (con accesso libero, con accesso personalizzato o attraverso credenziali Federa) sull’intero territorio dell’Unione.
Sulla piattaforma Web sono state caricate, ad oggi, tutte quelle banche dati alfanumeriche e cartografiche (Toponomastica, Grafo Strada, Codici ecografici ed Edifici, ‘Censuario-Cartografico-Planimetrico del Catasto’, DB Topografico, Urbanistica e Cdu, Anagrafe, ecc.) di base che costituiscono l’ossatura di un Sistema Informativo Territoriale aperto all’integrazione con progetti specifici.
Le prossime versioni del sistema permetteranno anche l’adeguamento alla nuova piattaforma del Progetto Osservatorio delle Famiglie per il monitoraggio di sovvenzioni e contributi erogati ai singoli cittadini e ai loro nuclei familiari; la De-materializzazione dell’archivio dell’Edilizia e del procedimento per la presentazione informatica delle pratiche edilizie e delle attività produttive attraverso Suaper e Sieder.
Nel prossimo futuro il sistema sarà implementato con nuovi progetti in ambito di protezione civile, tributi e fiscalità, pubblica illuminazione, strade e quant’altro necessiti di fonti informative territoriali di riferimento per l’incrocio di banche dati specifiche.

L’ANNIVERSARIO
Una nuova edizione come regalo di compleanno all’Antologia di Spoon River

“…Al fianco di Mary, baciandola con l’anima sulle labbra
all’improvviso questa prese il volo”.

Questo verso fu letto casualmente da una giovanissima Fernanda Pivano, scorrendo le pagine di un libro avuto in prestito dal suo Cesare Pavese: Fernanda voleva sapere che differenza ci fosse tra letteratura inglese e quella americana e la risposta di Pavese fu consegnarle una raccolta di epitaffi scritti dall’avvocato e poeta Edgar Lee Masters.
Quei versi, quelle storie, quelle voci narranti, così vibranti entrarono profondamente dentro la giovane Pivano che da allora si dedicò anima e corpo alla loro traduzione in italiano, per poi consegnare alla stampa nel 1943: la prima versione tradotta dell’Antologia di Spoon River.
C’era il Fascismo allora in Italia e il libro poté uscire solo grazie allo stratagemma di Cesare Pavese e Fernanda Pivano, che lo intitolarono “Antologia di S.River”, facendo intendere il riferimento a chissà quale santo. Poco tempo dopo la diffusione del libro fu bloccata dal regime che lo bollò come “immorale” e la sua traduttrice pagò con il carcere l’aver sfidato i dettami della dittatura fascista. Come lei stessa ha successivamente dichiarato: “Era superproibito quel libro in Italia. Parlava della pace contro la guerra, contro il capitalismo, contro, in generale, tutta la carica del convenzionalismo. Era tutto quello che il governo non ci permetteva di pensare. Mi hanno messo in prigione e sono molto contenta di averlo fatto”.
La missione era però compiuta: Fernanda non solo aveva capito la differenza tra la letteratura inglese e quella americana, ma aveva consegnato ai posteri quella che rimane una pietra miliare della letteratura statunitense, di cui quest’anno si festeggia il centenario. La pubblicazione dell’Antologia di Spoon River, nella sua versione definitiva, risale infatti al 1916.
Tra il 1914 e il 1915 il poeta americano Edgar Lee Masters aveva pubblicato sul “Mirror” di St. Louis una serie di epitaffi successivamente raccolti nell’Antologia di Spoon River. Composto di 19 storie, per un totale di 244 personaggi, ogni poesia descrive la vita di un personaggio, a coprire quasi tutte le tipologie umane: la giovane fanciulla, il vecchio ubriacone, il ragazzo infermo, la maestra zitella e l’ottico. E molte altre ancora che suscitano un sorriso, una lacrima oppure la totale indifferenza, se non disappunto e disprezzo, al lettore che diventa visitatore del cimitero di un immaginario paesino perso nelle colline dell’Illinois.
Nella prefazione a una delle edizioni italiane dell’opera, Fernanda Pivano scrive che “l’autore definiva questo libro qualcosa di meno della poesia e di più della prosa”. Il tono degli epitaffi è narrativo e mai declamatorio: la voce dei protagonisti, fantasmi narratori della propria vita, è vibrante seppur lontana. Hanno perso la vita, ma non sono scevri da passioni del tutto umane: Constance Hately ci confessa di aver odiato le figliastre, il giudice Somers si lamenta di essere stato meno amato dell’ubrico del paese, Minerva Jones è stata poetessa e donna violata e derisa. Francis Turner, la cui anima volò via baciando Mary, Herbert Marshall che ci lascia una verità struggente -“Questo è l’amaro della vita: che solo in due si può essere felici; e che i nostri cuori sono attratti da stelle che non ci vogliono”- senza dimenticare l’inno alla gioventù di Alexander Throckmorton “il genio è saggezza e gioventù”.
E così, di tomba in tomba, di vita in vita, di lamento in lamento, nell’abisso dei sentimenti umani, innalzati o derisi, nell’amore o nella incomprensione, la voce dei morti diventa quella dei vivi.
Oltre a Fernanda Pivano, come detto prima traduttrice del capolavoro di Masters, non si può dimenticare l’elegante versione del compianto poeta Antonio Porta e la celebrazione in musica che ispirandosi all’opera fece Fabrizio De Andrè nel suo celeberrimo “Non al denaro non all’amore nè al cielo”.
Ora, in occasione della celebrazione del centenario, Mondadori, per sottrarre i versi al logorio della fama, propone una nuova traduzione, affidata a Luigi Ballerini, poeta, critico, italianista nelle università americane, il quale si propone di seguire più il metro e la lirica che la prosa, rileggendo l’Antologia come un testo classico.
Gli abitanti della Collina tornano a parlarci delle loro vite… e anche delle nostre.

Bene gli interventi della Regione a sostegno dei Casoni Vallivi

Da: Ascom Ferrara

“Sono due le buone notizie di questo autunno – commenta Gianfranco Vitali, presidente di Ascom Comacchio – per il turismo nel territorio di Comacchio e del Parco del Delta: nelle settimane scorse la fermata dal prossimo 11 dicembre del treno Italo a Ferrara; la seconda, recentissima, il finanziamento da parte della Regione Emilia-Romagna per il cospicuo importo di 2,4 milioni di euro per sostenere il progetto di recupero comunale dei casoni di valle e dei relativi percorsi naturalistici che si è classificato tra i primissimi in regione. Come Ascom Confcommercio accogliamo con favore questo intervento della Regione e dell’’assessorato al Turismo che va nella direzione da noi caldeggiata da tempo, da un lato di valorizzare il Parco del Delta come destinazione focale del nostro turismo, e dall’’altro di arrivare all’’auspicato allungamento della stagione turistica per fare di Comacchio una meta non solo estiva, ma appetibile tutto l’’anno – considera Vitali e prosegue – Ora tocca al mondo degli imprenditori, sostenuti e coordinati da Confcommercio, arricchire di proposte turistiche l’’offerta del territorio per raccogliere le opportunità che scaturiranno da questo progetto di recupero. Assume sempre più valore in questo senso l’idea di un coordinamento unico tra operatori che permetta di gestire al meglio e in maniera integrata il marketing della nostra Costa e del Parco del Delta”. E piena soddisfazione viene espressa dal direttore generale di Ascom Ferrara, Davide Urban:”E’ un importante riconoscimento delle tradizioni e del valore delle architetture peculiari di Valle e che rendono davvero unico il territorio. Ora davvero bisogna moltiplicare gli sforzi tra Pubblico e Privato per promuovere questa unicità”.

Felci e licheni: pomeriggio botanico in museo

Da: Comune di Ferrara

Giovedì 3 novembre 2016, alle ore 16.00, Pier Luigi Nimis docente di botanica presso l’Università di Trieste e Alessandro Alessandrini e Fausto Bonafede dell’Istituto per i Beni Culturali ed Ambientali dell’Emilia-Romagna presenteranno le loro ultime realizzazioni editoriali dedicate ai licheni italiani ed alle felci dell’Emilia-Romagna.

The Lichens of Italy. A second annotated catalogue. Pier Luigi Nimis, Trieste, Eut Edizioni Università di Trieste , 2016. – 742 p. ; 28 cm, Isbn 9788883037542, 2016.
I licheni vengono spesso associati alle tundre artiche e agli ambienti freddi, ma l’Italia, con 2704 specie, è oggi uno dei paesi europei con la più alta biodiversità lichenica (per la Finlandia, ad esempio, si conoscono solo 1673 specie).
Nel nostro Paese i licheni abbondano sia in ambienti naturali che su monumenti in pietra, di cui sono tra le principali cause di bioalterazione, divenendo rari soltanto in ambienti inquinati. Per questo sono ampiamente usati come bioindicatori della qualità dell’aria, con centinaia di studi svolti negli ultimi decenni in tutta Italia.
Il monumentale catalogo dei licheni d’Italia redatto dal Prof. Pier Luigi Nimis, appena pubblicato da Eut, la casa editrice dell’Università di Trieste, fornisce una sintesi di tutte le specie presenti in Italia, specificandone la distribuzione regionale, l’ecologia e gli aspetti sistematici e nomenclaturali.

Felci dell’ Emilia- Romagna: distribuzione, monitoraggio e conservazione / Fausto Bonafede … [et al.]. – Bologna : Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, 2016. – 202 p. : ill. ; 21×21 cm.Isbn 9788897281498.
Le ‘Felci’, sono piante molto antiche prive di fiori e di semi, rimaste fedeli (uniche tra le piante vascolari) alla spora quale meccanismo di dispersione della specie attraverso il vento. Il loro aspetto è in genere poco vistoso e i luoghi di crescita sono spesso umidi, ombrosi e in ogni caso lontani dalla luce e dai colori dei prati fioriti. Forse per questo le Pteridofite sono state relativamente trascurate sia dal botanico professionista sia da quello dilettante, anche se di recente si nota un sensibile aumento di interesse.
Eppure questo complesso gruppo di organismi esercita un fascino particolare tutto concentrato nella forma e nella struttura della fronda, un capolavoro di adattamento alla vita nel sottobosco più folto, negli anfratti rocciosi, sulle ceppaie degli alberi, sulla superficie dell’acqua.
Andare in cerca di Pteridofite significa quindi frequentare luoghi poco luminosi, nascosti, appartati; dove il verde profondo e la quiete rendono straordinario il momento della scoperta di una specie rara.
Il desiderio di far conoscere e di proteggere queste piante particolari è uno dei motivi per cui è stato a suo tempo realizzato l’Atlante regionale (Bonafede & al., 2001) e ora questo lavoro di aggiornamento e monitoraggio, che consiste non solo nel catalogo aggiornato delle entità presenti in Emilia-Romagna, ma anche nella rappresentazione della loro distribuzione geografica.
Il libo in versione pdf è scaricabile da
http://online.ibc.regione.emilia-romagna.it/I/libri/pdf/Felci_dell_Emilia-Romagna.pdf

Hera: il 4 novembre possibili disservizi causa sciopero

Da: Hera

Hera informa che venerdì 4 novembre potrebbero verificarsi disagi nello svolgimento dei servizi, anche presso gli sportelli commerciali e i call center aziendali, causa uno sciopero proclamato da un’organizzazione sindacale e articolato su tutta la giornata.
Hera ricorda che saranno garantite le prestazioni minime, assicurate per legge, e che al termine dello sciopero i servizi torneranno alla normale operatività.

Commemorazione 4 Novembre 2016 a Copparo

Da: Comune di Copparo

Il Sindaco e le Associazioni Combattentistiche e d’Arma invitano alla commemorazione del ‘4 Novembre’.
La cerimonia si svolgerà in orario pomeridiano con questo programma:
Venerdì 4 Novembre 2016
ore 15.30 – Ritrovo presso Atrio Comunale
ore 15.45 – Fontana Monumento ai Caduti, Deposizione Corona d’Alloro e lettura Messaggio Presidente della Repubblica
ore 16.00 – Fontana Monumento ai Caduti – Solenne Benedizione.

L’EVENTO
Riaprono al pubblico le sale del Cinquecento della Pinacoteca Nazionale

di Maria Paola Forlani

Non è possibile isolare la Pinacoteca Nazionale dalla sua sede storica, il palazzo dei Diamanti, esemplare dimora principesca del Rinascimento italiano e immancabile punto di riferimento per tutta l’architettura tardo quattrocentesca.
Il palazzo sorge all’incrocio fra la vecchia via degli Angeli (l’attuale corso Ercole I) e la via dei Prioni (oggi corso Biagio Rossetti), nella parte moderna della città voluta da Ercole I d’Este alla fine del Quattrocento.

Nel 1842 il Comune di Ferrara acquistò dagli eredi della famiglia Villani il palazzo dei Diamanti per sistemarvi la Pinacoteca, costituita sei anni prima, e l’Ateneo Civico. Da quel momento le sorti del patrimonio artistico cittadino furono legate a questo edificio, divenuto per la cultura locale una sorta di simbolo della signoria estense, considerata l’età dell’oro di Ferrara, in contrapposizione ai secoli della dominazione pontificia. Se tale scelta era in effetti giustificata dall’importanza architettonica e urbanistica del palazzo, episodio centrale dell’Addizione Erculea, è singolare osservare che l’edificio si trovò anche al centro dell’estrema vicenda estense a Ferrara. Infatti, a partire dal 1586 il palazzo fu residenza di Cesare d’Este, cugino del duca Alfonso II e suo successore a causa della mancanza di eredi diretti, che in seguito alla devoluzione di Ferrara al papa nel 1598 dovette abbandonare la capitale del ducato e trasferire la corte a Modena. La documentazione relativa a questi anni ci informa con una certa puntualità sui cospicui lavori di decorazione intrapresi da Cesare, che fanno seguito a un trentennio nel quale il palazzo era appartenuto al cardinale Luigi, quasi sempre assente da Ferrara.
Fu proprio alla morte del cardinale (nel 1586) che Cesare ereditò il palazzo, nel quale andò ad abitare insieme alla moglie Virginia de’ Medici, figlia di Cosimo I e di Camilla Martelli, che sposò a Firenze nel febbraio dello stesso anno. Al ritorno a Ferrara il matrimonio fu festeggiato proprio a palazzo dei Diamanti con un torneo a piedi nella sala grande e corte bandita per otto giorni.

Il palazzo, pur avendo subito manomissioni nel corso della sua storia, conserva fortunatamente ampie tracce delle decorazioni commissionate da Cesare. Al piano nobile dell’edificio, dove si snoda il percorso della Pinacoteca Nazionale, sono riconoscibili alcuni ambienti di cui i documenti ci danno notizia. In particolare si conserva l’ampio salone che fu teatro dei festeggiamenti per il matrimonio di Cesare, in cui sono esposti affreschi staccati da alcune chiese ferraresi.
La straordinaria carpenteria del soffitto, un cassettonato risalente alla seconda metà del XVI secolo, è pressoché unica per le sue dimensioni.

Le due porte che si aprono sulla parete sud del salone immettono nell’ala della Pinacoteca in cui sono esposte opere del Cinquecento, prevalentemente di scuola ferrarese. I primi tre ambienti di questa ala, che si affaccia su corso Rossetti, costituivano l’appartamento di Virginia de Medici.
Vi si conserva parte della decorazione realizzata negli anni di Cesare: ciascun ambiente reca un ricco cassettonato e un fregio in parete con ornati a grottesche. Gli sfondati del soffitto delle prime due stanze furono privati già in antico dei dipinti che vi erano inseriti.
Queste sale si sono riaperte dopo lungo lavoro di restauro e si presentano al visitatore in un allestimento più moderno, con nuovi colori alle pareti e una diversa disposizione delle opere.
La riapertura delle sale chiude un cantiere durato più di quattro anni e passato attraverso diverse fasi. All’indomani del terremoto del maggio 2012, per permettere il risarcimento delle grandi lesioni prodottesi nella parete cui è addossato il polittico Constabili, è stato necessario smontare l’imponente pala d’altare. Oltre a permettere nuove indagini sull’opera, i cui risultati sono stati esposti in una mostra, l’intervento ha permesso di collocare all’interno di una struttura posta alle spalle del polittico la centrale di un nuovo impianto di condizionamento e riscaldamento in grado di assicurare il rispetto dei moderni standard conservativi museali nelle cinque sale dell’ala del palazzo affacciatesi su corso Biagio Rossetti.
Una terza fase dei lavori avviati nel febbraio 2015 grazie a un cospicuo finanziamento del MiBACT, ha permesso il rinnovamento delle strutture tecnologiche di questa sezione della Pinacoteca e in particolare dell’impianto d’illuminazione, e di procedere a un completo riallestimento delle collezioni, dopo aver tinteggiato le pareti e rimodernato le sale eliminando il disturbo estetico provocato da interventi ormai obsoleti. Il controsoffitto della sala Costabili, concepito negli anni Sessanta dall’architetto Pancaldi, è stato parzialmente ripristinato e adeguato alle moderne tecnologie di aerazione e illuministica e ora permette di combinare un’illuminazione zenitale diffusa con una specificatamente dedicata a ciascuno dei preziosissimi dipinti esposti in sala.

Il percorso di visita culmina con il grandioso polittico dipinto da Garofalo e Dosso per Antonio Costabili, complesso cantiere artistico le cui fasi e la cui interpretazione simbolica sono ancora dibattute dalla critica. La sala si presenta ora al visitatore interamente ripensata per offrire nuove letture e nuovi confronti fra le opere dei due maggiori pittori del Rinascimento estense. Essa è anticipata da un piccolo ambiente in cui sono affiancate opere eseguite dai due artisti prima e dopo il lavoro comune al polittico e si prospetta al pubblico il problema critico della fase giovanile dell’attività di Dosso, grazie all’esposizione della tavola raffigurante Il banchetto di Erode, recentemente acquistato dal MiBACT per la Pinacoteca ferrarese.

DIARIO IN PUBBLICO
Note in calce alle politiche culturali ferraresi

“Ohhh! Ohhh!” I suspiria, le interiezioni di ammirazione giustamente si sprecano nel commentare la mostra ariostesca del Palazzo dei Diamanti, che nel momento di maggior gloria sembra debba fare i conti con la situazione di risistemazione dell’adiacente Pinacoteca Nazionale, collocata storicamente al piano superiore del Palazzo stesso.
Pochi giorni fa sono stato invitato dal sindaco di Ferrara assieme ai presidenti e ai rappresentanti di alcune associazioni culturali ferraresi – e non delle minori – a discutere il progetto di trasferimento della Pinacoteca Nazionale nelle sale recuperate dallo svuotamento degli uffici in Castello come suggeriva e indicava il Ministro Franceschini. Purtroppo non ho potuto presenziare perché ero a Varsavia al grande convegno – ça va sans dire – dedicato al primo Orlando Furioso. Gli amici cortesemente mi hanno riferito della posizione approvata da tutte le associazioni chiamate in causa: percorrere ogni strada senza preclusioni, ma soprattutto pensare questo problema all’interno di quello ben più prioritario di una strategia globale che interessi non solo il destino della Pinacoteca, ma tutta la risistemazione dei poli museali.

Qualche giorno fa il Ministro del Mibact Franceschini, che si diceva fosse il primo sostenitore convinto del trasferimento, accompagnando il rapper Jovanotti alla visita della mostra orlandesca a Palazzo dei Diamanti e direttamente interpellato sulla questione, rispondeva che era una tra le possibili probabilità di intervento. Dall’intervista rilasciata dalla nuova direttrice della Pinacoteca Nazionale, Martina Bagnoli, che spiegava all’inviato della Nuova Ferrara la sistemazione delle opere cinquecentesche nelle sale appena restaurate dell’ala destinata ad accogliere in una nuova prospettiva museografica le opere cinquecentesche della Pinacoteca – a cominciare dall’immensa Pala Costabili di Garofalo e Dosso – possiamo già cogliere una perplessità, se non una precauzione, significativa: tenersi fuori dallo scottante problema.
Così riferiscono i cronisti: “Sul trasferimento futuro della Pinacoteca al Castello Estense, secondo alcuni progetti in cantiere, la direttrice Bagnoli non vuole addentrarsi a considerazioni e decisioni che sono appannaggio della politica e di chi amministra la città e il ministero e si limita a dire che si tratta di un’opportunità da esplorare nel tempo”.
Dunque si tratterebbe di una probabilità, anche se molte voci davano per sicura l’adesione della direttrice al progetto di trasferimento. Inoltre, mentre si limita a spiegare la nuova sistemazione delle sale cinquecentesche con un comprensibile entusiasmo – “Verrà dato ampio spazio all’attività didattiche e alle iniziative culturali collaterali, come concerti e conferenze che già fanno parte in questi mesi del programma della Pinacoteca nazionale” – Martina Bagnoli specifica che “Il rapporto poi con le Gallerie d’Arte Moderna del Comune è ottimale, soprattutto come in questi casi dove l’esposizione al piano terra dei Diamanti riguarda molto da vicino anche le opere che sono esposte nelle nostre sale al piano superiore. Sia per l’Orlando Furioso che per la prossima rassegna dedicata a Bononi ci sono ottimi agganci per lavorare in sinergia. Mi trovo bene a Ferrara – conclude la direttrice – città dove rispetto ad altre realtà, c’è una buona e radicata politica culturale”.

Riassumendo:
1) si è auspicato un trasferimento della Pinacoteca in Castello o almeno della parte più importante di essa;
2) si penserebbe a un futuro smembramento delle collezioni;
3) occorre dare spazio e pensare al futuro delle mostre di Ferrara Arte che, non rinunciando al Palazzo dei Diamanti, devono risolvere anche il problema della frattura provocata dall’attraversamento del giardino obbligatoria per raggiungere le ultime sale;
4) si deve pensare a dove collocare frattanto le collezioni di arte moderna quasi invisibili per lo stato della Palazzina dei Cavalieri e del Palazzo Massari fortemente danneggiati dal sisma e che ora ruotano nelle sale del Castello o sono in tournée.

Naturalmente queste incongruenze non sono passate sotto silenzio, non solo per gli immediati commenti che esse hanno provocato. Per esempio c’è la reazione del critico e storico d’arte Ranieri Varese, che sottolinea come potrebbe apparire azzardata la decisione di affidare la direzione di un museo quasi esclusivamente composto di opere rinascimentali a una studiosa, seppur ottima, di arte medievale. Ma ciò che maggiormente ha colpito le associazioni culturali invitate a esprimere un parere è che il progetto dell’eventuale smembramento delle collezioni della pinacoteca venga preso in considerazione senza tener conto contestualmente della sistemazione di tutto il patrimonio museale della città. Esigenza ritenuta prioritaria e sulla quale già da tempo si erano appuntate le sollecitazioni per aprire un tavolo di discussione a cui l’amministrazione non ha mai dato risposta.
Di conseguenza ci si deve aspettare una proposta da parte delle associazioni.Queste l’hanno già avanzata nel 2011, quando l’Associazione Amici dei Musei e Monumenti ferraresi pubblicò gli atti del convegno di studio “Musei a Ferrara. Problemi e prospettive”, tenutosi al Museo Nazionale Archeologico nelle giornate del 18 e 19 novembre, curati da Francesca Zanardi Bargellesi. Già a quel tempo ci si promise di rivederci assieme all’amministrazione, ma il progetto non fu mai messo in essere. Ecco che ora sembra sia giunto il momento, mentre sempre più clamorosi appaiono i risultati della nuova risistemazione della riforma voluta dal Mibact,che da ottimi a deludenti, in quanto, al di là dello stesso quadro di riferimento, ciò che si ottiene o si cerca di ottenere non dipende solo dalla capacità dirigenziale di coloro che sono proposti alla gestione mussale, ma dallo stato del museo stesso.
Come si può pensare di proporre cambiamenti di qualità se questi ultimi non tengono conto della scarsità del personale, quasi mai sostituito allorché si giunge al pensionamento della forza-lavoro? O non si garantiscono servizi essenziali? Un esempio a caso che coinvolge proprio il Palazzo dei Diamanti: i servizi igienici situati all’uscita del percorso delle mostre sono assolutamente inadatti alle esigenze dei diversamente abili. Anzi, sono pericolosi!
Si pensi poi alla caccia di consenso e di ritorno economico proprio sotto le feste natalizie che assommano la maggior parte degli ‘eventi’ attorno al peggiore e ormai obsoleto avvenimento principale: l’incendio del Castello. C’è chi dice che lo spettacolo sempre più ripetitivo e pericoloso sia fortemente voluto dalle associazioni degli albergatori. Ovviamente la verità non si conosce; certo è che appare perlomeno improduttivo il forzato allontanamento delle opere d’arte custodite in Castello nei due giorni precedenti e il frettoloso ritorno al loro posto ovviamente per non incorrere nella giusta indignazione dei turisti molti dei quali pretendono di visitare il Castello al di là della sua ‘esplosione’ colorata. Con la valorosa protesta di Flavia Franceschini, che suggerisce di sostituire l’incendio con uno spettacolare volo dei personaggi dell’Orlando Furioso, siamo ormai in pochi a continuare una battaglia dettata unicamente dal riscontro economico. Così l’incendio accompagnato dai ‘concerti’ dove ci si può sbracciare e ululare alzando le braccine, le necessarissime tavolate di mangiarini dentro e fuori il nobile edificio, la pacifica invasione delle strade del centro sperando che le urgenze fisiologiche non vengano soddisfatte negli angoli nascosti, diventano il simbolo delle ‘feste’ ferraresi.
Per carità non sono tanto barbogio o millenario da non capire le esigenze della folla. Benissimo! Ma risparmiate il Castello. E pensate che già città più avvertite, da Torino a Londra, proibiscono di usare edifici storici per questo spettacolo. Ci sono tecniche innovative che propongono fuochi d’artificio senza il botto. In più sarei curioso di sapere quanto ci sia di riscontro economico dopo i trasferimenti e le messe in sicurezza.

Siamo nell’età del fantasy e probabilmente accostarsi alle grandi opere della nostra tradizione culturale va fatto con gli stessi strumenti con i quali ci misuriamo ogni giorno: internet, telefonini, smart, tablet, le protesi delle nostre mani impongono e dettano i parametri con cui si misura la nostra Storia. Nascono così opere amatissime che la stravolgono fino al falso patente. Penso alla rilettura di un momento centrale della nostra cultura e tradizione operata dalla serie televisiva “I Medici” così potentemente falsa da provocare la reazione di uno storico, Franco Cardini, che già all’inizio era stato coinvolto nella stesura della sceneggiatura. Si potrebbe obiettare: eppure i fumetti di Zac o lo spettacolo di Ronconi usano le ottave ariostesche per presentare il poema. Certo! Ma non avrebbero mai osato stravolgere la storia.
Un altro esempio che è una furbata di un regista che amo molto, Paolo Sorrentino. Il suo “Young Pope” è un delirio di improbabilissime situazioni e per lo più noioso e brutto. Se tuttavia andate a vedere il risultato finale sono queste due le serie televisive che ottengono maggiori consensi. Forse come l’incendio del ferrarese Castello.
Sarebbe il caso di concludere. Ma perché non ti ritiri tra i tuoi libri? E la smetti, direbbe l’amatissimo Camilleri, di rompere i cabasisi?
La risposta è semplice. Esiste ancora in chi scrive – che ha avuto la fortuna di poter nella vita svolgere un mestiere, forse l’unico, per il quale era predisposto – una indicazione etica a cui non potrà mai rinunciare: quella che si concretizza nel contestualizzare i fatti nella Storia con la esse maiuscola. Quella Storia così potentemente tradita e disprezzata che produce oltre all’incendio del Castello (in fondo piccola, ma significativa cosa) anche l’atteggiamento di una popolazione o meglio di molti abitanti del paese di Gorino che non vogliono accettare la Storia e assieme a quella anche la pietà.

La pecora nera in Università:
incontro con José ‘Pepe’ Mujica,
ex presidente dell’Uruguay

Da Unife

Incontro pubblico con il senatore della Repubblica Orientale dell’Uruguay, José ‘Pepe’ Mujica, mercoledì 9 novembre 2016 ore 16 nell’aula magna del Dipartimento di Economia e Management dell’Università degli studi di Ferrara, in via Voltapaletto 11.

Programma
Saluti istituzionali

Giorgio Zauli
Magnifico Rettore dell’Università di Ferrara

Simonetta Renga
Direttrice del Dipartimento di Economia e Management

Riccardo Bizzarri
Sindaco del Comune di Masi Torello

Introduzione

Giangi Franz
Dipartimento di Economia e Management

Conferenza
José ‘Pepe’ Mujica,
Senatore della Repubblica Orientale dell’Uruguay
‘Economia e società. Il tempo della vita non va sprecato’

Segue dibattito con il pubblico

Per saperne di più su José ‘Pepe’ Mujica leggi
Discorso per la terra della nostra Simonetta Sandri

Sovrani e cavalieri erranti a teatro, Ferrara Off per i più piccoli

Da: Ferrara Off

Sabato lo spettacolo ‘3 regine, 2 re, 1 trono’, da domenica il laboratorio ispirato a Don Chisciotte

Sovrani e servi insieme a cavalieri erranti e fidi scudieri, tra leggenda e letteratura, messa in scena e racconto teatrale, fantasia e comicità: questi saranno gli ingredienti che renderanno speciale questo fine settimana a Ferrara Off, un weekend dedicato interamente al divertimento dei più piccoli e alle loro famiglie.
Sabato 29 ottobre alle 17 il teatro di viale Alfonso I d’Este ospiterà lo spettacolo ‘3 regine, 2 re, 1 trono’, interpretato da cinque ragazzi in ruoli da adulti: detentori del potere ma anche servi, soldati e sudditi. In scena ci saranno Matilde Buzzoni, Sofia Chioatto, Michele Graldi, Giacomo Vaccari, Penelope Volinia, allievi lo scorso anno del corso di recitazione per adolescenti condotto dall’attore Marco Sgarbi, ‘Grandi speranze’. Sarà proprio la loro allegria e freschezza interpretativa ad avvicinare i più piccoli alla rappresentazione ironica del mondo ‘dei grandi’, un mondo dove gli umori si alterano molto facilmente e le dinamiche del potere rivelano presto tutta loro precarietà.
Genitori e figli si ritrovano assieme, in platea, per ridere dei comportamenti umani.
Domenica 30 ottobre dalle 14 alle 16.30 si terrà il primo incontro del laboratorio di teatro comico ‘Io, Don Chisciotte!’, curato da Officina Teatrale A_ctuar e rivolto ai bambini tra i 6 e gli 11 anni. I partecipanti prenderanno spunto dalle sconclusionate peripezie di Don Chisciotte e dello scudiero Sancho Panza per liberare la fantasia e inventare il proprio eroe errante. Passeranno – attraverso quattro incontri basati sul gioco e sull’improvvisazione – dal racconto alla drammaturgia, per creare dialoghi e avventure, costruire armature e scenografie. L’obiettivo è sperimentare le potenzialità espressive del corpo e della voce, esplorare in modo creativo la propria personalità e il rapporto con gli altri, favorire una crescita sociale positiva in un ambiente protetto, ludico e non competitivo. Il laboratorio si terrà tutte le domeniche pomeriggio, merenda inclusa, fino al 20 novembre. Si concluderà in uno spettacolo finale domenica 27 novembre alle 21.
Lunedì 31 ottobre invece – dalle 17 alle 18 – comincerà il corso propedeutico alla danza classica, per bambini dai 4 ai 6 anni, condotto dall’insegnante Paola Tomasotti, che si terrà nello stesso orario tutti i lunedì e i giovedì pomeriggio. Partendo da giochi divertenti per scoprire il ritmo, la gestualità e la postura corretta, i bambini prenderanno confidenza con lo spazio e con il tempo, imparando i fondamenti della coordinazione e della danza Al termine del corso si terrà un saggio aperto al pubblico.
I biglietti per lo spettacolo ‘3 regine, 2 re, 1 trono’ si possono prenotare scrivendo a info@ferraraoff.it oppure telefonando al numero 3336282360. Ingresso euro 8 soci Ferrara Off, euro 5 under 20, euro 10 non soci (comprensivi di tessera associativa).
L’iscrizione al laboratorio ‘Io, Don Chisciotte’ costa 140 euro, comprensivi di materiali teatrali, merenda e tessera associativa Ferrara Off. Per maggiori informazioni telefonare al numero 3404905137 oppure scrivere a baronerampanteactuar@gmail.com.
L’iscrizione al corso propedeutico alla danza classica è composto da moduli di dieci lezioni, che costano 100 euro ciascuno. Per maggiori informazioni telefonare al numero 3489120127 oppure scrivere a p.tomasotti@hotmail.it.

Presentazione Fabio Biondi

Da: Libreria Feltrinelli Ferrara

Domani 29 ottobre alle ore 16:30 sarà presentato, presso la libreria Feltrinelli, il libro di Fabio Biondi ‘Isacco, il cane’, Edizioni Augh! Dialogherà con l’autore, il Prof. Alberto Macchini del conservatorio di Adria.
Il libro è una lettura divertente per ragazzi a partire dai 10 anni.
Per cominciare bene il pomeriggio di Halloween!!!

La newsletter del 28 ottobre 2016

Da: Comune di Ferrara

Biblioteca Bassani – Mercoledì 2 novembre alle 17 in via Grosoli a Barco
Tra castelli e magie torna l”Ora del racconto’ per i bimbi dai quattro ai dieci anni

Nuovo appuntamento per bambini dai quattro ai dieci anni con l’attività di promozione della lettura l”Ora del racconto’, dedicata al tema ‘Tra castelli e Magie’, mercoledì 2 novembre alle 17 alla biblioteca Bassani di Barco (via G. Grosoli 42, Ferrara). Protagonisti del pomeriggio di letture, presentate da Anna Flora De Tommaso, saranno i libri ‘La zucchina reginella’ (di Guido Quarzo) e ‘La signorina Mezzopunto’ (di S. Enea).
La partecipazione è gratuita e non è richiesta la prenotazione.

Polizia Municipale – Operazione degli agenti del Reparto Zona Centro
Rintracciato e restituito ai proprietari furgone rubato colmo di refurtiva per 60mila euro

Nel pomeriggio di mercoledì scorso (26 ottobre) una pattuglia appartenente al Reparto Zona Centro, durante i normali controlli in area Giardino Arianuova Doro, ha notato in sosta nell’area di parcheggio di via Porta Catena, a lato del palazzo delle palestre, un furgone Fiat Scudo di colore bianco. Il veicolo ha attirato subito l’attenzione degli agenti della Municipale poiché non era fra quelli che abitualmente vengono notati sostare in questa zona. Nonostante il controllo assicurativo ne avesse confermato la copertura, gli agenti hanno eseguito anche un controllo più approfondito utilizzando il registro dei veicoli rubati, dal quale è risultato effettivamente che il veicolo era stato rubato in provincia di Modena nella seconda decade di ottobre da una ditta locale.
Nella giornata successiva (giovedì 27 ottobre), a seguito della riconsegna del furgone al legittimo proprietario sopraggiunto in città per la restituzione, è emerso che all’interno del vano trasporto erano nascosti dodici biciclette professionali da corsa, di varie marche, in gran parte smontate. Al termine di una serie di indagini si è scoperto che anche questi mezzi, del valore commerciale di circa 60.000 euro, erano il bottino di un altro furto avvenuto alcuni giorni fa ai danni di una azienda del rodigino. Grande è stata la soddisfazione dei legittimi proprietari, in particolare del commerciante di biciclette al quale veniva restituita la merce, in quanto era già stato vittima di un furto analogo.
A cura del Comando di Polizia Municipale Terre Estensi

Pubblici Esercizi – Stop ai documenti cartacei nella procedura di concessione
Occupazione suolo pubblico per distese di tavoli, dall’1 dicembre richieste solo online

Da giovedì 1 dicembre 2016 scatta l’obbligo, per chi vuole ottenere il permesso di occupare il suolo pubblico con una distesa tavoli, di presentare la domanda tramite la piattaforma telematica Suapfe. Da dicembre, quindi, gli esercizi che desiderano avere la concessione di un’area di suolo pubblico dove posizionare tavolini e sedie riservati ai clienti dovranno farlo esclusivamente online, perché non verranno più accettate le domande presentate in formato cartaceo.
Questo il testo integrale della comunicazione inviata alle associazioni di categoria e agli ordini professionali dal Servizio Attività produttive, Commercio e Sviluppo economico del Comune di Ferrara:

Oggetto – Occupazione di suolo pubblico con distese tavoli – Obbligo di presentazione delle domande tramite la piattaforma telematica ‘SuapFe’ – Dal 1 dicembre 2016
Già a decorrere dal 1.12.2014 questo Servizio ha trasferito le fasi del procedimento relativo al rilascio delle concessioni per l’occupazione di suolo pubblico con le distese tavoli, sulla piattaforma informatica ‘Suapfe’, reperibile sul sito del Suap online della Provincia di Ferrara, già utilizzata da numerosi utenti.
Con il nuovo regolamento comunale per l’occupazione di suolo pubblico, approvato con provvedimento del Consiglio Comunale n. 3/18385 del 14.03.2016, è stato istituito un titolo VI specificatamente dedicato alle occupazioni con distese tavoli e, successivamente con atto di Giunta del 10.05.2016 n.238, sono state approvate specifiche disposizioni concernenti le distese delle attività artigianali e di commercio alimentare: il tutto consultabile alla pagina http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=343.
In particolare, sono state approvate delle linee guida per facilitare la progettazione delle occupazioni e agevolare conseguentemente l’istruttoria relativa all’istanza; ed è stato sancito che la domanda di concessione deve essere presentata esclusivamente tramite la piattaforma digitale di cui sopra.
Pertanto, a partire dal 1 Dicembre 2016, le domande presentate in formato cartaceo non potranno essere accolte e non daranno luogo al rinnovo della concessione.
Da tale data è pertanto obbligatorio per l’utente presentare le richieste, (con relative documentazioni e compreso il pagamento del bollo), per ottenere il rilascio, il rinnovo e la voltura delle concessioni in oggetto, collegandosi al sito http://www.provincia.fe.it/suapfe.
Come per l’attivazione degli altri procedimenti già presenti sulla piattaforma, per l’invio delle pratiche è necessario essere iscritti al sistema e dotati di firma digitale; è inoltre necessario essere dotati di un indirizzo Pec per lo scambio di informazioni e ricevute con l’Amministrazione.
Ogni domanda sarà costruita in modo guidato, con controlli che impediranno di procedere in caso di informazioni incomplete o di allegati mancanti.
Si ringrazia fin da ora per la collaborazione che le Associazioni in indirizzo saranno, come sempre, in grado di prestare, garantendo la massima diffusione della presente fra i propri associati e promuovendo l’uso telematico delle domande; si è altresì disponibili ad accogliere suggerimenti per migliorare e rendere più efficiente la nuova procedura.
Per info ulteriori è possibile rivolgersi al Servizio Commercio, Ufficio Pubblici Esercizi-Cosap in via Boccaleone 19 a Ferrara, tel. 0532 419921 o 419941, nei seguenti orari: lunedì, martedì e venerdì dalle 9 alle 13, martedì anche dalle 15 alle 17.
La Dirigente – Dott.ssa Evelina Benvenuti

Celebrazioni di Novembre – Nelle mattinate di martedì 1 e domenica 6 novembre
Cerimonie a Porporana, Casaglia e Ravalle in ricordo dei caduti di tutte le guerre

Il ‘Comitato per le Celebrazioni del 4 novembre Ravalle – Casaglia – Porporana’ anche quest’anno ricorda i Caduti di tutte le guerre con celebrazioni civili e religiose, che si svolgeranno con il seguente programma:
Martedì 1 novembre 2016
>> Porporana ore 9 – Santa Messa e deposizione di una corona di alloro alla lapide presso la ex scuola elementare
>> Ravalle ore 10,30 – Santa Messa presso il teatro Venere di Ravalle (via Martelli 85) e deposizione di una corona di alloro alla lapide presso la ex scuola elementare
Domenica 6 novembre 2016
>> Casaglia ore 11 – Santa Messa e deposizione di una corona di alloro alla lapide presso la ex scuola elementare; interverrà Tiziano Tagliani sindaco del Comune di Ferrara che terrà il discorso ufficiale di commemorazione.

Celebrazioni di Novembre – Programma di mercoledì 2 e venerdì 4 novembre del Comitato cittadino per le onoranze
Le iniziative per commemorare i defunti e celebrare la Giornata delle Forze Armate

Come ogni anno il Comitato cittadino per le onoranze – formato da Comune, Provincia e Prefettura di Ferrara – ha definito l’agenda delle manifestazioni programmate in occasione della giornata dedicata alla Commemorazione dei defunti (mercoledì 2 novembre 2016) e della Festa dell’Unità Nazionale, Giornata delle Forze Armate (venerdì 4 novembre 2016). Questo il dettaglio delle celebrazioni:
>> Mercoledì 2 novembre 2016 – Commemorazione dei defunti
– Alle 10, al tempio di San Cristoforo della Certosa di Ferrara messa in suffragio dei caduti di tutte le guerre celebrata dall’arcivescovo di Ferrara-Comacchio Mons. Luigi Negri;
– alle 11 deposizione, con onori militari, di corone d’alloro al Famedio dei caduti in guerra e al Sacello dei caduti per la libertà.
In rappresentanza del Sindaco interverrà l’assessore ai Lavori Pubblici/Beni Monumentali Aldo Modonesi.
>> Venerdì 4 novembre 2016 – Festa dell’Unità nazionale – Giornata delle Forze armate
– Alle 10.25 in piazza Cattedrale si svolgerà l’alzabandiera;
– alle 10.30 in piazza Trento Trieste deposizione di una corona d’alloro alla Torre della Vittoria seguita dalla lettura del messaggio del Capo dello Stato da parte del generale D.A. Gianni Candotti (comandante del COA). Le celebrazioni proseguiranno quindi con gli interventi di un rappresentante della consulta degli studenti e del sindaco del Comune di Ferrara e presidente della Provincia di Ferrara Tiziano Tagliani.
In caso di maltempo la cerimonia si svolgerà nella Galleria Matteotti.
– alle 17.20 ammainabandiera (in rappresentanza del Sindaco interverrà l’assessore alla Contabilità/Bilancio Luca Vaccari)

Commercio su Area Pubblica – Pubblicazione dall’1 al 31 dicembre 2016
Mercati e fiere: il bando per la concessione dei posteggi disponibili agli ambulanti

Da giovedì 1 dicembre a sabato 31 dicembre 2016 sarà in pubblicazione il bando pubblico per l’assegnazione delle concessioni in scadenza nel 2017 dei posteggi di commercio ambulante nei mercati, nelle fiere e isolati che dovranno essere riassegnati. Il bando per partecipare all’assegnazione della concessione delle aree di suolo pubblico adibite al commercio ambulante sarà reperibile sul sito del Comune di Ferrara, dove sarà possibile individuare in linea di massima anche il posizionamento delle postazioni che verranno rimesse a disposizione per gli ambulanti.
Per ogni informazione: Ufficio Commercio del Comune di Ferrara, via Boccaleone 19, tel. 0532-419.912 oppure – 925 – 940. Il Bando sarà disponibile sul sito internet del Comune all’indirizzo www.comune.fe.it
Ecco il testo integrale dell’avviso a cura del Servizio Commercio del Comune
Avviso di informazione relativo alla pubblicazione del bando per l’ assegnazione di concessioni in scadenza dei posteggi per il commercio su area pubblica in attuazione dell’ art. 70 comma 5 del decreto legislativo 26/3/2010 N.59 di recepimento della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno.
Il Dirigente
Premesso
– che in data 5 luglio 2012 in sede di Conferenza Unificata si è raggiunta l’Intesa sui
criteri da applicare nelle procedure di selezione per l’assegnazione dei posteggi per il commercio su area pubblica, in attuazione dell’art. 70, comma 5 del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, di recepimento della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi del mercato interno;
– che in data 24 gennaio 2013 la Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome ha siglato un Documento Unitario per l’attuazione della sopra richiamata Intesa del 5 luglio 2012, in materia di procedure di selezione per l’assegnazione di posteggi per il commercio su aree pubbliche;
Considerato
– che in data 3 agosto 2016 la Conferenza Unificata ha approvato il documento unitario concernente “Linee applicative dell’Intesa della Conferenza Unificata del 5 luglio 2012 in materia di procedure di selezione per l’assegnazione di posteggi su Aree Pubbliche;
– che in data 26 settembre 2016 la Giunta Regionale Emilia Romagna ha recepito il documento unitario succitato con Delibera n. 1552/2016;
Vista
– la circolare del Servizio Commercio e Turismo della Regione Emilia Romagna Pg. 688834 del 26/10/2016 nella parte riguardante ‘Termini e modalità di pubblicizzazione delle selezioni’;
Avvisa
dal 1/12/2016 al 31/12/2016 sarà in pubblicazione il bando pubblico per l’assegnazione di concessioni in scadenza dei posteggi nei mercati, nelle fiere e isolati in scadenza nell’anno 2017, meglio individuati nel citato bando.
Il bando sarà reperibile sul sito del Comune di Ferrara.
La Dirigente del Servizio
Evelina Benvenuti

Festa della Legalità e della Responsabilità – Mercoledì 2 novembre alle 21 alla sala Boldini (via Previati)
Presentazione del progetto ‘The Harvest’, film sul nuovo caporalato agricolo in Italia

La sala Boldini di via Previati ospiterà mercoledì 2 novembre alle 21 la presentazione del progetto ‘The Harvest’, film sul nuovo caporalato agricolo in Italia. The Harvest è un documentario sulla vita delle comunità Sikh stanziate stabilmente nella zona dell’Agro Pontino e il loro rapporto con il mondo del lavoro. I membri di queste comunità vengono principalmente impiegati come braccianti nell’agricoltura della zona. Gli episodi di sfruttamento (caporalato, cottimo, basso salario, violenza fisica e verbale) sono stati rilevati in numerosi casi, quasi sempre da associazioni che operano sul territorio locale. A fianco di questi fenomeni è inoltre cresciuto in maniera esponenziale l’uso di sostanze dopanti per sostenere i faticosi ritmi del lavoro nei campi.
La giovane crew di registi e videoreporter (SMK Videofactory, di Bologna) presenterà il progetto, proiettando qualche spezzone del film (che è anche un musical) ancora in lavorazione, per chiedere il sostegno tramite crowdfunding.
Introduce la serata Federica Pezzoli del Coordinamento di Ferrara di Libera.
All’inizio della serata verranno proiettati i prodotti audiovisivi giunti in finale al concorso denominato appunto ‘Film(a)’ la cosa giusta’, indetto dal Comune di Ferrara e realizzati da giovani residenti in Emilia Romagna tra i 18 ed i 28 anni di età. Ne verranno quindi decretati i vincitori.
Appuntamento a ingresso gratuito.
L’iniziativa si inserisce nel calendario di appuntamenti della ‘Festa della Legalità e della Responsabilità’, giunta alla settima edizione.
Organizzata da Centro di Mediazione Sociale – Progetto Ferrara Città Solidale e Sicura del Comune di Ferrara, Coordinamento di Ferrara di Libera, Ufficio Stampa mdel Comune di Ferrara, Ufficio Diritti dei Minori del Comune di Ferrara, Pro Loco Voghiera, con la collaborazione di Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, Arci Ferrara, Cinema Boldini, Presidio Studentesco di Libera di Ferrara “Giuseppe Francese”, Copresc Ferrara e con il sostegno della Regione Emilia Romagna e di Avviso Pubblico, la festa quest’anno si tiene dal 22 ottobre al 7 novembre, con un calendario ricco di appuntamenti.
Per info: Centro di Mediazione Sociale del Comune di Ferrara tel. 0532/770504 centro.mediazione@comune.fe.it

Conferenza Stampa – Venerdì 4 novembre 2016 alle 11 nella sala degli Arazzi della residenza municipale
Presentazione del ciclo di incontri ‘In rete è più facile! Digitali si diventa’
Venerdì 4 novembre 2016 alle 11 nella sala degli Arazzi della residenza municipale ci sarà la presentazione del ciclo di incontri pubblici di cultura digitale ‘In rete è più facile! Digitali si diventa’ che si terranno in Sala estense il 10 novembre, il 22 novembre, l’1 dicembre 2016.
All’incontro con i giornalisti interverranno l’assessore ai Servizi informatici e Smart city Roberto Serra, Anna Rosa Fava portavoce del Sindaco, il dirigente del Servizio Sistemi informativi e Statistica Fabio De Luigi, Massimo Formichella dell’Inps di Ferrara, Michele Greco dell’Ausl di Ferrara.

Conferenza Stampa – Giovedì 3 novembre alle 10.30 nella sala degli Arazzi della residenza municipale
Presentazione di ‘Novembre Magico’
Giovedì 3 novembre 2016 alle 10.30 nella sala degli Arazzi della residenza municipale si svolgerà la conferenza stampa di presentazione di ‘Novembre Magico’. La manifestazione è in programma da sabato 5 novembre a sabato 17 dicembre tra le sedi di Ferrara, Migliarino e Copparo.
All’incontro con i giornalisti interverranno il vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Massimo Maisto, la sindaca del Comune di Fiscaglia Sabina Mucchi, il responsabile del Teatro De Micheli di Copparo Sergio Guglielmini, Roberto Ferrari della società Stileventi che organizza la manifestazione, Dino Montanari direttore dell’organizzazione non governativa onlus Ibo Italia che è partner della manifestazione.

Assessorato ai Servizi alla Persona – Sabato 29 ottobre alle 16. Interverrà Chiara Sapigni, responsabile del Coordinamento Politico sull’Immigrazione di Anci regionale
La struttura di accoglienza per minori stranieri non accompagnati di Budrio apre le porte alla comunità

L’assessora comunale alla Sanità e Servizi alla Persona Chiara Sapigni, responsabile del Coordinamento Politico sull’Immigrazione di Anci Emilia-Romagna, interverrà sabato 29 ottobre dalle 16 alle 18, all’apertura alla comunità della casa Salina Aria (via Zenzalino Nord 140) a Vedrana di Budrio. All’iniziativa, promossa da ANCI-Associazione Nazionale dei Comuni Italiani dell’Emilia-Romagna insieme al Comune di Budrio, saranno inoltre presenti il sindaco di Budrio Giulio Pierini, l’assessore Sanità-Welfare-Innovazione sociale e solidale del Comune di Bologna Luca Rizzo Nervo e il direttore generale della Cooperativa Camelot Carlo De Los Rios.
Nella struttura sono accolti minori stranieri non accompagnati, per condividere le attività sviluppate nell’ambito del progetto di hub regionale diffuso del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione del Ministero dell’Interno partito in settembre.
L’iniziativa di sabato 29 novembre sarà l’occasione per incontrare i ragazzi accolti e gli operatori della cooperativa Camelot che gestiscono la struttura, e partecipare assieme a loro alle iniziative organizzate per l’occasione, oltre a degustare i piatti multietnici per conoscersi anche attraverso le tradizioni gastronomiche.
Per contatti: Segreteria Anci Emilia-Romagna – 051.6338911 – segreteria@anci.emilia-romagna.it
Miryam Cafaro, Assistente Direzione Amministrativa Anci Emilia-Romagna – 345.1358276 miryam.cafaro@anci.emilia-romagna.it

Decoro Urbano – Operazione volontaria in accordo con l’Ufficio Verde del Comune di Ferrara
La scalinata della chiesa di San Paolo pulita da due giovani richiedenti asilo

Vengono dal Mali e dalla Costa D’avorio i due ragazzi richiedenti asilo, ospiti dell’agriturismo Spagnolina di Porporana, che ieri mattina (27 ottobre), coadiuvati dal proprietario dell’agriturismo stesso e in accordo con l’Ufficio Verde del Comune di Ferrara, hanno ripulito volontariamente la scalinata della chiesa di San Paolo in piazzetta Schiatti. L’intervento ha consentito in particolare di liberare i gradini antistanti l’ingresso dell’edificio dalle erbe infestanti nate spontaneamente.
In allegato le foto dell’intervento

Conferenza Stampa – Venerdì 4 novembre alle 10 nella sala degli Arazzi della residenza municipale
Presentazione delle iniziative natalizie in zona Acquedotto (piazza XXIV Maggio)

Venerdì 4 novembre 2016 alle 10 nella sala degli Arazzi della residenza municipale si terrà la conferenza stampa di presentazione delle iniziative per il periodo natalizio in zona Acquedotto (piazza XXIV Maggio).
All’incontro con i giornalisti interverranno il vicesindaco e assessore al Turismo Massimo Maisto, l’assessore al Commercio Roberto Serra, l’assessore ai lavori pubblici Aldo Modonesi, il presidente di Visit Ferrara Matteo Ludergnani, il direttore artistico di ‘Made Eventi’ Alessandro Pasetti, il direttore generale di Delphi International Riccardo Cavicchi, Giuseppe Nadalini di Engi spa.

Viabilità – Provvedimenti in vigore lunedì 31 ottobre dalle 14 alle 24
Via Carlo Mayr interrotta al transito per la manifestazione ‘Carloween’

Per consentire lo svolgimento della manifestazione ‘Carloween – Halloween in Carlo Mayr’, organizzata dal Comitato Operatori di via C. Mayr e piazza Verdi, nella giornata di lunedì 31 ottobre dalle 14 alle 24, nel tratto di via C. Mayr, da corso Porta Reno a via Giuoco del Pallone, saranno in vigore i divieti di transito e di fermata.

Ambiente – Da venerdì 2 novembre, aperto ogni martedì nella sede del Servizio Ambiente-Energia (via Marconi 39)
Il Comune apre lo Sportello Energia

Sarà attivo da venerdì 2 novembre 2016 nella sede del Servizio Ambiente-Unità organizzativa Energia in via Marconi 39 – con ricevimento del pubblico tutti i martedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17 – il nuovo Sportello Energia del Comune di Ferrara, presentato in anteprima in occasione dell’Energy day che si è svolto il 26 ottobre nella sede di Wunderkammer.
“Un nuovo servizio che il Comune offre ai cittadini – afferma l’assessora all’Ambiente Caterina Ferri – per ricevere informazioni e avere assistenza gratuita su risparmio energetico, incentivi, energie rinnovabili. Ringrazio i tecnici dell’Ufficio che si sono resi disponibili a offrire questa opportunità. L’uso attento dell’energia non solo può portare benefici economici, ma contribuisce a ridurre le emissioni in atmosfera e quindi a rendere l’aria più pulita”
Obiettivo. Lo Sportello Energia ha come obiettivo principale l’assistenza gratuita ai cittadini nel settore dell’Energia per spiegare e affrontare insieme tra collettività e Pubblica Amministrazione problematiche di tipo normativo, obblighi e adempimenti, opportunità di investimenti e finanziamenti relativi al settore energetico.
E’ anche un’opportunità per i cittadini di conoscere i progetti e le realizzazioni a tema sostenibilità energetica, realizzate da questa Amministrazione.
I cittadini possono collaborare anche facendo conoscere le proprie realizzazioni.
Lo Sportello Energia vuole rendere i cittadini maggiormente consapevoli degli interventi di risparmio energetico attualmente possibili.
Inoltre l’Amministrazione promuove iniziative e sensibilizzazione a tema.
Attività:
Lo Sportello è attivo per rispondere ai cittadini suoi seguenti temi:
– Modalità di lettura delle bollette energetiche;
– Nuove tipologie di impianti termici;
– La contabilizzazione del calore nei condomini;
– La gestione e la manutenzione degli impianti termici;
– Energie Rinnovabili;
– Strumenti di finanziamento e contributi fiscali;
– Certificazione energetica;
– Targa energetica elettrodomestici e illuminazione pubblica;
Modalità di funzionamento dello Sportello:
Lo Sportello, negli uffici della Unità organizzativa Energia di via Marconi 39, riceverà il pubblico, previo appuntamento telefonico, nella giornata del martedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17.
Per info e per prendere appuntamento nelle giornate diverse dal giorno di ricevimento al pubblico rivolgersi, in orario d’ufficio, allo 0532 418777 e 0532 418881, email energia@comune.fe.it

Museo di Storia Naturale – Giovedì 3 novembre dalle 16 presentazione di due volumi
Pomeriggio botanico tra felci e licheni

Giovedì 3 novembre dalle 16, il Museo civico di Storia Naturale di Ferrara ospiterà la presentazione da parte di Pier Luigi Nimis, docente di Botanica all’Università di Trieste, e di Alessandro Alessandrini e Fausto Bonafede dell’Istituto per i Beni Culturali e Ambientali dell’Emilia-Romagna, delle loro ultime realizzazioni editoriali dedicate ai licheni italiani e alle felci dell’Emilia-Romagna.
L’incontro, al quale interverrà anche il direttore del Museo Stefano Mazzotti, è aperto alla partecipazione di tutti gli interessati nella sede museale di via De Pisis 24, Ferrara.
The Lichens of Italy. A second annotated catalogue. Pier Luigi Nimis (Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, 2016).
I licheni vengono spesso associati alle tundre artiche e agli ambienti freddi, ma l’Italia, con 2704 specie, è oggi uno dei paesi europei con la più alta biodiversità lichenica (per la Finlandia, ad esempio, si conoscono solo 1673 specie).
Nel nostro Paese i licheni abbondano sia in ambienti naturali che su monumenti in pietra, di cui sono tra le principali cause di bioalterazione, divenendo rari soltanto in ambienti inquinati. Per questo sono ampiamente usati come bioindicatori della qualità dell’aria, con centinaia di studi svolti negli ultimi decenni in tutta Italia.
Il monumentale catalogo dei licheni d’Italia redatto dal Prof. Pier Luigi Nimis, appena pubblicato da EUT, la casa editrice dell’Università di Trieste, fornisce una sintesi di tutte le specie presenti in Italia, specificandone la distribuzione regionale, l’ecologia e gli aspetti sistematici e nomenclaturali.
Pier Luigi Nimis, nel 2014, in occasione del X Congresso Internazionale di Micologia a Bangkok, l’International Association for Lichenology ha conferito la Acharius Medal, il più importante riconoscimento internazionale per studi in questo campo, per il contributo eccezionale allo studio dei licheni apportato nel corso della sua intera carriera scientifica
Felci dell’ Emilia-Romagna: distribuzione, monitoraggio e conservazione / Fausto Bonafede … [et al.]. (Bologna : Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, 2016).
Le ‘Felci’, sono piante molto antiche prive di fiori e di semi, rimaste fedeli (uniche tra le piante vascolari) alla spora quale meccanismo di dispersione della specie attraverso il vento. Il loro aspetto è in genere poco vistoso e i luoghi di crescita sono spesso umidi, ombrosi e in ogni caso lontani dalla luce e dai colori dei prati fioriti. Forse per questo le Pteridofite sono state relativamente trascurate sia dal botanico professionista sia da quello dilettante, anche se di recente si nota un sensibile aumento di interesse.
Eppure questo complesso gruppo di organismi esercita un fascino particolare tutto concentrato nella forma e nella struttura della fronda, un capolavoro di adattamento alla vita nel sottobosco più folto, negli anfratti rocciosi, sulle ceppaie degli alberi, sulla superficie dell’acqua.
Andare in cerca di Pteridofite significa quindi frequentare luoghi poco luminosi, nascosti, appartati; dove il verde profondo e la quiete rendono straordinario il momento della scoperta di una specie rara.
Il desiderio di far conoscere e di proteggere queste piante particolari è uno dei motivi per cui è stato a suo tempo realizzato l’Atlante regionale (Bonafede & al., 2001) e ora questo lavoro di aggiornamento e monitoraggio, che consiste non solo nel catalogo aggiornato delle entità presenti in Emilia-Romagna, ma anche nella rappresentazione della loro distribuzione geografica.

Biblioteca Ariostea – Appuntamento con la Compagnia del libro mercoledì 2 novembre alle 17
‘Sotto i cieli di Urano’, viaggio nella fantascienza assieme agli autori più celebri

Saranno i più celebri autori di fantascienza moderni i protagonisti del nuovo appuntamento con la ‘Compagnia del libro’, in programma mercoledì 2 novembre alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Nel corso dell’incontro, organizzato in collaborazione con l’Associazione culturale il Gruppo del Tasso di Ferrara, Enrico Neri, Eleonora Pescarolo, Elisa Orlandini, Silvia Lambertini, Linda Morini e Alberto Amorelli proporranno letture e analisi dalle opere di vari scrittori del genere.
La grande fantascienza sbarca alla Biblioteca Ariostea. La Compagnia del Libro, infatti, si occuperà di alcuni dei più importanti autori di fantascienza moderni. Asimov, Matheson, Gibson, Bradbury, Heinlen e Dick i nomi nel carnet. Ognuno di loro rappresenta un’idea della fantascienza, dalla classica, alla distopica al cyberpunk. Una carrellata per riscoprire un genere che erroneamente dal grande pubblico viene considerato solo di intrattenimento quando non un parente povero della letteratura mainstream.

Conferenza in Municipio – Giovedì 3 novembre alle 17 nella sala dell’Arengo
Con Filippo Govoni alla scoperta di ‘Biagio Rossetti architetto contemporaneo’

Continuano con successo le conferenze promosse dal Comune di Ferrara in occasione della mostra di Claudio Gualandi dedicata a Biagio Rossetti, che rimarrà aperta al pubblico fino al 14 novembre prossimo nel salone d’Onore del Municipio.
Giovedì 3 novembre alle 17 nella sala dell’Arengo (piazza del Municipio 2) l’architetto Filippo Govoni terrà una conferenza dal titolo ‘Biagio Rossetti architetto contemporaneo’.
Il relatore si soffermerà sull’attualità del ‘modus operandi’ di Biagio Rossetti, particolarmente impegnato nello studio del contesto urbano in cui si trovò a operare, introducendo un linguaggio architettonico nuovo, sempre attento al tema della luce come strumento scenico, metaforico e funzionale. Il confronto, poi, tra gli edifici rossettiani più significativi con alcune costruzioni contemporanee, offrirà a Govoni l’opportunità di spiegare la grande modernità dell’architetto della Corte Estense.
Le iniziative, a ingresso gratuito, sono promosse dagli assessorati alla Cultura e ai Beni Monumentali del Comune di Ferrara.
Per tutti i dettagli sulla mostra e il ciclo di conferenze v. CronacaComune del 10 ottobre 2016
Organizzazione: Ufficio Ricerche Storiche, Servizio Beni Monumentali-Centro Storico, Comune di Ferrara.
Per info: f.scafuri@comune.fe.it; m.moggi@comune.fe.it

Lavori Pubblici e Viabilità – I principali interventi previsti in città dal 31 ottobre al 6 novembre 2016
In corso, in via Saraceno, la pavimentazione della nuova piazza-sagrato davanti la chiesa di Sant’Antonio. Proseguono gli interventi su strade, edifici e illuminazione

Questo l’elenco dei principali interventi e cantieri operativi o in fase di attivazione nel territorio comunale nel periodo dal 31 ottobre al 6 novembre 2016, condotti sotto la supervisione dei tecnici e degli operatori del Settore Opere pubbliche e Mobilità del Comune.
Maggiori informazioni sugli interventi più significativi sono disponibili sul sito http://mappaopere.comune.fe.it
>> Avvio Nuovi Lavori
Beni Monumentali
Al via il restauro delle colonne di piazza Municipio
Ha preso il via in questi giorni, con le operazioni di accantieramento, l’intervento di restauro delle colonne sul lato ovest di piazza del Municipio e del portale su via Garibaldi. Il progetto è frutto di una collaborazione tra pubblico e privato nata su sollecitazione della Fondazione Geometri di Ferrara, che ha proposto all’Amministrazione Comunale, per quest’opera di recupero denominata ‘Adotta una colonna’, il ricorso allo strumento dell’Art bonus. L’intervento sarà realizzato dalla restauratrice Federica Bartalini che provvederà alla pulizia e al restauro delle nove colonne marmoree e degli archi in cotto del loggiato.
L’opera avrà un costo totale di 9.200 euro, quasi interamente finanziato dalle donazioni private, e la sua conclusione è prevista entro il 22 dicembre prossimo.
(per tutti i dettagli sul progetto vedi CronacaComune del 27 ottobre 2016)
>> Proseguimento Lavori in Corso
Interventi Stradali
Riqualificazione di via Saraceno
Proseguono i lavori per la riqualificazione di via Saraceno promossa dall’Amministrazione comunale nell’ambito del Programma Speciale d’area, con il coinvolgimento di Hera spa.
Aggiornamento del 28 ottobre 2016:
Ultimati i sondaggi archeologici davanti la chiesa di Sant’Antonio si sta proseguendo con la realizzazione della pavimentazione della nuova piazza-sagrato; la settimana prossima si inizierà contemporaneamente a lavorare nel tratto stradale compreso tra via Cavedone e via Carmelino procedendo con lo sbancamento, gli allacci alla rete fognaria, i sottofondi ed infine le pavimentazioni in conglomerato bituminoso.
Continuano inoltre le opere per la realizzazione dei nuovi impianti di fognatura e acqua a cura di Hera nel tratto stradale tra via Belfiore e via Porta San Pietro.
La conclusione dell’intera opera è prevista per metà dicembre 2016.
(per tutti i dettagli sul progetto e le fasi di realizzazione vedi CronacaComune del 4 aprile 2016)

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LAVORI ALLE RETI GAS, IDRICA E FOGNARIA E TELERISCALDAMENTO A CURA DI HERA
AGGIORNAMENTO del 28 ottobre 2016:
Proseguono i lavori, a cura di Hera, per la sostituzione di condotte del gas in via Buonporto e via delle Volte angolo via Buonporto. Così come i lavori di manutenzione della rete fognaria in via Penavara (loc. San Martino), mentre in via Saraceno continuano i lavori per la posa di nuove condotte fognaria e idrica (v. sopra).
Nelle vie interessate sono previste modifiche al traffico indicate con segnalazioni sul posto.
Viabilità
Un tratto di via Copparo chiuso al transito per lavori sull’argine del canale
Dal 10 ottobre per circa un mese, per lavori a cura del Consorzio di Bonifica sull’argine del canale contiguo alla via Copparo, il tratto della stessa via Copparo compreso tra via Virgili e via Riminalda sarà chiuso al transito dal lunedì al venerdì, con conseguente deviazione del normale transito veicolare nel percorso alternativo via Virgili-via Viazza-via Riminalda e viceversa. Nei rimanenti giorni della settimana e in quelli festivi infrasettimanali il tratto stradale della via Copparo sarà riaperto al transito con modifiche alla viabilità (limiti di velocità e accantieramento stradale) che garantiscano condizioni di sicurezza in mancanza del guardrail nel tratto interessato dai lavori. Sul posto è presente cartellonistica di avviso.
Manutenzione alla Segnaletica
– Tracciamento della segnaletica orizzontale delle fermate dei bus urbani
Sono in corso i lavori di tracciamento della segnaletica orizzontale delle fermate urbane del trasporto pubblico di linea e delle corsie preferenziali/riservate bus. Per l’esecuzione dei lavori non sono previste chiusure al transito delle strade interessate, ma saranno possibili rallentamenti della circolazione.
– In corso il rifacimento delle banchine carico/scarico e per la sosta invalidi
Proseguiranno fino al 31 ottobre prossimo i lavori di rifacimento della segnaletica per la sosta carico/scarico e per la sosta di invalidi nelle vie e piazze del territorio comunale di Ferrara. Non è prevista la chiusura al traffico delle strade interessate.
– In corso il rifacimento della segnaletica orizzontale in una serie di vie
Proseguiranno fino al 31 ottobre prossimo i lavori di rifacimento della segnaletica stradale orizzontale nelle vie: Bassa, Bentivoglio, Biagio Rossetti, Bologna, Bova, Braghini + Popolo + Vicenza, Briosi, Buttifredo, Ca Bruciate + Carmignana, Canalazzi, Catena, Civetta, Comparto Scuole, Conchetta, Darsena, Due Abeti, Due Torri, F.Lli Rosselli, Fabbri (da via Del Campo a via Bassa), Ladino, della Liberta’ + Rabbiosa, Maragno, Marconi + Roiti, Massafiscaglia + Sabbioncello + Rampa, Michelini, Montesanto, Naviglio, Nuova + Ricostruzione, P.M.I. Comparto, Pioppa, Pontegradella, Porta Catena, Porta Mare, Porta Po, Prinella, Saletta, Scorsuro, Selva, Talassi, Tamara, Trigaboli.
Non è prevista la chiusura al traffico delle strade interessate.
– Manutenzione della segnaletica orizzontale per una serie di strade provinciali e rotatorie
Proseguiranno fino al 31 ottobre prossimo i lavori di rifacimento della segnaletica stradale orizzontale in una serie di strade provinciali e di rotatorie del territorio comunale. Non è prevista la chiusura al traffico delle strade coinvolte.
Saranno in particolare interessate le vie: SP 1 centro abitato di Cocomaro di Cona; SP 1 centro abitato di Cona; SP 1 centro abitato di Quartesana; SP 20 centro abitato di Pontegradella; SP 20 centro abitato di Contrapò; SP 22 centro abitato di Contrapò; SP 22 centro abitato di Codrea; SP 22 centro abitato di Cona; SP 22 centro abitato di Gaibanella – S. Egidio; SP 22 centro abitato di San Bartolomeo in Bosco.
E le rotatorie delle intersezioni tra le vie: Eridano – Diamantina; Eridano – Michelini; Ferraresi – A. Ducale; Ferraresi – C. Porta; Ferraresi – Della Fiera; Bologna – Wagner – Beethoven; Bologna – Veneziani; Wagner – Fabbri; Comacchio – Ponte Caldirolo; Comacchio – De Andre’; Comacchio Tambellina; Caldirolo – Turchi; Porta Catena – G. Bianchi; Isonzo – Ripagrande; Diamantina – Roffi; Fiera – Ingresso Fiera; Venturi – Misericordia; Bonzagni – Drigo – Trenti; Lavoro – Maverna – Puglisi.
Illuminazione Pubblica:
– Lavori di rifacimento della pubblica illuminazione in via Pomposa (tratto tra via Caldirolo e via Pontegradella), via Pacinotti, via Algeria, via Tunisia, piazza Europa, via Messico, via Portogallo, via della Fornace e via della Siepe.
La prossima settimana i lavori proseguiranno in via Algeria. Impatto sul traffico: i lavori potranno comportare qualche rallentamento nei tratti interessati.
– Lavori di rifacimento degli impianti di pubblica illuminazione in corso Isonzo, via Monte Nero, via Poledrelli e via Manini
I lavori proseguiranno la prossima settimana nel controviale di corso Isonzo, nei giardini in angolo con via Poledrelli.
– Lavori di rifacimento degli impianti di pubblica illuminazione nelle vie Montebello, Palestro, De Pisis, e vicolo del Voltino
La prossima settimana i lavori continueranno in via Palestro.
– Lavori di rifacimento degli impianti di pubblica illuminazione di via degli Spadari, via Malborghetto, via Frizzi e via Baruffaldi
La prossima settimana proseguiranno i lavori in via Spadari e limitrofe. Impatto sul traffico: i lavori potranno comportare qualche rallentamento nei tratti interessati.
Edilizia Scolastica
– Interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche alla scuola ‘De Pisis’ di Porotto
Sono in corso i lavori alla scuola secondaria di primo grado ‘De Pisis’ di Porotto (via Ladino 19) per l’installazione della piattaforma elevatrice necessaria all’abbattimento delle barriere architettoniche, per la quale nei mesi scorsi sono state realizzate le lavorazioni edili preliminari. Gli interventi si concluderanno, salvo avversità, entro venerdì 11 novembre. L’area dell’edificio interessata sarà accuratamente segnalata e delimitata ai fini della sicurezza e si cercherà di limitare al minimo i disagi alla normale attività didattica.
– Interventi di adeguamento e messa a norma antincendio della scuola primaria Poledrelli
Sono in corso gli interventi per l’adeguamento alle normative antincendio della Scuola Primaria Poledrelli. Aggiornamento: gli interventi nell’edificio scolastico principale sono ultimati, mentre restano da completare quelli nell’ex casa del custode situata nel cortile interno (conclusione prevista per la fine di novembre, senza disagi per l’attività scolastica regolarmente in corso).
– Ristrutturazione della palestra della scuola primaria Govoni
Sono in corso i lavori di ristrutturazione della Palestra della Scuola Primaria Govoni a Ferrara. Il progetto rientra tra gli interventi ammessi al contributo in conto interessi da parte dell’Istituto per il Credito Sportivo. L’intervento prevede la ristrutturazione, l’ammodernamento e l’adeguamento tecnologico alle normative sulla sicurezza e sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Importo complessivo:120.000 euro. AGGIORNAMENTO: sono state completate le opere necessarie a rendere nuovamente disponibile (da giovedì 20 ottobre) la palestra per le attività motorie scolastiche (spogliatoi esclusi). Mentre i lavori di completamento degli spogliatoi, dei servizi e dell’area esterna attigua (oggetto di perizia suppletiva in corso di redazione) si protrarranno ancora fino alla prima settimana di novembre. La previsione è quella di poter restituire l’impianto finito all’uso extrascolastico dal 7 novembre prossimo.
Edifici Storici e Monumentali
– Restauro post sisma della Certosa monumentale di Ferrara
Sono iniziati il 26 settembre scorso i lavori programmati dall’Amministrazione comunale per il restauro e il miglioramento strutturale post sisma della Certosa monumentale di Ferrara.
Il progetto è stato impostato dopo una attenta analisi del quadro fessurativo e dopo avere individuato i principali meccanismi che lo hanno determinato. Gli interventi saranno realizzati per cantieri distinti e successivi, tutti all’interno dell’area cimiteriale.
Saranno eseguiti interventi sulle strutture in elevazione, sugli archi, sulle volte in muratura, e sulle coperture lignee e in laterizio. Durata prevista dei lavori 510 giorni (conclusione al 17/02/2018)
Per i dettagli v. CronacaComune del 26 settembre 2016
Aggiornamento del 28 ottobre 2016: I lavori saranno sospesi in occasione della festa di Ognissanti e della Commemorazione dei defunti, da venerdì 28 ottobre a domenica 6 novembre per consentire l’accesso a tutto il porticato del primo gran claustro. Gli orari di accesso al cimitero della Certosa prevedono fino al 31 ottobre l’apertura alle 7 e la chiusura alle 18 e dall’1 novembre l’apertura alle 7 e la chiusura alle 17. (v. Cronaca Comune del 27 ottobre 2016)
– In conclusione al Conservatorio ‘G. Frescobaldi’ gli interventi di riparazione post-sisma
L’intervento di riparazione e miglioramento strutturale post-sisma dell’Auditorium e della sede del Conservatorio ‘G. Frescobaldi’ di Ferrara, a seguito degli eventi sismici del 2012, iniziato il 16 maggio scorso, sta volgendo al termine.
Dopo agosto, sono stati completati i consolidamenti strutturali previsti all’interno dell’Auditorium quali la connessione con profili metallici dei principali elementi lignei alla sommità delle murature, l’iniezione di leganti idraulici nelle lesioni in corrispondenza ad intonaci decorati, le opere impiantistiche per l’illuminazione del sottotetto, la posa dei nuovi pluviali ed i raccordi con gli scarichi esistenti; cosi come si sono conclusi i lavori previsti alle strutture del corpo di fabbrica uffici/aule.
Sono state smontate, sia all’esterno che all’interno dell’Auditorium, le impalcature ed è stata ridotta l’area di cantiere, ora presente solo su parte di piazzetta Sant’Anna. Sono in corso il ripristino delle parti rimosse della centinatura lignea che ‘avvolge’ la sala.
Resta da eseguire il riposizionamento degli elementi ornamentali di coronamento del fronte su piazzetta Sant’Anna (due pinnacoli atterrati dal sisma), che avverrà nei prossimi giorni.
In considerazione di una perizia di variante suppletiva avanzata alla Struttura Commissariale, resasi necessaria per fare fronte ai maggiori oneri per puntellature e ponteggi, il cantiere potrà concludersi definitivamente, con la pulizia delle aree interessate dallo stesso, solo dopo la formale approvazione della stessa (presumibilmente entro novembre).
L’intervento, dell’importo complessivo di 260.000 euro, è interamente finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con i fondi per la ricostruzione post-sisma di cui al D.L. 74/201 – assegnati al Conservatorio ‘G. Frescobaldi’ in qualità di Stazione Appaltante.
– A Palazzo Massari in corso i lavori di consolidamento post sisma
Sono in corso i lavori di consolidamento di Palazzo Massari, sede del Museo Boldini, in corso Porta Mare, pesantemente lesionato in occasione del sisma del maggio 2012. Conclusa questa fase di lavorazione verrà attivata l’operazione di restauro di interni ed esterni. L’importo dei lavori appaltati è di € 1.610.663,26. Il finanziamento è a carico del Commissario Delegato per il recupero delle Opere Pubbliche e dei Beni Culturali danneggiati dal Sisma 2012 (per un importo di 790.917 euro) e delle Assicurazioni stipulate dal Comune (per un importo di € 819.745 euro). Il costo totale dell’intervento è di € 2.504.557.
A eseguire gli interventi sarà l’impresa Emiliana Restauri soc. coop di Ozzano Emilia (Bo).
Gli interventi riguarderanno sia Palazzo Massari che l’adiacente Palazzina dei Cavalieri di Malta. Entrambi i fabbricati hanno subito lesioni importanti ma non gravi, che hanno comunque peggiorato un quadro fessurativo preesistente e da anni trascurato. La finalità del progetto di miglioramento sismico è quella di ottenere un consolidamento strutturale ottimale in conformità alla Direttiva P.C.M. del 9 febbraio 2011 nella quale, nel rispetto della storicità dei fabbricati vincolati, non viene richiesto il raggiungimento del livello di protezione sismica necessario per le nuove costruzioni, ma genericamente riferito alla situazione pre-intervento. Le operazioni di consolidamento comunque sono varie e articolate e coinvolgono tutti gli elementi strutturali del complesso in oggetto, implicando inevitabilmente anche aspetti tipicamente architettonici. Gli interventi di restauro e finitura da eseguirsi sui paramenti esterni di questi due palazzi, necessari e consequenziali agli interventi di miglioramento strutturale post-sisma, saranno dunque differenti a causa delle loro diverse caratteristiche storico-architettoniche. Per entrambi i Palazzi sarà eseguito il restauro di tutti gli elementi decorativi, in cotto, pietra e stucchi e, in accordo con la Soprintendenza ai Beni Architettonici, si è scelto di riproporre, le colorazioni originarie desunte dai ritrovamenti stratigrafici svolti. Dalle indagini stratigrafiche eseguite, è emerso che una prima stagione figurativa del Palazzo Massari si distinguesse per gli ordini architettonici scialbati ad imitazione della pietra d’Istria in contrapposizione alle specchiature di fondo, trattate con una leggera velatura color mattone. Mentre per la Palazzina settecentesca sono state ritrovate tracce di coloriture molto chiare, leggermente rosate. Per le cornici delle finestre, degli archi e degli elementi decorativi, le tinte ritrovate sono di colore grigio chiaro.
(per ulteriori dettagli sul progetto vedi CronacaComune del 6 ottobre 2016)
– Casa Niccolini in ristrutturazione per ospitare la sezione ragazzi della biblioteca Ariostea e la sede della Società Dante Alighieri
Sono in corso a Casa Niccolini i lavori per la ristrutturazione dell’edificio destinato a ospitare la sezione della biblioteca Ariostea dedicata ai ragazzi con spazi appositi per la lettura e per la didattica. Al proprio interno, Casa Niccolini ospiterà anche la sede della Società Dante Alighieri. La conclusione dell’opera è prevista per il luglio 2017. Per tutti i dettagli del progetto v. CronacaComune dell’1 luglio
– Alla Palazzina ex Mof interventi di riqualificazione nel segno della conservazione
Sono in corso gli interventi di riqualificazione della Palazzina ex Mof destinata a ospitare la sede dell’Urban Center comunale e dell’Ordine degli Architetti di Ferrara. La conclusione dell’opera è prevista per il luglio 2017. Per tutti i dettagli del progetto v. CronacaComune del 7 luglio
Verde Pubblico
Operazioni di sfalcio dell’erba e manutenzione del verde
Sono in corso nelle aree di verde pubblico cittadino le operazioni di sfalcio dell’erba curate da Ferrara Tua srl, sotto la supervisione dei tecnici dell’Ufficio Verde del Comune di Ferrara.

Museo di Storia Naturale – Studenti e cittadini coinvolti nella conservazione della natura
Al via due progetti di citizen science per lo studio delle chiocciole e della mortalità stradale degli animali

Si è svolta lo scorso giovedì 27 ottobre ‘Biodiversità in città’, la giornata che il Museo civico di Storia Naturale di Ferrara ha dedicato alla Citizen Science, la scienza dei cittadini, per sensibilizzare ai progetti di scienza partecipata.
Nella mattinata, sotto la guida di esperti, tra i quali Fausto Benocci dell’Università di Siena, due classi dei Licei Ariosto e Roiti hanno sperimentato, nello straordinario scenario dell’area agricola, un tempo sede degli antichi orti dei Certosini, dell’Azienda Terraviva Biopastoreria, le tecniche di campionamento della fauna più comunemente utilizzate per le indagini sul campo, e hanno utilizzato due app per smartphone e tablet che consentono di effettuare segnalazioni naturalistiche raccolte da siti internet appositi. L’esperienza scientifica si concluderà giovedì prossimo con un laboratorio in Museo per l’analisi del materiale raccolto e l’elaborazione dei dati.
(Nelle foto gli studenti delle classi 3a S Liceo Scientifico “Roiti” con l’insegnante Monica Bonora, e 1a M del Liceo Ariosto con l’insegnante Anna Rosa Chieregato impegnati nelle attività)

Nell’incontro pomeridiano del 27 ottobre, aperto a tutti in Museo, Stefano Martellos dell’Università di Trieste, Stefano Mazzotti e Carla Corazza del Museo di Storia Naturale hanno presentato il protocollo d’intesa siglato nei mesi scorsi fra il Museo e l’Università di Trieste per il progetto europeo LIFE CS-MON.
Nel corso del convegno, il Museo ha lanciato i suoi primi due progetti di scienza dei cittadini: ‘CosMos’, dedicato al monitoraggio di alcune specie di chiocciole che hanno valenza di indicatori biologici, e ‘Delta Road Kill’, il cui scopo è quello di studiare il fenomeno della mortalità stradale degli animali nelle province del Delta del Po.
L’Azienda Agricola Terraviva Biopastoreria ha offerto a tutti i partecipanti una degustazione a base dei propri prodotti biologici.
La Citizen Science
La Citizen Science (la scienza dei cittadini), indica i progetti di ricerca scientifica finalizzati alla conoscenza e alla conservazione della natura che, per i monitoraggi delle specie animali e vegetali su aree estese, si avvalgono di scienziati dilettanti o non professionisti i quali trasmettono ai ordinatori dei progetti le loro osservazioni diventando parte integrante del processo scientifico..
Nacque in Gran Bretagna agli inizi del XX secolo con il censimento degli uccelli nidificanti ‘Christmas Bird Count’.
La ricerca scientifica e il monitoraggio delle specie animali e vegetali sono indispensabili
per valutare lo stato di fatto ed i cambiamenti in corso nel mondo naturale e quindi per elaborare piani e progetti di conservazione e tutela ambientale.
Negli ultimi anni la scienza dei cittadini per la biodiversità ha visto aumentare le sue possibilità in modo esponenziale, grazie alla diffusione degli strumenti web interattivi ed alla possibilità di gestire vastissime banche dati offerta dalle moderne tecnologie.

Gara Pubblica – Il bando consultabile sul sito del Comune
Appalto per i lavori post sisma a Palazzo dei Diamanti, Pinacoteca Nazionale, Museo Antonioni e Museo del Risorgimento

Scadranno il 28 novembre prossimo i termini per la presentazione delle domanda di partecipazione alla procedura aperta per i lavori di riparazione e miglioramento strutturale post sisma di ‘Palazzo dei Diamanti, Pinacoteca Nazionale, Museo Antonioni e Museo del Risorgimento – Ferrara’, il cui bando è stato pubblicato oggi dal Comune di Ferrara.
L’avviso e la relativa documentazione sono consultabili sul sito www.comune.fe.it alla voce ‘Bandi di gara’ (http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=222)

Conferenza Stampa – Giovedì 3 novembre 2016 alle 11, nella sala dell’Arengo (residenza municipale)
I nuovi cantieri in partenza nei prossimi mesi nel territorio comunale

Giovedì 3 novembre 2016 alle 11, nella sala dell’Arengo (residenza municipale), verranno illustrati ai giornalisti i nuovi cantieri in partenza nei prossimi mesi nel territorio comunale. Interverranno all’incontro l’Assessore comunale ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi, il direttore tecnico del Comune Fulvio Rossi, il capo settore Opere Pubbliche e Mobilità Luca Capozzi, la dirigente del Servizio Amministrativo Opere Pubbliche Patrizia Blasi, il dirigente del Servizio Edilizia Ferruccio Lanzoni e il dirigente del Servizio Infrastrutture e Mobilità Enrico Pocaterra.

movimento5stelle

Buoni spesa e richiedenti asilo

Da: Movimento 5 Stelle

Divampa la polemica dei buoni spesa destinati ai profughi utilizzati impropriamente da altri soggetti per acquistare beni di tutti i tipi alla Coop. È un tema complesso, proviamo a fornire alcuni chiarimenti e a proporre qualche riflessione critica.
Innanzitutto: perché le strutture di accoglienza distribuiscono buoni spesa?
Sgombriamo il campo da equivoci: non hanno nulla a che vedere con i 2,50 euro al giorno per migrante che vengono corrisposti per le piccole spese in contanti.
I buoni spesa vengono invece distribuiti per il vitto, quando manca la mensa interna e per l’acquisto di abbigliamento ai cambi di stagione.
Tutti questi costi sono ricompresi nei fondi destinati all’accoglienza, i famosi 35 euro a individuo.
È del tutto evidente che il mercato dei buoni spesa non dovrebbe esistere e il Direttore stesso di Camelot ne stigmatizza la diffusione, ma dal 2006 ad oggi non è stato in grado di intervenire sulla natura dei buoni spesa, né di ampliare gli esercizi aderenti, né di proporre soluzioni diverse.
La prima grave anomalia di questo sistema è che l’unico beneficiario dei buoni spesa è Coop, che si trova ad esercitare un monopolio assoluto di tutte le risorse pubbliche destinate all’accoglienza a Ferrara; devono essere coinvolte altre realtà, altri attori dell’economia del territorio.
In Val Camonica, provincia di Brescia, ad esempio, i Comuni hanno stipulato accordi coi negozi di vicinato per fare in modo che gli acquisti per le strutture di accoglienza vengano fatti lì, generando una ricaduta economica sul territorio.
Seconda questione è scoraggiare il mercato nero. La soluzione è molto semplice: i buoni devono diventare nominativi, spendibili unicamente dal beneficiario. Coop verifica l’identità di chi intende fruire della propria carta fedeltà, allo stesso modo potrà tranquillamente controllare anche l’identità di chi spende il buono e così potrà fare ogni altro esercizio aderente al progetto. Va inoltre limitata e mirata la spendibilità del buono verso alcune merci ben definite, ad esempio generi alimentari e vestiario, anche convenzionandosi con associazioni che operano sul territorio per il bene comune (pensiamo ad esempio al mercatino ADO, per il vestiario) per fare sì che le risorse tornino in circolo per la collettività.
Non è così importante quanto ampio sia il fenomeno, l’accertamento richiederà tempo. Piccolo o grande che sia, Camelot non può limitarsi a riconoscere la propria impotenza di fronte a questa pratica odiosa: ha l’obbligo civile e morale di fermarlo trovando soluzioni, che sono peraltro molto più semplici di quello che si vuol par credere. Pare impossibile che l’unica realtà che si occupa di accoglienza a Ferrara da tanti anni, anch’essa in regime di monopolio di fatto, e gestisce risorse della collettività per milioni di euro prendendo in carico migliaia di migranti, abbia generato un sistema così lacunoso.
Non è neanche detto che sia indispensabile ricorrere ai buoni spesa: nel trevigiano, ad esempio, non si utilizzano buoni spesa, i centri di accoglienza provvedono pasti e vestiti autonomamente approvvigionandosi nei diversi negozi del territorio, o recuperando i generi alimentari in scadenza.
È evidente quindi che se davvero si volesse affrontare il problema con spirito costruttivo, virtuoso e in piena trasparenza, ampliando anche la platea di attori in gioco, le soluzioni semplici ed immediate ci sarebbero, eccome. Ci attiveremo nelle sedi opportune nei prossimi mesi affinché questo accada.

Proiezione speciale di Halloween al Cinema Boldini. ‘The Rocky Horror Picture Show’

Da: Organizzatori

Lunedì 31 ottobre alle ore 21.00 verrà proiettato al cinema Boldini il film culto The Rocky Horror Picture Show. Per l’occasione la proiezione sarà animata dagli attori di Ferrara Off. La proiezione è organizzata in collaborazione con Miranda, Circomassimo arcigay arcilesbica e l’Associazione Feedback.
The Rocky Horror Picture Show, disinibito omaggio ai generi horror e fantascienza e alla musica rock, racconta la storia di Janet (una giovanissima Susan Sarandon) e Brad (Barry Bostwick), due fidanzati molto pudichi, che trovano rifugio da un temporale in un castello inquietante. Il non meno angosciante maggiordomo Riff Raff (Richard O’Brien) li introduce al padrone di casa, il Dr. Frank-N- Furter (Tim Curry), abbigliato solo di tacchi a spillo, calze a rete, babydoll e guanti di pizzo. Sono capitati in un’occasione molto speciale: la convention dei trans-vestiti della Transilvania, il fatidico momento in cui Frank-N- Furter dà vita a Rocky, la perfetta creatura sessuale. I due fidanzatini sono sconvolti dai bizzarri personaggi che abitano il castello, ma sono costretti a fermarsi per la notte, che segnerà la loro iniziazione al sesso. Di ogni tipo…
L’evento è stato organizzato utilizzando la piattaforma Movieday. Acquistando il biglietto online al sito www.movieday.it oppure i giorni prima della proiezione in cassa al cinema si avrà diritto ad un prezzo scontato (4 euro anziché 5).
Dopo la proiezione al cinema Boldini del Rocky Horror la serata proseguirà al circolo arci bolognesi (piazzetta s. nicolò) per una serata curata dallo staff di Miranda.
Per informazioni: www.cinemaboldini.it
t. 0532241419 – 0532247050 (Cinema Boldini).

Performance Tatsunori Kano ‘Oltre l’orizzonte’

Da: Organizzatori

Sabato 29 Ottobre dalle ore 17.00 Galleria del Carbone
Via del Carbone 18/a – 44121 Ferrara
Orario: dal Mercoledì al venerdì 17.00-20.00; sabato e festivi 11.00-12.30 / 17.00-20.00 chiuso lunedì e martedì.

In prossimità della Galleria del Carbone Sabato 29 Ottobre dalle ore 17.00, nell’ambito della mostra personale di Tatsunori Kano dal titolo ‘Oltre l’orizzonte’, l’artista giapponese di adozione bolognese realizzerà in estemporanea un’opera pittorica di grandi dimensioni. Sarà interessante da parte degli intervenuti vedere lo svolgersi dell’opera dalle primissime fasi di abbozzo alla continua ed incessante sovrapposizione delle mestiche cromatiche e materiche.
La mostra ha il patrocinio dell’Ambasciata Giapponese e del Comune di Ferrara, sarà visitabile fino al 6 Novembre con i seguenti orari: dal Mercoledì al venerdì 17.00-20.00; sabato e festivi 11.00-12.30 / 17.00-20.00 chiuso lunedì e martedì.

Il cordoglio al Sindaco Marco Fabbri

Da: Comune di Comacchio

L’Amministrazione Comunale è stata colpita da un grave lutto, per l’improvvisa scomparsa di Mara Viali, compagna del Sindaco Marco Fabbri. Il Segretario Generale, Dott.ssa Daniela Ori, la Giunta Comunale, i dirigenti e i dipendenti si uniscono al dolore del Sindaco e della sua famiglia, esprimendo sentimenti di profondo cordoglio e di sentita partecipazione al lutto.
Si ringraziano tutti coloro che in queste ore stanno facendo pervenire attestazioni di vicinanza con telegrammi, mails, telefonate e messaggi. Sabato 29 ottobre p.v., alle ore 11 nella Sala del Commiato di Copparo, sarà portato l’estremo saluto a Mara.

Copparo. Avviamento al lavoro per categorie protette

Da: Comune di Copparo

Il Comune di Copparo ha pubblicato un avviso di avviamento al lavoro per la copertura di un posto riservato alle categorie protette. Possono accedere: vittime del dovere, terrorismo e criminalità organizzata; orfani/vedove del lavoro; equiparati orfani/vedove del lavoro; orfani/vedove di guerra ed equiparati; profughi italiani; vittime della uno bianca, eccidio di Kinda e disastro di Ustica.
Per ogni ulteriore informazione rivolgersi all’ufficio personale dell’Unione Terre e Fiumi 0532 864616 e scaricare il bando e la documentazione dal sito del Comune di Copparo.

Coro Santo Spirito

Da: Organizzatori

Evento musicale cittadino di prim’ordine, in programma mercoledì 2 novembre alle 21. La Basilica di San Giorgio ospiterà l’Orchestra da Camera di Ravenna e il Coro Polifonico di Santo Spirito nella Messa da Requiem in Do minore di Luigi Cherubini. L’atteso appuntamento vedrà anche quest’anno la formazione corale diretta da Francesco Pinamonti e presieduta da Mauro Vignolo, collaborare con l’orchestra condotta da Paolo Manetti, direttore e compositore allievo di Bruno Bettinelli: un binomio ormai abituale, quello costituito dalla formazione ravennate e dal coro di Francesco Pinamonti, che propone ogni anno pagine per coro, soli e orchestra nelle chiese cittadine, in un programma coordinato con l’antica città bizantina. Oltre a Cherubini, gli autori che si sono succeduti nella ricorrenza sono stati tra gli altri Johann Sebastian Bach, Michael Haydn, Wolfgang Amadeus Mozart e Gabriel Fauré. Si è così consolidata dal 2009 ad oggi una consuetudine a cui gli ascoltatori hanno dimostrato di affezionarsi profondamente. Il concerto di San Giorgio ritroverà quest’anno una motivazione umanitaria di grande spessore: l’incasso sarà devoluto integralmente a sostegno dell’Associazione Nati Prima per l’acquisto di materiali destinati al Reparto di Neonatologia dell’Arcispedale Sant’Anna.
Sappiamo che se Beethoven avesse scritto un Requiem, avrebbe preso spunto da quello in Do minore di Cherubini («Sarebbe il mio solo modello», scrive …), da lui stesso considerato, negli anni Venti del diciannovesimo secolo, «il maggiore compositore vivente». Non è un caso che proprio questa musica sia stata eseguita ai funerali di Beethoven, nel 1827. All’epoca, l’opera di Cherubini aveva già dieci anni, essendo stata commissionata nel 1817 da Luigi XVIII re di Francia, per commemorare la memoria del fratello Luigi XVI, decapitato dai rivoluzionari ventiquattro anni prima. Proprio nella Chiesa di Saint Denis, tra i resti dei reali e in pieno clima di restaurazione post- napoleonico, il Requiem fu eseguito per la prima volta. In seguito, la pagina avrebbe trovato vari estimatori illustri, come Schumann e, soprattutto, Berlioz, che vi rilevava «straordinaria abbondanza di idee, pienezza di forme e stile sublime». Anche per compiacere l’intento commemorativo dettato dal re (su invito del quale, poco prima, Cherubini era stato chiamato a dirigere la Cappella Musicale) e assecondarne la volontà di riconciliazione suggerita dal momento storico, il compositore toscano sceglie di ricavare un lavoro di compostezza solenne e quasi distaccata, evitando soluzioni formali di sapore pur vagamente teatrale e accedendo, invece, ad atmosfere di oggettività spirituale lontane da ogni seduzione mondana. In quest’ottica si spiega pure la rinuncia alle voci soliste, quasi a esaltare un senso di collettività alieno da privilegi. La scelta di non includere violini in orchestra regala al racconto una tinta scura e connotante: qualcosa del genere farà Stravinskij, un secolo più tardi, nella Sinfonia dei Salmi.
Ingresso a 10 euro biglietto di entrata semplice, 20 euro con quota di sostegno dell’iniziativa.
Prevendita Teatro Comunale di Ferrara fino al 31 ottobre negli orari di biglietteria. La sera stessa del 2 novembre sul luogo del concerto.

Nota politica di alternativa democratica, rifondazione e sel

Da: Organizzatori

Delta del Po. Chiunque si occupi di fiumi, anche solo superficialmente, sa che il loro luogo d’incontro con il mare è un territorio fragile per eccellenza. Costantemente mutevole. E l’adattamento ad esso delle comunità che lo abitano è sempre posto in tensione e a dura prova. In tutti i sensi: economici, sociali, culturali e politici. Essendo poi, il Delta del Po, il terminale di una delle aree più ricche del pianeta, la Pianura Padana – un terminale, che per di più si specchia nel Mediterraneo –, esso è tra i primi a soffrirne le molteplici contraddizioni. Vecchie e nuove. Compresa quella della inconsistente ‘superficie sottile della civiltà italiana’ dei piccoli centri di una periferia lunga quanto lo Stivale. Troppo facile ed ingiusto quindi mettere ulteriormente in croce la comunità di Gorino. La cosmica frittata, che ha fatto il giro del mondo, dello squallido respingimento di un pugno di migranti, di cui si è resa coprotagonista e allo stesso tempo vittima, porta delle responsabilità ben più grandi di lei. Ed è con queste ultime che bisogna fare, fin da subito, i conti. Per scacciare dal tempio al più presto la cattiva politica che l’ha prodotta e che rischia di vanificare nello spazio di un solo mattino anni e anni di sforzi ed energie profuse per qualificare con un più alto e più consono profilo il Delta. La cattiva politica si batte unicamente con la buona politica.
Non c’è altra strada. E di questa esigenza deve farsi interprete in primo luogo, a livello istituzionale, Comacchio, che alle conseguenze di quanto successo è, alla fin fine, la più esposta, proprio per la sua qualità di Città del Delta. Va immediatamente sollecitata in questo senso la Provincia perché, d’intesa con la Regione, convochi una urgente conferenza di tutti i Comuni ferraresi per definire una strategia di lunga lena volta a non lasciare sola la locale Prefettura nel delicato ed indifferibile compito di un’ equa accoglienza dei migranti. Per non ripetere più gli errori di questi giorni tristi.
Tristissimi anche per la prematura scomparsa della compagna del Sindaco di Comacchio, Marco Fabbri, a cui rivolgiamo le nostre più sentite e sincere condoglianze.

Alternativa Democratica
Rifondazione Comunista
Sinistra Ecologia Libertà

Divinità del mare e dei fiumi

Da: Organizzatori

Ritornano Fluviali, i laboratori per bambini per giocare e conoscere il mondo dell’acqua

Un racconto che scorre lungo i miti legati al mondo dell’acqua, con giochi per associare le divinità al loro attributo identificativo. Viaggiando indietro nel tempo, per questo secondo appuntamento di Fluviali l’associazione Encanto porta piccoli curiosi amanti della storia e dell’avventura alla ricerca delle ‘Divinità del mare e dei fiumi’, sabato 29 ottobre (dalle 17 alle 19) al Wunderkammer di via Darsena 57. Con l’utilizzo di carte si faranno scoprire ai bambini i miti del mondo acquatico, che i piccoli dovranno identificare e correlare al loro significato simbolico.
Seguendo l’argomento principale del progetto Smart Dock, che è il fiume e il suo sviluppo legato alla città, Fluviali porta alla scoperta di tutte quelle culture dell’antichità che utilizzarono l’acqua come via per il trasporto di persone e merci, trasmettendo anche nuovi stili e abitudini.
La volontà dei laboratori di Fluviali è quella di educare le nuove generazioni e favorire la consapevolezza del nostro territorio. La diffusione sia della storia che dell’archeologia nel ferrarese è infatti legata ai corsi fluviali. Per questo, Encanto ha voluto creare un programma di attività, pensato soprattutto per le famiglie, con l’utilizzo della rievocazione storica. I diversi incontri di Fluviali, che si svilupperanno per tutto novembre, sono strutturati in due diverse parti: da un lato in laboratori esperienziali per bambini da svolgere nella sede di Wunderkammer, dall’altro con visite monotematiche ai musei archeologici della città.
L’associazione Encanto del Centro Interculturale Italo – Español, con sede al Wunderkammer, promuove in maniera creativa attività culturali e artistiche tra le due culture, incrementando lo sviluppo e la rinascita del territorio. Per informazioni: associazione.encanto@gmail.com, 366.4803237.

Barry Harris Solo & Trio

Da: Jazz Club Ferrara

Sabato 29 ottobre, in collaborazione con Bologna Jazz Festival, il Jazz Club Ferrara ospita una leggenda vivente del bebop, il pianista Barry Harris che regalerà una doppia performance, in solo e in trio, accompagnato da Luca Pisani al contrabbasso e Fabio Grandi alla batteria.

In diciotto anni di storia il Torrione non era ancora riuscito a incrociare Barry Harris, uno dei più rappresentativi musicisti jazz viventi. È un appuntamento da non perdere, quindi, quello in programma per sabato 29 ottobre (ore 21.30) in collaborazione con Bologna Jazz Festival, in cui il pianista, compositore e didatta, regalerà al pubblico del Jazz Club un doppio concerto in solo e in trio, affiancato da Luca Pisani al contrabbasso e Fabio Grandi alla batteria.
Barry Harris (Detroit, 1929) è una vera e propria leggenda del bebop che, sin dagli anni ’50, ha influenzato decine e decine di pianisti in tutto il mondo attraverso la sua corposa produzione discografica, la miriade di concerti sostenuti e l’apprezzata attività di didatta.
Harris assorbe la vibe della città nel momento in cui Detroit è un fulcro musicale attorno a cui gravitano artisti del calibro di Thad Jones, Hank Mobley, Elvin Jones, Tommy Flanagan, Milt Jackson, Frank Froster, Yusef Lateef, Peeper Adams, Frank Rosolino, Kenny Burrell, Paul Chambers, e dove approdano, tra gli altri, Charlie Parker, Dexter Gordon e John Coltrane.
L’idioma bebop che gli scorre nelle vene esplode a New York, dove si trasferisce, e dove inizia a collaborare con Cannonball Adderley, Coleman Hawkins e Lee Morgan. Sono i mitici anni ’60, periodo in cui dà inizio anche all’attività didattica che prosegue senza sosta tuttora. Nel decennio successivo condivide l’appartamento di proprietà della baronnessa Pannonica de Koenigswarter con Thelonious Monk, e incide, con Sonny Stitt, ‘Tune Up’ e ‘Constellation’. Una quarantina sono gli album prodotti, circa la metà come leader per etichette quali Riverside, Prestige, Blue Note e Capitol. 
Harris ha scritto pagine indimenticabili della musica afroamericana accanto ai più grandi, da Miles Davis a Clifford Brown, e sebbene la sua estetica abbia acquisito nel tempo sempre maggior profondità e complessità, è rimasto fedele alle radici del bop alimentando quella fiamma accesa all’inizio della sua carriera.

Informazioni
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline 339 7886261 (dalle 15:30)
Prenotazione cena 333 5077059 (dalle 15:30)
Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.
Dove
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi Gps è preferibile impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.
Costi e orari
Intero: 20 euro
Ridotto: 15 euro (la riduzione è valida prenotando la cena al Wine Bar, accedendo al solo secondo set, fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card, per i possessori di MyFe Card, per i possessori della tessera AccademiKa, per i possessori di un abbonamento annuale Tper, per gli alunni e docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio ‘G. Frescobaldi’ di Ferrara)
Intero + Tessera Endas: 25 euro
Ridotto + Tessera Endas: 20 euro
Nb Non si accettano pagamenti Pos
Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00
Direzione Artistica: Francesco Bettini

Barry Harris Trio

Da: Organizzatori

Concerto di giovedì 3 novembre
Bologna, Cantina Bentivoglio, ore 22
Barry Harris, pianoforte; Luca Pisani, contrabbasso; Fabio Grandi, batteria

Il concerto del pianista Barry Harris alla Cantina Bentivoglio di giovedì 3 novembre (inizio alle ore 22) sarà il vero battesimo cittadino per il Bologna Jazz Festival 2016. Dopo un prologo, una serie di serate a Ferrara e la Hera Masterclass tenuta dallo stesso Harris, finalmente il capoluogo emiliano inizia a riempirsi di jazz dal vivo. Barry Harris, uno dei più longevi maestri della tradizione afroamericana in attività, si esibirà in trio, accompagnato da Luca Pisani al contrabbasso e Fabio Grandi alla batteria. Il Bjf proseguirà poi senza interruzioni sino al 20 novembre, tornando in alcune altre occasioni alla Bentivoglio e toccando inoltre importanti teatri (Manzoni, Duse, Unipol Auditorium) e altri club, non solo bolognesi (Bravo Caffè, Barazzo, Torrione di Ferrara).
Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol e del main partner Gruppo Hera.
Barry Harris (nato a Detroit nel 1929) è uno dei pochissimi musicisti in attività ad aver vissuto in pieno la stagione in cui il jazz transitò dal puro bop all’hard-bop: nel suo stile emergono echi di Monk e Bud Powel, ma quel che più si nota è la forte individualità del pianista del Michigan. Attivo sulla scena della sua città natale per tutti gli anni Cinquanta, ebbe presto modo di mettersi in luce al fianco di figure fondamentali come Miles Davis, Sonny Stitt, Thad Jones, Gene Ammons, facendo anche una comparsa nello storico quintetto di Clifford Brown e Max Roach. Nel 1960 si trasferisce a New York: è il periodo della sua più intensa produzione discografica come leader, prima per la Riverside, poi per la Prestige. Ma pur continuando a coltivare i propri gruppi (soprattutto trii) ed essendo costantemente attivo anche come didatta, Harris non smise di accettare le convocazioni che gli arrivavano dai più importanti leader in circolazione: da Cannonball Adderley a Dexter Gordon, Illinois Jacquet, Yusef Lateef, Hank Mobley, Lee Morgan (lo si ascolta nell’epocale The Sidewinder). Fu al fianco di Coleman Hawkins praticamente per un decennio e nel corso degli anni Settanta condivise con Thelonious Monk la residenza della baronessa Pannonica de Koenigswarter.
Da allora sempre più rilevante è diventata la sua attività didattica, che lo ha reso uno dei docenti più stimati a livello internazionale. Oltre ai corsi che tiene regolarmente a New York, è invitato a tenere stage e conferenze in innumerevoli università e istituzioni musicali statunitensi, europee e giapponesi.

Informazioni e prenotazioni Cantina Bentivoglio:
via Mascarella 4/b, Bologna.
tel.: 051 265416
www.cantinabentivoglio.it
Si consiglia la prenotazione. Rivolgersi direttamente al locale.

Dal teatro al cinema: un viaggio fra due mondi.

 

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“Dal teatro al cinema: un viaggio fra due mondi” (Scuola di teatro e audiovisivi). Una scuola di racconti teatrali e digitali. Non si tratta di un corso ma di una vera e propria scuola della durata di due anni e con diversi insegnanti, specifici per le diverse materie trattate. La filosofia che ispira il nostro lavoro è quella di tracciare un percorso che fonda nella forza del teatro, capace di raccontare storie nello spazio, quella di raccontarle anche su di uno schermo, che questo sia quello del computer, del video o del cinema. Recitare è “essere veri in una situazione finta”, una definizione bella e semplice, che descrive il processo profondo che sta alla base del lavoro creativo, in teatro e su uno schermo, ovunque vi sia una storia raccontata attraverso gli attori ed i personaggi cui essi danno vita. La regia teatrale è raccontare una storia nello spazio, componendo tutti i linguaggi, da quelli del testo, delle luci e dei suoni, dell’organizzazione visiva e dinamica della scena, fino a quelli degli attori.

Tutto questo costituisce il fondamento della possibilità di raccontare storie sugli schermi Finalità Attraverso l’antica e nobile radice teatrale intendiamo quindi dare una nuova dignità a tante forme di racconto contemporaneo di grande facilità tecnica ma spesso realizzate senza alcuna qualità artistica e con pessimi risultati comunicativi, come il video, il cortometraggio o la web serie, nonché contribuire alla qualità del lavoro cinematografico.

La struttura
I due anni e gli insegnamenti.Primo anno, insegnamenti: “Recitazione I: storie, personaggi, situazioni. La finzione, la presenza fisica e il personaggio”. “Regia I: i mondi possibili del racconto scenico” “Recitazione per lo schermo, davanti all’obiettivo. Acting e micromimica facciale”. “Realizzazione di un cortometraggio” Secondo anno, insegnamenti: “Recitazione II: La finzione, la presenza fisica e il personaggio, a confronto con vari tipi di testualità” “Regia II: storie, personaggi e situazioni da vari testi e sceneggiature: le diverse modalità del racconto spettacolare” “Sceneggiatura” “Realizzazione di un video originale degli allievi” .

“Caratteristica che riteniamo unica della scuola, sarà quella di presentare, come esercitazione di fine anno, una performance teatrale dalla quale trarremo spunto per creare un video su quello stesso soggetto, ma questa volta sceneggiato e montato secondo il linguaggio dell’audiovisivo, e quindi come racconto filmico per lo schermo.” La scuola è rivolta in particolare al mondo dei giovani e degli studenti universitari che abbiano avuto esperienze o abbiano un forte interesse per le arti dello spettacolo, la comunicazione, la recitazione e la fiction, attraverso i media “in presenza”, come quello teatrale, o il mezzo tecnologico, vissuto con una nuova qualità del messaggio e una diversa incisività del racconto sul piano emotivo, comunicativo, significativo. Opportunità create dalla scuola I prodotti, risultato del percorso fatto insieme, potranno partecipare a festival e rassegne, italiane e straniere, e girare su piattaforme web dedicate. Avremo l’opportunità di sottoporre il nostro lavoro al “Giffoni Film festival”, con cui collaboriamo, nonché network televisivi con i quali cooperiamo da tempo. Al termine del secondo anno sarà consegnato un diploma riconosciuto da Fonè e i suoi collaboratori e patrocinatori, come il “Giffoni Film Festival”, l’ARCI provinciale di Ferrara, il Comune di Ferrara

Organizzazione
Direttore artistico: Massimo Malucelli
Prima lezione gratuita: martedì 8 novembre 2016 ore 20,30 – 23 Periodo: novembre – maggio Frequenza: martedì e venerdì ore 20,30 – 23 Sede: associazione “Fonè”, via Arianuova, 128 Costi: 7 mesi per 20h al mese, tot 140h = Euro 665 totali, divisi in rate da 95€ mensili + 60 euro di iscrizione associativa annuale (comprensivi di materiali di consumo e saggio finale). Per gli studenti universitari c’è un forte sconto: 7 mesi per 20h al mese, tot 140h = Euro 455 totali, divisi in rate da 65€ mensili + 60 euro di iscrizione associativa annuale (comprensivi di materiali di consumo e saggio finale).

Pagamento
Alla prima lezione del mese al nostro incaricato.
Per motivi amministrativi questa regola dovrà essere rispettata con rigore.
Il pagamento sarà effettuato mese per mese 
A dicembre però si richiede anche il versamento della quota corrispondente al mese di maggio, a titolo di cauzione ed impegno da parte dello studente. Le lezioni saranno quindi pagate fino ad aprile compreso, in quanto maggio sarà già stato pagato.
Si capirà che l’organizzazione del corso è onerosa e soggetta a spese fisse, inoltre pensiamo che aderire a quest’esperienza debba essere un impegno che va rispettato seriamente, tanto da parte di chi la organizza come da parte di chi la frequenta, per cui, comunque, il pagamento dell’intera quota annuale rateizzata secondo cadenza mensile, è obbligatorio. Numero chiuso: minimo 8 massimo 20 persone.

Contatti
Vedi sito: www.foneteatro.com  Per info: foneteatro@gmail.com     Tel: 347 5997889 Si prega di prenotare la lezione di prova tramite mail

INSOLITE NOTE
L’antidoto: il nuovo album di Eugenio Picchiani contro discriminazione e pregiudizio

La cover di “Vedrai vedrai” è il biglietto da visita di Eugenio Picchiani, interprete della versione rock del brano di Luigi Tenco, sorprendente per l’energia che riesce a dare a questo classico della canzone italiana. Il brano riflette i sensi di colpa del cantautore ligure nei confronti della madre, in ansia per il figlio che non vede ancora realizzato.
Picchiani ha alle spalle esperienze importanti come i due anni trascorsi alla RCA Italiana con Bruno Zambrini e Cesare De Natale, dove ha realizzò numerosi demo nell’attesa di un debutto discografico che sarebbe avvenuto qualche anno dopo con “Angeli” (1990).
Il cantautore romano ritorna sulla scena musicale con “L’antidoto”, il nuovo album in cui l’amore è il medicamento necessario per sconfiggere discriminazione e pregiudizio, comun denominatore dei 14 brani che legano antichi sentimenti a nuove realtà.

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La copertina del nuovo album di Eugenio Picchiani

“Tempi duri – tempo nuovo” parla delle libertà essenziali dell’uomo, libero dal vuoto degli ultimi della terra, immaginati mentre salgono le scale di grandi palazzi. Il brano è il manifesto dell’intero album, un mare di sottotracce da individuare e comprendere.
“Siamo liberi di amare come ci va, siamo liberi l’amore non conosce età, non conosce sesso e non ha diversità, siamo liberi l’amore è questo che ci da amore mio infinito sarai per me…”. Queste le parole dell’inciso di “Liberi di amare”, inno all’amore universale, il cui video è stato girato da Gianni Catani ad Assisi, logico scenario per un messaggio d’amore.
In “È più che amore”, nella duplice versione in italiano e spagnolo, la passione ferma il tempo per evitare il distacco dalla persona amata: “Senza te io sono niente, se è lo stesso che provi anche tu allora abbracciami e sarà per sempre estate in questo inverno”.
A volte piccole canzoni possono sorprendere, come nel caso di “Non farlo”, dall’inciso breve ma contagioso, impreziosito dai vocalizzi di Helen Tesfazghi e dalle armonizzazioni del coro: “Aspettami che arrivo, dammi solo un minuto, prendo il bagaglio dei pensieri e ti chiedo aiuto”. “Non farlo” è un brano importante, la chiave segreta con cui entrare nel cuore del disco.

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Eugenio Picchiani

“Ma se la mente chiede aiuto all’anima, nelle sue mani torna libera”, questa frase svela l’essenza de “L’aquila”, esortazione a vivere esperienze ed errori, eloquente sintesi della poetica del suo autore: l’artista è libero di credere, sbagliare e immaginare un mondo diverso.
“Liberamente” esplora soluzioni e speranze, prive di vincoli e frontiere, per chi non deve mai sentirsi diverso: libero amore per libero pensiero. Le metafore sono da interpretare ma la chiave di lettura è ancora volta l’amore. La musica sorregge il testo in una sorta di marcia incalzante, adatta ai toni profondi della voce di Picchiani. “Sognami” è una canzone intensa che prosegue idealmente lo stesso percorso di “Liberamente”, un luogo della mente dove “… lampioni a tratti spenti per la strada conducono in un mondo dove nessuno sa le coordinate e io ti darò la chiave”.
“Niente per caso” si apre al ritmo della batteria, un inizio in punta di piedi per affermare che “Il pensiero popolare non è legge universale da poter decidere di rinunciare per sempre…”. Il desiderio di essere un ladro d’amore svela la paura di perdere chi si ama. Completano il disco le mille porte che si chiudono nel brano “Il canto dell’anima”, oltre ai brividi del sogno sterile di “Solo aria”, intreccio ricco di figure dirette e riflesse.

Il disco è stato realizzato con la collaborazione di Stefano Zavattoni, direttore d’orchestra conosciuto a livello internazionale, che ha firmato gli arrangiamenti e diretto la sessione di 18 archi “All time strings ensemble”, oltre a Davide Aru, chitarrista di importanti protagonisti della scena musicale.
“L’antidoto” è un sogno divenuto realtà, la conferma della forza della voce e soprattutto del talento come autore di Eugenio Picchiani.

Guarda il video ufficiale di “Liberi di amare”

Guarda il video ufficiale di “Sognami”

Guarda il video ufficiale di “Non farlo”

Da X Factor ai Green Day
Intervista ai ‘The Bastard Sons of Dioniso’
“Ecco la nostra anima bio-rock”

Salve ragazzi, come sono nati i The Bastard Sons of Dioniso e cosa ha ispirato questo nome singolare?
I bastard sono nati ad una festa in baita, adibita a sala prove, la notte di ferragosto del 2003. Tutti e tre provenivamo da esperienze musicali differenti, ma volevamo creare qualche cosa di nuovo e di nostro. Il nome rappresenta il nostro modo di comunicare, che spesso è ambivalente, lasciando a chi ascolta ed interpreta il compito di farsi un’idea.

Dopo esperienze musicali varie nella provincia trentina e veneta, nel 2009 siete approdati alla seconda edizione di X Factor, nel team di Mara Maionchi. Qual è stato l’impatto con il palcoscenico televisivo, la competizione e le dinamiche che regolano un mondo al quale forse non eravate abituati? Quali sono stati i momenti critici con le vere difficoltà e quali i risvolti positivi?
La nostra prima impressione del palco televisivo non è stata diversa da quella di uno spettacolo teatrale. Certo, il pubblico in puntata era bello fragoroso, e noi ci trovavamo ad esibirci in maniera completamente diversa dal solito. Abbiamo vissuto X factor come un gioco in cui si interpretano tutte le canzoni che ti capitano e si cerca sempre di dare il meglio di se divertendosi. Non abbiamo fatto troppo caso alle dinamiche e non ci sono stati momenti veramente critici, ma abbiamo avuto la possibilità di farci conoscere a livello nazionale e poter girare l’Italia con la nostra musica.

La vostra partecipazione a X Factor si conclude con un secondo posto, nonostante il grandissimo consenso e la convinzione di tanti che avreste ampiamente meritato la vittoria. Come avete vissuto questo epilogo nell’immediato successivo e quali sono stati i cambiamenti nelle vostre vite artistiche ma anche nella vostra privacy?
Sinceramente a noi ha fatto piacere vedere felice Matteo, per lui la vittoria era importante, ci dispiace avere deluso chi si aspettava un risultato diverso, ma a noi interessava più uscire ed iniziare a registrare un vero disco e tornare a suonare live.

Sotto l’egida di importanti Case discografiche il vostro EP L’amor carnale ha venduto più di 35mila copie ed è stato certificato Disco d’oro dalla FIMI; siete stati premiati ai Wind Music Awards come giovani talenti e ricevuto un Premio Speciale Rivelazione Giovani del MEI; avete partecipato all’Heineken Jammin’ Festival e molto altro. Come funziona la grande macchina dell’industria discografica e come avvengono, secondo voi, le selezioni di artisti che meritano investimento ed appoggio piuttosto che esclusione?
Rispondere a queste domande risolverebbe molti problemi di noi musicisti. La grande macchina dell’industria funziona per il profitto, questo ti pone in diverse situazioni in base al tuo potere contrattuale, soprattutto ora che i dischi si vendono molto meno che in passato. Servono planning, pubblicità, sponsor, editori, uffici stampa, agenzie di concerti, video, partecipazioni, tutte cose legate ad investimenti e conoscenze nel giro, tutti elementi che partendo da zero sono difficili da comprendere e conoscere.
Non sappiamo chi si meriti di avere questo tipo di supporto, ma sicuramente, chi ce l’ha, ha dovuto fare (o spendere) molto per averlo.

Una nota un po’ particolare: com’è il personaggio Mara Maionchi, la vostra mentore a X Factor e la figura che vi ha seguiti anche dopo per un breve percorso?
Mara è un vulcano, non ha peli sulla lingua, non te le manda a dire, è un grande personaggio dello spettacolo, con un grande carisma e un ottimo fiuto per i talenti. Simpatica e generosa con chi lo merita, arrogante e vipera con chi invece no: una gran donna.
Purtroppo le regole di mercato negli ultimi anni sono cambiate, un abisso rispetto agli anni 70/80/90 dove era un big della discografia. I metodi di lavoro, i mezzi di comunicazione e soprattutto il pubblico sono completamente diversi, forse lontani dalla sua prassi lavorativa.

Nel 2011 avviene la rottura con l’etichetta Sony Music e con Non ho l’età di Mara Maionchi. Cos’è successo?
Noi e Sony avevamo in mente una proposta artistica decisamente diversa, la nostra non rientrava nei canoni di mercato che solitamente la major tratta con partecipanti dei talent (con un pubblico quasi esclusivamente pop). La loro proposta invece non risultava naturale se applicata al nostro trio. Abbiamo deciso in comune accordo di rescindere il contratto in anticipo, rinunciando alla pubblicazione di altri due dischi.
Con ‘Non ho l’età’ di Maionchi/Salerno la storia è simile. C’era sicuramente un buonissimo rapporto dal punto di vista umano, ma diverse filosofie artistiche.

La vostra band ha continuato in produzioni, concerti ed appuntamenti, supportando anche le due date del tour di Ben Harper e Robert Plant, e poi aprendo il concerto dei Green Day a Milano nel 2013. Cosa significa continuare a lavorare da indipendenti nella musica, lontano da Case discografiche di peso che in qualche modo preparano e assicurano successo?
Non crediamo sia vero che le case discografiche major preparano e assicurano il successo sempre. Le Major possono permettersi un investimento maggiore, hanno un buon feeling con le radio e altri contratti di marketing vantaggiosi ma spesso i prodotti che costruiscono non sono comunque forti e vengono rimpiazzati velocemente, vendono per poco tempo e il riciclo è estremamente crudele e veloce.
Con artisti pop o con “veterani” riescono a gestire il mercato, ma il rock ormai non c’entra niente (o mai c’è c’entrato). Il rock si basa su una costante attività live che permette di guadagnarsi il pubblico, una buona campagna pubblicitaria sui nuovi media come internet, dove i giovani si informano, ed una proposta autentica e sincera del proprio sound, per arrivare direttamente, senza intermediari, agli ascoltatori.
Alcune etichette indipendenti hanno lanciato negli ultimi tempi dei ‘big’ nel panorama alternativo italiano, proprio per una presa di posizione intelligente ed onesta, senza sprechi e artifici. Sto ovviamente parlando del mercato italiano.

Rock di montagna, bio-rock, due termini associati recentemente alla vostra musica: qual è l’elemento distintivo dei vostri pezzi rispetto ad un rock più definibile o tradizionale?
Fanno sorridere le etichette che ci vengono attribuite. Alcune ci piacciono, rock di montagna o biorock fanno trasparire la genuinità delle nostre creazioni, nate e costruite nei nostri paesi, influenzati dall’ambiente rurale e artigiano che ci circonda.

I The Bastard Sons of Dioniso hanno ancora un notevole numero di fans che seguono la loro interessante epopea musicale, ne apprezzano l’originalità, i toni cool alternati a quelli più stravaganti. Apprezzatissimi i contenuti dei testi che lasciano all’ascoltatore un bel margine di interpretabilità, cosa non da poco. Cosa volete lasciare come messaggio a chi vi segue da vicino e anche a coloro che vi osservano discretamente in attesa di scoprire qualcosa di nuovo?
Come già anticipi nella domanda, una nostra particolarità sta nel lasciare una libera interpretazione al senso dei nostri testi, spesso pieni di doppi sensi, modi di dire, giochi di parole. Noi non vogliamo lanciare un messaggio, ci sembra un po’ arrogante, preferiamo disegnare delle immagini, o delle sensazioni, a cui ognuno possa far riferimento come gli pare.

Quali i vostri progetti per il futuro? Avete mai pensato di tentare l’avventura all’estero, in altre piazze discografiche come Londra, USA…?
Dopo il tour estivo abbiamo deciso di concretizzare in studio le idee che sono nate dopo l’uscita dell’ultimo album. Stiamo quindi registrando cose nuove e scrivendo i testi per un nuovo album, che avrà nuovamente un sound rock, quello che contraddistingueva gli album precedenti, ma con una cura e un approccio più maturo.
Il nostro sound è decisamente poco italiano, strizza l’occhio agli inglesi e americani… ma crediamo risulti interessante se cantato in italiano, per questo abbiamo sempre creduto più normale suonare in Italia.

Famiglia monogenitoriale, bigenitore o binucleare?

Di Cecilia Sorpilli

La costante evoluzione in atto nel rapporto uomo-donna crea le premesse per nuove formule familiari che si sviluppano e affermano nel moderno tessuto sociale. Cecilia Sorpilli ci fa il punto della situazione

Nell’epoca della modernità liquida, come la definisce Zygmunt Bauman, dove tutto si dissolve in una sorta di liquidità, anche i legami familiari si sciolgono facilmente e rapidamente. Convivenze che finiscono da un giorno all’altro, separazioni e divorzi in costante aumento sono il terreno su cui nascono e crescono le cosiddette famiglie monogenitoriali.
Oggi infatti, nella maggior parte dei casi, la famiglia con un solo genitore nasce da una separazione o un divorzio o, dove è possibile, da un’adozione di un bambino da parte di un single o una single.
Spesso i genitori soli sono donne, questo perché, in caso di separazione o divorzio, i figli solitamente vengono affidati alle madri. Diversamente da quanto accade nelle famiglie in cui la coppia è unita, nelle famiglie in cui la madre è sola con i figli si assommano due compiti per la donna: accudire i figli e mantenerli economicamente. Le madri sole sentono di dover rispondere ad un’alta aspettativa sociale che impone loro di ricoprire sia un ruolo materno che paterno e questo, talvolta, genera in loro vissuti di inadeguatezza, ansia, depressione che possono inficiare le loro competenze genitoriali. Molte donne separate però si dicono soddisfatte della loro capacità di affrontare un carico di responsabilità così gravoso, sono contente del rapporto che riescono ad instaurare con i figli e soprattutto si mostrano fiere di riuscire a mandare avanti la famiglia solo con le proprie forze. Molte donne attribuiscono alla separazione un significato di autonomia e libertà che non avevano mai potuto sperimentare prima della rottura della coppia coniugale.
Quando l’unione della coppia si rompe e il figlio rimane a vivere con la madre sola, risente anch’esso delle difficoltà che emergono. Spesso il figlio sperimenta un repentino cambio del suo stile di vita e questo può comportare il possibile insorgere di problematiche psicologiche e comportamentali che rischiano di segnare la carriera scolastica. La presenza di fratelli o sorelle può essere un fattore positivo perché permette ai figli di sfogarsi emotivamente e di condividere i propri sentimenti e i propri vissuti di sofferenza durante la separazione dei genitori. Se però la differenza di età tra i fratelli è elevata può accadere che i fratelli minori si appoggino al fratello maggiore considerandolo quasi come un sostituto del genitore che, in quel momento a causa della separazione, appare distante fisicamente e/o emotivamente.
A volte capita che, per ragioni economiche, il genitore affidatario decida di tornare ad abitare con la propria famiglia, dando origine al fenomeno della ri-coabitazione. La famiglia di origine pur essendo una risorsa fondamentale può divenire una limitazione sia per l’autonomia del genitore, che corre il rischio di regredire allo status di figlio/a perdendo così autorevolezza nei confronti della propria prole, sia per i nonni che si trovano per molte ore al giorno a doversi assumere la responsabilità educativa dei nipoti. I figli, allo stesso tempo, rischiano di trovarsi disorientati di fronte a ruoli educativi che diventano ambigui e davanti alla progressiva perdita di autorevolezza del proprio genitore.
Negli ultimi anni sono in aumento gli affidamenti dei figli ai padri. I padri che scelgono, e quindi lottano per ottenere l’affidamento dei figli, in genere appaiono più sereni rispetto alle madri sole e riescono a sfruttare meglio le risorse della rete parentale per l’accudimento dei figli. Anche i padri però che da soli debbono occuparsi dei figli incontrano le stesse criticità incontrate dalle madri sole; difficoltà nel posto di lavoro, poca disponibilità di tempo, limitazioni nella vita sociale. Inoltre i padri affidatari sono privi di modelli e percorsi di sola paternità per l’educazione dei figli e quindi è importante fornire loro un supporto pedagogico per aiutarli ad affrontare compiti nuovi per la storia personale e sociale della formazione paterna. Vanna Iori, Professore Ordinario di Pedagogia Generale e Sociale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, afferma che “Le pratiche educative messe in atto dai padri soli dimostrano che è possibile travalicare gli steccati che dividono le vecchie aspettative nei comportamenti di genere, che la contaminazione non è affatto lesiva dell’identità di genere, che la tenerezza e la cura possono essere espresse anche come virtù maschili”.
In Italia, rispetto ad altri paesi, i rapporti tra padri e figli continuano a perdurare anche dopo la separazione. Questo è un elemento molto importante perché da varie ricerche è emerso che i maggiori danni psicologici per i figli che vivono la separazione dei genitori siano dati sia dal livello di conflitto tra gli ex coniugi, che dall’impossibilità di continuare la relazione con il genitore non affidatario. Per questo motivo è necessario garantire ai figli, per il loro benessere psicologico, la possibilità di continuare la relazione con il genitore non convivente, dando così al ragazzo o bambino la possibilità di mantenere “rapporti validi e continuativi” con entrambi i genitori secondo il principio della cogenitorialità o bigenitorialità. Per tutelare la relazione dei figli con il genitore non affidatario la Legge 54 del 2006 ha stabilito che in via prioritaria i figli devono essere affidati a entrambi i genitori, i quali esercitano congiuntamente la potestà genitoriale (affidamento condiviso). Anna Laura Zanatta, docente di Sociologia della famiglia presso l’Università di Roma La Sapienza, apre un interrogativo: è giusto continuare a chiamare questi nuclei familiari “monogenitoriali” quando i figli mantengono le relazioni con entrambi i genitori? La docente infatti sostiene che “L’affermazione del principio della bigenitorialità mette in evidenza il problema di individuazione dei confini familiari: se dopo la rottura coniugale entrambi i genitori mantengono rapporti validi e continuativi con i figli, è improprio continuare a parlare di famiglia con un solo genitore e diventa più corretto usare il termine famiglia bigenitore o binucleare.”