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Giorno: 26 Dicembre 2016

Sala Estense primo appuntamento: torna Gek Tessaro alla Sala Estense

Da: Organizzatori

Mercoledì 28 Dicembre alle ore 16,30 la diciannovesima edizione della rassegna natalizia ‘Babbo Natale, Gnomi e Folletti’ si aprirà, come di consueto, alla Sala Estense (Ferrara, Piazza Municipale), con lo spettacolo Il Circo delle Nuvole, di e con un pluripremiato scrittore e pittore per l’infanzia, il veronese Gek Tessaro che presenta uno spettacolo magico e iridescente fatto di immagini e poesia.

Quello di mercoledì pomeriggio alle Duchesse sarà un tuffo nella fantasia, nelle immagini, nei suoni e nella poesia. Gek Tessaro, il celebre illustratore e autore di libri per l’infanzia, sarà ospite della rassegna estiva organizzata dal Baule Volante per offrire alle famiglie una serata insolita e divertente, una festa per gli occhi e per i cuori.
Fra luci, colori e disegni realizzati in diretta con un uso sapiente della lavagna luminosa, Gek Tessaro racconterà una fiaba semplice e moderna, quella di Giuliano, un personaggio un po’ ingenuo che dovrà imparare molte cose sui valori della vita. Un eloquente passaggio dello spettacolo recita infatti: “Il signor Giuliano non è cattivo e nemmeno farabutto / ma per essere felice deve comperare tutto”. ..
La vicenda del signor Giuliano prosegue poi fra luci, suoni, colori cangianti e disegni che si creano e si trasformano sotto gli occhi dei bambini: quando tutto è già suo, altro non gli rimane che comperarsi il cielo. E in cielo, sopra le nuvole, troverà un circo, un circo molto speciale fatto di personaggi bizzarri e poetici, scherzi della natura e creature improbabili.
Giuliano diventerà il padrone del circo sarà anche l’unico ad assistere dello spettacolo che sta per cominciare sulla pista. Ma governa qualcosa che è fatto di nuvole, di niente, della materia dei sogni e alla fine si dovrà rassegnare: non tutto si può comperare…”
Autore poliedrico, Gek Tessaro si muove fra letteratura per l’infanzia e teatro.
Ha ricevuto il Premio Andersen 2010 quale miglior autore completo. Le sue pubblicazioni per l’infanzia hanno conseguito importanti riconoscimenti nazionali, fra i maggiori, si possono citare Il fatto è (Lapis) che ha conseguito il premio nazionale Nati per Leggere 2011, e Il cuore di Chisciotte (Carthusia): Premio Andersen 2012 come miglior albo illustrato.
Dal suo interesse per ‘Il disegnare parlato, il disegno che racconta’ nasce ‘il teatro disegnato’: sfruttando le impensabili doti della lavagna luminosa, e con una tecnica originalissima, Gek Tessaro dà vita a narrazioni tratte dai suoi testi e le sue innate capacità di osservazione e di sintesi si riversano in performance teatrali coinvolgenti ed efficaci.
Il circo della nuvole, rieditato quest’anno dalla casa editrice Lapis, è uno dei testi più delicati e poetici dell’artista, che riconcilia gli adulti con la propria infanzia e dona ai bambini fantasie delicate e sognanti.

Ne ricordiamo uno dei passaggi più significativi:
“E’ facile sollevare un treno coi vagoni/quindici uomini anche se sono ciccioni/un sacco di patate, una mucca intera/un camion, una moto e una grassa parrucchiera./Ma prova a sollevare chi solo si sente/E vedrai che non è una cosa facile per niente/Ci vuole una forza davvero straordinaria/perché chi è a terra si senta per aria./Questo è l’uomo più forte, più forte che ho incontrato/ha sollevato me che ero stato abbandonato/Questo è l’uomo più forte, più forte dell’universo/ha sollevato me, me che mi ero perso”.

Per tutti i bambini dai 4 ai 10 anni.

Inizio spettacoli: ore 16,30 (la biglietteria apre a partire dalle ore 15,30)
Biglietti: adulti € 6,00, bambini € 5,00

Il giorno stesso di ogni spettacolo, dalle ore 10,00 alle ore 12,00, è possibile effettuare prenotazioni telefoniche con assegnazione di posto telefonando al numero 0532 77 04 58.

Sanità. Dalla Regione oltre 68 milioni di euro per Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico

Da: Regione Emilia-Romagna

Sanità. Ricerca e assistenza, dalla Regione oltre 68 milioni di euro per Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs), 118 e progetti sovra-aziendali (dai Trauma Center alla cura delle malattie rare in età evolutiva)

Tre delibere della Giunta per il riparto dei fondi alle Aziende sanitarie. L’assessore Venturi: “Il nostro impegno per una sanità sempre più efficiente e vicina ai bisogni delle persone”

Bologna – Dalla Regione oltre 68 milioni di euro per la sanità dell’Emilia-Romagna. Li ha assegnati la Giunta con tre delibere che riguardano realtà diverse all’interno del Servizio sanitario regionale. Nello specifico, 5 milioni di euro sono stati destinati per il 2016 alla rete regionale degli Irccs, gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico; oltre 30 milioni ad Aziende sanitarie ed enti per funzioni specifiche sovra-aziendali e progetti a valenza regionale. Infine, più di 33 milioni di euro sono stati ripartiti e assegnati a favore delle Aziende sanitarie come finanziamento, sempre per l’anno in corso, per la gestione del servizio “Emergenza 118”.

“Destiniamo risorse per una sanità regionale sempre più efficiente e vicina ai bisogni delle persone- afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Vogliamo quindi aumentare, a livello regionale e all’interno delle Aziende, la capacità di gestire la funzione della ricerca, inscindibile dai tradizionali compiti di assistenza: mi riferisco, in particolare, alle risorse per gli Irccs”. Al tempo stesso, “assegniamo fondi per funzioni e progetti delle Aziende che assumono un rilievo sovra-aziendale, o che presentano specificità non riflesse dai criteri ordinari di finanziamento”.

5 milioni per la rete regionale degli Irccs
La Giunta ha ripartito i 5 milioni programmati per il 2016 per la “Ricerca Irccs” assegnando 1 milione e 250mila euro a ciascuno degli enti che fanno parte della rete regionale degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, e quindi all’Istituto Ortopedico Rizzoli (IOR) di Bologna, all’Istituto delle Scienze neurologiche (Azienda Usl di Bologna), all’Istituto in tecnologie avanzate e modelli assistenziali in oncologia (Azienda ospedaliera di Reggio Emilia) e all’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei tumori di Meldola (Fc) (Ausl della Romagna).

Oltre 30 milioni a favore di Aziende ed enti del Servizio sanitario regionale per funzioni e progetti sanitari
Dalle attività di Trauma Center alla rete di assistenza ai pazienti affetti da malattie rare in età evolutiva, dallo screening neonatale al trattamento della sindrome di Marfan. Dall’attuazione del protocollo di assistenza per i pazienti che presentano intolleranza alle sostanze chimiche al Centro regionale di nefrologia pediatrica, all’organizzazione e conduzione di soggiorni per minori affetti da emofilia e talassemia. 30 milioni e 247mila euro vengono assegnati alle Aziende sanitarie regionali e all’Irccs Istituto Ortopedico Rizzoli (IOR) per “specifiche funzioni sovra-aziendali e progetti a valenza regionale”, nell’ambito dell’assistenza ospedaliera, territoriale e sanitaria collettiva in ambiente di vita e lavoro.
Alcuni esempi: alle tre Aziende sedi di trauma center, vanno rispettivamente 3 milioni e 300mila euro all’Ausl di Bologna, 2 milioni e 100mila euro all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e 3 milioni e 850mila euro (Ausl della Romagna, finanziamento comprensivo anche dell’attività del Centro grandi ustionati). Per la casistica ortopedica ad elevata complessità, 6 milioni e 650mila euro sono assegnati all’Irccs IOR (Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna), a copertura dei costi maggiori che derivano dalle specificità per la “mono” specializzazione della struttura, dalla complessità dei casi trattati e dalla concentrazione di patologie per le quali è riconosciuto il suo ruolo di Hub.
Per l’attività di cardiochirurgia e cardiologia pediatrica, 2 milioni e 750mila euro vanno all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, unico centro cardiochirurgico di riferimento regionale in ambito neonatale e pediatrico. All’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, sono assegnati 1 milione e 500mila euro come contributo regionale al territorio provinciale ferrarese per la forte presenza di persone affette da talassemia.

“Emergenza 118”: più di 33 milioni
La Giunta ha deliberato dal Fondo sanitario regionale 2016 il riparto a favore delle Aziende per il finanziamento del servizio emergenza 118, con quote destinate alla rete radio, alla rete telefonica, all’integrazione delle tecnologie, ai programmi regionali, agli appalti elisoccorso, alla Centrale operativa 118. La quota della rete telefonica (oltre 4 milioni 400mila euro) viene attribuita all’Ausl di Bologna in quanto Azienda che gestisce il servizio per tutta la rete regionale. La quota “Centrale operativa 118” comprende l’assegnazione alle Aziende sanitarie sedi delle 3 Centrali operative di Area Omogenea 118: Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma (2 milioni e 346mila euro), Ausl di Bologna (3 milioni e 800mila euro), Ausl della Romagna (circa 2 milioni di euro). /CV

Lavoro. Regione, azienda e sindacati discutono del futuro della Lamborghini Calor

Da: PD Emilia-Romagna

Calvano e Zappaterra (PD): ‘La Regione è disponibile per sostenere un’eventuale riconversione dello stabilimento di Dosso’

Per la Lamborghini Calor continuano gli incontri fra azienda e sindacati finalizzati non solo a discutere le modalità di applicazione dei trasferimenti e della CIGS, ma anche del piano industriale e delle possibili soluzioni tese a garantire un futuro allo stabilimento di Dosso.

Un nuovo tassello si aggiunge grazie alla notizia che arriva dalla Regione Emilia-Romagna e riportata dai consiglieri regionali PD Paolo Calvano e Marcella Zappaterra, che si erano attivati appena saputo della crisi del Gruppo Ferroli presentando a riguardo un’interrogazione.

“La Regione Emilia-Romagna conferma che il confronto prosegue e verte sulla possibilità di discutere della creazione di condizioni idonee a proseguire l’attività a Dosso anche ipotizzando la creazione di un polo di logistica e ricambistica del gruppo. Condizione da ricercare anche con il sostegno ai progetti di formazione e riqualificazione professionale da parte della Regione stessa” riportano i consiglieri PD ferraresi.

“L’Assessore regionale Palma Costi, che ringraziamo, nella risposta che ci ha dato conferma tale disponibilità. Si tratta di un’apertura che speriamo sia colta anche dall’azienda in un’ottica di sostegno a una crisi che potrebbe avere forti ricadute sulla tenuta occupazionale e sociale locale” sottolineano Calvano e Zappaterra.

“Dopo la convocazione, lo scorso 20 settembre, del primo tavolo ministeriale per la crisi del Gruppo Ferroli, e successivamente agli incontri tuttora in corso, sarà poi necessario tornare in sede di confronto ministeriale per un approfondimento che consenta di condividere le azioni che accompagneranno questa delicata fase di riorganizzazione e che permetta di considerare ogni alternativa in grado di mantenere attivo il sito produttivo di Dosso. Da parte nostra e della Regione Emilia-Romagna, non mancherà l’impegno per favorire una positiva risoluzione della questione e il sostegno a lavoratori e sindacati impegnati sullo stesso fronte” concludono Calvano e Zappaterra.

L’INAUGURAZIONE
Alessandro Scala Groovology Trio, inaugura Downtown Tower Winter Edition #4

Da: Jazz Club Ferrara

È con il prorompente sound dell’Alessandro Scala Groovology Trio che, martedì 27 dicembre, il Clandestino di via Ragno inaugura la quarta edizione di Downtown Tower realizzata in collaborazione con Jazz Club Ferrara. La band capitanata dal talentuoso sassofonista romagnolo è completata da Sam Gambarini all’organo e Stefano Paolini alla batteria. Segue il concerto l’infuocata jam session.

È con il prorompente sound dell’Alessandro Scala Groovology Trio che, martedì 27 dicembre (ore 21.15), il Clandestino di via Ragno inaugura Downtown Tower Winter Edition #4, fortunata mini-rassegna realizzata in collaborazione con Jazz Club Ferrara. Quarta edizione quindi, per quattro scoppiettanti appuntamenti ad ingresso gratuito, che fungeranno da trait d’union tra la prima e la seconda parte di Ferrara in Jazz, seguiti da infuocate jam session.
La band guidata dal talentuoso sassofonista romagnolo, completata da Sam Gambarini all’organo e Stefano Paolini alla batteria, nasce dalla volontà di ricercare una nuova linea musicale caratterizzata da un sound del tutto originale e moderno, comunque legato alla tradizione della black soul music afroamericana. Il repertorio propone composizioni originali di matrice nu jazz e groove, alternati a brani di soul jazz e boogaloo, all’insegna di un live straripante di energia.
Alessandro Scala inizia gli studi di clarinetto e poi di sax, sin dall’infanzia. L’approccio al jazz avviene dapprima da autodidatta, quindi sotto la guida di Fabio Petretti, Bob Bonisolo e Steve Grossman. La sua enorme dedizione alla musica senza preclusioni di stile gli permette di collaborare con nomi di rilievo in vari ambiti, dal jazz alla bossa nova, dal funk al blues, a fianco di Bob Moses, Marilyn Mazur, Bruno Tommaso, Jimmy Owens, Marco Tamburini, Mario Biondi e Rosalia de Souza solo per citarne alcuni. Particolarmente duratura è la sua collaborazione con l’hammondista lounge Sam Paglia. Come leader, Scala si presenta abitualmente alla testa di svariate formazioni – soprattutto quartetti e quintetti – nate quale atto d’amore verso la stagione dell’hard bop, con un repertorio che in origine era sostanzialmente ripreso da Horace Silver, Hank Mobley, Lee Morgan, Miles Davis…
I prossimi appuntamenti firmati Downtown Tower da non perdere sono il gipsy jazz del Minor Swing Quintet (lunedì 2 gennaio), l’originale blues del Roberto Morbioli Trio (lunedì 9 gennaio) e lo scatenato funk dei giovanissimi Duck Juice (lunedì 16 gennaio). Info su www.jazzclubferrara.com.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline: 0532 767101

DOVE
Clandestino, via Ragno 50 – Ferrara

COSTI E ORARI
Ingresso libero
Concerto 21.15
Jam session 22.45

Winter Wondrland: Natale in giostra

Da: Organizzatori

Dopo la grande apertura è il momento dello Spal Day

Luci, colori e tanto divertimento. La quarta edizione di Winter Wonderland sta entrando nel vivo e, dopo l’inaugurazione della vigilia di Natale, il programma diventa ogni giorno più interessante. Tanti gli appuntamenti dedicati ai più piccoli all’interno dei padiglioni della Fiera di Ferrara, dov’è stato allestito il parco divertimenti al coperto più grande d’Italia.
Fin dalle prime ore di apertura numerosi sono stati i bambini che hanno potuto divertirsi con le oltre trenta attrazioni del Luna Park, l’animazione giornaliera e il Villaggio di Babbo Natale, dove la mascotte Winterello e gli Elfi accolgono grandi e piccini.
Dopo l’immancabile consegna delle letterine a Santa Claus la vigilia di Natale, nel secondo giorno di apertura ha riscosso grande successo lo spettacolo de “I Muffins” dal titolo “Il Natale dei giocattoli” che tornerà in scena lunedì 26 dicembre a partire dalle ore 16. Mentre per martedì 27 dicembre è previsto un altro importante evento speciale: lo Spal Day.
Per l’intera giornata Winter Wonderland si tingerà di bianco azzurro e i protagonisti saranno prima i giovani del vivaio e poi i campioni della prima squadra che partecipa al campionato di serie B ConTe.it. A partire dalle 15.30 i giovani atleti del settore giovanile della Spal riempiranno i padiglioni della Fiera di Ferrara e si divertiranno sulle varie attrazioni. Il clou dell’evento inizierà alla 17.30 quando arriverà a Winter Wonderland una rappresentanza della prima squadra: i giocatori, insieme ad alcuni membri della dirigenza, saranno a disposizione del pubblico presente per foto e autografi, ma anche per scambiarsi gli auguri dopo la straripante vittoria sulla Ternana. Non mancheranno nemmeno le telecamere della televisione ufficiale della Spal che immortaleranno tutti i momenti dell’incontro tra squadra, giovani atleti, pubblico e tifosi.
Winter Wonderland sarà aperto tutti i giorni fino all’8 gennaio e poi i week end del 14/15 e 21/22 gennaio.

Buone feste… no, buon riposo a tutti!

di Lorenzo Bissi

Dopo mesi di lavoro, la pausa Natalizia non può che essere assaporata giorno per giorno, ora per ora, minuto per minuto…
Buone Feste a tutti i lettori!

“Il riposo è il condimento che rende dolce il lavoro.”
Plutarco

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

Tra leggende e spot, ecco qua Babbo Natale…

di Lorenzo Bissi

Sorride guardando verso il pubblico, con la pancia fieramente in fuori, i guanti e il cappello infilati nella cintura. Barba lunga, bianchissima. Si sta riposando, e ha un bicchiere contenente una bevanda di color marrone: la scritta dietro dice tutto. Si tratta di una delle prime raffigurazioni di Babbo Natale per come lo conosciamo tutti noi, grandi e piccoli, nata dalla mano del disegnatore americano Haddon Sundblom, ingaggiato dalla Coca-cola per dare forma ad una immagine universale del vecchio.
Ma la storia di questo personaggio ha radici molto più antiche.
Santa Claus è infatti San Nicola, Vescovo di Mira, in Turchia, durante l’Impero di Costantino. Si narra che un giorno, entrato in una locanda, e servitigli dal locandiere pezzi di carne di tre bambini che aveva fatto a pezzi, Nicola fosse riuscito a svelare il delitto e resuscitare i tre bambini: da qui San Nicola come protettore dei bambini.
E la sua barba bianchissima? Il suo spirito di giudice autorevole, che premia i buoni e ammonisce i cattivi? Tutto ciò non si deve che alla figura di Odino, capo degli dei della mitologia nordica, raffigurato con una lunga barba bianca, seduto sul trono e circondato da animali, a cui era stato assimilato Santa Claus dalle popolazioni del nord Europa in particolare.
E dopo un salto non da poco nel tempo, ecco che ci troviamo davanti il Babbo Natale della Coca-cola. E se il natale è una festa che mette in primo piano la filantropia, la bontà d’animo, la felicità, è un po’ triste il pensiero che uno degli emblemi del Natale sia il frutto di una delle più grandi multinazionali del mondo…

Oui, je suis une Bouchard, je sui le tourdéforse

E così siamo arrivati all’ultima settimana.
Quest’anno inizia in tromba magna (cit.) con Santo Stefano per poi finire con San Silvestro, petardi tutta la settimana.
L’altra settimana un amico mi ha raccontato di quando, sul palco, disse delle “stronzate giovanili” sul Santo Natale e questa cosa mi ha mandato un po’ in palla.
Non ho ancora capito come mi sono sentito, se giovanissimo o vecchissimo – perché più vado avanti con gli anni e più faccio fatica con il temibile dominio delle feste.
Ma mica per Gesù, Gesù è sempre nel mio cuore, lui e il suo carico di ritrattistica, best seller, fan club sparsi per il mondo, mesi di stipendio attesi con fervore per giorni e subito polverizzati in poche ore.
Ma è soprattutto una cosa di Gesù che mi resta sempre nel cuore: quel suo essere così incline all’incazzatura.
Non ce la potrò mai avere con quel Buon Cristo, è impossibile.
Un bambino prodigio con una spiccata tendenza al rompere i maroni che si trasforma poi in teenager che fa preoccupare i genitori che poi si trasorma in uno splendido trentenne che gira per la Palestina con la sua gang facendo incazzare pezzi da 90 come “il popolo eletto” (dal popolo stesso) e “l’impero che non ha mai avuto fine” (cit.) quindi complimentoni.
A tutti, allo splendido trentenne, alla sua gang, al popolo eletto ma un po’ meno all’impero che non ha mai avuto fine.
Insomma, ognuno la può vedere come vuole sulla religione ma quel tipo lì aveva senz’altro dei numeri.
In più continua a generare complotti e altre robe varie a distanza di anni, ce n’è proprio per tutti.
Uno non può neanche dire “se non ci fosse bisognerebbe inventarlo” perché stai sicuro che si alza in piedi un altro che ti risponde “ma infatti l’hanno inventato blah blah blah l’ho letto non su un libro ma su più libri”.
Proprio come quel tipo che si alzò in piedi blaterando quando quel mio amico disse le sue “stronzate giovanili” sul Sant.mo Natale.
Poi il nostro uomo generato e non creato ha generato tutti questi qua con la “S” prima del nome quindi il dibattito è garantito al limone.
E infatti a anche qua si potrebbe alzare in piedi un tipo – probabilmente lo stesso di prima – che parte con la filippica sui santi.
Ma cosa posso fare io?
Niente.
Ci siamo dentro tutti, persino gli atei perché poi si alzerà pure il tipo che te la mena con “le radici pagane delle feste” come un Marcello Pera al contrario.
Ed è qui che casca l’asino, cioè io: pera.
Questi sono i giorni in cui penso e penso e mi convinco sempre di più che forse ha ragione quel proverbio là, “una pera al giorno toglie il medico di torno”.
Via, a letto e buone feste a tutti, io dormo.
Ma purtroppo quella roba è illegale, costosa e fa male quindi non ne vale la pena, prevale il buon senso e uno si sottomette per forza a questo tour de force che per me diventa in realtà un “turd-de-forse”.
Domande di qua, domande di là, vieni qua, vieni là e la mia risposta è sempre un vago, indolente, anche sbadigliato “forse”.
E come direbbe qualcuno sì, “I am a turd”, e me ne vanto.
Ma sono trent’anni che non me ne salto una di ‘ste menate quindi forse non sono così stronzo.
Il mondo civilizzato anzi, “il mondo libero” chiede questo biglietto e tutti rispondiamo come Totò.
Quindi anche quest’anno eccoci qua col nostro bel biglietto per una settimana di fuoco che presto si trasformerà nella prima domenica di un anno nuovo di zecca.
Francamente non capisco ma condivido e allora condividerò con chi sta leggendo questo pezzo che forse – a parte il chiarissimo titolo e la menata su San Silvestro – non capisco fino in fondo.
Ma condivido di brutto, soprattutto quel “AAAAWWWW YEAAAAAAAHHHH” che parte senza motivo dopo soli dieci secondi.
Quella è proprio una cosa che condivido dal profondo del cuore.
E quindi più o meno dal cuore: buone feste.
Possiate Voi gestirvele meglio di come riesco io.
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Blue Öyster Cultv “Dominance and Submission” (Secret Treaties – 1974)