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Giorno: 28 Dicembre 2016

La newsletter del 28 dicembre 2016

Da: Comune di Ferrara

CULTURA – Venerdì 30 dicembre alle 16.30 per la rassegna “Babbo Natale, gnomi e folletti” in piazza Municipale
Racconto natalizio di Roberto Anglisani in sala Estense

Venerdì 30 dicembre alle 16.30 la rassegna natalizia “Babbo Natale, gnomi e folletti” prosegue, alla sala Estense (piazza Municipale, Ferrara), con il secondo appuntamento a teatro. Il grande narratore milanese Roberto Anglisani presenta “Topo Federico racconta”, uno spettacolo dolce e divertente, che riconcilia con lo spirito del Natale, in una selezione delle più belle storie della letteratura per ragazzi che hanno come protagonisti gli animali, eroi piccoli e piccolissimi che affrontano con coraggio la vita ed il mondo.

LA SCHEDA
Il filo conduttore di tutti i racconti è la storia del più piccolo fra gli animali: Federico è solo un piccolo topo di campagna, ancora giovane e ignaro della vita, ma i suoi occhi vedono tutto in una prospettiva molto diversa da quella degli altri topi che lo circondano. Con la sua capacità di sognare, infatti, il piccolo topo sa regalare ai fratelli più grandi momenti indimenticabili e immagini confortanti.
Federico è un topo sognatore: mentre gli altri lavorano e raccolgono chicchi di grano come scorta per l’inverno, lui raccoglie parole con cui crea delle bellissime storie e, nelle sue storie, viene creato un mondo fantastico, nel quale vivono grandi amici, identici da piccoli ma che, crescendo, diventano molto diversi. Ed ecco allora sgorgare dalla fantasia di Federico la storia del pesciolino che voleva essere una rana, la storia dei topini che vorrebbero avere le ruote al posto delle zampe… e tante altre.
E tutte queste storie, pur divertendo ed emozionando, lasciano sempre allo spettatore un sentimento, una sensazione profonda, l’idea che qualcosa, oltre alle risate rimane e, con delicatezza, ci spinge a pensare: ed allora capiamo che un pesciolino, se ricorre alla fantasia, cerca in realtà di contrastare le forze del male e ci insegna come possono molti pesciolini avere la meglio su un nemico potente.
Topo Federico, raccontando, ci ricorda l’importanza dell’arte, dell’amicizia, del rapporto col diverso, per poter vivere una vita ricca di emozioni, sapendo gustare parole e colori e dare senso al tempo. Aspettando la primavera che deve arrivare.
Lo spettacolo vede in scena un bravissimo Roberto Anglisani che, ancora una volta, riesce a creare, con la forza della parola e del corpo, un racconto emozionante dove le immagini si snodano come in un film d’avventura.
Questo “Topo Federico racconta” è uno spettacolo dalla forza straordinaria, adatto ai bambini a partire dai 5 anni ma che garantisce emozioni forti anche a un pubblico adulto: da non perdere.

Roberto Anglisani, nato a Taranto negli anni sessanta, inizia la formazione attoriale nella Comuna Baires nel 1977 e, con questa, partecipa ad alcuni festival internazionali. Prosegue poi il proprio percorso di studi partecipando ad alcuni stage con J. Grotowskj ed i suoi attori, presso il CRT a Milano. Successivamente, nel 1980, sempre a Milano, frequenta la scuola di R. Manso finché, nel 1985, vince una borsa di studio della C.E.E. che dà inizio ad un periodo di formazione di alcuni anni con artisti del calibro di Dominic De Fazio (Actor’ Studio, New York). Nel percorso di formazione Anglisani frequenta, inoltre, la Scuola di Animazione del Piccolo Teatro di Milano.
Nel 1989 l’artista, ormai affermatosi come attore, collabora con Marco Baliani al progetto “Storie”, iniziando un percorso sulla narrazione orale che lo porterà a creare narrazioni singole ed a partecipare a numerosi progetti incentrati sul teatro di narrazione.
Roberto Anglisani è stato docente presso la Scuola di animazione pedagogica del Comune di Milano e si occupa tuttora della formazione di giovani attori nello Studio laboratorio dell’attore di R. Manso a Milano.

Per tutti i bambini dai 5 ai 10 anni.

Inizio spettacoli: ore 16,30 (la biglietteria apre a partire dalle ore 15,30). Biglietti: adulti € 6, bambini € 5. Il giorno stesso di ogni spettacolo, dalle 10 alle 12, è possibile effettuare prenotazioni telefoniche con assegnazione di posto telefonando al numero 0532 77 04 58.

Per info: Il Baule Volante, Andrea Lugli e Paola Storari, tel. 0532 770458, cell. 347 9386676.

Comunicato a cura degli organizzatori

Il programma di tutta la rassegna di spettacoli “Babbo Natale, gnomi e folletti” è consultabile su CronacaComune.

ASSESSORATO ALLO SPORT – Giovedì 5 gennaio al Palasport alle 20, ingresso ad offerta libera. La manifestazione inaugura l’anno sportivo ferrarese
Al via la 26.a ‘Befana dello Sport’, consueto appuntamento con la solidarietà

Si è svolta in mattinata (mercoledì 28 dicembre) nella residenza municipale la conferenza stampa di presentazione della 26.a edizione della ‘Befana dello sport’, manifestazione di sport, spettacolo e solidarietà in programma il prossimo 5 gennaio al Palasport comunale (Pala Hilton Pharma).

Erano presenti all’incontro il responsabile dell’Ufficio comunale Sport Tempo libero Fausto Molinari, la presidente e il referente del Comitato organizzatore Luciana Pareschi e Fausto Bertoncelli, il presentatore della manifestazione Alessandro Sovrani, il referente organizzativo Andrea Ansaloni, il musicista Andrea Sax Poltronieri insieme a Silvia Perfetto e Maurizio Geusa dell’associazione Emporio solidale Il Mantello, Massimiliano Urbinati dirigente della scuola Bombonati, Francesco Alberti delegato provinciale CIP, Luca Bertazza della Contrada di San Luca e ad altri membri del gruppo organizzatore, rappresentanti degli sponsor e delle società sportive e delle associazioni di volontariato coinvolte.

Torna la Befana dello Sport, la befana che fa bene – Fin dalla prima edizione tutto il ricavato viene devoluto in beneficenza: quest’anno all’emporio solidale “Il Mantello” di Ferrara

La “Befana dello Sport” dal 1990 inaugura l’anno sportivo ferrarese con un momento di sport, spettacolo e divertimento all’insegna della solidarietà. Quest’anno la manifestazione è in programma giovedì 5 gennaio a partire dalle 20 (apertura dei cancelli ore 19), come di consueto al Pala Hilton Phar l’anno sportivo ferrarese.ma di piazzale Atleti Azzurri d’Italia.

La manifestazione è promossa dal Comune di Ferrara, organizzata da asd Sport Insieme con il patrocinio del CONI Emilia Romagna, CIP Emilia Romagna, Panathlon e Ass. Azzurri d’Italia di Ferrara.
Saranno assicurati, come di consueto, divertimento e spettacolo per grandi e piccoli. Si presenteranno al pubblico del Palasport gli atleti degli oltre trenta fra i maggiori gruppi sportivi ferraresi che hanno deciso di aderire alla manifestazione. A questa presentazione si uniranno vari momenti di spettacolo realizzati dalle associazioni sportive del territorio, scelte dal comitato organizzatore, con Andrea Sax Poltronieri come Special Guest e i bambini della scuola primaria “G.Bombonati”, coinvolti come novità di questa edizione.
Tutti i piccoli partecipanti alla “Befana dello sport” riceveranno l’immancabile calza di dolciumi (offerta dal gruppo Despar) e all’ingresso troveranno i banchetti promozionali allestiti delle associazioni sportive, che potranno così informare sulla loro attività e offrire gadget.
NOVITA’ 2017 Emporio Solidale Ferrara Il Mantello L’ingresso sarà ad offerta libera e il ricavato sarà destinato interamente in beneficenza, come fin dalla prima edizione. Questo ha portato ad una raccolta che dal 1990 ad oggi è di oltre 125mila euro. Quest’anno il ricavato servirà ad aiutare IL MANTELLO, l’emporio solidale di Ferrara, promosso dal Comune di Ferrara, Agire Sociale (centro servizi per il volontariato) e A.S.P. (centro servizi alla persona). All’ingresso per gestire queste operazioni, ci si avvarrà, come da diversi anni, dei ragazzi della associazione di volontariato Lo Specchio onlus.
TORNA DOPO IL GRANDE SUCCESSO la “Befana all’incontrario” Ai piccoli partecipanti verrà chiesto di portare con se un giocattolo ormai non più utilizzato (in buono stato di conservazione), per dare vita ad una grande operazione di “befana all’incontrario”; la gestione sarà curata da Vola nel Cuore onlus che ridistribuirà al meglio i giocattoli, in particolar modo per sostenere la propria intensa attività di supporto alle popolazioni, specie ai bambini, delle zone colpite dal sisma nel Centro Italia, con particolare riferimento ai comuni di San Severino Marche e Norcia.
LOTTERIA La Befana dello Sport è inserita nel calendario eventi di “Capodanno a Ferrara” e “Natale è in Centro a Ferrara”; in questo modo anche le varie associazioni sportive partecipanti all’evento hanno potuto partecipare alla vendita dei biglietti della Lotteria di Ferrara, il cui ricavato in parte viene trattenuto dalle associazioni stesse per la loro attività istituzionale. L’estrazione degli importanti premi si svolgerà domenica 8 gennaio alle 17 presso il Fideuram Christmas di Piazza Trento Trieste e verrà data comunicazione sui principali media cittadini.
La Befana dello Sport è sbarcata su internet e il sito web (www.befanadellosport.it), unitamente alla pagina Facebook, permettendo a tutti di tenersi aggiornati sulle novità della manifestazione e di poter consultare le foto delle edizioni passate.

La registrazione della serata sarà proposta da Telestense venerdì 6 gennaio alle 21.

ASP FERRARA – Termine per partecipare 17 febbraio 2017. Avviso consultabile sul sito ‘www.aspfe.it
Gara per l’affidamento per diciotto mesi del servizio di Centri socio occupazionali

Scadrà il 17 febbraio 2017 alle 12, al Centro Servizi alla Persona – ASP, la nuova Procedura aperta per l’affidamento per 18 mesi del seguente servizio:
Lotto A) centro socio occupazionale a valenza abilitativa per persone con disabilità acquisita e servizio di promozione e riabilitazione dell’autonomia CIG 692801285B
Sub voce A) centro socio occupazionale a valenza abilitativa per persone con disabilità acquisita,
Sub voce B) servizio di promozione e riabilitazione dell’autonomia
Lotto B) centro socio occupazionale a valenza socializzante-inclusiva e occupazionale-abilitativa per persone con disabilità intellettiva e fisica CIG 69280274BD
Lotto C) centro socio occupazionale a valenza abilitativa per persone con disabilità clinico funzionali complesse CIG 6928035B55

Il fabbisogno per il periodo è pari a 691.538,36 euro, così suddiviso: 203.666,36 euro (iva esclusa) per il Lotto A (173.666,36 euro Sub voce A e 30.000,00 euro Sub voce B), 435.600,00 euro per il Lotto B e 52.272,00 euro per il Lotto C. Sono ammessi a partecipare alla procedura i soggetti di cui all’articolo 45 del D. L.gs. 50/2016 sulla base dei requisiti specifici di cui alla documentazione di gara.
La procedura aperta sarà aggiudicata mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa di cui agli artt. 60 e 95, D. L.gs. 50/16.

Per tutte le modalità di partecipazione consultare le pagine internet all’indirizzo “www.aspfe.it” sezione “Gare e concorsi”, oppure rivolgersi all’Asp Ferrara in Via Ripagrande 5 – Ferrara.

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella seduta del 28 dicembre 2016
In arrivo fondi per progetti europei, intitolato a Giovan Battista Fabbri il Centro sportivo di via Copparo, pronto il bando per una sessantina di chioschi

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di mercoledì 28 dicembre:

Assessorato all’Ambiente, Lavoro, Attività Produttive, Sviluppo Territoriale, assessore Caterina Ferri:
Il Comune di Ferrara partner di un progetto europeo per potenziare l”utilizzo delle infrastrutture verdi
Si propone di potenziare l’utilizzo delle infrastrutture verdi nelle politiche per la tutela e lo sviluppo del patrimonio naturale il progetto europeo ‘Perfect’ che vedrà la partecipazione anche del Comune di Ferrara in qualità di partner, assieme ad altri enti e istituti regionali e locali di Stati membri dell’Unione europea.
Inserito nel Programma di cooperazione internazionale Interreg-Ue – Priorità 4, il progetto ha ottenuto, nelle scorse settimane, l’ok al finanziamento da parte del Comitato di Monitoraggio del Programma stesso, con l’assegnazione al Comune di Ferrara di una quota di 261mila euro finanziata per l’85% da fondi comunitari Fesr e per la parte restante a carico del Fondo di Rotazione.
“Obiettivo generale del progetto – come precisato nella scheda esplicativa – è quello di dimostrare come la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio naturale possano contribuire ad una crescita sostenibile, intelligente ed inclusiva attraverso lo scambio di buone prassi in materia di nuovi usi delle infrastrutture verdi, migliorando quelli esistenti e potenziando le capacità e le conoscenze di decisori pubblici e amministratori, funzionari, esperti, tecnici per l’adozione di buone pratiche nei principali strumenti di policy”.
Il progetto avrà durata di cinque anni e si articolerà in due fasi. La prima, della durata di 3 anni (2017 – 2020), prevede un’analisi a livello internazionale volta ad identificare e a trasferire buone pratiche all’interno dei contesti territoriali, tramite un percorso di trasferimento supportato da un Gruppo di Stakeholder Locale, appositamente individuato, con cui si condivideranno necessità territoriali e i risultati delle attività svolte a livello transnazionale, anche mediante azioni pilota. La seconda fase, della durata di 2 anni (2020 – 2022), sarà invece dedicata al monitoraggio dell’implementazione delle azioni previste dai piani d’azione delle città partner.
Capofila del progetto è la Town & Country Planning Association (UK) e partner, oltre al Comune di Ferrara, sono: il Cornwall Council (UK), la South Transdanubian Regional Development Agency (HU), il Provincial Government of Styria – Department for environment and spatial planning (AT), la City of Amsterdam (NL), la Regional Development Agency of the Ljubljana Urban (SLO), e la Bratislava Karlova Ves Municipality (SK).
Nell’ambito del progetto il Comune di Ferrara sarà da un lato fornitore di buone pratiche e dall’altro beneficiario del processo di apprendimento interregionale. Obiettivo principale del Comune, attraverso l’esecuzione del Progetto, è quello di redigere un Piano d’azione locale che venga recepito dai piani urbanistici comunali e che delinei una strategia di ridefinizione delle priorità di investimento in tema di infrastrutture verdi.

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani e Personale, vicesindaco Massimo Maisto:
Fondi regionali per la creazione di un ‘Laboratorio aperto’ negli spazi del Teatro Verdi
Rientra fra gli interventi finanziati dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito del Por Fesr 2014-2020 il progetto presentato dal Comune di Ferrara per la realizzazione, negli spazi del Teatro Verdi, di un ‘Laboratorio aperto’ sui temi del turismo, della cultura, della mobilità sostenibile e dell’innovazione per la città di Ferrara.
Come precisato nella scheda dettagliata del progetto, approvata oggi dalla Giunta per l’invio alla Regione, “il principale obiettivo del Laboratorio Aperto è quello di offrire uno spazio fisico opportunamente attrezzato all’interno del quale le competenze della comunità locale sui temi della ciclabilità, dell’innovazione e della creatività potranno incontrarsi per generare innovazione di servizio e di processo. Tutto questo in un luogo […] capace di attrarre e di diffondere cultura della mobilità sostenibile, cultura creativa e dell’innovazione, […] un punto di riferimento per l’intera area territoriale per l’attrazione e la creazione di nuove professionalità nel mondo del turismo, della cultura e della mobilità sostenibile. Il Laboratorio Aperto metterà al centro la comunità locale di Ferrara: cittadini, imprese, associazioni e organizzazioni saranno coinvolti per definire necessità e bisogni della comunità, per testare nuovi servizi […]. Sul tema della bicicletta saranno previste anche attività più tradizionali, come un centro di documentazione e l’esposizione in situ di una collezione di modelli storici. Tali attività renderanno il Laboratorio Aperto nel suo complesso un luogo fortemente caratterizzato e capace di mettere in connessione senza soluzione di continuità la tradizione artigianale con la progettazione di nuove soluzioni ICT legate alla bicicletta, la didattica, la ricerca per l’innovazione, gli eventi, la mobilità sostenibile, l’intermodalità, le infrastrutture ciclabili e i servizi connessi”.
L’intervento rientra in particolare fra quelli finanziati nell’ambito dell’Asse 6 del Por Fesr, con il quale si intende dare attuazione all”Agenda urbana europea’ per la definizione di nuove strategie di rilancio e riqualificazione delle città, con azioni di valorizzazione del patrimonio culturale e di rafforzamento della partecipazione dei cittadini alle scelte strategiche in ambito urbano.

Intitolato a Giovan Battista Fabbri il Centro sportivo di via Copparo
Ha ottenuto il via libera della Giunta l’elenco di alcune nuove intitolazioni decise dalla Commissione per la Toponomastica e le Pubbliche Onoranze. Tra queste anche l’intitolazione del Centro Sportivo di via Copparo 142 a Giovan Battista Fabbri famoso calciatore italiano, divenuto poi allenatore della Spal nel “biennio d’oro” tra il 1990 e il 1992.

Lo ‘Sportello del neo-maggiorenne’ prosegue la propria attività di informazione e orientamento
Sarà rinnovato anche per tutto il 2017 l’accordo di collaborazione tra l’associazione no profit ‘Agevolando’ e il Comune di Ferrara per la gestione dello ‘Sportello del neo-maggiorenne’ all’interno dell’Agenzia Informagiovani del Comune. Lo sportello, inaugurato nell’aprile scorso, proseguirà dunque la propria attività per 3 ore alla settimana, fornendo informazioni, orientamento e supporto a singoli giovani o a piccoli gruppi di neo diciottenni.

Sostegno agli incontri della ‘Compagnia del libro’
E’ di mille euro il contributo comunale destinato all’associazione ‘Gruppo del Tasso’ di Ferrara per la realizzazione, nel corso del 2016, della rassegna di incontri della ‘Compagnia del libro’ alla biblioteca comunale Ariostea.

Assessorato al Commercio, Semplificazione Amministrativa, Servizi Informatici, Patrimonio, assessore Roberto Serra
Pronto il bando per l’assegnazione di 61 aree pubbliche destinate ad attività di chioschi
Sono 61 le aree pubbliche (chioschi), nel territorio comunale di Ferrara, destinate all’esercizio di attività artigianali, di somministrazione di alimenti e bevande e di rivendita di quotidiani e periodici, la cui assegnazione sarà oggetto di un bando comunale approvato oggi dalla Giunta e in pubblicazione dal 2 al 31 gennaio prossimi. Le concessioni avranno una durata di dodici anni. Le domande dovranno essere presentate dall’1 febbraio al 2 marzo 2017 e saranno esaminate a partire dal 3 marzo 2017. Potranno partecipare alla selezione le persone fisiche o giuridiche in possesso dei requisiti per l’esercizio dell’attività artigianale, di somministrazione o di rivendita esclusiva di quotidiani e periodici previsti dalla normativa di settore in vigore.
(per ulteriori dettagli v. CronacaComune del 15 dicembre 2016)

Assessorato al Decentramento e Sport, assessore Simone Merli:
Selezioni pubbliche per l’affidamento in gestione di strutture sportive comunali
Sarà prorogata fino al 30 giugno 2017 la convenzione fra il Comune di Ferrara ed il Club Amici del Pugilato Estense (CAPE) per la concessione in uso della palestra di proprietà comunale (con annessi spogliatoi e servizi igienici), di via Foro Boario 53. Per il successivo affidamento in gestione della struttura sportiva sarà poi indetta una selezione pubblica, tramite esplorazione con avviso di manifestazione di interesse.
Stessa procedura è prevista sia per la sala attrezzata (con annessi spogliatoi e servizi igienici) di vicolo Boccacanale 3, in gestione fino al 30 giugno prossimo all’Associazione Sportiva “Jazz Studio Dance” sia per l’uso e la gestione in orario extrascolastico della palestra (con annessi spogliatoi e servizi igienici) della scuola Bombonati di via Boschetto, attualmente in uso, sempre fino al 30 giugno prossimo, alle Asd Handball Estense e Ariosto Pallamano.

Sostegno ad attività sociali, ricreative e sportive
Ammonta a 21.500 euro la somma dei contributi comunali destinati a una serie di Centri di Promozione Sociale e altri soggetti del territorio per attività volte a favorire la cultura, l’integrazione e la socializzazione, attraverso spettacoli, corsi di formazione, attività manuali, momenti conviviali, e iniziative varie. Destinatari delle erogazioni sono in particolare: il Coordinamento Provinciale Ancescao, i Centri di Promozione Sociale Il Barco, Il Parco, Doro, Il Melo, Acquedotto, Aguscello, La Resistenza, Borgo Del Passo Vecchio, La Ruota, La Scuola, Il Quadrifoglio, Rivana Garden, Curulus, il Comitato Vivere Insieme di Pontelagoscuro e la Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo.
Ammonta, invece, a 1.300 euro il contributo comunale alla asd Pattinatori Bononia per l’organizzazione della manifestazione sportiva nazionale di pattinaggio ‘Trofeo del lavoro – I maggio’.

Assessorato alla Sanità, Servizi alla Persona, Politiche Familiari, assessore Chiara Sapigni:
Le tariffe 2017 per i servizi del canile e del gattile comunali
Rimarranno invariate anche per il 2017 le tariffe previste dall’Amministrazione comunale per i servizi offerti ai privati dal canile e dal gattile di via Gramicia. Nell’elenco degli importi figurano, tra gli altri, quelli per il ricovero temporaneo o permanente di cani o gatti, il trattamento sanitario, l’impianto di microchip e l’assistenza veterinaria per i cani, nonché il trasporto su richiesta di gatti o cani. Confermate anche le tariffe agevolate per il ricovero nelle strutture comunali di animali i cui proprietari si trovino in particolari situazioni di emergenza (sfratti, ricoveri ospedalieri, carcere, condizioni di disagio sociale non di tipo economico). In tali casi le tariffe resteranno pari al rimborso delle spese che l’Amministrazione Comunale sostiene annualmente pro-cane o gatto, da applicarsi trascorsi 30 giorni dalla data d’ingresso (3,38 euro al giorno per i cani e 1 euro per i gatti).

Assessorato agli Affari Generali, Affari Legali, Relazioni Istituzionali, sindaco Tiziano Tagliani:
Contributi comunali per iniziative culturali e ricreative
E’ di 5mila euro il contributo comunale destinato all’associazione Aias di Ferrara a sostegno delle spese per la realizzazione del progetto ‘I mercoledì dell’Aias’ nell’anno 2016.
Altri 3mila euro andranno al Circolo Acli di Pontelagoscuro (Ferrara), a sostegno delle spese per le attività ricreative e culturali svolte nell’anno 2016; mentre di mille euro è il contributo a favore del Comitato Autogestione Scuola Primaria di Quartesana, a sostegno delle spese per la realizzazione delle attività di doposcuola per l’anno scolastico 2016/2017. Altri 500 euro andranno infine all’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti decorati al valor militare, Federazione Provinciale di Ferrara, per la realizzazione delle attività svolte nell’anno 2016.

Assessorato ai Lavori Pubblici e Mobilità, Sicurezza Urbana, Protezione civile, assessore Aldo Modonesi:
Nel palazzo del Tribunale interventi di riparazione all’impianto di riscaldamento
Sono stati eseguiti con urgenza nei giorni scorsi i lavori di riparazione dell’impianto di riscaldamento del Tribunale e della Palazzina dell’Ordine degli Avvocati di Ferrara, resi necessari da un guasto. La spesa per l’intervento ammonta a 8.235 euro (Iva compresa).

Le delibere approvate nel corso delle sedute della Giunta comunale vengono pubblicate nei giorni successivi, con le modalità e nei termini di legge, sulle pagine internet dell’Albo Pretorio on line del Comune di Ferrara all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=1818

PER I BIMBI
Aspettando la Befana, il villaggio della creatività per giocare insieme al Wunderkammer

Da: Wunderkammer

Dal 2 al 5 gennaio a Palazzo Savonuzzi si aspetta la calza della Befana con l’associazione Encanto

Divertenti giochi, musica, creatività, per passare insieme i giorni prima dell’arrivo della vecchia che ‘vien di notte con le scarpe rotte’. Dal 2 al 5 gennaio, infatti, al Consorzio Wunderkammer di Palazzo Savonuzzi (in via Darsena 57 a Ferrara) è il momento di Aspettando la Befana, il villaggio post natalizio pensato dall’associazione Encanto per i bambini dai 5 agli 8 anni.

Nel villaggio del gioco e della fantasia, ogni momento ludico e ricreativo sarà accompagnato da una operatrice madrelingua spagnola, che farà conoscere e insegnerà ai piccoli partecipanti alcune parole in spagnolo. Nata infatti nel 2012 da un gruppo di donne provenienti da diverse parti dello stato iberico, ma da molti anni a Ferrara, l’associazione di promozione sociale Encanto – Centro Interculturale Italo-Español si propone di diffondere la lingua spagnola e momenti educativi, attraverso attività per grandi e piccini, con attività e iniziative proposte nella sede dell’associazione, il Wunderkammer di via Darsena.

L’obiettivo di Aspettando la Befana è quello di offrire un luogo dove i bambini si trovino insieme a creare, giocare e condividere esperienze in totale sicurezza e con operatori qualificati. Il villaggio sarà operativo tutti e quattro i giorni, da lunedì a giovedì, dalle 9 alle 13. Per informazioni sui costi e per prenotare contattare l’associazione Encanto alla mail laboratori.encanto@gmail.com oppure al numero 366.4803237.

IL DONO
Lascito Francesco Stefanelli: quando l’amore per la musica diventa patrimonio di tutti

Da: Conservatorio Ferrara

Tra vinili e cd, la raccolta donata dagli eredi Stefanelli al Conservatorio Frescobaldi di Ferrara comprende circa 2500 unità ed è ora custodita nella biblioteca Luciano Chailly

Una passione lunga una vita, ora messa a disposizione della collettività, per diffondere il piacere e l’amore per la musica. Un regalo di Natale, quello che qualche giorno fa gli eredi di Francesco Stefanelli hanno voluto donare al Conservatorio Frescobaldi e che sarà quanto prima disponibile non solo agli studenti, ma a chiunque ne faccia richiesta. Si tratta del Lascito Francesco Stefanelli, una collezione di circa 1800 vinili e 700 cd ora custoditi nella biblioteca Luciano Chailly, nella sede del Conservatorio di Ferrara di Largo Antonioni 1.

L’immagine che ancora è impressa negli occhi dei figli, Giovanna e Antonio, è quella del papà Francesco seduto in poltrona, assorto ad ascoltare ad alto volume la ‘sua’ musica. Da Verdi – suo grandissimo amore – a Puccini, da Donizetti a Bellini, da Beethoven a Bizet, ma anche molto jazz e la più recente Amy Winehouse, sono solo alcuni degli autori che dal 23 dicembre compongono parte del materiale a disposizione al Frescobaldi. Una collezione realizzata con anima e passione durante tutta la sua esistenza, tanto che compaiono spesso della stessa opera più versioni differenti, come nel caso delle cinque diverse esecuzioni della Tosca presenti nel lascito. “Questi dischi sono un pezzo importante della vita di nostro padre – racconta Giovanna Stefanelli –. Era un uomo curioso a appassionato, che andava all’opera in tutti i teatri di Italia e collezionava le versioni che più gli erano piaciute”.

Nato a Taranto nel 1935, Francesco Stefanelli studiò Giurisprudenza a Bari, percorso che interruppe quando vinse un concorso nella pubblica amministrazione. Arrivò così a Portomaggiore, dove conobbe la futura moglie. Direttore dell’ufficio del registro, non abbandonò mai la sua passione per la musica. Dopo la sua scomparsa, avvenuta nel gennaio 2015, i figli hanno voluto donare la sua imponente raccolta al Conservatorio di Ferrara. “Era l’unico posto in cui accogliere i vinili di nostro padre” commentano i figli, presenti al Conservatorio con Francesco Colaiacovo, presidente del Conservatorio, e Marina Alfano, responsabile della biblioteca e coordinatrice del Corso di biennio di Musicoterapia. Il Frescobaldi, infatti, unisce da tempo la famiglia Stefanelli, dato che la consuocera, Anna Fornasini Cesnich, fu insegnante di lettere nell’istituto dal 1971 al 1998.

“Il lascito Stefanelli sarà un bene che sapremo valorizzare – sottolinea il presidente Francesco Colaiacovo –La cultura ha bisogno di mecenatismo e questa donazione è un importante contributo per il Conservatorio, perché ci aiuta a coltivare la cultura musicale e a investire su di essa”. I dischi, ora ordinati e catalogati, hanno infatti bisogno di essere digitalizzati per essere utilizzati da tutti, attraverso la rete bibliotecaria nazionale e internazionale Opac Sebina. Progetti collegati potranno poi coinvolgere gli studenti. “Questa non è che la prima fase per rendere disponibile il fondo a favore della collettività. Offriremo una collezione importante – conclude Marina Alfano – a cui tutti potranno accedere in futuro, una volta terminata la digitalizzazione dei vinili”. Per la docente, “sarà inoltre interessante associare alla collezione un progetto di ascolto per gli studenti, che potranno così arricchire la propria formazione ascoltando diverse interpretazioni di una stessa opera e, non ultimo, scoprire l’insaziabile voglia di ricerca e approfondimento di Stefanelli. Una passione contagiosa, che si respira in ogni disco ora custodito al Conservatorio”.

I dieci libri del 2016

Questo 2016 è stato lungo e a tratti complesso. Ma la lettura ci ha, come sempre, accompagnati. Alcuni consigli per voi. Da sfogliare.

Henry David Thoreau, Camminare, Mondadori, 2009, 60 p.
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Una raccolta di pensieri e riflessioni elaborati durante escursioni solitarie nella natura selvaggia, la possibilità di stare con lei, di respirarvi accanto, di guarire da ogni tristezza e malinconia, di ritrovare l’armonia con il mondo. Allontanarsi dalla società fa accarezzare il proprio io, non esistono traffico, rumore, fretta, ritmi incalzanti, costrizioni, limiti, problemi. Arrivare dove non c’è nulla salvo lo spazio verde della terra e quello blu del cielo, riporta a pensare, a capire chi siamo e dove andiamo. A farci comprendere che, in fondo, anche noi siamo Natura e che come tali dobbiamo solo tendere all’Armonia. Dopo che nel 1845 ebbe costruito una capanna di legno in una località isolata presso il lago Walden, per restare a contatto con la natura selvaggia, Thoreau capì che non è sufficiente vivere tra alberi, foreste e paludi, ma bisogna camminare. Iniziò così, ogni giorno, a camminare dalla sua capanna nei boschi, dirigendosi sempre in una direzione diversa per almeno quattro ore. Senza meta, senza preoccupazioni. Chi sa camminare davvero è colui che riesce a staccarsi dai propri pensieri e guardare dentro di sé. Ecco perchè ogni giorno passato senza camminare è perso.

Giuseppe Sgarbi, Lei mi parla ancora, Skira, 2016, 128 p.

COP_10337_Sgarbi_Lei_MI_Parla_OK.qxd:Layout 1La stanza con il caminetto acceso ora silenzioso, la poltrona tristemente vuota, i cappelletti della Katia. Dai lontani baci improvvisi, agli abbracci che non hanno bisogno di parole, oggi Giuseppe si ritrova solo, in compagnia di quei ricordi che fanno venire voglia solo di cullarsi nel passato per non pensare al presente o a un futuro che non si vuole nemmeno. Lei non c’è più ma resta, ovunque.  Una lunga dichiarazione d’amore, come quelle di altri tempi, come quelle che non si leggono più e che ti lasciano solo la bellezza di quanto meraviglioso possa essere avere provato un sentimento che tutto guida, che tutto conduce, quella dell’ultimo libro di Giuseppe Sgarbi, dedicato alla moglie Caterina, scomparsa recentemente. Sempre da troppo (“e tu, dimmi: perché sei andata via? Così presto, poi. Che fretta c’era? dimmi….”). La meravigliosa ode alla “Rina spaccatutto”, come la chiamavano da giovane, che cambiava tono di voce quando parlava con la figlia Elisabetta, una dolcezza riservata solo a lei, una voce che diventava quella di un padre con Vittorio e quella di una donna con lui, Giuseppe, che aveva abboccato a un amo, felice di averlo fatto, quello gettato da una donna dalla testa lucida e fulminante. La luce di una vita che ci insegna presto a non fidarsi di lei.

Mauro Corona, La via del sole, Mondadori, 2016, 160 p.

la-via-del-sole-di-mauro-corona-l-zvlr4eNessuno è tanto annoiato quanto un ricco. E se questo ricco è giovane, fortunato, bello, elegante e con la passione ossessiva per il sole, tanto da potersi permettere di spostare le montagne, allora questa noia che non perdona può essere la condanna della ragione e della Natura. Una ragione che si fatica a ritrovare se si perde il senso di ogni misura. Si tratta della storia di un giovane ingegnere che decide di ritirarsi, in montagna in una baita dorata, avvolgentemente calda e all’avanguardia tecnologica, per stare più vicino al sole. Peccato che ogni giorno qualcuno o qualcosa si diverte a mettere i bastoni fra le ruote alla felicità di qualcun altro. E questa volta non si tratta di un semplice nemico o noioso rompiscatole spuntato dal nulla ma di un immenso monolite che si permette di afferrare il sole per la giacca e di farlo tramontare prima del previsto, di toglierlo allo sguardo di quel giovane mai sazio di quella sua luce calda, calorosa e avvolgente. Senza quel monte sbarazzino e impertinente che disturba, lui potrebbe avere un’ora di sole al giorno di più. Come osa. Quella luce inciampa in una guglia e sparisce prima del dovuto. Quell’ostacolo va rimosso. Lui vuole luce. Ecco allora che una squadra di disperati si mette all’opera per far sparire quel maledetto picco. Ma un picco lascia spazio ad un altro e mentre il ricco giovane osserva quella brutale demolizione, all’urlo “la montagna mi toglie il sole, io tolgo lei”, ecco che un’altra roccia spunta, e poi un’altra e ancora un’altra, man mano che quei pezzi di natura cadono sotto le picconate altre ne spuntano, si guadagna un po’ di sole ma i monti sono sempre là. Non basta pagare per averla vinta sulla Natura. Si affonda. Alla fine vincerà lei. Comunque.

Lisa Kemmerer, Mangiare la terra. Etica ambientale e scelte alimentari, Safarà Editore, 2016, 222 p.

Opera della studiosa Lisa Kemmerer, il libro, molto documentato e dettagliato, è la prima traduzione italiana di Eating Earth: Environmental Ethics and Dietary Choice, Oxford University Press, 2015. L’opera, con il supporto di schemi, tabelle e un tocco di umorismo pungente, porta alla luce il gravoso e sconcertante impatto ambientale dell’allevamento animale, della pesca e della caccia per gli ecosistemi di tutto il mondo.  Un libro che guida il lettore alla scoperta della connessione che deve esistere tra i movimenti di salvaguardia ambientale e le scelte responsabili che possiamo operare ogni giorno nel decidere quali alimenti portare nelle nostre tavole. Con la scelta di ciò che mangiamo possiamo contribuire a evitare la deforestazione, l’inquinamento, l’impoverimento dei suoli e dei mari. Bisogna pensarci. «Come consumatori, nei supermercati e nei piccoli negozi, nelle rosticcerie da asporto e nei ristoranti, nei negozi di articoli sportivi e nei rifugi per la fauna selvatica, con il vostro portafoglio votate a favore o contro la terra. Ogni volta che mangiate, decidete se masticare e digerire prodotti di origine animale dall’alto impatto ambientale oppure farne a meno. Per favore, con il vostro portafoglio e con i vostri denti, votate per la terra. Impegnarsi in una dieta vegetale è la decisione più importante che potete intraprendere in nome dell’ambiente».

Andrea Segre, FuoriRotta: Diari di Viaggio, 2015, Marsilio, 216 p.

segrefuorirottaAndrea Segre ha raccolto alcuni dei diari scritti a mano durante dieci anni di viaggi intorno alla Fortezza Europa e nel cuore della sua regione di provenienza, il Veneto. Da Valona a Dakar, da Pristina ad Accra, da Sarajevo a Ouagadougou, da Tataouine a Baghdad i diari portano il lettore a conoscere mondi appena fuori lo spazio di Schengen dove il regista ha viaggiato per conoscere le storie e le origini dei migranti che spesso sono protagonisti dei suoi film. FuoriRotta è anche il titolo del progetto di Andrea e di un bando per il sostegno alla realizzazione di viaggi non convenzionali per giovani under 30, entrambi incentrati sul diritto al viaggio e sull’importanza del viaggio come esperienza di conoscenza dell’Altro e veicolo di contaminazione fra punti di vista. Lanciato nell’autunno 2014 con un viaggio in Kazakistan, oggi il progetto è realtà. Perché viaggiare fuori rotta non significa intraprendere un lontano viaggio esotico, ma conoscere e dialogare con l’altro, che può essere anche incredibilmente e sorprendentemente vicino.

Sylvain Tesson, Beresina. In sidecar con Napoleone, Sellerio Editore Palermo, 2016, 188 p.

tesson-beresinaAncora situazioni estreme e nella Russia che tanto ama. Ecco allora che il girovago Tesson ci sorprende di nuovo provando a (ri)vivere l’esperienza di Napoleone e della sua armata seguendo il cammino della Ritirata di Russia a bordo di un sidecar di fabbricazione sovietica. Non si tratta solo di sfidare il freddo e i ricordi ma di immergersi nel passato, nella tragedia di un esercito vinto. Da Mosca, il 2 dicembre, assieme a un geografo, un fotografo e due amici russi, ha inizio il lungo itinerario di 4.000 chilometri verso la Beresina, Smolensk, Orša, Borodino, attraversando le desolate e gelide pianure e l’inverno fatale, proprio come i veterani francesi decimati dalle truppe dello zar Alessandro. Durante il viaggio il piccolo e coraggioso gruppo cerca ispirazione nelle memorie del confidente dell’Imperatore francese, il generale Caulaincourt, ed esorcizza con la vodka gli orrori di quella letale agonia. Ripercorrendo l’itinerario della sconfitta con dei sidecar scassati lo scrittore racconta la tremenda sofferenza dei soldati. Per fedeltà verso chi li ha preceduti su quel tragitto, i viaggiatori usano solo mappe stradali, nessuna tecnologia, per arrivare a Parigi il 18 dicembre. Un’avventura incredibile.

Sylvain Tesson, Nelle foreste siberiane, 2012, Sellerio Editore Palermo, 253 p.

tesson-foreste-siberianeUn’esperienza sulle rive del ricco lago Bajkal, noto al mondo per bellezza e biodiversità. Per specchiarvi nella luce delle acque di un lago immenso e correre a braccetto con la Natura nella fredda tundra siberiana. Buttatevi a capofitto, senza pensare o riflettere, sulle sue pagine pergamenate e curiose. Meditatelo con attenzione, se volete assaporare la bellezza del contatto solo con il vostro Io, quello più puro, con la vostra autentica essenza, con quanto siete veramente e con quello che respirate, con quanto credevate e credete di essere. Di fronte agli spazi smisurati, abbandonati a sé stessi e con sé stessi, ci vuole la forza e il coraggio che solo i solitari possono avere. Forti unicamente dei propri pensieri, delle proprie sensazioni, della propria libertà di correre e di volare via, lontano. Ritiratosi, per sei lunghi e rigidi mesi, in una capanna di meno di dieci metri sulle rive del lago, all’estrema punta del Capo dei Cedri del Nord, nel 2010, in compagnia unicamente di una nutrita selezione di libri e vivande, lo scrittore parigino opera quasi un miracolo, ricominciando a fare quello che viene considerato un lusso dalla benestante società moderna: pensare e riflettere liberamente, soli, e scrivere di getto quei pensieri leggeri e avvolgenti su un umido e stropicciato taccuino che diventerà un libro da oltre 250.000 copie vendute. Perché ci piace pensare che il vero scrittore usi ancora il taccuino intarsiato manoscritto. Perché crediamo ancora che la Natura sia potente fonte di ispirazione della scrittura più nobile e sincera. Perché si può fare pace col tempo, addomesticarlo, come dice lo stesso scrittore, con l’immobilità quasi totale e il fermarsi a pensare e a scrivere. Quasi una necessità.

Mehdi Rabbi, Quell’angolino tranquillo a sinistra, Ponte33, 2015, 123 p.

quellangolino-tranquillo-a-sinistra-cover-rgbUn libro che non parla della scintillante Teheran ma dei piccoli centri, una serie di racconti con i giovani come protagonisti, testi che hanno a che fare con i ricordi personali dell’autore e con le sue esperienze amorose, storie di una generazione che vive una nuova apertura, dalle corse serali per andare dall’amica, a quelle per andare a bere e divertirsi, il momento più importante della giornata. Questo è il personaggio del libro in cui Mehdi si riconosce: un ragazzo che riflette le speranze dei giovani. Lui ama correre e “forse la corsa può dire qualcosa della nostra generazione abituata a riflettere – dice – che non cerca lo scontro con i problemi che incontra, la corsa è un modo per pensare e risolvere i problemi”. I giovani sono la maggioranza della popolazione iraniana, gli under 25 sono fra il 60% e 70%. E Mehdi, in tutto questo, non parla mai di velo, di religione o politica. Vuole solo raccontare i ragazzi, con una lingua che ricorda la loro estrazione popolare, che sottolinea l’importanza della cultura locale; vuole parlare di amicizia, di amore, di solitudine, di desiderio di realizzarsi, di rapporti genitori-figli, di disincanto giovanile, della piccola cittadina di Ahvaz, con il suo clima, i ponti, gli alberi esotici, i mercatini, i giovani universitari. E mentre nel Khuzestan seccato dal sole il fiume Karun scintilla e la vita scorre, Mehdi esplora i sentimenti e i legami che da sempre tengono uniti uomini e donne. Un’altra visione dell’Iran, lontana dagli stereotipi.

Oriana Fallaci, Solo io posso scrivere la mia storia, Autoritratto di una donna scomoda, Rizzoli, 2016, 272 p.

fallaciStanza, penna, carta e calamaio. Una luce. Soli con la scrittura. In una simbiosi perfetta. Fuori il mondo, semplicemente. La passione dello scrittore, non del giornalista. La differenza. L’empatia, rimanendo in uno spazio chiuso, confinato. Oriana, questo era, questo voleva essere, uno scrittore. Nel suo libro Solo io posso scrivere la mia storia, questa passione permea ogni pagina, ogni riga, ogni parola, ogni singola sillaba. Ogni fatto ha la sua anima, ogni descrizione il suo respiro, una sensazione. E Oriana crede che il racconto sia la sostanza di ogni evento. Dai suoi incontri del periodo della Resistenza, quando da bambina, aveva visto sfilare, a Firenze, Hitler e Mussolini, a quelli con Soraya, Khomeini e Kissinger fino alle fangose trincee del Vietnam e alla tenda discussa di Gheddafi, emerge sempre l’anima di uno scrittore. Ogni parte di questo bel libro riporta nella storia, in quella vissuta emozionandosi, con la consapevolezza di avere la fortuna di fare parte. Queste pagine delineano Oriana nella sua più intensa profondità, pensieri trancianti e precisi tratti dai suoi quaderni che utilizzava per preparare meticolosamente ogni intervista: i numerosi, fitti e concitati appunti autobiografici, note che utilizzava ampliate nei suoi libri. E anche bozze di letture pubbliche o di interventi in cui si metteva nei panni dell’intervistatore che avrebbe incontrato provando a rispondere a domande su di sé e la propria vita. Questi scritti, che trattano anche di temi come malattia, matrimonio e figli mai nati, restituiscono con precisione il carattere e il pensiero di una donna unica, capace di maltrattare grandi leader politici e famosi ed eleganti divi di Hollywood, consegnando ai suoi lettori il testamento di una vita leggendaria. Solo lei poteva raccontarsi. E così intensamente. Nessun altro.

Giulietto Chiesa, Putinfobia, Piemme, 2016, 192 p.

putinfobiaFuori dal coro, come sempre fa Giulietto Chiesa nella sua attenta analisi della paura che l’Occidente ha sempre provato nei confronti della seconda potenza mondiale: l’Unione Sovietica, oggi Russia. La russofobia risale ad almeno tre secoli fa, scrive Chiesa: da quando esiste la Russia come grande Paese essa viene vista come un avversario. Come sempre vengono presentati dati e fatti puntuali. Secondo il giornalista, la Russia potrebbe essere uno straordinario ponte di collegamento dell’Occidente con l’Asia e il resto del mondo ma ciò non accade perché gli occidentali non vogliono questo. Ne viene spiegato il perché. Si può essere d’accordo o meno, ma non si può negare che seguire il ragionamento del libro conduce a farsi delle domande, a cercare delle risposte, a vedere una prospettiva nuova, differente. La curiosità, d’altra parte, e il rimettere tante cose in discussione, fa parte dell’uomo. Perché non starci allora e con onestà intellettuale?