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Giorno: 4 Gennaio 2017

Torna in Piazza il Brule degli Alpini

Da: Organizzatori

Visto il successo riscontrato l’anno scorso il Gruppo Alpini Ferrara torna in Piazza Trento Trieste a Ferrara il 6 e 7 Gennaio, proponendo ai passanti il loro Vin Brule.

Le offerte che verranno fatte serviranno per l’acquisto di materiale per l’Unità di Protezione Civile che il Gruppo Alpini Ferrara vede al suo interno già attiva nel sisma del 2012 e che ha appena terminato l’intervento sui paesi colpiti del Centro-Italia.
La loro presenza silenziosa e quasi invisibile continua sul nostro territorio costante efficiente e preparata.
Cosa dire, ci rimane solo di andarli a trovare alla casetta n°4 in Piazza a Ferrara il 6 e il 7 Gennaio e……VIVA GLI ALPINI….

Copparo: Donazione organi, un 2016 con molte adesioni al protocollo

Da: Comune di Copparo

Da Giugno 2016 è stato avviato dall’Ufficio Anagrafe del Comune di Copparo il protocollo che permette al momento del rinnovo della carta d’identità di richiedere la modulistica necessaria per rilasciare la propria volontà alla donazione di organi.
Grazie a questa nuova procedura sono state raccolte ben 402 adesioni nei 6 mesi di attività della procedura del 2016.

In occasione del rinnovo o ritiro della carta d’identità ogni cittadino maggiorenne può richiedere all’Ufficio Anagrafe la modulistica per la donazione, compilarla indicando le proprie volontà, firmarla e riconsegnarla all’operatore. Si ricorda che la procedura è completamente facoltativa e libera, così come deve essere qualsiasi donazione, in quanto animata esclusivamente da uno spirito di generosità.
La decisione, una volta consegnata all’operatore del Comune, viene trasmessa alla banca dati del Ministero della Salute e al Sistema Informativo Trapianti, che in tempo reale raccolgono le adesioni rilasciate dai cittadini.
Si ricorda che esistono diverse possibilità al fine di dichiarare la propria volontà alla donazione: oltre al modulo compilabile all’Ufficio Anagrafe del Comune di Copparo è possibile richiedere il modulo anche all’ASL di appartenenza, firmare l’atto olografo dell’AIDO oppure scrivere un foglio da custodire tra i propri documenti personali con la propria volontà inserendo dati anagrafici, data e firma.
È sempre possibile cambiare idea sulla donazione perché fa fede l’ultima dichiarazione rilasciata in ordine di tempo all’URP dell’azienda sanitaria locale.
«Si tratta di un protocollo importante avviato dal Comune di Copparo al quale teniamo particolarmente poiché agevola l’espressione di una volontà che ha una funzione sociale di particolare importanza» – affermano gli assessori Bassi e Miola – «Questo è stato il primo anno di avvio e le procedure attivate dal comune di Copparo (su impulso di un odg del consiglio comunale) sono state gestite in collaborazione anche con la Casa della Salute Terra e Fiumi e con l’URP dell’ASL di Ferrara. I Comuni, a nostro avviso, rivestono una funzione strategica per agevolare le adesioni, poiché sono un punto d’incontro con i cittadini e possono mettere in campo, grazie alla formazione dei propri operatori una procedura neutra e completamente libera. In questo senso l’alto numero di adesioni conferma una sensibilità crescente sul tema e auspichiamo che anche per il 2017 si registri lo stesso spirito di generosità».

Play Mr D’Adamo 2017 (dodicesima edizione)

Da: Associazione Musicisti di Ferrara

5 Gennaio 2017 Sala Estense ore 21,00

Il 5 gennaio 2017 alla Sala Estense di Ferrara ( Piazza Municipale ) alle ore 21,00 si terrà la dodicesima edizione di Play Mr D’Adamo, concerto di beneficenza in memoria di Antonio D’Adamo armonicista blues (6-1- 1960 30-1- 2005); l’ingresso costerà 10,00 euro e l’intero ricavato della serata sarà devoluto all’ADO (assistenza domiciliare oncologica).

In questi anni la manifestazione ha sempre visto una grande risposta di pubblico, diventando di fatto uno dei pochissimi eventi a livello nazionale che porta l'armonica diatonica in primo piano.
Ogni anno l’organizzazione propone situazioni diverse, dal repertorio acustico a quello dei classici blues Chicago style con seazione fiati, fino al repertorio originale della band The Bluesmen della quale D’Adamo faceva parte e che vede quindi cimentarsi i vari armonicisti con brani inediti come nel caso di questa edizione; sarà anche l’occasione per ricordare anche un altro grande musicista e amico che ha fatto parte della band The Bluesmen dalla nascita fino al 2008: Bruno Corticelli bassista storico scomparso nel 2013 e che ha partecipato alle edizioni di Play Mr D’Adamo dal 2006, cioè dalla prima edizione.

Sul palco il quartetto ‘The Bluesmen’ accompagnerà 15 armonicisti amici di Antonio D’Adamo che provengono da varie parti della regione.

The Harmonica Players:
Federico Pellegrini, Fabrizio Seva, Gianandrea Pasquinelli, Ermanno Costa, Paolo Giacomini, Vincenzo Cattani, Marco Balboni, Giorgio Pinna, Max De Rosa, Angelo Adamo, Guido Poppi, Andreino Cocco, Paolo Santini, Gianluca Caselli, Paolo Bertelli.

The Bluesmen:
Roberto Formignani chitarra e voce, Massimo Mantovani tastiere, Roberto Poltronieri basso, Roberto Blanzieri batteria

Il concerto è organizzato da: Associazione Musicisti di Ferrara
Ado Assistenza Domiciliare Oncologica
Con il patrocinio del Comune di Ferrara

ANTONIO D’ADAMO 6-1- 1960 30-1- 2005 (Musicista – Armonicista)
Musicista autodidatta, si è dedicato per 25 anni allo studio approfondito dell’armonica a bocca diatonica nella musica blues, rock,country,bluegrass. Ha fatto parte della ‘Mannish Blues Band’ fondata insieme all’amico Roberto Formignani, con la quale ha partecipato, negli anni 80 ad importanti trasmissioni radiofoniche e televisive ( RAI 2 via Asiago Tenda e con Renzo Arbore a Quelli della Notte) e festival blues (Pistoia Blues , Milano Blues Festival, Aventino Blues ecc.. )
Si è esibito in concerto ed in jam session con diversi artisti di fama internazionale fra i quali Carey Bell, Hiram Bullock, Willy Murphy, Alan King, Andy j. Forest.
Nel 1992 contribuisce alla formazione di The Bluesmen, con i quali si esibisce in diversi festival blues (Castel San Pietro Terme In Blues, Imola Blues, Ravenna Blues, Aspro Blues, Delta Blues, Liri Blues Winter 2004, Lerici Blues Joint 2004 ecc.. )
Con questa formazione ha l’onore di aprire I concerti di artisti come: Nine Below Zero, Scott Henderson, Dave Alvin, Jorma Kaukonen, ,Paul Geremia, Billy Boy Arnold, Kelly Joe Phelps, Robben Ford.

Discografia :
-The Mannish Blues Band Demo 1 (1983)
musicassetta autoprodotta registrata al White Studio di Ferrara con la quale la band riesce ad entusiasmare Renzo Arbore e a farsi programmare nella trasmissione “Quelli della Notte “
-The Mannish Blues Band Demo 2 (1986)
musicassetta autoprodotta registrata al White Studio di Ferrara che contiene diversi brani originali
-The Mannish Blues Band – ’87-90 (1990) musicassetta prodotta da Musicando
-The Bluesmen – Intrepido Blues (1996) CD prodotto da Musicando registrato al B & B di Vigarano Mainarda (FE )
-The Bluesmen – The Bluesmen (2002) CD prodotto dal Comune di Ferrara- Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali e registrato alla N H Q di Ferara

La Befana in piazza

Da: Contrada Rione San Paolo

Venerdì 6 gennaio 2017 a Ferrara in Piazza Municipale si terrà l’evento: La Befana in piazza.

La tradizionale iniziativa natalizia, promossa dal Rione San Paolo con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Ferrara, è arrivata ormai alla sua diciassettesima edizione, e riempirà la piazza con divertenti iniziative per bambini e adulti.
Come da consuetudine, alle ore 16:00, in Piazza Municipale aspetteremo tutti insieme l’arrivo della Befana che giungerà, come tradizione vuole, a cavallo della sua mitica scopa. In attesa del suo arrivo, i bambini saranno intrattenuti da un gruppo di animatori che organizzeranno balli e giochi di gruppo, poi a seguire un momento di magia e divertimento a cura dei “Pagliacci del Cuore”, associazione di volontariato che si occupa di clownterapia. Alle ore 17:30 la Befana arriverà in piazza e verrà distribuita gratuitamente una calza a tutti i bambini intervenuti. L’appuntamento si concluderà alle ore 18:30 circa con il tradizionale “rogo della vecchia” in Corso Porta Reno (sul retro della “Torre dell’Orologio”).
L’evento è organizzato in collaborazione con AVIS Provinciale di Ferrara e Assicurazioni GENERALI Ferrara – Via Baluardi.

Il programma della manifestazione vedrà, tra le altre cose, Domenica 8 Gennaio alle ore 16:30 la partecipazione delle due legioni di Star Wars ufficiali (riconosciute da Lucasfilm e Disney) Rebel Legion Italian Base e 501st. Italica Garrison che sfileranno per le vie del centro storico e si esibiranno al Villaggio della Befana in Piazza Municipale.

Orlando Furioso, Cicloaperitivo

Da: Fiab Ferrara

Ferrara e l’Orlando furioso
Venerdì 6 gennaio ore 9.00
Piazza Cattedrale

Brani dell’Orlando Furioso scelti per la lettura sui luoghi dell’Ariosto.

Prima tappa
Castello Estense: Incipit Canto 1 ottave da 1 a 8
e Finale Canto 46 (ultimo) ottave da 135 a 140

Seconda tappa
Piazza Ariostea: Primo duello tra Sacripante e Rinaldo
Canto 1 ottave da 76 a 81; Canto 2 ottave da 3 a 12
e Bradamante e l’Ippogrifo Canto 4 ottave da 16 a 27

Terza tappa
Palazzo Schifanoia: La storia lasciva dell’oste Canto 28
Ottave da 18 a 24; da 49 a 54; da 56 a 67

Quarta tappa
Palazzo Paradiso: Astolfo sulla luna Canto 34 ottave da 82 a 90

Quinta tappa
Casa dell’Ariosto: Cloridano e Medoro Canto 18 ottave da 182 a 192

Lettori
Alessandro Tagliati, Rossana Zirini, Massimo Migliori.

Ritrovo
davanti alla Cattedrale alle ore 9.00

Partenza
ore 9.30
L’escursione terminerà entro le ore 12.30

In questa occasione sarà possibile fare/rinnovare l’iscrizione alla FIAB per il 2017.

Cioccolata calda gratis per tutti e musica

Da: Organizzatori

Al Decathlon Ice Park nuove iniziative per il week end dell’Epifania

Continuano le iniziative al Decathlon Ice Park in Piazza XXIV maggio. Il 5 gennaio, dalle 15 alle 19, per la gioia dei golosi, cioccolata calda gratis per tutti i bambini fino a 14 anni presso il Punto Ristoro “Nonno Umberto”.

L’8 gennaio dalle 15.30 invece tanta musica e divertimento con le Dogato Sisters and friends. Si tratta di un gruppo musicale, tutto al femminile, composto da nove donne unite da un unico grande intento: la passione per la musica che diventa solidarietà, visto che tutti gli incassi dei loro spettacoli vengono devoluti in beneficenza. Il gruppo è coordinato e diretto da Rossano Scanavini, e si avvale della presenza di alcuni friends, voci amiche che si uniscono al coro come quella di Andrea Molinari in arte Moli, Roberto Rimondi e Chiara Sandrini, giovane rivelazione del Sanremo Music Award. Il gruppo propone brani notissimi della musica italiana ed internazionale che certamente faranno cantare e ballare tutto il pubblico.

Il Decathlon Ice Park con la sua pista da sci e le discese in snow tubing, rimarrà aperto fino al 15 gennaio, tutti i giorni dalle 10 alle 20 fino all’8 gennaio, mentre fino al 15 gennaio seguirà i seguenti orari: il 13 gennaio dalle 14.00 alle 20.00, il 14 gennaio dalle 10.00 alle 20.00 e il 15 gennaio dalle 9.00 alle 17.00.

Hera: dal 2017 utilizza solo energia rinnovabile

Da: Hera

La multiutility si allinea alle best practice di importanti gruppi internazionali e, come da obiettivi UE e agenda Onu, garantisce che da quest’anno tutte le attività gestite in Emilia Romagna saranno alimentate al 100% da energia elettrica ‘pulita’.

Anche il Gruppo Hera punta tutto sull’energia elettrica pulita e assicura, prima multiutility in Italia, che da quest’anno per tutte le attività sul territorio emiliano-romagnolo impiegherà soltanto energia proveniente da fonti rinnovabili.

Un passo fondamentale verso il ‘carbon footprint zero’, frutto di un impegno che parte da lontano e che colloca il Gruppo Hera fra le migliori esperienze nazionali in fatto di risparmio delle risorse energetiche e di contrasto al cambiamento climatico, in grado di anticipare e superare gli indirizzi fissati dalla Strategia Energetica Nazionale, da Bruxelles con il ‘Pacchetto Clima-Energia’ e dall’Onu con l’Agenda al 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Impianti, mezzi, tecnologie, processi: l’insieme delle attività gestite da Hera in Emilia Romagna nelle attività di gestione dei servizi ambientali, energia e idrico, determina complessivamente un consumo annuo di energia pari a 325 GWh. Grazie all’utilizzo di sola energia ‘pulita’ sarà possibile evitare ogni anno l’emissione in atmosfera di 144 mila tonnellate di CO2, che sarebbero invece prodotte a partire da combustibili fossili: un risultato fondamentale a tutela del clima e della qualità dell’aria, che acquista ancora più valore in considerazione dei continui sforamenti dei limiti di PM10 che si registrano nella pianura padana.

Alcune equivalenze, del resto, possono aiutare a dare un’idea più intuitiva dei benefici ambientali derivanti dal conseguimento di questo risultato. Per assorbire 144 mila tonnellate di CO2, ad esempio, una foresta di 240 chilometri quadrati impiegherebbe circa un anno. 325 GWh, inoltre, corrispondono ai consumi annui di oltre 120.000 famiglie e all’energia necessaria per compiere 1.174 volte la tratta aerea fra Milano e New York oppure per alimentare gli spostamenti annui – calcolati mediamente in 21 mila km – di oltre 60 mila automobili a gasolio.

Nell’ambito dei servizi erogati dal Gruppo, il settore più interessato dal raggiungimento di questo ambizioso obiettivo è quello del ciclo idrico, a cui è imputabile il 90% dei consumi, e del quale in questo modo viene garantita la massima sostenibilità.
Si corona così un percorso virtuoso che, grazie a investimenti superiori del 50% alla media italiana (127,2 milioni di euro nel solo 2015), ha già raggiunto ottimi livelli di servizio, dalla qualità dell’acqua del rubinetto ai 245 milioni di bottiglie di plastica di cui, grazie anche alle buone pratiche dei cittadini, sono stati evitati produzione e smaltimento.

Rinunciando in toto ai combustibili fossili per servire le proprie attività operative, Hera aggiunge così un ulteriore tassello al puzzle delle tante iniziative poste in essere sul fronte dell’efficienza energetica. Nel corso di quest’anno, ad esempio, è previsto il raggiungimento del risultato di riduzione del 3% dei consumi annui rispetto a quelli registrati nel 2013, con l’obiettivo di ridurli del 5% nel 2020. Un’azione capillare e costante che, intervenendo ad ampio raggio su impianti e processi, ha già consentito a sei società del Gruppo di ottenere la certificazione ISO 50001 per la gestione efficiente dell’energia.
Al primo posto tra le utility italiane per numero di progetti di risparmio energetico (278 dal 2007), Hera ne rende conto ogni anno pubblicando il report ‘Valore all’energia’, sul quale compaiono anche altri importanti indicatori: dalle oltre 676 mila tonnellate di petrolio equivalente risparmiate (pari ai consumi di 475 mila famiglie) alle 1,3 milioni di tonnellate di CO2 evitate, passando per i tanti Comuni di cui Hera gestisce con efficienza l’illuminazione pubblica e le tante aziende terze che in partnership con la multiutilty hanno potuto conseguire i certificati bianchi.

Tante, del resto, le aziende che nel mondo hanno sposato la causa delle rinnovabili: Apple, Coca-Cola, Facebook, Google, Ikea, Microsoft, Nestlé e Nike sono solo alcune delle realtà di livello internazionale che partecipano alla campagna RE100, che ha lo scopo di promuovere iniziative volte a riferire la totalità dei consumi energetici a fonti rinnovabili.

“Ci lavoravamo da tempo e il raggiungimento di questo obiettivo nel 2017 rappresenta per noi un traguardo molto importante – afferma Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera.
Contiamo quanto prima di estendere questo standard a tutto il perimetro del nostro Gruppo. Proprio perché la lotta al cambiamento climatico è una priorità globale sempre più urgente – prosegue Venier – come azienda responsabile faremo la nostra parte con l’obiettivo, da un lato, di ridurre ulteriormente i nostri consumi interni e, dall’altro, di proseguire nel costante contributo agli obiettivi di sostenibilità fissati dall’agenda ONU.”

Più flessibilità sulla ZTL

Da: Ascom Ferrara

Il messaggio che esce dal partecipato incontro – promosso da Ascom ieri sera (3 gennaio al Teatrino dell’Asilo del Duomo) sul controverso tema della ZTL a Comacchio – è chiaro: “Chiederemo all’Amministrazione comunale di rivedere quanto prima e rendere più flessibile la ZTL in centro storico – annuncia il presidente Ascom Comacchio, Gianfranco Vitali affiancato dal consigliere della stessa associazione Massimo Cestari – le problematiche e le difficoltà espresse dagli operatori del commercio e della ristorazione sono evidenti ed necessitano di risposte concrete ed immediate che ridiano respiro al tessuto commerciale della nostra città per dare maggiore elasticità alla ZTL che per chiarezza non deve scomparire ma deve essere solo resa più funzionale”. conclude Vitali.
Diverse le proposte scaturite dalla base associativa e che Ascom girerà all’Amministrazione Comunale nei prossimi giorni e che si possono sintetizzare sotto due aspetti: per gli acquirenti due fasce (dalle ore 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 dal lunedì al sabato con possibilità di breve sosta con disco orario, in particolare da effettuarsi nel periodo invernale); per gli operatori con fasce di flessibilità (dalle ore 8 alle 12 e nel pomeriggio dalle 17 alle 19 implementabili per specifiche esigenze serali) ovviamente legate al carico e scarico delle merci.
Un’esigenza dunque di flessibilità per rendere il centro più accessibile coordinandolo ad un’attività di controllo sulla corretta rotazione nei parcheggi limitrofi alla stessa ZTL. E su questa ultima si chiede peraltro l’installazione di specifici timer e di telecamere anche in uscita per un puntuale controllo dei reali tempi di permanenza.
L’occasione è stata doppiamente importante perché è servita ad introdurre alla platea la necessità condivisa dallo stesso Comune di realizzare ad una più globale riqualificazione del centro storico della città del Trepponti con un’offerta commerciale sempre più qualificata e diversificata che possa integrare in chiave turistica entroterra e costa. Tra i punti in valutazione anche la possibile alleanza tra Comacchio ed i Lidi Nord per gestire in modo unitario gli eventi e gli intrattenimenti, durante tutto l’anno, e prevedendo così una sinergia a largo raggio tra più soggetti.

Consumi: dal 1° gennaio vongole più piccole nel piatto

Da: Coldiretti

In Emilia-Romagna salve 2.700 tonnellate di ‘poveracce’ e 150 lavoratori

Con l’inizio del 2017 si sono rimpicciolite le vongole nei piatti degli italiani per effetto del via libera alla deroga comunitaria che abbassa per l’Italia da 25 millimetri fino a 22 millimetri la taglia minima nella raccolta del mollusco-bivalve, conosciuto in Emilia Romagna come poveracce o pavarazze. Lo rende noto Coldiretti Impresa Pesca Emilia Romagna, sulla base della pubblicazione del regolamento comunitario avvenuta il 23 dicembre e del decreto applicativo del Ministero delle Politiche agricole appena emanato recante l’adozione del Piano nazionale Rigetti della risorsa vongola (chamela gallina). La riduzione delle dimensioni – sottolinea la Coldiretti Impresa Pesca Emilia Romagna – non cambierà certo il sapore dei tanti piatti che secondo la tradizione regionale e italiana valorizzano il pregiato mollusco di mare. Al contrario la riduzione della taglia minima delle vongole pescabili in Italia rappresenta una misura attesa da anni anche per salvare questi gustosi menu poiché – spiega Coldiretti Impresa Pesca – i mutamenti dei fondali ed i cambiamenti climatici hanno frenato la crescita di questo pregiato mollusco, i lunghi tempi di accrescimento, e la frequente presenze di vongole sotto i 25 mm., vecchio limite minimo, nelle confezioni, hanno costretto biologici ed amministratori a procedere ad una deroga della normativa e nel contempo ad attivare uno speciale piano di gestione che sottopone gli operatori delle pesca ad una serie di controlli mai attuati fino ad oggi per gli altri comparti dell’ittico.

E’ stata finalmente accolta – sostiene Coldiretti Impresa Pesca regionale – la richiesta di riduzione della taglia minima delle vongole pescabili in Italia che rischiava di affondare una parte importante della marineria con multe e sequestri ma anche per il taglio delle esportazioni, che rappresentano quasi la metà della produzione nazionale con un impatto devastante sul settore. Nei 120 chilometri di costa dell’Emilia Romagna – ricorda Coldiretti Impresa Pesca regionale – il settore interessa 54 draghe (18 nel compartimento di Ravenna e 36 in quello di Rimini) che pescano mediamente 2.700 tonnellate di vongole l’anno (1.316 a Ravenna, 1.445 a Rimini) e danno lavoro 150 marinai, ed ad altrettante persone occupate nell’indotto. In Italia, la flotta è composta di circa 710 imprese e oltre 1600 addetti ed ha un indotto di altre 300 imprese di commercializzazione all’ingrosso ed un altro migliaio di addetti.

La durata del provvedimento che ha ottenuto luce verde dai rappresentanti dei Governi Ue è fissata – informa Coldiretti impresa pesca – fino al 31 dicembre 2019. Il via libera comunitario, valido quindi per i prossimi tre anni di sperimentazione, non riguarda tutte le vongole, la cui produzione è di circa 60 mila tonnellate, ma solamente le nostrane presenti in mare aperto, sono escluse quelle di allevamento (tapes philiphinarum); si tratta dei lupini prodotti in 20 mila tonnellate circa, che crescono meno velocemente della vongola di allevamento (verace o filippina). I vincoli posti alle dimensioni della vongola nostrana – conclude Coldiretti Impresa Pesca – hanno anche favorito la diffusione tra i banchi del pesce ma anche ristorante di altre tipologie di vongole, proveniente da altri continenti, in particolare lavorate e congelate, spesso spacciate per specie autoctone.

La Camera di Commercio sbarca su Twitter

Da: Camera di Commercio

Da oggi l’informazione economica e statistica della Provincia di Ferrara viaggia in pochi caratteri

Govoni: “Un modo in più per interagire in maniera quotidiana con operatori e imprese, che spesso prima di investire si trovano a dover valutare elementi tra loro anche molto eterogenei”

Dalla demografia delle imprese agli aspetti più specifici legati all’imprenditoria straniera, dai dati sull’interscambio commerciale con l’estero a quelli sulla struttura commerciale e distributiva, dalla movimentazione e struttura della popolazione all’andamento del mercato del lavoro, fino alla puntuale panoramica sui singoli settori di attività economica

Da oggi c’è un modo in più per essere informati sull’informazione economica e statistica della provincia di Ferrara: seguire l’account ufficiale della Camera di commercio su Twitter @cciaa_ferrara. Già presente sul web con il consultatissimo sito www.fe.camcom.it (oltre 400.000 visitatori diversi nel 2016, più 3,6% rispetto al 2015),

l’Ente di Largo Castello approda, dunque, anche sul social media Twitter, consentendo a tutti i cittadini ed alle imprese interessate di seguire in tempo reale, dal proprio smartphone o computer, aggiornamenti e approfondimenti sui dati socio-economici del nostro territorio attraverso infogrammi dinamici, immagini, testi e grafici in schermate che contengono informazioni immediatamente disponibili e facili da leggere.

“L’account della Camera di commercio – ha spiegato il suo presidente, Paolo Govoni – è uno strumento ulteriore per interagire in maniera quotidiana con operatori e imprese, che spesso, prima di investire, si trovano a dover valutare elementi tra loro anche molto eterogenei. Nella società contemporanea – ha proseguito Govoni – l’informazione statistica ha assunto un ruolo centrale: è però necessario che essa risponda a precisi requisiti di qualità, tempestività, correttezza, confrontabilità e che, soprattutto, sia riferibile ed utilizzabile ai vari livelli di disaggregazione territoriale locale”.

Frutto di una intensa attività di ricerca svolta dal Centro Studi della Camera di commercio, che estrapola una ingente mole di dati inerenti caratteristiche e performance delle imprese locali, Twitter diviene, dunque, strumento determinante per rendere conoscibili le dinamiche e le modificazioni strutturali in atto nel sistema imprenditoriale provinciale, fungendo da utile riferimento per eventuali politiche di intervento. Una preziosa ‘miniera’ informativa (con un dettaglio che, per gran parte dei dati, è esteso anche al livello comunale), alla quale attingere per conoscere ed aggiornare una serie di fenomeni estremamente ampi e diversificati, spesso ricchi di curiosità: dalla demografia delle imprese agli aspetti più specifici legati all’imprenditoria straniera; dai dati sull’interscambio commerciale con l’estero delle nostre imprese (import-export) a quelli sulla struttura commerciale-distributiva per le varie tipologie di esercizi; dalla movimentazione e struttura della popolazione all’andamento del mercato del lavoro, fino alla panoramica sui singoli settori di attività economica (agricoltura e pesca, turismo, credito, edilizia, ecc.).

Confagricoltura Ferrara: ripartono i lunedì dell’agricoltura

Da: Confagricoltura

Per il terzo anno consecutivo tornano i ‘Lunedì dell’Agricoltura’, gli incontri organizzati da Confagricoltura Ferrara e dedicati all’aggiornamento, innovazione e sperimentazione in agricoltura.
Rivolti agli addetti del settore, l’obiettivo di questi appuntamenti – precisa Pier Carlo Scaramagli, Presidente di Confagricoltura Ferrara – è quello di fornire strumenti e conoscenze tecniche ed operative attraverso l’intervento di importanti professionisti e la testimonianza di agricoltori che hanno sperimentato in campo le nuove tecniche. Lunedì 9 gennaio alle ore 10.00, presso il ‘Ridotto’ del Teatro Concordia di Portomaggiore si terrà il primo dei tre appuntamenti. Dal titolo ‘Il Bambù Gigante, un Eco-Investimento’, il seminario sarà dedicato a questa coltura dalle molteplici applicazioni e caratterizzata da buona redditività oltre che da interessanti qualità ecologiche. Giovanni Bezze del Consorzio Bambù Italia ne traccerà le potenzialità alternative alle coltivazioni tradizionali, mentre Marco Mercatelli, imprenditore associato a Confagricoltura Ferrara, porterà la sua testimonianza di produzione. L’apertura dei lavori sarà affidata a Pier Carlo Scaramagli, Presidente di Confagricoltura Ferrara.

Evento con Ambrogio Sparagna a chiusura delle Feste

Da: Comune di Comacchio

Il gran finale delle festività natalizie a Comacchio sarà affidato al grande musicista ed etnomusicologo, Ambrogio Sparagna, che in occasione della seconda edizione della rassegna curata da Ravenna Festival, nel giugno scorso ha fatto riscoprire ad un pubblico numerosissimo la tradizione dei canti e dei racconti popolari. Sabato 7 gennaio, alle ore 21, nella sala polivalente “San Pietro” a Palazzo Bellini si terrà un concerto con i canti della tradizione natalizia, denominato “Dicendo vola vola”. Prenderanno parte al concerto i solisti dell’Orchestra Popolare Italiana ed i solisti che durante l’autunno hanno frequentato il laboratorio di canto e danza. Saranno intonate le novene del Natale, senza trascurare racconti, poesie e canti della tradizione comacchiese. L’ingresso è gratuito. Il percorso avviato proficuamente da Sparagna, teso al recupero delle tradizioni culturali locali, culminerà in primavera in un grande evento, che si svolgerà all’Auditorium “Parco della Musica” di Roma, al quale parteciperanno anche i solisti del laboratorio teatrale locale.

Psicologia e scuola: si torna dalle vacanze, evitiamo il ritorno dello stress.

Da: Rizoma

L’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna sulla sindrome da burn-out degli insegnanti

Dopo una vacanza abbastanza lunga, come quella del periodo natalizio, è piuttosto normale avere una certa resistenza a tornare a lavorare e una difficoltà a recuperare la routine lavorativa. Possiamo però pensare che gli insegnanti potrebbero incorrere in problematiche più serie, trattandosi di una categoria molto esposta al rischio di burn-out, una grave forma di stress lavoro-correlato.

Il burn-out (letteralmente in inglese ‘bruciarsi’) è una sindrome tipica delle ‘professioni di aiuto’ – come è quella dell’insegnante – in cui c’è un costante contatto con gli altri, o che sono comunque contraddistinte da relazioni professionali che presuppongono un forte coinvolgimento personale; un coinvolgimento tale che le qualità individuali diventano centrali rispetto alle conoscenze tecniche. Nel rapporto educativo docente- allievo risulta di fondamentale importanza la componente affettiva e la dimensione emotiva di coinvolgimento e di presa in carico dell’alunno.
La sindrome del burn-out dipende da una serie di fattori, più che da un’unica causa. È il risultato di un insieme di vicende lavorative e anche personali. Può emergere dalle difficoltà quotidiane, a volte amplificate dal precariato che spesso caratterizza la professione, dalla sensazione che il proprio lavoro e tutti gli sforzi profusi abbiano scarsa efficacia, dal complicato rapporto con i genitori degli alunni e con gli alunni stessi, dall’aumento del numero di studenti extracomunitari e dall’inserimento di alunni disabili non sempre supportato dall’Istituzione. Nonostante il forte impegno psicologico richiesto agli insegnati, tuttavia, spesso non viene riconosciuta dalle famiglie e dalla società stessa l’importanza del loro ruolo per la crescita dei ragazzi. Tutte le responsabilità di cui sono investiti, combinate con una considerazione sociale non sempre adeguata, possono portare a una condizione di fragilità e disagio psichico. La sensazione di non poter controllare e gestire queste varie situazioni, la sensazione che la complessità della realtà possa sfuggire di mano può minare la stabilità personale e far precipitare l’insegnante in una situazione di allarme e di ansia che non gli consente di rispondere in modo adattivo e positivo ai problemi. Il profondo malessere si può manifestare anche con grave stanchezza fisica e logoramento emotivo, demotivazione, insonnia, irritabilità e sentimenti di frustrazione.

Come affrontare la fine delle vacanze quando la preoccupazione di non essere all’altezza del ruolo, la fatica e le difficoltà di sostenere il resto dell’anno irrompono tutte insieme? Cercando di prendere consapevolezza delle proprie aspettative, riconducendole a un piano più attinente alla propria realtà, evidenziando gli aspetti positivi del proprio lavoro e non concentrandosi solo su quelli negativi, o ancora, coltivando interessi extra-lavorativi che consentano di non focalizzare l’attenzione solo sui problemi professionali e lavorando in équipe, per condividere lo stress e affrontare insieme situazioni difficili.
Soprattutto è importante diventare coscienti dei possibili segnali di allarme del disagio, chiedere l’aiuto psicologico necessario ad affrontare lo stato di malessere prima di avere consumato tutte le energie fisiche e psichiche. L’insegnante stressato che viene supportato psicologicamente può riuscire a recuperare una vita equilibrata nell’ambito lavorativo, familiare, sociale e ripristinare il coinvolgimento emotivo e la necessaria qualità relazionale specifica della sua professione.

Oggi, 4° e ultimo appuntamento Babbo Natale, Gnomi e Folletti

Da: Il Baule Volante

Il libro delle Fantapagine alla Sala Estense: la rassegna si conclude con uno spettacolo che ha girato l’Europa

Mercoledì 4 Gennaio alle ore 16,30 alla Sala Estense (Ferrara, Piazza Municipale) la diciannovesima edizione della rassegna natalizia “Babbo Natale, Gnomi e Folletti” si chiude con l’ultimo appuntamento a teatro. E’ la volta della compagnia piemontese Il Melarancio (Cuneo) che presenta uno spettacolo storico: Il libro delle Fantapagine, un intenso e fantasioso spettacolo di animazione, basato sull’interazione con il pubblico dei bambini i quali, grazie a una tecnica innovativa basata sulla struttura del gioco di ruolo, del librogame e del pop up decidono – per davvero, senza trucchi! – quale sarà lo svolgimento della storia, quali i personaggi e le avventure che incontreranno i protagonisti e quale il finale a cui andranno incontro prendendo una decisione al posto di un’altra.

La storia è molto fantasiosa: Due bibliotecari custodiscono nei loro scaffali un libro di fiabe unico al mondo, un libro dotato di volontà propria che possiede lo straordinario potere di inghiottire e di far vivere nelle sue pagine, chiunque incautamente gli si avvicini. Camillo e Gelsomino vengono rapiti dal libro e trasportati nel mondo delle fiabe: geni, streghe, draghi, fate ed orchi abitano le contrade di questo mondo e con loro Camillo e Gelsomino vivono straordinarie avventure prima di ritrovare la strada per la realtà. Lo spettacolo si sviluppa intorno ad un grosso libro, ricco di immagini, sorprese, spessori e tridimensionalità sulle cui pagine prendono vita, agiscono e parlano figure bidimensionali. La struttura narrativa è concepita nella forma dell’ipertesto teatrale in cui coesistono numerose storie parallele che si possono concludere con ventotto finali differenti: lo svolgimento del racconto viene scelto dagli spettatori, che, pagina dopo pagina, stabiliscono il proseguimento ed il finale della fiaba. Lo spettacolo è un ‘cult’ della compagnia ed ha superato nei suoi 13 anni di vita le 1200 repliche con rappresentazioni in centinaia di teatri italiani oltre che in Francia, Spagna, Scozia, Belgio, Ungheria e Repubblica Ceca.

La Compagnia ‘Il Melarancio’ dal 1982 svolge attività prevalentemente nell’ambito del Teatro per ragazzi e del Teatro di strada e, coniugando le tecniche del Teatro di figura con quelle del Teatro d’attore, realizza spettacoli di grande coinvolgimento che rappresenta in Italia e all’estero.
Oltre alla produzione di spettacoli, la compagnia svolge attività didattica nelle strutture scolastiche, elabora percorsi di animazione all’interno delle biblioteche, coordina a Cuneo un Centro permanente delle Arti, organizza un festival e diverse rassegne teatrali.

Lo spettacolo si rivolge a tutti i bambini dai 4 ai 9 anni.

Inizio spettacoli: ore 16,30 (la biglietteria apre a partire dalle ore 15,30)
Biglietti: adulti € 6,00, bambini € 5,00
Il giorno stesso di ogni spettacolo, dalle ore 10,00 alle ore 12,00, è possibile effettuare prenotazioni telefoniche con assegnazione di posto telefonando al numero 0532 77 04 58.

“Le vie dei colori”: la mano sinistra di Claudio Baglioni

di Eugenio Cabitta

E ogni volta rimettere in gioco, ogni sera, in ogni rodeo, in ogni torneo…
Mettere in gioco tutto quello che si è vinto, perché questo è l’importante; e, a volte, anche la stessa vita, perché nel gioco della vita questo è il pegno.
” (Claudio Baglioni)

La mia personale esperienza relativa al cantautore romano ha seguito il processo (lo definirei “biologico”) della sua carriera: inizialmente, mi limitavo ad etichettare come “banale” la sua offerta di tematiche, immaginandola circoscritta agli inizi del suo percorso; ma il viaggio di Claudio Baglioni è un romanzo di formazione, e le “40 carte” di “Tu Come Stai?” si sono trasformate in un’indole ricercatrice e geniale; per fare maturare in me la considerazione attuale che ho nei suoi confronti, dovevo rincorrere gli anni della sua discografia in cui egli stesso era diventato grande.
Il momento più alto, musicalmente parlando, è riconosciuto da molti come il periodo ’90/’95, che ha visto prendere il decollo con l’album rivelazione “Oltre” (nome tanto azzeccato quanto suggestivo) e raggiungere la destinazione dell’immenso riscontro mediatico e della nuova consapevolezza artistica con “Io Sono Qui”.
Esattamente in quest’ultimo album riconosco quello che non mi riservo di descrivere come uno dei punti più elevati della canzone d’autore italiana di tutti i tempi: il brano “Le Vie Dei Colori”.
All’analisi approfondita delle sue componenti strutturali, appare evidente uno studio minuzioso della composizione effettuato agendo su ogni minimo particolare; nell’economia del testo è tutto sommato facile cogliere il messaggio, ma il carattere criptico dei versi vincola l’opera ad una complicata interpretazione.
“Le Vie Dei Colori” parla del viaggio che intraprende un uomo qualunque, spinto da una necessità sofferta nei riguardi degli affetti; suo malgrado, è un cavaliere “bianco e nero”, inesperto, non partecipe delle varianti, ossia dei colori della vita.
Per questo motivo, si pone al galoppo verso le strade dell’intelletto umano, tra le quali si riempie le tasche di avvenimenti eccezionali; e proprio nell’istante in cui intravede “un campo di preghiere laggiù”, si rende conto di essersi colorato di giallo, rosso e blu, i colori primari che costruiscono il mondo immanente in cui abitiamo: ha trovato l’essenza ed il prezzo dell’esistenza.
Questi concetti sono riscontrabili, dal punto di vista teoretico e teologico, nei fondamenti delle filosofie appartenenti al Sentiero della Mano Sinistra, nei quali l’incedere dogmatico viene soppresso dall’esigenza di empirismo da parte del soggetto.
Come già detto anzitempo, la scrittura è architettata tra fronzoli di rime, figure retoriche e allegorie dettate da un disegno aulico degno di lode.
In aggiunta, la lirica è coadiuvata egregiamente da un arrangiamento che varia tra la ballad e i disegni ritmici medievali; è interessante notare come Baglioni abbia fondato la melodia del ritornello su un tema dal sapore rinascimentale realizzato da un clarinetto: le doti vocali del cantautore sono messe in risalto da questa scelta ardua e memorabile.
Per questo brano, come per il resto dell’album, Baglioni si avvale della collaborazione di mostri sacri quali il fidato Paolo Gianolio alle chitarre, Danilo Rea, Elio Rivagli, Paolo Costa, Vinnie Colaiuta, Gavin Harrison ed altri ancora: un gruppo epocale.
“Le Vie Dei Colori” esordisce con un’esortazione ad una fantomatica “Bella mia” che deve lasciare partire il nostro cavaliere: “c’è un viaggio che ognuno fa solo con sé, perché non è che si va vicino; perché un destino non ha”.
Ed ecco che si apre la danza medievale: il ritmo è serrato, scandito dal massiccio reparto ritmico; l’uomo dichiara le sue intenzioni, vuole “diventare qualche cosa”, cercherà “il suo Far West”, troverà “il Santo Graal”, sarà “una corsa brada oltre il confine”. Particolarmente ricercata è la citazione shakespeariana dell’Amleto che supplica Ofelia: “Va’ in convento…”.
Il viaggio viene portato avanti con l’idea di lei: molte volte ho provato a trovare l’identità di questa figura, ma non ne sono ancora venuto a capo… Negli anni ho azzardato tante ipotesi che ho poi smentito nel giro di pochi secondi; sarò comunque perseverante a tal riguardo.
A ogni modo, nelle “Vie della vita” il cavaliere raccoglierà elementi per questa lei, come la luce, la voce e la pace.
I ritornelli sono un vero divertimento di esecuzione canora, giochi di rime e immagini epiche; ne riporto un esempio:
C’era un cavaliere bianco e nero / prigioniero, senza un sogno né un mistero, / senza fede né eresia! / Senza le ali di un destriero, / senza il grido di un guerriero.
Eppure il vero torneo delle rime e delle immagini si presenta alla fine; non prima, tuttavia, di aver rivolto un ultimo pensiero alla sua Bella: “con un pensiero di Te immenso, e un nuovo senso di Me”.
E finalmente il nostro Uomo Oltre si è colorato, e la vera danza della Vita può avere inizio:
C’era un cavaliere blu / che catturò la gioventù di Primavere / e che portò chimere in schiavitù! / Liberò le gru dalle lamiere d’un cantiere, / verso un campo di preghiere laggiù!… Dove arriverai anche Tu, camminando le Vie Dei Colori.
L’edificazione musicale del finale è immensa, ricca e coinvolgente, impreziosita dal quartetto vocale dei Baraonna, ottimi esecutori di una linea corale da composizione rinascimentale.

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Nonostante il vasto successo scaturito dall’album, “Le Vie Dei Colori” è considerata tra le canzoni reputate mediamente di nicchia del repertorio del cantautore, seppur al centro di una curiosa collaborazione tra il cantante romano e Claudio Villa, storico disegnatore di Dylan Dog: per mano sua, viene realizzata appositamente un’edizione del fumetto impostato sul testo e sulle immagini evocative del brano.

Questo brano può seriamente stupire chiunque capiti a tiro, e la considero come l’emblema non solo della vena artistica ma dell’intera figura di Claudio Baglioni; all’interno della cui psìche, forse, vi è un qualcosa di misterioso e caratteristico, lontano dalla persona che ci appare e che siamo abituati a vedere.
Una canzone “Oltre” per un artista “Oltre”.