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Giorno: 10 Gennaio 2017

BORDO PAGINA
Davide Foschi commenta la grande Mostra di Ferrara per il V° centenario dell’Orlando Furioso

Ultime settimane (fino al prossimo 29 gennaio), per la mostra celebrazione sul 500° anniversario dell’Orlando Furioso dell’Ariosto, in corso dall’autunno scorso (“Orlando furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi”). Una grande mostra anche sul piano turistico culturale dell’audience, a quanto pare, che ha rinverdito i grandi eventi del Palazzo dei Diamanti, da Warhol a Rauschenberg a Dalì a Pompei e la mostra ebraica (ecc.) di fine secondo novecento, oppure (anni duemila) Turner, Matisse, Antonioni e molti altri. Celebrazioni ariostesche (evocate anche da infinite postille-iniziative, anche troppe) di indubbio impatto storico culturale per il futuro di Ferrara, con anche amplificazioni e riletture in chiave contemporanea, pop e fantasy. Va da sé, al di là di certa ridondanza, se la mostra di Ferrara segnala certo avvenire possibile neorinascimentale, fuori mura e in dinamiche nazionali non solo accademico-celebrative ma futuribili, certa arte contemporanea ha da tempo downloadato gli archetipi viventi in certo senso del Rinascimento, l’Ariosto e l’Orlando Furioso. Da Milano, nel 2013 l’ancor giovane artista contemporaneo Davide Foschi pubblicò (fondando una nuova e atipica avanguardia) “Manifesto del metateismo per un nuovo rinascimento”, pluritradotto e diffuso a livello internazionale (Giorgio Mondadori editore, incluso nella Monografia Davide Foschi – Metateismo). Il blog della rivista del Movimento “Youumandesign 4NR ha per la cronaca, già ospitato nella rubrica Ariosto sulla Luna, scrittori come Pierfranco Bruni (del Mibact), gli scrittori ferraresi stessi Riccardo Roversi e chi scrive.

Di seguito una breve rapida intervista proprio a Foschi che così commenta e amplifica l’attuale svolta di Ferrara:
“Dall’Italia (e Ferrara), patria di Dante, Ariosto e Petrarca, come di Leonardo, una ventata di nuovo sta arrivando. Il Nuovo Rinascimento ora è diffuso non solo in Italia, da cui è partito ufficialmente a Milano nel 2016 (maggio-giugno) con il Festival del Nuovo Rinascimento (riproposto già a Venezia e Firenze) ma in tanti stati nel mondo che si riconoscono in questi princìpi neoumanistici. Dalle celebrazioni dell’Ariosto all’ormai imminente (2019) cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo un Uomo nuovo oggi è possibile”.
Davide Foschi

Info
http://www.centroleonardodavinci.com/
http://www.festivaldelnuovorinascimento.it/
http://www.cairoeditore.it/component/option,com_jbook/task,view/Itemid,124/catid,84/id,793/
video

I radicali visitano le carceri della Regione Emilia-Romagna

Da: Partito Radicale

Nel primo Natale senza Marco Pannella, delegazioni del Partito Radicale hanno fatto visita agli istituti della Regione Emilia-Romagna rispettando la tradizione di passare le festività nelle carceri. Una iniziativa che è parte delle visite in 40 istituti di pena italiani, anche per ringraziare i quasi 20.000 detenuti che hanno aderito digiunando alla marcia per l’Amnistia del 6 novembre, in occasione del Giubileo dei carcerati.

Bologna, Rimini, Ferrara, Forlì e Modena gli istituti visitati. Le criticità strutturali maggiori si rilevano nella Casa Circondariale di Forlì: la struttura detentiva risale alla metà dell’ottocento, e ritardi nella costruzione del nuovo istituto (con lavori iniziati nel 2005 e più volte interrotti) hanno impedito di intervenire in maniera efficace sull’edificio esistente. La delegazione ha rilevato come l’impegno della direzione e del personale di polizia penitenziaria in parte sopperisca ai disagi strutturali, nonostante anche le inottemperanze del magistrato di sorveglianza denunciate a tutti i livelli. Le carenze di organico, sia tra il personale civile che in quello di polizia, sono comuni a tutti gli istituti: questo ha ricadute soprattutto sulla qualità delle attività trattamentali, tanto più che tra il personale di polizia penitenziaria a mancare sono soprattutto i quadri.

Le situazioni più virtuose sono rappresentate dagli istituti che ospitano il maggior numero di attività lavorative e rieducative: tra queste Bologna, Ferrara e Forlì. A Modena sono del tutto assenti attività lavorative gestite da terzi, al di fuori dal lavoro ordinario in carico all’amministrazione penitenziaria. Nell’istituto modenese si rileva anche un tasso di detenuti stranieri, per la gran parte privi di documenti di identità, superiore del 20% rispetto alla media nazionale: una popolazione carceraria così composta crea enormi difficoltà di gestione, influendo sulla possibilità di creare percorsi rieducativi adeguati.

La presenza di un gran numero di detenuti tossicodipendenti o condannati per reati bagatellari conferma la necessità di ripensare il sistema di espiazione delle pene. Ovunque, le grandi carenze strutturali, di organico e di risorse compromettono la buona gestione dei circuiti penitenziari, sottoponendo i detenuti a una continua violazione dei loro diritti fondamentali e il personale carcerario a lavorare in situazioni di pressione e disagio.

E’ sempre più urgente ciò che da anni chiedono i radicali, una Amnistia per la Repubblica, che riporti il sistema giustizia italiano nella legalità, consentendo di dare alla sua appendice carceraria il vero senso di rieducazione e dignità che gli impone la Costituzione.

Le visite proseguiranno nelle prossime settimane a Piacenza e Reggio Emilia.

p. Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito
Monica Mischiatti
Ivan Innocenti

Simone Saletti con delega allo Sport, presentazione libro ‘Febbre di S.P.A.L.’

Da: Faust Edizioni

A Bondeno, sabato 14 gennaio 2017 alle ore 17, presso la Sala 2000 (via Matteotti 10) sarà presentata in anteprima la nuova edizione del libro “Febbre di S.P.A.L.: viaggio sentimentale di un indomito tifoso dalla serie “D” alla “B” di Arnaldo Ninfali (prefazione di GIGI DELNERI; Faust Edizioni, collana di sport ‘Eupalla’, p. 362, euro 15.50), contenente 30 nuove pagine con la più lunga intervista mai rilasciata da Oscar Massei, il più forte giocatore biancazzurro di tutti i tempi.

“Forse è per questo che la Spal ti rimane attaccata alla pelle, come una sanguisuga, anche se te ne vai da Ferrara per sempre: perché fa parte di te, del tuo DNA, come i geni che ti rendono unico. E più ti delude e fa soffrire, più la ami.” (Arnaldo Ninfali)

Il volume che sarà acquistabile quel giorno stesso – con tante pagine ricche di fotografie inedite o poco note dalla Spal di Paolo Mazza a quella di oggi –, contiene anche interessantissime interviste a storici campioni quali: Osvaldo Bagnoli, Giulio Boldrini, Gianfranco Bozzao, Silvano Mencacci, Luigi Pasetti, Sergio Pellissier e Arturo Bertuccioli.

Ne parlerà con l’autore:
SIMONE SALETTI, vicesindaco di Bondeno con delega allo Sport, il quale ha dichiarato in proposito: “Un evento a cui spero vogliano partecipare i giovani, in particolare chi fa sport, oltre ai tanti tifosi della squadra biancazzurra. Sarà l’occasione per ascoltare aneddoti e vedere foto rievocative di tante storie più e meno recenti”.

Nel corso dell’incontro saranno proiettate suggestive immagini storiche della S.P.A.L.

La partecipazione è libera gratuita

La newsletter del 10 gennaio 2017

Da: Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Presentazione volume mercoledì 11 gennaio alle 17
La storia di Ferrara raccontata da un videogame

Racconta il progetto che ha condotto alcuni studenti di due istituti cittadini alla realizzazione di ‘Un videogame per scoprire l’evoluzione di Ferrara tra Medioevo e Rinascimento’, il volume che sarà presentato mercoledì 11 gennaio alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Il testo rientra nella collana dei ‘Quaderni dell’Archivio Storico Comunale di Ferrara’ (è il n.5 del 2016) ed è curato da Corinna Mezzetti e Beatrice Morsiani in collaborazione con Mirna Bonazza, Gianfranco Conoscenti, Giovanni D’Andria, Laura Graziani Secchieri, Caterina Maggi, Cristina Sanguineti e Maria Luisa Zanotti.
All’incontro di presentazione interverranno il vicesindaco del Comune di Ferrara Massimo Maisto, il dirigente del Servizio Biblioteche e Archivi Enrico Spinelli, la direttrice dell’Archivio di Stato di Ferrara Cristina Sanguineti, Caterina Maggi della Fondazione Enrico Zanotti e Rita Fabbri della Facoltà di Architettura di Ferrara.
Gli studenti e gli insegnanti del Liceo Artistico Dosso Dossi e dell’Istituto Copernico-Carpeggiani coinvolti nel progetto presenteranno il videogame.

Il testo descrive le attività programmate nel progetto Nel volto di una città il cambiamento dell’uomo, promosso dalla Fondazione Enrico Zanotti, vincitore del Concorso Io amo i Beni culturali, edizione 2015, bandito dall’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna (IBACN). Il progetto ha coinvolto due classi del Liceo Artistico Dosso Dossi e una classe dell’Istituto Tecnico Copernico-Carpeggiani, l’Archivio Storico Comunale, l’Archivio di Stato di Ferrara e la Biblioteca Ariostea, in un percorso di ricerca storica sulla Ferrara medioevale e rinascimentale, culminando con l’ideazione di un videogame, allegato al volume, costruito dagli studenti dell’Istituto Copernico-Carpeggiani con disegni realizzati dagli studenti del Liceo Artistico Dossi Dossi. Le tappe dell’evoluzione di Ferrara sono state ripercorse attraverso un viaggio documentario: gli incontri in archivio e in biblioteca hanno avvicinato i ragazzi al materiale cartografico conservato negli istituti cittadini per riconoscere alcuni elementi caratterizzanti che, combinati tra loro nei disegni e nel videogioco, hanno reso possibile costruire la trama di questo viaggio virtuale nella Ferrara del passato.

BIBLIOTECA RODARI – Giovedì 12 gennaio alle 17 nella sala di viale Krasnodar
Storie in famiglia per bambini dai 3 ai 7 anni

E’ dedicato a “Belle storie in famiglia” l’appuntamento con il nuovo ciclo di letture per bambini dai 3 ai 7 anni, in programma giovedì 12 gennaio alle 17, alla biblioteca Gianni Rodari di viale Krasnodar 102.

Il primo appuntamento del nuovo anno sarà dedicato alla lettura di questi racconti: “La famiglia Tovaglia” (di J. E A. Ahlberg, Elle edizioni), “Storie da pazzi, primo problema: la mamma” (di B.Cole, Einuadi) e “La coda di Tom” (di L.Jennings, Magi publications).

Per info: biblioteca Rodari, viale Krasnodar 102, Ferrara, tel. 0532 904220, email bibl.rodari@comune.fe.it

ISTITUTO DI STORIA CONTEMPORANEA – Venerdì 20 gennaio alle 20.45 al centro sociale Il Quadrifoglio a Pontelagoscuro
Una serata per la pace in vista del viaggio della memoria

Un viaggio della memoria e una serata per la pace quelli al centro dell’appuntamento organizzato per venerdì 20 gennaio 2017 alle 20.45 al teatro del centro sociale Il Quadrifoglio, viale Savonuzzi 54 a Pontelagoscuro di Ferrara.

L’incontro è intitolato “Il percorso della memoria (Lione, ottobre 2017) ci conduce alla pace, attraverso letture, immagini, elaborati”. Presenta e coordina Gianpaolo Giberti. Partecipano iRagazzi di Gibo, Scuola di danza progetto 21 dell’associazione Play e Sport di Ferrara, Istituto di storia contemporanea, studenti del liceo scientifico Roiti, studenti del liceo artistico Dosso Dossi, Anpi, Anpc, Il Coro per Caso della parrocchia di San Giuseppe lavoratore e il Coro primaria Doro, Emergency, Medici senza frontiere, Amnesty international. Le conclusioni saranno affidate alla presidente dell’istituto di storia Anna Quarzi. L’ingresso è libero.

La serata è a cura di Istituto di storia contemporanea, Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani) di Ferrara, Meis (Museo dell’ebraismo italiano e della Shoah), Comitato VivaBarco-BarcoViva e centro sociale Il Barco.

Per info: Paolo Giberti, email paolo.gibo.fe@gmail.com

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 12 gennaio alle 12.15 nel teatro Ferrara Off (viale Alfonso I d’Este 13)
Presentazione di “Fuori Pista”, programmazione invernale del teatro Ferrara Off

Il vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Ferrara Massimo Maisto interverrà alla conferenza stampa di presentazione della programmazione invernale del teatro Ferrara Off, intitolata “Fuori Pista”, in calendario giovedì 12 gennaio alle 12.15 nel teatro Ferrara Off, in viale Alfonso I d’Este 13 a Ferrara.

All’incontro con giornalisti, operatori video e fotografi interverranno i curatori della stagione – Giulio Costa, Roberta Pazi e Marco Sgarbi – insieme con la presidente dell’associazione Ferrara Off, Monica Pavani.

Per info: associazione culturale Ferrara Off, viale Alfonso I d’Este 13, Ferrara, email ferraraoff@gmail.com, sito web www.ferraraoff.it

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella seduta del 10 gennaio 2017
Progetto di mobilità sostenibile, controlli edilizi affidati ad Acer, attività motoria per studenti con disabilità

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di martedì 10 gennaio:

Assessorato ai Lavori Pubblici e Mobilità, Sicurezza Urbana, Protezione civile, assessore Aldo Modonesi:
Candidato a cofinanziamento ministeriale il progetto ‘Poli.s’ del Comune di Ferrara per la mobilità sostenibile
Comprende anche la realizzazione della ciclabile Ferrara – Ospedale di Cona il progetto ‘Poli.s’ (Poli sostenibili) predisposto dal Servizio Infrastrutture e Mobilità del Comune di Ferrara che sarà candidato per l’assegnazione di un cofinanziamento del Ministero dell’Ambiente, nell’ambito del “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro”.
Le numerose azioni e attività inserite nella proposta progettuale sono frutto di un’elaborazione che ha visto il coinvolgimento anche dell’Agenzia Mobilità e Impianti (Ami), dell’Azienda Ospedaliera, dell’Università di Ferrara, della Società Ferrara TUA Srl, di Arpae Emilia Romagna (Sezione provinciale di Ferrara) del Politecnico di Milano e dell’Istituto Comprensivo n. 5 Dante Alighieri di Ferrara.
Oltre alla progettazione e realizzazione dell’itinerario ciclabile Ferrara – Ospedale Sant’Anna di Cona, il progetto prevede: il rilascio di buoni mobilità; la realizzazione in città di tre nuove postazioni di bike sharing (Ospedale di Cona, Bagni Ducali e centro storico giardini Cavour) e la riqualificazione di parte delle postazioni esistenti; la creazione di una “velostazione”: deposito bici custodito nei pressi della stazione ferroviaria; abbonamenti agevolati per l’utilizzo del trasporto pubblico locale per i dipendenti dell’Azienda Ospedaliera oltre a contributi economici per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita per gli spostamenti casa-lavoro; la posa presso l’ospedale di due pensiline fotovoltaiche per il ricovero e la ricarica delle bici a pedalata assistita; la promozione del car pooling attraverso l’attivazione di un software dedicato; e la promozione di Pedibus e Bicibus per gli spostamenti casa-scuola.
La spesa complessivamente preventivata per la realizzazione delle iniziative ammonta a 1.884.625, che si prevede di finanziare per la somma di un milione di euro con contributo Ministeriale e per la quota restante con risorse del Comune, indebitamento, avanzo vincolato e contributi di terzi (Ferrara Tua Srl e Azienda Ospedaliera).
La candidatura del progetto, che è stata autorizzata dalla Giunta, intende rispondere all’avviso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 239 del 12/10/2016 per il «finanziamento di progetti, predisposti da uno o più enti locali e riferiti a un ambito territoriale con popolazione superiore a 100.000 abitanti, diretti a incentivare iniziative di mobilità sostenibile, incluse iniziative di piedibus, di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing, la realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti, anche collettivi e guidati, tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta, di laboratori e uscite didattiche con mezzi sostenibili, di programmi di educazione e sicurezza stradale, di riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici o delle sedi di lavoro, anche al fine di contrastare problemi derivanti dalla vita sedentaria».

Assessorato all’Urbanistica, Edilizia, Rigenerazione Urbana, assessore Roberta Fusari:
Affidata ad Acer anche per il 2017 l’esecuzione dei controlli edilizi
Sarà Acer a occuparsi anche nel 2017, per conto dell’Amministrazione comunale, del controllo dei requisiti urbanistico edilizi, di igiene e di salute delle persone e dell’ambiente, nonché impiantistici, connessi alle trasformazioni edilizie e d’uso, previsti dalla Legge Regionale 15/2013 e dal Regolamento Edilizio Urbanistico comunale.
In particolare, in base alla convenzione approvata stamani dalla Giunta, l’Agenzia dovrà continuare a occuparsi, come già negli scorsi anni, dei controlli dei requisiti edilizi e igienico sanitari correlati alle domande di Permesso di costruire, alle Segnalazioni certificate di Inizio Attività (SCIA), oltre che alle eventuali concessioni edilizie ed alle DIA ancora non concluse, o ad altro atto o titolo abilitante a lavori edilizi ed ai procedimenti di richiesta di rilascio del Certificato di conformità edilizia ed agibilità. Tra le attività di controllo rientrano anche quelle conseguenti a segnalazioni o esposti, da chiunque proposti, relativi ad inconvenienti igienici alle opere, all’ambiente o alle persone, connessi alle trasformazioni edilizie già eseguite, qualora realizzate dopo l’entrata in vigore del Regolamento edilizio.
L’Amministrazione comunale determinerà quali progetti e quali opere sottoporre alla verifica di Acer Ferrara secondo il criterio del controllo a campione e nelle quantità minime richieste dalla L.R. 15/13, oppure nel caso in cui sussistano fondati motivi per ritenere che i requisiti edilizi, di igiene e salute non siano rispettati.
L’Azienda Casa si impegna a svolgere i controlli con proprio personale in possesso dei necessari requisiti di professionalità e farà pervenire all’Amministrazione comunale con cadenza quadrimestrale, il resoconto dei controlli compiuti.
Per le prestazioni che saranno fornite nel corso del 2017 Acer riceverà dal Comune un compenso di 85.400 euro.

Assessorato al Decentramento e Sport, assessore Simone Merli:
Un accordo con l’Ateneo per favorire l’attività motoria degli studenti universitari con disabilità
Punta a promuovere e favorire lo svolgimento di attività motorie e sportive da parte degli studenti con disabilità dell’Università di Ferrara la convenzione che è stata approvata oggi dalla Giunta e che sarà sottoscritta da Comune e Ateneo.
L’accordo, con validità fino al 31 ottobre 2019, mira in particolare a offrire, tramite l’attività motoria e sportiva, nuove opportunità di relazione e integrazione sociale per gli studenti coinvolti.
In base alla convenzione, il Comune, tramite il proprio Ufficio Sport e Tempo libero, si impegnerà tra l’altro a organizzare gratuitamente per l’anno accademico 2016/2017, per le studentesse e gli studenti con disabilità dell’Università cittadina, la pratica del tiro con l’arco e dell’atletica leggera, facendosi da tramite con le associazioni che conducono le attività.

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani e Personale, vicesindaco Massimo Maisto:
Dal Comune di Ferrara la disponibilità all’invio di personale in supporto alle popolazioni colpite dal sisma del Centro Italia
Anche il Comune di Ferrara ha dato la propria adesione alla richiesta, giunta dall’Anci nazionale e regionale, di fornire supporto alle popolazioni colpite dagli eventi sismici dell’Italia Centrale tramite l’invio di proprio personale. L’Amministrazione comunale ha infatti garantito la propria disponibilità all’eventuale invio, nelle prossime settimane, su specifica richiesta, dei propri dipendenti tecnici e amministrativi che hanno volontariamente manifestato l’intenzione di svolgere attività di supporto ai Comuni dell’area interessata dal terremoto.

Assessorato alla Sanità, Servizi alla Persona, Politiche Familiari, assessore Chiara Sapigni:
Dalla Regione un contributo per iniziative di prevenzione delle discriminazioni
Ammonta a 1.482 euro la somma che la Regione Emilia Romagna ha assegnato al Comune di Ferrara in quanto punto di coordinamento dell’ambito territoriale Centro-Nord per la realizzazione di iniziative di sensibilizzazione e informazione per la prevenzione delle discriminazioni. La somma sarà ripartita fra tre soggetti del Terzo Settore che hanno preso parte alla realizzazione delle iniziative: il Centro Donna Giustizia, che ha promosso, nell’ambito della settimana di azioni contro il razzismo (marzo 2016), le iniziative laboratoriali e teatrali, dal titolo ‘accendi la mente, spegni il pregiudizio’; l’organizzazione di volontariato ‘Dammi la mano’ per famiglie affidatarie e adottive che ha promosso un’iniziativa di educazione alle differenze, dal titolo ‘noi bambini: tutti diversi ma anche tutti uguali’; e la Coop.soc. ‘Camelot Officine cooperative’ che ha promosso la stampa del rapporto ‘Osservazione del fenomeno migratorio’, quale iniziativa di prevenzione delle discriminazioni su base etnica.

Le delibere approvate nel corso delle sedute della Giunta comunale vengono pubblicate nei giorni successivi, con le modalità e nei termini di legge, sulle pagine internet dell’Albo Pretorio on line del Comune di Ferrara all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=1818

Sulla manifestazione di CasaPound davanti alla sede della Cooperativa Camelot

Ieri il Sindaco Tagliani con l’assessora Chiara Sapigni ha incontrato la Presidente ed alcuni collaboratori di Camelot per esprimere il loro sostegno dopo il blitz mascherato organizzato da CasaPound venerdì scorso.
Il Sindaco durante la visita ha dichiarato : “Giudico inaccettabile una manifestazione a volto coperto dei militanti fascisti di CasaPound: sia chiaro che un conto è la libertà di pensiero ed espressione altra è l’intimidazione e la minaccia a volto coperto, la prima è democrazia la seconda eversione”.

Il Sindaco Tagliani coglie l’occasione per commentare anche le dichiarazioni di Gianni Tonelli che, accompagnato da un esponente della Lega, ha visitato la zona Gad.

“Stiamo vivendo un momento sicuramente problematico e complesso che richiede equilibrio ed impegno per evitare tensioni sociali anche dovute alla divulgazione di visioni politiche distorte a fini propagandistici. Fino ad oggi questa destra – che a Ferrara si cannibalizza ogni giorno fra fuoriusciti di Fratello d’Italia, Insorgenti, Gruppo Riprendiamoci Ferrara, leghisti commissariati e militanti di CasaPuond – la quale genera ogni giorno sigle e simboli ha solo saputo dire “prendiamoli a calci”: ipotesi questa in cui accomuna istituzioni e immigrati senza alcun contributo. Lo stesso segretario nazionale del sindacato di polizia Sap, che afferma di non voler strumentalizzare politicamente il tema, invece di confrontarsi con le Istituzioni per conoscere la situazione, preferisce accogliere, senza approfondire, quanto illustrato da chi in questi mesi continua a strumentalizzare ed esasperare le situazioni. Siamo ben consapevoli che occorrerebbero un numero maggiori di agenti (numerosi le mie richieste ed i miei appelli a partire da molti anni prima della moda fino all’ultimo l’incontro con il Vice Ministro Bubbico) ma è anche vero che tanto si sta facendo; gli stessi colleghi delle Forze dell’ordine che Tonelli rappresenta, sono fortemente impegnati nei controlli, compresi quelli che Tonelli invoca sul Grattacielo e che vengono eseguiti periodicamente dalle forze dell’ordine che ringrazio: controllo del 21/5/2016 al grattacielo n. 15 appartamenti, controllo del 13/7/2016 vie Aguiari e Porta Po, controllo del 19/7/2016 al Grattacielo con ritrovamento di sostanze stupefacenti, 21/11/216 controllati 15 appartamenti in Via Morata, 1 appartamento di Via Oroboni e 2 appartamenti in Contrada Miracolo. Se Tonelli vuole essere efficace venga a trovarmi per trovare insieme consapevoli e possibili soluzioni. Non aiuta farsi strumentalizzare da forze politiche che si stanno cannibalizzando con una guerra fratricida che vede protagoniste le forze fasciste del terzo millennio”.

L’America di Giorgio Bassani

Da: Università di Ferrara

Conferenza di Sergio Parussa -12 gennaio

Prosegue il ciclo di conferenze correlate alla Mostra “I LIBRI DI GIORGIO BASSANI: Traduzioni, tradizioni e negoziazioni”, organizzata dal Sistema Museale di Ateneo, curata da Rosy Cupo dell’Università di Ferrara e aperta fino a domenica 15 gennaio.

La terza conferenza, che si terrà giovedì 12 gennaio alle ore 17 in Aula 1A di Palazzo Turchi di Bagno (c. so Ercole I d’Este, 32), vedrà intervenire Sergio Parussa sul tema “L’America di Giorgio Bassani”.

“Fra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento – spiega Parussa – Giorgio Bassani si recò molte volte negli Stati Uniti: prima come presidente dell’associazione Italia Nostra, poi per la pubblicazione delle traduzioni inglesi delle sue opere e infine per tenere corsi di letteratura italiana in varie università americane, dalla California, all’Illinois, all’Indiana. Anni dopo, ripensando a quei viaggi, Bassani scriveva che i mesi trascorsi negli Stati Uniti, nel ricordo, si coloravano della luce del mito fino a sembrargli uno dei periodi più belli della sua vita – un periodo che tra l’altro gli ispirerà alcuni dei componimenti più intensi della raccolta poetica In gran segreto, quasi un diario di viaggio americano in forma poetica”.

È proprio a questo segreto americano che Sergio Parussa dedicherà il suo intervento per mostrare come, per Bassani, l’America rappresenti un punto di svolta nella sua traiettoria di scrittore e intellettuale: un mondo di nuove opportunità che sembra celare e, allo stesso tempo, far rivivere il vecchio mondo degli ideali democratici e antifascisti in cui lo scrittore ferrarese aveva fortemente creduto.

Sergio Parussa insegna Lingua e Letteratura Italiana e Teoria della Letteratura al Wellesley College (Massachussetts, Stati Uniti). I suoi interessi si concentrano sul rapporto tra etica ed estetica nella letteratura Italiana del XX secolo; in tale contesto si è occupato dell’opera di Pier Paolo Pasolini e del rapporto tra scrittura ed ebraismo, pubblicando nel 2008 Scrittura come libertà, Scrittura come testimonianza: quattro scrittori italiani e l’ebraismo (Syracuse University Press, 2008).

Sostegno del Sindaco a Camelot e suo commento alle dichiarazioni di Gianni Tonelli

Da: Comune di Ferrara

Ieri il Sindaco Tagliani con l’assessora Chiara Sapigni ha incontrato la Presidente ed alcuni collaboratori di Camelot per esprimere il loro sostegno dopo il blitz mascherato organizzato da Casa Pound venerdi scorso.
Il Sindaco durante la visita ha dichiarato: “Giudico inaccettabile una manifestazione a volto coperto dei militanti fascisti di Casa Pound: sia chiaro che un conto è la libertà di pensiero ed espressione altra è l’intimidazione e la minaccia a volto coperto, la prima è democrazia la seconda eversione.”

Il Sindaco Tagliani coglie l’occasione per commentare anche le dichiarazioni di Gianni Tonelli che, accompagnato da un esponente della Lega, ha visitato la zona Gad.

“Stiamo vivendo un momento sicuramente problematico e complesso che richiede equilibrio ed impegno per evitare tensioni sociali anche dovute alla divulgazione di visioni politiche distorte a fini propagandistici. Fino ad oggi questa destra – che a Ferrara si cannibalizza ogni giorno fra fuoriusciti di Fratello d’Italia, Insorgenti, Gruppo Riprendiamoci Ferrara, leghisti commissariati e militanti di Casa Puond – la quale genera ogni giorno sigle e simboli ha solo saputo dire “prendiamoli a calci” : ipotesi questa in cui accomuna istituzioni ed immigrati senza alcun contributo.
Lo stesso segretario nazionale del sindacato di polizia Sap, che afferma di non voler strumentalizzare politicamente il tema, invece di confrontarsi con le Istituzioni per conoscere la situazione, preferisce accogliere, senza approfondire, quanto illustrato da chi in questi mesi continua a strumentalizzare ed esasperare le situazioni. Siamo ben consapevoli che occorrerebbero un numero maggiori di agenti (numerosi le mie richieste ed i miei appelli a partire da molti anni prima della moda fino all’ultimo l’incontro con il Vice Ministro Bubbio) ma è anche vero che tanto si sta facendo; gli stessi colleghi delle Forze dell’ordine che Tonelli rappresenta, sono fortemente impegnati nei controlli, compresi quelli che Tonelli invoca sul Grattacielo e che vengono eseguiti periodicamente dalle forze dell’ordine che ringrazio: controllo del 21/5/2016 al grattacielo n. 15 appartamenti, controllo del 13/7/2016 vie Aguiari e Porta Po, controllo del19/7/2016 al Grattacielo con ritrovamento di sostanze stupefacenti, 21/11/216 controllati 15 appartamenti in Via Morata, 1 appartamento di Via Oroboni e 2 appartamenti in Contrada Miracolo,
Se Tonelli vuole essere efficace venga a trovarmi per trovare insieme consapevoli e possibili soluzioni. Non aiuta farsi strumentalizzare da forze politiche che si stanno cannibalizzando con una guerra fraticida che vede protagoniste le forze fasciste del terzo millennio”

Un pacchetto di 90 azioni per combattere lo smog

Da: Regione Emilia-Romagna

Qualità dell’aria. Quasi 300 milioni per un pacchetto di 90 azioni per combattere lo smog: Pm10 dimezzate, traffico -20%, spostamenti in bici al 20%. Dal 2017 eco-bonus per la rottamazione dei veicoli commerciali più inquinanti, in arrivo oltre 600 nuovi autobus, interventi per mobilità sostenibile ed efficienza energetica di edifici e imprese

La Giunta approva il nuovo Piano aria integrato regionale (Pair) 2020, che inizierà l’iter consiliare in Assemblea legislativa entro fine mese. Il ministro Galletti il 30 gennaio in Regione per fare il punto su risorse aggiuntive e nuove azioni comuni nel bacino padano per migliorare la qualità dell’aria. L’assessore Gazzolo: “Superiamo la logica dell’emergenza con misure concrete e coraggiose: si vince insieme, Istituzioni e cittadini”

Polveri sottili dimezzate e nelle città meno traffico, più aree verdi, pedonali e spostamenti in bicicletta. Poi trasporto pubblico, con autobus nuovi al posto di mezzi vecchi, e sostenibilità con ecoincentivi da 2.500 euro per rottamare i veicoli commerciali leggeri più inquinanti e promozione della mobilità elettrica. L’impegno della Regione per vincere la lotta allo smog si concretizza nel nuovo Piano aria integrato regionale (Pair),sostenuto con circa 300 milioni di euro di investimenti da qui al 2020, per migliorare la qualità dell’aria in Emilia-Romagna.
Approvato dalla Giunta, il Piano arriverà in Assemblea legislativa entro gennaio, per l’avvio dell’iter consiliare finalizzato all’approvazione definitiva. Il testo, nei mesi scorsi, è stato discusso con i Comuni, i territori e le associazioni di categoria, economiche e ambientaliste.

L’obiettivo del Piano è far scendere dal 64% all’1% la popolazione esposta a più di 35 superamenti l’anno per le Pm10 e assicurare il rispetto dei valori limite degli inquinanti atmosferici sull’intero territorio emiliano-romagnolo.

Si prevede inoltre una riduzione delle emissioni, rispetto al 2010, pari al 47% per le polveri sottili (Pm10), del 36% per gli ossidi di azoto, del 27% per ammoniaca e composti organici volatili, del 7% per l’anidride solforosa.

Nei 30 comuni dell’Emilia-Romagna con più di 30.000 abitanti e nell’agglomerato di Bologna si punta alla riduzione del 20% del traffico, all’estensione delle Zone a traffico limitato fino al 100% dei centri storici e delle aree pedonali fino al 20%. E ancora: al 20% degli spostamenti in bicicletta, con 1,5 chilometri di piste ciclabili per abitante, e ad accrescere, sempre del 20%, le aree verdi, oltre alla piantumazione di un albero per ogni nuovo nato.

Entro il 2018, poi, si vuole raggiungere il 50% di “acquisti verdi” di beni e servizi da parte delle Amministrazioni pubbliche del territorio, come previsto dal Piano del Green public procurement.

Le misure: eco-incentivi per la rottamazione dei veicoli commerciali più inquinanti

Il Piano interviene in diversi ambiti per contrastare l’inquinamento, attraverso la realizzazione di 90 misure trasversali, fra cui lo stanziamento di 2 milioni di euro di ecoincentivi per la rottamazione, nel 2017, dei veicoli commerciali leggeri più inquinanti, sia diesel che benzina, sostituiti da nuovi mezzi Euro 6, alimentati a Gpl, metano o elettrici e ibridi. Il contributo sarà di 2.500 euro e potranno beneficiarne in via prioritaria imprese, anche artigiane, fino a 50 dipendenti.

Sono poi previsti incentivi anche per la diffusione della mobilità elettrica (bici, parcheggi gratuiti, colonnini di ricarica, ecc…) e più stazioni per il rifornimento di mezzi a metano.

Per l’efficienza energetica degli edifici delle attività produttive sono previsti fondi per 67 milioni di euro, 53 milioni per la riduzione delle emissioni in agricoltura e 14 milioni per interventi di mobilità sostenibile.

Verranno inoltre sostituiti almeno 600 autobus di categoria inferiore a Euro 3 in ambito urbano, pari al 20% dei mezzi circolanti, per un investimento di 160 milioni. Di questi 80 milioni sono cofinanziati dalle aziende di trasporto pubblico locale.

Tra le novità, anche il divieto di utilizzo di camini e stufe a bassa efficienza, alimentati a legna, nelle zone di pianura sotto i 300 metri per le abitazioni dotate di un sistema alternativo di riscaldamento più sostenibile.

Le limitazioni al traffico nei centri abitati dei 30 Comuni con più di 30 mila abitanti e nei Comuni della cintura di Bologna aderenti alle misure del Pair 2020, nel periodo autunno/inverno varranno per i veicoli a benzina fino all’Euro 1, diesel fino all’Euro 3, ciclomotori e motocicli fino all’Euro 0.

Dal 1° ottobre 2018 la limitazione sarà estesa a tutti i veicoli diesel Euro 4; dal 1° ottobre 2020 anche ai mezzi a benzina Euro 2 e ai restanti veicoli (benzina, gpl e metano e per le due ruote) fino all’Euro 1 incluso.

Gazzolo: “Interventi strutturali, stop alla logica dell’emergenza”

“Lunedì 30 gennaio, in Regione, il Ministro Galletti incontrerà i rappresentanti di Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto per concordare nuove azioni comuni e risorse aggiuntive per migliorare la qualità dell’aria nel bacino padano”, annuncia l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo.

“Si uniranno alle azioni del Pair2020, frutto di un approccio trasversale che riguarda tutti i settori che incidono sulla qualità dell’aria: trasporti, riscaldamento domestico, agricoltura, energia e attività e attività produttive”, sottolinea Gazzolo.

I dati del 2016 sulle concentrazioni di polveri in Emilia-Romagna confermano un trend positivo e segnano uno dei migliori risultati dell’ultimo decennio: solo otto stazioni su 43 hanno superato il valore limite giornaliero di Pm10 (50 μg/m3) per oltre 35 giorni, mentre nel 2015 erano state 23 stazioni.

“L’obiettivo è rafforzare ulteriormente questa tendenza- conclude l’assessore Gazzolo- l’attuazione integrata di misure regionali e statali va appunto in questa direzione”.

A Ferrara il Carnevale è Rinascimentale!

Da: Redazione Ella

Dal 23 al 26 febbraio 2017, la città UNESCO torna ai fasti e alle atmosfere di duchi e duchesse del ‘400 e ‘500, rendendo omaggio ad Eleonora d’Aragona.

La scenografia c’è già ed è la stessa da secoli. I palazzi antichi, il Castello Estense, le grandi piazze e strade di Ferrara catapultano chiunque arrivi in città nel meraviglioso mondo del Rinascimento. Ma c’è un periodo dell’anno in cui il viaggio in questa regale atmosfera si fa più autentico: è il Carnevale Rinascimentale, quando il centro storico Patrimonio dell’Umanità UNESCO torna ai fasti di duchi e duchesse, cavalieri e dame del ‘400 e ‘500, per una grande festa originale ed unica nel suo genere. Il fulcro di questa edizione sarà da giovedì 23 a domenica 26 febbraio 2017 e la madrina del Carnevale Rinascimentale sarà Eleonora d’Aragona, la prima duchessa della città, che il 3 luglio del 1473 fece il suo ingresso nel centro estense tra ali di folla festante e il suono delle campane. Trovò una città vestita a festa, adornata di drappi floreali e da macchine teatrali a sostegno del sole, della luna e dei pianeti, che avrebbero dovuto trasmettere i loro influssi benevoli sulla sposa del duca Ercole I d’Este. Per questo, il tema del Carnevale Rinascimentale 2017 sarà “luna, sole e pianeti”. Il corteo storico, in onore di Eleonora D’Aragona, partirà alle 16.00 di sabato 25 febbraio da Palazzo Schifanoia e attraversando il cuore storico della città raggiungerà piazza Municipale, dove andrà in scena un grande spettacolo di teatro di strada. Ma tanti saranno gli eventi rinascimentali nell’ultimo lungo weekend di febbraio, tra cene di corte, commedie teatrali, spettacoli a tema, balli in maschera e concerti, visite guidate nei musei ed attività per i più piccoli. Per scoprire tutti gli eventi www.carnevalerinascimentale.eu e per prenotare le attività e le proposte di soggiorno, bisogna consultare il sito del Consorzio Visit Ferrara: https://www.visitferrara.eu/it/eventi/carnevale-rinascimentale-2017

Per scaricare immagini in alta definizione:
http://ellastudio.it/comunicato-stampa/a-ferrara-il-carnevale-e-rinascimentale/
Password: ellastudio

Link Dropbox: http://bit.ly/carnevalerinascimentale

Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Visit Ferrara
Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE)
Tel. 0532 783944, 340 7423984
E – mail: assistenza@visitferrara.eu
Sito web: www.visitferrara.eu

Barbirati, reduce dalla finale di Super Coppa, assistente di lungo corso nella Can A

Da: Organizzatori

Era il quarto ufficiale in Juve-Milan del 23 dicembre scorso. Tante le recenti designazioni in match clou di serie A

Con la designazione ufficiale in qualità di assistente per la partita Chievo-Atalanta, nella 19^ giornata del campionato di serie A, è ricominciata a pieno ritmo la stagione sportiva di Marco Barbirati, 42 anni, della sezione Aia-Figc ‘Turbiani’ di Ferrara.

Una stagione che ha riconfermato il fischietto ferrarese tra i più quotati assistenti arbitrali inseriti nei quadri della Commissione Arbitri Nazionale (C.A.N.) della massima serie, ora che è entrato al decimo anno d’appartenenza al ruolo, il massimo raggiungibile.

Un crescendo di soddisfazioni tant’è vero che Barbirati ha chiuso l’anno solare con la designazione nel ruolo di quarto ufficiale per la finale di Super Coppa Italiana tra Juventus e Milan, disputatasi il 23 dicembre scorso a Doha in Qatar e diretta da Antonio Damato di Barletta.

Designazione giunta dopo le presenze in match clou quali Napoli-Roma, i derby di Genova e Milano, poi Napoli-Lazio, Inter-Fiorentina e Roma-Milan.

Barbirati – già nella sestina che ha diretto la finale di Tim Cup Milan-Juve, come addizionale di riserva, nel maggio scorso – ha superato da tempo anche il traguardo delle cento partite onorate tra i ranghi della Can A-B dal 2007 e poi della Can A dal 2010 (anno dello sdoppiamento): il debutto in A il 18 maggio 2008 in Atalanta-Genoa.

Ma i grillini sono tutti cretini?

Da: Pluralismo e dissenso

Non credo proprio che i grillini siano tutti cretini, ma Grillo e Casaleggio sì.
Proporre, senza alcuna discussione e con voto improvviso, il passaggio dal gruppo europeo più antieuropeista a quello forse più europeista di tutti, significa considerare i propri iscritti come servi sciocchi, persino un po’ cretini. Per altro senza neppure informare preventivamente i propri parlamentari europei, quindi trattando anche loro alla stessa stregua.
Grillo e Casaleggio hanno strutturato il loro partito stimolando la natura settaria dei loro iscritti e gli esiti delle votazioni sembrano dare loro ragione: strutturati come una setta, si comportano come aderenti a una setta. Con due dittatori alla guida. Per altro manca una qualsivoglia certificazione degli esiti dei voti; i certificanti sono i capi (che nessuno ha mai eletto). Non siamo neppure nel caso dei controllati che sono anche controllori, e questo già sarebbe paradossale; siamo molto oltre, siamo nell’assenza certificata di certificazione: qui i controllori non sono gli iscritti, o altri soggetti come ad esempio i parlamentari, sono gli organizzatori/dittatori.
La verità è che Grillo e Casaleggio sono il peggio della vecchia politica partitocratica italo-italiana, caratterizzata da trasformismo, provincialismo e attaccamento protervo al potere. Che siano trasformisti appare chiaro a chiunque. Esempio: nel 2006 dopo l’assasinio della Politkovskaja Grillo si scagliava contro Putin; convinzione confermata ancora nel 2011; oggi il Guardian può scrivere: “Perché il Movimento Cinquestelle ha cambiato così repentinamente linea sui rapporti con la Russia?”. Che siano provinciali non sfugge visto che considerano la politica estera come una camicia da indossare a seconda delle convenienze del momento. Che siano innamorati patologicamente (i due capi, sempre loro) del potere lo prova la carenza strutturale e dogmatica di discussione.
Non credo che i grillini siano tutti cretini ma fra di loro c’è ancora qualcuno che possa definirsi non aderente a una setta?
Poi l’ALDE ha rifiutato l’accordo di vertice in precedenza stipulato con i due capi/dittatori nella più totale assenza di trasparenza: in ogni caso la credibilità e il senso di responsabilità di Guy Verhofstadt, leader dell’ALDE che aveva trattato con Grillo e Casaleggio, sembrano precipitare.

Ferrara, 10 gennaio 2017 Mario Zamorani Pluralismo e dissenso

‘La Monaca innocente: una misteriosa vicenda di sangue del Seicento ferrarese’

Da: Faust Edizioni

Giovedì 12 gennaio 2017, alle ore 17, presso la Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea (via Scienze 17, Ferrara), a cura della “Associazione De Humanitate Sanctae Annae” e in collaborazione con la casa editrice “Faust Edizioni di Fausto Bassini”, sarà presentato l’evento dal titolo ‘La Monaca innocente: una misteriosa vicenda di sangue del Seicento ferrarese’.

Si tratta, infatti, proprio di una misteriosa vicenda storica, sul finire del Secolo di Ferro, il ‘600 ferrarese, al cui centro troviamo la figlia di un famoso speziale ferrarese, Margherita Violante Botticini.

Tale fatto viene rievocato, grazie a un contributo filmato e alla presenza di protagonisti teatrali.
Dopo aver scoperto e tradotto alcuni libelli in latino scovati nell’archivio di famiglia di un giudice ferrarese contemporaneo, la nota associazione culturale ferrarese “De Humanitate Sanctae Annae” ha voluto metterla in scena, per disegnare il profilo di una donna dall’intelligenza vivace che cerca di affermare la propria personalità di fronte alla protervia di interessi e norme maschiliste, sullo sfondo di una società ancorata a valori tradizionali e bigotti.
Valenti ricercatori locali hanno approfondito i diversi aspetti di questa inquietante vicenda in alcuni contributi del volume storico Spezieria ferrarese. L’arte degli Speziali e i giardini dei Semplici, recentemente pubblicata da Faust Edizioni (31 saggi, 29 autori docenti universitari, storici, studiosi di fama nazionale e internazionale).

Interverranno:
ISABELLA BAGNARESI (Storia dell’Arte – UNIFE)
ANDREA FAORO (Cultore di storia locale)
DANIELA FRATTI (medico, cultrice di Storia sociale delle donne ferraresi tra ‘600 e ‘800)
ROMOLO MAGNANI (storico e libraio antiquario in Ferrara)

Associazione De Humanitate Sanctae Annae. Nata nel 2012 a Ferrara, i suoi scopi primari sono lo studio, l’approfondimento e la diffusione delle conoscenze e delle ricerche nell’ambito della storia della medicina e della salute, delle professioni mediche in tutti i loro aspetti, dei suoi protagonisti all’interno di una prospettiva umanistica e interdisciplinare.
Pubblica libri e organizza convegni, dibattiti, mostre, eventi teatrali e cinematografici capaci di riscuotere vasta eco anche in campo nazionale. Con il volume “Il silenzio e la cura: vite di medici e cittadini ferraresi nelle Grandi Guerre del Novecento” (Faust Edizioni) ha recentemento vinto il premio per la saggistica ‘Gian Antonio Cibotto’ al concorso letterario internazionale Locanda del Doge.

Ricomincia il laboratorio di musicoterapia per persone affette da Parkinson

Da: Coop Camelot

Da sabato 14 gennaio ricomincia il laboratorio di musicoterapia rivolto a persone affette dalla malattia di Parkinson, realizzato dalla cooperativa Camelot in collaborazione con l’associazione Gruppo Estense Parkinson, grazie al contributo dei club ‘Rotary’ e ‘Rotary Est’ di Ferrara.

Le attività si svolgono il sabato mattina con cadenza settimanale fino al 18 marzo presso il Centro Diurno Sociale il Melo, a Barco in via Della Sirena 13.

Durante le ore di laboratorio, i partecipanti vengono coinvolti in esercizi mirati a rilassamento, vocalizzi ed esercizi di coordinazione motoria applicata alla ritmica musicale, anche con l’ausilio di strumenti musicali.

Il laboratorio è un luogo di ascolto, espressione e condivisione attraverso la musica e il canto, ed è anche un luogo di cura e di riabilitazione, concepito per affiancarsi alla terapia clinica e farmacologica. Sotto una costante supervisione scientifica, mira alla riabilitazione vocale, ma anche a stimolare le funzioni cognitive legate a movimento, espressione ed improvvisazione.

Il laboratorio di musicoterapia è nato nel 2014 ed è realizzato attraverso un approccio multidisciplinare elaborato assieme alla Clinica Neurologica del Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione dell’Università di Ferrara, con il contributo di Enrico Granieri, professore di neurologia e neuroscienze cliniche, e di Francesco Stomeo, medico foniatra che collabora nella valutazione dei pazienti.
Le attività sono condotte da un’équipe composta da due musicoterapisti, un’animatrice sociale e un autista per il trasporto delle persone che ne fanno richiesta.

Ad oggi le terapie disponibili non permettono di ottenere la guarigione da questa malattia, la più diffusa tra le patologie neuro-degenerative dopo la malattia di Alzheimer. Nonostante i progressi in campo medico le persone che si ammalano affrontano un processo cronico ed invalidante.
Si calcola che, in Italia, entro il 2030, il numero di casi raddoppierà.
E’ di sempre maggiore evidenza scientifica la necessità di affiancare alle terapie oggi disponibili approcci non farmacologici, per sostenere la persona in percorsi riabilitativi e di cura. Tra questi la musicoterapia, che dal 2013 è stata inserita nelle Linee Guida di Diagnosi e Cura per il suo valore curativo e riabilitativo, il recupero delle capacità attentive e relazionali, il lavoro mirato su voce e parola.

E’ ancora possibile prendere parte al laboratorio: per informazioni contattare la cooperativa Camelot al numero 392 7618648, oppure l’associazione “Gruppo Estense Parkinson” al numero 0532 977856.

Alla Galleria Borghese la rivoluzione della natura morta di Caravaggio:
fermare la caducità del reale

di Maria Paola Forlani

Fino al 19 febbraio 2017 la Galleria Borghese di Roma presenta “L’origine della natura morta in Italia – Caravaggio e il Maestro di Harford”, mostra con cui – proseguendo l’opera di valorizzazione del proprio patrimonio artistico – si analizzano le origini della natura morta italiana nel contesto romano della fine del XVI secolo, seguendo i successivi sviluppi della pittura caravaggesca dell’inizio del Seicento. La mostra è curata da Anna Colliva, storica dell’arte e direttrice della Galleria Borghese, e da Davide Dotti, critico d’arte che si occupa di barocco italiano e in particolare di paesaggio e natura morta tra Seicento e Settecento.

La natura morta è una rivoluzione iconografica e concettuale che si deve soprattutto a Caravaggio, che intorno al 1597-98 dipinse a Roma la celeberrima “Canestra”, conservata alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano e presente in questa mostra. Intorno al 1591-92 il giovane Merisi scese a Roma, dove svolse poi gran parte della sua attività. Lavorò in un primo momento presso alcuni pittori locali, il più noto dei quali era il mediocre (ma allora abbastanza qualificato) Giuseppe Cesari detto Cavalier d’Arpino, che lo mise – secondo quanto narra il Bellori – “a dipinger fiori e frutti”, ossia proprio a svolgere l’attività di pittore di “nature morte”, che sarà fondamentale per tutta la sua pittura.
La natura morta, infatti, non è un soggetto ‘nobile’ che possa essere interpretato, come un tema religioso o mitologico, secondo canoni consolidati dall’uso secolare; non è una storia da narrare per insegnare al popolo una qualsiasi dottrina. La natura morta è solo se stessa, in tutta la sua ‘presenza’ di oggetto reale e quindi più adatta a diventare pittura senza sottintesi allegorici, senza significati nascosti, più adatta a esprimere il mondo interiore dell’artista, pittura fatta soltanto di colori, di luci, di ombre. La natura morta aiuta poi il Caravaggio a capire la realtà di per sé, non una realtà abbellita secondo la norma classica, ma la realtà quotidiana nella quale l’uomo vive.
Dell’attività compiuta per studio scolastico, niente è giunto fino a noi, ma senza questi studi non esisterebbe probabilmente la “Canestra di frutta”, l’unico esempio di natura morta autonoma di Caravaggio, dove l’umile oggetto naturale diventa protagonista, rilevandosi contro il fondo chiaro compatto, vivendo plasticamente, quasi tangibilmente, per i rapporti fra luci e ombre, per il brillio degli acini d’uva, per la rotondità lucente della mela, del limone e della pesca, per la rugosità dei fichi, per il distendersi o accartocciarsi delle foglie. Questa verità di riproduzione non è banale copia: nella sua straordinaria evidenza, nell’equilibrio compositivo fra pieni e vuoti, nel rapporto reciproco dei colori, la canestra assume una vitalità intensissima e si colloca fra i capolavori della pittura caravaggesca. La tela, documentata e quindi sicuramente autografa, viene per lo più datata intorno al 1596 per la maturità di stile, sia pure in un periodo giovanile.
Ancora alla Galleria Borghese appartiene il “Fanciullo con canestro di frutta” di Caravaggio (1593-94). La cura nell’esporre dettagli, quali la foglia ingiallita in procinto di cadere, la spaccatura sanguigna del fico maturo o la butteratura delle foglie a stelo, corrisponde alla prima formazione lombarda dell’artista: il naturalismo scientifico leonardesco aveva sortito precoci affondi nella rappresentazione di elementi propri della natura morta che in ambito padano contribuiva a enfatizzare il tono domestico di molte rappresentazioni. Allo stesso ambito è riferibile il valore naturalistico del cono luminoso che taglia lo sfondo, nelle accorte rifrazioni, come quella del collo del fanciullo, o nei sottili passaggi di bianchi nella camicia. La luce contribuisce a creare lo spazio entro il quale si muove la figura, evidenziandone la mobilità della posa – le labbra socchiuse, il collo reclinato all’indietro – e la caducità dell’istante in cui sono colti il fanciullo e la cesta che sorregge.


Se Caravaggio licenziò l’archetipo della natura morta italiana, il Maestro di Hartford -pittore attivo nella cerchia del Cavalier d’Arpino – si guadagnò un ruolo chiave per la diffusione della nuova iconografia, diventando il più antico specialista di natura morta attivo a Roma tra XVI e XVII secolo. Oltre i due capolavori della Galleria Borghese, alla tela eponima del Wadsworth Atheneum Museum of Art di Hartford e alla “Allegoria della Primavera” ultimata da Carlo Saraceni, sono esposti altri quattro dipinti del misterioso pittore, alcuni mai presentati al pubblico, rinnovando un appassionante giallo del mondo dell’arte.
Il grande critico e storico Federico Zeri in un articolo del 1976 assegnò un ristretto gruppo di tele alla prima attività del Merisi, al tempo del suo passaggio presso il Cavalier d’Arpino. Una tesi affascinante, che però divise la critica: per tale motivo venne creata la personalità del “Maestro di Hartford”, indefinita ma distinta da quella di Caravaggio, come quella di un misterioso artista che operò forse al fianco del giovane Merisi nell’atelier del d’Arpino, sviluppando così la sua specializzazione nel campo della natura morta.
L’opera, più antica, del Maestro di Hartford della Galleria Borghese, prende il titolo “Fiori, frutti e vegetali”.
Su un largo piano di pietra sono posati in apparente disordine zucca, cavolo, cipolle, uve diverse, agrumi, mele, noci, melagrane, fragoline di bosco, carciofo, cardo e altri vegetali dell’orto: al centro un vaso di fiori in ceramica, a destra una cesta di vimini contenente fichi, mele, uva e un’anguria accanto al vaso di fiori, un ramarro e una lucertola. Ѐ un’opera di ampio respiro e di notevole impegno, di cui si devono sottolineare ancora una volta le eccellenti qualità pittoriche, rilevate anche da Federico Zeri.
Per attestare come la lezione del Maestro di Hartford venne raccolta da vari naturamortisti, nella seconda sezione della mostra campeggiano rare tele del Maestro del vasetto e del Maestro delle mele rosa dei Monti Sibillini. La terza sezione presenta i pittori che frequentarono l’Accademia istituita dal marchese Giovanni Battista Cresenzi nel suo Palazzo alla Rotonda, adiacente al Pantheon.
Sulla scorta di fonti antiche sono esposte tele di Pietro Paolo Bonzi detto il Gobbo dei Carracci, del Maestro della natura morta Acquavella – che la critica è propensa ad identificare con Bartolomeo Cavarozzi – e dello stesso Crescenzi.