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Giorno: 25 Gennaio 2017

Saggio degli allievi di strumento delle primarie Costa Guarini e Manzoni

Da: Istituto Comprensivo 2

Riprendono anche quest’anno i saggi degli allievi di strumento delle scuole primarie dell’Istituto comprensivo Alda Costa. I corsi, nati nell’ottobre 2013 e organizzati dalla Cooperativa il Germoglio, sono quelli di chitarra, flauto traverso, pianoforte e violino. Un’esperienza frequentata da oltre cento studenti dalla prima alla quinta, che sta avviando alla musica pratica un quarto degli iscritti alle primarie dell’intero istituto. Il primo appuntamento con gli allievi di pianoforte e chitarra delle Scuole Primarie Costa, Guarini e Manzoni, è previsto venerdì 27 gennaio nella sede di via Benvenuto Tisi della Scuola a Indirizzo Musicale Boiardo, articolato in tre momenti successivi: alle 16.30 suoneranno in pubblico gli allievi di Cristina Popa: Virginia Angeletti, Sara Zagaria, Anna Bignozzi, Teresa Nava, Anna Forlani, Alice Forlani, Benedetto Abbatesciani, Livia Buttino, Sara Menegatti e Francesca Roversi. Alle 17. 15 sarà la volta di quelli di Domenico Vitolo e Marco Galliolo: Fabrizio Querzoli, Silvia Gasparini, Allegra Moretti, Elena Teodori, Emanuele Guerrieri, Francesco Gonzi, Francesco Bevilacqua, Stefano Ventura, Federico Ventura, Riccardo Pugli e Matteo Vidali. Alle 18.15 Alice Riccitelli, Valeria Chikaidze, Lavinia Preuteasa, Riccardo Casella, Davide Rubini, Sofia Cruciani, Davide Bertuzzo e Giacomo Mantovani, allievi di Filippo Benvenuti e Domenico Vitolo, concluderanno il pomeriggio. Gli autori affrontati saranno quelli del repertorio didattico di base: tra gli altri Burgmueller, Alfred, Bastien, Paradiso.

Il quaderno contro gli stereotipi di genere non ha rispettato le istituzioni

Da: Forza Italia

Come prevedibile, ha scatenato notevoli polemiche la diffusione del quaderno – primo caso in Italia – dal titolo ‘Oltre gli stereotipi di genere – Verso nuove relazioni di diagnosi e cura’, oltre all’omonimo corso tenutosi presso l’aula magna dell’arcispedale Sant’Anna il 17 gennaio scorso, entrambi promossi da Comune di Ferrara, Università di Ferrara e Regione Emilia Romagna, con il patrocinio di varie associazioni LGBT e dei sindacati, ovviamente non tutti, così come assenti erano le principali associazioni di categoria degli operatori sanitari.
Premetto un punto su cui non devono esserci fraintendimenti: il movimento di Forza Italia è contro ogni forma di discriminazione e, per quanto mi riguarda, la mia posizione è stata da sempre quella di sostegno all’affermazione e alla tutela dei diritti delle coppie omosessuali.
Detto questo, trovo che la forma e i contenuti attinenti al quaderno e al corso ECM in questione siano stati sbagliati. Per entrambi è infatti mancato il coinvolgimento diretto dell’Ordine dei Medici, oltre a quello dei Farmacisti, su un tema per il quale paradossalmente si chiede l’attenzione e il ruolo attivo degli operatori.
Condivido il pensiero espresso dal Presidente dell’Ordine dei Medici di Ferrara, il quale ha giustamente sottolineato come questo codice comportamentale sia per certi versi offensivo verso la professionalità dei medici che già possiedono un codice deontologico ben definito e che ogni giorno, sul campo, operano con riguardo ad ogni forma di specificità dei pazienti, non solo in riferimento alle coppie omosessuali.
Così come sarebbe stato opportuno attenzionare la Commissione Comunale Pari Opportunità che è invece stata esclusa dall’analisi del progetto.
Riassumendo: un intento in qualche modo positivo, ma veicolato in modo scorretto, tenuto cono che il progetto è stato finanziato da fondi pubblici. Preannuncio pertanto la presentazione di un’interpellanza, dopo quella avanzata dai colleghi in Regione, per conoscere, oltre all’ammontare dei soldi spesi per convegno e opuscoli, anche il numero e la modalità di diffusione di questi quaderni.

Paola Peruffo
Vicepresidente Commissione Consiliare
Pari Opportunità

Protezione civile. Nasce il “Portale allerta meteo Emilia-Romagna”:

Da: Regione Emilia-Romagna

Protezione civile. Nasce il “Portale allerta meteo Emilia-Romagna”: in caso di calamità, comunicazioni rapide e dirette a sindaci, operatori e cittadini

Via alla sperimentazione della piattaforma web consultabile da tutti e online da marzo, prima la formazione dei soggetti in campo. E i cittadini potranno scegliere di ricevere direttamente la notifica delle allerte registrandosi. Bonaccini: “Eventi sempre più estremi e intensi, dobbiamo dotarci di contromisure immediatamente efficaci”. Gazzolo: “Così gestione coordinata da parte di tutti gli enti”

Cambia il sistema di allertamento di protezione civile della Regione Emilia-Romagna, con gli avvisi che correranno via web e si potranno attivare, gestire e consultare in un punto d’accesso unificato, il portale “Allerta meteo Emilia-Romagna”, piattaforma multimediale che sarà a disposizione sia dei sindaci che di tutti gli operatori del sistema di protezione civile, dalle Prefetture ai servizi regionali territoriali, così come di giornalisti e cittadini, che potranno scegliere di ricevere direttamente la notifica delle allerte a seguito di una semplice registrazione.

L’avvio ufficiale alla sperimentazione del nuovo portale, che sarà on line a marzo, per completare la formazione dei primi cittadini e del personale del sistema della protezione civile, è stato dato oggi in Regione in un convegno al quale hanno preso parte, tra gli altri,anche l’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo; il coordinatore della struttura di missione “Italia Sicura”, Erasmo D’Angelis; il coordinatore regionale per la protezione civile dell’Anci, Marco Iachetta, e i direttori dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e protezione civile, Maurizio Mainetti, e del Servizio Idro-Meteo-Clima di Arpae, Carlo Cacciamani.

“Di fronte a eventi meteorologici sempre più estremi e intensi- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- è necessario fare ogni sforzo possibile per dotarci di contromisure che siano tempestive e immediatamente efficaci, e questo non può che passare per l’innovazione continua delle procedure, dando nuovi strumento e risorse al nostro sistema di allertamento, attrezzandolo nel migliore dei modi. Questo progetto, che ci porterà ad avere un portale aggiornato e attivo 24 ore su 24, servirà a rendere ancora più tempestiva e completa l’attivazione di situazioni di allarme e la trasmissione delle informazioni per poter reagire immediatamente e nel modo più appropriato. Manteniamo così fede a un altro importante impegno che avevamo preso- chiude Bonaccini- e cioè avere un sistema di allertamento sempre più integrato, flessibile e rapido”.

“Sappiamo bene che nella diffusione delle comunicazioni sul rischio e l´allertamento è fondamentale non avere ritardi, ne va della sicurezza del territorio e della popolazione- ha spiegato l’assessore Gazzolo-. Per questo il nuovo portale migliorerà la gestione coordinata delle allerte da parte dei diversi enti che lavorano insieme nel sistema regionale di Protezione civile. Avere tutte le informazioni disponibili in un’unica piattaforma, ci consentirà di garantire una comunicazione rapida e diretta sia verso i sindaci sia verso i cittadini, contribuendo anche alla diffusione delle norme di auto-protezione e alla conoscenza delle condizioni di rischio locali”.

Il nuovo sistema di allertamento

L’obiettivo è quello di rendere più veloci, efficaci ed efficienti le comunicazioni relative alle situazioni di calamità o di emergenza, dalle alluvioni al rischio frane, ai temporali ad altri fenomeni meteorologici.

Il portale sarà un punto di accesso unificato a informazioni e strumenti utili nelle situazioni di allerta. Consultabile anche da smartphone, permetterà di accedere in tempo reale a previsioni meteorologiche, dati di monitoraggio, mappe di rischio e ai contenuti dei piani di protezione civile delle singole amministrazioni locali. Nel sito ci saranno informazioni, aggiornate 24 su 24 e tutti i giorni, con un livello di dettaglio riferito ai singoli comuni e a tutte le zone del territorio interessate dalle allerte o da situazioni critiche. In particolare, nella home page ci sarà una mappa regionale, che si colorerà in base al codice colore previsto standardizzato (verde-giallo-arancione-rosso) e permetterà un colpo d´occhio immediato sulla situazione di allerta in tutta l’Emilia-Romagna per la giornata in corso e quella successiva. La mappa sarà navigabile sia in base ad ogni singolo rischio o fenomeno in atto sia per località geografica e sarà georeferenziata per poter accedere rapidamente anche alle informazioni locali.

Si prevede un essenziale ruolo attivo dei sindaci emiliano-romagnoli, che saranno i destinatari prioritari delle comunicazioni degli enti regionali (anche via mail o sms e non più, appunto, con i fax) e che, attraverso le pagine comunali del sito, potranno informare e aggiornare tempestivamente la loro popolazione, con la pubblicazione di documenti e aggiornamenti e la notifica diretta delle allerte e delle condizioni di rischio ai cittadini che si iscriveranno al servizio web dedicato.

Duplice quindi la funzione del sportale, che si porrà sia come strumento di lavoro condiviso tra le strutture del sistema di allertamento regionalesia come strumento informativo per i cittadini e per i giornalisti,che potranno fare riferimento al portale come fonte ufficiale delle informazioni sui rischi e le allerte in regione.

Il sito, sviluppato anche grazie alla consulenza della Società Engineering, sarà gestito dall’Agenzia di Protezione civile regionale e dall’Arpae.

La formazione

Da febbraio partiranno gli incontri nelle diverse province per formare i sindaci e il personale del sistema di protezione civile: Prefetture, Province e Città metropolitana di Bologna, Comuni e Unioni. Interessati anche i rappresentanti delle strutture operative: volontariato di Protezione civile, Arpae, Vigili del Fuoco, Forze dell’ordine, Capitanerie di porto, sanità regionale e operatori del 118, Aipo, consorzi e gestori di infrastrutture e servizi essenziali.

Giornata della Memoria al De Micheli

Da: Comune di Copparo

In occasione della Giornata della Memoria 2017, il Teatro Comunale De Micheli ospiterà venerdì 27 gennaio la Filarmonica di Tresigallo e la Piccola Compagnia dell’Airone nello spettacolo ‘Rosa corre’, storie di fughe tra muri, fili spinati, baracche e deserti.
La rappresentazione si realizza con i movimenti scenici e le coreografie di Stefania Capaccioli, le musiche di Roberto Manuzzi, parole di Teresa Fregola e Marcello Brondi, immagini di Roberto Innocenti e videoproiezione curata da Mattia Manzoli; con l’orchestra composta da: Samantha Borgatti e Roberta Fogli Iseppi (flauti), Paolo Vincenzi (clarinetto), Michele Padroni (chitarra), Antonio Mazzini (contrabbasso), Luca Ciliegi (percussioni); il Coro Ensemble Vocale Jazz del Conservatorio di Ferrara (coristi: Sabrina Bisanti, Stefania Bisanti, Laura Venturini, Marta Guidoboni, Elena Carlini, Tiziana Andreoli, YindiO’Connell, Andrea Bonetti, Elia Vecchioni, Giovanni Pagliarini, Federico Marchetti), pianoforte e voce Stefano Raimondi, direzione e arrangiamenti M° Roberto Manuzzi.
Allo spettacolo partecipa il corpo di ballo formato da: Evelyn Bressan, Luna Buzzoni, Emma Campana, Marta Finessi, Linda Galleran, Ludovica Naldi, Mattia Manzoli, Aurora Orcini, Irene Sampaoli, Matteo Tosi, Martina Zerbini; Bambini: Adam Azrouki, HassanaDehdouh, Federica Bzlboni, AyoubeJemili.

In una piccola città tedesca piena di bandiere naziste e di slogan scritti sui muri, vive Rosa una bambina come tante, che insieme agli altri guarda passare i carri armati e camion pieni di uomini in divisa. Ma dove vanno quei camion? Nessuno lo sa, anche se i pesanti automezzi continuano ad attraversare la città per mesi. Rosa è così colpita che segue, correndo, le tracce di un automezzo che tra le tante persone trasporta anche un bambino: vuole sapere dove porteranno quel bambino. A furia di correre in aperta campagna, scopre un recinto di filo spinato oltre il quale si trovano squallide baracche e bambini scheletrici con abiti a strisce e una stella gialla sulla casacca. Un bambino le dice di aver fame e Rosa gli dà la sua merenda. Da quel giorno Rosa vede. Rosa è una bambina israeliana che un giorno allontanandosi dal proprio villaggio scopre un muro altissimo ed attraverso un buco scopre un bambino che…

Rosa è una bambina di Lampedusa che un giorno vede scendere, in porto, da una nave militare un bambino dalla pelle scura… Rosa è una bambina di Calais che tutti i giorni sulla riva del mare,al di là di un grande reticolo, vede… Rosa è una bambina di questo mondo e guarda…

Teatro Comunale De Micheli, inizio spettacolo ore 21.30. Ingresso libero. Info 0532 864580.

Saranno Rossella Trinchillo, Denise Rizzo, Silvia Sottile e Deanna Volpi a dipingere i drappi del Palio

Da: Ente Palio

Saranno Rossella Trinchillo, Denise Rizzo, Silvia Sottile e Deanna Volpi, le quattro giovani artiste del Liceo Artistico Dosso Dossi, che dipingeranno i quattro drappi ufficiali dell’edizione 2017, la quarantanovesima, del Palio di Ferrara.
Si conferma così, la tradizionale e fondamentale collaborazione tra l’istituto ferrarese, rappresentato da Francesco Borciani e Laura Cussolotto, rispettivamente Dirigente Scolastico e Vice, e la Commissione Scuola dell’Ente Palio che, negli anni, si è impegnata per promuovere la conoscenza della storia, della cultura e delle tradizioni artistiche estensi, nelle scuole ferraresi.
Dopo un percorso formativo utile allo sviluppo dei temi che saranno i soggetti pittorici dei palii, sono stati scelti i quattro bozzetti firmati da altrettante studentesse e, nello specifico, Rossella Trinchillo, San Paolo, Denise Rizzo, San Romano, Silvia Sottile, San Maurelio e Deanna Volpi, San Giorgio. Ricordiamo che le ultime due ragazze hanno già realizzato un palio negli scorsi anni.
L’obiettivo stilistico che caratterizza questa edizione, proposto dalla docente e coordinatrice, prof.ssa Simona Rondina, ed approvato dalla Commissione scuola dell’Ente Palio di Ferrara, presieduta da Gianantonio Braghiroli e dal nuovo presidente dell’Ente Palio, Stefano Di Brindisi, è quello di rendere omaggio ad un grande artista contemporaneo, a scelta. Il tema è stato poi approfondito, attraverso una ricerca personale che ha portato ad interpretare il ‘Santo’, seguendo la poetica e la tecnica pittorica-compositiva dell’artista scelto, che ha consentito di dimostrare conoscenze e competenze tecniche ed interpretative.
Naturalmente, resta il massimo riserbo sui soggetti scelti. I Palii infatti, verranno svelati solo durante la consueta presentazione ufficiale prevista tra fine aprile e i primi giorni di maggio 2017.

Carlo Cottarelli: Cassa di Risparmio di Cento ospita la presentazione del nuovo libro ‘Il macigno’

Da: Cassa di Risparmio di Cento

Venerdì 27 gennaio presso Palazzo Gnudi la presentazione del nuovo libro del Direttore Esecutivo del Fondo Monetario Internazionale

Si terrà venerdì 27 gennaio presso la Sala degli Specchi di Palazzo Gnudi a Bologna la presentazione de ‘Il Macigno’, il nuovo libro di Carlo Cottarelli, Direttore Esecutivo del Fondo Monetario Internazionale.

L’incontro è stato organizzato dalla Cassa di Risparmio di Cento con la collaborazione di ARCA Fondi SGR, con la quale Caricento collabora ormai da molti anni. Tra gli ospiti del pomeriggio, infatti, anche Simone Bini Smaghi, Vice Direttore Generale Responsabile Direzione Sviluppo e Marketing di Arca Fondi, che insieme a Caricento ha promosso l’iniziativa, la quale si propone di favorire una comprensione più approfondita del problema del debito pubblico in Italia:

“Come investitori sui mercati finanziari domestici ed internazionali siamo molto interessati alle dinamiche del trend del Debito Pubblico italiano che è uno dei Debiti Pubblici più grandi al mondo – ha dichiarato Bini Smaghi – In aggiunta abbiamo cura dei risparmi di oltre 800.000 persone e migliorare la cultura e l’educazione finanziaria è una priorità, permettendo cosi ai risparmiatori di conoscere e capire meglio le dinamiche finanziarie.”

Dopo la presentazione del libro a cura di Carlo Cottarelli, l’incontro proseguirà grazie agli spunti di discussione proposti da Andrea E. Goldstein, Managing Director di Nomisma, società di studi economici che opera in campo nazionale ed internazionale.

L’introduzione del convegno è, invece, affidata ad Ivan Damiano: Vice Direttore Generale di Carisbo dal 2001 al 2003, dal 2004 Damiano è Direttore Generale della Cassa di Risparmio di Cento.

Caricento è presente nella provincia di Bologna dal 1930 dove conta un totale di 16 filiali, tre delle quali si trovano in città. I risultati del bilancio semestrale al 30 giugno 2016 hanno confermato la solidità della banca che ha presentato un utile di 3,048 milioni di euro, + 46,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Soddisfazione di Fiva Confcommercio per il lavoro congiunto con Regione Emilia Romagna per Concessioni Ambulanti

Da: Ascom Ferrara

Anva e Fiva ringraziano la regione e l’Assessore Corsini per l’accoglimento delle loro richieste e per il proficuo lavoro fatto sul rinnovo delle concessioni di posteggio.

ANVA-Confesercenti e FIVA-Confcommercio da decenni ed ogni giorno lavorano a tutela degli interessi degli imprenditori rappresentati: lo fanno su tutto il territorio nazionale, interloquendo con tutte le Istituzioni statali, regionali, provinciali e comunali con serietà e professionalità e soprattutto con coerenza, rifuggendo da controproducenti clamori e da logiche strumentali.
Il lavoro costante e con chiari obiettivi produce sempre frutti: il numero dei nostri associati cresce di anno in anno, a conferma della nostra autorevolezza e credibilità.
Sul tema del rinnovo delle concessioni dei posteggi su area pubblica e sulla Direttiva Bolkestein abbiamo sempre agito avendo ben chiaro l’obiettivo da raggiungere: la salvaguardia del lavoro e dell’occupazione.
La nostra determinazione ed autorevolezza hanno permesso il raggiungimento di risultati importanti in questa direzione, prima con l’adozione dell’Intesa del 2012 ed ora, nell’ambito dell’iter di conversione in legge del decreto Milleproroghe, con la ribadita validità della stessa Intesa.
Siamo quindi a ringraziare tutti i rappresentanti delle Istituzioni che hanno valutato ed accolto le nostre istanze, ma un particolare ringraziamento va alla Regione Emilia Romagna ed all’Assessore Corsini che, in questo periodo difficile e confuso, hanno sempre avuto chiaro il vero interesse della Categoria: in particolare esprimiamo grande soddisfazione per aver con determinazione difeso in ogni sede la validità dell’intesa del 2012 ed accolto la nostra richiesta di proroga al 31 marzo 2017 dei termini di apertura dei bandi già diligentemente emanati dai Comuni dell’Emilia Romagna.
Siamo fermamente convinti che il rapporto costruttivo tra i privati ed il Pubblico, che ancora oggi contraddistingue l’Emilia Romagna nel Paese, e di cui siamo grati alla Regione, sia garanzia di sviluppo e coesione per le imprese che noi quotidianamente rappresentiamo.

La newsletter del 25 gennaio 2017

Da: Comune di Ferrara

ASSESSORATO PARI OPPORTUNITA’ – Inaugurazione venerdì 27 gennaio alle 17.30 nel salone d’Onore del Municipio di Ferrara. Visitabile fino al 20 febbraio
‘In Italia sono tutti maschi’, in mostra le tavole del ‘graphic novel’ di Luca De Santis e Sara Colaone

Venerdì 27 gennaio alle 17.30 nel salone d’Onore della residenza municipale di Ferrara, verrà inaugurata l’esposizione delle tavole del ‘graphic novel’ “In Italia sono tutti maschi – Gli omosessuali italiani durante il fascismo”, scritto da Luca De Santis e illustrato da Sara Colaone e visitabile fino al 20 febbraio.

Al taglio del nastro interverranno l’assessora alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara Annalisa Felletti, la presidente dell’associazione Circomassimo, Arcigay e Arcilesbica di Ferrara Manuela Macario e l’illustratrice del romanzo grafico “In Italia sono tutti maschi” Sara Colaone.

L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara, in collaborazione con l’associazione Circomassimo, Arcigay e Arcilesbica e le associazioni LGBT della città estense, si inserisce nell’ambito delle celebrazioni legate alla Giornata della Memoria e dei percorsi già avviati sul tema del contrasto alle forme di discriminazione basate sul genere e sull’orientamento sessuale. Il Comune di Ferrara ha aderito alla rete RE.A.DY., rete di enti locali contro le discriminazioni e l’impegno profuso è quello di contribuire a diffondere, attraverso la cultura, momenti di conoscenza e approfondimento storico-culturale.

Giornalisti, fotografi e videoperatori sono invitati

ASSOCIAZIONE MUSICISTI DI FERRARA – Giovedì 26 gennaio alle 21 alla Scuola di musica moderna (via Darsena 57)
Da “Let it be” (Beatles) a “One” (U2): serata dedicata alle songs

Sarà dedicato alle songs – canzoni d’autore – l’incontro a ingresso libero di musica d’insieme denominato AMF JAM che si svolgerà giovedì 26 gennaio 2017 alle 21 nell’aula magna Stefano Tassinari della Scuola di musica moderna in via Darsena 57, a Ferrara.

Allo scopo di far incontrare persone con la stessa passione per la musica e quindi farle suonare insieme, l’Associazione Musicisti di Ferrara organizza per il secondo anno consecutivo una serie di appuntamenti ad ingresso libero denominati AMF JAM, jam session guidate dagli insegnanti della Scuola di Musica Moderna di Ferrara con inizio alle 21 a giovedì alterni nell’aula magna Stefano Tassinari in via Darsena 57.

Le jam session sono il frutto dei quindici anni di esperienza di musica d’insieme che in precedenza si svolgevano alla Biblioteca Bassani di Ferrara di sabato pomeriggio e poi sempre nell’aula magna della scuola di musica da quando, nel 2012 è avvenuto il trasferimento in via Darsena 57; da un paio di anni la formula è cambiata e quindi il ritrovo è diventato serale.

Si formeranno quindi gruppi di musicisti provenienti dalla scuola di musica e non e di qualsiasi età e livello, finalizzati alla prova musicale pratica; queste session possono essere seguite anche da appassionati che non praticano lo strumento o si sono avvicinati da poco allo studio dello stesso, per poter apprendere come viene svolta una prova finalizzata alla costruzione di un brano. Verranno affrontati molti generi inerenti la musica moderna e ogni session avrà una tematica diversa.

Giovedì 26 gennaio 2017 ore 21 sarà la volta delle Songs con i seguenti brani: Wonderful Tonight (Eric Clapton), Let it Be (Beatles), One (U2). Coordineranno la prova Viviana Corrieri e Corrado Calessi, rispettivamente insegnanti di canto e pianoforte nella Scuola di Musica Moderna.

Accordi, musica e testi si possono trovare sul sito www.scuoladimusicamoderna.it, sezione AMF JAM

TEATRO COMUNALE – Mercoledì 25 gennaio alle 17 Maria Cristina Nascosi Sandri ricorderà la figura di Mario Roffi
Al Ridotto ciclo di incontri sulla storia della musica a Ferrara negli anni ’50

Un nuovo ciclo di conferenze sulla storia della musica a Ferrara, dedicato agli anni ’50 del secolo scorso, viene organizzato dall’Istituto Gramsci di Ferrara con il coordinamento di Roberto Cassoli nell’ambito di Agenda Ridotto.

Mercoledì 25 gennaio alle 17, nella prima delle quattro iniziative previste, la giornalista Maria Cristina Nascosi Sandri ricorderà l’azione politica e culturale di Mario Roffi; un’occasione di ricostruire uno spaccato di vita cittadina attraverso una figura di importante riferimento, che il 15 febbraio sarà ulteriormente approfondito da Giordano Tunioli con un focus sul Liceo musicale Frescobaldi e alcune grandi figure di musicisti e docenti dell’epoca: Benedetto Ghiglia, Giorgio Rizzi e Riccardo Nielsen. L’8 marzo sempre alle 17 la Società ferrarese dei concerti di Renzo Bonfiglioli sarà ricordata da Dario Favretti e il 19 aprile il ciclo di incontri sarà concluso da Gianni Venturi.

L’ingresso è libero.

BIBLIOTECA RODARI – Giovedì 26 gennaio alle 17 nella sala di viale Krasnodar
Storie in famiglia per bambini dai 3 ai 7 anni

E’ dedicato a “Belle storie in famiglia” l’appuntamento con il nuovo ciclo di letture per bambini dai 3 ai 7 anni, in programma giovedì 26 gennaio alle 17, alla biblioteca Gianni Rodari di viale Krasnodar 102.

L’appuntamento della settimana sarà dedicato alla lettura di questi racconti: “Il corvo e la luna” (di M.Pfister, Nord-Sud), “Fior di giuggiola” (di A.Wilsdorf, Babalibri) e “Storie da pazzi, secondo problema: il papà” (di B.Cole, Einaudi).

Per info: biblioteca Rodari, viale Krasnodar 102, Ferrara, tel. 0532 904220, email bibl.rodari@comune.fe.it

CITTA’ DEL RAGAZZO – Sabato 28 gennaio dalle 10.15 alle 12.30 il dibattito (viale Don Calabria 13)
Minori stranieri non accompagnati, conferenza su arrivi e percorsi d’integrazione

“Dall’Africa all’Italia per mari e deserti. Il viaggio degli adolescenti stranieri e loro percorsi d’integrazione”. Sarà una riflessione sul viaggio e sui possibili percorsi di integrazione dei minori stranieri non accompagnati presenti nel nostro territorio il tema attorno al quale ruoteranno gli interventi in programma per l’iniziativa organizzata alla Città del Ragazzo (viale Don Calabria 13, Ferrara) sabato 28 gennaio dalle 10.15 alle 12.30. Ad aprire gli interventi sarà l’assessora comunale alle Politiche sociali Chiara Sapigni insieme con il direttore della Città del ragazzo Giuseppe Sarti. Coordinamento degli interventi di Federico Zullo, presidente dell’associazione Agevolando.

L’evento vuole facilitare, a partire dalle sollecitazioni dirette dei ragazzi stessi, e favorire lo scambio virtuoso tra i soggetti coinvolti nella rete di accoglienza. Dopo l’intervento esperienziale di Jerreh Jaiteh, che racconterà la sua storia riportata in un volumetto da lui scritto, ci sarà una tavola rotonda sul tema “Lavorare in rete per garantire futuro”, durante la quale i relatori risponderanno ad alcune domande di stimolo preparate preventivamente dai ragazzi.
Concluderà gli interventi Elisa Ravaglia, coordinatrice dello Sportello del Neomaggiorenne di Ferrara.

In allegato la locandina con il programma dettagliato.

2.a COMMISSIONE CONSILIARE – Giovedì 26 gennaio alle 15.30 nella sala Zanotti della Residenza Municipale
Informativa sui servizi museali della città ed esame della delibera “Adesione all’istituenda ‘Destinazione turistica Romagna’”

La 2.a commissione consiliare – presieduta dalla consigliera Corazzari – si riunirà giovedì 26 gennaio alle 15.30 nella sala Commissioni “E. Zanotti” della Residenza Municipale. All’attenzione del gruppo di lavoro (assessore relatore Massimo Maisto) un'”Informativa sui servizi museali della città” e l’esame della delibera “Adesione all’istituenda ‘Destinazione turistica Romagna’. Approvazione proposta di statuto”.

CITTADINANZE ITALIANE – Venerdì 27 gennaio alle 9 nella sala degli Arazzi
In Municipio le cerimonie di giuramento di undici nuovi cittadini

L’assessore comunale al Decentramento Simone Merli, affiancato da un rappresentante della Prefettura e dall’Ufficiale di Stato civile del Comune di Ferrara, conferirà ufficialmente venerdì 27 gennaio alle 9 nella sala degli Arazzi della residenza municipale undici cittadinanze italiane. Nel corso di una breve cerimonia, che culminerà nel giuramento, i nuovi cittadini riceveranno una copia della Costituzione italiana accompagnata da una lettera di benvenuto del sindaco.

Si tratta di A. J. S.M. S. nata a Zarqa (Giordania) il 25/06/1975 e di K. G. nata a Kiev (Ucraina) il 28/10/1984 che ricevono la cittadinanza per matrimonio; e di W. A.nato a Gujrat (Pakistan) il 10/06/1973, M. N. nata Casablanca (Marocco) il 26/08/1973, O. Y. nato a Casablanca (Marocco) il 02/10/1976, D. E.D. Nata a Iasi (Romania) il 11/08/1976, D. B.Nato a Douar Belghitienne (Marocco) il 01/01/1973, L. S. F. nato a Batangas (Filippine) il 29/03/1962, F. M. nata a Arad (Romania) il 04/08/1996, A. R. nato a Rawalpindi (Pakistan) il 25/07/1994, G. G. nato a Manati – Lezhe (Albania) il 08/03/1959 che ricevono la cittadinanza italiana per residenza.

GIORNO DELLA MEMORIA – Giovedì 26 gennaio alle 15 a Palazzo del Vescovo di Codigoro
Presentazione in prima nazionale dell’audio libro “Una notte del’43”

Giovedì 26 gennaio, a Palazzo del Vescovo – Biblioteca Comunale “Giorgio Bassani” – Codigoro (Riviera F. Cavallotti), alle ore 15/17, in occasione del Giorno della Memoria, verrà presentato in prima nazionale il cofanetto “Una notte del’43” (audio libro più libricino contenente tre saggi), ideato e diretto dall’attore ferrarese Stefano Muroni, prodotto da EMONS, leader nel settore degli audio libri.
Cinque attori, cinque voci ferraresi di oggi rileggono il celebre racconto di Bassani che narra di un eccidio emblematico della guerra civile italiana. Lucida lettura del Ventennio fascista e del conflitto interiore di una città, Una notte del ’43 tuttora ci parla, denunciando coloro che preferirono il conforto e la sicurezza del conformismo e della viltà. Quinto racconto della raccolta Cinque storie ferraresi, ispirò il film La lunga notte del ’43 (1960) di Florestano Vancini.
Gli attori che hanno preso parte al progetto sono Monica Chiarabelli, Massimo Malucelli, Fabio Mangolini, Stefano Muroni e Marco Sgarbi.
All’interno: un volumetto con saggi inediti di Giuseppe Muroni, Eleonora Rossi e Anna Maria Quarzi.
Si ringraziano gli eredi Paola ed Enrico Bassani.

L’iniziativa si avvale del patrocinio della Fondazione Giorgio Bassani, dell’Istituto di Storia Contemporanea e del Comune di Ferrara.

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 2 febbraio alle 11 nella sala Arazzi del Comune di Ferrara
Presentazione dei dati finali della mostra “Orlando furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi”

Giovedì 2 febbraio alle 11, nella sala degli Arazzi del Comune di Ferrara (piazzetta Municipale 2), si terrà la conferenza stampa di presentazione dei dati finali della mostra “Orlando furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi” a cura della Fondazione Ferrara Arte. All’incontro con i giornalisti interverranno il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, il vicesindaco Massimo Maisto e il direttore delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea Maria Luisa Pacelli.

Le associazione Lgbti ferraresi in merito al quaderno “Oltre gli stereotipi di genere, verso nuove forme di diagnosi e cura”

Da: ripagrande 12 centro lgbti

In merito alle polemiche sulla recente pubblicazione del Quaderno per i professionisti della salute ”Oltre gli stereotipi di genere, verso nuove relazioni di diagnosi e cura”, che stanno riempiendo le pagine di giornali nazionali e locali, le associazioni LGBTI ferraresi ( Circomassimo.Arcigay e Arcilesbica Ferrara, Agedo e Famiglie Arcobaleno) che hanno partecipato per quasi un anno al tavolo di discussione costituitosi per la realizzazione del medesimo, si dichiarano esterrefatte nel sentire ancora accuse di ‘propaganda’ o ‘colonizzazione ideologica’. Nella pubblicazione si parla invece di tematiche di genere, volte semplicemente al superamento di pregiudizi e stereotipi che possono determinare atteggiamenti non accoglienti e lesivi per il paziente. La sfera legata alla salute e al rapporto tra paziente e operatore sanitario (medico, infermiere, psicologo, assistente socio-sanitario ecc) riveste un ruolo importante e delicato che può incidere positivamente o negativamente sul benessere psicofisico della persona. L’educazione alle differenze dovrebbe essere pertanto un elemento centrale nella formazione dei professionisti della salute. Il quaderno in oggetto ha lo scopo di divulgare a approfondire concetti dati per acquisiti dalla comunità scientifica internazionale ed essere un semplice strumento di analisi e racconto della realtà che ci circonda nella sua complessità e nella sua ricchezza. Il quaderno non ha nessun altro scopo se non quello di superare ignoranza, silenzi e pregiudizi che ancor oggi possono accompagnare le persone LGBTI e i loro figli nel rapporto con i professionisti della salute, cercando di fornire a quest’ultimi alcune linee guida finalizzati a migliorare la qualità dei servizi sanitari e il rapporto con il paziente.
Dare una lettura diversa del quaderno come strumento di propaganda ideologica volta ad attentare alla ‘famiglia tradizionale’, non è altro che una pericolosa mistificazione della realtà. Alimentare questo genere di mistificazioni ha come unico scopo quello di sabotare percorsi tesi alla conoscenza e al rispetto delle differenze. Le persone LGBTI e le loro famiglie esistono e sono sempre esistite, è un dato di fatto. Storicamente le donne e le persone LGBTI sono state vittime di pregiudizi, stereotipi e condizionamenti sociali, quando non di persecuzioni: con questo quaderno si intende percorrere un tratto di strada per contribuire a demolire questi pregiudizi e condizionamenti, e scongiurare discriminazioni. L’intenzione di chi ha scritto questo strumento su basi scientifiche riconosciute a livello mondiale, non è quello di togliere niente a nessuno, ma di dare a chi ancora non ha. Ogni tentativo di interpretazione diverso da questo non è altro che una modo più o meno esplicito di affermare la non accettazione delle differenze. In un momento storico nel quale qualcuno afferma provocatoriamente il proprio ‘diritto all’omofobia’ rispondiamo che l’omofobia non è un opinione, ma un comportamento lesivo della dignità e dei diritti umani fondamentali.

L’IISAP di Argenta da Soelia Officine

Da: Organizzatori

Perfetta visita e accoglienza da parte di Soelia Officine agli studenti della classe III A Manutenzione Assistenza Tecnica dell’Ipsia di Argenta, che accompagnata dai docenti Salvatore Mannarino e Fabio Poletti sono stati accolti a Soelia Officine dal sig. Daniele Rossi, ex studente dell’Ipsia stessa.
Presso i reparti dell’azienda gli alunni hanno potuto osservare come si conduce una revisione di un autoveicolo con tanto di stampa del referto ed hanno visto alcuni interventi lavorativi e di manutenzione su mezzi pesanti e su autoveicoli attraverso un’attrezzatura all’avanguardia soprattutto per quanto concerne l’attività di manutenzione su cambi automatici, che sono in pochi a possedere.
L’Ipsia ringrazia l’Azienda Soelia per la gentilezza e la cordialità di sempre e per l’accoglienza che ogni anno riserva ai propri studenti sia in stage sia in alternanza scuola/lavoro.

Presini: la vera Buona Scuola fra innovazione e recupero di competenze perdute

“La buona scuola? Una scuola aperta alle innovazioni ma capace di conservare le cose buone del passato, come il recupero della manualità. Ci sono alunni capaci di utilizzare un tablet ma incapaci di piegare un foglio in quattro parti. Bisogna mettere mani alle graduatorie: non è più pensabile di poter iniziare un anno scolastico senza sapere da chi sarà formato l’organico o peggio, senza l’organico sufficiente a far fronte ad una esigenza primaria come il sostegno per chi ne ha bisogno. Questa riforma è espressione di una volontà del Governo ma è stata attuata senza che noi, che ci spendiamo ogni giorno perché la scuola sia davvero buona, fossimo sentiti”. Mauro Presini, insegnante di scuola elementare, con oltre trent’anni di carriera alle spalle, specializzato per le attività didattiche di sostegno e da sempre attivo nel sociale, giudica così la normativa predisposta dal Governo. Per parte loro, le associazioni di categorie e i comitati Lip (legge di iniziativa popolare) sono in fermento: si ritiene antidemocratica una riforma scolastica adottata “d’imperio” dal Governo, senza alcun coinvolgimento degli operatori del settore.

A inizio gennaio sono scaduti i diciotto mesi previsti dall’ordinamento giuridico perché si completasse l’iter del disegno riformatore del sistema scolastico italiano, ma nessuna delle nove deleghe della proposta di Legge 107 (conosciuta come “Buona Scuola”) è ancora stata approvata dal Parlamento. Per ovviare al problema, il 14 gennaio il Consiglio dei Ministri ha approvato otto decreti legislativi di attuazione della legge 107 che riguardano l’accesso all’insegnamento nella scuola secondaria, l’inclusione degli alunni con disabilità, il sistema integrato di educazione 0-6 anni, il diritto allo studio e la promozione della cultura umanistica, il riordino della normativa sulle scuole italiane all’estero e l’adeguamento della normativa in materia di valutazione e certificazione delle competenze degli studenti e degli esami di stato. Per la revisione del Testo unico sulla scuola sarà successivamente introdotto uno specifico disegno di legge. I provvedimenti vanno ora alle Commissioni parlamentari competenti e in Conferenza Unificata. Ma la forzatura del Governo ha fatto gridare all’atto di imperio. Abbiamo approfondito il ragionamento proprio con il maestro Presini, noto e stimato esponente del movimento di protesta degli insegnanti ferraresi.

Tra le deleghe appena approvate dal Governo nell’ambito della legge 107 si riforma l’ambito della inclusione degli alunni con disabilità: cosa ne pensa?
Sulla figura del maestro di sostegno si fa molta confusione. Si pensa sia un insegnante a parte che nulla ha a che fare con la classe. L’insegnante di sostegno, invece, è contitolare della classe ed è assegnato alla classe e non singolarmente all’alunno, come erroneamente si pensa. L’insegnante di sostegno deve attuare interventi di integrazione unitamente agli altri insegnanti poiché insieme hanno la responsabilità della realizzazione del processo di integrazione scolastica. Questo è il vero spirito del sostegno scolastico: l’inclusione. E l’inclusione è ambivalente: deve valere per l’alunno che necessita di sostegno e per la classe nella quale è inserito. Con la riforma che si vuole attuare si parla di specializzazioni sempre più specifiche, addirittura per patologia. Come se gli alunni potessero essere catalogati a seconda della loro patologia. In questa eccessiva specializzazione si rischia di allargare il divario che vuole l’alunno con sostegno fuori dalla classe, di creare un mondo a parte.

Quindi, secondo lei, la riforma non ha centrato il fulcro del problema?
No. Io ho la specializzazione per la didattica di sostegno ma non sono un insegnante diverso dagli altri, sono un contitolare della cattedra e insieme agli altri insegnanti si agisce di concerto per portare avanti le attività scolastiche. Eppure, nonostante l’importanza della figura dell’insegnante di sostegno, succede spesso che lo stesso venga nominato ad anno scolastico iniziato. L’alunno che ne ha bisogno si trova a non essere affiancato da nessuno oppure si cerca di colmare il vuoto assegnandogli un insegnante, magari privo di specializzazione, che possa sanare la lacuna fino alla nomina dell’insegnante. I genitori lamentano, giustamente, poca continuità e la classe ne risente. Il vero problema, a mio avviso, rimangono le graduatorie. La riforma non va a toccare questi disservizi che sono a livello ministeriale.

Può spiegarci meglio?
Prima vi era più certezza nella scuola e ciò favoriva di sicuro lo svolgersi delle attività scolastiche nel migliore dei modi. L’insegnate che avevi in prima elementare, nella maggioranza dei casi, ti seguiva fino all’esame di quinta. Ora non è più così. Chi è un insegnate di ruolo è abbastanza certo, ma, visti i tagli del personale, ci si affida sempre più ai supplenti che possono avere solo incarichi annuali. Con l’aggiornamento delle graduatorie, dopo un anno, lo stesso supplente può essere destinato ad altro ruolo. Ci si trova sempre in deficit di personale e con insegnanti sempre diversi. Ciò vale anche per il sostegno e le conseguenze sono la mancanza di continuità e i ritardi nelle nomine, come si diceva prima.

Cosa ne pensa della riforma sul sistema educativo riguardante gli asili nido e le scuole per l’infanzia?
Trovo che sia una buona cosa che il Governo se ne occupi nell’ottica di una valorizzazione dell’esperienza del nido. I nidi e le scuole d’infanzia italiane, così come le scuole elementari, sono state per tantissimo tempo al vaglio di diversi paesi stranieri. Eravamo studiati come modello e dobbiamo tutelare il buone che viene da questa tradizione. La riforma prevede di ampliare il servizio nido dal 15% al 33%, arrivando a coprire il 100% del nostro territorio. Mi sembra un’ottima cosa in considerazione che ci sono realtà territoriali assolutamente carenti di questo essenziale servizio.

Quali sono i punti di forza della riforma sulle scuole d’infanzia e quali, invece, gli aspetti negativi?
I punti di forza sono sicuramente una maggiore specializzazione delle insegnanti e il continuo aggiornamento delle insegnanti. Il problema a mio avviso rimangono i fondi: la delega approvata parla di 229 milioni di euro per attribuzioni agli Enti locali. Sono pochissimi per un progetto tanto ambizioso. Lo Stato vuole riformare la scuola ma senza assumersi la responsabilità di investire veramente in essa. La delega non parla per niente del reperimento delle risorse necessarie alla riforma: quindi se un anno non ci sono le risorse economiche si torna al passato? Sempre più asili comunali appaltano i propri servizi a cooperative di privati. Ma è chiaro che così facendo si portano nel settore pubblico degli aspetti del lavoro privato che non vanno bene. Il personale magari è sottopagato e pronto ad accettare altri lavori se gli vengono proposti. Si torna quindi ad dover fronteggiare un continuo cambio di personale. In linea di principio poi ritengo che debba essere lo Stato ad assumersi l’onere di investire nel settore scuola. I privati sono sicuramente liberi di operare, e anzi svolgono un servizio necessario per la comunità, ma con fondi propri.