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Giorno: 26 Febbraio 2017

Anche a Ferrara il film “Caro Lucio ti scrivo”. Ci sono anche le location di Comacchio e Iannuzzo Vincenzo

Da ufficio stampa Sonority Festival

Anche a Ferrara in occasione della data di nascita (4 marzo) e del quinto anniversario della scomparsa (1 marzo) di Lucio Dalla, verrà proiettato il film: Caro Lucio ti scrivo, un action-movie diretto da Riccardo Marchesini, tratto dall’omonimo spettacolo teatrale di Cristiano Governa, che si potrà vedere anche in altre 110 sale cinematografiche di tutta Italia dall’1 all’8 marzo. Il film, attraverso una narrazione originale cerca di far capire quanto sia stato importante Lucio Dalla nelle nostre vite e non solo come sottofondo musicale ma soprattutto per la sua capacità di raccontare le storie di tutti noi mediante intuizioni geniali. La pellicola a episodi riporta (nella fantasia degli autori) cosa è successo nelle vite di Anna e Marco, Futura, Meri Luis, del “caro amico” de “L’anno che verrà”, dell’amore impossibile ne “La casa in riva al mare” – una emozionante vicenda totalmente filmata a Comacchio – oltre ai ricordi di Andrea un ragazzo degli anni ’70, nella precisa narrazione del suo nucleo familiare, in special modo del padre, interpretato dall’attore ferrarese Vincenzo Iannuzzo, descritto dalla voce fuori campo di Neri Marcorè nel brano “Com’è profondo il mare”. Le altre voci narranti sono quelle di Ambra Angiolini, Alessandro Benvenuti, Piera Degli Esposti, Ottavia Piccolo, Andrea Roncato e Grazia Verasani. Il film, prodotto da Giostra Film, è distribuito nelle sale italiane da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection. A Ferrara il film si potrà vedere mercoledì 1 marzo all’Apollo, mentre le date previste al Cineplus di Comacchio e alla Multisala Cinepark di Cento, sono in via di definizione. Info: www.caroluciotiscrivo.it

movimento5stelle

Gioco “liberamente” d’azzardo

Da Movimento 5 Stelle Ferrara

Ci risiamo.
Dopo la gaffe della promozione del gioco d’azzardo per le famigliole all’interno del Balloon Festival (oggetto di una interrogazione protocollata il 16 settembre 2015 dal consigliere del M5S Claudio Fochi), il tavolino verde con belle ragazze in livrea pronte a insegnare e promuovere il gioco d’azzardo ricompare.

Questa volta nel nostro quartiere fieristico, all’interno della 13esima edizione di “Liberamente”. Chissà che il 13 non porti fortuna.

Allo stand del “Gioco del Titano”, collocato in posizione strategica vicino al bar, ben visibile da tutti coloro che entrano ed escono dalla fiera, con una gigantografia sullo sfondo che mostra due belle “croupière” ,una in divisa davanti a tavolo verde, un’altra davanti a macchinetta slot, è possibile imparare a giocare a Black Jack con “fiches“ a prezzo simbolico; ma se si vogliono quelle vere, basta raccogliere i buoni in distribuzione (bonus da 20 €) spendibili nelle sale da gioco del Gioco del Titano della Repubblica di San Marino (Palazzo Diamond), offerta valida fino al 30 giugno 2018.

Nella risposta alla nostra interrogazione relativa al Balloon Festival ben tre assessori competenti (Massimo Maisto, Roberto Serra, Chiara Sapigni) avevano promesso una vigilanza nelle manifestazioni aperte al pubblico patrocinate dal Comune di Ferrara (come “ Liberamente”, che gode anche del patrocinio della Camera di Commercio) in questi termini : “ .. condividendo le osservazioni portate dal consigliere Fochi, cercheremo di sollecitare il gestore per le successive edizioni a porre attenzione nell’assegnare spazi a realtà che non facilitino il gioco d’azzardo “. Ahimé…cambia la logistica, ma l’attenzione rimane scarsa e le promesse non mantenute

Proprio nel giorno in cui l’assessore al turismo legittimamente sbandiera il G 20 in conferenza stampa (la serie di eventi previsti per la nostra città), ecco che l’amministrazione comunale ci ricasca, fingendo di non sapere cosa fa Ferrara Fiere e Congressi (partecipata per il 22% da Holding Ferrara Servizi, per il 100% controllata da Amministrazione Municipale) sulla quale, a maggior ragione, riteniamo dovrebbe esserci un attento monitoraggio contro la promozione di gioco d’azzardo.

Quindi, riassumendo, il gioco d’azzardo è LIBERAMENTE di nuovo reclamizzato nel contesto di una manifestazione deputata al tempo libero, al divertimento e alla vita all’aria aperta, come recita il manifesto ufficiale. Una manifestazione che libera la mente, ma rischia di liberare anche il portafoglio, se l’invito al gioco d’azzardo viene accolto e coltivato.

“Figli della libertà” al Boldini il 7 marzo

Da organizzatori

Niente compiti, niente voti, premi e punizioni. Nessun banco. Nessun autoritarismo. Si può diventare grandi così, senza cadere in confitto con il “mondo reale”? Dopo “Unlearning”, documentario pluripremiato che narra di come si può vivere di solo baratto arriva Figli della libertà.
Raccontano i registi: Un documentario classico è come la scuola tradizionale: ti metti seduto e qualcuno ha preparato per te una lezione per esporti con chiarezza un concetto, guidandoti con grazia in un mondo che forse non conosci. Figli della libertà​ non è un documentario didattico, parla di un altro immaginario di apprendimento, un apprendimento incidentale dove si sperimentano cause ed effetti, invece che eseguire esercizi pedagogici piovuti dall’ alto. Quando abbiamo montato il documentario ci siamo accorti che anche la forma sua filmica seguiva questa modalità. Nessun voice over, pochi raccordi e contenuti contrastanti, pronti a lasciare nello spettatore quel piacevole stordimento che crediamo si percepisca quando si è liberi di apprendere.
Il documentario è stato prodotto dagli spettatori stessi, che tramite li sito https://figlidellaliberta.starteed.com/it/partecipa hanno partecipato alla produzione con l’obiettivo di finanziarla senza intermediari. Se riusciranno nell’impresa il film sarà “liberato” e fruibile gratuitamente a tutti entro la fine del 2017.
Ma figli della libertà ha già una data di uscita nelle sale; Se siete curiosi di vederlo il 7 Marzo sarà presentato da esperti e pedagogisti nelle più importanti città italiane: www.unlearning.it/relatori.pdf
Definito dalla critica “un film coraggioso, audace, provocatore. Per un nuovo immaginario di scuola” Figli della libertà vi aspetta al cinema per mettere in discussione la delega scuola, la disciplina tradizionale e, probabilmente, qualche certezza tipica degli adulti.

Lunedì 27 febbraio i Di Vi Kappa 3, tra psichedelia, jazz e avanguardia, disvelano la propria anima a Monday Night Raw

Da ufficio stampa

Lunedì 27 febbraio, a partire dalle ore 20.00 Monday Night Raw Gil DJ Set + Di Vi Kappa 3
Kathya West, voce;
Valerio Scrignoli, chitarra;
Danilo Gallo, basso e chitarra
+
Jam Session

Lunedì 27 febbraio Monday Night Raw propone l’originale sound dei Di Vi Kappa 3, trio formato da Kathya West alla voce, Valerio Scrignoli alla chitarra e Danilo Gallo alla chitarra e basso. Le loro sono canzoni tra psichedelia, jazz, improvvisazione, avanguardia e qualche volta retroguardia. Dai Doors a Lou Reed, ai Talking Heads, David Bowie, Nirvana…per esprimere la propria anima, bianca in poesia e nera nel cuore. Segue il concerto l’imprevedibile jam session.

Lunedì 27 febbraio (ore 21.30) Monday Night Raw propone l’originale sound dei Di Vi Kappa 3: canzoni tra psichedelia, jazz, improvvisazione, avanguardia e qualche volta retroguardia. Dai Doors a Lou Reed, ai Talking Heads, David Bowie, Queens Of The Stone Age, Soft Cell, Anthony & The Johnson, Prince, Rolling Stones, Ani Di Franco e Nirvana. Segue il concerto l’imprevedibile jam session.
Di Vi Kappa 3 nasce quasi casualmente da una suonata e qualche schitarrata tra amici. L’anima recondita, quella blues, quella sofferta, dei tre componenti del gruppo, le sensazioni e le sfumature di occhiate e sorrisi vengono subito in luce e la domanda sorge spontanea: facciamo un gruppo?
Kathya West (voce), Valerio Scrignoli (chitarra) e Danilo Gallo (basso e chitarra) vanno così a scavare nei propri bagagli di crescita musicale, e il confronto è subito incontro: giganti della storia del rock il cui seme nasce da un denominatore comune come il blues, non inteso come genere musicale, ma come stato d’animo e viatico essenziale e fondamentale per esprimere la propria anima, bianca in poesia e nera nel cuore.
Ad impreziosire l’appuntamento di lunedì 27 febbraio sarà il ricco aperitivo a buffet (a partire dalle ore 20.00) accompagnato dalla selezione musicale di Gil Dj. Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Per informazioni 0532 1716739 dalle ore 12:00 alle ore 20:00.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.
Tessera Endas € 15

Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria 19.30
Aperitivo a buffet con dj set a partire dalle ore 20.00
Concerto 21.30
Jam Session 23.00

DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

UFFICIO STAMPA
Eleonora Sole Travagli
e-mail: solejazzclubferrara@gmail.com ; press@jazzclubferrara.com
cell. + 39 339 6116217

Mobilità. La Regione rilancia il trasporto pubblico dell’Emilia-Romagna con un piano di investimenti da quasi 1 miliardo e 400 milioni di euro

Da ufficio stampa

Rinnovo parco mezzi, nuovi servizi per i passeggeri, tariffe integrate treno/autobus per gli abbonati (risparmio di 180 euro a testa), interventi sulla rete ferroviaria, un progetto di riforma della governance

Il presidente Bonaccini: “Politica strategica di investimento sul trasporto collettivo, alternativa al mezzo privato, che tiene insieme i temi ambientali e il miglioramento dei servizi per utenti e pendolari. Questa è anche politica industriale, capace di creare, attraverso importanti commesse per i nuovi mezzi, occupazione e sviluppo”. L’assessore ai Trasporti, Donini: “Mai come in questi due anni sono state investite così tante risorse sulla mobilità sostenibile. E la cura del ferro funziona, lo dicono i dati. Adesso andiamo avanti, perché vogl iamo un trasporto pubblico sempre più competitivo e capace di rispondere alle esigenze dei passeggeri, primi fra tutti i pendolari”. Vita più facile per chi si sposta in bus o in treno. Da marzo seminari nelle nove province per discuterne con enti locali, aziende, agenzie, parti sociali e stakeholder

Bologna – Oltre un milione di passeggeri al giorno: 850 mila su gomma e 150 mila su ferro, in continua crescita. Più di 7.200 dipendenti, come un’azienda da 650 milioni di fatturato. È il trasporto pubblico dell’Emilia-Romagna, che la Regione è pronta a rilanciare con un piano di investimenti da quasi 1 miliardo e 400 milioni di euro.
Un piano che prevede il rinnovo del parco mezzi, con l’immissione su tutto il territorio regionale di centinaia di autobus ecocompatibili e treni; l’utilizzo delle moderne tecnologie per facilitare l’acquisto dei biglietti e gli spostamenti dei passeggeri; tariffe integrate per gli abbonamenti, con risparmi certi per i pendolari; investimenti straordinari sulla rete ferroviaria per eliminare i passaggi a livello, completare l’elettrificazione delle linee e l’installazione dei sistemi tecnologici di sicurezza; ma anche un progetto di riforma della governance, sia su ferro che su gomma, che punta a rafforzare il servizio e a ridurre i costi. Per un trasporto pubblico sempre più sostenibile, comodo, di qualità, capace di rispondere alle esigenze dei tanti cittadini – mediamente il 13% degli emiliano-romagnoli – che ogni giorno per spostarsi usano autobus e treni.

“Questa è una vera e propria politica strategica di investimento sul trasporto collettivo, alternativo al mezzo privato, che tiene insieme i temi ambientali, puntando a migliorare la qualità dell’aria attraverso il potenziamento del trasporto pubblico, e l’elevata qualità dei servizi per utenti e pendolari – ha sottolineato questa mattina il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nel presentare il programma alla stampa-. E significa anche una politica industriale capace di creare, attraverso importanti commesse per l’acquisto di oltre cento nuovi treni e 600 autobus, occupazione e sviluppo. Tutto ciò che è alla voce mobilità sostenibile noi lo portiamo avanti. Le risorse investite e che continueremo ad investire ci permettono di segnare una vera svolta nella qualità del trasporto pubblico dell’Emilia-Romagna. E i numeri dimostrano che la cura del ferro, su cui abbiamo deciso di puntare da inizio mandato, funziona: i passeggeri che si muovono in autobus e in treno sono aumentati rispettivamente dell’1,5% e del 13,8% sul 2014. Ora andiamo avanti per centrare gli obiettivi ambiziosi, ma raggiungibili, che ci siamo dati con il Piano dell’aria. Perché un trasporto pubblico migliore, lo ribadisco, significa anche un ambiente migliore”.
Il traguardo fissato al 2020, infatti, è quello di incrementare il numero di passeggeri del traporto su gomma e su ferro rispettivamente del 10 e del 20% sul 2014.

“Con questo piano facciamo fare un ulteriore salto di qualità al trasporto pubblico della nostra regione, per renderlo sempre più efficiente e competitivo – ha spiegato l’assessore ai Trasporti, Raffaele Donini-. Con novità concrete per gli utenti, che ad esempio potranno, tramite il telefono cellulare, verificare in tempo reale la tabella di marcia dei mezzi e acquistare i biglietti di treni regionali e bus; ma anche utilizzare per il pagamento le macchinette Pos che verranno installate su tutti gli autobus. Poi chi è in possesso di un abbonamento mensile o annuale del treno potrà usarlo per viaggiare anche sugli autobus delle città capoluogo: stiamo parlando di una novità straordinaria per i pendolari, con un risparmio medio di 180 euro all’anno”.

Le novità per i passeggeri
Molte, quindi, le novità che saranno introdotte a beneficio dei passeggeri entro questo mandato. La carta “Mi muovo” potrà essere utilizzata anche dagli abbonati ai treni del servizio regionale del circuito Trenitalia, che oggi invece hanno l’abbonamento cartaceo. Inoltre funzionerà come una tessera ricaricabile, che tutti, anche non abbonati, potranno usare per acquistare biglietti singoli di autobus e treni del circuito regionale.
Le nuove tecnologie entreranno di diritto a far parte della vita quotidiana dei passeggeri. Un’applicazione sulla infomobilità permetterà di consultare in tempo reale gli orari di autobus e treni che circolano in regione, visualizzandone sulla mappa l’esatta posizione. Sarà possibile acquistare i biglietti di bus e treni tramite cellulari dotati di tecnologia Nfc, semplicemente avvicinando il telefonino al validatore; e ancora, si potranno comperare i biglietti dei treni regionali su internet con Qr Code, oppure direttamente a bordo degli autobus, tramite bancomat e carte di credito contactless, che non richiedono cioè l’inserimento fisico della carta nel lettore ma solo l’avvicinamento.
Un’altra importante novità riguarda da vicino gli abbonati che utilizzano sia treno sia bus. Oggi devono pagare un doppio abbonamento, mensile o annuale, distinto per entrambi i mezzi. Con questa riforma, invece, potranno viaggiare con l’abbonamento del treno anche negli autobus di 13 città: quelle capoluogo, oltre ad Imola, Carpi e Faenza. La gratuità è prevista per le città di partenza e di arrivo dell’abbonamento ferroviario. Con un risparmio medio annuo di circa 180 euro per abbonato. 36 mila le persone interessate dal provvedimento, per lo più studenti e lavoratori pendolari.

Rinnovo parco mezzi
Un servizio migliore parte anche da mezzi nuovi, confortevoli ed ecocompatibili. Entro il 2019 entreranno in servizio 75 treni nuovi, 22 dei quali già nel 2017: si tratta di quelli che la Regione ha deciso di immettere in anticipo rispetto alla Gara del ferro (un piano di investimento complessivo da 750 milioni di euro, che prevede l’ingresso di 96 nuovi convogli). Inoltre, 2 treni sulla linea Modena-Sassuolo saranno introdotti in giugno di quest’anno e 3 sulle linee reggiane in dicembre 2018.
600 nuovi autobus saranno immessi su tutto il territorio regionale entro il 2020, per un investimento che vale 160 milioni di euro. 191 mezzi (diesel euro 6) entreranno in servizio nel 2017, 70 (a metano, ibridi o elettrici) nel 2018, i restanti entro il 2020.
Complessivamente, si tratta di un investimento di oltre 900 mila euro, che sommati alle risorse relative al piano triennale di ammodernamento delle stazioni, superano 1 miliardo di euro.

Investimenti sulla rete ferroviaria
La proposta della Regione è quella di trasferire allo Stato l’intera rete ferroviaria regionale. La Regione ha condiviso a livello tecnico con Rfi (Rete ferroviaria italiana) un piano che prevede 380 milioni di investimenti sul territorio regionale, di cui 100 già finanziati. In dettaglio: 115 milioni per l’installazione del sistema di controllo marcia treno e l’adeguamento agli standard di sicurezza previsti per le reti Rfi; 107 per l’eliminazione dei passaggi a livello e gli interramenti di linea; 76 per l’elettrificazione delle linee,in particolare la Reggio-Guastalla, Reggio-Sassuolo, Reggio-Ciano e Parma-Ferrara; 56 milioni, infine, per interventi di miglioramento delle infrastrutture (raddoppio binari, binari di scambio). Ora la parola passa al Governo, che valuterà questa proposta nel decreto Infrastrutture.
Inoltre, come prevede la Gara del ferro, entro il 2019 si arriverà ad un’azienda unica per il trasporto ferroviario dell’Emilia-Romagna.

Progetto di riforma della governance del trasporto su gomma
Il progetto punta a rafforzare e rendere ancora più efficiente il sistema, ad aumentare la competitività del territorio e a tutelare l’occupazione. Due sono le opzioni in campo: o la creazione – al posto delle 9 attuali – di un’unica agenzia regionale, con i relativi presidi territoriali; oppure la fusione in 4 agenzie con le medesime funzioni, come previsto dalla legge regionale 30/98. Un passaggio necessario, a cui si aggiunge la proposta della Regione: aggregare in un’unica holding regionale le aziende di trasporto a maggioranza pubblica (Tper, Tep, Start Romagna e Seta).

“Si tratta di un piano strategico- ha tirato le somme l’assessore Donini- che darà risultati straordinari se potrà contare sulla collaborazione di tutti, a partire dai Comuni. E proprio ai Comuni chiediamo l’approvazione entro il 2018 dei Piani urbani per la mobilità sostenibile, finanziati con 350 mila euro di contributi regionali; ma auspichiamo anche che facciano scelte coraggiose per incentivare il trasporto pubblico e renderlo sempre più competitivo. Basti pensare che oggi la velocità media degli autobus è di soli 20 chilometri orari; le stime ci dicono che ad ogni chilometro orario di velocità media in più corrisponderebbero 5 milioni di euro all’anno di risparmi per il bilancio regionale”.

Tante, dunque, le riforme contenute nel progetto di valorizzazione del trasporto pubblico, che la Regione discuterà con enti locali, aziende, agenzie, parti sociali e stakeholder a partire da marzo, con incontri e seminari organizzati nelle nove province.

La Settimana Classica dal 27 febbraio al 3 Marzo 2017 all’Ariosto

Da Liceo Ariosto Ferrara

Al Liceo Classico “L. Ariosto” di Ferrara inizierà lunedì 27 febbraio la Settimana Classica, una serie di eventi che vede coinvolti gli studenti del corso classico: conferenze e laboratori che hanno lo scopo di approfondire la conoscenza della civiltà greco-romana, per tenere viva la motivazione degli studenti e per intrecciare rapporti tra la scuola e il mondo accademico della ricerca. Sono previsti interventi di studiosi delle Università di Bologna e Ferrara; come già da qualche anno, ci si avvarrà anche della collaborazione degli operatori dell’Archivio Storico Comunale presso il quale alcune classi parteciperanno ai laboratori didattici “Carta o pergamena?”e “Scritture del libro, scritture del documento”. Il programma della Settimana, che si concluderà venerdì 3 marzo, è consultabile sul sito del Liceo (www.liceoariosto.it). Il referente della Settimana Classica è la prof.ssa Francesca Papaleo. Alleghiamo pieghevole con le iniziative previste.

Gli eventi di marzo in libreria

Da organizzatori

Venerdì 3 marzo
Ore 17:30
Ranieri Varese presenta
Tre giorni a Ferrara di Giovan Battista Minzoni
Este Edition
Dialoga con l’autore Franco Cazzola

Sabato 4 marzo
Ore 11:00
Libraio per un giorno
I libri consigliati da Patrizio Bianchi
Il rinfresco è offerto da NaturaSì

Ore 15:00
Laboratorio creativo per bambini con i Sabbiarelli
Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria. Max 15 bambini
Durata dell’incontro  1 ora circa. Età consigliata: dai 5 agli 8 anni
Per informazioni e prenotazioni: 0532241604; eventife@libraccio.it
Iniziativa aderente al format BookPlay
Scopri di più su www.netsity.it

Martedì 7 marzo
Ore 17:30
Presentazione dell’audiolibro
Una notte del ’43 di Giorgio Bassani
Emons Edizioni

Mercoledì 8 marzo
Ore 17:30
Per il ciclo Ripensare i nostri territori e le nostre città
Silvia Pitzalis presenta
Politiche del disastro. Poteri e contropoteri nel terremoto emiliano
Ombre Corte
Dialogano con l’autrice Giuseppe Scandurra e Alfredo Alietti

Venerdì 10 marzo
Ore 17:30
Marco Nonato presenta
Ristoranti, Caffè, Osterie, Alberghi di un tempo. Storie, personaggi e ricette dell’antica Ferrara
Dialogano con l’autore Cristiano Bendin, Giulio Felloni e Leopoldo Santini

Sabato 11 marzo
Ore 11:00
Libraio per un giorno
I libri consigliati da Alberto Astolfi – bibliotecario
Il rinfresco è offerto da NaturaSì

Ore 17:30
Matteo Bussola presenta
Notti in bianco, baci a colazione
Einaudi
Dialoga con l’autore Stefano Padovani
Mercoledì 15 marzo
Ore 17:30
Giulietta Bandiera presenta
Oltre il cancro. Un percorso in 21 passi verso la salute
Sperling & Kupfer
Dialoga con l’autrice Bruno Turra

Giovedì 16 marzo
Ore 17:00
Francesca Emiliani (Professore ordinario di Psicologia sociale dell’Università di Bologna)
presenta il volume
Comuni-care in comunità per minori
A cura di Bastianoni Paola, Ciriello Monia, Fucili Alessandro Maria  
Junior Edizioni
Saranno presenti autori e curatori
  

Venerdì 17 marzo
Ore 18:00
Alessandro Carlini presenta
Partigiano in camicia nera
Chiarelettere
Dialoga con l’autore Matteo Bianchi

Sabato 18 marzo
Ore 11:00
Libraio per un giorno
I libri consigliati da Agnese Casazza
Il rinfresco è offerto da NaturaSì

Ore 15:00
Laboratorio ludico per bambini – Giochiamo con Hasbro
Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria. Max 15 bambini
Durata dell’incontro 1 ora circa. Età consigliata: dai 6 anni
Per informazioni e prenotazioni: 0532241604; eventife@libraccio.it

Mercoledì 22 marzo
Ore 17:30
Per il ciclo Ripensare i nostri territori e le nostre città
Alessandro Senaldi presenta
Cattivi e primitivi. Il movimento No Tav tra discorso pubblico, controllo e pratiche di sottrazione
Ombre Corte
Dialoga con l’autore Giuseppe Scandurra

Sabato 25 marzo
Ore 11:00
Libraio per un giorno
I libri consigliati da Maximilian Law – Direttore Ferrara Film Festival
Il rinfresco è offerto da NaturaSì

Ore 15:00
Laboratorio creativo per bambini – cinema che passione!
Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria. Max 15 bambini
Durata dell’incontro 1 ora circa. Età consigliata: dai 5 anni ai 10 anni
Per informazioni e prenotazioni: 0532241604; eventife@libraccio.it
Iniziativa aderente al format BookPlay
Scopri di più su www.netsity.it

Venerdì 31 marzo
Ore 18:00
Margherita Giacobino presenta
Il prezzo del sogno
Mondadori
Dialoga con l’autrice Luciana Tufani

Martedì 28 febbraio presentazione del libro “L’amore resta” di Leandro Barsotti

Da organizzatori

Martedì 28 febbraio ore 17:30 presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara, Leandro Barsotti presenta il libro “L’amore resta” (Orto della Cultura). Dialoga con l’autore Matteo Bianchi

L’amore non finisce. Cambia. Si trasforma. Resta. Una relazione interrotta spinge mister B. a lasciare la sua vita di Milano per seguire un progetto sociale in Africa. Il tormento lo insegue: l’amore vissuto così intensamente, che fine ha fatto? E che significato dare a questa attrazione sconvolgente che ora prova per la bella e selvaggia Iman, incontrata in un villaggio dell’Etiopia? La vicenda di mister B. si tinge di giallo quando improvvisamente un equivoco internazionale lo costringerà a fuggire dalla polizia e lo porterà a vivere l’esperienza del carcere. Sarà l’amore a salvarlo?
Leandro Barsotti si addentra nei tortuosi territori dell’amore contemporaneo con spirito d’avventura, si interroga sulla natura dell’amore, inteso come rapporto a due teso a soddisfare il desiderio di unirsi all’altro, e si pone la domanda che fin dall’antichità ha animato dispute letterarie e filosofiche: Che cos’è l’amore? Cosa significa amare?
Pagina dopo pagina la sua scrittura, dall’inconfondibile ritmo e taglio giornalistico, fluisce rapida conducendo il lettore nei territori dell’anima, in luoghi esotici, fatti di colori, suoni e profumi, al limite dell’onirico. Il protagonista, in preda a un susseguirsi di emozioni contrastanti, si lascia guidare da un unico “riff” composto da sola parola: Amore; sarà il mantra che l’accompagnerà per tutta la durata del suo tortuoso cammino portandolo verso un epilogo esistenziale, risolto abilmente dall’autore in un finale sorprendente.

Leandro Barsotti è autore, compositore, giornalista. Vive a Padova. Come cantautore ha realizzato cinque album negli anni Novanta, ha partecipato a due festival di Sanremo e un premio Tenco, il suo maggior successo è stato Mi piace. Come giornalista lavora nel quotidiano Il Mattino di Padova (gruppo Espresso). Nel 2007 ha scritto Il jazz nel burrone, una biografia romanzata (accompagnata ad un cd) dedicata al cantautore francese Serge Gainsbourg. Sposato con Francesca, ha due figli: Giovanni e Pietro.

Hera Comm e Comuni dell’Unione Terre e Fiumi: un protocollo d’intesa per le “utenze deboli”

Da Responsabile presidio comunicazione territoriale Ferrara

Definite azioni di sostegno per le famiglie in carico ai servizi sociali

Firmato l’accordo tra, l’Unione Terre e Fiumi (comune di Berra, Copparo, Formignana, Jolanda di Savoia, Ro e Tresigallo), l’Azienda Servizi alla Persona dell’Unione, Hera e Hera Comm per seguire e intercettare le situazioni critiche dei clienti in carico ai Servizi Sociali al fine di evitare l’interruzione della fornitura a causa della morosità.

Già nel luglio del 2015 è stato approvato un analogo protocollo d’intesa tra ASP (Azienda Servizi alla Persona) dei comuni di Ferrara, Masi torello, Voghiera e Hera. L’applicazione del protocollo nei territori della provincia di Ferrara è stato promosso e sostenuto da HERALAB, il consiglio degli stakeholder locali istituito da Hera per migliorare la sostenibilità dei servizi e per dialogare con le comunità del territorio.

L’accordo è stato valutato da HeraLab come un esempio di collaborazione virtuosa con le Amministrazioni, che il Gruppo Hera sta proponendo in diversi comuni come Modena, Cesena, Forlì, Imola e Ravenna e che troverà applicazione anche in altri Comuni o Unione di Comuni.

Nei comuni in cui il protocollo è attuato i risultati finora raggiunti sono stati molto positivi: mediamente nell’85% dei casi seguiti dai servizi sociali è stato possibile evitare le interruzioni, con punte del 90%, applicando modalità di pagamento più flessibili.

Fra gli altri obiettivi del protocollo vi è anche quello di evitare l’aumento di morosità e assicurare forme di rateizzazioni del debito più favorevoli rispetto alla norma.

Il protocollo d’intesa per le utenze disagiate è un’ulteriore conferma dell’attenzione del Gruppo Hera verso le fasce più deboli della popolazione: Hera Comm ha da tempo messo a disposizione degli assistenti sociali un canale di contatto dedicato e questa vicinanza consente di effettuare verifiche sui singoli casi, applicare le agevolazioni previste e spesso riuscire a ripristinare tempestivamente un servizio interrotto o addirittura intervenire prima della sospensione.

“Il Comune di Copparo, insieme agli altri Comuni dell’Unione Terre e Fiumi, – ha dichiarato Franco Miola, assessore ai servizi sociosanitari del Comune di Copparo – ha firmato insieme ad ASSP, nella persona del direttore Norma Bellini ed Hera, un protocollo d’intesa per strutturare un modo di agire puntuale e preciso, che già si svolgeva con qualche difficoltà, per la risoluzione comune di problemi derivanti dall’insolvenza di pagamenti a Hera da parte di Cittadini che risultavano anche in carico ai servizi sociali nei Comuni dell’Unione. Il protocollo – prosegue Miola – prevede che grazie alla stretta collaborazione tra gli operatori di ASSP dell’Unione e di Hera, si condividano procedure in tempi stretti per affrontare le insolvenze dei cosiddetti “utenti deboli”, con nuove modalità di flusso informatico, in modo da segnalare i nuclei famigliari a rischio di distacco per morosità. Grazie a questa intesa, sarà anche possibile individuare le modalità più appropriate per ogni utente in difficoltà, come la ratealizzazione del debito secondo le proprie possibilità e interruzione del servizio, se proprio non procrastinabile, in tempi più lunghi, in particolare per le famiglie con minori a carico.”

“Forme di agevolazione per le fasce più deboli sono presenti già da diversi anni – afferma Cristian Fabbri, Amministratore Delegato Hera Comm – grazie a questo protocollo d’intesa la gestione delle situazioni più critiche e l’applicazione delle agevolazioni previste in questi casi diventa ancora più efficace e tempestiva, a tutto vantaggio dei cittadini che si trovano in difficoltà. Testimonia l’impegno del Gruppo verso questa categoria anche la guida SOStegno Hera, recentemente aggiornata, che illustra tutte le opportunità di contenimento delle spese per servizi energetici e acqua messe da Hera a disposizione di chi versa, anche temporaneamente, in una situazione di disagio”.

“Si tratta di un progetto molto importante che completa le iniziative intraprese da HeraLab – dichiara Roberto Cassoli, componente di HeraLAB di Ferrara – È uno strumento che permette di affrontare le eventuali difficoltà familiari evitando il più possibile le interruzioni dei servizi”.

HeraLAB
HeraLAB è l’acronimo di ‘Local Advisory Board, consiglio consultivo locale, ma è anche l’abbreviazione di laboratorio per il territorio. È un organismo che coinvolge gli stakeholder locali, attivo in Emilia Romagna, in ognuna delle aree gestite da Hera. La sua finalità è l’ascolto dei bisogni e delle aspettative dei diversi interlocutori e l’elaborazione e la raccolta di proposte per lo sviluppo sostenibile del territorio.

I 12 componenti di HeraLAB Ferrara
Sono in tutto 12 i componenti del LAB, nominati dal Consiglio d’Amministrazione Hera in rappresentanza di diverse categorie di portatori d’interesse locali: Mario Sunseri (libero professionista, consulente ambientale nei settori rifiuti e bonifiche), Alberto Poggi (Insegnante di fisica e matematica presso il Liceo Ariosto di Ferrara), Simonetta Bidese (presidente del RAB di Ferrara), Brunella Bianchi (insegnante presso l’ITC PACLE “V. Bachelet” di Ferrara), Luca Marchetti (presidente nazionale della Lega Disabili), Gianni Buzzoni (ex dirigente di azienda cooperativa), Roberto Zapparoli (presidente Federconsumatori sezione di Ferrara), Giampaolo Lambertini (responsabile Dipartimento Economico CNA Ferrara), Roberto Cassoli (consigliere Azienda Servizi alla Persona dei Comuni di Ferrara, Masi Torello e Voghiera), Roberta Ziosi (presidente della Fondazione del Teatro Comunale di Ferrara), Claudio Mingozzi (dirigente di una grande società multinazionale) e Chiara Bertelli (responsabile Ufficio Promozione Legacoop Ferrara).

Omaggio a Lucio Dalla all’Apollo

Da ufficio stampa Apollo Cinepark

La programmazione dell’Apollo riserva diverse sorprese questa settimana.
In sala arrivano infatti “Barriere”, diretto e interpretato da Denzel Washington, il cartone animato
“Ballerina”, “Mamma o Papà” commedia brillante con Antonio Albanese e Paola Cortellesi, “La
La Land” candidato all’ Oscar come miglior film, e “Manchester By The Sea”, film drammatico
scritto e diretto da Kenneth Lonergan, che sarà proietatto lunedì 27 anche in lingua originale alle
ore 21.00.
Martedì alle ore 20.00, in diretta dal Royah Opera House di Londra, in scena il balletto “La bella addormentata nel bosco” nella storica produzione del The Royal Ballet danzata sulle note di Tchaikovsky, che festeggia quest’anno il 70° anniversario dalla prima messa in scena. Con Marianela Nuñez, Vadim Muntagirov, Claire Calvert. Dirige l’orchestra Koen Kessels.

Mercoledì 1 marzo l’Apollo Cinepark di Ferrara, il Cineplus di Comacchio e il Cinepark di Cento dedicano poi una serata di programmazione a Lucio Dalla. In occasione dell’anniversario della scomparsa del cantautore emiliano, sarà in sala “CARO LUCIO TI SCRIVO”, docufilm distribuito da I Wonder Pictures e realizzato da Riccardo Marchesini, liberamente ispirata all’omonimo spettacolo teatrale scritto da Cristiano Governa, incentrato sulla figura di Lucio Dalla.
Il documentario è un viaggio nelle profondità della poetica del noto scomparso cantautore, nel suo universo simbolico e ‘letterario’, nella città a lui cara, Bologna e le sue torri, nei suoi affetti e nella sua vita. I personaggi principali del film sono i protagonisti delle sue canzoni, Anna eMarco, Futura, Meri Luis; carta e penna alla mano, raccontano le loro vite a Dalla, a partire dal momento in cui il cantautore bolognese li ha persi di vista. Il film sarà proiettato a Cento e Comacchio alle ore 20.30, a Ferrara ore 21.00.

Quando si infrange la legge a fin di bene: una storica sentenza

di Achraf Kibir

La solidarietà non è mai stata associata in nessun codice occidentale con il termine delitto e il ‘delitto di solidarietà’, in Francia così come in Italia, non esiste in quanto tale. Non è altro che uno slogan politico.
Nessun testo di legge menziona questo termine, anche se in Francia è chiaro il riferimento all’articolo L 622-1 del Ceseda (Code de l’Entrée, du Séjour des Etrangers et du Droit d’Asile), datato 1945, il quale dispone, tra l’altro, che “tutte le persone che aiutino in maniera diretta o indiretta, facilitino o tentino di facilitare l’entrata, la circolazione o il soggiorno irregolare di uno straniero in Francia” rischiano fino a 5 anni di detenzione e 30.000 euro di multa.
Se la ratio di questo testo era la lotta contro le reti clandestine di trafficanti di esseri umani, il suo utilizzo improprio verso militanti di associazioni e semplici cittadini benefattori si è guadagnato a pieno titolo l’appellativo ossimorico.

L’espressione ‘delitto di solidarietà’ è apparsa per la prima volta nel 1995 quando il Gisti-Groupe d’Information et de Soutien des Immigrés, pubblicò un manifesto che parlava provocatoriamente di “delinquenti della solidarietà” in seguito alla moltiplicazione dei processi contro francesi venuti in soccorso di clandestini.
Ulteriori mobilitazioni hanno permesso l’introduzione di alcune deroghe alla legge L 622-1, in particolare l’immunità familiare nei casi di un legame parentale o coniugale con il clandestino (leggi Toubon del 1996 e Chevenement del 1998). Ma la vera svolta arriva nel 2003 quando viene escluso il rischio penale per gli aiuti a stranieri in situazione di “pericolo attuale o imminente”.
Dopo le elezioni di Nicolas Sarkozy nel 2007, quando le associazioni a sostegno degli immigrati hanno cominciato a denunciare il ricorso sempre più massiccio a questo articolo contro i loro membri, la polemica sul ‘delitto di solidarietà’ è tornata a far discutere.
Di fronte alla politica del Ministero dell’immigrazione e dell’identità nazionale, guidato da Eric Bresson, migliaia di persone si sono dichiarate ‘delinquenti solidali’ e hanno preteso a gran voce la soppressione di questo delitto. Tuttavia un disegno di legge presentato dal Partito Socialista nel marzo 2009 per depenalizzare le forme di assistenza offerte a un migrante in caso di pericolo per la sua integrità fisica non ha visto la luce a causa del rigetto dell’Assemblea Nazionale. Nel luglio dello stesso anno il ministro Bresson ha ricevuto i rappresentanti delle associazioni più attive sul campo, ma si è rifiutato di toccare l’articolo L 622-1, pur rilasciando una circolare in cui chiedeva ai procuratori di dare un’interpretazione più ampia alle condizioni per le quali il sostegno agli immigrati clandestini è giustificato.

Una finta svolta con il Governo di sinistra?
Dopo la vittoria di François Hollande nel 2012, Manuel Valls, allora ministro degli interni aveva promesso di mettere fine al ‘delitto di solidarietà’, chiarendo l’ambiguità del testo che sanzionava l’aiuto disinteressato offerto a stranieri in situazione irregolare. Non c’è stata tuttavia l’abrogazione del delitto per come speravano le associazioni. La legge del 31 dicembre 2012, pur non abrogando il famoso articolo L 622-1, ha ampliato le cause di immunità penale, stabilendo una distinzione netta tra le reti di trafficanti e i cittadini benefattori uniti ai membri delle associazioni. Il testo precisa inoltre che nessuna azione può essere promossa se l’offerta “non ha dato luogo ad alcuna contropartita diretta o indiretta e consiste a fornire servizi ristorativi, di alloggio o cure mediche desinate ad assicurare condizioni di vita dignitose allo straniero o a preservare la sua dignità o integrità fisica”.
Questa riscrittura non ha convinto le associazioni. Il presidente del Gisti ha parlato di “riformetta per dare il contentino alle associazioni”. Inoltre, il testo evoca l’aiuto al soggiorno, ma non cita l’assistenza all’entrata o alla circolazione sul territorio francese, il che mette ancora in pericolo le persone che trasportano migranti.
Parlare di soppressione di ‘delitto di solidarietà’ resta delicato in quanto nessun testo di legge riporta questo termine.

Gli ultimi casi rilevanti sul ‘delitto di solidarietà’
“La nostra legge non punirà più coloro i quali, in buona fede, vogliano dare una mano”, aveva dichiarato il ministro dell’Interno davanti alla commissione del Senato il 25 luglio del 2012.
Fattispecie recenti mostrano, tuttavia, che le modifiche fatte da Manuel Valls hanno più un valore di facciata che una reale consistenza normativa. Più di quattro processi hanno avuto luogo sotto il quinquennio Hollande, a dimostrazione che l’ultima riforma non ha impedito che gente di buon cuore possa aiutare persone in difficoltà.

Fernand Bosson, consigliere municipale ed ex sindaco del comune d’Onnion (Alta-Savoia), è stato giudicato, il 7 aprile 2016, dal tribunale di Bonneville per aver ospitato una famiglia kosovara alla quale era stato negato il diritto d’asilo. L’imputato è stato infine dichiarato colpevole, ma dispensato dalla pena. “Ho semplicemente dato un tetto a una famiglia” ha dichiarato, nel corso del processo: ha accolto per due anni una coppia e i loro due figli in una casa sfitta di sua proprietà. Il procuratore, che aveva chiesto una sanzione simbolica di 1500 euro, ha riconosciuto che Fernand Bosson è “un uomo onesto, che ha accolto questa famiglia mobilitandosi in maniera lodevole”, ma ricorda che “ha in ogni caso violato la legge”.

Non ovunque però i procuratori sono così comprensivi. Pierre-Alain Mannoni, processato per aver trasportato alcuni cittadini eritrei arrivati dall’Italia, è stato rilasciato venerdì 6 gennaio dal tribunale di Nizza, nonostante il procuratore avesse richiesto sei mesi di reclusione (con condizionale) nei confronti dell’insegnante-ricercatore di 45 anni: il tribunale gli ha accordato l’immunità penale, ritenendo che avesse agito per preservare la dignità delle persone trasportate. “È una grande vittoria per tutte le persone che aiutano e che necessitano di aiuto” – ha dichiarato Pierre-Alain uscendo dall’aula di tribunale.
Otto, invece, sono i mesi di carcere richiesti dal pm francese per Cédric Herrou, divenuto il simbolo dell’aiuto ai migranti alla frontiera italo-francese. L’agricoltore e militante è stato accusato, tra l’altro, di aver forzato le serrature di centro vacanze dismesso di proprietà della Sncf (la principale società ferroviaria francese), e di avervi ospitato una cinquantina di cittadini eritrei nell’ottobre 2016. Il processo, che ha visto la sua udienza finale il 10 febbraio, si è concluso con il rilascio dell’agricoltore e con una sanzione amministrative simbolica di 3000 euro, che rassicura Cédric e tutti gli altri francesi volenterosi a perseverare nella loro lotta. “Continueremo ad agire. E non è sotto la minaccia di un prefetto né a causa degli insulti di uno o due politici che ci fermeremo.”

Al di là delle questioni tecniche sul diritto d’asilo, i respingimenti e i rimpatri, i nostri rappresentanti politici devono assumersi le loro responsabilità di fronte alle nostre carte costituzionali e accogliere dignitosamente le persone che mettono piede sul nostro paese.

Lo Stato sei tu Cédric, chapeau.

Khadija, richiedente asilo maliana, abbraccia il suo benefattore Cédric Herrou all’uscita del Tribunale di Nizza dopo la sentenza. Foto di Laurent Carré per Libération

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