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Mese: Febbraio 2017

Eventi marzo Cai

Da Club Alpino Italiano – Sezione di Ferrara

Il Cai Racconta – Trekking sulle montagne tra Kosovo, Montenegro e Albani
Mercoledi’ 1 marzo alle 21, presso la sede CAI in Viale Cavour 116, si terra’ l’ultimo appuntamento della rassegna Il Cai Racconta 2016/2017, che tratta argomenti che vanno dall’ambito naturalistico, all’escursionismo, all’arrampicata e all’alpinismo.
In questa occasione, Luigi Visentin, pellegrino e viaggiatore che ha all’attivo numerose esperienze di lunghi viaggi a piedi, raccontera’ un trekking lungo dieci giorni e duecento chilometri nei Balcani, tra Kosovo, Montenegro e Albania.
Si tratta di un’area di confine, ancora non sfiorata dal turismo, dove si cammina seguendo le rotte non segnate degli spostamenti transfrontalieri e si e’ accolti dai pastori, in alpeggi dove la corrente elettrica non e’ arrivata e l’acqua e’ quella del torrente più vicino.
Una immersione in usi, costumi e abitudini dimenticate e in via di abbandono.
Ogni iniziativa Cai in sede e’ ad ingresso gratuito e libero sia per i soci sia per i non soci.

Presentazione del III Corso Naturalistico “Boschi e Alberi”
Giovedi 2 marzo alle 21, presso la sede CAI in Viale Cavour 116, si terra’ la presentazione della terza edizione del Corso Naturalistico “Boschi e Alberi”.
Si tratta di un’iniziativa che comprendera’ lezioni teoriche, escursioni in ambiente montano e passeggiate in citta’, con la finalità di approfondire tematiche legate al mondo vegetale, anche a livello locale, e alla fauna selvatica, con particolare attenzione per quella meno conosciuta: grandi carnivori, ungulati, rapaci, tetraonidi.
Durante la presentazione verranno illustrati in dettaglio tutti gli argomenti e gli aspetti formali del corso, per permettere agli interessati di valutare la propria partecipazione, ricordando che sarà possibile iscriversi fino al 3 aprile, data di inizio delle lezioni.

Spettacolo del Teatro CDD alla Sala Estense

Da Luciana Tufani Editrice

Mercoledì 1 marzo il Teatro CDD torna in scena alla Sala Estense. Questa volta lo fa con una commedia brillante scritta da Catia Gianisella dal titolo “Quel fantasma di mia moglie”. Un uomo rimasto vedovo cerca di rifarsi una vita, una moglie che non vuole abbandonarlo nonostante tutto e una nuova fidanzata che non comprende bene la situazione che si è venuta a creare, sono gli ingredienti e un’ora di risate garantite il condimento. Il risultato finale? A sorpresa, ovviamente! Gli interpreti sono Catia Gianisella, Sabrina Bordin, Francesco Cositore, Giovanni Ricci. La regia è curata da Catia Gianisella e Alessandra Alberti. Inizio spettacolo ore 21.

La newsletter del 27 febbraio 2017

Da ufficio stampa

CRONACACOMUNE

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Martedì 28 febbraio alle 17 con Gianluca Cecchini in via Scienze prima della rappresentazione a teatro

“Alceste: genesi ed evoluzione di un mito”: conferenza sull’opera lirica

27-02-2017

“Alceste: genesi ed evoluzione di un mito” è il titolo della conferenza di Gianluca Cecchini in programma martedì 28 febbraio 2017 alle 17 nella sala Agnelli della Biblioteca Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). L’incontro precede la messa in scena dell’opera in cartellone per domenica 5 marzo al Teatro Comunale di Ferrara all’interno della stagione lirica.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
In occasione della rappresentazione dell’opera “Alceste” di Christoph Willibald. Gluck, in scena al Teatro comunale il 5 marzo, la conferenza analizzerà le origini del mito di Alcesti e la sua diffusione, soffermandosi soprattutto sull’uso che ne fa Euripide nell’omonima tragedia. Completa il quadro un excursus sulle rielaborazioni moderne e contemporanee del personaggio.

L’iniziativa fa parte del ciclo di incontri “Libri in scena” a cura dell’associazione culturale Amici della Biblioteca.

Per info: Biblioteca comunale Ariostea, via delle Scienze 17, Ferrara, tel. 0532 418200, fax 0532 204296, info.ariostea@comune.fe.it

ASSESSORATO ALLO SPORT – In programma domenica 5 marzo a cura dell’associazione Po River asd

Al via la “3.a Granfondo del Po” manifestazione inserita nell’Unesco Cycling Tour

27-02-2017

E’ stato presentato in mattinata (lunedì 27 febbraio) nella residenza municipale il programma della “3.a Granfondo del Po”, manifestazione ciclistica inserita nell’Unesco Cycling Tour e nel Circuito Romagna Challenge 2017, in programma domenica 5 marzo (ma le iniziative collaterali si svolgeranno sabato 4 marzo) a cura dell’associazione Po River asd.

All’incontro con i giornalisti erano presenti l’assessore allo Sport e il vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Simone Merli e Massimo Maisto, il presidente di Po River asd Simone Zannini e il responsabile circuito Unesco Cycling Tour Alessandro Gualazzi.

 

(Comunicazione a cura dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Po River)

“3.a Granfondo del Po”
Il 31 ottobre si sono aperte le iscrizioni alla terza edizione della Granfondo del Po di Ferrara, in
programma domenica 5 marzo 2017. Dopo il successo della edizione del 2016, che ha visto la
partecipazione di oltre 800 iscritti, la manifestazione è pronta a ripartire con grande entusiasmo e
con una grande novità: la partenza dal centro storico di Ferrara all’ombra dell’imponente Castello
Estense. Altra importante novità e l’inserimento della Granfondo del Po all’interno del circuito
Romagna Challenge (che comprende, la Granfondo Cassani di Faenza, la Granfondo Città di
Riccione, la Granfondo Dieci Colli di Bologna, la Granfondo degli Squali di Cattolica e Gabicce, la
Granfondo del Capitano di Bagno di Romagna e la Granfondo Pantanissima di Cesenatico). Sostanzialmente invariati i percorsi: lungo 134 km e il corto di 81 km. Caratteristica comune e unica
nel panorama delle granfondo è la totale assenza di salite anche se la velocità ed il vento la rendono una corsa impegnativa e al tempo stesso un’ottima occasione per testare o affinare la preparazione 2017.
Arrivo sempre sotto le mura di Ferrara dove ad attendervi ci saranno i prodotti tipici del territorio
e un buon bicchiere di vino del Bosco Eliceo, vino che trova le sue radici nella sabbie della costa.
Da quest’anno il pasta party sarà al Palapalestre con annesso docce e servizi igienici; un unico

centro completo di tutti i servizi incluso parcheggio biciclette custodito e al tempo stesso
facilmente raggiungibile in auto.
La sede della segreteria da quest’anno sarà in Via Garibaldi 1-1/a. Qui si potrà ritirare il pacco gara,
si potranno fare le ultime iscrizioni (ricordiamo però per chi si iscrive il Sabato e la Domenica non è
garantito il pacco gara) e registrare il chip MySdam
La quota di iscrizione sarà € 35 fino al 24 Febbraio per chi si iscrive dal 25 Febbraio in poi € 40.
Per le società ogni 10 iscritti l’undicesimo sarà omaggio. Un occhio di riguardo è stato dato non solo a chi vuole vincere ma anche a chi vuole solo partecipare: premi di categoria, premi per il 100mo, il 200mo e ultimo classificato, premio per chi viene da più lontano e ovviamente per le squadre più numerose.
La Granfondo del Po, prova dell’UNESCO CYCLING TOUR sposa appieno la filosofia del tour; infatti è un’occasione per mostrare l’imponenza e la bellezza del fiume più importante d’Italia.
Un’occasione per vivere con entusiasmo e passione gli splendidi scorci naturalistici interrotti dal
passaggio in piccoli borghi dove appassionati e non applaudiranno al passaggio dei ciclisti
Al centro di questo evento ovviamente non poteva non esserci Ferrara, che ospiterà i momenti
cruciali della competizione ai piedi delle imponenti mura cittadine, patrimonio dell’Unesco. Partecipare alla Granfondo del Po è anche un motivo per venire a visitare sia la nostra splendida
città, le sue vie medioevali, i suoi palazzi rinascimentali ed il suo antico castello ma anche tutti i
territori circostanti: il suggestivo paesaggio del fiume che scorre a fianco del percorso, il Parco del
Delta del Po che da Adria si spinge fino a Comacchio, la “piccola Venezia” con il suo famoso
Trepponti. Da non dimenticare la tradizione culinaria che spazia dai cappellacci di zucca, alla salama da sugo, forse non indicata agli atleti, ai tipici dolci quali la tenerina e l’energetico pampepato. Ai prodotti della gastronomia si sommano la qualità e la genuinità dei prodotti delle nostre campagne, la nostra frutta e la nostra verdura. A rendere ancora più interessante e ricco il week-end molti gli eventi previsti nei due giorni dedicati al ciclismo:
Si inizia sabato 4 marzo in Piazza Castello dove sorgerà l’area expo con le ultime novità del ciclismo e con biciclette ed abbigliamento d’epoca. Da qui partirà La Furiosa, ciclostorica di Ferrara: i partecipanti con biciclette ed abbigliamento da corsa d’epoca partiranno alle ore 11.00 da Largo
Castello e dopo essere passati sotto le antiche mura cittadine, si dirigeranno nella campagna
estense. Primo sosta a Masi San Giacomo dove attende i ciclisti un aperitivo organizzato in
collaborazione con la Pro Loco di Masi san Giacomo. Proseguimento quindi per la Delizia del
Belriguardo dove al punto ristoro verranno offerti prodotti tipici. Arrivo in città e buffet negli
imbarcaderi del Castello Estense.
Il centro storico sarà dedicato ai giovani e alle biciclette.  Ricco il programma “BIMBI & BICI” che
prevede per tutto il week-end e possibilità di vedere e salire sul Pullman Azzurro della Polizia di
Stato, aula scolastica multimediale. Sempre per i più piccoli un percorso “Gimkana” di MTB in Piazza Repubblica, difronte alla segreteria, con anche una “baby-cronometro”; Ricicletta sarà presente con uno stand dove insegnerà a riparare e mantenere in efficienza la propria bicicletta.
Sabato pomeriggio alle ore 15.30 Baby Granfondo di beneficenza di 5 km per bambini dai 6 ai 14
anni in collaborazione con l’Onlus IBO Italia (iscrizione obbligatoria per adulti e bambini di € 5 il cui
ricavata andrà in beneficenza). Domenica 5 marzo apertura griglie alle ore 08.00 e alle ore 09.00 partenza da largo Castello della 3° edizione della Granfondo del Po che per uscire dalla città attraverserà il suggestivo Viale Cavour.
A riprendere l’intera manifestazione ci sarà una troupe di Sky Sport.
In centro proseguiranno le attività dedicate il Pullman Azzurro e il percorso “Gimakana” di MTB
con “baby-cronometro” e il laboratorio meccanico.
Tanti motivi per venire a Ferra per il week-end: e chi prenota il soggiorno a Ferrara dal sito della
Granfondo del Po visita della città gratuita, partenza in griglia di merito e tanti altri vantaggi da
scoprire sul sito.
Tutte le informazioni sul sito www.granfondodelpo.it o chiamando il 0532.201365
Pagina facebook (https://www.facebook.com/Granfondo-del-Po-563626260438142/)
I video della Granfondo del Po
TITOLO DELL’INIZIATIVA: GRANFONDO DEL PO
SITO DELLA MANIFESTAZIONE: www.granfondodelpo.it
CONTATTI info@granfondodelpo.it
ORGANIZZAZIONE TECNICA: PO RIVER Associazione Sportiva Dilettantistica
ISCRIZIONI www.granfondodelpo.it e presso
Link Tours Ferrara Tel. 0532 201365 – Fax 0532 247602
AFFILIAZIONE: FCI Federciclismo
TIMING: My Sdam
CONTENUTO: Gara di ciclismo su strada
PERCORSO CORTO: 81 km
PERCORSO LUNGO: 133 km
DISLEVELLO: Granfondo in pianura (dislivello max 13mt) – Superficie asfaltato
LUOGO DI SVOLGIMENTO: Provincia di Ferrara – Provincia di Rovigo
ITINERARIO DI MASSIMA:
Percorso corto (80km): Ferrara – Pontelagoscuro – Polesella – Ro Ferrarese – Coccanile Cesta – Cologna – Alberone – Zocca – Malborghetto di Boara – Ferrara
Percorso lungo (136 km): Ferrara – Pontelagoscuro – Polesella – Guarda Veneta – Crespino – Villanova Marchesana – Papozze – Bottrighe – Corbola – Ariano nel Polesine – Ariano Ferrarese – Berra – Guarda – Ro – Ferrara

Programma
Sabato 4 Marzo 2017 – Centro storico Ferrara
Ore 09.00 Apertura area registrazione, iscrizione ritiro pacchi gara LA FURIOSA
Ore 10.00 Apertura area registrazioni ed iscrizioni GRANFONDO DEL PO. Ritiro pacchi gara e chip My SDAM.
Apertura area Expo con stand con le ultime novità dal mondo del ciclismo e espositori con biciclette, accessori ed abbigliamento del ciclismo d’epoca
Apertura in Piazza Repubblica dell’arena bimbi dove verrà allestito un circuito “GIMKANA” organizzato con la Polisportiva Molinella, dove i bambini potranno cimentarsi in un piccolo percorso ad ostacoli
Ore 10.30 Introduzione alla ciclostorica La Furiosa con l’esperto commentatore Luciano Boccacini, esperto giornalista e scrittore, nonché speaker al Giro d’Italia negli anni ’80 per la Gazzetta dello Sport ; con Cesare Natali speaker della Granfondo del Po e con ospiti ex-ciclisti professionisti.
Ore 11.00 Partenza de “La Furiosa” ciclostorica tra le campagne e le Delizie degli Estensi accompagnati dalle auto d’Epoca dell’Officina Ferrarese e dell’Associazione Volontari Protezione Civile di Ferrara.
Arrivo de “La Furiosa” e premiazioni.
Ore 15.30 Partenza della “Baby Granfondo” pedalata ecologica per bambini dai 6 ai 14 anni di 5 km tra centro e mura di Ferrara assistiti dalla Polizia Municipale e dai volontari. Iscrizione di euro 5 sia per gli adulti che per i bambini il cui ricavato sarà devoluto a scopo benefico a IBO Italia e con la collaborazione dell’Associazione Volontari della Protezione Civile Ferrara
I primi 200 bambini iscritti riceveranno il pacco Baby Granfondo con simpatici omaggi che potrà essere ritirato Giovedì 2 Marzo presso l’agenzia viaggi LINK TOURS o presso la segreteria organizzativa Sabato 4 Marzo in Piazza castello.
Ore 16.10 Arrivo “Baby Granfondo” e Baby Ristoro nel cortile del Castello Estense per i bambini che hanno partecipato alla gara
Ore 18.00 Chiusura area segreteria GRANFONDO DEL PO

Domenica 5 Marzo 2017 -Partenza Area logistica – Largo Castello – Arrivo – Via Bacchelli / Palapalestre
All’area logistica si potrà accedere solo a piedi o in bicicletta. Le autovetture dovranno essere parcheggiate nelle aree previste
Dalle ore 06.30 alle ore 8.00 – Apertura Area Iscrizioni: Validazione iscrizione, distribuzione numero gara e ritiro pacco gara per chi si è iscritto precedentemente. Acquisto e verifica del chip.
Per chi si iscrive la Domenica 5 Marzo non è garantito il pacco gara
Ore 07.30 – Apertura Area Hospitality Ore 08.15 – Inizio ingresso griglie di partenza
Ore 08.40 – Saluto delle Autorità alla stampa
Ore 09.00 – Partenza Granfondo del Po
Ore 10.00 – Dopo la partenza per chi non partecipa alla gara …Ferrara “città delle biciclette” vi attende. Anche gli accompagnatori degli atleti in corsa, saliranno in sella per la visita alla scoperta della città estense. A disposizione ci saranno biciclette a noleggio (per i piccolissimi ci sarà un seggiolino e per più grandicelli una bicicletta per bambini) e una guida vi accompagnerà e vi racconterà la storia e i segreti di tutti i monumenti.
PIAZZA CASTELLO continuano le attività dedicate ai più piccoli
– un circuito “GIMKANA” organizzato con la Polisportiva Molinella, dove i bambini potranno cimentarsi in un piccolo percorso ad ostacoli
Ore 12.30 – Orario d’arrivo previsto Granfondo del Po.
Pasta Party presso il palazzetto Palapalestre di Via Porta Catene
Ore 15.00 – Premiazioni
TEMPO MASSIMO Entro e non oltre le ore 15.45.

 

 

 

Per info: PO RIVER Associazione Sportiva Dilettantistica –  Via Garibaldi, 103 – 44121Ferrara Tel. +39 0532 201365 – Fax +39 0532 247602 – www.granfondodelpo.it – email: info@granfondodelpo.it

INTERROGAZIONI – Presentate dal gruppo M5S in Consiglio comunale

Richieste in merito alla discarica di Casaglia e alla promozione del gioco d’azzardo

27-02-2017

Ecco le interrogazioni pervenute:
– la consigliera Morghen (gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale) ha interrogato il sindaco Tiziano Tagliani, l’assessora all’Ambiente e Attività produttive Caterina Ferri e l’assessora ai Servizi alla persona Chiara Sapigni in merito alla discarica di Casaglia;

– il consigliere Fochi (gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale) ha interrogato il sindaco Tiziano Tagliani,  l’assessore al Commercio Roberto Serra e l’assessora alla Sanità Chiara Sapigni in merito alla promozione del gioco d’azzardo alla Fiera di Ferrara “Liberamente”.

>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara)

BIBLIOTECA BASSANI – ‘L’ora del racconto’ mercoledì 1 marzo alle 17 in via Grosoli a Barco

Storie buffe per bambini dai quattro ai dieci anni

27-02-2017

Saranno dedicate alle ‘storie buffe’ le letture del mese di marzo dell’‘Ora del racconto’ alla biblioteca Bassani di Barco (via G. Grosoli 42, Ferrara), ogni mercoledì, per i bambini dai quattro ai dieci anni. Il primo appuntamento, mercoledì 1 marzo alle 17, è con i racconti ‘Il dragone puzzone’ (di Henriette Bichonnier, Pef) e ‘Voglio la luce accesa!’ (di Tony Ross) che saranno presentati da Maurizio Boccafogli. La partecipazione è gratuita e non è richiesta la prenotazione.

GIORNALISMO DIGITALE – Sabato 4 Marzo 2017 nella sala del Consiglio comunale di Ferrara – Diretta CONSIGLIOWEB

“Giornalismo Digitale: locale vs globale”, di formazione rivolto a studenti e nuovi professionisti dell’informazione

27-02-2017

(Comunicato a cura di Assostampa Ferrara)

Sabato 4 Marzo 2017. Sala del Consiglio del Comune di Ferrara.

Giornalismo Digitale: locale vs globale”

Una mattinata formativa dalle 9 alle 13 con professionisti dell’informazione on line

Diretta sul Web per tutti su: http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472

Ferrara, 27 Febbraio 2017. Per far conoscere situazione attuale e prospettive del sistema informativo nell’era digitale a giovani studenti, giornalisti, aspiranti tali, e ai cittadini l’Associazione Stampa di Ferrara organizza Sabato 4 Marzo 2017 nella Sala del Consiglio del Comune di Ferrara “Giornalismo Digitale: locale vs globale”, una mattina formativa dalle 9 alle 13 con professionisti dell’informazione on line in collaborazione con l’Istituto scolastico superiore “L. Einaudi”, la Fondazione e Ordine Giornalisti Emilia Romagna e il Comune di Ferrara.

L’evento di formazione -gratuito e aperto al pubblico- vede la partecipazione di centoventi studenti dell’Istituto L. Einaudi di Ferrara e trenta giornalisti, in sala, con interventi delle testate locali dirette da Marco Zavagli, Estense.com; Michele Lecci, Ferrara By Night; Sergio Gessi, Ferrara-Italia.

Moderatore Pietro Caruso, Direttore di Romagna WebTv , che, dopo l’introduzione di Alessandro Zangara Capo Ufficio Stampa Comune di Ferrara, presenterà i primi relatori: Roberto Bonin, giornalista professionista specializzato nei settori Ict e scientifico e Roberto Zarriello, giornalista, docente, saggista, collaboratore di Tiscali.it e blogger di Huffington Post.

Discussione e domande dai presenti e collegamento da remoto anche via Sms e WhatsApp al numero 3358049222

L’Associazione Stampa, rinnova l’invito a tutti gli istituti scolastici della provincia, docenti e studenti che fossero interessati, a collegarsi a http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472 la mattina di Sabato 4 marzo p.v. per la diretta dell’iniziativa dedicata al “Giornalismo Digitale” alla quale sarà sempre possibile partecipare ponendo domande via Sms e e WhatsApp al numero 3358049222

Tutti gli interventi saranno registrati e disponibili al termine della manifestazione grazie al Servizio ConsiglioWeb del Comune di Ferrara al link http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472

L’iniziativa fa parte del programma delle attività dell’Associazione Stampa di Ferrara a sostegno dell’attività didattica delle scuole ferraresi avviato nel 2017 per la diffusione della cultura dell’informazione.

A breve, l’Associazione Stampa in collaborazione con Fondazione e Ordine Giornalisti Emilia Romagna aggiungerà la possibilità di organizzare brevi “lezioni formative” per gli istituti che riterranno di approfondire forme di “giornalismi” orientati alla multimedialità e al ricorso alle tecnologie multimediali e su Internet.

PROGRAMMA

Giornalismo Digitale: locale vs globale”

Sabato 4 Marzo 2017 ore 9-13

8.30 Registrazione partecipanti per i crediti formativi.

9.00 Saluti Autorità. Saluto di Riccardo Forni Presidente Associazione Stampa.

Parte Prima: le Scelte strategiche e di formazione.

9.15 Introduzione. Alessandro Zangara, Capo Ufficio Stampa Comune di Ferrara.

9.30 Interventi. Pietro Caruso, direttore Romagna WebTv. Moderatore.

Roberto Bonin, giornalista professionista specializzato nei settori Ict e scientifico.

10.00 Roberto Zarriello, giornalista, docente, saggista. Scrive su Tiscali.it; blogger Huffington Post.

10.30 Discussione. Domande dai presenti; da remoto Sms e WhatsApp 3358049222

10.45 Pausa

Parte Seconda: la Realtà e la sua complessità.

11.00 Pietro Caruso, Direttore Romagna WebTv. Moderatore.

11.15 Michele Lecci, Direttore Ferrara By Night

11.30 Sergio Gessi, Direttore Ferrara-Italia

11.45 Marco Zavagli, Direttore Estense.com

12.00 Discussione. Domande dai presenti; da remoto Sms e WhatsApp 3358049222

12.45 Conclusioni

Tutti gli interventi saranno registrati e disponibili al termine della manifestazione Servizio ConsiglioWeb al link http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472

 

CONFERENZA STAMPA – Venerdì 3 marzo alle 11.30, nella sala degli Arazzi in Residenza Municipale (piazza Municipio 2 – FE)

Presentazione del tentativo di record del mondo di triathlon di Ilaria Corli

27-02-2017

Venerdì 3 marzo alle 11.30, nella sala degli Arazzi in Residenza Municipale (piazza Municipio 2 – FE) avrà luogo una conferenza stampa a cura dell’associazione sportiva dilettantistica “3-cycle” per illustrare il tentativo di record del mondo di triathlon – categoria “The Longest Triathlon” – dell’atleta ferrarese Ilaria Corli (The Longest Triathlon – Il giro d’Europa, 7.000 km in 80 giorni).

All’incontro con i giornalisti interverranno l’assessore allo Sport del Comune di Ferrara Simone Merli, il sindaco del Comune di Ro Antonio Giannini e il presidente provinciale Uisp Ferrara Enrico Balestra, l’atleta ferrarese Ilaria Corli e il presidente dell’associazione “3-cycle” Paolo Mecca.

 

BANDO DI GARA – Tutta la documentazione consultabile sul sito del Comune di Ferrara

Procedura ristretta per l’affidamento del 2° lotto del restauro del complesso museale di Palazzo Massari-Cavalieri di Malta

27-02-2017

Scadranno lunedì 10 aprile 2017 i termini per partecipare alla procedura ristretta per l’affidamento dell’incarico di “Progettazione definitiva ed esecutiva, direzione lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e in fase di esecuzione relativamente alla realizzazione del restauro e valorizzazione del complesso museale di Palazzo Massari-Cavalieri di Malta a Ferrara – 2° Lotto
L’apertura dei plichi avverrà mercoledì 12 aprile 2017 alle 10.

 

L’avviso, pubblicato il 27 febbraio, e la relativa documentazione sono consultabili sul sito www.comune.fe.it alla voce ‘Bandi di gara’ servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=222

SICUREZZA – Giovedì 16 marzo ore 9.15 alla sala Imbarcadero 2 del Castello

“La sicurezza nel condominio e nelle proprietà private”, un convegno delle associazioni ANACI e ASPPI

27-02-2017

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

L’associazione ANACI Provinciale di Ferrara e l’Associazione ASPPI Provincia di Ferrara con la collaborazione della ditta Zenith Sicurezza srl, e con il Patrocinio del Comune di Ferrara, organizzano un incontro su un tema di grande attualità “La sicurezza nel condominio e nelle proprietà private” nella sala del Castello Estense, Imbarcadero 2, giovedì 16 marzo alle 9.15. L’iniziativa è un momento di cultura e di informazione, in quanto la gestione della sicurezza negli ultimi anni è andata verso una evidente evoluzione; il Convegno vuole essere un momento importante per analizzare le problematiche e proporre soluzioni in materia di sicurezza.
Ogni Cittadino (proprietario, amministratore di condominio, legale rappresentante della proprietà, ecc..), dal momento in cui intende affidare la progettazione o anche solo l’esecuzione di lavori per la costruzione, la ristrutturazione o la manutenzione di un’opera edile, assume gli obblighi e le funzioni del Committente, con importanti responsabilità penali in caso di mancato rispetto di tali obblighi.
Anche la sicurezza all’interno del condominio ha visto modificati alcuni connotati essenziali: gli adempimenti relativi alla sicurezza sono sempre maggiori, aumentando gli impegni che l’amministratore condominiale, trova sul suo cammino nell’attività quotidiana.
Per garantire all’incontro la più ampia e completa trattazione, al tavolo dei partecipanti sono chiamate ad intervenire le principali associazioni sindacali della Provincia di Ferrara, che sono coinvolte nel processo di sensibilizzare i cittadini ed i professionisti, sulla legislazione, nonché illustri esperti del settore, che operano quotidianamente, su una materia in continua evoluzione.

CONSIGLIO COMUNALE – Lunedì 27, martedì 28 febbraio e mercoledì 1 marzo alle 15.30 in Municipio. Diretta audio-video su ConsiglioWeb. DOCUMENTAZIONE SCARICABILE

Conclusa la prima delle tre sedute di Consiglio dedicate al Bilancio di previsione 2017/2019 del Comune di Ferrara

27-02-2017

Riprenderà martedì 28 febbraio alle 15.30 nella residenza municipale, per concludersi mercoledì 1 marzo (15.30) il ciclo di tre sedute che il Consiglio comunale di Ferrara dedica al dibattito e al voto sulla delibera del ‘Bilancio di previsione del Comune di Ferrara 2017/2019’.

La giornata di lunedì è stata dedicata al dibattito e al voto sulle delibere degli assessori Annalisa Felletti, Roberto Serra. Sospesa al termine della presentazione degli emendamenti la discussione sulla delibera presentata dall’assessore Luca Vaccari Approvazione Documento unico di Programmazione – DUP 2017/2019. I lavori riprenderanno nella seduta di martedì 28 febbraio fino all’approvazione del Bilancio comunale, preceduto dalla presentazione della relazione dell’assessore Luca Vaccari. Tempi e modalità della procedura seguita (per interventi della Giunta, illustrazione degli undici emendamenti e delle cinque risoluzioni presentate e dibattito) sono stati messi a punto dalla Conferenza dei Capigruppo prima dell’avvio dell’assemblea.

 

>> DOCUMENTAZIONE SCARICABILE (in fondo alla pagina)

>> Come di consueto prevista la diretta audio video delle intere sedute di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472

 

Questo l’ordine del giorno dei lavori:

 

Assessora alla Pubblica Istruzione Annalisa Felletti

>> PG 5282/2017 – Approvazione del Bilancio di Previsione 2017-2019 e del Piano Programma 2017-2019 dell’Istituzione dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie 

La delibera è stata illustrata dall’assessora Annalisa Felletti. Sono quindi intervenuti i consiglieri Peruffo (FI), Fochi (M5S), Simeone (M5S), Corazzari (PD), Fornasini (FI), Vitellio (PD), Marescotti (PD), Bova (FC), A. Balboni (FdI/AN), Turri (PD), Cavicchi (Lega nord). Al termine della replica dell’assessora Felletti per dichiarazioni di voto si sono espressi i consiglieri Fochi (M5S), Fornasini (FI), Bova (FC), Rendine (GOL), Corazzari (PD), A. Balboni (FdI/AN).

La delibera è stata approvata con 18 voti a favore dei gruppi PD, FC (12 voti contrari dei gruppi  FI, GOL, FdI/AN, M5S, Lega nord).

 

LA SCHEDA – (a cura dell’assessorato alla Pubblica Istruzione) Bilancio Preventivo 2017-2019 della Istituzione Scolastica.

Con il Bilancio Preventivo 2017-2019 dell’Istituzione Scolastica si propone di mantenere sostanziale stabilità dei servizi educativi e integrativi erogati dal Comune di Ferrara. Ci si propone inoltre di mantenere alto il livello di qualità caratterizzante i nostri servizi, qualità riconosciuta ai Servizi dell’Infanzia del Comune di Ferrara in ambito regionale e nazionale.  Contestualmente, si lavora per consolidare ulteriormente i servizi, con la previsione di assunzione di ruolo nel biennio 2017-18 di n.20 figure di personale docente, a copertura di posti vacanti nel Nido. La previsione di spesa complessiva è di € 23.499.966,87 per l’anno 2017 e di € 23.428.261,35 per l’anno 2018 (era di € 23.423.005 nel 2016). L’impegno diretto previsto del Comune è di € 17.328.090,64 nel 2017 e di € 17.256.385,12 nel 2018 (nel 2016 era di € 17.565.129). Le entrate restanti del 2017 derivano dal pagamento delle rette dei servizi da parte degli utenti per € 3.998.000 (erano € 3.866.000 nel 2016) e dai contributi da altri Soggetti (UE, Stato, Regione, Provincia, vari) per € 1.337.376 (erano € 1.107.376 nel 2016). Nel Bilancio 2017 è già prevista nel bilancio previsionale la effettuazione dei CRE (Centri Ricreativi Estivi per Scuole Obbligo) al livello dell’estate 2016 per una spesa di € 100.000, mentre i CRI (Centri Ricreativi Infanzia) saranno effettuati a Luglio 2017 utilizzando il personale di ruolo in servizio. Entrambi tali servizi verranno ulteriormente qualificati per l’estate 2017.

 

Assessore al Commercio Roberto Serra

>> PG 143298/16 – Approvazione del Piano delle Alienazioni e del Piano delle Valorizzazioni per il triennio 2017-2019, ai sensi e per gli effetti dell’art. 58 della Legge 133/2008 di conversione del D.L. 112/2008, successivamente integrato dall’art. 3, comma 6, del D.L. n. 98/2011, convertito nella Legge 111/2011, a sua volta modificato dall’art. 27 della Legge 214/2011

La delibera è stata illustrata dall’assessore Roberto Serra (che ha presentato due emendamenti della Giunta-approvati). Sono quindi intervenuti i consiglieri F. Balboni (M5S), Guzzinati (PD).

Per dichiarazioni di voto è intervenuto il consigliere Cristofori (PD)

La delibera è stata approvata con 19 voti a favore dei gruppi PD, FC, SI (12 voti contrari dei gruppi  FI, GOL, FdI/AN, M5S, Lega nord).

 

La seduta è stata sospesa alle 19.50. riprenderà martedì 28 febbraio alle 15.30

 

Assessore alla Contabilità/Bilancio Luca Vaccari

>> PG 8537/17 – Approvazione Documento unico di Programmazione – DUP 2017/2019 (relazione in allegato a fondo pagina)

La delibera è stata illustrata dall’assessore Luca Vaccari (che ha presentato cinque emendamenti della Giunta). Sono quidi intervenuti i consiglieri Anselmi-FI (che ha presentato cinque emendamenti), Fornasini (che ha presentato due emendamenti)-

 

>> PG 6795/17 –  Approvazione del Bilancio di Previsione d-(che ha presentato un emendamentoel Comune di Ferrara per gli esercizi 2017/2019 e relativi allegati. (relazione in allegato a fondo pagina)

PROTEZIONE CIVILE REGIONALE: ALLERTA N. 18/2017

ALLERTA PER VENTO FORTE

27-02-2017

L’Agenzia Regionale di Protezione Civile dell’Emilia Romagna ha emesso l’allerta n. 018/2017

livello di criticità (colore) GIALLO attivazione fase di ATTENZIONE

dalle ore 00 del giorno 28/02/2017 alle ore 00 del giorno 01/03/2017 con previsione di VENTO FORTE nel territorio ferrarese.

 

Correnti sud occidentali interesseranno la regione nella giornata di martedì 28 Febbraio.

Venti medi da 50 km/h, raffiche da 60 km/h. Possono verificarsi cadute di pali, rami, alberi.

 

Si invita la popolazione ad adottare le misure di autoprotezione consigliate visionabili nei links sotto riportati.

 

 

ASSESSORATO ALLA CULTURA – Oggi a Ferrara la prima riunione del Comitato Nazionale istituito dal MiBACT

Si prosegue con il “Furioso” anche nel 2017

27-02-2017

Si è riunito oggi (lunedì 27 febbraio) nella splendida sala Riminaldi di Palazzo Paradiso il Comitato Nazionale per i Cinquecento anni dell’Orlando furioso. Dopo le celebrazioni e i fasti dello scorso anno, che hanno visto enti, associazioni ed esponenti della cultura nazionale e internazionale fare a gara a chi organizzava gli eventi più interessanti, il Ministero per i Beni, le Attività Culturali e il Turismo ha deciso di confermare anche nel 2017 le attività di promozione delle iniziative ariostesche e di assegnare un ulteriore finanziamento di circa 80mila euro.

Il Comitato Nazionale, presieduto da Lina Bolzoni della Scuola Normale Superiore di Pisa, coordinato in qualità di segretario e tesoriere da Enrico Spinelli, direttore della Biblioteca Ariostea di Ferrara, e composto da illustri studiosi e da personalità della cultura e dello spettacolo, si è riunito questa mattina a Palazzo Paradiso in seduta plenaria.

In questa prima riunione, dopo il saluto del vicesindaco Massimo Maisto, i membri del Comitato hanno esaminato ed approvato il Rendiconto culturale – scientifico del programma svolto nel 2016, il Rendiconto consuntivo della gestione 2016, il Programma di attività per il 2017 e la ripartizione dei fondi assegnati dal Ministero.

Non paga dello splendido risultato ottenuto nel 2016, Ferrara anche quest’anno svolgerà un ruolo da protagonista nelle celebrazioni per i Cinquecento anni del “Furioso”. Sede del Comitato e fulcro delle varie attività sarà la Biblioteca Ariostea, ma con una prospettiva più ampia rispetto al 2016 per includere anche Boiardo e Tasso, il prima e il dopo la furia ariostesca.

Si comincerà subito con iniziative di grande interesse, ma una della date da cerchiare in rosso sul calendario sarà certamente il 26 maggio, quando s’inaugurerà un’emozionante mostra libraria e documentaria curata da Mirna Bonazza e da Angela Ammirati e, contemporaneamente, gli attori dell’Associazione Olimpia Morata, Ruben Garbellini e Cinzia Vaccari, coordinati da Francesca Mariotti, offriranno un’intensa serata di letture ariostesche a Palazzo Paradiso.

Quest’anno, inoltre, giungerà a conclusione il progetto “Unesco Furioso“, finanziato dal MiBACT con un consistente contributo finalizzato al restauro, alla conservazione e alla promozione della cospicua raccolta ariostesca posseduta della Biblioteca Ariostea. Un progetto che permetterà, inoltre, di rinnovare le teche per le mostre e di realizzare un impianto di videosorveglianza per l’ingresso e le sale più frequentate di Palazzo Paradiso.

 

(Comunicazione a cura della direzione della biblioteca Ariostea)

“Sicurezza, lavorare in modo congiunto” – il commento di Ascom Confcommercio a Cento

Da ufficio stampa

“Purtroppo da tempo stiamo registrando nel nostro territorio crescenti preoccupazioni e segnalazioni sul tema sicurezza ed accattonaggio (senza contare l’abusivismo commerciale) che creano un senso di insicurezza ed incertezza nei nostri commercianti – commenta Marco Amelio, presidente di Ascom Confcommercio Cento – In particolare sul tema accattonaggio ed abusivismo commerciale abbiamo già segnalato questi fenomeni alla Polizia Municipale al fine di monitorare ed arginare queste situazioni. Anche i recenti episodi di furti e rapine non hanno che aumentato questo senso di preoccupazione – commenta Amelio che prosegue – sul filo di queste considerazioni ed in ottica di collaborazione propositiva e concreta con le Forze dell’ordine e con la stessa Amministrazione comunale stiamo costruendo una serata pubblica nella quale presentare il nostro recente Vademecum della Sicurezza per le Attività Commerciali realizzato congiuntamente con il supporto dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato (presentato in Camera di Commercio lo scorso 16/02 ndr). Il nostro obiettivo è creare una rete collaborativa che veda i nostri commercianti protagonisti attivi nella prevenzione e segnalazione delle persone sospette. Cogliamo inoltre l’occasione per esprimere totale solidarietà e vicinanza ai nostri operatori che hanno subito furti nei giorni scorsi” conclude il presidente Ascom Cento.

Una Mostra al Mese (marzo 2017)

Da Auxing

Mattia giovane architetto, il più cestariano dei nostri alunni, espone i suoi quadri alla 101esima Mostra al Mese di Auxing! Il lietmotiv dei suoi lavori è la focalizzazione sul dettaglio, come una zoomata sull’oggetto per renderlo più enigmatico e trasfigurato, con intensità ipnotica, fino a raggiungere le emozioni più recondite e “rimosse” … uno squarcio nelle nuvole e una sliding door dei pensieri!

La 101esima “Mostra al Mese” di Auxing è aperta fino al 31 marzo 2017; oltre a questa Temporanea, è visitabile la Mostra Permanente degli artisti che hanno esposto precedentemente.
(orari: feriali 14:00 – 22:00/ sabato 14:00 – 18:00)
Ingresso Libero (le mostre sono aperte a tutti e non solo ai soci)

Giocagin e Rassegna Coreografica Uisp

Da ufficio stampa Uisp Ferrara

Dalle ore 14.30 di sabato 25 febbraio, presso il Palazzetto dello Sport di Ferrara, è andata in scena l’edizione ferrarese di Giocagin 2017, la storica manifestazione di danza e spettacolo targata Uisp che si svolge in 47 città italiane. Giocagin ha portato in scena atleti di tutte le età che hanno dato vita a esibizioni di ginnastica, danza, pattinaggio, arti marziali e molto altro ancora. Tutta la manifestazione è stata presentata dal fedelissimo speaker Maurizio Olivari, la voce che da oltre vent’anni accompagna il Giocagin Ferrara.
Ben 500 gli atleti partecipanti alla manifestazione pomeridiana, provenienti da 15 società sportive.
In continuità con le passate edizioni, terminata la manifestazione di esibizioni a tema libero, nella serata è andata in scena la ‘Rassegna di Coreografia 2017’ uno spettacolo di danza con assegnazione di oscar coreografici cui hanno partecipato 450 atleti e 17 società sportive. L’oscar più ambito, quello alla Migliore Coreografia, è andato al Dock Sport Village, società che sarà invitata alla RassegnaNazionale Uisp di Coreografia.
Oltre a “divertimento”, l’altra parola chiave di Giocagin è “solidarietà”: alla manifestazione è infatti correlata una raccolta fondi a favore di progetti di sport e cooperazione, volti soprattutto a migliorare le condizioni di vita di bambini in aree disagiate.

Riportiamo tutti gli oscar assegnati e alleghiamo le fotografie delle premiazioni unitamente a quella dell’apertura del Giocagin.

Oscar alla Multiculturalità – Jazz Studio Dance
Oscar alla Coreografia Briosa – Cocoon
Oscar alla Miglior Corporeità – Vigarano Danza
Oscar Moderno – Quadrifoglio
Oscar Attrezzo Originale – Twirl Art
Oscar alla Precisione dei Movimenti – Drew Dance
Oscar alla Originalità – Pieve di Cento
Oscar Esercizio di Stile – ASD Progetto Danza
Oscar al Migliore Ritmo – Gym and Tonic
Oscar Coreutico – Dock Sport Village
Oscar alla Migliore Espressione di Carattere – Skate Roller
Oscar alla Sincronia – Pol. Doro
Oscar per la Migliore Fantasia d’Infanzia – Pattinatori Estensi
Oscar Iracondo – Uisp S. Nicolò
Oscar alla Coreografia Seducente – Corazon Latino
Oscar al Mini Musical – Bottega degli Artisti
Premio Speciale – Ju Jitsu Italia Sezione Ferrara
Oscar dei Social – Pol. Doro
Oscar alla Migliore Coreografia – Dock Sport Village

Attivati i canali social della Biosfera Delta Po

Da organizatori

I nuovi canali di comunicazione basati sul web e sulle potenzialità virali dei social network

Il 9 giugno 2015 il Delta del Po è stato dichiarato Riserva di Biosfera nell’ambito del Programma MaB UNESCO: un riconoscimento importante ma anche una sfida per lo sviluppo sostenibile dell’area, che parte dalla consapevolezza e dall’orgoglio di chi vive e lavora in questo luogo unico al mondo.

Tutti, ciascuno secondo le proprie possibilità e strumenti, in forma singola e associata, possono diventare promotori, sostenitori e attori della Biosfera Delta Po: perché il riconoscimento UNESCO riguarda la Natura, ma soprattutto l’Uomo e lo Sviluppo del territorio. Il riconoscimento appartiene a tutta la comunità che nel tempo, con il proprio impegno e lavoro, ha contribuito a preservare la biodiversità e le caratteristiche che rendono quest’area unica al mondo. È l’insieme dei valori e delle esperienze di questa comunità che devono diventare patrimonio mondiale.

Il sito web, la newsletter, i social network

Per promuovere la Riserva di Biosfera del Delta del Po sono stati creati diversi strumenti di comunicazione che si basano sul web e sulle potenzialità virali dei social network. Ecco quali sono, per offrire a ciascuno la possibilità di collaborare a questo progetto secondo le proprie possibilità.

Il punto di riferimento della Biosfera Delta Po è il sito www.biosferadeltapo.org , che d’ora in avanti sarà frequentemente aggiornato con news e arricchito con documentazione e approfondimenti su gli aspetti ambientali e culturali del Delta del Po, ma anche dell’intera rete internazionale MaB UNESCO. Per chi vuole mantenersi aggiornato comodamente consultando la sua email, è disponibile una newsletter (iscrizioni al link: http://eepurl.com/cDsG9f) oppure è sufficiente seguire la pagina Facebook Biosfera Delta Po.

Un set di video sulla Riserva di Biosfera del Delta del Po sono a disposizione di tutti sul canale YouTube mentre le immagini più belle del territorio e delle comunità che vi risiedono saranno raccolte sul profilo Instagram .

Facciamo conoscere al mondo la Biosfera Delta Po!

Ambiente. Sprecozero Day, la Regione dice no agli sprechi. Al via l’Elenco regionale dei sottoprodotti da non buttare: noccioli di albicocca, pesca e sale per le carni da rifiuti a risorse

Da ufficio stampa

Presentate le buone pratiche e le strategie più efficaci per contrastare gli sprechi. Gazzolo: “Per prima in Italia la nostra Regione apre una nuova frontiera: le materie prime sono limitate e il loro uso va ridotto al minimo”. Corsini:” Nella terra della Food Valley, la lotta allo spreco al centro delle politiche regionali”

Bologna – Noccioli di pesca ed albicocca da riutilizzare nell’industria alimentare, cosmetica e farmaceutica o trasformati in energia per gli impianti di combustione e biogas. Sale usato nella preparazione delle carni reimpiegato come antigelo sulle strade.

L’Emilia-Romagna si conferma in prima linea nella lotta allo spreco e mette in campo strategie innovative per trasformare in realtà quell’idea di economia circolare in cui nulla si butta e tutto diventa risorsa. Con grandi vantaggi per l’ambiente, la salute e l’economia.

A questo punta la recente attivazione da parte della Regione dell’Elenco dei sottoprodotti: i primi tre individuati sono dunque i noccioli di albicocca e pesca oltre al sale per la salatura delle carni che potranno essere trasformati e dar vita a nuovi beni invece di essere destinati allo smaltimento.

“Dopo aver anticipato la legge nazionale con agevolazioni tariffarie per le imprese che attuano specifiche azioni di prevenzione e riduzione dei rifiuti, nelle scorse settimane abbiamo aperto una nuova frontiera-afferma l’assessore all’ambiente, Paola Gazzolo. Per prima in Italia, la nostra Regione ha istituito un Elenco dei sottoprodotti, ossia degli scarti dei processi produttivi che, anziché essere considerati rifiuti, possono diventare risorsa preziosa per nuove filiere di produzione. E ’indispensabile una nuova visione nella gestione dei rifiuti: le materie prime sono limitate e il loro uso va ridotto al minimo”- aggiunge Gazzolo. Quello compiuto è il primo passo: ora la nostra attenzione si sta già dirigendo verso altri ambiti fortemente legati al tessuto economico della nostra terra, dall’industria cartiera a quella agroalimentare”.

Se ne è parlato oggi a Bologna allo Sprecozero Day, l’iniziativa per presentare le esperienze più innovative messe in campo su scala regionale e nazionale per la riduzione degli sprechi sostenuta dalla Regione e organizzata dall’associazione nazionale Sprecozero.net fondata in Emilia-Romagna da Stefano Mazzetti e Andrea Segrè.

Un ambito questo che assume un significato particolarmente rilevante “nella terra della Food Valley, delle eccellenze enogastronomiche, dei grandi produttori esempio di saperi e tradizioni che si tramandano negli anni, degli chef stellati – ha ricordato l’assessore al turismo e commercio, Andrea Corsini durante il convegno. L’Emilia-Romagna ha però da sempre una particolare attenzione al recupero e al riuso contro lo spreco alimentare-ha aggiunto- sostenendo, ad esempio, il Last Minute Market, un progetto che sta ottenendo risultati importanti grazie al protagonismo dei vari attori”.

Nato una ventina di anni fa, il Last Minute Market, è un sistema di recupero di beni invenduti a favore degli enti assistenziali e ha come obiettivo lo spreco zero. Tutti i servizi sono pensati per prevenire e ridurre predite e sprechi di alimenti, farmaci, libri, oggetti.
Tra i progetti promossi dalla Regione, è stato citato il “Carrello Verde” che punta alla qualificazione ambientale dei punti vendita della distribuzione organizzata. L’obiettivo è diffondere pratiche virtuose, dal risparmio energetico alla riduzione degli imballaggi e degli sprechi alimentari; prevenire la produzione dei rifiuti; progettare in modo sostenibile gli spazi ed educare al consumo consapevole.

Cos’è l’Elenco dei sottoprodotti
Con la legge sull’economia circolare (legge regionale 15/2016) a luglio 2016 è stato istituito il Coordinamento permanente sottoprodotti: un organismo composto da tecnici regionali e di Arpae, rappresentanti del Tavolo Regionale dell’Imprenditoria, di Confindustria Emilia-Romagna e di Coldiretti Emilia Romagna, con il compito di definire buone pratiche tecniche e gestionali per individuare sottoprodotti nell’ambito dei diversi cicli produttivi.
Il lavoro svolto ha permesso l’attivazione a dicembre 2016 dell’Elenco per attestare il riconoscimento dell’osservanza delle buone pratiche nell’individuare i sottoprodotti.
All’Elenco si possono iscrivere le imprese il cui processo di produzione, le sostanze o gli oggetti che ne derivano hanno i requisiti previsti appunto per i sottoprodotti.

Secondo ciclo di seminari per conoscere, capire e riflettere: L’etica in pratica – 2017, organizzato dal prof. Sergio Gessi docente di Etica della comunicazione e dell’informazione

Da organizzatori

Tutti gli incontri si tengono al venerdì fra le 10,15 e le 12 nell’Aula Magna “Drigo”, Dipartimento di Studi Umanistici, via Paradiso, 12 – (accanto alla biblioteca Ariostea), tranne quello del 24 marzo con Piero Angela, la sede sarà il Teatro Comunale Abbado di Ferrara.

La partecipazione è libera e aperta a tutti studenti, docenti e cittadinanza.

Di seguito il calendario degli incontri

– 24 marzo – Prologo: “L’orizzonte empatico della comunicazione” (l’incontro si terrà al teatro Comunale Abbado di Ferrara) relatore: Piero Angela, giornalista;

– 31 marzo – Etica e comunicazione giornalistica “Le conseguenze dell’informazione” relatori: Annalena Benini giornalista del Foglio e Mattia Feltri giornalista della Stampa;

– 7 aprile – Etica e comunicazione ambientale “La tutela ambientale, fra eco-furbi e professionisti del no” relatore: Andrea Cirelli, condirettore del master di comunicazione di Unife e coord. scientifico di AccaDueO;

– 21 aprile – Etica, marketing e comunicazione d’impresa “Costruire il mercato” relatore: Pier Luca Santoro, fondatore di DataMedia Hub;

– 28 aprile – Etica e tecnologia “Padroni e schiavi nell’era tecnologica” relatore: Luca De Biase, direttore di Nova (il Sole 24 ore);

– 5 maggio – Etica e comunicazione nel web “Il ‘citizen journalism’: conquista o rischio?” relatore: Jacopo Tondelli, giornalista, fondatore di linkiesta.it e direttore di glistatigenerali.com;

– 12 maggio – Etica ed ecologia “Non calpestare le aiuole: guida all’uso consapevole della Casa Comune” relatrice: Chiara Bolognini, caporedattrice Ispra tv, direttrice comunicazione Università popolare per l’evoluzione umana;

– 19 maggio – Etica e comunicazione politica “Politica è partecipazione” relatore: Gaetano Sateriale, sindacalista e politico (ex sindaco di Ferrara);

– 26 maggio – Conclusioni: etica e società “Diversamente uguali” relatore: Sergio Fortini, architetto, docente di Unife, vicepres. dell’ass. Città della cultura/cultura della città

Frumento come ottenere un reddito migliore: il Consorzio Agrario dell’Emilia presenta la sua ricetta a Ferrara. Oltre 150 imprenditori agricoli presenti

Da ufficio stampa Cae

Tra oscillazioni di mercati internazionali e prezzi non congrui di quanto prodotto il Consorzio Agrario a Ferrara propone la sua ricetta per avere un valore aggiunto reddituale migliore: qualità, qualità, qualità.

Ferrara – 27 Febbraio 2017 – Per il 2017 il miglior antidoto possibile per mitigare gli effetti di un mercato come quello dei cereali che sente pesantemente le diverse influenze di oscillazioni variabili che arrivano da scenari internazionali e che rendono altalenanti i prezzi sulle varie borse nei diversi paesi è senz’altro quello di mantenere alta la qualità delle produzioni. E’ stato questo il monito primario uscito dall’incontro organizzato dal Consorzio Agrario dell’Emilia a Ostellato di Ferrara presso la sala convegni del ristorante 800 da Daio. Uno dei numerosi e molto frequentati incontri che il Consorzio sta periodicamente mettendo in piedi per sostenere soci e imprese del territorio con consigli utili per il loro lavoro quotidiano. Anche questa volta l’incontro si è tenuto davanti ad un folto pubblico – di oltre 150 imprenditori agricoli – arrivati per comprendere meglio le dinamiche che regolano un comparto che ha vissuto negli ultimi anni non poche criticità dovute a prezzi troppo bassi della materia prima ed eccessi di produzione. Un tema di strettissima attualità che riguarda da vicino le aziende agroalimentari ferraresi e l’economia del territorio: “Frumento, come aumentare il reddito”, argomenti su cui si sono alternati al microfono diversi relatori, tutti esperti conoscitori del settore, che hanno cercato di focalizzare l’attenzione dei presenti su quelli che – in questo periodo storico – rappresentano i punti fermi delle campagne cerealicole dai quali partire in un generale contesto di crisi settoriale. E quindi, quale potrebbe essere oggigiorno la ricetta in grado di migliorare le performances agricole dei produttori locali? I dati raccolti e comparati, il trend globale e le approfondite analisi delle singole specialità cerealicole suggeriscono di porre attenzione massima alle fasi produttive affinchè il prodotto finale possa incarnare le migliori eccellenze di qualità organolettiche presenti della materia prima e l’ottimizzazione dei singoli processi di coltivazione, conservazione e raccolta. “ L’importante – ha commentato il presidente del Consorzio Agrario dell’Emilia Gabriele Cristofori – è trovare un equilibrio di mercato e oggi, in quest’ottica, è fondamentale poter contare su un prodotto finale di ottima qualità per strappare condizioni vantaggiose per il singolo produttore, ma in un’ottica corale collettiva in cui il CAE diventa protagonista di negoziazione riuscendo al contempo a sostenere con la professionalità maturata tutte le fasi di coltivazione con i suoi esperti presenti sul territorio”. Vendite, conferimenti, cessioni a medio lungo termine , contratti più adeguati al valore dei cereali prodotti, potenziamento e valorizzazione della filiera, individuazione di possibili e praticabili opportunità di impiego industriale (Pastificio Ghigi, accordo Barilla ecc.), incremento e attenzione alla migliore ricerca scientifica attraverso stretti rapporti di collaborazione con multinazionali o straordinarie realtà come la sementiera SIS, dare riconoscibilità al prodotto italiano di qualità con provenienza certa, non abbassare mai la soglia degli standard di coltivazione e conservazione igienico- sanitaria della propria coltura. “Questi sono tutti tasselli di un mosaico che, attraverso CAE – possono creare un valore aggiunto e una ricchezza da distribuire agli imprenditori agricoli ferraresi – ha assicurato il direttore Ivan Cremonini – il nostro Consorzio con questi incontri (come alcune settimane fa sull’emergenza Cimice asiatica) assume un ruolo di divulgatore di contenuti, consigli utili che poi si potranno tradurre in fatti concreti al momento della campagna”. E la presenza massiccia di tanti coltivatori e l’attenzione dimostrata conferma la validità di questa iniziativa arricchita notevolmente proprio dalle relazioni degli esperti che vivono direttamente il rapporto diretto sui campi a fianco degli imprenditori Frumento: Gianni Baccarini CAE (le richieste del mercato, Claudio Cristiani CAE Soluzioni per il controllo delle malattie del frumento, Andrea Fabbi della Bayer Roberto Longo Italpollina Fertilizzazione fogliare del frumento Marco Toselli Innovazioni tecnologiche nella distribuzione dei fitofarmaci

Ferrovie. Nuovo elettrotreno in servizio sulla linea Bologna- Portomaggiore.

Da ufficio stampa

L’assessore Donini: “Possiamo ritenere completato il rinnovo di questa linea. Stiamo rimodulando gli orari per superare alcune problematiche, così come ci è stato chiesto dai sindaci e dagli utenti pendolari”

Oggi (ieri ndr) a Bologna il viaggio inaugurale. Il nuovo treno Stadler ETR 350 punta su sicurezza, confort, puntualità e affidabilità.

Bologna – Si compone di 5 carrozze di nuova generazione, dotate di 265 posti a sedere e 350 in piedi. E’ il nuovo treno ETR 350, presentato e partito questa mattina, per un viaggio di prova, dalla stazione Centrale di Bologna e diretto a Budrio. A illustrane le caratteristiche l’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini insieme alla Presidente di Tper, Giuseppina Gualtieri e al direttore Sales e Marketing Italia di Stadler, Maurizio Oberti.

Di questo investimento e dei miglioramenti in termini di efficienza della rete ferroviaria regionale ha parlato l’assessore ai Trasporti, Raffaele Donini, che ha sottolineato il fatto che “Con la consegna di questo treno possiamo ritenere completo il rinnovo della linea per Portomaggiore. Grazie a questo nuovo inserimento nella flotta di treni di moderna concezione, aumentano e migliorano sensibilmente i collegamenti nella nostra regione a beneficio del trasporto pendolare. A tale proposito – prosegue ancora l’assessore- stiamo lavorando con gli amministratori locali e con i comitati dei pendolari per rivedere gli orari. Abbiamo ascoltato con attenzione le loro richieste per superare alcune problematiche,così come ci è stato chiesto dai sindaci e dagli utenti”

“Gli impegni che si traducono in fatti concreti- ha detto la presidente di Tper, Giuseppina Gualtieri- sono sempre per noi il motivo di soddisfazione più grande: il treno che ci è stato consegnato oggi da Stadler si aggiunge ai 19 nuovi convogli che Tper ha messo in servizio in meno di 4 anni e segna una tappa particolarmente significativa perché va a completare la dotazione di treni elettrici nelle ferrovie che collegano Bologna con Vignola da un lato, e Portomaggiore, dall’altro. È peraltro il primo dei 7 nuovi treni, il cui acquisto è stato portato a termine in via anticipata rispetto alla decorrenza del nuovo contratto di servizio, fissata al 2019, e ai rispettivi obblighi d’investimento in nuovi rotabili. A sostegno di questo investimento di Tper, pari ad oltre 46 milioni di euro- sottolinea la presidente- la Regione Emilia-Romagna ha concorso con circa 8 milioni di euro. Investimenti di questa portata sono possibili grazie alla solidità economico-finanziaria raggiunta da Tper e ai risultati di bilancio conseguiti.”

L’ETR 350

Con l’imminente entrata in esercizio di questo nuovo treno Stadler si completa il parco treni della linea Bologna-Portomaggiore, le cui corse saranno tutte coperte con questi rotabili moderni e totalmente ecocompatibili.

Il convoglio, che entrerà in funzione entro marzo, rientra tra i 22 treni (14 Stadler ETR 350 e 8 composizioni Vivalto a due piani) inseriti nel “Piano anticipazione” della cosiddetta “Gara del ferro”, finanziato dalla Regione e Trenitalia/TPER per 150 milioni di euro.

Dotato di 8 ampie porte per salire agevolmente, 2 postazioni per alloggiare le carrozzine, può essere utilizzato agevolmente dalle persone con disabilità motoria. Inoltre, essendo fornito di ganci portabici in grado di ospitare in sicurezza 18 biciclette e pianale ribassato sul 90% di tutta la superficie calpestabile, favorisce la ciclopedonabilità dei passeggeri che scelgono questa modalità di trasporto.

L’orario ferroviario

L’altra novità riguarda il miglioramento dell’orario ferroviario che interessa la tratta Bologna -Portomaggiore, sul quale la Regione Emilia-Romagna sta lavorando insieme a Tper, Ferrovie Emilia-Romagna, Comitato pendolari e agli amministratori locali del territorio.

In particolare, nella proposta di miglioramento di alcune corse, ora in corso di valutazione da parte del Comitato pendolari, viene accolta la richiesta di prolungare il treno in partenza da Bologna alle 17.01 (che oggi arrivava solo fino a Budrio) fino a Portomaggiore, e di risolvere il problema dell’attuale partenza del treno da Bologna alle 13.11, troppo ravvicinato rispetto all’uscita di scuola degli studenti. L’ipotesi è ripristinare la partenza da Bologna alle 13,31, come in precedenza. Inoltre, tutte le corse del pomeriggio da Bologna, dalle 16 in poi, verranno riposizionate intorno al minuto 0.3, come stabilito prima del dicembre 2016, quando su disposizione dell’Agenzia Nazionale della Sicurezza Ferroviaria, la velocità massima consentita sulle linee regionali (Bologna-Portomaggiore, Bologna-Vignola, Ferrara-Suzzara, Ferrara-Codigoro e Parma-Suzzara) gestite da Ferrovie Emilia Romagna venne portata a 70 km/h fino all’entrata in dotazione del Sistema di Controllo Marcia Treno (SCMT).
La linea Bologna-Portomaggiore è una delle linee con il migliore grado di puntualità in Regione, con un livello attorno al 98%.

Il Piano di rinnovamento della rete ferroviaria regionale

Al rinnovamento del parco treni si aggiunge un piano triennale per ammodernare e rendere più accessibili e funzionali le stazioni, sia sulle linee nazionali che su quelle regionali. Per raggiungere l’obiettivo, la Regione può contare su 40 milioni di euro, di cui 30 resi disponibili da Rfi (Rete ferroviaria italiana) con il progetto nazionale “500 stazioni”, che interessa 40 hub del territorio regionale. Nel 2016 sono partiti gli interventi per innalzamento dei marciapiedi, ristrutturazione dei sottopassi, installazione di ascensori, segnaletica, illuminazione led, nuove pensiline su cinque stazioni (San Benedetto Val di Sambro, Porretta, Vergato, Riola e Riccione), a cui se ne aggiungeranno altri undici nel biennio 2017-2016.

Cna e Ipsia percorso di alternanza scuola – lavoro

Da organizzatori

Alternanza scuola lavoro, un progetto di collaborazione tra Cna e Ipsia coinvolge sedici piccole e medie imprese e le classi terze degli indirizzi elettrico, autoriparazione e moda

Così i giovani «imparano» dagli imprenditori cosa è il lavoro

Il meccanico, l’elettricista, o la stilista sono il futuro, così come lo pensano tanti ragazzi che frequentano istituti superiori e professionali. Saperne il più possibile di motori, o impianti, magari di ultima generazione, o di ideazione e confezione di abiti è certo indispensabile, ma oggi, però, non basta. Il lavoro è anche tante altre cose.

La nuova disciplina dell’alternanza scuola – lavoro, prevista dalla cosiddetta «Buona scuola», con l’obiettivo di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, prevede un monte di almeno 400 ore per il secondo biennio e l’ultimo anno di studi degli istituti tecnici e professionali, e almeno 200 ore nel triennio per i licei.

Su questa base, l’Istituto Ipsia “Ercole I d’Este” di Ferrara e la Cna hanno concordato un intenso programma di collaborazione, per l’anno scolastico 2016-2017, che coinvolge gli studenti degli indirizzi elettrico, meccanico dell’autoriparazione e moda, il cui orientamento al lavoro è preso in carico da sedici imprese dei rispettivi settori.

In sostanza, come spiega la professoressa Anna Guglielmetti, Funzione strumentale Alternanza scuola – lavoro dell’IIS Copernico-Carpeggiani ed Ercole I D’Este, nelle classi terze dell’Ipsia, in un prima fase gli imprenditori impartiscono lezioni tecnico-pratiche in aula agli studenti, non avendo questi competenze sufficienti per mettere alla prova le proprie capacità all’interno delle aziende, mentre in una seconda fase, orientativamente all’inizio di maggio, gli studenti trascorreranno due mattinate presso le sedi di lavoro degli imprenditori, per cimentarsi sotto la loro guida.

Le classi degli «elettrici» hanno già completato il giro di lezioni, grazie al contributo delle aziende Brt Elettrica di Roberto Bertazza, Armando Folli Impianti Elettrici, Impianti Termosanitari di Marco Guerzoni e Gabriele Pozzati, Manuele Marani e Giuseppe Telloli. Ora è il turno delle classi di meccanica e delle imprese Autofficina Pedriali di Marco Pedriali, Centro Revisioni Dolcetti di Gianni Dolcetti, Moro Gomme di Ermanno Ledda e C., Nuova Officina Nord di Devid Fiorini, Tuttogas Autofficina di Francesco Valeriani e Paolo Frabetti.

E di Estense Motori, il cui titolare Terenzio Motta, con i suoi collaboratori, ha tenuto desta l’attenzione degli studenti della Terza B per una intera mattinata, presentandosi con l’ultimo splendente modello, appena posto sul mercato, del marchio d’auto del quale è rivenditore.

Interessatissimi i giovani, alla scoperta di tutti i segreti – caratteristiche tecniche, prestazioni, optional e quant’altro – del gioiellino al centro del laboratorio scolastico. “Il mestiere del meccanico è cambiato tantissimo, in rapporto alla forte evoluzione delle tecnologie automobilistiche – spiega Motta, che ha iniziato la propria attività nel 1972 – Oggi parliamo della figura del meccatronico, che deve essere in grado di conoscere perfettamente i requisiti tecnici del mezzo che gli è affidato e, perciò, assicurare il massimo di efficienza e, soprattutto, di sicurezza sulla strada”.

Ma alle lezioni degli imprenditori si apprendono anche altre cose: “Cerco di far capire ai ragazzi – aggiunge Motta – che usciti dalla scuola si deve continuare a studiare, a capire, a imparare”. In realtà i giovani hanno fretta di lavorare, spiega Anna Guglielmetti. “Ma è indispensabile che acquisiscano le conoscenze necessarie. Sono contenti quando è il momento di effettuare stage in azienda. Ne escono quasi sempre cambiati, in meglio. E’ la cosa che a loro piace di più”. Fra qualche mese toccherà anche a loro, agli elettrici e meccanici Ipsia, entrare direttamente nel cuore dell’impresa, per capire come funziona davvero

Alan Fabbri (Ln): “Ferrara sempre piu’ sotto attacco da parte dei criminali, i cittadini sono esasperati. Il Pd la smetta di minimizzare”

Da ufficio stampa Lega Nord Emilia-Romagna

“Il Pd minimizza, intanto tutta la provincia di Ferrara è sempre più sotto attacco da parte di criminali e balordi che continuano a prendere di mira il nostro territorio”. Alan Fabbri, capogruppo della Lega Nord in Regione, sprona la maggioranza dem ad aprire gli occhi sui danni sempre più gravi causati dalla sottovalutazione della questione sicurezza: “Le cronache locali sono piene di episodi via via più violenti e inquietanti, anche per i traumi che lasciano nelle vittime dei crimini”, sottolinea il leader del Carroccio emiliano-romagnolo. E’ il caso ad esempio della famiglia di Fondo Reno che si è trovata l’abitazione distrutta per un “bottino”, si fa per dire, di due collier. Tra le conseguenze dell’assalto, il malore che ha colpito l’anziana padrona di casa, già afflitta da problemi di salute, davanti alla sua casa devastata. Per comprendere la portata del fenomeno, un dato: soltanto nella zona oggetto dell’assalto, nei giorni scorsi si erano verificati altri due furti. Che fanno parte di una lista ormai chilometrica, osserva sconsolato Fabbri, ricordando anche l’aggressione al ristoratore del Centro Universitario Sportivo di Ferrara, rapinato a colpi di bastone e finito all’ospedale. “Non è più possibile tentare di catalogare secondo “antiche” categorie questi episodi, siamo davanti a un’escalation che non ha precedenti. E’ ora che chi amministra questo territorio – incalza Fabbri – si dia finalmente una svegliata. I cittadini non ne possono davvero più”.

movimento5stelle

Serata Movimento 5 Stelle giovedì 2 marzo

Da Movimento 5 Stelle Ferrara

L’osservatorio di Camera di Commercio  e Prometia-UnionCamere ci consegna  una fotografia impietosa e allarmante della nostra città: Ferrara cresce meno del dato medio della regione Emilia Romagna, in calo il numero delle imprese in particolare nel settore delle costruzioni, in agricoltura  e nel  commercio; in crescita solo il settore alberghiero e artistico. 
L’occupazione nel 2016 è rimasta stagnante e sotto la media regionale e nazionale, mentre è cresciuta  la cassa integrazione.
La popolazione comunale cala e invecchia, in calo quella scolare;  aumentano le famiglie di un solo individuo, la media dei componenti familiari è di 2 . I nuclei mono familiari sono composti da anziani soli, separati, single, che vivono spesso in situazioni prive di tutele. Una città senza futuro.
In crescita il flusso turistico, ma cala la durata media della permanenza che è di 1,8 gg. Un turismo mordi e fuggi che non può rilanciare né l’immagine né l’economia di una delle più belle città rinascimentali del Paese.
Popolazione in fuga, imprese che chiudono, Ferrara non è un polo attrattivo di investimenti e a ciò va aggiunto un tasso di incremento dei fallimenti che nel triennio 2013-15 è triplicato, portandosi a valori  doppi rispetto alla media nazionale. Assai probabile all’origine di questo, oltre la congiuntura negativa nazionale, l’effetto contraente delle sofferenze bancarie, con particolare riferimento al caso Carife.
Il Documento Unico di Programmazione (DUP), che racconta il  futuro di Ferrara concepito dall’amministrazione Tagliani, viene analizzato in questi giorni in sede di discussione di bilancio e  contiene prevalentemente grandi numeri, cifre spesso ipotetiche, che non sono certo in grado di aprire alla speranza di un vero rilancio della città e della vita dei suoi abitanti, sempre più anziani e sempre più poveri.
Ciò che si percepisce chiaramente è la tendenza all’auto conservazione, cioè ad un mantenimento dell’esistente con qualche investimento rivolto al ripristino, più che alla creazione del nuovo.  Assente, o perlomeno incomprensibile nel DUP, lo sguardo sul futuro, la visione di medio lungo respiro che dovrebbe guidare, soprattutto in anni così difficili, amministratori illuminati. Mancano il progetto di innovazione e rilancio dell’economia e dei servizi, quello sul disagio sociale, quello su ambiente e turismo. Ci si limita prevalentemente all’ordinario, nessuna fotografia sul domani, nessuna direzione di marcia ben definita per la rinascita, entro 10-20anni, di una città  in pieno declino. Senza questa visione ogni azione, magari anche virtuosa, resta fine a sé stessa e diventa sterile.
Eppure basterebbe copiare, in Europa sono diversi gli esempi di città (Barcellona, una di queste) cha hanno saputo investire sul futuro con idee innovative, progetti di riqualificazione di interi quartieri, promozione di politiche economiche e sociali che valorizzino e attraggano le giovani generazioni.
Certo le problematiche partono da lontano, dalle politiche di austerity ed i vincoli di bilancio imposti dalla Troika, che anche quest’anno costituiscono l’ossatura portante dell’azione dell’ennesimo Governo di nominati, politicamente in linea con l’amministrazione di Ferrara. Tutte le manovre della Legge di Bilancio sono largamente insufficienti ad affrontare seriamente i problemi  economici del nostro Paese elencati in prefazione al DUP; i dati macroeconomici, quand’anche fossero reali, essendo dati medi non evidenziano l’aumento del divario nella distribuzione della ricchezza, per cui paradossalmente aumentano i depositi, ma solo dei più ricchi mentre calano quelli di aziende e cittadini più poveri.

Di tutto questo parleremo GIOVEDI 2 MARZO , ore 21 presso la Sala della Musica, via Boccaleone 19, all’incontro aperto alla cittadinanza, con analisi degli interventi M5S in sede di dibattito consiliare sul bilancio e proposte di idee nuove per riscattare e dare speranza ad una città in piena stagnazione, anche psicologica.

Crostoli

di Carla Sautto Malfatto

S’impasta, con un cucchiaio di dolce e uno di spirito,
si stende la sfoglia, più sottile che si può;
si taglia a losanghe, sghembe, come l’amore che si divide
e si moltiplica nel verbo dell’imperfetto umano;
nell’olio bollente, un tuffo pericoloso
come ogni passo nato nel mondo,
e svelti a rigirare, per non bruciare troppo,
quando ad altro, alto, siamo destinati.
S’allarga il taglio, nello sfrigolio del patimento,
poi si scola dell’umore superfluo
e sulla carta, che ancora assorbe (mi verrebbe
da pensare a tutte le parole scritte, riversate)
emergono croccanti, sotto gli zuccheri di un momento,
il sorriso, il ghigno, lo sberleffo.

(Carla Sautto Malfatto-tutti i diritti riservati)

DIARIO IN PUBBLICO
La lingua degli dèi: calcio, cronaca, stadi

Moderatamente interessato alla questione degli stadi, ancor meno a quella delle priorità romane, mi rifugio nel campo in cui posso avanzare qualche conoscenza: quello della lingua e mi accorgo con grandissimo stupore che i resoconti sportivi fanno parte di quel linguaggio esoterico e specialistico che solo gli iniziati sanno decifrare. Già mi ero messo sulla buona strada assistendo casualmente tra un cambio di programma e l’altro o alla fine dei telegiornali alla voce convulsa e rattenuta del cronista che esplode nell’urlo liberatore o s’affievolisce a sussurro quando l’azione fallisce. Il rantolo raggiunge però soddisfazioni quasi sessuali sul nome dei divi e santi vale a dire quando si devono commentare le imprese omeriche di qualche grande protagonista della battaglia. Umberto Eco da par suo ammoniva che non è solo rifugiandosi nella semiologia più conservatrice ma solo aprendosi ad altre discipline quali l’antropologia culturale o alla sociologia che la scienza dell’espressione linguistica troverà la sua misura. E pensiamo all’operazione di Italo Calvino con il trattamento della materia cavalleresca riportata a casi contemporanei che sancisce la straordinaria trilogia dei Nostri antenati o l’operazione di Ronconi che usò le tecniche più nuove per rendere contemporaneo l’Ariosto. O ascoltare una canzone di Mina.
Ma torniamo alla nostra esegesi critica. Purtroppo il mio discorso s’avvale solo di due giornali e e mi manca il riscontro con la bibbia del commento sportivo; vale a dire La gazzetta dello sport (ricordo Stadio nei miei anni giovanili, questo su pagine color verdino-bigio, mentre La gazzetta appare in rosa). Il più ‘tecnico’ tra gli interventi è l’affascinante (da un punto di vista letterario) articolo di Paolo Negri sulla ‘Nuova Ferrara’ del 26 febbraio.
L’impostazione mistico-religiosa del resoconto dei cronisti sportivi quasi totalmente perseguita da quelli che relazionano sul calcio fa leva soprattutto su due termini: ‘sacrificio’ e ‘sofferenza’ che immediatamente rimandano ad una prospettiva religiosa. Niente di nuovo se si pensa che nell’antichità l’eroe sportivo era simile agli dei e veniva innalzato agli altari con le statue a lui dedicate e con i versi dei più grandi poeti tra cui spicca l’immenso Pindaro con le sue odi Olimpiche o Pitiche. Un assaggio di questa prosa: “Al 42° Schiattarella a Fioccari, appoggio ad Arini che in un fazzoletto conclude mandando la sfera a sfiorare il palo [ …] Alla ripresa il Perugia porta subito il pericolo dopo slalomeggiante iniziativa di Di Chiara: Arini s’immola. […] La Spal concede spazio alla tambureggiante spinta ospite”.
Cercando di sciogliere i misteria linguistico-simbolici. Resta almeno all’umile lettore di che ‘fazzoletto’ si tratta. Nella mia imperdonabile ignoranza ‘la sfera’ che penso forse banalmente essere il pallone va rinchiusa in un ‘fazzoletto’? Reale, simbolico, forse un fazzoletto di terra? Il sacrifico dell’eroe che s’immola è preceduto da un termine che la Crusca dovrebbe ricevere nelle nuove proposte linguistica ‘slalomeggiante’ termine mi pare preso in prestito da un’altra disciplina sportiva.
Mi sciacquo la mente con il bellissimo articolo di Gianni Mura, Ranieri, i sogni, più veri e la differenza con Rocky di cui riferisco una conclusione di altissima qualità, parlando agli sportivi dopo la ferita inferta al grande mister Ranieri: “la gratitudine, più sono alti i conti in banca più diventa piccola e quasi ignorata. Dopo aver sorpassato Cartesio (penso, dunque sogno), consiglio a Ranieri di considerare la partita col Liverpool come una scala Mercalli dell’amore [bellissimo! ndr].
Si ritorna al linguaggio ‘partitico’ con il disinvolto reportage di Emanuele Gamba (La Repubblica 26.2.17). Qui il linguaggio esoterico sfuma nel popolare: “L’effetto fregatura ha in effetti aleggiato a a lungo sullo Stadium [peccato l’assonanza stridente tra ‘effetto’ e ‘in effetti’]. Si parla ancora di ‘patimenti e lentezza’ che portano ‘a una vittoria in carrozza’. Insomma siamo più sul linguaggio barocco-immaginativo che su quello esoterico con apparentamenti del linguaggio popolare ma in realtà raffinati come ‘si è impapocchiato’ ‘una zuccata buona’ fino alla solita allusione semi-sessuale ‘l’impotente’ Laurini e in conclusione al ritorno ad una strepitosa metafora che riporta il testo al suo originale impianto esoterico: “benché per segnare abbia avuto bisogno di una triangolazione con la traversa e le mani dello sfortunato…’
Mi resta solo da riportare un osservazione che già avevo espressa in fb nella felice conclusione della vicenda dello stadio di Roma: Meditazione.
Evviva! La città più bella del mondo e capitale dell”Itaglia’ contemporanea, grazie al cielo si consegna compiaciuta in mano alle curve Sud. Ma vi rendete conto? La magnificentia del lusso decide orgogliosa di darsi un nuovo luogo dove recitare i riti essenziali del panem et circenses. Con orgoglio la sindachina annuncia con sorriso complice che si farà il nuovo stadio. A questo punto resta solo un passo decisivo. Subito siano fatti senatori i tassisti e tifosi mentre il boccoluto padrone delle 5 stelle soddisfatto penserà alla prossima mossa. Trasformarsi nella stessa Virginia così farà meno fatica a governare.

Al centro l’individuo: Legacoop Estense traccia la rotta per coniugare impresa e progresso

Per costruire il futuro non bisogna restare soggiogati al passato, ma salvaguardare i valori positivi sfrondandoli dagli errori. Legacoop Estense intende progredire nel proprio percorso di impresa mantenendo l’individuo al centro del progetto economico, facendo perciò leva su principi quali associazionismo e cooperazione. Sono questi i cardini di una società che si cura del benessere diffuso delle persone e ragiona oltre i limiti perimetrali del territorio e delle convenienze. “Manteniamo la rotta” è l’impegno ribadito da una realtà aziendale di primissimo piano del nostro Paese, che proclama di voler operare (anche controcorrente) al di fuori della logica del mero economicismo.

Il 24 febbraio 2017 segna quindi una tappa significativa per Ferrara e per il futuro del suo territorio. E quello del Teatro “Nuovo” è apparso lo scenario lo scenario più adeguato per ospitare, dopo nemmeno un anno dalla sua fondazione, l’assemblea delle cooperative di Ferrara e Modena, che, nel rinnovarsi proclamano dunque fedeltà ai valori fondativi. L’atmosfera è quella delle grandi occasioni e la bussola, emblema rappresentativo dell’evento, guida protagonisti e partecipanti verso il concetto di aggregazione, elemento necessario per mantenere “la rotta del cambiamento”.

Francesca Federzoni, Vicepresidente Legacoop Estense, introduce la storyline di questo progetto, descrivendo importanti risultati conseguiti in questi pochi mesi dalla nascita della fusione. Dal 6 marzo 2016 ad oggi il cambiamento è stato continuo, nata come progetto ora è una realtà, una famiglia allargata in un territorio allargato. Degni di nota sono la maggior presenza nel settore servizi alla persona e all’impresa, la presenza femminile media è salita al 40% e molto diversificata nei diversi settori e la stabilità del rapporto patrimonio netto e prestito associato. Nonostante gli investimenti quantificati in 4,5 milioni (nel 2015) in tirocini formativi, tra le note dolenti persiste una diminuzione d’investimento nella formazione, un trend che occorre invertire. Il concorso Bellacoopia è una valida innovazione che certifica il connubio tra cooperazione e sostenibilità con istruzione. Per quanto riguarda la questione ‘giovanile’, la presenza e partecipazione dei giovani è rappresentata da un segno ‘più’, sono infatti 11 le nuove cooperative costituite da essi, con alti profili di studio e che operano in settori innovativi. Oltre all’aumento della produzione del 17,2% sul biennio precedente e ad una riduzione dei costi pari al 11,1%, l’utile prodotto è stato dedicato al patrimonio.
La relazione di Andrea Benini, presidente Legacoop Estense, si apre con il saluto a Giuliano Grandi, presidente Agci e convinto promotore dell’Alleanza. Egli parla di crisi come: “un cambiamento strutturale, di come i soggetti meno colpiti siano le grandi aziende, chi lavora all’estero, ha innovato, chi ha elevato capitale umano e scarsa dipendenza finanziaria. Ma non tutti sono in queste condizioni a Ferrara e Modena. Territori di grande vitalità che in questi anni stanno affrontando situazioni difficili e lottano per mantenere il proprio status.” Continua identificando il disagio sociale dei lavoratori: “La nuova povertà diffusa. Alle persone in povertà estrema, si affiancano i cosiddetti working poors (persone che hanno un’occupazione, ma non riescono a condurre una vita dignitosa) e i giovani disoccupati che non arrivano a fine mese.” E la mancata risposta politica ai problemi: “Il paese non cresce abbastanza e il debito resta alto. La politica sembra avvitata in un conflitto permanente, che impedisce di affrontare i problemi reali e impostare strategie di lungo periodo. Il peso di tasse e burocrazia resta elevato nonostante gli importanti sforzi del precedente Governo.” Ma la finestra che si affaccia al futuro è spalancata e colma di opportunità da cogliere, iniziando da questa nuova associazione con cui sono stati superati i confini provinciali di Modena e Ferrara: “Abbiamo seguito le rotte che legano Ferrara e Modena. La manifattura, il marchio del Ducato Estense e la strada vera, sperando che arrivi presto, la Cispadana.”
L’Emilia-Romagna è la regione più performante d’Italia.” I primi risultati sono sotto gli occhi di tutti: “Abbiamo creato un’unica società di servizi, procedendo all’incorporazione di Lcs e Finpro. Oggi l’azione integrata di Legacoop Estense e di Finpro consente di fornire alle cooperative una gamma maggiore di servizi in termini di qualità e quantità. Si pensi a Sportello Consip a gare, Ufficio studi, Ufficio legale e legalità, Ufficio comunicazione. Stiamo progettando un servizio di “Sos false cooperative.”
Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara, solleva inizialmente alcune problematiche quotidiane che interessano Ferrara, la regione Emilia-Romagna e il paese: “La trasformazione costituzionale che è in atto nel nostro paese necessità della ricerca di un equilibrio. Crisi economica, crisi dei consumi e crisi del debito (Carife), in particolare quest’ultima registra un rapporto fisiologico tutt’altro che agevole, ha determinato un impoverimento ulteriore del nostro territorio.” In tempi come questi la risposta rappresentativa c’è stata: “L’amministrazione comunale ha registrato un taglio del nostro debito di 70 milioni. L’alleanza territoriale che abbiamo costruito è una soluzione notevole e proficua in ottica di rilancio del territorio a livello strategico.” E anche un’opportunità innovativa che può rendere molto competitivo il territorio rispetto agli altri competitor: “Pensiamo alle infrastrutture, che sono il motore delle nostre imprese, la cispadana risolve un problema che è di tutta l’Emilia-Romagna, agevola il sistema logistico.” Dello stesso avviso il sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli: “Parlo di competizione territoriale, invito le forze sociali e istituzionali a guardare oltre i confini amministrativi e valorizzare le relazioni, le sinergie. Strategie comuni e protocolli, che riguardano infrastrutture come la cispadana, non intesa solo come opera dei nostri territori, ma è un’opera strategica per dare futuro all’Emilia-Romagna. L’importanza di una infrastruttura che rivoluzionerà l’area centrale del sistema della regione.”
Martina Bagnoli, Direttrice Gallerie Estensi, illustra il rapporto Economia-Cultura, un’importantissima sinergia e fiore all’occhiello del nostro paese, sfatando il mito secondo il quale li vede agli antipodi: “Molto spesso negli ultimi anni si è parlato della cultura come vero motore trainante dell’economia italiana. Il Sole 24 ore ha quantificato circa 250 miliardi mossi, il 17% del Pil italiano. Questo non è solamente una peculiarità italiana, bensì anche in altri paesi dati significativi raccolti hanno confermato questo trend. Sottolinea: “Discorsi sul Pil e sugli introiti non possono essere l’unico fattore determinante per gli investimenti sulla cultura.”

Se la donna si sente inferiore all’uomo: combattere gli stereotipi di genere tutto l’anno.

Da ufficio stampa Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna

Il contributo dell’Ordine degli Psicologi ER per la Giornata Internazionale della Donna

Giornata di protesta e di supporto a battaglie civili, cresciuta nei decenni per rivendicare la parità nei diritti e denunciare soprusi e violenze, compresi quelli della salute e del lavoro, la “Festa della Donna” pare essere sfumata in una giornata di festeggiamenti con obiettivi più di carattere commerciale che culturale. La Giornata Internazionale della Donna, nome meno fuorviante per la ricorrenza, è tutt’altro che un vezzo o un’occasione per brindare. Al pari del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è uno strumento per la costruzione di una nuova cultura capace di contrastare alla radice le discriminazioni e la violenza di genere. Ma l’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna – la cui stragrande maggioranza degli iscritti è di genere femminile – sottolinea come la sensibilizzazione dovrebbe avere uno spazio nella quotidianità, perché solo così si può davvero creare una cultura basata sulla parità dei diritti e delle possibilità, nel rispetto e nella valorizzazione delle differenze esistenti tra uomo e donna, senza cadere nella mascolinizzazione degli atteggiamenti mentali e dei comportamenti.
Nonostante le enormi trasformazioni sociali e culturali dei ruoli maschili e femminili, persiste tuttora una profonda e negativa asimmetria di genere, una disuguaglianza de facto di diritti tra donne e uomini. Non è facile modificare elementi culturali profondamente radicati che incidono sulla psicologia delle persone e sulla loro identità, elementi culturali da cui derivano anche gli stereotipi della femminilità e della mascolinità, le rappresentazioni psicologiche e sociali della donna e dell’uomo.
Gli studi di genere, dagli anni settanta in poi, hanno evidenziato come gli stereotipi di genere si trasmettono attraverso diversi canali come la famiglia, il linguaggio, l’educazione e i mezzi di comunicazione di massa. Tali stereotipi condizionano l’approccio psicologico alla realtà contestuale, nonché il pensiero, le scelte e i comportamenti in modo sottile e spesso inconsapevole. Le caratteristiche discriminanti tra uomo e donna vengono definite secondo una schematizzazione, ancora molto presente nella società attuale, che nella descrizione del maschile individua coraggio, potere, lavoro, forza, successo e razionalità, mentre al femminile vengono attribuite sensibilità, intuito, ricettività, emotività, gentilezza, bisogno di filiazione e nel contempo passività, remissività, dipendenza e fragilità. Tale schematizzazione evidenzia un chiaro contenuto di dominanza/potere per lo stereotipo maschile e di subordinazione/sottomissione per lo stereotipo femminile. Sono infiniti i messaggi che ci vengono veicolati fin da bambini che vanno, anche in modo sottile, a rimarcare una presunta inferiorità della donna. Questi messaggi possono essere condizionanti a tal punto da sollecitare la donna a cercare di affermarsi imitando l’uomo – o, meglio, la visione stereotipata delle caratteristiche maschili – anche per dimostrare la propria parità, invece di cercare una via autonoma di realizzazione.
La parità, infatti, non dovrebbe consistere nel rendere la società speculare, con le donne che copiano le abitudini tipicamente attribuite al genere maschile, finendo per interpretare questa giornata come un’occasione per “comportarsi da uomini”. Perché se il termine di paragone continua a rimanere l’elemento maschile, anche nei vissuti femminili una donna “in gamba”, coraggiosa, diventa una “donna con gli attributi”, perpetrando ancora – più o meno consapevolmente – lo stereotipo che svaluta tutto ciò che è associato al “femminile” considerandolo inferiore al “maschile”.
Le donne, prima di tutto, dovrebbero effettuare un lavoro su di sé per annullare la posizione di inferiorità, che spesso vivono anche nelle relazioni affettive. Sentendosi come copie mancanti dell’uomo negano la propria soggettività, la propria forza generatrice – che non si esprime solo nell’essere madre – rimanendo prigioniere degli stereotipi che le vogliono subordinate e remissive.
Riconoscersi ed essere riconosciute con le proprie caratteristiche e singolarità, pregi e limiti, è indispensabile per la propria salute psicologica. Le differenze tra donna e uomo, tra persona e persona, sono una ricchezza da salvaguardare e da valorizzare, mentre le diseguaglianze tra tutti gli esseri umani devono essere ridotte fino alla totale eliminazione per migliorare il benessere psicosociale dell’intera società.

“Our war”. Nuovo evento Movieday al cinema Boldini, martedì 28 febbraio ore 21

Da organizzatori

OUR WAR, regia di Benedetta Argentieri, Bruno Chiaravalloti e Claudio Jampaglia

Versione originale con sottotitoli in italiano

Our War, selezionato Fuori Concorso alla 73ª Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, narra, da un punto di vista ancora poco conosciuto, lo scenario della guerra più importante del nostro tempo, quella contro il terrore dell’Isis che dalla Siria rischia di espandersi in tutta Europa.

Un ex-marine statunitense, un attivista politico italiano, una guardia del corpo svedese, tre giovani accomunati da una scelta: arruolarsi come volontari nelle Unità di Protezione Popolare (YPG) in Rojava, la regione controllata dai curdi nel Nord della Siria. Karim, Joshua, Rafael sono dei foreign fighters: occidentali che lasciano le loro famiglie e la loro sicurezza, per andare sul campo a combattere l’autoproclamato Stato Islamico. Le loro immagini nel teatro di guerra più difficile e significativo degli ultimi decenni, si intrecciano nel film con la loro vita quotidiana negli Stati Uniti, in Svezia e in Italia, con il ricordo dei compagni morti e l’impegno a sostenere la lotta dei curdi.

Il film racconta la loro scelta, gli incubi e le speranze, la memoria dei compagni e amici morti, il loro desiderio di tornare a combattere in Rojava e sostenerne il sogno democratico. E di fronte a questi giovani che combattono una guerra così distante dalla nostra vita di tutti i giorni sorge spontaneo chiedersi: per chi stanno combattendo?

È il valore come documento storico ciò che sicuramente colpisce maggiormente guardandoOur War di Bruno Chiaravalloti, Claudio Jampaglia e Benedetta Argentieri.

La storia di tre persone che decidono di lasciare il proprio paese e diventareforeign fighters in Siria, in prima linea contro l’ISIS.
Sono tre personaggi con molti caratteri simili ma profondamente diversi, per motivazioni, percorso e attitudine: un ex-marine statunitense, un disoccupato italiano, una guardia del corpo svedese. Le loro testimonianze, i loro racconti mostrano la semplicità di scelte così ardue, la naturalezza con cui è possibile affrontare il rischio quotidiano della morte per un ideale (ma non solo, basta ascoltarli per capire che c’è molto altro nelle loro decisioni).
Filmati di grande impatto, alcuni ‘ufficiali’ delle Unità di Protezione Popolare (YPG), le milizie curde operanti nel Nord della Siria, altri realizzati direttamente dai protagonisti, seguiti poi anche nei loro (temporanei, quasi sempre) ritorni a casa.

Intero (in cassa al cinema la sera della proiezione) 8 euro – ridotto MovieDay (sulla piattaforma online) 7 euro. Informazioni – www.cinemaboldini.it

Concerto per don Franco Patruno

da Maria Paola Forlani

Sabato 11 marzo alla ore 16
Concerto per Franco

del duo Claudio Miotto (clarinetto) e Paolo Rosini (chitarra)
Nell’ambito della mostra di Don Franco Patruno ‘La Libertà di dire, la verità di fare’ presso Casa Ariosto.

Claudio Miotto, diplomato in clarinetto nel 1984 presso il Conservatorio di Musica “G.Frescobaldi” di Ferrara, si dedica all’attività concertistica suonando in diverse formazioni (dal duo all’orchestra sinfonica). Si è perfezionato con Scarponi, Arbonelli e Meloni (primo clarinetto alla Scala di Milano), curando particolarmente il repertorio contemporaneo. Si è distinto in numerosi concorsi nazionali ed internazionali, conseguendo il 1ͦ Premio a Macerata, Barletta, Ancona e Stresa.
Ѐ docente titolare di clarinetto presso gli Istituti Comprensivi “F.De Pisis” e “G.Perlasca” di Ferrara, nell’ambito dei corsi ad indirizzo Musicale.

Paolo Rosini si è diplomato nel 1990 con il massimo dei voti presso il Conservatorio “G.Frescobldi” di Ferrara sotto la guida di Roberto Frosali al Conservatorio di Ferrara e perfezionato con Borghese e Brouwer. Ѐ attivo come solista e in diverse formazioni cameristiche, svolgendo attività concertistica in Germania, Austria, Spagna, Croazia e Cile. Apprezzato compositore ha vinto tra gli altri il 1 ͦ Premio al Concorso Nazionale di Composizione per la Didattica della Musica di Ferrara, il III Premio al Concorso Internazionale Paolo Barsacchi di Viareggio; numerose sue composizioni chitarristiche sono state pubblicate da prestigiose case editrici estere.
Ѐ docente titolare di chitarra presso l’Istituto di Istruzione Secondaria “A.Manzi” di S. Bartolomeo in Bosco (FE) – Scuola Secondaria di I grado ad indirizzo Musicale di Voghiera.

Cesar Gonzalez a Ferrara

Da ufficio stampa

L’artista sudamericano ospite dell’Associazione Oltreconfine

Cesàr Gonzàlez, giovane scrittore e regista argentino, classe 1989, sarà per la prima volta a Ferrara e, grazie alla collaborazione tra l’Associazione Oltreconfine e la Cooperativa sociale Palaur, racconterà la sua storia e la sua arte in un incontro con il pubblico.
L’appuntamento è per martedì 28 febbraio, alle 18, l’evento si svolgerà nella sede della Cooperativa Palaur (via Ragno, 15). L’artista dialogherà con la giornalista Stefania Andreotti.

L’iniziativa vuole essere un’occasione unica per conoscere la straordinaria storia di riscatto dell’artista, che partendo da umili origini ha cambiato la sua vita grazie alla letteratura e al cinema. Nonostante la giovane età, Gonzàlez ha già anni travagliati alle spalle, ma, dopo essere rimasto in carcere per cinque anni, oggi è diventato un artista riconosciuto, con all’attivo ben tre lungometraggi. Gonzàlez non si è limitato al cinema, ha prodotto, infatti, pure diversi programmi televisivi, libri di poesie, romanzi e saggi, grazie a un talento che gli consente di utilizzare indistintamente i due linguaggi artistici. Dal suo primo lavoro professionale, Diagnostico Esperanza (2013), Gonzàlez ha continuato il viaggio nel cinema con Que puede un cuerpo? E con il suo terzo libro di poesia, attualmente è nella fase di realizzazione di un altro lungometraggio. Le sue creazioni intrecciano passione, libertà e temi politici con quelli, più intimi, della sensibilità artistica: gli spaccati dell’Argentina di oggi si sovrappongono alle vicende personali di Gonzàlez.

Iniziative del mese di marzo

Da Istituto Gramsci Ferrara

LUNEDI 6 MARZO ORE 17 BIBLIOTECA ARIOSTEA

GLI ADOLESCENTI TRA DISAGI E RISORSE

Chiara Baratelli Psicoanalista Psicoterapeuta

Introduce Nicola Alessandrini

Gli adolescenti rappresentano sempre una sfida per gli adulti, si tratta quindi di comprenderne le ragioni e i tratti di un conflitto tra generazioni che si ripete in tutti i tempi. Alcune caratteristiche di cui gli adolescenti sono portatori sono eterne: l’energia, l’irruenza, la proiezione verso il futuro, la tendenza all’assoluto, l’incapacità di mediazione.

Come si coniugano questi aspetti con le caratteristiche di questo tempo? Quali specifiche sfide ci presentano i giovanissimi oggi? Dobbiamo cercare tratti specifici dei nuovi adolescenti (che sono evidenti, in quanto ogni generazione respira l’aria del proprio tempo) o, anche, caratteristiche e attitudini di “questi genitori”, frastornati e inquieti, in balia di un tempo che cambia in fretta e di cui faticano a cogliere la traiettoria del cambiamento?

Su queste e altre domande sarà articolata la riflessione.

Per il ciclo “I colori della conoscenza”, a cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

MERCOLEDÌ 8 MARZO ORE 17 RIDOTTO DEL TEATRO COMUNALE

MUSICA E CULTURA NELLA FERRARA ANNI ‘50

La Società Ferrarese dei Concerti di Renzo Bonfiglioli a cura di Dario Favretti

introduce Roberto Cassoli

a cura di Istituto Gramsci Ferrara

ingresso libero

VENERDÌ 10 MARZO ORE 17 BIBLIOTECA ARIOSTEA

LA LIBERTÀ DEGLI ANTICHI

Conferenza di Claudio Cazzola

Coordina Gianluca Pizzotti

De la liberté des anciens comparée à celle des modernes» è il titolo di una prolusione letta nel 1819 presso l’Athénée Royal di Parigi da Benjamin Constant. Egli, di famiglia ugonotta emigrata in Svizzera, dopo essere divenuto cittadino francese nel 1795 partecipa attivamente alla vita politica della sua patria: vive il Termidoro, l’esilio in Germania a causa del suo atteggiamento antigiacobino, i Cento Giorni napoleonici; fuoriuscito in Inghilterra dopo Waterloo e rientrato alla fine nella Francia della Restaurazione, a partire dal 1816 è membro del Parlamento regio, voce sommamente ascoltata. L’errore della Rivoluzione consiste – a suo parere – nell’aver preteso di applicare l’essenza collettiva della libertà degli Antichi ai diritti soggettivi di quella dei Moderni. Ma chi sono i cosiddetti Antichi?
Per il ciclo “Libertà” a cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

LUNEDI 13/3/17 BIBLIOTECA ARIOSTEA

L’EDUCAZIONE SESSUALE. UNA NON-CONOSCENZA BIBLIOTECA ARIOSTEA

Gabriella Rifelli Psicologa, Psicoterapeuta Psicoanalitica, Sessuologa, Direttore della Scuola di Sessuologia Clinica del Centro Italiano di Sessuologia

Introduce Lina Pavanelli

L’educazione Sessuale: una non-conoscenza

La necessità di un’educazione specificatamente dedicata alla sessualità è apparsa quando si è cominciato a parlare più apertamente della questione sessuale. L’evoluzione storica e sociale del precedente secolo, dalla libertà sessuale degli anni 70’ all’avvento dell’AIDS negli anni ‘90, ha portato a costruire veri e propri percorsi di Educazione Sessuale, ma come se fosse una materia a sé stante come storia o matematica. Ma la sessualità è dimensione della persona e delle relazioni sociali, è presente nella cultura, nei costumi e nell’arte, è parte del nostro quotidiano e della nostra storia e riservare ad essa un angolo educativo forse risolve le ansie sessuofobiche degli adulti, mentre non offre certo agli allievi la possibilità di integrare la sessualità nel loro sapere e nella loro personalità. È possibile quindi confinare l’insegnamento sessuale dentro appositi spazi educativi, affidandolo a formatori specificamente preparati? È possibile definire un’età degli allievi in cui sia giusto cominciare un’educazione sessuale? Oppure dobbiamo chiederci come ogni adulto possa partecipare attivamente all’educazione sessuale della persona in evoluzione?

Per il ciclo “I colori della conoscenza”, a cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

GIOVEDÌ 23/3/17 BIBLIOTECA ARIOSTEA

GLI ADOLESCENTI A FERRARA E DINTORNI

Per il Ciclo ‘I colori della Conoscenza’:

Sabina Tassinari Responsabile del Coordinamento Giovani del Comune di Ferrara

Introduce Roberto Cassoli

Come è accaduto per le generazioni precedenti, oggi sono quasi quattro milioni adolescenti italiani chiamati a un compito molto importante è sempre più difficile ovvero imparare a prendere le proprie decisioni, affrontando i rischi, gli insuccessi e le inevitabili frustrazioni che ne derivano. Crescere significa confrontarsi con la parte più faticosa della vita che riguarda l’errore, il limite, l’incomprensione, il timore di non essere stimati. L’esperienza di questo scomodo compito che pone la vita, diventa proficua se e quando viene elaborata, compresa e resa parte del proprio vissuto. Come dire, la frustrazione che può derivare dal fare scelte sbagliate di per sé non fa crescere ma la sua metabolizzazione e rielaborazione, certamente sì. E questo delicatissimo processo non può non avere il supporto degli adulti che, spesso molto più numerosi che in passato, popolano la vita dei ragazzi. A ragion veduta l’attenzione dedicata all’adolescenza deve necessariamente essere motivo di confronto non superficiale sull’educazione e sugli adulti che, a vario titolo, si occupano di giovani. E lo è oggi, più che mai, in una società dai contorni indefinibili, contraddistinta da forme di precarietà diffusa ormai accettata come condizione naturale. Una trasformazione avvenuta in modo repentino quanto apparentemente irreversibile che rende necessaria la presenza di figure competenti nei confronti delle quali i giovani possano riporre la propria fiducia.

A cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

VENERDÌ 31 MARZO ORE 17 BIBLIOTECA ARIOSTEA

KANT: L’AUTONOMIA DELLA RAGIONE E L’USCITA DELL’UOMO DALLO STATO DI MINORITÀ

Relazione di Giuliano Sansonetti

Coordina Antonio Moschi
L’Illuminismo rappresenta per Kant l’uscita dell’uomo dallo stadio di minorità, ovvero dalla condizione di subalternità politica e religiosa. Tale condizione è quella propria dell’uomo capace di autonomia morale, ovvero di saper condurre la propria vita sulla base della ragione pienamente sviluppata. Questa e non altra è per Kant la condizione della vera libertà, ossia di ciò che in ultima istanza rende l’uomo diverso dall’animale. La libertà, non l’arbitrio. Per Kant infatti non c’è libertà senza moralità, ovvero senza la determinazione a fare ciò che si deve, non solo ciò che si vuole. Per Kant dunque l’Illuminismo è un movimento storico di emancipazione, che ha le proprie basi nella capacità degli uomini singoli di emanciparsi in virtù dell’autonomia morale e della libertà.
Giuliano Sansonetti è stato da ultimo professore di Filosofia morale all’Università di Ferrara. Il suo campo di ricerca è costituito soprattutto dalla fenomenologia e dall’ermeneutica contemporanee cui ha dedicato vari volumi e numerosi articoli, con particolare riferimento a Emmanuel Levinas, Hans Georg Gadamer, Michel Henry. Ha svolto altresì attività di traduttore nel campo della filosofia e della teologia francese e tedesca.
Per il ciclo “Libertà” a cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di FerrarA

A Unife il Master in Didattica, educazione e mediazione culturale

Da Centro di Tecnologie per la Comunicazione l’Innovazione e la Didattica a Distanza

Sono aperte le iscrizioni al Master annuale di I livello in Didattica, educazione e mediazione nei musei e nel patrimonio culturale dell’Università di Ferrara, a.a. 2016/2017, diretto da Livio Zerbini, ricercatore del Dipartimento di Studi Umanistici di UniFe, fra gli storici italiani più conosciuti a livello internazionale.

Il Master – attivato in modalità didattica on-line – si avvale di docenti qualificati, sia provenienti dall’ambito accademico, sia di noti professionisti di comprovata esperienza attivi nell’ambito della didattica, della valorizzazione e promozione dei siti archeologici, dei musei e dei beni culturali.
Tra i docenti, oltre allo stesso Zerbini: Mario Tozzi, Fabio Donato, Anna Maria Visser, Carlo Peretto , Stefano Lamorgese, Elena Marescotti e Adriana Martini.
Obiettivo del Master è quello di diffondere i risultati conseguiti dalla ricerca e dall’attività nei campi della didattica museale, della didattica dell’antico, della comunicazione, della promozione e della gestione dei beni culturali, al fine di consentire a tutti coloro che siano in possesso di un titolo di studio che consenta l’accesso all’insegnamento o ad attività formative di approfondire gli aspetti teorici e metodologici delle diverse discipline.

Il Master si propone di formare professionisti che mettano a disposizione le conoscenze acquisite e le proprie competenze direttamente presso i Musei, i parchi archeologici o gli Enti culturali, sia pubblici sia privati, sapendo gestire il Bene Culturale come risorsa per la conoscenza e la divulgazione del sapere.

Il Master ha una durata annuale pari a 1.675 ore (corrispondenti a 67 CFU), di cui 250 dedicate al tirocinio.

Scadenza iscrizioni: 21 aprile 2017

Iscrivendosi al Master è’ possibile usufruire del bonus da 500 euro per l’aggiornamento dei docenti.
Per maggiori indicazioni sulle procedure di iscrizione, consultare il sito di UniFE al link: http://www.unife.it/studenti/pfm/mast/2016-2017/didatticamusei
Per indicazioni di carattere organizzativo – didattico: tutoratosea@unife.it

Una possibile soluzione dei problemi di parcheggio all’ospedale di Cona

Da Stefano Bulzoni

Progeste, che ha in gestione trentennale i servizi no core dell’ospedale di Cona, vuole attivare i parcheggi a pagamento con tariffe giornaliere che vanno da 4 euro per i parcheggi scoperti a 5 euro per quelli coperti.
Tariffe salate se si pensa che all’ospedale si va per curarsi o per assistere un paziente.
Si può dire salatissime se si pensa che, per chi va in centro a fare shopping e parcheggia al Kennedy – uno dei più cari – non arriva a tanto: massimo 3,20 euro nei giorni feriali, un euro la sera e gratuito per i festivi.

Il problema parcheggi a pagamento è discusso da quando aprì l’ospedale.

Soluzione del problema.
Tempo fa Baldisserotto, proprietario di terreno confinante con l’ospedale disse pubblicamente che donava un ettaro di terreno (10.000 metri quadri) se il beneficiario lo destinava a parcheggio gratis per gli utenti del Sant’Anna.
In alternativa se il proprietario del terreno non è più disponibile a dare gratis il terreno, si utilizzi il terreno libero che c’è , tra il parcheggio scoperto e quello nuovo coperto con il fotovoltaico che si trova tra l’ingresso 1 e 2 (vedi foto).

Vicina all’ambiente e ai cittadini: Area-Clara, l’amica virtuosa della porta accanto

Migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo ottimizzando il ciclo dei rifiuti e promuovendo un sistema virtuoso che coinvolga attivamente i cittadini. Questo l’impegno di CLARA, la società che sta per nascere dalla fusione di AREA e CMV Raccolta, i due gestori del ciclo dei rifiuti che attualmente servono 21 dei 23 Comuni della provincia di Ferrara, con le sole eccezioni di Ferrara e Argenta.

Nell’ottica dei princìpi dell’economia circolare, per CLARA è fondamentale generare consapevolezza oltre che nei cittadini, anche fra soci e dipendenti e agire di concerto con le istituzioni per favorire la creazione di un condiviso modello di sviluppo sostenibile, sostenibile sotto il profilo sociale ed economico. Per raggiungere questo traguardo è indispensabile rendere la collettività cosciente dell’interesse comune in gioco; ed è altresì opportuno premiare i cittadini per incentivare i loro comportamenti, ad esempio garantendo la possibilità di tangibili risparmi sulle bollette.

La consolidata esperienza maturata nei lunghi anni di attività sia di AREA sia di CMV, unitamente alla conoscenza dettagliata delle necessità e delle esigenze del territorio e dei suoi abitanti, costituiscono la base di partenza di CLARA, che si qualifica così già come azienda specializzata e responsabile, impegnata per il progressivo miglioramento delle performance.
Grazie a una evoluta organizzazione del servizio, basato sul sistema di raccolta porta a porta, CLARA punta ad aumentare le percentuali di raccolta e di materiali avviati a recupero, e a ridurre la produzione di rifiuti urbani per raggiungere i massimi livelli di efficienza, minimizzando l’impatto ambientale.

La genesi di CLARA trae avvio nel maggio 2015 dal processo di fusione operato fra AREA e CMV (le due società oggi attive nella gestione e raccolta dei rifiuti rispettivamente nei territori del Basso e Alto Ferrarese). Un percorso intrapreso allo scopo di creare una società capace di rispondere a tutti i requisiti richiesti dalle normative comunitarie, regionali e nazionali per l’in-house, azionalizzare risorse e attività, e apportare maggiori benefici ai cittadini in termini di attenzione e cura dell’ambiente.

Nome e logo di CLARA sono stati presentati ufficialmente a media e cittadini già nel marzo dello scorso anno, l’operatività è imminente: l’assemblea costitutiva è infatti programmata per il mese di marzo 2017.
La nascita di CLARA assicurerà anche notevoli miglioramenti e benefici sia di carattere gestionale che economico per i cittadini: miglioramento delle prestazioni nella gestione dei servizi offerti attraverso l’integrazione e la condivisione in una società unica di know-how, esperienze e competenze appartenenti a entrambe le imprese costituenti; condivisione del modello di misurazione per la “Tariffa su misura” che si traduce in una riduzione dei costi a favore dei cittadini virtuosi e in un miglioramento dell’ambiente, grazie all’incremento della raccolta differenziata e a una corretta gestione dei rifiuti; mantenimento di un soggetto locale preposto al servizio e del controllo pubblico sulla gestione dei rifiuti: i cittadini, infatti, pur relazionandosi con una nuova società potranno contare sull’impegno e sulla qualità dei servizi che hanno sperimentato già con AREA e con CMV, soggetti presenti da anni sul territorio e a loro ben noti e vicini. La prospettiva è la predisposizione di un sistema attrattivo anche per i comuni di Ferrara e Argenta, che favorisca la creazione di un unico bacino provinciale.

Al vertice di AREA oggi c’è il presidente Gian Paolo Barbieri, laureato in sociologia, con master di formazione manageriale nella gestione dell’economia e dell’impresa. Sindaco di Portomaggiore dal 2001 al 2011, ha svolto incarichi di rilievo all’interno di amministrazioni pubbliche anche a livello regionale.
Direttore generale è Raffaele Alessandri, laureato in Ingegneria, ha lavorato al Comune di Codigoro come responsabile dell’ufficio Tecnico municipale, e successivamente al Comune di Cento come responsabile del servizio gas. Dal 2000 entra a far parte dell’azienda CMV Servizi come Direttore Generale. Dal 2009 è direttore generale di AREA. Dal gennaio 2009 è ad AREA S.p.A.

I Don’t Know Where Dan Treacy Lives

Bene, siamo più o meno tutti adulti e vaccinati e come tutti gli adulti vaccinati siamo anche calendarizzati.
Sapremo quindi bene che questa settimana chiuderà il mese più sghembo dell’anno, il sempre imprevedibile febbraio.
Colgo allora l’occasione per salutarlo e ringraziarlo raccontando qualcosa che so solo io e altre cose che altri sanno già.
Un venerdì sera di questo mese mi trovavo a tavola per con due amiche per una cosa che ultimamente è diventata un po’ un rito: la serata gnocchi.
Stavamo aspettando la fame quando – parlando del più e del meno – una persona che chiameremo “ET” se n’è uscita così: ma il tipo dei Television Personalities?
E l’unica risposta che siamo riusciti a darci è stata un laconico “eh, non si sa più niente”.
Ma andiamo per gradi.
I Television Personalities sono stati un gruppo per cui – per una volta – l’espressione “di culto” non sa di frase fatta o proprio di cagata.
Da quel che so io si sono formati a Londra – Londra quella vera, quella che sotto le campane – nel 1978 circa, quindi più o meno durante la comunemente detta “era punk”.
Quando dico “sotto le campane” lo dico perché chi li ha già sentiti ha ben presente l’accento del cantante, Dan Treacy.
E’ l’accento cockney più peso della storia, penso.
Fra tutti i tantissimi baronetti del pop/rock-come-lo-vogliamo-chiamare britannico a lui lo dovrebbero baronettizzare anche solo per quell’accento.
Ma quell’accento è il meno.
I Television Personalities sono un gruppo punk ma lo sono davvero a modo loro.
Sembrano una specie di Kinks non da camera, più “da cameretta” ma avendo contribuito a fondare l’estetica – ormai anche sfinitissima – della “musica da cameretta” hanno solo i pregi e non i difetti di quel piglio lì.
E quando dico “Kinks” non lo dico a caso.
Dan Treacy, che scrive, canta, suona la chitarra – gran chitarrista poi – in tutti i pezzi, è proprio l’apoteosi di quella tradizione lì tipicamente british, quasi se la gioca con Ray Davies.
Tutto quell’umorismo, quel modo di raccontare persone/storie e anche stronzate con quell’aplomb a metà fra il pungente, il nostalgico e la presa per il culo bella e buona, nei suoi pezzi arrivano a un livello talmente estremo da saturarti il cervello come una bottiglia intera di gin e sì, forse battere persino Ray e i Kinks in quel settore.
Qualcuno, un tipo molto più rispettabile di me, l’ha definito “the last bluesman in England”.
Non so se sia vero ma è sicuramente uno dei migliori e non solo di quest’epoca o almeno, è molto più english e molto più bluesman lui di un Eric Clapton o di un John Mayall.
I Television Personalities sono “famosi” per aver scritto I Know Where Syd Barrett Lives, forse la dedica più bella di sempre a Barrett.
Si dice anche che la loro ossessione per Barrett, nel 1984, li abbia fatti rispedire a casa durante un tour in cui aprivano per David Gilmour.
Tutto questo perché – non oso immaginare come – avevano scoperto l’indirizzo del vecchio Syd.
Si dice anche che un Dan Treacy un po’ con le pezze al culo sia stato parecchio coinvolto nella scrittura di tutto il primo disco degli Arctic Monkeys

Non so se sia vero ma purtroppo Dan Treacy è noto per i suoi alti e bassi.
Ma ‘ste cose le vorrei lasciar perdere.
Preferirei ricordare quanto è stato gentilissimo con me circa una decina di anni fa.
Ai tempi non avevo praticamente più una chitarra perché la mia prima schifossima Yamaha stava perdendo i pezzi tipo lebbra.
E ai tempi ero anche bello in fissa con il primo disco dei Television Personalities, “…And Don’t The Kids Just Love It”.
Quel disco aveva dei suoni di chitarra semplici ma stranissimi.
Una roba un po’ a metà fra le chitarre surf, Barrett nel primo dei Pink Floyd e un marciume generale un po’ dilettantesco.
Una roba che mi sembrava il suono di una Tele o di una Danelectro.
Così cerco un po’ su internet, e cerco di capire.
Le Danelectro costavano (e costano ancora) relativamente poco ma a parte qualche problema di tenuta dell’accordatura sono delle gran chitarre.
Le fanno ancora come ai vecchi tempi: due pezzi di plasticazza con in mezzo del cartone pressato, riga di nastro attorno + uno, due o tre pickup che originariamente erano avvolti da degli involucri avanzati da una fabbrica di rossetti.
Dubito che usino ancora gli involucri di quei rossetti ma la forma dei pickup è rimasta la stessa e così sono rimaste anche le loro chitarre che sembrano ancora un cremino con il manico e la paletta.
Questa cosa apparentemente schifosa porta però a ottenere un suono particolarissimo.
A quel punto, mentre guardo i prezzi e confronto i vari modelli, mi viene l’idea più banale del mondo: cercare il buon Dan Treacy su Facebook e scrivergli per chiedere lumi direttamente a lui.
Alla fine lo trovo, gli scrivo, lui mi risponde in modo cordiale e dettagliato confermandomi che sì, in quel disco suonava una Danelectro quindi non solo inizia a darmi delle dritte su come usarle e gestirle con riverbero, pedalini, feedback e blah blah blah ma così, col tempo, inizia a impezzarmi lui così, quand’è in biblioteca per i cazzi suoi al pomeriggio.
Sembrava proprio un tipo simpatico e che non se la tira.
Purtroppo però, qualche anno dopo è sparito da Facebook e, peggio ancora, più o meno dal mondo reale.
E allora da quella sera della serata gnocchi, dalla mattina dopo, ho iniziato a cercare notizie di Dan Treacy su internet e ho scoperto che è vivo e sembra stia più o meno bene, o almeno, meglio di come stava quando fu costretto a sparire.
Scoprendo questa cosa ci siamo sentiti tutti un po’ meglio e io, ovviamente, sono tornato in fissa con i TVPs per tutto questo mese.
L’altra settimana poi sono andato in stazione con le cuffie a palla e la bigliettaia, sentendo il mio consueto casino che usciva dalle cuffie mi ha chiesto cos’era quel casino e mi ha chiesto anche mezza cuffia per ascoltare.
La sua domanda è stata “che fighi, chi sono?” e la mia risposta è stata “i Television Personalities”.
Solo che parlo così male che gliel’ho dovuto scrivere su un pezzo di carta.
Ma chi se ne frega.
Se i TVPs sono un gruppo “di culto”, come per ogni culto serio l’importante è fare del sano proselitismo.

Mummy Your Not Watching Me (Television Personalities, 1982)

Carpe diem o protinus vive?

di Lorenzo Bissi

Due espressioni apparentemente simili di vivere il tempo, eppure con sfumature differenti.
Carpe diem” è scritto dal famoso poeta latino Orazio fedele alla filosofia epicurea, in una favolosa ode: non chiederti, uomo, a cosa sei destinato, quanto tempo ancora ti rimane; la vita è breve, vivi al meglio ciò che ti è concesso, carpe diem.
Cogli l’attimo significa dunque accettare di buon grado tutto ciò che la nostra breve vita ci concede.
Seneca, divulgatore di filosofia stoica, invece, scriverà più tardi che l’unico possesso che l’uomo ha, senza rendersene conto, è il tempo, in particolare il presente. Le persone però, prese dalle loro futili occupazioni, non si rendono conto di sprecarlo, di buttarlo via. Oppure, immersi nella memoria del passato, o nelle aspettative per il futuro, non riescono a vivere nel presente: da qui l’esortazione “protinus vive”, vivi ora, perché solo così sarai uomo saggio.
Per capire meglio la differenza fra queste due concezioni di tempo forse è meglio specificare cosa intendevano epicurei e storici per il concetto di tempo.
Se per i primi il tempo era un continuo fluire di piccoli attimi, da afferrare, e la vita risultava un breve insieme di istanti, per gli stoici il tempo era circolare, le epoche, gli eventi si ripresentavano, e la vita era dunque breve solo in funzione all’uso che ne faceva ogni uomo: lo stolto perdeva il suo tempo e viveva una vita breve, il saggio invece aveva un’esistenza lunghissima, che gli permetteva di arrivare al fine ultimo, la virtù.
E mentre noi torniamo nel passato e prestiamo ascolto ai saggi latini, i ritmi frenetici di oggi sono tali che solo concedersi il tempo di pensare al tempo è il miglior esercizio per rallentarlo.

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

Ulisse si tuffa nel Baltico

di Lorenzo Bissi

Se ciò che sto per scrivere striderà alle orecchie dei lettori tradizionalisti, la cosa non mi sorprenderà: a primo impatto sarà inverosimile, ma di riga in riga diventerà sempre più convincente.
Secondo la tesi di Felice Vinci, ingegnere nucleare appassionato di cultura classica, Iliade e Odissea non sono ambientate nel mar Mediterraneo, bensì trovano la loro ubicazione nel mar Baltico.
Come può venire in mente un’idea del genere ad una persona?
È Plutarco ad aprire la pista d’indagine, quando afferma nel dialogo De facie quae in orbe lunae apparet che l’isola di Ogigia, dimora della Ninfa Calipso, si trova a cinque giorni di navigazione dalla Britannia (Gran Bretagna).
Da questo punto in poi, Vinci ha analizzato i due poemi epici e l’idea dell’Omero nel Baltico ha preso una forma sempre più definita.
Impossibile, direte, ma per farvi cambiare idea e magari incuriosirvi, mi farò mediatore della tesi, e vi porterò alcune prove.
Omero parla spesso di una fitta nebbia che cala sulle pianure durante le battaglie, e descrive il mare che le navi attraversano come “livido” e “brumoso”, aggettivi che si addicono molto di più alle acque del nord che a quelle dell’Ellade; a causa di questo grigio clima poi, gli eroi portano sempre tuniche e folti mantelli, da cui non si separano neanche durante i lauti banchetti a cui partecipano.
Il viaggio di Ulisse si svolge in tempi relativamente brevi, che difficilmente coincidono con la ricostruzione fatta nel Mediterraneo: sono molto più verosimili su a nord, dove anche i “biondochiomati” Ulisse e Achille (per citarne due) trovano un ambiente più congeniale.
È poi incredibile come, se ci si reca a Toija, in Finlandia meridionale, ci si possa trovare attorno un panorama analogo a quello descritto da Omero nelle vicinanze di Troia; la somiglianza geografica è rimarcata da quella delle parole: Aijala, località che si affaccia sul mare, prossima a Toija ricorda la parola greca aigialos, che significa spiaggia.
Come se non bastasse, nella terra dei Lestrigoni (collocata ad estremo nord nella ricostruzione) le giornate sono lunghissime, e dall’isola della maga Circe, ricollocata al livello del circolo polare artico, nell’arcipelago delle isole Lofoten, si può assistere a fenomeni come il sole della mezzanotte o le “danze dell’Aurora”
Infine, ciò che c’è di più affascinante è l’interpretazione che Vinci ha dato delle creature marine.
Cariddi viene descritto dal Rapsodo come un enorme gorgo che inghiotte le navi nelle profondità, il che fa pensare al Maelstrom, un fenomeno naturale causato dalle correnti d’aria davanti all’isola di Mosken, in Norvegia; quest’isola, tra le altre cose, ha una forma simile ad un tridente e Ulisse, dopo aver superato Cariddi, sbarca proprio sull’isola di Trinachia, che in greco significa “tridente”.
Il “canto delle sirene” potrebbe essere un kenning (una sorta di metafora tipica delle lingue nordiche) usato per indicare il suono della risacca provocato da scogli e bassifondi, che illudeva i navigatori di essere giunti alla terraferma, per poi inghiottire le loro navi.
Se queste prove non sono state abbastanza persuasive, lo posso comprendere: anche io sono scettico: eppure, davanti a così tante corrispondenze, è difficile non farsi sorgere almeno un dubbio.
E dunque, inghiottito nel maelstrom del mondo omerico, continuo a ricercare prove di questo trasloco di civiltà, che, geograficamente coì lontane, sono evidentemente vicine dal punto di vista culturale.