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Giorno: 10 Aprile 2017

Oh, what a dish

Me ne rendo conto da solo, non è importante e non è nemmeno impressionante ma molto spesso la storia la fanno gli equivoci e le disattenzioni.
Ad esempio, io, da una settimana, non riesco a smettere di pensare a quell’antico adagio: spaghetti, pollo, insalatina e una tazzina di caffè.
Penso che sia una frase di una pericolosità senza pari.
Ma allora, se la storia la fanno gli equivoci e le disattenzioni, perché non sguazzarci dentro belli felici e sfruttare il tutto per bene?
In fondo viviamo in un mondo che non si fa problemi a riguardo.
È per questo che allora colgo l’occasione per annunciare il mio prossimo “progetto artistico”.
Come tanti “progetti artistici” è una cagata bella e buona ma come tante cagate belle e buone può avere anche un gran perché.
Troppo spesso – aprendo internet – apprendo cose immonde.
E ho notato che tutto questo, spesso, proviene da una fonte precisa: questa orrenda pagina facebook che si chiama “Tasty”.
Non so chi ci sia dietro, so solo che c’entrano quei brutti stronzi di Buzzfeed e so anche che a volte li vorrei uccidere tutti.
Però non lo posso fare.
Allora ho deciso di usare la loro stessa sporca moneta.
Quindi prossimamente comprerò degli spaghetti, del pollo e dell’insalatina.
Poi andrò a casa e mi farò filmare e fotografare mentre:
-spacco tutto il pollo a straccetti per poi buttarlo in padella
-metto su l’acqua per la pasta
-aspetto che il pollo sia cotto
-aspetto che l’acqua per la pasta faccia il suo lavoro con le bolle
-butto il sale e poi gli spaghetti
-mentre attendo gli spaghetti metto su un caffè ma nel frattempo preparo anche una bella julienne con l’insalatina
-scolo gli spaghetti al dente e li salto in padella con il pollo distribuendo a mano e uniformemente sopra a tutta ‘sta roba la julienne di insalatina
-impiatto e servo con a parte una tazzina di caffè a parte, tipo salsa di soia per tocciare il balocco di spaghetti con il pollo e l’insalatina
Bene, questo schifo si chiama “Spaghetti a Detroit” e lo manderò proprio a loro, a Tasty – alla faccia del Bongusto – con hashtag #ohwhatadish.
Penso proprio che apprezzeranno perché fa proprio schifo, proprio come piace a loro, così, proprio tutto in un secchio.
Ma sono certo che non capiranno proprio l’equivoco, un po’ come succede a tanti di noi quando sentiamo parlare delle “fettuccine Alfredo”.
Quindi adesso basta facili battute sul povero signor Bongusto e – visto che ho appena annunciato la mia vendetta – via col pezzo della settimana.
Un pezzo che – vedi te – parla di cucina ed è preso da un album che quest’anno – vedi te – ne fa 45 e si chiama – vedi te – “Vindicator”.

Hamburger Breath Stinkfinger (“Vindicator”, Arthur Lee w/ The Group Band-Aid, 1972)

L’Ariostea: uno scrigno della storia estense

di Francesca Ambrosecchia

È un luogo di grande ricchezza culturale ma anche storica. È la biblioteca più conosciuta della nostra città, la Biblioteca Ariostea. Situata in Via delle Scienze, la grande raccolta di libri e manuali viene ospitata all’interno del Palazzo Paradiso risalente al 1391 (di cui in foto compare il portone d’ingresso).
Nel corso della sua storia il palazzo venne destinato a tutte le facoltà universitarie (i corsi erano sicuramente inferiori a quelli presenti attualmente nel nostro ateneo) dal 1567, dopo che il cardinale Ippolito II d’Este decise di darlo in affitto al Magistrato dei Savi. Funge solo da biblioteca civica com’è attualmente dalla seconda metà del ‘700, periodo a cui risalgono anche il teatro anatomico e lo scalone d’onore che si possono visitare durante l’orario d’apertura.
Particolarmente celebre al suo interno è la tomba monumentale di Ludovico Ariosto, da cui la biblioteca prende il nome, ma anche la presenza di circa 650 diverse edizioni delle opere dell’autore.
Tutti noi ferraresi almeno una volta abbiamo varcato questo portone per consultare un libro, studiare o partecipare a conferenze e dibattiti all’interno della Sala Agnelli e scattando questa foto non ho potuto fare a meno di ricordare come poco meno di un anno fa questo portone, simbolo della cultura cittadina venne danneggiato da svariati atti vandalici. Ciò non ha permesso alla cultura e alla vita al suo interno di fermarsi e oggi, con il suo nuovo portone la biblioteca continua ad essere più attiva che mai.

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