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Mese: Maggio 2017

Cerimonia di conferimento della Medaglia e del Diploma d’Onore dell’Università degli Studi di Ferrara a Carlo Amadori

Da Unife

Martedì 30 Maggio alle ore 17:30 verranno conferite a Carlo Amadori la Medaglia e il Diploma d’Onore dell’Università degli Studi di Ferrara, presso il Salone D’onore di Palazzo Tassoni-Estense della sede del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara; oltre al Rettore, Giorgio Zauli, saranno presenti i membri togati quali, Alfonso Acocella (Dipartimento di Architettura), Riccardo Dalla Negra (Dipartimento di Architettura), Marcello Balzani (Dipartimento di Archiettura), Francesca Cappelletti (Dipartimento di Studi Umanistici), Carmela Vaccaro (Dipartimento di Fisica e Scienza della Terra) e Monia Castellini (Dipartimento di Economia e Management). Dopo la cerimonia, Carlo Amadori terrà la lectio “Percorsi di sperimentazione: innovazione, creatività e ricerca”.
Carlo Amadori, personalità poliedrica e ricca di passioni che spaziano dall’arte, all’archeologia, dal mondo del design all’architettura, si è distinto negli anni per aver ideato, promosso e realizzato importanti manifestazioni ed eventi culturali e commerciali, che sono stati centrali, in Italia e a livello internazionale, per lo sviluppo e la diffusione non solo dell’innovazione, ma anche della ricerca nei settori dei Beni Culturali e del Design d’Interni. Una passione che dalla metà degli Ottanta si è concretizzata nella fiera “Abitare il Tempo”, giornate internazionali dell’arredo di Verona, durata ben venticinque anni con il coinvolgimento di esperti del settore, designer e architetti da tutto il mondo, e ultimamente a Milano con altre innovative idee sul progetto e l’allestimento d’interni, come “Macef”, “AbitaMI” e “Homi”. Nel 1991 a Ferrara decide di creare il “Salone Internazionale dell’Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali ed Ambientali”, giunto oggi alla XXIV edizione nell’attuale versione del “Restauro-Musei, Salone dell’Economia della Conservazione, delle Tecnologie e della Valorizzazione dei Beni Culturali ed Ambientali”. Una manifestazione diventata punto di riferimento del MiBACT e dei principali Istituti ed Enti italiani ed europei indirizzati ai temi della conservazione e della valorizzazione dei patrimoni culturali e dei sistemi museali, e che negli anni ha visto l’Università degli Studi di Ferrara e i suoi Dipartimenti particolarmente coinvolti. Un rapporto virtuoso che si è strutturato grazie a una stretta collaborazione con i Centri di ricerca dell’Università di Ferrara e il Tecnopolo della Rete Alta Tecnologia Emilia-Romagna.
Una ricerca personale, coltivata con studio, attenzione e sensibilità non comuni, capacità relazionali, reputazione intellettuale, ma anche con particolari abilità grafiche e rappresentative, come dimostrano le realizzazione dei suoi Taccuini, piccole opere in miniatura tracciate a china, oltre alle tante mostre personali di pittura. Ad oggi, Carlo Amadori ha disegnato, scritto e decorato oltre un centinaio di taccuini di piccole, medie e grandi dimensioni, con soggetti che spaziano dai ricordi di viaggio a grandi tematiche storiche e artistiche. Percorsi di ricerca e meta-progettazioni, dunque, spesso sfociati in allestimenti e mostre, e che rappresentano perfettamente le capacità d’intuizione artistica e culturale, che sono state alla base di tutta la sua vita e del suo successo.

Nuova seduta del Consiglio comunale. In apertura il saluto alla Spal

Da Comune Di Ferrara

ll Consiglio comunale di Ferrara si riunirà lunedì 29 maggio alle 15 nella residenza municipale. La seduta – con modalità definite dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari convocata dal presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò – sarà dedicata alla trattazione di cinque delibere, una del sindaco Tiziano Tagliani e quattro dell’assessore Luca Vaccari. Sono previste in chiusura di seduta le discussioni di una mozione e di un ordine del giorno, rispettivamente del Consigliere Alberto Bova (Gruppo Ferrara Concreta) e del Consigliere Claudio Fochi (Gruppo Movimento 5 Stelle).
In apertura di seduta verrà ricevuta dai componenti del Consiglio comunale una delegazione formata da dirigenti e atleti della società calcistica ferrarese Spal, recentemente promossa in serie A.
Diretta – Come di consueto prevista la diretta audio video dell’intera seduta di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472
Delibere (tutta la documentazione è scaricabile in fondo alla pagina, file .ZIP)
– PG 22513/17 – Approvazione dello schema di convenzione tra il Comune di Ferrara e il Comune di Poggio Renatico per il trasporto scolastico di alunni residenti nel Comune di Poggio Renatico e frequentanti le scuole dell’obbligo del Comune di Ferrara. Anno scolastico 2016/2017 – 2017/2018 e 2018/2019 (Sig. Sindaco Tiziano Tagliani)
– PG 44236/17 – Abrogazione Regolamenti Comunali (Assessore Luca Vaccari)
– PG 45726/17 – Ratifica deliberazione di G.C. dell”11/04/2017 n. 176/42446 avente per oggetto “Approvazione Variazione di Bilancio Pluriennale 2017/2019 – Progetto “PERFECT” – Planning for Environment and Resource efficiency in European Cities and Towns e Progetto “ECOWASTE4FOOD” Supporting eco innovation to reduce food waste and promote a better resource efficient economy” – Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea – Programma Interreg Europe 2014/2020 (Assessore Luca Vaccari)
– PG 45727/17 – Ratifica deliberazione di G.C. dell’11/04/2017 n. 181/42451 avente per oggetto “Variazione al Bilancio di Previsione 2017/2019 – Annualità 2017, 2018 e 2019 per progetto SPRAR sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati – prosecuzione dei progetti di accoglienza 2017/2019” (Assessore Luca Vaccari)
– PG 45729/17 – Ratifica deliberazione di G.C. dell’11/04/2017 n. 174/42444 avente per oggetto “Aggiornamento del progetto della 2a perizia tecnica di variante alla realizzazione nuovo assetto dei trasporti ferroviari nel Comune di Ferrara e collegamento diretto delle linee ferroviarie Rimini Ferrara e Ferrara Suzzara. Approvazione variazione di Bilancio Previsione 2017/2019 in via d’urgenza (Assessore Luca Vaccari)
– Ordini del Giorno e Mozioni
– PG 33660 – 23/03/2017 – Gruppo Ferrara Concreta – Consigliere Alberto Bova – Mozione per l’intitolazione del piazzale antistante la chiesa di San Maurelio a Mons. Denti
– PG 29287 – 14/03/2017 – Gruppo M5S – Consigliere Claudio Fochi – Ordine del giorno su benefici concreti per gli esercenti con marchio slot – freE.R.

Dal 1° al 4 giugno in Piazza XXIV Maggio Ritorna a Ferrara il Finger Food Festival

Da Ascom Ferrara

Per 4 giorni cibo, birre artigianali e world music

Tornano i sapori, i gusti, le atmosfere internazionali del Finger Food Festival nella zona dell’ex Acquedotto (piazza XXIV Maggio): Estragon, con il supporto di Ascom Confcommercio e il patrocinio del Comune, riporta a Ferrara l’evento che valorizza le eccellenze italiane e straniere del cibo di strada e delle birre artigianali. “Dopo il successo registrato lo scorso anno – ricorda il patron Lele Roveri – il Finger Food Festival è dunque pronto a ritornare anche a Ferrara con un evento capace di mettere insieme il meglio della musica, della birra e dello street food e allo stesso tempo avvicinare e “contaminare” tre tipologie di pubblico differenti. Il pubblico degli eventi musicali avrà infatti la possibilità di gustare specialità regionali di grande qualità, mentre gli appassionati di street food e i degustatori dei mille sapori della birra troveranno una piacevole colonna sonora con la possibilità di ascoltare dal vivo bands e dj’s che abitualmente frequentano i più importanti club della penisola”. Una scelta sull’area del quartiere Giardino che riconferma: “La linea degli eventi – aggiunge Davide Urban, direttore generale di Ascom Ferrara – visti come elementi di precisa valorizzazione di un comparto cittadino dove dobbiamo lavorare con forza e determinazione, Pubblico e Privato insieme, per ridargli una nuova vita e (ri)creare un luogo dove sia possibile stare con serenità e tranquillità con la famiglia per assaporare specialità nazionali ed internazionali, in una sorta di grande festa popolare che vada a vantaggio dell’intera città”. Un parere condiviso dall’Amministrazione comunale che con l’assessore al Commercio Roberto Serra aggiunge: “Nella prima edizione il festival ha già fatto parlare di sé: un’eccellente offerta in una location particolarmente adatta ad ospitare un evento con queste caratteristiche. Tra gli avventori anche molti residenti del quartiere Giardino, ciò non può che fare piacere all’ Amministrazione. Un ringraziamento ad Ascom per aver portato questo appuntamento a Ferrara in piazza XXIV Maggio”. Per quattro giorni, quindi, all’Acquedotto Monumentale, si incontreranno le vere eccellenze del cibo di strada, tra cui molti prodotti DOP e IGP. Gli arrosticini abruzzesi e le bombette pugliesi, le olive ascolane e la focaccia genovese, il pane ca’ meusa e gli sciatt della Valtellina, il panino con l’nduja e tanti altri prodotti tradizionali (anche vegetariani e senza glutine): un tripudio di sapori per un “giro del mondo in 80 morsi”. Per quanto riguarda invece la programmazione musicale, curata da Estragon, storico club bolognese, si prevedono concerti dal vivo e dj sets per allietare il pubblico presente con artisti italiani e stranieri, fra cui una guest star d’eccezione dalla Spagna: Sergente Garcia. E per gli appassionati del grande calcio, sabato sera alle 20.45 sarà trasmessa su schermo gigante la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid.
Insomma: saranno quattro giorni di festa per tutte le età.
ORARI DI APERTURA
Giovedì 1 Giugno dalle 12.00 alle 24.00
Venerdì 2 Giugno dalle ore 12.00 alle 24.00
Sabato 3 Giugno dalle ore 12.00 alle 24.00
Domenica 4 Giugno dalle ore 12.00 alle 23.00

Medaglia e del Diploma d’Onore a Carlo Amadori Domani la cerimonia

Da Unife

Domani, martedì 30 maggio alle ore 17.30, nel Salone d’Onore di Palazzo Tassoni-Estense, sede del Dipartimento di Architettura dell’ Università di Ferrara, via della Ghiara, 36, si terrà la Cerimonia di conferimento della Medaglia e del Diploma d’Onore dell’Università degli Studi di Ferrara a Carlo Amadori,
Dopo il saluto del Rettore Giorgio Zauli e la presentazione dell’insignito da parte di Marcello Balzani, Vice Direttore del Dipartimento, verrà data lettura del Diploma e la consegna della Medaglia d’Onore. Seguirà la lectio docrtoralis di Carlo Amadori dal titolo: “Percorsi di sperimentazione: innovazione, creatività e ricerca”.
Carlo Amadori, personalità poliedrica e ricca di passioni che spaziano dall’arte all’archeologia, dal mondo del design all’architettura, si è distinto negli anni per aver ideato, promosso e realizzato importanti manifestazioni ed eventi culturali e commerciali – come il Salone del restauro, che sono stati centrali, in Italia e a livello internazionale, per lo sviluppo e la diffusione non solo dell’innovazione, ma anche della ricerca nei settori dei Beni Culturali e del Design d’Interni.

Paura non abbiamo

Da Arci Ferrara

Martedì sera movieday al Cinema Boldini

Questa settimana il Cinema Boldini ospiterà un evento organizzato tramite la piattaforma movieday, una nuova modalità di vivere il cinema che rende il pubblico protagonista.
Il film che sarà proiettato martedì 30 maggio alle 21 è Paura non abbiamo, del regista Andrea Bacci.
Paura non abbiamo racconta la storia di chi, come le protagoniste del film, si è battuto per i diritti e ha militato nelle organizzazioni politiche e sindacali: nella Bologna del 1955, le attiviste Anna e Angela furono arrestate davanti alla fabbrica Ducati per aver distribuito la mimosa in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Nel pieno della guerra fredda e della violenta repressione perpetrata dalla polizia nei confronti del movimento operaio durante scioperi e manifestazioni, persino un innocuo fiore come la mimosa veniva considerato un simbolo sovversivo, sinonimo della lotta per l’emancipazione femminile. Anna e Angela furono poi incarcerate e condannate a scontare un mese di reclusione nel carcere di San Giovanni in Monte, oggi sede del dipartimento di Storia dell’Università. Quello stesso luogo è nel tempo diventato uno spazio deputato a riportare alla luce le storie delle migliaia di persone che negli anni Cinquanta vennero ingiustamente licenziate dalle fabbriche a causa dell’affiliazione a organizzazioni politiche e sindacali della sinistra.

Ortigara cent’anni dopo: 1917-2017

Da Cai

Domani sera, martedì 30 maggio, presso la sede CAI in Viale Cavour 116, i direttori di gita Fabrizio Ardizzoni e Federico Margelli apriranno le iscrizioni alla gita denominata Ortigara cent’anni dopo: 1917-2017, prevista per domenica 25 giugno.
La meta dell’escursione e’ uno dei luoghi simbolo della Grande Guerra, l’Ortigara, anche detto Calvario degli Alpini, sull’Altopiano dei Sette Comuni, tristemente famoso per l’assurdo olocausto consumatosi in pochi giorni di battaglia e per una conquista inutile.
Partendo nei pressi di Asiago, tramite una mulattiera militare si salira’ a cima della Caldiera attraversando le postazioni militari italiane di prima retrovia del fronte dell’Ortigara; un tratto dell’alta via degli Altopiani condurrà la comitiva al passo dell’Agnella, da cui si potra’ apprezzare un’ampia veduta sulla Valsugana. Attraverso la galleria Biancardi si giungerà al Cippo Austriaco e subito dopo alla Colonna Mozza di Cima Ortigara.
Dopo una sosta presso le postazioni della cruentissima battaglia che si combatte’ tra il 10 ed il 17 giugno 1917 e che costo’ la vita a trentamila soldati, si scenderà al Baito Ortigara percorrendo il Sentiero della Pace, passando anche dalla chiesetta del Lozze, nel cui Ossario sono conservate le spoglie dei militari periti nella zona, e si farà infine ritorno ad Asiago.
Insieme ai direttori di gita, sarà presente Giandomenico Stella di Gallio, profondo conoscitore dei luoghi e delle vicende storiche collegate alla battaglia dell’Ortigara.
La partenza in pullman e’ prevista alle 6.30 dal piazzale Dante Alighieri e il rientro attorno alle 20.30

memo conferenze stampa di oggi lunedì 29 maggio 2017

Da Comune di Ferrara

– CONFERENZA STAMPA – Lunedì 29 maggio alle 11 nella sala conferenze K249 del Polo Industriale (piazzale Donegani 12 – FE)
Presentazione “Ferrara: le fasi di bonifica di un sito attivo”
Lunedì 29 maggio 2017 alle 11 nella sala conferenze K249 del Polo Industriale, piazzale G. Donegani 12 a Ferrara si terrà la conferenza stampa di presentazione “Ferrara: le fasi di bonifica di un sito attivo”. Alle 12 seguirà la visita in campo a cura di Ifm Ferrara .
All’incontro con i giornalisti interverranno: il deputato Alessandro Bratti, presidente Commissione Parlamentare sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, l’assessora comunale all’Ambiente-Petrolchimico di Ferrara Caterina Ferri, il dirigente del Settore Ambiente di Ferrara Alessio Stabellini, il presidente di Accredia Giuseppe Rossi, l’amministratore delegato IFM-Integrated facility management Paolo Schiavina, il direttore di IFM SCpA Andrea Patuelli, il responsabile di HSE&Q IFM SCpA Federico Montanari.

– CONFERENZA STAMPA – Lunedì 29 maggio alle 11 nella sala degli Arazzi della residenza municipale
Presentazione di “Totem Arti Festival”
Lunedì 29 maggio 2017 alle 11 nella sala degli Arazzi di Palazzo Municipale si terrà la presentazione della quinta edizione di “Totem Arti Festival”, che si terrà da giovedì 1 a domenica 4 giugno a Pontelagoscuro di Ferrara.
All’incontro coi giornalisti interverranno il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto, la direttrice artistica del festival Natasha Czertok e Alida Nepa di Solidaria Co-housing.

– CONFERENZA STAMPA – Lunedì 29 maggio alle 11.30 nella sala degli Arazzi della residenza municipale
Presentazione di “Holi Dance Festival”
Lunedì 29 maggio 2017 alle 11.30 nella sala degli Arazzi della residenza municipale si terrà la presentazione di “Holi Dance Festival Color Experience, Official Tour 2017” in programma nel sottomura di via Baluardi giovedì 1 giugno.
All’incontro coi giornalisti interverranno il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto, il titolare di Unconventional Events e Holi Dance Festival Italia William Gay, titolare della discoteca Madame Butterfly e referente di Holi Dance Festival Ferrara Fabio Marzola, il responsabile della Comunicazione Unconventional Events e Holi Dance Festival Italia Michele De Vittoria.

– CONFERENZA STAMPA – Lunedì 29 maggio alle 12 nella sala dell’Arengo della residenza municipale
Presentazione dei lavori al Motovelodromo e al Campo Scuola
Lunedì 29 maggio alle 12 nella sala dell’Arengo della residenza municipale si terrà la presentazione dei lavori al Motovelodromo e al Campo Scuola.
All’incontro coi giornalisti interverranno l’assessore ai Lavori pubblici Aldo Modonesi, l’assessore allo Sport Simone Merli, l’ingegnere capo Luca Capozzi, il dirigente del Servizio Edilizia Ferruccio Lanzoni e le associazioni sportive.

Saggio di chitarra martedì 30 maggio alla Boiardo

Da Organizzatori

Nuovo appuntamento con l’Indirizzo Musicale, martedì 30 maggio alle 17 alla Boiardo. Nella sede di via Benvenuto Tisi 1 suoneranno gli allievi di chitarra del maestro Giulio Arnofi. Chiara Zanella, Diletta Banzi, Simone Conti, Tommaso Orti, Pablo Piattella Sanz, Vittorio Platon, Emilia Cipriano, Alessandra Brugiapaglia, Vittoria Salvadori, Francesca Malagù, Paula Andreea Cucu, Emma Buzzoni, Cristea Angelica Cordova, Luca Ranaldi, Luigi Trilli, Lorenzo Padricelli, Mario Xu, Andrea Bocchi, Nico Gelli, Federico Dall’Olio, Margherita Garbuglia, Claudia Petrini, Bianca Rizzi e Andrea Zucconi eseguiranno brani didattici di vari autori e, tra gli altri, Studi di Carulli e Leo Brower.

La letteratura ferrarese ha una nuova casa

Da Organizzatori

L’entusiasmo è di casa in via Antolini, dove sabato scorso il Gruppo del Tasso ha inaugurato la nuova “tana”. La sede è stata aperta insieme al Gruppo Scrittori Ferraresi per valorizzare la letteratura e non perdere il piacere della lettura. Trai i tanti che si sono uniti al brindisi, l’assessore al patrimonio Roberto Serra ha fatto gli onori di casa: «È importante che spazi come questo restino in vita e la cultura offre sempre nuove possibilità. Le associazioni hanno dimostrato di avere la capacità di creare coinvolgimento sul territorio, di cambiare le prospettive di interi quartieri». Ad augurare loro buon lavoro si è aggiunto anche Paolo Marcolini, presidente di Arci Ferrara: «Grazie al Gruppo del Tasso la nostra rete potrà contare su un’inedita, sino a oggi, sensibilità e proposta culturale in ambito letterario e creativo». L’avventura è iniziata nel 2009, quando la giovane associazione si spostò dall’Università di Ferrara alla Biblioteca Ariostea, potendo contare sulla fiducia di Fausto Natali: «Dal fatidico Duello in Paradiso – ha proseguito – ne abbiamo combinate tante insieme. Le aperture serali straordinarie, i pomeriggi con la Compagnia del libro, le 24ore dedicate alla poesia, senza dimenticare Ariosto pop e GialloFerrara».

Gruppo del tasso – inaugurazione sede di via Antolini, Ferrara 27 maggio 2017

Al pomeriggio hanno partecipato anche i ragazzi dell’Arci Contrarock e della neonata Web Radio Giardino. «Ci impegneremo a fondo per portare in città autori di spessore – ha concluso la presidente Irene Lodi – e per orientare chiunque si avvicini alla lettura nel marasma che oggi è l’editoria italiana. Le pagine dei libri devono essere alla portata di tutti e non considerate polverose, o uno spazio solo per gli addetti ai lavori».

Vittorio Buratti profeta in patria

Da Organizzatori

La partecipata vernice, sabato 27 maggio, prefigura un grande successo per l’esposizione ‘Omaggio alla Natura’ di Vittorio Buratti, alla Galleria d’arte moderna ‘A. Bonzagni’ di Palazzo del Governatore di Cento fino al 30 luglio.
«Una bella valorizzazione dell’arte centese – l’ha salutata il vicesindaco Simone Maccaferri -. Una delle iniziative volte a far sì che Cento sia accogliente per chi si interessa d’arte e cultura e sia funzionale alle sollecitazioni degli artisti che lavorano sul territorio».
Duplice obiettivo, affidato alla collaborazione con il Centro Studi Internazionale ‘Il Guercino’. «Intendiamo centrarlo anche attraverso l’interesse verso l’arte contemporanea e gli artisti del territorio – ha affermato il presidente Salvatore Amelio -. Ci piace dunque iniziare questo corso con Vittorio Buratti, un talentuoso artista e un professionista serio, il cui iter incentrato sulla natura emerge bene in questa esposizione».
Il benvenuto alla GAM è venuto dal direttore dei musei civici Fausto Gozzi. «Buratti è artista maturo e autodidatta geniale nelle sue creazioni. Dalle sue opere emergono l’amore per l’arte, l’approccio innovativo e la capacità di essere sempre se stesso».
‘Omaggio alla Natura’ è stata introdotta magistralmente da Massimo Cotto, giornalista, scrittore, conduttore radiofonico e assessore alla Cultura del Comune di Asti . «Gli oggetti d’arte sono animati da infiniti movimenti e la loro essenza sta nell’incapacità di farsi comprendere fino in fondo, fortunatamente. E così è per le opere di Buratti: sempre in continuo movimento, verso l’alto, verso l’avanti e verso il passato. Da esse pare uscire una musica, diversa per ciascuno di noi».
La mostra è stata tenuta a battesimo dallo stesso pittore centese, che proprio quest’anno festeggia gli 80 anni. Vi si potrà ammirare il soggetto principe della natura raffigurata nei momenti stagionali di maggiore esplosione cromatica, ma anche nei momenti del degrado ecologico, con alberi corrosi e anneriti dall’inquinamento. Dai paesaggi gioiosissimi a una serie d’installazioni caratterizzate da una ritmata presenza di alberi: tutto è ricondotto dall’artista alla denuncia ecologica di una natura umiliata ma, nello stesso tempo, pronta a rinascere.
L’esposizione si potrà ammirare secondo il seguente orario: venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30 (gli altri giorni per appuntamento). Ingresso libero.

Sempre meno botteghe storiche in centro. Felloni: “I problemi sono la burocrazia e il credito”

Le enormi saracinesche nere abbassate sembrano due sonnolente palpebre chiuse. Nel centro cittadino l’ennesimo negozio è stato mandato ‘a riposo’: vuoi perché locato in altra sede – è il caso di Zara in via Mazzini, traslocato presso il centro commerciale ‘Il Castello’ – vuoi per definitivo abbandono, come i tanti nomi storici ferraresi, Pesaro, Mazzilli, Il Magazzinone, che hanno chiuso i loro battenti negli ultimi anni.
Dello stato di salute dei negozi del centro città parliamo con Giulio Felloni, imprenditore commerciale e titolare, insieme al fratello, della storica azienda di famiglia, dal 2012 presidente della Ascom.

Mi riceve nel suo ‘santa sanctorum’, come lo definisce lui stesso: un minuscolo ufficio pieno di carte e cimeli storici di famiglia. Gli premetto che si tratterà di un confronto sui ‘temi caldi’ riguardanti i negozi del centro che ho ricavato dalla chiacchierata con diverse persone fermate per strada, turisti e cittadini ferraresi.

Si ha l’impressione che i negozianti ferraresi si piangano addosso ma, in una città che si vuole definire ‘turistica’ sono i più restii ad aderire alle aperture domenicali e, soprattutto, a rinunciare al giorno di riposo settimanale del giovedì…
La chiusura settimanale serve per staccare dallo stress del lavoro. A differenza di quel che si pensa il negoziante il giovedì non riposa, ma ne approfitta per fare gli acquisti e gli ordini per il negozio che non riesce a fare durante la settimana. Il negozio tradizionale è l’unico che chiude il giovedì perché ha una forza lavoro più limitata rispetto ai monomarca, che possono permettersi un avvicendamento del personale. Inoltre sostengo che più importante del diritto del turista ci sia il diritto del lavoratore a potersi riposare nei giorni festivi. Se si tiene aperto qualcosa si fa sempre, ma bisogna chiedersi se ne valga la pena. Molto spesso il turista si aspetta di trovare i negozi aperti e la gente in strada, ma più per un fattore estetico che di reale bisogno. E’ necessario che in quei negozi ci entri e spenda.

Si può parlare di spopolamento dei negozi in centro per la concorrenza della grande distribuzione?
Ritengo che il centro sia ancora appetibile: è infatti difficile trovare un negozio libero da affittare. Ciò che è cambiato è il modo di operare perché a farla da padrone sono i grandi marchi e le formule in franchising, dove il rischio per l’imprenditore è più limitato. Il piccolo commerciante e i giovani fanno fatica. Non c’è più una banca del territorio e i giovani, per non parlare delle difficoltà dell’imprenditoria femminile, non riescono ad accedere al credito. Altro ostacolo, spesso insormontabile, è la burocrazia che rallenta anche valide iniziative private.
L’avvicendamento in centro dei negozi monomarca è poco significativo: l’importante è che il negozio non rimanga chiuso. Più grave è stata la chiusura, negli ultimi dieci anni, di nomi storici ferraresi: i centri cittadini sono tutti molto uniformati, omologati. Ovunque ci sono gli stessi marchi.

Sicuramente un grave problema è quello dei parcheggi…
Come presidente posso dire che Ascom si è battuta fino allo stremo perchè venisse accettato il progetto di un parcheggio sotterraneo in centro, come ormai è previsto in tutte le città turistiche. Si sarebbe trattato di un parcheggio non invasivo, disinquinante, necessario perchè sempre più persone possano usufruire del centro cittadino. Ci siamo scontrati con una mentalità inamovibile ancorata al passato. Se però Ferrara ha la velleità di voler essere una città turistica a tutti gli effetti, deve fare i conti con un cambio di mentalità, mettendo mano ai temi della viabilità e dei servizi da offrire ai turisti e ai propri cittadini. Ci sono poche persone, contrarie a prescindere a ogni innovazione, che aderiscono al motto per cui ‘non fare significa non sbagliare’.

In questo senso, quali sono i progetti della giunta comunale riguardanti il commercio?
Ci sono diversi progetti, ma il vero problema è la farraginosa macchina burocratica che rallenta tutto. In Italia si va a due velocità: l’imprenditoria vorrebbe più innovazione. Implementare la parte creditizia è fondamentale per impedire che tanti giovani vadano via.

Quale è il rapporto tra i grandi eventi cittadini e i negozianti del centro?
I grandi eventi culturali, come le mostre d’arte o il Palio, implementano di sicuro un turismo di qualità. In genere chi viene per assistere a un evento culturale è interessato poi a fare dello shopping. Nonostante i ferraresi, per carattere, siano negativi e appaiano dei detrattori nei confronti della propria città, in fondo la amano molto. Dobbiamo renderci conto del tesoro che abbiamo e dobbiamo riuscire a farlo fruttare, non sfruttare. Dovremmo puntare di più sulle nostre eccellenze enogastronomiche che tanti turisti apprezzano e ricercano.

E i Buskers?
Per i Buskers, così come per il festival di Internazionale, la gente è distratta dall’evento che calamita totalmente l’attenzione. Abbiamo provato a tenere aperti i negozi in centro ma non paga, proprio per i motivi che ho detto.

Un’ultima curiosità, che mi hanno fatto notare con insistenza diversi turisti: non si potrebbe curare di più l’arredo urbano? Molti notano la bruttezza delle fioriere di via Bersaglieri del Po usate come portacenere…
Hanno perfettamente ragione, ma noi negozianti non possiamo farci niente. Quella è competenza del Comune. Delle volte ci fanno problemi anche solo per mettere una pianta o un tappeto fuori dal negozio. Avevamo proposto anche di installare in via Mazzini, gli ombrelli ‘volanti’ bianchi e azzurri per festeggiare la promozione della Spal in serie A, ma niente…

Anche Savonarola tifa Spal

di Francesca Ambrosecchia

Sciarpe e bandiere bianco azzurre popolano la città!
La Spal è in A!
La scorsa settimana, dopo ben 49 anni, la squadra ferrarese è tornata in Serie A e anche il Savonarola si è fatto contagiare dall’aria di festa che ormai si respira da settimane.
Per la società e i tanti tifosi è un sogno che si avvera e anche chi “il calcio non mi interessa!” è stato trascinato dal clima di festa in Piazza Trento Trieste appena avuta la conferma della promozione. È difficile non saltellare durante i cori che vengono cantati a gran voce, ci si sente tutti un po’ parte di questo pezzo di storia calcistica che riguarda la nostra città: ora anche noi, non solo i nostri genitori o nonni, abbiamo visto e vissuto questo momento.
La squadra a strisce bianche e azzurre ha festeggiato questo nuovo traguardo poco dopo un anno dal passaggio in serie B. Tutti questi successi in davvero poco tempo se si pensa che solo cinque anni la situazione del club era incerta.
Tutti si sentono un po’ spallini adesso: una squadra che torna tra le grandi, una città che anche grazie a questo viene valorizzata e un rinsaldato legame tra tifosi, società, allenatore e giocatori.

La bellezza esiste?

di Francesca Ambrosecchia

La “bellezza” può essere al tempo stesso, concetto astratto ed estremamente concreto.
È un qualcosa che permane nella nostra società: nelle relazioni, nel mondo del lavoro, nei condizionamenti che provengono dai mass media ecc. Ne siamo circondati.
Noi stessi abbiamo un ideale di bellezza che possiamo configurare in una persona, in un oggetto o in una realtà non così percepibile.
Chi di noi può affermare con certezza di non badare all’aspetto fisico quando incontra per la prima volta una persona? Esulando da un ambito così soggettivo, la bellezza spesso comporta agevolazioni in svariati ambiti: è giusto che questa permetta ad alcuni soggetti di essere preferiti rispetto ad altri?
Il concetto di bellezza muta non solo da soggetto a soggetto ma anche nel corso del tempo. Col trascorrere dei secoli la letteratura e l’arte ne hanno dato una propria visione e con questa influenzato la sua percezione in ottica ampia.
Come non citare l’800 e l’affermarsi nella sua seconda metà dell’estetismo, movimento artistico e letterario che proprio in questo periodo raggiunge il suo massimo splendore. Con l’affermarsi di questa corrente, anche in ambito filosofico, la bellezza e tutto ciò che è “esteriore” ed “estetico” prevale sul resto tanto da credere che non si possa indagare oltre all’aspetto esteriore della natura. Allo stesso tempo tutto ciò che è oggettivo non esiste. È necessario basare i propri ragionamenti sulla personalità soggettiva del singolo.

“La bellezza non può essere interrogata: regna per diritto divino”
Oscar Wilde

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

Giovanni stai buono!… Inno al sogno americano

«Se volete chiamare il Rock’n’Roll in un altro modo, chiamatelo Chuck Berry», così diceva John Lennon riguardo al recentemente scomparso genio della musica.
Chuck Berry fu il primo vero Rock’n’Roller e con hit quali Maybelline, Rock’n’Roll Music, Roll Over Beethoven e l’indimenticabile Johnny B. Goode aprì le porte alla generazione dei giganti, quella di Elvis Preasley, dei Beatles e dei Rolling Stones.

“Deep down in Louisiana close to New Orleans
way back up in the woods among the evergreens
there stood a log cabin made of earth and wood
where lived a country boy named Johnny B. Goode
who never ever learned to read or write so well
but he could play a guitar just like a-ringing a bell.”

Johonny B. Goode è una canzone autobiografica che narra la storia di un ragazzo povero, che vive in una casetta di legno a New Orleans. Privo di denaro e di istruzione, costui ha il dono del talento musicale. Nonostante la sua timidezza è incitato dalla madre a perseguire il sogno della musica.

“Go go! Go Johnny go!
Go! Go Johnny go!
Go! Go Johnny go!
Johnny B. Goode!”

Il ragazzo protagonista, oltre a raffigurare Chuck Berry (che fra l’altro era nato in Goode Avenue, nel Missouri), è metafora del Sogno Americano, del self made man, l’uomo che diventa qualcuno di importante partendo da zero, disegnando il proprio destino e compiendolo tramite i propri sacrifici. Proprio questo è ciò che aveva fatto Chuck Berry:

“He used to carry his guitar in a gunny sack
go sit beneath the tree by the railroad track.
Oh, the engineer would see him sittin’ in the shade
strummin’ with the rhythm that the drivers made
the people passing by, they would stop and say
“Oh my, but that little country boy could play.”

Chuck Berry aveva passato settanta dei suoi novant’anni in musica, suonando con musicisti bianchi e neri, più vecchi e più giovani di lui e, caso più unico che raro, fu riportato al successo dalla stessa generazione che negli anni ’60 aveva preso il suo posto. Con il suo carattere schivo e irrequieto, Chuck rimarrà un’icona della musica intesa come linguaggio universale.

“His mother told him, “Someday you will be a man,
and you will be the leader of a big ol’ band
many people comin’ from miles around
to hear you play your music when the sun go down.
Maybe someday your name’ll be in lights
sayin’ ‘Johnny B. Goode tonight!'”

Johnny B. Goode (Chuck Berry, 1958):

Conservatorio post sisma-Concluso l’intervento di consolidamento finanziato dalla regione

Da Organizzatori

In occasione dell’anniversario del secondo evento sismico che interessò l’Emilia nel 2012, quello del 29 maggio, sono stati conclusi gli interventi di consolidamento finanziati dalla Regione dopo il terremoto.
Dopo la rimozione dell’amianto, presente sulle superfici perimetrali e sul controsoffitto dell’Auditorium, intervento che si è concluso nell’ottobre 2013 ed è stato finanziato con i fondi MIUR e della Provincia di Ferrara per consentirne l’utilizzo scolastico e renderlo funzionale anche ai fini della riapertura pubblica. Come ha spiegato l’architetto Clara Coppini (Responsabile unico del procedimento che ha seguito gli interventi), tali opere, rendendo visibili le pareti ed ispezionabile il sottotetto, hanno consentito verifiche volte al ripristino dei danni provocati dal sisma nei corpi edilizi del Conservatorio. “Benché nel Programma della Regione Emilia Romagna fosse inserito già dalla sua prima redazione – spiega Clara Coppini – l’intervento di 260 mila euro, solo dal febbraio 2014 il Conservatorio si trova ad esserne soggetto attuatore. Dopo la redazione del progetto generale dell’edificio scolastico integrato nelle componenti architettonica, strutturale, impiantistica per il miglioramento sismico delle strutture dell’Auditorium (in base ai fondi regionali) e per i primi interventi impiantistici ed edili (in base ai fondi MIUR e della Provincia di Ferrara), nel corso dell’anno 2016 i lavori sono stati infatti appaltati ed eseguiti”. Gli interventi sono iniziati il 16 maggio 2016  e si sono conclusi il 12 gennaio del 2017. Hanno riguardato soprattutto il grande volume dell’Auditorium, ma anche alcune porzioni del complesso architettonico quali il vano scale e le strutture di copertura del corpo di fabbrica con gli uffici amministrativi e la facciata prospiciente piazza Sant’Anna con gli elementi ornamentali di coronamento atterrati dal sisma. I lavori sono stati appaltati all’impresa GEO Costruzioni S.r.l. di Formignana (Fe).
In parallelo all’esecuzione dei lavori di riparazione post-sisma, è stato inoltre elaborato il progetto definitivo relativo ai lavori di restauro e recupero funzionale dell’Auditorium del Conservatorio “G.Frescobaldi” e di ambienti ad esso funzionalmente connessi. Tale progetto, dell’importo complessivo di euro 1.535.000,00, ha ottenuto i pareri di Soprintendenza e Vigili del Fuoco, ed stato approvato dal CDA del Conservatorio in data 19 maggio 2017, con l’intenzione di attivare la fase esecutiva anche in relazione alla possibilità concreta di accedere a fondi ministeriali. “Contestualmente all’intervento di consolidamento post sisma finanziato dalla Regione – commenta Francesco Colaiacovo, presidente del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara – abbiamo proceduto alla progettazione del restauro dell’Auditorium, per il quale siamo ora in attesa del finanziamento statale: abbiamo già approvato il progetto definivo e stiamo per procedere all’assegnazione dell’incarico per la progettazione esecutiva”.

L’APPUNTAMENTO
Chiavi di lettura, il trionfo della Spal attraverso voci e ricordi dei cronisti sportivi

Per tutti quelli che non hanno mai smesso di sognare… A suggello di due campionati entusiasmanti la Spal ha ritrovato la serie A dopo 49 anni di attesa. L’ultimo appuntamento del ciclo “Chiavi di lettura, opinioni a confronto sull’attualità” organizzato da Ferraraitalia, ha per titolo “Biancoazzurro è il colore che amo: la Spal ieri, oggi e domani”. Ne saranno protagonisti i cantori dell’impresa biancoazzurra: Mauro Malaguti del Resto del Carlino, Marco Nagliati della Nuova Ferrara, Alessandro Sovrani di Telestense, Alessandro Orlandin dello Spallino. Coordina Sergio Gessi, direttore di Ferraraitalia.
L’incontro, in programma domani (lunedì 29) alle 17, come sempre si terrà nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea.

sindaco-comacchio-fabbri

Marco Fabbri candidato sindaco

Da Organizzatori

Con riferimento all’invito pervenuto dal Circolo Legambiente Delta del Po di Comacchio e sentito
per le vie brevi il presidente Marino Rizzati siamo a comunicare quanto segue.
In questi cinque anni l’attuale amministrazione comunale ha sempre sostenuto e partecipato attivamente alle iniziative organizzate sul territorio,quale ad esempio “Puliamo il mondo”.
Rispetto all’iniziativa in programma nella giornata odierna,spiace comunicare la mancata partecipazione alla stessa,in quanto come riferito dallo stesso presidente Rizzati è previsto un
dibattito politico tra i candidati Sindaci senza avere alcuna informazione preventiva sulle modalità
di svolgimento.
Non ci siamo mai sottratti al confronto,ma in tale occasione non è garantita la disciplina della par
condicio, non essendo previsto un moderatore né stabiliti i criteri del confronto.
In piena campagna elettorale devono infatti essere osservati e garantiti i criteri di imparzialità,
equità,completezza, correttezza,pluralità dei punti di vista ed equilibrio delle presenze dei
soggetti politici.
L’organizzazione di eventi pubblici da parte del circolo a supporto di altri candidati e le
affermazioni contenute nel comunicato come ad esempio “Dannosa gestione delle dune del
litorale! comacchiese” non! solo non tengono in considerazione gli interventi ambientali realizzati
(bonifica bagno polizia con! ripristino dune, convenzione pubblico-private per salvaguardia dune
Lido Nazioni e Lido Scacchi,acquisizione da parte del Comune delle pinetine di! Spina…),ma
evidenziano altresì un atteggiamento non propositivo e pregiudiziale,già espresso più volte nei
confronti dell’Amministrazione, anche pubblicamente.

Il M5s chiede benefici per gli esercenti no slot

Da M5s Ferrara

Lunedì 29 maggio si discuterà in Consiglio comunale a Ferrara la proposta del Movimento 5 Stelle di dare benefici concreti agli esercenti che, pur potendo, scelgono di non installare nei loro locali macchinette mangiasoldi per il gioco d’azzardo, privandosi, per motivi etici, di potenziali guadagni. Nell’Ordine del Giorno presentato dal consigliere Claudio Fochi, si chiede anche all’Amministrazione di dare maggiore visibilità al marchio ‘Slot free E-R’.
Nella fattispecie, ciò che si propone di attuare è un criterio di premialità per la concessione di contributi, finanziamenti e facilitazioni nei bandi comunali che consiste in un punteggio aggiuntivo del 5%. Riteniamo infatti, che il marchio ‘Slot free Emilia-Romagna’, non richiesto finora da alcun esercente del nostro territorio (come risulta dalla risposta del Comune a una interrogazione del consigliere Fochi), debba essere più di una semplice e decorativa vetrofania. Perciò auspichiamo che le forze politiche di maggioranza e l’attuale Giunta, impegnata in passato a organizzare banchetti nel centro storico della Città per sensibilizzare sui rischi della ludopatia, accolgano la nostra richiesta di sostenere in modo tangibile gli esercenti No Slot

I Beatles e Cattelan sul grande schermo

Da Organizzatori

Una settomana all’insegna della musica e dell’arte all’Apollo Cinepark con un doppio appuntamento da non perdere.
Martedì 30 e mercoledì 31 alle ore 21.00 in sala il documentario sui Fab Four, “The Beatles: Sgt Pepper & Beyond” e – per la rassegna La Grande Arte al Cinema arriva “Maurizio Cattelan – Be right back”.
“The Beatles: Sgt Pepper & Beyond” è un evento celebra nei cinema il 50esimo anniversario dell’uscita dell’album forse più importante nella storia della musica rock: arriva nelle sale The Beatles: Sgt Pepper & Beyond, la pellicola che racconta i 12 mesi cruciali della carriera dei Fab Four. Nel film immagini e interviste inedite raccontano il periodo magico degli Abbey Road Studios, la nascita di canzoni diventate leggenda come Lucy In The Sky With Diamond, Getting Better o A Day In The Life e il lancio dell’album che più di ogni altro scrisse le pagine di una band diventata mito. Un nuovo capitolo per approfondire quell’avventura che forse è ancora oggi la più rivoluzionaria del panorama culturale mondiale.
Per l’appuntamento con l’Arte al cinema, Maura Axelrod in “Maurizio Cattelan: Be Right Back” racconta uno dei personaggi più ironici dell’arte del nostro tempo, intervistando curatori, collezionisti, luminari del mondo dell’arte (ed ex-fidanzate) su ciò che rende unico l’autore di opere come La nona ora (che mostra Papa Giovanni Paolo II colpito da un meteorite) eHim (che ritrae Hitler in ginocchio, come uno scolaretto intento a pregare). Dopo un periodo in cui si è specializzato in opere basate sulla tassidermia, Cattelan ha cominciato infatti a creare statue di cera a grandezza naturale dedicate a personaggi famosi: da qui sono nati alcuni dei suoi pezzi più celebri, come la sua Untitled, in cui da un buco nel pavimento esce l’autoritratto dell’artista.

Rievocazione Storica Pomposia Imperialis Abbatia- Pomposa di Codigoro 2-3-4 giugno 2017

Da Organizzatori

Codigoro. Anche quest’anno la suggestiva Abbazia di Pomposa farà da cornice alla rievocazione storica medievale, giunta ormai alla sua quindicesima edizione.
L’evento “Pomposia Imperialis Abbatia”, che prenderà il via venerdì 2 giugno, per proseguire sabato 3 e domenica 4 giugno, offre un’imperdibile occasione di svago, cultura ed appuntamenti enogastronomici, in un’ambientazione medievale che ricostruisce contesti, tradizioni e costumi d’epoca.
Il ricco programma prevede gare di sbandieratori, tornei di arcieri, combattimenti di armigeri, spettacoli di fuochi e cortei storici, scene di vita medievale nei borghi e giochi d’epoca per i più piccoli, mercati medievali nelle vie delle Erbe e delle Arti, degustazioni di menù medievali presso i ristoranti locali e i Borghi e taverne del Parco Abbaziale.
Sabato 3 giugno, lo scrittore Marcello Simoni presenterà i luoghi pomposiani che hanno fatto da sfondo ai suoi romanzi. Inoltre, grazie all’associazione Pomposa Eventi, sarà possibile visitare il campanile della millenaria abbazia (sabato anche in notturna).
La manifestazione, oltre al patrocinio del Comune di Codigoro e del Polo Museale Emilia Romagna, prevede il coinvolgimento sinergico e la partecipazione di diverse associazioni locali, prima fra tutti la Pro Loco Codigoro, il gruppo teatrale Gad- Amici del Teatro e la Compagnia San Michele, la Scuola di Musica Simaryllon di Codigoro, che allieterà tutti i presenti con musiche medievali, l’Istituto Comprensivo di Codigoro con laboratori didattici.
Per informazioni sono a disposizione del pubblico gli infopoint dello Iat Abbazia di Pomposa (0533719110 – iatpomposa@comune.codigoro.fe.it) e l’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune di Codigoro (0533729506 0533729571 0533729574 – www.comune.codigoro.fe.it).
Disponibile anche la pagina Facebook dell’evento all’indirizzo: http://www.facebook.com/events/1886775911559843

“Tumulto”: una Graphic Novel a quattro mani

Da Arci Ferrara

Due motocicliste punk in sella ad una vecchia Virago verso la Drina

Nella programmazione del Festival dei Diritti, c’è un imperdibile appuntamento con due giovani donne pisane, Alice Milani e Silvia Rocchi, che hanno deciso di collaborare alla stesura di una graphic novel dal nome “Tumulto”.
Le autrici presenteranno il loro libro martedi 30 maggio alle ore 17.30 presso il Circolo Arci Bolognesi (Piazzetta S. Nicolò 6 – Ferrara), a seguire aperitivo con le autrici e firmacopie .
Tumulto, edito da Eris Edizioni, è una graphic novel, un lavoro di stupefacente intensità pittorica, artistica e stilistica realizzata a quattro mani. Il libro nasce dall’esperienza autobiografica di un viaggio di due amiche in sella ad una moto nell’ex Jugoslavia, dove alternandosi alla guida, su strade impervie e sotto qualsiasi tempo, sono intenzionate a raggiungere la Drina. La Drina è un fiume che scorre al confine tra Montenegro e Bosnia-Erzegovina e non sfocia nel mar Adriatico ma va verso nord-est, gettandosi nelle acque del Danubio.
Entrambe le artiste, classe 1986, fanno parte del collettivo “La Trama”. Alice Milani ha studiato pittura a Torino e si è specializzata a Bruxelles, il suo primo romanzo a fumetti è stato Wisława Szymborska, si dà il caso che io sia qui (BeccoGiallo), biografia a fumetti di una delle più apprezzate voci del Novecento. Silvia Rocchi, invece, realizza da tempo fumetti autoprodotti, è autrice per BeccoGiallo delle biografie a fumetti di Alda Merini (Ci sono notti che non accadono mai) e di Tiziano Terzani (L’esistenza delle formiche), vince nel 2015 il premio “Nuove Strade”, assegnato ai giovani disegnatori dal Festival Napoli Comicon.
Le due protagoniste sbaragliano ogni stereotipo di genere, regalando due ritratti femminili forti, atipici, di due giovani donne in viaggio verso se stesse e la Drina, due motocicliste con un passato da musiciste punk, alla ricerca di quel tipo di riappacificazione con se stesse fondamentale per affrontare il futuro a testa alta.
Lungo il fiume ricorre un detto: “non puoi raddrizzare le curve della Drina”. Una metafora utilizzata per descrivere il carattere indomabile del fiume e più in generale dell’essere umano, eccolo il Tumulto che dà il titolo al libro.
La manifestazione è promossa dal Festival dei Diritti e I.T.A.C.A. migranti e viaggiatori: Festival del turismo responsabile, in collaborazione con Regione Emilia Romagna, Provincia e Comune di Ferrara.

Passeggiata nella storia Rossettiana

Da Arci Ferrara

Dal Quadrivio alla Porta degli Angeli: alla scoperta di luoghi meravigliosi fuori dal tempo

Nell’ambito del Festival dei Diritti di Ferrara “NOI – ALTRI. Diritti, Lavoro, Diversità”, già alla XV Edizione, è in programma un breve itinerario alla scoperta delle bellezze architettoniche e di alcuni luoghi nascosti della città ferrarese con lo storico Francesco Scafuri.
L’appuntamento è previsto per martedì 30 maggio alle ore 17.00 con ritrovo davanti all’ingresso del Parco Massari (Corso Ercole I d’Este n° 40).
I partecipanti procederanno a piedi (o con bicicletta a mano) guidati dallo storico Francesco Scafuri e dalla partecipazione straordinaria dell’architetto Francesco Ceccarelli (Università di Bologna) che da anni si dedicano allo studio della città di Ferrara.
Un viaggio nel tempo, ricco di storia, curiosità e personaggi straordinari alla scoperta del Quadrivio Rossettiano, dell’Addizione Erculea e di alcune delizie estensi fino ad arrivare alle mura nord.
Sarà l’occasione per illustrare al pubblico aspetti poco noti o inediti di strade, piazze ed edifici di pregio, ripercorrendo una delle strade più belle d’Europa, Corso d’Ercole I D’Este, si arriverà al Quadrivio per immergersi in un itinerario artistico-storico-culturale.
La partecipazione è gratuita e non è necessaria prenotazione.
La manifestazione è promossa dal Festival dei Diritti e I.T.A.C.A. migranti e viaggiatori: Festival del turismo responsabile, in collaborazione con Regione Emilia Romagna, Provincia e Comune di Ferrara.

Saggio di violino alla Boiardo lunedì 29 maggio

Da Organizzatori

Saggio finale di violino alla Boiardo, lunedì 29 maggio alle 17 nella sede di via Benvenuto Tisi, protagonisti tutti gli allievi dell’indirizzo musicale.
Per l’occasione si esibiranno Victor Sirbu, Giulia Taibi, Gaia Pozzato, Veniamin Patrasanu, Andrei Banu, Jack Custodio, Camilla Bianchi, Alice Paganini, Simona Tufa, Sara Tafani, Alex D’Ecclesis, Giorgio Travagli, Olga Afonkina, Giulia Piccolo, Giorgia Molon, Luca Pavanini, Thomas Montesi, Gabriele Fortini, Denis Anton, Matteo Cara, Francesca Collina e Delia Anton.
Gli studenti eseguiranno brani tratti da vari metodi didattici e Delia Anton il primo movimento del Primo Concerto per violino di Mozart.

Cento alla giornata del ringraziamento dei volontari a Bologna

Da Organizzatori

Ai terribili terremoti che hanno colpito l’Italia Centrale dallo scorso 24 agosto il sistema di Protezione Civile dell’Emilia Romagna ha risposto ‘presente’ ed è intervenuto a supporto delle popolazioni e delle Amministrazioni dimostrando una grande capacità in termini di prontezza, integrazione e mantenimento nel tempo dell’alto livello di impegno richiesto.
Per dare il giusto merito a tutti coloro che hanno operato si è svolta oggi la giornata di ringraziamento, preceduta, in mattinata, dagli Stati Generali del Volontariato di Protezione Civile della Regione, organizzati da Paola Gazzolo, assessore Regionale alla Protezione Civile, da Daniele Manca, presidente Anci Emilia-Romagna, e Volmer Bonini, presidente Comitato di Coordinamento del volontariato di protezione civile. Un evento tenutosi al Parco Nord di Bologna, alla presenza anche del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e del Commissario Straordinario alla Ricostruzione Vasco Errani.
Hanno partecipato il sindaco Fabrizio Toselli, il presidente del Consiglio comunale Matteo Veronesi, una rappresentanza dell’unità di Protezione Civile Ana e le ispettrici di Polizia Municipale Silvia Rossi e Federica Coppo, che hanno prestato servizio a Montegallo.
«Una nuova occasione – afferma il primo cittadino centese – per ringraziare i nostri volontari per quanto fanno e hanno fatto: per dare merito del loro fondamentale operato alle associazioni che hanno dimostrato il loro valore una volta di più nelle aree tragicamente colpite delle Marche. Concordo inoltre con chi ha rimarcato che è giusto esprimere gratitudine ai volontari che hanno prestato la loro attività, ma anche a quelli che non sono potuti partire, pur pronti e desiderosi di portare il loro aiuto».
L’iniziativa ha permesso un nuovo incontro fra Toselli e il sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti, uniti dall’amicizia nata dalla staffetta di solidarietà che ha portato i moduli scolastici di XII Morelli nel centro del maceratese.
«Mi sono riconosciuto nelle parole dei colleghi, i sindaci di Senigallia, di Montegallo, di San Severino Marche e di Caldarola. Come noi nel 2012 hanno trovato nei volontari giunti nei loro paesi la forza per guardare con fiducia al futuro».

Di corsa per le strade del cratere per non dimenticare

Da Organizzatori

Sulle strade del cratere, a passo di corsa, per non dimenticare e guardare avanti con fiducia. La staffetta podistica non competitiva commemorativa del terremoto è arrivata nel cuore di Cento sabato 27 maggio, poco più tardi delle 16.30, sfidando il caldo di questa soleggiata giornata di tarda primavera. Agli atleti provenienti da Sant’Agostino, si sono dunque uniti i runner locali, coordinati dalla Polisportiva Centese che collabora all’organizzazione della manifestazione benefica., che raccoglie fondi per realizzare progetti di ricostruzione in ambito sportivo.
Ad accoglierli in piazza Guercino il vicesindaco Simone Maccaferri. «Questa iniziativa è sicuramente importante nel contribuire a custodire la memoria di ciò che è stato – ha affermato -. È bene darvi continuità per ricordare quanto ci è successo in una maniera sana: così che lo sport, con lo spirito di gruppo e aggregante che lo contraddistingue, sia parte integrate di quegli eventi che ci accompagnano nella ripartenza».
Dopo il ristoro, il gruppo infoltito dai podisti centesi ha lasciato la città diretto a San Matteo della Decima, per poi raggiungere Crevalcore, punto di arrivo per le otto staffette.

Ferrara: solo l’ultima di una lunga serie di buone ragioni per gioire dell’arrivo di un nuovo vescovo.

Da Organizzatori

Oltre il danno, la beffa, verrebbe da dire..
Non solo abbiamo assistito pochi giorni fa alla tragica morte di 22 persone mentre godevano di
uno spettacolo musicale in una lontana città inglese (lontana? quanti sono i figli di italiani che
studiano e/o lavorano in Regno Unito?) ma abbiamo sopportato anche che il nostro vescovo
locale, sfruttando l’occasione di un evento così drammatico in modo da garantirsi il massimo della
rilevanza mediatica, ci dispensasse per l’ennesima volta la sua delirante e soprattutto caricaturale
visione del mondo e della storia.
Sarebbe interessante tradurre in inglese la lettera che il vescovo di Ferrara-Comacchio ha scritto
dopo la strage di Manchester per poi inviarla al Manchester Evening News e al theguardian.com
affinché i genitori e i parenti dei ragazzi rimasti uccisi nell’attentato possano – loro stessi attraverso la loro reazione – farci capire se ciò che stiamo affermando è sbagliato poiché nelle parole del nostro vescovo avranno sentito vicinanza, compassione e solidarietà.
Oppure – al contrario – qualora al già immane dolore che li attanaglia, se ne dovesse aggiungere
altro a causa delle tristi, lontane, accusatorie e offensive episcopali parole, capiremo che la nostra
analisi è giusta.
Infatti, ci chiediamo: veramente è spinto da amorevole e paterna comprensione colui che,
rivolgendosi alle giovani vittime dell’attentato, scrive loro queste belle parole “Carissimi figli,…mi sento di chiamarvi così anche se non vi conosco……..vi ho sentiti legati a me in un modo
speciale…” e poi, poche righe dopo, dice loro:
• siete venuti al mondo, molte volte neanche desiderati, e nessuno vi ha dato delle
‘ragioni adeguate per vivere’
• vi hanno messo nella società con due grandi principi: che potete fare quello che
volete perché ogni vostro desiderio è un diritto; e l’importanza di avere il maggior
numero di beni di consumo.
• siete cresciuti così, ritenendo ovvio che aveste tutto. E quando avevate qualche
problema esistenziale/c’era già pronta la seduta psicanalitica per risolvere questo
problema.
• si sono solo dimenticati di dirvi che c’è il Male.
• siete morti così, quasi senza ragioni come avevate vissuto
• non vi hanno aiutato a vivere
• (n.d.r. la) Madonna $stringendovi nel suo abbraccio, vi consolerà di questa (n.d.r.
vostra) vita sprecata, non per colpa vostra ma per colpa dei vostri adulti
• I vostri adulti non dimenticheranno di mettervi sui marciapiedi i vostri peluche, i
ricordi della vostra infanzia, della vostra prima giovinezza. E poi tutto sarà archiviato
nella retorica di chi non ha niente da dire di fronte alle tragedie perché non ha niente
da dire di fronte alla vita.
Scrivere la lettera rivolgendosi direttamente alle vittime morte è un artificio retorico molto furbo.
E’ chiaro che le giovani vittime non sentiranno mai (per fortuna!) quelle parole.
Ma tanto quelle parole, anche se strategicamente il vescovo usa un furbesco “impersonale” per
declinare i verbi e non usa mai le parole “i vostri genitori” ma usa più cautamente l’espressione “i
vostri adulti”, non sono rivolte alle giovani vittime morte ma sono gravemente rivolte ai loro genitori
.
Quei genitori sono quindi indirettamente e gravemente accusati di non avere allevato i figli
secondo il giusto senso della vita: non li avrebbero portati – si desume – ad un concerto di una pop
star internazionale altrimenti!
E’ questo l’unico collegamento logico che – con tutti gli sforzi cognitivi possibili – si riesce a
ravvisare tra le episcopali invettive e l’inutile morte, come inutile era la loro vita, di queste 22
povere persone.
La cosa deprimente da un punto di vista umano ( ancora prima che cristiano) è che il vescovo sa
che i genitori delle vittime si stanno letteralmente liquefacendo di dolore in questo momento: ha
ben presente che qualsiasi persona sedicente cristiana (figuriamoci un vescovo!) non può infierire
sul dolore di chicchessia anche qualora colui che soffre, soffre a causa delle colpe di cui si è
macchiato.
Ma no! il pastore non rinuncia all’occasione di sfruttare la situazione di estrema tensione sociale e
dolore per cercare di convincere tutti riguardo a quello che lui da sempre va predicando.
Con quelle tristi parole in una finta lettera, il vescovo sta indirettamente dicendo a quei poveri
genitori (e anche a tutta la società ) le seguenti cose: “vedete ?! voi state piangendo i vostri figli,la carne della vostra carne!! ciò che è successo è colpa anche vostra perché se aveste.
• messo al mondo i vostri figli desiderati, e aveste dato loro delle ‘ragioni adeguate per
vivere’
• messo i vostri figli nella società con due grandi principi: che non possono fare quello
che vogliono perché ogni loro desiderio non è un diritto; e l’importanza non è di avere
il maggior numero di beni di consumo.
• fatto crescere i vostri figli ritenendo ovvio che non avrebbero potuto avere tutto. E
quando avevano qualche problema esistenziale/..non ci fosse stata per loro già pronta
la seduta psicanalitica per risolvere questo problema ma li aveste portati in Chiesa per
trovare una risposta
• detto ai vostri figli che c’è il Male, il demonio in carne ed ossa (forse col forcone in mano
ci viene da chiedere?)
• fatto vivere ai vostri figli una vita sensata, insegnando loro il senso della vita avendo
chiaro prima di tutto voi quale è il senso della vita.
• se in definitiva aveste aiutato i vostri figli a vivere (quindi che razza di genitori siete se non
lo avete fatto ?!)
tutto ciò non sarebbe successo !! non ci troveremmo a piangere i vostri figli così quasi senza
ragione, perché tutta la società sarebbe diversa..e tutti sarebbero consapevoli che siamo dentro e
dobbiamo combattere, una guerra di religione…!!”
La parte finale della lettera è poi sconcertante: vengono giudicate e condannate a priori eventuali
forme e modi di esprimere la pietà verso i propri piccoli defunti….
Si parla di non liturgici funerali celebrati all’aria aperta; si condannano quegli amici e quei genitori
delle giovani vittime che aggrappandosi a qualsiasi cosa che possa dare loro un po’ di
consolazione (che -è vero!- a volte può prendere forme discutibili) piegati e inebetiti dalla
disperazione metteranno il peluche preferito del proprio piccolo figlio saltato in aria e fatto a pezzi
nel luogo stesso dove questo è accaduto….
La frase “E poi tutto sarà archiviato nella retorica di chi non ha niente da dire di fronte alle
tragedie perché non ha niente da dire di fronte alla vita” è il suggello di chi ha in disprezzo le
persone nonostante il Signore o per meglio dire la Vita (poiché il Signore non vuole certo la morte
dei suoi figli) quelle stesse persone le stia mettendo a dura prova attraverso la perdita di un figlio.
Di fronte a tanta insensibilità e disumanità ci sentiamo disarmati ma allo stesso tempo ci
domandiamo come possa la Chiesa ancora oggi sopportare che il popolo di Dio – troppo spesso
abituato all’obbedienza, alla passività e poco al discernimento secondo coscienza – rischi di
credere a quelle parole che – seppur vergate da un successore degli apostoli – non
esprimono affatto la “visione cattolica” sul bene e sul male, sul mondo e sulla storia.
Chiederemmo ai già citati giornali inglesi – ai quali potremmo inviare perché venga pubblicata la
versione inglese della lettera del vescovo di Ferrara – di poter avere le eventuali lettere di risposta.
Saremmo curiosi di sapere cosa potrebbe scrivere in risposta a tanta insensatezza, un generico
cittadino di Manchester, oppure un genitore di qualche vittima; un marito che ha perso la propria
moglie insieme alla quale, ogni santo giorno e con fatica, stava crescendo dei figli sforzandosi di
educarli al meglio.
Per concludere i ragionamenti intorno a questa (doppiamente) triste vicenda …e per buttarla un po’
sul leggero, oltremodo confortati dal sapere che una parte del clero della diocesi di Ferrara e
Comacchio si dissocia dalle esternazione del suo pastore, ci sentiamo di liquidare la questione
attraverso una sola ed efficace citazione cinematografica tratta dal film “ un sacco bello” del più
noto regista comico romano tuttora vivente Carlo Verdone.
Rivolgendosi al nostro ormai emerito vescovo ci viene da dire :“ manco le basi del mestiere
te ricordi$..!!!!“ e poi passeremmo oltre come oltre è già oggi la Chiesa di Ferrara e
Comacchio!
Ferrara 27 Maggio 2017