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Giorno: 21 Giugno 2017

Come Suonano le Stelle

Da Ascom Ferrara

Sotto le Stelle…Musica ed Immagini: verrà allestito nel retropalco della manifestazione nella sua location più ampia in piazza Castello (a partire dal 28/06) una sorta di vera e propria retrospettiva fotografica che “immortala” (ed è proprio il caso di dirlo) vent’anni di musica, emozioni e immagini di Ferrara Sotto le Stelle: dal 1996, diciotto selezionati scatti (realizzati dalla mano di Luca Gavagna, fotografo ufficiale della manifestazione) che ripercorrono in modo ideale gli oltre trecento artisti che hanno calcato la piazza di Ferrara all’ombra del Castello Estense. Un modo per dare voce ai ricordi alle emozioni e rendere più appeal il retropalco che guarda piazza della Repubblica. La manifestazione ha preso il via peraltro ieri sera (20 giugno) nell’altra location più raccolta nel cortile interno del Castello.
“Per noi di Ferrara Sotto Le Stelle – spiega Elisa Giusti presidente ed anima di Ferrara Sotto le Stelle – è molto importante rivolgerci al pubblico dentro e fuori le mura ferraresi, mantenendo il legame con il territorio, in particolare con il centro storico che ci ospita. Questa sinergia è uno degli elementi che ha contribuito al successo della manifestazione. I nostri concerti trovano terreno fertile nel cuore pulsante della cittá, luogo di incontro e di turismo, che aggiunge magia alle esibizioni degli artisti in cartellone”
“E’ un modo per abbellire e vivacizzare – spiega Davide Urban direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara – questa piazza ribattezzata simpaticamente piazza del Gusto. Musica ed Immagini sono un’occasione in più per rendere attraente questo luogo che ha vinto il degrado grazie alla passione dei suoi operatori commerciali in un progetto pilota e dal valore esemplare con il sostegno di Ascom e dell’Ente Camerale. Un format che intendiamo esportare in altri luoghi della nostra città”. Un’iniziativa che rende ancora più appeal piazza della Repubblica o come è stato ribattezzata piazza del Gusto “Offre – ribadisce l’assessore al Commercio Roberto Serra – la piacevolezza di un aperitivo o di una cena all’aperto ed in in giugno una mostra fotografica dedicata a Ferrara sotto le Stelle. Un modo intelligente per arricchire l’offerta di questa meta, un grazie ad Ascom per la novità e per l’accordo raggiunto con coloro che curano i concerti estivi”.
Da oltre 20 anni di concerti nelle più belle Piazze di Ferrara la filosofia di Ferrara sotto le stelle e dell’Arci è sempre stata quella di coinvolgere e collaborare con gli esercizi pubblici e privati – sottolinea Paolo Marcolini di Arci Ferrara – presenti nei luoghi in cui venivano proposti gli show. Si tratta di una sinergia che testimonia l’importanza di fare rete tra soggetti che, con strumenti diversi, si occupano di mantenere relazioni e di offrire ai cittadini non solo beni ma anche momenti di incontro.Questa iniziativa desidera richiamare quel senso sociale e relazionale che accomuna ristoratori, albergatori ed associazioni culturali che producono eventi.
Le riflessioni finali nelle parole di Massimo Maisto vicesindaco in passato referente delle primissime edizioni di Ferrara Sotto le Stelle che conclude così: “Ferrara sotto le stelle dal 1996 è uno dei cardini del programma estivo di Ferrara città d’arte e di cultura. Sempre nelle nostre bellissime piazze (Castello, municipale, Ariostea, cortile castello). Sono centinaia di migliaia gli spettatori da tutta Italia che hanno assistito ai concerti dei loro beniamini in uno scenario irripetibile. Noi ferraresi siamo giustamente un po’”viziati” da questa grande qualità ma rivedere queste foto ci racconta del perché il festival rimane una punta di diamante tra i festival del nostro Paese. Sono passati veramente alcuni dei più grandi artisti del nostro tempo. Mi raccomando però nessuna nostalgia: Ferrara sotto le Stelle è ancora viva e vivace e anche quest’anno ha un gran bel programma.”. E tra i nomi di questi 20 anni sotto le stelle: dai cantautori italiani a Bob Dylan, dalla sperimentazione alle nuove scoperte del rock alternativo, Gruppi come i Radiohead, star mondiali della world music come Caetano Veloso e Mercedes Sosa. Passando da David Byrne e Lou Reed.

Giulia Gianni presenta il libro “Stiamo tutti bene”

Da Ibs

Venerdì 30 giugno ore 21:30 presso la libreria Ibs+Libraccio di Ferrara per la rassegna “Drink & Book”
In collaborazione con Circomassimo Arcigay e Arcilesbica Ferrara e con Famiglie Arcobaleno

Questa è la storia di Giulia, della bionda e della loro decisione di avere un bambino e di mettere su famiglia. Giulia e la bionda sono pronte. Ma il mondo è pronto per loro? E il loro futuro bambino, che le aspetta su un isolotto magico al largo del quale Giulia passa ogni tanto per dirgli ”Aspettaci! Stiamo arrivando!” riuscirà a traslocare dal mondo dell’immaginazione a quello della realtà?
Questa è la storia, vera, di un amore, di una maternità e di una famiglia. Non è vero che tutte le famiglie felici sono uguali. A guardar bene ci sono diversi modi di essere felici, diversi modi di essere famiglia, diversi modi di essere genitori. È vero, però, che questi diversi modi sono molto, molto vicini gli uni agli altri. Perché tutte le famiglie, e sono tante, sono alla fine uguali. E vanno chiamate famiglie.

“Mi sono imbattuto nel racconto di Giulia Gianni quando lei pubblicava su internet i capitoli della sua avventura di donna e di madre. Ho iniziato ad appassionarmi a questa storia, a ridere di gusto, a voler sapere come andava a finire. Ho voluto conoscere Giulia, per farle i complimenti e per dirle quello che pensavo. Che credevo fosse una scrittrice straordinaria. Che ero sicuro che la sua avventura, oltre che un romanzo sulle famiglie di oggi (sì, proprio il romanzo che avete adesso tra le mani) potesse diventare un film o una serie, e che se lei voleva mi sarebbe piaciuto aiutarla e provarci.
Ora la storia di Giulia è un bel libro. Che parla a tutti. Presto sarà una serie televisiva, anche questa capace di parlare a tutti. Perché quella dell’amore è davvero l’unica lingua che non conosce barriere e non tollera ostacoli, miopie, discriminazioni, resistenze retrograde e distinguo. E Giulia Gianni sa parlare questa lingua con proprietà. intelligenza e sorprendentemente una robusta dose di ironia”

A Mesola le storie di prodotti e produttori della zona deltizia

Da Organizzatori

Il 23 giugno alle 16.30 l’incontro aperto a tutti “Il paniere della Biosfera Delta Po”

Dopo i primi incontri dedicati agli operatori del settore turistico, venerdì 23 giugno alle ore 16.30, presso il Castello di Mesola, si terrà il convegno “Il Paniere della Biosfera Delta Po, storie di prodotti e produttori”. A fare gli onori di casa il sindaco di Mesola Gianni Michele Padovani, che insieme a Raffaella Donati (Presidente Slow Food Emilia Romagna), Chiara Longhi (GAL DELTA 2000) e Marco Roverati (Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Delta del Po) illustreranno le opportunità connesse al brand UNESCO per la promo-commercializzazione dei prodotti tipici della Biosfera Delta Po e le opportunità di finanziamento per le imprese agricole promosse dai GAL.
L’incontro vuole essere anche un momento di scoperta delle eccellenze enogastronomiche locali, con i racconti diretti di alcuni produttori come Giordano Finotello, direttore di CoSVA (Cooperativa di servizi e valorizzazione agricola), Tomiatti Giancarlo, direttore de Il Porco del Parco (allevamento di maiali con vendita diretta di prodotti derivati) e Mirco Mariotti, titolare de La Bottega del Vino (analisi, consulenza e viticoltura), Rossetti Emanuele, responsabile di produzione del Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine e uno rappresentante del Consorzio Pescatori di Goro.
L’incontro, moderato da Filippo Lenzerini di Punto 3 srl, è a ingresso libero e avrà una durata di circa 2 ore.

Lotta abusivismo e contraffazione

Da M5s

Le tecniche escogitate dalla produzione e dallo smercio di merce contraffatta per sfuggire i controlli delle Forze dell’Ordine si fanno sempre sofisticate. Contestualmente il “fatturato” (si fa per dire) del falso è in forte aumento e da lavoro parallelamente a sempre più numerosi venditori abusivi di merce contraffatta,non solo sulle nostre spiagge d’estate ma ovunque (non escluso il cortile del Castello Estense e il sagrato della nostra cattedrale dedicata a San Giorgio).
Poiché tale fenomeno in aumento comporta minor gettito fiscale, ingenti quantità di posti di lavoro
“regolari” sottratti all’occupazione e gravi danni alle industrie o imprese italiane e poiché è fortemente presente anche nella nostra città e nella nostra provincia, il M5S chiede, con un Ordine del Giorno presentato da Claudio Fochi, di potenziare non solo i controlli su contraffazione ed abusivismo ma anche le risorse umane e i mezzi in dotazione alle Forze dell’Ordine e alla Polizia Urbana deputate a contrastare e monitorare tali fenomeni.
Proprio nell’ultimo consiglio comunale (lunedì 19 giugno) è stata votata, anche dal M5S, una risoluzione del PD che certifica una preoccupante carenza strutturale di risorse umane delle Forze dell’Ordine dove si legge testualmente : “..progressiva e cronica mancanza di personale ….e… l’assoluta impossibilità di garantire i servizi fondamentali di sicurezza e tutela dell’ordine pubblico.. “
Parole tanto forti quanto terribilmente preoccupanti che dimostrano un totale cambio di registro
sostanziale e lessicale rispetto alla minaccia di una criminalità solo “percepita” e non sostanziale che il partito di maggioranza descriveva negli anni scorsi.
Condividiamo tali preoccupazioni del partito di maggioranza e ci auguriamo che il nostro appello venga
raccolto e implementato

Cerimonia dei diplomi al centro preformazione attoriale

Da Organizzatori

Oggi, come ogni anno, si è svolta la cerimonia dei diplomi del Centro Preformazione Attoriale di Ferrara, la prima scuola in Italia di recitazione per adolescenti. Stefano Muroni, ideatore e direttore artistico, e Massimo Malucelli, responsabile artistico della scuola, hanno consegnato i diplomi del corso biennale 2015/2017 a ben quindici allievi tra i 14 e i 20 anni: Alice Signorini, Giuseppe Palmese, Ana Maria Radoi, Irina Perrone, Irene Fraternali, Federico Viani, Erminia Franceschini, Greta Perrelli, Sofia Bassi, Chiara Mestieri, Gaia Camattari, Emma Dondi, Sara Bersanetti, Elisa Menegatti e Laura Astarita.
Anche i nove studenti del terzo anno hanno ricevuto l’attestato di partecipazione “Master Class”, come i cinque allievi del corso “Propedeutico”, tenuto da Valentina Sisini. Tra gli ospiti Valentina Casalini, responsabile dell’agenzia di viaggi Vulandra di Migliarino, che ha sponsorizzato i viaggi all’estero, in Francia e in Inghilterra, per quattro ragazzi della scuola.
Il CPA, infatti, ogni anno offre opportunità internazionali: due studenti partecipano alle lezioni dell’ERAC, Scuola Regionale per Attori di Cannes, due alla Sylvia Young Theatre School di Londra e altri due alla scuola Pabulo di Santiago de Compostela in Spagna. Queste opportunità, e molte altre, sono possibili anche grazie al finanziamento da parte del Comune di Ferrara.
Presenti anche i quattro allievi che a metà luglio parteciperanno al Giffoni Film Festival in qualità di giurati. Durante la cerimonia, è stato proiettato il cortometraggio realizzato dagli allievi diplomati – con la supervisione di Nicolò Ferrara – il quale andrà fuori concorso al Giffoni.
In chiusura della festa, il ristorante L’Archibugio ha offerto un ricco rinfresco a tutti gli allievi, ai numerosi genitori, parenti e amici intervenuti.

Contributo Unife alla missione spaziale cinese Insight

Da Unife

La prima missione di astrofisica delle alte energie da satellite della Repubblica Popolare Cinese HXMT (Hard X-ray Modulation Telescope), ora denominata “Insight” (in lingua cinese Huì Yan), è stata lanciata con successo il 15 giugno scorso alle 11.00 ora locale con un razzo “Long March 4B” dalla base di lancio di satelliti “Jiuquan” nel deserto del Gobi.
Alla missione, di cui è Principal Investigator (PI) il Prof. Shuang Nan Zhang dell’Istituto di Fisica delle Alte Energie (IHEP) di Pechino, è stato invitato il Prof. Filippo Frontera, professore ordinario dell’Università di Ferrara ora in pensione, ma ancora impegnato in attività di ricerca, responsabile fino al 2012 del Gruppo di Astrofisica ferrarese presso il Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra. Il Gruppo di Astrofisica è ora diretto dal Prof. Piero Rosati. La ragione di questo invito è dovuta al significativo contributo dato alla missione dal Prof. Frontera e dal team italiano , che comprende oltre che ricercatori ferraresi anche ricercatori dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica dell’INAF di Bologna. La collaborazione con il team di HXMT all’IHEP di Pechino è iniziata da molti anni ed ha riguardato non solo il progetto dello strumento principale (High Energy, HE) a bordo del satellite, ma anche la calibrazione di alcune unità di rivelazione di tale strumento presso il laboratorio LARIX del gruppo di astrofisica di Ferrara, una eccellenza trans-nazionale unica in Europa voluta e sviluppata dal Gruppo di Astrofisica ferrarese, con importanti contributi dell’Agenzia Spaziale Italiana.
L’interesse cinese a una collaborazione con il team ferrarese e bolognese viene dal successo del satellite italiano BeppoSAX, che, tra le altre cose, grazie anche a uno dei due strumenti (il GRBM) di cui Frontera era responsabile, ha permesso di risolvere uno dei maggiori misteri dell’astrofisica durato circa 30 anni: l’origine cosmologica dei lampi di raggi gamma (in inglese Gamma Ray Bursts,GRB).
Grazie al contributo dato alla missione HXMT, gli astrofisici ferraresi sono stati invitati a partecipare al suo sfruttamento scientifico. I campi in cui si potranno avere risultati di notevole interesse con HXMT riguardano lo studio di stelle di neutroni e buchi neri in sistemi binari, di stelle di neutroni isolate con fortissimi campi magnetici (magnetars), studio di GRBs e di controparti di segnali gravitazionali scoperti da poco, ricerca di eventi transitori attraverso il monitoraggio frequente della nostra Galassia da parte di HXMT. La collaborazione su HXMT apre anche la porta ai nostri dottori di ricerca con indirizzo astrofisico, che potranno lavorare sulle suddette tematiche in Cina, con borse di 1-2 anni dell’Accademia Cinese delle Scienze.

La Gran Partita di Mozart alla Palazzina Marfisa d’Este, diretta da Nicola Valentini

Da Organizzatori

Si conclude giovedì 22 giugno, alle ore 21.00, nella Loggia della Palazzina Marfisa d’Este, in corso della Giovecca, a Ferrara, la rassegna musicale VivaLaMusicaViva, organizzata e promossa da Bal’danza in collaborazione con l’Orchestra Città di Ferrara e la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara.
Sul podio dell’Ensemble Musica Viva ci sarà Nicola Valentini, uno dei più brillanti e talentuosi giovani direttori Italiani.
In programma la monumentale Serenata in Sì bemolle maggiore K. 361 per due oboi, due clarinetti, due corni di bassetto, due fagotti, quattro corni e contrabbasso, detta anche Gran Partita di Wolfgang Amadeus Mozart.
Composta per tredici strumenti, la Gran Partita venne scritta a Vienna tra il 1783 e il 1784. Pagina eccelsa e ispiratissima, dalle dimensioni monumentali – si articola in ben sette movimenti – e con un organico assolutamente originale, la Serenata è un vero e proprio capolavoro di felicità inventiva, che richiede agli strumentisti virtuosismo, espressività e dinamiche proprie del più raffinato stile cameristico.
A corredare il concerto ci saranno le letture a cura di Chiara Baroni e Pier Giorgio Borasio.
Bal’danza si congeda dal suo pubblico prima della pausa estiva con un appuntamento imperdibile, sottolineato anche dall’impagabile bellezza della Palazzina Marfisa d’Este, nella cui loggia verrà ospitato il concerto.
L’incontro con Ottavio Dantone e con l’esperienza dell’ensemble di musica antica “Accademia Bizantina” di Ravenna, sua città natale, ha segnato fortemente il percorso formativo intrapreso da Nicola Valentini fin dalla giovanissima età, suscitando un notevole interesse per la prassi esecutiva barocca.
Diplomato in violoncello al Conservatorio di Parma, parallelamente agli studi di composizione e di direzione, si è dedicato ad un approfondimento costante dell’interpretazione del repertorio vocale e strumentale del ‘6/’700 sotto la guida di Ottavio Dantone, affrontando pagine di autori noti e partiture inedite, collaborando alla realizzazione di concerti, incisioni, oratori e soprattutto opere quali Olimpiade e Flaminio di Pergolesi, Die Entführung aus dem Serail, Così fan tutte, La Clemenza di Tito di Mozart, Annibale in Torino di Paisiello, Il viaggio a Reims, L’italiana in Algeri, Il Barbiere di Siviglia di Rossini, Giulio Cesare, Rinaldo, Alcina e Orlando di Händel, Tito Manlio di Vivaldi, Una Cosa Rara di Martin Soler, Orfeo, Il ritorno di Ulisse e L’incoronazione di Poppea di Monteverdi.
In qualità di assistente di Dantone ha partecipato ad importanti produzioni al Teatro alla Scala di Milano, La Fenice di Venezia, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Alighieri di Ravenna, Teatro Verdi di Trieste, Metropole di Lausanne, Opéra National du Rhin di Strasburgo, Palau de Les Arts di Valencia, Teatro Campoamor di Oviedo e al prestigioso Festival di Glyndebourne.
Nel 2014 è stato assistente del M° Stefano Ranzani al teatro comunale di Piacenza per la messa in scena di Elisir D’amore di G.Donizzetti.
Lo scorso luglio è stato assistente al Festival di Salisburgo nella produzione di “Così Fan Tutte”.
Ha debuttato con successo nel dicembre 2010 e successivamente ha tenuto concerti in diverse città italiane in qualità sia di direttore che di violoncellista concertatore, dirigendo varie formazioni con strumenti moderni e d’epoca tre le quali: Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, I Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra Sinfonica Rossini di Pesaro, Orchestra città di Ferrara, Orchestra Toscanini di Parma, Orchestra Sinfonica Principato de Asturia di Oviedo.
Lo Staatstheater Oper di Norimberga ha visto il suo debutto come direttore d’opera con Ezio di C.W.Gluck nel luglio 2012 e successivamente ha diretto in Spagna Il Barbiere di Siviglia di G.Rossini al Teatro Campoamor di Oviedo e al Teatro Jovellanos di Gijòn.
Nel 2013 collabora per la prima volta con l’Accademia di Bel Canto di Modena, guidata dalla grande soprano Mirella Freni, e nell’anno 2014-2015 ne ricopre il ruolo di direttore musicale. Durante questi anni approfondisce il repertorio operistico e soprattutto belcantistico.
Nel 2014 fonda Dolce Concento, ensemble con strumenti antichi volto all’esecuzione non soltanto del repertorio barocco ma anche di quello classico e romantico. Nel 2017 proprio alla guida del suo Dolce Concento Ensemble, debutta al Teatro “Claudio Abbado” di Ferrara con l’opera “Alceste” di Gluck ottenendo un grande successo.
E’ di quest’anno la nomina di “direttore associato” della Mitteleuropa Orchestra, formazione molto nota e di livello internazionale con sede a Palmanova.
Il grande favore di critica e pubblico lo ha presto segnalato all’attenzione internazionale, nonostante la giovane età, come esperto conoscitore del linguaggio musicale barocco, classico e belcantistico.

Frutta e verdura italiana protagoniste su Radio Rai con il progetto Cso Italy “Ortofrutta d’Italia”

Da Organizzatori

I protagonisti della campagna saranno: Davide Drei di Valfrutta Fresco, Ilenio Bastoni di Apofruit e Cesare Bellò di OPO Veneto

Ferrara, 20 Giugno 2017
Solstizio d’estate, niente di meglio delle calde giornate estive per fare scorta di frutta e verdura, rigorosamente italiana.
E’ questo l’obiettivo del Progetto Ortofrutta d’Italia realizzato da CSO ITALY e sostenuto da Apo Conerpo con Alegra e Valfrutta Fresco, Apofruit con il marchio Solarelli, OPO Veneto con Radicchio di Treviso e Insalate di Lusia, Oranfrizer e Terre e Sole di Sicilia per le arance, Coop Sole per le fragole e la frutta estiva.
E dalla viva voce dei protagonisti del progetto proseguirà la campagna radiofonica su Radio Rai che racconterà i valori dei prodotti italiani con Davide Drei, Responsabile Commerciale Valfrutta Fresco, Ilenio Bastoni Direttore Generale di Apofruit, Cesare Bellò Consigliere Delegato di OPO Veneto.
La pianificazione delle interviste ai protagonisti del progetto prevede le uscite su RADIO 2 l’ultima settimana di Giugno e la prima di Luglio.
Cosa significa scegliere ortofrutta italiana?
La provenienza nazionale è considerata una garanzia di salubrità e qualità per gli italiani che secondo recenti studi mostrano una particolare propensione ad affidarsi alla produzione domestica.
Questa tendenza è confermata anche dai dati import più recenti che vede l’ingresso di ortofrutta dall’estero (dati 2016) in calo con 2 milioni e 978 mila tonnellate di ortofrutticoli importati per un valore di circa 2 miliardi e 390 milioni di euro.
Tra i singoli comparti risultano incrementi in volume solo per la frutta secca (19%) e la frutta tropicale (+5%); in calo frutta fresca (-2%), ortaggi (-6%) ed agrumi (-24%); in valore segno positivo solo per la frutta tropicale e negativo per gli altri comparti.
La produzione ortofrutticola italiana risulta tra l’altro ai vertici europei per sicurezza e limitato impatto ambientale. I prodotti alimentari italiani, secondo il Rapporto EFSA 2017, sono i più controllati d’Europa. I prodotti nazionali si confermano i più analizzati d’Europa (oltre 12mila campioni contro i meno di 9 mila tedeschi) e tra i più sicuri: a fronte di una media di superamento dei limiti di legge dei residui di pesticidi del 2,8% tra paesi Ue ed extra Ue, il dato per l’Italia è dell’1,5% (1,7% nell’Ue).
Per quanto riguarda i consumi l’Italia è il Paese europeo con il livello di consumi di ortofrutta più elevato anche se al di sotto dei valori raccomandati.
“Le possibilità di incrementare i consumi di frutta estiva ci sono e c’è la propensione e l’atteggiamento giusto dei consumatori – dichiara il Presidente di CSO Italy Paolo Bruni – occorre fare uno sforzo comune di valorizzazione e Ortofrutta d’Italia è un Progetto che fin dalla sua nascita di 6 anni fa, ha messo in contatto la produzione e i consumatori con l’obiettivo preciso di accrescere i consumi. Oggi – conclude il Presidente Bruni – possiamo proseguire e rafforzare la strada intrapresa attraverso un ulteriore consolidamento del Progetto che rappresenta una opportunità unica per le OP italiane “.

Hera: massima attenzione alla gestione della risorsa idrica per prevenire criticità

Da Hera

Dato lo stato di siccità in cui versano alcuni territori gestiti la multiutility ha definito un piano di approvvigionamento per prevenire eventuali emergenze

In relazione alla scarsità di precipitazioni a carattere piovoso e nevoso che, dall’autunno 2016 a oggi, hanno interessato l’intero territorio emiliano-romagnolo causando flussi ridotti per gli approvvigionamenti idrici da acque superficiali, Hera informa che, attualmente, sui territori gestiti non si evidenziano situazioni di criticità tali da compromettere la continuità del servizio.
Questo grazie anche agli interventi effettuati dalla multiutility negli ultimi anni, a partire dall’integrazione dei sistemi acquedottistici, ad esempio nel Modenese, fino agli interventi di interconnessione e potenziamento delle reti nell’Appennino Bolognese.
Oltre al monitoraggio continuo delle reti idriche sia tramite il sistema di telecontrollo sia attraverso attività direttamente sul campo (come sezionamenti, misure di portata e pressione nei punti più sfavorevoli della rete), per alcuni territori più critici, Hera ha già definito un piano di approvvigionamento da mettere in campo qualora si verifichino deficit di portata, ad esempio attraverso il ricorso all’uso di autobotti o l’eventuale limitazione dei consumi alle utenze maggiormente idro-esigenti.
L’invito ad un utilizzo consapevole della risorsa idrica è tuttavia rivolto all’intero territorio gestito dell’Emilia Romagna.

Al LocalFest di Bondeno arriva la prima tappa del ClaraFestival

da Clara

Venerdì 23 giugno la prima di 6 serate all’insegna della scoperta delle band emergenti

BONDENO. Grande attesa a Bondeno per la prima tappa del ClaraFestival, che si svolgerà venerdì 23 giugno in occasione del LocalFest. Un evento, quello promosso da Clara SpA, che darà al vincitore della finalissima (23 settembre a Copparo) l’imperdibile occasione di poter registrare e produrre un brano inedito con videoclip.
La manifestazione, la cui organizzazione è affidata a Made Eventi per la direzione artistica di Rossano Scanavini, è suddivisa in sei tappe, una per ciascuno dei sei tra i maggiori Comuni della provincia di Ferrara dove opera la neonata Clara SpA, nata dall’unione di AREA e CMV Raccolta: Bondeno, Cento, Comacchio, Codigoro, Copparo, Portomaggiore. Gli spettacoli si svolgeranno durante le rispettive Fiere, partendo appunto con il LocalFest di Bondeno, per concludersi col Settembre Copparese. Le iscrizioni sono aperte a cantanti singoli e band, preferibilmente nati o residenti in provincia di Ferrara: chi volesse iscriversi può visitare la pagina facebook Clara Festival, dove troverà tutte le informazioni necessarie, scrivere a clarafestival@libero.it o contattare il 393.1181586
Ospite speciale alla serata del LocalFest sarà una giovane cantante di Dogato che si sta facendo strada nel mondo della musica pop: Chiara Sandrini, miglior artista esordiente al Sanremo Music Awards 2016, sta infatti incidendo il suo primo CD, la cui uscita è prevista per i prossimi mesi e che conterrà brani in inglese e in italiano, alcuni più melodici e altri più ballabili.
Ogni tappa dell’evento rappresenterà ovviamente anche l’occasione per promuovere alcuni aspetti finalizzati alla crescita e alla diffusione della cultura dell’ambiente, tema caro e portante per Clara. A Bondeno salirà sul palco Roberto Ferrari di Stileventi nei panni di mago-formatore, che tramite illusionismo, divertimento e spettacolo coinvolgerà il pubblico con temi legati al riciclo e all’opportunità di creare nuove risorse attraverso una corretta gestione dei rifiuti.
CLARA vuole diventare un nome familiare e vicino al cittadino, e cosa di meglio per farlo di un’ occasione di divertimento e coinvolgimento dei talenti del territorio?

2^ tappa: Comacchio, Fiera di San Cassiano: sabato 12 agosto
3^ tappa: Codigoro, Fiera di Santa Croce, venerdì 8 settembre
4^ tappa: Cento, Fiera campionaria, domenica 10 settembre
5^ tappa: Portomaggiore, Antica Fiera, domenica 17 settembre
Finale: Copparo, Settembre copparese, sabato 23 settembre

Emil Nolde, L’artista giardiniere a Ferrara Off

Da Organizzatori

Domenica 25 giugno l’incontro dedicato al pittore tedesco, in collaborazione con Rrose Sélavy

Dopo gli incontri dedicati alle opere e ai giardini di Claude Monet e Joaquín Sorolla, Ferrara Off conclude il ciclo “L’artista giardiniere” dedicando l’ultimo appuntamento all’originale produzione di Emil Nolde, protagonista imprescindibile dell’espressionismo tedesco. L’approfondimento dedicato al pittore tedesco, organizzato in collaborazione con l’associazione Rrose Sélavy, sarà curato dall’architetto Giovanna Mattioli. A ingresso libero, si terrà domenica 25 giugno alle 18, negli spazi performativi di viale Alfonso I d’Este 13.
«Il giardino è un’area definita da un recinto reale o immaginario – spiega Giovanna Mattioli -, al cui interno un giardiniere esprime la sua idea di natura bella. È un progetto, è un’opera dell’ingegno e del lavoro umano, non esistono giardini spontanei; la natura segue altre regole e quando il giardiniere non c’è più si riprende il terreno che le era stato sottratto. La bellezza del giardino è effimera, per questo è interessante scoprire com’erano gli spazi che l’arte ha reso immortali, rappresentati e ricordati attraverso i dipinti, i film, i romanzi o le poesie».
Emil Nolde negli anni del regime nazista venne condannato alla punizione peggiore per un pittore: considerato “un artista degenerato”, gli fu proibito di dipingere. Ciò nonostante riuscì segretamente a lavorare da casa utilizzando la tecnica a olio con l’acquarello, tecnica che grazie al suo talento raggiunse vertici altissimi. La cittadina di Seebüll, nel nord della Germania, ospitò i suoi ultimi anni di vita: lì Nolde realizzò il giardino che divenne il suo rifugio, quasi fosse una tela dove i colori intensi dei suoi quadri vennero trasformati in fiori.
Il ciclo di incontri “L’artista giardiniere” è stato organizzato in continuità con la performance artistica “ControNatura”, realizzata dal pittore parmense Giacomo Cossio domenica 14 maggio, in occasione del festival Interno Verde, organizzato dall’associazione Ilturco. La manifestazione – che ha eccezionalmente aperto 50 giardini segreti del centro storico estense – si è conclusa negli spazi di Ferrara Off con un intervento decisamente originale: Cossio ha verniciato con un compressore un gruppo di piante donate al teatro dal suo pubblico più affezionato, trasformandolo in una selva monocroma, sintetica e lucida. Le piante – completamente ricoperte di smalto color fucsia – si trovano tuttora a teatro, curate e monitorate: «alcune moriranno – spiega il pittore – ma la maggior parte incredibilmente continuerà a vivere, fiorendo e germogliando, lasciando indietro come un residuo la parte intaccata dallo smalto, quasi fosse pelle morta».
«Gli spettatori hanno assistito a un’operazione dirompente, di grande suggestione visiva, fortemente provocatoria – spiega Giulio Costa, direttore artistico del teatro -. Per questo abbiamo voluto abbinare a quell’intervento una serie di appuntamenti dedicati al rapporto tra arte e natura, per contestualizzare la performance in una tradizione più ampia e complessa».

Venerdì 23 giugno Ray Mantilla Sextet al Bar Ragno di Comacchio

Da Organizzatori

Una carriera eccezionale, quasi leggendaria. Quando si dice ‘Ray Mantilla’ si parla di uno dei padri fondatori del latin jazz, un artista che ha collaborato con un’infinità di giganti della musica afroamericana tra i quali Dizzy Gillespie, Charles Mingus, Art Blakey, Gato Barbieri e soprattutto Max Roach, che nei primi anni ottanta lo ha scelto ed inserito nella storica ed irripetibile M’Boom, band di otto percussionisti.
Venerdì 23 giugno al Bar Ragno di Comacchio (Ferrara), per la rassegna “Tutte le direzioni in Summertime” promosso dal Gruppo dei 10, Ray Mantilla, classe 1934, suonerà con i musicisti che trent’anni fa hanno iniziato a collaborare con lui girando in lungo ed in largo per l’Italia e che periodicamente si riuniscono sia per riproporre le sue magnifiche composizioni, ma anche altri brani che non rientrano nel comune repertorio degli standard.
Fra le tante attrattive del concerto di Comacchio, vi sarà il ritorno del ‘mitico’ contrabbassista Ares Tavolazzi al basso elettrico, abbandonando per questa serata il suo strumento acustico. Divenuto famoso proprio con il basso elettrico negli anni ‘70 con gli Area, Tavolazzi ne rimane ancora oggi uno dei massimi esponenti a livello internazionale. Alla batteria ci sarà invece Massimo Manzi, da 35 anni uno dei drummer più richiesti sul territorio nazionale per la sua incalzante poliritmia e l’intelligenza solistica che lo rendono unico ed immediatamente riconoscibile. Sul piatto della serata saranno servite anche le invidiabili conoscenze armoniche, costruite e maturate nel corso di collaborazioni importanti e variegate, del pianista e compositore Bruno Cesselli, che unite alla freschezza e alla precisione ritmica del gruppo sapranno dare un fondamentale valore aggiunto. Il sassofonista Gaspare Pasini è chi nel 1986 ha costituito la Eurospace Station, su espressa richiesta del suo compianto manager Alberto Alberti. Da allora viene spesso chiamato da Ray Mantilla anche come solista di riferimento nelle sue band che giungono in Italia dagli Stati Uniti. Infine Alberto Negroni alla chitarra, che conclude il sestetto di Ray Mantilla, tra ritmo, armonia, melodia, swing, groove e feeling.
L’appuntamento fa parte della programmazione estiva offerta dal Gruppo dei 10 con la rassegna Tutte le Direzioni in Summertime 2017, che ha sempre avuto come culla naturale il mare: dal Panama Beach di Porto Garibaldi al Bar Ragno di Comacchio, e da quest’anno anche il Bagno Apollo 72), e che vede protagonisti inoltre il ristorante “Max” a Ferrara e il ristorante “Spirito” di Vigarano Mainarda.

Acqua Dolce: Campo estivo multilingue per bambini curiosi

Da Organizzatori

Spagnolo, inglese, italiano e cinese. Imparare insieme le lingue, attraverso laboratori, giochi di gruppo, cacce al tesoro, tante attività creative e giochi d’acqua. E poi, ancora, musica, sport, giardinaggio, archeologia. Tutto questo è “ACQUA DOLCE – Campo estivo multilingue per bambini”, organizzato dall’associazione Encanto “Centro culturale Italo-Español” per l’estate 2017.
Sono aperte da ora le iscrizioni al campo estivo multilingue alla riscoperta della darsena di Ferrara. Pensato per bambini curiosi dai 5 ai 12 anni e inserito all’interno delle iniziative di “Smart Dock: tattiche di riuso intelligente della darsena di Ferrara”, Encanto propone un summer camp multilingue, dove grazie ad educatori madrelingua, i più piccoli potranno imparare e ripassare le lingue attraverso momenti di gioco e divertimento. Le attività si svolgeranno in darsena e nelle ore più calde all’interno della sala polivalente di Palazzo Savonuzzi, uno spazio di 200 metri quadri, climatizzato, dove si svolgeranno i diversi laboratori creativi e artigianali, scientifici e linguistici, di archeologia e di educazione ambientale. Saranno organizzate anche giornate sperimentali all’aria aperta, divertenti giochi d’acqua, sport, teatro, musica e giardinaggio.
Acqua Dolce è un campo estivo che può accogliere bambini diversamente abili previo colloquio con la famiglia. Il periodo di svolgimento sarà dal 28 agosto al 14 settembre, dal lunedì al venerd’ dalle 8.30 alle 13. È prevista anche la possibilità di pranzare al Wunderkammer, fino alle 14.30, con un numero minimo d’iscrizioni. Il cibo sarà fornito da “Cotto e Mangiato” e servito dagli operatori di Encanto. In base alle iscrizioni, si potrà valutare di prolungare l’orario del campo estivo multilingue per bambini fino alle 16.30.

Il termine per le iscrizioni ad Acqua Dolce è previsto per il 30 Luglio. Per informazioni e prenotazione: 366.4803237 (dal lunedì al sabato dalle 14 alle 16) o associazione.encanto@gmail.com. Altre informazioni su www.encantoaps.com.

Piazza Ariostea in condizioni pessime

Da Cittadini 5 Stelle Ferrara

Sono passate poco più di tre settimane da quando in piazza Ariostea si è svolto il palio di Ferrara.
Ci si aspettava che ritornasse intatta e splendida come prima dell’evento ed invece, purtroppo, dobbiamo constatare che, nonostante i lavori, la piazza sia rimasta in condizioni pessime; l’asfalto che circonda la statua ed il prato centrale è pieno di profondi solchi lasciati probabilmente dalle ruspe e la terra rimasta sparsa un po’ dappertutto, come polvere o fanghiglia rappresa, rovina definitivamente l’aspetto della piazza. Al di là dell’aspetto di un così bel posto guastato in maniera così grossolana, chiediamo al Comune di intervenire, per evitare che ciclisti o pattinatori, percorrendo l’anello, non incorrano in spiacevoli infortuni.
Qui riproponiamo le solite domande che tutti gli anni nel periodo del palio in molti si pongono, ma a cui nessuno ha mai dato una concreta risposta. Perché trasformare per un solo giorno all’anno una bellissima piazza in un ippodromo, con tutte le spese che questo comporta e i rischi nel far correre degli animali su un percorso non adatto, quando un vero ippodromo in città c’è già?
Ci auguriamo che si sistemi definitivamente piazza Ariostea riportandola alle precedenti condizioni e che per una volta il Comune colga la palla al balzo, decidendo di spostare la manifestazione in un’altra splendida zona della città, costruita per quello scopo e in vergognoso decadimento.

Il Sindaco Marco Fabbri ha presentato la Giunta Comunale

Da Comune di Comacchio

Questa mattina il Sindaco Marco Fabbri ha presentato ufficialmente la squadra degli Assessori che lo affiancherà per i prossimi cinque anni. La presentazione, effettuata nella Sala del Consiglio Comunale, ha rappresentato l’occasione per tracciare un’analisi del voto e per ringraziare i cittadini e tutti coloro che con il loro impegno volontario ed appassionato hanno sostenuto il Sindaco, durante la campagna elettorale. “Per noi è importante ripartire da subito – ha sottolineato il Primo Cittadino -, con la consapevolezza di aver scritto un pezzo della storia di Comacchio, dato che si erano presentate 15 liste e ciò avrebbe comportato inevitabilmente una dispersione del voto. La riconferma al primo turno non era affatto scontata -ha proseguito il Sindaco -, ma si inquadra in un riconoscimento per le scelte politiche importanti compiute in questi anni, anche dopo quello che è avvenuto nel 2014.” L’esigenza di cominciare a lavorare da subito è strettamente correlata ad una serie di progettualità, in parte già ben avviate, che mettono al centro la cultura e l’ambiente. Cinque sono gli assessori che entrano nella Giunta Comunale per il secondo mandato Fabbri: Denis Fantinuoli mantiene la carica di Vice Sindaco con deleghe a Lavori Pubblici, Infrastrutture, viabilità, ambiente, società partecipate, caccia, pesca, valli e saline, portualità e demanio, progetti e finanziamenti europei, valorizzazione e gestione del patrimonio; Robert Bellotti, (ex-Presidente del Consiglio Comunale), è stato nominato assessore con deleghe ad attività economiche, Sportello unico per le attività produttive, edilizia privata, politiche per la casa, verde e parchi pubblici, arredo e decoro della città e controllo sulla qualità dei servizi ambientali al cittadini, servizi cimiteriali, diritti degli animali, servizi demografici, statistica e toponomastica; Alice Carli, assessore alla cultura, patrimonio museale, welfare e servizi alla persona, politiche degli eventi culturali e turistici, pari opportunità, gemellaggi e relazioni internazionali, politiche del lavoro e formazione professionale, coordinamento “Progetto Comacchio 2015-2020”. Entrano a far parte della Giunta Comunale anche due volti nuovi: Maria Chiara Cavalieri, insegnante di lingue straniere, alla quale sono state conferite le deleghe di scuola, politiche educative, associazionismo, politiche giovanili e volontariato, innovazione tecnologica e servizi informativi e Riccardo Pattuelli, occupato nel settore turistico, educatore di scienze motorie, al quale sono state assegnate le seguenti deleghe strategie turistiche e marketing territoriale, Mab Unesco, politiche legate alla mobilità leggera, politiche energetiche, smart city, sport e tempo libero. Il Sindaco ha avocato a sè le deleghe a bilancio, pianificazione strategica e strutturale, urbanistica, politiche sanitarie, personale, polizia municipale, protezione civile e sicurezza, affari generali e legali.
Nei prossimi giorni il Primo Cittadino convocherà la seduta di insediamento del Consiglio Comunale, nel corso della quale si dovrà procedere alla sostituzione dei consiglieri comunali eletti ed entrati a far parte della Giunta Comunale. Stefano Parmiani, ex-assessore ai Lavori Pubblici, eletto nella lista “Per fare”, siederà tra i banchi della maggioranza in Consiglio Comunale.

Monini si rassegni, con Tagliani si fa solo sotto-paleoantropologia culturale

da: Paolo Giardini

Il signor Monini, nel suo articolo [leggi] si dilunga con oltre 9.000 battute parlando di Cultura, però manca di chiarezza sul significato che le attribuisce. Nel Paleolitico Inferiore (da 750.000 a 120.000 anni fa circa) la Cultura Acheuleana produceva utensili bifacciali di ottima fattura ed eccellente funzionalità, roba da surclassare i prodotti litici della precedente Cultura Olduvaiana. Dopo l’Acheuleana c’è stata la fioritura delle Culture successive (la Gravettiana, la Solutreana, la Magdaleniana, ecc. ecc.), fino ad arrivare alla recente fase della Cultura Ikeana. Quest’ultima, che prende il nome non più da una località archeologica ma dall’azienda svedese Ikea, è padroneggiata da individui capaci di montare autonomamente un mobile dell’Ikea usando la chiave a brugola e le istruzioni contenute nell’imballo.

Sia Tagliani che i componenti della sua Giunta non sanno da che parte cominciare a fare un bifacciale acheuleano, e grugnendo la prenderebbero persa anche da qualsiasi Homo Heretcus capace solo di farsi un rozzo “chopper” (ascia a mano), figuriamoci a montare da soli un comodino Ikea! Il signor Monini si rassegni: discettare di cultura locale di domani quando per quella relativa alla genìa degli amministratori pubblici ferraresi di oggi solo degli specialisti di sotto-paleoantropologia culturale potrebbero addentrarsi, è decisamente velleitario.

La difesa del verde pubblico nella terra di San Francesco

Un albero per qualcuno è solo un albero, ma ad Amsterdam si trova uno degli ippocastani più famosi del mondo.
Si tratta dell’albero che Anna Frank guardava dalla sua finestra di prigionia, unico contatto visivo con il mondo esterno occupato dai nazisti. “Il nostro ippocastano quest’anno è coperto di foglie”, scriveva nel maggio 1944 in quello che forse è divenuto il diario più celebre del mondo. Proprio quest’albero è stato recentemente al centro di una battaglia per la sua preservazione in un ambiente urbano come appunto la capitale dell’Olanda.
Perché per qualcuno un albero non è solo un albero. E’ un simbolo, una protezione, un tassello di memoria che entra a far parte della vita. Quella quotidiana, fatta di pomeriggi assolati trascorsi in piazza a chiacchierare con gli amici sotto fronde silenziose, che nel cuore degli esseri umani diventano Storia.

Così, seguendo la mappa immaginaria degli alberi, da Amsterdam voliamo in Umbria, a Spello (Perugia), dove giorni fa l’amministrazione comunale ha abbattuto gli undici ippocastani ‘storici’ di Piazza della Repubblica.
Per far spazio a un nuovo progetto di risistemazione sul quale più volte alcuni cittadini, che a Spello hanno piantato radici più resistenti di quelle degli alberi, hanno chiesto un confronto, un incontro, nel nome della democrazia partecipativa, di cui tanto si parla a livello di governance in Italia e in Europa.
Richiesta a cui il sindaco, Moreno Landrini, non ha mai dato cenno di risposta, perché undici alberi per qualcuno sono solo undici alberi, anche nella terra di San Francesco patrono dell’ecologia.
Per qualcuno ma non per tutti: al silenzio della politica il Comitato civico Centro storico Spello (composto da Lucia De Rubertis, Angelo Mazzoli, Rinaldo Morosi, Nathalie Pezzei, Umberto Piasentin, Simonetta Spitella, Sergio Stecchini, Anna Torti, Luigina Verri, Federico Villamena) ha risposto prontamente con una lettera inviata, oltre che allo stesso sindaco, alla soprintendente Marica Mercalli, a Gabriella Sabatini dei Beni Culturali, a Legambiente e Italia Nostra.

prima
dopo
prima
dopo

Nel documento, i sottoscrittori argomentano la loro posizione punto per punto, in particolare:

  • denunciano il taglio immotivato degli undici ippocastani che fornivano ombra e rappresentavano un patrimonio culturale e ambientale per la città;
  • suggeriscono che al loro posto vengano impiantati dei tigli e non i sette ulivi del piano comunale;
  • chiedono di non spostare la fontana metallica del 1903 perché lo spostamento potrebbe arrecare “danni”;
  • chiedono maggiori dettagli sulla futura viabilità e utilizzo dell’area come parcheggio;
  • denunciano la fumosità della ‘Relazione generale’ che potrebbe aprire a “soluzioni improvvisate in sede di cantiere” e non accenna in modo preciso al trattamento riservato a eventuali emergenze archeologiche.

E in conclusione scrivono:
“Consapevoli dell’importanza di mantenere per noi e per le future generazioni una piazza che sia il più possibile fruibile per le persone e non solo per le auto, chiediamo attenta vigilanza sul progetto e sulla conduzione dei lavori, volendo anche noi cittadini essere parte fondamentale di tale processo”.

La lettera è stata inviata e vola sulle ali del coraggio e della civiltà.
Speriamo che chi la leggerà abbia un albero sotto la finestra del proprio ufficio.