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Giorno: 7 Luglio 2017

L’assessore regionale Caselli in visita al consorzio produttori aglio di Voghiera

Da Organizzatori

Caselli: “Lavoro di serietà e rigore per rispondere a richiesta di sicurezza dei consumatori”

Gualdo di Voghiera, Ferrara – 7 luglio 2017

Nella cornice della sede del Consorzio Produttori Aglio di Voghiera, al Borgo Le Aie a Gualdo (FE), l’assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Simona Caselli ha incontrato produttori e autorità locali. Un importante momento di incontro e di confronto fra le istituzioni e gli operatori agricoli della filiera dell’Aglio di Voghiera DOP. Ma anche l’occasione per il Consorzio di accompagnare l’assessore Caselli a visitare la zona di produzione dell’Aglio di Voghiera DOP e presentare la nuova campagna di comunicazione, online e non solo, del Consorzio Produttori Aglio di Voghiera DOP.
A introdurre la discussione è stata la presidente del Consorzio Produttori Aglio di Voghiera, Neda Barbieri: “In 20 anni di fiera e in 10 anni di DOP la filosofia che ha guidato il nostro operato è stata di lavorare senza piangersi addosso. In questi anni è stato fondamentale lavorare insieme ad Università e Istituzioni cittadine per proseguire su questo percorso. Perché l’Aglio di Voghiera DOP è frutto di un’iniziativa degli imprenditori agricoli sostenuti dalle amministrazioni. Quello che vorremmo comunicare oggi all’assessore – ha aggiunto Neda Barbieri – è che l’innovazione è possibile se tutti collaborano e c’è stimolo e passione”.
È intervenuto anche il sindaco di Voghiera, Chiara Cavicchi che ha ricordato come la sinergia tra Comune di Voghiera e Consorzio sia: “Una delle risorse del territorio, un’eccellenza da preservare”. Presente anche il presidente della Camera di Commercio Paolo Govoni, che ha speso parole di elogio per l’iniziativa del Consorzio: “Stiamo parlando di un prodotto e di produttori che sono l’orgoglio del nostro territorio. Il lavoro del Consorzio per la qualità del prodotto deve essere di esempio per altri territori e altri prodotti agroalimentari. La traiettoria dello sviluppo si imbocca se i produttori hanno un obiettivo e insieme alle istituzioni danno una prospettiva”.
Ha chiuso la tavola rotonda, prima di visitare i siti di produzione dell’Aglio di Voghiera DOP, l’assessore Simona Caselli, che si è congratulata per l’ottimo lavoro del Consorzio Produttori per la valorizzazione del prodotto nel corso del tempo: “DOP e IGP sono elementi trainanti della nostra agricoltura – ha precisato – al Consorzio va un elogio particolare, è divenuto un simbolo di quanto può essere fatto per valorizzare le eccellenze, il lavoro svolto è stato ottimo ed ha coinvolto tanti aspetti legati alla produzione agricola: agronomia, profili fitosanitari, commercializzazione e comunicazione. La grande intuizione del Consorzio – ha concluso l’assessore regionale Caselli – è stata quella di capire di dover lavorare con serietà e rigore su un prodotto in tutte le parti della filiera.”

Coldiretti: rischio serbatoi a secco con caldo e siccità.

Da Coldiretti

Coldiretti chiede alla Regione Emilia-Romagna assegnazione supplementare di gasolio.
     
Rischio di stop per i mezzi e i trattori agricoli con la conseguenza di non poter più svolgere le normali attività in campagna perché diventa impossibile irrigare e raccogliere i prodotti. L’allarme per la mancanza di gasolio a causa della siccità è stato lanciato da Coldiretti Emilia Romagna, che ha già chiesto all’assessorato regionale all’Agricoltura un’assegnazione supplementare di gasolio agricolo.
Il maggiore impiego dei mezzi per l’irrigazione dei campi a causa del caldo al di sopra della media del periodo e del calo del piogge del 50% negli ultimi nove mesi – spiega Coldiretti regionale – ha ridotto fortemente la disponibilità di gasolio agricolo delle aziende, che rischiano, da un lato, di non poter più irrigare e quindi di non poter ottenere una produzione e una qualità adeguata per prodotti come le angurie, i meloni, il pomodoro, la barbabietola da zucchero e l’uva ma anche per il mais e il foraggio per alimentare bestiame, e, dall’altro, di non poter far funzionare i mezzi per la raccolta e il trasporto della frutta.
Le temperature e le minori piogge – afferma Coldiretti Emilia Romagna – stanno mettendo a dura prova tutti gli impianti di irrigazione messi sotto sforzo per riuscire ad evitare che il caldo eccessivo “bruci” il raccolto. La conseguenza è un forte aumento dei costi di produzione e soprattutto un calo sostanzioso delle riserve di carburante agricolo che bisogna ripristinare al più presto.
E’ fondamentale perciò – afferma Coldiretti regionale – che ci sia una assegnazione supplementare di gasolio per permettere i normali lavori di campagna per ottenere i prodotti di qualità che contraddistinguono l’agricoltura regionale.

Coldiretti: con accordo ceta a rischio le eccellenze del made in Italy. E’ rivolta dei consorzi dop/igp.

Da Coldiretti

Con la ratifica dell’accordo UE – Canada 250 su 291 DOP/IGP italiane non avranno tutela, aprendo le porte alle imitazioni d’oltre oceano.
     

Dall’extravergine Toscano alla  Nocciola del Piemonte, dal Salame di Varzi al Salame d’Oca di Mortara, dal Pecorino Crotonese al formaggio Castelmagno, dal Basilico genovese al Radicchio di Treviso, dal Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino al pane di Altamura e molti altri è scoppiata la rivolta della stragrande maggioranza dei Consorzi di tutela delle denominazioni di origine italiane da tutte le Regioni nei confronti dell’accordo di libero scambio con il Canada che lascia senza alcuna tutela dalle imitazioni ben 250 delle 291 denominazioni dei prodotti agroalimentari Made in Italy riconosciute dall’Unione Europea (Dop/Igp). Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che con l’approfondimento e la conoscenza dei contenuti sta crescendo rapidamente l’opposizione al trattato Europeo di libero scambio con il Canada che ora l’Italia è chiamata a ratificare. Si stanno moltiplicando – continua la Coldiretti – le sollecitazioni da parte dei Consorzi di Tutela delle produzioni italiane piu’ tipiche nei confronti dei parlamentari per salvaguardare denominazioni storiche frutto del lavoro di intere generazioni. Ad esprimere contrarietà sono tra l’altro – continua la Coldiretti – i Consorzi di Tutela dell’insalata di Lusia, del Marrone del Mugello, della Casatella Trevigiana, dell’asparago di Badoere e di Cimadolmo, del marrone del Combai e del marrone del Monfenera, della Castagna Cuneo, della ricotta romana e del Consorzio abbacchio romano, della Melannurca Campana, del Limone d’Amalfi, del Provolone del Monaco, dell’extravergine Aprutino Pescarese, dell’Arancia di Ribera, del Fungo di Borgotaro, del fagiolo di Cuneo, del Prosciutto Veneto Berico Euganeo, de Vini Doc dei Colli Euganei, dei Vini Corti Benedettine, del Fagiolo di Lamon, del formaggio Piave del miele Dolomiti Bellunesi e molti altri che rappresentano l’eccellenza alimentare italiana nel mondo. Da chi è quotidianamente impegnato a difendere il valore del proprio territorio vengono dunque smascherate – sostiene la Coldiretti – le bugie interessate sui contenuti di un accordo che concede la possibilità di chiamare con lo stesso nome produzioni del tutto diverse legalizzando di fatto la pirateria agroalimentare, il peggior nemico del Made in Italy all’estero. Per la prima volta nella storia dell’Unione peraltro – continua la Coldiretti – si accorda a livello internazionale un esplicito e formale il via libera alle imitazioni dei nostri prodotti più tipici (dall’Asiago al Gorgonzola, dalla Fontina ai prosciutti di Parma e San Daniele fino al Parmigiano nella sua traduzione di Parmesan). Un gravissimo precedente per i futuri accordi commerciali con altri Paesi come dimostra quello appena siglato con il Giappone che accorda protezione solo al 6% delle denominazioni europee mentre le altre sono destinate ad una ingannevole e dannosa volgarizzazione con prodotti aventi caratteristiche profondamente diverse che saranno chiamati con lo stesso nome. Si conferma dunque che l’accordo con il Canada è il cavallo di Troia delle politiche commerciali dell’Unione per portare alla volgarizzazione delle produzioni agroalimentari nazionali custodite da generazioni di agricoltori”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “la presunzione di chiamare con lo stesso nome alimenti del tutto diversi è inaccettabile perché si tratta di una concorrenza sleale che danneggia i produttori e inganna i consumatori sui mercati internazionali dove invece l’Italia e l’Unione Europea hanno il dovere di difendere i prodotti che sono l’espressione di una identità territoriale non riproducibile altrove, realizzati sulla base di specifici disciplinari di produzione e sotto un rigido sistema di controllo”. Per questo la Coldiretti annuncia la mobilitazione permanente per fare pressing, anche con email bombing e tweetstorm sui parlamentari che dovranno votare sulla ratifica del trattato con il Canada dal 25 al 27 luglio al Senato per poi passare alla Camera www.coldiretti.it #stopCETA. A sostegno dell’iniziativa un ampio gruppo di altre organizzazioni (Cgil, Arci, Adusbef, Movimento Consumatori, Legambiente, Greenpeace, Slow Food International, Federconsumatori, Acli Terra e Fair Watch) che hanno manifestato a piazza Mntecitorio insieme a ex Ministri delle Politiche Agricole, parlamentari di ogni schieramento, presidenti e assessori regionali, sindaci ed esponenti della società civile.

RPT/Socialzoom. Giovani, il futuro in una piazza virtuale. Online sul sito della Regione Emilia-Romagna un nuovo speciale dedicato agli under 35

Da Regione Emilia Romagna

Studio, lavoro, creatività, viaggi all’estero: sul portale regionale un approfondimento per scoprire opportunità e ricavare informazioni utili. L’assessore Mezzetti: “Vogliamo dare a chi si connette nozioni semplici e immediate su ciò che offre la nostra rete”

Bologna – Lavoro, casa, viaggi all’estero e molto altro ancora. È on line, sul portale della Regione Emilia-Romagna ((http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/2017/social-zoom/giovazoom) un nuovo speciale Socialzoom dedicato ai giovani under 35, con informazioni su opportunità e servizi attivati e pensati per loro, dopo gli approfondimenti dedicati a biblioteche digitali, fattorie aperte e servizio civile.

Un mondo eterogeneo, quello delle opportunità rivolte ai giovani, che si disperde spesso in molti rivoli: dal passaparola ai social, dagli Informagiovani alle bacheche elettroniche e non, fino ai volantini cartacei. Un universo molto ricco e vivace che Giovazoom, il nuovo portale web dell’Assessorato per le Politiche giovanili, semplifica e raccoglie proponendo informazioni inedite e altre già presenti nei diversi siti della Regione, talvolta nascoste e comunque non facili da individuare.

“La nostra nuova porta d’ingresso alle informazioni sulle opportunità per gli under 35– commenta l’assessore regionale alla Cultura e Politiche giovanili, Massimo Mezzetti- è stata progettata per essere un punto di riferimento per le giovani generazioni della regione. Vogliamo fornire a chi si connette, soprattutto attraverso i dispositivi mobili, finalmente in un solo sito, quanto necessario ai giovani con un linguaggio e una forma più immediati e semplici. Potranno interagire con noi e personalizzare questo strumento”.

Uno strumento, quindi, pensato perché fosse vivo e interattivo: in pratica la Regione racconta cosa fa per i giovani ma chiede loro cosa pensino e si aspettino dai servizi. Il dialogo avviene su molti fronti, dalle mail ai social con i tag: in testa Fb, ma Giovazoom è attivo anche su twitter e instagram e youtube. I ragazzi sono protagonisti anche con racconti, interviste e video interviste.

Tutte le informazioni sono state riassunte in sei aree tematiche (studio, lavoro, creatività, partecipazione, casa e salute, estero) ognuna con una sezione di news ed eventi dedicata. A breve si arricchirà con lo Your Speaker’s Corner, uno spazio che i giovani potranno riempire con idee, video, proposte sulle sei macroareee. Già partita una rubrica sulle web radio con il primo speciale su Radio Frequenza Appennino e, lo scorso aprile, è partito anche il primo approfondimento su giovani e utilizzo dei social per trovare lavoro.

Oltre all’agenda condivisa, dove i giovani potranno far annotare gli appuntamenti che vogliono mostrare a tutti, c’è un altro link molto interessante al sito Gaer (Giovani Artisti Emilia-Romagna), un progetto dedicato alla promozione della creatività dei giovani artisti del territorio. Infine i bandi con uno spazio di documentazione (per esempio, cos’è e cosa fa l’Osservatorio regionale per l’infanzia, l’adolescenza e i giovani), delibere e progetti finanziati. Nel portale è anche presente una mappa, una sorta di sistema di geolocalizzazione di alcuni spazi che offrono servizi utili per i giovani: dai centri di aggregazione agli spinner point, dagli spazi di coworking alle sale prove fino alle sedi di Azienda Casa e agli sportelli Informagiovani ed Eurodesk.

Ferrara bollente, ma ogni albero vale cinque climatizzatori

Ferrara bollente. La settimana scorsa la città estense è salita alla ribalta delle cronache nazionali, in quanto città più calda d’Italia con temperature percepite di 49 gradi. Un po’ di pioggia ha portato temporaneo sollievo, ma ora il record rischia di fare il bis: bastano alcuni giorni di cielo sereno e le temperature aumentano a dismisura con l’aria che si fa irrespirabile. Chi alle due del pomeriggio si trova ad attraversare una strada assolata della città è a rischio di svenimento, i benefici di un temporale si annullano nel giro di pochi giorni e il calore torrido è in continua risalita. Oltre ai fattori climatici stagionali, si aggiunge il contributo negativo di condizionatori che riversano ulteriori soffi roventi e di quegli autobus e automobili in moto perpetuo, che anche durante le soste buttano fuori smog, caldo, rumore.

Ma cosa si potrebbe fare?

Alberi e prati ferraresi rivelati dalla manifestazione InternoVerde

IL VERDE. Piante, alberi e prato sono gli unici produttori naturali di fresco nonché consumatori di anidride carbonica, ma anche abbattitori di benzene, polveri sottili e tutte quelle brutte cose che sappiamo purtroppo di stare respirando. Ogni albero – rivela una ricerca del Cnr di Bologna –  rinfresca come cinque climatizzatori in azione, senza peraltro consumare energia né generare altro calore. In questo senso sarebbe cruciale una cultura urbanistica mirata a favorire e valorizzare la diffusione delle piante in punti strategici della città. Qualche giorno fa Flavia Franceschini – guida turistica, artista e osservatrice attenta della città – segnalava un progetto dello studio Boeri per portare più verde sui tetti e intorno al Policlinico di Milano osservando con ironia: “Ecco, come a Cona! (dove tengono potati a forma di palla gli alberelli del parcheggio, paura che facciano troppa ombra?)”. In effetti andando all’ospedale cittadino trasferito nel paese di Cona, si può osservare la chioma di quegli alberi, potati come se fossero lampioni ornamentali anziché organismi viventi e ombreggianti. Lo stesso arboricolo rispetto serve alla cura del verde lungo le strade e nelle aree verdi della città. Alberi da fare crescere, curare, valorizzare.

Ciclabile di Rampari San Paolo all’incrocio con corso Isonzo a Ferrara

SMOG E POLVERI SOTTILI. Per quel che riguarda auto, corriere e bus fermi con il motore acceso, servirebbe la scelta della polizia municipale, di applicare quello che il codice in effetti prevede: sanzioni, o magari inizialmente una campagna di avvertimento, per automobilisti e guidatori di mezzi pubblici in sosta con il tubo di scappamento in azione. L’obbligo che i veicoli abbiano il motore spento durante la sosta è infatti previsto dal ‘Nuovo codice della strada’. Un ulteriore passo avanti di impatto più duraturo lo porterebbe un incentivo dei mezzi di trasporto elettrici con apposite scelte di politica amministrativa. Come cambierebbero frastuono e traffico nel centro storico, ad esempio, se pian piano si riservassero i permessi di transito e sosta a veicoli silenziosi e non inquinanti. Scooter porta-pizza, taxi, autobus e magari anche auto autorizzate non sarebbero più elementi molesti e puzzolenti, ma mezzi in armonia con l’atmosfera di una città che è antica e orgogliosa sostenitrice dell’uso delle biciclette. Un passaggio graduale che incoraggerebbe i cittadini e gli esercenti ad avere veicoli più compatibili con ambiente e persone, che comunque nel tempo compenserebbero anche i proprietari in termini di economia dei consumi.

Via Saraceno, a Ferrara, riasfaltata

QUANTO ASFALTO. La cultura del verde si sposa idealmente con la volontà di ridurre la copertura di asfalto e cemento. Ogni volta che ci sono strade da rimettere a posto o da mettere a nuovo, perché non cercare di farle preferibilmente in ghiaia, ciottoli, pietra che – oltre a essere esteticamente più belle – non trattengono il calore e lasciano assorbire l’acqua dal terreno, prolungando l’effetto rinfrescante delle piogge e favorendo un drenaggio naturale?

BIAGIO ROSSETTI DOCET. Ferrara è indicata da addetti ai lavori, architetti e storici come un modello urbano, grazie alla progettazione messa a punto oltre 500 anni fa da Biagio Rossetti. L’architetto rinascimentale ha progettato l’espansione della città, badando bene a riservare vere e proprie porzioni di campagna dentro le mura cittadine e poi parchi, giardini, orti, addirittura piccole porzioni di bosco come parte dell’urbanistica. Anche per questo Ferrara ha ottenuto dall’Unesco il riconoscimento di ‘patrimonio dell’umanità’, come prima città moderna d’Europa: per il suo tracciato di strade basato sullo schema romano (il cardine che si incrocia ad angolo retto con il decumano) e poi per questa impostazione così lungimirante, dove le piante sono parte e completamento dell’urbanizzazione. Molto è stato distrutto, disboscato, edificato. Che bello che ci fosse una politica attenta a ricostruire quel verde, a valorizzare quanto è rimasto, a potenziarlo, incentivarlo in modo sistematico.

bosco-abbado
Area verde pubblica compresa fra il quartiere Barco e via Padova

Una volta, ad esempio, c’era il Barco che non era mica un quartiere così, di periferia, ma un Parco, perché “questo è il significato antico della parola Barco” – spiega Francesco Scafuri dell’ufficio Ricerche storiche del Comune – e questo ha avuto in mente Manfredi Patitucci, progettista di giardini, quando pian piano qualche anno fa ha avuto l’idea e la costanza di rimboscare una parte di quell’area. Insomma, questa strada di cura e ricostruzione verde potrebbe essere una celebrazione autentica di Biagio Rossetti, non in termini di rievocazione di figura vecchia e polverosa, ma come maestro illuminato a cui guardare, di cui far vivere la lezione più che mai attuale, dove il bello va a braccetto con ecologia, ambiente, amore per la natura e per l’umanità che ci sta in mezzo (e non solo per chi ha la fortuna di avere un bel giardino privato). Una città verde, bella e buona, più salubre e fresca. Una Ferrara da sogno, che sarebbe bello realizzare.

Ausl, 4400 sanzioni per mancate disdette. Qualcosa non funziona

Da Forza Italia

Si apprende in questi giorni che dopo gli errori di calcolo e le 1.400 lettere di sanzioni comminate in febbraio, sono state spedite altre 3.000 missive destinate ai cittadini che non hanno disdetto in tempo utile le loro visite presso le strutture sanitarie locali (azienda Usl e Ospedale Sant’Anna).
Le regole ci sono e vanno rispettate, ovviamente. Occorre però domandarsi se un numero così alto di trasgressori (4.400 complessivi) non sottenda lacune informative da parte del servizio sanitario. Mi spiego meglio: in quali modi i cittadini ferraresi sono stati informati di queste procedure? Quanto chiare sono le modalità di annullamento delle visite e l’ammontare delle sanzioni per mancata disdetta?
Dall’Ausl chiariscono che esiste, tra le altre cose, un servizio sms utilizzato per informare l’utente 10 o 7 giorni prima delle prestazioni sanitarie da ricevere. Però, sempre secondo l’azienda sanitaria, sono pochissimi i cittadini ad aver fornito un numero valido e il relativo consenso.
Occorre domandarsi quindi, a fronte di tutte le sanzioni spedite (con relativi costi postali e di personale) quanti effettivamente le pagheranno.
Partendo a monte, senza voler trovare giustificazioni per chi è colpevolmente moroso, sono convinta che molti utenti siano stati penalizzati in primis dalle tempistiche.
Taluni esami sanitari prevedono tempi di attesa pari a oltre un anno, vale a dire prenotazione oggi ed erogazione del servizio nel 2019.
È umanamente capibile se, nel frattempo, la persona in questione sia in qualche modo costretta a rivolgersi al privato o a prenotare lo stesso servizio presso le strutture pubbliche della regione Veneto come dimostrato dall’enorme mobilità passiva di utenti dalla nostra regione a oltre Po.
Se i problemi sull’ampliamento dei servizi sono di complicatissima risoluzione, necessitando di consistenti investimenti, qualcosa di più può essere fatto sul piano della comunicazione verso i cittadini, partendo da farmacie e cup.
Dal momento che la percentuale più alta di utenti è composta da anziani, perché – per esempio – non si incaricano gli operatori dei front office di cup e farmacie di ricordare agli utenti la necessità di comunicare per tempo l’eventuale annullamento delle prestazioni, avvisando altresì dell’opportunità di lasciare un numero di cellulare per ricordare l’evento calendarizzato molti mesi avanti? Così come un ulteriore aiuto a fronte di un minimo investimento sarebbe quello di rilasciare, insieme alla prescrizione, un foglio prestampato, magari colorato, in cui vengono ricordate le regole per la disdetta e le conseguenti sanzioni.
Se tutto questo prevede alcuni costi da parte del SSN, sono pur sempre inferiori ai mancati introiti, ricordando che l’obiettivo principale del SSN deve necessariamente essere quello di ridurre al minimo i tempi di attesa, attraverso una riorganizzazione complessiva nell’ottica di una maggiore efficienza.

Paola Peruffo

Sabato 08/07/17 Terza giornata degli Emergency Days di Ferrara

Da Organizzatori

Sabato 08 luglio sarà una giornata fitta di eventi agli Emergency Days, la manifestazione organizzata dai volontari di Emergency di Ferrara al Chiostro grande di San Paolo per raccogliere fondi destinati al Centro di maternità di Anabah in Afghanistan.

Si parte già dal mattino alle ore 10.00 con l’incontro pubblico “Diritto alla salute: Il bisogno di sangue nelle zone di pace e di guerra”, con:

Michela Paschetto, Coordinatrice internazionale Medical Division di Emergency

Giovanni Piccinelli, Gruppo Universitari Emergency di Pavia

Alice Simonetti, Presidente YIC Youth Forum – Federazione Internazionale delle Organizzazioni di Donatori di Sangue

Giancarlo Maria Liumbruno, Direttore CNS Centro Nazionale Sangue

Maurizio Govoni, Direttore Centro Trasfusionale Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara

Referente SISM Segretariato Italiano Studenti in Medicina

Modererà l’incontro il Prof. Andrea Franchella, Direttore Unità Operativa di Chirurgia Pediatrica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara.

Nel pomeriggio alle 18.00 allo spazio bimbi “Il libro della giungla” lettura e laboratorio creativo (dai 7 anni) con La Tram autrice del libro illustrato The jungle book. Un racconto della storia del libro della giungla ponendo l’accento sui valori dell’amicizia e della tolleranza reciproca, che emergono dalla storia. Dopo il racconto si “metterà in scena” la giungla realizzando delle maschere di animali che saranno indossate dai bambini.

Dalle 18:30 nello spazio dibattiti “BULLISMO E CYBERBULLISMO: CONOSCERLI E SCONFIGGERLI” incontro pubblico con

Antonio Maria La Scala, avvocato penalista del foro di Bari, docente di diritto penale presso l’Università L.u.m. “Jean Monnet”, presidente nazionale delle associazioni Gens Nova Onlus e Penelope Italia Onlus;

Monica Pasquino, dal 2011 Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale S.CO.S.S.E. Dottore di ricerca, formatrice e consulente nella progettazione educativa per enti privati, pubblici e associazioni;

Flavia Rizza, ex vittima di bullismo, diventata oggi testimonial della grande campagna contro il bullismo e il cyberbullismo “Una vita da social”, che la Polizia Postale sta portando avanti da tre anni in giro per l’Italia.

La discussione sarà moderata da Viviana Cippone giornalista, ha lanciato il portale di informazione dedicato ai genitori Emiliaromagnamamma.it

Anna Oliverio Ferraris, psicoterapeuta, scrittrice, professoressa di Psicologia dello sviluppo all’Università La Sapienza purtroppo non potrà essere presente.

In serata alle 21:00 proiezione di STORIA DI UNA PALLOTTOLA, docu-fiction, con la voce narrante di Valerio Mastrandrea, che racconta i pensieri di chi, avendo vissuti gli ultimi 15 anni di guerra dal punto di vista del pronto soccorso e della sala operatoria, sa bene che l’unica verità della guerra è la tragedia delle vittime.

Alle 22:30 I GANG in concerto.

Sandro e Marino Severini cominciarono la loro avventura musicale molto presto, nelle Marche. Da subito si contraddistinsero come veri poeti rivoluzionari del rock, con testi di denuncia sociale e politica, ispirati dai grandi autori della musica italiana degli anni ‘70-80, rappresentanti di quell’epoca in cui si mettevano i fiori dentro i cannoni. Appassionati musicisti sì, ma legati profondamente a dei valori che ancora oggi li rappresentano: dei veri combat-folk-rockers. Nel loro ultimo cd “Calibro 77”, canzoni di Finardi, De Gregori, De André, Guccini, Lolli e via discorrendo vengono trasformate in ballate di folk-rock americano, secondo lo stile dei Gang.

Scoperta una nuova particella al cern,fisici ferraresi nel gruppo di ricerca

Da UNIFE

I ricercatori che lavorano al più grande acceleratore di particelle del mondo, LHC al CERN di Ginevra (e tra questi un gruppo ferrarese) hanno osservato una nuova particella, chiamata Xicc, composta da due quark pesanti di tipo c (“charm”) e da un quark leggero di tipo u (“up”). La scoperta, da parte dell’esperimento LHCb al CERN, è stata recentemente comunicata alla conferenza “EPS Conference on High Enery Physics” in corso a Venezia.
L’esistenza di questa particella della famiglia dei barioni (ossia composti da tre quark) era attesa dalle teorie attuali, ma i fisici sono stati alla ricerca di questi barioni con due quark pesanti per molti anni. La massa della particella recentemente identificata è di circa 3621 MeV, quasi quattro volte più pesante del barione più familiare, il protone, una proprietà derivante dal fatto che la nuova particella contiene due quark charm, che sono appunto quark pesanti.

È la prima volta che questa particella viene individuata con certezza. Trovare un barione con due quark pesanti è di grande interesse perché può fornire uno strumento unico per approfondire la cromodinamica quantistica, la teoria che descrive l’interazione forte, una delle quattro forze fondamentali. La sua osservazione inoltre apre la strada alla ricerca di tutta una famiglia di nuove particelle, contenenti più di un quark pesante nelle varie possibili combinazioni.

Questa scoperta è stata possibile grazie alla grande quantità di quark pesanti che viene prodotta dall’acceleratore LHC (Large Hadron Collider) e all’elevatissima precisione di ricostruzione e di identificazione delle particelle che caratterizza l’esperimento LHCb.

Alla collaborazione LHCb partecipa attivamente un gruppo di fisici dell’Università di Ferrara (Roberto Calabrese, Eleonora Luppi, Luca Tomassetti, Massimiliano Fiorini, Luciano Pappalardo) e della sezione di Ferrara dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Wander Baldini, Concezio Bozzi, Stefania Vecchi). Completano il gruppo tecnologi, tecnici, giovani dottorandi e assegnisti. Il gruppo di Ferrara è fortemente coinvolto in numerose e importanti attività all’interno della collaborazione LHCb, riguardanti sia la gestione della attuale presa dati (che terminerà nel 2018) che le attività di miglioramento e ottimizzazione previste per la futura presa dati ad alta luminosità, che inizierà nel 2020.

La Corte dei conti promuove la Regione, Emilia-Romagna coi conti in ordine

Da Regione Emilia Romagna

Saldo positivo di 138 milioni, debito ridotto di 50 milioni, liberati 84 milioni per i territori (1 miliardo dal 2011), tagliate le spese e nessun aumento delle tasse per cittadini e imprese. Bilancio in pareggio anche per il sistema sanitario regionale

Dalla Sezione regionale di controllo il giudizio di parifica sul rendiconto 2016. Bene il piano partecipate e gli impegni sugli incarichi esterni. L’assessore Petitti: “Riconoscimento importante che rafforza le nostre convinzioni: più efficienza, pressione fiscale invariata e priorità al rilancio dell’occupazione. Prezioso il confronto con la Corte dei conti”

Bologna – Conti in ordine per la Regione Emilia-Romagna, che ha chiuso il 2016 con un saldo di competenza fra entrate e spese di 138 milioni di euro, rispettando i vincoli del pareggio di bilancio, liberato risorse per i territori pari a 84 milioni, oltre 1 miliardo dal 2011, e ridotto il debito di quasi 50 milioni. Tutto senza alzare le tasse per cittadini e imprese, tagliando la spesa (dalle missioni agli incarichi esterni passando per l’utilizzo di auto a noleggio), ricorrendo al mercato elettronico per l’acquisizione di beni e servizi attraverso la centrale unica regionale degli acquisti, IntercentER (con il valore delle transazioni cresciuto di 10 volte: dai 6,9 milioni del 2014 ai 60,3 dell’anno passato) e mantenendo il costo del personale al di sotto del 25% del totale della spesa corrente. A registrare il pareggio di bilancio è anche per il Servizio sanitario regionale, dove pure sono stati potenziati gli organici (4.300 assunzioni di medici, infermieri, operatori negli ultimi due anni), aumentate le prestazioni fornite e non sono stati introdotti nuovi ticket.

E’ quanto si ricava dal giudizio di parifica sul rendiconto 2016 della Regione Emilia-Romagna arrivato oggi dalla Corte dei conti, Sezione regionale di controllo, nel corso dell’udienza pubblica che si è tenuta questa mattina a Bologna nel salone d’onore del Circolo Ufficiali dell’Esercito di Palazzo Grassi, alla presenza al presidente della Sezione regionale, Carlo Greco, dei magistrati istruttori, del Procuratore regionale, Carlo Alberto Manfredi Selvaggi, e dell’assessore regionale al Bilancio, Emma Petitti.

Con la concessione del giudizio di parifica – e in questo 2017 l’Emilia-Romagna è una delle primissime Regioni in Italia a ottenerlo – la Corte dei conti certifica il rispetto delle norme contabili, il buon andamento dell’azione amministrativa e la tutela degli equilibri di finanza pubblica.

“Fin dall’inizio del mandato- afferma l’assessore regionale al Bilancio, Emma Petitti- abbiamo lavorato per accrescere l’efficienza e l’efficacia della nostra azione, con l’obiettivo primario di creare sviluppo e occupazione, aumentando i servizi, razionalizzando la spesa e tagliando i costi della politica. Quello di oggi è un giudizio di parifica che rafforza la nostra convinzione rispetto alle scelte fatte: invarianza della pressione fiscale, impegno a non introdurre ticket per la sanità, pur consolidando il livello dei servizi per la comunità regionale, garanzia dei cofinanziamenti dei fondi strutturali europei, fondamentali per il sistema economico, potenziamento degli interventi sullo stato sociale e delle politiche di contenimento tariffario, attraverso, tra le altre misure, il fondo per la non autosufficienza e il reddito di solidarietà. Poi l’impegno condiviso con il Patto per il lavoro su crescita e occupazione, gli investimenti sulla green economy, quelli contro il dissesto idrogeologico, per le infrastrutture viarie e il trasporto pubblico locale”. “Desidero ringraziare la Sezione regionale della Corte dei conti per il prezioso lavoro svolto, il contraddittorio durante l’intero sviluppo dell’attività istruttoria, le indicazioni fornite e- chiude Petitti- per il confronto sempre costruttivo, pur nella piena consapevolezza dei rispettivi ambiti di competenza”.

Di seguito, alcuni fra i temi toccati dalla Corte dei conti nella relazione che ha portato al giudizio di parifica.

Conti in ordine, debito giù e tasse ferme – Nel proprio giudizio sul rendiconto 2016, la Sezione regionale sancisce il rispetto dell’equilibrio di bilancio, sottolineando come la Regione non abbia fatto ricorso a prestiti né ad anticipazioni di liquidità. Il saldo di competenza fra entrate e spese è stato di 138 milioni di euro. Inoltre, migliorano gli indicatori che misurano la capacità di entrata e viene attestata una buona capacità operativa per quanto attiene la gestione della spesa.

Nessun ricorso a nuovo indebitamento. Viceversa, l’anno passato la Regione ha tagliato il debito regionale di 47 milioni di euro, portandolo da 670 a 623 milioni. Se si considera poi il quinquennio dal 2012, l’entità del debito è diminuita di 234 milioni di euro (-27%).

L’incidenza della spesa del personale rispetto alla spesa corrente è risultata inferiore al 25%, dimostrando una situazione di “virtuosità” nella gestione delle risorse umane.

Anche nel 2016 la Regione non ha aumentato le tasse per cittadini e imprese: la Sezione regionale sottolinea infatti come non si sia avvalsa della possibilità di modificare la pressione fiscale variando aliquote o tributi.

Liberato un miliardo di euro per i territori – Nell’ambito dei patti territoriali, sono stati assegnati 71,9 milioni di euro che hanno consentito lo sviluppo di altrettanti interventi di investimento in capo a Comuni e Province. A questi si aggiungono altri 12 milioni di euro specificatamente riservati agli enti colpiti dal sisma del 2012, destinati ad interventi di ricostruzione. In totale, la Regione ha liberato risorse per 83,9 milioni destinati ai territori, senza alcun aggravio della spesa pubblica, sottolinea la Corte dei conti, ma grazie a una politica di coordinamento della finanza locale che ha consentito, a partire dal 2011, di assegnare al territorio oltre 1 miliardo e 60 milioni di euro.

Acquisto di beni e servizi, cresce di 10 volte il mercato elettronico regionale – Bene anche l’acquisizione di beni e serviziattraverso una gestione sempre più efficace del mercato elettronico regionale (la Regione si avvale della propria centrale unica degli acquisti per la pubblica amministrazione, IntercentER), che registra un grande incremento: gli enti pubblici che lo utilizzano passano dai 119 del 2014 ai 270 del 2016 (+130%), il numero delle transazioni è quadruplicato passando, nello stesso periodo, da 445 a 2.239, così come il loro valore, che cresce di dieci volte: dai 6,9 milioni di euro nel 2014 ai 60,3 nel 2016.

Taglio alle spese, anche per gli incarichi esterni – Corposo il taglio alle spese, con il pieno rispetto dei vincoli previsti per il contenimento, in alcuni casi con margini rilevanti. Fra le altre, la Corte dei conti cita in particolare quelle per convegni e le spese di rappresentanza, per missioni e auto, così come è stato rispettato il divieto di effettuare sponsorizzazioni.

Lo stesso è avvenuto sulle consulenzee gli incarichi professionali, rimanendo ampiamente al di sotto dei tetti di spesa. Un tema, quello degli incarichi esterni, sul quale la Sezione regionale della Corte dei conti riconosce “l’ottimo risultato” conseguito dalla Regione con l’approvazione nel 2017 della direttiva in materia di contratti di lavoro autonomo, oltre alla decisione di definire una disciplina che regoli l’affidamento degli incarichi di patrocinio legale assegnati all’esterno.

Società partecipate, con le fusioni più efficienza e meno costi – In tema di società partecipate, la Corte dei conti dà atto “dell’ampia attività ricognitiva e programmatoria predisposta dalla Regione, che porterà all’efficientamento organizzativo e gestionale delle funzioni trasversali delle società in house, oggetto di fusione, anche con una rilevante contrazione dei costi”. Il riferimento è al piano di riordino delle società in house e delle partecipazioni societarie approvato dalla Giunta regionale nel 2016, che prevede il dimezzamento complessivo delle partecipate (da 24 a 13 fra società in house e partecipazioni). Bene anche i meccanismi di controllo messi in campo sempre sulle società in house.

Sanità in pareggio di bilancio, cresce il personale – La Corte dei conti segnala innanzitutto il pareggio di bilancio del Servizio sanitario regionale, oltre a un miglioramento dei tempi di pagamento delle aziende sanitarie; una tempestiva attuazione della programmazione generale e di indirizzo; il mantenimento con proprie risorse della rimborsabilità dei farmaci per la cura di epatite C e una capacità di impegno conforme alle prescrizioni di legge. Infine, la regolarità delle operazioni per la riduzione del disavanzo pregresso e la presenza di un fondo risarcimento danni da responsabilità civile delle aziende sanitarie. Una situazione di “equilibrio finanziario” nella quale la Sezione sottolinea “l’aumento delle unità di personale del Sistema sanitario regionale”, potenziamentodegli organici peraltro fortemente voluto dalla Giunta del presidente Bonaccini, che ha portato all’assunzione di oltre 4.300 medici, infermieri e operatori sanitari negli ultimi due anni.

Sisma, avanti con la ricostruzione – La relazione della Sezione regionale riporta poi il quadro complessivo delle azioni intraprese dalla Regione, fornito dall’Agenzia per la ricostruzione, nei cinque anni trascorsi dal sisma del 2012. “Risulta evidente il numero degli interventi di ricostruzione post sisma effettuati e il considerevole impegno finanziario”, nonostante le difficoltà di carattere tecnico ad attuare le opere previste che si possono riscontrare, così come stigmatizzato dalla Regione stessa.

Ondata di calore, allerta Arancione per temperature estreme nei centri urbani e Gialla sulla costa per la giornata di domani, sabato 8 luglio

Da regione Emilia romagna

Le previsioni dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile. Il disagio bioclimatico è previsto stabile in tutto il fine settimana

Bologna – Un’allerta Arancione per temperature estreme e moderato disagio bioclimatico, valida per tutta la giornata di domani, sabato 8 luglio, è stata diffusa dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, sulla base dei dati previsionali del centro funzionale Arpae E-R.

L’ondata di calore sarà avvertita soprattutto nei capoluoghi e nei centri urbani e potrebbe comportare qualche problema per le categorie più a rischio. La previsione accentua la gravità della situazione in corso da ieri (giovedì 6 luglio), coinvolgendo 167 Comuni, situati nelle aree urbane non costiere e nelle pianure interne dell’Emilia-Romagna; l’allerta arancione, infatti, è valida per le Sottozone B1, D1, F e H2, che coincidono con parte dei territori di Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna, Ferrara, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza. La situazione appare meno grave, ma interessata comunque da un’allerta Gialla nelle sottozone B2 e D2, riferibili alla costa romagnola e ferrarese (interessati altri 15 Comuni).

Lo stato di allerta– spiegano gli esperti dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile– deriva dal permanere di un campo di alta pressione e dall’assenza di ventilazione, anche in quota; per la giornata di domani si prevede un incremento generalizzato delle temperature, con punte massime intorno ai 37-38 gradi nelle pianure interne e nei centri urbani, e valori leggermente inferiori sulla fascia costiera. A determinare le condizioni di disagio bioclimatico concorre anche l’innalzamento delle temperature minime. Il fenomeno si presenta stazionario anche per la giornata di domenica 9 luglio.

L’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, in stretto raccordo con Arpae E-R, seguirà l’evoluzione dei fenomeni; per maggiori informazioni si consiglia di consultare l’allerta e gli scenari di riferimento sulla piattaforma web: https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it

Fabbri (ln): “Ferrara, zona gad. E’ ufficialmente nato il business del degrado. L’amministrazione non investe sulla sicurezza ma sugli incarichi ai soliti noti”

Da Lega Nord

Il consigliere commenta gli eventi che verranno organizzati dall’Arci

“Qui si va di business in business, per la gioia dei soliti noti e i giganteschi interrogativi, per usare un eufemismo, di tutti gli altri”. Alan Fabbri, capogruppo della Lega Nord in Regione, commenta le iniziative di riqualificazione del quartiere Gad di Ferrara attraverso manifestazioni culturali e ricreative. “Ben vengano – chiosa il consigliere – ma è impossibile non notare a chi è stata affidata l’organizzazione: due circoli Arci, dunque espressioni del Pd e delle sue derivazioni: casualmente, l’incarico e i relativi finanziamenti arrivano laddove tutti si aspettano che arrivino”. Oltre alla decisione ‘di sistema’ presa dall’Amministrazione estense, Fabbri evidenzia come si rischi di istituzionalizzare “il business del degrado. Dapprima la zona Gad vede incrementarsi le situazioni critiche a livello di ordine pubblico per la crescente presenza di sedicenti profughi, quindi per combattere questa situazione vengono spesi soldi pubblici con iniziative di matrice politica”. Come dimostra anche la solerzia con cui il vicesindaco di Ferrara, Massimo Maisto, parla di necessità ‘di contrastare il degrado’ nel quartiere. “Peccato – conclude Fabbri – che questa Amministrazione finora abbia fatto davvero poco per combatterlo veramente, il degrado. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: anzichè investire seriamente sulla sicurezza, vengono fatti investimenti sulle iniziative culturali per ovviare alla mancanza di sicurezza. Un controsenso che non risolverà il vero problema del quartiere”.

Teatro e salute: studio teatrale “Altrove”

Da Organizzatori

Giovedì 13 Luglio 2017 alle ore 21.00 (ingresso su prenotazione: 328 8120452), presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara (via Savonarola 19), verrà presentato lo studio teatrale “Altrove”.

“Altrove” fa parte del progetto teatrale “Il teatro e il benessere” e si colloca all’interno del progetto regionale Caregiver Day proponendosi come occasione di confronto tra coloro che si prendono cura di un proprio familiare e medici, operatori socio-assistenziali e sanitari, figure istituzionali, rappresentanti del Terzo Settore. Dopo il successo dei progetti del 2015 e 2016, diretti da Michalis Traitsis e conclusi con la rappresentazione di studi teatrali presentati in incontri pubblici e la proiezione all’interno del Caregiver Day dei video documentari Storie in bilico (2015) e Funamboli (2016) diretti da Marco Valentini, il progetto “Il teatro e il benessere” è stato proposto per un terzo percorso di laboratorio teatrale nuovamente condotto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro.

Il progetto è finalizzato a fornire un luogo fisico ed emotivo all’interno del quale poter esprimere sensazioni, emozioni e pensieri legati al lavoro di cura, sia dal punto di vista del curante che dell’assistito. Alla conclusione del percorso del 2017 si è aggiunto un gruppo di allievi del Centro Teatro Universitario di Ferrara per l’allestimento dello studio teatrale “Altrove”.

ASP – Servizio Anziani del Comune di Ferrara, si dedica a persone che si trovano in difficoltà nella gestione della vita quotidiana e prive della concreta possibilità di ricevere aiuto dai propri familiari, fornendo un sostegno alle famiglie impossibilitate ad assistere un componente anziano totalmente o in parte non autosufficiente, e coadiuvando la famiglia nel difficile compito di caregiving.

L’impegno di ASP è diretto al sostegno alla domiciliarità con l’offerta al caregiver di strumenti non solo di tipo assistenziale e sanitario ma anche affettivo ed emotivo. Il rinnovo del progetto “Il teatro e il benessere” per il 2017, oltre a rafforzare la collaborazione dell’ASP con il Centro Teatro Universitario e Balamòs Teatro, consolida il ruolo dell’Ateneo e dello stesso CTU in campo formativo e sociale nella direzione della sempre più ampia condivisione di programmi di lavoro con diversi soggetti del territorio.

Locandina studio teatrale Altrove

“ALTROVE”

una dimostrazione di lavoro dal progetto teatrale “Il teatro e il benessere” rivolto a persone con malattie neurodegenerative, familiari, caregivers, operatori del settore e il contributo degli allievi del laboratorio teatrale del Centro Teatro Universitario di Ferrara

promosso da:

ASP – Centro Servizi alla Persona/Servizio Anziani, Centro Teatro Universitario di Ferrara,
sindacati CGIL, CISL, UIL

diretto da Michalis Traitsis – Balamòs Teatro

con: Amedeo Bergamini, Laura Bertoni, Valeria Brina, Roberta Capisani, Anna Cavallini, Giulia Gamberoni, Svetlana Grundan, Marisa Marchetti, Marilena Marzola, Giuseppe Mesiano, Patrizia Ninu, Rosina Pititto, Giada Rossi, Marco Sacchetto, Rosa Sandri, Raffaella Vallini

e gli allievi del laboratorio teatrale del Centro Teatro Universitario di Ferrara:

Michele Bononi, Edoardo Buriani, Nicole Canino, Virginia Cavallaro, Giuseppe Cota, Pietro Fabbri, Francesca Lazzarin, Giulia Tiozzo, Elisabetta Zecchi

collaborazione artistica Patrizia Ninu

disegno luci Cristina Iasiello

Fabbri (ln): “Ferrara, complimenti e in bocca al lupo a Nicola Lodi. Avanti insieme per una lega in crescita costante”

Da Lega Nord

Il messaggio del consigliere dopo l’elezione del nuovo segretario comunale

“Complimenti e in bocca al lupo per il grande lavoro che lo attende”. E’ il messaggio di Alan Fabbri, capogruppo della Lega Nord in Regione e segretario provinciale del Carroccio ferrarese, a Nicola Lodi, fresco di elezione alla segreteria comunale del movimento. Lodi ha ricevuto il mandato dei militanti ferraresi nella sfida che ha visto protagonista anche Benito Zocca. “Nicola ha dimostrato di saper interpretare al meglio lo spirito leghista – sottolinea Fabbri – e soprattutto di tradurlo in azioni concrete e in militanza sempre attiva. A Ferrara il nostro consenso è in costante crescita. Una crescita che, sono convinto, continuerà inesorabilmente”. Insieme a Lodi, sono stati eletti i membri del nuovo direttivo: Chiara Montori, Maria Giovanna Resca, Alcide Mosso, Mauro Poletti e Fiorenza Turola.

lettera aperta Cna Turismo a parlamentari

Da CNA Ferrara

Lettera aperta di Cna Turismo ai parlamentari ferraresi per chiederne il sostegno all’emendamento presentato dalla Confederazione alla Legge delega sulle concessioni demaniali.
No alle aste, tutelare le imprese balneari e i loro investimenti
Possibile coniugare concorrenza e diritti delle pmi

Ferrara – Il presidente di Cna Turismo, Dario Guidi, ha inviato, in questi giorni, a nome delle imprese balneari associate, un lettera aperta ai parlamentari ferraresi chiedendo loro di sostenere l’emendamento presentato dalla Cna alla Legge delega per il riordino delle concessioni balneari, attraverso il quale la Confederazione si propone di coniugare turismo, piccola impresa e libera concorrenza, senza tuttavia l’indizione di aste tra le imprese balneari.
Più precisamente, la proposta emendativa di Cna interviene ad integrazione dei criteri di riordino delle concessioni demaniali, per tutelare il legittimo affidamento dei concessionari che dimostrino di avere effettuato investimenti, nella convinzione che il loro titolo concessorio sarebbe stato rinnovato. Questo principio – sostiene Cna – è confermato dalle decisioni della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, le quali asseriscono che il concessionario abbia un legittimo affidamento rispetto alla proprietà superficiaria e all’avviamento commerciale della propria impresa.
“È necessario garantire normativamente nel Disegno di Legge – sottolinea, quindi, il presidente Dario Guidi – adeguati livelli di protezione di tali diritti prevedendo, su scala nazionale, il rilascio solo di nuove concessioni demaniali marittime su aree disponibili con finalità turistico-ricreative, in base a procedure di selezione tra i candidati potenziali e secondo criteri obiettivi di imparzialità, di trasparenza e di pubblicità. Ciò garantirebbe il rispetto dei principi di concorrenza e di libertà di esercizio, favorendo al tempo stesso lo sviluppo e la valorizzazione delle piccole e medie imprese turistico-ricreative operanti in ambito demaniale marittimo, delle quali è indispensabile tutelare gli investimenti, insieme ad un adeguato periodo transitorio per l’applicazione della disciplina di riordino. Resta salvo il riconoscimento e la tutela del legittimo affidamento delle imprese balneari titolari di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico e ricreativo, rilasciate anteriormente al 31/12/2009, con la conservazione, per queste ultime, del diritto alla continuità della concessione in atto”.
Con l’approvazione di questo emendamento, a parere della Cna, sarebbe possibile rispettare la direttiva Bolkestein per le nuove concessioni e difendere il sistema delle piccole e medie imprese, architrave del sistema balneare locale e uno degli elementi distintivi del turismo della Destinazione Romagna.
“Ciò – conclude Dario Guidi – impedirebbe la concentrazione in poche mani delle concessioni balneari, il fallimento di tante piccole imprese o la creazione di veri e propri regimi di monopolio che porterebbero ad un ovvio rialzo dei prezzi verso i clienti e verso il sistema alberghiero, contribuendo a scardinare un sistema, come quello balneare emiliano – romagnolo, apprezzato sia in Italia che all’estero”.

Cia Ferrara: i cereali rimangono una coltura di riferimento, nonostante i prezzi

Cia Ferrara

Sorpresa positiva per l’annata del frumento tenero e duro nel ferrarese e mediamente in tutta la regione. Rimane il nodo dei prezzi che faticano ancora a coprire i costi di produzione.

FERRARA – L’abbandono del grano che, soprattutto negli ultimi anni, ha registrato un segno negativo a livello di prezzi, non c’è stato. A Ferrara il calo delle superfici investite a frumento nel 2017, rispetto allo scorso anno, è solo del 10%, mentre rimangono sostanzialmente immutate le superfici di mais e sorgo, rispettivamente attorno ai 26.000 e 3.500 ettari. In aumento le superfici di girasole, dagli 800 ettari del 2016 ai 1000 del 2017, e soprattutto la soia che passa da 18.000 ettari ai 22.000 di quest’anno. (Dati statistici Regione Emilia – Romagna). Secondo Cia – Agricoltori Italiani Ferrara, questi dati indicano che i produttori ferraresi continuano a credere nelle produzioni cerealicole, necessarie anche per la rotazione colturale.
«A raccolta ultimata in tutta la provincia – spiega Massimo Piva, rappresentante ferrarese del Gie (Gruppo interesse economico) Cereali di Cia – possiamo dire che è un’annata sorprendentemente buona per il frumento tenero e duro, sia a livello di quantità che di qualità. Mediamente, nel ferrarese, si sono prodotti 70 quintali per ettaro, con punte verso il basso sui 60-65 quintali e verso l’alto, fino agli 85 quintali. Molto buono il tenore proteico dei frumenti, fondamentale per determinare la qualità delle farine, e il peso specifico, tendenzialmente sopra gli 82-83. Risultati andati certamente oltre le aspettative, perché l’assenza di piogge aveva inizialmente compromesso l’andamento colturale, che ha poi avuto una ripresa grazie alle precipitazioni di maggio. Il problema della siccità potrebbe compromettere, invece, i cerali primaverili come sorgo, mais e soia e incidere sulle rese produttive, soprattutto dove gli agricoltori non riescono a irrigare».
Il buon andamento dei cereali riguarda l’intero territorio regionale ma, per Valerio Parisini, presidente del Gie Cereali Emilia – Romagna, rimane il nodo dei prezzi troppo bassi. «Molto soddisfacenti le performance dei frumenti in tutta la regione – dice il presidente del Gie – con alcuni distinguo per Parma, Piacenza e Reggio Emilia, dove le piogge abbondanti a metà campagna hanno in parte compromesso la qualità del prodotto. La media produttiva regionale è attorno ai 70-75 quintali/ettaro, le proteine sono oltre il 13% e i pesi specifici mediamente sopra gli 82. Il problema fondamentale rimane il prezzo, che continua a non coprire i costi di produzione, nonostante prime quotazioni della Borsa Merci di Bologna più alte per il tenero di circa 2 euro, rispetto ai primi prezzi 2016 e in linea quelle di chiusura del mercato. Nel dettaglio, i frumenti teneri di forza, con proteine a 13,5%, valgono circa 22 euro/q, i frumenti speciali, con proteine al 12%, sui 18-19 euro mentre i fini, con proteine all’11%, sono quotati tra i 17 e i 18 euro. Buone le prime quotazioni anche per il duro, con proteine a 13,5%, che si attesta sui 23-25 euro. Voglio ribadire però che un frumento di qualità 100% italiano, dovrebbe essere maggiormente premiato dal mercato, che ormai dipende troppo da dinamiche europee e internazionali».

movimento5stelle

Accoglienza e Immigrazione

Da Movimento 5 Stelle

Tutto il nostro paese e le amministrazioni locali stanno vivendo un momento estremamente cruciale e delicato per quanto riguarda l’immigrazione e l’accoglienza di migranti e richiedenti asilo.
Nel momento in cui praticamente tutti i paesi europei chiudono le porte in faccia all’Italia (alla faccia della solidarietà), in cui le ONG che raccolgono migranti e li sbarcano in italia hanno le lenti dell’Europa puntate sulle loro procedure di salvataggio e bilanci (anche su sollecitazione del M5S), un indiscusso gigante del mecenatismo mondiale, Bill Gates, che ha fatto investire miliardi di dollari in Africa per progetti di sviluppo, afferma senza mezzi termini che sarebbe meglio scoraggiare il più possibile l’arrivo di migranti in Europa e privilegiare gli aiuti nei paesi di provenienza dei migranti.
Lo stesso momento in cui le strutture di accoglienza del territorio ferrarese sono al collasso, al punto che autorità istituzionali prospettano soluzioni d’imperio di accoglienza logistica di migranti in campi con tendopoli o container o casette, anche vicino a strutture turistiche.
Bene, è in questo delicato contesto che matura una proposta del M5S da discutere in consiglio comunale mirante a far rispettare alle autorità preposte le quote del tasso di accoglienza previsto dal Piano nazionale di riparto dei richiedenti asilo concordato tra l’ANCI ed il Ministero dell’Interno, il quale prevede indicativamente 2,5 posti per ogni 1.000 abitanti,. Un Ordine del Giorno (primo firmatorio consigliere Claudio Fochi ) che esorta la Giunta e il sindaco a farsi portavoce nei confronti della Prefettura e del Ministero dell´Interno di una richiesta di piena osservanza della clausola di salvaguardia che rende esenti i Comuni come Ferrara, che hanno manifestato la volontá di aderire alla Rete Sprar, dall´attivazione di ulteriori forme di accoglienza (direttiva del Ministero dell´Interno dell´11ottobre 2016), in particolare di carattere straordinario.
Sull’onda anche di ciò che i parlamentari europei del M5S stanno facendo in Europa, dove hanno fatto approvare al Parlamento Europeo un emendamento che di fatto certifica l’ingiustificata esiguità degli aiuti economici europei al nostro paese per la gestione della crisi migranti. In tale atto si riconosce da parte dell’AMIF (Asylum, Migration and Integration Fund) un finanziamento al nostro paese per copertura spese relativa ai migranti che copre solo il 3% delle spese effettivamente sostenute. Il 97% ce li ha messi lo stato.
I motivi per cui il M5S ferrarese chiede una limitazione delle accoglienze straordinarie (nel pieno rispetto dell’accordo fra Viminale e ANCI – che però riteniamo non sia rispettato) sono molteplici . Fra i più importanti, come risulta chiaramente espresso nell’OdG citato, un certificato collasso (come dichiarato da ASP) delle strutture ricettive , una situazione economica e occupazionale del nostro territorio estremamente critica, una sofferenza acclarata delle Forze dell’Ordine nel gestire, con organici in calo, la sicurezza di un territorio con sempre più richiedenti asilo che non possono trovare uno sbocco occupazionale, soprattutto in quartieri ad alta concentrazione di migranti dove esistono oggettivi e diffusi problemi di criminalità, che non stiamo a citare poiché già tristemente noti e segnalati, anche dal Sindaco.
Aggiungiamo anche la spada di Damocle di cui sentiamo parlare in questi giorni di ipotesi di accoglienza in “tendopoli” o in “container”, soluzioni che, sotto il profilo di civiltà e di rispetto della dignità dell’uomo stesso non possono essere considerate accettabili (sebbene temporanee) poiché lesive degli stessi diritti dei migranti che hanno il diritto di essere ospitati in strutture logistiche adeguate. Tenendo conto anche che tali strutture presentano inoltre alto rischio sociale nonché il rischio di accentuare l’insofferenza e l’intolleranza della popolazione locale per uno strumento che sarebbe squalificante sia per persone accolte che residenti. Si aggiunga inoltre che, qualora sistemate in campi vicino a strutture di ricezione turistica (agriturismi) non farebbero certo bene ad un settore così vitale dell’economia del nostro territorio, il turismo, che da solo contribuisce per il 12% di PIL locale.
Abbiamo già una trentina di sedicenti profughi all’Ostello Comunale nonché in altre strutture ricettive cittadine (Hotel Astra, hotel della Lupa) . Siamo sicuri che proseguire in tale direzione sia la soluzione più adeguata?
In un momento in cui i “verdi” e progressisti austriaci minacciano carri armati al Brennero, in cui i progressisti Macronisti in marcia (idoli del PD) ribadiscono di volere accogliere solo veri profughi e respingono tutti i migranti economici, è nostro dovere chiedere almeno il rispetto degli accordi sottoscritti fra Governo e Sindaci, tristemente consci di operare in un contesto di completo e colpevole fallimento delle politiche migratorie del nostro paese, di fatto marginalizzato e umiliato, come la Grecia, per colpa di una classe politica inetta e perniciosa, incapace di schierarsi dalla parte dei cittadini.

Ferrara, 7 luglio 2017

Al Presidente del Consiglio Comunale di Ferrara

Oggetto: Ordine del Giorno su rispetto della quota accoglienza migranti
Premesso
Che al 13 giugno 2017, secondo dati ufficiali relativi all’accoglienza di richiedenti asilo comunicati dal Ministero dell’Interno, per quanto riguarda il territorio del comune di Ferrara, figuravano 736 presenze (666 afferenti ad accoglienza straordinaria (CAS) , 70 afferenti a programma SPRAR ) che corrispondono ad una percentuale del 5.53 per mille della popolazione residente.

Osservato
Che nella settimana successiva a tali rilevazioni, in particolare il 28 e 29 giugno sono sbarcati sulle nostre coste circa 12 mila migranti dei quali almeno una 40ina verranno presumibilmente accolti localmente nelle prossime due settimane.
Che tale fenomeno migratorio è valutato con stime di proiezione in notevole aumento sia per le buone condizioni climatiche estive e del mare sia per il permanere delle cause e della tipologia di tali spostamenti migratori, ulteriormente incentivato negli ultimi tempi da apporti di navi e imbarcazioni di salvataggio in mare gestite da organizzazioni Onlus di diverse nazionalità.
Per cui è presumibile che ciò avrà sensibili ripercussioni nella ripartizione dei migranti a livello locale

Visti
• La Direttiva della Ripartizione dei Richiedenti Asilo (11 ottobre 2016) firmata dall’ex ministro dell’Interno Angelino Alfano
• Il Piano di ripartizione su richiedenti asilo e rifugiati discusso fra il Governo e ANCI che prevede l’accoglienza di una quota di 2,5 migranti per mille abitanti (per i comuni di dimensione media nei quali rientra il comune di Ferrara)

Preso atto
Che tale documento introduce una “clausola di salvaguardia” che rende esenti – recita il testo – i Comuni che appartengono alla rete Sprar, o che abbiano già formalmente manifestato la volontà di aderirvi (come il Comune di Ferrara, n.d.r.) dall’attivazione di ulteriori forme di accoglienza”.

Considerato
Che il recente aumentato afflusso di migranti – destinato ad incrementare significativamente – sta creando notevoli problemi di accoglienza alle strutture locali poste sotto pressione, in tali termini che in questi giorni sentiamo ventilare da figure istituzionali le ipotesi di accoglienza in “tendopoli” o in “container”, soluzioni che, sotto il profilo di civiltà e di rispetto della dignità dell’uomo stesso non possono essere considerate accettabili (sebbene temporanee) poiché lesive degli stessi diritti dei migranti che hanno il diritto di essere ospitati in strutture logistiche adeguate. Che tali strutture presentano inoltre alto rischio sociale nonché il rischio di accentuare l’insofferenza e l’intolleranza della popolazione locale per uno strumento che sarebbe squalificante sia per persone accolte che residenti.

Considerato altresì
Che solo il 3% dei richiedenti asilo, mediamente, ha ottenuto lo status di rifugiato politico, secondo dati resi noti dall’ASP (Centro per i servizi alla Persona) riguardo ai primi sei mesi dell’anno scorso (2016) (sette stranieri a cui sono stati riconosciuti i requisiti per l’asilo politico a fronte di 281 casi esaminati). Le domande respinte sono state 91 mentre i rimanenti migranti sono suddivisi nelle categorie di protezione sussidiaria (56 casi) e protezione per motivi umanitari (127 casi).

Tenuto conto
Che le possibilità di inserire flussi ingenti di migranti e richiedenti asilo in percorsi lavorativi si assottigliano sempre più visto che il tasso di disoccupazione giovanile a livello nazionale si attesta al 37%, in aumento dell’1,8% (solo nel mese di maggio 2017 ci sono stati 51 mila posti di lavoro in meno rispetto ad aprile 2017)

Tenuto conto altresì
Che a livello europeo la politica di ricollocamento dei migranti si sta rivelando fallimentare. Infatti al 30 giugno 2017 , su 34.950 ricollocamenti previsti dall’Italia verso altri paesi i ricollocamenti sono stati 7396. In Austria, addirittura su 462 ricollocamenti previsti entro il mese di settembre ne sono stati ricollocati “ZERO” (con 16 domande in corso di disamina)

Ricordato
Che Emmanuel Macron, presidente Francese (di una nazione confinante con la nostra ) non solo acconsente al respingimento dei migranti alla frontiera di Ventimiglia ma dichiara pubblicamente che la Francia non ospiterà i cosiddetti migranti economici e si limiterà ad accogliere solo i rifugiati politici

Ricordato altresì
Che in molti altri paesi europei confinanti e non (Francia, Spagna, Austria, Germania, Austria, Svizzera, Portogallo, paesi scandinavi, paesi balcanici, per citarne solo alcuni ), come è stato anche recentemente ribadito all’incontro dei ministri dell’Interno a Tallin (6 luglio 2017) adottano una politica di accoglienza che in pratica chiude le frontiere ai migranti e se ne guardano bene dal derogare in solidarietà – per chi potrebbe farlo – al trattato di Dublino, rifiutandosi di accettare di aprire nuovi porti, ciò che di fatto condanna l’Italia ad un flusso di migranti ormai giudicato incompatibile con le sue capacità ricettive

Constatato altresì
Che il Parlamento Europeo ha approvato un emendamento del gruppo Efdd – MoVimento 5 Stelle, al mandato per il trilogo del bilancio 2018, dove riconosce un finanziamento al nostro paese per copertura spese relativa ai migranti che copre solo il 3% delle spese effettivamente sostenute e che quindi lo Stato italiano (con i soldi delle tasse dei cittadini) ha finanziato (si spera non a fondo perduto) il 97% delle spese sostenute per la gestione della crisi migratoria e che ciò non può non aver avuto un impatto sul trasferimento di fondi alle amministrazioni locali (salvo future integrazioni a livello nazionale da parte dell’AMIF). Infatti:
Il Parlamento europeo “si rammarica – recita l’emendamento approvato dall’aula – dell’assenza finora di un sistema efficace di redistribuzione, che ha provocato un carico disomogeneo per alcuni Stati membri, segnatamente Italia e Grecia; ricorda che nel 2016 sono arrivati nell’Unione europea 361.678 rifugiati e migranti, di cui 181.405 in Italia e 173.447 in Grecia, e che finora nel 2017 l’Italia ha già accolto l’85% dei rifugiati e migranti arrivati nell’Unione europea; si rammarica che l’Italia abbia ricevuto finora solo 147,6 milioni di euro a titolo dell’AMIF (Asylum, Migration and Integration Fund) , importo che copre solamente il 3% delle spese totali sostenute dal paese per la gestione della crisi migratoria”.

Convinti
Che confondere la VOLONTA’ di accoglienza con la CAPACITA’ di accoglienza possa costituire una pericolosa miopia potenzialmente foriera di acuire criticità di tipo economico, sociale ed occupazionale presenti sul territorio del comune di Ferrara che vanno ben oltre l’aspetto logistico, poiché nel nostro territorio infatti persiste un elevato tasso di disoccupazione giovanile, il più alto ricorso alla cassa integrazione ordinaria ( per il quale la nostra città detiene il primato regionale) , e di conseguenza un tessuto economico che in prospettiva potrebbe non offrire sbocchi occupazionali a giovani migranti previsti in forte aumento.

Consapevoli inoltre
Che un afflusso sempre più incrementale di migranti e richiedenti asilo contribuisce a mettere sotto pressione le Forze dell’Ordine che lamentano cali di organici (come si evince da dichiarazioni dei rappresentanti sindacali delle stesse rilasciate alle istituzioni nei giorni scorsi durante incontri con Prefetto, Questore e Sindaco) non solo per la difficoltà di espletare le procedure di identificazione degli stranieri interpellati ma anche per scarsità di personale necessario al monitoraggio del territorio, in particolare di alcune zone dove si concentrano grandi percentuali di immigrati e richiedenti asilo)

Che il sistema di accoglienza a Ferrara è ormai saturo, come ha dichiarato la dirigenza ASP

Impegniamo sindaco e giunta
• A farsi portavoce presso le autorità competenti, per tutti i motivi espressi nei paragrafi precedenti al fine di evitare la concentrazione di un alto numero di migranti, per prolungati periodi di tempo, in strutture che possano determinare situazioni di insofferenza, malessere e tensioni sia tra migranti stessi sia nella popolazione ospitante e di optare per l´accoglienza di quote di migranti proporzionale al numero di abitanti secondo i criteri stabiliti dal Piano nazionale di riparto dei richiedenti asilo concordato tra l’ANCI ed il Ministero dell’Interno, il quale prevede indicativamente 2,5 posti per ogni 1.000 abitanti, proporzione già abbondantemente superata nel nostro territorio.

• A farsi portavoce nei confronti della Prefettura e del Ministero dell´Interno di una richiesta di piena osservanza della clausola di salvaguardia che rende esenti i Comuni come Ferrara, che hanno manifestato la volontá di aderire alla Rete Sprar, dall´attivazione di ulteriori forme di accoglienza (direttiva del Ministero dell´Interno dell´11ottobre 2016), in particolare di carattere straordinario, e di una dichiarazione ufficiale che evidenzi come le strutture presenti sul nostro territorio non siano in grado di fornire un livello di accoglienza logistica accettabile e dignitosa per i migranti (dal momento che si parla di tendopoli e container) e compatibile con la situazione economico, sociale, occupazionale e di pubblica sicurezza del territorio comunale.

Il Consigliere comunale M5S
Claudio Fochi

La newsletter del 6 luglio 2017

Da Comune di Ferrara

06-07-2017

CONSIGLIO COMUNALE – Lunedì 10 e martedì 11 luglio 2017 alle 15,15 nella residenza municipale. Diretta audio-video su ConsiglioWeb

Le delibere in programma nelle prossime sedute del Consiglio comunale

Il Consiglio comunale di Ferrara si riunirà lunedì 10 e martedì 11 luglio alle 15.15 nella residenza municipale. La seduta – con modalità definite dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari convocata dal presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò – sarà dedicato alla trattazione di nove proposte di deliberazione, oltre ad un “question time”, una mozione ed un ordine del giorno. Per questa ragione la Conferenza dei capigruppo ha deciso di svolgere i lavori nell’arco di due giornate, con interruzione seduta della prima giornata di lunedì alle 19,30 circa per riprendere il giorno successivo (martedì 11 luglio) sempre alle 15.15.

>> DOCUMENTAZIONE SCARICABILE IN FONDO ALLA PAGINA 

>> Come di consueto è prevista la diretta audio video delle intere sedute di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472

>> Ordine del giorno delle sedute di Consiglio Comunale di lunedì 10 luglio e di martedì 11 luglio 2017- ore 15,15

1 – Comunicazioni del Presidente

2 – Interpellanze ed interrogazioni

3 – Interrogazioni a risposta immediata (art. 100 c. 2 del Regolamento

C.C.)

Deliberazioni

4 – PG 66983/17 – Variazione al Bilancio di Previsione 2017-2019 dell’Istituzione dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie. Applicazione al Bilancio di Previsione 2017 di parte dell’avanzo di amministrazione 2016 (Assessora Cristina Corazzari)

5 – PG 70329/17 – Modifica del Regolamento di organizzazione, accesso e fruizione del servizio di refezione scolastica per la scuola primaria, secondaria di 1° grado e materna statale (Assessora Cristina Corazzari)

6 – PG 64070/17 – Controdeduzioni alle osservazioni e ai pareri formulati dalla Provincia e dagli Enti competenti e approvazione della 3a variante urbanistica al 1° Piano Operativo Comunale, alla classificazione acustica e al PUA approvato con delibera GC/2016/530 del 11/10/2016 (Assessora Roberta Fusari)

7 – PG 66726/17 – Art. 13 L.R. 15/2013 – art. 23bis D.P.R. 380/2001 – ammissibilità della ristrutturazione edilizia con modifica di sagoma nei centri storici e differimento dell’inizio dei relativi lavori (Assessora Roberta Fusari)

8 – PG 70332/17 – Modifica delle modalità di determinazione e pagamento delle tariffe del servizio di refezione scolastica, a decorrere dall’a.s. 2017-2018 (Assessora Cristina Corazzari)

9 – PG 70540/17 – Modifica del Regolamento di accesso e fruizione del servizio di trasporto scolastico (Assessora Cristina Corazzari)

10 – PG 70542/17 – Modifica delle modalità di determinazione e pagamento delle tariffe dei servizi per l’infanzia comunali: nidi, scuole d’infanzia, spazi bambino (Assessora Cristina Corazzari)

11 – PG 70546/17 – Modifica del Regolamento di funzionamento e del Regolamento interno del Consiglio di Amministrazione/Amministratore unico della Istituzione dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie (Assessora Cristina Corazzari)

12 – PG 67387/17 – Approvazione del nuovo Regolamento per l’emergenza abitativa ed approvazione di alcune integrazioni al Regolamento di assegnazione di cui alla DCCC 120451/2015 (Assessora Chiara Sapigni)

 

Ordini del Giorno e Mozioni

13 – PG 67099 – 08/06/2017 – Gruppo Forza Italia – Mozione per utilizzare una parte dell’avanzo libero del bilancio consuntivo 2016 a favore delle persone con redditi medio bassi (discusso ai sensi dell’art. 101 – comma 3 – del Regolamento del C.C.)

14 – PG 72115 – 19/06/2017 – Gruppo PD – Ordine del Giorno in difesa dell’accordo internazionale di COP21 sui cambiamenti climatici (Parigi 2015) – (discusso ai sensi dell’art. 55 – comma 4 – del Regolamento del C.C.)

 

ASSESSORATO ALLA CULTURA – Venerdì 7 luglio alle 20.30 in piazza Castello con 100 allievi e coro

Ferrara sotto le Stelle col concerto della Scuola di musica moderna

06-07-2017

Venerdì 7 luglio alle 20.30 sul palco di Ferrara sotto le Stelle in piazza Castello si terrà il concerto degli allievi della Scuola di musica moderna-Associazione musicisti di Ferrara. Un centinaio gli allievi coinvolti insieme con il coro polifonico di 57 elementi a cura dell’insegnante Viviana Corrieri e l’AMF Brass Band costituita da 21 elementi. L’ingresso è libero.

LA SCHEDA a cura dell’Associazione musicisti di Ferrara
I saggi di classe che si sono svolti dal 25 maggio al 16 giugno nell’aula magna Stefano Tassinari della Scuola di Musica Moderna e il 12, 13 e 14 giugno presso il fronte Darsena di Palazzo Savonuzzi in via Darsena 57, sono stati un buon motivo di studio e di aggregazione per i nostri allievi; durante le prove di preparazione hanno infatti potuto capire l’importanza dell’interazione fra i vari strumenti e le persone che li suonano, nella costruzione di un brano musicale, vedendo quindi il saggio come un modo per apprendere sempre qualcosa in più.

In queste occasioni si sono esibiti circa 400 allievi, in ogni fascia di età dai 5 anni in su, mentre gli allievi coinvolti nella serata del 7 luglio saranno un centinaio più il coro polifonico a quattro voci curato dall’insegnante Viviana Corrieri formato da 57 elementi per un totale di 157 allievi e l’AMF Brass Band costituita da 21 elementi.
La serata sarà presentata da Viviana Corrieri ed Ambra Bianchi e sarà l’occasione per consegnare alla presenza dell’assessore alla cultura Massimo Maisto quattro borse di studio che daranno ai titolari la possibilità di frequentare per un anno intero i corsi della Scuola di Musica Moderna. Una delle quattro borse di studio previste, sarà messa a disposizione dalla Fondazione Julianeo in ricordo dell’allievo Giuliano Baroni scomparso in un incidente stradale nel 2001; ringraziamo Flavio Baroni, presidente della Fondazione Julianeo per il sostegno alla nostra attività e per la condivisione del nostro ideale di insegnamento.
Le altre tre borse di studio saranno messe a disposizione dall’Associazione Musicisti di Ferrara , andranno una ad un allievo meritevole della scuola di musica e altre due a persone individuate dall’emporio solidale il Mantello, che si prende cura delle famiglie in momentanea difficoltà.
Il bilancio dell’anno scolastico è senza dubbio ancora una volta positivo, pieno di iniziative e soddisfazioni. Vantiamo il fatto di essere la scuola di musica moderna più frequentata della Regione Emilia Romagna con quasi 700 iscrizioni nell’anno scolastico 2016/17; la Scuola di Musica Moderna è stata riconosciuta dalla Regione Emilia Romagna con determina n.6248 del 19.04.2016.
Anche quest’anno siamo riusciti ad organizzare un ciclo di 10 lezioni di guida all’ascolto sulla musica moderna e 7 sulla musica classica gratuite e aperte a tutti allo scopo di promuovere la cultura e l’educazione musicale in tutte le sue forme. Proponendo per il quindicesimo anno consecutivo questa serie di appuntamenti, abbiamo voluto dare un segnale forte ed evidente: per chi ascolta è importante sapere cosa si ascolta e per chi suona è importante la consapevolezza di esprimersi con un linguaggio che possa essere capito.
Per il secondo anno abbiamo organizzato le Amf Jam, una serie di appuntamenti ad ingresso libero il giovedì sera finalizzati a far incontrare musicisti di qualsiasi età e preparazione e farli suonare insieme.
Anche quest’anno abbiamo organizzato Un Fiume di Musica, appuntamento del giovedì sera con l’Aperitivo sulla Darsena, 13 appuntamenti ad ingresso libero iniziati il mese di maggio e che continueranno anche per il mese di luglio di fronte a Palazzo Savonuzzi, sede della Scuola di musica moderna di Ferrara e di altre associazioni; durante queste piacevoli serate si possono ascoltare i gruppi musicali formati dagli insegnanti della scuola.
Recentemente all’interno della scuola di musica ad opera di alcuni ragazzi allievi, è nata una fanzine musicale e culturale dal nome Wah Wah Magazine; si occuperà di scrivere di tutto quello che avviene in città a livello musicale che sia jazz, musica classica, rock, ecc..
Il 5 gennaio 2016, alla sala Estense, abbiamo portato il concerto a favore dell’Ado “Play Mr. D’Adamo” alla dodicesima edizione radunando, nell’intento di ricordare l’amico armonicista scomparso Antonio D’Adamo, tanti musicisti e spettatori.
Altro appuntamento ormai giunto alla nona edizione è il concerto ” Rock’n Dog” per la raccolta fondi da destinare alla Lega per la difesa del cane.
Siamo riusciti a organizzare insieme al Gruppo dei Dieci alcuni concerti Jazz ad ingresso libero di altissimo livello.
Insomma quasi una sessantina di eventi ad ingresso libero e aperti a tutti nell’arco dell’anno scolastico, oltre alle consolidate lezioni di strumento e canto, è stata l’offerta culturale della nostra associazione.
La consolidata convenzione con il Comune di Ferrara, Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali, ci ha permesso anche quest’anno di divulgare la cultura e l’amore per la musica, ponendoci come un importante punto di riferimento per i giovani della nostra provincia, attenti e sensibili a questa forma d’arte e di aggregazione.

La Scuola di musica moderna-Associazione musicisti di Ferrara
La Scuola di musica moderna dell’Associazione Musicisti di Ferrara è riconosciuta per l’anno scolastico 2015/2016 con determinazione n.4737 del 17.04.2015. della responsabile del Servizio Istruzione e Integrazione fra i Sistemi Formativi della Regione Emilia Romagna, di cui alla DGR n.2254/2009 come modifica della DGR n. 2184/2010.
CANTO MODERNO
Viviana Corrieri – Rossella Graziani – assistente Ambra Bianchi
CHITARRA ROCK ,BLUES, JAZZ
Roberto Formignani – Roberto Poltronieri- Lorenzo Pieragnoli
PROPEDEUTICA STRUMENTALE / VOCALE PER BAMBINI
Ambra Bianchi
BASSO ELETTRICO
Andrea Taravelli – Roberto Poltronieri
PIANOFORTE CLASSICO, JAZZ, POP, ROCK
Alessandra Gavagni – Ludovico Bignardi – Massimo Mantovani – Corrado Calessi – Ricky Scandiani
TASTIERE
Ricky Scandiani – Corrado Calessi
BATTERIA
Lele Barbieri – Daniele Tedeschi
SAXOFONO
livello principianti e perfezionamento Stefania Bindini – Federico Benedetti
CLARINETTO
Stefania Bindini
TROMBA E TROMBONE
Riccardo Baldrati
FLAUTO TRAVERSO
Ambra Bianchi
CONTRABBASSO
Roberto Poltronieri
VIOLINO e VIOLA
Julie Shepherd
FISARMONICA
Ludovico Bignardi
BANJO, PEDAL STEEL, CHITARRA FINGER PICKING
Roberto Poltronieri
PERCUSSIONI
Flavio Piscopo
RITMìA PER BAMBINI
Ambra Bianchi
COMPOSIZIONE MODERNA
Corrado Calessi
IMPROVVISAZIONE PER TUTTI GLI STRUMENTI
Federico Benedetti
I corsi complementari sono facoltativi e gratuiti per chi frequenta un corso principale di strumento
CORSI COMPLEMENTARI
TEORIA 1° 2° 3° LIVELLO
GUIDA ALL’ASCOLTO E MUSICA D’INSIEME

Per info e iscrizioni: sito www.scuoladimusicamoderna.it. Dal 1 Settembre 2017 riaprirà la segreteria per informazioni. Tel. 0532 464661 e-mail: amfscuoladimusica@fastwebnet.it

MEDIAZIONE SOCIALE E CULTURA – Da sabato 8 (con inaugurazione alle 10) a domenica 16 luglio nel piazzale Giordano Bruno a Ferrara

Il festival ‘Giardino d’estate’ torna ad animare il quartiere Gad tra benessere e divertimento

06-07-2017

Sport, musica, buona cucina, iniziative per i più piccoli e tanti altri appuntamenti ancora per nove giornate d’estate da trascorrere in piazzale Giordano Bruno. Torna, dall’8 al 16 luglio prossimi, per il terzo anno, il Festival ‘Giardino d’estate’ organizzato da Arci Casaglia e Arci Bolognesi e coordinato dal Centro di Mediazione Sociale del Comune di Ferrara, che ne ha promosso la realizzazione e ha gestito il nutrito gruppo di associazioni ed enti coinvolti.
Per presentare il ricco calendario della manifestazione sono intervenuti oggi in conferenza stampa, nella residenza municipale, l’assessora comunale ai Servizi alla Persona Chiara Sapigni, l’assessore alla Sicurezza urbana Aldo Modonesi, Simonetta Bidese di Arci Casaglia, Simone Fresa di Arci Bolognesi, Anna Lugaresi del Centro di Mediazione del Comune di Ferrara e i rappresentanti dei diversi partner del Festival.

“Il nostro Centro di Mediazione – ha sottolineato l’assessora Sapigni – ha lavorato con impegno per coinvolgere più attori possibili nella costruzione di una manifestazione che si preannuncia varia e dinamica. Per la sua realizzazione abbiamo utilizzato un contributo assegnatoci dalla Regione oltre a fondi comunali, con l’intento di far convergere ancora una volta sul quartiere Gad azioni mirate a valorizzare le risorse presenti nel territorio”.

“Abbiamo sempre sostenuto – ha confermato l’assessore Modonesi – che la sicurezza in un quartiere come il Gad si garantisce sia con il lavoro importante di prevenzione, tutela e controllo che spetta al sistema delle forze dell’ordine, sia con progetti di riqualificazione e rigenerazione degli spazi urbani che, se non occupati da iniziative positive, possono diventare luoghi di delinquenza. Quest’ultimo è un lavoro che negli ultimi anni abbiamo cercato di fare con perseveranza, grazie anche al supporto di una rete di gruppi, associazioni e enti del territorio, che anche in questa occasione abbiamo coinvolto per continuare a garantire un presidio positivo in piazzale Giordano Bruno”.

L’inaugurazione ufficiale del Festival ‘Giardino d’estate’ è prevista per sabato 8 luglio alle 10 nel piazzale Giordano Bruno alla presenza dell’assessora Chiara Sapigni e dei rappresentanti dei diversi partner della manifestazione. Giornalisti, fotografi e video operatori sono invitati.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Sta per iniziare la terza edizione del Festival “Giardino d’Estate”, che si terrà dall’8 al 16 luglio presso il piazzale Giordano Bruno, organizzato da Arci Casaglia e Arci Bolognesi.
Il Festival, che rientra tra le progettualità dell’Ufficio Sicurezza urbana e del Centro di Mediazione sociale del Comune di Ferrara, è reso possibile grazie a un Accordo di Programma tra il Comune e la Regione Emilia Romagna e alla collaborazione dell’Assessorato alla Cultura, Turismo e Giovani.
Il Festival, oltre a proporre una selezione musicale e di ristorazione di alto livello, a cura degli organizzatori, si propone anche come “contenitore” di eventi e iniziative delle associazioni, delle forze sociali e dei residenti del Quartiere Giardino che, rispondendo numerosi, hanno arricchito la programmazione con i loro contributi.
Il Centro di Mediazione Sociale del Comune di Ferrara ha promosso e gestito la “rete” dei soggetti interessati.
Il Festival gode infatti di iniziative organizzate dalle associazioni del territorio e non solo: Palestra Dock Sport Village, Arci Ferrara, Sonika, Associazione Comitato Zona Stadio, Vespa club Ferrara, Il Baule Volante, UISP, Il Mantello, Vola nel Cuore Onlus, Oipa Italia Onlus, Pino Costantino Boxe, Azienda USL Ferrara, Asd Csr Ju Jitsu Italia, Jam Ink Tattoo, Flow lines, Collettivo Tango, Un Fiume di Musica.
Lo sport è il protagonista indiscusso del Festival. Si potranno infatti provare gratuitamente una serie di sport e discipline sportive; si chiede ai partecipanti di venire con abbigliamento comodo e un asciugamano.
Dock Sport Village propone tantissime attività. Per gli adulti e i bambini è possibile provare yoga, zumba, slow fit, circuit training, spartan camp, hip hop. Previste anche due esibizioni per domenica 16 luglio, di tango (con Emanuela e Stefano, asd Tango Diferente) e hip hop (con The Black Sheep, vincitori di numerosi campionati nazionali e non).
Pino Costantino porta i suoi corsi di pre-pugilistica al Festival, con lezione aperte alle 18 e alle 21 nei giorni di lunedì 10, mercoledì 12 e venerdì 14.
L’associazione sportiva dilettantistica CSR Ju Jitsu Italia sezione di Ferrara propone una lezione aperta per martedì 11 e un’esibizione prevista per giovedì 13 alle 21.
Uisp Ferrara propone lezioni di zumba (per sabato 8 e martedì 11 alle 19) e la camminata ludico – motoria non competitiva, dal titolo:” Tutti in forma per il Quartiere Giardino” (insieme all’associaizone Comitato Zona Stadio), dalle 20 di lunedì 10 luglio. La manifestazione viene preceduta da una chiacchierata con l’Azienda Usl di Ferrara (che patrocina la manifestazione), dal titolo: “Stili di vita sani”.
Il Parco Giordano Bruno gode di un importante restyling che lo rende adatto, infatti, alle attività sportive. E’ stata inaugurata a maggio, grazie al finanziamento della Regione Emilia Romagna, un’area sportiva attrezzata dotata di campo da beach volley/tennis un campo da street basket e uno da pallavolo (già presente). L’illuminazione sul campo da beach volley è stata da poco resa operativa, proprio per consentire i tornei di beach volley organizzati da Uisp Ferrara.
Il parco è stato anche fornito di strutture per il parkour, che saranno utilizzate durante il Festival dai parkouristi di Flow Lines.
Non mancheranno iniziative dedicate ai bambini come “Pompieropoli”, manifestazione gratuita che ha lo scopo di affiancare il lavoro che l’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco porta avanti da tempo. I bambini saranno coinvolti in percorsi ludico-didattici di spegnimento e di salvataggio e si potranno vedere i Vigili del Fuoco in azione e in allenamento.
Vola nel Cuore Onlus propone un’animazione per grandi e bambini per tutta la giornata di domenica 9 luglio, a partire dalle ore 14: stand informativo e banchetto con palloncini gratuiti per tutti i bimbi. In esposizione il furgone “Rudolph”, mezzo particolare di trasporto dell’associazione; in mostra anche “Pegaso”, il drone multispettrale che da settembre sarà operativo per emergenze/soccorso. Saranno inoltre presenti 2 volontari clown e alle ore 18 è previsto l’arrivo di un paio di cani della Pet Therapy.
Gradita sorpresa per i tifosi della SPAL: saranno a disposizione al banchetto dell’associazione le piastrelle celebrative della Spal e ceramica Sant’agostino, il cui ricavato della vendita andrà a Vola nel Cuore per l’acquisto di una rampa speciale che permette di far salire i bimbi disabili a cavallo.
Per i bambini, il Festival propone anche uno spettacolo teatrale a cura de Il Baule Volante, dal titolo:” I musicanti di Brema e altri racconti – letture e narrazioni”, ad ingresso libero.
Per gli appassionati di motori, si terrà, mercoledì 12 luglio, il ritrovo Vespa 500 club a cura del Vespa Club di Ferrara, insieme a Jam Ink Tattoo e la guida all’ascolto Rockabilly, a cura di Arci Bolognesi.
Troverà spazio anche la musica, la seconda protagonista del festival con una serie di concerti che animeranno le serate con musica live di qualità, tra gli artisti che si esibiranno, nelle serate di venerdì 14 e sabato 15 luglio, a cura di Sonika, Arci Bolognesi e Un Fiume di musica , The Giant Undertow, Das Fuff, Arianna Poli, Cut Jena, Simodrive, Jonica.Oltre alla guida all’ascolto Rockabilly di di mercoledì 12 luglio, si terrà quella di Jazz e Rythm and Blues giovedì 13 luglio a orario aperitivo.
Nel Festival trova posto anche la danza con una passeggiata di tango a cura di Aps Collettivo Tango.
Anche l’associazione Comitato Zona Stadio partecipa al Festival con uno stand informativo e l’organizzazione di un pranzo di quartiere e comunitario, aperto a tutti, previsto per sabato 15 luglio, dalle 12.
La giornata di domenica 9 luglio è dedicata agli amici degli animali. Oltre a Vola nel Cuore onlus con i cani da pet therapy, dalle 18 è previsto un tavolo informativo Oipa Italia onlus (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), con la mostra dei cani adottabili del canile comunale. Alle 19 si terrà Aperidog (aperitivo con tante sorprese per i cagnolini e i loro padroni), organizzato da Oipa, Comitato Zona Stadio, Vola nel Cuore.
Per tutta la manifestazione sarà possibile donare materiale per i cani ospitati dal Canile Comunale.
Il Mantello – Emporio Solidale proporrà per domenica 16 luglio letture, musiche dal vivo e animazione per presentare “in modo semiserio” la propria attività e quella dei propri volontari, ben 40.
Altra realtà importante nel Quartiere è quella di “Radio Giardino”, che sta per aprire i battenti nella sede di Factory Grisù. Per presentarsi i giovani volontari della Radio propongono “Non berti di tutto – un sorso per Radio Giardino – aperitivo di autofinanziamento”, per sabato 15 dalle 19.
Durante il Festival sarà a disposizione la Cucina della sagra di Casaglia, aperta a pranzo e cena con una serie di specialità e piatti tipici come i Balanzoni (grande anteprima nella serata di sabato 9).
Lunedì 10 invece è dedicato ai pinzini, anche da asporto a pranzo e a cena.
Il menù, ricco e vario, prevede anche costine di maiale marinate, alette di pollo in salsa barbecue, grigliata di carne, tagliata rucola e grana e un’ottima selezione di birre.
Lo chef Raffaele Cavallari propone: “La tua torta è bella o buona?”, primo contest amatoriale di torte, per 11 luglio ore 21. Il tema è libero aperto a tutte le tipologie di torte e sono previste due categorie: la torta più bella e quella più buona. In collaborazione con la Pasticceria 800 di Bondeno.
Sponsor della manifestazione sono: Dock Sport Village, Top Secret Sicurezza, Giulio Barbieri spa, Alco, Global Cosmesi, Auto Po, Estense Motori, Gelateria Sottozero, Vayra, Neri sas prodotti per la panificazione e la pasticceria, Caffetteria 800, macelleria Cantelli, Jam Ink Tattoo.
Il Festival “Giardino d’Estate” si inserisce in ricco calendario di iniziative ed eventi sul Quartiere Giardino, che l’Amministrazione Comunale, in collaborazione con le realtà associative del territorio, propone per l’estate 2017 nell’ottica di stimolare la coesione sociale nelle aree più sensibili e l’occupazione positiva degli spazi.

Pagine Facebook dedicate: Giardino d’Estate, Centro Mediazione
Pagina Instagram: c_mediazione

“Fotografa il tuo Festival”: chi partecipa al festival può pubblicare le proprie foto su Instagram utilizzando l’hashtag #giardinodestate2017 Le foto verranno ripostate sui social sopraindicati e alla conclusione del Festival verrà scelta la foto migliore.

Per info: Centro di Mediazione Sociale del Comune di Ferrara, viale Cavour 177 (Grattacielo) e piazzale Castellina 5, tel. 0532 770504, centro.mediazione@comune.fe.it

PROTEZIONE CIVILE REGIONALE: ALLERTA N. 60/2017

ALLERTA N.60/2017 METEO E MARINO COSTIERA – CODICE GIALLO PER TEMPERATURE ELEVATE

06-07-2017

L’Agenzia Regionale di Protezione Civile dell’Emilia Romagna ha emesso l’allerta n. 60/2017

livello di criticità GIALLO attivazione fase di ATTENZIONE

dalle ore 00 del giorno 07/07/2017 alle ore 00 del giorno 08/07/2017 con previsione di TEMPERATURE ELEVATE E DISAGIO BIOCLIMATICO MEDIO nel territorio ferrarese.

Gli avvisi e le allerta dell’Agenzia di Protezione Civile dell’Emilia Romagna

Si invita la popolazione ad adottare le misure di autoprotezione consigliate visionabili nei links sotto riportati.

 

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo FI in Consiglio comunale

Richiesta in merito alla previsione di esercitazioni di quartiere per possibili eventi calamitosi

06-07-2017

Ecco l’interpellanza pervenuta:

– la consigliera Peruffo (gruppo Forza Italia in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani  e l’assessore alla Protezione civile Aldo Modonesi in merito alla possibilità di mettere in calendario in tutti i quartieri esercitazioni legate al possibile verificarsi di eventi calamitosi.

>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara)

VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore in città venerdì 7 luglio 2017

Circolazione temporaneamente sospesa per manifestazione

06-07-2017

Per consentire lo svolgimento, venerdì 7 luglio 2017, del corteo e della manifestazione organizzata a Ferrara dal gruppo animalisti, tra le 15 e le 19 è prevista la sospensione della circolazione lungo il percorso del corteo per il tempo necessario al passaggio dei partecipanti.

La manifestazione prevede la partenza dei partecipanti da piazza Trento Trieste e il proseguimento lungo via Canonica, via Voltapaletto, via Savonarola, via Ugo Bassi, attraversamento di corso Giovecca, via Mortara e sit-in all’incrocio con via Fossato di Mortara, seguirà il ritorno con percorso inverso.

MUSEI D’ARTE ANTICA – Concerti nella loggia del giardino di corso Giovecca dal 13 luglio al 15 agosto alle 21.15

“Musica a Marfisa d’Este”, al via la rassegna estiva dedicata agli appassionati di tutte le età

06-07-2017

E’ stata presentata giovedì 6 luglio 2017 nella residenza municipale la rassegna di concerti “Musica a Marfisa d’Este”, in programma nella loggia del giardino di corso Giovecca 170 da giovedì 13 luglio a martedì 15 agosto 2017, sempre alle 21.15. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto, il direttore dei Musei d’arte antica e storico-scientifici Angelo Andreotti, il presidente e il vice presidente del circolo culturale Amici della Musica “G.Frescobaldi” Antonio Proietti e Paolo Onofri, la presidente di Ama (Associazione Malattia Alzheimer) Ferrara Paola Rossi.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Ritornano con l’estate anche i concerti di “Musica a Marfisa d’Este” con un calendario di 29 appuntamenti musicali serali (inizio alle 21,15) a partire da giovedì 13 luglio e fino a martedì 15 agosto 2017. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Ferrara e dal Teatro Comunale e vede la collaborazione fattiva dei Musei Civici d’Arte Antica di Ferrara. L’ingresso è a offerta libera.
Quest’anno, come nelle edizioni precedenti, gli organizzatori si sono coordinati con Ferrara International Piano Festival e con l’Associazione OperiAmo e il Teatro Comunale Abbado per evitare sovrapposizioni di spettacoli, per cui il pubblico non avrà l’imbarazzo della scelta e sarà possibile riempire tutte le sere della settimana (esclusi i lunedì) con la presenza a un concerto.
«Siamo rimasti fedeli alla formula che ha reso gradita la rassegna a tanti appassionati di musica presenti in città nei mesi di luglio e agosto – ha commentato il presidente del Circolo Frescobaldi, Antonio Proietti Di Valerio – e così anche quest’anno “Musica a Marfisa d’Este” spazia fra più generi, dalla musica rinascimentale, alla classica, alla lirica, all’operetta, passando per il jazz, la musica da film, il musical e il pop-rock di qualità.»
La rassegna “Musica a Marfisa d’Este” sarà inaugurata quest’anno da una serata dedicata al pianoforte: grazie alla collaborazione con Ferrara International Piano Festival si esibiranno infatti gli allievi del corso di alto perfezionamento (master class) tenuto a Ferrara dal noto pianista Enrico Pace; la rassegna sarà poi chiusa dall’altrettanto brava e nota pianista veneziana (ma residente a Ferrara) Rina Cellini (15 agosto).
Per gli amanti della lirica, vanno segnalate le serate di domenica 23 luglio per la selezione di arie e duetti da L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, uno spettacolo semi-staged con la regia di Gigliola Bonora; il recital del soprano Monika Brychtova accompagnata dal pianista Augustin Kuzela (sabato 29 luglio); una serata tutta dedicata all’Intimo Verdiano (mercoledì 2 agosto) “raccontata” dalla regista Maria Cristina Osti e affidata alle voci di Francesca Cucuzza (soprano), Davide Paltretti (tenore) e Cesare Lana (basso), al pianoforte di Davide Finotti.
Fra i recital pianistici oltre quelli citati per l’apertura e la chiusura della rassegna, si segnalano quelli di Fernanda Damiano (16 luglio), Matteo Cardelli (martedì 18 luglio), Susanna Braun e Lydia Mayr (giovedì 20 luglio), Dario Favretti & Paola Tagliani (4 mani, sabato 22 luglio), Marco Giardini (martedì 25 luglio), Gianluca Di Donato (giovedì 27 luglio), Paolo Zentilin (martedì 1 agosto), Paola Tagliani (venerdì 11 agosto) e Maddalena Giacopuzzi (sabato 12 agosto).
Il jazz avrà la sua serata clou con la Tiny Jazz Orchestra (venerdì 21 luglio) e altri appuntamenti quali quelli con il D’Altro Canto Quintet (giovedì 3 agosto), Bessie Boni e i Summer Moods (sabato 5 agosto).
Per la romanza da camera e altra musica d’ascolto, le “Celebri melodie per sognare” tratte da colonne sonore ed eseguite da Simone Montanari al violoncello e Antonio Rolfini al pianoforte (mercoledì 19 luglio), il “Parlami d’amore Mariù” con le voci di Sandra Mongardi e Thomas Vacchi accompagnati da Laura Trapani al flauto e Carlo Ardizzoni al pianoforte (venerdì 4 agosto), “L’amore è una cosa meravigliosa” per la voce di Sara Paci accompagnata dal pianista Paolo Lazzarini; e poi il “Duo Gemme” con la cantante Maya Sogomonyan e il chitarrista Gianluca Nannetti (domenica 6 agosto).
La musica classica da camera sarà affidata al “Concerto sopra la lontananza” con il recital chitarristico di Agostino Maiurano (mercoledì 26 luglio), “Un tocco di classico” per il flauto di Laura Trapani e il pianoforte di Davide Rinaldi (venerdì 28 luglio), l’Arciduca Piano Trio (giovedì 10 agosto) e “Una serata galante” con il quartetto Les Fetes Galantes (domenica 13 agosto).
La danza e il ballo saranno presenti con “Estetango in concerto” dell’Orquesta Tipica e i ballerini Emanuela Iannice e Stefano Tebaldi (sabato 15 luglio) e la “Notte di flamenco” della danzatrice Jolanda Cortes e il suo combo guidato dal cantante hondo Osvaldo Rogato (martedì 8 agosto).
Novità assoluta per “Musica a Marfisa d’Este” sarà il concerto della Banda Filarmonica Comunale Città di Ferrara guidata dal maestro Stefano Caleffi (domenica 30 luglio).
Il programma dettagliato è consultabile sul sito www.circolofrescobaldi.it.

L’ingresso ai concerti è a offerta libera e l’associazione scelta dal Circolo Frescobaldi quest’anno per il service di beneficenza è l’Ama di Ferrara (Associazione Malattia Alzheimer).

I DIALOGHI DELLA VAGINA
In litigio veritas

Eccessi, parole che feriscono, toni alterati. Se poi si sbatte la porta o ci si lancia qualcosa è la litigata perfetta. In litigio veritas. Rimangiarsi tutto e sperare che l’altro dimentichi in fretta, è come usare il dolcificante nel caffè dopo un vassoio di cannoli. La verità è già uscita tutta, la ‘nostra’ verità rimasta dentro per convenienza o timore si è finalmente presentata. E se si ricomincia, si riparte da lei che non sbotta mai per caso e non ci molla finchè non conquista il proprio spazio fuori di noi e in faccia a qualcun altro.
Daniela si è sentita dire da Franco che passare insieme una giornata, fare qualcosa in due sarebbe stato impensabile, già sopportarla due ore era troppo. Tre anni insieme, un bel po’ di serate spese ad aspettare e fai pure che non mi dà fastidio, quando invece dentro qualcosa stava montando.
E una notte d’estate, in cinque minuti, il rapporto è finito con una porta tirata dietro: Franco ha lasciato libera, urlando, la sua verità, carica di livore, diretta e pronta all’uso. Quelle parole erano lì in attesa del loro turno, da tempo aspettavano che l’equilibrio si spezzasse per infilarsi tra la sopportazione un po’ logora e la velocità di un pensiero che aveva già tracciato internamente un percorso.
Certe frasi escono perchè in qualche modo le abbiamo dentro, si ingrossano mute nelle retrovie quando la compiacenza di facciata vince e si nascondono quando la ragione dice che è meglio lasciare perdere. Ma i pensieri trattenuti, inascoltati e scomodi diventano una verità parallela e spiazzante per l’altro che non può immaginare di quanta vita propria sia cresciuta.
L’occasione è sempre una sciocchezza, un pretesto che non c’entra niente e accade quando la nostra verità si sente stretta da troppo tempo in un angolo angusto da cui, però, riesce a vedere cosa capita là fuori: accondiscendenza ostentata, equilibrismi nel bene della coppia, orizzonti di tranquillità da non turbare.
Daniela, in pochi minuti, ha avuto un’unica risposta a domande che non aveva mai posto se non a se stessa, creando a sua volta una sua verità sospesa che finalmente è uscita: perchè non siamo mai andati in ferie insieme? Perchè ci vediamo nei ritagli? Perchè non dormi mai a casa mia?
Tutto era diventato chiaro.
Dopo quella porta sbattuta, due persone, ormai libere dalle ombre reciproche, si sono rimesse in moto separatamente, alleggerite dalla verità.

Vi è mai successo che una verità, maturata dentro, si sia imposta all’improvviso? Cos’è cambiato dopo averla detta? E l’altro come ha reagito?

Potete scrivere a: parliamone.rddv@gmail.com