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Giorno: 10 Luglio 2017

Raccontare la vita nonostante la morte intorno: la guerra con gli occhi dell’inviato

Vagare di sera per quelle che – prima – erano le strade di una Kobane – ora – distrutta e fermarsi sotto una finestra dalla quale esce la voce di un ragazzo che canta, essere invitati in casa e passare una serata ad ascoltare musica tipica curda nel bel mezzo delle rovine. Ascoltare il proprio traduttore, un ragazzo afgano trentenne con il quale si collabora da anni, ormai un amico, definire la propria moglie incinta “grossa come un carrarmato”; o ancora un amico medico di Baghdad implorare di raccontarlo, a noi europei, che da loro “è Parigi tutti i giorni”. E poi raccogliere la storia del direttore dell’orchestra sinfonica della capitale irachena: il suo violoncellista si è trovato coinvolto in un attentato mentre tornava a casa, in mezzo alla confusione, alle grida, al dolore, ha preso una sedia e ha cominciato a suonare e quando chi gli stava intorno gli ha chiesto cosa gli era saltato in mente ha risposto “Così riporto l’armonia della mia città”.

Brandelli di vita che tenta strenuamente di resistere alla morte tutto intorno. Questo hanno il compito di raccontare gli inviati nelle zone di conflitto secondo Barbara Schiavulli, inviata di guerra freelance per quotidiani, settimanali, mensili, che ha cofondato e codirige Radio Bullets, una webradio che tratta esclusivamente esteri, e la fotografa, giornalista e documentarista Linda Dorigo, ospiti domenica dell’incontro degli Emergency Days ‘La guerra è: con gli occhi dell’inviato’.
Raccontare, su una radio, sui libri o attraverso le immagini, storie che alle persone ancora interessa ascoltare e anche narrare, da parte di chi le raccoglie e di chi le ha vissute, prendendosi il tempo e investendo le energie necessarie per farlo.
Sì perché la crisi dei giornali e il web dei social portano via il tempo e le risorse ai reportage di guerra: “siamo costretti a reinventarci spazi e modi” per parlare degli sconvolgimenti che sta vivendo l’altra sponda del Mediterraneo, per questo “ho fatto la scelta di smettere di scrivere – racconta Schiavulli – ma conscia del fatto che queste cose alle persone interessano ancora, ho scelto altri modi, fondando una radio che fa solo esteri”. “Bisogna fare grandi sacrifici per realizzare un progetto di lungo periodo, devi spendere tante energie – confessa Linda – perché il tuo focus primario rimane uno, ma devi aggiungere intorno tante altre cose per pagare l’affitto”.

Da sinistra a destra: Annalisa Camilli, Christian Elia, Barbara Schiavulli e Linda Dorigo

Secondo Christian Elia, codirettore della rivista online ‘Q Code Mag’, moderatore dell’incontro, “a mancare non è la quantità di notizie, ma lo spessore, il contesto”: insomma il tempo e il dettaglio del racconto, ben lontani dai post e dai twitter e dalle flash news. E questo soprattutto perché sempre più la guerra è “vissuto di guerra, guerra che non si vede, non c’è un fronte, ma uno scenario fatto di violenze quotidiane”.
“Fa più notizia l’ultim’ora rispetto alla vita quotidiana di un paese in guerra, dei segni che le persone portano su di sé, anche quando se ne vanno e si liberano dalla guerra”, ammette la terza ospite, Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale dal 2007, dal 2014 segue i migranti in viaggio attraverso l’Europa e racconta le loro storie sul sito del magazine. Ora sta realizzando un progetto su storie di persone torturate in Libia, per molti tappa finale della migrazione prima di raggiungere l’Europa. Un’Europa che ora “non si vuole prendere la responsabilità di conflitti ai quali ha partecipato e dei loro effetti”, sottolinea Camilli facendo riferimento per esempio proprio alla Libia. “Non trovano l’ascolto di cui hanno bisogno”, ma al contrario “uno screening sempre più rapido della loro situazione per capire se hanno diritto alla protezione internazionale”. Secondo Camilli la società europea del futuro, il suo grado di civiltà, si misurerà “sulla capacità di ascolto di queste storie, che sono storie di sofferenza ma ci riguardano”.

Se per Linda Dorigo fare la reporter di guerra è “una fortuna” perché si possono raccontare storie per avvicinare quel mondo al vissuto dei cittadini italiani ed europei, per Barbara Schiavulli e Annalisa Camilli è una sorta di “battaglia culturale”. Per la prima, che spesso fa anche incontri nelle scuole per raccontare ciò che ha visto e continua a vedere nel proprio lavoro, “sapere, essere a conoscenza e essere coscienti delle guerre è il primo modo per contrastare le guerre”. Per la seconda, l’Italia circondata com’è dai conflitti non può permettersi di essere concentrata su sé stessa come è accaduto sempre più in questi anni: “abbiamo perduto l’orizzonte dell’altra sponda del Mediterraneo”, tanto che non si parla nemmeno più di conflitti dimenticati. Tuttavia, “anche se i lettori sono sempre più concentrati su ciò che succede a casa propria, è il mondo che arriva a casa loro”, sottolinea a ragione Camilli e fa un esempio: nel suo ultimo rapporto sulle migrazioni internazionali l’Ocse afferma che nel 2016 più di 180mila migranti irregolari sono arrivati sulle coste italiane; la maggior parte dei media, magari anche a ragione, parla di invasione e di impossibilità di accoglierli tutti, ma se Modena ce l’ha fatta a gestire i più di 200mila arrivati per una sola serata per il concerto di Vasco, possibile che lo Stato italiano e l’Europa non riescano a gestire un numero simile di persone che arriva in un anno?
Mentre l’incontro si conclude, lo sguardo non può non andare alle immagini in bianco e nero dietro di loro: la mostra ‘L’Afghanistan, la guerra’ realizzata in collaborazione con Contrasto con le foto di Francesco Cocco. “La guerra ha diverse possibili cause, ma sempre effetti certi: morti, feriti, profughi, orfani”, recita uno dei pannelli.

Siccità: bene nuove assegnazioni carburante agricolo

Da Coldiretti

Soddisfazione per la decisione della Regione di riaprire le assegnazioni di gasolio per le aziende agricole. È quanto esprime Coldiretti Emilia Romagna a fronte della decisione dell’assessorato regionale all’Agricoltura di dare la possibilità agli imprenditori agricoli di richiedere quote aggiuntive di carburante agricolo a prezzi agevolati per far fronte alle maggiori esigenze di irrigazione. Coldiretti regionale apprezza la sollecitudine con cui la Regione ha risposto alla richiesta che la Coldiretti aveva inoltrato la settimana scorsa all’assessorato Agricoltura.

In questo modo – afferma Coldiretti – verrà garantita la possibilità di irrigare, un intervento fondamentale in questo periodo di grande caldo per salvare le colture nei campi che diversamente rischiano di essere “bruciate”.

Presentazione libro alla rassegna Autori a Corte

Da Organizzatori

Mercoledì 12 luglio 2017 alle ore 20.45 nell’ambito della Rassegna “AUTORI A CORTE” si terrà presso la libreria IBS+ LIBRACCIO la presentazione, in anteprima assoluta, del libro “NON ABBIAMO TENUTO CONTO DEGLI ZOMBIE” di Leonardo Veronesi e Giorgia Pizzirani (casa editrice La Carmelina). Ne parlerà con gli autori il noto conduttore radiofonico e scrittore Paolo De Grandis.
Il volume nasce dall’incontro tra il musicista Leonardo Veronesi e la scrittrice Giorgia Pizzirani. Partendo dal recente album di Leonardo Veronesi “Non hai tenuto conto degli zombie”, il raccontarsi di Leonardo, vita e carriera artistica, si intreccia con i racconti surreali, ispirati ai testi delle canzoni, che Giorgia crea esplorando se e gli altri con occhi attenti e indagatori. Il libro, impreziosito dalla prefazione dello scrittore pop underground Gianluca Morozzi si completa con i testi integrali dei brani citati nella narrazione e le testimonianze di musicisti e scrittori amici e estimatori dei due autori (Manuel Maverna – Music Map; Marco Dondarini e Davide Dalfiume – Comici di Zelig; Paolo De Grandis – Conduttore radiofonico e scrittore; Stefano Bottoni – Ideatore di Buskers Festival; Patrizia Benetti – Scrittrice noir).
 “NON ABBIAMO TENUTO CONTO DEGLI ZOMBIE “è un dialogo a due voci. Leonardo Veronesi ha scritto frammenti di vita e aneddoti che hanno portato alla creazione dei brani da lui composti che Giorgia Pizzirani ha scelto per trasformarli in racconti. Idealmente si è partiti dall’ultimo album di Veronesi per sviluppare il progetto in ogni direzione possibile e anche il libro come l’album vede al centro il concetto di “Zombie” percepito fuori  e dentro di noi. Tutti noi rischiamo di diventare Zombie ogni volta che usiamo male la nostra capacità di comprendere il mondo. Però esiste un antidoto o delle “parole magiche” come la capacità di dire “ho sbagliato”, “non avevo approfondito adeguatamente l’argomento”: l’autocritica e la comprensione degli eventi senza utilizzare preconcetti. Zombie inteso come mostro oppure come condizione mentale. Il rischio contagio è davvero notevole: ognuno di noi se non apre la sua mente agli altri potrebbe trasformarsi in Zombie perché non occorre avere le sembianze tipiche iconoclastiche della cinematografia classica horror per essere uno Zombie, basta sentirsi tale!
Veronesi, alla sua prima prova letteraria si definisce “una specie di  di Forrest Gump che seduto sulla panchina della fermata del tram dei desideri racconta se stesso condividendo riflessioni che hanno portato appunto alla scrittura di alcune delle canzoni pubblicate dal 2008 ad oggi”. In Veronesi autore prevale l’ironia applicata al quotidiano con i suoi continui imprevisti, e si affianca a pensieri più profondi sulla fede, i valori, l’amicizia, la musica, le donne, la famiglia, gli affetti, il lavoro, la vita e la morte.
In parallelo la Pizzirani propone racconti che parlano di normali e diversi, ma ciascuno dei lettori può scegliere chi è; chi tra i personaggi fa parte di uno schieramento e chi dell’altro non è dato saperlo dall’alto. Lo Zombie, nessuno ci dirà chi è realmente: se è quello diverso e originale, o se è quello che fa quello che fanno tutti gli altri, proprio perché forte del fatto che lo fanno tutti gli-altri.
Un libro interattivo che coinvolgerà anche il lettore fin dalle prime pagine sia attraverso la richiesta di esperienze simili che saranno raccolte e pubblicate in un “sequel” sia per la possibilità di scaricare gratuitamente per chi acquista il libro la musica di Veronesi dal suo sito con una password che sarà indicata nel libro. Musica creata appositamente per chi leggerà il libro che aiuta a costruire un mondo in cui lasciar entrare le parole  e musica tratta dal suo repertorio live. Il libro e’ un incrocio di pensieri che partono da una sensibilità comune: Giorgia si e’ lasciata trasportare dalle canzoni per dare spazio alla fantasia mentre Leonardo ha usato una scrittura diversa da quella che utilizza per comporre e si è messo a nudo con autenticità attraversando passato presente e futuro .
Un libro molto particolare, ricco di spunti che passano dal reale al fantastico senza confini netti, un libro che instaura un dialogo immediato con il lettore e alla fine si conclude con un appello: “Adesso è il tuo momento, caro lettore che sei arrivato alla fine di questo libro. Ti lasciamo un foglio bianco a disposizione e, se le nostre parole ti hanno stimolato e risvegliato ricordi, potrai scrivere qualcosa di tuo e tenere solo per te i tuoi pensieri, riappropriarti di quella privacy ormai cancellata dalla schiavitù ai social dove si comunica tutto ciò che succede ancora prima che accada mescolando spesso realtà e finzione. Ritroverai il gusto di scrivere con la penna senza tastiera e senza il filtro asettico di uno schermo. Se però vorrai, potrai partecipare ad un progetto: scrivi parole, riflessioni, considerazioni, o magari un racconto sul tuo rapporto con gli Zombie, con le tue paure, con l’Imprevisto, sugli accadimenti che sovvertono i nostri equilibri e invia al nostro indirizzo di posta elettronica con i tuoi dati di riferimento. Le storie più significative che riceveremo saranno raccolte in una nuova pubblicazione, che diventerà il seguito di questo libro.” 

BIO:
Giorgia (1984, come l’omonimo libro di Orwell), laurea specialistica in Editoria e giornalismo a Urbino, lavora come scouter e traduttrice. Con le Edizioni La Carmelina ha pubblicato Per miglia e miglia  (2015) ed Enikesen – L’uomo oltre la vittoria (2016). 
 
 
Leonardo Veronesi, cantautore originale che in modo ironico canta un quotidiano che per quanto rientri in uno schema di normalità ha sempre un margine di imprevedibilità. Ha pubblicato 4 album tra cui l’ultimo “Non hai tenuto conto degli Zombie” che ha ispirato questo libro (Edizioni La Carmelina)  in cui in modo schietto e sincero si racconta e ci racconta la vita,  con sottofondo di note intervallate a pensieri.

Una prova narrativa a 4 mani assolutamente da non perdere!

Una APP per dare un aiuto rapido e concreto alle donne vittime di violenza

Da Organizzatori

Eau thermale Avène sostiene D.i.Re nella creazione di una app per dare un sostegno immeditao ed efficacie alle donne che subiscono violenza

In tutta Italia l’associazione D.i.Re accoglie numerosi centri antiviolenza, in particolare nella regione Emilia-Romagna sono presenti: Associazione Casa delle donne per non subire violenza Onlus, Associazione Centro Donna Giustizia, Associazione Casa delle donne contro la violenza ONLUS, Associazione Centro Antiviolenza ONLUS, Telefono Rosa Piacenza, Associazione La Città delle Donne, Linea Rosa ONLUS, Associazione Interculturale – Nonodasola – Donne insieme contro la violenza ONLUS, Associazione Rompi il Silenzio Onlus, Associazione S.O.S Donna e Associazione Demetra – Donne in Aiuto.

Una APP completamente gratuita, che dia immediatamente informazioni utili e riferimenti per entrare in contatto con il Centro Antiviolenza più vicino: è l’ultimo fra i tanti progetti dell’Associazione D.i.Re D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza, realizzato in collaborazione con Eau Thermale Avène, il marchio dermocosmetico dei Laboratoires Pierre Fabre che si prende cura delle pelli sensibili.
La creazione della APP si inserisce nell’ambito della collaborazione tra Eau Thermale Avène e D.i.Re, intrapresa due anni fa con il lancio di La bellezza di essere sensibili
#ConLeDonneXLeDonne e conferma l’impegno di Eau Thermale Avène nel sensibilizzare le donne ad affrontare ogni forma di violenza maschile.
La nuova App. D.i.Re è completamente gratuita e facilmente scaricabile sul proprio smartphone: è stata pensata per cercare e trovare con pochi clic il Centro Antiviolenza più vicino.
In Italia, le 80 associazioni della rete D.i.Re distribuite su tutto il territorio nazionale gestiscono centri antiviolenza e molte di queste anche case rifugio.
I Centri Antiviolenza sono luoghi in cui vengono accolte le donne che hanno subito violenza. Grazie all’accoglienza telefonica, ai colloqui personali, all’ospitalità in case rifugio e ai numerosi altri servizi offerti, le donne sono coadiuvate nel loro percorso di uscita dalla violenza, nel rispetto delle loro scelte.
I Centri antiviolenza svolgono attività di consulenza psicologica, consulenza legale, gruppi di sosteg.no, formazione, promozione, sensibilizzazione e prevenzione, raccolta ed elaborazione dati, orientamento ed accompagnamento al lavoro, raccolta materiale bibliografico e documentario sui temi della violenza. Le Case rifugio, spesso ad indirizzo segreto, ospitano le donne ed i/le loro figli/figlie minorenni per un periodo di emergenza.

“Due anni fa abbiamo iniziato insieme a D.i.Re un percorso di sensibilizzazione
#ConLeDonneXLeDonne con l’obiettivo di creare una maggiore consapevolezza sulla violenza maschile, che assume ogni giorno di più una connotazione drammatica. Abbiamo ottenuto un notevole consenso e abbiamo compreso che ancora molto si può e si deve fare. Ecco perché abbiamo ritenuto opportuno rinnovare il nostro impegno sostenendo D.i.Re nella realizzazione di questa APP: uno strumento semplice da utilizzare ed estremamente efficace, che dia un aiuto rapido a chi finalmente trova il coraggio di porre fine a una situazione spesso insostenibile” commenta Maria Tilde Reposi, Direttore Generale di Pierre Fabre Italia.
Titti Carrano, Presidente di D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza afferma: “La collaborazione di Eau Thermale Avène è per noi davvero preziosa: abbiamo realizzato una App per smartphone, perché vogliamo dare a tutte le donne che subiscono violenza la possibilità di trovare il Centro Antiviolenza più vicino con un semplice click, attraverso un sistema di geolocalizzazione e con una mappa interattiva. Il nostro obiettivo è presentare uno strumento davvero prezioso per le donne che vivono situazioni di violenza e spesso non sanno a chi rivolgersi e come agire. Tutte le donne potranno registrarsi in maniera sicura e accedere all’area riservata dove sarà possibile salvare il Centro Antiviolenza più vicino e annotare in un’agenda tutti gli episodi di violenza subiti così da rendere più semplice l’eventuale ricostruzione degli eventi in caso la donna scelga liberamente di denunciare. Inoltre sarà disponibile per tutte le donne un questionario e test di conoscenza tematica con navigazione dinamica che permette di riconoscere la violenza e le situazioni di rischio e quindi la necessità di rivolgersi ad un Centro Antiviolenza. Grazie alla donazione ricevuta da Eau Thermale Avène, la visibilità della nostra Associazione si è molto rafforzata sia per quanto riguarda i social network che il sito web – nello specifico il sito web www.direcontrolaviolenza.it ha avuto nel 2016 un incremento di visualizzazioni del 95,6%, offrendo a tutte le donne informazioni utili e supporto per vivere libere dalla violenza.
Anche per questo motivo è ancor più importante il sostegno concreto di un’azienda come Pierre Fabre Italia con il marchio Eau Thermale Avène”.
Eau Thermale Avène e D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza credono fermamente nell’utilità di questo strumento e ritengono che la creazione di questa APP possa rappresentare un altro, importante passo da compiere se si intende contrastare e offrire una soluzione a tutte le donne che subiscono violenza.

Teatro Estate a Lido di Pomposa: in scena i burattini di Massimiliano Venturi

Da Comune di Comacchio

BURATTINI GRAN VARIETA’ a LIDO DI POMPOSA
La rassegna estiva Teatro Estate prosegue con uno spettacolo di
Massimiliano Venturi

Dopo la grande affluenza e l’alto gradimento registrati in occasione dello spettacolo al Lido degli Scacchi, la rassegna itinerante Teatro Estate approda al Lido di Pomposa. Mercoledì 12 luglio, a partire dalle ore 21:15 in Piazza Giovanni Ballardini saranno I Burattini di Massimiliano Venturi ad animare la serata con lo spettacolo “Burattini Gran Varietà”. Tra burattini, marionette e figure di ogni genere e sorta, i grandi protagonisti saranno gli eroi più amati della nostra tradizione: Fagiolino e Sganapino e le altre maschera saranno al centro di un’ora di intrecci, di risate e lazzi in cui verranno trascinati in vicende al limite dell’impossibile, uscendone sempre vincitori grazie agli strafalcioni dialettali, alla loro ingenuità popolare ed alle sonore bastonate che impartiranno ai propri avversari. Uno spettacolo con grande coinvolgimento del pubblico, recitato all’improvviso, alla vera
maniera della Commedia dell’Arte, diverso ad ogni rappresentazione, e ricco di duelli, inseguimenti e baruffe, da risolvere a suon di bastonate. Lo spettacolo è adatto a tutti. L’appuntamento successivo si terrà mercoledì 19 luglio a Lido di Volano in Piazzale dei Daini, sempre a partire dalle ore 21.15 e vedrà in scena Le Peripezie Alchemiche di Andro, a cura di Spettacoli Atuttotondo. La programmazione Teatro Estate, realizzata da Bialystok Produzioni con la direzione artistica di Massimiliano Venturi, è gemellata con la rassegna ravennate “Burattini alla Riscossa!”. Le due rassegne sono parte integrante di un cartellone, che attraverserà per tutta l’estate le due province, realizzato con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna. L’ingresso agli spettacoli è gratuito. Il programma completo è in distribuzione negli uffici informazioni turistiche dei sette Lidi e negli esercizi commerciali, ed è scaricabile sul sito www.comacchioateatro.it. In caso di pioggia gli spettacoli saranno rinviati a data da destinarsi. Infoline 349 0807587. Informazioni anche sui siti: www.comacchioateatro.it e www.burattini.info

Turismo e cultura. Dalla Regione 15 milioni di euro per riqualificare alberghi, esercizi commerciali e spazi culturali

Da Regione Emilia Romagna

Al via 119 progetti finanziati con risorse europee Por Fesr 2014-2020. La soddisfazione degli assessori regionali Mezzetti (Cultura) e Corsini (Turismo e commercio)

Bologna – Sono 119 le imprese emiliano-romagnole che saranno finanziate, con 15 milioni di euro, per realizzare progetti innovativi di riqualificazione turistica, commerciale e culturale. Le risorse messe a disposizione dal Por Fesr 2014-2020, Programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale dell’Emilia-Romagna, serviranno a sostenere tre aree di sviluppo – turismo, commercio e cultura – con una stima di investimenti complessivi di oltre 140 milioni di euro.
Sono state approvate le graduatorie del bando regionale che per la prima volta ha messo insieme turismo, commercio e cultura per rafforzare l’attrattività del territorio emiliano romagnolo, creando nuove opportunità in termini di sviluppo e occupazione. Le graduatorie approvate sono online sul sito www.regione.emilia-romagna.it/fesr nella sezione aggiornamenti sulle opportunità.
L’assessore regionale al Turismo e commercio, Andrea Corsini, esprime soddisfazione per le idee innovative presentate, infatti “con questo bando abbiamo messo in luce un’ampia capacità progettuale per incentivare l’attrattività del nostro territorio attraverso la riqualificazione delle strutture ricettive, che potranno così innalzare la qualità e gli standard dei loro servizi. Stiamo valutando di stanziare ulteriori risorse per finanziare, scorrendo le graduatorie, un numero maggiore di progetti”.
Tra le imprese finanziate, 42 appartengono al settore ricettivo (alberghi e campeggi), 44 al commercio e pubblici esercizi e 22 alla cultura (sale cinematografiche, teatrali, musicali). In quest’ultimo ambito per la prima volta si finanzia anche la nascita dei musei d’impresa, percorsi o spazi-mostra voluti dalle aziende per trasmettere il valore della cultura produttiva dell’Emilia-Romagna e in grado di creare anche una ricaduta economica sul territorio.
Massimo Mezzetti, assessore alla Cultura aggiunge che: “la cultura si è ormai guadagnata un ruolo da protagonista nel rendere più attrattivo il territorio. Siamo quindi certi che queste risorse regionali andranno a consolidare un percorso di attrattività culturale già avviato, che riguarda in particolare le sale cinematografiche e i musei d’impresa”.

il presidente nazionale Sangalli alla riconferma di Felloni alla presidenza provinciale Ascom – 10/07 a Ferrara

Da Ascom Ferrara

Stamani (10 luglio, alle ore 9,30) nella sala conferenze della Camera di Commercio, alla presenza del presidente nazionale di Confcommercio Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli, l’assemblea elettivo dei 60 delegati Ascom ha riconfermato per acclamazione Giulio Felloni alla presidenza provinciale di Ascom Ferrara per il suo secondo mandato consecutivo.
Raccolto da Ascom Confcommercio Ferrara un contributo di 12mila euro a favore della Confcommercio Rieti per il sisma dell’agosto 2016, ed altri 30mila euro raccolti dalla vendita a Ferrara di enogastronomia tipica di Accumoli ed Amatrice

Un momento festa per l’Associazione di categoria che ha la sua sede principale in via Baruffaldi e che può contare oggi oltre 5mila associati nel Commercio, nei Servizi, nel Turismo ed una capillare presenza sulla città e nel territorio provinciale.
Dopo i saluti di Paolo Govoni, presidente dell’ente camerale di Largo Castello, i lavori assembleari coordinati dal direttore generale di Ascom Ferrara Davide Urban che ha illustrato attività e servizi di Ascom ponendo l’accento: “Sui nuovi servizi erogati con un Associazione sempre più pronta e ricettiva alle sfide dell’economia e del mercato”.
Poi la riconferma di Giulio Felloni alla presidenza provinciale e nel suo intervento di ringraziamento e programmatico nel contempo ha spiegato: “Non si nasce imprenditori ma lo si può diventare con una formazione adeguata e puntuale mettendo in connessione in tempo reale la base associativa le nuove tendenze di mercato fornendo aggiornamenti strumenti eventi, marketing senza far venir meno i nostri ambiti nei servizi più tradizionali, puntando con sempre maggiore forza a potenziare ruolo e strumenti per l’imprenditoria Giovanile e Femminile”. Un messaggio forte che il presidente Felloni ha voluto lanciare poi alle Istituzioni ed alla Politica rivendicando: “Un dialogo sincero e trasparente in una parola schietto – e ricordando – non ci pieghiamo ad una logica di condivisione a scatola chiusa” così come Felloni ha voluto ribadire a potenziare il ruolo “dei Giovani Imprenditori e di Terziario Donna come elementi portanti ed a testimonianza di una crescita ed un ruolo che è nel presente ma guarda al Futuro”.
Il presidente nazionale Sangalli con al fianco il vice Renato Borghi è intervenuto a tutto campo sui temi più attuali di questo scorcio di inizio estate 2017: “La rielezione dell’amico Giulio – ha commentato il presidente di Confcommercio nazionale – non è solo un segnale di fiducia ad un imprenditore serio ed appassionato ma il segnale forte di un percorso di fiducia verso l’intera Confcommercio di Ferrara – poi ha proseguito – Ribadiamo il nostro No all’aumento dell’Iva, il cui incremento sarebbe una disgrazia e riporterebbe l’inverno sui consumi” Sui voucher “Una vicenda paradossale, si è complicata una cosa che già funzionava, sarebbe bastato intervenire sugli abusi” ed ha concluso Sangalli “Non servono più interventi spot ma una preciso percorso verso la semplificazione sostenuto dalla riduzione delle aliquote Irpef”
Nel corso della mattinata è stato consegnato da parte di Ascom Confcommercio Ferrara a Leonardo Tosti presidente di Confcommercio Rieti (colpita dal sisma dell’agosto scorso) un contributo complessivo diretto di 12mila euro frutto di due precise attività di solidarietà : da un lato il triangolare di calcio benefico (il 10 ottobre u.s.) che aveva visto la preziosa collaborazione della SPAL – presente all’assemblea con la famiglia Colombarini con Francesco e Simone a suggellare una consolidata partnership con Ascom – e dall’altro della destinazione del 5% degli incassi del 27 agosto scorso tra i commercianti ferraresi a favore delle imprese reatine all’indomani della prima scossa. A questi si devono aggiungere altri 30mila euro di prodotti enogastronomici tipici di Accumoli ed Amatrice venduti attraverso la collaborazione dei commercianti di Ferrara grazie all’organizzazione di Ascom, Fida e Federcarni.

Biennale Arteinsieme – Arti in conTATTO

Da Organizzatori

Domenica 16 luglio ore 16, Pinacoteca Nazionale di Ferrara Una città di collezionisti. Da una selezione di dipinti, alla storia del collezionismo ferrarese, attraverso alcune delle figure di maggior spicco e delle famiglie di amanti dell’arte.

La Biennale Arteinsieme – cultura e culture senza barriere è promossa dal Museo Tattile Statale Omero – TACTUS Centro per le Arti Contemporanee, la Multisensorialità e l’Interculturalità, in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo tramite la Direzione Generale Educazione e Ricerca – Servizio I, Ufficio Studi – Centro per i Servizi Educativi del Museo e del Territorio (Sed) e la Direzione Generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane e la Direzione Generale Musei – Servizio II – Gestione e Valorizzazione dei Musei e dei Luoghi della Cultura e con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ed in collaborazione, per le iniziative nella Regione Marche, con il Liceo Artistico “Edgardo Mannucci” di Ancona e l’ARISM (Associazione Regionale Insegnanti Specializzati delle Marche).
Nata nel 2003, Anno Europeo del Disabile, ha lo scopo di favorire l’integrazione scolastica e sociale delle persone con disabilità e di quelle svantaggiate per provenienza da culture altre attraverso la valorizzazione dell’arte e dei beni culturali, con particolare riferimento all’arte contemporanea.
Alla VII edizione della Biennale Arteinsieme, che vede come testimonial i maestri Mimmo Paladino e
Salvatore Accardo, aderiscono anche le Gallerie Estensi con i percorsi tattili Arti in ConTatto, a cura
dell’Ufficio Servizi Educativi della Gallerie Estensi, presso la Galleria Estense di Modena e la Pinacoteca di
Ferrara.
I percorsi, articolati su una selezione delle principali opere pittoriche delle collezioni, consistono in una serie di riproduzioni in scala ridotta, per ricreare le immagini a rilievo con materiali eterogenei (cartoni,stoffe, carte speciali), e sono elaborati e condotti dalla dott.ssa Rita Cassani.
Posti limitati, consigliata la prenotazione.
Per informazioni e prenotazioni: Rita Cassani, 0532205844; rita.cassani@beniculturali.it
http://bit.ly/2rPh0N2
Pinacoteca Nazionale di Ferrara, corso Ercole I d’Este, 21 – 44121 Ferrara

Conferenza stampa nuovo sportello pesca Legacoop 12 luglio ore 11:30

Da Organizzatori

PESCA A PORTATA DI BANDO Mercoledì 12 luglio ore 11:30
Legacoop Estense – sede di Ferrara
Via Carlo Mayr 14, Ferrara

Il Dipartimento Pesca di Legacoop Agroalimentare Emilia-Romagna e Legacoop Estense, insieme alla cooperativa Cosemar, aprono uno sportello per supportare le cooperative di pesca e acquacoltura nella partecipazione a bandi e accesso a finanziamenti. A luglio un calendario di iniziative di presentazione dei nuovi bandi FEAMP

Intervengono:

Sergio Caselli, referente pesca Legacoop Agroalimentare Emilia-Romagna

Chiara Bertelli, referente territoriale Legacoop Estense

Mattia Lanzoni, referente pesca Legacoop Estense

tre-ponti-comacchio

Con Madama Butterfly sabato 15 luglio torna la lirica a Comacchio

Da Organizzatori

Il belcanto a Comacchio: dopo un decennio, sabato 15 luglio con inizio alle 21,30, l’arena di Palazzo Bellini torna ad ospitare una rappresentazione lirica. L’idea è dell’Associazione ‘Operiamo’ che, nell’ambito del progetto di animazione estiva coordinato da Delta Input – “dell’opera più sentita e suggestiva ch’io abbia mai concepito” – secondo le parole dello stesso Maestro – proporrà un allestimento tradizionale. Su una scena che apparirà stilizzata ed evocativa di uno scorcio della collina giapponese, si susseguiranno gli eventi della tragedia i cui protagonisti indosseranno costumi originali nipponici (kimono). A salire sul palco a pochi passi dai Trepponti, accompagnati dalle musiche dell’Orchestra Città di Ferrara diretta da Mario Menicagli e dalle voci del Coro Giuseppe Verdi di Ferrara, guidato da Mirko Banzato, saranno Sara Cervasio (Cio Cio San); Noriko Kaneko (Suzuki); Laura Pollice (Kate Pinkerton); Davide Paltretti (F.B. Pinkerton); Stavros Mantis (Sharpless); Stefano Consolini (Goro); Marco Veneziale (Yamadori); Gianandrea Navacchia (Zio Bonzo) ed il piccolo Fulvio Giuffrida (Dolore). La regia è affidata a Maria Cristina Osti, che ha puntato ad evidenziare la figura della protagonista, poco più di una bambina che, per avvicinarsi al suo ideale di uomo, sovverte tutte le rigide regole imposte dalla cultura giapponese, pagando con la vita questa ‘ribellione’. Ingresso: euro 20,00 + diritti di prevendita – Acquisto biglietti on line su circuito e rivenditori autorizzati Ciaotickets. Posto unico non assegnato fino ad esaurimento disponibilità. Biglietteria il giorno dello spettacolo dalle ore 18.00 nell’atrio dell’Arena di Palazzo Bellini. In caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà presso la Sala Polivalente San Pietro con ingresso in via Agatopisto, 7.
Info: 345 5684017 – ingresso dalle ore 20.30 da Via Agatopisto, 5 – Biglietteria aperta dalle 18.00

I film della settimana all’Arena Le Pagine

Da Organizzatori

ARENA CINEMATOGRAFICA ESTIVA LE PAGINE
Parco Pareschi (c.so Giovecca, 148)

Cafè society è il film di lunedì 10 luglio

Martedì 11 luglio all’Arena Fai bei sogni e incontro con Marco Bellocchio

La vendetta di un uomo tranquillo, all’Arena mercoledì 12 luglio

Giovedì 13 luglio all’Arena c’è Loving

Venerdì 14 luglio all’Arena arriva È solo la fine del mondo

Tutto quello che vuoi è il film di sabato 15 luglio all’Arena

L’Arena cinematografica estiva Le Pagine è resa possibile dalla collaborazione tra l’Associazione Ferrara sotto le stelle e Arci Ferrara, la manifestazione ha il Patrocinio del Comune di Ferrara e dell’Università di Ferrara.

Tutte le proiezioni avranno inizio alle ore 21.30, l’apertura del parco è prevista invece per le 21.

INGRESSO
Intero 6 €
Ridotto 4,50 € (Soci Arci, studenti Università di Ferrara e possessori della fidelity card – Gelateria La Romana).

Anche quest’anno al Parco sarà possibile acquistare abbonamenti da 10 ingressi che avranno validità per tutta la durata della manifestazione:
ABBONAMENTO 10 INGRESSI – 50 €
ABBONAMENTO 10 INGRESSI, SOCI ARCI – 35 €
(validità dal 17 giugno al 27 agosto)
TESSERAMENTO ESTIVO AD ARCI – 7,50€

Per ulteriori informazioni
Arci: 0532.241419
Arena Estiva: 320.3570689
Sala Boldini: 0532.247050
Per il programma completo della manifestazione: www.cinemaboldini.it

Il progetto ferrarese sulla medicina di genere alla Camera dei Deputati

Da Unife

Martedì 11 luglio alle ore 10.30 si terrà, alla presenza della Ministra Valeria Fedeli presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati a Roma, il convegno “Formare una medicina attenta alle differenze sessuali e al genere”.

Si tratta di una iniziativa che fa il punto della situazione sul percorso della medicina di genere in Italia la cui proposta di legge della deputata ferrarese Paola Boldrini, appartenente all’ Università di Ferrara, è ora emendamento approvato nel “DDL Lorenzin”.

Nell’occasione, verrà presentato anche il progetto pilota avviato dall’Ateneo ferrarese che prevede la strutturazione della medicina di genere all’interno del percorso di formazione del Corso di laurea in Medicina e Chirurgia e l’istituzione di un Centro specifico. L’obiettivo è quello di far sì che con la ricerca e l’insegnamento si formino studenti/futuri medici con questo approccio metodologico.

Siamo molto orgogliosi – afferma la Prof.ssa Tiziana Bellini Presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Ferrara – che il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia della nostra Università sia stato tra i primi all’interno della Conferenza Permanente dei Presidenti di Corso di Laurea di Medicina a realizzare concretamente l’inserimento dell’approccio sesso/genere sia negli obiettivi del corso di laurea che nei vari insegnamenti. La Medicina di Genere si pone come una medicina personalizzata che utilizza evidenze scientifiche e metodi che consentono la personalizzazione della cura e rappresenta pertanto una nuova ed innovativa modalità di approccio alla scienza in ambito biomedico, che mette al centro l’individuo nella sua complessità.
L’obiettivo è quello di far sì che con la ricerca e l’insegnamento si formino studenti/futuri medici che abbiano questo approccio metodologico. La sinergia tra la proposta di legge dell’on.Boldrini, ora emendamento approvato, con la formazione e la ricerca promosse dalla Conferenza e l’ inserimento di questo approccio nel percorso di formazione del corso di Medicina e Chirurgia ha creato le basi per un avanzamento qualitativo importante della formazione medica e della prevenzione.”
«E’ un momento di grande soddisfazione – sottolinea Paola Boldrini, deputata Pd, membro Commissione Affari Sociali e Sanità – non solo perché l’emendamento proposto al Ddl Lorenzin è di recente passato, a larga maggioranza, in Commissione Affari Sociali e Sanità, ma perché conferma la bontà di essersi mossi, in questi mesi, su più fronti, mettendo in campo tutti gli strumenti possibili. Accanto all’iter parlamentare, che io auspico si concluda a breve con l’approvazione delle Camere, di grande rilievo è l’accordo nazionale raggiunto lo scorso dicembre nell’ambito della Conferenza dei Presidenti di corso di laurea di Medicina. Un passo fondamentale, che consente di dare un contenuto all’articolo dedicato alla ‘formazione’ sulla medicina di genere previsto nella mia proposta di legge. Così da assicurare da un lato l’aggiornamento dei professionisti, e da garantire dall’altro, con gli insegnamenti orientati al genere al via dal prossimo anno accademico, di agire subito, fin dalle basi, sui futuri medici».

Consumi: via libera all’etichettatura “prodotto di montagna”

Da Coldiretti

INTERESSATI I PRODOTTI DI 120 COMUNI DELL’EMILIA ROMAGNA

Un importante provvedimento per cercare di arrestare la diaspora delle aziende agricole di montagna che negli ultimi dieci anni in Emilia Romagna, secondo i dati Istat, hanno fatto registrare un crollo del 40%. È questo il commento di Coldiretti Emilia Romagna all’approvazione della Conferenza Stato- Regioni del decreto che stabilisce che i prodotti agroalimentari delle aree di montagna potranno riportare l’indicazione di qualità “prodotto di montagna”. Il decreto recepisce quanto introdotto dal Regolamento UE 1151/2012, il cosiddetto “Pacchetto Qualità”, per valorizzare la provenienza delle produzioni.
È un provvedimento – commenta Coldiretti Emilia Romagna – che riconosce il valore dell’origine delle produzioni agroalimentari e rafforza l’importanza di fornire ai consumatori informazioni trasparenti. In questo modo l’etichetta “prodotto di montagna” diventa uno strumento sia economico, sia sociale al servizio dei produttori e degli amministratori di 120 (su 337) Comuni emiliano romagnoli, per dare maggiore valore aggiunto alle produzioni ottenute su una ampia parte del territorio emiliano romagnolo dove le aree montane costituiscono il 42 per cento della superficie regionale.
Per essere classificati “di montagna” i prodotti vegetali e il miele – informa Coldiretti Emilia Romagna – devono essere totalmente ottenuti e trasformati nelle aree montane; per la trasformazione ad esempio in conserve e confetture possono essere utilizzati ingredienti (spezie, zucchero, erbe) in quantità non superiori al 50% del peso totale. I prodotti zootecnici devono essere ottenuti da animali allevati negli ultimi due terzi della loro vita in montagna e nutriti con mangimi prodotti in aree di montagna per percentuali pari al 60% per i bovini, al 50% per pecore e capre e al 25% per i maiali. La trasformazione di carne e latte deve avvenire in strutture situate entro una distanza massima di 10 chilometri dai confini amministrativi dei Comuni montani, per quanto riguarda il latte, ed entro 30 chilometri per la carne.
La valorizzazione dei prodotti di montagna – conclude Coldiretti Emilia Romagna – è un importante tassello per salvaguardare la presenza dell’attività agricola in aree dove la presenza dell’uomo è fondamentale per l’equilibrio ambientale e la salvaguardia dal dissesto idrogeologico.

Il camper di Hera a Comacchio e ai lidi Ferraresi

Da Hera

Anche a luglio il Servizio Clienti di Hera arriva sotto casa

Prosegue a Comacchio e ai lidi ferraresi la presenza del camper di Hera. Il camper farà le seguenti tappe nel mese di luglio: ogni martedì al Lido degli Scacchi, invia Scacchi, dalle 8 alle 13, ogni mercoledì, a Comacchio, in Piazza Dante Alighieri, dalle 8 alle 13 e a Porto Garibaldi, in via Caprera, dalle 8 alle 13.

Un’ulteriore opportunità di dialogo e vicinanza offerta da Hera ai suoi clienti che rende più facile sbrigare le pratiche relative ai servizi offerti.

Sarà infatti possibile effettuare tutte le operazioni contrattuali e commerciali tipiche di un normale sportello, stipulare contratti, modificare quelli già esistenti, richiedere informazioni sulle bollette e ricevere informazioni sui servizi gestiti nel territorio, ottenere consulenza ed assistenza, conoscere e sottoscrivere le offerte a mercato libero per la fornitura di energia elettrica e gas.

Un’opera del grande cinema francese all’Apollo

Da Organizzatori

Ferrara, 8 luglio 2017

Un inizio settimana ricco quello propone l’Apollo Cinepark.
Lunedì 10 alle ore 21.00, in sala la versione in lingua originale sottotitolata di Spider-Man: Homecoming, film del 2017 diretto e co-scritto da Jon Watts, che si inserisce nelle avventure degli Avangers della Marvel.

Martedì 11 alle ore 21.00, per la rassegna “Capolavori Restaurati” torna in sala “Tutto finisce all’alba”, opera del 1939 di Max Ophuls, maestro del cinema francese che tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta ha realizzato numerose indimenticabili pellicole.
Tutto finisce all’alba è ambientato nella Parigi degli anni Trenta e dedicato alla complicata situazione sentimentale ed esistenziale della giovane Evelyne, rimasta vedova e senza risorse. Costretta a lavorare come entraîneuse in un locale notturno di Montmartre per mantenere sé e il figlio, ritrova un vecchio amore ma non ha il coraggio di ammettere la propria condizione: si affanna per mantenere le sembianze di una vita borghese ma si troverà di fronte ad una scelta definitiva. Una fascinazione, quella di Ophuls per il mondo dei protettori e delle “ragazze”, che trova nella storia di Evelyne lo spazio per esprimersi: il film, come ha affermato lo stesso regista, è stato censurato in diversi modi ed epoche.

Clara risponde – Differentemente: guida al corretto smaltimento dei rifiuti

Parte oggi una nuova rubrica con la quale Clara spa risponderà alle domande più comuni poste dagli utenti, così da poter chiarire le idee, migliorare il servizio e risolvere più diffusi sulla raccolta differenziata e la gestione dei rifiuti.

Il primo quesito riguarda gli imballaggi:
Perché nel sacco giallo posso inserire solo gli imballaggi e non gli altri oggetti in plastica?

La risposta a questa domanda arriva da una regolamentazione nazionale. La raccolta differenziata della plastica riguarda infatti solo gli imballaggi, cioè quei manufatti concepiti per contenere, trasportare, proteggere merci in ogni fase del processo di distribuzione e per i quali i produttori hanno corrisposto il Contributo Ambientale CONAI (CAC). Gli oggetti in plastica diversi dagli imballaggi non possono dunque essere immessi nella raccolta differenziata perché i costi del sistema sono coperti in prevalenza proprio dal CAC, posto esclusivamente sugli imballaggi.
Per fare qualche esempio: i giocattoli, benché di plastica, non possono essere inseriti nel sacco giallo, come neanche le posate usa e getta, le penne scariche, gli spazzolini da denti o qualsiasi altro oggetto la cui funzione non sia stata quella di imballaggio.

Per tutti gli approfondimenti sulla raccolta differenziata della plastica c’è anche il sito www.corepla.it

Una piccola gemma azzurra persa nell’infinito… la Terra

di Francesca Ambrosecchia

Chissà quanto affascinante deve essere osservare la Terra dallo spazio: il nostro pianeta, il mondo che popoliamo, la superficie sulla quale camminiamo.
Se si pensa alla sua grandezza e a tutto ciò che si trova su di essa, al gigantesco ecosistema che la popola sembra impossibile possa essere così fragile.
La Terra, l’ambiente che ci circonda necessita di continue cure e attenzioni per poter sopravvivere il più a lungo possibile.
Non ci sono certo sconosciuti i temi, sempre più al centro del dibattito tra autorità, discussi a livello globale riguardanti l’inquinamento e tutte le conseguenze che esso comporta, il clima, l’evidente diminuzione di molte risorse che da sempre riteniamo indispensabili e così via.
Essere sensibili a qualcosa che nella nostra realtà quotidiana non percepiamo con tanta forza è impegnativo: che cosa facciamo con lo scopo di preservare il luogo in cui abitiamo?
Sempre più d’interesse è lo studio attinente alla scoperta di diversi esopianeti quindi non appartenenti al nostro sistema solare con caratteristiche simili a quelle della Terra: forse generazioni future dovranno trasferirsi alla ricerca di nuovi spazi abitabili e ricchi di risorse? Sembra un’eventualità lontana ma allo stesso tempo plausibile.

“Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare”
Andy Warhol

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

Il castello addormentato

di Francesca Ambrosecchia

Sono da sempre, o per lo meno da quando ricordo appassionata di castelli e residenze nobiliari e delle storie nate entro le loro mura. In città d’arte e cultura come Ferrara tutto ciò si trova in abbondanza ma è impossibile non pensare al Castello di San Michele, fortezza della nostra città, ancora oggi punto di riferimento, simbolo della casata estense e della nostra storia.

Siamo a fine ‘300 quando Niccolò II d’Este sente la necessità di far erigere la fortezza a seguito di una rivolta: l’efficacia difensiva dell’edificio doveva ritrovarsi nella sua imponenza ma sicuramente anche il fossato, che ancora oggi lo circonda, ne è emblema.

Il Palio ci permette di rivivere ogni anno un po’ dell’atmosfera di quell’epoca ma la cosa che preferisco è fermarmi ad osservare alcuni suoi particolari la sera, quando è notte e pare deserto. La maggior parte delle finestre del castello sono chiuse, le cancellate che portano al cortile interno pure ma c’è qualcosa di affascinante in quel momento. In quel frangente, al buio, tutto è addormentato e il Castello sembra non essere più nell’epoca moderna, sembra non essere più quel luogo di cultura e storia aperto alla visita del pubblico; quando qualcosa è nascosto allo sguardo lo si può immaginare.

Il grido dei Vichinghi

“We come from the land of the ice and snow,
from the midnight sun where the hot springs blow.
Hammer of the Gods will drive our ships
to new lands to fight the horde
singing and crying: Valhalla I am coming.”

Con questi versi si apre Led Zeppelin III, terzo album registrato in studio dalla leggendaria rock band. Il disco fu registrato nel 1970 in una località sperduta del Galles, in un’antica residenza immersa nella natura incontrastata e totalmente priva di elettricità e riscaldamento durante un periodo di distacco dai ritmi frenetici imposti dal successo. Ciò che ne uscì fu un disco completamente diverso dai due precedenti, quasi interamente acustico verso un genere tendente al west-coast. Ma Immigrant song è l’eccezione che conferma la regola.

“On we sweep with,
with threshing oar.
Our only goal will be the western shore.”

Il brano su cui oggi molti tenterebbero forzatissime attualizzazioni è in realtà un canto di guerra che narra delle imprese dei vichinghi con riferimenti alle mitologie nordiche.

“How soft your fields so green.
Can whisper tales of gore of how we calmed
the tides of war. We are your over lords.”

Un fulmine di adrenalina da meno di due minuti e mezzo, destinato ad influenzare sia per sonorità che per tematiche diversi gruppi heavy metal, fra cui Iron Maiden e Manowar. Il ritmo martellante ed il riff continuo di chitarra, oltre al caratteristico “grido di battaglia” hanno reso Immigrant song una delle principali icone degli Zeppelin.

“So now you better stop and rebuild all your ruins.
For peace and trust can win the day despite of all
your losing.”

Immigrant song (Led Zeppelin, 1970):

IL DOSSIER SETTIMANALE
Belle storie a Ferrara


Siamo circondati da negatività, sommersi dalle cattive notizie dei tg, depressi per la sfortunata congiuntura economica. Aneliamo al bello e al buono, ma siamo disabituati a cercarlo e riconoscerlo, pur avendolo davanti.
Eppure del buono c’è ancora, pur tra tante cose che non vanno per il verso giusto. Questo vale anche per Ferrara, città patrimonio dell’Unesco, che della bellezza ha fatto il suo biglietto da visita.

Eppure, i suoi cittadini sono i primi detrattori: insicura, brutta, sporca, colonizzata da gente discutibile. I ferraresi, intossicati dal ‘non è più come un tempo’, non sanno apprezzare una città dalle molte ricchezze e dalle mille potenzialità.
Ecco un dossier in cui riscoprire le tante storie positive che questa città ha partorito nel suo seno. Storie foriere di un positivo futuro prossimo. Bisogna crederci però.

LA FERRARA CHE PENSA POSITIVO. IL DOSSIER SETTIMANALE N. 6/2017 – Leggi il sommario