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Giorno: 17 Luglio 2017

Favole sotto gli alberi Ferrara

Da Organizzatori

ha inizio la 13a edizione della rassegna con sei appuntamenti dedicati alle famiglie nelle sere d’estate.
Quest’anno con una novità.

Il Comune di Ferrara, la Fondazione Teatro Comunale e Il Baule Volante di Ferrara con il sostegno di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) annunciano l’inaugurazione della tredicesima edizione della rassegna estiva di Teatro per bambini e famiglie “Favole sotto gli Alberi” che si svolgerà a Ferrara a partire da sabato 22 Luglio, con 6 appuntamenti, uno a settimana, fino a sabato 26 agosto 2017: in pratica un’intera estate all’insegna del teatro di qualità per le serate in famiglia, con spettacoli specificamente pensati per le diverse fasce d’età e registri espressivi ricchi e differenziati come la prosa, la narrazione, i burattini, i pupazzi animati a vista, le ombre e la musica dal vivo. Quest’anno con un’importante novità: la rassegna, che negli anni passati si è svolta presso il Giardino delle Duchesse, stavolta si svolgerà presso lo spazio Factory Grisù (Via Mario Poledrelli, 21, 44121 Ferrara) , l’imponente complesso architettonico dell’ex caserma dei vigili del fuoco, che sta vivendo un’importante valorizzazione e riqualificazione, anche grazie al sostegno di ANCI.

Favole sotto gli alberi si aprirà, sabato 22 luglio, con lo spettacolo:
“Fagiolino e i 3 indovinelli”, della compagnia Burattini Città di Ferrara: un’apertura gioiosa e frizzante nel segno di una tradizione che da sempre diverte grandi e piccini. Favole sotto gli alberi inaugura con i burattini della brava compagnia cittadina che, da generazioni, porta avanti nella nostra città le storie di Fagiolino con le sue mirabolanti avventure, i suoi amici e nemici di sempre e gli immancabili orchi e maghi che, naturalmente, anche in questa avventura, subiranno la giusta punizione a opera dell’inseparabile bastone dell’eroico Fagiolino. La pericolosissima sfida di liberare il Re di Terrafelice, prigioniero di una tremenda strega, sarà vinta anche questa volta grazie all’aiuto di tutti i piccoli spettatori che saranno chiamati a partecipare allo spettacolo. (dai 4 ai 99 anni)

Il secondo appuntamento sarà per sabato 29 luglio con “La bella addormentata” della compagnia Teatro Verde (Roma): uno spettacolo storico che rappresenta la nota fiaba classica in un’atmosfera onirica, in cui elaborate e coloratissime scenografie si ispirano alle opere del pittore Henri Rousseau. Lo spettacolo è realizzato con le tecniche del teatro d’attore e del teatro d’ombre ma compaiono anche burattini e pupazzi animati, protagonisti sulla scena a fianco degli attori in carne e ossa. Una messa in scena ironica e sognante che, a più riprese, vede il coinvolgimento diretto del pubblico dei bambini, per una serata all’insegna del grande teatro classico per la famiglia. (dai 4 ai 10 anni)

Gli appuntamenti proseguono sabato 5 Agosto, con il maggior narratore del Teatro Ragazzi in Italia: Roberto Anglisani (Milano) presenta Manolo, una storia di magia…. La Direzione Artistica del Baule Volante è lieta di annunciare il ritorno di questo grande artista che ammalierà, incanterà, racconterà al pubblico dei piccoli e non solo questa fiaba popolare russa che parla di magia, di trasformazioni, di trasfigurazioni, e di furibondi duelli fra maghi ma anche del coraggio che ci vuole per diventare grandi, per trovare la propria strada, evitare i cattivi maestri e prendere in mano il proprio destino, magari nonostante la mancanza di fiducia del mondo. (dai 5 ai 10 anni)

Il quarto appuntamento della rassegna sarà per sabato 12 agosto con “Le penne dell’orco” della compagnia toscana Teatro delle dodici lune. Un tuffo nella fiaba italiana rivista con gli occhi e il cuore dei burattini di Italo Pecoretti, buffi, divertenti, e poetici, che si esibiscono nella bellissima baracca a forma di prua di nave: impossibile non appassionarsi alle loro avventure. Una favola dal sapore popolare e antico che affascinerà i piccini e che risveglierà nei grandi antiche memorie ma anche uno spettacolo dove l’attore narrante e la compagnia dei burattini reciteranno insieme in maniera avvincente. A fine spettacolo l’artista farà conoscere personalmente ad ogni bambino i suoi bellissimi burattini. (dai 4 ai 10 anni)

Il penultimo appuntamento sarà invece sabato 19 agosto con “L’Acciarino magico”, del Baule Volante, la compagnia di casa che organizza la rassegna. In questo spettacolo emozionante, in cui le avventure si susseguono a ritmo serrato, si apprezzano pienamente il talento e la perizia tecnica di Andrea Lugli, con i suoi vent’anni di palco scenico e le oltre 3000 repliche di una carriera intensa fatta di lavoro e di dedizione assoluta al Teatro Ragazzi. In questo nuovo spettacolo, prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri con il sostegno delle Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Lugli ha scelto di essere in scena con il giovane musicista Stefano Sardi che, con sorprendenti virtuosismi alla pedaliera multieffetto e al sequencer, crea musiche ma anche suoni, atmosfere e vibrazioni di una storia giocata tutta sul filo dell’immaginazione. (dai 5 ai 10 anni)

Infine sabato 26 agosto, la rassegna si concluderà, con Hansel e Gretel sempre de Il Baule Volante, che chiuderà in bellezza con uno spettacolo per una volta adatto non solo ai più piccoli ma pensato per far sognare anche i più grandi. Con Hansel e Gretel Il Baule Volante racconta una fiaba archetipica che da secoli spaventa, emoziona ma soprattutto infonde coraggio e determinazione a tutti quei piccoli che se la devono vedere con i pericoli del mondo, affinché sappiano di possedere in sé stessi doni preziosi che li possono salvare da ciò che li spaventa, e soprattutto di non essere soli. (dai 6 agli 11 anni)

Gli spettacoli si svolgeranno tutti la sera, alle ore 21,15 (mentre la biglietteria aprirà alle ore 20,30).

L’ingresso, per tutti e 6 gli appuntamenti, costerà € 5,00 per i bambini ed € 6,00 per gli adulti.

In caso di maltempo tutti gli spettacoli si svolgeranno presso la Sala Estense a eccezione del primo appuntamento del 22/07.

Informazioni: Il Baule Volante – Paola Storari – 0532/770458 – 347/9386676.

Giovedì 20 luglio possibili cali di pressione alla rete idrica nel comune di Poggio Renatico e in alcune località del comune di Ferrara

Da Hera

Hera informa che a seguito di complessi lavori di manutenzione sulla rete idrica, nella giornata di giovedì 20 luglio, a partire dalle 8.30 e fino alla conclusione dei lavori prevista nel tardo pomeriggio dello stesso giorno, si potranno verificare cali di pressione della rete idrica in tutto il territorio del comune di Poggio Renatico e nelle località di San Martino, Montalbano e San Bartolomeo in Bosco in comune di Ferrara.

Durante i lavori e nelle ore successive saranno possibili lievi intorbidimenti dell’acqua, che si risolveranno dopo qualche istante di scorrimento.

Hera si scusa per il disagio. Per informazioni è possibile contattare il Pronto Intervento 800.713900, attivo tutti i giorni, 24 ore su 24.

Cgil ER: mafie in er. Una messa a fuoco delle caratteristiche di gestione delle aziende criminali/comunicato

Da Cgil ER

E’ di questi ultimi giorni la grossa notizia dell’ulteriore maxi operazione anticamorra, a cavallo fra Campania ed Emilia Romagna, con notevoli sequestri di beni – almeno un centinaio nella nostra regione – ed arresti di alti dirigenti di banche a Bologna e nel ravennate.
Un ultimo flash che mette in luce le modalità emiliane nelle attività mafiose, specie nell’ingente riciclaggio, col diretto coinvolgimento di “colletti bianchi” di casa nostra e in prima fila.
Una cronaca che conferma le pesanti specificità del fare economia malavitosa nei nostri territori e che si inquadra nello studio approfondito e recente dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata dell’Università di Milano, che vede come direttore Nando dalla Chiesa.
Una ricerca molto documentata del 2017 dal titolo “Caratteristiche e modalità di gestione delle aziende criminali” nel Centro-Nord (Rivista di Studi e Ricerche sulla criminalità organizzata, vol.3, n.1, 2017), analizza – per la prima volta – i numerosi dati a disposizione, comparando Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Triveneto, Toscana e Lazio.
Lo studio si basa su 120 operazioni effettive di Polizia e Finanza al centro-nord, che hanno “consentito di individuare 643 aziende criminali ed accumulare 2.507 rilievi/contestazioni”.
In Emilia Romagna è ben evidente la concentrazione nelle aree di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Rimini.
Una ricerca fondata sui fatti, che indica due possibili filoni: a) alcune “caratteristiche comuni” delle imprese connesse con la criminalità nelle regioni considerate; b) altre specificità che invece “distinguono” le diverse nostre regioni al nord.
Nel primo filone, si riassumono tendenze d’impresa già in evidenza e, tra l’altro, al centro della costante attenzione del sindacato: ditte sostanzialmente utilizzate per il riciclaggio, operanti in settori spesso ad “alta intensità di mano d’opera e con forte deregolamentazione” a danno dei tanti lavoratori, sfruttano il “vantaggio competitivo derivante dalla contrazione del costo del lavoro ed accentuata evasione”.
Nel secondo filone di ricerca, in merito alle possibili specificità regionali, i risultati invece evidenziano “come non esista un’unica tipologia di azienda criminale”, bensì una pluralità di forme, tali da consentire una più facile “mimetizzazione” nel territorio e nel sistema d’impresa.
Dati che confermano presenza e radicamento malavitoso che va oltre le ditte di costruzioni per coinvolgere, nell’ordine, immobiliare, commercio, attività professionali, trasporti, traffico dei rifiuti. Evidenziando il dato abbastanza sorprendente che vede le imprese colluse “in media più grandi di quelle non criminali”.
Così, in media, al centro-nord. Ma con specificità ed eccezioni evidenti per l’Emilia Romagna. Nella nostra regione, la rassegna delle aziende in affare con le mafie mostra almeno sei “variabili” molto significative.
Siamo la regione “meno pervasa”, con la più bassa distribuzione di aziende criminali: il 5%, rispetto al 35% di Lombardia e 19% nel Triveneto. Le aziende sono notevolmente più piccole nel giro d’affari e nella dimensione dei ricavi: 1,7 milioni rispetto alla media di 6 milioni nelle regioni confinanti. Per contro, portano i più elevati rapporti di indebitamento. Un risultato apparentemente inatteso,”evidenziando un ulteriore problema legato all’infiltrazione nel tessuto imprenditoriale, drenando risorse sottratte alle aziende sane”. Circa una su tre sono “aziende cartiere”, vocate al riciclaggio; record piemontese e poi emiliano romagnolo. Circa la metà, però, sono “imprese star”, ovvero di ottimi risultati e che perciò possono essere utilizzate per “avvicinare” le altre aziende del settore, per facilitare rapporti istituzionali e/o corruzione, oltre all’apprezzamento sociale perché “danno lavoro”!
Inoltre, siamo la regione in assoluto con la più alta quota (23%) delle aziende indagate, appartenenti al settore commercio e la seconda, dopo il Piemonte, nel settore costruzioni col 33% .
Dati e considerazioni non evangelici, ma utili per chiarire e specificare meglio i tanti possibili e non utili “luoghi comuni” sul merito della nostra locale economia illegale.
Utili non solo per le indagini, ma certamente per le attenzioni del sindacato, il lavoro delle istituzioni territoriali e, soprattutto, per le associazioni di imprese e professioni, perché più che il bla bla sull’aumento delle pene, è più utile lavorare sulla consapevolezza sociale e per convincere “chi sa” a segnalare, raccontare, confessare.

Franco Zavatti
Coordinatore Cgil Emilia Romagna sicurezze urbane e legalità nel territorio

Bologna, 17 luglio 2017

Le Luci della centrale Elettrica sotto le stelle di Piazza Castello

Da Organizzatori

Il tour del nuovo disco fa tappa a Ferrara mercoledì 19 luglio
– Cortile del Castello Estense –
FERRARA SOTTO LE STELLE
Prezzo biglietto:
Posto Unico – Euro 15,00 + 2,25 diritti di prevendita
Prevendite Autorizzate:
Ticketone –www.ticketone.it – 892.101 Vivaticket www.vivaticket.it – 892.234 Do It Yourself-www.diyticket.it- 892.369

L’apertura del concerto sarà affidata all’indie-pop genuino di Colombre, il progetto solista di Giovanni Imparato, leader dei marchigiani Chewingum, e a seguire si esibiranno sul palco di Ferrara Sotto le Stelle Le Luci della Centrale Elettrica, con TERRA, il nuovo disco prodotto artisticamente da Vasco Brondi e Federico Dragogna, composto da dieci brani. Dieci canzoni, dieci storie narrate per immagini che fotografano il tempo in cui viviamo. Dieci trame per unico filo colorato, tessuto nel modo visionario e lucido che ha reso Vasco Brondi uno degli artisti italiani più riconosciuti e riconoscibili degli ultimi dieci anni, e che in TERRA si dimostra capace di raccontare i cambiamenti culturali e sociali che hanno contraddistinto gli ultimi decenni attraverso una musica che sempre di più sposa l’attitudine cantautorale con i suoni e i ritmi del mondo. “TERRA è un disco etnico – ha scritto Vasco Brondi – ma di un’etnia immaginaria o per meglio dire “nuova” che è quella italiana di adesso. Dove stanno assieme la musica balcanica e i tamburi africani, le melodie arabe e quelle popolari italiane, le distorsioni e i canti religiosi, storie di fughe e di ritorni.” Oltre ad essere distribuito su tutte le piattaforme digitali, TERRA è stato rilasciato nelle versioni cd e vinile accompagnata da un libro:
“TERRA uscirà a forma di libro – scrive Vasco Brondi. – Dentro, oltre al disco, c’è il suo diario di lavorazione, si chiama “La grandiosa autostrada dei ripensamenti”, ed è un diario di viaggio e di divagazioni dell’anno e mezzo di scrittura e degli ultimi tre mesi di registrazioni in studio. È ambientato tra l’Adriatica e un’isola vulcanica, tra studi di registrazione seminterrati e paesi disabitati in alta montagna, tra la Pianura Padana, il Nord Africa e l’America.”

Questo nuovo album arriva a tre anni da COSTELLAZIONI, che ha imposto LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA all’attenzione di pubblico e media grazie al notevole riscontro commerciale che aveva fatto registrare, risultando il disco italiano più venduto nella settimana della sua uscita, secondo solo a Pharrell Williams nella classifica FIMI/Gfk.
Vasco Brondi sarà accompagnato sul palco da una band di quattro elementi: Marco Ulcigrai (chitarra), Matteo Bennici (basso), Giusto Correnti (batteria) e Angelo Trabace (tastiere).
TERRA è il quarto disco di inediti dopo Canzoni da spiaggia deturpata (2008), Per ora noi la chiameremo felicità (2010) e Costellazioni (2013).

Tutte le informazioni sul tour e gli aggiornamenti sul disco sono disponibili sul sito ufficiale http://www.leluci.org e sulla pagina Facebook ufficiale http://www.facebook.com/LELUCIDELLACENTRALEELETTRICA.

INFO:
www.ferrarasottolestelle.it

Ascom Confcommercio Ferrara commenta il patto per lo sviluppo tra Bologna, Modena e Ferrara

Da AscomFe

“Accogliamo con favore il patto siglato stamani (17 luglio) tra le province di Modena quella di Ferrara e la
città metropolitana Bologna per lo Sviluppo – commenta così il direttore generale Ascom Confcommercio Ferrara Davide Urban ed aggiunge – si tratta di un intesa che sicuramente abbraccia punti di eccellenza di questo territorio che possono essere integrati e potenziati su ampia scala e lavorando in modo ampio e condiviso. E ne cito uno per tutti il lavoro congiunto per la valorizzazione dell’hub aeroportuale del “Marconi” di Bologna che può essere davvero la via d’accesso alla Motor Valley così come alla Food Valley od alle Città d’Arte e porta del Delta, si sa che Ferrara è presente in tutti e tre questi settori e merita un’attenzione e valorizzazione la più ampia possibile”.
“Questa intesa siglata oggi a Bologna rappresenta sicuramente un supporto in termini di attrattività turistica – aggiunge il presidente provinciale Ascom Ferrara Giulio Felloni – anche per legare la nostra città d’arte con il ruolo che avrà all’interno di Destinazione Romagna e nei futuri assetti camerali tra Ferrara e Ravenna sui quali come Ascom abbiamo dato un contributo determinante, Confidiamo che ora si passi su questo e su altri temi che riguardano la città e la provincia ci sia una concreta condivisione degli obiettivi e degli strumenti” conclude il presidente Ascom.

Coldiretti: Oscar Green 2017 Emilia-Romagna. Una visione di futuro

Da Coldiretti

Undicesima edizione del Premio di Coldiretti Giovani Impresa a sostegno delle idee innovative che creano lavoro e valorizzano qualità, tipicità e originalità dell’agricoltura made in Italy.
Tredici i candidati dalla provincia di Ferrara.

Coldiretti Giovani Impresa, con l’alto patronato del Presidente della Repubblica, anche quest’anno riconosce e premia i meriti dei giovani imprenditori agricoli con l’appuntamento “Oscar Green”, arrivato ormai all’undicesima edizione, il cui scopo è quello di premiare chi, con passione, porta avanti idee di agricoltura innovative ed originali.
“Il premio “Oscar Green” rappresenta una visione di futuro – spiega il Direttore di Coldiretti Ferrara, Claudio Bressanutti – , un giovane che riesce a migliorare o addirittura a spostare la storia produttiva della sua azienda, innesca un meccanismo virtuoso che contamina altri settori e la vita stessa del territorio dove l’idea si sviluppa”.
La terra non rappresenta solo il passato della nostra economia, ma anche il futuro. Cambia l’approccio, si adatta alle nuove esigenze del mercato e può riservare soddisfazioni ai giovani che decidono di ritornare a coltivare. Forse è frutto della crisi economica, della voglia di una vita più sana, della ricerca di nuove forme di economia più vicine all’ambiente, sta di fatto che molti giovani italiani negli ultimi anni si stanno dedicando all’agricoltura, settore che permette loro ampie possibilità di sviluppo e di crescita, regalando così al nostro secolo un’agricoltura più creativa. I giovani agricoltori reinventano la tradizione e applicano idee originali in uno dei settori più longevi, come quello agricolo.
Quella dei giovani è un’agricoltura reinventata e quindi rinnovata e per questo Coldiretti ritiene doveroso premiarla. Nel primo trimestre del 2017, il settore agricolo dell’Emilia Romagna è stato l’unico settore che ha fatto registrare un aumento dei giovani imprenditori, attirati soprattutto dalla possibilità di sperimentare ed innovare. Giovani imprenditori agricoli che allevano, coltivano, trasformano prodotti e creano occupazione. Sono loro le menti brillanti del settore, quelli che hanno saputo coniugare perfettamente tradizione e innovazione, dando vita ad un nuovo modello di sviluppo più dinamico, moderno e senza dubbio più creativo.
Lo afferma Coldiretti regionale, sottolineando come in agricoltura ci sia un’Italia imprenditoriale che riconosce i meriti dei giovani e che li premia, in quanto sono proprio le loro idee che riescono a portare l’agricoltura tradizionale al passo con i tempi globalizzati e tecnologici moderni e che permettono di valorizzare il territorio, i suoi prodotti tipici e le sue bellezze ambientali e culturali.
Tante sono le idee d’impresa segnalate al concorso di quest’anno, (cui hanno partecipato anche tredici imprese ferraresi): dall’allevamento di lumache più grande d’Italia, alla studentessa inglese che, in tempi di Brexit, decide di lasciare la Gran Bretagna per venire in Emilia Romagna a produrre Parmigiano Reggiano, dalle zucche che viaggiano su internet, alle piante infestanti che creano reddito, dall’agricoltura a base micorizze, al biologico di collina, gli agriturismi innovativi, i nuovi prodotti dell’agricoltura 4.0, le reti di impresa, le bioenergie …
Verranno premiate queste e molte altre aziende che hanno superato in Emilia Romagna la selezione regionale, per poter poi accedere alla fase finale del concorso nazionale.
I premi saranno consegnati martedì 18 luglio 2017, alle ore 18:00, presso l’azienda vitivinicola Condè, a Fiumana di Predappio (FC), in via Lucchina 27. Alla cerimonia interverranno il Presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli, la giornalista Gabriella Pirazzini, il delegato regionale di Coldiretti Giovani Impresa, Andrea Minardi, il Direttore ed il Presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Marco Allaria Olivieri e Mauro Tonello.

Mensa scolastica. I genitori Mensana incontrano l’assessora

Da Organizzatori

I genitori Mensana, alcuni giorni fa, hanno incontrato l’assessora Cristina Corazzari per illustrarle gli esiti del sondaggio autogestito condotto nella scorsa primavera sul servizio mensa. All’incontro erano presenti anche Mauro Vecchi e Donatella Mauro dell’Istituzione dei servizi scolastici.
In sintesi, il sondaggio ha coinvolto oltre 300 famiglie per un campione complessivo di 1400 pasti (sui 4000 serviti giornalmente), permettendo di delineare le differenze fra il servizio di mensa interna (fornito a nidi e materne comunali) dal servizio di catering (fornito alle scuole statali, dalla materna alle medie). La mensa interna è molto più apprezzata rispetto al catering, per quanto riguarda il gradimento dei pasti e le modalità di somministrazione. Per entrambi i servizi si rilevano anche tratti comuni. I costi sono giudicati in generale elevati e i menù sono troppo sbilanciati verso le proteine di origine animale. Comunque, per la totalità delle famiglie il tempo mensa ha un valore educativo importante, ed i genitori che invocano il pasto da casa (in gran parte utenti del catering) in maggioranza cercano solamente una alternativa alimentare accettabile ad un servizio giudicato scadente. Il risultato più scoraggiante del sondaggio viene dalla inconsapevolezza da parte dei genitori della commissione mensa, il principale organo di controllo delle mense partecipato proprio dai genitori.
Abbiamo avanzato alcune richieste e la risposta dell’amministrazione è stata di generale apertura al confronto, con sfumature diverse rispetto ai singoli temi.
Abbiamo chiesto il mantenimento delle attuali cucine interne (giudicate migliori) e una inversione di rotta rispetto al catering, con l’introduzione ad esempio dei cuoci-pasta presso le scuole. L’assessora assicura che non ci sono progetti di riduzione delle cucine interne (il trend nazionale invece va proprio in questa direzione, ndr) e che si può investigare l’ipotesi del cuoci-pasta. Sulla proposta di (ri)attivazione di cucine interne dove possibile, Corazzari e Vecchi indicano la necessità della collaborazione da parte dei dirigenti scolastici.
Abbiamo chiesto di rivedere lo storico menù onnivoro, vecchio di oltre un decennio, ma anche dei neonati menù vegetariano e vegano. Il primo sconta un eccessivo uso di proteine animali, carne soprattutto (come riconosciuto anche dai nutrizionisti Edgardo Canducci e Mario Berveglieri, in occasione dell’incontro del 13 maggio scorso, ndr). Tutti i menù avrebbero bisogno anche di includere cereali integrali diversi dal frumento. Vecchi indica che questi aspetti sono noti da tempo all’amministrazione e che, quando sarà incaricato il nuovo consulente nutrizionista (al momento il posto è vacante, non si sa fino a quando, ndr) si procederà alla revisione complessiva di tutti i menù.

Infine, sul coinvolgimento delle famiglie e dei comitati genitori nella definizione e controllo del servizio (catering e mensa interna) Mensana propone innanzitutto di migliorare la comunicazione e operatività della commissione mensa, anche rendendo pubblici i nomi dei commissari mensa e coinvolgendoli maggiormente. Inoltre, è stato proposto di giungere in maniera partecipata alla definizione dei prossimi capitolati di gara. Su questa materia Assessorato e Istituzione concordano sulla necessità di mettersi al lavoro presto e in modo strutturato.

L’incontro si conclude con la promessa di rivedersi dopo l’estate per iniziare ad approfondire i singoli temi, a partire dalle commissioni mensa e dai capitolati. Aspettiamo fiduciosi la convocazione da parte dell’Assessora Corazzari.
Ultima nota sul pasto da casa: dopo la modifica del regolamento della refezione scolastica e l’incontro con la ASL locale, la decisione sulla attivazione rimane in capo ai singoli dirigenti. A livello nazionale è invece necessario opporsi al decreto legge (in discussione alla commissione agricoltura del Senato) che trasforma il servizio di refezione scolastica da facoltativo (a domanda individuale) in obbligatorio.

Ferrara, 17 luglio 2017

Comitato Mensana

Mobilità. Estate alla giusta velocità: al via “Vacanze coi fiocchi”

Da Regione Emilia Romagna

La campagna nazionale per la sicurezza sulle strade promossa dall’ Osservatorio della Regione e dal Centro Antartide.
Fino a settembre in campo iniziative per promuovere comportamenti più sicuri sulle strade delle vacanze. Tra le novità del 2017 la tappa a Cervia con l’iniziativa “R’Estate prudenti”

Bologna – Sollevare il piede dall’acceleratore e ridurre la velocità al volante aumenta la sicurezza e può far diminuire gli incidenti anche del 30%. Con l’esodo estivo alle porte, la Regione punta il dito contro la guida troppo veloce. E lo fa con la campagna nazionale Vacanze coi Fiocchi, promossa dall’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale regionale e dal Centro Antartide. La diciottesima edizione si concentra, dunque, sull’invito ad andare più piano sulle strade delle vacanze e a concedersi viaggi più rilassanti e sicuri. Perché la velocità, al pari della distrazione, è tra le principali cause di incidenti oltre che un grave fattore di stress.

La campagna, lanciata oggi a Bologna, coinvolgerà tutto il territorio nazionale e quest’anno farà tappa anche a Cervia, nella Riviera romagnola, con “R’Estate prudenti”, l’iniziativa che promuove il rispetto delle regole nei luoghi di vacanza e che siaggiunge ai tradizionali appuntamenti.
Alla conferenza stampa in Regione, hanno partecipato Raffaele Donini, assessore regionale alle infrastrutture e ai trasporti; Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale; Umberto Coccia, Associazione italiana società concessionarie autostrade; Luca Coffari, sindaco del Comune di Cervia; Marco Pollastri, presidente del Centro Antartide e Danilo Piraccini, Cooperativa bagnini di Cervia.

Vacanze coi fiocchi si rivolge proprio a tutti coloro che si mettono in viaggio per raggiungere i luoghi di vacanza con l’intento di promuovere comportamenti responsabili sulle strade, a cominciare da una guida “slow” fondamentale per contenere il picco di incidenti stradali e vittime, che si registra nei mesi estivi, e per imparare a godersi il viaggio.

“Mi fa piacere che si parta proprio dall’Emilia-Romagna per promuovere la sicurezza sulle strade di tutto il paese- ha commentato Donini-. La nostra Regione è una meta turistica importante e un crocevia fondamentale per il passaggio da Nord a Sud. Con l’estate e l’aumento del traffico cresce anche il rischio di incidenti. La velocità troppo elevata è uno dei comportamenti più rischiosi che, insieme a distrazione e al mancato rispetto delle regole di sicurezza, è la causa del 44% degli incidenti. Per questo- ha concluso- Vacanze coi fiocchi è un appuntamento a cui non vogliamo mancare, uno strumento decisivo per migliorare la sicurezza e ridurre le vittime. Il nostro rimane comunque un impegno a tutto campo: accanto all’attività di educazione restano costanti gli investimenti e gli interventi per la messa in sicurezza e il miglioramento delle strade”.

Gli appuntamenti: informazioni in autostrada e “R’Estate prudenti”
Oltre ai tradizionali appuntamenti informativi ai caselli autostradali il 29 luglio, la novità di questa edizione sono le iniziative e l’appuntamento del 20 luglio a Cervia.
Da qui alle 18 partirà una biciclettata fino al Lido di Savio, aperta a tutti, per promuovere la sicurezza in strada. Inoltre, presso tutti gli stabilimenti balneari, sarà diffuso il manifesto informativo “R’Estate prudenti”, con tutte le più importanti raccomandazioni per sensibilizzare i turisti al rispetto delle regole anche quando si è in vacanza. La manifestazione è stata organizzata dal Comune di Cervia in collaborazione con la Cooperativa bagnini: proprio loro saranno i veri ambasciatori, distribuendo e affiggendo il manifesto nelle centinaia di stabilimenti balneari.
“Il costante monitoraggio sul modus operandi degli utenti, i dati sull’incidentalità e la collaborazione attiva con le Forze dell’ordine- ha detto Sorbi- attestano in estate, soprattutto nei luoghi di villeggiatura, che le regole del Codice della strada vengono mandate in vacanza!”.

Ed è per questo che l’Osservatorio per la prima volta ha attivato una campagna sperimentale per ricordare ai turisti che la strada è di tutti e tutti devono impegnarsi a garantire la sicurezza.
“Proprio in queste località in questi mesi sono presenti tutte le categorie di utenti- ha aggiunto-, la nostra attenzione va soprattutto ai più deboli: anziani, pedoni e ciclisti. “R’estate prudenti” è lo slogan che ci accompagnerà a Cervia, una delle località più importanti della Riviera romagnola. Ringrazio il sindaco, la Polizia municipale e la Cooperativa bagnini che hanno accolto con entusiasmo la proposta. E’ stato un lavoro sinergico tra pubblico e privato che vorremmo ripetere ed estendere a tutto il litorale”.

Locandine, spot radiofonici e video
La campagna ha raccolto la suggestione delle Nazioni unite per la Settimana globale della sicurezza stradale che si concentra sullo “Slow down”, la riduzione della velocità.
E Piero Angela, Luca Mercalli, Patrizio Roversi, Tessa Gelisio, i testimonial, lo ricordano con messaggi e consigli per una guida più lenta e sicura dal depliant distribuito in più di 25.000 copie in tutta Italia tra caselli, aree di servizio, punti Blu e aree di cortesia. Inoltre video e spot radiofonici saranno trasmessi gratuitamente dalle centinaia di radio che aderiscono all’iniziativa insieme a istituzioni, società autostradali, università, amministrazioni, associazioni.

La campagna in rete
E’ attiva una pagina Facebook (https://www.facebook.com/VacanzeCoiFiocchi/) aggiornata quotidianamente con informazioni e suggerimenti per viaggi più piacevoli e sicuri, accanto ai messaggi dei testimonial, con gli hashtag #VacanzeCoiFiocchi, #SlowDown e #SaveLives. A tutti è rivolto l’invito a pubblicare sui propri profili immagini delle vacanze “slow” con l’hashtag ufficiale #VCF17 o a inviarle alla pagina della campagna. Online sul sito Vacanze coi fiocchi i materiali della campagna.

Congiunto province Modena-Ferrara-citta’ metropolitana Bologna – un patto per lo sviluppo

Da Organizzatori

Via libera al Patto tra Modena, Ferrara e Bologna 
“per lo sviluppo intelligente, attrattivo, sostenibile e inclusivo”
Questa mattina l’incontro tra Merola, Tagliani e Muzzarelli

Un Protocollo triennale tra Modena, Ferrara e Bologna per rendere quest’area del centro Emilia, ancora più competitiva ed attrattiva a livello nazionale ed internazionale. Dopo mesi di lavoro congiunto il via libera al documento è arrivato questa mattina a Bologna durante un incontro tra i presidenti delle Province di Modena e Ferrara Gian Carlo Muzzarelli e Tiziano Tagliani e il sindaco della Città metropolitana di Bologna Virginio Merola. 
Ora passerà al vaglio degli organi di governo dei tre Enti per l’approvazione definitiva.

Il Patto trova fondamento nella omogeneità delle caratteristiche territoriali e socio-economiche (basti pensare alla presenza di 3 sedi universitarie ed una rete per la ricerca tra le migliori in Italia) e vuole definire una visione comune di sviluppo industriale (anche attraverso modalità condivise di promozione degli investimenti) e di politiche educative (in stretta connessione con quelle di sostegno all’innovazione della manifattura).
A partire da questo documento si vuole inoltre condividere progettualità in materia di infrastrutture, di pianificazione urbanistica-territoriale, di promozione degli investimenti e grandi opere pubbliche al fine di poter relazionare in modo unitario e con obiettivi condivisi con la Regione Emilia-Romagna.

Anche dal punto di vista turistico e culturale gli elementi che accomunano i tre territori sono tanti: dal valore architettonico dei centri storici e degli edifici religiosi al paesaggio rurale e alla tradizione eno-gastronomica, fonte di interesse per un pubblico locale, nazionale ed internazionale.
In questo ambito le Amministrazioni si impegnano a condividere progettualità comuni con l’obiettivo di potenziare l’attrattiva turistica dei sistemi territoriali, attraverso lo sviluppo dei prodotti turistici “città d’arte”, “food valley” e “motor valley”.

Sotto il profilo logistico grande attenzione andrà al ruolo dell’Aeroporto Marconi, all’interconnessione del sistema fieristico (Bologna-Modena-Ferrara), alle piattaforme logistiche, al sistema universitario, alla promozione e attrazione dei territori, alle reti culturali e turistiche.

Per creare un sistema di relazioni fra i territori e tra le strutture Amministrative, in modo tale da condividere le migliori pratiche, svolgere un ruolo propositivo e attivo nei confronti della Regione e accrescere la competitività e l’attrattività dell’intero sistema regionale, le politiche comuni saranno gestite attraverso specifiche convenzioni, accordi e protocolli.

Bologna, 17 luglio 2017

Primo dottorato internazionale in Fisica

Da UniFe

Primo dottorato internazionale in Fisica
Grazie all’accordo tra Unife e l’Accademia delle Scienze Polacca

In seguito all’accordo tra l’Università di Ferrara e l’Istituto di Fisica Nucleare dell’Accademia delle Scienze Polacca di Cracovia, nei giorni scorsi si è svolto a Cracovia l’esame finale del dottorato internazionale “Copernicus” in Fisica.
Per la prima volta, un dottorando iscritto a questo percorso internazionale, Marcin Majka, ha conseguito alla presenza della commissione dell’esame finale di dottorato, costituita da professori polacchi e di Unife (Roberto Calabrese e Angelo Taibi), i due titoli di dottore di ricerca in Fisica, presso la locale Accademia delle Scienze (coordinatore Andrzej Horzela) e presso il nostro Ateneo (coordinatore Vincenzo Guidi), discutendo la tesi “Modelling of steady and pulsatile flow in selected parts of the cardiovascular system under physiological and pathological conditions”.
Roberto Calabrese, Direttore del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra di Unife, ha così commentato: “Tramite questo accordo, nato 3 anni fa, viene offerta ai nostri studenti di dottorato la possibilità di seguire un percorso scientifico formativo di alto livello, con attività di ricerca condivise dalle due Istituzioni. Si tratta di un’esperienza internazionale che rappresenta una forte valorizzazione del dottorato per i nostri studenti. Oggi il primo dottorando ha terminato questo percorso, con grande soddisfazione dei docenti delle due Istituzioni, a dimostrazione del successo di questo accordo.”
“Lo scambio culturale è stato molto proficuo e presenteremo presto un progetto congiunto per convalidare sperimentalmente i risultati del modello emodinamico. La Fisica Medica è una materia altamente interdisciplinare e ci auguriamo che altri dottorandi di questa prestigiosa Accademia delle Scienze siano interessati al doppio titolo” ha aggiunto Angelo Taibi, tutor del neodottore di ricerca Marcin Majka, insieme al collega polacco Piotr Zielinski.

Alan Fabbri (Ln): “la provincia rischia sanzioni? Tagliani non pianga lacrime di coccodrillo”

Da Lega Nord

“Costretti a vendere i gioielli di famiglia per tentare di rimediare all’ennesimo errore del Pd, che ha fatto finta di cancellare le province, ha tagliato i trasferimenti e ha lasciato in vita un ente monco e inefficace. Tagliani la smetta con le lacrime di coccodrillo: il partito che ha voluto tutto questo è il suo”.

Alan Fabbri, capogruppo della Lega Nord in Regione Emilia Romagna, commenta così la notizia che il pareggio di bilancio della provincia di Ferrara è legato all’improbabile alienazione di palazzo Giulio D’este, per 4,7 milioni di euro.

Se l’ente non riuscirà nell’intento di vendere l’attuale sede della prefettura, come sottolineato dai revisori dei conti, non potrà evitare le pesanti sanzioni dovute al superamento del patto di stabilità. “Come sempre senza pensare alle conseguenze il Pd ha voluto rincorrere il falso mito della cancellazione di un ente intermedio, senza pianificare forme alternative per la gestione delle competenze”, spiega Fabbri. “Poi, con arroganza, ha puntato sul referendum del 4 dicembre per completare l’opera di accentramento del potere, ma è stato stoppato dal voto popolare”, continua il capogruppo. “E ora che i nodi economici vengono al pettine, chi pagherà per questa ennesima gestione scellerata? I cittadini come sempre: perdendo immobili pubblici o pagando, sempre di tasca loro, le sanzioni che l’ente centrale farà gravare sui propri sottoposti, incapaci di rispettare i patti che loro stessi hanno sottoscritto”.

PatrimonioCopparo srl, proseguono i lavori di illuminazione pubblica

Da Comune di Copparo

Proseguono le opere straordinarie di illuminazione pubblica in atto in tutto il territorio di Copparo, eseguite da Elettrocostruzioni di Rovigo secondo il crono programma dei lavori, a cura di PatrimonioCopparo srl.
In particolare, il piano lavori prevede, nel breve periodo, l’accensione dei nuovi lampioni in via Sant’Antonio, mercoledì 19 luglio; l’accensione dei nuovi punti luce nel centro di Tamara, compreso l’ampliamento di via Valle, venerdì 28 luglio; imminente anche il collegamento del lampione sull’incrocio tra via Marchesa e via Baricorda a Sabbioncello S. Pietro.
Entro il mese di agosto verranno terminati gli interventi edili per l’installazione dei nuovi pali del primo lotto, compresi gli interventi in via V. Faccini e via Seminiato. In settembre verrà inaugurata la nuova illuminazione del Parco di Villa Zardi, verranno accesi gli impianti di via Gramsci, viale Togliatti, via L. Marchi, via dello Sport, via Colombo, via Bolognesi, via Succi, via Malagutti, via Risorgimento. I lavori del primo lotto termineranno nel mese di ottobre.
Sempre nel mese di settembre inizieranno anche i lavori edili del secondo lotto: in via Primicello, via Caseggiato-Pioppette, e via Camatte-Serraglione, per poi arrivare progressivamente a terminare gli interventi su tutto il territorio comunale, nel mese di novembre, con piazza del Popolo, piazza della Libertà, via Roma.
Contestualmente, in modo continuo e progressivo, sono in corso le operazioni di sostituzione dei pali (a oggi circa 200) e corpi illuminanti (circa 1000) in tutti i centri abitati del Comune di Copparo.

Alan Fabbri (Ln): “Stop ius soli: no alla visione terzomondista. Grande vittoria della lega. Ora subito al voto”

Da Lega Nord

“Prima Papa Bergoglio, poi la Cei e ora anche il vescovo di Ferrara: è inaccettabile l’ingerenza che la Chiesa tenta di esercitare sulla politica italiana, quando si parla di Ius soli. Con lo stop alla cittadinanza facile, per una volta, nel nostro Paese, ha vinto un concetto identitario dello Stato. A soccombere è stata quella visione terzomondista che ha aperto le porte all’invasione e che non può, e non deve, appartenere alle istituzioni. Ora, il principio di laicità, venga rispettato”.

Così Alan Fabbri, capogruppo della Lega Nord in Regione, interviene dopo le parole dell’arcivescovo di Ferrara, Gian Carlo Perego, che in un’intervista si è detto “deluso” dal rinvio della discussione sullo Ius Soli, annunciata dal presidente del consiglio Gentiloni.

“Lo stop a questa legge completamente sbagliata è una grande vittoria della Lega Nord”, continua Fabbri. “Il governo è stato costretto a fare marcia indietro perché al voto si sarebbe trovato, ancora una volta, senza maggioranza. Si tratta dell’ennesima conferma dell’urgenza di andare ad elezioni per dare all’Italia un governo eletto e pronto ad affrontare tutte le emergenze che realmente toccano i cittadini, compresa una gestione seria dell’immigrazione”. Lo Ius Soli, invece, “non è una priorità” e monsignor Perego, che fino a poche settimane fa era, tra l’altro, direttore della Fondazione Migrantes “dovrebbe sapere bene che già oggi, grazie alle norme vigenti, i figli degli immigrati regolari possono acquisire la cittadinanza e che, solo nel 2016, ben 70.000 giovani sono diventati cittadini italiani, al compimento della maggiore età”, conclude il capogruppo.

L’abbuffata alcolica dei giovani

Da Organizzatori

L’Ordine degli Psicologi ER su “Heavy Episodic Drinking”

Sono sempre più frequenti i campanelli d’allarme sul rapporto dei giovani con l’alcol. Dalla ricerca dell’Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze Patologiche dell’Azienda Usl di Bologna risulta che, su 390 ragazzi e ragazze felsinei tra i 18 e i 29 anni, l’83% fa un uso estremo di alcol, concentrato in un’occasione (fonte: https://www.ausl.bologna.it/news/archivio-2017/auslnews.2017-04-28.6332422356/). L’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna analizza alcuni aspetti del problema, per comprenderlo e individuare i mezzi che possano aiutare ad arginarlo.
Denominato fino a qualche tempo fa “Binge Drinking”, recentemente e più propriamente ribattezzato “Heavy Episodic Drinking” (HED), il fenomeno ormai riguarda la stragrande maggioranza degli adolescenti e dei giovani adulti. L’abbuffata alcolica è, infatti, molto comune soprattutto nella fascia di età di passaggio alla maturità, e questo è anche uno dei motivi che la rende pericolosa: le abitudini contratte in questa fase della vita possono perdurare a lungo, con il rischio di sviluppare una dipendenza cronica.
Paradossalmente, la relativa saltuarietà del comportamento legato alle abbuffate alcoliche è un aspetto che può aumentarne la pericolosità. Perché, dato l’uso non quotidiano – ma eccessivo – di alcol, i giovani tendono ad autogiustificare il proprio atteggiamento, considerandolo, appunto, occasionale e di poco conto. Tendenzialmente, l’abuso di alcol si concentra nei fine settimana e nei contesti di svago (discoteche, feste, pub e simili), ma benché non sia un consumo regolare può comunque diventare cronico col tempo. Anche se socialmente accettato e di fatto parte della cultura occidentale, ricoprendo una funzione di socializzazione e di celebrazione di molte cerimonie sociali, l’alcol resta una droga, con un effetto psicoattivo che può provocare assuefazione e dipendenza.
Inoltre, anche senza degenerare in alcolismo vero e proprio, l’Heavy Episodic Drinking ripetuto può avere comunque conseguenze psicologiche e sociali. Lo stato di alterazione portato da un’abbuffata alcolica può causare una difficoltà nel gestire gli impulsi e le relazioni affettive, familiari e sessuali. Ansia e tendenza alla depressione e all’aggressività sono alcuni possibili sintomi: diviene difficile governare la rabbia. I problemi aumentano dove ci siano particolari situazioni di fragilità, con una condizione psicopatologica preesistente che può peggiorare se le viene affiancato l’alcol.
Il desiderio di apparire più adulto, come con le sigarette, è spesso uno dei motivi che spinge un adolescente all’abuso di alcol, nel tentativo di tamponare l’angoscia che deriva da una ancora acerba identità che richiede tempi lunghi per essere raggiunta. Al contempo, c’è un elemento di trasgressione, di ricerca di indipendenza come strumento per il rafforzamento dell’identità personale. In questo ha un peso notevole il bisogno di accettazione da parte dei propri pari: un comportamento è evidentemente più affascinante se permette di essere riconosciuto dal gruppo dei coetanei. A queste bisogna anche aggiungere le situazioni di malessere soggettivo come le difficoltà psicologiche a relazionarsi con gli altri, la paura di non essere all’altezza delle aspettative, la noia, la sensazione cronica di vuoto, l’angoscia dell’isolamento e tutte le altre problematiche che possono portare all’alcol come facile – e illusoria – via d’uscita.
La prevenzione all’abuso di alcol si può effettuare rinforzando le difese naturali dei ragazzi, la loro resilienza, l’autostima e la capacità di autoregolazione, per capire quando è il momento di fermarsi. Per modificare gli atteggiamenti e i comportamenti dei giovani non è sufficiente la sola sensibilizzazione sull’argomento. È fondamentale trasmettere abilità relazionali e sociali, con modalità di apprendimento interattivo e cooperativo. Una delle risposte a questo e altri disagi giovanili è l’inclusione: lo sviluppo di attività cooperative e partecipative, nella scuola e negli altri luoghi di aggregazione, non solo è uno degli antidoti migliori alla solitudine, che spesso nasce dalle difficoltà relazionali, ma anche è un importante fattore che consente la costruzione di una identità matura.

Ricordo Paolo Borsellino

Prof.ssa Elisabetta Barbuto
Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

Caro Dott. Borsellino,
un altro anno è passato. Un’altra pagina del grande libro della vita e della storia è stata girata. Venticinque anni fa. Un quarto di secolo ci separa dall’orrore del 19 luglio 1992 quando il fragore della morte si sparse in tutta Italia.
L’Italia delle persone semplici e oneste, dei lavoratori, della gente comune, della gente che ogni giorno si alza e si avvia incontro alla propria giornata di lavoro con spirito di sacrificio, di abnegazione, di servizio. E il dolore fece ammutolire gli italiani…il silenzio attonito di chi vede vacillare la speranza in un futuro migliore e si chiede se vale la pena di continuare a fare il proprio dovere, a combattere quotidianamente, incessantemente il malaffare con lo scopo di consegnare ai propri figli un futuro migliore…. il silenzio carico di panico di chi vede spegnersi una luce in fondo al tunnel e pensa atterrita al buio che l’attende…. il silenzio sgomento di chi pensa al dolore e allo strazio di una famiglia che perde un marito, un padre, un fratello , un Uomo… fu il silenzio…
Ed il fragore della morte arrivò anche alle orecchie di chi quell’attentato aveva curato e preparato nei minimi particolari; quella gente, però, non ammutolì, festeggiò, probabilmente, l’esito della sua missione di morte; festeggiò pensando all’eclatante messaggio di potenza che aveva dato nuovamente, dopo appena due mesi dalla morte di Giovanni Falcone; festeggiò pensando che il terrore seminato li avrebbe resi più forti, invincibili, padroni del mondo, di uomini e cose….
Subito dopo fu l’apoteosi dei ricordi, dei proclami, delle grandi manifestazioni d’intenti…….Tutti, ma proprio tutti, si affrettarono ad assicurarsi un posto in prima fila per ricordare, compiangere, promettere una lotta senza quartiere alla mafia, completamente dimentichi della Sua solitudine in quei mesi che scivolavano verso il 19 luglio…quella solitudine che i Giusti sono spesso costretti a subire prima dell’atto finale e che il suo sguardo triste e perso a Capaci, la sera dell’attentato al Dott. Falcone, testimonia con una incredibile forza arrivando dritto al cuore e alle coscienze.
“Le loro idee camminano sulle nostre gambe”. Questo fu lo slogan di molte manifestazioni. Questo fu il motto didascalico sotto le foto che La ritraggono insieme al Dott. Falcone, sorridenti e malinconici, consapevoli dei rischi della dura lotta che avevate ingaggiato contro il mostro dalle mille teste, dalle mille maschere, subdolo, violento e crudele che ha potuto crescere pascendosi della ignoranza che generava e genera sudditanza, clientelismo e complicità e che le sole manifestazioni contro tutte le mafie , sia pure organizzate e animate dai migliori intenti, non sono sufficienti a contrastare.
E’ nella vita di ogni giorno che la lotta alle mafie si concretizza. E’ nella vita di ogni giorno che occorre fare il proprio dovere affinché la lotta non sia affrontata solo da pochi eroici paladini della Legalità, ma patrimonio comune di tutti gli uomini e le donne.
Il ruolo della scuola e degli educatori si ripropone allora con grande forza affinché, nelle coscienze dei più giovani, le regole vengano percepite non come qualcosa di astruso e lontano dalla propria realtà, ma come fondamento di una società civile e pacifica in cui ognuno, svolgendo il proprio compito con onestà e serietà, contribuisca alla creazione di un futuro migliore per tutti.
Fin dalla più tenera età, infatti, è importante che i ragazzi percepiscano l’importanza del rispetto per quelle regole, oggi troppo calpestate, che conduce alla vera libertà.
Regole condivise. Regole accettate e non imposte. Regole che generano diritti e doveri. Regole che accolgono e tutelano i più deboli. Regole, norme che consentono una pacifica e libera convivenza impedendo i soprusi, le prevaricazioni di pochi a danno della collettività.
Non è un caso se un valoroso Magistrato, come il Dottor Nicola Gratteri, non perda occasione per sottolineare l’importanza di questa opera di diffusione capillare della cultura della legalità. Non è un caso se un altrettanto valoroso Magistrato, come il Dottor Gherardo Colombo, abbia deciso di dedicare la sua vita alla formazione delle giovani generazioni.
Tutti gli insegnati sono chiamati a dare il loro contributo, ma è fuor di dubbio che gli insegnanti di discipline giuridiche, possano costituire un valore aggiunto in ogni scuola anche nelle scuole di primo grado. E’ un compito delicato, una missione che Noi insegnati di diritto dobbiamo e vogliamo portare avanti e alla quale vogliamo dedicarci con amore per contribuire alla formazione di cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri affinchè nessuno possa più ritenersi “ beneficiato” dal “potente” di turno nella soddisfazione di una legittima pretesa. Solo così si potrà interrompere la spirale viziosa in cui ancora oggi le mafie prosperano e trovano consenso.
Caro Dott. Borsellino… è utopia?
No. Io voglio credere e voglio sperare che tutto ciò che ho auspicato diventi realtà.
Voglio immaginare il Suo sorriso, dietro il fumo dell’ennesima sigaretta, nel vedere tanti giovani, finalmente liberi di decidere del proprio futuro; voglio immaginare una terra libera dalle mafie e dal malaffare; voglio immaginare, e sono sicura, che il 19 luglio sarà allora un giorno di speranza, sia pure nella malinconica struggente assenza di tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per la Giustizia ; voglio immaginare che quel giorno Lei troverà veramente la pace e una stella brillerà di più in cielo per guidarci nella nostra quotidiana opera. Senza paura.
Grazie, Dottor Borsellino.

Prof.ssa Elisabetta Barbuto
Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

La 19esima Sagra dell’Anguilla, viaggio nella cultura marinara di Comacchio

Da Organizzatori

Dal 29 settembre al 15 ottobre 2017, per 3 weekend la regina della laguna e del Parco del Delta del Po è protagonista di 48 ricette, degustazioni ed escursioni. Da vivere con il Consorzio Visit Ferrara.

Alla brace o marinata, ci sono 48 modi diversi di cucinare l’anguilla, la regina delle Valli di Comacchio (FE) e del Parco del Delta del Po. Dal 29 settembre al 15 ottobre 2017, il simbolo della cultura gastronomica della città di Comacchio e del suo territorio sospeso tra terra e acqua, viene celebrato con la 19esima edizione della Sagra dell’Anguilla. Un programma ricco di degustazioni, escursioni tra i canali e la natura rigogliosa di specchi d’acqua ed uccelli rari del Delta del Po, attività dimostrative di pesca dell’anguilla e tante gustose ricette attendono i buongustai per 3 weekend d’autunno. Un mondo affascinante da scoprire, un’immersione tra riti marinari autentici, frutto della connivenza millenaria tra l’anguilla, il suo habitat naturale e l’originaria lavorazione artigianale. Per farlo, ci sono le esperienze e le proposte del consorzio Visit Ferrara, che unisce circa 90 operatori turistici di tutta la provincia ferrarese. Tante sono infatti le iniziative per scoprire il territorio, il percorso museale all’aperto tra gli antichi casoni delle valli, e la Manifattura dei Marinati di Comacchio dove la lavorazione dell’anguilla avviene ancora secondo un regolamento che risale al 1818. Oggi l’anguilla marinata è anche Presidio Slow Food. Con l’offerta di Visit Ferrara una notte e 2 giorni – da 105 euro a persona – si vive la Sagra dell’Anguilla, visitando anche le città di Comacchio e Ferrara. È inclusa 1 notte in hotel con prima colazione, 1 pranzo tipico a Ferrara o Ravenna, 1 aperitivo di degustazione di vini e prodotti tipici in azienda agrituristica, 1 buono sconto del 10% per la sagra, 1 pacchetto Comacchio Museum, per entrare nei musei comacchiesi gratuitamente e partecipare ad un’escursione in motonave con guida all’Ecomuseo delle Valli. Il programma “Speciale Sagra dell’Anguilla 2017” di 3 giorni – a partire da 114 euro a persona – nei sabati e domeniche della manifestazione comprende 2 notti in hotel, il Comacchio Museo Pass per navigare nelle Valli di Comacchio e visitare il Museo del Delta Antico, la Manifattura dei Marinati e il Museo di arte contemporanea Remo Brindisi, e lo sconto del 10% sul menu dello stand gastronomico. Un altro programma di 3 giorni, sempre a cura del consorzio Visit Ferrara – a partire da 160 euro a persona – prevede 2 notti in hotel, 1 pranzo tipico a Ferrara o Ravenna, 1 aperitivo degustazione vini e prodotti tipici in azienda agrituristica, 1 escursione in motonave con guida sul Delta del Po, 1 pacchetto Comacchio Museum e 1 buono sconto del 10% per pranzare o cenare in Sagra.
I pacchetti si possono prenotare direttamente sul sito web www.visitferrara.eu, così come alcune speciali escursioni. Si può, per esempio, navigare per 2 ore e mezza tra gli scenari di Valle Campo, uno dei bacini più suggestivi della laguna di Comacchio, in compagnia di un pescatore. Oppure godersi una Giornata nel Delta del Po (da 48 euro a persona) tra un’escursione in motonave con pranzo di pesce di 5 portate e ricca degustazione di Vini delle Sabbie (IGP) e prodotti tipici in azienda agrituristica. O conoscere meglio Comacchio, partecipando al programma di una giornata (da 55 euro a testa) tra i canali che attraversano il suo caratteristico centro storico, i musei, la navigazione nell’Ecomuseo delle Valli e un pranzo a base di pesce in ristorante.

Musichedestate a Copparo

Da Comune di Copparo

Proseguono gli appuntamenti serali di Musichedestate nella grande piazza di Copparo.
La serata di martedì 18 luglio (inizio ore 21.30) è dedicata ai più piccoli: la Compagnia Circo Sottovuoto presenta “Che coppia!”, di e con Eva Lunardi e Andrea Caldato e la libera partecipazione di Kenzo Caldato. Il linguaggio del circo è una lente d’ingrandimento, che ribalta e deforma il quotidiano, per presentarci in una nuova e composita armonia tutte le debolezze umane…
Mercoledì 19 luglio , sempre alle ore 21.30, musica e fitness con lo spettacolo “Zumba by Night”, a cura della ComArt Copparese.

Apertura gite Cai: croda da lago e tofana di Rozes. Club Alpino Italiano – Sezione di Ferrara

Da organizzatori

Croda da Lago: rifugio Palmieri
Domani sera, martedì 18 luglio, presso la sede CAI in Viale Cavour 116, i direttori di gita Gianna Tebaldi e Daniele Poli apriranno le iscrizioni alla gita denominata Croda da Lago: rifugio Palmieri, prevista per martedi’ 15 agosto.
Il rifugio Croda da Lago, indiscusso paradiso naturale, è situato alla base dell’imponente versante orientale della Croda da Lago, nelle immediate vicinanze del lago Fedara, uno dei più suggestivi delle Dolomiti.
La comitiva partira’ nei pressi del Passo Giau scendendo e poi risalendoper immettersi nell’impluvio della val Formin.
Dopo una sosta per ammirarela conca di Cortina e le sottostanti guglie del Becco d’Aial, si giungera’ in val Negra e da li’ al rifugio Palmieri. Il ritorno avverrà per il medesimo percorso fino alla val Formin, poi per mulattiera alla località Pazzie de Parù.
La partenza in pullman e’ prevista alle 6 dal piazzale Dante Alighieri e il rientroattorno alle 21.

Sotto la Tofana di Rozes e ferrata Lipella
Domani sera, martedì 18 luglio, presso la sede CAI in Viale Cavour 116, i direttori di gita Leonardo Caselli, Tiziano Dall’Occo e Camilla Scardovelli apriranno le iscrizioni alla gita denominata Sotto la Tofana di Rozes e ferrata Lipella, prevista per il 26 e 27 agosto.
La Tofana di Rozes è situata tra Cortina e il passo Falzarego e domina sulla val Travenanzes. Il versante ovest è percorso da uno dei più noti percorsi attrezzati delle Dolomiti, la ferrata Giovanni Lipella, di cui ricorre nel 2017 il 50°anniversario dalla sua apertura.
Mentre la comitiva escursionistica percorrerà i sentieri a sud della Tofana di Rozes, per salire poi alla cima del Col dei Bos, le due comitive di ferratisti conosceranno vari aspetti della zona: dalla risalita della galleria del Castelletto all’attraversamento di tutta la parete ovest su cenge naturali fino al superamento di gradoni rocciosi, mai troppo difficili sino alle tre dita.
Qui ha inizio la parte più impegnativa della ferrata che, risalendo ulteriormente la parete con tratti verticali, alcuni strapiombati e sempre esposti, termina alla base della cuspide della cima della Tofana di Rozes. In funzione del tempo impiegato e delle condizioni della cima, è opzionale la salita alla vetta.
La partenza in pullman e’ prevista alle 6 dal piazzale Dante Alighieri e il rientroattorno alle 23 del giorno successivo.

Tra alchimia, fachirismo e comicità, Teatro Estate arriva mercoledì 19/7 a Lido di Volano

Da Comune di Comacchio

In scena l’originalissima arte di strada di Andrea Marchi

Prosegue con grande successo la rassegna itinerante Teatro Estate, che mercoledì 19 luglio farà tappa a Lido di Volano. Dalle ore 21.15 in Piazzale Daini il protagonista della serata sarà Andrea Marchi, in arte Andro, della compagnia Atuttotondo Spettacoli, che presenterà lo spettacolo “Le Peripezie Alchemiche”, un lavoro sorprendente, coinvolgente ed imprevedibile dove si avvicendano sulla scena gags comiche, giocoleria, trampoli, fachirismo, palloncini, pupazzi e vere e proprie pozioni magiche, secondo una originalissima interpretazione che lascierà a bocca aperta il pubbblico di tutte le età.
Lo spettacolo è adatto a tutti, a partire dai 3 anni di età. Appuntamento successivo mercoledì 26 luglio a Lido degli Scacchi, dove domineranno la scena due artisti di calibro internazionale. Reduci infatti da presenze in tutta Europa e numerose apparizioni televisive, i giocolieri comici Skizzo e Jf presenteranno il loro travolgente show “Circus Off”. La programmazione Teatro Estate, realizzata da Bialystok Produzioni con la direzione artistica di Massimiliano Venturi, è gemellata con la rassegna ravennate “Burattini alla Riscossa!”. Le due rassegne sono parte integrante di un cartellone che attraverserà per tutta l’estate le due province, realizzato con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna. INGRESSO GRATUITO A TUTTI GLI SPETTACOLI. Il programma completo è in distribuzione negli uffici informazioni turistiche dei sette Lidi e negli esercizi commerciali, ed è scaricabile sul sito www.comacchioateatro.it. In caso di pioggia gli spettacoli saranno rinviati a data da destinarsi. Per informazioni: 349-0807587.

Presentazione libro Furlanetto 20.07.17 ed escursione Ca’ Bonnet 22.07.17

Da Organizzatori

CONFESERCENTI CULTURa e ambiente IN COLLABORAZIONE CON CIRCOLO LEGAMBIENTE “DELTA DEL PO”
Sede: Via Antonio Gramsci 1 – 44022 Comacchio (Fe)
Tel. Fax: +39.0533.313592 – cod. Fisc. 91008950387
e-mail circolo : legambiente.comacchio@gmail.com
Recapito Postale: Piazza XX Settembre 9 – 44022 – Comacchio (FE)
Cell. 339 855 6163 – e-mail: marinorizzati@virgilio.it
rizzatimarino@pecconfesercentife.it
CONOSCERE IL TERRITORIO – PARCO DEL DELTA DEL PO
ESCURSIONE A CÀ BONNET E LA LINEA “GENGIS KHAN”
SABATO 22 luglio 2017
RITROVO: Lido di Pomposa (Ufficio Informazioni Turistiche)
PARTENZA: alle ore 9,00, rientro alle ore 12,00
MEZZI: Bicicletta e a piedi

PEDALANDO NELLA STORIA
Partendo dal Lido di Pomposa (uff.inf.tur.) percorriamo le strade periferiche del Lido degli Scacchi per fermarci in Via Predazzo e contemplare la trasformazione dell’area, un tempo coltivata a cereali e vigna. Ancora oggi sono presenti alberi utilizzati per trattenere i filari della vigna ma restituendo un paesaggio che ricorda il Bosco Eliceo.

Attraversata la strada Acciaioli, raggiungiamo la strada sterrata “ Canal da Mar “, toponimo di un antico canale che comunicava la Valle interna (Valle Isola) con il mare Adriatico.
Procedendo incontreremo alcune testimonianze della Seconda Guerra Mondiale. L’esercito tedesco fece costruire un bunker ed una serie di reticolati di filo spinato con i caratteristici pali in ferro “code di Porco”, ora riconvertiti per separare i confini delle proprietà agricole.

Nel 1943, i Tedeschi prevedevano uno sbarco di truppe Americane ed Inglesi nella zona del Delta del Po. Predisposero una difesa, nella zona da Ravenna a Mesola chiamata “Gengis Khan line” , costituita da bunker e muri di sbarramento .
Incontreremo “Cà Bonnet”, una villa borghese di fine ‘800 . Una casa colonica costruita al centro di una macchia boschiva dove trovano rifugio molte specie di animali, tra i quali i daini.

Consigli: portarsi un prodotto antizanzara, acqua, binocolo, macchina fotografica, cappello ed occhiali, Scarpe con suola di gomma-scarpe da trekking, controllate lo stato della Bicicletta. E’ gradita la prenotazione.
Percorso: strada asfaltata, sentiero in terra battuta. Il percorso sarà lento ed è adatto a tutte le età.
Prenotazioni: bagno “Pic Nic” tel. 0533.380344
Prenotazioni e Partenza: ore 9,00 dall’uff.Inf.tur. Via Monte Grappa 5 Lido di Pomposa tel. 0533.380342 iatlidopomposa@comune.comacchio.fe.it
Ritorno: ore 12,00

Informazioni: Andrea Mantovani cell.349 334 7300 a.mantovani87@gmail.com
Marino Rizzati cell. 339 855 6163 marinorizzati@virgilio.it

GIOVEDI’ 20 LUGLIO 2017 al Bagno PIC NIC del Lido di Pomposa Ore 18,00
CONFESERCENTI CULTURA e ambiente INVITA A PARTECIPARE ALLA PRESENTAZIONE DEL NUOVO GIALLO POLIZIESCO
“MERCOLEDI’ NERO”
IL CASO DEL LEGIONARIO ASSASSINATO
Maglio editore, € 15,00
di IVAN FURLANETTO Converserà con l’autore: Alberto Astolfi bibliotecario della biblioteca di Berra
GIOVEDI’ 20 LUGLIO 2017 ore 21,00 Presso il Bagno Pic Nic – Lido di Pomposa
Cena con l’autore
Menù , primo: al gusto di Rubes Ventura “il legionario”
Secondo: pesce di Porto Garibaldi alla maniera del
maresciallo Antonio Zumpano
Pane: croccante del Delta
Acqua: dolce del Po
Vino: Bianco del Bosco Eliceo
Caffè: alla maniera dell’appuntato Salvatore Caputo

a base di pesce del mare Adriatico e prodotti della Costa del Delta
è gradita la prenotazione, cena € 25,00, prenotazione tel. 0533.380344 bagno Pic Nic lido Pomposa
a richiesta è possibile scegliere il menù vegano, senza lattosio, piatti con carne.

Coldiretti: è emergenza nutrie

Da Coldiretti

Appello ad imprese e cittadini ad effettuare le segnalazioni per poter inviare i dati delle presenze e dei danni subiti alla regione. Permane e anzi si aggrava la situazione di emergenza per la presenza di nutrie nel ferrarese. Per sostenere interventi più efficaci e contrastarne la popolazione serve un nuovo piano di limitazione supportato da dati e segnalazioni.

La nutria (Myocastor coypus), specie alloctona originaria del Sud America ed importata decenni fa in Italia per scopi di allevamento commerciale per la produzione di pellicce, è un roditore che trova il proprio habitat naturale in ambienti umidi e acquatici proprio come quelli delle campagne ferraresi. Per questo in pochi anni la popolazione di questa specie ha raggiunto consistenze allarmanti in provincia. È un vero e proprio flagello per gli agricoltori ferraresi, in quanto crea, con le sue tane, gravi danni al sistema degli argini in un territorio assai fragile dal punto di vista idrogeologico, incidendo negativamente sull’agricoltura, ma anche sulla sicurezza della popolazione e sulla biodiversità delle altre specie acquatiche, soprattutto anatidi, disturbati nella fase di cova delle uova nei nidi.
Frane e smottamenti in canali e ripe stradali sono all’ordine del giorno e basta guardarsi attorno per rendersi conto dei danni provocati e dei possibili pericoli per la circolazione dei mezzi agricoli, ma anche di automobili, camion e bus, oltre che della dispersione di acqua, soprattutto dalle risaie, con danni economici consistenti per le imprese agricole.
Ci sono poi ovviamente i danni diretti alle coltivazioni che subiscono gli effetti più immediati, dato che le nutrie sono animali prettamente erbivori che si cibano indistintamente di tutto il coltivato della provincia, distruggendo così gran parte del raccolto, sia delle orticole, che dei cereali, bietole, e tutto ciò che può saziare il loro appetito. In questi giorni non è infrequente trovare piante di mais abbattute dalle nutrie per procacciarsi le pannocchie prossime alla maturazione.
A seguito della sospensione del piano di limitazione delle nutrie a partire dal 10 aprile, per favorire le ricerche del pluriomicida Igor, poi, la situazione è diventata ancora più grave nella zona del Mezzano, dove gli animali proliferano ormai senza controllo. Questa è una fase di emergenza e una crisi che richiede disposizioni eccezionali. Il piano di contenimento nutrie definito dalla Regione, per il territorio di Ferrara, non è più sufficiente ed adeguato.
I dati sulle catture con gabbie di cui è a conoscenza al momento la Regione, afferma il direttore di Coldiretti Ferrara Claudio Bressanutti, non corrispondono alla realtà e sono un numero nettamente inferiore rispetto ai dati a nostra conoscenza ed all’evidenza di chiunque transiti per il territorio ferrarese. “Per questi motivi – continua il direttore della federazione ferrarese – Coldiretti invita, quanto prima, tutti gli agricoltori a recarsi presso i nostri uffici di zona per raccogliere tutti i dati aggiornati, come sta già avvenendo da qualche mese a seguito dell’attivazione del servizio di raccolta dati, in modo tale da poter consegnare alla Regione numeri e riferimenti più probanti riguardo la popolazione di nutrie a Ferrara. Solamente con l’evidenza dei dati e dei numeri effettivi delle segnalazioni, infatti, sarà possibile chiedere alla Regione Emilia Romagna un adeguamento della normativa alle reali esigenze e alle peculiarità dei territori, in modo da poter richiedere, oltre al rimborso per i danni subiti, cosa che al momento non è prevista dal piano, il sollecito coinvolgimento di più coadiutori e un maggior funzionalità dei sistemi di limitazione previsti dalla legge, ricordando che nella confusione normativa attuale, ci si sta scordando dell’obiettivo fissato da un’altra legge, di eradicare la nutria dal territorio regionale.”
L’invito a segnalare la presenza di nutrie e contribuire ad un censimento delle tane e della popolazione, è rivolto anche ai cittadini, che possono ugualmente recarsi negli uffici Coldiretti, oppure fotografare i siti individuati ed attraverso un normale smartphone con attivata la georeferenzione, inviare le foto al sito della provincia di Ferrara “ecouniamoci”.

Giovani e lavoro

Da Cgil Ferrara

Sostenere che i ragazzi preferiscono ritardare il più possibile l’ingresso nel mondo del lavoro mi porta a dire che chi pensa, e dice, queste cose o ignora cosa sia successo negli ultimi 8 – 10 anni nel mondo del lavoro, oppure, evidentemente, vuole offendere la dignità e l’intelligenza delle giovani generazioni. E’ sport molto diffuso quello di rappresentare i giovani come individui a cui piace la vita comoda, svogliati e poco propensi alla fatica.
Sarebbe più opportuno, oltreché più corretto, analizzare cosa il mercato del lavoro propone ai giovani: precarietà (a tempo indeterminato), livelli retributivi estremamente bassi, continuo rischio di espulsione dai luoghi di lavoro attraverso i processi di ristrutturazione aziendali ulteriormente aggravati, con il Jobs Act, dalla riduzione della durata della cassa integrazione e dall’avere reso per le aziende più economico licenziare piuttosto che attivare gli ammortizzatori sociali conservativi; continuo condizionamento, finanche minaccia di licenziamento grazie al contratto di lavoro a tutele crescenti privo della tutela dell’art.18 che, nei fatti, tutela esclusivamente l’impresa anche di fronte ai licenziamenti illegittimi
Senza dimenticare che i giovani che giungono sulla soglia di un siffatto mondo del lavoro lo fanno già indeboliti e sfiduciati, da un percorso scolastico di apprendimento che non tende più a costruire cittadini democratici dotati di capacità critica e di elaborazione delle dinamiche della società, bensì a costruire cittadini e lavoratori imprenditivi, consumatori, produttori, utenti. La Buona Scuola altro non ha fatto che aggravare un percorso nella scuola pubblica in atto ormai da anni, volendo asservire la scuola ed il suo ruolo al sistema economico neoliberista.
Prima di puntare il dito contro i giovani accusandoli di scarsa volontà al sacrificio, chiediamoci come questi vengono formati come cittadini e quali opportunità nel mondo del lavoro vengono loro proposte.
Buona Scuola e Jobs Act non sono semplicemente due leggi: sono il tentativo di plasmare nuove generazioni di donne e uomini, di lavoratrici e lavoratori, ricattabili, deboli, condizionabili anche perché privati della possibilità di coltivare la capacità di agire un’analisi critica del mondo.
Chi sostiene questa critica indubbiamente feroce a questo moderno modello, è la Fiom, è la Cgil, che ha proposto un altro punto di vista fatto di tutele, diritti, saperi ed emancipazione con la Carta dei Diritti, una proposta di legge di iniziativa popolare che si pone l’obiettivo di ridare dignità al lavoro e di ridare significato ai principi costituzionali anche nel mondo del lavoro e della scuola. Ora che la proposta è incardinata nel percorso dei lavori parlamentari, si vogliono invitare tutti gli imprenditori, le associazioni di rappresentanza delle imprese e la politica, evidentemente distratti nel momento della raccolta delle firme, a sentire il bisogno di conoscere l’idea della Cgil. E scoprirebbero un approccio diverso all’economia, al lavoro, alla scuola, alla cultura, alla società. L’idea neoliberista, è sotto gli occhi di tutti, sta rivelando tutta la sua criticità e negatività. Che si provi ad approcciare un pensiero diverso per scoprire, vuoi mai, che non è tutto fumo ciò che dice la Cgil.

Samuele Lodi
Segretario Generale Fiom Cgil Ferrara

Musica a Marfisa d’Este – Concerto di martedì 18 luglio 2017

Da Organizzatori

Circolo culturale amici della musica Girolamo Frescobaldi. Musica a Marfisa d’Este – Corso Giovecca 170 Ferrara. Concerto di martedì 18 luglio 2017.

FERRARA – Recital pianistico di Matteo Cardelli martedì 18 luglio 2017 alle 21,15 per Musica a Marfisa d’Este in Corso Giovecca 170. Il giovane e talentuoso pianista ferrarese proporrà un programma con musiche di Mozart (Sonata in Re maggiore K576); Liszt (Après une Lecture du Dante; e la famosa Fantasia quasi Sonata); e Schubert (Sonata in Sol maggiore D894). L’ingresso al concerto è a offerta libera.

Cardelli è nato nel 1992, si è diplomato nel 2010 con 10 e lode sotto la guida del M° F. Lanzoni presso il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, dove nel 2013 ha conseguito il Diploma accademico di II Livello con 110 Lode e Menzione d’onore, e nel 2014 il accademico di II Livello in Musica da Camera, con 110 e Lode. Ha frequentato masterclass con P. Badura-Skoda e J. Swann, B. Petrushansky, R. Risaliti, I. Vered, e ha inoltre studiato con i Maestri M. Minguzzi e K. Bogino, con il quale si è perfezionato presso l’Accademia di S. Cecilia di Bergamo sia in pianoforte che in musica da camera. Attualmente frequenta il Master in Music Performance presso la Musik Hochschule di Basilea, nella classe del M° F. Gamba.
Finalista del Premio Busoni (2015), è stato finalista del XXVIII Premio Venezia (2011), ed è vincitore di numerosi Concorsi Nazionali ed InternazionaliLa sua intensa attività concertistica l’ha portato ad esibirsi in molte prestigiose sedi in Italia e all’estero, tra cui: New York, Hong Kong, Svezia, Svizzera, e in Italia a Milano (Società dei Concerti), Roma, Venezia (Teatro La Fenice e Palazzo Cavagnis), Firenze (concerti AgiMus e Palazzo Martelli), Bergamo e Brescia (Festival Le X Giornate), Spoleto e Perugia (Music Fest Perugia), Lucca (Festival di Musica da Camera), Ferrara (Teatro Comunale). Si è inoltre esibito come solista a Radio Vaticana (2013) e nel 2014 ha registrato il suo primo CD per Musikstrasse, presso i Trafalgar Recording Studios di Roma.

Musica a Marfisa d’Este – Concerto di lunedì 17 luglio 2017

Da Organizzatori

Circolo culturale della musica Girolamo Frescobaldi. Musica a Marfisa d’Este – Corso Giovecca 170 Ferrara. Concerto di lunedì 17 luglio 2017.

FERRARA – Musica a Marfisa d’Este, promossa dal Circolo Frescobaldi, ospita lunedì 17 luglio 2017 alle ore 21,15 nella palazzina di Corso Giovecca 170 l’appuntamento straordinario del Concerto “Le Stagioni” di Antonio Vivaldi (1678-1741) tratto dalla famosa raccolta «Il cimento dell’armonia e dell’inventione Op.8» del maestro veneziano, scritto nel 1725 e divenuto immediatamente un successo intramontabile.
Le Quattro Stagioni (con questo titolo più popolare è conosciuta dal grande pubblico la sequenza Primavera – Estate – Autunno – Inverno) verranno eseguite dall’Ensemble d’archi Antiqua Estensis di Ferrara, diretta dal M° Stefano Squarzina, violino solista Paolo Mancini.
Una pagina di grande repertorio affidata ad un solista d’eccellenza come Mancini e ad un profondo conoscitore del repertorio barocco come il M° Squarzina.
Nella circostanza la Palazzina di Marfisa d’Este sarà eccezionalmente aperta anche nella serata di lunedì grazie alla disponibilità della Direzione dei Civici Musei d’Arte Antica di Ferrara.
L’Ensemble d’archi Antiqua Estensis è composto da Cecilia Maria Ceroni, Giulio Signorile, Pasquale De Pinto, Angelo Di Nino, Matteo Sartori, Edoardo Piva, Beatrice Giacca e Simone Baroni (violini); Martina Sartori e Laura Falavigna (viole); Valentina Migliozzi (violoncello); Alessandra Bozza (contabbasso); Franco Sartori (liuto); Chiara De Zuani (clavicembalo).
L’ingresso, come per tutti i concerti della rassegna, è a offerta libera

Un esempio di architettura verde

di Federica Mammina

Guardiamo spesso ai paesi orientali come modello di tecnologie avanzatissime e di elaborazione di progetti innovativi. A volte ci sembrano quasi irraggiungibili. Ogni tanto però capita che siano loro a chiedere a noi di realizzare qualcosa di grandioso, e quando accade vale la pena sottolinearlo.
È la Cina in questo caso che, avendo deciso di puntare sul verde per combattere l’inquinamento prodotto dalle sue megalopoli, ha concluso un contratto con lo studio Stefano Boeri Architetti per la costruzione di una città foresta lungo il fiume di Liujiang, nella provincia meridionale del Guangxi. La città, che ospiterà 30.000 persone, comprenderà appartamenti, uffici, alberghi e scuole, tutto ricoperto da vegetazione. Quelle che saranno un milione di piante e 40.000 alberi potranno assorbire circa 10.000 tonnellate di CO2 e 57 tonnellate di polveri sottili l’anno, producendo allo stesso tempo 900 tonnellate di ossigeno.
Ma questa città verde, oltre a combattere l’inquinamento, contribuirà anche al mantenimento della biodiversità locale, oltre ad essere autosufficiente dal punto di vista energetico, con l’ausilio di pannelli solari per il riscaldamento e di impianti geotermici per il condizionamento estivo.
Sentiamo spesso parlare di impegni per la salvaguardia del nostro pianeta come qualcosa di realizzabile con fatica in un futuro che sembra spingersi sempre un po’ più avanti. Questo progetto, che dovrebbe essere completato entro il 2020, e si basa sullo stesso principio del bosco verticale di Milano, dimostra invece che un futuro sostenibile è possibile, e in tempi rapidi.
E magari questo futuro potremmo averlo iniziato a costruire proprio noi italiani. Che non guasta.

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