Skip to main content

Giorno: 29 Luglio 2017

Musica a Marfisa d’Este – Concerto di domenica 30 luglio 2017

Da Organizzatori

CIRCOLO CULTURALE AMICI DELLA MUSICA GIROLAMO FRESCOBALDI Musica a Marfisa d’Este – Corso Giovecca 170 Ferrara Concerto di domenica 30 luglio 2017

FERRARA – Concerto della Banda Filarmonica Comunale “Ludovico Ariosto” domenica 30 luglio 2017 alle ore 21,15 a Musica a Marfisa d’Este in Corso Giovecca 170: la serata è organizzata dal Circolo Frescobaldi e dalla Associazione Malattia Alzheimer (AMA). L’ingresso è a offerta libera.
La “Ludovico Ariosto” è composta da 40 musicisti, tra professionisti e dilettanti, di tutte le età. Trae le sue origini dalle bande dei corpi militari che alla fine del Settecento presidiavano la città. Tra i periodi di maggior fulgore va ricordato quello del secondo dopoguerra sotto la direzione del maestro Francesco Musi, da cui ne prenderà il nome dopo la morte. Nell’ultimo ventennio la Banda Comunale diventa associazione e dal 2006 è diretta dal maestro Stefano Caleffi. Dal dicembre 2014, richiamando i ricorsi storici, decide di cambiare il nome e tornare a quello del proprio passato più prestigioso, dedicato al grande poeta rinascimentale. Il repertorio musicale della “Ludovico Ariosto” spazia tra i più differenti generi musicali, dal classico al moderno, dallo swing al jazz; il programma per Musica a Marfisa d’Este prevede colonne sonore da film celebri, ma anche swinganti brani per big-band e trascrizioni da canzoni del repertorio italiano e anglofono.

Cispadana. Via libera dei ministeri Infrastrutture, Ambiente e Beni culturali alla valutazione di impatto ambientale

Da Regione Emilia Romagna

L’assessore Donini: “Una bellissima notizia per il territorio. Stiamo sbloccando opere ferme da decenni, ora è il tempo del fare”

“La Cispadana rappresenta per le zone colpite dal sisma e per centinaia di realtà produttive la più importante delle prospettive di sviluppo”

Bologna – “La pubblicazione del decreto di Via della Cispadana è una bellissima notizia per il territorio, che ha voluto e pianificato da decenni l’opera. Un risultato importante ottenuto grazie all’impegno della Regione e dei ministeri Infrastrutture, Ambiente e Beni Culturali”.

Interviene così l’assessore regionale alle Infrastrutture e trasporti, Raffaele Donini, dopo il via libera alla valutazione di impatto ambientale (Via) sul progetto della Cispadana, l’autostrada regionale che collegherà la A22 del Brennero alla A13 Bologna-Padova, ponendosi come alternativa all’asse centrale del corridoio via Emilia (A1/A14).

“Questo traguardo-prosegue l’assessore- rappresenta un successo per chi non si limita a dire soltanto dei No, ma è capace di selezionare le priorità infrastrutturali del territorio, condividerne in modo partecipato la progettualità e portarle a termine con decisione”.

“Questa amministrazione- sottolinea Donini- si era proposta di sbloccare le principali opere ferme al palo da decenni. Una dopo l’altra le stiamo sbloccando tutte. Si rassegnino coloro che, per ragioni ideologiche e banalmente strumentali sul piano politico, cavalcano ogni battaglia di retroguardia. Quell’infrastruttura rappresenta per le zone colpite dal sisma e per centinaia di realtà produttive, che continuano a produrre e innovare sul territorio, la più importante delle prospettive di sviluppo. C’è un tempo per la discussione- chiude l’assessore- che si è abbondantemente concluso dopo 20 anni di confronto, e un tempo per il fare”.

Pesca. Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto insieme per il Po. Al via la Consulta interregionale per la pesca

Da Regione Emilia Romagna

Tra gli obiettivi l’adozione di un regolamento comune, attività contro il bracconaggio e il ripopolamento del fiume. Caselli: in primo piano progetti per riportare anguille e storioni

Bologna – Insieme per interventi condivisi sulla pesca, misure contro il bracconaggio e il ripopolamento della fauna ittica. Si è tenuta ieri a Polesine parmense la riunione di insediamento della Consulta interregionale per la pesca nel fiume Po per la gestione della pesca e del patrimonio ittico costituita dalle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte e dall’Autorità di bacino del fiumePo.

“E’ un ottimo risultato che va nella direzione di una gestione molto più efficace di una risorsa fondamentale per tutto il paese-ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura e pesca, Simona Caselli, che ha partecipato all’incontro insieme ai rappresentanti delle altre istituzioni-. “Grazie alla Consulta possiamo mettere in campo azioni su più fronti a partire dalla promozione di progetti per il ripopolamento di anguille e storioni. L’Emilia-Romagna è pronta a fare la sua parte perché tutelare la fauna ittica vuol dire investire sulla vita del fiume, dell’ambiente e delle comunità”.

Tra i primi obiettivi della Consulta, coordinata pro tempore dall’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, Gianni Fava, c’è l’adozione di un regolamento comune, la partecipazione ai bandi europei per ottenere finanziamenti, oltre ad un impegno particolare per la promozione dei progetti Life nell’ambito di un chiaro disegno a lungo termine sul ripopolamento di anguilla e storione.
A settembre sarà nominato il primo presidente della Consulta, incarico che sarà ricoperto a turno dagli assessori delle Regioni coinvolte e durerà anno. All’Autorità di bacino per il Po sono affidate le funzioni di segreteria organizzativa e di assistenza tecnica alle Regioni.

Sanità. Dalla cardiologia pediatrica alla chirurgia della mano, dall’ortopedia a elevata complessità alla cura della talassemia

Da Regione Emilia Romagna

Quasi 34 milioni di euro dalla Regione per progetti di alta specializzazione nell’assistenza ospedaliera, territoriale e collettiva

Destinatari delle risorse sono le Aziende sanitarie e l’Istituto Ortopedico Rizzoli. Il presidente Bonaccini e l’assessore Venturi: “Innalziamo ulteriormente l’asticella della nostra sanità, potenziando e innovando i servizi per i cittadini”

Bologna – L’ortopedia ad elevata complessità, la cardiologia pediatrica, la cura della talassemia, la chirurgia della mano. Ma anche i dispositivi di tecnologia avanzata per le gravissime disabilità e il trattamento di urgenze micro-vascolari. Sono solo alcuni dei “progetti” di alta specializzazione che, nell’ambito del servizio sanitario, potranno beneficiare di quasi 34 milioni di euro (33,8).

Risorse destinate dalla Giunta regionale – attraverso un’apposita delibera – alle Aziende sanitarie e all’Istituto Ortopedico Rizzoli per finanziare funzioni specifiche all’interno dei tre “macro livelli” dell’assistenza: ospedaliera, territoriale, sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro.

“Fondi- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi- con i quali innalziamo ulteriormente l’asticella della nostra sanità, per dare ai cittadini servizi e cure di alta specializzazione. Puntiamo a rafforzare l’assistenza sul territorio, a tutti i livelli: da quella garantita dai Centri di eccellenza di rilievo regionale, a quella offerta dai Consultori. Continua la politica di investimenti nel nostro sistema sanitario regionale, pubblico e universalistico, per potenziare e innovare servizi, strutture e organici, come dimostrano le oltre 4.300 assunzioni di medici, infermieri e operatori nella sanità dell’Emilia-Romagna negli ultimi due anni”.

L’assistenza ospedaliera
Ammontano a 30 milioni e 300mila euro le risorse assegnate a quest’ambito, e divise tra alcune aziende che svolgono funzioni di “Hub”- centri di riferimento/eccellenza – di rilievo regionale (a cui vanno complessivamente 25,4 milioni), Centri di riferimento (2,6 milioni), Registri (466mila euro), cura della talassemia (1,5 milioni) e attività di rilievo regionale (231mila euro). Alcuni esempi: per l’attività di Trauma Center, 9 milioni e 250mila euro sono ripartiti tra le tre Aziende (Usl di Bologna, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e Usl Romagna) sedi appunto di trauma center. Per l’ortopedia a elevata complessità, 6 milioni e 650mila euro vanno all’Irccs Istituto Ortopedico Rizzoli per il trattamento della casistica ortopedica ad elevata complessità e per la concentrazione di patologie per cui è riconosciuto il ruolo di Hub dell’Istituto.

Per l’attività di cardiochirurgia e cardiologia pediatrica, 3 milioni e 750mila euro sono assegnati all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, unico centro cardiochirurgico di riferimento regionale in ambito neonatale e pediatrico, compresa la cardiologia interventistica ad alta complessità. Ancora, 1 milione e 500mila euro per attività Hub e del Centro di chirurgia della mano e del trattamento di urgenze micro-vascolari all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. All’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara è assegnato 1,5 milioni di euro a finanziamento delle prestazioni a favore dei soggetti talassemici, caratteristica del territorio provinciale ferrarese.

L’assistenza territoriale
Le risorse in campo superano il milione di euro, di cui 300mila euro sono destinati all’Azienda Usl di Bologna per il Centro regionale Ausili,punto di riferimento in Emilia-Romagna per i presidi e gli ausili per la mobilità, la vita quotidiana e cura della persona, e per i dispositivi di tecnologia avanzata per le gravissime disabilità.Pergli Spazi Giovani egli Spazi Donne Immigrate vengono assegnati alle Aziende Usl complessivamente 600mila euro.

L’assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro
Più di 2 milioni di euro vengono complessivamente ripartititra il Centro di riferimento regionale per le emergenze microbiologiche (Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna),il Centro regionale anti-doping (Azienda Usl Modena), il Centro regionale di didattica multimediale “Luoghi di prevenzione” (Azienda Usl Reggio Emilia), il Centro Hub regionale del programma Mare Nostrum (per l’assistenza sanitaria ai migranti), e altri progetti a valenza regionale.