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Giorno: 4 Settembre 2017

Eugenio Bolognesi neodirettore CIV – Melo, pero e fragole: le novità CIV ad Asia Fruit Logistica

Da CIV Consorzio Italiano Vivaisti

Press Release – San Giuseppe di Comacchio (FE), 04Settembre 2017
Tagliani: “Guardiamo con grande attenzione ai mercati del Far East”
Il CIV presente ad Hong Kong con il nuovo Direttore Eugenio Bolognesi ed il nuovo Variety Manager Marco Bertolazzi

Il CIV- Consorzio Italiano Vivaisti S.c.a.r.l sarà presente – unitamente allo stand collettivo di CSO ITALY – con un proprio spazio espositivo alla fiera Asia Fruit Logistica(Hong Kong, 6-8 settembre). Il salone è l’evento di riferimento in Asia dedicato al settore ortofrutticolo e costituisce un punto d’accesso privilegiato al mercato asiatico nonché una importante sede di scambio e contatti con i principali player a livello internazionale.Il CIV sarà rappresentato ad Hong Kong – oltre che dal presidente Pier Filippo Tagliani – dal nuovo Direttore Eugenio Bolognesi e del nuovo Variety Manager Marco Bertolazzi.
In fiera saranno proposte le ultime novità CIV (melo, pero e fragole) eco-sostenibili a basso impatto ambientale: mele SweetResistants® (i.e.: Gaia*, Gemini*, Fujion*, ecc.), mela Civg198*/Modi®, numerose varietà di fragole adatte ai diversi ambienti (i.e.: Flavia* e Flaminia* per clima temperato e Clery* per ambienti a clima continentale) e rifiorenti (Murano* e Majestic*), per coltivazioni tradizionali in campo e/o moderne tecniche fuori suolo e/o in serra che uniscono una eccellente resistenza naturale ad ottime qualità organolettiche in linea con le moderne ed esigenti richieste del mercato globale; diverse tipologie di varietà di Pero (precoci, bicolore, con epidermide totalmente rossa: PE1UNIBO*/Lucy Sweet®, PE2UNIBO*/Early Giulia®, PE4UNIBO*/ Lucy Red®, ecc.) sviluppate supportando il programma di breeding dell’Università di Bologna (per maggiori informazioni sulle varietàhttp://civ.it/civ/portfolio/).
La fiera di Hong Kong sarà inoltre occasione di incontro tra il CIV ed i propri Licenziatari Modi® International emisfero Nord (Europa e Turchia) ed emisfero Sud (Australia e Nuova Zelanda) nonché di altri partner internazionali per un proficuo aggiornamento sulle attuali e/o future collaborazioni progettuali (vivaistico/ produttivo/commerciale) a livello globale.
Pier Filippo Tagliani, chairman CIV, dichiara che “in questo particolare contesto di continua evoluzione del mercato abbiamo deciso di rinforzare la squadra del Consorzio con l’ingresso di due figure professionali di comprovata esperienza manageriale: Il Direttore dott. Eugenio Bolognesi ed il Variety Manager dott. Marco Bertolazzi. Con un rinnovato assetto organizzativo-operativo il Consorzio sarà perfettamente rispondente alle attuali esigenze del mercato per aumentare ulteriormente la presenza del CIV a livello Internazionale attraverso specifiche linee di sviluppo interne (proprie Selezioni, brevetti vegetali, Marchi, ecc.) e/o esterne (accordi di partnership, collaborazioni internazionali, ecc.) con l’obiettivo di una significativa crescita organica ed equilibrata.”
Eugenio Bolognesi, Direttore CIV: “Questa edizione di Asia Fruit Logistica rappresenta per il nostro Gruppo un importante momento di incontro per raccogliere le nuove sfide a livello internazionale con una importante apertura al mercato asiatico per lo sviluppo di nuove opportunità nonché di confronto a livello internazionale tra il CIV ed i propri principali partner operanti a livello globale”.
Il programma Ricerca & Sviluppo del CIV di San Giuseppe di Comacchio punta da sempre su: naturale rusticità e vigoria delle piante; buona adattabilità alla coltivazione integrata nonché biologica, oltre ovviamente a quella convenzionale con produttività elevata; produzione a basso impatto ambientale grazie alla tolleranza alle malattie ed alle ridotte esigenze idriche e nutrizionali; frutti di ottima qualità dal sapore distintivo, con ottime caratteristiche di consistenza e conservazione.
Il Presidente ed il Consiglio di Amministrazione del CIV formulano al nuovo Direttore ed al Variety Manager gli auguri di un proficuo lavoro al servizio del Consorzio, dei suoi Clienti, Partner e Soci, in stretta collaborazione con i colleghi del CIV.

Filippo Tagliani
Presidente
C.I.V. CONSORZIO ITALIANO VIVAISTI
S.S. Romea 116, 44020 San Giuseppe di Comacchio (FE) Italy
Tel +39 0533 399431 Fax +39 0533 399441
E-mail: media media@civ.it Web: www.civ.it

• SCHEDA / CIV-Consorzio Italiano Vivaisti

Il Consorzio Italiano Vivaisti – CIV è leader in Italia nell’innovazione varietale e nella produzione di materiali di propagazione certificati. Attivo dal 1983, con sede a San Giuseppe di Comacchio, in provincia di Ferrara, il CIV è composto dai tre vivai italiani leader nel settore: Vivai Mazzoni, Salvi Vivai, Tagliani Vivai. Attraverso la sinergia, l’esperienza e gli investimenti importanti nella ricerca, CIV è in grado di offrire prodotti all’avanguardia e più rispondenti alle esigenze del mercato. Nel complesso i tre vivai producono ogni anno circa 5 milioni di portinnesti, 3,5 milioni di piante di mele, pere e drupacee, 150 milioni di piante di fragola. Producono inoltre, su richiesta dei clienti, altre specie minori di frutta. Il CIV, con grande lungimiranza, è impegnato da anni a selezionare varietà che possono fornire produzioni di alta qualità con ridotto fabbisogno energetico e basso impatto ambientale. CIV è un membro fondatore dell’International New-varieties Network (INN), un’associazione mondiale di vivai che promuove lo scambio, la valutazione e la commercializzazione di nuove varietà nelle principali aree di produzione nel mondo.

Contestazione a Renzi alla festa dell’unità del 2 settembre

Da Organizzatori

Questa mattina la festa dell’Unità di Bologna ha ospitato Matteo Renzi per presentare il suo inutile libro (sic!).
L’ex premier e il suo partito, per assicurarsi la presenza di una platea placida e obbediente (alla faccia della democrazia!), hanno dovuto predisporre un rigidissimo meccanismo di selezione all’ingresso gestito dai funzionari della Questura di Bologna.

All’entrata della festa ad alcuni di noi -intercettati ed identificati da poliziotti in borghese, oggi al servizio del Partito Democratico – è stato impedito di entrare senza nessuna legittima giustificazione. Per prima cosa dobbiamo quindi denunciare l’atteggiamento inutilmente arrogante dei funzionari di polizia che non si sono risparmiati urla in faccia e provocazioni per una semplice identificazione: prima ci portano via tutti i risparmi e poi ci trattano come se fossimo delinquenti, pretendendo il nostro silenzio difronte all’ingiustizia che abbiamo subito.

Nonostante la rigida selezione all’ingresso altri di noi sono riusciti ad entrare e quando Matteo Renzi ha iniziato a raccontare le sue fandonie sulla crisi bancaria, pensando di trovarsi davanti la solita claque ben ammaestrata, una risparmiatrice dei No salvabanche si è alzata per contestare la bugie che Renzi credeva di poter spacciare in pubblico e per rivendicare il rimborso totale per tutti i risparmiatori espropriati.

Giovanna è stata immediatamente circondata da funzionari di polizia e accompagnata all’uscita mentre Renzi si permetteva di liquidarla con qualche battuta dall’alto del palco. Inoltre le è stata anche sottratta la bandiera della nostra lotta che con grande determinazione e coraggio ha sventolato in faccia al principale responsabile dell’azzeramento dei risparmiatori.

Le battute che Renzi ha rivolto a Giovanna (“rubati i soldi lo dice a sua sorella”) e le sue bugie ( “l’unico rapporto che ho con le banche sono due mutui”) mostrano soltanto l’arroganza del potere difronte alle nostre rivendicazioni. Il suo tentativo di liquidarla – sicuro che tanto sarebbe intervenuta la polizia per riportare l’ordine nel teatrino che aveva organizzato – e lo schieramento di polizia all’ingresso sono tutti segnali che dimostrano l’incapacità, il nervosismo e la paura che circolano nel PD (B), il Partito delle Banche.

Un partito che con Matteo Renzi alla sua testa ha voluto rubare i soldi dei risparmiatori per risolvere la crisi bancaria. Renzi non è solo un semplice cliente delle banche con due mutui è soprattutto una marionetta al loro servizio.

Se Renzi e il PD pensano di poter nascondere la verità soltanto perché hanno al proprio servizio i funzionari di Polizia e i mass media si sbagliano.

Noi continueremo a prendere parola, a rovinargli la festa, come abbiamo fatto oggi, perché con noi ci sono 500 mila famiglie espropriate dei risparmi di una vita. Ci sono i famigliari di chi a causa di questa ingiustizia insieme ai soldi ha perso la speranza nel futuro e si è tolto la vita.

Continueremo a lottare contro le bugie del potere, contro il PD, contro Renzi e contro chiunque è schierato con le banche per riavere ciò che ci è stato tolto.

Non siamo disposti a pagare i costi di una crisi bancaria che non abbiamo provocato. Continueremo a lottare finché la giustizia sia ristabilita.

Per questo motivo il 6 Settembre ci riuniremo a Ferrara, alle 19 al CSV in Via Ravenna, insieme ai gruppi di risparmiatori del Veneto e della Toscana per preparare la “Giornata del risparmio tradito” che si terrà a Roma il 4/10 alle ore 11 a Piazza Montecitorio.

L’IISAP presente alla Fiera di Argenta e non solo

Da Organizzatori

Nell’ambito della sessantesima edizione della Fiera di Argenta, che su svolgerà dall’8 all’11 Settembre, l’istituto d’istruzione superiore di Argenta e Portomaggiore avrà un proprio spazio espositivo all’interno della palestra della scuola primaria.
Chi fosse interessato a vedere i progetti realizzati dall’istituto e ad avere informazioni circa l’offerta formativa dei diversi corsi di studio e le iscrizioni potrà recarsi in fiera e chiedere ai docenti e agli studenti presenti all’interno dello stand.
Sarà, inoltre, possibile vedere e salire driftrike interamente progettato e realizzato dagli studenti dell’Istituto.
Si ricorda, infine, che il pomeriggio dell’8 Settembre, dalle ore 14,30 alle ore 18,30, l’Istituto superiore di Argenta e Portomaggiore sito in via Matteotti 16 ad Argenta, ospiterà un seminario rivolto ad insegnanti, educatori, psicologi, operatori socio sanitari dal titolo “Fare orientamento scolastico nel pianeta scuola”.

Meeting internazionale interuniversitario in Isola di Albarella

Da Ripartizione Marketing e Comunicazione

Dal 6 al 9 settembre, presso l’Isola di Albarella, si terrà il VI International Interuniversity meeting in Phlebology, Lymphology and Aesthetics (www.vwinfoundation.com/albarella-meeting).
In tale occasione più di 200 massimi specialisti della patologia venosa svilupperanno un incontro scientifico di altissimo livello, sotto il patrocinio del Ministero della Salute, Regione Veneto, International Union of Phlebology, International Union of Angiology, Latin America Venous Forum e Università di Ferrara. Rappresentanze da 46 Università di 22 paesi dell’America Latina, Stati Uniti, Europa e Asia animeranno il network interaccademico.
Tutto il meeting sarà gratuitamente fruibile allo sviluppo educazionale globale, grazie alla trasmissione in streaming sviluppata dall’Ateneo ferrarese. Come afferma Sergio Gianesini, Presidente del Meeting, “all’interno dell’iniziativa ampia ampia sarà l’attenzione allo sviluppo dell’interazione fra mondo medico e popolazione, nell’ottica di un incremento della consapevolezza pubblica circa la patologia venosa”.
Grazie anche all’interazione ed al patrocino con Federazione Italiana Golf, CONI e Distretto Rotary 2060, nella giornata conclusiva di sabato 9 settembre, l’isola ospiterà numerose iniziative sociali, sportive ed educazionali. Un’occasione di arricchimento culturale fra esperti della patologia venosa, un’opportunità di piacevole interazione medica per la popolazione.
L’intero programma è consultabile sull’ebook pubblicato al presente sito: www.vwinfoundation.com/program INFO: info@vwinfoundation.com

Confagricoltura Ferrara: scadenza XVIII edizione Concorso Fotografico

Da Confagricoltura

“La magia dell’acqua nella pianura ferrarese”
Scadenza 11 settembre: ultimi giorni per partecipare al Concorso

“La magia dell’acqua nella pianura ferrarese” è il tema della XVIII edizione del Concorso Fotografico indetto da Confagricoltura Ferrara nell’ambito della XXXIV Settimana Estense. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti gli appassionati di fotografia naturalistica. Ogni autore può aderire con un numero massimo di cinque opere, a colori o in bianco e nero. Le stampe dovranno essere di formato massimo 20×30 e inserite in un supporto rigido (cartoncino) con formato 30×40 riportando sul retro: nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico, e-mail dell’autore e titolo. Le opere andranno consegnate direttamente o spedite a Confagricoltura Ferrara – Concorso Fotografico – via Bologna 637/b – 44124 Chiesuol del Fosso (FE) entro e non oltre lunedì 11 settembre. Gli scatti naturalistici rimarranno esposti, fino a fine gennaio 2018, presso l’Agriturismo “Ai due Laghi del Verginese” a Gambulaga. La cerimonia di premiazione si terrà nel corso dell’Assemblea dei Delegati di Confagricoltura Ferrara a dicembre 2017. Questi i premi in palio: 1° premio € 300,00 e coppa; 2° premio € 200,00 e targa; 3° premio € 150,00 e targa. Il Bando di concorso può essere visionato e scaricato su www.confagricoltura.org/ferrara

Pera Italia: via alle spedizioni verso Far East

Da Origine Group

Orlandi, general manager di Origine Group: “Cercheremo nuovi partner nel corso di Asia Fruit Logistica”
Sono iniziate in questi giorni da parte di Origine Group le spedizioni via nave di pere a marchio Pera Italia verso i mercati del Far East (India, Malesia, Indonesia, Hong Kong) che hanno dimostrato interesse verso questa produzione di eccellenza tipicamente italiana. Le spedizioni fanno seguito alle campionature di prodotto inviate via aerea. Le varietà interessate sono William e Santa Maria.

I contatti con clienti e importatori di questi mercati sono nati anche durante le fiere del 2017, a partire da Fruit Logistica e Macfrut. La campagna informativa e promozionale sui mercati del far East – informa il general manager di Origine Group, Alessio Orlandi – è già in corso e “si cercheranno anche nuovi partner nel corso di Asia Fruit Logistica di Hong Kong (6-8 settembre) dove proporremo i nostri brand di eccellenza: Pera Italia oltre al già noto Sweeki per i kiwi premium”. A Hong Kong saranno presenti Alessio Orlandi con la sales manager Reen Nordin, oltre al consigliere delegato Alberto Garbuglia.

Sul brand Pera Italia si sta lavorando anche per preparare la campagna europea 2017-2018. Contatti sono già in corso con la Gdo italiana e straniera, in particolare di Germania e Francia. Sono già partite alcune spedizioni di Abate a marchio Pera Italia verso la Francia. “Siamo consapevoli di poter disporre di un prodotto premium e siamo certi di poter soddisfare il consumatore finale italiano e straniero con frutta di qualità coperta da un marchio di garanzia che può innalzare il valore percepito di un eccellenza Italiana”, conclude Orlandi.

Origine Group nasce il 7 agosto 2015 dall’alleanza strategica fra 9 aziende leader in Italia e in Europa nella produzione e commercializzazione di ortofrutta fresca. Il consorzio – fondato da Afe, Apofruit, Frutta C2, Gran Frutta Zani, Kiwi Uno, Op Kiwi Sole, Pempa-Corer, Salvi-Unacoa, Spreafico – è costituito da imprese già saldamente presenti sui mercati nazionali e internazionali, con un fatturato complessivo di oltre 1 miliardo di euro, che hanno unito le loro risorse per fornire un prodotto di qualità top, lavorando insieme su innovazione e nuove varietà per affacciarsi verso nuovi mercati emergenti. Questo nuovo polo dell’ortofrutta italiana parte focalizzando il suo interesse su due prodotti d’eccellenza del paniere ortofrutticolo nazionale, pere e kiwi il cui potenziale produttivo è di oltre 200.000 tonnellate di. Due i marchi a disposizione del consorzio: Sweeki per il kiwi e Pera Italia per le pere.

Web: www.peraitalia.it www.origine-group.com

Estate Bambini 2017″: programma delle attività del 5 settembre

Da: Ufficio Web e Comunicazione della Istituzione per i Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie del Comune di Ferrara

Dopo la pausa del fine settimana, riprendono le attività di “Estate Bambini 2017”.

Dopo la “Notte bianca dei bambini”, tenutasi venerdì scorso, primo settembre, e con lo spettacolo teatrale “ Mr Bloom sognatore specializzato”, che verrà messo in scena questa sera, 4 settembre, alla Sala Estense, in apertura della rassegna “Festebà”, la manifestazione “Estate Bambini” è entrata nel vivo.

“Estate Bambini” si articola in quattro macrocontenitori: la “Notte Bianca dei bambini”, “Festebà”, le attività in piazza XXIV Maggio e il convegno finale: quattro modi di mandare messaggi alla città.

La “Notte bianca” – una serie di giochi, concerti, eventi teatrali che hanno avuto luogo nei luoghi più belli di Ferrara (piazza Trento Trieste, piazza Municipale, il Castello, i chiostri di san Paolo e san Romano, la bellissima sala della Musica, il Museo della Cattedrale…) – voleva dire a tutti che l’educazione non è questione che riguardi solo le famiglie con figli o i professionisti del settore. Al contrario, che una città si proietti nel futuro attraverso il proprio sguardo sui più piccoli è una ricchezza per tutti i cittadini di qualsiasi età e in qualsiasi momento del loro ciclo di vita, allo stesso modo in cui la bellezza di un’opera d’arte non ha importanza solo per il turista o per lo studioso.

“Festebà” ci stimola a ricordare il valore sociale del teatro; il fatto che una narrazione non è mai fine a sé stessa, ma ha il potere (e il fine) di plasmare degli spettatori, di trasformare un gruppo di persone convenute per l’ascolto di una storia in una rete di relazioni e di pensieri che si trasformano in valori e obiettivi condivisi.

Apertura gite Cai: Club Alpino Italiano – Sezione di Ferrara

Da Cai Ferrara

Laghi di Colbricon e Passo Rolle
Domani sera, martedì 5 settembre, presso la sede CAI in Viale Cavour 116, il direttore di gita Gabriele Villa aprira’ le iscrizioni alla gita denominata Laghi di Colbricon e Passo Rolle, prevista per giovedì 21 settembre.
La partenza dell’escursione avverrà dalla foresta di Paneveggio, nei pressi di una strada forestale salendo per la quale si guadagnerà quota nel bosco fino a uscirne raggiungendo i prati della vecchia Malga Colbricon. Qui si apre un bel panorama sulla parte nord delle Pale di San Martino e verso Passo Valles; continuando a salire si raggiungeranno prima il passo e poi i laghi di Colbricon e il piccolo rifugio. Un comodo sentiero condurrà attraverso un lungo falsopiano verso malga e Passo Rolle.
La partenza in pullman e’ prevista alle 6.30 dal piazzale Dante Alighieri e il rientro attorno alle 20.

Ciclabile delle Dolomiti
Domani sera, martedì 5 settembre, presso la sede CAI in Viale Cavour 116, i direttori di gita Fabrizio Ardizzoni e Federico Margelli apriranno le iscrizioni alla gita denominata Ciclabile delle Dolomiti prevista per domenica 1 ottobre.
Punto di partenza dell’escursione e’ Cimabanche, spartiacque fra l’Ampezzano e l’Alta Val Pusteria; sul tracciato sterrato della ex ferrovia Cortina-Dobbiaco si scendera’ a Carbonin e con una salita di circa 4 km si raggiungera’ Misurina, la “cima Coppi” della giornata. Da qui una lunga discesa sulla nuova ciclabile lungo il torrente Ansiei, portera’ al lago di Auronzo di Cadore. Breve sosta ristoro per affrontare l’ultima parte del percorso: una serie di sali/scendi su terreno misto fino a Calalzo, rimanendo sulla sinistra orografica del Piave.
La partenza in pullman e’ prevista alle 6 dal piazzale Dante Alighieri e il rientro attorno alle 21.

Laura Benini (per CAI Ferrara)
Cell. 333 310 4565

Arresti per stupri a Rimini. Petitti: “Grazie agli inquirenti. Il pensiero va alle vittime e alle donne spesso oggetto di abusi orribili e inaccettabili”

Da Agenzia Stampa

“Dobbiamo tutti contribuire a una svolta culturale che abbia al centro il rispetto della persona”

Bologna – “Grazie agli inquirenti e alle forze dell’ordine. Ora la giustizia faccia rapidamente il suo corso. Il pensiero va alle vittime, con le donne spesso oggetto di orribili e inaccettabili abusi”. Così l’assessore alle Pari opportunità della Regione Emilia-Romagna, Emma Petitti, dopo gli arresti degli autori delle brutali aggressioni avvenute la settimana scorsa a Rimini. “Dobbiamo tutti contribuire a una svolta culturale- conclude- che abbia al centro il rispetto della persona e il convivere civile”

Arresti per stupri a Rimini. Il presidente Bonaccini: “Grazie a inquirenti e forze dell’ordine, ora la Giustizia faccia rapidamente il suo corso”

Da Agenzia Stampa

Ribadita l’intenzione della Regione Emilia-Romagna di costituirsi parte civile nell’ambito del processo

Bologna – “Grazie davvero agli inquirenti e alle forze dell’ordine, alla Procura e al Questore di Rimini, per il brillante lavoro investigativo che in pochi giorni ha permesso di assicurare alla giustizia i quattro presunti responsabili delle brutali aggressioni avvenute la settimana scorsa a Rimini”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, dopo gli arresti degli autori delle efferate violenze. “Ora che i presunti colpevoli sono stati individuati e fermati, mi auguro che la Giustizia faccia rapidamente il suo corso e, come annunciato subito dopo i gravissimi episodi, confermo che la Regione Emilia-Romagna si costituirà parte civile nell’ambito del processo”.

Sport e disabili. La vicepresidente Gualmini a Modena per il 65° anniversario della fondazione del movimento sportivo dei non udenti

Da Agenzia stampa

Gualmini:”Metteremo in campo azioni concrete per garantire l’effettiva integrazione delle persone non udenti in ogni ambito della vita quotidiana”

La Regione Emilia-Romagna da anni impegnata a sostenere l’autonomia e l’inclusione concreta di tutte le persone sorde nella società e ad abbattere le barriere della comunicazione

Bologna- Riflettere sul valore dello sport come strumento di socializzazione, inclusione e integrazione sociale delle persone affette da disabilità uditiva e conoscerne la realtà e le problematiche, anche quotidiane. Sono i principali obiettivi delle due giornate modenesi – promosse dal Consiglio Regionale ENS (Ente Nazionale Sordi) insieme ai gruppi sportivi per sordi della Provincia di Modena – per festeggiare il 65° anniversario della Fondazione del “Movimento sportivo sordo” modenese.

“La strada dell’integrazione sociale delle persone sorde è percorribile e passa anche dall’esperienza sportiva che sgretola la barriera tra sordo e udente. E nel 65° anniversario dello sport sordo modenese c’è la testimonianza di una lunga tradizione della disciplina sportiva silenziosa anche nella nostra regione, dove calcio e pallavolo diventano strumenti per rimuovere le barriere della comunicazione e per evitare l’esclusione e l’isolamento.”

Lo ha detto oggi a Modena la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini, presente all’iniziativa.

“Come Regione- sottolinea ancora la vicepresidente- stiamo lavorando proprio per mettere in campo azioni concrete affinché l’integrazione sia effettiva e garantita in ogni ambito della vita quotidiana: dai servizi sociali e sanitari fino all’accesso all’informazione e alla comunicazione e assicurare alle persone non udenti una partecipazione reale ed effettiva alla vita democratica della nostra regione”.

L’evento internazionale organizzato a Modena dura 3 giorni e prevede una serie di attività, tra cui visite guidate, teatro e soprattutto sport: con tornei di calcio a cinque riservato ad atleti non udenti under 35, under 9 (da 7 a 9 anni) e under 13 (da 10 a 13 anni). Lo sport per sordi ha origine antiche. Nel 1924 a Parigi nascono i Giochi Sportivi Internazionali Silenziosi. L’anno successivo si costituiscono le prime società sportive di sordi. L’Ente nazionale sordi , iscritto alla Sezione speciale del Registro regionale delle Associazioni di Promozione sociale dell’Emilia-Romagna è pertanto un interlocutore riconosciuto dalla Regione per la propria attività per il superamento dei disagi e dei rischi di ineguaglianze e discriminazioni , nell’accesso alle informazioni, alla vita istituzionale, ai servizi pubblici da parte dei non udenti.

Gli interventi della Regione Emilia-Romagna in materia di sordità
In Regione Emilia-Romagna si stima vivano circa 4.000 persone affette da sordità grave o profonda, che hanno riscontrano difficoltà nell’apprendere naturalmente la lingua parlata o che hanno dovuto ricorrere a specifiche forme di apprendimento. A livello regionale il riferimento normativo alla base degli interventi per le persone sorde si trova nella Legge regionale n. 29 del 21 agosto 1997, “Norme per favorire le opportunità di vita autonoma e l’integrazione sociale delle persone disabili”. Tra gli interventi maggiormente significativi, un provvedimento del 2011, che introduce lo Screening neonatale delle sordità riservato a tutti i bambini nati negli ospedali della regione e l’assistenza precoce e multidisciplinare di quelli risultati sordi allo screening. Per quest’ultimi, oltre ad un adeguato sostegno e supporto informativo alle loro famiglie, il Servizio sanitario regionale prevede l’applicazione della protesi e, quando necessario, l’impianto cocleare (un dispositivo elettronico, molto sofisticato in grado di sostituire il funzionamento dell’orecchio interno), oltre ad uno specifico percorso di abilitazione e inclusione.

Alan Fabbri (Ln): “Mafia nigeriana: serve una mappatura del fenomeno”

Da Lega Nord

“La mafia nigeriana agisce in Emilia Romagna e sta diventando sempre più offensiva: alla Regione spetta il compito di mappare il fenomeno. E’ necessario sapere con precisione luoghi e modalità d’azione di questa pericolosa malavita organizzata da immigrati, che utilizza associazioni etniche e agenzie di money transfert come copertura per traffici di droga e prostituzione”.

Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Emilia Romagna, interviene sul tema delle organizzazioni criminali nigeriane, già segnalata da anni sul territorio regionale, e che ora sembrano registrare una recrudescenza violenta.

A dirlo è l’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano che nell’ultimo rapporto, pubblicato lo scorso maggio, parla di organizzazioni attive in Emilia Romagna che “operano in diversi settori, dal traffico di sostanze stupefacenti alla ricettazione, fino alla tratta di esseri umani finalizzata allo sfruttamento della prostituzione”, insediate soprattutto nei territori di “Bologna, Reggio Emilia, Modena, Ravenna e Rimini, ma in espansione anche nelle altre provincie” che “hanno la capacità di mascherare il proprio ruolo”, contano su “un elevato livello di conoscenza delle leggi italiane” e utilizzano finti centri culturali e negozi etnici di vario genere “come copertura rispetto alle attività illegali” e di riciclaggio.

“E’ evidente l’urgenza di portare a galla le caratteristiche e la dislocazione di un fenomeno che appare sempre più invasivo”, spiega Fabbri “anche perché negli ultimi mesi, si sono verificati episodi riconducibili all’attività di questo tipo di bande criminali”.

A Ferrara, per esempio, di organizzazioni criminali nigeriane ha parlato il prefetto Michele Tortora, a Parma all’indomani della retata dello scorso 22 agosto le stesse forze dell’ordine ne hanno rilevato la presenza, mentre sull’attività delle bande a Reggio Emilia, dopo la maxi rissa del settembre 2016, è stato scritto addirittura un libro (La mano nera sulla città, di Roberto Mirabile).

“Più volte in relazione al fenomeno delle mafie italiane la Regione Emilia Romagna ha compartecipato a progetti di ricerca, approfondimento e divulgazione”, aggiunge Fabbri “E’ giunto il momento di fare la stessa cosa con questa realtà che coinvolge peraltro esclusivamente cittadini immigrati e richiedenti asilo, a cui, pagando di tasca nostra, offriamo accoglienza, welfare e servizi”. Proprio recentemente la Regione ha annunciato di aver destinato quasi un milione di euro di contributi a enti pubblici per la realizzazione di iniziative e progetti per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso. “Presenteremo sul tema una interrogazione per chiedere che, anche utilizzando una parte di questi fondi, sia avviato un approfondito percorso di conoscenza sul fenomeno”. Percorso che dovrà prevedere anche “aspetti divulgativi per offrire ai cittadini strumenti di conoscenza anche riguardo le interrelazioni tra questo tipo di malavita e la presenza in Italia di migranti e richiedenti asilo”.

Il Sindaco consegna pergamene ai reduci di guerra con Presidente prov.le dell’ANMIG Giorgio Pancaldi

Da Comune di Comacchio

Sabato 2 settembre in mattinata il Sindaco Marco Fabbri e l’Assessore alla Cultura Alice Carli, congiuntamente al Presidente Provinciale dell’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra, commendator Giorgio Pancaldi, hanno consegnato due pergamene di riconoscimento rispettivamente a Mario Guidi Colombi e a Gaetano Bellotti per aver contribuito a liberare l’Italia dal nazifascismo. La prima cerimonia di riconoscimento si è svolta presso l’abitazione di Mario Guidi Colombi, comacchiese, classe 1922, sopravvissuto ai campi di concentramento. “Sono onorato di ospitare il Sindaco e l’assessore in questa casa povera, ma bella – ha commentato commosso Guidi Colombi, che compirà 95 anni tra poco meno di un mese-.” Tanti i ricordi sofferti della seconda guerra mondiale, in parte vissuti in stato di prigionia. Guidi Colombi ha poi mostrato al Sindaco e all’Assessore i riconoscimenti ottenuti negli anni, a partire da quello ottenuto dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini. La foto di rito con l’abbraccio del Commendator Giorgio pancaldi, Presidente provinciale dell’ANMIG, ha preceduto la visita a Gaetano Bellotti, classe 1923, residente a Porto Garibaldi. “L’8 settembre 1943 era in servizio alla Regia Marina a La Maddalena – ha dichiarato Pancaldi e dalla Sardegna combattè e scacciò i tedeschi. Come Mario Guidi Colombi e tanti altri anche Gaetano è un eroe per noi e per l’Italia.” Il Sindaco Marco Fabbri, colpito dai racconti dei due reduci di guerra, ha voluto rinnovare loro, a nome dell’Amministrazione Comunale, i sentimenti di profonda e perenne gratitudine per l’impegno teso a restituire libertà e democrazia al Paese.

I RACCONTI DEL LIDO
Il settembre dei L(a)idi

Le ultime azzannate d Lucifero si avvertono nei L(a)idi quasi deserti invasi da strati di aghi di pino che rendono i luoghi ancor più caldamente tristi mentre il Silenzioso (sindaco di Comacchio) sembra un ectoplasma che s’aggira furtivo nelle roventi stradine ancora popolate di imponenti signori/e quasi tutti tatuati e dalla canotta al vento. Ormai il libero commercio del mercato abusivo si svolge pacificamente sulla battigia senza inutili e, in fondo, seccanti (per loro) blitz sporadici. Insomma come per l’immortale ‘Gattopardo’ di Tomasi di Lampedusa tutto cambia (sembra) perché tutto resti uguale. Il nome dell’autore del principe di Salina evoca migranti e condizioni terribili a cui l’Italia sembra dare un contributo di qualità e di responsabilità in questa disastrata Europa.
E finalmente si parla di cultura.
Ormai archiviati i Buskers ci aspettano delizie ‘volanti’ come i Baloons o interessanti iniziative come il festival di Internazionale o quello del libro ebraico mentre ci apprestiamo a presentare in Castello il 14 settembre uno dei libri più belli scritti negli ultimi anni sull’autore ferrarese Giorgio Bassani. E’ di Anna Dolfi e il titolo la dice lunga sul nuovo percorso degli studi su questo sempre di più coinvolgente scrittore: ‘Dopo la morte dell’io. Percorsi bassaniani “di là dal cuore”‘.

Due avvenimenti rendono affascinante la via Romea. Da una parte il concerto di Muti a Ravenna: l’Aida presentata appunto in forma di concerto. Dall’altra a Venezia la mostra del cinema. A entrambi dovrò rinunciare preso dai doveri del mio mestiere, ma sarò presente in spirito (almeno), mentre sembra che si cominci parlare non solo di migranti, incendi, di politica in affanno, ma anche di cultura. Se avessi potuto il 2 settembre sarei andato al Festival di Venezia a vedere il docufilm ‘Lievito Madre’ di Concita de Gregorio e Esmeralda Calabria che riunisce tra le centinaia interviste fatte alle ‘ragazze’ del secolo scorso, le più importanti. Tra tutte quella all’amatissima Natalia Aspesi che, riportato da Repubblica di domenica 27 agosto, rivela un pensiero che mi vede totalmente consenziente: “Oggi a questa età, la mattina mi sveglio e son tranquilla, serena. So di non avere un futuro ma ho un presente”. Solo chi ha raggiunto la saggezza può esprimersi in questo modo. E non è solo motivo di maturità, ma di ‘leggerezza’. Quella che le ha permesso di traguardare le soglie temibili degli anni con un sorriso che solo le donne che sanno possono sfoderare e far sì che nello scambio tra Felicità e Maturità possa avverarsi l’utopia di Montale:

Felicità (Maturità) raggiunta, si cammina
per te su fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t’ama.

E questo mi conforta anche pensando che lui, Pavese, a cui ho dedicato decine d’anni di attività critica, non l’avrebbe mai accettato togliendosi la vita proprio una domenica 27 agosto di 67 anni fa.
Avere un presente è dunque la possibilità della maturità, il senso comune della vita.

Frattanto dall’altra parte della via Romea il caro amico Riccardo Muti propone una edizione di Aida in forma di concerto, invitando i giovani musicisti a entrare assieme nel regno mirabile dell’esecuzione.
Con lui si porta a compimento quel fondamentale principio pedagogico che rende l’allievo in consonanza col maestro e permette di percorrere la via maestra della scoperta della verità e della realtà, i doni supremi affidati all’arte.
Ma la cultura non sempre procede con passo sicuro e deciso.
Le rivolte giuste dei professori universitari, ormai i peggio pagati d’Europa; quella degli studenti milanesi che non vogliono il numero chiuso nelle facoltà umanistiche; i preoccupanti scricchiolii della riforma del Mibact sulla nomina dei direttori dei musei più importanti d’Italia, con la decisione annunciata a metà mandato del direttore tedesco degli Uffizi che a scadenza non rinnoverà il contratto, ma si trasferirà a dirigere il Kunsthistorisches Museum di Vienna, ci mettono davanti a un impressionante serie di passi falsi, che stanno sfiorando il ridicolo se non peggio. Come per la catastrofe provocata dal fallimento del musical su Nerone allestito contro ogni decente senso della misura e del decoro museale sul Palatino a Roma.
Ci dobbiamo interrogare su cosa sta avvenendo non solo in Italia, ma in tutto l’Occidente sul concetto di cultura umanistica a cui sempre più si richiede un ‘prezzo’ di riscontro. Brutalmente: sei un Museo? Produci.
Stupisce che Eike Schmidt abbia permesso al ministro austriaco della cultura di divulgare il suo intento. Il direttore s’era impegnato in una serie difficilissima e nuova della conduzione degli Uffizi con alcuni fondamentali provvedimenti. Allora ha ragione Tomaso Montanari quando su ‘La Repubblica’ commenta che dopo l’annuncio del ministro austriaco: “è legittimo chiedersi con quale autorevolezza, convinzione, credibilità tutto questo potrà essere attuato da chi ha già scelto di non legare il proprio futuro professionale al frutto del proprio lavoro”.

I dannati della terra stancamente prendono altre vie, il L(a)ido ritorna luogo amabile e il ritorno in città sembra lasciare un’eco di nostalgia per gli aghi di pino e anche per i casermoni ormai silenziosi lasciati in balia della loro bruttezza.

Facile, come rubare le Caravelle a un bambino

La scorsa settimana mia madre mi ha telefonato per dirmi che in America stavano pensando di rimuovere varie statue raffuguranti Cristoforo Colombo.
Io non ne sapevo niente e lì per lì non ho saputo tirare fuori qualcosa di arguto ma è da quel giorno che continuo a pensarci.
Poi, il 31 agosto, mentre mangiavo dell’insalata, ecco che è arrivata l’illuminazione.
Improvvisamente mi sono ricordato di quando mi hanno regalato una bandiera americana.
Non ne avevo mai avuta una e niente, devo dire che ricevere quel regalo fu una forte emozione, una forte emozione che mi aprì altre porte verso altre forti emozioni.
A ma sembrava – e sembra tuttora – un bel manufatto, un oggetto di fattura assai pregevole.
Però non tutti la pensano così e forse hanno anche ragione.
In un certo senso, quello che in apparenza può sembrare un bel manufatto, un oggetto di fattura assai pregevole o insomma, anche un semplice straccetto; può risultare – per alcuni – anche un simbolo un po’ ambiguo.
Quindi la butto lì e dico che, per esperienza personale, quel coso, ad alcuni, può far girare bellamente i maroni.
Non so se più o meno di una statua di Cristoforo Colombo però forse siamo lì.
Non so se più o meno dei presidenti scolpiti sul Monte Rushmore però forse siamo lì.
Spesso, quando ce l’avevo appesa a mo’ di tenda davanti alla porta della mia camera, mi veniva detto di toglierla.
Io allora cercavo di indagare, di capire i vari perché dietro a tutti quei vari “togli quella cosa!” ma forse solo adesso, grazie a Colombo e a mia madre ho iniziato a capire un po’: forse tutte quelle strisce e tutte quelle stelline hanno qualcosa che non va ma dal primo giorno.
Mi sento un po’ Jovanotti a capirlo dopo tutto questo tempo e ammetto che questa cosa mi fa stare un po’ male.
Però è davvero difficile capire che forse quel Cristoforo Colombo fu un po’ stronzo con tutti quei simpatici pennuti che popolavano il continente americano.
Forse perché tutto sommato siamo tutti un po’ stronzi, chissà.
Forse furono molto stronzi anche quei “Padri Pellegrini” e quelli là che adesso hanno il loro bel faccione scolpito su una montagna.
A questo punto allora, per come la vedo io, non ha molto senso togliere un Colombo per cacciare al suo posto boh, un tenente.
Anche perché in realtà il vero nome di quel simpatico tenente non è “Colombo” bensì “Columbo”
Mi chiedo quindi se, dopo l’eventuale rimozione delle statue di Cristoforo Colombo, anche la città di Columbus, in Ohio, potrà cambiare nome.
Fila e fonde pure, facile facile.
E a questo punto allora, per come la vedo io, se questi americani – ultimamente così attenti a ogni tipo di urto verso la sensibilità altrui – vogliono fare le cose fatte bene dovrebbero fare tutto il lavoro completo.
Via tutto, come dal barbiere.
Colombo, i faccioni sulla montagna, via tutto ma soprattutto via loro, con tante belle barchette, via, verso l’ignoto, verso nuovi mondi da esplorare, facile facile.
L’ho capito persino io che abito qua e là non ci sono mai stato.
Penso che allora loro, che là ci abitano e che magari qualcuno di quegli ex pennuti là, sempre in riserva, capiranno meglio di me.
Gli americani sono da sempre un popolo molto pragmatico.
Attendiamo la loro reazione davanti a questa prova.
Io sono fiducioso, io credo negli americani.
E poi qualcosa si è già mosso, vedremo cosa succederà.
In bocca al lupo, amici!

Where Next Columbus? (Crass, 1981)

L’influenza ipnotica delle serie tv

di Francesca Ambrosecchia

Siamo indubbiamente nell’era delle serie televisive. Film, libri, videogiochi: tutto si trasforma prima o poi in una serie tv. Stagione dopo stagione, puntata dopo puntata ne siamo sempre più coinvolti, sempre più dipendenti. Ci affezioniamo ai personaggi e alle loro vicende e rimaniamo col fiato sospeso quando è necessario attendere una settimana per la puntata successiva o un intero anno per la nuova stagione.
Nell’attesa perché non rivedere le stagioni passate da veri appassionati? Si fanno congetture e ipotesi sui prossimi avvenimenti, si cercano anticipazioni ma allo stesso tempo ci si tiene alla larga dagli spoiler, acerrimi nemici di questo universo.
È tutto questo che porta le serie tv a differenziarsi dai film. I nostri film preferiti ci fanno compagnia per un’ora e mezza-due, possiamo rivederli quando ne abbiamo voglia: niente di paragonabile alla fedeltà che si dimostra per anni nei confronti di una serie tv. È inutile, anche l’attesa fa parte di questa dipendenza.

“Alcuni programmi televisivi sono come gomma da masticare per gli occhi”
John Mason Brown

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

Diamanti in Portogallo

di Francesca Ambrosecchia

La facciata di questo edificio ricorda sicuramente qualcosa a noi ferraresi. Presenta le punte decorative che identificano il Palazzo dei Diamanti, celebre nella nostra città.
Il “bugnato” è una lavorazione muraria nota in Italia fin dall’antichità ma in questo caso il palazzo in foto è situato in Portogallo, più precisamente a Lisbona. Quando me lo sono trovato davanti durante il mio ultimo viaggio, il collegamento è stato immediato. Le influenze architettoniche del rinascimento italiano sono lampanti.
L’edificio in questione, la Casa dos Bicos (“casa dei becchi” in portoghese) è stato costruito nel sedicesimo secolo e oggi è famoso per ospitare la Fondazione intitolata a Josè Saramago, premio Nobel per la letteratura. Istituzione culturale privata che spesso ospita eventi e conferenze, gestita dalla moglie dello scrittore e sorta nel 2007 con lo scopo di proteggere la Dichiarazione Universale dei diritti umani, l’ambiente e di promuovere la diffusione della cultura in tutto il Portogallo.

IL DOSSIER SETTIMANALE
I luoghi della conoscenza

Ferrara città della Conoscenza significa guardare alla città dal punto di vista dei luoghi dell’apprendimento formale, non formale, informale.
Esiste Ferrara come città che apprende?
Esiste ma non lo sa. Per verificarne la dimensione e le caratteristiche abbiamo cercato di mettere in fila i luoghi dove è possibile l’apprendimento formale, non formale e informale, scuole, musei, cinema, teatri, associazioni.
Ne abbiamo inventariati poco più di 250, forse molti altri mancano al nostro appello, inoltre si tratta di una realtà in movimento ed è possibile che alcuni luoghi dell’apprendimento informale nascano e muoiano in un breve arco di tempo, ma anche questo è segno della vitalità di una città.
Ne emerge comunque il disegno di una rete ricca e diffusa che attende solo di essere scoperta nell’ottica di servizio alla città, nell’ottica di risorsa per la crescita delle persone, nell’ottica della conoscenza continua e diffusa, che i nodi delle maglie siano attivati e resi sensibili affinché tutta la rete viva di energia nuova.
Una rete che attende di essere valorizzata e riconosciuta, dotata di significato dentro a un progetto di città intelligente, di città che apprende, di città al servizio della formazione permanente di tutti e di ciascuno.
Sapere di abitare una città che apprende aiuta a non disperdere energie e risorse, a incanalarle verso un comune alveo di dialogo, di incontri, di scambi al servizio di una città che cresce e di chi è interessato a conoscere, a sapere, ad apprendere.
Tutti i luoghi che qui sotto abbiamo elencato, con i necessari riferimenti per quanti fossero interessati ad approfondirne la conoscenza, sono spazi in cui quotidianamente o con altre scadenze accadono avvenimenti che riguardano i saperi, la conoscenza, gli apprendimenti. Non sempre siamo consapevoli di queste opportunità, non sempre guardiamo a loro da questo punto di vista, eppure è di questo che si tratta.
Non pensare a questo grande bacino in termini di risorsa dei saperi fa sì che neppure si conosca l’offerta formativa di molti di questi luoghi in modo da poter incontrare la domanda delle persone. Abbiamo bisogno di sapere dove abita il sapere, abbiamo bisogno che l’informazione sulla conoscenza sia diffusa in città
Avere messo insieme questi luoghi non fa di Ferrara una città che apprende, ma anche solo nominarli, elencarli aiuta a riconoscerli come patrimonio di una città che apprende, interrogarsi su quanto possano offrire ad una città che apprende, chiedere a questi luoghi di uscire dalla loro autoreferenzialità e di fare sistema, di pretendere di fare rete sotto la comune regia di Ferrara Città della Conoscenza.

Una città capace di sviluppare alleanze fra i suoi vari settori per un buon utilizzo delle risorse, che riconosce e valorizza come spazi di apprendimento biblioteche, musei, imprese, artigiani, associazioni, istituzioni religiose, sportive e centri culturali, centri comunitari, che motiva i cittadini a mettere in comune i propri talenti

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FERRARA CITTA’ DELLA CONOSCENZA. IL DOSSIER N. 14/2017 – Leggi il sommario