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Giorno: 8 Settembre 2017

Martedì 12 settembre 2017, il meeting sul Welfare Aziendale, gratuito e aperto a tutti, alla Camera di Commercio a Ferrara

Da Ella Studio

Welfare aziendale: quale opportunità per le aziende?
Martedì 12 settembre 2017 alle ore 15, il meeting sul welfare aziendale che si terrà presso la Camera di Commercio a Ferrara, organizzato da Generali Italia Spa e dal Consorzio Visit Ferrara.

Il Welfare aziendale fa crescere l’impresa. Ma cos’è il welfare? È l’insieme delle iniziative che un’azienda può utilizzare per aumentare il benessere del lavoratore e della sua famiglia con servizi che semplificano la vita. La Legge di stabilità 2016 e la Legge di bilancio 2017 hanno dato forte impulso all’estensione delle soluzioni attivabili, prevedendo benefici molteplici e bilaterali.
I vantaggi del welfare aziendale vanno dalla tutela del capitale umano in termini di salute e capacità di guadagno, all’assunzione di un ruolo sociale per i propri dipendenti fidelizzandoli significativamente, diventa un importante strumento di negoziazione nelle relazioni aziendali e, fattore non meno importante, usufruire di agevolazioni fiscali e contributive.
Il consorzio Visit Ferrara e le agenzie di Generali Italia di Argenta, Cento Baruffaldi, Cento Da Vinci, Codigoro, Ferrara Giovecca e San Felice sul Panaro, organizzano per martedì 12 settembre alle ore 15, il meeting sul welfare aziendale che si terrà presso la Camera di Commercio, a Ferrara, nella sala conferenze, Largo Castello 10. L’incontro conferma l’impegno e l’attenzione nei confronti delle aziende del territorio attraverso strumenti che si modulano sulle esigenze di chi crea sviluppo e lavoro, mettendo al primo posto protezione e sicurezza.
Il meeting avrà come relatori il Presidente del Consorzio Visit Ferrara, Dott. Matteo Ludergnani, il responsabile Welfare aziendale per Generali Italia Spa, Dott. Maurizio Gottardi e il Dott. Claudio della Monica esperto di consulenza fiscale in ambito welfare aziendale.
L’incontro è gratuito e aperto a tutti. Gli interessati possono confermare la propria presenza all’indirizzo email: agenzia.ferrara.it@generali.com

Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Visit Ferrara
Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE)
Tel. 0532 783944, 340 7423984
E – mail: assistenza@visitferrara.eu
Sito web: www.visitferrara.eu
Ufficio stampa -> http://www.elladigital.it

Vaccini. Aumenta la copertura dei bambini in Emilia-Romagna

Da Ufficio stampa

L’assessore Venturi sul personale sanitario: “Immunizzati per lavorare in certi reparti. Non all’obbligo ma pensiamo a elementi di garanzia”

In Regione la giornata di studi “Chi ha paura dei vaccini?” per comprendere, analizzare e comunicare le ragioni della necessità delle vaccinazioni

Bologna – Aumenta la copertura vaccinale dei bambini in Emilia-Romagna, la Regione che ha fatto da apripista a livello nazionale approvando per prima nel novembre 2016 la legge sui vaccini obbligatori per l’iscrizione dei più piccoli nelle scuole dell’infanzia 0-3 anni. È quanto emerge dall’analisi delle coperture dei bimbi nati nel 2014 e nel 2015 al 30 giugno 2017 rispetto alla situazione rilevata sei mesi prima (dicembre 2016). Precisamente, per le vaccinazioni contro difterite-tetano-polio-epatite B l’aumento è di oltre un punto percentuale a distanza appunto di poco più di sei mesi dall’approvazione della legge regionale: la copertura, per i bimbi nati nel 2014, è passata dal 92,4% del 31 dicembre 2016 al 93,5% del 30 giugno 2017; per i nati nel 2015, nello stesso periodo si è passati dal 95,8% di copertura al 96,6%. Ancora più consistente l’aumento – più di 3 punti percentuale – della copertura del vaccino anti morbillo-parotite-rosolia, analizzata per i bimbi nati nel 2014: si è passati dall’87,2% al 90,7%. Dati in crescita, quindi, ma comunque nella grande maggioranza dei casi al di sotto della soglia di sicurezza del 95%, fissata dall’Organizzazione mondiale della sanità, motivo che spinse appunto la Regione a varare la legge sull’obbligo vaccinale, misura poi estesa a livello nazionale e anche per le scuole dell’obbligo.

I numeri sono emersi oggi nel corso della giornata di studi “Chi ha paura dei vaccini?”, che si è svolta nell’Auditorium di viale Aldo Moro, a Bologna. Un appuntamento organizzato dalla Regione (Agenzia sanitaria e sociale regionale), con il patrocinio di BIOM – Società italiana di storia, filosofia e studi sociali della biologia e della medicina, con l’obiettivo di comprendere, analizzare e comunicare le ragioni del fenomeno del calo delle vaccinazioni dal punto di vista della comunicazione, semiotica, filosofia della scienza, bioetica e storia della medicina.

E dopo i bambini, la Regione si pone anche il problema dell’estensione delle vaccinazioni al personale sanitario. “Per lavorare in un reparto ospedaliero di ginecologia e ostetricia- ha affermato l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi- un’ostetrica dev’essere immunizzata contro il morbillo, per evitare ogni possibile contagio del neonato, ma anche della mamma. Stiamo lavorando in questa direzione: se riusciremo a farne non un obbligo, ma un elemento di garanzia, non sarà necessario arrivare a una legge ad hoc”.

“La nostra legge regionale sui vaccini- ha proseguito- è stata fatta prioritariamente per proteggere i piccoli, a partire da quelli più esposti: immunodepressi, malati cronici, affetti da patologie oncologiche. Prossimamente, però, dovremmo occuparci anche dei grandi, di chi lavora negli ambulatori, negli ospedali: è un ambito che non va assolutamente tralasciato”. È dunque iniziato un percorso di valutazione: “Oggi non pensiamo a una legge specifica- ha spiegato l’assessore-, piuttosto a norme di carattere organizzativo e di protezione del lavoro”. Si tratterà “di trovare il tempo per farsi vaccinare, di superare forse anche una certa pigrizia- ha concluso Venturi-, ma abbiamo bisogno di dare l’esempio dall’alto, altrimenti non siamo pienamente credibili nei confronti dei genitori”.

Attività comitato gemellaggio a Voghiera

Da Comune di Voghiera

Il Comune di Voghiera comunica a tutti i cittadini che nelle prossime settimane riprenderanno i lavori del Comitato per il gemellaggio tra Voghiera (IT) e Solomiac (FR).
L’Amministrazione invita pertanto cittadini ed associazioni interessate a partecipare agli incontri di programmazione delle attività 2018 contattando il Vicesindaco, Masina Isabella, referente per gli scambi Italia-Francia scrivendo a vicesindaco@comune.voghiera.fe.it.
La possibilità di prendere parte alle azioni previste dal Patto di Amicizia, firmato a Voghiera ad ottobre 2016 e controfirmato a Solomiac lo scorso luglio, offrono interessanti ricadute sia per i più giovani che per gli adulti e gli imprenditori orientati a diffondere la propria attività commerciale, oltre che per le associazioni orientate a promuovere la cultura e la tradizione locale oltre i confini nazionali.

Proroga fino all’otto ottobre per la Mostra di fotodipinte di Andrea Samaritani

Da Organizzatori

Prorogata fino al 8 ottobre 2017 l’esposizione “LA PARVENZA DELL’ACQUA. FOTODIPINTE DI MARI E FIUMI NEL MONDO” di Andrea Samaritani, a cura di Barbara Vincenzi, nelle sale di “Art Space Le due comari”, in piazza Sacrati 22, a Ferrara.
Visto l’interesse suscitato dalla esposizione in corso, dal 14 giugno, i titolari del noto ristorante ferrarese hanno chiesto all’autore di protrarre la mostra di un altro mese.
“L’esposizione di Andrea Samaritani racconta l’acqua come elemento sia di sfondo urbano nelle città sia come luogo di lavoro. Una tematica, quella dell’acqua del mare o dei fiumi a lui particolarmente cara”, spiega la curatrice Barbara Vincenzi, “Le foto selezionate per questa mostra sono estratte da un archivio contenente oltre cinquemila fotografie realizzate nei lunghi anni di carriera come fotografo e giornalista e, realizzate per editori, riviste o servizi fotografici. Le sue immagini sono contenute in più di 300 volumi di arte e storia, oltre a copertine, manifesti e libri.
In questa esposizione le fotografie si svincolano dal contesto precedente, si liberano e si reinventano diventando uniche e irripetibili. La particolarità diviene l’intervento manuale sulla stampa a posteriori dove Andrea Samaritani tramite acquarello o acrilico diluito all’acqua le dipinge siglandone definitivamente il passaggio da fotografia ripetibile ad opera esclusiva quale pezzo unico”.
Fino al 8 ottobre 2017, presso l’Art Space Le Due Comari in Piazza Sacrati 22 – Ferrara

Fabbri (Ln): «Reati ambientali senza sufficienti controlli, dopo lo “svuotamento” delle province»

Da Lega Nord

«Il riordino istituzionale pasticciato votato dalla sinistra in Regione ha svuotato le Province, assegnando ai Comuni e alle Unioni una serie infinita di funzioni. Gli enti locali, però, anche per effetto delle sconsiderate politiche del Governo sono senza risorse e questo si traduce in una minore capacità di controllo del territorio, soprattutto contro i reati ambientali». E’ questo l’allarme lanciato dal capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri, che solleva il problema a due anni di distanza dall’approvazione del disegno di riordino istituzionale. Un processo di cambiamento che avrebbe dovuto anticipare gli effetti della riforma costituzionale targata Renzi e Boschi. In particolare, sull’ambiente, «la legge di riordino – evidenzia Alan Fabbri in un’interrogazione depositata in Assemblea legislativa – stabilisce che la nuova ´“Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia” eserciterà, per conto della Regione, le funzioni di concessione, autorizzazione, analisi, vigilanza e controllo già esercitate dalle Province. Tra le materie in ballo, ci sono l’autorizzazione unica ambientale, il ripascimento costiero; alcune delle funzioni già conferite alle Province a proposito del servizio volontario di vigilanza ecologica; la gestione del demanio della navigazione interna e il rilascio delle concessioni». Esistono problemi, poi, di cui già i cittadini si sono accorti, toccando con mano il pasticcio burocratico esistente. «Per potere raccogliere i funghi – spiega Fabbri – la nostra Regione ha stabilito che occorre acquistare un tesserino (da quella giornaliera a quella semestrale) utilizzabile solo nel territorio indicato. Gli enti competenti al suo rilascio possono essere, a seconda delle situazioni, Unioni Montane o dei Comuni; oppure singoli comuni di pianura, senza contare gli enti per la gestione per i parchi e la biodiversità». Il problema più immediato, dice Fabbri, è quello legato ai controlli per le continue violazioni: «Nel Ferrarese si registrano numerosi abusi ambientali, mentre anche Arpae non possiede un organo di polizia proprio, per sanzionare reati sull’abbandono dei rifiuti. Inoltre, mancano le guardie necessarie e, forse, anche un coordinamento regionale con la Polizia provinciale ferrarese. In tutto questo, per la raccolta dei funghi (o dei tartufi), la Regione ha delegato varie funzioni ai comuni, che però non sono in possesso delle risorse necessarie per svolgere i controlli, ed anche per il rilascio degli stessi tesserini. Vorremmo capire dalla giunta Bonaccini – conclude Fabbri – qual è la situazione sul territorio emiliano-romagnolo e quali misure si intendono adottare, per fornire di mezzi e risorse gli enti deputati ai controlli in materia ambientale: dall’abbandono dei rifiuti, alla raccolta di funghi e tartufi, che necessita di attenti controlli e capacità sanzionatorie».

Convegno Cna ad Argenta sull’abitare

Da Sezione comunicazione

Sabato 9 e lunedì 11 settembre ad Argenta Convegno Cna dedicato all’abitare, tra ecologia e riqualificazione edilizia

“Conoscere il territorio per costruire il domani. Clima, Riqualificazione, Progettazione, Sicurezza”: se ne parlerà del corso del convegno, promosso dall’Area Cna di Argenta – Portomaggiore, in collaborazione con il Comune di Argenta, Rb Immobiliare srl e Studio di Architettura Brusa Nerini, che si svolgerà in due giornate, sabato 9 settembre e lunedì 11, presso il Centro Culturale Mercato di Argenta.

Sabato 9 settembre, si inizia alle ore 9 con i saluti di Paolo Bergonzoni, presidente dell’Area Cna di Argenta–Portomaggiore, Riccardo Roccati, presidente provinciale di Cna Costruzioni e Antonio Fiorentini, sindaco di Argenta. Subito dopo interventi di docenti universitari, geologi, architetti e professionisti sui temi della riqualificazione urbana, della bioclimatologia, dell’impiego di metodologie e tecniche di costruzione antisismiche e sugli incentivi fiscali per la riqualificazione degli edifici. Lunedì, approfondimenti sulla sicurezza dell’abitare, il risparmio energetico e la progettazione consapevole.

sorteggio per l’assegnazione dei tesserini speciali disponibili per l’accesso a fini venatori alle aree contigue del Parco del Delta del Po

Da Parco Delta Po Emilia-Romagna

Costituzione graduatoria tramite sorteggio per l’assegnazione dei tesserini speciali disponibili per l’accesso a fini venatori alle aree contigue del Parco del Delta del Po dell’Emilia-Romagna, ricadenti in Provincia di Ferrara. Stagione venatoria 2017-2018

Si informa che martedì 12 settembre 2017 con inizio alle ore 09,00, presso la sede dell’Ente di Gestione per Parchi e a Biodiversità – Delta del Po in Corso G. Mazzini n.200 a Comacchio (FE), sarà effettuato il sorteggio per l’assegnazione dei tesserini che consentono l’accesso a fini venatori nelle aree contigue del Parco Delta del Po dell’Emilia-Romagna per Sub-Comprensorio n° 1 “Codigoro-Mesola-Goro”, per il Sub-Comprensorio n° 2 “Comacchio” e per il Sub-Comprensorio n° 3 “Argenta” in provincia di Ferrara, resisi disponibili così come previsto dal Regolamento vigente.

Si ricorda che gli aventi diritto potranno ritirare tale tesserino fino alle ore 12.00 di lunedì 25 Settembre 2017; trascorso tale termine i tesserini non ritirati saranno riassegnati agli aventi diritto sulla base di specifica graduatoria, e così come previsto da apposito bando riportante le “Modalità e requisiti per accedere a fini venatori nelle aree contigue del Parco Delta del Po dell’Emilia-Romagna – Stagione venatoria 2017/2018.

Visto l’elevato numero di domande presentate, non potrà essere data comunicazione scritta ai candidati al sorteggio, i quali dovranno interessarsi personalmente a richiederne l’esito.

Agricoltura e consumo di suolo in Italia

Da Confagricoltura

Negli ultimi sessant’anni il consumo di suolo ha avuto andamenti diversi:

·       nel trentennio 1956-1986 ha registrato una forte accelerazione determinata dalla crescita demografica e dallo sviluppo economico;

·       nel ventennio 1996-2006 ulteriori, ma più contenuti, aumenti in presenza di un incremento demografico sensibilmente rallentato;

·       un lieve rallentamento nel periodo 2006-2016, caratterizzato dalla crisi economico-finanziaria mondiale e nazionale, nonostante il quale tuttavia l’incremento del consumo di suolo resta notevolmente superiore all’incremento della popolazione.

http://www.confagricoltura.it/ita/comunicazioni_centro-studi/rapporti-economici/agricoltura-e-consumo-di-suolo-in-italia.php

Sanità. Il sistema sanitario regionale fa scuola, nuovo accordo Regione-sindacati sulla valorizzazione del personale, primo del genere in Italia

Da Ufficio stampa

2 milioni 600 mila euro da destinare a chi opera per la formazione dei giovani nelle professioni sanitarie. Oltre 7.500 dipendenti interessati. Venturi: “Continuiamo ad investire sul personale, con quattro intese siglate in meno di un anno, perché la qualità del nostro sistema sanitario è fatta prima di tutto da chi ci lavora”

Obiettivo: incentivare e regolamentare il ruolo dei professionisti sanitari dell’area infermieristica e ostetrica, tecnica, della riabilitazione e della prevenzione che, all’interno delle strutture sanitarie, svolgono attività di docenza, coordinamento, tutoraggio e affiancamento degli studenti universitari. Il riparto delle risorse tra tutte le Aziende dell’Emilia-Romagna

Bologna – La Regione continua ad investire sul personale sanitario, in questo caso in favore di coloro i quali mettono la propria esperienza a disposizione dei giovani che si stanno formando per accedere ai ruoli sanitari.
E lo fa con nuove risorse, 2 milioni e 600 mila euro per il 2017, e un nuovo accordo, il quarto siglato con i sindacati in meno di un anno, che si inserisce nel piano di rafforzamento, valorizzazione e qualificazione dei servizi e delle competenze professionali del sistema sanitario.
L’assessorato alle Politiche per la salute, infatti, ha sottoscritto con le organizzazioni sindacali (Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl) un’intesa, la prima di questo tipo raggiunta in Italia, che regolamenta e valorizza figure professionali strategiche per il comparto: i professionisti del servizio sanitario regionale, circa 7.500, impegnati nella formazione degli studenti che frequentano le lauree triennali abilitanti al 1° livello delle professioni sanitarie.Ovvero coloro che nelle corsie degli ospedali e nelle strutture territoriali trasferiscono competenze ed esperienze, attraverso attività di docenza, coordinamento, tutoraggio e affiancamento degli allievi.
Duplice l’obiettivo dell’accordo: da un lato riconoscere il ruolo importante di chi svolge l’attività didattica; dall’altro qualificare e valorizzare, anche dal punto di vista economico, questo tipo di incarichi.
Le risorse – esattamente 2 milioni 590 mila euro – sono destinate a tutte le Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna, che dovranno definire, attraverso un successivo confronto sindacale, le specifiche regole di utilizzo.

“Continuiamo ad investire sul personale, con quattro intese siglate in meno di un anno, perché la qualità del nostro sistema sanitario è fatta prima di tutto da chi ci lavora- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Formare adeguatamente i futuri professionisti della sanità è fondamentale, e altrettanto importante è valorizzare chi, all’interno dei nostri ospedali e sul territorio, svolge incarichi di affiancamento e didattica per gli allievi. L’impegno preso a inizio mandato per stabilizzare, assumere, specializzare, qualificare il personale del nostro servizio sanitario prosegue e si rafforza. Anche così- aggiunge Venturi- assieme ai Sindacati diamo concreta attuazione al Patto per il lavoro, che ha come fondamenta le politiche occupazionali attive e le politiche per la valorizzazione professionale”.

L’accordo fa seguito alle tre precedenti intese (19 settembre, 28 novembre 2016 e 30 giugno 2017) che hanno permesso di immettere nel sistema sanitario dell’Emilia-Romagna migliaia di medici, infermieri, ostetriche, tecnici e operatori sanitari. Sono oltre 4.300 quelli assunti a tempo indeterminato tra 2015 e 2016. Numeri che la Regione è riuscita a raggiungere grazie allo stanziamento di 25 milioni di euro per stabilizzazioni, conferme dei contratti in essere, nuove assunzioni e copertura del turnover al 90%, percentuale unica in Italia. Un investimento – che ha consentito anche di azzerare le liste d’attesa per visite ed esami programmati – a cui vanno aggiunti i 150 milioni destinati all’edilizia sanitaria e all’ammodernamento degli strumenti diagnostici e di cura.

Personale interessato dall’accordo
L’intesa – che essendo sperimentale prevede monitoraggio e verifica dell’attuazione in marzo 2018 – si applica al personale del servizio sanitario regionale del comparto afferente alle professioni sanitarie che partecipa all’attività didattica dei corsi di laurea di primo livello abilitanti delle professioni sanitarie. In particolare, sono tre le figure interessate:
-Coordinatore dei corsi di laurea/responsabile delle attività didattiche professionalizzanti. É la figura che garantisce l’interazione tra i diversi insegnamenti, il coordinamento degli insegnamenti professionalizzanti e dei tirocini, il coordinamento e l’indirizzo dei tutor e, in accordo con la Direzione infermieristica e tecnica aziendale, dei tutor/guide di tirocinio.
-Tutor didattico. É la figura che ha la responsabilità di orientare gli studenti e facilitare l’apprendimento durante l’intero percorso formativo e di essere l’interfaccia tra le attività di docenza e quelle di tirocinio.
-Tutor di tirocinio. Ha la responsabilità di orientare e affiancare gli studenti, facilitando l’apprendimento professionalizzante e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi didattici e alla loro valutazione durante il tirocinio.

Assegnazione delle risorse
Il contributo finanziario viene suddiviso tra le Aziende sanitarie sulla base del numero di allievi iscritti, programmati o stimati nei corsi universitari per le professioni sanitarie ed anche sulla base del numero degli operatori coinvolti.

Usl Piacenza: 123.747 euro
Usl Parma: 95.497 euro
Azienda ospedaliera Parma: 286.808 euro
Usl Reggio Emilia: 106.279 euro
Osp Reggio Emilia: 132.283 euro
Azienda ospedaliera Modena: 149.609
Usl Modena: 113.868 euro
Usl Bologna: 373.292 euro
Azienda ospedaliera Bologna: 202.446 euro
Ausl Imola: 108.576 euro
Osp Ferrara: 174.016 euro
Usl Ferrara: 69.348 euro
Usl Romagna: 632.616 euro
Istituto Ortopedico Rizzoli: 22.068 euro

“Estate Bambini 2017” e programma delle attività di sabato 9 settembre

Da Ufficio Web e Comunicazione

“Estate Bambini” di sabato 9 settembre: “Sulle spalle dei giganti”

Dopo la conclusione di “Festebà”, che anche quest’anno ha visto una significativa presenza di bambini e genitori, per domani, 9 settembre (dalle 9 alle 13.30, presso la “Sala Estense”), è in programma il consueto convegno conclusivo di “Estate Bambini”, l’evento che – ogni anno – propone un approfondimento sulle tematiche che più interessano e impegnano il mondo educativo.

Il tema scelto quest’anno è “Sulle spalle dei giganti”.
Tale titolo vuole ricordare come, in tempi di caotico riassestamento sociale (dalla crisi economica, alle migrazioni, alle povertà nuove e vecchie, alle dinamiche esclusive, alla crisi della democrazia rappresentativa…), la pedagogia interroghi le proprie pratiche per continuare a offrire ai bambini orizzonti e obiettivi.
Questa interrogazione non può prescindere dal dialogo coi “maestri”, cui si darà voce nel convegno.

A rappresentare i “maestri di oggi” saranno Paola Cortellessa che ha insegnato quindici anni in una situazione complessa come il quartiere “Scampia” di Napoli, Arrigo Chieregatti, docente e coordinatore di numerosi progetti di cooperazione internazionale, impegnato nel dialogo interculturale e interreligioso, Marina Santi, docente e formatrice nel campo della “Philosophy for Children”, una disciplina che aiuta i bambini a esercitarsi nell’arte del dialogo democratico.
I “maestri di ieri”, invece, saranno simboleggiati dalle due maestose figure di don Lorenzo Milani (cui da voce l’attore Luigi d’Elia, con brani del suo lavoro “Cammelli a Barbiana”) e Danilo Dolci (il cui pensiero verrà attualizzato dalla studiosa del suo pensiero, Tiziana Rita Morgante.

Rimanendo in tema di sfide attuali, va qui segnalato il successo avuto dalla mostra-spettacolo “Hänsel e Gretel Bambino e Bambina – Una storia illustrata”.
In questa settimana, per due volte al giorno, l’attore e animatore Gianni Franceschini ha accompagnato bambini e genitori a scoprire le analogie tra la nota fiaba dei fratelli Grimm e i fenomeni migratori. Genitori che, con dolore, avviano i loro figli a un viaggio in una foresta sconosciuta dove avverranno incontri con persone che forse si riveleranno streghe…
Nella rappresentazione di Franceschini, a rendere percepibile la tragicità di questo distacco, pannelli che mostrano visi di adulti addolorati o forse impassibili, scarpe e magliette rimaste sul fondo di un barcone, un angolo per le narrazioni colorato con i motivi della terra d’origine.

I bambini hanno ascoltato la storia e ne sono stati partecipi. A loro il compito di inventare nuovi finali alle vicende di un bambino e una bambina abbandonati nel bosco.

* * *

Estate Bambini 2017
Calendario delle attività del 9.09.2017

Presso la DARSENA DI SAN PAOLO

dalle 9 alle 16
UNA GITA SUL PO, PO PO PO PO…
a cura de “La Nena”
dai 5 anni
(info e prenotazioni presso Informacittà della “Città dei Ragazzi”

Presso la BIBLIOTECA COMUNALE “ARIOSTEA”

10.30
STORIE CHE VOLANO ALTO
con Marcello Brondi e Teresa Fregola
dai 4 anni
Le parole di grandi narratori per piccoli e grandi.

In PIAZZA XXIV MAGGIO

16.30
LE BOTTEGHE DELLE ARTI E DEI MESTIERI
La bottega dell’argilla: fiori di settembre
La bottega del colore: macchie, gocce e stupori

I GIOCHI DEL LUDOBUS
(dai 3 anni)
Un arcobaleno di colori.

L’ASSOCIAZIONE “I BAMBINI DEL COCOMERO” INCONTRA ESTATEBAMBINI
Bambini, genitori ed insegnanti della Scuola Primaria “Bruno Ciari” leggeranno storie e filastrocche tratte da “La Gazzetta del Cocomero”.

17.00
CON UN AMICO SI PUÒ… FARE COSE IMPOSSIBILI!
a cura de La Tana delle Storie
dai 4 anni
I ragazzi e le ragazze de La Tana delle storie leggono “Il sole e la Luna” e altre storie.

17.15
HÄNSEL & GRETEL BAMBINO BAMBINA, UNA STORIA ILLUSTRATA
di e con Gianni Franceschini
mostra/spettacolo, dai 5 anni
L’attore accompagna gli spettatori all’interno di una storia ispirata alla famosa fiaba Hansel e Gretel. Ogni momento della storia è “illustrato” da quadri e figure di cartone che si possono animare. La prenotazione è obbligatoria. È prevista una replica alle ore 18.30.
17.30
PANDA! GO PANDA!
Cortometraggi allo Spazio Cinema dell’Isola del Tesoro
dai 3 anni
Frutto di una delle prime collaborazione tra Isao Takahata e Hayao Miyazaki, fondatori, dieci anni più tardi del celebre studio di animazione “Ghibli”.

TEATRO LABORATORIO
Laboratorio teatrale condotto da Patrizia Ninu e Antonella Antonellini
dai 6 anni

DAL LATTE AI MACCHERONI
(incontro per genitori)
accompagnare i piccoli nella fase dello svezzamento
A cura del Centro per le Famiglie

18:30
ARRIETTY
Lungometraggio allo Spazio Cinema dell’Isola del Tesoro
dai 6 anni
Arrietty vive con i suoi genitori sotto il pavimento di una casa nella campagna vicino a Tokyo…

GUNTERIA STREET SHOW
(per tutti)
Compagnia Art Klamauk
La sedia che si trasforma in un tavolo coperto, pronto ad accogliere gli ospiti. Ci troviamo nella “GUNTERIA”, uno spazio surreale dove parlano le gag, il mimo, il clown, il giocolierie, l’illusionista e l’equilibrista.

20.00
CENA PRESSO IL KinderOne
a cura dei volontari del C.I.R.C.I.

21.30
LA GRANDE FORESTA
(dai 6 anni)
Compagnia INTI di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia
Interpretato e costruito da Luigi D’Elia
Regia di Francesco Niccolini
Musiche originali di Alessandra Manti con una canzone di Antonio Catalano
In un piccolo paese un bambino cresce tra scuola, casa e un grande bosco. Il bambino corre, non vuole aspettare: vuole crescere e diventare un cacciatore. Il nonno, invece, gli impone la lentezza e la scoperta del bosco e delle sue regole.

22.30
NOTTE DEI PICCOLI LETTORI INSONNI
Notte all’Isola del Tesoro, in compagnia dei lettori de La tana delle storie e Silvia Dambrosio, tra storie, giochi e battaglie di cuscini.
Prenotazione obbligatoria; età dai 7 anni.

A Ferrara, convegno su “Diaspora. Identità e dialogo”, per la giornata europea della cultura ebraica

Da Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS

Domenica 10 settembre, a partire dalle ore 10.00, Palazzo Roverella (Corso della Giovecca 47, Ferrara) ospita il convegno sul tema “Diaspora. Identità e dialogo”. L’appuntamento è a cura della Comunità ebraica di Ferrara e si inserisce nel ricco calendario di eventi culturali della diciottesima Giornata Europea della Cultura Ebraica, che è promossa dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane – UCEI e coinvolge quest’anno ottantuno città italiane.Il convegno sarà scandito dai seguenti interventi:

Rav Luciano Caro, Rabbino Capo della Comunità ebraica di Ferrara – “Principali concezioni della diaspora nel pensiero ebraico”

Andrea Pesaro, Presidente della Comunità ebraica di Ferrara – “Provenienze dalla diaspora nella Comunità ebraica di Ferrara”

George Bensoussan, storico, Mémorial de la Shoah di Parigi – “Aspetti e caratteristiche di un’emigrazione silenziosa”

Simonetta Della Seta, Direttrice del MEIS – “Israele e gli ebrei della diaspora: un rapporto complesso tra gratitudine e distinguo”.

Servono interventi strutturali straordinari per affrontare i cambiamenti climatici

Da Ufficio Stampa

Per il pomodoro ferrarese una campagna positiva solo a metà
Buone produzione e qualità ma non sono mancate le difficoltà logistiche provocate dall’andamento climatico e dalla pesante assenza di Ferrara Food

FERRARA – La campagna del pomodoro da industria, con la raccolta arrivata a circa il 70-80% del totale, non può dirsi completamente positiva per i produttori. Secondo Cia – Agricoltori Italiani Ferrara, a pesare sono soprattutto le difficoltà logistiche nela consegna del prodotto e la pesante assenza di Ferrara Food, che da sola lavorava quasi il 40% del pomodoro ferrarese. Bilancio positivo, invece, per i volumi prodotti e la qualità, come spiega Giovanni Pozzati, un produttore di Cia Ferrara che coltiva 150 ettari nel Basso ferrarese.
«Con un media di 700 quintali per ettaro e un grado Brix attorno al 5 – spiega Pozzati – possiamo parlare di una buona annata per il pomodoro da industria. La siccità non ha influito particolarmente sula produzione, perché le aziende ferraresi sono ormai attrezzate per irrigare e i bacini idrici hanno mantenuto buoni liveli. Anzi, il clima caldo e l’assenza di pioggia sono stati un bene, perché i produttori sono riusciti a gestire e dosare la quantità d’acqua e a evitare il proliferare dela malattie fungine e i relativi trattamenti necessari per contrastarle. Se l’andamento climatico non ha, di fatto, condizionato quello vegetativo e la produzione, ha però avuto un peso determinante in fase di raccolta. Le difficoltà in questa campagna sono soprattutto logistiche, perché le alte temperature hanno fatto maturare tutte le varietà, anche quele più tardive, contemporaneamente, provocando una concentrazione eccezionale di prodotto in un periodo ristretto. In questa situazione l’industria, che segue una programmazione precisa e ha una certa capacità di lavorazione, si è trovata in difficoltà ed alcuni agricoltori hanno avuto problem i di sovramaturazione o hanno dovuto lasciare qualche ettaro di pomodoro in campo».
Sui problemi di gestione del prodotto ha pesato l’annunciata assenza di Ferrara Food, come afferma Stefano Calderoni, presidente di Cia Ferrara. «L’azienda assorbiva circa 30.000 quintali di prodotto al giorno, una quantità considerevole che consentiva agli agricoltori di programmare la raccolta e di non trovarsi con il pomodoro pronto, ma nessun mezzo disponibile a ritirarlo. Quest’anno i produttori sono in difficoltà perché le altre aziende di trasformazione non riescono, da sole, a gestire la grande quantità di prodotto maturato in un periodo di tempo più breve. L’assenza di una grande azienda “prossimale” pesa anche sui costi di trasporto, che finiscono con l’incidere anche per il 30-40% sul valore del prodotto. Mandare un mezzo da un’altra provincia, magari da Parma, ha inoltre un forte impatto ambientale e questo va contro ala nostra idea di agricoltura sostenibile. Bisogna trovare assolutamente una soluzione per Ferrara Food – conclude Calderoni – perché è un punto di riferimento per la filiera del territorio, non solo per i produttori ma anche per i lavoratori, sia fissi che stagionali. Auspichiamo, che il Tribunale valuti la situazione e soprattutto ci sia qualcuno interessato a prendere in mano l’azienda, con un solido piano di rilancio per la prossima campagna».

Contributi per la manodoprea agricola: l’inps non li recapiterà più alle aziende

Da Confagricoltura

Confagricoltura Ferrara: serviva un preavviso più ampio
“Con un messaggio inviato alle proprie sedi territoriali lo scorso 11 agosto, l’Inps ha reso noto che a decorrere dalla prossima scadenza di pagamento dei contributi agricoli unificati, fissata per il prossimo 16 settembre, i datori di lavoro agricolo non si vedranno più recapitare al proprio domicilio la lettera contenente tutti i dati per il pagamento dei contributi dovuti, ma dovranno reperire tali informazioni nel proprio “Cassetto previdenziale aziende agricole”, direttamente o attraverso gli intermediari abilitati”. Lo rende noto il Direttore di Confagricoltura Ferrara Paolo Cavalcoli, che a questo proposito aggiunge “il fatto che l’Inps abbia scelto il ferragosto per comunicare alle proprie sedi una decisione che modifica radicalmente il sistema di comunicazione relativo al pagamento dei contributi per la manodopera agricola, lascia estremamente perplessi e fa immaginare che l’Istituto non si sia reso conto delle problematiche che da ciò scaturiranno, creando condizioni tali da rendere estremamente complicato il rispetto del termine di scadenza per i pagamenti. Confagricoltura non ha mancato di rappresentare alla sede nazionale dell’Istituto la propria contrarietà rispetto ad una iniziativa assunta unilateralmente, senza alcuna informativa preliminare, senza un congruo preavviso ed in un periodo così infausto – prosegue il Direttore Cavalcoli – ma allo stesso tempo si è attivata immediatamente al fine di acquisire dall’Inps tutti i dati necessari per la compilazione dei modelli di pagamento, così da consentire alle aziende associate di provvedere al pagamento di quanto dovuto, possibilmente entro i termini stabiliti. Invitiamo quindi tutte le aziende associate che hanno avuto alle proprie dipendenze personale dipendente nel corso del primo trimestre 2017 a rivolgersi ai nostri uffici di Delegazione ed all’Ufficio Paghe della sede centrale di Ferrara, i quali forniranno la necessaria assistenza, auspicando nel contempo che l’Istituto accordi una proroga del termine di pagamento o, quantomeno, non applichi sanzioni in caso di ritardi determinati da tale innovativa procedura, che riversa sulle aziende e sulle Organizzazioni che le rappresentano un ulteriore adempimento burocratico”.

Wawe Duo in concerto a Porto Garibaldi il 9 settembre

Da Organizzatori

Al Bagno Apollo di Porto Garibaldi in concerto il Wave Duo di Daniella Firpo e Roberto Poltronieri

​Sabato 9 settembre continua la rassegna di concerti al Bagno Apollo di Porto Garibaldi: dalle ore 21 sarà protagonista il Wave Duo formato dalla cantante e chitarrista brasiliana Daniella Firpo e dal chitarrista Roberto Poltronieri.
Il Duo propone un viaggio che mescola la matrice brasiliana di samba e bossa nova al jazz e alla musica italiana, evidenziano sopratutto il legame tra la MPB (musica popolar brasileira) e la world music. Ricco di swing e della poesia proveniente dall’universo musicale brasiliano, il repertorio presenta anche qualche brano dall’album d’esordio di Daniella Firpo “Vento di Bahia e Nebbia”, edito dall’etichetta Alfa Music.
Daniella Firpo nasce in una famiglia di musicisti che la avvicinano al canto in tenera età. Intraprende l’attività professionale circa vent’anni fa, a Salvador de Bahia, riscuotendo immediato riscontro di pubblico e critica. Ha maturato diverse esperienze musicali in Brasile prima di arrivare in Italia, partecipando a diversi Festival ed a significative manifestazioni culturali dello Stato, occupando uno spazio di rilievo nel panorama musicale di Bahia e facendosi apprezzare in importanti trasmissioni radiofoniche e televisive. Nel 2008 viene registrato il suo secondo album “Espiral”, con entusiastiche pubblicazioni sulla stampa e l’album viene selezionato al “Premio da Musica Brasielira”. Dal 2009 l’artista elegge l’Italia sua patria d’adozione, dove il suo timbro profondo, dinamico e vellutato, frammisto a giocosa creatività, la proietta sul panorama musicale nazionale attraverso la partecipazione a prestigiosi festival e manifestazioni.
Chitarrista e bassista dal 1996 al 2005 del gruppo storico Equipe 84, Roberto Poltronieri è un musicista dalla carriera estremamente versatile. Ha collaborato in varie occasioni con orchestre sinfoniche e cameristiche; è stato contrabbassista del gruppo jazz di Silvano Salviati, della “Doctor Dixie Jazz Band” di Bologna e dell’Orchestra a Plettro “Gino Neri” di Ferrara. E’ stato fra i componenti del trio e del quartetto di Roberto Manuzzi, del gruppo “Sax Society” e della big band “Giordano Balboni”. E’ socio fondatore della Associazione Musicisti di Ferrara.

INFO E CONTATTI
Sabato 9 settembre ore 21 – ingresso gratuito
Bagno Apollo 72, Porto Garibaldi – Ferrara
Info e prenotazioni: 0533314158 – 347.8849749

Prosegue senza battute d’arresto la lotta della P.M. all’abusivismo commerciale.

Da Ufficio comunicazione

L’impegno della Polizia Municipale, teso a contrastare il fenomeno dell’abusivismo commerciale, prosegue senza sosta.

In questi giorni, 10 agenti coordinati dall’Ufficiale della Polizia Giudiziaria del Comando, hanno eseguito alcuni controlli all’interno di un appartamento a Lido di Spina, dove era stata segnalata la presenza di extracomunitari in sovrannumero, rispetto ai locali abitativi. Dall’accertamento si è riscontrata l’effettiva presenza di due cittadini extracomunitari non in regola con il permesso di soggiorno. Le due persone sono state accompagnate nella sede del Comando, per le necessarie procedure di identificazione e, subito dopo, presso la Questura di Ferrara – Ufficio Stranieri per gli ulteriori accertamenti sulla loro condizione di permanenza sul territorio italiano. Al termine dell’intervento, i due cittadini extracomunitari sono stati denunciati in stato di libertà, per la violazione della normativa sugli stranieri.

Ieri sera (mercoledì 6 settembre 2017), gli agenti di Polizia Municipale, in servizio al Lido delle Nazioni, durante un controllo all’interno del mercatino serale, hanno proceduto al sequestro di accessori di abbigliamento delle più note griffe contraffatte, in particolare borse, portafogli e borselli.

Questa mattina, invece, (giovedì 7 settembre 2017), l’attività di repressione è proseguita all’interno dell’area del mercato di Porto Garibaldi. Anche qui, le pattuglie intervenute, hanno proceduto al sequestro di accessori per l’abbigliamento, con marchio di alcune case di moda contraffatte. Tutta la merce sequestrata, è stata messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Guardie e ladri

di Alice Ferraresi

L’intervento estemporaneo della signora Giovanna Mazzoni al comizio bolognese di Matteo Renzi, nel quale gli ha dato rumorosamente (e a favore di telecamere, piccola malizia necessaria nella società del sensazionalismo) del “ladro” di risparmi, ha suscitato diverse reazioni.
La signora Mazzoni era cliente di Carife e ha avuto, come tanti altri risparmiatori, perdite rilevanti dopo la decisione del Governo Renzi, il 22 novembre 2015, di mandare in risoluzione la banca ferrarese. Forse è il caso di ricordare come è avvenuta, tecnicamente, questa ‘risoluzione’, per poi valutare se ci sono dei “ladri” e in quali file militano.

Il 31 luglio 2015 i Commissari Bankitalia, che stanno gestendo la banca dal maggio 2013, fanno approvare all’assemblea degli azionisti Carife una soluzione di salvataggio che prevede una ricapitalizzazione della banca a opera del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd), ente che riceve denaro esclusivamente dai contributi delle banche, rilevando le azioni dagli attuali titolari a un prezzo poco più che simbolico (nemmeno trenta centesimi di euro), ma tale da disegnare almeno una prospettiva minima di continuità.
Passano alcuni mesi e i soldi del Fitd non arrivano. Non c’è stata alcuna interlocuzione formale tra il Governo e le autorità europee sulla natura ‘pubblica’ del Fitd e sulla conseguente censura della ricapitalizzazione per ‘aiuti di Stato’: soluzione individuata dalla Banca d’Italia, non da un estemporaneo creativo dell’economia bancaria. Non troverete nessuno che possa allegarvi dei carteggi ufficiali nei quali le autorità europee hanno vietato l’adozione di questa soluzione. Eppure alla stampa viene venduta questa versione: l’Europa non è d’accordo. Come e in che modo si sia manifestato questo disaccordo, non sarà mai chiarito. Di certo non è manifestato attraverso degli atti formali di contrarietà che, semplicemente, non esistono. Esistono invece le dichiarazioni del presidente di Banca Intesa (principale contributore del Fitd) a Cernobbio nel settembre 2015, il quale dice che non saranno certamente loro (Intesa) i soli a pagare per le malegestioni di altri. Chi lavora in banca, un po’ più esperto degli altri, viene attraversato da un brivido ascoltando queste parole: chi saranno gli ‘altri’ a pagare?
La risposta arriva il 22 novembre 2015. La fornisce (formalmente) il Governo: a pagare sono prima di tutto i risparmiatori di Carife (e di altre tre banche, tra cui Etruria). Infatti, la risoluzione abbatte a tavolino il valore di una parte dell’attivo della banca, cioè i crediti cosiddetti inesigibili, a livelli da liquidazione immediata: circa 17 euro su 100 di credito. Parliamo di crediti anche ipotecari, che in alcuni mesi o anni renderanno a chi li recupera ben più di quei 17 euro. Questo abbattimento è la ragione tecnica che giustifica l’azzeramento, di una parte del passivo della banca, che viene individuato nelle obbligazioni sottoscritte dalla clientela nel 2006, 2007 e 2008, anni nei quali il bilancio della Carife chiudeva con un utile di decine di milioni di euro.
Erano finti o gonfiati quegli utili? Probabile che fossero almeno eccessivi, ma se i bilanci venivano licenziati come regolari da profumatamente pagate società di revisione, cosa dovevano pensare i risparmiatori? Che nel 2007 la banca fosse sull’orlo del dissesto?
Alcuni accademici che fanno consulenza economica alla Presidenza del Consiglio continuano a dire che questi sono speculatori, da trattare alla stregua di scommettitori alle corse. Rappresentazione particolarmente odiosa e particolarmente falsa: basta guardare alla composizione sociale, anagrafica ed economica di queste persone per dedurne che ci sono i nostri nonni, i nostri genitori, i nostri vicini di casa. Se uno ha messo parte della sua liquidazione in un’obbligazione acquistata in tempi di banca ‘sicura’ e dopo dieci anni questo risparmio gli viene azzerato dalla sera alla mattina, dovrebbe stare zitto e non lamentarsi in quanto ‘speculatore’?

Non credo sfugga (adesso) alla signora Mazzoni che qualcuno le ha raccontato, al tempo, una mezza balla sulla solidità della banca. Ma chi le ha raccontato questa balla? Consigli di Amministrazione, Revisori contabili, società esterne che fanno questo mestiere. Guardie.
Invece chi, tecnicamente, le ha ‘preso’ i soldi? Difficile non pensare, nei suoi panni, che il ‘ladro’ sia stato il Governo Renzi. Che poi questo ‘furto’ (non in senso penalistico, per carità) abbia avuto diversi complici e più di un basista non fa che accrescere la rabbia e la frustrazione di chi ha perso il suo denaro.

Postilla: l’esperimento fatto sulle quattro banche può essere visto, già adesso, con il disincanto dato dal percorso fatto, nel frattempo, dal resto del sistema bancario. Questo percorso ha portato, tra l’altro, al dissesto delle banche venete e al loro acquisto da parte di Banca Intesa, con un contratto “confidenziale” (neanche parlassimo di segreti di Stato), ma di cui si sa che acquista un patrimonio immobiliare di 500 mln pagando un’imposta al Tesoro di 200 (avete letto bene) euro, una rete di circa mille sportelli, raccolta per 23 miliardi e plusvalenze fiscali per circa 2 miliardi. E il costo degli esuberi viene sostenuto interamente dal Tesoro. Il tutto al prezzo di un euro. E’ legittimo sospettare che l’Europa c’entri poco con il mancato intervento del Fitd? E sia molto più plausibile, invece, che Banca Intesa – che muove le leve del Fitd così come quelle di Banca d’Italia, nella quale detiene un sesto del capitale – abbia, diciamo, lasciato naufragare le banche piccole per uno spregiudicato e cinico calcolo di medio termine, che potrebbe tradursi così: il sistema non fallirà e io ne beneficerò; l’effetto domino sarà contenuto, non travolgerà il sistema e soprattutto io Banca Intesa, il più grosso del sistema, ci guadagnerò, perché potrò assorbire sportelli e immobili a costo zero, scaricando le sofferenze a terzi.
Con l’incredibile, beffardo premio di poter essere considerato il salvatore della patria.

Una vita in giostra: racconti della Ferrara che fu/1

Alla giostra si può essere ciò che si vuole. Quando le luci si accendono e parte la musica, ecco che si diventa cowboy in groppa a un cavallo, astronauti sopra un disco volante o pompieri nel furgoncino rosso con la sirena. La magia della giostra arriva ai nostri giorni immutata, non teme il passare del tempo, regge il confronto con i giochi più tecnologici e sofisticati. Non c’è bambino che non tiri il braccio della mamma o del papà per salirci e che non rimanga ammaliato dalla sua musica e colori. Sarà che ha il fascino dei tempi passati e che, intorno ad essa, è ancora possibile fermarsi a scambiare due chiacchiere, mentre si dispensano i saluti di rito ai bambini impegnati a dare i biglietti al giostraio. Quando si parla di giostre, a Ferrara, si parla di Gianni. Non è necessario neanche aggiungere il cognome, Da Ronche, basta dire “Andiamo da Gianni” per capire che si passerà il pomeriggio alla giostra di piazzetta intitolata a suo padre Remigio Da Ronche alle spalle dell’Acquedotto. “Fare il giostraio è una passione, uno stile di vita. Solo con la passione si può fare un mestiere come questo che implica tanti sacrifici. Eppure io non mi sono mai stancato e mai mi stancherò della giostra che rimane un mondo magico anche per chi, come me, ci è nato “.

Gianni ha una storia famigliare che potrebbe diventare un appassionante romanzo storico: uno spaccato dell’Italia che fu e di ciò che è diventata, vista da chi, fin da bambino, ha seguito il padre giostraio in giro per la provincia italiana, per poi seguirne le orme. “Siamo originari di Ronche – racconta Gianni – vicino ad Agordo. Mio nonno Giovanni impagliava le sedie e le vendeva alle fiere paesane. E’ stato proprio girando per i mercati che gli è venuta l’idea di iniziare, nel 1861, il mestiere di giostraio. Inizialmente si avevano dei giochi molto semplici: i cosiddetti ‘calci in culo’, in cui ci si spingeva con i piedi, e le ‘barchette’ a trazione umana in cui ci si dondolava. Mio padre Remigio è nato a Ferrara e, a parte una breve interruzione dagli 8 ai 14 anni, rimasto orfano ha ripreso l’attività paterna girando per fiere cittadine e parrocchiali. A 17 anni è partito per la Prima Guerra Mondiale: è uno dei ragazzi del 1899 decorato con la croce di guerra e medaglia d’oro. Al suo ritorno, deciso a continuare a fare il giostraio, ha innovato l’attività dotando i giochi, prima a trazione umana, di motore a scoppio. Girava per la provincia con un noleggiatore che si serviva di carretti trainati da cavalli fino a quando, nel 1922, a un asta nel Veneto ha comprato un autocarro Fiat 18P. La cosa incredibile è che era lo stesso autocarro che guidava da militare. Un segno del destino”.

E’ una Ferrara dei ricordi quella che emerge dai racconti di Gianni: una Ferrara agricola con ampi spazi liberi da costruzioni e animata dalle fiere parrocchiali, quella di San Giorgio o di San Benedetto, che erano un appuntamento immancabile per tutti i cittadini. “All’epoca i divertimenti erano limitati – ricorda Gianni – c’era il cinema e la sala da ballo per gli adulti e la giostra per i bambini. Quando arrivavamo alle fiere era una festa: i bambini erano affascinati dal montaggio e dal funzionamento della giostra e anche per me, che all’epoca ero bambino, la giostra era un mistero affascinante. All’epoca erano tutte in legno e la piattaforma non era girevole ma erano i soggetti che con le ruote facevano girare le lambrette o i calessini montati su di essa. Lo stesso per gli ottovolanti: sono nella metà degli anni Cinquanta si è arrivati alle strutture in ferro e agli abbellimenti di plastica e vetroresina. La musica con i giradischi risale alla fine della Seconda Guerra Mondiale, prima c’era un organetto che si azionava con la giostra e suonava la classica melodia chiamata ‘carousel’, tipica delle giostre a cavalli che un tempo erano in ferro battuto e venivano azionati dal dondolio del bambino che ci sedeva sopra”. “Il giostraio è un modo di vivere e non un mestiere” continua a ripetere Gianni e non può essere altrimenti se si pensa alla vita di sacrifici che questo lavoro impone.

Un vita nomade, con continui cambi di scuola e di amicizie. Una vita passata a bordo di “carovane in legno di 8 metri quadri, in cui viveva una famiglia. “Ai tempi di mio padre si viaggiava su carri dove veniva issata l’attrezzatura mentre per le persone c’erano delle carovane in legno. Fino al 1949 ci fermavamo a Ferrara da fine novembre fino a fine febbraio. Il 1 maggio montavamo la giostra all’interno del Parco Massari e in primavera si riprendeva a girare per tutta la provincia di Ferrara, fino al mare. Ogni volta che la giostra si facevano dei grandi pranzi fuori dalle carovane: si era una grande famiglia e tutti gli zii e i cugini, davano una mano in questa impresa”. Il rapporto umano è il valore aggiunto di un mestiere che ti porta a conoscere non solo persone diverse ma diverse generazioni della stessa famiglia. “Conosco per nome la maggior parte dei miei clienti -dice Gianni- Sono genitori che accompagnano i loro bambini ma che, a loro volta, sono stati miei clienti da piccoli. Una volta è arrivato alla giostra un corteo nuziale. Ho riconosciuto subito gli sposi: erano due ragazzi che frequentavano la mia giostra in Porta Catena. ‘Possiamo fare una foto sui cavalli?’ mi hanno chiesto ed in fine sposi ed invitati hanno fatto un giro sulla giostra. ‘Ci siamo innamorati frequentando la tua giostra e ora ci siamo sposati sulla tua giostra’ mi hanno detto” e il viso del giostraio si apre in un sorriso.
(Foto gentilmente concesse da Gianni Da Ronche)

CONTINUA (leggi qui la seconda puntata)

I DIALOGHI DELLA VAGINA
Ricordi di amori fugaci e passioni adolescenti: medicine del presente

Un viaggio di cinque giorni con l’uomo-traghetto e una lettera d’amore rimasta in un cassetto per quarant’anni. Le storie di passione dei nostri lettori.

Il traghetto dell’amor leggero

Cara Riccarda,
la mia storia inquieta è durata appena cinque giorni, ed è stata la mia storia “traghetto”. Uscivo da un amore profondo, nove anni di cui otto di convivenza… finito per mancanza di obiettivi comuni, per inconciliabili tentativi di compromesso, per assenze non colmabili. Ad un corso ho incontrato lo sguardo azzurro e scanzonato di un altro corsista… sposato. Si è seduto vicino a me e da subito ho sentito quella particolare elettricità che si chiama attrazione, che quasi non ricordavo più. Mi ha corteggiata e mi ha fatto sentire bella e desiderabile. Mi è piaciuto, ma ero arrabbiata e delusa per la fine della mia relazione e così, l’ho presa come una rivincita… o meglio come una vacanza. Ho pensato che quei 5 giorni di corso mi sarebbero serviti per riprendermi la mia femminilità dimenticata. E così ho fatto. Senza promesse e senza aspettative, ho avuto la freddezza di vivere quella parentesi come un regalo, un modo per capire che potevo avere ancora delle possibilità di essere felice. Cinque notti di passione, cinque minuti per dirsi addio. E, a distanza di tanto tempo, posso sperare in tanti anni di vita più serena, perché ho capito che ogni fine porta ad un nuovo inizio e che dobbiamo cercare sempre di concentrarci su ciò che di buono ci ha dato un’esperienza, anche la più sofferta.
D.

Cara D.,
conoscevo l’uomo-zattera, quello a cui ti aggrappi quando hai l’acqua alla gola e va bene tutto purchè ti porti via da dove stai annaspando, ma l’uomo-traghetto devo ammettere che è decisamente più confortevole e hai fatto bene a salirci su.
Hai trasformato la rabbia in passione, sempre di fuoco si tratta. Una passione lucida – e non è una contraddizione – è forse il modo più puro per viverla, senza epiloghi nè languidi colpi di coda. Il cerchio si è chiuso in cinque giorni, per te è stato un regalo non solo all’epoca, ma anche oggi che lo racconti.
Come su un traghetto che salpa da un porto per approdare altrove, tu, dalla prua, hai respirato il vento godendoti il viaggio e tutto l’orizzonte.
Riccarda

Passione adolescente, oblio e rimembranza

Ciao Riccarda,
ho letto con molto interesse l’argomento della tua rubrica, mi ha riportato alla mente momenti oramai perduti nel tempo, una passione risalente a 40 anni fa. Mi ricordo che scrivevo molto a proposito di quello che mi stava succedendo perché le cose che provavo erano fortissime. A distanza di tanti anni, ecco una delle tante pagine del diario che risale alla fine dell’estate 1977, avevo 20 anni.
“Questa nostra attrazione così inebriante, che ci sprofonda nell’abisso dell’incoscienza da cosa è nata? Forse è stato il nostro lento frequentarci durante le vacanze estive, o scoprire che abbiamo lo stesso bisogno di dolcezza, coccole e amore. Lentamente qualcosa è sbocciato ed ora quando ci vediamo non possiamo fare a meno di toccarci, baciarci, le nostre menti non ragionano più, prevale solo il desiderio del contatto fisico, i nostri corpi agiscono in sincronia come rispondendo ad un automatismo oramai consolidato. Siamo in balìa delle nostre più pure sensazioni, non riusciamo a contrastare il turbinio di emozioni e ci abbandoniamo a noi stessi. Dobbiamo smettere ma non ci riusciamo, io devo partire, un’altra vita mi attende, tu resterai qui, con lui, vicina al quel mare che abbiamo tanto amato e che ha visto lo schiudersi dei nostri sentimenti e lo sbocciare della nostra adolescenza. Io inizierò la mia vita non so ancora dove, solo il tempo mi dirà se la mia è stata una scelta giusta, so che non ti vedrò più, non ti cercherò più, serberò nella mia memoria e nel mio cuore il ricordo di quei momenti che abbiamo vissuto. Forse un giorno, quando le ferite della nostra passione si saranno rimarginate, riusciremo a parlare con serenità di quei momenti di abbandono totale, ora non è possibile, troppo forte è il dolore causato dal distacco. La tristezza sarà la mia compagna per il prossimo futuro. Un giorno, oramai invecchiato ed al crepuscolo della mia vita rileggerò queste parole e solo allora un sorriso sfiorerà le mie labbra perché saprò di avere vissuto, averti conosciuta ha donato alla mia adolescenza la radiosità e la felicità che solo pochi raggiungono. Per questo motivo seppure con il cuore gonfio dal dolore, ti dico grazie, grazie per quello che hai saputo darmi. (1977)”
Non so se quanto ti ho scritto sia inerente all’oggetto del tuo argomento, spero di si, a me, rileggerlo ha fatto sorridere perché rivedo il giovane pieno di passione e di incertezze di allora. Buona giornata e buon lavoro.
Gigi

Caro Gigi,
non so se quarant’anni fa tu questa lettera l’avessi spedita, spero che oggi in qualche modo lei possa leggerla e sorridere assieme a te. Al di là del contenuto, mi colpisce che questo scritto sia rimasto intatto in un cassetto e nella tua memoria per tutti questi anni. Siamo diventati così automatici nel cancellare sempre tutto per fare spazio in memorie elettroniche fuori di noi, che stupisce la longevità di un pezzo di carta e dei sentimenti che in quel momento non potevi trattenere.
Nel buco nero dell’oblio, spesso ci buttiamo dentro anche le persone, le storie che abbiamo avuto e, quindi, anche un pezzo di noi. Vogliamo dimenticare perchè ci sembra che faccia meno male, soprattutto quando siamo convinti di avere sbagliato qualcosa o qualcuno.
Credo, invece, che dovremmo ricordare il più possibile, pur ponendoci sempre come nuovi di fronte a ogni storia che arriva.
Riccarda

Potete scrivere a: parliamone.rddv@gmail.com

Doppio appuntamento col CLARA FESTIVAL nel weekend

da Clara

Sarà un fine settimana intenso per il Clara Festival, che farà tappa venerdì 8 a Codigoro, in occasione della prima serata della Fiera di Santa Croce, e domenica 10 a Cento, in chiusura della Fiera Campionaria.
ClaraFestival è l’iniziativa a tappe mirata a valorizzare i talenti del territorio ferrarese, promossa da Clara spa in collaborazione con i Comuni di Bondeno, Cento, Codigoro, Comacchio, Copparo e Portomaggiore e con l’organizzazione tecnica di Made Eventi per la direzione artistica di Rossano Scanavini.
Ogni tappa dell’evento rappresenta anche l’occasione per promuovere alcuni aspetti finalizzati alla crescita e alla diffusione della cultura dell’ambiente. Questi messaggi sono affidati all’intervento di un mago-formatore, nuova figura di intrattenitore che attraverso il gioco, il divertimento e lo spettacolo prodotto dall’illusionismo, comunica con il pubblico in maniera coinvolgente e divertente, sui temi legati al riciclo e all’opportunità di creare nuove risorse attraverso una corretta gestione dei rifiuti.

La prima tappa, che si è svolta a Bondeno lo scorso 23 giugno, è stata vinta dalla giovanissima Giulia Disarò, mentre la tappa di Comacchio del 12 agosto, se l’è aggiudicata la diciassettenne Klaudija Ever: per entrambe le ragazze si sono già spalancate le porte della finalissima, in programma per il 23 settembre a Copparo.

Di seguito i concorrenti che si sfideranno nelle due serate di Codigoro e Cento.

Codigoro
Giorgia Montevecchi
Cristian Barella
Camillo Tomasi
Chiara Girotti
Black Mirror
Filippo Rizzioli
Debora Menegatti
Alice Fantinuoli
Giulia Toschi

Cento
Mauro Balsamini
Emanuele Tassinari
Pino e Anna (duo)
Giovanni Calza
Francesca Bonsi
Iole Cittadini
Elena Zecchi

Il premio finale consisterà nella registrazione e produzione di un brano inedito con videoclip che rimarrà di proprietà del vincitore.