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Giorno: 12 Settembre 2017

Dal 29 settembre al 15 ottobre 2017, la 19esima Sagra dell’Anguilla a Comacchio per 3 weekend di degustazioni ed escursioni

Da Ella studio

La 19esima Sagra dell’Anguilla, viaggio nella cultura marinara di Comacchio.
Dal 29 settembre al 15 ottobre 2017, per 3 weekend la regina della laguna e del Parco del Delta del Po è protagonista di 48 ricette, degustazioni ed escursioni. Da vivere con il Consorzio Visit Ferrara.
Alla brace o marinata, ci sono 48 modi diversi di cucinare l’anguilla, la regina delle Valli di Comacchio (FE) e del Parco del Delta del Po. Dal 29 settembre al 15 ottobre 2017, il simbolo della cultura gastronomica della città di Comacchio e del suo territorio sospeso tra terra e acqua, viene celebrato con la 19esima edizione della Sagra dell’Anguilla. Un programma ricco di degustazioni, escursioni tra i canali e la natura rigogliosa di specchi d’acqua ed uccelli rari del Delta del Po, attività dimostrative di pesca dell’anguilla e tante gustose ricette attendono i buongustai per 3 weekend d’autunno. Un mondo affascinante da scoprire, un’immersione tra riti marinari autentici, frutto della connivenza millenaria tra l’anguilla, il suo habitat naturale e l’originaria lavorazione artigianale. Per farlo, ci sono le esperienze e le proposte del consorzio Visit Ferrara, che unisce circa 90 operatori turistici di tutta la provincia ferrarese. Tante sono infatti le iniziative per scoprire il territorio, il percorso museale all’aperto tra gli antichi casoni delle valli, e la Manifattura dei Marinati di Comacchio dove la lavorazione dell’anguilla avviene ancora secondo un regolamento che risale al 1818. Oggi l’anguilla marinata è anche Presidio Slow Food. Con l’offerta di Visit Ferrara una notte e 2 giorni – da 105 euro a persona – si vive la Sagra dell’Anguilla, visitando anche le città di Comacchio e Ferrara. È inclusa 1 notte in hotel con prima colazione, 1 pranzo tipico a Ferrara o Ravenna, 1 aperitivo di degustazione di vini e prodotti tipici in azienda agrituristica, 1 buono sconto del 10% per la sagra, 1 pacchetto Comacchio Museum, per entrare nei musei comacchiesi gratuitamente e partecipare ad un’escursione in motonave con guida all’Ecomuseo delle Valli. Il programma “Speciale Sagra dell’Anguilla 2017” di 3 giorni – a partire da 114 euro a persona – nei sabati e domeniche della manifestazione comprende 2 notti in hotel, il Comacchio Museo Pass per navigare nelle Valli di Comacchio e visitare il Museo del Delta Antico, la Manifattura dei Marinati e il Museo di arte contemporanea Remo Brindisi, e lo sconto del 10% sul menu dello stand gastronomico. Un altro programma di 3 giorni, sempre a cura del consorzio Visit Ferrara – a partire da 160 euro a persona – prevede 2 notti in hotel, 1 pranzo tipico a Ferrara o Ravenna, 1 aperitivo degustazione vini e prodotti tipici in azienda agrituristica, 1 escursione in motonave con guida sul Delta del Po, 1 pacchetto Comacchio Museum e 1 buono sconto del 10% per pranzare o cenare in Sagra.
I pacchetti si possono prenotare direttamente sul sito web www.visitferrara.eu, così come alcune speciali escursioni. Si può, per esempio, navigare per 2 ore e mezza tra gli scenari di Valle Campo, uno dei bacini più suggestivi della laguna di Comacchio, in compagnia di un pescatore. Oppure godersi una Giornata nel Delta del Po (da 48 euro a persona) tra un’escursione in motonave con pranzo di pesce di 5 portate e ricca degustazione di Vini delle Sabbie (IGP) e prodotti tipici in azienda agrituristica. O conoscere meglio Comacchio, partecipando al programma di una giornata (da 55 euro a testa) tra i canali che attraversano il suo caratteristico centro storico, i musei, la navigazione nell’Ecomuseo delle Valli e un pranzo a base di pesce in ristorante.

Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Visit Ferrara
Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE)
Tel. 0532 783944, 340 7423984
E – mail: assistenza@visitferrara.eu
Sito web: www.visitferrara.eu
Ufficio stampa -> http://www.elladigital.it

Scende ancora la disoccupazione in Emilia-Romagna: 6,4% a metà anno rispetto al 7,4% dello stesso periodo 2016

Da Ufficio stampa

Bonaccini: “Il Patto per il Lavoro continua a dare i suoi frutti. Determinati ad arrivare al 4-5% entro il 2020”
I dati Istat sull’andamento del mercato del lavoro nel secondo trimestre 2017. Tasso di occupazione al 69,1%, oltre 65mila occupati in più rispetto al secondo trimestre 2015 (+3,4%). Il tasso di attività femminile al 67,4%, il più alto in Italia

Continua a scendere la disoccupazione in Emilia-Romagna, arrivata al 6,4% a metà di quest’anno: -1% rispetto al 7,4% di un anno fa (media del periodo luglio 2015-giugno 2016). É quanto si ricava dai dati Istat sull’andamento del mercato del lavoro nel secondo trimestre 2017, diffusi oggi dall’Istituto nazionale di statistica.

Nei secondi tre mesi di quest’anno, gli occupati regionali sono 1 milione e 987mila: oltre 65mila in più (+3,4%) rispetto al medesimo periodo 2015.
Il tasso di occupazione 15-64 anni è al 69,1%, più alto sia rispetto alla media Italiana (58,1%) che a quella del Nord Est del Paese (67,6%). Si tratta del valore più elevato tra tutte le regioni, ad eccezione del Trentino Alto Adige (69,9%). Nella media degli ultimi 12 mesi – trimestri da luglio 2016 a giugno 2017 – il tasso di occupazione regionale risulta pari al 68,9% (57,6% a livello nazionale e 67,1% nel Nord Est).

Nel trimestre, il tasso di attività regionale, che misura il livello di partecipazione dell’intera popolazione al mercato del lavoro, è pari al 73,6%, dato più alto tra tutte le regioni italiane: la componente maschile è al 79,8%, mentre quella femminile ha un tasso pari al 67,4%, che rimane il più alto a livello nazionale.

“La disoccupazione ridotta di un altro punto percentuale in un anno, portandola al 6,4%, è un dato di grande importanza- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- unito al taglio di quasi tre punti rispetto al 9% di inizio legislatura, due anni e mezzo fa. Siamo di fronte alla dimostrazione che il Patto per il Lavoro continua a dare i suoi frutti e questo ci dà ulteriore spinta per non fermarci e continuare a lavorare tutti insieme – sindacati, imprese, enti locali, università, associazioni del Terzo settore – e con determinazione per arrivare al 4-5% entro il 2020, a una situazione cioè di sostanziale piena occupazione”.

Gli Appuntamenti della rassegna dedicata a Max Ophuls

Da Ufficio stampa

“Tutto finisce all’alba”, la storia di Evelyne al Cinema Boldini
Ad aprire la rassegna autunnale del Cinema Boldini dedicata a uno dei grandi della storia del cinema sarà Tutto finisce all’alba (Sans lendemain), che sarà proiettato mercoledì 13 settembre alle 21. Il film, del 1939, racconta la storia della giovane Evelyne: rimasta vedova e senza denaro, vive sola con il figlio Pierre. Per mantenere sé e il piccolo si trova a lavorare come spogliarellista ed “entraîneuse” in un locale notturno di Montmartre. Un giorno ritrova per caso Georges, un medico, suo grande amore del passato: non lo vede da anni ma ne è ancora innamorata. Per nascondergli il lavoro che fa e le modeste condizioni in cui vive si affanna ad organizzare una complicata e costosa messa in scena, fingendo una tranquilla vita borghese. Quando Georges la invita a partire con lui per il Canada, Evelyne deve compiere una scelta definitiva.

Di seguito il calendario delle altre proiezioni, che saranno presentati, come Tutto finisce all’alba, in versione originale sottotitolata e inizieranno tutte alle 21; il costo del biglietto di ingresso è di 5 euro.

Mercoledì 20 settembre – Da Mayerling a Sarajevo, Francia, 1940 – 95′
1889, Mayerling: l’arciduca d’Asburgo Rodolfo, figlio di Francesco Giuseppe ed erede dell’impero austro-ungarico, si suicida. Francesco Ferdinando subentra al primo posto nella linea di discendenza regale. L’arciduca, giovane dalle idee progressiste, s’innamora della contessa Sophie Chotek, un’aristocratica ceca dell’allora Regno di Boemia. Non accettata dalla famiglia reale, a Sophie viene concesso soltanto di essere moglie morganatica: poiché di rango inferiore, né lei né i suoi figli possono ambire ai titoli o all’eredità dell’arciduca.
In un’accurata ricostruzione del clima storico e dei giochi di potere, Ophuls racconta la commovente vicenda personale delle vittime dell’attentato del 28 giugno 1914. L’interpretazione di Edwige Feuillère nel ruolo della contessa è raffinata e sensibile.
Il regista, ebreo tedesco fuggito in Francia, rievoca con intenti antimilitaristi l’inizio della prima guerra mondiale, proprio allo scoppiare della seconda.

Mercoledì 27 settembre – Il piacere, Francia, 1952 – 97′
Le Plaisir è basato sulla trasposizione cinematografica di tre novelle di Guy de Maupassant: Le Masque, La Maison Tellier e Le Modèle. Gli episodi, due brevi e uno, quello centrale, più lungo, formano un affascinante trittico in cui i pannelli sono autonomi ma uniti da un senso di simmetria, dai richiami tra le sequenze e dalla voce narrante di Jean Servais. I tre racconti ci mostrano, come dice il narratore, tre aspetti che si confrontano con il piacere: l’amore, la purezza e la morte. Un’opera virtuosa, splendido esempio di come il cinema di Max Ophuls abbia una struttura solidissima, il cui asse portante è la passione del maestro per la letteratura e per il teatro, supportata da anni di studio.

Per ulteriori informazioni o per la programmazione completa consultare il sito www.cinemaboldini.it oppure contattare Arci Ferrara al numero 0532 241419 o all’indirizzo mail ferrara@arci.it.

Rassegna museo sonoro il 15 settembre all’Abbazia di Pomposa

Da Ufficio stampa

Rassegna Museo Sonoro 2017, primo appuntamento, venerdì 15 settembre – Abbazia di Pomposa
– Visita alla cripta dell’abbazia
– Concerto: Aminta Vocal Ensemble – Hercules Dux Ferrariae – Una messa per il Duca di Ferrara

Con un interessantissimo appuntamento, a breve distanza dalla fine de “I luoghi dello Spirito e del Tempo” parte la rassegna autunnale dell’Associazione Collegium Musicum Classense “Museo Sonoro”, organizzata in collaborazione coi musei del territorio. Il 15 settembre saremo a Pomposa, nella splendida abbazia medievale per una giornata dedicata a scoprire questo monumento carico di storia e di bellezza e ad ascoltarlo risuonare delle musiche del Rinascimento ferrarese.
Alle 20.30 i volontari dell’associazione APE condurranno i visitatori alla scoperta della cripta del complesso abbaziale; alle 21 potremo ascoltare l’ensemble vocale Aminta, diretto da Maria Elena Mazzella e sostenuto da Rita Zamboni al trombone e Alessandro Casali all’organo, che presenterà un gioiello della produzione musicale della corte rinascimentale di Ferrara, la messa “Hercules Dux Ferrariae” dedicata, come si comprende dal nome, al duca Ercole d’Este da uno dei suoi più importanti musicisti, il fiammingo Josquin Desprez. La composizione si fonda su di un ingegnoso gioco musicale che sarà svelato prima del concerto dal musicologo Paolo Russo dell’Università di Parma.
L’ingresso è gratuito: chi desiderasse combinare visita e concerto ha a disposizione ottimi ristoranti adiacenti all’abbazia.

Tutte le informazioni su date e luoghi del Festival si trovano sul sito web http://collegiummc.racine.ra.it, sulla pagina facebook dedicata al Festival ed è possibile inoltre telefonare agli Uffici Turistici dei comuni interessati.

Per il Collegium Musicum Classense
Maria Luisa Baldassari
collegiummusicum@racine.ra.it
http://collegiummc.racine.ra.it

Arriva a Ferrara ‘Il Piatto Forte’, campagna per la prevenzione delle fratture da fragilità

Da ufficio Stampa Pro Format Comunicazione

Ossa “di porcellana” per il 75% delle donne over 60: al via ‘Il Piatto Forte’, campagna per la prevenzione
delle fratture da fragilità.

“Se non trattata, l’osteoporosi rende le tue ossa fragili come la porcellana”:
è il claim della campagna promossa da Fondazione Italiana Ricerca sulle Malattie dell’Osso (FIRMO) in partnership con Amgen; dal 30 settembre, eventi di piazza in alcuni capoluoghi per valutare il rischio e sensibilizzare la popolazione sull’importanza di prevenire le fratture ossee da fragilità attraverso un’alimentazione corretta,
un’attività fisica regolare e un trattamento farmacologico tempestivo.
In Italia circa 3,5 milioni di donne e 1 milione di uomini affetti da osteoporosi, responsabile di fratture da fragilità in una donna su due dopo i 70 anni.
Ogni anno circa 80.000 ricoveri per fratture di femore in persone con oltre 65 anni.
Roma, 12 settembre 2017 – Dopo i 70 anni, una donna europea su due andrà incontro a una frattura ossea legata all’osteoporosi. Il 66% delle donne ed il 50% degli uomini sono colpiti da osteoporosi e osteopenia (condizione in cui la massa ossea è ridotta rispetto alla normalità che spesso precede l’osteoporosi e che espone ad un maggior rischio di frattura). Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, a causa dell’osteoporosi in tutto il mondo ogni 3 secondi si verifica una frattura di femore, polso o vertebra. La frattura del femore, principale conseguenza della patologia, comporta una mortalità del 5% e del 20% nel mese e nell’anno successivi. Circa il 30% dei pazienti fratturati va incontro a una disabilità permanente, il 40% perde la capacità di camminare autonomamente, l’80% ha bisogno di supporto nelle attività quotidiane.
In vista della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi che si celebra in tutto il mondo il 20 ottobre, la Fondazione Italiana Ricerca sulle Malattie dell’Osso (FIRMO) in partnership con Amgen presenta ‘Il Piatto Forte’, una campagna che ha l’obiettivo di accrescere l’informazione su questa patologia silenziosa e sottodiagnosticata nonché sensibilizzare la popolazione sulle fratture da fragilità, che oggi possono essere evitate attraverso un’alimentazione corretta, un’attività fisica regolare e un trattamento farmacologico tempestivo, con adeguata aderenza alla terapia da parte dei pazienti. La campagna è stata presentata oggi a Roma nel corso di un evento che ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Salute.
“Se non trattata, l’osteoporosi rende le tue ossa fragili come la porcellana” è il claim della campagna, che a partire dal 30 settembre e nel mese di ottobre animerà le piazze di alcuni capoluoghi italiani con eventi di due giorni che vedranno la presenza di un gazebo e un camper. Diverse le attività che coinvolgeranno la popolazione: informazione gestita da medici specialisti, valutazione della salute delle ossa con la carta del rischio per l’osteoporosi, misurazione (con ultrasonografo) della densità minerale ossea.
«Nel nostro Paese il problema della fragilità ossea, che espone il paziente a un rischio elevatissimo di nuovi eventi fratturativi, con costi insostenibili per il Servizio sanitario, è di fatto ignorato, e per i pazienti fratturati presa in carico e continuità assistenziale dopo l’intervento chirurgico sono pressoché inesistenti», afferma Maria Luisa Brandi, Presidente FIRMO, Direttore SOD Malattie del Metabolismo Minerale e Osseo, Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi. «FIRMO ha accolto volentieri l’invito di Amgen a promuovere in partnership una campagna di comunicazione dedicata all’osteoporosi e alle persone con fragilità ossea finalizzata a richiamare l’attenzione in particolare su tre aspetti: la presa in carico del paziente fratturato, la semplificazione dell’accesso alle terapie, e il recupero del ruolo dei medici di medicina generale».
L’osteoporosi è una patologia cronica caratterizzata da una perdita della massa e della qualità dell’osso, favorita da fattori costituzionali, genetici e ambientali, come le abitudini alimentari, il consumo di alcol, tabacco e caffè, la carenza di attività fisica e l’assunzione di farmaci che interferiscono con il normale metabolismo di fosforo e calcio.
Negli Stati Uniti e nell’Unione Europea sono affette da osteoporosi circa il 30% delle donne in post menopausa e si stima che di queste più del 40% riporterà una frattura nel corso della propria vita. In Italia vengono stimate almeno 3,5 milioni di donne con osteoporosi e più del 75% della popolazione femminile sopra i 60 anni di età soffrirebbe di fragilità ossea con aumento del rischio di fratture, che rappresentano una importante causa di disabilità, specie tra le persone anziane. Ogni anno si registrano circa 80.000 ricoveri per fratture di femore in persone con oltre 65 anni.
«Nelle persone in età avanzata la frattura di femore può avere conseguenze gravi, sia per la condizione di fragilità dell’osso fratturato che per la frequente associazione ad altre patologie e danni d’organo che rendono il paziente un soggetto fragile», afferma Giuseppe Sessa, Presidente SIOT – Società Italiana Ortopedia e Traumatologia e Direttore U.O. Clinica Ortopedica, Università di Catania. «Se si interviene tempestivamente, non solo chirurgicamente, ma con il ripristino della qualità della vita precedente al trauma, si può evitare che tali patologie si aggravino pericolosamente; se invece si posticipa l’intervento, la fisioterapia o il rientro a domicilio, si instaura un circolo vizioso che può esitare anche nella morte del paziente».
Oggi l’osteoporosi può essere trattata efficacemente con un’adeguata prevenzione basata su terapie non farmacologiche, che hanno l’obiettivo di compensare le carenze di calcio e di vitamina D nell’alimentazione, e attraverso terapie farmacologiche in grado di ridurre il rischio di fratture. È importante inoltre evitare la sedentarietà e mantenersi attivi con una regolare e costante attività fisica, che aiuta a mantenere una
in partnership una campagna di comunicazione dedicata all’osteoporosi e alle persone con fragilità ossea finalizzata a richiamare l’attenzione in particolare su tre aspetti: la presa in carico del paziente fratturato, la semplificazione dell’accesso alle terapie, e il recupero del ruolo dei medici di medicina generale».
L’osteoporosi è una patologia cronica caratterizzata da una perdita della massa e della qualità dell’osso, favorita da fattori costituzionali, genetici e ambientali, come le abitudini alimentari, il consumo di alcol, tabacco e caffè, la carenza di attività fisica e l’assunzione di farmaci che interferiscono con il normale metabolismo di fosforo e calcio.
Negli Stati Uniti e nell’Unione Europea sono affette da osteoporosi circa il 30% delle donne in post menopausa e si stima che di queste più del 40% riporterà una frattura nel corso della propria vita. In Italia vengono stimate almeno 3,5 milioni di donne con osteoporosi e più del 75% della popolazione femminile sopra i 60 anni di età soffrirebbe di fragilità ossea con aumento del rischio di fratture, che rappresentano una importante causa di disabilità, specie tra le persone anziane. Ogni anno si registrano circa 80.000 ricoveri per fratture di femore in persone con oltre 65 anni.
«Nelle persone in età avanzata la frattura di femore può avere conseguenze gravi, sia per la condizione di fragilità dell’osso fratturato che per la frequente associazione ad altre patologie e danni d’organo che rendono il paziente un soggetto fragile», afferma Giuseppe Sessa, Presidente SIOT – Società Italiana Ortopedia e Traumatologia e Direttore U.O. Clinica Ortopedica, Università di Catania. «Se si interviene tempestivamente, non solo chirurgicamente, ma con il ripristino della qualità della vita precedente al trauma, si può evitare che tali patologie si aggravino pericolosamente; se invece si posticipa l’intervento, la fisioterapia o il rientro a domicilio, si instaura un circolo vizioso che può esitare anche nella morte del paziente».
Oggi l’osteoporosi può essere trattata efficacemente con un’adeguata prevenzione basata su terapie non farmacologiche, che hanno l’obiettivo di compensare le carenze di calcio e di vitamina D nell’alimentazione, e attraverso terapie farmacologiche in grado di ridurre il rischio di fratture. È importante inoltre evitare la sedentarietà e mantenersi attivi con una regolare e costante attività fisica, che aiuta a mantenere una buona massa muscolare e migliora l’equilibrio prevenendo le cadute.
I farmaci disponibili agiscono inibendo le cellule che distruggono l’osso oppure attivando le cellule responsabili della formazione di osso. Alcuni farmaci agiscono combinando le due azioni. I farmaci di nuova generazione hanno mostrato un’elevata efficacia, con una riduzione del rischio di fratture da fragilità nei pazienti fratturati che va dal 30 al 70% a seconda del farmaco usato.
«Si stima che nel 2045 gli over 65 saranno più di un terzo degli italiani (32,5%), di cui quasi l’83% soffrirà di almeno una patologia cronica. Nel caso dell’osteoporosi il SSN dovrà essere pronto, quindi, a gestire un incremento di popolazione maggiormente esposto a un rischio fratturativo con conseguente invalidità e aumento dei costi – afferma André Tony Dahinden, Amministratore Delegato di Amgen Italia – Amgen avverte fortemente la propria responsabilità nel supportare iniziative di sensibilizzazione che vogliano rendere il paziente attore informato e protagonista delle decisioni che ricadono sulla sua salute».

‘Il Piatto Forte’: le tappe della campagna
• Lecce – Piazza Sant’Oronzo, 30 settembre/01 ottobre;
• Ferrara – Piazza del Municipio, 7/8 ottobre;
• Cagliari – Piazza Garibaldi, 14/15 ottobre;
• Catania – Piazza San Francesco, 21/22 ottobre.

Per maggiori informazioni: www.fondazionefirmo.com e www.amgen.it

Eventi di settembre in libreria

Da Ibs Libraccio

Calendario Eventi settembre 2017

Giovedì 14 settembre

Ore 20:00 Club di lettura “Due pagine prima di dormire”

Giuseppe Russo presenta il libro La guerra dimenticata (Photocity.it)

Giovedì 21 settembre

Ore 18:00 Isa Grassano presenta

Forse non tutti sanno che in Italia… Newton & Compton Dialoga con l’autrice Camilla Ghedini

Venerdì 22 settembre

Ore 18:00 Carlo Grandini presenta

Noi eravamo quei giornalisti. Il mio “Montanelli” Cicorivolta Dialoga con l’autore Mauro Malaguti

Sabato 23 settembre

Ore 18:30 Dario Franceschini presenta

Disadorna e altre storie La Nave di Teseo Dialoga con l’autore Daria Bignardi e Diego Marani

Con letture di Alberto Rossatti

Venerdì 29 settembre Ore 11:00 Immagine teatro nucleo 29 settembreProgramma collaterale di Internazionale “Intanto a Ferrara”
Il Teatro Nucleo di Ferrara in collaborazione con l’Istituto Gramsci presenta “Le aporie del teatro in carcere”

Un’analisi del lavoro del teatro nella Casa Circondariale” C.Satta” di Ferrara, attorno ai due spettacoli che gli attori-detenuti del Laboratorio Teatrale presentano nel programma del Festival:
L’irresisitibile ascesa degli Ubu da Alfred Jarry e Me che libero nacqui al carcer danno, studio sul “Combattimento di Tancredi e Clorinda dalla Gerusalemme liberata di Torquato Tasso.

Presentazione della rivista Quaderni del Teatro Carcere edito dal Coordinamento Regionale Teatro Carcere e di ASTROLABIO, il giornale della Casa Circondariale di Ferrara

Modera l’incontro Roberto Cassoli

Venerdì 29 settembre

Ore 18:00 requiem per un soldatoche disgrazia l’ingegnoProgramma collaterale di Internazionale “Intanto a Ferrara”

In collaborazione con Elba Book Festival Premio Lorenzo Claris Appiani 2017 per la traduzione letteraria.

Presentazione delle opere vincitrici Requiem per un soldato di O. Pavlov, Meridiano Zero e di Che disgrazia l’ingegno, di A. Griboedov Marchese Editore

Partecipano all’incontro Rosa Mauro e Marco Caratozzolo

Sabato 30 settembre

Ore 11:30 Risultati immagini per muggito di sarajevo Programma collaterale di Internazionale “Intanto a Ferrara”

Lorenzo Mazzoni presenta Il muggito di Sarajevo: un viaggio nel realismo psichedelico del Balcani

Spartaco edizioni Dialoga con l’autore Darien Levani

Eventi Ferrara

ibs+LIBRACCIO
Palazzo San Crispino
Piazza Trento e Trieste
40121 Ferrara
Tel +390532241604

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Alan Fabbri (ln): «Noi e la lega consumatori continueremo a batterci per far prevalere il diritto degli “azzerati” carife»

Da Lega Nord

Incontro aperto agli azionisti Carife alla sala 2000 di Bondeno

La battaglia per sostenere e arrivare ad un risarcimento concreto di tutti gli “azzerati” Carife, messi in ginocchio dal decreto “Salva banche”, continua. Anche se forse il termine giusto sarebbe ora “cancellati”, dal momento che dall’estratto conto titoli sono state cancellate le vecchie azioni della banca. Dunque, virtualmente, queste persone per la nuova Carife non esistono. La Lega Nord, anche per questo, ha organizzato di concerto con la Lega nazionale dei Consumatori di Ferrara un nuovo ciclo di incontri. Si ripartirà da Bondeno, dalla sala 2000, giovedì 14 settembre (alle ore 21). «Perché, anche se tanto è stato fatto, sono ancora troppi i risparmiatori che non hanno avuto alcuna forma di risarcimento, dopo i disastri del Pd, del Governo e del suo consigliere economico, Luigi Marattin, che continua a parlare a sproposito, senza offrire vie d’uscita», tuona il capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri. «Quando tutto sembrava perduto nel 2015 – ricorda Fabbri – siamo andati controcorrente, riportando almeno gli obbligazionisti ad avere un risarcimento minimo. Con anche l’istituzione di un fondo regionale – raddoppiato nel bilancio di quest’anno – per rimborsare le prime spese legali dei danneggiati da Carife». Con la Lega Consumatori, invece, si sono creati punti di ascolto e consulenza gratuiti, in cui poter ascoltare un parere diverso da quello della banca. Ma tutto questo non basta, assicura Fabbri: «In quanto gli azionisti di Carife sono stati trattati diversamente da quelli di altri istituti di credito “salvati” dai vari governi a guida Pd. Ci sono quasi 30mila persone ancora escluse da ogni forma di risarcimento e che sono ben rappresentate dalla signora Giovanna Mazzoni, zittita in malo modo da Matteo Renzi, durante il suo consueto monologo alla Festa dell’Unità di Bologna. Una vergogna». Ad ogni modo, mentre il Partito Democratico continua a promettere fantomatici “Patti per il territorio”, come quello annunciato dal sottosegretario Morando, nell’ormai lontano aprile del 2016, Alan Fabbri prosegue lungo il proprio cammino. Molto resta da fare, ma «i risultati ci stanno dando ragione e non ci arrenderemo finché tutti saranno risarciti dopo gli errori della sinistra». Due i temi in agenda per giovedì sera: «Approfitteremo di questo incontro per fare il punto con i risparmiatori – avverte il presidente della Lega Consumatori di Ferrara, l’avvocato Enrico Scarazzati – sui rimborsi forfettari per gli obbligazionisti subordinati, attraverso l’apposito fondo. In secondo luogo – continua – parleremo del processo penale che si aprirà il 20 per i vertici del gruppo, i dirigenti della banca e gli organi di controllo, per capire il percorso da attuare per costituirsi parte civile: costi, come organizzarsi e possibilità di recuperare soldi persi». All’incontro di giovedì sarà presente anche il sindaco di Bondeno, Fabio Bergamini, che porterà il saluto dell’amministrazione e relazionerà a proposito delle ricadute sul territorio del caso Carife.

Andrea Liverani (ln): “Pesca nettarina, settore a rischio estinzione: serve subito il marchio DOP”

Da Lega Nord

“L’unico modo per salvare la Pesca Nettarina è farle ottenere il marchio Dop. I dati parlano di un comparto a rischio estinzione: la Regione deve attivarsi subito per dare al prodotto una tutela concreta”.

Il gruppo consiliare Lega Nord Emilia Romagna, ha presentato una risoluzione, firmata anche dal consigliere Andrea Liverani, per proporre una serie di interventi da attuare a sostegno delle produzioni di pesche nettarine, anche alla luce dell’andamento del comparto illustrato, nei giorni scorsi, dalla Camera di Commercio. Le rilevazioni riportano una flessione del 28,0% delle pesche gialle, del 27,3% delle nettarine gialle e del 30,9% di tutte le varietà di pesche, con il 43% dei frutteti persi in tutta l’Emilia Romagna. Ma l’elemento che più preoccupa è il livello dei prezzi che non remunerano i costi di produzione: 10-20 centesimi al chilo pagati all’agricoltore, 50 centesimi al chilo i costi di produzione, 2,5 euro al chilo la frutta venduta sui banchi dei supermercati.

“La situazione è drammatica e richiede un’attenzione particolare. Oltre alla forbice dei prezzi, aggravata dalla concorrenza delle produzioni estere avvantaggiate dai bassi costi di mano d’opera, pesano anche le restrizioni imposte dalla Regione Emilia Romagna (in aggravio ai disciplinari Ue già molto rigidi) sull’utilizzo di prodotti per la lotta integrata, che rendono molto difficoltosa la coltivazione e più oneroso tutto il procedimento”.

Lo scorso 2 agosto è nato il Consorzio di Tutela Pesca e Nettarina di Romagna IGP, con funzioni di controllo e vigilanza istituzionali, sul marchio Igp, che la Pesca Nettarina ha già ottenuto.

“Il Consorzio può svolgere attività di assistenza tecnica, di proposta, di studio ed è uno strumento da valorizzare”, aggiunge Liverani. “Tuttavia allo stato attuale, con una congiuntura così negativa, la sola tutela del marchio Igp non è sufficiente. L’unico vero mezzo per garantire un futuro alla Pesca Nettarina della Romagna è ottenere il riconoscimento del marchio Dop Denominazione di Origine Protetta” che la tuteli anche dalla concorrenza dei prodotti provenienti dall’estero.

La Lega Nord chiede dunque formalmente alla Regione di “avviare subito il procedimento di riconoscimento di marchio Dop, incentivando lo sviluppo di nuove colture, senza più rendere ulteriormente penalizzanti, per i produttori, i disciplinari emanati dalla Ue per la lotta integrata”, spiega ancora Liverani.

“Bruxelles a quanto risulta ha promesso nuovi fondi per sostenere gli agricoltori in difficoltà: gli aiuti economici sono importanti, ma non bastano. Non è più possibile assistere in silenzio allo sfacelo di un intero settore produttivo, fondamentale per l’economia di tante famiglie e della zona, finito sull’orlo del baratro a causa di politiche di tutela, fino ad oggi, insufficienti”.

Alan Fabbri (ln): «Dal ferrarese a pontida per dire basta ai centralismi e agli sprechi»

Da Lega Nord

Raduno annuale di Pontida. «Autonomia e liberta’» il motto dell’edizione 2017. Corriera da Ferrara, Bondeno e Corporeno, per domenica 17 settembre.

Da Ferrara a Pontida. L’organizzazione leghista si è già messa in movimento, per portare al raduno annuale del Carroccio una ventata di cambiamento, soprattutto dopo gli ultimi anni di politica compassata e di errori che stanno ricadendo sulla testa dei cittadini. «La manifestazione di quest’anno servirà non soltanto per serrare le fila, in vista delle prossime elezioni politiche, ma anche per dare un segnale forte di cambiamento, sulla spinta dei referendum autonomisti di Lombardia e Veneto e del processo iniziato anche in Emilia-Romagna, che non deve rimanere immobile, ma collegarsi alle politiche economiche della locomotiva del nord. Sarà questo anche il momento per fare il punto con il nostro segretario federale, Matteo Salvini». A dirlo è il capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri, che in veste di segretario provinciale sta dandosi da fare per organizzare la maxi-trasferta per simpatizzanti e militanti del Carroccio. In quello che è diventato ormai un appuntamento annuale; una sorta di edizione 2.0 degli “stati generali” del movimento, ma in cui il verbo principale è sempre e solo: “partecipazione”. «Non si tratta di una manifestazione ovattata e pre-confezionata, come quelle che abbiamo visto altrove (si veda la Leopolda), ma un evento pluriventennale, dove la partecipazione della gente è reale, sanguigna. Dove tutti hanno idee da scambiarsi e lo fanno senza distinzione tra vertici del movimento e base politica. Credo che Pontida sia un evento unico nel suo genere», rivela Fabbri. Per l’organizzazione, invece, è previsto un pullman per domenica 17 settembre, in partenza da viale Matteotti numero 28 a Bondeno, alle ore 6,30. Alle 6,50, la corriera passerà da Corporeno (piazzale cimitero) e da Ferrara (parcheggio del supermercato “Tosano”), alle ore 7,30. Il costo del pullman è di 15 euro. Per informazioni e iscrizioni: 347-0511380 (Renato).

Little – la festa dei piccoli, al via la terza edizione 15, 16 e 17 settembre al Parco Massari

Da Ass. Cult. Carpemira

Il 15, 16 e 17 settembre al Parco Massari tante attività per bambini e genitori
Tra gli ospiti Giada Sundas che parlerà di genitorialità 2.0 e del suo libro Le mamme ribelli non hanno paura
Ferrara, 12 settembre – un fine settimana denso di appuntamenti al Parco Massari: dal 15 al 17 settembre andrà in scena la terza edizione di Little – la festa dei piccoli.
Una tre giorni di attività dedicate prevalentemente ai piccolissimi e alle famiglie “in costruzione” dove tutte le attività saranno svolte all’interno del verde dello storico parco cittadino, per vivere in pienezza e rispetto uno splendido spazio pubblico.
Nato da un’idea di Associazione Culturale Carpemira e patrocinato dal Comune di Ferrara, Little – la festa dei piccoli si conferma una manifestazione in crescita, che coinvolge associazioni e professionisti da tutta Italia per proporre alle famiglie ferraresi e non tante attività diverse e interessanti, per costruire relazioni stabili e durature.
“Lavoriamo da anni con le famiglie di bambini da 0 a 5 anni” spiega Francesca Venturoli, organizzatrice, presidentessa dell’Associazione Culturale Carpemira e formatrice musicale “e ci siamo rese conto dell’importanza di avere occasioni per creare quelle relazioni di fiducia e di complicità tra genitori e figli; Little è una di queste.”
Il Comune di Ferrara, sia con l’Assessorato all’Istruzione e Cristina Corazzari che quello alla Cultura e Massimo Maisto, hanno, fin dalla prima edizione, sostenuto la manifestazione.
“Un intero festival dedicato alle famiglie dei bambini più piccoli” continua Cristina Corazzari “è una splendida occasione per riconoscere l’importanza di una fase fondamentale dello sviluppo del bambino, che assieme alla perinatalità e alla genitorialità in senso lato, sono temi importanti per la crescita e l’educazione. Siamo molto contenti di sostenere una manifestazione a elevato tasso artistico e dove le attività proposte seguono principi educativi e pedagogici di livello”.
“La cultura è anche questo” dichiara Massimo Maisto “un evento che costruisce relazioni sane e positive, tra le persone che vi partecipano e con i luoghi dove vengono realizzate, nutrendo la città di nuove prospettive e possibilità. In particolare voglio sottolineare l’utilizzo del Parco Massari, non come contenitore, ma come protagonista dell’intero evento”.
Anche quest’anno Artebambini, lo storico ente che da oltre 30 anni offre ai più giovani, a insegnanti ed educatori gli strumenti per avvicinarsi all’arte, si conferma partner di Little – la festa dei piccoli. “Siamo sempre contenti di constatare”, dichiara Giulia Krajcirik portando i saluti del cofondatore Mauro Speraggi, “quanto bisogno e quanta voglia di eventi del genere ci sia da parte delle famiglie. L’ambiente educativo è un ingrediente fondamentale nella crescita di ognuno di noi: occasioni come Little sono preziose proprio perché sono momenti di incontro, relazione, confronto e scambio.”
“Nel territorio ferrarese e in Italia abbiamo scelto una serie di attività e laboratori nuovi e divertenti” continua Barbara Pizzo, organizzatrice dell’evento, counselor e formatrice presso Carpemira, “nel panorama delle proposte per infanzia, genitorialità e perinatalità. Momenti di gioco, creatività e scoperta, ma anche di riflessione e confronto su temi cruciali come la necessità di mantenere vive relazione e umanità e le nuove sfide dell’essere genitori al tempo di facebook e del giudizio mediatico”.
Sono due, infatti, gli appuntamenti dedicati ai genitori per riflettere sul proprio “status di mamme e papà” con ironia e delicatezza, per trovare compagni di viaggio e nuovi equilibri nella grande avventura di crescere dei figli.
Sabato 16 alle 16,30 appuntamento con la giovane mamma, blogger e scrittrice Giada Sundas e la psicologa e psicoterapeuta Laura De Francesco.
Oggi Giada è tra le mamme più famose del web, i suoi post hanno avuto migliaia di condivisioni e il racconto della sua maternità ha dato vita al libro Le mamme ribelli non hanno paura (Garzanti), in vetta alle classifiche di vendita. Questo appuntamento vuole essere un momento per prendere coscienza di quanto è meraviglioso l’essere unici e imperfetti e che è un passaggio importantissimo nella relazione genitore-bimbo accettarsi senza inseguire stereotipi o modelli inaccessibili.
Domenica 17 alle ore 17,30, invece, sarà la volta di Nascere umani, una conversazione con Margherita Tosi e Luisa Della Morte del Centro Studi Eva Reich di Milano, sull’importanza del contatto nella relazione mamma-bambino, su attaccamento e capacità di ascolto reciproco. Argomenti, questi, non solo fondamentali nella prevenzione e nella cura delle crisi bioemozionali nei primi mesi di vita del bambino, ma anche capaci di ricadute molto più ampie, dal momento che, come sostiene Eva Reich, “la pace inizia dall’utero”.
Numerosissimi saranno i laboratori e i playgroup, adatti a piccoli e piccolissimi e ai loro genitori, capaci di offrire nuovi stimoli e occasione di crescita e divertimento.
Spazieranno dalla musica, all’arte visiva e applicata, al movimento, relax, benessere e a essi si aggiungeranno quelli pensati specificamente per genitori e mamme in attesa.
Una terza edizione tutta da scoprire, per concedere alle famiglie un tempo e uno spazio speciali, all’insegna di relazione e natura, riscoprendo uno dei cuori verdi della città attraverso uno sguardo rivelatore: quello dei bambini.
Perché in fondo siamo tutti un po’ Little.

15 e 16 settembre Concerto e seminario Dean Brown & Dave Weckl con Maurizio Rolli al Festival di Comacchio jazz

Da Ufficio stampa

Al Comacchio Jazz tre grandi insegnanti per una clinic aperta a vari livelli musicali: Dean Brown e Dave Weckl con Maurizio Rolli

CLINIC venerdì 15 e sabato 16 settembre
CONCERTO sabato 16 settembre ore 21
Dean Brown – chitarra Dave Weckl – batteria Maurizio Rolli – basso elettrico

​Venerdì 15 e sabato 16 settembre un evento speciale per il Festival Comacchio Jazz, con due giornate didattiche che vedono protagonisti tre grandi musicisti, storia della musica jazz-rock-fusion: il chitarrista Dean Brown, il batterista Dave Weckl e uno dei migliori bassisti del panorama jazz italiano, Maurizio Rolli, per la prima volta insieme in una clinic aperta sia a musicisti singoli sia a band, che si terrà presso l’Holiday Park Spiaggia e Mare di Porto Garibaldi, vicino Comacchio.

Così commenta l’evento il chitarrista e compositore Luca di Luzio, che ha curato la direzione artistica del Comacchio Jazz: “La clinic è un evento speciale che vede protagonisti tre colossi della musica nel condividere la propria esperienza in un seminario basato sulla “pratica”, sulla musica suonata, con l’obiettivo di indicare un metodo di studio e facilitare la crescita musicale di studenti di qualsiasi livello.”

Da molti anni i tre musicisti accostano individualmente la propria carriera live ad una prestigiosa attività didattica, con masterclass e seminari.
Dave Weckl è un punto di riferimento per il Modern Drumming. Energico, funambolico ma sempre musicale ed al servizio della musica, ha influenzato con il suo stile migliaia di batteristi di tutto il mondo. Il suo video didattico “Back to basics” ha ormai trenta anni ed è considerato una pietra miliare dello studio della batteria jazz rock. Ha collaborato con moltissimi artisti della scena jazz-rock-fusion mondiale. Vanta dal pubblico, dai colleghi e dal mondo musicale internazionale, il titolo di uno dei più grandi batteristi viventi. Il suo contributo alla musica e alla didattica musicale è da sempre enorme. Il magazine “Modern Drummer” l’ha inserito nella propria Hall of Fame nel 2000 e l’ha nominato “uno dei 25 migliori batteristi di tutti i tempi”. Ha collaborato con Chick Corea, Mike Stern, Dave Grusin, Michel Camilo, Robert Plant, Simon and Garfunkel.
Dean Brown, oltre che essere la prima scelta di molte super star del jazz come Marcus Miller, Billy Cobham e Bill Evans, è anche un grande didatta, da diversi anni, infatti, insegna presso il prestigioso MI – Musician Institues di Los Angeles, scuola fondata da Howard Roberts negli anni ’70, che ha annoverato nel suo corpo insegnanti artisti come Joe Pass, Pat Martino, Ted Green, Robben Ford, Ron Escrete e molti altri. Ha collaborato con molti artisti tra cui Marcus Miller, Randy Brecker, Billy Cobham, Bill Evans e Dave Sanborn che si riferiscono a lui semplicemente come ‘The Man”. Le sue performance dal vivo sono entusiasmanti tanto da vedere quanto da ascoltare. L’entusiasmo in ogni singola nota che riproduce con la chitarra sono il biglietto da visita per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di poter assistere ad un suo concerto.
Maurizio Rolli è docente di basso elettrico presso il Conservatorio di Pescara ed è impegnato nella didattica da circa 30 anni. Musicista, compositore ed arrangiatore, è un vero virtuoso dello strumento e condivide costantemente la sua esperienza con decine di studenti che volano da ogni parte d’Italia per poter studiare con lui. Ha lavorato con Vince Mendoza, Chaka Khan, Metropole Orchestra, Jim Hall, Mike Stern, Peter Erskine, Bob Mintzer, Dave Liebman, Alex Acuña, Hiram Bullock, Michael Manring, Otmaro Ruiz e molti altri. Compone e arrangia stabilmente per la sua Rolli’s Tones Big Band.

Sabato 16 settembre alle ore 21 i tre artisti saranno insieme, in prima assolta, per un concerto che darà vita poi vita a un tour italiano, presso l’Arena di Palazzo Bellini a Comacchio. Il live proporrà brani originali di Dean Brown e Dave Weckl, accompagnando il pubblico in un viaggio ad ampio raggio attraverso vari generi musicali. Un’occasione rara ed unica per ascoltare questi tre grandi artisti e condividere la loro esperienza musicale.

La quota di partecipazione al seminario varia a partire dalla tipologia di alloggio scelto, ed è a partire da €90, con con tariffe agevolate x uditori, scuole di musica e gruppi. Info e prenotazioni al numero 335.1340537. L’ingresso al concerto è €20 con prevendite nei punti vendita autorizzati Ciaotickets: a Comacchioalla Libreria Edicola Spadoni, in via Zappata 11 (apertura dal lunedì al sabato dalle 6,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30); a Ferrara alla Tabaccheria Borghi di corso Giovecca 198/a; a Reno Centese presso la Tabaccheria Balboni; a Ravenna presso il Radio International Store di piazza Kennedy 19; a Massalombarda presso la Tabaccheria Montalto; a Bagnacavallo presso Il Borgo dei Sogni.. Biglietteria il giorno dello spettacolo dalle ore 18 nell’atrio dell’Arena di Palazzo Bellini. Il concerto e il seminario sono realizzati con la direzione artistica dell’Associazione Culturale Jazzlife e la collaborazione dell’Holiday Park Spiaggia e Mare, Dv Mark, Mark Bass, D’Orazio Strings e il Paese della Musica.

CONTATTI
Info: Tel. 335.1340537
Ufficio Stampa JAZZLIFE: Fiorenza Gherardi De Candei Tel. 328.1743236 fiorenzagherardi@gmail.com

Tornano gli appuntamenti letterari con il Circolo Bruno Dussot

Da Ripartizione Marketing e Comunicazione UniFE

Crisi dell’Euro e conflitto sociale. Tornano gli appuntamenti letterari con il Circolo Bruno Dussot.

Tornano gli appuntamenti letterari con il Circolo Bruno Dussot, che in collaborazione con la Libreria Feltrinelli di Ferrara offre presentazioni e discussioni di libri mettendo al centro i lettori e le lettrici.

Si comincia il 14 settembre 2017, alle ore 17.30 presso la Libreria Feltrinelli, con Andrea Guazzarotti, professore di Diritto pubblico Unife e autore di “Crisi dell’Euro e conflitto sociale”(F. Angeli 2016). I lettori che dialogheranno con l’autore saranno Roberto Bin (professore di Diritto costituzionale di Unife), Tiziano Rinaldini (Fondazione Claudio Sabattini) e Alessandro Somma (professore di Diritto comparato, Unife).
Il programma per il secondo semestre del 2017 – sottolinea Alessandro Somma, presidente del Circolo – offrirà nuove occasioni di incontro e confronto anche vivace tra i ferraresi e i più stimolanti protagonisti del dibattito politico, economico e culturale in genere.

Il 5 ottobre 2017, alle 17.30, sarà la volta di Andrea Boitani, professore di Economia politica presso l’Università Cattolica di Milano, autore di “Sette luoghi comuni sull’economia” (Laterza 2017). Con lui dialogheranno Paolo Pini (professore di Economia politica Unife) e Alessandro Somma (professore di diritto comparato, Unife).
Alessandro Somma, autore di Europa a due velocità (Imprimatur 2017), dialogherà il 10 novembre 2017, sempre alle 17.30, con Carlo Clericetti (giornalista e blogger, La Repubblica) e Paolo Pini (professore di Economia politica Unife). Tutte le presentazioni si tengono presso la Libreria Feltrinelli di Ferrara, in via Garibaldi 28/30 e sono ad ingresso libero e gratuito.

Cinema Boldini – Max Ophuls la giostra delle passioni – mercoledì 13 settembre ore 21.00

Da Arci Ferrara

Mercoledì 13 settembre ore 21.00 primo appuntamento con la rassegna dedicata a Max Ophuls

La prima rassegna autunnale del Cinema Boldini sarà dedicata a uno dei grandi della storia del cinema: Max Ophuls, che tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta realizzò numerose indimenticabili pellicole. Il regista, profondamente influenzato dalla cultura mitteleuropea, mette in scena con eleganza e ironia, sottile causticità e tocchi di malinconia, l’eterna commedia sentimentale che donne e uomini recitano sul palcoscenico della vita. Grande cinema, grande scrittura, grandi interpreti. Tre sono i titoli scelti per rappresentare l’opera di Ophuls: Tutto finisce all’alba (Sans lendemain), Da Mayerling a Sarajevo (De Mayerling à Sarajevo) e Il piacere (Le plaisir) in versione restaurata digitale in 2K.

Ad aprire la rassegna Mercoledì 13 settembre alle ore 21.00 il film Tutto finisce all’alba
La giovane Evelyne è rimasta vedova e senza denaro. Vive sola con il figlio Pierre e per mantenere sé e il piccolo si trova a lavorare come spogliarellista ed “entraîneuse” in un locale notturno di Montmartre. Un giorno ritrova per caso Georges, un medico, suo grande amore del passato: non lo vede da anni ma ne è ancora innamorata. Per nascondergli il lavoro che fa e le modeste condizioni in cui vive si affanna ad organizzare una complicata e costosa messa in scena, fingendo una tranquilla vita borghese. Quando Georges la invita a partire con lui per il Canada, Evelyne deve compiere una scelta definitiva.
Per ulteriori informazioni o per la programmazione completa consultare il sito www.cinemaboldini.it

Prossimi appuntamenti della rassegna:

mercoledì 20 settembre ore 21.00 – Da Mayerling a Sarajevo

mercoledì 27 settembre ore 21.00 – Il piacere

tutti i film sono in versione originale sottotitolata, ingresso 5 euro.

Club di lettura “Due pagine prima di dormire” Giuseppe Russo presenta il libro “La guerra dimenticata”

Da Libreria ibs libraccio

Giovedì 14 settembre ore 20:00, Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Libri in lettura condivisa: “La ragazza di fronte” di Margherita Oggero (Mondadori) e “Io, morto per dovere. La vera storia di Roberto Mancini, il poliziotto che ha scoperto la terra dei fuochi” (Chiarelettere)
Non è obbligatorio aver letto il libro per partecipare alla serata
Una storia diversa fatta di tele, colori, pietre, stadi, caffè storici, piazze, tradizioni, madonne, teatri, regge e beni culturali feriti, trafugati o distrutti durante la Second World.
Terminato il fasullo periodo di pace seguito alla grande guerra, nel ’39 la Germania riprese la via oscura del conflitto bellico per imporsi in Europa. L’Italia, affascinata dal nuovo potente alleato nazista, e persuasa dalla politica di potenza del regime fascista, azzardava sciaguratamente l’ingresso in guerra il 10 giugno del 1940. La realtà dei fatti, però, smentì ben presto le rosee previsioni del duce, e il Bel Paese, custode di un inestimabile patrimonio culturale, fu investito dalla tragedia della Seconda Guerra Mondiale. La Campania, diventata strategico trampolino di lancio verso il Mediterraneo, oltre ai terribili bombardamenti angloamericani, subì anche i pesanti danni umani e culturali dovuti agli scontri sul campo, alle ritorsioni naziste, e alla lunga occupazione alleata. Sul suo territorio, quindi, si combatté una delle più lunghe e onerose battaglie della guerra, quella per la sopravvivenza della memoria storica del sud Italia.

Al Quo Vadis lezione gratuita di avvicinamento al Tango argentino

Da Associazione sogni di tango

Dopo la pausa estiva riapre la scuola di tango argentino Sogni di Tango di Ferrara. Il primo appuntamento è previsto per mercoledì 13 settembre alle ore 21, nell’accogliente sala Sala Quo Vadis in via Calamandrei n. 8 a Ferrara, dove gli insegnanti Cristina Garbini e Claudio Andreoni proporranno i primissimi passi a tutti coloro che desidereranno incontrare l’affascinante e ormai diffusissimo ballo argentino. La lezione dimostrativa sarà gratuita e aperta a tutti.
Visto il successo della scorsa stagione, anche quest’anno proseguirà il progetto “Parada y Mordida” in collaborazione con il Liceo Roiti, che ha visto nella scorsa stagione formarsi un bellissimo gruppo di giovanissimi tangueros (16 e 17 anni) che al termine dell’anno scolastico, dopo solo pochi mesi di scuola, sono riusciti a preparare una coreografia e a presentarla con grande successo all’interno della serata conclusiva dell’attività dell’Associazione, raccogliendo il plauso dei campioni del mondo 2015 di tango, per l’occasione ospiti della scuola!
Cristina e Claudio che vivono questa esperienza come una missione in cui tramandare questa suggestiva arte anche alle giovani generazioni, guideranno i nuovi tangueros alla scoperta dell’abbraccio del tango e ai suoi valori di condivisione e rispetto, proponendo ai tutti gli interessati dai 16 ai 19 anni, l’intero corso gratuitamente.
Maestri di lunga esperienza, insegnano con grande passione coniugando bene tecnica e creatività, elementi indispensabili per poter trasmettere pienamente il tango in tutte le sue sfumature. Nonostante la lunga esperienza maturata, continuano il loro percorso di studio approfondendo ancora oggi la loro conoscenza con i migliori professionisti di Buenos Aires che puntualmente invitano per workshop e spettacoli all’interno della milonga del Villa Regina, arricchendo le loro lezioni di elementi tecnici innovativi e particolarmente stimolanti e creativi per tutti i livelli di studio, anche di livello intermedio, avanzato e master.
Anche quest’anno oltre ai corsi l’associazione organizzerà serate a tema con gruppi argentini di musica dal vivo e workshop e spettacoli con ballerini argentini professionisti.
Per ogni ulteriore informazioni visitare il sito www.sogniditango.com o contattare direttamente gli insegnanti al n. 347-0952962.

12 edizione di oasi benessere al palazzo della Racchetta a Ferrara

Da Associazione Anja

Tra pochi giorni si terrà, per la seconda volta nella nostra città, un evento olistico, la 12° edizione di “OASI BENESSERE – La voglia di stare bene” ideata da Antonella Bergonzini” e realizzata dall’associazione Ajna asd, un festival del benessere che potrà coniugare le esigenze di tutti i visitatori con quelle di tutti gli operatori presenti, il tutto in un’ atmosfera magica e piena di energia.
La manifestazione avrà luogo sabato 16 e domenica 17 settembre presso uno dei palazzi medievali più antichi di Ferrara ovvero il Palazzo della Racchetta, situato in via Vaspergolo 4-6 e nella prospiciente via Gobetti.
L’inaugurazione dell’evento avverrà venerdì 15 settembre alle 20.30 con un bagno di suoni dal titolo “L’armonia della vita”, condotto da Roberto Ananda Piscitelli.
Per tutta la durata della manifestazione, l’ingresso per il pubblico sarà completamente gratuito e gli avventori, al piano terra avranno la possibilità di assistere a 9 conferenze tutte interessanti che affronteranno vari argomenti, tutti legati al mondo olistico.
Al primo piano del Palazzo i visitatori potranno inoltre provare gratuitamente varie discipline come lo yoga, il pilates, la danza del ventre, Qi Gon, meditazione, kizomba, ginnastica posturale ecc.
In totale saranno 18 workshop tra sabato e domenica.
Al secondo piano, infine, verranno proposti massaggi e trattamenti di tutti i tipi, cranio sacrale, trattamenti al viso, plantare ,kinesiologia, reiki, decontratturante, tarocchi, numerologia e costellazioni familiari, il tutto in un ambiente pulito e rispettoso della privacy.
Sarà quindi un occasione unica per incontrare tanti esperti del settore ed emozionarsi con le innumerevoli attività proposte
Ogni operatore esporrà in modo ben visibile la natura del trattamento proposto e per il visitatore vi sarà solo l’imbarazzo della scelta.
In questa edizione, gli espositori commerciali che propongono prodotti naturali per il benessere, saranno collocati in via Gobetti.
Le novità di quest’anno per chi, oltre a partecipare alla fiera olistica, vuole anche visitare la nostra amata città in modo diverso, abbiamo predisposto visite guidate sia a piedi “BENESSERE VERDE” che in bicicletta “FERRARA CITTA’ DEI SENSI”.
Saranno, inoltre, collocati nella via Gobetti I LABORATORI ESPERENZIALI che ospiteranno il Biobarman, gli EM microrganismi effetivi e attivitaà musicale,
Saranno nostri ospiti la scuola professionale la Città del Ragazzo, Esercizio vita, l’associazione Onconauti e la suola IAL che realizzerà un angolo trucco artistico e manicure estetico.

Come sorpresa finale, abbiamo pensato di offrire a tutti nella piazza Trento Trieste sul Listone , un favoloso CONCERTO di gong denominato “Il sistema solare in piazza” che vedrà la presenza di 5 musicisti che faranno vibrare 12 gong, uno per ogni pianeta.
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Vi sarà pure a disposizione di tutti, un angolo ristoro a buffet che servirà gustosi prodotti a base vegetariana con menù italo-libanese gestito dalla ristorante “La Racchetta di Wass Daoud.
Gli organizzatori dell’evento, Antonella Bergonzini e l’associazione Ajna Asd, contano di portare nel centro storico di Ferrara appassionati provenienti da tutta la regione e da varie parti d’Italia, con un indotto positivo per tutta la città.
Gli allestimenti floreali che danno un toco di raffinatezza a tutta la manifestazione sono frutto della generosità della ditta ROVERATI che ringraziamo

Emanuele Tassinari è il quinto finalista del Clara Festival

da CLARA

Ha giocato e vinto in casa Emanuele Tassinari, giovane studente di ingegneria di Renazzo che ieri sera ha vinto la quarta tappa del Clara Festival, a Cento, con una versione di “A man’s world” di James Brown, che ha convinto unanimemente la giuria.
Tappa di Cento che si è svolta a fiera campionaria ormai conclusa, dopo essere stata rinviata di un giorno a causa delle previsioni meteo avverse per domenica. Un pubblico quindi non troppo numeroso ma comunque caloroso, che oltre ai nove concorrenti in gara ha potuto applaudire, fuori gara, Rossella Longo, giovane promessa del panorama musicale italiano, che ha chiuso la sua esibizione con una spettacolare interpretazione di “NewYork New York”.
Ospite fisso del festival Roberto Ferrari, prestigiatore, illusionista e ventriloquo, che con i suoi sketch tematici anche ieri sera ha saputo intrattenere il pubblico ricordando l’importanza di una corretta gestione dei rifiuti e i valori di CLARA, la società pubblica (nata dalla fusione di CMV Raccolta e AREA), che ha promosso la manifestazione per valorizzare i talenti del territorio in un’iniziativa che coniuga musica e ambiente.

La prossima tappa è in programma per domenica 17 alla Fiera di Portomaggiore.

ECOLOGICAMENTE
L’assetto idrogeologico nel tempo

Spunti di riflessione tratti dal libro che ricorda e festeggia 150 anni del Corriere della Sera, Editore Rizzoli.
Prima pagina: “una visione del passato aiuta a vivere l’oggi”.

Lunedì 8 ottobre 1888
“Badiamo ai monti. I disastri fluviali che hanno desolato recentemente la zona superiore della valle del Po ci ripongono innanzi il solito problema che ad ogni inondazione si comincia a discutere e dopo ogni in d’azione si oblia. Quali sono i mezzi con i quali impedire il ripetersi di queste sciagure? C’è lo stiamo chiedendo ancora, senza risposta. Di queste noncuranze però, e di queste ingiustizie i monti si vendicano qualche volta, e allora fanno sentire terribilmente alle pianure il loro quos ego. La nostra legge sulle opere pubbliche è, rispetto a questi bisogni idraulici, di una deplorevole insufficienza”.

Mercoledì 24 giugno 1903
“Indifferenza funesta: le piogge fastidiose del mese di giugno non hanno allarmato l’opinione pubblica perché i fiumi non hanno straripato e delle città intere non sono state distrutte, come l’anno scorso in Sicilia, per la violenza dei nubifragi; ma quei pochi dei quali in Italia si preoccupano dell’urgenza dei rimboschimenti non hanno potuto non pensare che ogni pericolo di maltempo aggiunge qualcosa ai danni antichi e rende più difficile è costosa l’opera di salvezza”.

Venerdì 16 novembre 1951
“La piena del Po ha assunto proporzioni veramente catastrofiche. Commossa solidarietà del Parlamento agli abitanti delle zone alluvionate”.

Venerdì 11 ottobre 1963
“L’onda della morte. Una catastrofe inimmaginabile. Cadaveri dappertutto, ma molti non avranno mai sepoltura. Il disastro e’ avvenuto in pochi minuti: una valanga liquida è scesa fulminea dalla diga per la frana di un intero costone del Monte Toc”.

Domenica 6 novembre 1966
“l’Arno decresce, l’Adige e il Tagliamento rompono. Desolazione e carestia a Firenze e Venezia, Trento, il Friuli e mezza Toscana allagati. L’Italia impreparata a difendersi dalle alluvioni, ma la previsione di questi fatti, con descrizione di cause note da molto tempo e con proposte di rimedi, la troviamo in relazioni scritte già anni or sono da esperti universitari e da ingegneri del genio civile. Il Parlamento nel 1962 approvò la Legge dei Fiumi lasciando le cose al punto in cui sono”.

Martedì 29 aprile 1986
“Valanghe e alluvioni nel Nord Italia. Continua l’andata di maltempo con piogge in pianura e nevicate in montagna. Numerosi i paesi isolati dalla slavina nelle valli. Ancora straripati i laghi Maggiore e d’Orta. In piena Ticino, Sesia e Dora”.

Per non dimenticare l’alluvione del Sarno 1998, Genova 2014, Livorno 2017 e tante altre vicende drammatiche.
La storia più recente ce la ricordiamo e vorremmo non si ripetesse.

LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
Il cuore oltre la siepe

Lanciare il cuore oltre la siepe non usa più. Forse non abbiamo più un cuore in grado di essere lanciato e non ci sono più siepi che valga la pena scavalcare. Siamo tutti dei burocrati del quotidiano, con i piedi ben piantati per terra, notai dell’esistente. I circospetti della vita, sacerdoti dell’aurea mediocritas. Il massimo è inventare un’app, far partire una start up.
Entusiasmarsi, innamorarsi delle idee, avere prospettive, avere visioni, apparire alla madonna, come scriveva Carmelo Bene, sono tutte cose rischiose per i manager della noia. Meglio inventare l’usato che rischiare il nuovo.
Così ci teniamo i nostri recinti, le nostre certezze, il nostro rovistare nei cassetti delle solite cose. I cassetti già riempiti e ordinati che forniamo alle nuove generazioni perché si abituino a fare come noi, come prima di noi gli altri, perché è sempre l’esperienza del passato a insegnare, perché si sa che il futuro non ha esperienza. È la cecità di Saramago che ci perseguita, ma sebbene lui ce l’abbia descritta non abbiamo ancora imparato a vedere. Tutto è indifferente finché il futuro non si fa presente.
Abbiamo bisogno urgente della terapia dell’utopia, abbiamo bisogno di città capaci di aprire fabbriche di idee e di occupare le piazze con i tavoli delle idee, di vincere il privato con il sociale, che nessuno sia privato della collettività, degli altri, dei loro pensieri e delle loro creatività. Senza prospettiva non si costruisce né si inventa e nemmeno si ha il diritto di mettere le mani in avanti verso il futuro. Senza utopia concreta si vede solo nebbia. Non possiamo essere ciechi di fronte alla necessità di una visione del futuro.
L’obiettivo principale, come scriveva Michel Foucault, non è di scoprire cosa siamo, ma piuttosto di rifiutare quello che siamo per poter immaginare e costruire ciò che potremmo diventare. Imitare i pensieri che possono venire in mente a un cervello creativo, ecco quello che dovremmo fare. La nostra patria è il futuro, è questa carenza di spinta al futuro che ci affligge e ciò non potrà mai rendere migliori i passati che i futuri inevitabilmente diventeranno.
Intanto noi continuiamo a insegnare, a chi vivrà il futuro più di noi, il passato anziché il futuro e certo questo non potrà garantire futuri e passati migliori.
Il “non ancora”, sognare e avere nostalgia del “non ancora”. Dove sono i nostri “non ancora”, la capacità di sognare il futuro dei nostri figli? I “non ancora” che colpevolmente mancano, di cui portiamo la responsabilità, l’incapacità di costruire i progetti di vita, quei progetti di vita che non abitano le nostre scuole e le nostre istituzioni, che anzi li mortificano.
La vita non basta, la vita non ci basta più. Il respiro della vita è sempre verso il lontano, si nutre del vicino per andare lontano, se non ci fate andare lontano con le idee, il pensiero, l’invenzione, l’immaginazione, la creatività finirete per ucciderci. Non il lontano delle finzioni, ma il lontano degli obiettivi da conquistare, per crescere, per continuare a immaginare il lontano da raggiungere.
È questo che non sappiamo insegnare, è questo che non sappiamo far imparare ad apprendere ai nostri giovani chiusi sul presente delle nostre aule, chiusi al futuro che è l’unico che ci sa attendere.
Abitiamo cittadinanze che non sanno reinventarsi nell’ozio delle teste che non sono mai ben fatte e neppure ci proviamo a pensare come potrebbero essere fatte. È il nostro cancro moderno, il peggiore da sconfiggere, quello senza ricerca per guarire.
Le uniche luci che si accendono sono quelle delle strade nel buio delle nostre notti spente alle luci umane sospettosamente spiate dai led delle nostre tecnologie.
Mentre cresce la solitudine digitale, sempre più quella sociale reclama d’essere sconfitta. Reclama di colmare i vuoti, di scrivere negli spazi bianchi, di liberare le potenzialità individuali e collettive.
C’è chi vive con lo shock del futuro, sono i tanti mestatori di paure, i sequestratori dei pensieri e delle idee. Sono i nemici dell’utopia, quelli che non saprebbero come sopravvivere alla collisione con il domani. Se non avessimo da sempre pensato ai futuri possibili, l’umanità non avrebbe mai conosciuto il progresso. Ora la sfida che abbiamo di fronte è però quella di lavorare per i futuri preferibili, rispetto ai futuri probabili.
Non c’è niente di peggio che viaggiare soli con la propria ombra perché porta a dimenticare la meta e dimenticare la meta, come sottolineava Nietzsche, è la stupidaggine più frequente che si possa fare. Noi è questa stupidaggine che stiamo commettendo.