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Giorno: 14 Settembre 2017

Epidemia di chikungunya nel Lazio, l’appello di Regione Emilia-Romagna, Avis e Fidas ai donatori di sangue: “Chiediamo uno sforzo straordinario per far fronte all’emergenza”

Da Ufficio stampa

L’obiettivo è raccogliere 500 unità di sangue alla settimana finché sarà necessario, da destinare alla capitale. L’assessore Venturi: “Da sempre in prima linea sulla solidarietà. Il nostro sistema è forte e capace di aiutare le regioni che ne hanno più bisogno”

Bologna – L’obiettivo è raccogliere 500 unità di sangue alla settimana per tutto il periodo dell’emergenza, da destinare alla capitale. Regione, Avis e Fidas lanciano un appello ai donatori di sangue dell’Emilia-Romagna: un contributo straordinario per far fronte a quanto sta accadendo in provincia di Roma, dove è in corso un’epidemia di chikungunya, malattia virale dal decorso benigno che provoca febbre alta e dolori articolari anche persistenti, trasmessa dalla zanzara tigre. Il Centro regionale sangue del Lazio ha sospeso la raccolta come misura di prevenzione dell’infezione.

“Chiediamo ai nostri donatori uno sforzo straordinario, certi che come sempre la risposta ci sarà- afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. La nostra è una regione che ha nella solidarietà uno dei principi fondamentali. Il nostro sistema è forte, da sempre capace di garantire l’autosufficienza regionale e di fornire unità di sangue alle regioni che più ne hanno bisogno. Questo è il momento di dimostrarlo”.

Le donazioni di sangue sono necessarie per consentire il mantenimento delle attività assistenziali e supportare la terapia trasfusionale e gli interventi chirurgici che altrimenti rischierebbero di essere sospesi.

Sangue. I dati dell’Emilia-Romagna
Sono 137.972 i donatori di sangue totali in Emilia-Romagna. I donatori che donano periodicamente sono 126.518. Aumentano i nuovi donatori, ovvero le persone alla prima donazione: 16.634 nel 2016 rispetto ai 14.229 dell’anno precedente (+14%). Il numero maggiore si è avuto nella fascia di età 18-25 anni (5.524). Nel 2016 le unità raccolte di sangue intero sono state 217.058, le unità trasfuse 207.542.
Dati che confermano la capacità del sistema regionale di essere autosufficiente e di riuscire anche a fornire unità di sangue alle regioni che più ne hanno bisogno: 2.945 quelle inviate nel 2016. Nei primi mesi del 2017 sono già state inviate 1.957 unità di sangue ad altre regioni.

Weekend a Ferrara: Street Pizza e Vino & Musica

Da FEshion Coupon

PIZZA STREET 2017
Pioggia e temporale in via Voltapaletto lo scorso weekend!!
Le pessime condizioni metereologiche non hanno consentito il completo svolgimento della manifestazione “Pizza Street” nel weekend 8-10 settembre.
Dopo un bellissimo venerdì SOLD OUT ed un sabato che prometteva al meglio con tutti i tavoli prenotati, la manifestazione è stata sospesa il sabato sera stesso con l’arrivo improvviso della pioggia (prevista solamente per la domenica), che ha fatto dileguare quasi tutti i 220 prenotati del turno delle 21.30 (quasi perché 90 “impavidi” hanno scelto di rimanere per cenare con l’ombrello sotto la pioggia o direttamente in pizzeria, o riparandosi sotto i gazebo).
Si recupera quindi venerdì 15 settembre per un’ultima serata di Pizza e Musica nel cuore del centro storico di Ferrara
Ricordiamo che l’evento, patrocinato dal Comune di Ferrara e realizzato in collaborazione con la Pizzeria “Andrea&Lauretta”, consiste in una “pizzata” in strada cui si potrà accedere con un ticket che, al costo di soli 12€, comprende:

• aperitivo di benvenuto
• una pizza servita al tavolo con una bibita
• un dolce della gelateria “L’era glaciale”
• un omaggio floreale (offerto da Roverati Giardini)

Per i più piccoli invece ci sarà la possibilità di acquistare il ticket ridotto al costo di 6€, comprensivo di:
• pizza Baby
• bibita
• gelato

Venerdì sera si esibiranno “I Muffins” con una pizza da favola”: le colonne sonore Disney saranno le protagoniste di questa serata all’insegna della magia. “La Bella e la bestia”, “Frozen”, “La Sirenetta” a “Aladdin” sono solo alcuni dei titoli dei cartoni che verranno affrontati e che vi faranno tornare bambini. E se siete già bambini via aiuteranno a non crescere mai

Per prenotare è sufficiente chiamare al numero 3495878324 indicando l’ orario prescelto

Vino&Musica
16 Settembre 2017
“FEshion Eventi”, dopo il successo delle prime tre edizioni (durante le quali sono
state registrate migliaia di presenze e in poche ore), ripropone la manifestazione
“Vino&Musica” in via Mazzini, un percorso eno-gastronomico itinerante, finalizzato
a valorizzare una delle più belle zone di Ferrara, il “Ghetto Ebraico”.
L’evento, patrocinato dal Comune di Ferrara e dall’ “Ais- Associazione Italiana
Sommelier – sezione Emilia Romagna”, è realizzato con il supporto di molte attività
commerciali della via (facenti parte dell’ “Unione Operatori Commericiali via
Mazzini”) e in collaborazione con rinomate aziende agricole locali, proprio per
esaltare il concetto di territorialità.
La manifestazione si svolgerà sabato 16 settembre dalle 17 alle 23 e prevede la
collocazione, lungo la via, di stand adibiti alla degustazione di vini di diverse cantine
e 3 stand di aziende gastronomiche che provvederanno alla distribuzione dei piatti a
base di prodotti tipici locali.
Ai clienti verrà proposto un ticket di 7€ (con possibilità di avere il ridotto a soli 5€
tramite un coupon scaricabile sul sito www.feshioncoupon.it) che comprende la
degustazione di 3 calici di vino (a scelta tra le cantine presenti: Mariotti, Verginese,
De Bacco, Carputo, Paolini, Longanesi, Corte Madonnina, Castello di Meleto, La
Confina, Tenuta Garusola, Podere Riosto, Corte Beneficio) e 3 piatti della tradizione
(degustazione di Cappellacci di zucca preparati e cotti al momento da “Missione
Mattarello”, una tartina con il tartufo offerto da “La Bottega del Tartufo” e un
assaggio di salumi offerti dal supermercato “Metà”).
Tali ticket potranno essere acquistati nei 2 “INFO POINT” collocati all’inizio e alla
fine di Via Mazzini. Ogni cliente inoltre riceverà un calice di vetro (da restituire alla
fine della degustazione) con apposito porta-calice (da conservare per ricordo
dell’evento).
Vino, cibo, ma anche tanta buona musica. La manifestazione sarà infatti arricchita
dalla presenza della scuola di musica ferrarese “Musi Jam” ,i cui allievi si
Feshion Eventi di Marangella Mirko – Via Ripagrande, 84 – 44121 Ferrara – P.I: 01936400389 –
CF: MRNMRK85B02E205G – www.feshioneventi.it – direzione@feshioneventi.it – tel. 349-5878324
dislocheranno lungo via ricreando tre differenti punti musica.
Durante l’evento verranno raccolti fondi per le associazione “ALT” e“ADO”,
quest’ultima presenzierà con un banchetto dove poter acquistare dolci e sfiziosità.
Si ringraziano le attività della zona che hanno aderito all’iniziativa
Tabaccheria Fioresi Ansaloni Quello Giusto Stranger Ferrara I cover Brera Nara Intimo Donna Ferrara
Via Mazzini 109 J Nicholas Metà Supermercati La Bottega del Tartufo Happyness Teatro Nuovo Camomilla
e gli altri partner che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento (IdroService, EstenseMotori e MyEnglish School).
Un ringraziamento va anche alla “Fioreria Mattia” che si occuperà degli allestimenti
della via e della realizzazione dei palloncini a grappolo d’uva.
Buon cibo, ottimo vino e splendida musica: il mix perfetto per trascorrere l’ultimo
sabato d’estate tra le bellezze della città Estense.
Per info e prenotazioni chiamare al 3495878324

Torna il Beer garden Fe: birre tradizionali e tante altre prelibatezze da gustare al suono di musica di qualitá

Da Ufficio Stampa Borgo San Luca

Il 15, 16, 17 e il 22, 23, 24 settembre, torna l’appuntamento ferrarese che ha come protagonisti il divertimento e la buona musica!

La Giostra del Borgo e la Contrada San Luca, scendono in campo con la seconda edizione del BEER GARDEN FE che, nelle sei serate previste da programma, trasformerà il Giardino presso l’Ippodromo di Ferrara in location a tutto ROCK con gruppi musicali di provata esperienza che si alterneranno sul palco. La eterogeneità dei generi accanto alla spiccata popolarità dei tributi proposti, garantirà divertimento ed interesse per un pubblico di tutte le età. I “Giullari”(storica band ferrarese con potentissimo repertorio hard rock dagli anni ’70 ai giorni nostri), i “Roxy Bar”(tribute band di Vasco Rossi capace di proiettare l’ascoltatore sotto il palco del concerto più bello del rocker di Zocca) e i “Queen Vision” (spettacolare tribute band dei Queen la cui riproduzione sonora dei bravissimi musicisti e la somiglianza spiccata nell’aspetto e nella voce del leader, fanno di questa band un tributo fedelissimo della famosa band inglese) saranno i protagonisti del primo weekend di manifestazione; i “60 Lire” (band che propone un divertentissimo repertorio delle più belle canzoni degli anni ’60 in Italia spingendo il pubblico più o meno giovane ad una irrefrenabile voglia di ballare), i “Ligabusi” (tribute band del popolarissimo Luciano Ligabue capace di riprodurre le più belle canzoni del rocker di Correggio garantendo motivi di una vera esaltazione da concerto rock) e “Ali Nere” (repertorio interamente dedicato ai Nomadi, dalle canzoni di Augusto Daolio fino alle più recenti dopo la sua scomparsa) saliranno invece sul palco nel secondo weekenkd. E per gli amanti dell’intramontabile mito a due ruote di ogni epoca, appuntamento venerdì 22 settembre con anche il raduno del VESPA Club di Ferrara. Ricche e gustose inoltre le specialità proposte in cucina: tra gli Hamburger spiccano nomi come “The White Duke” o “The King” o il “The Boss”, non mancheranno poi le piadine farcite, i piatti a base di salsiccia, stuzzicheria varia e soprattutto le proposte vegetariane per rispondere a tutti i tipi di esigenze. E come non citare la protagonista indiscussa? La “birra”! Chiara, bionda, rossa, doppio malto, alla spina o in bottiglia e anche senza glutine!
L’appuntamento è quindi nei weekend del 15, 16 e 17 e 22, 23 e 24 settembre dalle ore 19:00 nel Giardino della Giostra del Borgo presso l’Ippodromo di Ferrara per salutare l’estate ferrarese 2017 con ottima birra, buon cibo e grande musica! Entrata libera ed inizio concerti alle ore 21.30.
PROGRAMMA CONCERTI – INIZIO ORE 21:30: Venerdì 15 settembre: GIULLARI Sabato 16 settembre: ROXY BAR Domenica 17 settembre: QUEEN VISION Venerdì 22 settembre: 60 LIRE Sabato 23 settembre: LIGABUSI Domenica 24 settembre: ALI NERE

Visita guidata con conversazione sul tema “Giorgio Bassani e la casa della magnolia”

Da Fondazione Giorgio Bassani Ferrara

Sabato 16 settembre, alle ore 16.00, a Casa Ariosto, via Ariosto 67, nei nuovi spazi della Fondazione Giorgio Bassani che ospitano una mostra fotografica sulla casa di Cisterna del Follo 1, avrà luogo, in concomitanza con la “Festa del libro ebraico2017”, la visita guidata con conversazione sul tema “Giorgio Bassani e la casa della magnolia”.

La voce registrata di Giorgio Bassani che legge e commenta la sua poesia “Le leggi razziali” accoglierà i visitatori, mentre Paola Bassani, figlia dello scrittore, Silvana Onofri, presidente dell’Associazione Arch’è e il fotografo Paolo Zappaterra, li accompagneranno nella visita. Letture dell’attrice Gioia Galeotti.

Numerosi sono i ferraresi e i viaggiatori che vanno alla ricerca della mitica casa della magnolia resa famosa della poesia “Le leggi razziali”, quella magnolia che, piantata nel 1939 nel cortile interno della casa di via Cisterna del Follo 1, tuttora “fuoresce oltre i tetti circostanti”.

Una piccola lapide apposta sulla facciata della casa ricorda che Bassani l’ha abitata, ma l’interno, profondamente modificato dopo la vendita avvenuta nel 1993, non è aperto al pubblico e solo le parole di Bassani, alcune sequenze del film di Vittorio De Sica, gli ormai storici scatti di Paolo Zappaterra del 1989 e le istantaneee di famiglia con gli arredi dalla casa, permettono di conoscere un luogo bassaniano spesso sottovalutato o frainteso.

Quattro delle istantanee esposte in un unico pannello sono acquisizioni recenti della Fondazione: la prima, dei primi anni ’50 (dono di Ranieri Varese), mostra Claudio Varese, Dora e Valeria Bassani con la bassotta Mimì nel giardino di casa Bassani e testimonia il legame d’amicizia che ha legato il grande studioso e critico Claudio Varese alla famiglia Bassani e particolarmente a Giorgio, di cui Claudio Varese è stato, fin dagli anni di formazione dello scrittore, amico, guida e punto di riferimento essenziale nelle sue scelte politiche e lettererarie. Le altre tre, scattate il 4 marzo 1974, giorno del compleanno di Bassani, sono pervenute, come racconta Paola Bassani, in modo singolare: ”Nella primavera del 2008… Valerio Cappozzo (Assistant Professor of Italian, University of Mississippi), arriva a Parigi, da Bloomington, e mi consegna una busta affidatagli dal professor Edoardo Lèbano, contenente lettere, foto – persino una poesia manoscritta, Dal Campus – di mio padre: un insieme di documenti assolutamente preziosi e relativi alla sua esperienza di Visiting Professor, svoltasi appunto a Bloomington…“

La mostra rimarrà aperta fino al 1 ottobre, da martedì a domenica 10:00–12:30 / 16:00–18:00, ingresso gratuito.

INFO: mail: arche.ferrara@gmail.com; cell. 3400773526; 3311055853

Terzo settore. Presto la legge regionale per aggiornare la disciplina. Zappaterra (Pd): “Anticipiamo l’attuazione della riforma nazionale”

Da Partito Democratico

Terzo settore. Presto la legge regionale per aggiornare la disciplina

Zappaterra (Pd): “Anticipiamo l’attuazione della riforma nazionale rivedendo la governance e gli strumenti di partecipazione alla concertazione locale”

“È iniziato il percorso di consultazione delle diverse Commissioni dell’Assemblea Legislativa sul progetto di legge “Disposizioni per la ridefinizione, semplificazione e armonizzazione delle forme di partecipazione dei soggetti del Terzo Settore alla concertazione regionale e locale”. Oggi siamo partiti dalla Commissione Cultura e Formazione, dove il progetto ha ricevuto il via libera unanime di tutti i consiglieri” riporta Marcella Zappaterra, relatrice di maggioranza della legge.

“Con questa norma anticipiamo l’attuazione della riforma nazionale del Terzo Settore. – prosegue la consigliera – Una realtà che in Emilia-Romagna è estremamente radicata e vitale. Si contano infatti ad oggi 3077 organizzazioni di volontariato e 3993 associazioni di promozione sociale attive in una molteplicità di ambiti e capaci di garantire anche servizi essenziali per i cittadini”.

Il progetto di legge prevede in generale una revisione del sistema di governance dei soggetti del terzo settore, sia a livello regionale che locale, per ridefinire i rapporti con le istituzioni pubbliche e introdurre misure di semplificazione e armonizzazione nelle forme di partecipazione alla concertazione regionale e locale.

“È stata proprio la Conferenza regionale del Terzo Settore a chiedere alla Regione alcuni passaggi di revisione della governance dei soggetti del terzo settore. – riporta Zappaterra, che riassume le principali novità che la legge regionale introdurrebbe – La proposta prevede in particolare l’unificazione degli Osservatori regionali delle associazioni di promozione sociale e di quello del volontariato in uno unitario e paritetico oltre alla creazione di una unica Assemblea del terzo settore emiliano-romagnolo. Inoltre risulterebbero soppressi i Comitati Paritetici provinciali, composti da rappresentanti degli enti locali e delle organizzazioni di volontariato sostituendoli con organismi associativi unitari. Questi diverranno gli interlocutori degli enti locali sui temi della programmazione delle politiche di interesse del terzo settore, in particolare in ambito sociale”.

Ferrara. Il Giardino delle Duchesse. Come lo vorresti? apertura straordinaria, mostra e dibattito sul futuro dello storico spazio

Da SBArcheo Ufficio Stampa

Associazione Culturale Il Turco e Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara in collaborazione con Comune di Ferrara.
Giardino delle Duchesse ingresso da piazza Repubblica DOMENICA 24 SETTEMBRE, dalle ore 15.00 alle 19.00
Il Giardino delle Duchesse. Come lo vorresti?
Apertura straordinaria, mostra dei progetti di restauro e confronto pubblico sul futuro dello storico spazio del Giardino delle Duchesse

Domenica 24 settembre, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, il Giardino delle Duchesse di Ferrara viene eccezionalmente aperto al pubblico dalle 15 alle 19 per presentare i progetti di restauro realizzati dai partecipanti al laboratorio Giardino OPS e per discutere con la città su quale dovrebbe e potrebbe essere il futuro sviluppo di questo spazio tanto prezioso quanto depauperato da lunghi anni di chiusura e abbandono.

L’iniziativa vuole coinvolgere istituzioni, residenti e commercianti del centro storico nel recupero e la valorizzazione di un luogo non solo di grande rilevanza storica e architettonica ma anche ricco di potenzialità, essendo oltretutto uno spazio verde a poca distanza dalla piazza principale di Ferrara.

Il Giardino delle Duchesse venne realizzato sul finire del Quattrocento per Eleonora d’Aragona e Margherita Gonzaga, per volere di Ercole I d’Este: i documenti dell’epoca lo descrivono come un angolo di paradiso, ricco di aiuole di bosso, piante medicinali e ornamentali, alberi da frutto e una magnifica fontana dorata. Dell’antica magnificenza restano oggi solo vaghi ricordi, come le tracce dei grandi archi a tutto sesto e di una loggetta.

Attualmente il giardino ospita strutture di cantiere: quale sarà il suo destino quando questi lavori saranno conclusi? Cosa diventerà? Quali sono i propositi dell’amministrazione e le necessità e i desideri dei ferraresi?

Per parlarne e raccogliere opinioni e proposte, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Bologna, l’Associazione Culturale Il Turco e il Comune di Ferrara invitano tutti gli interessati al restauro di questo spazio al confronto aperto che si terrà dalle 17 alle 19 con la mediazione dell’architetto Keoma Ambrogio. L’incontro è preceduto dall’illustrazione dei progetti di restauro, realizzati a maggio dai gruppi di lavoro che hanno partecipato al laboratorio Giardino Ops, organizzato in occasione del festival Interno Verde.

http://www.archeobologna.beniculturali.it/mostre/gep_2017.htm

Partecipazione UniFe alla prossima Fiera Remtech

Da Ufficio Trasferimento Tecnologico unife

HP SOLAR A REMTECH

Il progetto di ricerca dell’Ateneo estense, che si occupa di decontaminazione delle acque dalle sostanze organiche e di produzione di idrogeno, nonché dell’analisi costi-benefici di questa innovazione, sarà presentato alla prossima edizione di Remtech, fiera dedicata alla bonifica dei siti contaminati, alla protezione e alla riqualificazione del territorio che si terrà presso Ferrara Fiere dal 20 al 22 settembre 2017.

Ferrara, 8 settembre 2017 – Anche il progetto HPSolar, finanziato dal POR FESR Emilia-Romagna, sarà presente alla prossima edizione di Remtech (www.remtechexpo.com/it) con un proprio stand espositivo, per presentare questa ricerca a imprenditori, aziende, istituzioni, organizzazioni che si occupano di gestione della risorsa idrica e di energia, quindi in particolare le multitutility.

Partecipano al progetto i laboratori Terra&Acqua Tech e TekneHub dell’Università degli Studi di Ferrara, in collaborazione con il Gruppo Hera e Italia Energia srl. I ricercatori di Terra&Acqua Tech si stanno occupando della realizzazione dei dispositivi per la decontaminazione delle acque potabili e la depurazione delle acque reflue, accoppiati alla produzione elettrolitica di idrogeno. Illaboratorio TekneHub invece curerà lavalutazione economico-tecnologica dell’innovazione, come analisi dei costi ma anche la stima dei benefici anche a carattere ambientale. A questo indirizzo è possibile registrarsi gratuitamente all’evento: http://185.36.72.97/remtech/

Il prof. Carlo Alberto Bignozzi del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche, Leader del Progetto HPSolar,coordinatore del team di ricercatori UniFe, afferma: “È importante sottolineare come la ricerca e l’innovazione possano contribuire a risolvere importanti problematiche ambientali quali la rimediazione delle acque contaminate trovando soluzioni sostenibili che siano anche altamente efficienti dal punto di vista energetico e riducano la produzione di scarti e residui di processo”.

La prof.ssaLaura Ramaciotti, Prorettrice delegata del Rettore alla III Missione e ai Rapporti con il territorio, nonché referente per il Laboratorio TekneHub, così commenta la partecipazione all’evento: “Il progetto HPSolar, coerentemente con la strategia di specializzazione intelligente (S3) della Regione, vuole fornire un significativo contributo nell’ambito della sostenibilità economico-ambientale. Raccogliendo gli interventi di una molteplicità di attori rilevanti nell’ambito dell’oggetto di studio (Università, Tecnopoli, imprese e multiutility), riesce a porre particolare attenzione sull’impatto socio-economico che i prototipi sviluppati apportano al contesto regionale di riferimento.”

Il Gruppo Hera – uno dei più grandi gestori di servizio idrico in Italia, multiutility orientata all’innovazione tecnologica –partecipa a questo progetto che si propone di mettere a punto una tecnica di trattamento delle acque più efficiente dal punto di vista energetico e potenzialmente efficaceanche per la rimozione di eventuali contaminanti emergenti.

Scuola. Al via domani l’anno scolastico 2017/18: prima campanella in Emilia-Romagna per 548mila alunni, quasi 52mila insegnanti e oltre 14.300 collaboratori scolastici

Da Ufficio stampa

Prima campanella in Emilia-Romagna per 548mila alunni, quasi 52mila insegnanti e oltre 14.300 collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici.
Il presidente Bonaccini a Mondaino (Rimini) e Carpi (Modena) per i complessi scolastici riqualificati e ampliati, l’assessore Patrizio Bianchi all’Istituto Aldini Valeriani Sirani di Bologna. Il video messaggio agli studenti dell’assessore regionale alla Scuola

Bologna – Prima campanella in Emilia-Romagna. Tornano a scuola domani i 548 mila alunni, 362 dirigenti scolastici, 51.749 insegnanti e 14.320 collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici impegnati nel sistema regionale.
Un saluto e un augurio a tutti gli studenti e i docenti giunge dall’assessore regionale alla Scuola, Patrizio Bianchi, contenuto in un video messaggio pubblicato oggi sul sito della Regione: “L’inizio della scuola deve essere un momento gioioso perché si ritorna insieme, si ritrovano gli amici degli anni passati e se ne incontrano dei nuovi: bisogna vivere la scuola come un momento di comunità, perché le persone che si incontrano nella scuola poi rimangono di riferimento per tutta la vita. La scuola- aggiunge l’assessore- è il luogo in cui si deve apprendere e in cui si deve insegnare, e questa capacità è oggi straordinariamente importante. Oggi ci sono una quantità di strumenti per comunicare, e questo può aprire anche a modi nuovi di apprendere. Ma la scuola ora serve più di prima, perché serve per orientarsi, serve per avere le idee e le parole per dirlo. Perché a volte non basta un tweet, bisogna avere le parole e quelle ce le insegnano i secoli di letteratura e di storia che abbiamo alle spalle”.
E domani, nel giorno d’inizio del nuovo anno scolastico, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, sarà alle 8,30 a Mondaino, in provincia di Rimini (via Fonte Leali) all’inaugurazione del complesso recentemente riqualificato che ospita la scuola elementare “Don Sebastiano Sanchini”, la media “Fratelli Cervi” e la materna “Luigi Carnevali”. Alle 11 si recherà poi a Carpi (Modena), all’istituto tecnico commerciale Meucci (via Sport 3), per l’inaugurazione della nuova palazzina con 15 aule, ampliamento realizzato grazie a un contributo di 1 milione e 680mila euro, attraverso i mutui Bei 2015, nell’ambito del piano regionale per l’edilizia scolastica.
L’assessore Patrizio Bianchi sarà invece presente alle ore 9,30 a Bologna all’istituto Aldini Valeriani Sirani (via Bassanelli 9), assieme al direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna, Stefano Versari, dove si parlerà di nuove tecnologie per la didattica per l’inclusione degli studenti

Comacchio: all’ufficio postale da oggi si può prenotare il proprio turno allo sportello anche per il giorno successivo e il ritiro di raccomandate e pacchi in giacenza

Da Poste Italiane

Il servizio è attivo anche negli uffici postalidi Comacchio e San Giuseppe

Comacchio, 14 settembre 2017–Anche negli ufficipostali di via Don Minzoni a Comacchio e di viale Lido di Pomposa a San Giuseppe di Comacchio, dotato del nuovo gestore attese (sono 12 in tutta la provincia di Ferrara),adesso si può prenotare il proprio turno sia per il giorno corrente che per quello successivo, per tutti i tipi di servizi compreso il ritiro di posta raccomandata e pacchi.E’ questa la novità dell’App Ufficio Postale, l’applicazione che permette di utilizzare molti dei servizi di Poste Italiane tramite Smartphone e Tablet.
La nuova funzionalità di ritiro di raccomandate e pacchi in giacenza è semplicissima: basta inquadrare con la fotocamera il codice a barre contenuto nell’avviso, o digitare manualmente il codice,e l’App indicheràlo stato della spedizione. In particolare sarà possibile conoscere la data a partire dalla quale la raccomandata o il pacco potranno essere ritirati,l’ufficio postale dove si trovano in giacenza e,soprattutto, prenotare direttamenteil ticket che dà accesso al proprio turno allo sportello.
L’App Ufficio Postale, gratuita su Google Play e Apple Store,contribuisce quindi a ridurre i tempi di attesa della clientela, è pensata per tutti i cittadini e non occorre essere intestatari di conto Banco Posta o carte Postepay.

Fabbri e Lodi (ln): “Modonesi non invalidi l’operazione: i militari servono alla gad”

Da Lega nord

Lunedi’ sit in di protesta davanti alla prefettura

“I militari sono stati mandati a Ferrara per ripulire il quartiere Gad: destinarli ad altro uso significa rischiare di invalidare l’intera operazione”.

Così Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna interviene sull’ipotesi di destinare i militari inviati a Ferrara dal governo, al presidio di obiettivi sensibili, come ipotizzato dall’assessore alla Sicurezza di Ferrara Aldo Modonesi e non all’intervento nel quartiere Gad.

“L’obiettivo più sensibile di Ferrara è il quartiere Gad, come ha sottolineato lo stesso questore Antonio Sbordone. Il Pd non vuole rassegnarsi all’evidenza dell’errore commesso e pur di non ammettere di aver sbagliato preferisce lasciare, ancora una volta la zona in mano alla criminalità”.

Anche “i residenti si sono dichiarati favorevoli all’intervento e tra questi ci sono addirittura le famiglie di immigrati che abitano in zona e che avevano già da tempo segnalato la pericolosità della criminalità nigeriana che spadroneggia nell’area”, aggiunge Fabbri “ci chiediamo quindi quali siano gli impedimenti che il Pd vede all’operazione”.

Per domani (venerdì) è previsto l’incontro del Comitato per la sicurezza e per lunedì la Lega Nord annuncia un sit in di protesta sotto la sede della Prefettura: “Siamo pronti a manifestare il nostro dissenso, insieme ai cittadini, se dovesse passare la linea di Modonesi”, aggiunge Nicola Lodi segretario Lega Nord Ferrara. “Non utilizzare i militari per la Gad provocherebbe l’ennesimo grave danno alla città che ha la possibilità per la prima volta di risolvere davvero un problema gravissimo da anni”.

La presenza dell’esercito “non vale solo come fondamentale presidio e come sostegno alle forze dell’ordine locali, ma è anche un messaggio forte che lo Stato vuole mandare alla criminalità. Se il Pd non capisce questo dimostra una volta di più di non essere in grado di governare, nemmeno quando si tratta di gestire azioni coordinate da un governo dello stesso colore politico”.

Vaccini. In Emilia-Romagna il 92,4% dei bambini già in regola

Da Ufficio stampa

Oltre 171.600 hanno completato l’intero ciclo vaccinale previsto per accedere a nidi e materne. Circa 14.000 (7,6%) quelli convocati dalle Aziende sanitarie per ultimare le vaccinazioni o i richiami mancanti. Venturi: “La macchina sta funzionando bene, le forze messe in campo per informare le famiglie sono servite. Tanti servizi e professionisti disponibili per dare risposta ai genitori ancora dubbiosi”
I dati per provincia. Dall’assessore alle Politiche per la salute una raccomandazione: “La documentazione attestante lo stato vaccinale del bambino deve essere consegnata alle scuole per l’infanzia”

Bologna – In Emilia Romagna il 92,4% dei bambini (nati dal 2012 al 2016) è in regola con le 9 vaccinazioni obbligatorie e gratuite – la varicella, infatti, è obbligatoria per i nati dal 2017 – previste dalla legge per poter frequentare le scuole d’infanzia, ovvero nidi e materne. 171.660 bimbi su un totale di 185.665 hanno completato l’intero ciclo vaccinale e i richiami stabiliti.
Sono invece circa 14.000 (7,6%) i bambini richiamati per concludere il ciclo delle vaccinazioni. Nella maggior parte dei casi manca il vaccino Mpr (morbillo-parotite-rosolia) e la terza dose di esavalente (difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B, emofilo B). Alle famiglie è già stata inviata direttamente a casa la lettera con il relativo appuntamento per effettuare le vaccinazioni o i richiami mancanti.
I nati nell’anno 2017 stanno ricevendo dalle Aziende sanitarie le regolari convocazioni previste dal calendario vaccinale, pertanto non sono soggetti a recuperi o richiami e quindi non rientrano nel conteggio complessivo.

“Le forze messe in campo per informare le famiglie sono servite e la macchina sta funzionando bene- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Aver approvato una legge regionale prima ancora di quella nazionale ci ha avvantaggiato, consentendoci di mettere a disposizione dei genitori tanti strumenti per informarsi e arrivare preparati con la certificazione già ad inizio anno. Le Aziende sanitarie- aggiunge l’assessore- hanno fissato le prenotazioni per i bimbi che ancora non sono in regola, comunicando data e luogo dell’appuntamento con una lettera a casa. Siamo fiduciosi che anche i genitori più dubbiosi possano convincersi che si tratta di una battaglia fatta per la tutela e la salute di tutti, a partire dai più piccoli e più esposti, come i malati cronici, gli immunodepressi, coloro che sono affetti da patologie oncologiche. Questi dati, uniti al complessivo aumento della copertura vaccinale in tutta la regione, ci dicono che siamo sulla strada giusta”. Infine, una raccomandazione da parte dell’assessore: “Ricordo ai genitori che la documentazione attestante lo stato vaccinale del bambino, inclusa quella spedita dall’Azienda Usl, deve essere consegnata alle scuole per l’infanzia”.

I dati sul territorio
Dai dati elaborati attraverso l’Anagrafe vaccinale della Regione e aggiornati al 30 giugno 2017, emerge questo quadro rispetto al numero di bambini in regola. Piacenza: 91,6%; Parma: 93,5%; Reggio Emilia: 93,8%; Modena: 93,4%; Bologna: 93%; Imola: 93,6%; Ferrara: 92,6%; Ravenna: 94,4%; Forlì: 91,5%; Cesena: 90%; Rimini: 84,2%.

Aumenta la copertura vaccinale in regione
L’analisi delle coperture vaccinali dei bimbi nati nel 2014 e nel 2015 al 30 giugno 2017 rispetto alla situazione rilevata sei mesi prima (dicembre 2016) registra un aumento complessivo in Emilia-Romagna. Precisamente, per le vaccinazioni contro difterite-tetano-polio-epatite​ B l’aumento è di oltre un punto percentuale a distanza di poco più di sei mesi dall’approvazione della legge regionale: la copertura, per i bimbi nati nel 2014, è passata dal 92,4% del 31 dicembre 2016 al 93,5% del 30 giugno 2017; per i nati nel 2015, nello stesso periodo si è passati dal 95,8% di copertura al 96,6%. Ancora più consistente l’aumento – più di 3 punti percentuale – della copertura del vaccino anti morbillo-parotite-rosolia, analizzata per i bimbi nati nel 2014: si è passati dall’87,2% al 90,7%. Dati in crescita, quindi, ma comunque nella grande maggioranza dei casi al di sotto della soglia di sicurezza del 95%, fissata dall’Organizzazione mondiale della sanità, motivo che spinse appunto la Regione a varare la legge sull’obbligo vaccinale, misura poi estesa a livello nazionale e anche per le scuole dell’obbligo.

I servizi messi in campo per informare le famiglie
La Regione ha realizzato una campagna di informazione/comunicazione e specifici siti con tutte le informazioni utili, dove sono anche pubblicate alcune risposte alle domande più frequenti: www.ascuolavaccinati.it; http://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccinazioni-infanzia-e-adolescenza.
È possibile inoltre scrivere all’indirizzo email infovaccinazioni@regione.emilia-romagna.it, curato da un gruppo di esperti della Regione e delle Aziende sanitarie, e chiamare il numero verde regionale 800.033.033, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18, il sabato dalle 8.30 alle 13.

Documentazione da presentare a scuola (0-16)
Sulla base della legge n.119/2017 e successive circolari ministeriali, a scuola va presentata: idonea documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni; oppure idonea documentazione sull’esonero dalla vaccinazione o sul rinvio per motivi di salute; oppure idonea documentazione sull’esonero per immunizzazione da malattia naturale; oppure prenotazione dell’appuntamento o della richiesta di vaccinazione presso l’Azienda Usl (o autocertificazione della stessa).
È consentito, nel caso in cui i genitori non siano in possesso della documentazione comprovante la vaccinazione, presentare un’autocertificazione e poi, entro il 10 marzo 2108, la relativa certificazione

OGM: La sentenza della corte di giustizia UE superata da nuova legislazione. Non servono alla nostra agricoltura

Da Ufficio stampa

La sentenza Corte di Giustizia europea è superata dalla nuova legislazione che consenteagli Stati membri di vietare la coltivazione di OGM anche a tutela della biodiversità e della qualità delle produzioni tipiche del Made in Italy.

Quasi 8 cittadini su 10 (76 per cento) si oppongono oggi al biotech nei campi che in Italia sono giustamente vietati in forma strutturale dalla nuova normativa. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ divulgata in occasione della sentenza emessa dalla Corte di giustizia europea sul caso di un agricoltore del 2014, che si riferisce ad un quadro normativo ormai passato e del tutto superato.

L’Italia – sottolinea Coldiretti – è infatti tra la maggioranza dei Paesi membri dell’Unione che ha scelto di vietare la semina di Ogm sulla base della direttiva Ue approvata nel 2015. “Per l’Italia gli organismi geneticamente modificati in agricoltura non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico del Made in Italy” afferma il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello. L’agricoltura italiana – prosegue Coldiretti – è diventata la più green d’Europa con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop/Igp che in Emilia Romagna sono rappresentati da 44 prodotti a denominazione d’origine e 387 prodotti iscritti all’Albo nazionale dei prodotti tipici. Si tratta di prodotti – ribadisce Coldiretti regionale – che salvaguardano tradizione e biodiversità, che si concretizzano nella leadership del numero di imprese che coltivano biologico, nella più vasta rete di aziende agricole e mercati di vendita a chilometri zero, che non devono percorrere lunghe distanze con mezzi di trasporto inquinanti, ma anche con la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e con la decisione – conclude la Coldiretti – di non coltivare organismi geneticamente modificati, come avviene peraltro in 23 Paesi sui 28 dell’Unione Europea. Il modello dell’agricoltura italiana avrebbe quindi molto da perdere con l’introduzione della coltivazione in pieno campo di colture modificate geneticamente, consegnandosi al poteredelle multinazionali che governano il mercato delle sementi e dei mezzi tecnici, togliendo libertà di scelta sia agli agricoltori che ai consumatori. Secondo Coldiretti è necessario al contrario rafforzare la ricerca sulle caratteristiche genetiche che molte varietà di piante naturalmente possiedono, e che soprattutto i frutti di questa ricerca siano messi a disposizione non di pochi colossi della chimica, ma di tutto il mondo agricolo, per rispondere in modo adeguato agli adattamenti climatici ma anche alla richiesta di cibo di qualità, buono e sicuro.

agr. Riccardo Casotti

Responsabile Stampa Coldiretti Ferrara

Saluto del sindaco per la ripresa della scuola

Da Sindaco di Ferrara

“Ragazzi e ragazze ci siamo: si ricomincia con la scuola. So bene che difficilmente il primo giorno diremo apertamente che è bello rivederci e ritrovare ritmi, luoghi, persone e persino i profumi della scuola eppure sono certo che, almeno in parte, sarete d’accordo con me: ci è mancato qualcosa in questi mesi.

Oltre le suggestioni, ci è mancato per qualche mese quel sentirsi parte di un a cosa più grande che non vogliamo ancora chiamare società, ma che ci piace di più riconoscere come gruppo, insieme di facce e di incontri che non ci lasciano più troppo a lungo soli.

Quella cosa che, con i gesti quotidiani della sveglia, della bici o del bus , delle lezioni e delle ricreazioni, dei compiti e delle ore in palestra ci fa riconoscere come parte di qualcosa.

Attenzione, in questo crescere assieme, a non perdere quello che in ciascuno di voi c’è di originale, ma attenti anche che siamo tutti tenuti a far fruttare il meglio che c’è in noi: non c’è mano più sporca di quella che rimane in tasca, intelligenza più viva di quella che si misura con le sfide che ci stanno attorno e non solo con gli integrali o le equazioni, o ancora forza più potente di quella che solleva dalla disperazione chi ci vive vicino.

Certo questo non lo leggerete su quella autostrada costellata di pubblicità che è il web, ma piuttosto lo potrete sperimentare con un po’ di pazienza, magari sfogliando un libro che rispetti i vostri pensieri e non sopprima la vostre fantasie, o con un po’ di compassione che vi allarghi le braccia fino a ricomprendere storie diverse ed a perdonare gli errori che sono di tutti, anche nostri.

Insomma buona fortuna; riprende la scuola, fate un grande passo, ma la direzione, impercettibilmente, la scegliete voi ogni giorno: “On the road” direbbe Kerouac.

Tiziano Tagliani, Sindaco “

Semplificazione amministrativa. Una piattaforma telematica unica per i servizi alle imprese

Da Ufficio stampa

Attività produttive, edilizia, sismica e ambiente: dal prossimo anno l’invio e la gestione delle pratiche sarà online e da un unico punto di accesso, con una modulistica uguale per tutta l’Emilia-Romagna. L’assessore Costi: “Primi in Italia a garantire alle imprese uno strumento capace di abbattere i tempi legati alla burocrazia”
Bologna- Attività produttive, edilizia, sismica e ambiente. Le imprese avranno a disposizione un’unica piattaforma telematica per accedere ai servizi della Regione: dall’invio alla gestione delle pratiche si potrà fare tutto online, con una modulistica unica sull’intero territorio, collegandosi a un solo sito. E’ quanto stabilito da una delibera di Giunta, approvata in questi giorni: entro la fine di novembre tutti i Comuni utilizzeranno il nuovo sportello attività produttive (Suaper), mentre sarà garantito entro aprile 2018 l’accesso unitario.
Dopo la prima fase di avvio di Suaper realizzato da Lepida spa e attivo dall’aprile scorso con oltre 200 Comuni utilizzatori e oltre 5mila pratiche già presentate, parte così la seconda fase che garantirà agli enti locali uno strumento utile al processo di semplificazione amministrativa per le imprese e i loro intermediari.
“Siamo i primi in Italia a realizzare un sistema simile- commenta l’assessore regionale a Attività produttive e Ricostruzione post sisma, Palma Costi-, che nasce grazie al buon lavoro di squadra tra le strutture della Regione e la collaborazione degli enti locali. E’ un ulteriore tassello per migliorare i rapporti di lavoro tra pubblica amministrazione e mondo delle imprese. Un impegno che rientra nella volontà di questa Giunta di sostenere il lavoro in tutte le sue forme, anche con strumenti capaci di abbattere i tempi legati alla burocrazia per velocizzare e agevolare chi deve presentare una pratica e seguirne l’iter”.
La nuova piattaforma, che sarà realizzata da Lepida spa attraverso una gara già bandita su Consip (centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana), rientra nelle azioni previste dall’Asse 2 del Por Fesr 2014-2020 “Sviluppo dell’Ict e attuazione dell’Agenda Digitale”. Il portale unico riunirà Suaper, SideER per l’edilizia, Sis per la sismica e Aia per l’ambiente e garantirà, attraverso un processo integrato e omogeneo per l’Emilia-Romagna, una piattaforma, anche con funzioni di back office, per assolvere gli obblighi normativi e per offrire un servizio semplice e all’avanguardia per imprese e professionisti

Copparo – Il Sabato di San Venanzio

Da Comune di Copparo

Sabato 16 settembre alle 17.00, presso la Chiesa di San Venanzio (Copparo), si conclude la rassegna 2017 de “Il sabato di San Venanzio”, organizzata dalla Biblioteca Comunale in collaborazione con il Centro Studi Riccardo Bacchelli. Andrà in scena “Giobbe, storia di un uomo semplice”, di e con Roberto Anglisani, in cui si narra della vita sofferta di un umile ebreo, Mendel, e della sua famiglia. Roberto Anglisani dà voce a tutti i pensieri dei protagonisti, alle paure, alle speranze e alla disperazione, alle preghiere e alle rivolte. “Giobbe” – romanzo perfetto di Joseph Roth – diventa così un racconto teatrale tragicomico proprio come la vita, dove si ride e si piange, si prega e si balla, si parte, si arriva e si ritorna, si muore in guerra e si rinasce. Con testo e regia di Francesco Nicolini, l’opera è stata premiata al Festival I teatri del sacro 2017 (Ascoli Piceno).
Al termine aperitivo a Km zero. La partecipazione è libera e gratuita.
Per informazioni: 0532-864633 oppure biblioteca@comune.copparo.fe.it

Raccolta rifiuti: nella zona a nord dell’asse Giovecca-Cavour arriva il nuovo cassonetto per l’indifferenziato dotato di calotta

Da Ufficio stampa

Inizialmente si potrà conferire liberamente al cassonetto dell’indifferenziato, senza necessità di utilizzare la tessera. La calotta si aprirà semplicemente premendo un pulsante.

Continua la realizzazione del progetto messo in campo da Comune di Ferrara e Hera, che prevede, entro il 2017, il completamento della riorganizzazione delle isole ecologiche di base nel comune di Ferrara e il collocamento del nuovo cassonetto dell’indifferenziato dotato di calotta.

L’obiettivo del progetto è arrivare al 70% di raccolta differenziata.
Le recenti normative in materia di rifiuti introdotte dalla Legge Regionale n.16/2015 e il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti impongono di raggiungere l’importante obiettivo del 70% di raccolta differenziata entro il 2020.

Ferrara si sta preparando a raggiungere questo traguardo e per ottenerlo ha introdotto una nuova modalità di raccolta che è stata sperimentata nell’autunno del 2016 a Pontelagoscuro con risultati positivi (raggiunto il 70% di raccolta differenziata). Il nuovo sistema di raccolta coinvolgerà, nel 2017, tutto il territorio comunale, per poi arrivare all’applicazione della tariffa puntuale a partire dal 2018.

Il progetto, da venerdì 15 settembre coinvolgerà zona a nord dell’asse Cavour-Giovecca. Il completamento è previsto entro il mese di settembre.
Progressivamente nelle isole ecologiche di base il cassonetto dell’indifferenziato tradizionale verrà sostituito con il cassonetto a calotta.
Si inizierà con il quartiere di XXV Aprile, poi sarà la volta delle vie: Porta Po, Biagio Rossetti, Porta Mare e zone limitrofe, poi verranno coinvolte: Piazza Ariostea, via Palestro e zone limitrofe e, infine, le vie Montebello e Mortara e zone limitrofe. Per ora saranno esclusi Viale Cavour e Corso Giovecca.

I nuovi contenitori, presentano la calotta integrata nel cassonetto e le operazioni di apertura si effettuano attraverso un sistema elettronico che prevede il semplice appoggio della tessera al lettore per ottenere, in automatico, l’apertura della calotta. Per la chiusura invece sarà sufficiente utilizzare la leva. La calotta avrà una capacità di accogliere sacchetti dei rifiuti da 30 litri.

Per aiutare i cittadini coinvolti a familiarizzare ulteriormente con i nuovi contenitori, inizialmente sarà consentito conferire liberamente ai cassonetti dell’indifferenziato, senza necessità di utilizzare la tessera per aprire la calotta, ma semplicemente premendo un pulsante. Tale periodo di “prova” avrà una durata limitata. Successivamente i cassonetti potranno essere utilizzati solo con la Carta Smeraldo e il pulsante di libera apertura verrà disattivato.

Pertanto, si invitano i cittadini che ancora non avessero ritirato la tessera dei servizi ambientali (Carta Smeraldo), a recarsi all’eco sportello allestito in via Boccaleone, 19, a Ferrara, fino al 30 settembre, con orario continuato dalle ore 8.30 alle 20.30, dal lunedì al sabato. L’erogazione dei biglietti numerati dell’eliminacode terminerà alle ore 20.15, ovvero 15 minuti prima dell’orario di chiusura dello sportello.

Successivamente la Carta Smeraldo potrà essere ritirata presso l’eco sportello che sarà aperto dal 4 al 31 ottobre, presso la tensostruttura allestita nel parcheggio scoperto dell’Ipercoop Le Mura, con orario continuato dalle ore 8.30 alle 19.30, dal lunedì al sabato.
A chi va senza appuntamento, si consiglia di presentarsi allo sportello durante il pomeriggio, quando minore è l’afflusso degli utenti. L’eventuale smarrimento della tessera va segnalato presso gli sportelli temporanei, su indicati.

Il Comune di Ferrara è fra i primi comuni dell’Emilia Romagna ad attuare il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti con gli obiettivi di ridurre la quantità di scarti indifferenziati e migliorare la raccolta differenziata e il recupero. Sfide importanti, verso un’economia circolare, che consentono alla comunità di ottenere vantaggi sia in termini ambientali che di equità sociale e che necessitano del contributo di ogni cittadino.

Due wiki-gite a Ferrara e Comacchio nel progetto “Wiki Loves Monuments”

Da Ufficio stampa

VI edizione del concorso fotografico internazionale di “Wiki Loves Monuments” nato con lo scopo di documentare e valorizzare le principali emergenze artistiche ed architettoniche delle nostre città. Parallelamente a tale concorso vengono sempre ideate alcune passeggiate fotografiche destinate a cittadini e turisti che intendono contribuire nel documentare e diffondere in rete il patrimonio artistico-culturale delle proprie regioni. Per quanto riguarda il nostro territorio sono in programma nel weekend due wiki-gite sabato 16 a Comacchio e domenica 17 settembre a Ferrara. Il tour fotografico in programma nella città estense consentirà di esplorare il Palazzo Costabili, cinquecentesca dimora tradizionalmente attribuita al Duca di Milano Ludovico Sforza, ma che appartenne, in realtà, al suo segretario, personalità di spicco della corte Estense a cui è intitolato. Sarà l’occasione per documentare e diffondere la memoria rinascimentale dello scalone, dei capiteli tra i più belli del rinascimento italiano e del ricco loggiato del lato meridionale del cortile che s’affaccia sul vasto parco esterno recentemente restaurato. La wiki-gita si focalizzerà in particolar modo proprio sull’affascinante Giardino di Mezzogiorno, splendido esempio di architettura rossettiana di inizi Cinquecento, consentendo di scoprirne anche corti, loggiati e spazi solitamente non accessibili al pubblico. L’appuntamento è alle ore 15 presso il Museo Archeologico Nazionale. A Comacchio, invece, l’itinerario include anche il settecentesco Ospedale degli Infermi, oggi sede del Museo del Delta Antico, nuovo museo archeologico della città e del territorio deltizio. Entrambe le passeggiate sono gratuite previa iscrizione obbligatoria al sito http://wikilovesmonuments.wikimedia.it/wikigite-2017-iscrizioni/

OGM: Coldiretti, no di 8 italiani su 10, nuove norme li difendono

Da Ufficio stampa

Sentenza Corte di Giustizia superata da nuova legislazione. In Emilia Romagna tutelati, tra gli atri, 44 prodotti a denominazione di origine e 387 prodotti tipici.

Quasi 8 cittadini su 10 (76 per cento) si oppongono oggi al biotech nei campi che in Italia sono giustamente vietati in forma strutturale dalla nuova normativa. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ divulgata in occasione della sentenza emessa dalla Corte di giustizia europea sul caso di un agricoltore del 2014 che si riferisce ad un quadro normativo ormai passato e del tutto superato. L’Italia – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – è infatti tra la maggioranza dei Paesi membri dell’Unione che ha scelto di vietare la semina di Ogm sulla base della direttiva Ue approvata nel 2015. “Per l’Italia gli organismi geneticamente modificati in agricoltura non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico del Made in Italy” afferma il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello. L’agricoltura italiana – prosegue Coldiretti regionale – è diventata la più green d’Europa con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop/Igp che in Emilia Romagna sono rappresentati da 44 prodotti a denominazione d’origine e 387 prodotti iscritti all’Albo nazionale dei prodotti tipici. Si tratta di prodotti – ribadisce Coldiretti regionale – che salvaguardano tradizione e biodiversità, che si concretizzano nella leadership del numero di imprese che coltivano biologico, nella più vasta rete di aziende agricole e mercati di vendita a chilometri zero, che non devono percorrere lunghe distanze con mezzi di trasporto inquinanti, ma anche con la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e con la decisione – conclude la Coldiretti – di non coltivare organismi geneticamente modificati, come avviene peraltro in 23 Paesi sui 28 dell’Unione Europea.

Scuola: Con l’inizio delle lezioni riparte il progetto corretta alimentazione

Da Ufficio Stampa

In Emilia Romagna più di 4 consumatori su 10 (43%) hanno fatto acquisti direttamente dagli agricoltori. È quanto risulta da una stima di Coldiretti regionale nei primi sei mesi del 2017. Il dato è in linea con il settimo rapporto su “Gli Italiani e l’agricoltura” realizzata da Fondazione UniVerde e Ipr Marketing in collaborazione con Coldiretti e Fondazione Campagna Amica da cui risulta che il 90% dei consumatori vorrebbe avere un mercato di agricoltori vicino casa per avere più possibilità di scelta e di acquisto. Il rapporto ha rilevato che il 78 % degli italiani ritiene che gli agricoltori svolgano un ruolo positivo rispetto all’ambiente perché fanno manutenzione del territorio contro frane e allagamenti, impediscono la cementificazione, coltivano biologico, danno lavoro, tengono viva la tradizione agricola.
È anche da questi dati che prende le mosse con l’avvio dell’anno scolastico 2017-2018 il programma di Educazione alla Campagna Amica promosso da Coldiretti Donne Impresa che da oltre dieci anni coinvolge migliaia di alunni delle scuole dell’infanzia e le primarie e secondarie di primo e secondo grado di tutta l’Emilia Romagna, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale.
Il programma quest’anno avrà per tema: “Un tempo per ogni cosa. I ritmi dell’agricoltura come guida ad una corretta alimentazione e al rispetto dell’ambiente”. L’obiettivo è avvicinare bambini e ragazzi al mondo agricolo e rurale per favorire la conoscenza della stagionalità dei prodotti, i sani stili alimentari, il consumo consapevole del cibo, il rispetto e la tutela dell’ambiente.
Con l’aiuto di esperti di Coldiretti Educazione alla Campagna Amica intende promuovere nelle scuole la cultura del territorio e far riscoprire il ruolo dell’agricoltura sia per la gestione dell’ambiente, sia per la produzione dei prodotti tipici, che nella nostra regione può contare su 44 prodotti a denominazione d’origine e 387 prodotti iscritti all’albo nazionale dei prodotti tradizionali.
Alle scuole che aderiranno al progetto verranno distribuiti una dispensa con approfondimenti e spunti operativi sulla stagionalità delle produzioni agricole, il benessere e l’importanza della ciclicità delle colture. Su richiesta degli insegnanti potranno essere organizzati nell’arco dell’anno incontri in classe con gli esperti di Coldiretti, produttori agricoli e visite guidate in aziende agricole, fattorie didattiche e farmer’s market.
L’attività formativa si concretizzerà con elaborati (disegni, testi, audiovisivi) con cui le scuole parteciperanno al concorso di Campagna Amica che premerà i migliori lavori, prima a livello provinciale e poi in una finale regionale.

Valore economico contro valori sociali: quattordici lavoratori de Il Germoglio a rischio

L’Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro.
(Costituzione della Repubblica Italiana, Art. 1, comma 1)

L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.
(Costituzione della Repubblica Italiana, Art. 41)

Quanto vale la dignità di 14 lavoratori? Quanto vale l’occasione di riscatto per 10 persone disabili che attraverso il lavoro riprendono in mano la propria vita, danno il proprio contributo alla famiglia e alla società in cui vivono?
25.000 euro. Questa è la differenza fra l’offerta economica della ditta di Roma che ha vinto e quella della Cooperativa Sociale ferrarese Il Germoglio, che ha perso per una manciata di decimali l’appalto di un servizio che gestiva da 12 anni, dal 2005.
Da fine settembre Fabio, Marino, Antonella, Marzia, Melissa, Amin, Stefania, Giuseppe, Sergio, Marco, Gladis, Alessio, Laura e Veronica non sanno che ne sarà di loro.

La gara d’appalto è quella per la fornitura, per conto dell’Asl, di ausili protesici ai cittadini del territorio di Ferrara che ne hanno bisogno e ne hanno diritto: letti, carrozzine, deambulatori e altri articoli.
“Tutti i soggetti che si sono presentati erano profit e non ferraresi, Il Germoglio era l’unica cooperativa sociale e l’unica realtà del territorio”, spiega il presidente Biagio Missanelli. Nessuna irregolarità, chiarisce subito Missanelli, e la gara non seguiva nemmeno il tanto vituperato criterio del massimo ribasso, ma quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa. “La nostra offerta si è classificata prima sul criterio della qualità, che valeva il 60% del punteggio, mentre la ditta di Roma su questo aspetto è arrivata ultima. Per quanto riguarda il criterio del prezzo, che valeva il 40% del totale, noi siamo arrivati terzi, mentre la Srl romana prima”. 300.000 euro la base d’asta della gara, 225.000 l’offerta economica dell’impresa di Roma, 250.000 l’offerta della Cooperativa sociale Il Germoglio.
“Dal punto di vista delle procedure e dei dati oggettivi è tutto regolare”, ripete Missanelli, che però contemporaneamente afferma che oltre la forma c’è la sostanza. “L’Asl ha peccato di superficialità perché ha trattato questo servizio come una qualsiasi fornitura”, non considerando il valore sociale sia per chi riceve il servizio come utente – 16.000 persone in 12 anni – sia per chi lo fornisce come lavoratore, persone seguite dal Dipartimento di Salute Mentale e ad altri servizi della stessa Asl, oltre ai Servizi Sociali.

Il presidente de Il Germoglio e i lavoratori si pongono alcune domande.
Dodici anni di collaborazione non valgono nulla? “I primi anni, ai tempi di Erba Voglio, fornivamo il servizio come attività di volontariato, attraverso una convenzione, poi è venuto l’appalto”, ricorda Missanelli con una punta di amarezza.
I risultati raggiunti in questi anni dal punto di vista della qualità e della sostenibilità del servizio non valgono nulla? Dieci persone, sulle quattrodici che ora vedono a rischio il proprio posto di lavoro, hanno una disabilità superiore al 50% e hanno fornito un servizio ineccepibile: hanno consegnato gli ausili in magazzino o direttamente nelle case di chi non poteva ritirarli, spiegando ai diretti interessati o ai familiari o ai badanti in modo semplice l’uso, per esempio, del sollevatore o del deambulatore. Inoltre, grazie al loro lavoro, “l’Asl è stata l’azienda più virtuosa in ambito regionale con l’89% di ausili usati recuperati”, rivendicano Il Germoglio e i lavoratori.
L’inclusione, l’autonomia, la dignità di queste persone non valgono nulla? Questi quattordici lavoratori non chiedono assistenza, “rivendicano la dignità conquistata attraverso il proprio lavoro”, “sono formati e hanno le competenze per svolgere il proprio lavoro”, sottolinea con forza Missanelli. Alcuni hanno rinunciato alla pensione per avere lo stipendio e con questo stipendio mantengono le loro famiglie, perché spesso è l’unica entrata mensile: “uno di loro, sessantenne, mantiene se stesso e la moglie, un’altra ragazza, insieme al fratello precario, sosteneva i genitori e il fratello disabile, e questi sono solo due casi”, spiega il presidente de Il Germoglio.

Ora tutte queste situazioni sono a rischio perché “sebbene l’appalto preveda una clausola sociale, questa vale nella misura in cui il committente, cioè l’Asl, decide di farla valere”.
Ecco perché la cooperativa e i sindacati chiedono a gran voce che l’Asl e la ditta romana che ha vinto l’appalto prendano l’impegno di “riassorbire questi lavoratori”. Per questo motivo, dichiara Biagio Missanelli unitamente alla dirigenza di Confcooperative Ferrara “faremo sentire la nostra voce attraverso la stampa, andando nelle piazze, facendo appelli. Tutto quello che serve, senza stancarci, per dare un’impronta etica e sostenibile al nostro lavoro, per noi e per chi dovrà subire in futuro la rigidità del principio di concorrenza contro il principio del buon senso, del principio del massimo risparmio contro il principio del valore pubblico di un servizio, del principio della globalizzazione contro il principio della territorialità”.

Caccia. Conferma l’apertura della stagione venatoria domenica 17 settembre

Da Ufficio stampa

Caselli: “Con le piogge di inizio mese superata la situazione di criticità per la fauna selvatica. Le norme dell’Emilia-Romagna sono già più restrittive di altre Regioni”
L’annuncio nel corso della seduta odierna della Commissione Politiche economiche dell’Assemblea legislativa. Le limitazioni in vigore nelle prime due settimane di apertura per la fauna stanziale, quella migratoria e gli uccelli acquatici. Intensificata la vigilanza nelle zone interessate da incendi.
Bologna – Nessun rinvio dell’inizio della stagione di caccia 2017 in Emilia-Romagna, la cui apertura ufficiale è quindi confermata per domenica prossima 17 settembre dopo la pre-apertura dello scorso 2 settembre, e restano in vigore tutte le limitazioni stabilite dal calendario venatorio regionale nei Siti di interesse comunitario (Sic), nelle Zone di protezione speciale (Zps) e nelle aree percorse questa estate da incendi. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’Agricoltura e Caccia, Simona Caselli, nel corso della seduta odierna della Commissione Politiche dell’Assemblea legislativa regionale“.
“Non è vero– ha ribadito l’assessore- che siamo insensibili agli appelli lanciati nelle settimane scorse dalle associazioni ambientaliste, tanto è vero che come Giunta regionale stavamo seriamente valutando il possibile posticipo dell’apertura o, in alternativa, la riduzione dell’orario di caccia. Tuttavia dopo le piogge di inizio settembre e in considerazione delle previsioni meteo di medio periodo che parlano di ulteriori precitazioni in arrivo, riteniamo che non vi siano più le condizioni per adottare un simile provvedimento in quanto la situazione di criticità per la fauna selvatica dovuta alla siccità appare superata”.
“Inoltre– ha aggiunto Caselli- ricordo che rispetto ad altre Regioni il nostro calendario venatorio stabilisce precise limitazioni nelle prime due settimane di avvio della stagione venatoria, con quattro giornate – 17, 21, 24 e 28 settembre – in cui la caccia alla fauna stanziale è consentita solo fino alle ore 13 e fino al tramonto esclusivamente per la fauna migratoria. Infine per l’avifauna acquatica il divieto di caccia antecedente il 1° ottobre è già in vigore in più del 95% delle zone umide del territorio regionale”. L’assessore ha infine annunciato che sarà intensificata la vigilanza nelle zone interessate da incendi.

Mostra “Il suono dei luoghi – Il suono del silenzio” di Franco Marrocco

Da Fabula FineArt

Franco Marrocco riconosciuto maestro dell’arte contemporanea italiana, oggi direttore della Accademia delle Belle Arti di Brera – Milano sarà presente all’ apertura della mostra che FabulaFineArt ha onore di portare come prima esposizione della stagione 2017-2018.
Sabato 16 settembre 2017 alle ore 18.00 la Galleria FabulaFineArt presenta Il suono dei luoghi – il suono del silenzio, personale di Franco Marrocco a cura di Vittoria Coen e Annamaria Restieri. La mostra raccoglie gli ultimi tre anni di ricerca dell’artista, improntata sulla sperimentazione di impasti cromatici, trasparenze e di interazioni materiche evocatrici di sentimenti naturalistici, suggestioni liriche indefinite e mutevoli che si estendono come materia/immateriale ma nello allo stesso tempo percepibile e tattile. Il recente ciclo pittorico è il risultato di un lento processo di sedimentazione e decantazione di visioni e sonorità naturali. Tra gli ampi territori, i coraggiosi cromatismi convivono con i delicati equilibri di superfici dipinte. In un ritmo, di volta in volta differente, si dipanano i segni casuali e le forme leggiadre della natura. Nei giochi intricati di erbe ed arbusti che tracciano una texture tutta nuova ed originale, l’artista percepisce la sincronicità dei richiami naturali.
“I lavori che Franco Marrocco presenta in galleria – precisa il direttore artistico Giorgio Cattani – pur mantenendo una loro dimensione legata alla natura, portano dentro di loro mappature di territori urbani. Tali carpiture, fanno riflettere sull’intreccio che sempre avviene tra la potenza generatrice ed il rapporto con lo spazio di vita vissuta”.
“L’eco del bosco – sottolinea Vittoria Coen – è l’eco di una natura che diventa anti-natura nelle prospettive assemblate di moduli di grandi, medie e piccole dimensioni, realizzati in straordinari effetti di campiture cromatiche sovrapposte con vere e proprie velature. Il suono del silenzio – il suono dei luoghi, rappresenta un’apparizione fenomenologica diversa da quella che vediamo in natura. In mostra la selezione delle opere riflette la volontà dell’artista di dialogare con lo spazio dai bianchi ai rossi ai neri. Bianchi che non sono bianchi, neri e rossi che non sono tali[…].”
“Franco Marrocco – rivela Annamaria Restieri – lavora in spazialità geometrizzate, in sezioni distinte e accostate in un unico quadro o su opere singole tenute insieme da un ritmo compositivo di volta involta differente aperto a varie soluzioni possibili. Se da un lato le superfici appaiono pervase da bianche e raffinate gradazioni dall’altro sono trafitte da violente insorgenze scure, meri limiti quanto corpi plastici che incombono sul terreno quasi ‘sacro’ della rappresentazione.”

Ad accompagnare la mostra il catalogo a cura di Vittoria Coen e Annamaria Restieri edizioni Fabula.

Una vita in giostra: tra presente e futuro/2

SEGUE (leggi qui la 1° puntata)

“Nel 1960 a Bosco Mesola mio padre si affrettava a ritirare la giostra perchè stava arrivando un temporale. Proprio in quel momento sopraggiunge un gruppo di uomini provenienti dal bar che gli chiede di fare un giretto sui’ calci in culo’. Dopo tante insistenze mio padre accetta, ma proprio mentre il gruppo di amici, resi allegri dal bere, giravano sui seggiolini scoppia il diluvio. ‘Ferma, ferma’ dicono a mio padre, ma lui niente. Dopo aver effettuato i giri programmati il gruppo, ormai fradicio di pioggia, scende dalla giostra e chiede spiegazioni “Vedete – dice mio padre – vi ho fatto fare il numero di giri per i quali avete pagato e in più vi ho fatto passare la sbronza”.

Ride Gianni ricordando uno dei tanti episodi, buffi e divertenti, capitati vivendo al seguito della giostra. “Come quella volta che ho detto scherzosamente a una mia cliente, in stato interessante, che giustamente saliva sulla giostra per tenere il figlioletto ancora piccolo ‘Visto? Con un solo biglietto fate il giro in tre’. ‘E no Gianni – mi ha detto – siamo in quattro!’. Aspettava due gemelli’. Tanti ricordi belli, ma anche episodi meno piacevoli da ricordare. “Nel 1987 al mare hanno dato fuoco alla giostra ed io e la mia famiglia abbiamo perso tutto. Però, sempre uniti, io, mia moglie Anna e le mie figlie Barbara, Stefania ed Eva ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo ricominciato da zero. La fiera iniziava di venerdì e noi, il sabato pomeriggio, avevamo già ricomprato una nuova giostra e aperto l’attività proprio per non darla vinta a chi ci aveva fatto uno sgarro così grave”.

Gianni conosce tutti per nome: lavorando in giostra da quando era un ragazzino, i nonni e i genitori dei bambini che fanno la fila per avere una caramella sono stati tutti suoi clienti. Ha visto uomini e donne crescere e il quartiere Gad cambiare. “Dal 1963 al 1967 ci fermavamo con la giostra nello spiazzo di fianco alla chiesa Beata Vergine Addolorata, dove ora sorgono l’asilo e la scuola elementare, costruita nel 1968. In seguito alla loro costruzione ci siamo trasferiti in questa piazzetta, che all’epoca non aveva nome, ma era conosciuta come la piazzetta di Paolo V. Qui si teneva un mercato rionale: frutta, verdura, merce per la casa. Dove c’è ora la gelateria, invece, sorgeva una fabbrica di ghiaccio: erano in tanti che, ancora sprovvisti di frigorifero, compravano il ghiaccio per conservare gli alimenti. Prima degli anni Cinquanta il quartiere aveva poche costruzioni: via Fortezza è stata costruita nel 1958, così come le palazzine di via Castel Tedaldo”.
Sul finire degli anni Cinquanta, infatti, Ferrara conosce il boom del mattone e il proliferare delle banche. Ad affiancare una economia prevalentemente agricola ci sono sempre più industrie. I quartieri si espandono cambiando il volto della città. “Un tempo non si parlava di circoscrizioni, ma c’erano i rioni ‘governati’ da un delegato del sindaco – ricorda Gianni – L’Acquedotto, insieme a Piazza Ariostea, è sempre stato un punto di riferimento per i bambini: un tempo c’erano anche le macchinine a pedali per fare un giro intorno all’anello”.

Dal 1993, anno in cui la giostra ha preso stabilmente posto in piazza nella piazzetta Paolo V, ora Remigio Da Ronche, Gianni ha avuto un punto di osservazione non solo sulla trasformazione del quartiere, ma anche sui cambiamenti che hanno interessato la famiglia. “Un tempo la famiglia era di tipo tradizionale: la mamma stava in casa e il pomeriggio portava i suoi bambini al parco e a fare un giro in giostra. Ora la società è cambiata ed entrambi i genitori devono lavorare. Sono sempre di più i nonni che tengono i nipoti dalla mattina alla sera. Il 40% dei miei clienti è ormai separato e il bambino frequenta la giostra accompagnato certi giorni dalla mamma e altri dal papà. Quello che è rimasto immutato nel tempo è la capacità di creare coesione. Ora che la nostra società è multirazziale vedo che la giostra è l’occasione per fare quattro chiacchiere anche tra etnie diverse”.

La giostra e il quartiere Gad nei discorsi del giostraio sono due realtà quasi inscindibili. La sua giostra è una realtà in un quartiere che troppo spesso è vittima di generalizzazioni. “Tante volte mi capita che persone mi dicano di aver visto delle case da acquistare qui in zona e di averci rinunciato per tutto ciò che del quartiere viene detto in tv. Si parla sempre di Gad, ma il quartiere così detto si estende da Piangipane al Doro. Ci sono zone indubbiamente problematiche, quelle intorno alla stazione, piazza Castellina, Corso Piave angolo IV Novembre. Di riflesso la gente vede in negativo tutta la zona, ma si può criminalizzare un quartiere tanto esteso per questo? Tante famiglie hanno paura di venire all’Acquedotto, dicono che ci sono gli spacciatori. Quattro tizi in bicicletta che si avvicinano solo se gli fai un cenno tu. Nella zona Gad ci sono tanti problemi, ma ci sono sempre stati. Negli anni Ottanta come spacciatori c’erano i nostri, specie in piazzetta Verdi, eppure non mi sembra ci fosse tanto allarmismo “.

La famiglia Da Ronche al completo
Cerimonia di intitolazione della piazza a Remigo Da Ronche
Gianni Da Ronche e il sindaco Tagliani alla cerimonia

Gianni si batte perchè la piazzetta intitolata nel 2016 a Remigio Da Ronche, ‘unico giostraio ferrarese dell’epoca’ – “una gioia indescrivibile per me e tutta la mia famiglia” confessa – venga intesa come uno spazio tranquillo per bambini e famiglie. E non passa giorno che non condivida sui social foto di ordinarie scene di vita quotidiana del quartiere: le mamme e i bambini, i nonni con i nipoti. Un gelato e un giro in giostra, quatto calci al pallone all’Acquedotto. Non è il far west che tanti vogliono farci credere. Congedandomi gli chiedo del futuro del mestiere del giostraio: sarà capace di arrivare indenne alle generazioni future, sempre più sviate dai mezzi tecnologici rispetto alla vita reale. “Il mestiere di giostraio potrà sopravvivere,  ma a tre condizioni – riflette Gianni – La prima è che lo spettacolo viaggiante sappia essere competitivo così come altre forme di divertimento sorte di recente, festival della birra o le innumerevoli sagre. Prima eravamo un intrattenimento di tipo popolare, ora invece la maggior parte delle giostre è troppo caro. In secondo luogo serve un aiuto da parte delle amministrazioni comunali. Si potrebbe pensare di riportare le giostre vicino al centro cittadino, anche per periodo di tempo limitato, così come avviene per la giostra di Natale in piazzetta comunale. In terzo luogo lo Stato deve tornare a considerare lo spettacolo viaggiante nella sua funzione di aggregazione sociale. Servono sgravi fiscali e incentivi: in piena crisi economica o offri agevolazioni sui costi di trasporto e di allaccio di acqua e gas, per dirne una, a chi viaggia al seguito di una giostra oppure decidi di farla diventare una attività imprenditoriale pura e semplice”.

La musica suona, la giostra continua a girare. ‘Altro giro altra corsa’, come nella vita. Non voglio pensare che ci sarà un tempo in cui nessun bambino ci vorrà salire.