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Giorno: 15 Settembre 2017

Intervento del Sindaco Tagliani a seguito dell’incontro odierno della Commissione per l’Ordine Pubblico per la Sicurezza

Da Sindaco di Ferrara

“ All’odierno incontro della Commissione per l’Ordine Pubblico per la Sicurezza abbiamo affrontato il tema dell’ azione,iniziata a fine agosto, che si chiama “periferia sicure”. Avendo unanimamente registrato dei positivi risultati, già da oggi riscontrabili grazie ad una maggiore intensificazione delle azioni di Polizia in area GAD, abbiamo chiesto maggiore continuità su quest’azione ancora per le prossime settimane. Anche l’arma dei Carabinieri ha manifestato la propria disponibilità qualora venissero assicurate le forze aggiuntive provvisorie che hanno già chiesto in relazione a questo intervento.

Durante l’incontro abbiamo anche esaminato quella che per ora è un sulla telefonata di conferma circa l’arrivo di 10 unità operative più due di coordinamento dell’esercito. Risorse che, come già nei 45 capoluoghi di provincia le quali vedono l’impiego dell’esercito, saranno utilizzate nel rispetto delle indicazioni operative e delle regole di attivazione di questo personale, da parte del Ministero della Difesa; presumibilmente, trattandosi di 10 unità operative, viene ipotizzata una pattuglia per tre turni, utile a coprire 18 ore giornaliere.

Dal mio punto di vista non è certamente questa la soluzione al problema della GAD, come non possiamo parlare di militarizzazione della GAD, come qualcuno paventa.

Quello che invece si é convenuto è che la soluzione, o perlomeno il tentativo più coerente ed efficace per la soluzione delle problematiche legate all’area della stazione, é determinata dalla accettazione da parte del Ministero degli Interni di quel rafforzamento delle forze di polizia di stato chiesto congiuntamente a più riprese e che nel prossima primavera potrà essere assicurato dal nuovo concorso di polizia.

La Commissione riconosce che le dodici unità, anche se non certamente risolutive, rappresentano un alleviamento del carico di lavoro per la nostra polizia di stato, specialmente con l’apertura del Meis : ricordo che il Prefetto aveva chiesto, proprio a questo proposito, l’attivazione di una pattuglia h 24 a tutela dell’apertura del Meis, quale obiettivo sensibile, ma anche in relazionale alle sfide della città che sono la Spal in serie A, Internazionale e i diversi importanti eventi in programma a Ferrara.

Tiziano Tagliani, Sindaco”

Il tango aiuta i malati di Alzheimer | A Ferrara arriva il convegno del 21

Da Ufficio stampa

MALATTIA DI ALZHEIMER: L’ESPERIENZA FERRARESE Quando la Tangoterapia diventa prevenzione

Ferrara, 21 settembre 2017 Giornata mondiale dell’Alzheimer
Aula Magna
Ospedale di Cona
Via Aldo Moro, 8 – Ferrara

L’armonia di un piede che insegue l’altro, la pazienza dell’apprendere, il momento di ricordare. Il benessere di un abbraccio. Così la Tangoterapia aiuta la prevenzione. Per la XXIV Giornata mondiale dell’Alzheimer, l’associazione AMA – Associazione Malattia Alzheimer di Ferrara presenta il convegno regionale“LA MALATTIA DI ALZHEIMER: l’esperienza ferrarese”in collaborazione con il Centro per i Disordini Cognitivi – Reparto di Neurologia di Ferrara.

IL CONVEGNO–In programma il 21 settembre (che è anche la Giornata Mondiale dell’Alzheimer), nell’Aula Magna dell’Ospedale di Cona di Ferrara durante il Convegno verranno infatti presentatiper la prima volta i risultati scientifici del “Progetto Pilota di Tangoterapia per persone con demenza tipo Alzheimer e loro famigliari”, realizzato nei mesi scorsi a Ferrara e primo caso in Regione.La partecipazione al Convegno è gratuita e per tutte le figure di ruolo sanitario è data la possibilità di ottenere crediti formativi (ECM).

“Priorità di AMA è poter realizzare a breve altri progetti di Tangoterapia sul territorio provinciale e collaborare con altre realtà vicine, come prossimamente a Bologna – spiega la presidente dell’associazione ferrarese Paola Rossi –, perché non solo dal punto di vista psico-comportamentale, ma soprattutto da quello scientifico dell’attività motoria, il progetto pilota ha dato risultati molto positivi”.Un modello da replicare. “La Tangoterapia – continua Paola Rossi – potrebbe diventare una delle modalità con cui fare prevenzione nei casi di pazienti in fase iniziale. Per attuarla in maniera continuativa sul nostro territorio, il nostro obiettivo sarà quello di coinvolgere le strutture, istituzioni ed altre realtà già esistenti che si occupano di anziani”.

IL PROGRAMMA – Giovedì prossimo, dunque, verrà proposto un momento di formazione e aggiornamento su quella che è l’attualità nella rete organizzativa dei servizi per i pazienti affetti Alzheimer e altre patologie dementigene. Dopo gli iniziali saluti di Chiara Sapigni, assessore comunale alla Sanità, Eugenio di Ruscio, direttoresanitario dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, Angela Alvisi, presidente ASP Ferrara e Claudio Vagnini, direttore generale AUSL Ferrara, il seminario si concentrerà sulle nuove proposte di modello organizzativo, secondo i nuovi programmi regionali (con interventi di Franco Romagnoni, direttore U.O. Assistenza Anziani Responsabile Progetto Demenze all’Azienda USL di Ferrara, Daniela Gragnaniello, direttore U.O. Neurologia Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara,e Alessandro PiranidelCentro Disordini Cognitivi e Demenze di Cento, moderati da Valeria Tugnoli, direttore U.O. NeurologiaAzienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara,e Amedeo Zurlo, direttore U.O. Geriatria Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara). Seguirà una seconda parte dove verranno presentate le esperienze locali non solo nell’ambito degli interventi farmacologici (intervento di Gianluca Guerra,direttore U.O. Geriatria Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara) ma anche di quelli psico-sociali e comportamentali (intervento di Paola Milani, psicologa U.O. NeurologiaAzienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara), dove centrale nel sostegno e nel supporto ai malati e alle loro famiglie è il ruolo delle associazioni di volontariato, con interventi di Paola Rossi, presidente AMA Ferrara, sulle attività e i progetti di AMA, la psicologa Marcella Liporace “Per non Perdersi”, Marilena Patuzzo,coordinatrice infermieristica del Reparto di Riabilitazione Neuromotoria all’Istituto Auxologico Italiano di Milano, ed Elisa Mucchi, danzatrice e coreografa, che spiegheranno l’utilizzo dellaTangoterapia come attività integrativa nel trattamento delle patologie neurologiche degenerative. Moderatori della seconda parte della mattinata saranno Giovanni Zuliani, direttore U.O. Medicina InternaAzienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara,e Maria Rosaria Tola, già direttoredel Dipartimento Neuroscienzeall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara.

GLI ESITI DEL PROGETTO DI TANGOTERAPIA –Per la prima volta, il convegno darà occasione di analizzare ampiamente i sorprendenti risultati scientifici del “Progetto Pilota di Tangoterapia per persone con demenza tipo Alzheimer e loro famigliari”.Ideato e progettato da AMA Ferrara in collaborazione con il Centro per i disordini cognitivi di Ferrara (Unità operativa di Neurologia) dell’Azienda ospedaliera di Ferrarache ha selezionato patologie allo stadio iniziale di demenza del tipo Alzheimer, il percorso pilota ha visto la partecipazione di 15 coppie, suddivise in parti uguali tra pazienti e famigliari. L’intento è stato quello di sviluppare un’integrazione maggiore della persona malata all’ambiente circostante, limitandone la stigmatizzazione e l’isolamento, attraverso le tecniche del tango. Oggetto di studio sono stati il tono dell’umore, la compliance terapeutica, la possibile riduzione dei disturbi psico-comportamentali, oltre all’eventuale potenziamento dell’equilibrio e della gestione del proprio corpo, un miglioramento delle attività di vita quotidiana e del livello di autonomia.

IL CASO FERRARESE -Ferrara è stata così la prima città in Emilia Romagna a sperimentare gli esiti della Tangoterapia su persone affette da Alzheimer. Il metodo riabilitativo “Riabilitango” si fonda sull’unione tra competenze sanitariee uso di passi, figure, esercizi di tecnica e musica propri del tango argentino, che non vengono modificati, ma scelti e adattati in base alle reali potenzialità dei pazienti e alle specifiche problematiche. Tale metodo è nato nel 2012 per volontà di Marilena Patuzzo, coordinatrice infermieristica in ambito riabilitativo e docente di Infermieristica clinica nella disabilità neuropsichica all’Università degli Studi di Milano, che sarà presente al convegno.

L’ASSOCIAZIONE AMA-Fondata a scopo volontaristico nel dicembre 1998, l’Associazione Malattia Alzheimer opera sul territorio provinciale con l’obiettivo di aiutare il malato ad accedere ai servizi socio-sanitari disponibili nel Ferrarese e al contempo sostenere la famiglia lungo tutto il percorso della malattia. AMA si occupa inoltre di sensibilizzare i cittadini su questa grave sindrome e sulle problematiche ad essa connesse. Attualmente, infatti, non esiste una terapia in grado di prevenire o guarire l’Alzheimer, che rischia di diventare in futuro una delle principali forme d’invalidità. Ad oggi sono 800 mila i malati di Alzheimer in Italia, di cui 74.000 in Emilia Romagna, e il loro numero raddoppierà entro il 2050 (dati ISTAT e Organizzazione Mondiale della Sanità). AMA partecipa alla programmazione della politica sanitario-sociale ecollabora con le istituzioni, in particolare con Comune di Ferrara, Università degli Studi di Ferrara, Azienda USL di Ferrara, Azienda Ospedaliera Universitaria, ASP Ferrara e ASSP Copparo per il potenziamento della rete dei servizi.

RINGRAZIAMENTI – Il progetto di Tangoterapia è stato patrocinato dal Comune di Ferrara, con la collaborazione dell’assessore Chiara Sapigni e dell’assessore Simone Merli. Si ringraziano i partner: il presidente Gianni Artini e il coordinamento provinciale di ANCeSCAO Ferrara, il Centro Sociale Ricreativo Il Parco, il suo presidente Libero Occhiali e Milvia Migliari, ARCI Ferrara e il presidente Paolo Marcolini, ASP Ferrara e la presidente Angela Alvisi, AVIS Ferrara e il presidente Florio Ghinelli, la segreteria SPI-CGIL provinciale con Franco Stefani e Roberto Cassoli, Coop Serena di Ferrara, Lions Club Ferrara Host con presidente Orazio D’Alessio e Lions Club Portomaggiore San Giorgio con presidente Reinhold Gruber. Chi ha collaborato al progetto: Dalia Bighinati, Nicola Franceschini e Antonella Vincenzi di Telestense, Agire Sociale e la presidente Laura Roncagli, Luana Mazza del TGR, Luca Barretta e la redazione di Radio Wellness. Molti enti, amici e associazioni hanno partecipato gratuitamente a eventi per la raccolta fondi, come il teatro Comunale di Ferrara e il direttore Dario Favretti, il Circolo Amici della Musica “Girolamo Frescobaldi” con il presidente Antonio Proietti, Marco Buganza e Athos Tromboni, OrquestaTìpicaEstetango (Alberto Frignani, Federica Caselli, Carlo Alberto Bonazzi, ZakBaldisserotto, Lorenzo Bruni Pirani, Roberta Scabbia, Claudio Cedroni), Alinere, le scuole di tango Argentino: Collettivo Tango di Grazia Tartari, Tango del Angel di Cinzia Capatti e Cristiano Magri,Tango TE di Rita Grasso e Pablo Petrucci, Soft Connection di Elisa Mucchi e Marco Maretti, Daniele Pierantozzi, la Banda Filarmonica Comunale “Ludovico Ariosto” – Città di Ferrara con il Maestro Stefano Caleffi e il soprano Roberta Righi, SDT Eventi di Tony Labriola e Stefano Govoni, Associazione Pattinatori Estensi e la presidente Lara Gallini, Agostino Maiurano, Shamira Benetti, Mario Montano, CMV srl Energia Impianti e il presidente Antonio Fortini, le laureande Martina Patuzzi ed Elena Vantini, Benedetta Bischero, Anja Rossi, Elisa Mucchi, Giulia Casadio e Mauro Giorgi, Anna Rosa Fava,Riccardo Forni, direttore di Vivere la memoria, l’associazione di volontariato “lo Specchio”.

Sono intevenuti alla conferenza stampa:
– Valeria Tugnoli, Direttore U.O. Neurologia Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara,
– Amedeo Zurlo, Direttore U.O. Geriatria Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara,
– Giovanni Zuliani Direttore U.O. Medicina Interna Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara,
– Daniela Gragnaniello, Medico neurologo – U.O. Neurologia Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara,
– Paola Milani, Psicologa U.O. Neurologia Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara,
– Franco Romagnoni, Direttore U.O. Assistenza Anziani Resp. Progetto Demenze Azienda USL Ferrara,
– Chiara Sapigni, Assessore Comunale Sanità, Servizi alla Persona, Politiche Familiari di Ferrara
– Paola Rossi, Presidente AMA Associazione Malattia Alzheimer di Ferrara,
– Elisa Mucchi, danzatrice e coreografa.

movimento5stelle

Esercito, ancora una bocciatura per Modonesi e il PD

Da Movimento 5 stelle

Maggioranza allo sbando su questione sicurezza.
Proseguono gli interventi dall’alto degli Enti Pubblici, con un’altra bocciatura totale della linea del Sindaco, della Giunta e dei consiglieri del PD. Mentre la 3a Commissione perde il Presidente di SI dimissionario.
Proprio per questo, oggi ho richiesto una convocazione urgente al vicepresidente di Commissione. Il Sindaco e l’assessore Modonesi vengano subito a riferire al Consiglio comunale, indispensabile vista l’ennesima smentita pubblica e l’evidente difficoltà gestionale di questi amministratori.
Ilaria Morghen, M5S Ferrara

Fabbri (ln): “Carife: subito un fondo per le spese legali degli azionisti parte civile al processo”

Da Lega Nord

“Le associazioni dei consumatori che lottano a fianco degli azionisti nella vicenda Carife vanno sostenute: nel processo agli ex dirigenti si costituiranno parte civile ed è necessario prevedere un fondo regionale per contribuire alle spese legali”.

Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna ha depositato, una interrogazione a risposta scritta per chiedere se l’ente abbia intenzione di costituire un fondo regionale per finanziare, almeno in parte, le spese legali che le associazioni dei consumatori andranno a sostenere come parte civile contro Carife.

“La lega Nord, un anno fa, ha ottenuto dalla Regione Emilia Romagna un fondo (per il 2016 e rinnovato per il 2017) a copertura delle spese legali deipiccoli obbligazionisti azzerati dal decreto Salva Banche che hanno deciso di agire legalmente per vedersi riconosciuto parte del denaro sottratto dal crac”, spiega Fabbri.

“Ora si tratta invece di destinare denaro a sostegno delle associazioni che si costituiranno parte civile, in nome e per conto degli azionisti, esclusi, al momento da qualsiasi possibilità di ottenere un rimborso per il denaro perduto”, aggiunge il capogruppo.

Si tratta di migliaia di cittadini ferraresi che, tra la primavera e l’autunno 2011 finanziarono la banca acquistandone le azioni e che poi sono rimasti esclusi dalla possibilità di recuperare le somme: “Non è certo la soluzione definitiva, ma un atto doveroso, al netto delle responsabilità politiche del governo che ha emanato il decreto Salva Banche e del mancato controllo di Bankitalia, che ha omesso di vigilare”.

In Veneto il consiglio regionale ha deliberato, sia per il 2016 che per il 2017, mezzo milione di euro per le spese legali dei circa 200mila azionisti di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Denaro che non viene distribuito direttamente ai risparmiatori, ma utilizzato per sostenere le spese di contenzioso legale di associazioni e comitati dei cittadini che intendono intentare causa nei confronti dei vertici bancari oppure sedersi ai tavoli di conciliazione.

“Ad oggi nel ferrarese sono 664 i risparmiatori che potranno costituirsi parte civile e il numero è destinato a crescere. Le associazioni dei consumatori saranno al loro fianco, li rappresenteranno nei vari passaggi del procedimento giudiziario e le spese legali saranno ingenti”, spiega Fabbri. “La Lega sostiene e sosterrà la loro battaglia spronando il governo di varare provvedimenti per risolvere la situazione, ma intanto è fondamentale fare il primo passo coprendo le spese di chi li rappresenterà in sede di processo”. Sembra doveroso, conclude Fabbri, “che anche la Regione faccia la sua parte istituendo, alla stregua del Veneto, il fondo a copertura delle spese legali di associazioni e comitati”.

Coldiretti: con inizio lezioni scolastiche riparte il progetto campagna amica per la corretta alimentazione

Da Ufficio stampa

Il tema delle attività proposte da Coldiretti nelle scuole per l’anno 2017/18, sarà quello del “tempo per ogni cosa”, alla scoperta della stagionalità e caratteristiche dei nostri prodotti tipici e dell’ambiente nel quale lavorano e vivono gli agricoltori.

In Emilia Romagna più di 4 consumatori su 10 (43%) hanno fatto acquisti direttamente dagli agricoltori. È quanto risulta da una stima di Coldiretti regionale nei primi sei mesi del 2017. Il dato è in linea con il settimo rapporto su “Gli Italiani e l’agricoltura” realizzata da Fondazione UniVerde e Ipr Marketing in collaborazione con Coldiretti e Fondazione Campagna Amica da cui risulta che il 90% dei consumatori vorrebbe avere un mercato di agricoltori vicino casa per avere più possibilità di scelta e di acquisto. Il rapporto ha rilevato che il 78 % degli italiani ritiene che gli agricoltori svolgano un ruolo positivo rispetto all’ambiente perché fanno manutenzione del territorio contro frane e allagamenti, impediscono la cementificazione, coltivano biologico, danno lavoro, tengono viva la tradizione agricola.

È anche da questi dati che prende le mosse con l’avvio dell’anno scolastico 2017-2018 il programma di Educazione alla Campagna Amica promosso da Coldiretti Donne Impresa che da oltre dieci anni coinvolge migliaia di alunni delle scuole dell’infanzia e le primarie e secondarie di primo e secondo grado di tutta l’Emilia Romagna, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Il programma quest’anno avrà per tema: “Un tempo per ogni cosa. I ritmi dell’agricoltura come guida ad una corretta alimentazione e al rispetto dell’ambiente”. L’obiettivo è avvicinare bambini e ragazzi al mondo agricolo e rurale per favorire la conoscenza della stagionalità dei prodotti, i sani stili alimentari, il consumo consapevole del cibo, il rispetto e la tutela dell’ambiente.

Con l’aiuto di esperti di Coldiretti Educazione alla Campagna Amica intende promuovere nelle scuole la cultura del territorio e far riscoprire il ruolo dell’agricoltura sia per la gestione dell’ambiente, sia per la produzione dei prodotti tipici, che nella nostra regione può contare su 44 prodotti a denominazione d’origine e 387 prodotti iscritti all’albo nazionale dei prodotti tradizionali.

Alle scuole che aderiranno al progetto verranno distribuiti una dispensa con approfondimenti e spunti operativi sulla stagionalità delle produzioni agricole, il benessere e l’importanza della ciclicità delle colture. Su richiesta degli insegnanti potranno essere organizzati nell’arco dell’anno incontri in classe con gli esperti di Coldiretti, produttori agricoli e visite guidate in aziende agricole, fattorie didattiche e farmer’s market.

L’attivitàformativa si concretizzerà con elaborati (disegni, testi, audiovisivi) con cui le scuole parteciperanno al concorso di Campagna Amica che premierà i migliori lavori, prima a livello provinciale e poi in una finale regionale.

“Coldiretti Donne Impresa Ferrara – sottolinea la responsabile provinciale, Monia Dalla Libera – è pronta per questa nuova sfida, con il consueto entusiasmo e la certezza che anche quest’anno saranno molti i ragazzi con i quali svilupperemo, in collaborazione con i docenti, il nostro progetto, che ha tutta l’importanza di educare a concetti fondamentali per rispettare il nostro territorio e comprendere meglio l’importanza del lavoro degli agricoltori nel portare sulle nostre tavole prodotti sani, salubri e buoni, con i quali crescere meglio con gusto e senso critico. Saremo pronti – conclude – per incontri in aula, ma anche in aziende agricole, che negli ultimi anni hanno coinvolto oltre mille ragazzi, sino alla grande festa di fine anno, per condividere non solo i premi ai migliori lavori ma una bella giornata in amicizia ed allegria”.

Sabato 16 settembre a Ferrara la Piazza che accoglie

da Organizzatori

C’è una città che accoglie. Che sceglie di costruire ponti invece di innalzare muri. E’ una città impegnata ogni giorno nell’ascolto e nel dialogo interculturale. A Ferrara, a partire dall’impegno per la pace e del rifiuto di ogni forma di razzismo, è nata più di due anni fa “Ferrara che Accoglie” che raccoglie attorno a un grande tavolo decine di gruppi, associazioni di volontariato, sindacati, cooperative sociali. E insieme a loro, le tante Comunità Straniere presenti in città.
Proprio le Comunità Straniere – le loro storie, i loro canti, le loro musiche – saranno protagoniste dell’appuntamento in programma per sabato 16 settembre (dalle 15.00 alle 23.30) in piazza Castello con il nome significativo di “Piazza che Accoglie: musica, talenti e culture internazionali”. L’iniziativa, promossa da Ferrara che Accoglie, il Consiglio delle Comunità Straniere, con l’adesione e il patrocinio della Amministrazione Comunale di Ferrara, si presenta con un programma ricchissimo. Dal primo pomeriggio fino a tarda sera, sul palco e nei gazebo allestiti per l’occasione, si alterneranno dibattiti, laboratori, eventi musicali, danze, giochi, letture, presentazioni di esperienze di gruppi e associazioni impegnate nel campo dell’accoglienza e dell’integrazione.

Si parlerà, ad esempio, dei percorsi di integrazione che giovani ed adulti stranieri intraprendono una volta arrivati in Italia e in Europa. Un altro incontro sarà dedicato alla normativa che attualmente regolamenta l’ingresso e il soggiorno degli stranieri e delle difficoltà e dei limiti che queste norme impongono, condizionando fortemente l’esercizio di diritti e doveri sanciti da trattati internazionali e che anche l’Italia ha ratificato. Si approfondiranno i temi della Campagna “Ero straniero” (durante la manifestazione continuerà la raccolta di firme) che propone una nuova legge per gli stranieri con il fine di migliorare e legalizzare i percorsi del loro inserimento lavorativo. E ancora, si discuterà di cittadinanza italiana e dei diritti di cittadinanza attiva. Verranno presentati i dati del XXVI Rapporto Immigrazione 2016, a cura dell’Azione Cattolica e di Migrantes.
Saranno presenti le associazioni che fanno accoglienza e le persone accolte che racconteranno viaggi, speranze e progetti di vita. Non mancheranno i video, i filmati che documenteranno una realtà spesso trascurata. Un mondo vasto, fatto di impegno, responsabilità, fatiche, sentimenti, di quei valori positivi così importanti per costruire la coesione sociale.
Verranno realizzati giochi interculturali, laboratori creativi per piccoli e adulti condotti da esperti nell’arte della piegatura della carta o della calligrafia con caratteri arabi, cinesi e cirillici. Esperte pakistane nell’arte dell’Hennè o sarte che confezionano vestiti tradizionali. Verrà esposta una piccola mostra fotografica sull’arte indigena dell’America Latina e saranno disponibili pubblicazioni e dossier informativi sui tanti argomenti trattati dalla manifestazione.
E’ prevista la presenza di scrittori e giornalisti stranieri come Vjera Slaven e Osman Pashayev, momenti teatrali realizzati in collaborazione con il Teatro Off, reading di poesie e di narrativa internazionale.
Infine: Musica e danze. Sul palco si esibiranno artisti stranieri di nazionalità diverse provenienti da vari paesi dell’Africa, del Pakistan e dell’ Ucraina. E ancora, ci saranno esperti liutai come Gianni Intelisano, o chitarristi come Roberto Formignani e Lorenzo Pieragnoli della Scuola di Musica moderna di Ferrara.
Non mancheranno i ragazzi impegnati nel costruire un mondo migliore attraverso l’informazione come i ragazzi di Occhio ai Media e di Radio Web Giardino.

Le realtà che hanno contribuito a pensare ed organizzare questa giornata di incontroi e di festa sono davvero tante, come l’Associazione Nadiya (cui va un ringraziamento particolare per la responsabilità giuridica e il grande impegno assunti nella realizzazione dell’evento), Agire Sociale, CGIL, Cittadini del mondo, Lega Coop, Viale K, Coop. Coop Meting Point, Akwaba, Alba Nuova, Emergency, Centro Donna Giustizia, Azione Cattolica, Agesci, Hermanos Latinos, Coop Camelot, Acli.
Decisiva la partecipazione e l’apporto di tante Comunità Straniere presenti a Ferrara. Accanto a loro, è importante ricordare il contributo prestato da tante altre persone ed associazioni non citate, ma che con il loro impegno quotidiano svolto dentro e fuori dagli incontri della rete di Ferrara che Accoglie e del Consiglio delle Comunità straniere, tentano di costruire un mondo più giusto e più libero.

Clicca QUI per leggere il programma

Ferrara che Accoglie e Consiglio delle Comunità Straniere

Bargi (ln): “Salari su base regionale per adeguarli al costo reale della vita”

Da Lega Nord

“Il costo della vita in Italia non è uguale ovunque: è il momento di fare un passo verso un futuro più equo e adeguare i minimi salariali al territorio di residenza”.

Stefano Bargi, consigliere regionale Lega Nord in Emilia Romagna, ha presentato come primo firmatario un progetto di legge alle Camere sul tema “Nuove norme in materia di contrattazione collettiva decentrata”. La proposta prevede di adeguare i minimi salariali da applicare al rapporto di lavoro, attraverso contratti collettivi stipulati su base regionale e basati sul costo della vita reale, indicato dall’Istat e sull’indice di produttività del territorio e non, come accade oggi, facendo riferimento ai parametri nazionali.

La proposta che dovrebbe valere sia per il settore pubblico che per quello privato si basa sull’idea che “mantenere la centralità del contratto nazionale anche nella determinazione dei salari minimi non tiene conto delle differenze nel potere d’acquisto presenti da regione a regione, con conseguente ingiusto squilibrio del salario reale”.

Come illustrato nello studio pubblicato nel giugno 2016 da Andrea Ichino, Tito Boeri e Enrico Moretti i contratti nazionali in Italia producono disuguaglianza e avvantaggiano in particolare i lavoratori del Sud.

“In media il potere d’acquisto è più basso di circa il 13% nelle regioni settentrionali rispetto a quelle meridionali”, spiega ancora Bargi “mentre il costo della vita è mediamente del 16% più alto al Nord rispetto al Sud”.

Ad incidere su queste differenze, inoltre, è soprattutto il costo delle abitazioni, più alto al Nord del 36% rispetto al Sud, cioè una voce di spesa incomprimibile per qualsiasi famiglia.

“In sintesi, i minimi salariali, essendo uguali per tutto il territorio, non realizzano quel principio di uguaglianza reale che invece deve essere riabilitato”, insiste Bargi. “I tempi sono maturi per realizzare una contrattazione decentrata, in applicazione della quale i contenuti dei contratti verranno decisi a livello aziendale, salvo i minimi salariali che saranno individuati su base regionale, tenendo conto del costo della vita in quella regione, fra i sindacati più rappresentativi e le associazioni di categoria imprenditoriali”.

Per Bargi “le diversità tra i territori vanno non solo tutelate, ma anche curate e poste nelle condizioni di trasformarsi in valori. Vanno recuperate le specificità e le opportunità che il territorio offre dal punto di vista imprenditoriale: ma per farlo è necessario un adeguamento dei salari al costo reale della vita senza più sperequazioni a sfavore delle regioni settentrionali”.

Corso per consulente immagine estetica

Da Ufficio stampa

Estetica e acconciatura, corso Ecipar per migliorare le competenze sulla immagine.

Domenica 17 settembre inizia un corso di formazione di Ecipar Ferrara, rivolto a professionisti del settore estetica e acconciatura per migliorarne le competenze complessive nel campo dell’immagine, con l’obiettivo di aiutare le imprese a fornire la più ampia e qualificata consulenza ai propri clienti.

Quattro gli incontri in programma, tenuti dalla esperta lookmaker Francesca Vanzelli, per imparare a valorizzare qualsiasi tipologia di silhouette con outfit, accessori e make-up adeguati ad ogni contesto. Si parlerà, quindi, di cromie, silhouettes e morfologie del volto, stili, trend e dresscode. Queste le date: domenica 17 e lunedì 18 settembre; domenica 24 e lunedì 25 settembre. Tutti gli incontri si terranno presso la sede di Ecipar Ferrara, Via Tassini 8. Chi fosse interessato a partecipare, può rivolgersi a Ecipar, tel. 0532/66440.

Sicurezza alimentare: A disposizione di cittadini e professionisti il sito web della Regione “Alimenti&Salute”

Da Ufficio stampa

Sicurezza alimentare, tutto quello che c’è da sapere; il sito web della Regione “Alimenti&Salute”, rinnovato e arricchito di notizie, approfondimenti e curiosità.
L’assessore alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi: “L’obiettivo è fornire un’informazione corretta e rigorosa, soprattutto sul web e sui social”

Bologna – Quanto sono importanti le etichette alimentari? Cos’è l’antibiotico-resistenza? Qual è l’alimentazione più appropriata in gravidanza? Come riconoscere gli allergeni alimentari? In che modo viene tutelato il benessere degli animali?
A queste e a tante altre domande dà risposta “Alimenti&Salute” (http://www.alimenti-salute.it/) il sito web della Regione Emilia-Romagna che da oggi è completamente rinnovato nella grafica e nella navigazione. Con un obiettivo: occuparsi di sicurezza alimentare a 360 gradi, non solo dal punto di vista dei professionisti delle Aziende Usl – veterinari, medici, biologi – che già da anni lo consultano come strumento di lavoro. Ora infatti anche i cittadini possono trovare nel portale curiosità e approfondimenti meno tecnici, ma non meno precisi e scientifici.

“Il tema della sicurezza alimentare è sempre di grande interesse e richiamo, ma richiede un’informazione corretta e rigorosa, soprattutto sul web e sui social, dove spesso circolano notizie false, infondate, o comunque non scientifiche- sottolinea Sergio Venturi, assessore regionale alle Politiche per la salute-. Con il nuovo sito, che può contare su esperienza e competenza consolidate e pone ancora maggiore attenzione sull’attualità, ci prefiggiamo proprio di raggiungere questo obiettivo: parlare sempre più a tutti i cittadini”.

Dunque, un impulso ulteriore alle notizie: da fonti istituzionali – Regione, Istituto superiore di sanità, Unione europea – o da agenzie di stampa. E forte attenzione all’uso dei social: youtube, linkedin, twitter e instagram, per diffondere contenuti certi da fonti certe.
Una sezione video si propone di avvicinare i profani ai temi più specifici e tecnici della filiera alimentare: linguaggio divulgativo e stile narrativo per spiegare, ad esempio, cosa si fa per tutelare il benessere animale negli allevamenti intensivi suini, primo video di un ciclo che toccherà anche le altre filiere animali dell’Emilia-Romagna e prossimamente si arricchirà di interviste e videoguida sui temi proposti nel sito.
Tre le nuove aree tematiche: sicurezza alimentare, dieta sana, etichettatura. Nella prima, molta attenzione è rivolta all’antibioticoresistenza e all’attività di sorveglianza negli allevamenti, oltre che al benessere animale, strettamente collegato alla sicurezza alimentare perché agisce sulla qualità dei cibi prodotti. In questa sezione, inoltre, vengono proposti i dati sui controlli effettuati nella filiera alimentare e nelle diverse filiere animali, attraverso l’attività di vigilanza delle Aziende Usl. L’area “Dieta sana” esplora il tema dell’alimentazione a scuola, in gravidanza, nelle persone anziane, per prevenire i tumori. Chi è celiaco, ad esempio, può consultare gli elenchi degli esercizi alimentari, divisi per provincia, autorizzati alla vendita e alla somministrazione di alimenti senza glutine. Infine, un’intera sezione è dedicata all’etichettatura degli alimenti: indicazioni, linee guida, normativa, corsi di formazione per gli addetti ai lavori e opuscoli informativi per tutti.

Oltre 8.000 abbonati alla newsletter, 35 mila utenti, 185mila pagine visualizzate
Un ruolo importante svolge la newsletter settimanale, che conta oggi 8.260 abbonati su tutto il territorio nazionale, soprattutto in Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Lazio. Tra gli iscritti ci sono veterinari, medici, biologi, tecnologi alimentari ma anche giornalisti e avvocati. Dunque, uno strumento di informazione e aggiornamento su norme e regolamenti, linee guida e una cliccatissima agenda dei corsi di formazione.
Sono 34.864 gli utenti che nell’ultimo anno hanno seguito “Alimenti&salute”, 70.372 le visite complessive effettuate, 185.341 le pagine visualizzate. Gli argomenti più letti sono stati le notizie sul sistema europeo di allerta rapido per alimenti e mangimi; le biotossine marine (sostanze tossiche che si formano nel fitoplancton o in altri microrganismi marini e che da questi passano nei pesci o nei molluschi); l’etichettatura; la normativa sulla farmacovigilanza.
Dal 2008 sul sito tematico della Regione – realizzato da un gruppo di lavoro dell’Azienda Usl di Modena e dell’Area Sanità, Veterinaria, Igiene degli alimenti e Nutrizione (Servizio regionale Prevenzione collettiva e Sanità pubblica) – sono state pubblicate oltre 4.680 notizie e 11.830 normative, e inviate 237 newsletter settimanali agli iscritti tra professionisti, tecnici e cittadini interessati.

Le palestre creative di RiCrea

Da Ufficio stampa Festival Ricrea

Dal 18 settembre a Ferrara il laboratorio di innovazione digitale, duecento gli studenti coinvolti

Un esperimento formativo senza precedenti, che coinvolgerà duecento studenti ferraresi in un laboratorio intensivo finalizzato a rovesciare il loro approccio agli strumenti digitali: cominceranno lunedì 18 settembre, con la presentazione alla Sala Estense, le palestre creative di RiCrea.

L’iniziativa è organizzata dall’Università di Ferrara nell’ambito del Festival RiCrea: manifestazione che per prima in Italia approfondirà il tema della rigenerazione urbana attuata attraverso modalità creative e partecipative, in calendario da venerdì 20 a domenica 22 ottobre negli spazi di Factory Grisù, la vecchia caserma dei vigili del fuoco al centro dal 2013 di un importante operazione di riconversione.

Il festival porterà nel capoluogo estense le più interessanti esperienze sviluppate a livello nazionale e internazionale, offrendo un’eccezionale occasione di confronto per gli addetti ai lavori e di crescita per la comunità. «L’obiettivo non è solo convogliare l’interesse dei professionisti – spiega Gianfranco Franz, docente Unife, ideatore e promotore dell’evento – ma stimolare gli abitanti a guardare la propria città con uno sguardo più aperto e propositivo, cercare assieme soluzioni innovative per risolvere problematiche o soddisfare esigenze comuni. Coinvolgere le nuove generazioni in questo processo di cambiamento è imprescindibile, per questo abbiamo fortemente voluto accompagnare alla manifestazione un percorso didattico specifico e sperimentale».

Le palestre di RiCrea si svolgeranno dal 18 al 29 settembre.Insieme agli imprenditori impegnati a Factory Grisù e ai numerosi esperti invitati ad hoc, i ragazzi avranno l’occasione di partecipare a una serie di incontri interattivi riguardanti l’uso creativo di strumenti, software e social network: da Arduino alla stampa 3D fino alla Virtual Reality, da YouTube a Instagram, da esperienze open source come Mappi-na all’innovazione tecnologica che coinvolge la produzione audiovisiva e musicale. Obiettivo delle palestre è stimolare le nuove generazioni – attraverso l’esperienza diretta – a riconoscere e sfruttare le potenzialità espressive dei dispositivi e dei software di uso quotidiano, renderli più consapevoli dei nuovi strumenti a disposizione, favorire un approccio alla tecnologia attivo e propositivo, che al consumo di contenuti digitali possa abbinare critica costruttiva e creatività.

Dieci le scuole coinvolte: gli istituti Aleotti, Bachelet, Copernico – Carpeggiani, Dosso Dossi, Vergani; liceo Ariosto, Carducci, Dosso Dossi, Roiti.

I ragazzi saranno organizzati in dieci gruppi provenienti da scuole diverse, così da moltiplicare le competenze e le conoscenze. Ciascun gruppo parteciperà a un laboratorio caratterizzato da uno specifico focus, condotto da docenti che avranno il compito di introdurre i giovani alle potenzialità delle diverse tecnologie, fino ad arrivare agli approfondimenti pratici successivi. Gli studenti avranno anche l’occasione di conoscere i progetti avviati recentemente da alcuni loro coetanei, la web radio Giardino e il sito di informazione musicale Wah Wah Magazine, che seguiranno lo sviluppo delle palestre raccogliendo interviste e opinioni.

Al termine della formazione i gruppi riceveranno materiali e indicazioni per approfondire i temi trattati, quindi lavoreranno autonomamente fino all’appuntamento clou del festival: la maratona che li impegnerà 24 ore no-stop per concretizzare l’idea, digitale o materiale, sviluppata nelle settimane precedenti. La maratona comincerà venerdì 20 ottobre alle 17 e si concluderà il sabato successivo alla stessa ora. A supportare i gruppi ci saranno i tutor conosciuti a settembre, assieme ai promotori di Impactscool, società di Verona impegnata in campo educativo per far conoscere le potenzialità di tecnologia e innovazione.

Tra le dieci proposte che verranno formulate una giuria di esperti valuterà quale premiare, per originalità e qualità, nella serata di sabato 21, che comincerà con la gustose ricette a base di cous cous e verdure inventate dai ragazzi dell’istituto alberghiero Orio Vergani, ai quali Bia Spa e Coferasta forniranno la materia prima, e si concluderà alle 21 con un concerto da non perdere: per la prima volta suonerà a Ferrara la Toa Mata Band, originale gruppo musicale composto da piccoli robot della Lego, inventato e realizzato dall’ingegnere del suono Giuseppe Acito.

RiCrea è un progetto ideato e coordinato dell’Università di Ferrara, Dipartimento Economia e Management e Dipartimento di Architettura, sviluppato assieme alla Camera di Commercio, Cna Ferrara e Factory Grisù.

Patrocinato dal Comune di Ferrara, verrà realizzato nell’ambito dal progetto “Fare Giardino”, vincitore del bando Anci 2016 per la rigenerazione urbana, grazie al contributo di Ferrara Fiera e a partner tecnici come Bia Spa e Coferasta, al supporto di Ancescao, Web Radio Giardino, Ferrara Off, Impactscool, RemTech, AFM – Scuola di Musica Moderna, Visit Ferrara.

MaB Youth Forum 2017. Gli appuntamenti nel Delta ferrarese e a Ferrara

Da ufficio stampa

Zappaterra (Pd): “Una vetrina di eccellenza e grandi opportunità per il nostro Delta del Po”

Dal 18 al 22 settembre il Delta del Po, Riserva della Biosfera Unesco, ospiterà il forum mondiale dedicato a tutti i giovani delle riserve MaB.

“Un evento incredibile e una vetrina di assoluta eccellenza per una terra che può davvero esprimere potenzialità e opportunità di sviluppo destinate ai giovani, ma non solo. – commenta Marcella Zappaterra, consigliera regionale delegata dalla Presidenza della Regione Emilia-Romagna per il Mab Unesco Delta del Po – Le iniziative si svolgeranno tra Veneto ed Emilia-Romagna. Le delegazioni saranno ospitate a partire da questa domenica 17 settembre a Rosolina Mare. Moltissimi sono gli appuntamenti che vedranno protagonisti i luoghi della provincia di Ferrara”.

I giovani delegati avranno la possibilità di partecipare a workshop organizzati a Canneviè, Argenta, Comacchio e Mesola (martedì 19 e giovedì 21) e in bicicletta, barca e a piedi di andare alla scoperta di valli, lagune, boschi e di quello che ha costruito l’uomo nel Delta fino a Ferrara. La tappa ferrarese prevede un percorso tra i principali monumenti come il Castello e Palazzo dei Diamanti, luoghi della cultura come Teatro Verdi, Teatro Off e Wunderkammer e anche l’esempio unico della campagna in città tra via Erbe e le Mura degli Angeli.

Proprio in città, nella mattinata di venerdì 22, è in programma il workshop “Rigenerazione e contemporaneità urbane: un possibile legame tra siti patrimonio dell’umanità e riserve della Biosfera”.

Oltre agli appuntamenti dedicati all’approfondimento e alle escursioni, anche due serate più conviviali sono organizzate nella nostra provincia. L’Abbazia di Pomposa ospiterà un concerto spettacolo lunedì 18, mentre mercoledì 20 la cena dei delegati sarà ospitata dalla Sagra del Radicchio di Mesola.

“Il Forum Mondiale dei Giovani Unesco è il primo evento di interesse internazionale organizzato nel Delta del Po da quando, a giugno 2015, è stato riconosciuto Riserva dell’Uomo e della Biosfera. Il fatto che sia dedicato ai giovani è emblematico: servono energie vitali e idee innovative per far crescere il nostro territorio e aprirlo al mondo” conclude Zappaterra.

Ufficio stampa Gruppo Partito Democratico

Tper: conclusa con successo la prima emissione obbligazionaria

Da Ufficio stampa

Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna, TPER SpA, la maggiore azienda di trasporti pubblici dell’Emilia-Romagna, ha perfezionato oggi l’emissione di un prestito obbligazionario unsecured per un ammontare di 95 milioni di Euro, quotato alla Borsa di Dublino (Irish Stock Exchange), prima piazza mondiale per il mercato regolamentato di bond governativi e corporate.
Le obbligazioni non convertibili, con scadenza 7 anni e rimborso amortizing a partire dal quinto anno, presentano una cedola a tasso fisso annuo dell’1,85%, e sono state interamente collocate presso investitori istituzionali.
Beneficiando dell’attuale contesto di mercato caratterizzato da livelli di tassi particolarmente contenuti, TPER ha colto un’importante occasione per diversificare le proprie fonti di finanziamento. Ciò consentirà di dare ulteriore impulso all’importante piano di investimenti programmato in relazione ai servizi e progetti di intervento per il trasporto su gomma nei territori di Bologna e Ferrara e a quello ferroviario in ambito regionale.
Con questa operazione che ha registrato un importante riscontro fra gli operatori, TPER ha esordito sul mercato internazionale dei capitali, confermando la capacità dell’azienda e del Gruppo di società controllate di attrarre l’interesse di nuove categorie di investitori per sostenere i propri piani di sviluppo.
“Il collocamento delle obbligazioni a condizioni molto positive – ha affermato la Presidente e Amministratore Delegato di TPER, Giuseppina Gualtieri – dimostra la fiducia dei grandi investitori istituzionali nella solidità del nostro gruppo e nella capacità gestionale ed economico-finanziaria che TPER ha maturato nel tempo. È un riconoscimento importante per un’azienda a capitale interamente pubblico che al tempo stesso è un player industriale con un piano di investimenti per oltre 200 milioni di euro. Questa operazione consente all’azienda di continuare ad investire su qualità del servizio e sostenibilità ambientale senza ricorrere alle garanzie dei soci. Inoltre, questo risultato è motivo di soddisfazione e orgoglio per tutti coloro che hanno lavorato in questi anni al consolidamento della nostra azienda, che rappresenta un valore importante per i territori in cui opera”.

Il progetto di emissione obbligazionaria di Tper è stato seguito da Banca IMI (Gruppo Intesa Sanpaolo), che ha operato in qualità di Lead Manager e Sole Bookrunner dell’emissione.

TPER SpA

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Prosegue il diciassettesimo festivalfilosofia: “tiratardi” fino a mattina

Da Ufficio stampa MediaMente

Fino a domenica 17 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo quasi 200 appuntamenti fra lezioni magistrali, mostre, concerti, spettacoli, film, giochi e cene filosofiche. Nelle piazze e nei cortili del festival si discuterà della radice comune delle arti e delle tecniche, di lavoro e opera, dell’estetizzazione del mondo e dei suoi significati. Tra i protagonisti di domani, sabato 16, Cacciari, Miller, Bodei, Natoli e Severino. Da non perdere anche i numerosi appuntamenti collaterali: tra cui la lezione-concerto del maestro Nicola Piovani in Piazza Grande e, sempre a Modena, al Teatro Storchi, “Capitani Fracassati”: un’anti-lezione sull’arte dell’attore con, tra gli altri, Michele Dell’Utri e Lino Guanciale. Col “Tiratardi” appuntamenti non-stop per nottambuli nelle tre città

Modena, Carpi, Sassuolo, 15 settembre – Per tutti coloro che vogliono approfondire “Le Arti” in tutte le loro diverse sfumature se ne parla ancora nelle piazze di Modena, Carpi e Sassuolo fino a domenica 17 settembre.
La giornata di domani prevede lezioni magistrali affidate a grandi nomi del pensiero contemporaneo: tra gli altri Clifford, Silvia Vegetti Finzi, Turnaturi e, perfino, Alessandro Bergonzoni e l’imprenditore Brunello Cucinelli. Si prosegue fino all’alba con il Tiratardi, la non-stop notturna del festivalfilosofia. Sono poi in programma appuntamenti con artisti importanti come Nicola Piovani e tanti altri.

Programma filosofico di domani, sabato 16 settembre
Sabato mattina sono previste sei lezioni magistrali: Rahel Jaeggi, esponente di punta dell’ultima generazione della Scuola di Francoforte, discuterà su come il lavoro non sia riducibile a una semplice azione strumentale, ma si carichi sempre di significati e pratiche di riconoscimento su cui si fonda l’identità sociale di ciascuno in quanto artefice (Modena, Piazza XX Settembre, ore 10.00), seguita da Stefano Massini, il drammaturgo italiano più rappresentato sui palcoscenici di tutto il mondo, che mostrerà da par suo in quanti modi si dice il fare, discutendo le trasformazioni del modo in cui si parla del lavoro e del suo rapporto con la vita e raccontandone alcune storie esemplari (Modena, Piazza Grande, ore 11.30).
Come si riconosca un’opera e in base a quali convenzioni si parla di “oggetto artistico” sarà il tema dell’intervento di Roberto Casati a Carpi (Carpi, Piazzale Re Astolfo, ore 10.00). Nathalie Heinich invece – anche discutendo il caso paradigmatico di Vincent Van Gogh – mostrerà come in epoca contemporanea si sia determinato un passaggio dall’opera alla personalità, per cui l’esemplarità biografica precede sempre quella “professionale” (Carpi, Piazzale Re Astolfo, ore 11.30). Nel discutere l’esibizione di sé tipica dei social media, Daniel Miller, pioniere dell’antropologia digitale e fondatore dell’antropologia del consumo, mostrerà come, nel proliferare di immagini e testi con cui ciascuno dà libero corso alla propria espressività, sembri inverarsi, con significati tutti da vagliare, l’idea che chiunque possa divenire “artista” (Sassuolo, Piazzale Avanzini, ore 10.00). La costruzione esemplare di Sé come un’opera è d’altronde esperienza che oltrepassa il mondo dell’arte e degli artisti, fondandosi su un racconto di virtù (areté è radice del latino ars): è questo di cui tratterà Salvatore Natoli (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 11.30).
Il programma filosofico della giornata di sabato prosegue nel pomeriggio a Modena con Gianfranco Maraniello, che si soffermerà sulle trasformazioni del museo, da luogo unicamente di conservazione a piattaforma che risente delle modalità allestitive e operative dell’arte contemporanea (Modena, Piazza XX Settembre, ore 15.00).
James Clifford, eminente antropologo e professore all’Università della California a Santa Cruz, mostrerà come gli artefatti abbiano una loro carriera che dall’uso li porta nel tempo a divenire oggetto di collezione e quindi opera d’arte (Modena, Piazza Grande, ore 16.30). Arti e tecniche hanno una radice comune ed Emanuele Severino traccerà l’orizzonte della questione – classica della filosofia – mostrando il rovesciamento tra mezzi e fini che, nella sua prospettiva, caratterizza l’epoca metafisica della tecnica (Lectio “Rotary Club Gruppo Ghirlandina”, Modena, Piazza Grande, ore 18.00).
Ciascuno di noi, oltre ad abitare il suo corpo primario, ne porta uno “secondario”, una «pelle mobile» con cui la moda fornisce un supplemento al corpo accordandolo coi mondi nei quali ci si muove: ne discuterà Emanuele Coccia (Carpi, Piazza Martiri, ore 16.30), mentre Remo Bodei, Presidente del Comitato scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia, misurerà le conseguenze dei processi di automazione e i nessi che legano la produzione macchinistica alla conoscenza e creatività umana (Carpi, Piazza Martiri, ore 18.00).
Massimo Cacciari esaminerà invece la “fine dell’arte”, in cui la dimensione del fare sembra esaurirsi a vantaggio di una modalità riflessiva che pare rendere superflua perfino la rappresentazione sensibile (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 16.30), mentre Roberto Mordacci ricorderà che le procedure tecniche consentono un’artificializzazione radicale non solo del corpo, ma dell’essere vivente in quanto tale (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 18.00).
E ancora, in serata, Silvia Vegetti Finzi ripercorrerà i repertori iconografici che hanno caratterizzato l’esperienza del mettere al mondo (Lectio “Coop Alleanza 3.0” Modena, Piazza Grande, ore 20.30), mentre Brunello Cucinelli testimonierà la fusione tra estetica e mestieri che conduce alla valorizzazione del “fatto su misura” su cui si gioca il futuro del Made in Italy (Carpi, Piazza Martiri, ore 20.30). Infine un pirotecnico intervento di Alessandro Bergonzoni costituirà un fuori pista sulla figura degli artisti, nella sua Lectio dal titolo: “Arte lesa (dobbiamo capolavorare)” (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 21.00).

Tra gli appuntamenti più attesi del Tiratardi, la non-stop notturna del festivalfilosofia, a Modena c’è senz’altro quello con Nicola Piovani in “Una vita in musica”: reading e conversazioni in una lezione concerto con Giorgio Battistelli (Piazza Grande, ore 22.00).
La musica è protagonista anche al Teatro Comunale Luciano Pavarotti con “Prima di andare in scena”: le voci degli allievi del Biennio e del Master della Sig.ra Raina Kabaivanska saranno accompagnate dai giovani musicisti dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Vecchi Tonelli e Paolo Andreoli, diretti da Antonio Giacometti. Nella Chiesa di San Bartolomeo invece, a cura di Grandezze & Meraviglie Festival Musicale Estense, avrà luogo il concerto “Dal liuto alla chitarra” mentre Teresa De Sio si esibisce in trio a Carpi. Al Teatro Storchi, a cura di ERT, “Capitani Fracassati” mette in scena “Un’anti-lezione sull’arte dell’attore”, con Michele Dell’Utri, Lino Guanciale, Diana Manea, Eugenio Papalia e Simone Tangolo.

Inoltre sono quasi trenta le mostre proposte in occasione del festival, tra cui una dedicata alla carriera di Cesare Leonardi, una di xilografie di Georg Baselitz, una personale di Giuliano della Casa, un intervento di street art di Eron e un’installazione di luce di Mario Nanni. Talento e formazione saranno il tema di una mostra curata da Sky Arte e Fondazione Fotografia.
Il tutto accanto a pranzi e cene filosofici ideati dall’Accademico dei Lincei Tullio Gregory per i circa settanta ristoranti ed enoteche delle tre città, nella notte di domani gallerie e musei saranno aperti fino alle ore piccole.
Infoline: Consorzio per il festivalfilosofia, tel. 059/2033382 e www.festivalfilosofia.it

I comunicati stampa e le fotografie ad alta risoluzione relative al festivalfilosofia si possono scaricare dal sito www.festivalfilosofia.it

Nuova illuminazione al Parco Verde-Villa Zardi

Da Comune di Copparo

Inaugurata la nuova illuminazione del “Parco di Villa Zardi” – dedicato alle Giovani Vittime della strada. Erano presenti il Sindaco Nicola Rossi, la Giunta Comunale e rappresentanti delle associazioni di Volontariato. 
L’intervento va a chiudere il cerchio del più generale piano lavori di riqualificazione dell’area, che ha visto recentemente anche la messa a nuovo della zona parcheggio.

Apertura caccia: Coldiretti dice basta a cinghiali in aziende e strade

Da Ufficio Stampa

Gli agricoltori sono stanchi di nutrire e allevare animali selvatici pericolosi per le aziende e la collettività. Dannosa anche la nuova normativa europea che impedisce gli indennizzi.

Allevamenti decimati, centinaia di ettari di raccolti distrutti, frutta e uva irrimediabilmente danneggiate. La crescita esponenziale di grandi animali, ma anche di predatori e di numerose specie di uccelli, ha creato sul territorio dell’Emilia Romagna una insostenibile densità di selvaggina, con danni sempre più estesi all’agricoltura. Lo afferma Coldiretti Emilia Romagna alla vigilia dell’apertura ufficiale della caccia, che prenderà il via domenica 17 settembre su tutto il territorio regionale. La quasi totale assenza e, in alcuni casi, l’impossibilità di un controllo reale della diffusione degli animali, in particolare degli ungulati – commenta Coldiretti regionale – ha portato la presenza degli animali selvatici al di fuori delle aree prettamente montane arrivando in zone anche ad alta densità agricola, provocando forti danni alle colture, dal grano al mais, danneggiati soprattutto dai cinghiali, alla frutta e all’uva, saccheggiati dagli uccelli. Tutto questo senza contare le nutrie, che pur non essendo considerata fauna selvatica, ma solo animali dannosi, quest’anno hanno spopolato nelle campagne perché non è stato possibile controllarne il numero a causa di problemi burocratici.

Secondo gli ultimi dati disponibili, in Emila Romagna, nel 2015 sono stati risarciti agli agricoltori danni per un milione e 142 mila euro. Ad essere colpiti dal proliferare incontrollato di cinghiali, cervi e caprioli, non sono solo gli agricoltori, visto che nel solo 2016 – informa Coldiretti regionale sulla base dei dati Asaps – sulle strade italiane sono stati rilevati 119 incidenti gravi con animali nei quali purtroppo sono morte 16 persone e 151 sono rimaste ferite.

La situazione sta diventando sempre più insostenibile nelle campagne, anche perché del 2016 è cambiata la normativa sulla prevenzione e sugli indennizzi che penalizza ancora di più chi vive del lavoro nei campi. Le nuove norme infatti prevedono che possano essere risarciti solo i danni derivanti da specie protette, mentre per le specie cacciabili sono previsti indennizzi in regime di “de minimis” (quindi irrisori) e non sono previsti fondi per la prevenzione. Si tratta di una normativa dell’Unione Europea che ritiene che per i danni da animali non protetti gli agricoltori siano risarciti dagli introiti della caccia. Peccato – commenta Coldiretti Emilia Romagna – che tutto questo sia possibile in 25 Paesi europei, dove gli animali non sono di nessuno (“res nullius”) o sono di proprietà di chi coltiva il fondo. Negli altri due Paesi, Italia e Grecia, invece gli animali sono patrimonio indisponibile dello Stato, per cui chi coltiva la terra non può ricavare nessun reddito dalla caccia. In questo modo gli agricoltori e gli allevatori italiani sono becchi e bastonati perché con il frutto del loro lavoro nutrono gli animali selvatici che poi vengono cacciati e mangiati o venduti da altri. Le principali specie cacciabili per cui non è previsto nessun risarcimento sono: cinghiale (154 mila euro di danni nel 2015), lepre (95 mila euro), storno (194 mila euro), fagiano (72 mila euro), piccioni (76 mila euro). Si tratta di una situazione estremamente negativa anche per l’ambiente e il territorio perché mette in crisi la biodiversità, creando una situazione di sofferenza per i piccoli animali e la flora. Il tutto aggravato quest’anno dalla situazione di siccità che non è stata dannosa solo per gli animali, ma molto di più lo è stato per gli agricoltori.

“Con gli animali selvatici che stanno provocando danni insostenibili alle imprese agricole mettendo addirittura a rischio la vita dei cittadini nelle aree interne – ha detto il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – serve responsabilità da parte di tutti. Non è più solo una questione di risarcimenti dei danni, ma è diventato – afferma Tonello – un fatto di sicurezza delle persone e della vita nelle campagne. Per chi opera nelle aree montane e svantaggiate non è solo è a rischio la possibilità di poter proseguire l’attività agricola ma anche di circolare sulle strade o nelle vicinanze dei centri abitati. Per questo occorre definire interventi adeguati a contenere la diffusione di questi animali e prevenirne i danni”.

Al via la festa del libro ebraico a Ferrara. Domani concerto di Yakir Arbib

Da Ufficio Stampa Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS

Si apre domani sera, sabato 16 settembre, la “Festa del Libro Ebraico a Ferrara”, promossa dal Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS e quest’anno dedicata al tema “Ebraismo, partecipazione e cittadinanza”.

Alle 21.00, presso la Sala Estense di Piazza del Municipio 2, il sipario si alzerà sui saluti di Tiziano Tagliani, Sindaco di Ferrara, Daniele Ravenna, Consigliere del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la tutela e la valorizzazione della memoria storica, Massimo Mezzetti, Assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Rav Luciano Caro, Rabbino Capo della Comunità ebraica di Ferrara, e Dario Disegni, Presidente del MEIS.

La scena passerà, poi, al pianista e compositore Yakir Arbib, che si esibirà in “Machloket: controversie musicali”, un’inedita rivisitazione, tra jazz e classica, dei temi più noti della musica ebraica italiana. Tra le più interessanti espressioni del panorama jazz mondiale e re dell’improvvisazione, Arbib ha conquistato prestigiosi premi internazionali, come il Montreux International Piano Jazz Competition. Il concerto, introdotto dal Direttore del Museo, Simonetta Della Seta, è organizzato in collaborazione con il Jazz Club Ferrara ed è a ingresso gratuito.

La Festa è patrocinata dal MiBACT, dalla Regione Emilia-Romagna, dal Comune di Ferrara, dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dalla Comunità Ebraica di Ferrara.

Poggio Renatico (fe): 16 settembre “Un paese da favola” con la Caccia al Fantasma “Fantasy”

Da Organizzatori

Varcherete una porta magica e vi ritroverete in un paese da favola. Perderete le coordinate geografiche e il navigatore non vi servirà più. Dovrete usare bussola e mappa perchè le vie saranno fatate. E’ a Poggio Renatico (Ferrara) che il 16 settembre vivrete la vostra favola. Entrerete nella fantasia partecipando alla “Caccia al FantasmaNightFantasy”, un appuntamento dove ritroverete le favole dell’infanzia, i film fantasy che vi hanno fatto sognare, dove voi e i vostri bambini parlerete con maghi, fate, hobbit, draghi, donzelle, principesse e cavalieri. La Caccia al Fantasma il più grande gioco spettacolo italiano, varca le frontiere della suggestione e mette in campo attori, figuranti e trasforma l’intero paese in un racconto dai mille racconti. Il gioco consiste nel seguire una mappa e cercare i personaggi negli antri, nelle vie del paese, nei parchi, nei giardini, sui balconi…scovarli e ascoltarli…vi daranno le informazioni che vi serviranno per indovinarli e vincere tantissimi premi. Vince chi indovina più personaggi Fantasy ( o il nome del personaggio oppure il titolo dell’opera), nel minor tempo possibile. Il gioco inizia alle ore 21.00 e termina alle 23.00. In caso di leggere maltempo la manifestazione si svolgerà comunque. Giornata di recupero: sabato 23 settembre. Tantissimi i premi: buoni vacanza, ingressi a parchi tematici, buoni acquisto. I gruppi possono iscriversi e partecipare al gioco gratuitamente tramite una scheda di iscrizione distribuita presso i negozi del centro di Poggio Renatico oppure molto semplicemente on line https://www.piuweb.net/eventi/caccia-al-fantasma-the-original/

A Poggio Renatico entra una grossa novità. I vincitori andranno a vivere l’avventura del PARCO AVVENTURA “TRITON PARK”

Il PARCO AVVENTURA “TRITON PARK” è in località Monghidoro a soli 45 km da Bologna. Deve il suo nome ai curiosi piccoli anfibi crestati che popolano il piccolo laghetto ai bordi dell’area pic nic del Parco Acrobatico. Oasi di natura e tranquillità, il Parco Avventura è interamente immerso nell’ecosistema della foresta di Monte Oggioli a 1.000 metri sopra il livello del mare. Vi sono 7 percorsi praticabili, 5 per Adulti e Ragazzi e 2 per Bambini, con diversi gradi di difficoltà. In totale sicurezza e nel pieno rispetto della natura. I partecipanti verranno preparati dalle professionali guide del Parco, tutti verranno dotati dell’attrezzatura di sicurezza e avviati su i percorsi d’avventura. Durante le 2 h di esplorazioni in altezza, in mezzo agli alberi, i ragazzi e le ragazze potranno sperimentarsi e camminare su passerelle oscillanti, inoltrarsi su tronchi sospesi, attraversare ponti tibetani e infine librarsi in velocità con la carrucola della tirolese, che permette di tornare con i piedi a terra… Pedagogicamente parlando è un’esperienza molto forte per tutto il gruppo. L’importanza di rispettare le regole viene subito introiettata, essendo il rispetto degli obblighi in questo caso dettato direttamente dalla Natura stessa. L’esplorazione, le emozioni, un po’ di sana paura, il riuscire a superare le difficoltà “insieme”, sono tutti elementi che, che si voglia o meno, offrono al gruppo attraverso la loro condivisone, un rapido e forte rafforzamento dei legami interpersonali. In questa esperienza, la fiducia reciproca e l’autostima ne escono sicuramente rinforzati. Quando è possibile, consigliamo all’insegnante di “far parte del gruppo” sugli alberi.La manifestazione è un format registrato ideato dal regista Lorenzo Guandalini ed è organizzato da AT PRO LOCO POGGIO RENATICO con il Patrocinio del Comune di Poggio Renatico (fe). Informazioni su Iscrizioni – Orari – Punto di ristoro e pernottamenti al n. 3476467094
Nell’ Immagine di Copertina: Valeria Loberti del Blashyrkh Tattoostudio

Sui Social:

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Arriva all’Apollo di Ferrara “Il Flauto Magico”

Da Nexo digital

All’Apollo di Ferrara verrà trasmesso “Il flauto magico”

Dal palcoscenico della Royal Opera House in diretta via satellite nei cinema italiani Mercoledì 20 settembre alle 20.15. Con una delle più amate opere di Mozart, inaugura la nuova stagione della Royal Opera House al cinema trasmessa nelle sale italiane.
Una produzione intramontabile con un meraviglioso cast, che include il baritono Roderick Williams, e con Julia Jones a dirigere l’orchestra.
Trailer qui:  https://www.youtube.com/watch?v=kw99cFxGm3w

Dopo il successo della scorsa edizione, che ha portato al cinema 45.000 spettatori solo in Italia, arriva nelle sale cinematografiche da uno dei palcoscenici più prestigiosi al mondo il cartellone teatrale della Royal Opera House per la stagione 2017-2018. Dodici i titoli d’eccellenza, tra cui alcuni dei più amati spettacoli del repertorio classico della Royal Opera e del Royal Ballet e quattro nuove produzioni trasmesse sempre in diretta via satellite da Covent Garden. Ad aprire la stagione programmata da Nexo Digital, per la prima volta nelle sale, Il flauto magico, trasmesso in contemporanea in 1500 cinema in tutto il mondo e in oltre 40 nazioni.

Il primo imperdibile appuntamento al cinema sarà così una delle opere più amate di Wolfgang Mozart, Il flauto magico, qui interpretata da un cast superlativo, che include Roderick Williams, e con la classica e intramontabile produzione del regista David McVicar. Mercoledì 20 settembre alle ore 20.15, trasmessa via satellite, l’opera rivivrà sugli schermi di tutto il mondo (elenco delle sale italiane su www.nexodigital.it) in diretta dal palcoscenico della Royal Opera House.

Il flauto magico, oltre a essere una commedia, è anche espressione della profonda spiritualità di Mozart e riscosse un successo immediato, tanto che persino il compositore Antonio Salieri, il presunto rivale di Mozart, parlò di un “operone”.

L’esigenza di perseguire l’illuminazione e la ricerca della saggezza e della virtù sono al centro di questo incantevole racconto, in cui il principe Tamino promette alla Regina della Notte che la aiuterà a salvare la figlia Pamina dal malvagio Sarastro. Tamino inizia la ricerca in compagnia dell’uccellatore Papageno, ma non tutto è come sembra…

Sono le magnifiche scene di John Macfarlane a condurre lo spettatore nelle terre della Regina della Notte, in quest’immortale opera del compositore austriaco, che qui rivive nell’incantevole produzione di David McVicar. La classica versione di McVicar è in grado di cogliere sia gli aspetti solenni sia quelli comici dell’opera di Mozart e trasporta gli spettatori in un mondo fantastico, popolato da animali danzanti, macchine volanti e cieli stellati da sogno. La scenografia costituisce uno sfondo meraviglioso per la caleidoscopica partitura mozartiana, che erompe con il virtuosismo coloristico della Regina della Notte, accarezza con i lirici duetti d’amore di Tamino e Pamina e diverte con le gioviali arie di Papageno, qui interpretato dal baritono britannico e compositore Roderick Williams.

A guidare l’orchestra della Royal Opera House l’inglese Julia Jones.

CAST E DETTAGLI  https://www.roh.org.uk/showings/the-magic-flute-live-2017

A Ferrara il workshop “Il web è servito – la sfida digitale nei pubblici esercizi” giovedì 21 settembre ore 15 Ascom Ferrara

Da Ufficio Stampa

Seminare conoscenze digitali per creare competenze ed aiutare i pubblici esercizi a cogliere le enormi opportunità di business offerte dal web. Questo l’obiettivo dell’evento “Il web è servito – la sfida digitale nei pubblici esercizi” organizzato dall’Ascom Confcommercio di Ferrara in collaborazione con FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, e Axélero S.p.A., Internet Company quotata sul mercato AIM Italia. Il workshop, un anteprima nazionale, vedrà la partecipazione di Google di cui Axélero è Premier Partner.

Un incontro dal taglio pratico (21/09 ore 15 in Ascom Ferrara), in occasione del quale Tomaso Uliana, Strategic Partner Manager Google e Marco Palombini, Digital Sales Trainer Axélero, trasferiranno agli imprenditori le nozioni fondamentali per comprendere le potenzialità del web quale strumento di sviluppo del business, e avviare così una presenza online strutturata. In rappresentanza dell’Associazione interverranno Matteo Musacci, presidente provinciale e regionale di FIPE, Davide Urban, direttore generale Ascom Confcommercio Ferrara, Luciano Sbraga, Vice Direttore Generale FIPE. Modera e conclude Sergio De Luca, Direttore Centrale Comunicazione e Immagine Confcommercio-Imprese per l’Italia.

“Il web è entrato prepotentemente nel processo di acquisto dei consumatori, che proprio sui motori di ricerca si informano, si confrontano e infine scelgono prodotti e servizi – commenta l’iniziativa il presidente Musacci – Il comparto della ristorazione ha vissuto una vera e propria rivoluzione, il web ha riportato gli italiani a discutere di cibo, di vino, di cocktail ma nel contesto di un ambiente sempre più amplificato. Recensioni, foto di piatti e blog dedicati, un vero e proprio fenomeno su scala nazionale e globale che non può essere ignorato soprattutto dai pubblici esercizi. Se i clienti sono online, se la reputazione di un bar o di un ristorante è generata online, se la scelta su dove cenare o passare la serata avviene principalmente online, è evidente che l’opportunità di business è sul web”

L’evento promosso da “FIPE e Ascom Confcommercio Ferrara vuole contribuire alla diffusione della cultura digitale tra le piccole imprese del settore per sfruttare le potenzialità del web a supporto del business e avviare così una presenza online realmente efficace” chiosa il direttore Urban e si inserisce in un più ampio progetto sviluppato da FIPE e Axélero con lo scopo di sviluppare la cultura digitale e fornire gli strumenti necessari a seguire l’evoluzione del mercato.

biciclette-ferrara

L’Eco della Bici, settembre 2017

Da Fiab Ferrara

Ferrara è Comune Ciclabile
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Inaugurazione nuova sede Fiab Ferrara

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La newsletter del 14 settembre 2017

Da Ufficio Stampa

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Conferenza venerdì 15 settembre alle 17 nella sala Agnelli

Il rapporto tra ‘Libertà ed economia’ analizzato da Patrizio Bianchi e Maurizio Zenezini

14-09-2017

Avrà come tema il rapporto tra ‘Libertà ed economia’ la conferenza di Patrizio Bianchi e Maurizio Zenezini in programma venerdì 15 settembre 2017 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). L’incontro, che sarà coordinato da Diego Carrara, rientra nel ciclo di conferenze sul tema della “Libertà” a cura dell’Istituto Gramsci e dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Karl Polany (1886-1964), il grande economista e filosofo ungherese, in una serie di saggi affrontò il tema che sarà oggetto del dialogo tra i due economisti Patrizio Bianchi e Maurizio Zenezini: come conservare la libertà in una società complessa. E, a fronte della ‘grande trasformazione’ e dell’avvento dei totalitarismi negli anni venti e trenta in Europa, la sua risposta argomentata fu questa: il modo per impedire la scomparsa delle libertà nell’economia e nella società consiste nell’espanderle. Come si pone oggi questo difficile e contrastato rapporto tra libertà ed economia? Come conciliare le libertà dei vari attori sociali e individuali presenti nel mercato? Come tenere insieme libertà, crescita economica, creazione di nuovo lavoro e diritti dell’imprenditore e dei lavoratori? Domande difficili nel tempo della globalizzazione, delle crisi economiche, dell’innovazione tecnologica che riduce i posti di lavoro, del primato dell’economia e del mercato rispetto ai diritti fondamentali.

Il calendario completo delle attività culturali delle biblioteche comunali di Ferrara alla pagina: http://archibiblio.comune.fe.it

ASSESSORATO AL COMMERCIO – Il 15 settembre recupero serata in via Voltapaletto e il 16 settembre in via Mazzini

‘PizzaStreet’ e ‘Vino&Musica’, due iniziative per valorizzare vie del centro storico

14-09-2017

>> AGGIORNAMENTO del 14 settembre 2017: a causa del maltempo dello scorso fine settimana,  la serata di ‘Pizza street’ di domenica 10 settembre sarà recuperata venerdì 15 settembre (www.feshioncoupon.it/pizza-street-v-edizione)

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CronacaComune del 4 settembre 2017:

Sono state presentate oggi, lunedì 4 settembre 2017 nella residenza municipale, le iniziative “Pizza Street” in programma da venerdì 8 a domenica 10 settembre in via Voltapaletto e “Vino&Musica” in programma sabato 16 settembre in via Mazzini. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti l’assessore comunale al Commercio Roberto Serra, Mirko Marangella di Feshion Eventi, Alessandra Scotti di Feshion Coupon, rappresentanti dei commercianti e di associazioni di volontariato.

LE SCHEDE (a cura degli organizzatori)

“Pizza Street” – Squadra che vince non si cambia. Si riconferma, dopo quattro bellissime edizioni, l’appuntamento settembrino in via Voltapaletto: “Pizza Street”, la pizzata sotto le stelle organizzata da “Feshion Eventi”. L’appuntamento, patrocinato dal Comune di Ferrara e realizzato in collaborazione con la Pizzeria “Andrea&Lauretta”, si svolgerà dall’8 al 10 Settembre. In queste tre serate, via Voltapaletto (nello specifico il tratto che parte dall’incrocio con via Bersaglieri del Po e che arriva a quello con via De Romei), diventerà una vera e propria pizzeria all’aperto: verrà allestita una distesa di tavoli, si cenerà sotto le stelle,ci sarà un diverso spettacolo ogni sera e si degusteranno le specialità della pizzeria “Andrea&Lauretta”.

Il costo del ticket rimane invariato, e con soli 12€ prevede: aperitivo di benvenuto, una pizza servita al tavolo con una bibita, un dolce della gelateria “L’era glaciale”, un omaggio floreale (offerto da Roverati Giardini). Per i più piccoli invece ci sarà la possibilità di acquistare il ticket ridotto al costo di 6€, comprensivo di: pizza Baby, bibita, gelato

Ecco il programma completo degli spettacoli, che accompagneranno la cena:
venerdì 8 settembre: “50s Pizza”: Ad esibirsi ci sarà Perry Boogie, pianista e cantante bolognese di boogie woogie, swing e rock’n’roll, con Lady Martini, ed insieme proporranno il loro live show con un repertorio che spazia con naturalezza dai grandi successi 50s, al rhythm&blues classico ai brani swing più ricercati.

  • Sabato 9: “Pizza amore e fantasia”: un omaggio alla musica italiana, un tuffo nella nostra tradizione che unisce il gusto alle note per rendere tutto spensierato e familiare. I Muffins canteranno per voi le canzoni più amate dagli italiani e vi coinvolgeranno in un’atmosfera giocosa e scanzonata.

  • Domenica 10: “”Una pizza da favola”: le colonne sonore Disney saranno le protagoniste di questa serata all’insegna della magia. “La Bella e la bestia”, “Frozen”, “La Sirenetta” a “Aladdin” sono solo alcuni dei titoli dei cartoni che verranno affrontati e che vi faranno tornare bambini. E se siete già bambini via aiuteranno a non crescere mai

La manifestazione avrà anche quest’anno un importante risvolto sociale: faranno parte dello staff alcuni ragazzi della cooperativa sociale “Il Germoglio” che daranno supporto nella distribuzione delle pizze e delle bevande.

L’evento è accessibile a tutti ed attrezzato per accogliere persone diversamente abili o con funzionalità motorie ridotte; è eco-sostenibile e rispetta tutte i requisiti previsti dalla nuova normativa adottata dall’amministrazione comunale grazie all’ottenimento della certificazione ISO 20121.

Si ringraziano gli sponsor che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento:

Ansaloni Ferrara, Clotilde, La Terra dell’Orso – e natura, Wooden, Elitè, IDRO-SERVICE Di Troncon Ivan, Studio Tecnico Altieri Fabio, Punto Wind – Piazza Trento e Trieste, Cromia FX, My English School, Globalambiente, Osteria delle Vallette, Pasquali srl, STEL srl, Riparazioni Elettroniche, La Bottega Delle Unghie, Estense Motori

Per prenotare è sufficiente chiamare al numero 3495878324 indicando orario e giorno prescelti.

In caso di maltempo, l’evento sarà rimandato al week-end successivo.

Un nuovo modo di vivere Ferrara, di ammirare le bellezze del Centro Storico e di trascorrere una piacevole serata con ottimo cibo e bella musica.

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“Vino &Musica” – FEshion Eventi”, dopo il successo delle prime tre edizioni (durante le quali sono state registrate migliaia di presenze e in poche ore), ripropone la manifestazione “Vino&Musica” in via Mazzini, un percorso eno-gastronomico itinerante, finalizzato a valorizzare una delle più belle zone di Ferrara, il “Ghetto Ebraico”.
L’evento, patrocinato dal Comune di Ferrara e dall’Ais- Associazione Italiana Sommelier – sezione Emilia Romagna, è realizzato con il supporto di molte attività commerciali della via (facenti parte dell’Unione Operatori Commericiali via Mazzini) e in collaborazione con rinomate aziende agricole locali, proprio per esaltare il concetto di territorialità.
La manifestazione si svolgerà sabato 16 settembre dalle 17 alle 23 e prevede la collocazione, lungo la via, di stand adibiti alla degustazione di vini di diverse cantine e 3 stand di aziende gastronomiche che provvederanno alla distribuzione dei piatti a base di prodotti tipici locali.
Ai clienti verrà proposto un ticket di 7€ (con possibilità di avere il ridotto a soli 5€ tramite un coupon scaricabile sul sito www.feshioncoupon.it) che comprende la degustazione di 3 calici di vino (a scelta tra le cantine presenti: Mariotti, Verginese, De Bacco, Carputo, Paolini, Longanesi, Corte Madonnina, Castello di Meleto, La Confina, Tenuta Garusola, Podere Riosto, Corte Beneficio) e 3 piatti della tradizione (degustazione di cappellacci di zucca preparati e cotti al momento da “Missione Mattarello”, una tartina con il tartufo offerto da “La Bottega del Tartufo” e un assaggio di salumi offerti dal supermercato Metà).
Tali ticket potranno essere acquistati nei due Infopoint collocati all’inizio e alla fine di via Mazzini. Ogni cliente inoltre riceverà un calice di vetro (da restituire alla fine della degustazione) con apposito porta-calice (da conservare per ricordo dell’evento).
Vino, cibo, ma anche tanta buona musica. La manifestazione sarà infatti arricchita dalla presenza della scuola di musica ferrarese “Musi Jam” ,i cui allievi si dislocheranno lungo via ricreando tre differenti punti musica.
Durante l’evento verranno raccolti fondi per le associazione Alt e Ado, quest’ultima presenzierà con un banchetto dove poter acquistare dolci e altre specialità.
Si ringraziano le attività della zona che hanno aderito all’iniziativa
Tabaccheria Fioresi, Ansaloni, Quello Giusto, Stranger Ferrara, I cover, Brera, Nara Intimo Donna Ferrara, Via Mazzini 109, J Nicholas, Metà Supermercati, La Bottega del Tartufo, Happyness, Teatro Nuovo, Camomilla e gli altri partner che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento (IdroService, EstenseMotori e MyEnglish School)
Un ringraziamento va anche alla Fioreria Mattia che si occuperà degli allestimenti della via e della realizzazione dei palloncini a grappolo d’uva.
Buon cibo, ottimo vino e splendida musica: il mix perfetto per trascorrere l’ultimo sabato d’estate tra le bellezze della città Estense.

Per info e prenotazioni chiamare il 349-5878324 (cell.),

pagina web http://www.feshioncoupon.it/vino-e-musica-2017/

facebook https://www.facebook.com/events/1318766844859828/

 

FERRARA CHE ACCOGLIE – Iniziative e appuntamenti in Piazza Castello sabato 16 settembre a partire dalle 15

“Piazza che accoglie”: una festa per conoscere musica, talenti e cultura dal mondo

14-09-2017

Musica, talenti e culture dal mondo: questi gli ingredienti della manifestazione dal titolo “Piazza che Accoglie” in programma sabato 16 settembre dalle 15 alle 23.30 in piazza Castello. L’appuntamento, promosso da ‘Ferrara che Accoglie’ (rete di associazioni, cooperative e organizzazioni del territorio) e dal Consiglio delle Comunità straniere con l’adesione e il patrocinio del Comune di Ferrara è stato presentato alla città giovedì 14 settembre, in residenza municipale, nel corso di una partecipata conferenza stampa che ha visto gli interventi dell’assessora alla Sanità e Servizi alla persona del Comune di Ferrara Chiara Sapigni insieme a Oligert Osmani (vice presidente Consiglio delle Comunità straniere), Kelvin Jacob (associazione Nigeriana), Sanowar Tanveer (comunità Pakistana), Christian Lucchiari (associazione Nadiya), Robert Elliot (associazione Cittadini del Mondo), Paolo Pastorello (Acli), Stefano Droghetti e Xian Lu (Centro Italo Cinese), Miriam Cariani (CGIL), Mario Zamorani (Campagna Ero Straniero).

 

LA SCHEDA (a cura della rete Ferrara che Accoglie e Consiglio delle Comunità Straniere)

C’è una città che accoglie. Che sceglie di costruire ponti invece di innalzare muri. E’ una città impegnata ogni giorno nell’ascolto e nel dialogo interculturale. A Ferrara, a partire dall’impegno per la pace e del rifiuto di ogni forma di razzismo, è nata più di due anni fa “Ferrara che Accoglie” che raccoglie attorno a un grande tavolo decine di gruppi, associazioni di volontariato, sindacati, cooperative sociali. E insieme a loro, le tante Comunità Straniere presenti in città.

Proprio le Comunità Straniere – le loro storie, i loro canti, le loro musiche – saranno  protagoniste dell’appuntamento in programma per sabato 16 settembre (dalle 15.00 alle 23.30) in piazza Castello con il nome significativo di “Piazza che Accoglie: musica, talenti e culture internazionali“. L’iniziativa, promossa da Ferrara che Accoglie, il Consiglio delle Comunità Straniere, con l’adesione e il patrocinio della Amministrazione Comunale di Ferrara, si presenta con un programma ricchissimo. Dal  primo pomeriggio fino a tarda sera, sul palco e nei gazebo allestiti per l’occasione, si alterneranno dibattiti, laboratori, eventi musicali, danze, giochi, letture, presentazioni di esperienze di gruppi e associazioni impegnate nel campo dell’accoglienza e dell’integrazione. (vedi volantino con programma dettagliato scaricabile in fondo alla pagina)

Si parlerà, ad esempio, dei percorsi di integrazione che giovani ed adulti stranieri intraprendono una volta arrivati in Italia e in Europa. Un altro incontro sarà dedicato alla normativa che attualmente regolamenta l’ingresso e il soggiorno degli stranieri e delle difficoltà e dei limiti che queste norme impongono, condizionando fortemente l’esercizio di diritti e doveri sanciti da trattati internazionali e che anche l’Italia ha ratificato. Si approfondiranno i temi della campagna “Ero straniero” (durante la manifestazione continuerà la raccolta di firme) che  propone una nuova legge per gli stranieri con il fine di migliorare e legalizzare i percorsi del loro inserimento lavorativo. E ancora, si discuterà di cittadinanza italiana e dei diritti di cittadinanza attiva. Verranno presentati i dati del XXVI Rapporto Immigrazione 2016, a cura dell’Azione Cattolica e di Migrantes.

Saranno presenti le associazioni che fanno accoglienza e le persone accolte che racconteranno viaggi, speranze e progetti di vita. Non mancheranno i video, i filmati che documenteranno una realtà spesso trascurata. Un mondo vasto, fatto di impegno, responsabilità, fatiche, sentimenti, di quei valori positivi così importanti per costruire la coesione sociale.

Verranno realizzati giochi interculturali, laboratori creativi per piccoli e adulti condotti da esperti nell’arte della piegatura della carta o della calligrafia con caratteri arabi, cinesi e cirillici. Esperte pakistane nell’arte dell’Hennè o sarte che confezionano vestiti tradizionali. Verrà esposta una piccola mostra fotografica sull’arte indigena dell’America Latina e saranno disponibili  pubblicazioni e dossier informativi sui tanti argomenti trattati dalla manifestazione.

E’ prevista la presenza di scrittori e giornalisti stranieri come Vjera Slaven e Osman Pashayev, momenti teatrali realizzati in collaborazione con il Teatro Off, reading di poesie e di narrativa  internazionale.

Infine: Musica e danze. Sul palco si esibiranno artisti stranieri di nazionalità diverse provenienti da vari paesi dell’Africa, del Pakistan e dell’ Ucraina. E ancora, ci saranno esperti liutai come Gianni Intelisano, o chitarristi come Roberto Formignani e Lorenzo Pieragnoli della Scuola di Musica moderna di Ferrara.

Non mancheranno i ragazzi impegnati nel costruire un mondo migliore attraverso l’informazione come i ragazzi di Occhio ai Media e di Radio Web Giardino.

Le realtà che hanno contribuito a pensare ed organizzare questa giornata di incontro e di festa sono davvero tante, come l’Associazione Nadiya (cui va un ringraziamento particolare per la responsabilità giuridica e il grande impegno assunti nella realizzazione dell’evento), Agire SocialeCGIL, Cittadini del mondo, Lega Coop, Viale K, Coop. Coop Meting Point, Akwaba, Alba Nuova, Emergency, Centro Donna Giustizia, Azione Cattolica, Agesci, Hermanos Latinos, Coop Camelot, Acli.

Decisiva la partecipazione e l’apporto di tante Comunità Straniere presenti a Ferrara, come la Comunità Nigeriana, la Comunità Pachistana, il Centro Italo-Cinese, la Comunità Latinoamericana e stranieri provenienti da Paesi diversi del mondo.

Accanto a loro, è importante ricordare il  contributo prestato da tante altre persone ed associazioni non citate, ma che con il loro impegno quotidiano svolto dentro e fuori dagli incontri della rete di Ferrara che Accoglie e del Consiglio delle Comunità straniere, tentano di costruire un mondo più giusto e più libero.

Ferrara che Accoglie e Consiglio delle Comunità Straniere

 

>> PROGRAMMA DETTAGLIATO DI SABATO 16 SETTEMBRE 2017 DALLE 15 ALLE 23.30 (PIAZZA CASTELLO) SCARICABILE IN FONDO ALLA PAGINA

CULTURA/TURISMO – Apre i battenti l’ultimo weekend della festa al Parco urbano “G. Bassani”

Tutte le iniziative del ‘Ferrara Balloons Festival’ in programma sabato 16 settembre

14-09-2017

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

Ultimo weekend in grande stile, per il Ferrara Balloons Festival, il più importante evento italiano del settore, che sabato 16 settembre schiera al Parco urbano “G. Bassani” tutte e cinque le mongolfiere special shape presenti quest’anno – Arky, Arséne, Kuh, Orient Express -, oltre alla new entry tedesca Bembel (a forma di tipica caraffa tedesca) e ai classici balloon a lampadina. Voli liberi alle 7.00 e vincolati dalle 10.00, con replica nel tardo pomeriggio.
Per chi preferisce altri mezzi di locomozione, sarà possibile visitare la città estense grazie alle ciclo-passeggiate organizzate da Pro Loco Ferrara.
Alla stessa ora apriranno gli stand interattivi dell’Arma dei Carabinieri (Legione Carabinieri Emilia-Romagna, Comando Provinciale di Ferrara) e dell’Aeronautica Militare – Comando Operazioni Aeree Poggio Renatico, che farà atterrare al Parco un elicottero NH-500. Il monomotore resterà in esposizione accanto alla tenda operativa che l’AM usa per le emergenze, alla bicicletta ICARUS (Immediate Care Airfield Response Unit) per il primo intervento in caso di eventi di grande affluenza, all’equipaggiamento per la produzione di acqua potabile dall’umidità atmosferica, al Cockpit del velivolo F104 (“cacciatore di stelle”), al simulatore di volo “Celestino” e al simulacro Predator. Nel primo pomeriggio, alle 15.00, sarà possibile visitare lo stand della Polizia penitenziaria, alla sua prima partecipazione al Festival.
In contemporanea, prenderanno il via i laboratori didattici per i più piccoli di DOpla, i laboratori di bolle del Wanda Circus (in replica alle 15.30) e le attrazioni (rivolte anche ai più grandi) del parco giochi Winter Wonderland, con gonfiabili, tappeti elastici, la pista di motoquad racing, i rulli acquatici, il ponte tibetano, il cinema 3D e il Free Fall.
Dalle 10.00, e in replica alle 15.00, nel Coca-Cola corner ci si potrà sfidare in tornei di calcio balilla, ping pong e tiro a canestro.
Spettacoli equestri al Tuscany Village, un angolo di puro divertimento in cui assistere a Show con i migliori stuntman provenienti dai più grandi parchi divertimento d’Italia e musica Country.
Sempre dalle 10.00 la Città Magica, il villaggio rinascimentale dell’Ente Palio di Ferrara e del Rione Santo Spirito, accoglie i visitatori con il proprio mercato degli antichi mestieri, gli spettacoli di giullari, musici e sbandieratori, le giostre cavalleresche e squisiti piatti della tradizione.
A “Pompieropoli”, l’area allestita dall’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale, i bambini possono diventare “pompieri per un giorno”: alle 10.00 e alle 15.00, operatori qualificati li guidano in prove di destrezza e simulazioni delle operazioni normalmente messe in atto in caso di incendio.
Mini auto elettriche a disposizione dei bimbi, con l’iniziativa “StradAmica” (10.00 e 14.30), per imparare l’ABC della sicurezza stradale. E ancora quattro ruote, ma non in miniatura, nell’area di Renault Franciosi (gold sponsor del Balloons), con la nuova gamma della casa francese.
Per chi ama il circo gli spettacoli di mangiafuoco e contorsionisti del Circo Famiglia Rossi (14.30) e del Wanda Circus (19.00). Rimanendo sempre in tema circo e laboratori, i più piccoli potranno cimentarsi nella costruzione di mini mongolfiere di gomma e truccabimbi, per trasformarsi in personaggi di fumetti o di animali.
Tornando ai balloons, “Mongolfiere Aperte” (11.00 e 14.30) offre la possibilità di entrare nell’involucro di una mongolfiera, per apprendere i segreti che la fanno volare, mentre alle 16.00 l’Associazione Realizzatori Italiani di Aerostati (A.R.I.A.) si ritroverà, per il 24° raduno nazionale di mongolfiere di carta. Sarà l’arena mongolfiere ad accogliere queste opere d’arte, dipinte e rifinite a mano da artisti e amatori.
Dalle 15.00, orario di inizio anche dell’osservazione guidata del Sole con l’Associazione Astrofili Centesi (bis alle 20.30 con l’osservazione di cielo e stelle), a tenere banco al Festival sarà lo sport, con esibizioni e lezioni dimostrative di Uguale ed Opposto (Uastamasta), Ju Jitsu (S.S.D. G.A. Diurno), football americano (A.S.D. Aft Estense – le Aquile di Ferrara), tiro con l’arco (Compagnia Arcieri e Balestrieri Filippo degli Ariosti), Sparring Vlup (A.S.D. Squarciagola), zumba, boot camp e run fit (Curves Ferrara).
Gli amici a quattro zampe andranno in scena alle ore 15.00 con esibizioni e dimostrazioni che metteranno in evidenza le caratteristiche di questi meravigliosi animali.
Alle 15.30 parte la Caccia al tesoro, promossa da CONI Point Ferrara mentre alle 17.00 l’arena sarà allietata dalle musiche della Banda Filarmonica Comunale Ludovico Ariosto – Città di Ferrara.
Da non perdere, mezz’ora dopo, il Galà della ginnastica con l’elegante esibizione delle celebri e plurimedagliate “Farfalle Azzurre” (Camilla Patriarca, Giulia Galtarossa, Anzhelika Savrayuk, Camilla Bini e Andreea Stefanescu) a cui seguirà la spettacolare esibizione coreografica dei Paramotoristi audaci.
Nel tardo pomeriggio tornano protagoniste le mongolfiere, che si alzano in volo vincolato a partire dalle 16.00 e libero dalle 17.30, per essere, infine, illuminate a suon di musica, alle 21.00, nel suggestivo “Night Glow”.
Sabato l’ingresso al Parco è a pagamento (5 euro) per gli over 12.

Segreteria organizzativa Ferrara Fiere Congressi Francesca Mascellani Tel. 0532 900713 – Cell. 335 5451089 fmascellani@ferrarafiere.it

 

Vai al programma completo su CronacaComune

PROTEZIONE CIVILE REGIONALE: ALLERTA N. 103/2017

ALLERTA CODICE COLORE GIALLO PER: TEMPORALI

14-09-2017

L’Agenzia Regionale di Protezione Civile dell’Emilia Romagna ha emesso l’allerta n.103/2017

livello di criticità CODICE COLORE GIALLO : TEMPORALI 

dalle ore 00:00 del giorno 15/09/2017 alle ore 00:00 del giorno 16/09/2017 nel territorio ferrarese

Sono previste precipitazioni, accompagnate localmente da temporali anche forti, sulle pianure centro orientali della Regione, a partire probabilmente dalla serata di Venerdì.

Gli avvisi e le allerta dell’Agenzia di Protezione Civile dell’Emilia Romagna

Si invita la popolazione ad adottare le misure di autoprotezione consigliate visionabili nei links sotto riportati.

CULTURA – Sabato 16 settembre alle 16 per la mostra di fotografie storiche allestita in via Ariosto 67

“Giorgio Bassani e la casa della magnolia”: visita guidata a Casa Ariosto

14-09-2017

“Giorgio Bassani e la casa della magnolia” è il titolo della visita guidata alla mostra di fotografie storiche con conversazione sul tema in programma per sabato 16 settembre 2017 alle 16 alla Casa di Ariosto, via Ariosto 67 a Ferrara. Questi spazi, affidati di recente alla Fondazione Giorgio Bassani, ospitano la mostra fotografica sulla casa del romanziere in via Cisterna del Follo 1 e la visita è inserita all’interno delle iniziative organizzate in occasione della “Festa del libro ebraico 2017”.
La voce registrata di Giorgio Bassani che legge e commenta la sua poesia “Le leggi razziali” accoglierà i visitatori, mentre  li accompagneranno nella visita Paola Bassani, figlia dello scrittore, Silvana Onofri, presidente dell’Associazione Arch’è, e il fotografo Paolo Zappaterra. Letture dell’attrice Gioia Galeotti. L’iniziativa – a ingresso gratuito – ha il patrocinio del Comune di Ferrara.

COMUNICATO a cura degli organizzatori
Numerosi sono i ferraresi e i viaggiatori che vanno alla ricerca della mitica casa della magnolia resa famosa della poesia “Le leggi razziali”, quella magnolia che, piantata nel 1939 nel cortile interno della casa di via Cisterna del Follo 1, tuttora “fuoresce oltre i tetti circostanti”.
Una piccola lapide apposta sulla facciata della casa ricorda che Bassani l’ha abitata, ma l’interno, profondamente modificato dopo la vendita avvenuta nel 1993, non è aperto al pubblico e solo le parole di Bassani, alcune sequenze del film di Vittorio De Sica, gli ormai storici scatti di Paolo Zappaterra del 1989 e le istantanee di famiglia con gli arredi dalla casa, permettono di conoscere un luogo bassaniano spesso sottovalutato o frainteso.
Quattro delle istantanee esposte in un unico pannello sono acquisizioni recenti della Fondazione: la prima, dei primi anni ’50 (dono di Ranieri Varese), mostra Claudio Varese, Dora e Valeria Bassani con la bassotta Mimì nel giardino di casa Bassani e testimonia il legame d’amicizia che ha legato il grande studioso e critico Claudio Varese alla famiglia Bassani e particolarmente a Giorgio, di cui Claudio Varese è stato, fin dagli anni di formazione dello scrittore, amico, guida e punto di riferimento essenziale nelle sue scelte politiche e letterarie. Le altre tre, scattate il 4 marzo 1974, giorno del compleanno di Bassani, sono pervenute, come racconta Paola Bassani, in modo singolare: “Nella primavera del 2008… Valerio Cappozzo (Assistant Professor of Italian, University of Mississippi), arriva a Parigi, da Bloomington, e mi consegna una busta affidatagli dal professor Edoardo Lèbano, contenente lettere, foto – persino una poesia manoscritta, Dal Campus – di mio padre: un insieme di documenti assolutamente preziosi e relativi alla sua esperienza di Visiting Professor, svoltasi appunto a Bloomington…”.

La mostra “Giorgio Bassani e la casa della magnolia” rimarrà aperta fino a domenica 1 ottobre a Casa di Ariosto, via Ariosto 67 a Ferrara da martedì a domenica ore 10-12.30 e 16-18, ingresso gratuito.

Per info: email arche.ferrara@gmail.com, cell. 340 0773526 o 331 1055853

INTERNAZIONALE A FERRARA – Anche il sindaco Tagliani alla presentazione nazionale

Il mondo si dà appuntamento a Ferrara dal 29 settembre all’1 ottobre 2017 con il festival di Internazionale

14-09-2017

Torna dal 29 settembre all’1 ottobre Internazionale a Ferrara, il festival di giornalismo organizzato dal settimanale Internazionale e dal Comune di Ferrara, giunto all’undicesima edizione

Roma, 14 settembre – Oltre 250 ospiti provenienti da 40 paesi e da 4 continenti per 250 ore di programmazione e 130 incontri. Questi i numeri del programma di Internazionale a Ferrara che è stato presentato questa mattina nella sede della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.
Filo conduttore di questa edizione è la prospettiva intesa come lungimiranza e opportunità, una risposta ai moti xenofobi, ai populismi e ai nuovi protezionismi, sintomi di un affanno della politica a fare fronte ai grandi mutamenti sociali. Per tendere verso un’informazione corretta; per leggere gli eventi in corso senza paura, immaginando soluzioni rispettose dei diritti umani; per individuare modelli economici più inclusivi, serve la giusta distanza.

“Anche quest’anno la città di Ferrara si trasformerà per un fine settimana nella più grande redazione al mondo – ha dichiarato Giovanni De Mauro, direttore di Internazionale – Il mondo del nostro logo quest’anno ha un cannocchiale, per cercare una direzione, mettere in prospettiva le cose, guardarle dalla giusta distanza per vedere non solo crisi ma anche le possibili soluzioni”

“Ad undici anni dalla sua prima edizione – ha detto il sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani –  Internazionale a Ferrara è sempre più un tassello centrale della programmazione culturale della città di Ferrara. La città intera, oggi, è il palcoscenico del festival, che non occupa più solamente le piazze centrali ma anche una molteplicità di spazi all’interno della cinta muraria. Internazionale a Ferrara è sempre più un luogo di condivisione di un progetto di trasmissione ed allargamento delle possibilità di conoscenza culturale e civile.”
Grandi ospiti da tutto il mondo: da Angela Davis, femminista ed ex militante del partito comunista statunitense a John Lewis che nel 1963, insieme a Martin Luther King organizzò la grande marcia su Washington al termine della quale fu pronunciato il celebre discorso “I have a dream”. Appuntamento, come ogni anno, con giornalisti, scrittori e fotoreporter da ogni continente: dallo scrittore siriano Khaled Khalifa alla reporter colombiana Marta Ruiz, dall’inviato iracheno Gaith Abdul-Ahad all’attivista di origine eritrea Meron Estefanos, fino a Shane Bauer che, nell’anno del risveglio dei nazionalismi e del razzismo istituzionalizzato, sotto copertura si è infiltrato nei movimenti paramilitari di estrema destra americani. Emblematico l’incontro conclusivo del festival, intitolato “L’Età della rabbia” dal libro dello scrittore indiano Pankaj Mishra che dialogherà con lo statunitense Adam Shatz e lo studioso francese Olivier Roy. Si parlerà anche molto di Europa con l’ex ministro greco Varoufakis, il presidente della Vallonia, Paul Magnette, e con Romano Prodi.
Con MSF si approfondirà l’importante lavoro svolto dall’ong nella ricerca e salvataggio in mare dei migranti, un lavoro che negli ultimi mesi è stato messo sotto accusa da alcune forze politiche italiane, mentre l’accademica Iris Chyi analizzerà il futuro dei giornali di carta e la sociologa di origine egiziana Shereen El Feki racconterà la mutazione dei costumi sessuali nel mondo arabo dopo le rivolte. Dopo il grande successo dei loro video “Lettere dalla vagina”, pubblicati dal Guardian e tradotti sul sito di Internazionale, saranno a Ferrara le autrici Mona Chalabi e Mae Ryan. Con Guy Delisle, autore di Fuggire, sulla lunga prigionia in Cecenia di un collaboratore di Msf e Zerocalcare si parlerà della graphic novel come strumento per raccontare il presente.
“Sembra sia passato un secolo dalla scorsa edizione, invece è solo un anno – ha commentato Chiara Nielsen, che dirige il festival con Luisa Cifolilli – Ma il quadro è molto più cupo: non abbiamo fatto in tempo a riprenderci dalla Brexit che è arrivato Trump, nel Mediterraneo abbiamo assistito a una svolta drammatica e l’Europa che, tra pulsioni razziste e populismo, sembra aver smarrito la strada, per questo il programma di quest’anno è declinato sulla prospettiva”.
Per François Dumont, direttore della comunicazione di Medici senza Frontiere, “ancora una volta, partecipare al Festival di Internazionale ci dà modo di raccontare la nostra azione medico-umanitaria nel mondo, da Mosul alla Libia, dallo Yemen alla Nigeria, in un anno complesso sotto molti aspetti e che ci ha visti sotto attacco per la nostra azione di ricerca e soccorso nel Mar Mediterraneo. Di questo e molto altro parleremo con amici scrittori e giornalisti, portando l’esperienza diretta dei nostri operatori sul campo. E gli appuntamenti proseguono anche al nostro Corner in piazza Trento e Trieste.”
Si rinnova l’appuntamento con il Premio per il giornalismo d’inchiesta Anna Politkovskaja che quest’anno sarà assegnato al giornalista turco Can Dündar, distintosi per le sue coraggiose inchieste sul coinvolgimento diretto della Turchia nella questione siriana e con le rassegne di Mondocinema e di Mondoascolti; al festival anche la mostra del World Press Photo 2017 e la realtà virtuale con Giant, un’installazione nata dall’esperienza personale della regista e co-autrice serba Milica Zec, che fa provare l’esperienza della guerra e un autentico programma parallelo per bambini, con oltre 12 laboratori.
“E’ un grande onore e piacere portare per il secondo anno consecutivo a Ferrara, città con una forte tradizione d’arte e cultura, la mostra del World Press Photo all’interno del miglior festival di giornalismo in Italia – ha commentato il fotoreporter Francesco Zizola – L’offerta culturale di altissimo livello, che da sempre caratterizza il festival, è la cornice ideale per l’esposizione delle immagini vincitrici del World Press Photo, documenti storici che permettono di rivivere gli eventi cruciali del nostro tempo”.
“Anche quest’anno la Rappresentanza in Italia della Commissione europea è presente al Festival di Internazionale e lo fa nel momento in cui  il progetto di europeo riprende quota dopo anni di difficoltà. Il discorso sullo Stato dell’Unione di Jean-Claude Junker traccia le strade da percorrere nei prossimi mesi e tutti gli eventi di Ferrara contribuiranno a un dibattito pubblico sul futuro dell’Europa”, ha dichiarato Beatrice Covassi, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.
Per Paolo Marcolini, di Arci Ferrara, “è grazie al Festival di Internazionale che riusciamo a vedere da vicino e di conoscere le difficoltà ed i rischi che tanti giornalisti ed attivisti corrono per garantire la diffusione di notizie e di informazioni basate su fatti veri e reali, documentati e strappati alla censura di tanti Paesi. Ci piace pensare, infatti, che, ancora una volta, le notizie dal mondo “prenderanno vita” dalle piazze e dalla vie del Centro Storico e che i tanti ospiti internazionali, tra personaggi della politica mondiale, corrispondenti, scrittori, giornalisti, disegnatori, verranno affascinati ed ammaliati dall’accoglienza del Festival e dalla bellezza della nostra Città restituendo con passione informazioni e dettagli su articoli ed inchieste internazionali”

“Il Festival di Internazionale a Ferrara riveste ormai da tempo una grande importanza per l’Università di Ferrara, anche in un’ottica di collaborazione con la città e di un “sistema Ferrara” che respiri, in modo pulsante e dinamico, di cultura, a 360 gradi  – ha commentato il rettore dell’Università di Ferrara, Giorgio Zauli –  Il Festival è un evento che si fonde in modo pienamente armonico con il tessuto cittadino e con la proposta culturale complessiva di una città che vive di cultura e di un Ateneo che si sente con orgoglio “nel futuro da sempre”. Le sollecitazioni e gli stimoli che ogni anno Internazionale è capace di generare rappresentano inoltre una proposta estremamente attrattiva per la comunità studentesca della nostra Università”.

Walter Dondi, Consigliere delegato e direttore Fondazione Unipolis ha detto che “La presenza e il sostegno di  Unipol Gruppo e Fondazione Unipolis a Internazionale a Ferrara, è la conferma di un ormai consolidato rapporto di collaborazione che ci vede condividere con la Direzione della rivista e del Festival l’impegno a promuove l’informazione e la conoscenza dei principali problemi che riguardano la vita del Pianeta. Il mondo è attraversato da conflitti drammatici e da contraddizioni acutissime, che hanno a che fare con crescenti disuguaglianze sociali ed economiche, così come con i gravi fenomeni prodotti dai cambiamenti climatici. Tutto ciò richiede mutamenti radicali nelle politiche a livello globale e nei singoli paesi, per affermare  scelte che vadano nella direzione di promuovere uno sviluppo realmente sostenibile, così come previsto dall’Agenzia 2030 delle Nazioni Unite, approvata giusto due anni fa. È questo, del resto, il filo che connette le diverse iniziative che Fondazione Unipolis, insieme agli amici di Internazionale, ha organizzato anche quest’anno a Ferrara”.

“Il nostro legame con il territorio di Ferrara è indissolubile come quello tra il Festival e la città di Ferrara. Ferrara negli anni è divenuta sede di uno degli appuntamenti più importanti a livello mondiale per discutere dell’oggi e porre le basi per il domani – ha dichiarato Giulia Di Tommaso, membro del cda di BF Spa che ha aggiunto – crediamo quindi che sia il momento e il luogo perfetto per discutere del contesto internazionale in cui l’agricoltura occupa un ruolo fondamentale per rispondere alla grande sfida dei prossimi decenni: produrre alimenti di qualità per una popolazione globale in aumento e una contemporanea diminuzione della terra coltivabile. Bonifiche Ferraresi è certa che la diffusione, anche attraverso eventi come questo, dei principi dell’agricoltura di precisione siano una delle chiavi per creare un settore agro industriale maturo sostenibile e trasparente capace di produrre eccellenze e rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più attento, informato e consapevole.
Per Michele Messina, “Montura ha stretto una collaborazione sempre più stretta ed avvincente con Internazionale. Si rinnova nell’affascinante centro storico di Ferrara l’abbinamento tra la prestigiosa pubblicazione ed il brand italiano leader nell’abbigliamento e nelle calzature per la montagna e per le attività all’aria aperta. Una collaborazione che è diventata anche un appuntamento fisso settimanale, grazie al quale i lettori sono stati invitati a conoscere le varie iniziative nell’ambito della cultura, dello sport, della solidarietà che l’Azienda promuove seguendo lo spirito Searching a New Way.”
Per Anna Maria Giordano, di RadioTre, “Cronache, interviste e racconti in diretta; teatro, poesie, fumetti, documentari, campagne, letti e descritti dagli autori; musica e cori sul palco nel cortile del Castello Estense: da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre, anche quest’anno Radio3 sarà a Internazionale a Ferrara, per seguire l’undicesima edizione del festival con i microfoni di Radio3Mondo. Tanti gli appuntamenti  per gli ascoltatori e per il pubblico del festival, tante le conversazioni sulla Terra e i suoi abitanti, in  5 dirette, in onda e in streaming, e poi in podcast”
“Per il secondo anno Radio Radicale sarà media partner del Festival di Internazionale a Ferrara e quest’anno con utili strumenti per chi vorrà seguire molti appuntamenti del Festival e le interviste del “back stage – ha detto il direttore dell’emittente Alessio Falconio – Ci saranno a disposizione degli appassionati alcune novità: una postazione fissa nella sala stampa per interviste speciali con importanti ospiti presenti al Festival, rese disponibili in tempo reale su una speciale sessione Festival di Internazionale sul portale RadioRadicale.it; live streaming dei più importanti appuntamenti del Festival, privilegiando quelli in lingua italiana, grazie al supporto in loco dei nostri tecnici; collegamenti quotidiani nei nostri notiziari per raccontare le giornate a Ferrara e i principali appuntamenti; aggiornamenti su Facebook e twitter per cogliere spunti o dare informazioni, in sinergia con il magazine Internazionale. E per ripercorrere il tutto, infine, uno speciale di quasi due ore, la domenica primo ottobre, a partire dalle 22, con il “meglio dì” delle testimonianze raccolte durante il weekend”
Internazionale a Ferrara è promosso da Internazionale, Comune di Ferrara, Regione Emilia Romagna, Università degli studi di Ferrara, Città Teatro, Ferrara Terra e Acqua, Comune di Portomaggiore, Arci Ferrara, Assessorato alla cultura nell’ambito del Progetto Polimero promosso da Arci Emilia-Romagna, Associazione IF e Anci. Il Festival è reso possibile dalla collaborazione di Medici Senza Frontiere, charitypartner, e della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, grazie a Unipol Gruppo, Fondazione Unipolis, Assicoop, UnipolSai, con il sostegno di Bonifiche Ferraresi, Montura, Alce Nero, Camera di Commercio di Ferrara, Cir Food, Global Progressive Forum, Poste Italiane, Banca Etica, Sky, Arci Nazionale, Università LUISS Guido Carli, Coop Alleanza 3.0, Cidas, Cooperativa Camelot, Sammontana, Astoria, Acer, Terna, Doc Servizi, CGIL, CNA. Con la main mediapartership di Rai e la media partnership di Radio 3, Radio 2, RaiNews24, RaiCultura, RadioRadicale, @stoleggendo, VoxEurop, Housatonic.

 

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Nuovo appuntamento con “La Pulce nel Baule – Mercanti per un giorno”

Da Ufficio stampa Edit Italia

Il 17 settembre al Pala de André

Nuova edizione per “La Pulce nel Baule. Mercanti per un giorno”, il mercatino dell’usato allestito nel parcheggio del Pala De André a Ravenna. Appuntamento domenica 17 settembre dalle 8.30 alle 17.30. Si tratta di un appuntamento ormai tradizionale per la città, con migliaia di visitatori, dove è il “vintage” ad essere protagonista. I mercatini dell’usato, molto diffusi nel Nord Europa, sono ormai una vera e propria tendenza anche nel nostro Paese. Una nuova “filosofia”, che unisce al risparmio la cultura del riutilizzo, senza dimenticare il gusto della scoperta, il fatto di trovare proprio ciò che stavamo cercando o, perché no, quello a cui non avevamo pensato. L’offerta è veramente varia: dai libri all’oggettistica, dall’abbigliamento ai giocattoli. Spazio come sempre anche all’associazionismo, con le bancarelle gestite dai volontari. Ingresso ai visitatori gratuito.

Continua inoltre “Facce da Baule”, il primo divertente “non-concorso fotografico” dedicato agli espositori e ai visitatori. Chiunque può scattare foto durante “La Pulce nel Baule” e caricarle nell’apposita area del sito www.lapulcenebaule.it (fino a 5 immagini, max. 2,5 Mb). Lo scatto più simpatico, bello o interessante verrà premiato con una piazzola gratuita per l’edizione successiva, o in alternativa un libro di pregio.

Per tutte le info 335.6540559, www.lapulcenelbaule.it

Croce Rossa Italiana Ferrara
La forza del volontariato: “Un’Italia che aiuta”

Croce Rossa Italiana, Associazione di Promozione Sociale, ha per scopo l’assistenza sanitaria e sociale sia in tempo di pace che in tempo di conflitto. Posta sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, la Cri fa parte del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. Nelle sue azioni a livello internazionale, nei Paesi in conflitto, si coordina con il Comitato Internazionale della Croce Rossa e con la Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per gli altri interventi. A livello nazionale è organizzata in Comitati dislocati su tutto il territorio.

Volontario della Croce Rossa dal 1987, attuale presidente del comitato di Ferrara, Alessio Zagniconserva intatta l’energia dell’imprenditore morale che opera per passione e mostra il sentimento di chi, pensando alla propria organizzazione, riesce ancora a commuoversi: “le donne e gli uomini di Croce Rossa sono persone fantastiche e io come molti volontari, sento di appartenere a qualcosa di importante”. E aggiunge subito: “Siamo un’organizzazione molto grande e complessa, forse la più grande in Italia, e ci impegniamo tutti molto per mantenere la nostra indipendenza e l’efficienza su cui si reggono funzionalità e buona reputazione. Pur non avendo mai avuto la stretta necessità di lavorare su comunicazione esterna e immagine, cosa su cui oggi invece investiamo molto, sappiamo che Croce Rossa e Mezzaluna Rossa sono i simboli  più conosciuti al mondo. Anche a livello locale, abbiamo riscoperto l’importanza di comunicare meglio: la recente riorganizzazione dell’ente che lo ha trasformato da pubblico a privato ci spinge in questa direzione, ci spinge a lavorare per uniformare pratiche e strumenti a livello nazionale diventando al contempo sempre più radicati sui territori”.

Come siete organizzati sul territorio ferrarese? Che dimensioni ha l’associazione?
La Croce Rossa di Ferrara si estende sul territorio coincidente con la provincia, fatta eccezione per il comitato di Cento-Bondeno che da poco ha acquisito una propria indipendenza. Con la riforma, tuttavia, il livello provinciale è stato eliminato e questo passaggio ha portato più autonomia ai singoli territori, garantendo un più forte radicamento alla realtà locale e consentendo di sviluppare una visione più imprenditoriale, centrata sul corretto investimento delle risorse per garantire servizi ottimali alle comunità che vivono sui territori.
Oggi operano sul territorio ferrarese circa 500 volontari a cui si affiancano 7 dipendenti, di cui 6 tecnici per trasporti sanitari e un’impiegata amministrativa. Tutti noi volontari, me compreso, garantiamo la nostra opera senza ricevere dall’associazione alcun compenso, come peraltro si evince dal nostro bilancio approvato di recente all’unanimità dalla nostra Assemblea Provinciale.

Una tale organizzazione richiede sicuramente un forte impegno e molte risorse per poter funzionare. Quali sono le risorse finanziarie che usate e come le producete?
Siamo un’Associazione di Promozione Sociale, ma lo spirito è quello dell’impresa sociale, con un bilancio importante di oltre 500.000 euro: ci siamo organizzati per offrire servizi di qualità nel modo più efficiente possibile, valorizzando tutte le nostre risorse per adempiere alla nostra missione: salvare vite umane e aiutare le persone in stato di difficoltà o di fragilità.
Le risorse economiche generate, sono assorbite dai costi fissi (la struttura, i mezzi, il personale dipendente) oppure vengono reinvestite per offrire servizi sempre migliori, per disporre delle risorse necessarie a gratificare l’orgoglio dei volontari, che devono sentirsi competenti, parte di una struttura efficace con mezzi all’avanguardia. Lo spirito imprenditoriale serve a gestire correttamente e valorizzare al massimo tutte le nostre risorse.
Non riceviamo alcuna forma di contributo o sussidio pubblico: ci finanziamo vendendo servizi di alta qualità che produciamo grazie alle competenze dei nostri volontari e dei nostri operatori fissi. Dalla vendita dei servizi che eroghiamo in regime di convenzione deriva oltre il 90% delle nostre entrate; abbiamo due macchine che fanno servizio 118 per il Servizio Sanitario Nazionale; realizziamo interventi di assistenza a manifestazioni, grandi eventi e in tutti quei casi nei quali ci viene richiesta presenza per garantire la sicurezza sanitaria: le partite della Spal, il servizio a Ferrara sotto le Stelle, il Capodanno al Castello, il Palio e poi manifestazioni sportive, culturali e molto altro. Gli investimenti in attrezzature e in formazione ci consentono di gestire al meglio questi grandi eventi. Realizziamo trasporti sanitari da e verso gli ospedali coprendo anche lunghe percorrenze, in tutto il mondo. Abbiamo per esempio accompagnato a casa un assistente familiare filippino in stato terminale, abbiamo fatto rientrare malati da paesi anche molto lontani come l’India o l’Ucraina inviando fin là i nostri operatori.
Ci occupiamo anche di formazione, sia per i nostri volontari che per esterni, soprattutto sicurezza sul lavoro (ex legge 626) e primo soccorso. Proponiamo corsi a prezzi competitivi e rilasciando attestati a norma di legge grazie alla nostra scuola di formazione intitolata ad Alessio Agresti, volontario morto in un incidente stradale ormai 16 anni fa. Altre piccole entrate vengono da attività di fundraising (banchetti, raccolte fondi, lasciti, donazioni: uno per l’acquisto di un’ambulanza molti anni fa e quest’anno una donazione importante per l’acquisto di defibrillatori). Queste sono le nostre entrate: mai ricevuti finanziamenti dal Comitato Nazionale o da altre fonti. Per noi è importantissima questa trasparenza sulle entrate anche per salvaguardare la reputazione di Croce Rossa e la qualità del lavoro dei nostri volontari.

Considerato che la gran parte delle entrate deriva dalla vendita di servizi, come vi siete organizzati per ‘garantirvi un mercato’? Incontrate difficoltà nel vendere i vostri servizi?
Oggi riceviamo tantissime richieste: se avessimo il doppio di mezzi e dei volontari ci sarebbe ancora di più da lavorare! Con l’organizzazione attuale rinunciamo invece a molti servizi – i volontari infatti durante il giorno svolgono altre occupazioni – perché non ci è possibile seguire tutto; in questi casi dirottiamo le richieste verso altre associazioni che godono della nostra fiducia e stanno all’interno della rete. Non puntiamo necessariamente all’economicità dei nostri servizi ma, mettendo in campo attrezzature all’avanguardia e grandi competenze, riusciamo nondimeno a essere molto competitivi. Per i grandi eventi, per esempio, mettiamo in campo di attrezzature il cui valore supera i 150.000 euro, tanto per dare un ordine di grandezza. Investiamo quindi sulla qualità elevata dei nostri servizi.

Hai parlato di un fatturato importante: come utilizzate e investite le entrate?
La maggior parte delle nostre entrate contribuisce al costo per il personale dipendente, per l’acquisto di beni strumentali, per le spese vive e per azioni di inclusione sociale. A titolo di esempio, abbiamo pagato nell’ultimo anno almeno 23.000 euro di assicurazioni per veicoli e personale; abbiamo acquistato due ambulanze, ognuna delle quali costa circa 70.000 euro. Oggi disponiamo di tre ambulanze in servizio 118, di 36 mezzi tra furgoni, mezzi speciali per trasporto disabili, autocarro, carrello cucina, carrello posto avanzato, perfino due gommoni, un campo di addestramento per le nostre unità cinofile e un sistema di radiocomunicazioni digitali tra i più evoluti. Tutta attrezzatura molto costosa, anche per le spese di manutenzione (oltre che di acquisto), ma di qualità e indispensabile per lavorare bene. A livello nazionale, considerando le diverse realtà locali di Croce Rossa, siamo forniti davvero di tutto, comprese motoslitte, generatori e spazzaneve dislocati nei centri presenti sui diversi territori. Ci mancano solo gli elicotteri!
Ciò che resta tolte le spese viene investito in azioni di inclusione sociale: assistenza a famiglie, ma anche a chi ci chiede una mano; ma sempre e solo tramite beni e servizi. Generi alimentari per esempio, che acquistiamo usando gli utili per integrare quello che riceviamo dal Banco Alimentare e da Agea, interventi che sono proposti dai servizi sociali, ragazzi bisognosi, carcerati che chiedono anche solo un paio di occhiali. Comunque non eroghiamo mai denaro, ma lo traduciamo in servizi o in beni.

I volontari sono la risorsa distintiva di Croce Rossa: come si avvicinano all’associazione e come la vivono quando entrano?
In Croce Rossa si può entrare a partire da 14 anni, nel settore giovanile, facendo attività che consentano di crescere poco alla volta. Non vi sono però limiti di età né preclusioni di sorta. Tutti i soci di Croce Rossa pagano una quota associativa annuale: ci sono soci ordinari che sono semplicemente iscritti senza svolgere attività diretta, ma la stragrande maggioranza svolge servizio attivo come volontario. Solitamente il volontario si avvicina perché coinvolto da amici e familiari o perché ha visto lavorare Croce Rossa dopo le grosse emergenze, che solitamente accrescono considerevolmente il numero di richieste di ingresso. C’è anche chi si avvicina, ma poi ‘prende paura’: essere volontario è comunque un impegno di grande responsabilità, verso se stessi e verso gli altri. C’è chi cerca di mettere in pratica valori, chi vuol essere in grado di fare qualcosa di utile in caso di bisogno, chi subisce il fascino della divisa, chi si avvicina per semplice curiosità. Certo, chi si innamora di Croce Rossa ci resta tutta la vita; tuttavia anche da noi, nonostante le numerose richieste, c’è un grande ricambio.
Al volontario viene chiesto molto per mantenere in piedi una realtà così complessa, serve molta motivazione. E anche a noi capita, a volte, di non riuscire a valorizzare a pieno le caratteristiche di una persona oppure di non riuscire sempre a trasmettere quel che vorremo, questa passione, questo senso di identità. Cerchiamo comunque, sempre, di valorizzare anche chi può dare solo un’ora alla settimana. Ma resta il fatto che al volontario si chiede veramente tanto. I volontari lavorano come matti, ce la mettono tutta, sono sempre pronti, partecipano e partono quando c’è bisogno, rinunciano, per qualche giorno, al lavoro remunerato e quando tornano, stanchi, si portano a casa le esperienze, le relazioni personali, un ulteriore bagaglio personale.
Le donne e gli uomini di Croce Rossa sono gente fantastica che si impegna e ce la mette tutta; e lo si vede ancor di più quando ci sono emergenze a livello locale o nazionale. L’estate scorsa, sono partiti il giorno stesso del terremoto e senza sapere che difficoltà avrebbero trovato, dovendo allestire tutto e non sapendo, arrivando sul luogo per primi, cosa li aspettasse. Quando arriva la richiesta di partenza loro sono già pronti, sappiamo che la risposta c’è, sempre efficiente, professionale e disinteressata. Questa è la grande ricchezza del volontariato in ogni ambito.
Quando il terremoto ha colpito la nostra regione, i volontari erano già presenti in sede alle 5 del mattino, subito disponibili per ogni necessità del territorio. Sono cose che emozionano, la grande macchina della solidarietà oggi diventata più veloce ed efficiente. E tra i volontari, i giovani, femmine e maschi sono presenti: la loro presenza mostra che essi sono l’adesso, non solo il futuro, come una certa retorica sostiene in modo scontato.

Come pensi e vedi il futuro della Croce Rossa a livello locale?
Oltre all’impegno nei trasporti sanitari, molti non sanno che, per esempio, disponiamo di unità cinofile e Servizio opsa, operatori polivalenti salvataggi in acqua, tutte figure che rientrano nei soccorsi speciali. Abbiamo un’idroambulanza a Codigoro e una a Ferrara; siamo in ottime relazioni con altri territori, Bolzano per esempio, dal quale abbiamo mutuato l’idea del posto medico avanzato (Pma); abbiamo un gruppo logistico molto efficiente. Per noi diventa importante dare evidenza di questa complessità, comunicare meglio questa ricchezza, che è innanzitutto umana, insieme ai nostri valori. A livello locale vale ciò che è anche generale, internazionale: essere risorsa delle comunità e dei propri territori; senza sostituire il servizio pubblico, ma sostenendolo e creando valore aggiunto. Essere associazione ci permette di fare rete meglio: nel futuro vedo una Croce Rossa con ruoli ben definiti, sociale e sanitario, una rete con tutto il mondo del volontariato e delle istituzioni. Il sogno è quello di vedere Croce Rossa agire in un campo comune dove, con chiarezza di ruoli e perfetta sinergia, operano tutti gli attori in rete.

Per conoscere meglio la Croce Rossa di Ferrara http://www.criferrara.it
Immagini tratte dal profilo fb Croce Rossa Italiana – Ferrara

Al via il Festivalfilosofia sulle “arti”: da oggi a domenica oltre 50 filosofi in piazza a Modena, Carpi, Sassuolo

Da Ufficio stampa MediaMente

Al via il Festivalfilosofia sulle “arti”: da oggi a domenica oltre 50 filosofi in piazza a Modena, Carpi, Sassuolo
Da venerdì 15 a domenica 17 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo quasi 200 appuntamenti fra lezioni magistrali, mostre, concerti, spettacoli e cene filosofiche. Tra i protagonisti Bodei, Bianchi, Cacciari, Cucinelli, Galimberti, Marzano, Massini, Recalcati, Severino, Vegetti Finzi, Augé, Clifford, Lipovetsky, Nancy. Venti in totale i volti nuovi

Dedicato al tema arti, il festivalfilosofia 2017, in programma a Modena, Carpi e Sassuolo dal 15 al 17 settembre in 40 luoghi diversi delle tre città, mette a fuoco le pratiche d’artista e le forme della creazione in tutti gli ambiti produttivi, esplorando la radice comune che lega arte e tecnica. La diciassettesima edizione del festival prevede lezioni magistrali, mostre, spettacoli, letture, giochi per bambini e cene filosofiche. Gli appuntamenti saranno quasi 200 e tutti gratuiti.

Il festival è promosso dal “Consorzio per il festivalfilosofia”, di cui sono soci i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Piazze e cortili ospiteranno oltre 50 lezioni magistrali in cui maestri del pensiero filosofico si confronteranno con il pubblico sulle varie declinazioni delle arti: il programma esplorerà la radice comune e talora sottovalutata delle arti e delle tecniche, che si manifesta negli oggetti “fatti ad arte”, con la maestria che accomuna artisti e artigiani in tutti i campi del produrre, anche quelli ad alta tecnologia. Si indagherà il carattere artificiale non solo delle opere, ma della stessa umanità nell’epoca in cui le biotecnologie permettono la manipolazione e riproduzione della vita.

Quest’anno tra i protagonisti si ricordano, tra gli altri, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Brunello Cucinelli (Lectio “Confindustria Emilia”), Roberto Esposito, Umberto Galimberti, Michela Marzano, Salvatore Natoli, Massimo Recalcati (Lectio “Gruppo Hera”), Emanuele Severino (Lectio “Rotary Club Gruppo Ghirlandina”), Carlo Sini, Silvia Vegetti Finzi (Lectio “Coop Alleanza 3.0”) e Remo Bodei, Presidente del Comitato scientifico del Consorzio. Particolarmente nutrita la componente di filosofi stranieri: tra loro i francofoni Agnès Giard, Nathalie Heinich, Gilles Lipovetsky, Marie José Mondzain, Jean-Luc Nancy, Georges Vigarello e Marc Augé, che fa parte del comitato scientifico del Consorzio; l’americano James Clifford, il britannico Daniel Miller, il croato Deyan Sudijc, la tedesca Rahel Jaeggi e lo spagnolo Francisco Jarauta. Venti in totale i volti nuovi.
Il programma filosofico del festival propone anche la sezione “la lezione dei classici”: esperti eminenti commenteranno i testi che, nella storia del pensiero occidentale, hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti per il tema delle arti: dallo statuto delle tecniche in Platone alla questione della poiesis in Aristotele, fino al ruolo di tecnica e lingua per la civilizzazione in Lucrezio. Per l’età moderna si discuterà l’intreccio di arti, tecniche e scienza nell’opera di Galilei. Con una lezione su Simmel si osserverà la vita urbana come palcoscenico, mentre risalto verrà dato alla teoria dell’opera d’arte di Benjamin. Si indagherà il ruolo della tecnica nell’antropologia filosofica di Gehlen, così come l’origine dell’opera nella prospettiva di Heidegger. Con Adorno emergerà il significato estetico del brutto.

Se le lezioni magistrali sono il cuore della manifestazione, un vasto programma creativo, non ancora completo, coinvolgerà performance, musica e spettacoli dal vivo, di cui saranno protagonisti, tra gli altri, il premio Oscar Nicola Piovani, Corrado Augias, Alessandro Preziosi, Teresa De Sio, Luca Barbareschi, Massimo Zamboni. Un sorprendente Alessandro Bergonzoni raddoppierà la sua presenza e, oltre a una lezione, si esibirà in una performance presso la Galleria Estense di Modena incentrata sulla tutela del corpo. Non mancheranno i mercati di libri e le iniziative per bambini e ragazzi.

Quasi trenta le mostre proposte in occasione del festival, tra cui una dedicata alla carriera di Cesare Leonardi, una di xilografie di Georg Baselitz, una personale di Giuliano della Casa, un intervento di street art di Eron e un’installazione di luce di Mario Nanni. Talento e formazione saranno il tema di una mostra curata da Sky Arte e Fondazione Fotografia.

E, accanto a pranzi e cene filosofici ideati dall’Accademico dei Lincei Tullio Gregory per i circa settanta ristoranti ed enoteche delle tre città, nella notte di sabato 16 settembre aperture di gallerie e musei fino alle ore piccole.

Il programma del festival, diretto da Daniele Francesconi, è realizzato con il contributo di Michelina Borsari.

Infoline: Consorzio per il festivalfilosofia, tel. 059/2033382 e www.festivalfilosofia.it

In allegato la cartella stampa completa. I comunicati stampa e le fotografie ad alta risoluzione relative al festivalfilosofia si possono scaricare dal sito www.festivalfilosofia.it

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La radice delle arti e delle tecniche al festivalfilosofia 2017
La radice delle arti e delle tecniche al festivalfilosofia 2017

Nelle piazze e nei cortili del festival si discuterà della radice comune delle arti e delle tecniche, di lavoro e opera, dell’estetizzazione del mondo e dei suoi significati, nonché delle trasformazioni nella figura degli artisti e degli artefici

Il tema arti intende mettere a fuoco una questione rilevante della nostra epoca, segnata da una pervasiva presenza di prodotti ed esperienze ad alto contenuto estetico. Affrontando come di consueto le proprie questioni da una debita distanza prospettica, il programma esplorerà la radice comune e talora sottovalutata delle arti e delle tecniche, che si manifesta negli oggetti “fatti ad arte”, con la maestria che accomuna artisti e artigiani in tutti i campi del produrre, anche quelli ad alta tecnologia. Si indagherà il carattere artificiale non solo delle opere, ma della stessa umanità nell’epoca in cui le biotecnologie permettono la manipolazione e riproduzione della vita.
Strutturato per gruppi di questioni, il programma filosofico porterà pertanto in primo piano un lessico concettuale a più voci dove si confronteranno prospettive filosofiche plurali e anche divergenti.

1. Tecnica. Fare l’umano
La prima pista affronta in modo diretto la radice comune – semantica e concettuale – delle arti e delle tecniche (ars non è che la traduzione del greco techne). Essa rinvia a una questione classica della filosofia, che nel discutere dello statuto della tecnica definisce l’essenza dell’essere e dell’umano. Sarà Emanuele Severino (Lectio “Rotary Club Gruppo Ghirlandina”) a tracciare l’orizzonte della questione, mostrando il rovesciamento tra mezzi e fini che, nella sua prospettiva, caratterizza l’epoca metafisica della tecnica. Umberto Galimberti declinerà il tema in senso antropologico, mostrando che l’uomo, in quanto produttore, è un animale essenzialmente tecnico.
La costruzione dell’umano, intesa come primo grande terreno in cui si realizza una “messa in opera”, si rende ben visibile nel prisma del corpo. Né persona, né mera cosa, esso – come mostrerà Roberto Esposito – è il primo dispositivo che media tra natura e cultura, organismo e tecnica. Ciascuno, tuttavia, oltre ad abitare il suo corpo primario, ne porta uno “secondario”, una “pelle mobile” con cui la moda fornisce un supplemento al corpo accordandolo coi mondi nei quali ci si muove: ne discuterà Emanuele Coccia, mentre Georges Vigarello mostrerà come nell’abbellimento cosmetico la bellezza diventi un progetto d’insieme per la personalizzazione del Sé. Michela Marzano discuterà invece i canoni estetici che spesso vengono imposti al corpo – prevalentemente da una cultura patriarcale – riducendolo a mera immagine.
A corpi ultra-artificiali, in cui precipitano non solo proiezioni di desiderio ma anche sperimentazioni sull’antropomorfismo di cui si giova la ricerca robotica, dedicherà il suo intervento Agnès Giard, antropologa e ricercatrice affiliata al Sophiapol (Université Paris-Nanterre).
Le procedure tecniche consentono un’artificializzazione radicale non solo del corpo, ma del vivente in quanto tale (come ricorderà Roberto Mordacci), e dell’insieme delle relazioni che si istituiscono tra gli umani, di cui il diritto è uno degli elementi fondamentali di integrazione: ne parlerà Natalino Irti.
Oggetti specialissimi fatti ad arte sono anche le teorie, in particolare quelle fisiche, con le quali si cerca di dare ordine e far calzare a pennello le ipotesi sulla silhouette della natura, salvo essere sempre presi nella rottura tra simmetria teorica e asimmetria sperimentale: ne discuteranno in dibattito Antonio Masiero e Nadia Pastrone (in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare; conduce Marco Cattaneo).

2. Lavoro
Il secondo terreno di analisi riguarda in modo diretto la questione del fare che discende dall’orizzonte tecnico, imperniandosi sul lavoro e sulla manipolazione del mondo.
Sarà Rahel Jaeggi, esponente di punta dell’ultima generazione della Scuola di Francoforte, a far vedere come il lavoro non sia riducibile a una semplice azione strumentale, ma si carichi sempre di significati e pratiche di riconoscimento su cui si fonda l’identità sociale di ciascuno in quanto artefice, mentre Carlo Sini mostrerà come non vi sia sostanziale differenza tra lavoro e conoscenza, in quanto fin dall’attività tattile e manipolatoria l’umano connette il fare con l’intelligenza. Con Remo Bodei, Presidente del Comitato scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia, si misureranno le conseguenze dei processi di automazione e i nessi che legano la produzione macchinistica alla conoscenza e creatività umana. In epoca di automazione, il “saper fare” non è tuttavia tramontato, ma assume nuove forme produttive e nuovi significati antropologici, come mostrerà Stefano Micelli discutendo le trasformazioni del lavoro artigianale.
Stefano Massini, il drammaturgo italiano più rappresentato sui palcoscenici di tutto il mondo, mostrerà da par suo in quanti modi si dice il fare, discutendo le trasformazioni del modo in cui si parla del lavoro e del suo rapporto con la vita e raccontandone alcune storie esemplari.

3. Opera
La terza pista è dedicata a discutere come i prodotti acquisiscano talora un’autonomia che travalica la nozione di lavoro in quanto tale, configurando un mondo delle cose che sfugge ai loro autori, come anche nel caso emblematico del “passaggio alle arti”.
Prima tra le opere è quella compiuta dall’operare divino nella creazione di maschio e femmina a propria immagine e somiglianza che è divenuta pietra di paragone della creazione artistica: ne discuterà Enzo Bianchi, mentre Silvia Vegetti Finzi ripercorrerà i repertori iconografici che hanno caratterizzato l’esperienza del mettere al mondo (Lectio “Coop Alleanza 3.0”).
Caratteristica dell’opera – come mostrerà Jean-Luc Nancy – è quella di darsi in una forma di “apparizione” che ne mette in gioco la verità, da distinguere dalla sua semplice apparenza, puramente ripetitiva. Ciò si dà anche nello speciale mutismo della pittura, che, come espliciterà Massimo Recalcati (Lectio “Gruppo Hera”), ne costituisce quasi l’inconscio, dando alla presenza dell’opera un significato misterioso. Ogni opera del resto va oltre se stessa perché, pur essendo quanto di più personale si può immaginare, essa sfugge continuamente al proprio autore ed è fatta per gli altri: ne parlerà Marc Augé, membro del Comitato scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia.
Si arriva all’opera non solo per la via del processo creativo del singolo autore, ma anche per il contesto di significati che le culture stabiliscono. James Clifford, eminente antropologo e professore all’Università della California a Santa Cruz, mostrerà come gli artefatti abbiano una loro carriera che dall’uso li porta nel tempo a divenire oggetto di collezione e quindi opera d’arte. Come si riconosca un’opera e in base a quali convenzioni si parla di “oggetto artistico” sarà il tema dell’intervento di Roberto Casati.
Mai in sé conclusa, l’opera innesca sempre esperienze d’interazione con lo spettatore, anche nelle pratiche d’installazione tipiche dell’arte contemporanea di cui parlerà Pietro Montani. Che si possa avere uno sguardo del tutto libero sulle opere nell’attuale regime di produzione delle immagini è discusso da Marie José Mondzain, direttrice di ricerca all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, che sosterrà come l’inclusione delle arti nell’industria dello spettacolo apra la strada alla “fine dello spettatore”.

4. Trasformazioni dell’artista
La quarta pista si concentra sul passaggio dalla figura dell’artista produttore a quella – tipicamente contemporanea – dell’artista costruttore di sé. Il contesto teorico in cui si consuma questa trasformazione è quello della “fine dell’arte”, esaminata da Massimo Cacciari, in cui la dimensione del fare sembra esaurirsi a vantaggio di una modalità riflessiva che pare rendere superflua perfino la rappresentazione sensibile. Nathalie Heinich – anche discutendo il caso paradigmatico di Vincent Van Gogh – mostrerà come in epoca contemporanea si sia determinato un passaggio dall’opera alla personalità, per cui l’esemplarità biografica precede sempre quella “professionale”.
La costruzione esemplare di Sé come un’opera è d’altronde esperienza che oltrepassa il mondo dell’arte e degli artisti, fondandosi su un racconto di virtù (areté è radice del latino ars) di cui tratterà Salvatore Natoli.
In un suo secondo intervento, Remo Bodei si soffermerà su un “saper fare” in cui si compenetrano arti e vita.
Nel discutere l’esibizione di sé tipica dei social media, Daniel Miller, pioniere dell’antropologia digitale e fondatore dell’antropologia del consumo, mostrerà come, nel proliferare di immagini e testi con cui ciascuno dà libero corso alla propria espressività, sembri inverarsi, con significati tutti da vagliare, l’idea che chiunque possa divenire “artista”.
Un pirotecnico intervento di Alessandro Bergonzoni costituirà un fuori pista sulla figura degli artisti.

5. Estetizzazione del mondo
La quinta pista parte dalla constatazione che la società capitalistica avanzata si contraddistingue per produrre e diffondere beni estetici su grandissima scala, facendo slittare la ricerca della bellezza entro la progettazione degli accessori e modificando così in modo radicale il senso stesso dell’arte.
Umberto Curi farà il punto sullo statuto del bello e ne indicherà il continuo richiamo a un’eccedenza.
Gilles Lipovetsky, sociologo francese teorico dell’ipermodernità e dell’iperindividualismo, mostrerà che il vero grande artefice è il «capitalismo artista»: la nostra epoca iper-consumistica si fonda su un modo estetico di produzione. Brunello Cucinelli testimonierà la fusione tra estetica e mestieri che conduce alla valorizzazione del “fatto su misura” su cui si gioca il futuro del Made in Italy, mentre Armando Branchini mostrerà come la configurazione stessa dei luoghi dello shopping indichi – da un punto di vista antropologico e stilistico – un’affinità stretta tra negozio e galleria d’arte; Maurizio Vitta, invece, farà vedere come i prodotti siano ormai resi scintillanti fin dal loro imballaggio, perché il packaging è una pelle su cui si gioca la seduzione estetica. Deyan Sudijc, Direttore del Design Museum di Londra, si accosterà al tema del lusso per mostrare come esso non indichi più prioritariamente un’ostentazione di privilegi, ma tenda a rispondere a esigenze individuali che oltrepassano i codici sociali.
Luca De Biase espliciterà invece le componenti culturali e tecniche incorporate nel design del web, dove si intrecciano aspetti collaborativi e potere seduttivo, legato alla dimensione suasoria delle relazioni digitali.

6. Luoghi dell’artificiale
L’ultimo scenario sarà dedicato ai luoghi delle arti e dell’artificiale partendo dai due contesti fondamentali in cui si determina la messa in forma e la messa in opera, ovvero la città, che con la sua conformazione incarna il paesaggio essenziale delle relazioni umane (ne discuterà Francisco Jarauta soffermandosi sulle sue trasformazioni), e la scena del teatro, da cui emerge il nesso stretto tra rappresentazione e dinamiche comunitarie, nonché la dimensione eminentemente scenica delle biografie di ciascuno (ne parlerà Luciano Canfora).
Gianfranco Maraniello si soffermerà viceversa sulle trasformazioni del museo, da luogo unicamente di conservazione a piattaforma che risente delle modalità allestitive e operative dell’arte contemporanea.
Interrogandosi sull’insegnabilità delle arti e sul nesso stretto che lega creazione e forme di vita, Massimo Carboni darà una lettura dell’Accademia, intesa come luogo a un tempo istituzionale e metaforico in cui si incontrano il “come si fa” e l’esercizio di vita.

7. La lezione dei Classici
Completerà come di consueto il programma filosofico la sezione “Lezione dei classici”: grandi interpreti del pensiero filosofico presentano le opere che hanno maggiormente segnato la riflessione sul tema delle arti.
Giuseppe Cambiano discuterà la “Repubblica” per mostrare il ruolo delle tecniche – artistiche e politiche – nel pensiero di Platone, mentre Enrico Berti, volgendosi alla “Etica Nicomachea” di Aristotele, ricostruirà la distinzione fondamentale tra praxis e poiesis da cui discendono le diverse forme del fare.
Ivano Dionigi commenterà il “De rerum natura” di Lucrezio per evidenziare il ruolo fondamentale dello sviluppo di arti e tecniche, segnatamente quelle retoriche, nel progresso della civiltà.
Facendo il punto sugli esiti moderni, Paolo Galluzzi tratterà il “Sidereus Nuncius” di Galilei: attraverso il tema del cannocchiale emergerà l’inestricabile connessione tra scienza, tecnica, arte e sapere nella cultura della rivoluzione scientifica.
Nel secolo che ha determinato le forme della contemporaneità, Gabriella Turnaturi discuterà “La metropoli e la vita dello spirito” di Simmel per mostrare la dimensione scenica della vita urbana, mentre Maria Teresa Pansera farà il punto sul dibattito intorno all’origine della tecnica attraverso un’analisi de “L’uomo” di Gehlen.
Due strade sullo statuto dell’opera – quella che la include nel processo di riproducibilità e quella che ne sottolinea la radice mistica – saranno ricostruite da Andrea Pinotti e Vincenzo Cicero, che si occuperanno rispettivamente de “L’opera d’arte nell’epoca della riproducibilità tecnica” di Benjamin e de “L’origine dell’opera d’arte” di Heidegger.
Adriana Cavarero esaminerà il testo di Hannah Arendt su “Marx e la tradizione del pensiero politico moderno” da cui discende la cruciale distinzione tra “lavoro” e “opera”, mentre Remo Bodei, analizzando la “Teoria estetica” di Adorno, mostrerà in che senso la Scuola di Francoforte abbia attribuito un significato culturale e politico al brutto.

Mostre, installazioni, musica e narrazioni: l’esibizione delle arti
Mostre, installazioni, musica e narrazioni: l’esibizione delle artiUn nutrito programma di eventi, tutti gratuiti, affiancherà le lezioni magistrali del festivalfilosofia dal 15 al 17 settembre a Modena, Carpi, Sassuolo

1. Tecniche
La radice comune delle arti e delle tecniche si fa gesto e movimento della mano, manifestandosi nella maestria che accomuna artisti e artigiani in tutti i campi del produrre

Accompagnato dalle percussioni di Paky Di Maio, Alessandro Preziosi porta in scena il mito della tecnica in un recital musicato: tra i testi della tragedia e gli echi moderni – da Goethe a Simone Weil – ci si fa innanzi non solo il Prometeo incatenato riconosciuto dal mito, ma un racconto sulla disobbedienza agli dèi e al destino, in cui la conquista delle arti diviene sinonimo di libertà: “Prometeo. Recital musicato” (Carpi, Piazza Martiri, venerdì 15 settembre ore 22).

Fattasi maestria, la grazia della mano contraddistingue le grandi tavole a tecnica mista che Giuliano della Casa espone allo spazio Paggeriarte di Sassuolo, dove il segno calligrafico delle parole e le cose si rincorrono come cifre di un alfabeto infinito: “Musica imperfetta” (inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 19.30, produzione: comune di Sassuolo e festivalfilosofia). All’interno della mostra sarà visibile anche un video sul lavoro di artista di Della Casa realizzato da Mauro Piccinini all’interno del progetto “Hour Interview”.

Le forme grafiche sono il tema della mostra curata dalla Biblioteca Poletti, con un protagonista d’eccellenza: “Maurizio Osti. Artista di caratteri, anche” (Modena, Palazzo dei Musei, curatrice: Carla Barbieri). L’esibizione è la prima a presentare il lavoro dell’artista nella sua altra identità di grafico, come anche nel libro d’artista Illumination di Arthur Rimbaud, interpretato graficamente da Osti nel 2003.

Delle caratteristiche iconografiche e tecniche della scrittura si occupa la mostra “Scrittura. Un carattere permanente” (Modena, Archivio Storico Comunale, curatrice: Franca Baldelli, produzione: Archivio Storico Comunale), cui fa da complemento un laboratorio sulle forme della scrittura a mano: “A scuola di italico” (Modena, Palazzo dei Musei – Archivio Storico, sabato 16 e domenica 17 settembre ore 19–21, a cura di SMED e Bunker).

La Biblioteca Delfini offre un ricco programma dedicato alle forme artistiche del libro e alla scrittura, da quella favolistica dei grandi autori classici alla narrativa contemporanea della graphic novel. Si parte con la mostra “Graziella Navaretti Bartolini. Giovanna Frova. Favolose storie classiche. Calcografie e calligrafie”, che ci porterà nel mondo di Fedro ed Esopo, attraverso grandi incisioni calcografiche e testi in calligrafia. Le due artiste cureranno il laboratorio di disegno e scrittura calligrafica “Favole tra disegni e parole” per bambini da 5 a 8 anni (Modena, Palazzo Santa Margherita – Biblioteca Delfini, sabato 16 settembre ore 17.30 e 18.15). A corredo della mostra, inoltre, Cristina Carbone interpreterà le letture animate di “Volpi, cornacchie e altri animali” (Modena, Palazzo Santa Margherita – Biblioteca Delfini, sabato 16 settembre e domenica 17 settembre ore 16.30). Non mancherà anche un live painting musicato: Marino Neri disegnerà delle tavole con l’accompagnamento della musica di Johnny Paguro, che darà corpo sonoro a una narrazione per immagini: “Romanzo con figure” (Modena, Palazzo Santa Margherita – Chiostro, sabato 16 settembre ore 21).

Le arti applicate costituiscono il filo conduttore della mostra e dei laboratori organizzati nei Musei Civici presso il Palazzo dei Musei di Modena. “Rose di pietra e di seta. Un percorso tra artigianato e arte”, a cura del Museo Civico d’Arte, è l’esposizione che rintraccia il motivo decorativo della rosa attraverso secoli di storia dell’arte e dell’artigianato. In collegamento con la mostra, il Museo propone un’avventurosa caccia al dettaglio tra le collezioni, con “Occhio alla rosa! Caccia al particolare nelle raccolte del Museo” (Modena, Palazzo dei Musei, Musei Civici – Museo Lapidario Romano, a cura di: Museo Civico d’Arte). All’interno dei Musei Civici, il laboratorio Dida consentirà ai bambini e alle famiglie di creare un motivo floreale con la tecnica dello sbalzo su rame in “Sbalzi di creatività. Viaggio tra le decorazioni floreali” (sabato 16 settembre ore 15–19, domenica 17 settembre ore 10–19), mentre un viaggio nell’immaginario ispirato dall’universo vegetale sarà animato dal cantastorie Marco Bertarini in “Parole verdi e fiorite” (Modena, Palazzo dei Musei, venerdì 15 settembre ore 21, a cura di: Dida – laboratorio didattico).

La metamorfosi degli strumenti a corda è viceversa al centro del concerto di musica barocca “Dal liuto alla chitarra”, con liuti, arciliuti, tiorbe e chitarre, esposti e illustrati, prima dell’esibizione musicale, da Lorenzo Frignani, restauratore e liutaio (sabato 16 settembre ore 21, a cura di: Grandezze & Meraviglie Festival Musica Estense).
Nella mostra di Flavio Pellegrini “Tra vista e tatto” opuscoli e libri saranno esposti per mostrare come l’incisione sia una tecnica “seriale”, perché consente realizzazioni multiple, ma ancora capace di restituire la meraviglia del “pezzo unico” (Modena, Galleria d’Arte La Darsena, inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 17, curatori: Angela Balestri e Siro Leonelli).
All’unicità di un soggetto riprodotto all’infinito è dedicato il lavoro di Arrigo Monzani, di cui la mostra “Soggetto unico” propone allo spettatore circa 40 opere inedite (Modena, GATE26A, inaugurazione: sabato 16 settembre ore 18).
Per completare il quadro, uno spazio importante si riserva alle macchine. L’esposizione “La bottega della prospettiva. Un percorso nella Perspectiva Artificialis” ci porta in un’epoca, quella tra XVI e XVII secolo, nella quale l’operare di artigiani, ingegneri, scienziati e artisti risultava pressoché indistinguibile, in particolare grazie alle macchine matematiche connesse alla prospettiva, presentate in repliche degli originali di alta fattura artigianale (Modena, Laboratorio delle Macchine Matematiche, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, curatori: Michela Maschietto, Marco Turrini).
Le macchine, però, non sarebbero nulla senza la sapienza tecnica del costruttore. La collettiva di Clerici, Manfredda, Turuani, Fare e disfare. L’umana epopea delle trame” presenta 10 opere bi e tridimensionali, scultoree, installative e pittoriche, tutte dedicate al gesto arcaico dell’intrecciare (Modena, Galleria ArteSì, inaugurazione sabato 16 settembre ore 18 alla presenza delle artiste e della curatrice Cristina Muccioli).

Claudia Marini, in “Passaggi di forme. Mosaici e collage in divenire” propone un’opera fatta di tessere inchiostrate e vecchi centrini a cui il pubblico può conferire nuovo assetto inedito e polifonico ricomponendone gli elementi (Carpi, Galleria Spazio Meme, inaugurazione: sabato 16 settembre ore 18.30 con l’artista, curatrici: Emanuela Fiorani, Francesca Pergreffi).

Altrettanto partecipativo è l’allestimento che trasformerà la corte di Villa Giacobazzi in un’opera unica dove arte e vita si fondono e si confondono, grazie agli artefatti in maglia e uncinetto che rivestiranno gli alberi del parco: “Alberi all’uncinetto” (Sassuolo, Villa Giacobazzi, Parco Vistarino, venerdì 15 settembre ore 10–13;15–17, a cura di: Centro per le Famiglie, in collaborazione con: Creare Insieme). Gli stessi spazi della Villa e del Parco si animeranno di proposte di gioco centrate sulla manualità: “A più mani. Intrecci di materia e relazioni” (Sassuolo, Villa Giacobazzi, Parco Vistarino, sabato 16 settembre ore 09.30–12.30; 15–19, domenica 17 settembre ore 09.30–12.30; 15–19, a cura di: Servizi educativi per l’infanzia, Centro per le Famiglie, Centro di Educazione Alla Sostenibilità Pedecollinare).

2. Corpi. Fare l’umano
La costruzione dell’umano, intesa come primo grande terreno in cui si realizza una “messa in opera”, si rende ben visibile nell’artificio del corpo: corpo artistico, corpo denudato o vestito, corpo-bambola

In una performance sorprendente, Alessandro Bergonzoni interviene sulla custodia e la difesa dell’uomo, sull’inviolabilità del corpo e la sua sacralità di bene artistico, che deve essere protetto per non venire cancellato dal “Museo Esistenziale dell’Arte”: “Tutela dei beni: corpi del (c)reato ad arte (il valore di un’opera, in persona)” (Modena, Galleria Estense, domenica 17 settembre, ore 15, prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti).

Venerdì 15 settembre alle ore 22 in Piazza Grande a Modena sarà Corrado Augias a ripercorrere le tappe che hanno reso le immagini del corpo nudo – quello femminile, in particolare – uno spettacolo ormai consueto. In “L’eterno incanto di Venere. Da Prassitele a Modigliani” l’occasione d’attualità da cui partire è il centenario (1917) dell’unica mostra personale avuta in vita da Modigliani.

Corpi sottosopra sono viceversa il soggetto delle xilografie di Georg Baselitz, di cui vengono esposte più di quaranta opere, la maggior parte di grandi dimensioni, provenienti dal Cabinet d’Arts Graphiques dei Musei di Ginevra: “Sottosopra. XVIII Biennale di Xilografia” (inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 19, curatori: Enzo Di Martino, Manuela Rossi, produzione: Musei di Palazzo dei Pio, in collaborazione con: Cabinet d’Arts Graphiques di Ginevra).
I corpi femminili vestiti dalla griffe carpigiana Blumarine sono presentati in “Corpi”, una selezione di fotografie degli artisti che in 40 anni ne hanno seguito le campagne, accompagnate da una selezione dei capi iconici presenti in foto, collocati nello spazio in forma scultorea (Carpi, Musei di Palazzo dei Pio, inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 19.30).
Eleonora Mazza in “Vite di plastica” presenta tele dedicate a corpi-bambola, ultra-corpi dinamici e di plastica, senza grasso, pronti all’uso: corpi iper-artificiali in cerca di riscatto (Modena, Artekyp OpenStudio, inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 18 alla presenza dell’artista e dei curatori: Francesca Baboni e Stefano Taddei).
Dagli oggetti di plastica a quelli di metallo, è nuovamente l’antropomorfismo di ciò che ci circonda a costituire il tema della riflessione artistica nella mostra: “Laura Tarugi. Oggetti animati. La danza dei lampioni” (Modena, Studio Torti 10, inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 18 alla presenza dell’artista). Un racconto fotografico e un’installazione audiovisiva colgono la danza delle file di lampioni, di cui viene riprodotta l’erranza umana tra i riverberi della luce, mentre sculture di reti metalliche ne ripropongono in mostra la filiforme consistenza.
L’abbellimento cosmetico del corpo e l’artificializzazione del vivente resa possibile dalle analisi del DNA sono i temi di laboratori destinati a bambini e famiglie in programma presso il Complesso S. Agostino, che nei giorni del festival si aprirà in anteprima indicandone una delle destinazioni d’uso creativo. Nei locali della Farmacia “La scienza ci fa belli” condurrà alla scoperta della formazione di alcune forme cosmetiche galeniche, dal sapone modellabile al dentifricio al mentolo (sabato 16 settembre ore 15.30–18.30, domenica 17 settembre ore 10.30–12.30, a cura di: Fondazione Golinelli, produzione: FCRMO), mentre in “DNArt. Tecniche di analisi” sarà possibile cimentarsi con l’elettroforesi e ottenere effetti artistici tramite l’uso di coloranti (sabato 16 settembre ore 10.30–12.30, domenica 17 settembre ore 15.30–18.30, produzione: FCRMO).

3. Lavoro e opera
I processi produttivi, artistici e creativi dell’originarsi dell’opera sono esplorati nelle carriere d’artisti, nell’inventiva dei bambini e negli scenari del lavoro

Quarant’anni di lavoro e di carriera sono condivisi da Nicola Piovani nella lezione-concerto “Una vita in musica” in Piazza Grande a Modena (sabato 16 settembre ore 22). Sulla scia di ricordi e aneddoti, il Maestro ripercorre i grandi incontri che hanno segnato il suo percorso, da Federico Fellini, ricordato con affetto nelle piccole manie e nell’ammirazione per la maestria di regista, a Vincenzo Cerami e Benigni, con episodi divertenti e commoventi insieme.

Per la prima volta al festival, Modena Città del Bel Canto presenta “Prima di andare in scena. Lo spettacolo della prova”, con la regia di Enrico Stinchelli, un allestimento che mette in scena le prove di “Bella figlia dell’amore” del Rigoletto, dall’apprendimento delle parti cantate col pianoforte, alla regia dei movimenti e delle espressioni, per concludere con l’esecuzione accompagnata da un gruppo strumentale (Modena, Teatro Comunale “Luciano Pavarotti” – Foyer, sabato 16 settembre ore 19 e 21, a cura di: Modena Città del Belcanto, produzione: Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Direzione: Antonio Giacometti, Voci: allievi del Biennio e del Master della Sig.ra Raina Kabaivanska, Orchestra: allievi dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Vecchi Tonelli, Pianoforte: M° Paolo Andreoli).

Ad un “prima dell’opera” è dedicata anche la mostra collettiva di Arthur Duff, Paolo Ventura, Alberto Gianfreda, Luca Zamoc, “Ibridazioni. Variazioni tra le tecniche”, attraverso un percorso comune di ibridazione delle tecniche, dalla scultura all’installazione, dalla pittura alla fotografia (Modena, Galleria Antonio Verolino, inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 18 con gli artisti, curatori: Luca Panaro e Paola Formenti Tavazzani).
La ricerca delle origini e degli inizi del processo artistico prosegue in campo musicale con due concerti che rispondono in maniera differente al tema dell’improvvisazione e della creazione. A cura dell’Associazione Amici della Musica di Modena “Mario Pedrazzi”, tre compositori, Claudio Rastelli, Paolo Marzocchi, Nicola Straffelini, portano ciascuno il proprio inventario di “inizi ben riusciti” del repertorio classico di ogni epoca: dalla Toccata e Fuga in Re minore di Bach alla Quinta di Beethoven, dall’Aria di Figaro di Rossini a Così parlò Zarathustra di Strauss, da Piano Phase di Reich a… Poi, essendo “già a metà dell’opera”, proveranno a continuare gli incipit con la complicità del pubblico e dell’Ensemble AdM Soundscape: “Chi ben comincia… Viaggio tra gli incipit musicali di ogni epoca” (Modena, Palazzo Santa Margherita, inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 21). Ad interrogarsi sulle differenze tra l’esecuzione di una partitura e l’improvvisazione interviene Stefano Calzolari in “L’improvvisazione non esiste. Sconfinamenti tra classica e jazz” (Modena, Chiesa di San Bartolomeo, domenica 17 settembre ore 21, a cura di: Fondazione Gioventù Musicale d’Italia – Sede di Modena). L’opposizione tra musica scritta, “classica”, e musica improvvisata, jazz, è sempre più discussa nei suoi fondamenti storici ed estetici e presenta dei confini sempre più “violati” dagli artisti. Quale “arte” nell’esecuzione di una partitura e nellìimprovvisazione? Sono due arti diverse o è la medesima arte?
Con Lovesick Duo in Trio, nel Piazzale Re Astolfo di Carpi, sabato 16 settembre alle ore 23.30, saremo trasportati “Sulle rive del Mississippi”, all’origine del rock’n’roll. L’improvvisazione e l’interplay che connette il duo, trasformato in un trio in occasione del festivalfilosofia 2017, porteranno qualcosa di nuovo e unico nell’esecuzione dei classici della tradizione americana (Paolo Roberto Pianezza: chitarra e voce, Francesco Alinovi: contrabbasso e voce, Gianluca Raisi: batteria).

In “Paesaggi sonori. Con sonorizzazione live di “Metropolis” di F. Lang”, una composizione originale nata dal campionamento del paesaggio sonoro di diverse filiere produttive farà da introduzione alla sonorizzazione di un estratto dal film muto “Metropolis” di Fritz Lang, a cura degli allievi e musicisti tutor di Soundtrack (Modena, Palazzo Santa Margherita, Chiostro, sabato 16 settembre ore 22.30, a cura di: Centro Musica del Comune di Modena).
La persistenza nel lungo periodo di una tradizione di produzione tecnica e artigianato è al centro della mostra nell’Archivio Storico Comunale di Carpi, con statuti originali e documentazioni fotografiche: “Esercitar le arti. Carpi e il tempo lungo delle arti e dei mestieri” (inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 18.30 alla presenza delle curatrici: Natascia Arletti, Eleonora Zanasi, produzione: Archivio Storico Comunale).

La persistenza nel lungo periodo di una tradizione di produzione tecnica e artigianato è al centro della mostra nell’Archivio Storico Comunale di Carpi, con statuti originali e documentazioni fotografiche: “Esercitar le arti. Carpi e il tempo lungo delle arti e dei mestieri” (inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 18.30 alla presenza delle curatrici: Natascia Arletti, Eleonora Zanasi, produzione: Archivio Storico Comunale).

Gli scarti dei processi produttivi possono divenire materiale d’intervento artistico: è il senso di “SCART. Il lato bello e utile del rifiuto” (Modena, Complesso culturale San Paolo, curatore: Maurizio Giani, produzione: Gruppo Hera). Opere realizzate dagli studenti delle Accademie di Belle Arti di Firenze e Bologna compongono “un eterogeneo bestiario di divertita, in alcuni casi scanzonata intonazione dada-surrealista” (Claudio Spadoni). Oltre al Complesso San Paolo di Modena, sede principale di mostra, alcune opere saranno esposte presso il Caffè Concerto.

A ribadire la funzionalità artistica degli oggetti da riciclo è il concerto di una giovane band, Miatralvia, che suonano, ad esempio, con una scopa come fosse una chitarra: “Si suona con tutto. Concerto per vecchia scopa e bidone” (Sassuolo, Piazzale della Rosa, sabato 16 settembre ore 22.30, in collaborazione con: CTG Sassuolo).
In “Che trovata! Laboratori di tinkering tra arte e scienza” si combinano sapientemente scienza e tecnica, a metà tra l’esperimento scientifico, la tecnologia e il riciclo, mettendo delle “toppe” per riparare o creare un oggetto, come per esempio mini circuiti elettrici, partendo da materiali di scarto e da riciclo su cui esercitare vena creativa e inventiva: scena dei laboratori è la Chiesa di San Nicolò, aperta per l’occasione entro il Complesso Sant’Agostino di Modena (sabato 16 settembre ore 10–12 e 16–19, domenica 17 settembre ore 10–12 e 16–19, a cura di: Pleiadi, produzione: FCRMO).

All’interno del processo di creazione di un’opera d’arte si muove la rassegna cinematografica curata da Alberto Morsiani nella Sala Truffaut di Modena, nel tentativo di metterne a nudo i procedimenti intellettuali e fisici insieme, tra inquadrature contemplative e liriche, e proliferare di operai, maestranze, rumori: “La fabbrica delle arti. Processi e prodotti creativi” (a cura di: Associazione Circuito Cinema). Si inizia venerdì 15 alle ore 20.30 con “La controfigura” di Rä di Martino (Italia 2017, 69′), in collaborazione con la Galleria Civica di Modena (produzione: AMACI, co-produzione tra Italia, Francia e Marocco). Si tratta della storia di una troupe italiana a Marrakech che cerca di realizzare il remake di un film americano di culto, The Swimmer senza mai davvero riuscirci. Al termine della proiezione ci sarà un incontro con la regista. Alle ore 22.30 “Don’t blink – Robert Frank” di Laura Israel (Can/Fra/Usa 2015, 82′), collaboratrice storica del celebre fotografo, presenterà un portrait individuale, sociale e industriale di un processo creativo. Sabato 16 alle ore 22 “Fame” di Giacomo Abbruzzese e Angelo Milano (Italia/Francia 2017, 57′) racconterà le vicissitudini, tra imprevedibilità e vandalismo, del Fame Festival che dal 2008 al 2012 ha condotto nella cittadina pugliese di Grottaglie i più grandi street artist del mondo, da Blu a Conor Harrington, da Erica il Cane a Os Games, da Escif a Vhils. Domenica 17 alle ore 18.30 “Colossale sentimento” di Fabrizio Ferraro (Italia 2016, 83′) seguirà il percorso intrapreso da un gruppo di visionari che vuole riportare il “Battesimo di Cristo” – gruppo marmoreo realizzato da Francesco Mochi tra il 1630 e il 1640 – alla sua originale destinazione: la chiesa di San Giovanni Battista dei Fiorentini a Roma. Alle ore 20.30 “Revolution – La nuova arte per un mondo nuovo” di Margy Kinmonth (Gb/Russia 2016, 85′) narrerà per immagini quell’assalto al cielo che fu la rivoluzione socialista (di cui ricorre il centenario) a partire da quella scarica galvanizzante che fece esplodere l’avanguardia in tutti i campi traducendosi in molteplici “ismi”.

Alla ricerca delle radici comuni tra le tecniche e le arti, l’idea che si concretizza nella mostra collettiva di Giovanardi, Lagrotteria, Massironi, Saltini, Sarrecchia, “Fucina InSide. Libere sinergie tra pittura e ceramica” è quella di aprire le porte di una fucina artistica che possa accogliere produzioni molteplici. Cinque artisti si confronteranno nello spazio di via Montevecchio, presentando ognuno un’opera da appoggio e un’opera a parete, mescolando pittura e scultura, raccontandosi dunque attraverso le loro voci e sperimentazioni artistiche (Modena, Rana Rossa 3.0, inaugurazione venerdì 15 settembre ore 19.00 alla presenza degli artisti, curatrice: Alessandra Redaelli). Venerdì 15 e sabato 16 si assisterà alla lavorazione della ceramica negli spazi del laboratorio.

4. Trasformazione dell’artista
Preso tra la propria opera e l’esibizione della propria personalità, l’artista è prima di tutto qualcuno che scopre una propria vocazione, nel senso della chiamata a una professione, fatta di talento e conoscenza

Ci sono stagioni precise in cui un artista nasce alla propria vocazione. È il caso di Massimo Zamboni, che nella tumultuosa Berlino del Muro, nel 1981, tra case occupate, scena musicale ed esperienze di vita, ha avuto la propria iniziazione, raccontata in “Nessuna voce dentro. Berlino Millenovecentottantuno”, concerto spettacolo fatto di reading e musica (Carpi, Piazza Martiri, domenica 17 settembre ore 21, con Angela Baraldi e Cristiano Roversi).

Luca Barbareschi, senza negare né rinnegare nulla – con la “spudoratezza” di sempre – si racconta. In una auto-narrazione ironica, divertente, piena di energia dal titolo: “Il pirata all’assalto di se stesso” (Sassuolo, Piazzale della Rosa, venerdì 15 settembre ore 22.00). Confrontandosi con le parole dei grandi – da Shakespeare all’ironia pungente di David Mamet, il suo autore di elezione – Barbareschi si intrattiene e intrattiene il pubblico, tra narrazione teatrale e performance, con il suo romanzo autobiografico dedicato a quanti non hanno smesso di credere nei loro sogni, perché la vita è questo strano gioco nel quale tutti ci troviamo a recitare.

Al lavoro d’attore, dai pionieri del mestiere nelle Corti del Rinascimento inquieto fino alla mitizzazione dei comici dell’arte nel Novecento è dedicata la lezione spettacolo “Capitani Fracassati. Un’anti-lezione sull’arte dell’attore” con cui l’ensemble di attori di ERT Emilia-Romagna Teatro Fondazione svela il doppio volto di una professione che ha vissuto talvolta in contrasto e talaltra in accordo con il potere (Modena, Teatro Storchi, sabato 16 settembre ore 22, con Michele Dell’Utri, Lino Guanciale, Diana Manea, Eugenio Papalia, Simone Tangolo, musiche eseguite da Filippo Zattini, video-proiezioni a cura di Riccardo Frati, a cura di: Emilia Romagna Teatro Fondazione).
Icona della direzione d’orchestra, Arturo Toscanini è al centro del concerto-spettacolo dell’Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna, che in “Toscanini sei un Mito” rimette in scena il mitico direttore alle prese con la sua orchestra (Sassuolo, Piazzale della Rosa, domenica 17 settembre ore 21, direzione: Alessandro Nidi, voce narrante: Roberto Recchia, produzione: Fondazione Arturo Toscanini).

Nell’audace rilettura pianoless di Francesco Diodati Trio, “’round Monk”, la musica di Thelonius Monk rivive nel centenario della nascita del grande pianista. Venerdì 15 settembre alle ore 21.30 in Piazza Roma a Modena, esecuzione e improvvisazione sfumano i propri confini in un’esibizione di talento nella quale l’attraversamento tra strumenti mostra le potenzialità del fare musica (Francesco Diodati: chitarra, Francesco Ponticelli: contrabbasso e basso elettrico, Enrico Morello: batteria).

Teresa De Sio in trio, in “Pensiero meridiano”, presenta un progetto appositamente realizzato per il festivalfilosofia in cui, con le sue sonorità folk-rock, darà corpo e voce al demone meridiano, sospeso tra grazia e maledizione, estasi e torpore, nel segno della pienezza insostenibile della vita: in Piazza Martiri a Carpi sabato 16 settembre alle ore 22 (Teresa De Sio: voce e chitarra; Sasà Flauto: chitarre; Vittorio Longobardi: chitarra basso; Pasquale Angelini: batteria).

Domenica 17 settembre alle ore 21 in Piazza Roma a Modena, invece, in un racconto teatrale per voce e violoncello, Beatrice Visibelli e Marco Natalucci, in “Il volo di Michelangelo”, ripercorreranno la grande leggenda artistica e biografica del genio indiscusso dell’arte universale (violoncello: Ginevra Pruneti, testo e regia: Nicola Zavagli, produzione Teatri d’Imbarco).

Artisti che esplorano la vita e la carriera di artisti sono quelli della rassegna curata dalla Biblioteca multimediale “A. Loria” di Carpi, che presenta film e documentari tutti incentrati sulla ricostruzione dei processi creativi. Con “Mario Schifano tutto” di Luca Ronchi (Italia 2001, 73′) si presenta il primo e più completo film su uno degli artisti irregolari più amati, conosciuti e falsificati del XX secolo (Carpi, Auditorium Loria, venerdì 15 settembre ore 21), mentre in “Atto unico di Jannis Kounellis” Ermanno Olmi ha realizzato un vero e proprio “pedinamento” dell’artista durante l’allestimento dell’omonima mostra (su gentile concessione della Fondazione Arnaldo Pomodoro, Italia 2006, 41′, venerdì 15 ore 22.30). Altra opera in presa diretta su una performance artistica è quella di Matthew Akers nel suo “Marina Abramovic. The artist is present”, realizzato durante la grande personale che il MoMa ha dedicato all’artista serba (USA 2012, 99′, sabato 16 settembre ore 21). Ultimo incontro tra due grandi protagonisti davanti e dietro alla macchina da presa è quello tra Sidney Pollack e Frank Gehry. In “Frank Gehry creatore di sogni” il regista è entrato dentro lo studio del grande architetto documentandone i processi di creazione dall’idea ispiratrice fino alla realizzazione del progetto (USA 2005, 83′, sabato 16 ore 22,30).
Espressione del talento e formazione tecnica sono gli ingredienti del “Master of Photography” nel quale giovani artisti – valutati, spronati e supportati da tre giudici dalla composita e consolidata esperienza nel campo della fotografia: Oliviero Toscani, Darcy Padilla e Caroline Hunter – hanno seguito un percorso durante il quale – di genere in genere e di prova in prova – sono cresciuti nella loro vocazione. L’omonima mostra in collaborazione tra Sky Arte e Fondazione Fotografia Modena ne documenterà il lavoro (Modena, MATA, Manifattura Tabacchi).

Dentro la vita di grandi artiste e artefici – donne che hanno fatto della propria passione un mestiere e dei propri prodotti un’arte – si può entrare anche attraverso il racconto, soprattutto se questo sa annullare la distanza tra attore e spettatore: è quel che accadrà nel percorso teatrale “Vite prodigiose. Montalcini, Maier, Coralina” con cui gli attori di Quinta Parete faranno entrare bambini e ragazzi nel mondo di racconti legato alle biografie della scienziata, della fotografa e della grande pasticcera (Sassuolo, Villa Giacobazzi – Biblioteca dei ragazzi Leontine, venerdì 15 settembre ore 16.30 e 17.30; sabato 16 settembre ore 10.30; 11.30; 16.30; 17.30; domenica 17 settembre ore 10.30; 11.30; 16.30; 17.30, a cura di: Associazione Culturale Quinta Parete).

Artistica, tuttavia, può essere la biografia di ciascuno: nel concerto di Ologramma, “Vissi d’arte. Musiche che salvano”, la musica è inno alla vita che, esprimendo i talenti singolari che ognuno possiede, può divenire opera d’arte (Modena, Piazza Roma, domenica 17 settembre ore 18.30, direttore: Roberta Frison, testi e Regia: Carlo Stanzani, produzione: Istituto MEME Modena, CEMU Centro Europeo Musicoterapia, UPGB Università Popolare “Gregory Bateson” Modena).
In omaggio a un maestro di pensiero e compagno di viaggio del festival, una mostra fotografica ripercorrerà la presenza di Zygmunt Bauman in tante edizioni, per mostrarne il carisma e l’empatia con il suo pubblico e per documentare come – nell’intensa frequentazione intellettuale con questa terra – il grande filosofo ne sia stato virtualmente un cittadino (Modena, Palazzo Comunale).

5. Estetizzazione
Nella nostra società capitalistica avanzata, oggetti d’uso quotidiano sono trasformati in beni estetici e opere iconiche, mentre il design, artistico e popolare, diffonde forme e bellezza tra accessorietà e seduzione

Architetto e designer, artista che ha lavorato sempre tra i mondi della progettazione e della pratica, Cesare Leonardi e il suo lavoro sono al centro di “L’architettura della vita”, la prima importante retrospettiva dedicata alla sua opera, che presenta al pubblico il patrimonio di opere e documenti custodito nella sua casa-studio, oggi sede dell’Archivio, e racconta l’avventura straordinaria di una vita dedicata al progetto (Modena, Palazzo Santa Margherita – Galleria Civica, Palazzina dei Giardini, curatori: Andrea Cavani e Giulio Orsini, produzione: Galleria Civica di Modena, in collaborazione con: Archivio Architetto Cesare Leonardi).

In un’opera di teatro e performance, una sequenza di suoni e immagini ispirata al lavoro teorico e progettuale di Cesare Leonardi ripercorre le esperienze di trattamento e generazione sonora, dando spazio a dinamiche di variazione, alterazione e ripetizione: “Reticolo sonoro”, venerdì 15 settembre alle ore 22.30 a Modena nel Chiostro di Palazzo Santa Margherita (produzione: Galleria Civica di Modena, Archivio Architetto Cesare Leonardi).

Connessa all’opera di Leonardi e in particolare al suo “Architettura degli alberi” è l’omonima mostra che, tra botanica e rappresentazione, campioni naturalistici e disegni, ricostruisce il meticoloso desiderio di comprendere la struttura degli alberi (Modena, Giardini Ducali – Orto Botanico, a cura di: Archivio Architetto Cesare Leonardi, in collaborazione con: Orto Botanico e Galleria Civica di Modena).
Due laboratori, entrambi presso l’Orto Botanico, completano le attività proponendo a bambini e ragazzi di realizzare fogliari e riconoscere le strutture delle foglie: “Foglie in tasca. Impronte di alberi” per bambini dai 4 anni (venerdì 15 settembre ore 16.00, sabato 16 settembre ore 10 e 16, domenica 17 settembre ore 10 e 16; a cura di: G. Bosi, G. Barbieri, P. Torri, in collaborazione con: Liceo Artistico “A. Venturi”, conducono: G. Barbieri, P. Torri e studenti del Liceo Artistico “A. Venturi”) e “Nervature. Arte della foglia” per bambini dagli 8 anni (venerdì 15 settembre ore 17.30, sabato 16 settembre ore 11.30 e 17.30, domenica 17 settembre ore 11.30 e 17.30; a cura di: G. Bosi, G. Barbieri, P. Torri, M. Mantovani, in collaborazione con: Liceo Artistico “A. Venturi”, conducono: G. Barbieri, P. Torri e studenti del Liceo Artistico “A. Venturi”).

L’estetizzazione di oggetti d’uso quotidiano è evidente in una sua precoce manifestazione nella mostra “L’arte in tasca. Calendarietti, réclame e grafica 1920-1940”, che presso il Museo della Figurina documenta come in questi piccoli elegantissimi calendari si ritrovino illustrazioni art déco opera di alcuni dei pittori più in vista del movimento in quegli anni, come soprattutto Sergio De Bellis (Modena, Palazzo Santa Margherita – Museo della Figurina, inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 18.00 alla presenza del curatore, curatore: Giacomo Lanzilotta, produzione: Museo della Figurina). Connessa alla mostra e alle fragranze tipiche dei calendarietti è il laboratorio “Questione di naso. Indovina l’odore”, che propone un percorso olfattivo per testare la propria capacità di riconoscere gli odori (Palazzo Santa Margherita – Museo della Figurina, sabato 16 settembre ore 16–18, domenica 17 settembre ore 16–18, curatrice: Elena Bergonzini, a cura di: Museo della Figurina).

Un articolato programma di attività del Castello dei ragazzi di Carpi in collaborazione con il Centro Zaffiria ricostruisce a tutto tondo il tema del design del gioco, sia presentando una storia di esperienze emblematiche di progettisti e giochi-icona nella storia europea del design, sia proponendo ai bambini di diverse età giochi e laboratori per mettere alla prova la propria creatività di giocatori e inventori. La mostra “Il continente dei balocchi. Storie di giocattoli e designer in Europa” ripercorre esperienze europee che hanno segnato la storia del giocattolo e delle sue trasformazioni (Carpi, Palazzo dei Pio – Sala Estense). In alcuni orari sarà animata dalle narrazioni di Sara Gozzi, che racconterà le storie emblematiche di designer che non hanno perso la voglia di innovare: “Mai smettere di giocare. Storie di giochi e designer in Europa” (Carpi, Castello dei ragazzi, sabato 16 settembre ore 11.30 e 17.30, domenica 17 ore 11.30 e 17.30). Due laboratori nel Cortile d’Onore del Palazzo dei Pio proporranno ai bambini dai 6 anni di inventare nuovi giochi o di cimentarsi con progetti inconsueti, come disegnare una scala per arrivare alle nuvole: “Inventori di giocattoli. Piccoli designer per nuovi giochi” e “Inventori di meraviglia. Piccoli designer per problemi sconosciuti” (Carpi, Palazzo dei Pio – Cortile d’onore, sabato 16 settembre ore 16–19, domenica 17 settembre ore 16–19). Presso la Torre dell’Uccelliera, invece, l’installazione “Circo gonfiabile. I giocattoli di Libuse Niklova” presenterà i coloratissimi animali di plastica della designer ceca, prima a fare uso di quel materiale nella costruzione dei giocattoli, mentre in alcuni orari (sabato 16 settembre ore 16–20, domenica 17 settembre ore 16–20) sarà anche possibile giocare su tappeti morbidi con questi gonfiabili d’artista.

A un’esperienza estetica di meraviglia, sempre in cerca della bellezza vissuta dagli altri, fino a costituire un vero e proprio teatro degli affetti è dedicata la mostra fotografica di Ernesto Tuliozi, “Sindrome di Stendhal” (Modena, Bottega Consorzio Creativo, inaugurazione: sabato 16 settembre ore 18 alla presenza dell’artista, a cura di: Consorzio Creativo).
Cristalli e polveri luminescenti, scintillii e bagliori in cui sembra condensarsi uno dei significati primari della bellezza sono procedimenti comuni alle artiste di “Luminescenze. Apparizioni dell’opera”, con lavori di Roberta Diazzi, Barbara Ghisi e Maria Cristina Neviani (Modena, Studio 33, curatrice Barbara Ghisi, inaugurazione venerdì 15 settembre ore 18 alla presenza delle artiste).
Le trasformazioni del design nell’epoca del capitalismo estetico e i meccanismi con cui oggetti d’uso comune vengono mutati in opere iconiche sono al centro della mostra fotografica di Federzoni, Gibertini, Malagoli, Mazzoli, Rapanà, “La seduzione degli oggetti” (Modena, Via Carteria 42, inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 17.30 alla presenza degli artisti, curatore: Gianni Rossi, a cura di: Fotoclub Colibrì BFI di Modena).

6. Luoghi dell’artificiale
I luoghi dove l’arte si fa e quelli in cui la si custodisce interagiscono e si modificano tra di loro, creando un effetto d’opera

Luogo del fare artistico, l’atelier è un mondo di produzione e di evocazione, una terra di confine tra il privato del fare e il pubblico dell’opera. Quattro artisti che hanno segnato le tendenze dell’arte contemporanea nei rispettivi campi apriranno i propri studi nelle giornate del festival per far entrare il pubblico nel loro opificio: Andrea Chiesi, Franco Guerzoni, Wainer Vaccari e Gianni Valbonesi condurranno i visitatori nel loro processo creativo, fuori da ogni metafora.
Primo grande progetto artistico in rete, anche “Atelier d’artista” di Franco Vaccari riflette sullo statuto del luogo di produzione, assumendo gli studi d’artista quasi come se fossero architetture spontanee. La mostra ripropone un’installazione video, realizzata per la prima volta nel 1996, cui decine e decine di artisti internazionali hanno contribuito con foto e video che li riprendono nei loro studi (Modena, Complesso Culturale San Paolo, produzione: festivalfilosofia).

Articolata in due sedi, la mostra di Adolfo Lugli, “Cambia Menti. Arte e industria: mutazioni della materia”, presenta nell’Auditorium San Rocco pale d’altare create con piani di scarto di pantografie industriali, mentre nel Cortile del palazzo della Pieve a Carpi sculture ed architetture di ascendenza costruttivista esaltano nella loro perfezione la potenza visionaria del nostro tempo e le sue pericolose e crescenti contraddizioni (inaugurazione: sabato 16 settembre ore 18.30, curatrice: Vittoria Coen, a cura di: Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia, con il sostegno di: Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, in collaborazione con: Comune di Carpi e Associazione culturale Il Portico).
Un’installazione di luce di Mario Nanni, “Contatto nel godimento delle delizie”, interpreta e commenta come in un intervento calligrafico il Cortile d’Onore, la Galleria di Bacco e la Peschiera del Palazzo Ducale di Sassuolo (Sassuolo, Palazzo Ducale, produzione: Gallerie Estensi).

Riflessioni fotografiche sul patrimonio del Sito Unesco di Modena sono quelle presentate in “Obiettivo Sito Unesco. Il Duomo, la Torre, la Piazza nella fotografia d’autore”, che presenta circa cinquanta foto di, tra gli altri, Ghirri, Fontana, Jodice, Vaccari, Basilico, Migliori, ripercorrendo le peculiarità del complesso monumentale (Modena, Musei del Duomo e Torre Ghirlandina, inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 17, curatori: Stefano Bulgarelli, Francesca Fontana, a cura di: Musei del Duomo, Coordinamento Sito Unesco di Modena).

A opere realizzate nel campo di internamento di Gusen e che hanno in seguito influito sulla progettazione del Museo Monumento al Deportato è dedicata la mostra di Ludovico Belgiojoso, “Ho potuto pensare una casa. Disegni dal lager” (Carpi, Museo Monumento al Deportato – Sala dei Nomi, Ex Sinagoga, inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 12 presso il Cortile delle Stele – Museo Monumento al Deportato, a cura di: Fondazione ex Campo Fossoli).

Ad perpetuam rei memoriam è il titolo dell’opera che Eron realizzerà durante i tre giorni del Festival per la facciata di Palazzo Santa Chiara in occasione dei 2.200 anni dalla fondazione (183 a.C.) di Mutina. Richiamando i monumenti restituiti dal sottosuolo della città romana, Eron sviluppa una riflessione profonda sulla storia dell’edificio, in parte distrutto dai bombardamenti del 18 aprile 1945. L’artista sarà al lavoro sabato 16 settembre alle ore 19 con introduzione di Pietro Rivasi e dj set Layka: “Eron per Mutina 2017. Wall painting” (Modena, Palazzo Santa Chiara, curatrici: Cristina Stefani, Cristiana Zanasi, a cura di: Musei Civici di Modena e Fondazione De Mitri).

Oltre 2 milioni di presenze in 16 anni: il festivalfilosofia dà i numeri
Oltre 2 milioni di presenze in 16 anni: il festivalfilosofia dà i numeri

Due milioni e 250 mila presenze dal 2001 al 2016, 2.527 eventi in tutto. Sedici anni con risultati da record per una grande iniziativa di pedagogia pubblica e di comunicazione moderna dei saperi, che porta la filosofia nelle piazze delle tre città emiliane, con importanti ricadute culturali e sociali, ma anche economiche

Dalle 34 mila presenze del 2001 alle oltre 190 mila del 2016: un pubblico sempre più numeroso per assistere a un programma sempre più ricco. I numeri lo confermano: la prima edizione del festivalfilosofia proponeva 98 iniziative, lo scorso anno – sedicesima edizione – gli eventi sono stati complessivamente 191 per una manifestazione che ha importanti ricadute non solo culturali e sociali, ma anche economiche, con un impatto diretto di oltre 3 milioni di euro.

Era il settembre 2001 quando debuttava il festivalfilosofia, il primo caso europeo di festival filosofico in senso proprio. Avviata per iniziativa di un Comitato di Enti locali, poi costituitisi in Consorzio, la manifestazione propone una formula, sostanzialmente inalterata nelle sedici edizioni realizzate, imperniata su un tema che muta ogni anno e ispira tutte le iniziative in programma. Le parole scelte per ciascuna edizione hanno sempre individuato concetti chiave della tradizione filosofica e al tempo stesso questioni calde dell’esperienza contemporanea, come felicità e vita, bellezza e umanità, fantasia e comunità, cose e amare, fino alle ultime due edizioni, dedicate rispettivamente alla gloria e all’ereditare.

Dalla prima edizione sono stati realizzati quasi 2.500 eventi: tra questi ben 691 lezioni magistrali, che hanno visti protagonisti 323 filosofi, di cui 68 stranieri. Sono proprio le lezioni magistrali il cuore del programma, con i maggiori pensatori contemporanei, italiani e stranieri, che presentano la propria tesi e rispondono a domande del pubblico. Nella sezione delle lezioni dei classici, invece, eminenti studiosi commentano le opere che hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti nella storia del pensiero occidentale.

Un vasto programma di iniziative declina poi il tema nei diversi ambiti della creazione, per sottolineare la stretta connessione tra forme dell’esperienza, dell’arte e del pensiero. Fino ad ora sono stati 2.087 gli eventi del programma creativo: spiccano le 485 mostre e installazioni e gli oltre 320 tra concerti e spettacoli dal vivo, cui si devono aggiungere oltre 100 letture e conversazioni (116) e più di 200 film (209). Le attività per bambini e ragazzi sono state finora complessivamente 529.
Il festival si presenta anche come occasione per condividere i piaceri della buona tavola. Tullio Gregory firma la sezione “cucina filosofica” fin dalla prima edizione: dal 2001 il filosofo e gourmet ha ideato ben 118 menù filosofici a tema.

Quanto ai dati di pubblico, si è giunti a un totale di circa 2.250.392 presenze complessive nelle prime 16 edizioni. Nel 2016, se si sommano i partecipanti alle iniziative del programma con i dati delle aperture straordinarie che saldano agli appuntamenti del festival alcune sedi di particolare rilevanza artistica, le presenze complessive sono state oltre 190 mila (190.392), a conferma della fortunata complementarietà tra evento e patrimonio.

I dati qualitativi, poi, desumibili anche dalla tesi di dottorato discussa da Maria Giovanna Manni presso la Fondazione Marco Biagi di Modena nel 2015, confermano il carattere nazionale e internazionale del festivalfilosofia: oltre la metà dei partecipanti arriva ogni anno da fuori provincia, soprattutto dal centro nord, ma con presenze significative anche dal sud e dalle isole e un numero crescente di presenze dall’estero. In sensibile aumento soprattutto i giovani, che costituiscono ormai quasi il 25% del pubblico. L’età media dei partecipanti è di 44 anni e il livello di scolarizzazione del pubblico risulta molto alto. Quasi il 60% ha una laurea, benché non si tratti di un pubblico di settore: più di una persona su sei non ha mai studiato filosofia, mentre il 30% di chi l’ha studiata lo ha fatto solo a scuola e non all’università.

La permanenza media si attesta intorno ai 2,54 giorni, dunque sono pochi i visitatori che si fermano un giorno soltanto: un partecipante su tre si ferma anche a dormire generando un impatto economico diretto sul territorio di oltre 3 milioni di euro.

Infoline: Consorzio per il festivalfilosofia, tel. 059/2033382 e www.festivalfilosofia.it

Appalto servizi sanitari: rispetto delle regole e tutela dei lavoratori

da Ufficio Stampa Ausl

Le precisazioni di Ausl Ferrara in merito alle notizie di stampa sull’appalto perso dalla Cooperativa II Germoglio e sui 14 posti di lavoro a rischio

Ferrara, 14 Settembre 2017. La Direzione dell’Azienda Usl di Ferrara desidera informare l’opinione pubblica sulla questione sollevata con risalto sulla stampa locale, specificando importanti aspetti di legge e di contesto non presenti negli articoli.
La gara in questione non è una gara della sola Azienda Usl di Ferrara, perché interessa anche le aziende sanitarie territoriali di Bologna e Imola che fanno parte dell’Area Vasta Emilia Centro.
La gara per entità economica e per dimensione territoriale ha un valore importante pari a dieci milioni di euro che impongono fondamentali vincoli normativi nazionali ed europei.
Le specifiche di gara e i criteri di scelta sono state definite da un gruppo tecnico, composto da diversi professionisti, rappresentativa di tutte le Aziende coinvolte e non esclusivamente dall’Azienda USL di Ferrara che in termini di propria quota economica della gara rappresenta solo il 15%. Alla gara si sono presentate complessivamente sei ditte di cui una sola appartenente alla cooperazione sociale: la “Germoglio”.
Il Codice degli Appalti e le prescrizioni dell’ANAC, l’Autorità nazionale anticorruzione, istituzione amministrativa indipendente, infatti, ribadiscono il principio cardine per cui l’affidamento di servizi deve rispettare i principi di libera concorrenza e parità di trattamento che le amministrazioni pubbliche sono assolutamente tenute a rispettare (v. www.anticorruzione.it); a maggior ragione in una gara di tale entità.
Il tenore della contestazione, riferito proprio ai principi e criteri d’impostazione della gara, a giudizio di quest’Azienda, pare intempestivo che si manifesti con questi toni, e solo oggi, ad aggiudicazione ultimata, in quanto la gara è stata bandita un anno fa e le regole erano già state definite per allora e, quindi, implicitamente accettate da tutti i partecipanti all’offerta.

Per quanto riguarda l’affermazione per cui “vince la logica del massimo ribasso”, questa, non è confermata dai fatti, perché la gara è stata impostata per attribuire un maggior peso alla qualità rispetto al prezzo; salvo che non si voglia -a questo punto- sindacare il giudizio espresso dalla commissione di gara, pariteticamente composta di professionisti di tutte e tre le Aziende Sanitarie coinvolte e che in alcun modo può essere condizionato.
L’aspetto della tutela dell’occupazione di tutte le persone fino ad oggi impegnate -disabili e non- in qualsiasi servizio non deve sicuramente essere ignorato, ma va più correttamente contestualizzato.
Se l’affermazione “… l’irresponsabile atteggiamento dell’AUSL” si riferisce al fatto che l’AUSL non tutela l’occupazione di persona affette da disabilità, occorre precisare che non è questa la responsabilità specifica che attiene al suo mandato che è quello, invece, di tutelare lo stato di salute della popolazione. Si tratta sicuramente di un problema sociale, e in tal senso ciascuno è chiamato a fare la sua parte: l’Azienda USL conta tra i propri organici settantotto dipendenti appartenenti alle categorie protette.
Tornando al caso specifico, per quanto è a nostra conoscenza, il licenziamento dei dipendenti disabili non dovrebbe necessariamente essere scontato.
Nel bando di gara, infatti, per garantire i livelli occupazionali, sono presenti delle clausole espressamente accettate dalla ditta vincente, per cui la stessa deve essere disponibile ad assumere il personale, della ditta cessante.
L’Azienda Usl è a conoscenza -e quindi è bene che ne sia informata anche l’opinione pubblica- che la ditta aggiudicataria ha già fatto richiesta dell’elenco nominativo del personale attualmente impiegato, consegnato -non senza qualche resistenza- dal Germoglio.

Ausl Ferrara, in ogni caso, già dalla giornata di Mercoledì 13 scorso, ha invitato, la ditta vincitrice e le organizzazioni sindacali -che risulta si siano già attivate- a chiedere un incontro urgente presso la Direzione Provinciale del Lavoro così come prevede l’art. 4 del contratto di lavoro CCNL Multiservizi rendendosi disponibile a fornire la propria collaborazione.
Ausl Ferrara ritiene, infine, che la cooperativa Il Germoglio possa essere nelle condizioni di riorganizzare parte delle proprie attività, anche con azioni di riassorbimento, tra i suoi 140 dipendenti, di quella parte di personale che non dovesse essere utilizzato dalla aggiudicataria.

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