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Giorno: 18 Settembre 2017

Seminario WBO_20 settembre Camera di Commercio: le imprese rinascono cooperative grazie ai lavoratori

Da Organizzatori

Workers Buyout: le imprese rinascono cooperative grazie ai lavoratori. Opportunità, prospettive ed esperienze per salvaguardare il lavoro” è il tema del seminario in programma per mercoledì 20 settembre 2017 – ore 9, sala Conferenze della Camera di Commercio di Ferrara, largo Castello 10, Ferrara.

All’interno della ‘Settimana Estense’ promossa dalla Camera di Commercio di Ferrara, l’Alleanza delle Cooperative di Ferrara presenta un seminario di approfondimento sul fenomeno dei Workers Buyout. Con il termine workers buyout o “impresa recuperata” si intendono le cooperative nate per iniziativa di dipendenti che rilevano l’azienda – o un ramo di essa – e riescono in questo modo a mantenere un’attività produttiva, altrimenti destinata alla chiusura, e il proprio posto di lavoro. Questo modello, di grande attualità in questa fase di crisi economica, può trovare attuazione non solo in casi di crisi aziendale o processi di ristrutturazione, ma anche a fronte di difficili ricambi generazionali nelle imprese familiari. I processi di WBO che vanno a buon fine consentono di evitare la disoccupazione e, talvolta, di creare nuova occupazione; preservano ricchezza, professionalità e competenze; mantengono unità produttive sul territorio, al fine di sostenerne lo sviluppo.

Workers Buyout, locandina del seminario organizzato per mercoledì 20 settembre 2017 a  Ferrara

Programma
Ore 9.00 Registrazione dei partecipanti
Ore 9.30 Saluto di Nicola Folletti, portavoce Alleanza delle Cooperative Italiane di Ferrara
Interventi
“Da dipendenti a soci per salvare la propria impresa. Perché ripartire in forma cooperativa”: Andrea Benini, presidente Legacoop Estense;
“Strumenti per migliorare la competitività delle imprese,rendendo competitivo il sistema territoriale”: Paolo Govoni, presidente Camera di Commercio di Ferrara;
“Il fenomeno dei Workers Buyout. La legge Marcora”: Alessandro Viola, CFI Cooperazione Finanza e Impresa.
La parola agli imprenditori
Matteo Tomasi, Cooperativa Lavanderia Girasole, Portogaribaldi (FE)
Vincenzo Cangiano, Cooperativa Arbizzi, Reggio Emilia
Cataldo Ruppi, Cooperativa Alfa Engineering, Modena
Luigi Patanè, Cooperativa Soles Tech, Forlì
Conclusioni
Caterina Ferri, assessore Ambiente, Lavoro, Attività produttive, Sviluppo territoriale del Comune di Ferrara
Conduce Alberto Lazzarini, giornalista de Il Resto del Carlino e presidente Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti.

ZTL Lido degli Estensi – Orari autunnali e invernali

Da Ufficio stampa

Sino alla primavera 2018 la Zona a Traffico Limitato del Lido degli Estensi osserverà i seguenti giorni ed orari: dalle ore 15 alle ore 20, solo nei giorni FESTIVI. In viale Carducci e in viale Querce, nei tratti compresi tra Porta Venezia e Porta Ravenna, resterà pertanto in vigore la nuova disciplina della ZTL invernale.

Il camper di Hera a Poggio Renatico

Da Ufficio stampa

Il camper di Hera a Poggio Renatico
Fino al 13 dicembre il Servizio Clienti di Hera arriva sotto casa

Prosegue a Poggio Renatico la presenza del camper di Hera. Il camper farà tappa anche dall’20 settembre al 13 dicembre, tutti i mercoledì non festivi, in Piazza del Popolo, dalle 8.00 alle 13.00.

Un’ulteriore opportunità di dialogo e vicinanza offerta da Hera ai suoi clienti che rende più facile sbrigare le pratiche relative ai servizi offerti.

Sarà infatti possibile effettuare tutte le operazioni contrattuali e commerciali tipiche di un normale sportello, stipulare contratti, modificare quelli già esistenti, richiedere informazioni sulle bollette e ricevere informazioni sui servizi gestiti nel territorio, ottenere consulenza ed assistenza, conoscere e sottoscrivere le offerte a mercato libero per la fornitura di energia elettrica e gas.

Torna anche in Emilia Romagna il 23 e 24 settembre l’iniziativa solidale “Un pasto al giorno”: volontari in tutta la regione

Da Ufficio Stampa Un Pasto al Giorno

Torna anche in EMILIA ROMAGNA , il 23 e 24 settembre, l’iniziativa solidale “Un pasto al giorno”: volontari in tutta la regione

Oltre 200 postazioni in tutta la regione

Come ogni anno a fine settembre, arriva anche in Emilia Romagna l’evento solidale Un pasto al giorno: il 23 e 24 settembre oltre 3 mila volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23) fondata da don Oreste Benzi nel 1968, saranno in 1.000 piazze italiane con l’evento solidale per garantire un pasto a chi soffre la fame. Quest’anno, in cambio di un’offerta libera, i volontari distribuiranno “#iosprecozero” un libro di 60 pagine ricco di idee, spunti, consigli e best practice per combattere gli sprechi di tutti i tipi: alimentari, di oggetti, di energia, di tempo, di vita. “Ogni volta che sprechiamo – si legge nell’introduzione – mandiamo in malora un bel po’ del futuro di tutti”. Stampato rigorosamente su carta 100% riciclata, il libro non aspira ad essere un manuale né un vademecum, ma un compagno utile a chi, giorno dopo giorno, vuole restituire il giusto valore alle cose della vita.

Grazie alle donazioni raccolte nel corso dell’evento, la Comunità potrà continuare a garantire “almeno un pasto al giorno”, come recita la mission dell’iniziativa, alle migliaia di persone che ogni giorno siedono alla sua tavola. La Comunità, con 7 milioni e mezzo di pasti distribuiti ogni anno in Italia e all’estero e quasi 50 anni di vita, affronta ogni giorno una sfida gravosa per combattere la malnutrizione e la morte per fame. Con 5 Capanne di Betlemme – case di pronta accoglienza serale e notturna per senza dimora – a Bologna, Rimini, Milano, Forlì e Chieti; 2 mense di Strada a Torino e a Roma che tutte le settimane dell’anno aiutano in totale più di 200 persone; oltre 350 realtà di accoglienza sparse per tutto lo Stivale e 30 mense per i poveri e centri nutrizionali in Africa, Asia e Sudamerica, la Comunità Papa Giovanni XXIII, dà accoglienza, sostegno e soprattutto una famiglia a oltre 4.600 persone ogni anno: bambini soli o che non possono restare con i loro genitori, anche con gravissime disabilità, anziani, ragazze vittime di sfruttamento sessuale, persone senza dimora.

Solidarietà, responsabilità e dignità sono le parole chiave dell’iniziativa che mira a mettere in luce le situazioni di malnutrizione e ingiustizia che, anche nel terzo millennio, affliggono tanti individui. “È anche attraverso il cibo che si realizza la dignità dell’uomo”, afferma Giovanni Ramonda, presidente della Apg23, che ricorda: “Occorre garantire anche il diritto all’istruzione, a un lavoro, ad avere una famiglia e degli affetti stabili. Il sostegno che invochiamo è molto concreto: chiediamo aiuto per far sì che i bambini che arrivano ogni giorno nei nostri centri nutrizionali, i senza dimora che incontriamo ogni sera in tutta Italia, le persone in difficoltà che siedono alla nostra tavola possano avere un pasto caldo e un po’ di affetto ogni giorno”.

I volontari della Apg23 saranno in Emilia Romagna il 23 e 24 settembre con oltre 200 postazioni. Per maggiori informazioni sull’iniziativa e sulle postazioni presenti nelle piazze è possibile consultare il sito www.unpastoalgiorno.org

Chi volesse partecipare all’iniziativa collaterale per la divulgazione sul web potrà scattare una fotografia e postarla su Facebook o Instagram utilizzando #unpastoalgiorno2017 e #iosprecozero, gli hashtag ufficiali dell’evento: un ulteriore strumento per fare passaparola in rete e sostenere i progetti portati avanti dalla Comunità.

Copparo: Misure contro la povertà, protocollo Regione Emilia-Romagna

Da Comune di Copparo

Sabato 16 settembre scorso si è tenuta nella sede della Regione Emilia-Romagna la presentazione del primo “Protocollo regionale per l’attuazione delle misure contro la povertá”.

Alla firma del protocollo era presente il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni oltre al Presidente della Regione Stefano Bonaccini e alla Giunta regionale.

Si tratta del reddito di solidarietá, misura che ha introdotto la Regione e che sará applicata dalle strutture dei Comuni che si occupano di servizi alla persona.

Per il Comune di Copparo era presente l’assessore al Bilancio Enrico Bassi. «L’Emilia-Romagna, – ha detto Bassi – nel confermarsi prima regione in Italia in fatto di politiche di welfare, adotta una misura che è centrale per i Comuni, posto che la stessa andrà incontro alle famiglie con redditi bassi e che estende la platea di beneficiari di contributi pubblici. Il nuovo reddito di solidarietà ha un valore importante perché è una misura organica e non a ‘spot’. Come ente locale che esprimiamo grande positività per la nuova legge».

Il protocollo è già attivo e funzionante da oggi e basta rivolgersi al Punto Unico di Accesso, presente in ogni Comune dell’Unione Terre e Fiumi per presentare la domanda.

Copparo: commemorazione Ricci Alberti

Da Comune di Copparo

L’Amministrazione Comunale e i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche, in occasione del 73°anniversario della fucilazione da parte dei nazifascisti di Idris Ricci e Ultimo Silvano Alberti avvenuta il 25 Settembre 1944, ricordano il loro sacrificio con una breve commemorazione sabato 23 settembre, alle ore 11 presso il Cippo commemorativo in via Luigi Marchi (bivio Strada Bassa per Gradizza).

Una riflessione sui partigiani e sulla resistenza

Da Giorgio Fabbri

Ho letto, sul “Carlino” nazionale, il bell’articolo di Alessandro Farruggia dedicato a Giuseppina Ghersi, la tredicenne di Noli (SV) che fu pestata a sangue, rapata, seviziata, violentata e uccisa da alcuni partigiani, secondo quanto scrive l’autore dell’articolo, che mi ha fatto venire i brividi. In tempi nei quali tanto si predica contro gli stupri e i femminicidi, certe cose fanno male al cuore.

Intendiamoci, non voglio parlar male a priori della Resistenza, perchè in un movimento che ha coinvolto migliaia e migliaia di uomini possono essere entrate anche fanatici,esaltati e persone senza scrupoli. E i vertici non potevano controllare tutto e tutti.

Arrivo a dire che in una guerra che fu anche (non solo,ma anche) guerra civile, come documentò lo storico di sinistra Claudio Pavone,possono risultare orrendamente necessari fatti che normalmente ripugnano all’umana coscienza, Mi spiego meglio : se durante la guerra i capi partigiani avessero ritenuta necessaria l’eliminazione di una presunta spia fascista,pur tredicenne, la cosa sarebbe non giustificabile, ma almeno tristemente spiegabile.

Ma ci sono due cose che mi turbano.

La prima è che l’uccisione della Ghersi è avvenuta dopo il 25 aprile,a guerra finita, quando ci sarebbe stato tutto il tempo di accertare le cose. E poi “il modo ancor m’offende”. In guerra si può anche uccidere il nemico (se no – purtroppo – non sarebbe guerra), ma rispettandone la dignità e dando ad esso onorata sepoltura, come è accaduto tante volte, ad esempio,nel corso della prima guerra mondiale.

E invece non solo la Ghersi fu uccisa, ma le venne tolta ogni dignità, rapandola, seviziandola e stuprandola (pare sotto gli occhi dei genitori!) prima di ammazzarla.

Se è vero che i partigiani furono severi nel punire i fascisti, la sorte peggiore toccò alle donne, contro cui fu commessa ogni sorta di cattiverie (per dire il meno). E l’UDI e le femministe dovrebbero chiedersi il perchè di tanta sprezzante ferocia. Non bastava l’uccisione, ci voleva anche la gogna, il ludibrio e il pubblico disprezzo, perchè si poteva accettare che un uomo combattesse per Mussolini, ma una donna no : doveva essere per forza una spia, una venduta o una poco di buono a cui non si poteva riconoscere alcuna dignità.

La seconda cosa che mi turba è l’atteggiamento dell’ANPI e di certa sinistra (non tutta,per fortuna). Grazie al cielo abbiamo avuto uomini avveduti, come Napolitano e Fassino, che hanno parlato di pagine oscure, di zone d’ombra e di episodi che non fanno onore alla Resistenza (vedi la strage di Porzus). Non sarebbe interesse di chi vuole onorare la Resistenza dissociarsi da fatti vergognosi e condannarne pubblicamente gli autori?

Il Comandante dell’Arma dei Carabinieri ha speso parole nette e chiare contro i due militi di Firenze. Perchè non può farlo l’ANPI nei confronti di chi ha tenuto una condotta non giustificabile?

Non avrebbe tutto da guadagnarci?

Un grande intellettuale comunista, Concetto Marchesi, allora rettore dell’Università di Padova, diede il suo convinto benestare perchè alla povera Norma Cossetto – seviziata e uccisa dai partigiani titini – fosse concessa la laurea “honoris causa”.

Perchè l’ANPI non prende esempio da Marchesi e non compie il bel gesto di non opporsi alla lapide che il Comune di Noli vuole murare per ricordare una tredicenne,poco più che bambina, vittima dell’odio di parte e della sopraffazione di chi aveva già vinto e non aveva alcuna necessità di infierire su chi stava dalla parte sbagliata (ammesso che una tredicenne potesse capire chi aveva ragione e chi aveva torto)?

Il presidente dell’ANPI locale, Samuele Rago, ha dichiarato : “Giuseppina Ghersi al di là dell’età era una fascista. Eravamo alla fine della guerra è ovvio che ci fossero condizioni che oggi ci appaiono incomprensibili. Era una ragazzina ma rappresentava quella parte là. Una iniziativa del genere ha un valore strumentale, protesteremo”

Fino a che leggeremo dichiarazioni simili,prive anche dell’umana pietà che si deve a chi è morto in quel barbaro modo, temo che la guerra civile, almeno nelle menti e nei cuori, non finirà mai.

GIORGIO FABBRI

Siria: Save the Children, 730.000 bambini rifugiati siriani tagliati fuori dall’educazione e sempre più esposti al lavoro minorile e ai matrimoni precoci

Da Save the Children

Nel mondo più della metà dei bambini rifugiati non vanno a scuola

Alla vigilia dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l’Organizzazione si appella alla comunità internazionale per rafforzare gli impegni per assicurare il diritto all’educazione ai minori rifugiati: nell’ultimo anno, secondo l’Organizzazione, i bambini rifugiati nel mondo hanno perso quasi 700 milioni di giorni scolastici

Circa 730.000 bambini siriani rifugiati nei Paesi limitrofi, quasi la metà di tutti coloro in età scolare, quest’anno non andranno a scuola e risulteranno quindi ancora più vulnerabili ed esposti ai matrimoni precoci e a forme di lavoro minorile, un numero che è aumentato di un terzo rispetto all’anno scorso.

È l’allarme lanciato da Save the Children, l’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro, alla viglia dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che si apre domani a New York e nella settimana in cui, nei Paesi mediorientali, è previsto il normale rientro degli alunni tra i banchi di scuola.

Il numero di bambini rifugiati siriani tagliati fuori dall’educazione è passato dal 34% del totale di coloro in età scolare registrato alla fine del 2016 al 43% odierno, mentre negli ultimi 12 mesi i bambini rifugiati siriani in Libano, Giordania e Turchia hanno perso più di 133 milioni di giorni di scuola. A livello globale, secondo un nuovo rapporto dell’Organizzazione, più della metà dei bambini rifugiati sono tagliati fuori dall’educazione e i giorni di scuola persi da 3,5 milioni di bambini rifugiati negli ultimi 12 mesi ammontano collettivamente a quasi 700 milioni.

I Paesi limitrofi, dove da anni vivono milioni di rifugiati siriani, hanno attuato una serie di cambiamenti apprezzabili per accrescere l’accesso all’educazione dei bambini rifugiati, tuttavia gli impegni assunti dai governi ospitanti e dai donatori da soli non possono bastare. La dipendenza delle famiglie dal lavoro minorile dei propri figli, il timore che le ragazze possano essere vittime di molestie o stupri mentre vanno a scuola e la mancanza di mezzi di trasporto rappresentano infatti ostacoli persistenti che vanificano gli sforzi profusi e causano l’abbandono scolastico da parte di bambini e adolescenti.

“Quando i bambini non vanno a scuola, sono più vulnerabili a forme di sfruttamento e abusi. L’educazione è in grado di restituire a questi bambini il loro futuro e può contribuire a proteggerli. Le scuole infatti garantiscono anche uno spazio sicuro per permettere ai bambini che sono fuggiti dalla violenza estrema di recuperare dalle sofferenze psicologiche che hanno vissuto”, ha dichiarato Helle Thorning-Schmidt, Direttore Generale di Save the Children International.

In Giordania, si stima che negli ultimi 12 mesi più di 90.000 bambini rifugiati abbiano perso 16,6 milioni di giorni di scuola; in Libano in 290.000 non hanno invece potuto frequentare 49,6 milioni di giorni scolastici, mentre in Turchia sono 66,6 milioni i giorni a scuola saltati da 338.000 bambini rifugiati.

L’enorme divario educativo periste nonostante gli ampi impegni assunti al Vertice del leader sui rifugiati all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dello scorso settembre, quando i donatori e i principali governi ospitanti di tutto il mondo si erano impegnati per permettere l’accesso a scuola a un milione di bambini rifugiati.

Molte di queste promesse non erano tuttavia nuove e hanno rappresentato un rinnovo di quelle già annunciate in passato, come quelle fatte in occasione della Conferenza sulla Siria a Londra nel febbraio 2016. Tuttavia la vera sfida continua ad essere rappresentata dagli ostacoli che permangono all’accesso all’educazione, come dimostra il fatto che molti dei 300.000 posti a scuola a disposizione dei bambini rifugiati siriani nella regione risultino ancora vacanti.

“Lo scorso anno i leader mondiali si sono riuniti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e si sono impegnati a fare molto di più per i bambini rifugiati e far sì che ognuno di loro possa tornare a scuola entro pochi mesi da quando è stato costretto ad abbandonare la propria casa. Tuttavia l’azione va ancora troppo a rilento. I governi devono rimuovere gli ostacoli che impediscono ai bambini di tornare a studiare e di contribuire alla ricostruzione dei loro Paesi”, ha affermato Helle Thorning-Schmidt.

“Questa settimana la comunità internazionale deve fare dei passi in avanti e dare seguito alle promesse fatte ai bambini rifugiati. Altrimenti, milioni di bambini rifugiati nel mondo, davanti alla prospettiva di un altro anno privati dell’educazione, continueranno a vedere scomparire il loro futuro. A questi bambini il futuro è stato rubato due volte: la prima volta, quando sono fuggiti dalla guerra e la seconda nel momento in cui continuano a vedersi negato il loro diritto all’educazione”, ha proseguito il Direttore Generale di Save the Children International.

Per quanto riguarda i bambini che vivono in zone di conflitto, si stima che in Siria quasi 2 milioni di minori sono ancora tagliati fuori dall’educazione, mentre in luoghi come Raqqa, dove negli ultimi mesi si sono registrati più di 150.000 bambini sfollati, risulta ancora particolarmente difficoltoso riportare i bambini a scuola.

“I bambini che hanno vissuto la guerra e che hanno sperimentato in prima persona le violenze estreme ci raccontano continuamente che hanno un disperato bisogno di tornare a scuola e ricominciare a studiare – ha dichiarato Sonia Khush, Direttore di Save the Children per la Siria – La nostra esperienza nei Paesi vicini dimostra che se siamo in grado di riportare i bambini tra i banchi di scuola e dare loro il supporto di cui hanno bisogno, possiamo realmente aiutarli a superare le sofferenze vissute. Ma per fare questo c’è bisogno di un impegno maggiore in termini di bisogni educativi e di supporto alla salute mentale dei minori”.

Se, da un lato, le iscrizioni dei bambini rifugiati siriani ai programmi di educazione formale nei Paesi limitrofi sono rimaste sostanzialmente stabili, si sono registrate invece forti riduzioni per quanto riguarda l’educazione informale, che è di fondamentale importanza per le comunità marginalizzate e per i bambini che non vanno a scuola da molti anni.

Save the Children e i suoi partner stanno intervenendo in varie parti della regione per garantire l’iscrizione dei bambini all’inizio dell’anno scolastico. Tuttavia, se gli impegni assunti non verranno concretizzati, per molti bambini rifugiati questo significherebbe restare fuori dall’educazione ancora per un altro anno.

Per sostenere gli interventi di Save the Children in favore dei bambini rifugiati siriani: https://www.savethechildren.it/emergenze/emergenza-siria

Per ulteriori informazioni:
Tel 06-48070023/63/81/82
ufficiostampa@savethechildren.org
www.savethechildren.it

DIARIO IN PUBBLICO
Giornate ebraiche ferraresi

In questi giorni Ferrara alimenta e rafforza il suo strettissimo legame con il Meis (per chi ancora non lo sapesse acronimo di Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah) che aprirà i battenti, almeno per la prima parte, nel dicembre 2017. Istituito nell’ex carcere della città è oggetto di un intenso lavoro che lo rivelerà come una delle realtà culturali più affascinanti italiane ed ebraiche. Fu proposto dall’odierno ministro del Mibact, Dario Franceschini, e proprio in questi mesi sta concludendo la sua complessa e affascinante vicenda di gestazione.

In questo contesto abbiamo proposto al Meis, come Centro Studi bassaniani, la presentazione di un libro che rappresenta una decisiva svolta negli studi su Bassani: ‘Dopo la morte dell’io. Percorsi bassaniani “di là dal cuore”‘, di Anna Dolfi, edito da Firenze University Press (2017).
Anna Dolfi è professore di Letteratura contemporanea all’Università di Firenze e Accademica dei Lincei. La sua produzione critica è connotata da importanti ricerche su Leopardi e il leopardismo novecentesco, sull’Ermetismo, ma soprattutto su Giuseppe Dessì, Antonio Tabucchi, Giorgio Bassani e gli scrittori della terza generazione.
La folta presenza di un pubblico assai interessato ha vivacizzato un pomeriggio che negli articolati interventi ha saputo mettere in luce l’importanza mondiale ormai acclarata dello scrittore ferrarese. Ai saluti di Massimo Maisto, assessore alla cultura e vicesindaco del Comune di Ferrara, presentato da Ethel Guidi – direttore del Castello, che ha messo a disposizione la magnifica sala dei Comuni per l’evento – sono seguiti due importanti riflessioni condotte da Simonetta Della Seta e da Dario Disegni, rispettivamente direttore e presidente del Meis, che hanno sottolineato la necessità di un rapporto stretto tra il museo e lo scrittore Bassani ebreo italiano.
L’intervento di Portia Prebys, curatrice del Centro Studi Bassaniani, ha messo in luce il rapporto tra lo scrittore e la giovanissima studiosa Dolfi che si è concretizzato in una serie d’interventi critici che lo scrittore riteneva fondamentali per la conoscenza della sua opera. Perno di quel rapporto l’amicizia che legava Bassani al maestro Claudio Varese, che ha introdotto alla conoscenza e alla attività critica su e di Giorgio Bassani sia chi scrive sia Anna Dolfi.

Numerose altre volte ho sottolineato l’importanza della figura di Varese per la esegesi critica dello scrittore, fondamentale in quel momento della storia, quando il fascismo trionfa e nelle aule dell’università bolognese, dove insegna Roberto Longhi l’indiscusso maestro – assieme a Croce e a Manzoni – dell’opera bassaniana e a Ferrara si forma quel gruppo d’amici, tra cui il normalista Claudio Varese, che tengono vivi il concetto di antifascismo narrato nel primo racconto ‘Una città di pianura’, il libro bassaniano uscito nel 1940 con lo pseudonimo di Giacomo Marchi. Le giovani generazioni, tra cui Anna Dolfi, impararono a conoscere dal vivo la figura dello scrittore, invitato dal critico a tenere negli anni Settanta una serie di lezioni presso la cattedre fiorentina di letteratura italiana ricoperta dal Varese.
Il libro propone almeno tre temi fondamentali: la morte dell’io di evidente origine leopardiana, il rapporto tra scrittura e arte visiva e infine il ritorno alla poesia dopo la conclusione dei quattro romanzi che sono il cuore pulsante del ‘Romanzo di Ferrara’ uscito nell’edizione ne varietur nel 1980 per Mondadori.
L’affascinante vicenda condotta esemplarmente da Dolfi sul concetto di morte-vita di cui le poesie dell’ultima produzione sono exemplum dirimente – e si pensi a quella che dà il titolo al tema, ‘Epitaffio’ – si appunta sul simbolo del vetro, che diventa specchio e che impedisce la congiunzione su ciò che sta “di là dal cuore”. La morte come risultato finale del lungo corridoio che il poeta-testimone deve percorrere per essere testimone.

Le manifestazioni legate alla Festa del Libro Ebraico si sono aperte con un evento eccezionale, di cui la città non potrà che essere grata al Meis e agli organizzatori: lo straordinario concerto offerto dal musicista di fama mondiale Yakir Arbib, che sull’esempio del suo disco più famoso ‘Babylon Classical improvisation’ ha ripercorso i momenti più importanti delle melodie ebraiche più famose restituendole alla contemporaneità con un esercizio che coinvolgeva non solo la musica, ma le mani, il corpo e perfino la voce quando l’artista proponeva il pezzo. Formidabile.
Di fronte a questo momento le pur importanti manifestazioni che riempiono le due giornate del Festival trovano una necessità e una coerenza entro quella sintesi scaturita come sinonimo del lavoro che attende il museo non solo nel titolo: il ‘grande Meis’.

In questi finalmente autentici giorni settembrini ci si attendeva tanto dal concerto di Andrea Bocelli al Colosseo, dove le star mondiali lo hanno aiutato a raccogliere il denaro per la sua encomiabile attività caritativa. Concerto splendido funestato alla fine da una scelta non consona della canzone di chiusura: il pucciniano Inno a Roma che noi ragazzetti eravamo tenuti a cantare nelle più varie occasioni. “Sole che sorgi libero e giocondo.. i tuoi cavalli doma”. Basta recarsi nella Sala dell’Arengo dove Apollo ‘doma’ i cavalli. D’accordo la musica è incolpevole. Si pensi a Wagner e all’utilizzo che ne fece il nazismo. Eppure risentire quelle parole e quella musica a onore della Città eterna mi ha procurato disagio e tristezza.
La Storia non si cancella e neppure il ricordo di certi avvenimenti.

Quest’anno il Cna NetWork Business Day sarà il 23 novembre a Bologna e non più a Ferrara

Da ufficio stampa

Dopo le prime edizioni ferraresi, quest’anno l’appuntamento regionale si tiene nel capoluogo. Partecipano tutte le Cna dell’Emilia Romagna.

Torna il 23 novembre Cna NetWork Business Day,oltre 700 imprenditori a Bologna per crescere e costruire relazioni d’affari.

Lo scorso anno, a Ferrara, furono oltre 2.300 gli incontri di affari tra le 250 piccole medie imprese protagoniste della edizione 2016 di “Cna NetWork – Business Day”: importante momento di incontro dedicato a sviluppare partnership, vendere prodotti o servizi, acquisire contatti strategici e sviluppare una rete di opportunità commerciali senza precedenti,di scambio di informazioni e di allargamento del mercato, di sviluppo delle relazioni economiche.

Quest’anno, Cna NetWork, divenuto, negli anni, sempre più un riferimento forte per pmi che vogliono crescere si terrà a Bologna, all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno il 23 novembre, su iniziativa delle Cna di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Imola, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, con il coordinamento di Cna Emilia Romagna, e già sono preannunciati, per l’occasione, oltre 300 pmi, 700 imprenditori, aziende italiane di grande richiamo.

Confermata la formula, pensata per dare la possibilità alle piccole medie imprese conoscere e gettare le basi per future relazioni imprenditoriali tra quante più aziende possibile, nel corso di una giornata, con incontri individuali di 20’ ciascuno.

Le imprese interessate possono aderire alla manifestazione iscrivendosi al sito www.cnanetwork.it dove è possibile consultare il regolamento, le modalità di iscrizione, le quote di partecipazione e gli sconti per gli associati Cna. Nel modulo di adesione le aziende dei diversi settori della produzione e dei servizi, possono presentare la propria attività, prodotti e servizi erogati, i vantaggi delle proprie offerte, cosa può essere fatto per e con altre aziende.

Per maggiori informazioni, rivolgersi a Ufficio Marketing di Dna Ferrara, tel. 0532/749111, e-mail: marketing@cnafe.it

Nel corso del “Cna NetWork – Business Day” il 23 novembre si svolgerà anche un importante workshop di interesse nazionale sui temi dell’«Impresa 4.0» e sul Piano nazionale Industria 4.0, con la partecipazione di Istituzioni nazionali e locali.

Axélero: Bar e ristoranti a scuola di innovazione digitale, a Ferrara il workshop “Il web è servito – la sfida digitale nei pubblici esercizi”

Da ufficio stampa

Evento “Il web è servito – la sfida digitale nei pubblici esercizi” organizzato dall’Ascom Confcommercio di Ferrara in collaborazione con FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, e axélero S.p.A., Internet Company quotata sul mercato AIM Italia (Ticker: AXEL). Il workshop, che vedrà la partecipazione di Google di cui axélero è Premier Partner, si terrà giovedì 21 settembre dalle ore 15:00 alle 18:00 presso la sede dall’Ascom Confcommercio di Ferrara.

Bar e ristoranti a scuola di innovazione digitale. A Ferrara il workshop “Il web è servito – la sfida digitale nei pubblici esercizi”
Ferrara, 15 settembre 2017 – Seminare conoscenze digitali per creare competenze ed aiutare i pubblici esercizi a cogliere le enormi opportunità di business offerte dal web. Questo l’obiettivo dell’evento “Il web è servito – la sfida digitale nei pubblici esercizi” organizzato dall’Ascom Confcommercio di Ferrara in collaborazione con FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, e axélero S.p.A., Internet Company quotata sul mercato AIM Italia (Ticker: AXEL). Il workshop, che vedrà la partecipazione di Google di cui axélero è Premier Partner, si terrà giovedì 21 settembre dalle ore 15:00 alle 18:00 presso la sede dall’Ascom Confcommercio di Ferrara.
Un incontro dal taglio pratico, in occasione del quale Tomaso Uliana, Strategic Partner Manager Google e Marco Palombini, Digital Sales Trainer axélero, trasferiranno agli imprenditori le nozioni fondamentali per comprendere le potenzialità del web quale strumento di sviluppo del business, e avviare così una presenza online strutturata. In rappresentanza dell’associazione sistema interverranno Matteo Musacci, presidente FIPE della provincia di Ferrara, Davide Urban, Direttore Generale Ascom Confcommercio Ferrara, Luciano Sbraga, Vice Direttore Generale FIPE. Modera e conclude Sergio De Luca, Direttore Centrale Comunicazione e Immagine Confcommercio-Imprese per l’Italia.
“Il web è entrato prepotentemente nel processo di acquisto dei consumatori, che proprio sui motori di ricerca si informano, si confrontano e infine scelgono prodotti e servizi – commenta l’iniziativa il presidente di Fipe Ferrara Matteo Musacci – Il comparto della ristorazione ha vissuto una vera e propria rivoluzione, il web ha riportato gli italiani a discutere di cibo, di vino, di cocktail ma nel contesto di un ambiente sempre più amplificato. Recensioni, foto di piatti e blog dedicati, un vero e proprio fenomeno su scala nazionale e globale che non può essere ignorato soprattutto dai pubblici esercizi. Se i clienti sono online, se la reputazione di un bar o di un ristorante è generata online, se la scelta su dove cenare o passare la serata avviene principalmente online, è evidente che l’opportunità di business è sul web”.
L’evento promosso da FIPE e Ascom Confcommercio di Ferrara vuole contribuire alla diffusione della cultura digitale tra le piccole imprese del settore per sfruttare le potenzialità del web a supporto del business e avviare così una presenza online realmente efficace. Un momento formativo sinergico con la mission di axélero che ha lanciato il progetto axélero academy Business con la finalità di supportare le associazioni di categoria, su tutto il territorio nazionale, con attività di sensibilizzazione e formazione degli imprenditori sulle tematiche inerenti al mondo digitale.
L’agenda dell’evento 15.00 Accredito e Welcome Coffee 15.15 Saluti e introduzione Matteo Musacci, presidente Fipe provincia Ferrara Davide Urban, Direttore Generale Ascom Confcommercio Ferrara
Luciano Sbraga, Vice Direttore Generale FIPE 15.45 Interventi Tomaso Uliana, Strategic Partner Manager Google Marco Palombini Digital Sales Trainer axélero 17.45 Chiusura workshop
Modera e conclude Sergio De Luca, Direttore Centrale Comunicazione e Immagine Confcommercio-Imprese per l’Italia.
È possibile partecipare all’evento gratuitamente, fino ad esaurimento posti, iscrivendosi al seguente link http://www.axeleroacademy.it/business/il-web-servito
La Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, è l’associazione leader nel settore della ristorazione, dell’intrattenimento e del turismo, nel quale operano più di 300 mila aziende. FIPE rappresenta e assiste bar, ristoranti, pizzeria, gelaterie, pasticcerie, discoteche, stabilimenti balneari, ma anche mense, ristorazione multilocalizzata, emettitori buoni pasto e casinò. Conta circa 1 milione di addetti ed un valore aggiunto di oltre 40 miliardi di euro. Il Presidente è Lino Enrico Stoppani. FIPE è membro di CONFCOMMERCIO – Imprese per l’Italia, principale organizzazione del settore terziario ed è parte di Confturismo dove rappresenta insieme ad altre associazioni il settore del turismo. A livello internazionale è parte importante di Hotrec, associazione europea dei Bar, Ristoranti e Cafés. FIPE è principale firmataria del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro del Turismo, dove rappresenta gli interessi delle aziende iscritte.
axélero S.p.A., azienda fondata nel 2008 e quotata sul mercato AIM Italia da dicembre 2014, è leader nell’offerta di soluzioni di digital marketing per le PMI. La mission della Società è infatti accelerare il business di piccole e medie imprese offrendo loro l’accesso a soluzioni e servizi digitali come quelli utilizzati dalle big company, con l’obiettivo di sbloccarne il potenziale competitivo. I clienti che scelgono axélero ottengono visibilità, contatti utili e risultati concreti per la propria attività. Approccio da market maker, innovatività e radicamento sul territorio sono le caratteristiche dell’azienda che opera attraverso 4 business unit: Smart & Business, che offre soluzioni digitali per PMI e Soho con una rete di oltre 400 consulenti digitali distribuiti su tutto il territorio nazionale; Executive, specializzata in progetti custom per grandi aziende e Pubblica Amministrazione; Next, focalizzata sullo sviluppo di prodotti basati sull’intelligenza artificiale vincitori del Premio Innovazione Smau e del Best Use of Artificial Intelligence in Customer; Lab, un veicolo di corporate venture capital che accelera startup che sviluppano prodotti e servizi ad alto potenziale per le PMI.
Ticker: AXEL, Codice ISIN: IT0005069809
http://www.axelero.it/

Accendiamo Copparo a mezzanotte per beneficenza

Da Comune di Copparo

Venerdì 22 Settembre 2017 alle ore 24:00 ritorna per il secondo anno consecutivo la Midnight walk&run l’originale camminata di mezzanotte sotto le stelle per beneficenza, organizzata dal Comune di Copparo ed Invicta Podismo

Midnight walk&run da quest’anno si arricchisce di nuovi contenuti, aggiungendo al proprio format il tema fluo

Saranno consegnati alla partenza, a tutti i partecipanti, gadget luminosi proprio per esaltare il buio della notte

La partenza sarà davanti al municipio allo scoccare della mezzanotte, 6 km a ritmo libero per il centro di Copparo

Comune di Copparo ed Invicta Podismo ringraziano la Fluo Run e tutte le organizzazioni presenti per l’appoggio dato a questa grande manifestazione a sostegno dei progetti:
1)ascolta il tuo cuore per l’acquisto di defribillatori per le scuole, 2) AIL Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma sezione di Ferrara

Invicta Podismo ci tiene a precisare che tutte le organizzazioni presenti in questo evento contribuiranno a titolo gratuito a questa grande MANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETA’ e saranno garantite ai primi 1000 iscritti le magliette celebrative dell’evento più kit luminoso al prezzo di €8, dopodiché tutti possono partecipare e contribuire a questa bella camminata di beneficenza al prezzo di €4 comprensivo di gadget luminosi, sacchetto di frutta e servizio ristoro

Si ringraziano FLUO RUN, orogel, gruppo di cammino Copparo, casa della salute, nordik walking ferrara, atletica UISP Ferrara

Ricordiamo che è possibile iscriversi presso:

Store Bruni Sport via Copparo, 132 Ferrara
dalle 09:00 alle 21:00 Silvia 0532 753129

Palestra Doro via Giuseppe Franceschini, 9 Ferrara dalle 09:00 alle 21:00 Monica Zannini +39 348 9648620

Caffè Garibaldi Rovigo piazza Giuseppe Garibaldi, 15
dalle 07:00 alle 02:00 Franz +39 340 9254811

Sportmania Copparo via XX Settembre, 14
dalle 09:00 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:30 Paola 0532 870161

Teatro De Micheli Copparo piazza del Popolo, 11/A
dalle 09:30 alle 12:30 Cinzia 0532 864580

Concorso Fotografico Confagricoltura Ferrara: i vincitori

Da Confagricoltura

“La magia dell’acqua nella Pianura Ferrarese” Roberto Del Vecchio è il vincitore del concorso

La Giuria del concorso fotografico indetto da Confagricoltura Ferrara, ha decretato Roberto Del Vecchio di Ferrara vincitore del primo premio con il suo scatto intitolato Magia dell’acqua, l’anno della soia. “Quest’anno abbiamo scelto per il nostro concorso un tema di particolare suggestione, non è un caso se il marchio che identifica a livello nazionale e internazionale il nostro territorio sia proprio Ferrara, Terra e Acqua – spiega il Presidente di Confagricoltura Ferrara Pier Carlo Scaramagli, che aggiunge – per sua natura la nostra provincia è frutto dell’incontro/scontro di terra e acqua, dove la campagna in molti casi, è stata strappata all’acqua grazie al lavoro dell’uomo.” Il secondo premio è andato a Paola Zambolin di Codigoro, mentre Marco Scarpini di Formignana si è aggiudicato il terzo gradino del podio. Si conferma il grande successo del concorso (oltre 120 le opere pervenute) che ha reso il compito non semplice ai membri di giuria chiamati a valutare le opere in gara. La giuria, composta da Pier Carlo Scaramagli (Presidente Confagricoltura Ferrara), Paola Pedroni, (Presidente Regionale e Provinciale Agriturist), Carlo Sivieri e Stefano Spisani (rispettivamente Presidente Regionale e Presidente Provinciale ANPA, il sindacato dei Pensionati di Confagricoltura), Lino Ghidoni (Consigliere della Federazione Provinciale Impresa Agricola Familiare ed esperto fotografo) e Paolo Cavalcoli (Direttore Confagricoltura Ferrara), ha avuto parole di apprezzamento per tutte le opere in gara, dichiarando che si è scelto di premiare in modo particolare lo scatto artistico di Del Vecchio per essere riuscito a fissare uno scorcio della nostra pianura coniugando magistralmente lavoro dell’uomo, importanza dell’acqua e armonia della natura. La premiazione ufficiale si terrà a dicembre, presso la sede provinciale di Confagricoltura Ferrara. Tutte le opere in concorso rimarranno esposte, a cura di Agriturist Ferrara, presso l’agriturismo “Ai Due Laghi del Verginese” di Gambulaga (Fe), fino ai primi giorni del mese di gennaio 2018.

Il festivalfilosofia dà appuntamento al 2018: “Verità” sarà il tema della prossima edizione

Da Ufficio stampa MediaMente

Alta la partecipazione al festivalfilosofia di Modena, Carpi, Sassuolo: le presenze sono circa 170mila, oltre 90mila per le lezioni magistrali e più di 70mila per il programma creativo. “Verità” il tema scelto per la 18esima edizione, dal 14 al 16 settembre 2018

Anche quest’anno il festivalfilosofia ha vinto la sua sfida, segnando il tutto esaurito e facendo riflettere tre città. Modena, Carpi e Sassuolo da venerdì 15 settembre a oggi si sono riempite di giovani, studenti, stranieri e cittadini di ogni età, nonostante il maltempo che ha accompagnato la serata di apertura, ma non ha minimamente scoraggiato le migliaia di persone accorse per seguire le lezioni magistrali dei grandi pensatori. E ne valeva la pena: è stata un’edizione nel segno delle novità, a partire dal cambio di direzione, affidata a Daniele Francesconi, fino ad arrivare alla capacità di innovazione delle lezioni e degli ospiti stessi: quasi la metà dei relatori erano al festival per la prima volta, ben 20 i volti nuovi su un totale di 52 relatori.

Molto soddisfatti gli organizzatori, come sottolinea il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli: “Il festival è più forte del tempo atmosferico: anche quest’anno si è rinnovata la magia di questo evento che dà a tutti la possibilità di approfondire tematiche attuali. Il nostro pubblico, attento e intelligente, ha voglia di un’offerta qualitativa elevata e non si fa scoraggiare dalla pioggia. Il risultato più grande, dopo 17 edizioni, è il consolidamento di un impianto organizzativo efficiente”.

Anselmo Sovieni, Presidente del Consiglio direttivo del Consorzio per il festivalfilosofia e membro del Consiglio d’amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, fornisce i primi dati: Lezioni magistrali, spettacoli e manifestazioni artistiche sono ancora in corso, ma possiamo già stimare che l’affluenza di pubblico agli appuntamenti in programma – tutti gratuiti – si attesta intorno alle 170mila presenze. Le date di quest’anno, poi, ci hanno consentito di intercettare l’apertura delle scuole e di coinvolgere un numero ancora maggiore di studenti.

E importante sottolineare che oltre ai numeri ci sono indicatori qualitativi di gradimento specifica il neodirettore scientifico Daniele Francesconi – i lunghi applausi del pubblico sono i like concreti per i nostri appuntamenti, così come il numero e la qualità delle domande al termine delle lezioni magistrali.

È verità il tema della prossima edizione. Un argomento complesso, come tutti quelli scelti finora, come sottolinea Francesconi: “L’edizione 2018 discuterà di verità e ne farà emergere il carattere pratico e provvisorio. Invenzione della filosofia per eccellenza, il discorso sul vero riguarda le scienze, di cui verrà segnalata la natura storica e in continua trasformazione, e investe la politica, perché tra verità e potere sorgono la questione del pluralismo e della credibilità di saperi e informazioni. Si indagherà inoltre l’esigenza di verità nell’esperienza individuale, dove la credenza nel vero oscilla tra coraggio della testimonianza e bisogno di rassicurazione”.

Anche Remo Bodei, Presidente del Comitato scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia, sottolinea come il nuovo tema consenta di affrontare molteplici nodi di riflessione: “Quello della verità è un argomento complesso, che non verrà schiacciato esclusivamente sul presente, né affrontato dal punto di vista religioso o metafisico. Cercheremo di demiticizzare la verità, insistendo sul suo carattere storico e fattizio. Ogni epoca e ogni società ha la sua verità e solo rendendoci consapevoli del suo carattere pluralistico è possibile aprirsi alla tolleranza”.

Infoline: Consorzio per il festivalfilosofia, tel.059/2033382 e www.festivalfilosofia.it

Da Ferrara nel mondo: il CIV protagonista ad Anversa e Hong Kong

Da media civ – Consorzio italiano vivaisti

San Giuseppe di Comacchio (FE), 15 Settembre 2017
Al Congresso internazionale della fragola di Anversa il CIV protagonista con la varietà Murano
L’innovazione varietale CIV protagonista anche ad Asia Fruit Logistica: grande interesse per le ultime novità in tema di melo, pero e fragole
Il CIV- Consorzio Italiano Vivaisti di San Giuseppe di Comacchio (Ferrara) ha partecipato ai due grandi eventi che – praticamente in contemporanea – hanno inaugurato il mese di Settembre: la terza edizione dell’“International Strawberry Congress” (www.iscbelgium.com , Anversa 6-8 settembre) e Asia Fruit Logistica ad Hong Kong (6-8 settembre).
Il Congresso internazionale della fragola – di cui CIV era Gold Sponsor – è un convegno interamente dedicato alle fragole, organizzato da Coöperatie Hoogstraten cv che produce più di 30.000 tons/anno di fragole. Durante la tre giorni, i rappresentanti di settore provenienti da tutto il mondo hanno fatto il punto sul sistema fragola a livello internazionale. Il CIV con la Junior breeder, Carmen Leida, ha anche presentato un proprio Poster sugli aspetti tecnici della coltivazione della fragola Murano*, tra le varietà leader del mercato in Gran Bretagna, che risulta oggi particolarmente apprezzata anche in Olanda, Belgio e Scandinavia, grazie soprattutto alle sue distintive caratteristiche organolettiche e per la sua produttività molto elevata. “La varietà Murano*- afferma la dott.ssa Leida – sta dimostrando una buona adattabilità a diversi ambienti ed è molto richiesta dal mercato. I dati e le osservazioni in campo raccolti da agricoltori un po’ in tutta Europa, oltre che le prove effettuate in diversi centri di ricerca (es. PCH, il centro di prove di Hoogstraten), non solo confermano la versatilità e flessibilità di Murano, ma evidenziano anche come i diversi sistemi di coltivazione combinati con il tipo di pianta, permettono ai produttori di pianificare la raccolta con largo anticipo. Murano* è il nostro prodotto di punta tra la categoria delle rifiorenti che è divenuta varietà-benchmark per la qualità del frutto di uno dei più importanti supermercati inglesi”.
Con Murano* e Capri* tra le più apprezzate rifiorenti in Nord Europa, la fragola Clery* leader nel segmento fragole precoci in Francia/Germania/Est Europa e Canada, Joly* molto apprezzata in Belgio, e con le recentissime Flavia* e Flaminia* in Spagna, Italia e Grecia, si stanno confermando le buone performance delle varietà brevettate dal CIV sia dal punto di vista agronomico che commerciale. Lo testimoniano gli ottimi raccolti e i successi in tutta Europa. “Obiettivo primario del CIV – sottolinea il Presidente CIV, Pier Filippo Tagliani – consiste sempre più nell’indirizzare la nostra attività di ricerca verso nuovi sviluppi varietali di fragole che abbiano alti requisiti di qualità e di sostenibilità ambientale per soddisfare tutti gli attori della filiera, dal produttore al cliente finale a livello Internazionale”.
Ad Asia Fruit Logistica 2017 il CIV ha portato le sue ultime novità in tema di melo, pero e fragole con caratteri migliorativi tra cui spiccano la eco-sostenibilità ed il basso impatto ambientale. Le novità CIV hanno riscosso grande interesse tra i visitatori del salone cinese che è l’evento di riferimento in Asia dedicato al settore ortofrutticolo e costituisce un punto d’accesso privilegiato al mercato asiatico nonché una importante opportunità di scambio e contatto con i principali player a livello internazionale. Durante il salone i vertici CIV (il neodirettore Eugenio Bolognesi ed il Variety Manager Marco Bertolazzi) hanno incontrato molti operatori internazionali del settore per un proficuo aggiornamento sulle attuali e/o future collaborazioni progettuali (vivaistiche/produttive/commerciali) a livello globale. Con l’occasione il CIV ha anche incontrato i propri Licenziatari Modi® International emisfero Nord (i.e.: Europa e Turchia) ed emisfero Sud (Australia e Nuova Zelanda) per un aggiornamento dal punto di vista agronomico che commerciale. Lo testimoniano gli ottimi raccolti e i successi in tutta Europa. “Obiettivo primario del CIV – sottolinea il Presidente CIV, Pier Filippo Tagliani – consiste sempre più nell’indirizzare la nostra attività di ricerca verso nuovi sviluppi varietali di fragole che abbiano alti requisiti di qualità e di sostenibilità ambientale per soddisfare tutti gli attori della filiera, dal produttore al cliente finale a livello Internazionale”.
Ad Asia Fruit Logistica 2017 il CIV ha portato le sue ultime novità in tema di melo, pero e fragole con caratteri migliorativi tra cui spiccano la eco-sostenibilità ed il basso impatto ambientale. Le novità CIV hanno riscosso grande interesse tra i visitatori del salone cinese che è l’evento di riferimento in Asia dedicato al settore ortofrutticolo e costituisce un punto d’accesso privilegiato al mercato asiatico nonché una importante opportunità di scambio e contatto con i principali player a livello internazionale. Durante il salone i vertici CIV (il neodirettore Eugenio Bolognesi ed il Variety Manager Marco Bertolazzi) hanno incontrato molti operatori internazionali del settore per un proficuo aggiornamento sulle attuali e/o future collaborazioni progettuali (vivaistiche/produttive/commerciali) a livello globale. Con l’occasione il CIV ha anche incontrato i propri Licenziatari Modi® International emisfero Nord (i.e.: Europa e Turchia) ed emisfero Sud (Australia e Nuova Zelanda) per un aggiornamento relativo alla Campagna 2017/2018 ed un coordinamento strategico-operativo della varietà club CIvg198*/Modi® sul mercato asiatico ed indiano in particolare.
Eugenio Bolognesi, Direttore CIV, sintetizza: “Asia Fruit Logistica ha confermato le nostre aspettative e ci ha aperto nuove interessanti opportunità di sviluppo sul mercato asiatico. Abbiamo avuto conferma che il programma Ricerca & Sviluppo del CIV si muove nella direzione giusta. Gli obiettivi che da sempre ci poniamo (naturale rusticità e vigoria delle piante; buona adattabilità alla produzione Integrata nonché biologica, oltre ovviamente a quella convenzionale; basso impatto ambientale grazie alla tolleranza alle malattie ed alle ridotte esigenze idriche e nutrizionali; frutti di ottima qualità dal sapore distintivo, con ottime caratteristiche di consistenza e conservazione) sono sempre più apprezzati dai mercati e su queste linee-guida continueremo a basare la nostra attività di innovazione varietale”

Apertura iscrizioni per le gite, martedì 19 settembre ore 21, presso la sede CAI di Ferrara

Da Club Alpino Italiano – Sezione di Ferrara

Il bramito del cervo nel Parco delle Foreste Casentinesi
Domani sera, martedì 19 settembre, presso la sede CAI in Viale Cavour 116, sara’ possibile is-criversi alla gita denominata Il bramito del cervo nel Parco delle Foreste Casentinesi, a cura degli organizzatori del Corso Naturalistico, prevista per il 23 e 24 settembre.
Un intenso fine settimana all’insegna della natura tra San Paolo in Alpe e Bidente di Celle, che ci vedrà presenti nell’area protetta nel weekend canonico in cui si svolge il tradizionale censimento del cervo al bramito: uomini e donne di tutte le età che s’immergeranno tre giorni nella meravigliosa na-tura del Parco per conteggiare con penna, bussola e torcia alla mano i richiami d’amore del principe della foresta. Faremo escursioni di giorno e alla sera ci metteremo all’ascolto: come in un’orchestra ‘naturale’ dove un solista dopo l’altro cercano di dare il meglio. Il bramito è uno dei modi con il quale gli animali maschi dominanti cercano di imporsi per rivendicare il possesso delle femmine e potersi accoppiare in questo mese di autunno, loro unico periodo fertile.
Il Weekend sarà diviso in due giornate di tipo escursionistico i cui obbiettivi principali saranno: l’avvistamento dei segni di presenza di fauna selvatica, la relazione fra questa il bosco, la relazione fra la fauna domestica ed il paesaggio.
La partenza in pullman e’ prevista sabato alle 6 dal piazzale Dante Alighieri e il rientro domenica at-torno alle 21.
Per info e prenotazioni: Valeria Ferioli v.ferioli@gmail.com 347 5327283

Lago di Cei e Cima Palon
Domani sera, martedì 19 settembre, presso la sede CAI in Viale Cavour 116, i direttori di gita Lidia Fabbri, Elisa Rovatti e Francesco Galli apriranno le iscrizioni alla gita denominata Lago di Cei e Ci-ma Palon prevista per domenica 15 ottobre.
Questo lago trentino e’ stato originato da una frana di grandi dimensioni che nel XIII secolo chiuse la piccola valle e impedi’ il naturale deflusso dell’acqua, che qui influenza fortemente l’ambiente, gen-erando le condizioni ideali per una complessa biodiversita’. Dal punto di vista faunistico, la zona ospita diversi animali tipici delle aree alpine, tra cui il lupo e l’orso: dalla scorsa estate e’ stata regis-trata la presenza di un’orsa di quindici anni con tre cuccioli, che ha trovato rifugio tra questi boschi.
L’escursione vedra’ impegnate due comitive, una accompagnata da una guida ambientale che dal lago di Dei andra’ alla scoperta del biotopo Pra’ dall’Albi Cei, mentre l’altra percorrera’ un tratto di cresta per ammirare anche la valle dell’Adige, oltre alle varieta’ ecologiche presenti.
La partenza in pullman e’ prevista alle 6 dal piazzale Dante Alighieri e il rientro attorno alle 20.

Il Meis si presenta al pubblico: grande successo delle visite guidate all’ex carcere

Da Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS

Grande interesse e affluenza, questa mattina, alle visite guidate al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS che, in occasione della “Festa del Libro Ebraico a Ferrara”, ha aperto al pubblico le porte dell’edificio dell’ex carcere, ora ristrutturato.

A fare gli onori di casa, Carla Di Francesco, già Responsabile Unico del Procedimento (RUP) e recentemente nominata Segretario Generale del MiBACT: “Dopo il 2011, con la realizzazione della palazzina degli uffici di Via Piangipane, abbiamo esperito un concorso internazionale, vinto dal gruppo interamente italiano formato da Studio Arco e SCAPE. Per questioni di realizzabilità, abbiamo deciso di suddividere il cantiere in tre lotti e oggi è pressoché concluso il primo, quello del corpo di fabbrica centrale, ricavato dal grande carcere preesistente. La scelta è stata quella di procedere al recupero e al mantenimento, con un’alternanza tra due corpi di progettazione contemporanea e la conservazione dei muri”.

Come ha spiegato l’architetto, “quello del MEIS è da alcuni anni (due di progettazione e due e mezzo di demolizioni e lavori) il cantiere più grande di Ferrara ed è particolarmente complesso e articolato. Le mura esterne sono state tagliate per consentire una forte permeabilità visiva e funzionale tra interno ed esterno. Poi abbiamo proceduto alle nuove, corposissime (fino a 25 metri di profondità) fondazioni dei successivi corpi di fabbrica, in modo da non disturbare le attività che nel frattempo il Museo avrà avviato negli altri spazi”.

L’edificio dell’ex carcere – una superficie di 1.225 metri quadrati – nasce come sede di esposizioni temporanee, centro di documentazione e aule didattiche, ma verrà utilizzato anche per la mostra inaugurale del 13 dicembre (“Ebrei, una storia italiana: i primi mille anni”), non essendo ancora pronti tutti i nuovi edifici.

“Lo stile adottato – ha proseguito Di Francesco – si colloca tra contemporaneo e storico moderno (il carcere risale al 1912), per dargli un senso molto italiano e molto ferrarese, valorizzando ad esempio la superficie in cotto, ma senza rinunciare a realizzazioni tecnologiche e avanzate”.

A racchiudere questa struttura, da un lato il corridoio verde per collegare Rampari San Paolo a Via Piangipane e, dall’altro lato, una rampa di discesa verso i sotterranei, destinati all’impiantistica e ai depositi.

Quanto agli interni, al primo piano spicca il gioco di moltiplicazione della luce e degli spazi, ottenuto grazie all’impiego dell’acciaio lucido e a un soffitto con alluminio goffrato, là dove un classico corridoio da penitenziario era contornato da celle laterali e dal soprastante ballatoio. Acciaio anche nell’anima delle scale e negli infissi, a garanzia di una manutenzione minima.

“Gli interventi sulla muratura e sulle porte sono stati di tipo conservativo – ha precisato il Segretario Generale del Ministero –, attraverso le plastiche tecniche di restauro. Dalle porte abbiamo fondamentalmente tolto le vernici, ma senza trascurare le necessità normative che, in certi casi, ci imponevano altezze maggiori”.

Al secondo piano, la gradevole copertura in legno è stata mantenuta, ma ritinteggiata di bianco, “più neutro e più disponibile ad accogliere i contenuti che il MEIS ospiterà. Il soffitto, invece – la precisazione di Di Francesco – lo abbiamo eliminato per recuperare spazio in altezza e mostrare che ci sono anche componenti di tecnologia, che rendono questi ambienti adatti a esposizioni e aule didattiche”.

Ministra Fedeli: il protocollo col Meis, uno strumento concreto per costruire cittadinanza e partecipazione

Da Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS

“Il documento sottoscritto oggi con il MEIS è di assoluta importanza e va nella direzione di concretizzare le parole ‘cittadinanza’ e ‘partecipazione’, perché individua una fonte certa, autentica e autorevole di competenza su questi temi e sull’ebraismo e la Shoah, in particolare, contro tutto ciò che è contraddittorio e non scientificamente provato”.
Con queste parole, Valeria Fedeli, Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha commentato la firma del protocollo d’intesa con il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, avvenuta questa mattina, nella Sala del Consiglio Comunale di Ferrara, nell’ambito della “Festa del Libro Ebraico”. A siglare insieme a lei, il Presidente del MEIS, Dario Disegni, che ha spiegato come il protocollo impegni le due istituzioni a collaborare su iniziative didattiche ed educative, conferenze, seminari, viaggi e programmi di alternanza scuola-lavoro rivolti a studenti e insegnanti di ogni ordine e grado, anche con l’affiancamento di autorevoli fondazioni, centri di ricerca e soggetti della formazione superiore.
Nella tavola rotonda dal titolo “Partecipazione e cittadinanza oggi: le sfide dell’accoglienza”, seguita alla firma dell’accordo e moderata da Francesco Talò, ambasciatore italiano in Israele fino a poche settimane fa, la Ministra ha precisato che “cittadinanza significa riconoscere e valorizzare le diversità, farle partecipare attivamente, responsabilizzandole, non isolarle. È un concetto che dobbiamo far vivere nelle scuole e nella società, abbattendo le barriere. In questo percorso – ha aggiunto Fedeli –, se la scuola è un luogo fondamentale di educazione alla cittadinanza, un ruolo non meno importante hanno i media e le piattaforme di connessione, che influiscono tantissimo sulle nuove generazioni”.
La Ministra ha sottolineato come sia significativo che la firma del protocollo si collochi a pochi mesi di distanza dal 2018, anno in cui cadono gli ottanta anni dalla promulgazione delle leggi razziali in Italia e i settanta anni dall’entrata in vigore della Costituzione, che verrà distribuita nelle scuole a tutti gli studenti e di cui gli insegnanti parleranno ai ragazzi. “Con particolare riguardo all’articolo 3 – ha concluso Fedeli –, che contiene la sintesi delle culture democratiche che hanno fatto la Resistenza in Italia e prodotto una cittadinanza attiva e rispettosa delle storie, delle identità, delle differenze, senza discriminazioni di sesso né di razza. Come ha detto l’economista Amartya Sen, le identità, le storie e le culture non vanno negate, perché è proprio sul loro riconoscimento che si fonda la costruzione di una società civile. E purtroppo, come il dibattito in Parlamento sulla legge contro il negazionismo due anni fa ha evidenziato, esiste un’idea di cittadinanza come sopraffazione delle altre identità e disconoscimento della storia. Un dato che deve preoccupare i decisori politici e chi ha responsabilità educative”.
Il tema dell’accoglienza, come ha rimarcato Disegni, “non può che essere centrale per il MEIS, essendo chiamato a narrare la storia del popolo ebraico in Italia, che arrivò nella penisola dopo l’esilio da Israele nel 70 d.C. e poi fuggendo dai Paesi arabi dopo la guerra dei sei giorni. Una storia di integrazione tra luci e ombre, ma sempre nel segno del mantenimento e dello sviluppo di una propria identità culturale e religiosa”.
Il Sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, ha declinato le considerazioni della Ministra facendo riferimento alla realtà del proprio territorio: “È cambiata la percezione dei nostri doveri e relazioni di accoglienza. Fino a pochi anni fa, non registravamo punte di conflittualità. A Ferrara ci sono tredicimila stranieri perfettamente integrati nella vita produttiva della città, eppure questo ora fa esplodere reazioni violente, anche per il trattamento mediatico riservato al fenomeno. Il nostro compito è quello di rimuovere queste situazioni di conflitto, favorire gli scambi, la conoscenza, la partecipazione, coinvolgere questi individui in un progetto personale di futuro. Abbiamo bisogno di ripristinare il coraggio delle nostre opinioni, mentre oggi la politica è a rimorchio del consenso, come accadde con il fascismo. Se non tutti i comuni accolgono è perché c’è questo timore”.
Mons. Giancarlo Perego, Vescovo dell’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio ed ex Direttore Generale della Fondazione Migrantes, ha osservato che “una città non può restare sempre la stessa e che sono le persone a stimolarne il cambiamento. In Italia, negli ultimi anni, sono arrivati cinque milioni di persone di 198 nazionalità diverse. Ma questo non è un tema emergenziale, bensì culturale, politico, della polis. Non eravamo preparati e ora dobbiamo creare un contesto di tutela e di partecipazione della persona, come abbiamo fatto con la nostra battaglia per estendere il servizio civile anche agli immigrati. Serve la casa – ha esemplificato Perego –, ma va connessa a percorsi di incontro, conoscenza, riconoscimento, scoperta di una lingua, di una religione, di un’identità diversa nelle scuole, nelle società sportive, nelle piazze, nei bar. Gli imperi più grandi della storia sono nati dall’inclusione ed è questa la strada da seguire. Più partecipazione significa più sicurezza per tutti. Altrimenti si andrà verso delle città dormitorio”.
Un modello di cittadinanza, quello auspicato da Perego, che ha trovato eco nelle parole di Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI): “La sfida del MEIS è quella di raccontare il vissuto degli ebrei di oltre 22 secoli. E se sono riusciti a resistere per tutto questo tempo su un territorio, dopo essere stati sradicati da un altro, è grazie alla condivisione di alcuni valori fondamentali, a partire dal pluralismo, ai luoghi di aggregazione che hanno saputo creare contro l’isolamento, al contributo che hanno saputo dare all’evoluzione dell’Italia, anche sotto il profilo dell’alfabetizzazione culturale”.
Alla propria esperienza parlamentare ha attinto Mario Marazziti, Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati e tra i fondatori della Comunità di Sant’Egidio, evidenziando come la paura e il senso di invasione non abbiano nulla a che vedere col dato reale, “ma semmai con la quantità di titoli sui giornali. La legge sulla cittadinanza che è oggi in Parlamento – ha rivendicato Marazziti – corrisponde per l’80% al testo che avevo proposto io, ovvero uno ius soli temperato. Del resto, perché non fornire un elemento di identità e di affezione, e invece favorire la marginalità, di un milione di bambini nati in Italia o che studiano in Italia o che parlano nelle sfumature dei nostri dialetti e tifano per le squadre italiane? Chi è contro questa legge è contro la sicurezza degli italiani. Bisogna uscire da un’idea sbagliata di emergenza, che impedisce di dare risposte vere: questo è un dato strutturale del nostro cambiamento epocale”.

Lotta alla povertà. Da lunedì 18 settembre in Emilia-Romagna parte il Reddito di solidarietà (Res)

Da Ufficio stampa

Fino a 400 euro al mese ai nuclei famigliari in forte difficoltà economica. Nella settimana sperimentale tutto ha funzionato bene, accolte con successo le prime domande. Bonaccini: “Un atto di giustizia sociale, tutti devono poter tagliare il traguardo. Non una misura assistenzialista, ma una risposta concreta e dignitosa a chi si trova in difficoltà”

Firmato oggi a Bologna, alla presenza del premier Gentiloni, il Protocollo regionale con sindacati, Forum del Terzo settore, Caritas, Federazione italiana degli Organismi per le persone senza fissa dimora e Banco Alimentare. La vicepresidente Gualmini: “Un vero e proprio Patto, il primo di questo tipo in Italia, con cui apriamo la strada a un nuovo modello di welfare”

Bologna – Un sostegno concreto per persone e famiglie in grande difficoltà economica. Da lunedì 18 settembre parte ufficialmente in Emilia-Romagna il Res, il Reddito di solidarietà. La misura di contrasto alla povertà voluta, ideata e introdotta dalla Regione, che per realizzarla stanzia 35 milioni di euro all’anno di risorse proprie. E circa 20.000 sono le famiglie che potrebbero potenzialmente beneficiare del sussidio. In questa settimana, considerata di avvio sperimentale, tutto ha funzionato bene, a partire dal sistema elettronico per l’inserimento delle domande. Sono già state inviate e accolte le prime richieste di accesso: si tratta di persone sole che non lavorano – “categoria” finora poco nota ai servizi sociali – e famiglie con bambini.

Da lunedì prossimo, quindi, via libera alle domande, che i cittadini dovranno presentare al Comune territorialmente competente tramite l’apposito modello. Il contributo – che prevede un massimo di 400 euro mensili per nucleo familiare, per non più di 12 mesi – sarà erogato dai servizi sociali all’interno di un percorso concordato e personalizzato, finalizzato a superare le condizioni di difficoltà dei beneficiari e a favorirne l’inserimento lavorativo.
L’annuncio è stato dato oggi in Regione a Bologna, alla presenza del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, in occasione della firma del Protocollo regionale sull’impegno comune contro la povertà.

“Per noi, che l’abbiamo fortemente voluto, il Res è un atto di giustizia sociale, perché tutti devono poter tagliare il traguardo- ha sottolineato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. È una risposta concreta e dignitosa a chi si trova in grande difficoltà economica, e non una misura assistenzialista”. Il contributo viene dato, infatti, a fronte di un progetto personalizzato di attivazione sociale e inserimento lavorativo. “Siamo davvero orgogliosi di questa scelta- ha aggiunto Bonaccini- perché crediamo profondamente nel valore della solidarietà”.

“Un dovere farsi carico di coloro che rappresentano l’anello più debole della nostra catena sociale, ma che a nessun titolo possono essere lasciati indietro. Questo per noi è il Res- ha commentato la vicepresidente della Regione ed assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini-. E con questo Patto, che rimane aperto alla firma di eventuali ulteriori soggetti ed è il primo del genere in Italia, disegniamo un nuovo modello di welfare”.

La povertà in Emilia-Romagna: i numeri
Nonostante la “tenuta complessiva” e la ripresa, produttiva e occupazionale, in Emilia-Romagna in questi anni il tasso di povertà relativa è passato dal 2,2% del 2009 al 4,5% nel 2016, il che significa che circa 200.000 persone hanno difficoltà economiche a procurarsi beni e servizi. Sono invece oltre 65.000 le famiglie (3,3% in Emilia-Romagna, 6% in Italia) al di sotto della soglia di povertà assoluta, ovvero che non hanno reddito sufficiente a soddisfare i bisogni ritenuti essenziali (perlopiù giovani, cioè sotto i 35 anni o tra i 35 e i 49 anni con minori a carico). A questo si assomma il dato della emarginazione adulta che, secondo le stime ufficiali, riguarda oltre 4.000 persone senza dimora (Fonte: dati Istat rielaborati dal Servizio statistico regionale; Università di Modena).

Le risorse: disponibili più di 90 milioni
Al Reddito di solidarietà la Giunta regionale destina 35 milioni di euro l’anno,che si sommano ai 37 milioni erogati dallo Stato all’Emilia-Romagna per il Sostegno all’inclusione attiva (Sia), misura attiva di contrasto alla povertà che la legge di Stabilità 2016 ha esteso a tutto il territorio nazionale e che il Res affiancherà e integrerà. A ciò si aggiungono 20 milioni dal Fondo sociale europeo per i tirocini formativi. Va sottolineato come il Res “allarghi” la platea dei potenziali fruitori: nel Sia, infatti, è richiesta la presenza all’interno del nucleo familiare di un minore, o di un figlio disabile, o di una donna in stato di gravidanza. Condizioni, queste, non richieste invece dal Res, pensato per qualsiasi tipo di nucleo familiare, anche composto da una sola persona.

La sigla del Protocollo regionale
L’obiettivo del “Protocollo per l’attuazione del Reddito di solidarietà (Res) e delle misure a contrasto di povertà ed esclusione sociale in Emilia-Romagna” è favorire, a livello locale, le sinergie tra soggetti pubblici deputati all’applicazione delle misure e Terzo settore, che in Emilia-Romagna rappresenta una considerevole risorsa in termini di esperienza, competenza e capillarità.

Firmatari del protocollo, oltre alla Regione, sono l’Anci; Cgil, Cisl e Uil, che impegnano la propria rete associativa in attività di informazione, sensibilizzazione, orientamento sull’accesso alle misure a contrasto delle povertà a livello territoriale; il Forum del Terzo settore, a cui aderiscono 26 organizzazioni regionali appartenenti al mondo del volontariato, della promozione sociale e della cooperazione sociale e internazionale (in Emilia-Romagna ci sono 11.083 organizzazioni di base, oltre 1 milione e cinquecentomila soci e 51.279 lavoratori sociali); la Delegazione regionale Caritas Emilia-Romagna che, attraverso i suoi centri d’ascolto presenti nelle 400 parrocchie distribuite su tutto il territorio, ha incontrato nel 2015 quasi 66.000 persone; la Fondazione Banco Alimentare Emilia-Romagna Onlus che nel 2016 ha raccolto attraverso differenti canali 7.500 tonnellate di beni alimentari ridistribuite a 806 strutture caritative che a loro volta hanno potuto raggiungere oltre 140.000 persone; la FioPSD, Federazione italiana organismi per le Persone Senza Dimora, cui aderiscono enti pubblici del privato sociale che si occupano di grave emarginazione adulta e di persone senza dimora (in Emilia-Romagna ha una propria “articolazione” con 13 soggetti iscritti).

Obiettivi del Protocollo
Attraverso il Protocollo i firmatari condividono la necessità di mettere al centro la persona e il suo nucleo familiare secondo i principi della responsabilizzazione e dell’attivazione delle risorse di ciascuno. Al tempo stesso, l’obiettivo è costruire insieme, enti pubblici e Terzo settore, risposte e percorsi che rendano più efficace l’azione dei diversi soggetti e più equo e razionale l’uso delle risorse. In quest’ottica l’integrazione del ruolo e delle specificità del Terzo settore rappresenta un importantissimo elemento di qualificazione del sistema territoriale: svolgendo, ad esempio, funzioni di “antenna” nei confronti delle persone o famiglie in difficoltà che possono essere informate e orientate per favorirne l’accesso alle prestazioni di sostegno al reddito e di inclusione attiva e, in generale, collaborando all’analisi dei bisogni e della loro evoluzione nel tempo, allo scambio di dati e informazioni, alla progettazione degli interventi e alla verifica dei risultati.

Pro Loco Voghiera aiuta le vittime del terremoto

Da Comune di Voghiera

Voghiera per il terremoto: I Volontari Della Pro Loco ringraziano la comunità per la sensibilità dimostrata
Il cuore grande di Voghiera di nuovo al fianco di chi si trova in difficoltà: sono in partenza in questi giorni oltre 240 litri di prodotti per l’igiene e la pulizia della casa e della persona e 600 dosi di lavabiancheria acquistate da Pro Loco Voghiera con i fondi raccolti per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto nelle Marche.
“Come ogni anno – ricorda il vice presidente Annalisa Sireus – gli incassi di una delle serate della tradizionale fiera di Voghiera sono destinate alla solidarietà. A tale scopo organizziamo da ormai 4 anni una cena di beneficenza il cui ricavato viene interamente dedicato ad azioni ed interventi per aiutare chi si trova in difficoltà”. I fondi raccolti vengono di volta in volta impiegati in progetti concreti con l’acquisto di prodotti, attrezzature, tecnologie e beni materiali.
Nell’edizione 2017 i volontari di Pro Loco Voghiera hanno proposto alla propria comunità una raccolta fondi per il terremoto: “Secondo la tradizione – continua Sireus – anche quest’anno Voghiera ha aderito con entusiasmo alla nostra proposta e grazie alla numerosa partecipazione oggi riusciamo a consegnare alle popolazioni del centro Italia detergenti per 36 litri di anticalcare, 36 litri di prodotti multiuso, 36 litri di sgrassatore, 72 litri di lavapavimenti, 60 litri tra sapone lavapiatti, lavamani, ammorbidente, lavatrice, oltre a 600 dosi per il lavaggio in lavatrice. Un grandissimo successo ed una conferma dello spirito di altruismo e solidarietà che caratterizza il nostro comune”.

I prodotti – anche per facilitare il trasporto, la conservazione e la distribuzione – sono stati forniti sfusi ed imbottigliati oppure in ecodosi, solubili in acqua e rispetto l’ambiente secondo le logiche del consumo responsabile. Questo è stato possibile grazie alla disponibilità e collaborazione del punto vendita Centro Edile Finotti Enzo e Cleprin, azienda leader in Italia nella produzione di detergenti ecologici idrosolubili che hanno partecipato alla donazione. Il segretario dell’Associazione Elia

Ferrara Fiere e Congressi: RemTech Expo 2017 – 20-22 Settembre. Gli appuntamenti da segnare in agenda

Da Segreteria RemTech Expo

Descrizione Remtech Expo 2017 www.remtechexpo.com
REMTECH EXPO 2017 è l’unico evento permanente in Europa dedicato ai temi delle BONIFICHE DEI SITI
CONTAMINATI e della PROTEZIONE del TERRITORIO dai RISCHI NATURALI E AMBIENTALI. L’XI EDIZIONE
si tiene a Ferrara dal 20 al 22 SETTEMBRE 2017 presso FerraraFiere, Gruppo BolognaFiere.
Ogni anno oltre 6.000 esperti nazionali e internazionali, pubblici e privati, partecipano a REMTECH
EXPO e oltre 250 imprese altamente specializzate e innovative presentano ad un panels selezionato di
visitatori e buyer, tecnologie, strumenti e servizi qualificati per la CONOSCENZA, la gestione e la
TUTELA DEL TERRITORIO.
I settori di preminente interesse per RemTech Expo 2017 sono, le BONIFICHE dei siti contaminati e la
RIQUALIFICAZIONE [REMTECH e REMTECH EUROPE], la tutela delle COSTE, la gestione dei SEDIMENTI
e i PORTI [COAST], la gestione dell’ACQUA e la mitigazione del RISCHIO IDROGEOLOGICO [ESONDA], il
RISCHIO SISMICO [SISMO] NOVITA’ 2017, la SOSTENIBILITÀ delle OPERE [INERTIA], inoltre quest’anno
sarà presentato il nuovo segmento dedicato alla RIGENERAZIONE urbana [RIGENERA CITY] NOVITA’
2017 e CHEMTECH sulle tecnologie di riconversione della chimica verde, mentre, in parallelo, sarà
dibattuto per la prima volta il tema del RISCHIO e del DECOMMISSIONING NUCLEARE NOVITA’ 2017.
A Ferrara, sarà inoltre presentata la prima International SCHOOL ON LAND MONITORING, NOVITA’
2017, che affiancherà la storica REMTECH SCHOOL e che abbraccerà tutti i settori della conoscenza e
della difesa del territorio con un’attenzione sempre più evidente alle tecnologie di ultima generazione.
COMMISSIONE EUROPEA, JRC, UNESCO, Camera dei Deputati, Commissione Bicamerale d’inchiesta
sugli Illeciti Ambientali, Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri
[#italiasicura], Ministero dell’Ambiente, Commissario Straordinario Taranto, Ministero dello
Sviluppo Economico, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Sistema Nazionale di Protezione
dell’Ambiente, Autorità di Sistema Portuale, Assoporti, Assomarinas, Regioni, Consorzi di Bonifica,
Confindustria, Unione Petrolifera, ENI, Syndial, SOLVAY, SOGIN, ENEL, ANAS, ITALFERR, sono alcuni
degli interlocutori chiave di questa edizione che ha visto anche l’avvio di importanti partnership con
eventi internazionali quali, CONSOIL (EU), INTERSOL (F), CONTAMINATION EXPO (UK), CLEAN UP (India,
Indonesia, Cina, Australia), I-EXPO (Cina), CIEPEC (Cina).
Già da qualche mese, tavoli di confronto pubblico-privati, sono stati avviati in collaborazione con alcuni
tra i principali key player presso le sedi istituzionali di Roma, allo scopo di condividere conoscenze,
aggiornamenti, best practices e prospettive future nei settori di comune interesse e di avvicinare la
richiesta di servizi e tecnologie e l’offerta di prestazioni e soluzioni innovative.
Le tappe del road show nazionale, da gennaio a luglio 2017, hanno riguardato la Regione Emilia-
Romagna e la Regione Lazio per i temi dell’edilizia sostenibile, dei criteri minimi ambientali nel settore
edile e del rischio sismico, Palazzo San Macuto, Palazzo Chigi, Piazza di Fontana di Trevi, per i temi
delle bonifiche e illeciti ambientali, dissesto idrogeologico e gestione dell’acqua, sostenibilità dei porti
e corretta gestione dei sedimenti.
Anche l’EUROPA sarà grande protagonista di questa edizione e dell’ampia programmazione
congressuale prevista durante le tre giornate. L’agenda degli appuntamenti vedrà inoltre la presenza di
“finestre” di scambio INTERNAZIONALI alle quali si affacceranno Paesi target extra Europei in
progressiva crescita ed espansione quali la Cina, l’India, il Brasile e la Turchia. Delegazioni di
imprenditori stranieri saranno in visita a RemTech durante le tre giornate per allacciare rapporti di
business e collaborazione con le imprese italiane.
REMTECH EXPO 2017 si svolgerà in un ambito rinnovato e smart che offrirà la sua massima espressione nel
2018 quando saranno completati tutti i lavori di riqualificazione del Quartiere Fieristico #Ferrara #cantieri.
ACCORDI E COLLABORAZIONI
Nel mese di Giugno 2017, a Pechino [Cina], RemTech Expo, con il Ministero dell’Ambiente, la Regione
Emilia-Romagna ed ad alcune selezionate imprese italiane, ha firmato un importante accordo con il
Governo Cinese che pone la manifestazione al centro di una PIATTAFORMA TECNOLOGICA NOVITA’
2017 che favorirà le imprese Italiane verso il mercato Cinese dell’ambiente.
Nel mese di Luglio, a Roma, è stato rinnovato un accordo di cooperazione con il Ministero
dell’Ambiente per il potenziamento e lo “start up” di nuove attività di sviluppo su alcuni segmenti
focali e strategici per il sistema Pese Italia NOVITA’ 2017. I contenuti dell’accordo saranno resti noti a
Settembre a Ferrara.
Sin dalla prima edizione, la partecipazione il supporto del Ministero dall’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare (MATTM), è stato focale per RemTech Expo e si è ritenuto quest’anno indispensabile
definire un asse di convergenza rispetto ad un percorso comune.
L’accordo proposto e condiviso si pone l’obiettivo di diffondere la conoscenza e la cultura della tutela
Dell’ambiente e della gestione dei rischi che caratterizzano il territorio nazionale, avviare tavoli di lavoro sui
temi delle tecnologie per le bonifiche, la protezione e il monitoraggio del territorio, avviare un tavolo di
follow up nell’ambito degli Stati Generali delle Bonifiche in programma a Settembre a Ferrara.
Inoltre, organizzare momenti di formazione qualificanti e periodici, con il coinvolgimento dai massimi
esperti a livello mondiale – dedicati ai temi dell’approccio e della gestione multi rischio del territorio,
bonifiche dei siti contaminati, tecnologie, innovazione, dragaggi dei sedimenti marini, tutela e
manutenzione delle coste, dissesto idrogeologico, mitigazione del rischio sismico, sostenibilità delle grandi
opere, riutilizzo dei materiali – promuovere iniziative e opportunità di internazionalizzazione del sistema
imprenditoriale nazionale sui temi delle bonifiche e della gestione del territorio, condividere un percorso
informativo verso la stampa nazionale e internazionale che punti a valorizzare l’impegno del MATTM verso
argomenti focali, non solo per la tutela dei cittadini e la messa in sicurezza del territorio, ma anche per la
ripresa economica e circolare del Paese.
Sempre nel mese di Luglio, RemTech Expo e ACER Emilia-Romagna hanno sottoscritto l’accordo di
cooperazione che pone Ferrara al centro dell’Europa in materia di rigenerazione urbana e social
housing. I contenuti focali dell’ampio e articolato progetto, che prende il nome di RIGENERA CITY, sarà
presentato a Ferrara a Settembre in occasione di REMTECH EXPO.
RIGENERA CITY sarà un importante momento di riflessione cui sarà affiancato un nuovo comitato
tecnico e scientifico allo scopo di individuare e sviluppare momenti di confronto su scala internazionale
e favorire il dialogo tra le parti e il mercato globale.
CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE (FIERA DEL LEVANTE, BARI 14 SETTEMBRE)
Quest’anno la manifestazione ha scelto l’81ma Fiera del Levante di Bari per presentare in anteprima le
principali novità in materia di Bonifiche, Portualità, Ambiente, Infrastrutture e Sviluppo, suggellando in
tal modo un legame già solido tra le due fiere del Gruppo.
Intervengono alla conferenza di Bari, Filippo Parisini, Presidente di FerraraFiere, Silvia Paparella,
project manager di RemTech Expo, Antonio Nunziante, Assessore Trasporti della Regione Puglia, Ugo
Patroni Griffi, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Pietro Spirito,
Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, Vera Corbelli, Commissario
Straordinario per la Bonifica e la Riambientalizzazione dell’Area Vasta di Taranto, Mario Mega, Autorità
di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale e Comitato Scientifico di RemTech Expo-COAST,
Francesco Bertelloni della società ambiente sc, Davide Benedetti della DECOMAR ed Ennio Rao della
6V.
La giornata si apre sui temi dalle strade della cooperazione nel Mediterraneo e del progetto di bonifica
e riqualificazione dell’area vasta di Taranto, quale caso nazionale eccellente e tra i progetti ambientali
più importanti mai realizzati in Europa di cui la manifestazione è partner, e termina con alcune delle
principali novità dell’XI edizione di RemTech Expo, vero “incubatore” di idee e di opportunità per il
sistema ambientale, nazionale e internazionale.
GIORNATA DI APERTURA DI REMTECH EXPO (REMTECH EXPO, FERRARA 20 SETTEMBRE)
Mercoledì 20 Settembre mattina, al taglio del nastro presso la fiera di Ferrara, saranno presenti, Silvia
Paparella, Project Manager di RemTech Expo, Filippo Parisini Presidente di Ferrara Fiere Congressi,
Tiziano Tagliani Sindaco Comune di Ferrara, Stefano Bonaccini Presidente Regione Emilia-Romagna,
Alessandro Bratti Presidente della Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei
rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, Silvia Velo Sottosegretario del Ministero dell’Ambiente
e della Tutela del Territorio e del Mare.
La sera è prevista in città una importante novità di questa edizione, la conferenza Sostenibilità e
Territorio dalla conoscenza dei rischi ambientali e naturali alla valorizzazione organizzata dal Comune
di Ferrara e da RemTech Expo e dedicata all’informazione dei cittadini in materia di conoscenza dei
fenomeni naturali e delle loro interazioni con le attività antropiche e le infrastrutture presenti sul
territorio.
La conferenza avrà inizio alle ore 18.30, presso la sala conferenze della Camera di Commercio di
Ferrara, la conferenza.
Interverranno, l’On. Alessandro Bratti, Caterina Ferri, Assessore Ambiente, Lavoro, Attività Produttive,
Sviluppo Territoriale, Relazioni Internazionali, Progetti Europei del Comune di Ferrara, Giuseppe
Bortone Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente e ARPAE, Federico Montanari Consorzio
IFM – Petrolchimico di Ferrara, Maurizio Mainetti Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione
Civile della Regione Emilia-Romagna, Enrico Cocchi Agenzia Regionale per la Ricostruzione Sisma 2012,
Diego Carrara Azienda Casa Emilia-Romagna ACER e Gianfranco Franz Università degli Studi di Ferrara.
Le conclusioni saranno a cura di Paola Gazzolo Assessore Regione Emilia‐Romagna, Assessorato alla
difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali.
Sempre nella prima giornata di RemTech Expo, mercoledì 20 Settembre, aperta dal taglio del nastro
del Ministro Galletti, sono in agenda gli Stati Generali delle Bonifiche, la Conferenza Nazionale dei
Porti, la Conferenza Nazionale sul Rischio Idrogeologico, il Congresso sul Green Public Procurement e
la Conferenza Nazionale sul Rischio Sismico.
Seguiranno a Ferrara una tre giorni di dibattiti, meeting, incontri bilaterali, workshop internazionali,
seminari ai più alti livelli della conoscenza, tecnica, tecnologica e scientifica, che vedranno la
partecipazione dei massimi esperti e delle imprese migliori. Anche l’Europa sarà grande protagonista di
questa edizione.
Il Ministro Galletti e il Presidente della fiera di Ferrara Parisini rinnoveranno inoltre un accordo di
cooperazione per il potenziamento di attività di sviluppo su alcuni segmenti focali e strategici per il
sistema Pese Italia.
Ufficio Stampa
Ferrara Fiere Congressi
info@remtechexpo.com
Tel. 0532 900713

Tropical blend… cocco, salsedine e crepuscolo nei Caraibi

Tropical blend spalmato tutt’addosso, profumo di cocco, di vaniglia e ananas, il vento leggero e costante, eterno portatore di messaggi odorosi, oracolo del tempo che farà. La luce residua del crepuscolo, un’aranciata sempre più rossa, accesa sul piano occidentale di questa spiaggia senza fine, solitamente bianca come zucchero a velo, ora rosata, quasi sanguigna. Le palme, le uniche alture di questo paradiso marino, perso tra il peccato originale e il giorno del giudizio del prossimo, imminente uragano universale. Le nuvole del crepuscolo, ombre grottesche, enormi fantasmi che si stagliano dall’orizzonte oceanico, mi dicono di stare in guardia, che presto la mia vacanza finirà.
Quell’estate del 1979, a Cattolica. Per me che avevo quindici anni, l’Adriatico e il Mar dei Caraibi erano una cosa sola. Le palme davanti all’hotel Miramare non davano frutti ma bastavano per sognare avventure lontane migliaia di chilometri.
No, non sono mai stato ai Caraibi, però con la musica giusta… del resto la vacanza più bella è quella dell’immaginazione. Poi, quando una fantasia è remota nel tempo, diventa ancor più vera nella memoria.
Magari chissà… la prossima estate ci vado per davvero.

Rotation (Herb Alpert, 1979)

Una magnifica linea retta tra il Castello Estense e la Porta degli Angeli…

di Francesca Ambrosecchia

Sono in piedi e nell’attesa, appoggiata alla bicicletta, mi guardo un po’ intorno. Di fronte a me c’è la facciata di un palazzo, una dimora sicuramente storica. A destra, girandomi, vedo il Castello Estense mentre a sinistra la strada ciottolata prosegue in tutta la sua lunghezza fino, lo so anche se non le vedo, alle mura cittadine.
Mi trovo nella strada più celebre di Ferrara, dove i palazzi rinascimentali fissi gli uni agli altri piano piano si diradano, facendo spazio a case con giardini ampi. È Via Ercole I d’Este che fu progettata da Biagio Rossetti per volere proprio del duca Ercole, e che è parte dell’opera urbanistica nota col nome di Addizione Erculea.
Le due file di pioppi, spostandosi verso le mura, trasformano la strada in un viale che sembra situato fuori dal centro città. Ci stanno indicando la via per le mura, per la zona verde che circonda le abitazioni cittadine, fino ad arrivare alla celebre Porta degli Angeli, dal nome precedente della via stessa.
Le bellezze architettoniche che si possono ammirare durante il lungo tragitto sono numerose: sulla via si trovano, tra gli altri, il Palazzo dei Diamanti, Palazzo Gulinelli, una delle entrate del Parco Massari e la sede del Dipartimento di Giurisprudenza.

Inizia la scuola… dovere o piacere?

di Francesca Ambrosecchia

“Almeno mi pagassero per andare a scuola!”
“Ma chi me lo fa fare?!”
Frasi che almeno una volta, ognuno di noi ha detto o sentito per i corridoi. Il mondo della scuola obbligatoria, in momenti di difficoltà o in generale viene spesso percepito come un dovere e non un “piacere”. Si può non provare interesse nei confronti di alcune materie o in altri casi, nel percorso scolastico che si è deciso di intraprendere.
Colpa del sistema scolastico e di come è impostato? Degli studenti che hanno sempre meno voglia di applicarsi e studiare? Per alcuni può trattarsi di momenti di sfogo a seguito di un brutto voto o di una delusione, ma per altri?
Sicuramente di fondamentale importanza è il ruolo dei professori: c’è chi è portato per l’insegnamento e coinvolge anche gli studenti meno interessati e chi si limita a leggere le pagine del libro di testo adottato in maniera piatta e distaccata. Chi è severo e incute timore, chi si approccia ai ragazzi come un loro pari pur pretendendo educazione e rispetto e così via.
Istruire, educare e insegnare non sono sinonimi. La scuola non si limita all’insegnamento della matematica, della letteratura, delle lingue straniere ecc. È sicuramente anche un luogo dove l’educazione e la convivenza civile vengono impartite fin dai primi anni.
Conclusa questa riflessione non mi resta che augurare un buon inizio dell’anno scolastico a tutti con queste parole di Einstein:

“L’insegnamento deve essere tale da far percepire ciò che viene offerto come un dono prezioso, e non come un dovere imposto”
Albert Einstein

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…