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Giorno: 20 Settembre 2017

Arriva nei cinema di Ferrara “Hokusai dal British Museum” solo il 25, 26 e 27 settembre

Da Ufficio stampa Nexo Digital

L’artista giapponese che ha rivoluzionato la storia dell’arte moderna
In occasione della mostra di Londra, solo il 25, 26 e 27 settembre sbarca nei cinema italiani il film evento che guida gli spettatori attraverso la vita e le opere del pittore che fece innamorare Monet, Van Gogh e Picasso. Per una visita esclusiva tra i luoghi in cui visse e le sale dell’esposizione del British Museum.

A Ferrara al cinema Apollo e ad Uci Cinemas

TRAILER: https://youtu.be/NJ0-yOoUwwg

IMMAGINI: https://we.tl/lWSstwMXEk

 

La sua opera più conosciuta, La Grande Onda, è così famosa da essere stata copiata e riprodotta quanto la Monna Lisa di Leonardo. Con La Grande Onda e la serie delle 100 viste del Monte Fuji, Hokusai ha infatti ispirato artisti come Monet, Van Gogh e Picasso e, con i suoi emoji, è stato e rimane a tutti gli effetti il padre del manga moderno, oltre che un’inesauribile fonte di spunti per gli artisti di oggi.

 Hokusai dal British Museum, che sarà al cinema solo il 25, 26, 27 settembre (elenco sale a breve su www.nexodigital.it) è il primo documentario inglese dedicato al celebre Katsushika Hokusai (1760-1849). Al nostro fianco per guidarci nella scoperta del pittore ci saranno studiosi appassionati e artisti che hanno subito l’influenza di questo grande maestro, tra cui David Hockney e il pittore giapponese Ideguchi Yuki. Dopo una prima parte dedicata alla vita del pittore, il film evento guiderà lo spettatore in una visita esclusiva attraverso le sale della grande mostra del British Museum Hokusai: beyond the Great Wave (aperta sino al 13 agosto). Presentato dallo storico dell’arte Andrew Graham-Dixon con gli artisti Grayson Perry, Kate Malone e Maggi Hambling, il tour è stato creato appositamente per il pubblico del cinema.

L’evento cinematografico, co-prodotto con NHK (Japan Broadcasting Corporation) con riprese in 8K, sarà distribuito nei cinema di tutto il mondo per raccontare l’arte di Hokusai attraverso incredibili dettagli rivelatori. L’arte sublime di Hokusai sarà indagata anche attraverso l’abilità degli artigiani giapponesi che riproducono le xilografie e i dipinti su seta del pittore, mentre David Hockney celebrerà il lungo e intenso impegno di Hokusai, condividendo appieno la convinzione che i grandi artisti migliorano solo con l’età.

Girato in Giappone, negli Stati Uniti e nel Regno Unito, il documentario ci permetterà di conoscere Tim Clark, il curatore della mostra, e Roger Keyes, appassionato studioso che da quasi 50 anni si dedica allo studio delle stampe di Hokusai. Sfruttando le potenzialità del digitale e delle tecnologie più innovative, avremo così l’opportunità di esaminare stampe e dipinti in nuovi modi, grazie ad anni di approfondimenti. Nel corso del documentario i due storici proporranno anche nuove interpretazioni di opere famose, indagando l’opera di Hokusai a 360 gradi.

Hokusai trascorre la sua vita studiando e celebrando l’umanità, oltre che esplorando in dettaglio il mondo della natura e quello degli spiriti. Nato nel 1760 in un Giappone isolato dal resto del mondo, Hokusai vive e lavora principalmente nella grande città di Edo (l’odierna Tokyo). All’inizio della sua carriera si cimenta con lo stile Ukiyo-e – l’arte del “mondo galleggiante”, con le sue immagini composte da cortigiani, poeti e attori kabuki. Successivamente si concentra sulla natura e soprattutto sul Monte Fuji, il vulcano giapponese che rappresentava per lui una fonte sacra di longevità e anzi persino il simbolo stesso dell’immortalità. I suoi disegni “manga”, le stampe e i dipinti mostrano lo sguardo generoso e profondo con cui Hokusai indaga l’essere umano. Perché comiche, drammatiche, attente al quotidiano o al sublime che siano, le sue opere celebrano gli individui in tutta la loro varietà. Del resto la vita dell’artista è punteggiata da una straordinaria gamma di successi e fallimenti. A 60 anni Hokusai è ormai divenuto una figura di primo piano, ma la tragedia e il disastro lo hanno colpito in più occasioni nel corso della sua esistenza. Sua moglie è morta, lui ha avuto un ictus, suo nipote ha fatto bancarotta e il pittore ha trascorso gli ultimi anni in povertà con la figlia Oi, anche lei artista. Ma, sino alla fine, Hokusai non ha mai smesso di lavorare e di inseguire ininterrottamente la perfezione che sarebbe arrivata, secondo la sua previsione, all’età di 110 anni. Del resto, in un’epoca in cui l’aspettativa di vita media era di 45 anni, Hokusai vive sino a 90 e negli ultimi anni produce alcuni delle sue opere più belle e significative. Nella sua ultima vista dedicata al Monte Fuji, dipinta negli ultimi mesi di vita, un drago sorge esultante da una nube scura sopra la montagna sacra. Si tratta sicuramente di un simbolo di speranza nell’immortalità. Speranza realizzata a dire il vero: scoperto, venerato e copiato dagli impressionisti e da tantissimi altri pittori, oggi Hokusai è considerato uno dei più grandi artisti del mondo. E questo film evento è un nuovo tassello posato in quella direzione.

 

 

 

Fabbri (ln) e sindaci del centro destra: «Ingerenze incomprensibili. I prefetti ci aiutino piuttosto a controllare meglio il territorio»

Da Lega nord

Da Finale Emilia a Bondeno, passando per Terre del Reno, che sta per adottare un provvedimento simile. L’ordinanza dei sindaci di centrodestra, che minacciano di “multare” i privati che ospiteranno i migranti senza darne comunicazione preventiva ai Comuni, viene difesa a spada tratta dalla Lega Nord e dai suoi alleati. Contro quella che viene definita senza indugio «Un’ingerenza da parte dei prefetti». Per il momento, quello di Modena, che ha inviato le proprie eccezioni contro quella approvata dal Comune di Finale Emilia. La quale ricalca sostanzialmente la norma degli altri municipi guidati dal centrodestra, per esempio dell’Alto Ferrarese. Per quelle misure che prevedono (in caso di inadempienze dei cittadini, sulla comunicazione relativa all’arrivo dei migranti negli immobili di loro proprietà) sanzioni tra i 2500 e i 15mila euro. «Non capiamo per quale motivo la Prefettura di Modena debba porre delle eccezioni diverse da quelle di altri territori, anche della Liguria o della Lombardia – sbotta il sindaco di Finale Emilia, Sandro Palazzi – anche perché abbiamo raccolto le giuste consulenze giuridiche, prima di redigere l’ordinanza, che non è assolutamente in contrasto con le norme dello Stato». Le eccezioni della Prefettura modenese riguardano il fatto che l’ordinanza andrebbe ad agire su questioni come la sicurezza, l’ordine pubblico e le tematiche igienico-sanitarie. «D’altra parte – osserva Palazzi – se vengono inviati sul territorio migranti, in una palazzina dove sono già presenti extracomunitari di altre etnie, è chiaro che un problema di ordine pubblico può presentarsi. Se qualcuno vorrà impugnare l’ordinanza, che lo faccia pure – assicura il sindaco di Finale E. –: noi siamo tranquilli. Credo che i prefetti dovrebbero aiutarci a migliorare i provvedimenti, tuttavia non basterà questo per farci eliminare l’ordinanza».

Sulla stessa linea anche il sindaco di Bondeno, il leghista Fabio Bergamini, tra i primi a firmare la stessa ordinanza: «Andiamo avanti per la nostra strada, anche se i rilievi della Prefettura di Ferrara sono stati diversi. Da tempo i sindaci hanno perduto fiducia nell’azione dello Stato sulla gestione dei migranti – rivela Bergamini – anche per via del fatto che i richiedenti asilo vengono mandati sistematicamente sui territori, senza chi amministra sia effettivamente coinvolto in queste scelte, che personalmente contesto. Ed è mia intenzione continuare a disincentivare gli arrivi sul nostro territorio».

«Vogliamo capire perché qualcuno definisce anti-costituzionale un provvedimento che serve unicamente ai sindaci per avere un controllo di quello che succede sul proprio territorio – è la sintesi tracciata dal capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri -. Ancora una volta, constatiamo come sindaci eletti dei cittadini vengano scavalcati da prefetti, che invece non lo sono. La nostra battaglia continua e la Lega non si farà intimidire da alcune osservazioni ad un’ordinanza che ha già dimostrato di funzionare in molte province del nord».

Balloons e armi

Da Movimento 5 stelle

Si è concluso lo scorso fine settimana il ‘Balloons Festival 2017’, edizione definita in “agrodolce” per le oggettive difficoltà legate alle condizioni meteorologiche sfavorevoli per il volo delle mongolfiere.
Il Presidente dell’Ente Fiera di Ferrara, Filippo Parisini, si dice tuttavia soddisfatto per l’aumento degli sponsor e per “l’esplorazione di nuove attività che nell’area parco hanno avuto un gran successo” citando attività sportive varie e generici “punti di svago” che, dichiara, sono stati presi d’assalto.
Ci auguriamo vivamente che tra i punti di svago più frequentati non ci fosse il tiro a segno in cui armi, sicuramente a salve, ma fedeli riproduzioni di quelle vere, venivano messe a disposizione di ragazzini entusiasti, con tanto di istruttori che ne svelavano il funzionamento e l’uso.
Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte di mamme di questa ennesima presenza inquietante e completamente fuori luogo all’interno di un evento internazionale tradizionalmente rivolto ad appassionati del volo, ma soprattutto a famiglie e ragazzi e che si somma a quella dello stand per il gioco d’azzardo del 2016, la cui inopportuna presenza è stata denunciata lo scorso anno sempre dal M5S e sulla quale la stessa Amministrazione ferrarese è stata costretta ad ammettere la brutta figura.
Le segnalazioni che il Balloons Festival negli ultimi anni abbia perduto la propria natura di festa dell’aria volta a trasmettere fascino e brividi del volo, peraltro dai prezzi inaccessibili per trasformarsi in una fiera commerciale e spazio di promozione di nuove pericolose tendenze, tanto allettanti per le giovani generazioni quanto diseducative, è ormai più che una percezione. Sempre meno numerose le mongolfiere in volo e domenica, nonostante la giornata di sole, addirittura totalmente assenti. Questa è una verità documentata e sempre più raccontata da molte famiglie che lamentano anche l’assurdità dell’accesso a pagamento (5 euro!) durante i fine settimana.
Interrogheremo di nuovo la Giunta comunale su questa ennesima gaffe, sulle responsabilità, sulla scelta degli sponsor e anche su altri aspetti di natura economica che riguardano l’allestimento di una manifestazione che ormai ha mantenuto ben poco della propria vocazione originaria.
Movimento 5 Stelle Ferrara

Ferrara: il liceo Ariosto e l’ist. Alighieri per la prima volta aderiscono al teacher assistant di wep

Da Eurelab

Parte per la prima volta il progetto gratuito accolto con entusiasmo da docenti, alunni e Istituzioni iniziato nel 2013 in Piemonte. Il 21 settembre arriveranno in Italia i 2 giovani americani
che affiancheranno i docenti di lingua dell’Ist. Dante Alighieri e dell’Ariosto

Torino, 20 settembre 2017 – Sta per partire per il primo anno nella città emiliana il progetto Teacher Assistant di WEP realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna e che in Piemonte, in quattro anni, ha coinvolto circa 14.000 studenti e 100 istituzioni scolastiche. Il progetto, che permette a ragazzi stranieri provenienti da America, Canada, Australia, Francia, Germania e Inghilterra di affiancare per dodici settimane gli insegnanti di lingua durante le ore di lezione, sarà attivato presso il Liceo L. Ariosto e l’Istituto Dante Alighieri. I Teacher che assisteranno i docenti delle due scuole ferraresi sono Rachel Aileen Ford, 22enne di Columbia e Graciela Martinez, 24enne di Houston.

Le due giovani insegnanti arriveranno a Torino giovedì 21 settembre e visiteranno il capoluogo piemontese durante due giorni di Orientation prima di recarsi presso le famiglie di Ferrara che le ospiteranno. La collaborazione tra un’organizzazione privata e un’istituzione pubblica, insieme alla gratuità del progetto, è risultata vincente. La formula infatti, semplice e flessibile, e la durata (tre mesi) permettono di far convergere esigenze didattiche e organizzative senza costi aggiuntivi per le istituzioni scolastiche. I giovani insegnanti sono selezionati da WEP, mentre le scuole provvedono a organizzare l’ospitalità in famiglia dei ragazzi stranieri. La professoressa Gabriella Tealdo, dell’IC1 di Acqui Terme che aderisce fin dal primo anno al progetto racconta così l’esperienza: “Avere questi ragazzi in classe è una risorsa per le scuole. Nonostante l’età, l’autorità della loro competenza linguistica fa sì che gli studenti li prendano come punto di riferimento, molto più di noi insegnanti. Il contatto umano che si crea con chi ha pochi anni in più stimola curiosità e voglia di imparare. Mi auguro che possa esserci fornita anche il prossimo anno questa possibilità.”

Per informazioni:
tel. 011/6680902
info@wep.it
http://www.wep.it

WEP è un’organizzazione internazionale al servizio dei giovani, che segue ogni anno circa 4000 ragazzi in partenza dall’Italia verso 65 Paesi e in arrivo nella nostra penisola da tutto il mondo. I suoi programmi comprendono: soggiorni di gruppi scolastici durante l’anno (stage linguistici) o durante l’estate (vacanze-studio); corsi di lingua all’estero; programmi di lavoro, stage e volontariato all’estero; i programmi “High School” per i ragazzi delle superiori per trascorrere un trimestre, un semestre o un anno scolastico all’estero.

Forum Mondiale Mab Unesco – Alla scoperta del Delta del Po

Da Made eventi

Giovani del Forum Mondiale MAB UNESCO alla scoperta del Delta del Po
Mercoledì 21 le visite a Comacchio, Goro, Codigoro e Mesola
COMACCHIO. Una giornata che di certo sarà ricordata dai partecipanti, quella dell’escursione nelle Valli di Comacchio, realizzata in occasione del Forum Mondiale dei Giovani MAB UNESCO che si svolge proprio in questi giorni nel Parco del Delta del Po. Riconosciute come una delle più grandi aree salmastre in Italia, le Valli di Comacchio hanno ospitato parte dei 300 ragazzi, tra i 18 e i 35 anni, provenienti da tutto il mondo per l’occasione. Accompagnati da una guida ambientale, i giovani hanno avuto la possibilità di navigare nell’antico alveo del fiume Po alla scoperta dei luoghi di pesca dell’anguilla, in un ambiente insolito e molto suggestivo, alla scoperta di antiche tradizioni, e degli usi e i costumi delle genti di Comacchio costeggiando le ex-saline di Comacchio, uno dei più importanti siti di nidificazione del fenicottero in Europa. Nell’antica Manifattura dei Marinati i ragazzi hanno avuto la possibilità unica di cimentarsi nell’antica tecnica di lavorazione del pesce. Spazio anche alla visita del Museo del Delta Antico, inaugurato lo scorso marzo, la cui collezione illustra e racconta la storia di questi luoghi dalla nascita della valle del Po al Medioevo. Infine, allo Spazio Marconi, i ragazzi hanno scoperto il Fab Lab, incubatore di idee e area di lavoro condiviso (co-working), un vero e proprio laboratorio per l’artigianato digitale.
Un altro gruppo di ragazzi è invece stato accompagnato alla scoperta delle bellezze architettoniche e naturalistiche dei Comuni di Goro, Codigoro e Mesola. Affascinanti le visite guidate all’Abbazia di Pomposa e al Castello della Mesola, esempi di una maestosa architettura antica che ancora ammalia i visitatori di tutto il mondo. Suggestivi e unici i paesaggi regalati dalla natura circostante, con la gita in barca nella Sacca di Goro, la biciclettata nel Bosco di Santa Giustina e la ricerca del cervo nel Boscone della Mesola. Il tutto condito, per cena, dal delizioso radicchio della Sagra di Bosco Mesola.
Una giornata quindi, quella di mercoledì, all’insegna della scoperta del territorio e della riflessione sullo sviluppo sostenibile, grazie anche all’interazione con attori dell’economia e del turismo locale, che hanno fornito preziosi elementi di comprensione della Riserva di Biosfera Delta del Po.

Come vorresti il giardino delle Duchesse?

Da Ufficio stampa

Ilturco per Vivi il verde 2017: ipotesi di restauro, visite guidate e un confronto pubblico

Cosa diventerà il Giardino delle Duchesse quando il cantiere che lo occupa sarà concluso? Quali sono i propositi del Comune e delle Belle Arti, le necessità dei commercianti e i desideri dei ferraresi? Per provare a rispondere a queste domande l’associazione Ilturco organizza, nel pomeriggio di domenica 24 settembre, un’apertura straordinaria dello spazio e un incontro pubblico per ascoltare le idee dei cittadini, delle associazioni e delle istituzioni.

L’evento, inserito da Ibc Emilia-Romagna all’interno del calendario “Vivi il verde 2017”, rappresenta la naturale prosecuzione del laboratorio di progettazione partecipata Giardino Ops, realizzato in occasione del festival Interno Verde per avviare un confronto sul futuro ripristino dell’area, impoverita da lunghi anni di chiusura e abbandono.
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L’apertura straordinaria – dalle 14 alle 19 – sarà accompagnata dalla mostra degli elaborati prodotti durante il laboratorio, ovvero dalle tavole delle cinque ipotesi di restauro definite dai gruppi interdisciplinari che a maggio, in tre giornate di lavoro intensivo, si sono impegnati per immaginare il Giardino delle Duchesse come uno spazio aperto e accogliente, a disposizione dei residenti, degli studenti fuori sede e dei turisti.

Per capire meglio il significato di queste cinque ipotesi, sia alle 15 che alle 16 sarà possibile partecipare gratuitamente al tour guidato della mostra, durante il quale saranno proprio i referenti dei vari gruppi a illustrare i disegni realizzati e le motivazioni che hanno guidato le loro scelte in termini di distribuzione spaziale, materiali, arredo urbano e composizione botanica.

Dalle 17.30 alle 19 si terrà l’incontro pubblico che confronterà le attese e le prospettive dei vari soggetti interessati al recupero e alla valorizzazione del luogo, finalizzato a stimolare una discussione il più possibile consapevole e informale, capace di influenzare positivamente le strategie dell’amministrazione.

L’architetto Clara Coppini del Comune di Ferrara sintetizzerà ai presenti la storia e l’originaria funzione e disposizione del giardino. Seguiranno gli interventi dell’assessore comunale all’urbanistica Roberta Fusari, del funzionario a Ferrara della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Bologna, Keoma Ambrogio, e di un rappresentante di di Ascom Ferrara. In conclusione il momento dedicato alle domande, durante il quale chi vorrà potrà esprimere la propria opinione, esporre idee, chiedere delucidazioni e sottolineare criticità. La moderazione del dibattito sarà condotta da Riccardo Gemmo, presidente de Ilturco.

Alzheimer. Domani la Giornata mondiale. In Emilia-Romagna oltre 12mila nuove diagnosi di demenza senile nel 2016

Da Ufficio stampa

circa 80mila le persone malate. L’assessore Venturi: “Prosegue il nostro impegno per garantire la migliore qualità della vita a chi è più fragile”

Dai Centri per i disturbi cognitivi e demenze ai “Caffè Alzheimer”, agli incontri formativi e informativi: il nuovo Progetto regionale demenze e la rete dei servizi per la presa in carico dei pazienti e l’assistenza alle famiglie. In regione 13 Nuclei residenziali dedicati a questo tipo di patologia, con 187 posti letto complessivi, e 9 Centri diurni

Bologna – L’esordio è insidioso e subdolo: piccole dimenticanze e “sbadataggini”, simili, in apparenza, a quelle che possono succedere a chiunque. Poi la situazione peggiora, fino ad arrivare al punto in cui il malato non riesce neppure più a riconoscere i propri familiari, e ha bisogno di aiuto per svolgere le attività quotidiane. Anche le più semplici. Nel 2016 in Emilia-Romagna sono state 12.400 le nuove diagnosi di demenza senile, con una stima complessiva di circa 80mila persone malate.
La Giornata mondiale dell’Alzheimer (la forma più frequente di demenza senile), in programma domani, giovedì 21 settembre, è un’occasione per porre all’attenzione di tutti un tema di grande sofferenza e delicatezza, fare il punto sulla rete dei servizi e sugli obiettivi del Progetto regionale demenze. Su tutto il territorio, in questi giorni, sono in corso iniziative e incontri, organizzati dalle Aziende sanitarie con gli enti locali e le associazioni dei familiari. La Regione ha in programma un convegno, il 23 ottobre.

“Oggi si vive di più, ma questo purtroppo non sempre coincide con un effettivo miglioramento della qualità dell’esistenza. Il nostro impegno- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi- va proprio in questa direzione: garantire la migliore qualità possibile della vita a chi è più fragile, come le persone affette da demenza senile, e alle rispettive famiglie. L’Emilia-Romagna- aggiunge l’assessore- è una delle pochissime Regioni ad avere uno specifico Progetto demenze già dal 1999. E il nostro impegno da allora si è ulteriormente rafforzato: l’anno scorso, con un’apposita delibera di Giunta, lo abbiamo aggiornato, recependo contestualmente anche il Piano nazionale”.

Le cifre dell’Emilia-Romagna: i pazienti, l’assistenza
Nel 2016 in Emilia-Romagna sono state valutate circa 24.000 persone, ed effettuate 12.400 diagnosi di demenza e 6.000 diagnosi di “Mild Cognitive Impairment” (condizione che può evolvere a demenza). Ogni anno, i Centri per i disturbi cognitivi e le demenze registrano mediamente contatti con oltre 40.000 persone, tra prime visite e controlli.
Tutte le strutture accreditate (sia residenziali che diurne) garantiscono assistenza qualificata per le persone con demenza: a fine 2016, in tutta la regione erano presenti 13 Nuclei residenziali dedicati a questo tipo di patologia (con 187 posti letto complessivi) e 9 Centri diurni (150 posti).
Sempre l’anno scorso, è stata garantita l’assistenza farmacologica a 11.200 persone affette da demenza. Per quanto riguarda, invece, le attività psicosociali, sono stati fatti più di 1.000 interventi di stimolazione cognitiva (oltre a quelli svolti nelle strutture residenziali e nei Centri diurni). Sessanta gruppi di sostegno e auto-aiuto, con il coinvolgimento di circa 1.000 familiari, hanno garantito opportunità per la socializzazione e il mantenimento delle capacità residue nei pazienti. Sempre nel 2016, sono state erogate più di 15mila consulenze specialistiche (di tipo psicologico, assistenziale, legale e tecniche per adattamento degli ambienti domestici); 345 i corsi di formazione e informazione per i familiari (5.300 le persone coinvolte). Attivi, in tutta la regione, 50 Caffè Alzheimer. L’anno scorso sono state avviate le prime esperienze di Meeting Center: luoghi di incontro informale tra persone con demenza, i loro familiari ed esperti della malattia. Le attività di sostegno alla famiglia vengono realizzate in collaborazione con i Comuni, i Servizi di assistenza per gli anziani e il contributo delle associazioni.

Il Progetto regionale demenze
Una sempre più forte integrazione tra servizi e professionisti, per dare più omogeneità agli interventi, in tutta la regione: è, in estrema sintesi, quanto prevede il Progetto regionale demenze, aggiornato nel 2016. Riguarda tutte le persone colpite da demenza (non solo l’Alzheimer) e vede coinvolti diversi soggetti: Ausl, Aziende ospedaliere, Comuni, associazioni dei familiari e del volontariato. L’approccio è globale e integrato.
L’obiettivo è garantire la migliore qualità di vita possibile, sia alla persona malata che ai familiari, anche favorendo ulteriormente le diagnosi tempestive. Il ruolo chiave è quello del medico di famiglia, riferimento importante per riconoscere i primi segnali della malattia e intercettare le situazioni a rischio, con una particolare attenzione anche alla comunicazione della diagnosi. Il Progetto stabilisce la composizione minima dell’équipe dei Centri per i disturbi cognitivi e le demenze: medico (geriatra e/o neurologo), infermiere, psicologo, che devono assicurare il collegamento con l’assistente sociale e con la rete distrettuale dei servizi, comprese le associazioni dei familiari. I Centri garantiscono una diagnosi approfondita, interventi farmacologici, consulenze specialistiche e, in collaborazione con enti locali e associazioni, iniziative formative, attività di informazione e socializzazione.
Il Progetto dà inoltre grande enfasi agli interventi psico-sociali (non farmacologici) sia per i pazienti che per i familiari o i cargiver (le persone che si prendono cura dei pazienti), e agli interventi “a bassa soglia” nelle fasi iniziali della malattia. Per favorire una maggiore integrazione tra servizi e professionisti, i Centri per i disturbi cognitivi e demenze possono avere sede anche all’interno delle Case della salute, punto di riferimento del territorio per l’accesso alle cure primarie.

Il convegno della Regione: appuntamento il 23 ottobre
Un’occasione per affrontare i temi della demenza dal punto di vista medico (ricerca scientifica e prevenzione), organizzativo (i servizi), degli interventi e delle opportunità psicosociali. È il convegno “Le demenze: fra innovazione e mondo reale, il modello dell’Emilia-Romagna”, in programma lunedì 23 ottobrea Bologna, in viale della Fiera 8, nella Sala 20 maggio 2012 (iscrizioni online all’indirizzo http://www.ausl.pc.it/offerte_formative/iscrizioni_online.asp).

Agricoltura. Dalla Regione oltre un milione di euro per promuovere il turismo rurale. Caselli: “Importante promuovere le reti fra agriturismi e fattorie didattiche”

Da ufficio stampa

Beneficiari dei contributi sono le Associazioni costituite da almeno dieci operatori agrituristici o fattorie didattiche. Domande dal 21 settembre al 27 novembre 2017

Bologna – Mettersi insieme e fare rete per far crescere il turismo rurale dell’Emilia-Romagna, valorizzando le produzioni delle aziende agricole e le ricchezze del territorio.
L’opportunità per agriturismi e fattorie didattiche è offerta dal bando per sviluppo e commercializzazione dei servizi turistici approvato della Regione Emilia-Romagna (delibera di Giunta 1268/2017) che mette a disposizione oltre un milione e 160 mila euro dal Programma regionale di sviluppo rurale per incentivare l’offerta turistica e favorire l’aggregazione delle aziende.
I beneficiari sono infatti le associazioni, costituite da almeno dieci operatori agrituristici o di fattorie didattiche, che svilupperanno progetti comuni per promuovere e valorizzare aziende, prodotti e servizi offerti.

“Con questi fondi vogliamo spingere sullo sviluppo dei servizi turistici legati alle peculiarità di agriturismi e fattorie didattiche, un tipo di attività che costituisce un importante sostegno per il reddito delle singole aziende- ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli”.
“Lo vogliamo fare attraverso la creazione di reti territoriali per rendere l’offerta ancora più ricca a vantaggio di tutto il sistema regionale. Il bando premia in modo particolare le iniziative rivolte al mercato estero- ha aggiunto-  perché crediamo che le imprese agrituristiche siano una vetrina importantissima e un’occasione unica per mettere in mostra le enormi ricchezze della nostra terra”.

Il bando
Il bando sostiene le Associazioni nelle attività di valorizzazione dei prodotti del territorio attraverso la ristorazione, facendo leva su iniziative dedicate: dall’uso di prodotti tipici o di produzione propria per la ristorazione o per realizzare menù di degustazione, alla promozione di prodotti di nicchia sia nell’offerta gastronomica che in vendita diretta.
Per aumentare lo standard dell’offerta di ricezione e ospitalità, invece, vengono promossi i servizi d’accoglienza mirati, il possesso di certificazioni di qualità aziendali, la valorizzazione di caratteristiche particolari (ambientali, culturali, sociali) in grado di rispondere a specifiche esigenze di mercato così come l’utilizzo di castelli, mulini, eremi o altri immobili di particolare valore.

Al finanziamento sono ammesse le spese per la partecipazione e organizzazione di fiere, sagre, eventi radio e tv, per l’accoglienza di tour operator, l’informazione cartacea e digitale e la pubblicità oltre a quelle di animazione, costituzione dell’Associazione e di attività di coordinamento delle aziende associate.
Infine, saranno premiate con l’attribuzione di maggiori punteggi, tutte le azioni di marketing rivolte al mercato estero e agli eventi organizzati in collaborazione con altre associazioni di operatori e con Enti pubblici di promozione turistica.

Le Associazioni devono avere sede nel territorio regionale, e il sostegno sarà pari al 70% della spesa ammissibile. Gli interessati potranno presentare le domande dal 21 settembre al 27 novembre online su piattaforma Siag di Agrea.

Coldiretti: contributi regionali per prevenzione danni da fauna selvatica in aziende agricole ed ittiche

Da ufficio stampa

Le domande devono essere presentate entro il prossimo 2 ottobre al Servizio Territoriale Agricoltura. Si tratta di contributi per acquistare sistemi di dissuasione o di allontanamento della fauna selvatica con priorità per frutteti e colture orticole e per allevamenti ittici, con un minimo di spesa di 300 euro e massima di 2.500 ad azienda.

La Regione Emilia-Romagna ha approvato l’avviso pubblico per la presentazione di domande di accesso ai contributi per l’acquisto di presidi per la prevenzione dei danni da fauna selvatica, approvato con atto di Giunta Regionale n. 1330 del 11/09/2017, da parte di imprese agricole e della pesca (acquacoltura).
Le domande devono essere presentate al Servizio Territoriale Agricoltura, Caccia e Pesca di riferimento territoriale entro il 2 ottobre 2017.

Si tratta di contributi in regime “de minimis” (15.000,00 euro nell’arco dell’esercizio in corso e due esercizi precedenti) a favore degli imprenditori agricoli per danni arrecati da:
· Specie cacciabili all’interno delle zone di protezione (oasi, zone di ripopolamento e cattura, centri pubblici di riproduzione della fauna selvatica, zone di rifugio), nei parchi e riserve naturali regionali, nonché nelle aree contigue ai parchi dove non è consentita la caccia;
· Specie protette o specie il cui prelievo venatorio sia vietato, anche temporaneamente, nell’intero territorio regionale.

Sono ammissibili a contributo:
– Recinzioni perimetrali, recinzioni individuali in rete metallica o shelter in materiale plastico, reti antiuccello;
– Protezione elettrica a bassa intensità;
– Protezione acustica con strumenti ad emissione di onde sonore, di suoni o di ultrasuoni, apparecchi radio;
– Protezioni visive con sagome di predatori, nastri olografici, palloni predator;
– Cani da guardiania.

La dotazione finanziaria per il 2017 è di 180.000,00 Euro. La spesa massima ammissibile per ogni impresa è di 2.500 Euro mentre la minima è di 300 Euro.

Visti i tempi ristrettissimi per presentare le domande, si invitano gli interessati a contattare gli Uffici di Zona Coldiretti quanto prima.

Messico: Save the Children al lavoro per individuare i bisogni dei bambini colpiti dal terremoto e delle loro famiglie

Da Save the children

Mentre il Governo del Messico risponde all’emergenza, lo staff di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro, operativa nel Paese dal 1973, si è immediatamente attivata per verificare i bisogni più urgenti delle persone colpite dal terremoto.

L’Organizzazione esprime seria preoccupazione per le decine di bambini che si trovavano all’interno di una struttura scolastica nel centro di Città del Messico quando questa è collassata, in seguito alla potente scossa di magnitudo 7.1 di martedì pomeriggio.

Si tratta di una delle due scuole che sarebbero crollate con l’evento sismico che ha ucciso oltre 200 persone e causato il crollo di decine di edifici. Migliaia di famiglie hanno perso la propria casa e si trovano ora nei rifugi.

Hanna Monsivais, coordinatrice dei programmi di Save the Children in Messico, ha raccontato di essersi trovata in strada con centinaia di altre persone che offrivano supporto e assistenza ai vicini: “Le persone hanno mostrato un’enorme solidarietà. I volontari stanno portando acqua, cibo, vestiti e maschere, per poter aiutare le autorità a rimuovere detriti e pietre dal momento che ci sono ancora persone intrappolate sotto agli edifici. Di tanto in tanto chiedono di fare silenzio, per poterle ascoltare. È incredibile ciò che le persone stanno facendo per dare supporto. In molti si trovano ancora in uno stato di shock”.

Secondo Monsivais interi isolati sono stati transennati e molti edifici non sono accessibili a causa dei danni subiti, l’energia elettrica ancora non è tornata in molte aree e le comunicazioni sono limitate: “Il bilancio delle vittime salirà”.

Jorge Vidal, direttore delle operazioni di Save the Children in Messico, si trovava all’interno dell’edificio dove stava lavorando al momento della scossa: “I nostri pensieri vanno alle migliaia di famiglie colpite da questo orribile disastro. I bambini sono spesso i più vulnerabili in emergenze come questa e siamo particolarmente preoccupati perché le scuole della regione erano aperte al momento della scossa e piene di studenti”.

Per sostenere gli interventi di Save the Children in risposta alle emergenze: https://www.savethechildren.it/cosa-facciamo/risposta-alle-emergenze

Auto Moto Storiche in centro storico – dal 23 al 24 settembre a Ferrara – con il supporto di Ascom Confcommercio

Da Ufficio stampa

Tornano il rombo e le atmosfere d’epoca – da sabato 23 a domenica 24 settembre – della manifestazione “Auto Moto Storiche in Centro Storico”(alla 9 edizione) a Ferrara che raccoglierà oltre un centinaio di vetture storiche (dagli anni ’30 fino agli anni ’90) parcheggiate nel cuore di Ferrara. “Tre le location – spiega Riccardo Zavatti presidente dell’Officina Ferrarese – in piazza Trento Trieste le macchine d’epoca con la serie completa delle prestigiose Porsche (1955-1990) ed ancora le fiammanti Alfa Romeo e le vetture inglesi, storia e mito dell’automobilismo, accompagnate dalle moto storiche della collezione del motociclista Massimo Simani; in via Cortevecchia il ronzio di una trentina di Vespe e la serie completa delle Px; in piazza Castello una ventina di storici ed indimenticabili trattori Landini che hanno contribuito a disegnare il paesaggio della nostra agricoltura. Un modo per verificare come sono cambiati i tempi, i mezzi di locomozione e di conseguenza gli status symbol: oggi l’auto è vissuta in modo diverso, più come uno strumento di lavoro, specie dai giovani” . Daniele Gilli del Vespa Club aggiunge: “Festeggiamo i 40 anni della Vespa serie Px, decisamente la miglior per viaggiare, un omaggio dovuto ad un mezzo che è stato ed è ancora nella storia degli italiani”. La novità dell’edizione 2017 è appunto la presenza dei trattori: “Portare in piazza i trattori è rappresentare la storia della nostra agricoltura e di quanti hanno operato in essa ” ricorda Marco Garbellini, presidente del Gruppo dei Trattoristi Ferrarese

Un evento che occuperà il sabato e la domenica (23 e 24) – promosso dal Club Officina Ferrarese, da Ospitalità Estense ed Ascom Confcommercio Ferrara con il supporto del Centro Porsche di Bologna – che è stato presentato oggi (20/09) alla stampa nella sede del Club.

Un evento salutato con entusiasmo dall’assessore al Commercio Roberto Serra: “Un week end pieno di eventi: Ferrara città delle biciclette e dei motori riprendendo anche la nostra bella tradizione trattoristica legata all’agricoltura. Città di eventi che coinvolgono tutto il tessuto urbano e che rendono Ferrara sempre più città ospitale con particolare riferimento al nostro mondo del commercio e dei pubblici esercizi”.

A Filippo Orlandini, presidente di Ospitalità Estense, il compito di illustrare le iniziative a corollario: “Abbiamo confermato la collaborazione con Il Centro Porsche Bologna, che da un fondamentale sostegno quale main sponsor e che garantirà la presenza di 2 Porsche, ultimo modello. Dopo il grande successo delle precedenti edizioni, è confermato il Concorso Fotografico, a partecipazione gratuita, il cui regolamento è visibile sul sito dell’evento www.automotostoricheferrara.it Saranno in esposizione nelle vetrine delle aree in cui si svolge l’evento, una selezione delle foto delle precedenti edizioni. Grazie alla preziosa disponibilità e passione dei soci dell’Officina Ferrarese, abbiamo predisposto auto d’epoca che, guidate dai rispettivi proprietari, consentiranno al pubblico della manifestazione di fare brevi tour come passeggeri e provare l’esperienza del “viaggiare d’epoca”. E non mancherà neppure un omaggio alla Spal in serie A con un mezzo presente con la livrea biancoazzurra.

La conclusione nelle parole di Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara che ha espresso tutto il suo plauso:”Motori ed Ospitalità sono davvero nel DNA di questa città e rappresentano davvero eccellenze da scoprire per i nostri concittadini e non solo. Sarà un fine settimana davvero per tutti i gusti: dal motorismo storico, all’ appuntamento con i sapori del Mercato Europeo con ancora Ascom protagonista fino al grande calcio con il big match Spal Napoli: per Ferrara, questi eventi possono essere il segnale anzi motore della ripresa”.

Giornate Europee del Patrimonio al Museo Archeologico

Da Museo archeologico nazionale

Sabato 23 settembre
Apertura straordinaria dalle ore 17,30 alle ore 20,30
Visite guidate gratuite a cura della Direzione del Museo con particolare riguardo a:
– Piano nobile del Museo
– Sale dell’abitato di Spina
– Monossili
– Depositi sotterranei del Museo
Ingresso € 1

Domenica 24 settembre
in concomitanza con Vivilverde
A passeggio nel giardino degli dei fra scienza, mito e poesia
Alle 10.30 gli Studenti del Liceo A. Roiti di Ferrara – nell’ambito della loro esperienza di Alternanza scuola-lavoro – guideranno i visitatori alla scoperta dello splendido giardino neorinascimentale del palazzo, aggiungendo alla presentazione botanica delle varie essenze le suggestioni letterarie a queste collegate nonchè il racconto dei miti, primo fra tutti quello del labirinto che caratterizza la parte centrale del giardino.
Ingresso € 1

Ferrara, la terra delle sagre d’autunno

Da Ella studio

La provincia ferrarese è uno scrigno di prodotti tipici da assaporare: dal tartufo alla salama da sugo, dai tortellini ai cappellacci di zucca, ecco dove deliziarsi.

Sapori autentici nascono sulle terre bagnate del Delta del Po, Patrimonio UNESCO. Prodotti tipici variegati e genuini, che fanno della provincia di Ferrara uno scrigno di enogastronomia d’autore, da scoprire soprattutto in autunno, periodo ideale per scoprire le sagre sul territorio. Eventi gustosi da vivere grazie al Consorzio Visit Ferrara, che mette insieme circa 90 operatori turistici di tutta la provincia ferrarese.
Se la regina della laguna è l’anguilla, celebrata in molte ricette con la Sagra dell’Anguilla di Comacchio – per 3 weekend dal 29 settembre al 15 ottobre 2017 https://www.visitferrara.eu/it/eventi/sagra-dell-anguilla – tante altre sono le prelibatezze caratteristiche di questa terra: dall’Aglio di Voghiera DOP all’Asparago verde di Altedo IGP che cresce nella natura sabbiosa alla foce del Po, dagli storici Cappellacci di zucca, già noti nei ricettari rinascimentali, come la Coppia ferrarese IGP (pane dalle forme ritorte) e il Cocomero serviti alla corte degli Estensi, fino alle pere e le pesche IGP. E poi salumi, tartufi e dolci imbandiscono piatti e tavole tra i colori autunnali.
Una delle sagre più apprezzate è la Sagra della Salamina da sugo al cucchiaio di Madonna Boschi, dal 21 al 24 settembre, dal 28 settembre al 1° ottobre e dal 5 all’8 ottobre (www.prolocomadonnaboschi.it). Il più noto insaccato della provincia si presta a variegate ricette, dal carpaccio crudo con grana e crema d’aceto balsamico al sugo al cucchiaio, contornata da purè di patate. Gli amanti dei tortellini, non possono perdere la Sagra del Tortellino d’autunno di Reno Centese www.lasagradeltortellino.it, dal 6 all’8 e dal 13 al 15 ottobre. Ricette lavorate con maestria per esaltare i sapori più tradizionali. Nella ricetta ferrarese i tortellini o meglio dire “cappelletti” sono di carne e cucinati in brodo di cappone o abbinati a condimenti diversi, come il ragù in petto d’anatra. Ce n’è per tutti i gusti. Mentre nel Bosco della Mesola si spandono i profumi dei piatti della Sagra del Radicchio (22, 23, 24, 26, 27, 29, 30 settembre e 1 e 2 ottobre). Occasione anche per visite guidate e in bici. Altra guest star della cucina della provincia ferrarese è la zucca. Dal 28 ottobre al 1° novembre esprime tutta la sua bontà a San Carlo, per la Sagra della zucca e del suo cappellaccio www.sagrasancarlo.it. I cappellacci alla zucca, tipica pasta fatta a mano, sono conditi come da tradizione con ragù o burro e salvia, oppure con noci e marsala (cappellacci del cuore) o con ragù di cinghiale (cappellacci del norcino). E poi con tartufo e stracchino e tante varianti.

Interpellanza Consigliere Francesco Rendine “Zona Stadio e degrado”

Da G.O.L Giustizia Onore Libertà

Al Signor Sindaco del Comune di Ferrara

OGGETTO: Interpellanza “Zona stadio e degrado”.

Il sottoscritto Consigliere Comunale Francesco Rendine INTERPELLA il Signor Sindaco e per esso l’Assessore delegato:

PREMESSO
che La Stadio é stato raffazzonato orribilmente con il passaggio in A della SPAL e questo assieme alle fughe dai cittadini che lamentavano carenza di sicurezza in quella zona dimostrano ancora una volta la mancata capacità politica della Giunta di sinistra che auspichiamo possa amministrare Ferrara ancora per poco;
RISAPUTO
che negli anni passati c’era la possibilità concreta di farne una nuovo presso la zona di Cona, c’era il proprietario del terreno disposto a vendere, gli imprenditori disposti a fare, ma il Comune latitava e ancora una volta fu incapace di agire;
EVIDENTE
che il ritardo ha imposto quello scempio nell’adattamento del vecchio Stadio Mazza, un degrado creato dall’incapacità dell’amministrazione, incapacità che si va ad aggiungere a quella dimostrata nel contrastare gli spacciatori africani e le bande di clandestini nigeriani;
infatti, la costruzione dei corridoi con paratie (che costano 300.000 € a comparto e che nessuno adotta altrove) ha deturpato anche il paesaggio di quello che era il più bel quartiere moderno di Ferrara. Le paratie vengono montate in occasione degli incontri calcistici e al termine vengono abbandonate a bordo strada, restringendo la luce delle stesse, senza nemmeno una segnalazione di pericolo, e anziché in fila vengono accostate due a due di là e di qua dalla strada, oltre alle fisse che permangono tra gli alberi;

PACIFICO
osservare che gli abitanti che vivono nelle zone di rispetto, si trovano contrapposte una paratia fissa ed una di rete verde (vedi ad esempio il terminale di Vittorio Veneto). Per quanto attiene quella fissa non si discute (perché l’ordine pubblico sovrasta l’interesse privato) per quelle mobili verdi c’è una chiara violazione del diritto incomprimibile di mobilità. Inoltre dette paratie deturpando anche il paesaggio, dovrebbero essere rimosse al termine di ogni partita e riposte altrove;
PERPLESSO
che un residente all’interno della zona cuscinetto debba chiedere l’autorizzazione ad attraversare ad uno Stewart che diventa addirittura un pubblico ufficiale che può ostacolare quella libertà di spostamento costituzionalmente garantita ;
TUTTO CIO’ PREMESSO
il sottoscritto chiede al Signor Sindaco e per esso l’Assessore delegato se ritenga opportuno intervenire con gli uffici preposti affinché:
– sia garantita la libertà di movimento ai residenti nella zona cuscinetto;
– sia prevista la rimozione e deposito in idonei magazzini delle paratie al termine di ogni partita;
– si rivedano i valori catastali degli immobili al ribasso giacché il loro valore è crollato.

Si prega la S.V. di fornire risposta scritta.
Con Osservanza.

Il Presidente del Gruppo Consiliare
G.O.L. – Giustizia Onore Libertà
Ing. Francesco Rendine

Fabbri (ln): «Flat tax unica via per mantenere attivo il tessuto economico centese e nazionale»

Da lega nord

L’economista siri lancia la sfida per la competitivita’ a Cento

CENTO (FERRARA), 20-09-‘17. Foto di Riccardo Frignani

I dati contraddittori sulla crescita economica della regione vanno guardati con molta attenzione, anche perché ci sono settori strategici non ancora usciti dalla crisi. Senza contare che la “nuova” occupazione che ne deriva è per lo più precaria. Dunque? Occorre un sostegno vero alla crescita, che può arrivare soltanto con un’aliquota fiscale secca, al 15%. Ovvero, con l’introduzione di una “Flat Tax”. Ne hanno parlato martedì sera, a Cento, l’economista Armando Siri, il capogruppo regionale del Carroccio, Alan Fabbri, ed il segretario nazionale della Lega Nord Emilia, Gianluca Vinci. Davanti ad una platea composta soprattutto da esponenti del mondo produttivo centese, in una serata organizzata dalla segretaria locale Ln, Elisabetta Giberti. «Solo con un’aliquota secca al 15%, per tutti, lo Stato finirà di mettere le mani nelle tasche dei cittadini, i quali pagheranno realmente un’imposta equa. Succede in alcuni dei Paesi più avanzati del mondo dove, guarda caso, anche il tasso di evasione è assai ridotto rispetto a quanto accade in molte parti del Paese», ha detto Alan Fabbri. Se fino a ieri, insomma, la “Flat Tax” pareva unicamente una proposta di cui discutere nel mondo accademico, la sua introduzione in alcune realtà del mondo ha dimostrato come possa dare effettivamente un impulso all’economia. «Cento e l’Alto Ferrarese hanno un tessuto imprenditoriale importante – continua Fabbri – ma soffrono della vessazione che grava moltissimo sulle imprese. Per sostenere lo sviluppo e far sì che il territorio possa continuare ad esercitare il suo ruolo di cerniera nei confronti del Bolognese e delle province limitrofe, occorre dare un segnale deciso, in materia fiscale, a livello nazionale. Secondo la linea tracciata da Siri». Ci sono, poi, alcuni punti che invitano alla prudenza sulla “crescita” sbandierata in queste settimane dalla Regione Emilia-Romagna: troppo legata alle esportazioni, mentre l’euro che si rafforza sui mercati rischia di fare segnare un brusco stop. Con un rallentamento già in atto da un trimestre all’altro: il Pil vede una crescita dell’industria manifatturiera più che dimezzata (dal 9 al 4%). Inoltre, la crescita non riguarda attualmente settori strategici come l’indotto dell’agricoltura e la pesca (-1,9%) o la moda (-2,3%). Insomma, c’è bisogno di un segnale forte, che può arrivare, a giudizio di Alan Fabbri, solo dall’introduzione dell’aliquota unica. E’ su questa sfida che si giocherà la battaglia politica dei prossimi mesi.

Legge Fiano

Da Mario Bergamini

Due amici entrano in un bar e chiedono “due birre”. Il barista le spilla poi distratto chiede “per chi sono le birre?” E idue rispondono,all’unisono “a noi!” : immediatamente arrestati….

Al di là della battuta, vorrei pannellianamente ribellarmi contro i reati d’opinione, di qualsiasi tipo.

E vorrei ricordare che anche il Comune di Ferrara (attento,Tagliani!) e quello di Codigoro potrebbero incorrere nei rigori della legge Fiano (che spero non venga approvata dal Senato, unendomi alla battaglia per la libertà di espressione condotta da Giuseppe Cruciani nella trasmissione “La Zanzara”, in onda tutti i giorni su “Radio 24”).

Il Comune di Ferrara,infatti, oltre ad aver patrocinato un premio intitolato a Nello Quilici, continua a mantere due intitolazioni non più accettabili. Mi riferisco alla camicia nera Fausto Beretta e allo squadrista Riccardo Aldo Chiorboli, cui sono intitolate una piazza ed una via.

Per non parlare di una via intitolata (“horribile dictu!”) ai trasvolatori atlantici, che celebra un’impresa dell’infausto ventennio!

Quanto al Comune di Codigoro, la frazione di Italba (già nota come “Il Cucco”) fu così chiamata in onore di Italo Balbo, anche se molti non lo sanno o fingono di non saperlo.

All’erata, dunque, compagni sindaci : il “grande fratello” di George Orwell vi ha già inquadrati!

Mario Bergamini

Torna a risplendere l’Incoronazione della Vergine di Carlo Bononi nella Basilica di Santa Maria in Vado

Da Ripartizione Marketing e Comunicazione UniFE

Torna a risplendere l’Incoronazione della Vergine di Carlo Bononi nella Basilica di Santa Maria in Vado

Venerdì 22 settembre alle ore 18.00 presso la chiesa di Santa Maria in Vado tornerà a risplendere, dopo cinque anni di oblio, l’Incoronazione della Vergine di Carlo Bononi. La grande tela è il fulcro del ciclo realizzato tra il 1616 e il 1617 che impreziosisce il soffitto della Basilica: un’impresa che, per significati e dimensioni, rappresenta il più grande capolavoro del Bononi e del Seicento a Ferrara.

Rimossa dalla sua abituale collocazione nella crociera del tempio a seguito del sisma del 2012, l’opera aveva rivelato uno stato di conservazione drammatico: l’azione combinata di volatili, topi, insetti e attacchi microbiologici aveva infatti inferto danni ingenti alla tela e alla pellicola pittorica. Dopo un primo intervento d’urgenza compiuto nel 2013, finalizzato a fermare l’avanzamento del degrado, il quadro è stato restaurato durante l’estate 2017 grazie al finanziamento messo a disposizione dal CIAS (Centro Ricerche Inquinamento Fisico Chimico Microbiologico Ambienti Alta Sterilità) dell’Università di Ferrara e dal Consorzio Futuro in Ricerca e all’accordo sottoscritto con la Parrocchia dell’Annunciazione di Santa Maria in Vado. L’intervento è stato condotto da Fabio Bevilacqua, restauratore tra i più apprezzati, sotto l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Bologna e Ferrara.

Contestualmente al restauro, il CIAS ha condotto attività di analisi finalizzate alla messa a punto di tecniche di decontaminazione microbiologica di manufatti artistici e allo studio delle caratteristiche fisico chimiche della pellicola pittorica e dei pigmenti utilizzati. Le attività di laboratorio si sono avvalse delle competenze di diversi altri gruppi di ricerca dell’Università di Ferrara che hanno contributo attivamente allo sviluppo del progetto.

Al termine di queste complesse operazioni, la tela è tornata così al suo antico splendore e sarà esposta in un apposito spazio disegnato da PanStudio architetti associati e illuminato grazie a DatteroLuce di Ferrara e a numerosi altri professionisti, artigiani ed aziende, che hanno contribuito pro-bono.L’allestimento darà l’opportunità di ammirare da vicino questo capolavoro del Seicento, che al termine della mostra dedicata a Carlo Bononi verrà ricollocato nella sua posizione originale nel transetto della Basilica, a circa venti metri da terra.

Grazie ad un altro accordo tra il CIAS, la Parrocchia, il Consorzio Futuro in Ricerca, il Comune di Ferrara (con i suoi Musei di Arte Antica) e la Fondazione Ferrara Arte questa esposizione si lega alla mostra Carlo Bononi. L’ultimo sognatore dell’Officina ferrarese, la prima monografica mai realizzata sull’artista, che si terrà a Palazzo dei Diamanti dal 14 ottobre 2017 al 7 gennaio 2018, curata da Giovanni Sassu e Francesca Cappelletti: un’eccezionale occasione per immergersi nell’arte di questo straordinario protagonista del XVII secolo, amato e stimato da artisti del calibro di Guercino e Guido Reni. Nel corso della presentazione il musicista danese Mikael Leth terrà un concerto d’organo con musiche di Girolamo Frescobaldi (1583 – 1643) e composizioni originali.

Info sul restauro e sull’esposizione in Santa Maria in Vado:
http://cias-ferrara.it/news/bononi e www.museoinvita.it (dal 14 ottobre 2017)
Info sulla mostra Carlo Bononi. L’ultimo sognatore dell’Officina ferrarese: www.palazzodiamanti.it

Presentazione libro di Carlo Grandini: “Noi eravamo quei giornalisti. Il mio Montanelli” a IBS Ferrara

Da Ibs Libraccio

Venerdì 22 settembre alle 18.00 Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino

Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Dialoga con l’autore il giornalista Mauro Malaguti

“Noi eravamo quei giornalisti” Un giorno incontro Lorenzo Pilogallo il quale mi avverte che “Montanelli vorrebbe incontrarti. Posso dirgli di sì, dove e quando?” Quasi stento a capire, a rendermi conto. E gli domando: “Ma Montanelli chi, il maestro del secolo?” “Proprio lui. Ha apprezzato, lui che è anche un appassionato di calcio, alcuni degli articoli che di recente tu hai mandato dal Sud America. E così vorrebbe conoscerti. Magari deve dirti qualcosa. Va bene?”Avevo incrociato re Indro un paio di volte al piano nobile del “Corriere”, alto e magro con il suo tradizionale maglioncino bianco stretto al collo sopra una giacca grigia. Ma al di là di un “Buongiorno”, subito ricambiato, non avevo osato andare. E adesso? Qui comincia la favola, la storia mai scritta del “mio” Montanelli…

Carlo Grandini è nato a Ferrara nel 1938. Sposato con Maria, anch’ella ferrarese,
è padre di Lucia e Claudia. Dopo la maturità classica al Liceo Ariosto di Ferrara,
si è laureato in Giurisprudenza. Nel 1958 entra nel primo giornale della sua vita,
la piccola “Gazzetta Padana” di Ferrara. Nel 1961, viene reclutato dal quotidiano sportivo torinese “Tuttosport” e in due anni diventa professionista. Nel 1966 è chiamato al “Corriere della Sera” fino al 1974, quando Indro Montanelli gli offre il ruolo di fondatore della Redazione sportiva de “Il Giornale”. Nel ‘79 rientra al “Corriere della Sera” come caporedattore e inviato speciale. Tra i riconoscimenti ottenuti, il Premio Acireale per le più brillanti pagine sportive di fine anni ‘80; quello dell’Associazione Lombarda Giornalisti per la professionalità; del sindaco di Barcellona, Maragall, per i reportages sui Giochi Olimpici del 1992 e quello alla carriera dalla Camera di Commercio di Ferrara. Giornalista e scrittore, ha firmato “Quasi per sport”, di Oreste Del Buono per Milano Libri. Ha pubblicato i romanzi “Adesso” (Corbo Editore), “Forbici e veleno” (Cicorivolta, 2015) e “Noi eravamo quei giornalisti (Il “mio” Montanelli)” (Cicorivolta, 2017). È rotariano da oltre trent’anni ed è un past president (2000-2001) del Milano Nord-Ovest.

Per informazioni Ibs+Libraccio

Ferrara, Piazza Trento e Trieste, Palazzo San Crispino

eventife@libraccio.it – Tel. 0532241604

Eventi Ferrara

ibs+LIBRACCIO
Palazzo San Crispino
Piazza Trento e Trieste
40121 Ferrara
Tel +390532241604

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Veneto libri srl

Dove non ci sono case – Omaggio a Michelangelo Antonioni

Da Ferrara Off

A dieci anni dalla scomparsa di Michelangelo Antonioni, sabato 23 settembre, Ferrara Off in collaborazione con il battello fluviale Nena, renderà omaggio al grande regista ferrarese portando gli spettatori la “dove non ci sono case”, un viaggio letterario e naturalistico sulle acque del fiume che ha ispirato il suo primo documentario “Gente del Po”: siamo agli albori del Neorealismo, le immagini evocano atmosfere nebbiose e allegorie del tempo e della natura. Durante il percorso gli spettatori viaggeranno tra immagini pensate e immagini reali, alla scoperta del cinema del passato e di quello ancora da girare. La navigazione sarà accompagnata da alcune letture, curate da Ferrara Off, tratte dai tanti appunti e racconti che Antonioni ci ha lasciato. Idee, progetti e considerazioni che sono rimasti sulla carta senza raggiungere mai il grande schermo: “Un paesaggio di pianura alle foci del Po. Un paese di case basse e colorate. Alla fine di una strada il marciapiede continua. Niente più case ai lati, solo il marciapiede che si prolunga solitario verso l’argine. Accanto al marciapiede alla sera c’è sempre un camioncino vuoto, come se il proprietario abitasse lì, dove non ci sono case”.

L’imbarco è previsto per le ore 17.30 in via Darsena 57, il percorso durerà circa tre ore (in caso di maltempo l’evento si terrà domenica 24 settembre nel medesimo orario). L’ingresso (comprensivo di aperitivo) è di 12 euro per i soci Ferrara Off, 10 euro per gli under30, 5 euro per gli under10 e 15 euro per i non soci.
La prenotazione è obbligatoria chiamando il numero +39.333.6282360, scrivendo a info@ferraraoff.it o direttamente dal sito www.ferraraoff.it.

Giovedì 21 settembre a Ferrara Convegno regionale Malattia di Alzheimer: l’esperienza ferrarese

Da Da AMA Ferrara

Per la Giornata mondiale dell’Alzheimer un convegno in collaborazione con il Centro per i Disordini Cognitivi – Reparto di Neurologia di Ferrara
Illustrati anche gli esiti del progetto pilota di Tangoterapia

Aula Magna | Ospedale di Cona Via Aldo Moro, 8 – Ferrara Ferrara, 21 settembre 2017

La Tangoterapia aiuta la prevenzione per i malati di Alzheimer. Per la XXIV Giornata mondiale dell’Alzheimer, il 21 settembre nell’Aula Magna dell’Ospedale di Cona di Ferrara durante il Convegno l’associazione AMA – Associazione Malattia Alzheimer di Ferrara presenta il convegno regionale “LA MALATTIA DI ALZHEIMER: l’esperienza ferrarese” in collaborazione con il Centro per i Disordini Cognitivi – Reparto di Neurologia di Ferrara.

Verranno presentati per la prima volta i risultati scientifici del “Progetto Pilota di Tangoterapia per persone con demenza tipo Alzheimer e loro famigliari”, realizzato nei mesi scorsi a Ferrara e primo caso in Regione. “Priorità di AMA è poter realizzare a breve altri progetti di Tangoterapia sul territorio provinciale e collaborare con altre realtà vicine, come prossimamente a Bologna – spiega la presidente dell’associazione ferrarese Paola Rossi –, perché non solo dal punto di vista psico-comportamentale, ma soprattutto da quello scientifico dell’attività motoria, il progetto pilota ha dato risultati molto positivi”. Un modello da replicare. In tal senso la Tangoterapia potrebbe diventare una delle modalità con cui fare prevenzione nei casi di pazienti in fase iniziale. Per attuarla in maniera continuativa sul nostro territorio, l’obiettivo di AMA Ferrara è ora quello di coinvolgere le strutture, istituzioni ed altre realtà già esistenti che si occupano di anziani.

La partecipazione al Convegno è gratuita e per tutte le figure di ruolo sanitario è data la possibilità di ottenere crediti formativi (ECM).

Segreteria scientifica:
Gragnagniello Daniela
U.O. Neurologia Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara – d.gragnianiello@ospfe.it
Milani Paola
U.O. Neurologia Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara – mlp@unife.it
Segreteria organizzativa: Chiarelli Angela
Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara Servizio Interaziendale Formazione e Aggiornamento a.chiarelli@ospfe.it

La partecipazione al seminario è gratuita.
Sono stati richiesti i crediti formativi (ECM) per tutte le figure di ruolo sanitario.
Iscrizioni on line a questo link: http://www.ospfe.it/per-la-formazione/edicola-formazione

In occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer viene proposto un momento di formazione e aggiornamento su quella che è l’attualità nella rete organizzativa dei servizi per i pazienti affetti da patologie dementigene. In particolare oltre alle nuove proposte di modello organizzativo, secondo i nuovi programmi regionali, vengono presentate le esperienze locali nell’ambito degli interventi farmacologici e nei progetti di interventi psico-sociali, ribadendo il ruolo cruciale anche delle associazioni di volontariato nel sostegno e nel supporto ai malati e alle famiglie.
Il corso è quindi rivolto ai medici di medicina generale, agli specialisti e ai professionisti sanitari e non che nella loro quotidianità si confrontano su tali tematiche.

RELATORI E MODERATORI

Gragnaniello Daniela – Dir. Medico – U.O. Neurologia Azienda Ospedaliero- Universitaria di Ferrara
Guerra Gianluca – Dir. Medico- U.O. Geriatria Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara
Liporace Marcella – Psicologa -Ferrara
Milani Paola – Psicologa U.O. Neurologia Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara
Mucchi Elisa – Danzatrice coreografa educatrice e ricercatrice – (FE)
Patuzzo Marilena – Coordinatrice Infermieristica Reparto di Riabilitazione Neuromotoria- Istituto Auxologico Italiano (MI)
Pirani Alessandro – MMG –Centro Disordini Cognitivi e Demenze –Cento (FE)
Romagnoni Franco – Direttore U.O. Assistenza Anziani Responsabile Progetto Demenze – Azienda USL di Ferrara
Rossi Paola – Presidente Associazione Malattia Alzheimer -Ferrara
Tola Maria Rosaria – Già Direttore Dipartimento Neuroscienze Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara
Tugnoli Valeria – Direttore U.O. Neurologia Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara
Zuliani Giovanni – Direttore U.O. Medicina Interna Azienda Ospedaliero- Universitaria di Ferrara
Zurlo Amedeo – Direttore U.O. Geriatria Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara

12:30-12:45 Dr.ssa Marilena Patuzzo/Elisa Mucchi La Tangoterapia come attivit integrativa nel trattamento delle patologie neurologiche degenerative

12:45-13:30 Discussione e chiusura lavori

Giornata internazionale della pace

Da coordinamento nazionale diritti umani

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione della Giornata internazionale della pace, celebrata il 21 settembre, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 36/67 del 30 novembre 1981, invita tutte le scuole di ogni ordine e grado a promuovere in ogni realtà scolastica progetti che affrontino e sviluppino tematiche afferenti il valore della libertà, della giustizia, della democrazia. La libertà si afferma solo se esiste la solidarietà fra le persone; così come il concetto di giustizia esclude l’esistenza di forme di prevaricazione che ogni conflitto bellico implica. In conclusione, possiamo affermare che la democrazia è un valore fondamentale per la difesa della pace. Crediamo che sia fondamentale rimuovere il più possibile dalla quotidianità di ciascuno tutti quei comportamenti che possano sfociare nell’aberrazione e nella volontà di predominio.
Il Coordinamento propone che in tale data si possa dedicare uno spazio all’interno delle lezioni per discutere circa i documenti e le personalità che hanno contribuito e contribuiscono allo sviluppo del concetto di pace; inoltre un’attività laboratoriale potrebbe essere costituita dalla simulazione di situazioni di conflitto, per poi procedere all’elaborazione di modalità operative finalizzate alla mediazione o alla risoluzione dello stesso.
Propedeutica all’intervento didattico proposto potrebbe essere l’illustrazione delle tecniche utilizzate per la salvaguardia della pace da parte dell’ONU.
L’educazione alla pace dovrebbe essere parte integrante dei PTOF di ciascuna scuola di ogni ordine e grado; soprattutto in ragione degli eventi drammatici di carattere politico che stanno destabilizzando gli equilibri mondiali.
E’ importante costruire le mappe dei conflitti del presente e del passato, per coinvolgere gli studenti in percorsi che conducano alla conoscenza delle ragioni che stanno alla base delle controversie.
“Se si vuole fare la pace con il nemico, si deve lavorare con il proprio nemico. Esso deve poi diventare il vostro partner.” (Nelson Mandela)
prof. Romano Pesavento
Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

Canale youtube ferrarese: Intervista a Davide Mengacci

Da Habitat Channel

Domenica 17 settembre, presso il Parco Urbano di Ferrara, Simone Zagagnoni e Antonio Vaianella, del canale Youtube ‘HABITAT’, hanno incontrato la troupe della produzione di Rete 4 per intervistare Davide Mengacci su questa nuova stagione della trasmissione ‘Ricette all’italiana’ che inizierà quest’autunno proprio parlando di Ferrara.

HABITAT ha seguito la produzione di Mediaset e Davide Mengacci durante le riprese nel centro storico della nostra città.

Durante la trasmissione sono intervenuti anche lo chef Piero Di Diego del ristorante ‘Il Don Giovanni’, Giovanni Cuocci della Cooperativa La Lanterna di Diogene, Alessio Orlandi di Origine Group, il professor Edgardo Canducci dell’Università di Ferrara e l’assessore Roberto Serra del Comune di Ferrara.

La puntata intera di Habitat è visibile da ieri sul canale Youtube, cercando ‘Habitat Channel’.

LINK DEL VIDEO: https://youtu.be/W5isx-OGd38

La newsletter del 19 settembre 2017

Da ufficio stampa

COMMISSIONI CONSILIARI – Mercoledì 20 settembre alle 15.30 e alle 16.30 in sala Zanotti

I lavori della Prima Commissione e della Commissione Controllo Servizi Pubblici Locali

19-09-2017

Prima Commissione Consiliare

La prima Commissione Consiliare – presieduta dal consigliere Fornasini – si riunirà mercoledì 20 settembre alle 15.30 nella sala Zanotti della Residenza Municipale per l’esame delle delibere “Approvazione del Bilancio consolidato relativo all’esercizio 2016” e “Riconoscimento di legittimità di debito fuori bilancio (art. 194 del D.Lgs. n. 267/2000) a seguito della sentenza n. 498/2017 nella causa promossa da Giacomelli Beatrice con R.G. n. 444/2013 avanti al Tribunale di Ferrara, che condanna al pagamento delle spese legali in favore dell’attrice, in solido tra loro, le altre parti costituite: Politecnica, Pa.Co. Costruzioni, Comune di Ferrara, codirezione lavori (ing. Mezzadri-Grandis), Caige, Unipolsai, Reale Mutua Assicurazioni” (assessore relatore Luca Vaccari).

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Commissione Controllo Servizi Pubblici Locali

La Commissione Controllo Servizi Pubblici Locali – presieduta dal consigliere F. Balboni – si riunirà mercoledì 20 settembre alle 16.30 nella sala Zanotti della residenza municipale, per l’esame della delibera di “Revisione straordinaria delle partecipazioni ex art. 27, D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come modificato dal Decreto Legislativo 16 giugno 2017 n. 100” (assessore relatore Luca Vaccari).

 

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Incontro con l’autore mercoledì 20 settembre alle 17

Personaggi e storie ferraresi, dal Medioevo fino al 1977, raccontati da Paolo Molinari

19-09-2017

Racconta ‘Una storia di giovinezza, cinema & indiscrezioni dalla Ferrara medievale al maggio 1977’ il libro di Paolo Molinari dal titolo ‘Vicolo cieco delle adultere’ che mercoledì 20 settembre 2017 alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). Nel corso dell’incontro, organizzato con il patrocinio della Pro Loco di Ferrara, dialogherà con l’autore Paolo Sturla Avogadri. In programma anche la proiezione di documentari d’epoca con protagonista la città di Ferrara.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Un Signore di Ferrara violento e dissoluto: Niccolò III d’Este. Un romantico giullare dalla lingua lunga: Bracco de’ Robusti. Un enigmatico boia tormentato dai rimorsi: Gualtiero Pandermili. Una donna da conquistare ai tempi di Ugo e Parisina: Lea Falzagalloni. Una regista americana con l’ossessione per Antonioni: Charlene Howlette.

“Ho potuto riscontrare e apprezzare, oltre a una notevole e fantasiosa creatività, altrettanta dimestichezza e competenza nella storia della nostra città, per non parlare poi dell’impeccabile forma lessicale” (Dalla prefazione di Paolo Sturla Avogadri)

ASSESSORATO ALLO SPORT – Da venerdì 22 a domenica 24 settembre in viale Tumiati, angolo via Porta Catene

“FEnjoy Sport!”, il PalaPalestre in festa con un progetto per lo sport di quartiere

19-09-2017

Si è svolta martedì 19 settembre, nella residenza municipale, la conferenza stampa di presentazione della 1.a edizione di “Fenjoy Sport – Pala Palestre in festa”, in programma da venerdì 22 a domenica 24 settembre al Pala Palestre di via Porta Catene. 

All’incontro con i giornalisti erano presenti l’assessore comunale allo Sport Simone Merli, la delegata provinciale Coni Point Ferrara Luciana Boschetti Pareschi, il delegato provinciale Fip Ferrara Giorgio Bianchi, il presidente Comitato di Gestione del Palazzo delle Palestre Ivano Guidetti, il presidente dell’associazione sportiva dilettantistica Vis 2008 Ferrara Raffaele Verrigni, Alessandro e Massimiliano Duran dell’associazione sportiva dilettantistica Pugilistica Padana, John Ebeling dell’associazione sportiva dilettantistica PalaPalestre Training Center, Augusto Pareschi, referente della comunicazione e componente del comitato organizzatore.

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

PalaPalestre in Festa. “FEnjoy Sport!”. Tradotto: buon divertimento con lo sport. A Ferrara, in viale Tumiati, angolo via Porta Catene da venerdì 22 a domenica 24 settembre scocca l’ora del gioco, dello svago e dell’intrattenimento. La promozione alla pratica sportiva a cura delle associazioni e società sportive collegate al Palazzo delle Palestre con la collaborazione del Comitato di Gestione

Un happening sportivo allestito a tempo di record, di certo a titolo sperimentale, nell’attesa del lancio definitivo, previsto per l’edizione 2018. Ogni pomeriggio, dalle 16,30 alle 19, dimostrazioni, esibizioni ma soprattutto prove di pugilato e kick boxing, arti marziali e attività fitness, per bambini/e, ragazzi/e, giovani e adulti con l’aggiunta della pallacanestro. Ogni sera stand gastronomico aperto dalle 19,30, sabato e domenica anche a mezzogiorno in concomitanza con due tornei di minisbasket organizzati dall’Asd Vis 2008. Il progetto è condiviso anche da: Asd Carlini Team Karate, Asd PalaPalestre Training Center, Asd Pugilistica Padana. “Era da tempo che se ne parlava – racconta Ivano Guidetti, presidente del Comitato di Gestione – A noi non è restato altro che assecondare queste realtà sportive aiutandole nel percorso progettuale, perché di progetto si tratta, destinato a consolidare il connubio tra contesto ambientale ed urbanistico e l’impiantistica sportiva, una maggiore conoscenza delle realtà sportive presenti in loco, nuovi punti di riferimento per praticanti/tesserati o semplici amanti dell’attività fisica all’aria aperta, momenti d’intrattenimento finalizzato ad una ulteriore diffusione di cultura sportiva in un’area con forti sacche di disagio sociale”.
L’accompagnamento musicale abbinato alla presenza di qualche ospite nell’orario dell’aperitivo terrà banco ogni sera dalle 19 una fascia oraria comprendente nel finale anche intrattenimento e presentazioni ufficiali di gruppi sportivi, squadre e team, con giochi e attività varie per grandi e piccini all’interno del Palazzo delle Palestre. Tra gli altri obiettivi del progetto: promuovere l’associazionismo sportivo e le organizzazioni di volontariato che ruotano attorno al sistema impiantistico attiguo a via Porta Catene e sensibilizzare alle buone pratiche riguardo l’attività fisica e motoria, incentivando nel contempo i soci alla maggior pratica sportiva.

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Identikit storico della struttura di via Porta Catene. Ha ospitato le società centenarie ferraresi

E’stata la sede dell’Accademia Bernardi di scherma e della Palestra Ginnastica Ferrara, quando sulla scena c’era Orlando Polmonari reduce dalla medaglia di bronzo nel concorso a squadre di ginnastica artistica; ha raccolto il testimone della boxe ferrarese all’epoca stretta tra la Sempre Avanti Vigor del maestro Durelli e della Pugilistica Padana del maestro Strozzi.
Era il punto di riferimento per la disciplina olimpica del sollevamento pesi, e soprattutto, era teatro del movimento cestistico e pallavolistico locale. Insomma era il palazzetto dello sport di Ferrara prima della costruzione dell’impianto di Piazzale Atleti Azzurri d’Italia, incastonato nel quartiere Nord Ovest della città. Area che doveva diventare dalla fine del Trentennio e dall’immediato secondo dopoguerra di alto valore sociale e sportivo, comprendente le mura cittadine, il Motovelodromo – inaugurato nel 1952 – e il campo scuola ricavato in fondo a via Porta Catene.
Ecco il centro di avviamento allo sport fatto erigere sull’onda della relazione in essere tra Coni locale e Comune di Ferrara a partire dalla seconda metà degli anni Cinquanta, chiuso per lavori di ristrutturazione nel 1997 e recuperato dal 2004 quando venne intitolato a Padre John Caneparo, il padre gesuita che tanto si spese per l’educazione della gioventù attraverso la pratica sportiva negli anni del boom economico dalla sede dei gesuiti Casa Cini in via Boccanale di Santo Stefano.

Sono trascorsi tredici anni dal tentativo di rilancio caratterizzato dall’intervento congiunto tra ente locale, Coni provinciale anche attraverso le Federazioni sportive Nazionali, e il comitato di gestione dell’impianto sportivo. Impianto, questo, che è inserito nel patrimonio immobiliare della Coni Servizi SpA, società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia, braccio operativo del Coni in virtù di un contratto di servizio.

>> Questo il programma dettagliato che potrà subire variazioni in base alle condizioni meteo:

– Venerdi 22 settembre 2017

Dalle 16,30 alle 19,00 Palazzo delle Palestre-Area antistante

HAPPY FUN – Gioca con lo sport – Basket, Pugilato, Arti Marziali e Fitness a cura di Asd Vis 2008, Asd Pugilistica Padana, Asd Carlini Team Karate, Asd PalaPalestre Training Center

Dalle 19,00 Palazzo delle Palestre-Area antistante

Aperitivo e musica con ospiti del mondo sportivo

Ore 19,00 Palazzo delle Palestre

Basket: Amichevole OVER 40 – Vecchie glorie “Biancoverdazzurre” 

Ore 19,30 Palazzo delle Palestre-Area antistante

Apertura Stand Gastronomico

Ore 20,45 Palazzo delle Palestre

Presentazione Vis 2008 – Anno sportivo 2017/18

Serie C Silver, DNG e campionati Elite ed Eccellenza dall’Under 15 all’Under 18

– Sabato 23 settembre 2017

Dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00 Palazzo delle Palestre

Torneo di Mini-Basket (anno 2007) a cura di Asd Vis 2008

Ore 12,00 Palazzo delle Palestre-Area antistante

Apertura Stand Gastronomico

Dalle 16,30 alle 19,00 Palazzo delle Palestre-Area antistante

HAPPY FUN – Gioca con lo sport – Basket, Pugilato, e Fitness a cura di Asd Vis 2008, Asd Pugilistica Padana, Asd PalaPalestre Training Center

Ore 18,00 Palazzo delle Palestre

MINI BASKET City (1^ parte)

Presentazione del Progetto Mini Basket Vis 2008

Dalle 18,00 Palazzo delle Palestre-Area antistante

Musica & Sport – L’ora del dj

Intrattenimento musicale e sportivo

Ore 19,30 Palazzo delle Palestre-Area antistante

Apertura Stand Gastronomico

Ore 21,00 Palazzo delle Palestre

MINI BASKET City (2^ parte)

Giochi e intrattenimento a cura di Asd Vis 2008

– Domenica 24 settembre 2017

Dalle 10,00 alle 13,30 e dalle 15,00 alle 18,00 Palazzo delle Palestre

Torneo di Mini-Basket  (anno 2006) a cura di Asd Vis 2008

Ore 12,00 Palazzo delle Palestre-Area antistante

Apertura Stand Gastronomico

Dalle 16,30 alle 19,00 Palazzo delle Palestre-Area antistante

HAPPY FUN – Gioca con lo sport – Basket, Pugilato, e Fitness a cura di Asd Vis 2008, Asd Pugilistica Padana, Asd PalaPalestre Training Center

Dalle 18,00 Palazzo delle Palestre-Area antistante

Musica & Sport – L’ora del dj

Intrattenimento musicale e sportivo

Ore 18,00 Palazzo delle Palestre e Area antistante

Presentazione “Accademia Vis 2008”

Sinergie e nuove prospettive nel basket giovanile

 Ore 19,00 Palazzo delle Palestre

Basket: Amichevole Vis 2008

Pre-campionato – Promozione

 Ore 19,30 Palazzo delle Palestre-Area antistante

Apertura Stand Gastronomico

 Ore 20,45 Palazzo delle Palestre

Presentazione Vis 2008 – Anno sportivo 2017/18

Campionato di promozione, campionati Under 13 e 14 elite, campionati regionali under 13-15-18

  A seguire presso lo stand

SERATA BIANCAZZURRA –  Ospiti della serata una delegazione di Spal 2013

 

Per info e comunicazioni: cell. 338 6299272

Augusto Pareschi – Ufficio Stampa Comitato di Gestione del Palazzo delle Palestre

ASSESSORATO SANITA’/SERVIZI ALLA PERSONA – Positiva tenuta della rete sociale e sanitaria a sostegno della popolazione fragile in occasione delle ondate di calore estive

Conclusa la fase operativa del progetto “Uffa che Afa 2017”

19-09-2017

(A cura dell’Assessorato alla Sanità Servizi alla Persona – Comune di Ferrara)

Venerdì 15 settembre scorso si è conclusa la fase operativa 2017 del Progetto “Uffa che Afa” a sostegno della popolazione fragile in occasione delle ondate di calore estive.
La programmazione e la predisposizione del Progetto è stata, come sempre, promossa dal Comune di Ferrara/Assessorato alla Sanità e Servizi alla Persona, nodo centrale della rete che coinvolge l’ASP/Centro Servizi alla Persona, l’Azienda Usl di Ferrara, l’Azienda Ospedaliera Sant’Anna, la Protezione Civile, la Società CUP 2000/filiale di Ferrara,.
La Prefettura, la Questura, i Carabinieri, i Vigili del Fuoco e la Croce Rossa partecipano al progetto che vede coinvolte le Associazioni AUSER, ANTEAS, AVULSS, Nadiya, e ANCeSCAO, coordinate dalla Cooperativa “Integrazione Lavoro”per gli interventi operativi .

L’estate 2017 è risultata la più calda dal 2004, anno di avvio del Progetto.
L’ARPAE dell’Emilia Romagna ha segnalato tempestivamente le ondate di calore con disagio bioclimatico indicandone almeno quattro decisamente pesanti, far cui una ininterrotta dal 29 luglio al 10 agosto.

Gli effetti di tali ondate sulla popolazione fragile sono stati gestiti positivamente grazie alla rete sociale e sanitaria che è operativa ormai da 14 anni: in continuità con gli anni precedenti non si sono registrati episodi di particolare allarme sociale e sanitario.
Gran parte del merito va alla forte azione preventiva e di sostegno che dura tutto l’anno soprattutto attraverso i Progetti “Giuseppina” e Teleassistenza: durante l’estate vengono intensificati i rapporti con le persone a rischio alzando il livello di attenzione specifica.
Nel periodo estivo da parte di CUP 2.000 sono state effettuate 1928 telefonate per verificare almeno settimanalmente lo stato di benessere degli anziani fragili.
“Uffa che Afa” 2017 conferma la sostanziale tenuta della rete sociale nel territorio del Comune di Ferrara a contrasto degli effetti del calore eccessivo. La prossima prova sarà durante l’inverno quando sarà necessario prendere provvedimenti se al disagio dell’afa si sostituirà quello del gelo.

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 21 settembre alle 10.30 nella sala dell’Arengo della residenza municipale

Presentazione del progetto “Officina dei saperi, viaggio nelle frazioni”

19-09-2017

Giovedì 21 settembre 2017 alle 10.30, nella sala dell’Arengo della residenza municipale, si terrà la conferenza stampa di presentazione di avvio del progetto “Officina dei saperi, viaggio nelle frazioni” a cura di èFerrara Urban Center del Comune di Ferrara.
All’incontro con i giornalisti interverranno l’assessora all’Urbanistica/Rigenerazione urbana/Partecipazione Roberta Fusari, l’assessore a Sport/Decentramento Simone Merli e le referenti di èFerrara Urban Center.

ASSESSORATO AL COMMERCIO – Dal 22 al 24 settembre nella zona Montagnone di San Giorgio. Inaugurazione venerdì alle 13 con gli assessori Modonesi e Serra

Nuova location per la settima edizione del ‘Mercato Europeo’

19-09-2017

 (Comunicazione a cura degli organizzatori)

L’EUROPAAFERRARA” da venerdì 22 a domenica 24 settembre – dalle ore 9,30 alle 01,30
Montagnone di San Giorgio (viale Alfonso I d’Este – Bagni Ducali) – settima edizione – 
Il taglio del nastro sarà venerdì 22 alle ore 13 con gli assessori Modonesi e Serra all’altezza dei Bagni Ducali.

Torna il Mercato Europeo – promosso da Ascom e Fiva Confcommercio – a raccontare profumi, sapori ed eccellenze artistiche dall’Europa e non solo: nell’edizione 2017 – la settima candelina per questa riuscita ed attesa kermesse – sono 110 i banchi a rappresentare il meglio dell’oggettistica di qualità e livello internazionale nonché della ristorazione in puro stile street food per un viaggio intorno al mondo presi per la gola da mille delizie.

Presente anche una pattuglia dei gourmet estensi nella tappa di casa: la Piadina romagnola di Alessandra Celli, Perlita di Alessandro Ceragioli, la Birreria Club Weizen ed il Bus molto british di Stefano Sangiorgi.
La novità quest’anno è rappresentata anche dalla nuova location il Montagnone di San Giorgio (dopo le ultime due edizioni in piazzale Acquedotto): uno spostamento reso opportuno dalla contemporaneità con il big match Spal – Napoli (sabato 23, alle ore 18) con il conseguente richiamo di imponenti flussi di visitatori da un lato e tifosi dall’altro, consigliando di realizzare il Mercato Europeo sempre entro le mura ma in un luogo più distante dal Mazza per consentire il buon svolgimento dei due eventi.
Alla conferenza stampa odierna (19 settembre, in viale Alfonso I d’Este al chiosco Paradiso Verde) è intervenuto il Comune con Roberto Serra, assessore al Commercio: “Il Mercato Europeo è l’appuntamento da non perdere per grandi e piccini. Quest’anno si sposta in questa location dove tradizionalmente si tiene la fiera di San Giorgio, rimane nell’entromura e siamo convinti sarà una scommessa pienamente vinta come lo è stato in occasione dell’ex Acquedotto. Ascom è sempre più protagonista di una concreta politica di eventi a favore della città. Ringrazio il consigliere Talmelli che ha avuto ruolo nella corsa contro il tempo per far decollare anche questa edizione del Mercato Europeo” ed ha ricordato la disponibilità di circa 500 posti auto gratis dal pomeriggio di venerdì in Rampari San Rocco”. Accanto a Serra il consigliere comunale Alessandro Talmelli il cui ruolo è stato importante nella realizzazione dell’edizione 2017.
Ad illustrare poi l’iniziativa Massimo Ravaioli di Ascom. A margine il direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara Davide Urban, affiancato dal presidente provinciale FIVA, Alessandro Ceragioli, aveva ricordato: “Con il Mercato Europeo alla settima edizione siamo ormai stabilmente nella lista degli eventi che caratterizzano Ferrara: popolarità ed originalità sono ancora oggi gli ingredienti che rendono questa kermesse davvero unica con un successo di pubblico che ha pochi confronti ed aggiungo particolarmente atteso. Un richiamo consistente che potrà favorire in generale tutta la città perché più persone vengono a Ferrara e meglio è per tutti:bar, ristoranti, negozi…”. Una vicinanza testimoniata dalla presenza in conferenza di una delegazione di operatori commerciali della zona.

Dal canto suo Mascia Vicentini (direttore Area Retail Ferrara Carisbo, sponsor dell’evento) aveva commentato a margine la partnership che vede Carisbo coinvolta per la prima volta “Siamo lieti di essere sostenitori dell’edizione 2017 di Mercato Europeo ed al fianco di Ascom Confcommercio Ferrara che organizza l’importante evento internazionale – ha commentato – Carisbo conferma la propria vocazione ad essere banca del territorio, a supporto della realtà economica e sociale della città. La costante relazione con Ascom ci consente di essere vicini agli imprenditori del commercio e dei servizi. Una collaborazione che siamo convinti possa positivamente contribuire allo sviluppo del nostro territorio.
A dare supporto e sostegno logistico alla manifestazione, come è ormai tradizione, la contrada del luogo, in questo caso Santa Maria in Vado.

 

(Sandro Zaniboni Ufficio Stampa – Ascom Ferrara – Cell.348.2573548)

CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 20 settembre alle 11.30 nella sala dell’Arengo della residenza municipale

Presentazione del “Riconoscimento Comuni Ciclabili FIAB alla città di Ferrara” e dei prossimi interventi ciclabili

19-09-2017

Mercoledì 20 settembre alle 11.30, nella sala dell’Arengo della residenza municipale, si terrà la conferenza stampa di presentazione del “Riconoscimento Comuni Ciclabili FIAB alla città di Ferrara” e dei prossimi interventi ciclabili, a cura dell’Assessorato comunale ai Lavori Pubblici/Mobilità.

All’incontro con i giornalisti interverranno l’assessore ai Lavori Pubblici/Mobilità Aldo Modonesi, l’amministratore Unico di AMI srl Giuseppe Ruzziconi, il presidente “Amici della Bicicletta FIAB Ferrara” Stefano Diegoli, il dirigente comunale Servizio Infrastrutture-Mobilità Enrico Pocaterra e la U.O. comunale Mobilità Monica Zanarini.

MOBILITA’ CICLABILE – Giovedì 21 settembre rilevazioni in diversi punti della città tra le 7.30 e le 9.30

Nuova edizione del “Giretto d’Italia”, la gara tra le città più ‘ciclabili’

19-09-2017

Giovedì 21 settembre, nell’ambito delle iniziative della settimana Europea della Mobilità Sostenibile, avrà luogo anche a Ferrara l’edizione 2017 del “Giretto d’Italia”. L’Iniziativa nazionale, che ha lo scopo di incoraggiare la mobilità ciclistica è promossa da Legambiente e VeloLove in collaborazione con Euromobility e FIAB. Il Giretto d’Italia è una ‘gara’ tra città tesa a sostenere gli spostamenti casa-lavoro (bike to work) effettuati esclusivamente tramite bicicletta. Il monitoraggio degli spostamenti a Ferrara è a cura di AMI Ferrara e dell’U.O.Mobilità del Comune in collaborazione con operatori della Provincia di Ferrara. Le rilevazioni per il Giretto d’Italia di giovedì 21 saranno effettuate dalle 7,30 alle 9,30 avverranno nei seguenti luoghi:

– 4 accessi cittadini “Contabicy”: via Cassoli, via Bologna, viale Po, via Comacchio;
– davanti alle 4 sedi del Comune Ferrara (via Marconi, via Maverna, Piazza Savonarola e Piazza Municipale)
– davanti al Liceo Ariosto (ingressi Via Arianuova e Corso Biagio Rossetti)
– davanti alle 3 sedi della Provincia di Ferrara (Corso Isonzo).

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LA SCHEDA DELLA MANIFESTAZIONE – (a cura di Legambiente e VeloLove)

Giretto d’Italia 2016 – “Bike to work – bike to school”

La sfida della mobilità nuova in 16 città, decine di aziende e scuole

Il 20 e il 21 settembre il 6° campionato della ciclabilità urbana organizzato da Legambiente

e VeloLove in collaborazione con Euromobility e Fiab

Quanto incide la bicicletta sul traffico quotidiano? Quante persone usano le due ruote per andare a scuola o al lavoro? Il Giretto d’Italia 2016, organizzato da Legambiente e VeloLove in collaborazione con Euromobility e Fiab, con la preziosa partecipazione di CNH Industries, torna a monitorare il traffico ciclistico nelle città per accendere i riflettori sulla realtà, evidentemente in crescita, dei “pendolari delle due ruote”.

Domani, martedì 20, e mercoledì 21 settembre, nell’ambito della Settimana europea della mobilità sostenibile (16 – 22 settembre), appuntamenti in 16 città, dove verranno monitorati, in una fascia oraria di due ore tra le 6.00 e le 10.00 del mattino, i passaggi di coloro che scelgono la bicicletta per recarsi al lavoro o a scuola. Il conteggio avverrà tramite appositi check-point allestiti in zone scelte dagli organizzatori e nelle immediate vicinanze delle aziende pubbliche e private e delle scuole che hanno aderito all’iniziativa. A vincere saranno i centri urbani che segnaleranno il maggior numero assoluto di ciclisti.

L’iniziativa, cui non hanno aderito, purtroppo, Roma e Milano – due città importanti che avrebbero potuto usufruire del monitoraggio anche per migliorare il piano della loro mobilità urbana – si svolgerà a Bologna, Bolzano, Carpi (Mo), Ferrara, Genova, Jesi (An), Napoli, Padova, Palermo, Pavia, Pesaro, Ravenna, Reggio Emilia, Torino, Trento e Udine, in collaborazione con numerose aziende e i loro mobility manager, in partenariato con il progetto europeo BikeToWork (www.biketowork.it) di Fiab. In aumento rispetto alla scorsa edizione, le adesioni di scuole, aziende municipalizzate, Asl, ospedali e aziende pubbliche e private che hanno deciso di promuovere la bicicletta come mezzo per recarsi al lavoro.

All’edizione 2016 partecipano anche 11 stabilimenti di CNH Industrial, l’azienda che promuove volontariamente progetti e attività a sostegno dello sviluppo economico, sociale e culturale della comunità stessa, con l’adozione di obiettivi specifici mirati a integrare gli aspetti della sostenibilità nelle operazioni quotidiane, nonché scuole, università, ospedali e imprese.

Il Giretto d’Italia si propone di rendere visibile il traffico ciclistico delle città italiane che normalmente non è misurato nelle indagini statistiche sullo stato della mobilità, fornendo quei dati sugli spostamenti in bicicletta da casa al lavoro, ovviamente simbolici, che però spesso mancano e invece sarebbero utili in sede di programmazione e pianificazione della mobilità urbana. Riuscire a far crescere gli spostamenti in bici (a piedi e sul trasporto pubblico) vuol dire non solo ridurre traffico e smog, ma anche creare le premesse per un concreto miglioramento della qualità della vita urbana. (A cura dell’Ufficio stampa Legambiente 06 86268399 – 76 – 53)

 

 

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella seduta del 19 settembre 2017

Restauro del convento di Santa Rita, ripristino di ponte Bailey, sito web allerta meteo, collaborazione tra Ferrara e Liegi per la ricerca storica

19-09-2017

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di martedì 19 settembre:

Assessorato ai Lavori Pubblici e Mobilità, Sicurezza Urbana, Protezione civile, assessore Aldo Modonesi:

Al Segretariato Regionale del Mibact il ruolo di stazione appaltante per il restauro del convento e della chiesa di Santa Rita
Sarà il Segretariato Regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
per l’Emilia Romagna a svolgere il ruolo di stazione appaltante per la progettazione e l’affidamento dei lavori di riparazione e miglioramento strutturale post sisma del complesso dell’ex convento di Santa Rita a Ferrara, in parte di proprietà del Comune. A formalizzare l’attribuzione di tale ruolo sarà una convenzione tra il Comune di Ferrara e lo stesso Segretariato, il cui testo è stato approvato stamani dalla Giunta.
Il complesso immobiliare, che anticamente ospitava il convento di S. Rita attiguo alla chiesa dei SS Giuseppe, Tecla e Rita, in via Carlo Mayr, rappresenta un raro esempio di stile barocco per la città di Ferrara e mantiene i caratteri tipici del Seicento ferrarese. Si tratta di una costruzione molto estesa e ricomprende proprietà diverse. Il Comune è proprietario in particolare del piano terra del convento attiguo alla chiesa oggi di proprietà del Ministero degli interni (Fec – Fondo Edifici di Culto). Gli ambienti non sono mai stati restaurati, nonostante la loro importanza storica per la cultura del territorio, legata al fatto che probabilmente la biblioteca è stata sede di uno studio di cultura ebraica, come testimoniato dagli affreschi presenti nella volta.
Per la realizzazione del progetto relativo al convento il Comune ha messo a disposizione 70mila euro derivanti dai fondi del risarcimento assicurativo per gli eventi sismici relativi a immobili comunali. Per la chiesa di proprietà del Fec è stata invece stanziata una somma di oltre 970mila euro.

Lavori urgenti per il ripristino del ponte Bailey a Bova di Marrara
E’ di 37.820 euro la spesa prevista per i lavori, affidati con urgenza a una ditta specializzata il 18 settembre scorso, per il ripristino del ponte Bailey sul Po di Primaro tra i centri abitati di Bova di Marrara (Comune di Ferrara) e San Nicolò (Comune di Argenta). L’intervento è mirato al ripristino della circolazione in condizioni di sicurezza, dopo la chiusura al transito, decisa nelle scorse settimane, a seguito di un sopralluogo del Servizio Infrastrutture del Comune che ha riscontrato  condizioni di deterioramento dell’assito costituente il piano viabile del ponte.
Tra i lavori previsti figurano: la pulizia da erbe e arbusti infestanti nelle testate del ponte, lo smontaggio e conferimento in discarica controllata dell’assito costituente il piano viabile attuale, la fornitura e posa di grigliato in acciaio zincato costituente il nuovo piano viabile e la posa di due cunette stradali in gomma.

Uno spazio riservato al Comune di Ferrara sul sito web degli avvisi regionali di Protezione civile
Anche il Comune di Ferrara potrà disporre di una propria area riservata sul sito internet https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it, spazio web ufficiale a supporto del sistema regionale di “allertamento per il rischio meteo idrogeologico, idraulico, costiero ed il rischio valanghe, ai fini di protezione civile”.
Con una convenzione che è stata approvata oggi dalla Giunta, e che sarà sottoscritta dall’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile e il Comune di Ferrara, quest’ultimo avrà infatti la possibilità di gestire autonomamente la pubblicazione di propri contenuti avendo a disposizione un’area riservata sul sito web, nella quale pubblicare il piano di protezione civile comunale; pubblicare aggiornamenti attinenti un eventuale allertamento; inviare email o SMS ai recapiti degli utenti registrati che hanno selezionato il Comune di Ferrara tra i luoghi preferiti.

Ferrara aderisce alla campagna ‘Siamo tutti pedoni 2017’
Anche quest’anno il Comune di Ferrara aderisce e sostiene la campagna “Siamo tutti pedoni” che sarà presentata ufficialmente dal Centro Antartide nelle prossime settimane.
La campagna, al suo nono anno, mira ad accrescere la sensibilità sociale nei confronti di chi si muove a piedi sulla strada. A promuovere l’iniziativa è una vasta rete di istituzioni, associazioni e aziende, coordinate dal Centro Antartide di Bologna, nell’ambito del progetto EspertOver65, tavolo di lavoro nazionale sull’educazione alla sicurezza stradale degli over 65 promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e ai sindacati dei pensionati.

 

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani, Cooperazione Internazionale – Politiche per la pace, vicesindaco Massimo Maisto:

Accordo di collaborazione scientifica tra l’Istituto di Studi Rinascimentali di Ferrara e l’Università di Liegi
Avrà come oggetto la reciproca collaborazione in tema di ricerca storica l’accordo di partenariato che sarà sottoscritto dall’Istituto di Studi Rinascimentali del Comune di Ferrara e da “Transitions. Unité de Recherches sur le Moyen Âge & la Première Modernité” dell’Università di Liegi.
L’accordo, approvato oggi dalla Giunta, prevede una collaborazione simmetrica fra i due istituti partecipanti, in particolare nello scambio di informazioni e nella mutua partecipazione a giornate di studio, eventi scientifici e artistici, e pubblicazioni rilevanti per l’ambito di ricerca, oltre alla mutua facilitazione di brevi soggiorni di ricerca a Liegi e Ferrara per i membri delle équipe. Contemplata, inoltre, la possibilità di organizzazione comune di giornate di studio e la disponibilità alla mutua integrazione di comitati scientifici e organizzativi.
L’accordo avrà durata biennale, potrà essere rinnovato automaticamente e non comporterà oneri di spesa a carico del Comune di Ferrara.

Contributi per manifestazioni culturali ed artistiche in città
Ammonta a 15.500 euro la somma dei contributi destinati dal Comune a sei diverse associazioni e organismi del territorio a sostegno di iniziative e manifestazioni culturali e artistiche organizzate in città. In particolare all’Istituto di Storia Contemporanea andranno 3mila euro, alla Pro loco di Pontelagoscuro mille euro, all’associazione Aspettando Godot altri mille euro, all’associazione Collettivo Tango Asi 500 euro, alla Pro Loco di Ferrara 5mila euro e all’associazione culturale Ferrara Pro Art altri 5mila euro.

Ingresso gratuito al Museo di Storia Naturale per la ‘Notte Europea dei Ricercatori’
In occasione della ‘Notte Europea dei Ricercatori’ il 29 settembre prossimo dalle 21 alle 23,45, il Museo civico di Storia Naturale concederà l’ingresso gratuito alle proprie sale a tutti i visitatori interessati. I partecipanti saranno accolti dal personale scientifico del Museo, con la possibilità di partecipare a laboratori ed esperimenti legati alle scienze della Terra.

Collaborazione all’organizzazione del ‘FEntasy Festival’
E’ in programma per il 14 e 15 ottobre prossimi la manifestazione ‘FEntasy Festival’ per la quale il Comune di Ferrara garantirà la propria collaborazione organizzativa e logistica all’associazione culturale Ferrara Pro Art. In programma nelle piazze del centro storico una serie di iniziative a tema fantasy (workshop, dimostrazioni, spettacoli, presentazione di libri, giochi, videogame, Contest Cosplay con spettacolo itinerante).

Una troupe di Netflix in città per un documentario gastronomico
Sarà a Ferrara il 22 settembre prossimo la troupe di Netflix che ha ottenuto il via libera della Giunta per la realizzazione di riprese del patrimonio monumentale della città. Le riprese saranno utilizzate nell’ambito della realizzazione di una serie di documentari gastronomici dal titolo ‘Zero Point Zero’.

 

Assessorato al Commercio, Semplificazione Amministrativa, Servizi Informatici, Patrimonio, assessore Roberto Serra

Ad Acer la gestione dell’attività amministrativa relativa alle aree Peep
Resterà affidata ad Acer, sulla base di una nuova concessione da parte del Comune di Ferrara, con durata fino al 31 dicembre 2019, la gestione dell’attività amministrativa attinente la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà ed il riscatto dei vincoli (ex art.35 della L.865/71 e ss.mm.ii.) nelle aree Peep del Comune di Ferrara.

Supporto all’organizzazione dell’edizione 2017 di ‘Non solo saba’
E’ in programma per il fine settimana del 14 e 15 ottobre prossimi in piazza del Municipio a Ferrara l’edizione 2017 di ‘Non solo saba’, iniziativa enogastronomica promossa dalla Contrada Rione San Paolo alla quale l’Amministrazione comunale garantirà il proprio supporto organizzativo e logistico. In programma proposte di ristorazione con ricette a base di saba e aceto balsamico ed eventi collaterali.

 

Assessorato all’Ambiente, Lavoro, Attività Produttive, Sviluppo Territoriale, Personale, assessore Caterina Ferri:

Approvata con prescrizioni l’Analisi di rischio presentata da Syndial spa
Sulla base delle determinazioni conclusive della Conferenza di Servizi tenutasi nell’aprile scorso, la Giunta ha approvato il documento “Zona PZPEC023- Analisi di Rischio sito specifica delle acque di falda confinata superiore e inferiore” presentato dalla soc. Syndial spa (all’interno dello Stabilimento Multisocietario di Ferrara) richiedendo l’assolvimento di una serie di prescrizioni, funzionali all’elaborazione del Progetto Operativo di Bonifica.

Confermata l’adesione di Ferrara all”Alleanza per il clima’
Il Comune di Ferrara rinnova anche per l’anno in corso la propria adesione al gruppo di oltre 1.200 città europee che costituiscono l'”Alleanza per il clima”. Nata nel 1990 in Germania, l’associazione offre alle municipalità affiliate la possibilità di un continuo aggiornamento su tematiche come la riduzione delle emissioni di gas serra e l’eliminazione dell’uso dei clorofluorocarburi, oltre a opportunità di formazione nel campo della cooperazione, della biodiversità e di Agenda 21. La quota associativa per il 2017 è di 962 euro.

 

Assessorato alla Sanità, Servizi alla Persona, Politiche Familiari, assessore Chiara Sapigni:

Contributi per la manifestazione ‘Ferrara che accoglie’
E’ di 2.500 euro il contributo comunale a favore dell’Associazione Nadiya a sostegno delle spese per la manifestazione “Ferrara che accoglie: musica, talenti e culture internazionali” che si è tenuta lo scorso 16 settembre in piazza Castello.

 

Le delibere approvate nel corso delle sedute della Giunta comunale vengono pubblicate nei giorni successivi, con le modalità e nei termini di legge, sulle pagine internet dell’Albo Pretorio on line del Comune di Ferrara all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=1818 

 

 

 

 

 

CULTURA E GIOVANI – Partenza del percorso domenica 24 settembre 2017 alle 10,30 in via Poledrelli

‘Contagio’: la maratona fotografica per riscoprire Ferrara con lo smartphone

19-09-2017

(Comunicato a cura dell’associazione Netsity Italia)

‘Contagio’, la nuova maratona fotografica organizzata per domenica 24 settembre 2017 dall’associazione Netsity Italia e realizzata grazie al patrocinio del Comune di Ferrara e alla preziosa collaborazione del suo Ufficio giovani, ha l’obiettivo di avvicinare, coinvolgere e far scoprire ai cittadini, e non solo, luoghi culturali e particolari della nostra città. Proprio in quest’ottica è stato concepito il nome della manifestazione: ‘Contagio’ sia come diffusione di una massa di persone che girano per la città sia come desiderio di sottolineare la specificità e la bellezza di moltissimi luoghi e dettagli troppo spesso trascurati, benché sotto gli occhi di tutti.

La peculiarità dell’evento sta nella scelta del mezzo da utilizzare per scattare le fotografie: infatti a tutti i giocatori, suddivisi in squadre da due persone ciascuna, verrà richiesto di effettuare gli scatti utilizzando esclusivamente il proprio smartphone.

Al momento della partenza, prevista per le 10.30 di domenica 24 settembre 2017, presso il Consorzio Factory Grisù (via Mario Poledrelli 21, Ferrara), ogni squadra riceverà un “kit di gara” che comprende: la lista dei 40 obiettivi, una mappa della città, il MetroMinuto, un buono pasto da Schiaccia – Ferrara per una bibita omaggio per ogni componente della squadra e un braccialetto identificativo. Proprio quest’ultimo elemento risulterà fondamentale per permettere ai giocatori di accedere gratuitamente ad alcuni luoghi pubblici come il Teatro Comunale Claudio Abbado, il Museo di Storia Naturale e il Museo del Risorgimento e della Resistenza i quali, mostrando grande disponibilità e desiderio di collaborare con una giovane realtà, apriranno le loro porte in occasione della maratona. Un modo diverso e innovativo per far scoprire ai singoli partecipanti, in maniera attiva e coinvolgente, il patrimonio artistico, culturale e scientifico della città

Le squadre avranno a disposizione 6 ore di tempo e la possibilità di utilizzare qualsiasi mezzo di trasporto, preferibilmente ecologico, per tentare di completare il maggior numero di obiettivi possibili. I giocatori saranno invitati a fotografare dettagli e particolari non solo dei canonici luoghi culturali della città. Non sarà una semplice maratona fotografica ma quasi una sorta di caccia al tesoro: lo scopo è di far divertire i partecipanti accompagnandoli in un percorso di scoperta della città.

Le foto verranno esaminate da una giuria formata da 5 persone: 2 fotografi professionisti, un fotografo amatoriale e 2 instagrammers di Ferrara. I premi in palio sono 4, più un quinto destinato alla categoria di persone che meglio rappresenta sia l’associazione, sia la voglia di riscoperta della città. Grazie alla collaborazione con YoungERcard, infatti, tutti i giovani partecipanti in possesso della carta, potranno concorrere alla vincita di un ulteriore importante premio. Il costo per partecipare è di 10€ per coppia. Sarà possibile iscriversi fino al 23/09/2017 sul sito www.netsity.it oppure il giorno stesso dell’evento, senza variazione di prezzo.

Per informazioni:
Ufficio Stampa Netsity – eventi@netsity.it – 3452153587

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 21 settembre alle 11.30 nella sala dell’Arengo del Municipio

Presentazione del Galà dello Sport 2017

19-09-2017

Giovedì 21 settembre 2017 alle 11.30 nella sala dell’Arengo della residenza municipale si terrà la conferenza stampa di presentazione del Galà dello Sport 2017, alla sua 12.a edizione, a cura di Coni Point Ferrara in collaborazione con CIP-Comitato italiano paralimpico Ferrara, Panathlon Club Ferrara e Sezione di Ferrara ANAOAI-Associazione nazionale atleti olimpici azzurri d’Italia.
All’incontro con i giornalisti interverranno l’assessore comunale allo Sport Simone Merli, la delegata Coni Point Ferrara e presidente Panathlon Club Ferrara Luciana Boschetti Pareschi, il delegato provinciale CIP Francesco Alberti, il responsabile dell’Unità organizzativa Sport e Tempo Libero del Comune e presidente ANAOAI Sezione di Ferrara Fausto Molinari.

FERRARA ARTE – Nuovo video di presentazione delle mostre programmate dal 14 ottobre 2017 alla primavera 2019

Palazzo dei Diamanti, trailer delle mostre 2017-2019

19-09-2017

Nel triennio 2017-2019 l’attività espositiva di Palazzo dei Diamanti è programmata per proseguire all’insegna dei grandi progetti, coniugando appuntamenti particolarmente significativi per Ferrara e il suo territorio con mostre che promuovono la conoscenza di fenomeni artistici e culturali di grande respiro internazionale.

Carlo Bononi a Palazzo dei Diamanti di FerraraDal 14 ottobre la mostra “Carlo Bononi. L’ultimo sognatore dell’Officina ferrarese” consentirà di scoprire un capitolo affascinante anche se poco conosciuto della storia dell’arte: la rassegna è dedicata, infatti, a uno dei protagonisti della pittura del Seicento e sarà un’occasione imperdibile per ammirare la forza delle invenzioni di un pittore straordinario. Artista prolifico, grandissimo disegnatore, inquieto sperimentatore e infaticabile viaggiatore, Bononi, per troppo tempo dimenticato, occupa infatti un ruolo di assoluto rilievo nella storia dell’arte nell’Italia di passaggio tra l’età della Controriforma e la piena maturazione del Barocco.

Nella primavera del 2018
a Palazzo dei Diamanti sarà la volta di “Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni”, che condurrà il visitatore in un viaggio negli affascinanti territori dell’anima fin de siècle. Sullo scorcio dell’Ottocento, quando scienziati e letterati facevano a gara per sondare i più oscuri recessi della psiche, alcuni artisti inquieti e visionari sperimentano linguaggi visivi inediti, capaci di schiudere i regni dell’immaginazione e dare forma visiva agli stati d’animo. Tra di loro figurano alcuni tra i talenti più originali della scena artistica italiana, tra divisionismo e simbolismo, come Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli e Medardo Rosso, che con le loro creazioni più avanzate furono partecipi del dibattito artistico europeo. Un ruolo del tutto particolare ebbe, in quest’ambito, il divisionista ferrarese Previati: egli è considerato uno dei principali interpreti della poetica degli “stati d’animo” per la sua attitudine a esplorare l’universo delle emozioni umane e trasporle in immagini fortemente coinvolgenti e al tempo stesso evanescenti e fluttuanti come vibrazioni emotive.

Gustave Courbet, "L'onda"A settembre 2018
per la prima volta dopo quasi cinquant’anni, torna in Italia Gustave Courbet, in una retrospettiva dedicata al genio indiscusso dell’Ottocento e al suo rivoluzionario approccio alla pittura di paesaggio. Provocatore, padre del realismo e uomo dalla personalità complessa, Courbet fu anche un eccellente paesaggista, che considerava la natura la sua principale fonte di ispirazione: non a caso due terzi della sua produzione sono costituiti da panorami, vedute, scorci, orizzonti, lande campestri, in cui il protagonista è l’elemento naturale. Dotato di una rara sensibilità, la sua visione personale ma realistica del mondo lo ha portato a innovare profondamente la pittura. Le sue opere, mantenendosi in bilico fra gli echi del Romanticismo e i riflessi di un Impressionismo che proprio in quegli anni muoveva i primi passi, rappresentarono un sicuro modello di riferimento per Manet, Monet, Degas e compagni. Con Courbet e la natura il pubblico italiano potrà quindi riscoprire l’opera di uno dei più grandi pittori dell’Ottocento, un artista che ha lasciato un segno indelebile sulla sua epoca riuscendo a traghettare l’arte francese dal sogno romantico alla cruda pittura di realtà, e da questa a un nuovo amore per la natura.

Novità di assoluto rilievo nella programmazione di Palazzo dei Diamanti è la mostra “Boldini e la moda” che aprirà i battenti nella primavera del 2019. Il vicesindaco e assessore alla Cultura, Massimo Maisto, annuncia così la rassegna: «Il grande Boldini torna a Ferrara, dopo le tappe a Pechino e San Pietroburgo, con un’esposizione ancora una volta a cura della Fondazione Ferrara Arte. Il Palazzo dei Diamanti rende omaggio al nostro più grande artista indagando per la prima volta il rapporto tra Boldini e la moda, in attesa che venga riaperto, a seguito dell’importanterestauro del complesso di Palazzo Massari, il museo a lui dedicato». La mostra si concentrerà sul fecondo rapporto tra Boldini e il sistema dell’alta moda parigina e il riverbero che questo ebbe sulla sua opera di ritrattista, oltre che su quella di pittori come Degas, Sargent, Whistler e Paul Helleu. Ordinata in sezioni tematiche, ciascuna patrocinata da letterati che hanno cantato la grandezza della moda come forma d’arte, da Baudelaire a Wilde, da Proust a D’Annunzio, la rassegna propone un percorso avvincente tra dipinti, meravigliosi abiti d’epoca e preziosi oggetti dalla valenza iconica che racconteranno i rapporti tra arte, moda e letteratura nella Belle Époque e immergeranno il visitatore nelle atmosfere raffinate e luccicanti della metropoli francese e in tutto il suo elegante edonismo.Download del trailer ufficiale della mostra su Carlo Bononi:
http://bit.ly/TrailerCarloBononi

Per incorporare o condividere il video anteprima della programmazione mostre 2017-2019, ecco i link ai nostri social:
– facebook facebook.com/PalazzoDiamanti
– twitter @PalazzoDiamanti
– instagram @PalazzoDiamanti
– vimeo Palazzo dei Diamanti http://bit.ly/Vimeo_TrailerMostre2017_2019
– youtube Palazzo dei Diamanti http://bit.ly/YouTube_TrailerMostre2017_2019

Per informazioni: www.palazzodiamanti.it

(Comunicato a cura di Gallerie civiche d’Arte moderna e contemporanea/Fondazione Ferrara Arte)

 

Turismo dell’indifferenziata? Autodifesa di un (buon) cittadino ferrarese contro le fatidiche calotte

Non ci si può arrabbiare subito subito. Proviamo allora a prenderla con ironia.
Nella nostra bella Ferrara, città d’Arte e di Cultura, sta prendendo piede un nuovo tipo di turismo. Non il turismo di massa dei nostri Lidi, o quello culturale del centro storico, o quello ‘dolce’ e ‘intelligente’, ma il turismo del pattume, più precisamente il ‘turismo Indifferenziato’.
Si tratta di un turismo locale, a corto raggio, e funziona pressappoco così. Dopo l’avvento improvviso, confuso, non documentato, delle fatidiche calotte, prima a Pontelagoscuro e a seguire in via Bologna e in altre zone urbane, il bravo cittadino ha davanti a sé quattro scelte. La prima: utilizzare la tessera personale, se ce l’hai, se ti è arrivata, se hai capito come funziona, e aprire la cassaforte della calotta. Ma è una scelta quasi impossibile. Rimangono tre alternative. Le prime due sono molto comode, anche se disdicevoli: lasciare il sacco della spazzatura ai piedi del cassonetto, o peggio, infilare il sacco del pattume indifferenziato nei cassonetti della carta e della plastica, essendo questi privi di calotte, quindi ad apertura libera.
Da ultimo, che altro può fare il buon cittadino, lo stesso cittadino che da anni fa diligentemente la sua brava raccolta differenziata e paga alla concessionaria Hera Spa la sua tassa?
Il buon cittadino ferrarese utilizza l’ultima alternativa, quella più civile, anche se fuori dalle regole. Non prende a picconate il cassonetto con in cima la calotta – anche se quel pensiero violento forse gli attraversa la mente – ma usa una specie di ‘difesa popolare non-violenta’. Prende il suo sacchetto di immondizia indifferenziata, inforca la bicicletta, o lo carica in macchina, oppure semplicemente cammina per qualche isolato verso… Verso il quartiere, la zona, l’isola ecologica dove ancora le calotte non sono state montate. Colà giunto, apre il cassonetto dell’indifferenziata e deposita il suo sacchetto. Pensate a una persona anziana o a un disabile, andare in cerca di un ‘cassonetto accogliente’ diventa una bella impresa, ma al paciug in qualche modo deve essere smaltito.
L’effetto è notevole. Se girate per Ferrara troverete che nelle zone senza calotte, la maggioranza, i cassonetti bollono, traboccano, eruttano sacchetti. Compresi quelli diligentemente e civilmente portati dai ferraresi che, ahi loro, abitano nelle zone di sperimentazione delle calotte.

Ma non si può continuare solo con l’ironia…
L’indecoroso e offensivo – per i ferraresi – spettacolo delle calotte merita qualche considerazione più seria.
Dopo svariati anni, proprio alla fine di questo 2017 scade la concessione a Hera Spa del ciclo dei rifiuti. La Giunta del Comune, compreso l’Assessore all’Ambiente Ferri, sembrano in difficoltà, anche se provano a difendere le scelte dell’azienda profit di cui sono ancora un piccolissimo azionista. Le minoranze sparse e i vari capipopolo non perdono l’occasione per incitare alla rivolta popolare; schiamazzano, promettono manifestazioni di piazza. Il solito copione.
C’è, invece, un’altra strada da percorrere. Più diretta, più intelligente, più democratica. Mettere in discussione la concessione in scadenza e procedere alla ri-pubblicizzazione del ciclo dei rifiuti. Il comune di Forlì, insieme ad altri dodici comuni del suo comprensorio, lo sta facendo. Ha già costituito una azienda pubblica – si chiama Alea – che a fine 2017 rileverà da Hera gli impianti e tutto il servizio rifiuti. Lo può fare anche il Comune di Ferrara. Basta volerlo. Basta organizzarsi.

I risultati della gestione Hera – questo nelle tardive assemblee informative di quartiere viene taciuto – sono più che deludenti. La raccolta differenziata a Ferrara è ferma attorno al 60%. Decisamente più bassa rispetto a molte realtà del Centro e Nord d’Italia.
Ma le calotte – è quello che ci viene raccontato – faranno innalzare questa percentuale. E’ possibile, forse probabile. Peccato che ‘la campagna delle calotte’ sia iniziata tardi e sia stata condotta malissimo. Nessuno ci dice quale sarà la tariffa che, a parità di rifiuti, una famiglia dovrà pagare con il nuovo sistema. Di meno? Quanto di meno? L’assessore Ferri dice che si stanno facendo dei calcoli, delle simulazioni. Ma non era più rispettoso – sempre verso il cittadino utente – che queste simulazioni fossero fatte prima di introdurre le calotte? Non era più civile e democratico informare per tempo i cittadini sul come e sul quanto? A oggi non è dato sapere nemmeno a quanti “conferimenti in calotta” (leggi: sacchetti del pattume) ogni famiglia avrà diritto, senza sfondare il tetto e quindi incorrere in una sovrattassa.
Il dubbio fondato è che questa tardiva, raffazzonata, mal gestita “campagna delle calotte” serva ad Hera Spa per dimostrare che è in grado di aumentare la percentuale della raccolta differenziata e quindi di meritare la conferma della concessione da parte del Comune di Ferrara.
Sinceramente a me non pare meritarsela. A fine 2017, salvo proroghe, scade la concessione a Hera per il trattamento del ciclo dei rifiuti. Hera Spa è una grande azienda animata da uno spirito privatistico, che fa utili per i suoi azionisti pubblici e privati. Hera pratica tariffe alte, a Ferrara le più alte di tutti gli altri capoluoghi emiliani.
I profitti di Hera Spa – anche se sul suo bilancio sono scritti con un altro nome – gravano sui cittadini utenti. In più, come si è detto, la qualità del servizio Hera e i suoi risultati sono tutt’altro che buoni. Nel ciclo dei rifiuti, ma sia detto per inciso, anche per l’acqua: a Ferrara si registra il 38% di perdite sull’acqua immessa in rete.
Non so come la pensino i cittadini ferraresi, a me pare che sul bene comune per eccellenza, l’acqua, o su un servizio essenziale come il trattamento dei rifiuti, sarebbe equo pagare non un euro di più rispetto al costo puro del servizio e dei necessari investimenti. Nessun profitto per favore.

Per ri-pubblicizzare l’acqua – come imponeva un referendum stravinto ma tradito – occorre un processo di una certa complessità. Si potrebbe almeno cominciare a pensarci. Ma sul ciclo dei rifiuti il processo è più semplice. E qualche città ha già fatto la scelta di assumere direttamente la gestione del servizio, per tutelare i diritti (e le tasche) dei suoi cittadini.
Un vero atto di coraggio e di sano realismo del Comune di Ferrara sarebbe questo. Far togliere le calotte. Ammettere di aver sbagliato i tempi e i modi. Chiedere scusa ai ferraresi per un metodo calato dall’alto, senza una vera consultazione e partecipazione. Ci pensi il sindaco: valuti seriamente la disdetta della concessione a Hera Spa del ciclo dei rifiuti.
Non sarebbe un piegarsi alle solite speculazioni di una minoranza dedita al cecchinaggio e al populismo di bassa Lega, ma un atto di responsabilità. Un modo per rispondere in modo civile e democratico ai buoni ferraresi che, giocoforza, si dedicano oggi al turismo del pattume.

La Ferrara dei Templari

La Storia è beffarda, specialmente quando si cerca di cancellare dalle sue pagine interi capitoli scomodi o troppo pericolosi. La dantesca legge del contrappasso non vale soltanto per l’oltretomba, spesso chi è vittima di una damnatio memoriae diventa infatti inaspettatamente protagonista delle epoche successive. Tanto da cambiarle.
Proprio questo sembra essere stato il destino dell’ordine religioso e cavalleresco più famoso di sempre: i Templari. Il nome è certo leggendario e ce lo conferma un recente sondaggio, secondo cui si trova tra le cinque parole ritenute più affascinanti da ragazze e ragazzi di oggi. Al di là dei miti costruiti da romanzi e film d’avventura, tuttavia, la loro vicenda è per alcuni tratti ancora misteriosa, ma per altri decisamente definita e chiara. Vennero chiamati così perchè i primi nove cavalieri, a partire dal 1118, ebbero come propria residenza in Terrasanta un palazzo che sorgeva sulle antiche vestigia del Tempio di Salomone. Era l’indomani della prima crociata, il loro compito era proteggere i pellegrini e contrastare la presenza musulmana nei luoghi sacri per la cristianità.

Col passare del tempo divennero però molto potenti, basti pensare che diedero vita al primo sistema bancario moderno e fu proprio una motivazione economica la causa della loro fine, del loro sterminio. Una ricchezza che derivava dalle offerte dei penitenti, dai proventi per i servizi militari, dalle enormi estensioni di territorio donate da sovrani e papi. Addirittura Innocenzo III stabilì che non dovevano obbedienza ad alcun potere statale o ecclesiastico tranne che al papa; inoltre erano esonerati dal pagamento di qualsiasi somma. Ma non è finita qui: l’Ordine divenne anche il consulente, l’amministratore e il depositario dell’erario dei regni di Francia, Inghilterra e Aragona. E proprio la Francia, nella persona del suo re Filippo il Bello, aveva maturato un enorme debito nei suoi confronti. Nessuna voglia di estinguerlo. Un debito che costerà la vita ai Cavalieri del Tempio, costretti a confessare peccati mai commessi, provocando lo scioglimento definitivo dell’Ordine. La notte di venerdì 13 ottobre 1307 – da qui nasce la superstizione legata a questo giorno nefasto – vennero arrestati in massa: era l’inizio della fine.

La loro è stata dunque una presenza capillare in tutta Europa e, grazie a studi attenti e scrupolosi, anche a Ferrara è stato confermato ufficialmente ormai da anni il loro passaggio, nonostante la damnatio memoriae decretata da Giovanni XXII. Tra le testimonianze che possiamo trovare ancora oggi, una si trova sotto, o meglio sopra, gli occhi di tutti: è un bassorilievo che possiamo osservare sulla facciata della Cattedrale, sopra la volta che conduce in via degli Adelardi, raffigurante proprio un cavaliere templare. Un cavaliere che fu molto importante per la città, anzi, nel periodo in cui visse egli fu certamente il ferrarese più importante e influente: era Guglielmo III degli Adelardi, governatore di Ferrara, che aveva avuto modo di vedere i Cavalieri del Tempio proprio in Terrasanta e ne era rimasto talmente affascinato da prendere i voti, diventando così Cavaliere Professo. Un alto grado che fu rappresentato simbolicamente nello stemma di famiglia.
Questo per quanto riguarda la Cattedrale di oggi. Ma se tornassimo indietro di centinaia di anni, troveremmo un altro indizio, sempre riferibile a Guglielmo III, questa volta sul fianco meridionale della costruzione. L’ormai murata Porta dei pellegrini, utilizzata come varco di uscita per i pellegrini diretti a sud, e della quale non abbiamo più tracce, era un tempo decorata da sculture che fortunatamente sono giunte sino a noi, seppur in maniera frammentaria. Sono le Formelle dei mesi, rappresentazioni allegoriche per ogni mese dell’anno. Ce ne interessa ora una in particolare: maggio, il mese in cui gli stenti dei contadini dovevano lasciare il posto ai divertimenti degli aristocratici, è personificato da un cavaliere, del tutto simile a quello della facciata, anch’egli vestito da templare.
Ma la vera sorpresa è un’altra. Nell’ex chiesa di San Giacomo, oggi sconsacrata, il fondatore dell’Ordine dei Templari, Hugues de Payns, starebbe riposando da quasi mille anni

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