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Giorno: 21 Settembre 2017

GECOFE al programma partecipato del Comune di Ferrara nell’ambito del Festival di Internazionale

Da Gruppo Economia Cittadini di Ferrara

“Il Gruppo Economia Cittadini di Ferrara (GECOFE), dal 29 settembre al 1 ottobre 2017, nell’ambito del Festival di Internazionale e all’interno del programma partecipato del Comune di Ferrara PROPONE un ciclo di incontri dal titolo “L’economia ci governa, ma chi governa l’economia?”. Gli eventi in programma sono i seguenti

Venerdì 29 settembre

Sala “Zamorani” I° piano

c/o Ascom via Baruffaldi 14/18 Ferrara

ORE 17,30

“Non ci sono soldi”. Debito e moneta, a vantaggio di chi?

Se ti sei chiesto che cos’è la moneta, il debito pubblico, la spesa a deficit di uno stato; se ti sei chiesto se la frase “Non ci sono soldi” abbia senso, in questo incontro osserveremo cos’è la moneta e il debito pubblico e ci accorgeremo che la realtà è diversa dalla narrazione.

Interviene: Marco Cattaneo, GECOFE

Sabato 30 settembre

Sala Zamorani I° piano

c/o Ascom via Baruffaldi 14/18 Ferrara

ORE 16,00

La Moneta Complementare. Una soluzione per i ferraresi.

Alcuni cittadini ferraresi stanno sperimentando un sistema di credito e di moneta locale complementare. Persone che hanno bisogno e persone disponibili a lavorare per soddisfarlo non si possono incontrare perché “non ci sono i soldi”. Assurdo: noi ci stiamo organizzando. Cerchiamo persone che accettino le difficoltà e la bellezza dell’inizio di una sfida.

Relatori: Paolo Tintori Rete di Mutuo Credito, GECOFE

Domenica 01 ottobre

Sala dell’Arengo

Piazza del Municipio, 2 Ferrara

ORE 11,00

Moneta e debito pubblico. Gli errori e gli orrori di governi e mercati finanziari

Dall’Australia il prof. Bill Mitchell e il giornalista Thomas Fazi ci accompagnano in un percorso alle basi della moneta e del debito, per scoprire gli errori che spesso sono gli orrori di governi e finanza.

Conversazioni con il prof. Bill Mitchell, Thomas Fazi e GECOFE

Domenica 01 ottobre

Sala Zamorani I° piano

c/o Ascom via Baruffaldi 14/18 Ferrara

ORE 15:00 – INGRESSO EURO 5 – E’ possibile prenotarsi a questo link: registrati

Proiezione di “Piigs the movie”

Realizzare un documentario che parli di questioni economiche e questioni astratte come deficit, debito, PIL è difficile, eppure gli autori del film sono riusciti a farlo. Il documentario, frutto di cinque anni di lavoro, è totalmente autofinanziato.

a seguire dopo la proiezione del film

ORE 16,30

L’economia ci governa ma chi governa l’economia?

incontro con il prof Bill Mitchell, Thomas Fazi e GECOFE

Si specifica che tutti gli eventi sono ad INGRESSO LIBERO (ad eccezione della proiezione del film “PIIGS”) fino ad esaurimento posti (Sala Zamorani 70 posti – Sala Arengo 65 posti).

Per informazioni:

– mail: gruppoeconomia.fe@gmail.com
– tel.: 388 30 49 133

– www.gecofe.it

LE SCHEDE:

Il Gruppo Economia Cittadini di Ferrara – GECOFE è una libera associazione di cittadini impegnati sul territorio ferrarese a studiare e approfondire i temi dell’economia.

WILLIAM“BILL” MITCHELL è Professore di Economia all’Università Charles Darwin, Direttore del Centro per la Piena Occupazione e l’Equità (CofFEE) di Newcastle, ed è stato visiting professor presso l’Università di Maastricht.

Figura fra i primi promotori della Modern Money Theory e co-autore di svariati articoli e volumi, tra cui “Full employment abandoned: shifting sands and policy failures” (2008), scritto a quattro mani con Joan Muysken, docente all’Università di Maastricht.

Ha pubblicato numerosi articoli in periodici e libri; inoltre è spesso relatore in conferenze del settore, tanto in Australia quanto all’estero grazie alla sua solida esperienza di ricerca in macroeconomia, studi sul mercato del lavoro, econometria, economie regionali e sviluppo economico.

Ha al suo attivo svariate collaborazioni ad esempio con il Governo australiano, i sindacati ed alcune organizzazioni internazionali, tra cui la Commissione Europea, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro e la Asian Development Bank.

THOMAS FAZI è un saggista, giornalista, traduttore (tra gli altri di George Soros, Christopher Hitchens e Robert Reich) e autore di documentari. Scrive di questioni europee per varie testate italiane e straniere. Collabora con la rete della società civile Sbilanciamoci!

MARCO CATTANEO si è laureato a pieni voti in economia aziendale (Bocconi 1985). Tra il 1985 e il 1994, ha ricoperto cariche nell’area pianificazione, controllo, finanza aziendale e finanza straordinaria presso il Gruppo Montedison. Dal 1995 gestisce fondi e rappresenta primari investitori internazionali in operazioni di private equity. Nella sua qualità di amministratore delegato di LBO Italia (1995-2007) e di presidente di CPI Private Equity (dal 2008 in poi) ha finalizzato dodici operazioni di investimento in società imprenditoriali italiane di dimensione compresa tra i 10 e i 50 milioni di euro di fatturato, e ne ha supervisionato gestione e valorizzazione. Ha scritto insieme a Giovanni Zibordi il libro “La soluzione per l’euro – 200 miliardi per rimettere in moto l’economia italiana” dove spiega la sua idea dei Certificati di Credito Fiscali (CCF).

La pera IGP dell’Emilia Romagna viaggerà da ottobre sulle frecce rosse tr

Da CSO Italy

(22 Settembre 2017)

Parte con le Frecce Rosse la campagna 2017 della Pera IGP dell’Emilia-Romagna. L’Abate Fetel e la William dell’Emilia Romagna IGP saranno protagoniste di raffinati menù di viaggio e sorprendenti accostamenti gourmet curati da Carlo Cracco e realizzati da ITINERE, un marchio creato appositamente per la ristorazione a bordo delle Frecce di Trenitalia (Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca) per Elior Ristorazione.

Il progetto porterà, praticamente in tutta Italia le Pere IGP dell’Emilia Romagna in degustazione e in comunicazione. Le Pere IGP saranno in evidenza, oltre che nei menù, anche all’interno delle carrozze e nel sito di ITINERE.

Saranno descritte, raccontate e presentate in un viaggio reale nel nostro paese raggiungendo a fine campagna milioni di viaggiatori.

“Ad avvio campagna – dichiara Piergiorgio Lenzarini – Presidente del Consorzio della Pera IGP dell’Emilia Romagna – partiamo con una promozione finora mai realizzata, che porterà una grande visibilità al prodotto e soprattutto al legame con il territorio. Il valore di questo legame – continua Lenzarini – non è mai abbastanza comunicato, è la forza del Made in Italy e ci consente di dare una forte caratterizzazione al frutto”.

L’attività 2017 per il Consorzio Pera IGP dell’Emilia Romagna parte con le Freccerosse, prosegue con Futurpera e con una serie di azioni promozionali sempre dedicate all’attitudine gourmet del frutto che più di ogni altro si presta all’uso in cucina, soprattutto, ma non solo, in accompagnamento con i formaggi.

Riconoscersi e relazionarsi nella differenza – Il Corpo non mente

Da ufficio stampa

Vi segnaliamo che Ferrara è stata coinvolta in un percorso regionale dedicato al tema della violenza sulle donne, promosso dall’Uisp Emilia Romagna e finanziato attraverso la Legge quadro per la Parità e contro la Violenza di Genere.
“Riconoscersi e relazionarsi nella differenza – Il Corpo non mente” è un progetto finanziato dalla Regione Emilia-Romagna che si propone come percorso sulla consapevolezza di sé, fornendo alcune basi tecniche di difesa. Desidera inoltre promuovere e valorizzare l’esperienza della rete di associazioni e istituzioni che operano per contrastare la violenza di genere. Il percorso si svolgerà tutti i mercoledì dal 18 ottobre al 13 dicembre 2017 dalle ore 19.30 alle ore 21.00, suddivisi in 3 momenti teorici e 5 pratici: gli incontri teorici si realizzeranno presso la sede Uisp di Ferrara, mentre quelli pratici si svolgeranno presso la sala bianca del Teatro Off di Ferrara.
Come viene descritto nel progetto, la crescita di diverse forme di violenza tocca le fasce più deboli della società che spesso non hanno visibilità e difese. Consapevoli che i corsi di autodifesa rischino di alimentare l’illusione di sconfiggere l’aggressore con poche mosse, gli organizzatori intendono promuovere la consapevolezza di sé e del proprio corpo, dei propri diritti, della propria città e delle reti presenti sul territorio. Il corso proposto unisce diverse realtà associative, partendo dalle istituzioni e dalle reti che si occupano di dialogo, confronto e comunicazione verbale e non, in particolare per le donne, oltre a un servizio che si occupa degli uomini maltrattanti.

Iscrizioni persso gli Uffici Uisp nei seguenti giorni e orari:
lun/mart/mer/ven/sab dalle 09:00 alle 12:30
mercoledì pomeriggio dalle 15:30 alle 19:00; oppure online sul sito www.uisp.it/ferrara

Bargi (ln): “Catalogna, la regione Emilia Romagna condanni la repressione di Madrid”

Da Lega nord

Risoluzione dei consiglieri del Carroccio: “E’ una questione di democrazia. E di coerenza”

“E’ una questione di coerenza”. Così Stefano Bargi, consigliere della Lega Nord, sprona la Regione a prendere una posizione in favore del processo di autodeterminazione della Catalogna. Un cammino, peraltro già riconosciuto anche dalla Commissione europea, che nelle ultime ore viene clamorosamente ostacolato dal governo centrale spagnolo, con tanto di arresti e perquisizioni.

“La Regione Emilia Romagna ha dato il via all’iter per la richiesta di maggiori forme e strumenti di autonomia – sottolinea Bargi a nome di tutto il gruppo consiliare del Carroccio, che a riguardo ha depositato una risoluzione – , non può dimostrarsi immobile o ancor peggio ‘pilatesca’ di fronte a quanto sta succedendo a Barcellona. Che di fatto è un vergognoso sopruso ai danni di un popolo, quello catalano, deciso a esprimersi attraverso un referendum”. Per il Carroccio è dunque una questione di democrazia, ancor prima che di autonomia: “Si fa un gran parlare di rispetto per le decisioni popolari – evidenzia Bargi – , di necessità di recuperare, anche attraverso questa forma di rispetto, credibilità da parte della classe politica. Ecco, in Spagna sta succedendo esattamente l’opposto: il processo democratico è a rischio soppressione”.

Una posizione forte, di vicinanza e solidarietà al popolo catalano, attraverso la condanna della repressione messa in atto da Madrid. E’ quanto chiede la Lega Nord. Anche perchè, “come Emilia Romagna abbiamo una partnership con la Catalogna – ricorda Bargi – sia a livello commerciale che di ricerca. Vi sono dunque opportunità, che potrebbero aumentare in caso di Catalogna autonoma: un’entità statale che la nostra Regione dovrebbe immediatamente riconoscere, una volta dichiaratasi indipendente con il referendum. Ma prima di tutto – chiudono i leghisti – questo referendum s’ha da fare. E non reprimere”.

Sagra del Radicchio di Bosco Mesola – apertura 22 settembre

Da Made eventi

La XV Sagra del Radicchio di Bosco Mesola apre al pubblico il 22 settembre
Sabato 23 alle 17 l’inaugurazione ufficiale con il Palio di Serravalle e la Fanfara Orobica
BOSCO MESOLA (FE). Dopo il successo della serata di mercoledì 20 settembre, quando i 300 ragazzi del Forum Mondiale dei Giovani MAB UNESCO hanno potuto gustare in anteprima i deliziosi piatti a base di radicchio, venerdì 22 settembre apre la XV Sagra del Radicchio di Bosco Mesola. Coperto e riscaldato, lo stand gastronomico di circa 600mq sarà interamente dedicato al radicchio, e si potranno gustare inediti abbinamenti anche con il pesce o con qualche piccolo tocco di montagna. Grande attenzione anche alla carta dei vini, con le migliori cantine del Triveneto che proporranno i loro migliori prodotti.
Organizzata per il secondo anno consecutivo dall’Associazione Turistica Pro Loco Bosco con il patrocinio del Comune di Mesola e la collaborazione di C.A.S.A. Mesola la manifestazione, che nel 2016 ha visto la presenza di oltre 5000 persone, avrà la sua cerimonia inaugurale vera e propria sabato 23 settembre alle ore 17 con la sfilata e l’esibizione in Piazza Vittorio Veneto del Palio di Serravalle ed il concerto della Fanfara Orobica presso l’area spettacoli.
Già da sabato inizieranno anche le visite guidate nel territorio, uno dei punti di forza di questa sagra che ha come obiettivo non solo la promozione della gastronomia locale ma anche del territorio, inserito nella meravigliosa cornice della Riserva di Biosfera Delta del Po. La prima escursione sarà “Boscone al chiaro di luna” con partenza alle 20.30, una suggestiva passeggiata notturna nel Bosco della Mesola a cura del Corpo Forestale dello Stato (prenotazione obbligatoria al 391/7418404)
Sempre sabato ci sarà spazio anche ai festeggiamenti del 10° anniversario del gemellaggio Mesola e Nérac, con il concerto del Conservatorio di Adria e la straordinaria partecipazione della corale di Nérac alle ore 21 presso il teatro comunale “Il Nuovo” di Bosco Mesola. Nell’area spettacoli della Sagra, in contemporanea, ci si potrà scatenare con la Kriss Groove Band e il suo tributo alla musica degli anni ‘70/’80.
Domenica 24 spazio al rombo dei motori con la tradizionale “Motobenedizione del Radicchio”, realizzata in collaborazione con Gli Amici della Moto di Bosco, alle escursioni naturalistiche, all’estrazione della Tombola che mette in palio complessivamente 10˙000 euro e, alle ore 21 presso il teatro comunale “Il Nuovo”, al concerto del Gruppo Mandolinistico Codigorese con la partecipazione della Corale di Nérac.
Un primo week end ricchissimo che è solo l’inizio di una delle sagre storicamente più importanti del territorio, che quest’anno si concluderà lunedì 2 ottobre. Per informazioni sul programma completo, www.sagradelradicchio.it o su facebook la pagina “Associazione Turistica Pro Loco Bosco”.

Ceta: in Emilia Romagna riconosciuti solo 12 prodotti dop e igp su 44

Da Ufficio stampa

CETA: COLDIRETTI, REGALO A LOBBY CONTRO IL MADE IN ITALY

EMILIA ROMAGNA: RICONOSCIUTI SOLO 12 PRODOTTI DOP E IGP SU 44

L’accordo CETA è un regalo alle grandi lobby industriali dell’alimentare che penalizzerà l’agricoltura dell’Emilia Romagna e il made in Italy in generale. Lo afferma Coldiretti Emilia Romagna in occasione dell’entrata in vigore provvisoria che prende il via da oggi dell’accordo economico e commerciale globale (Ceta) tra l’Ue e il Canada. L’accordo – sostiene Coldiretti Emilia Romagna – avrà riflessi pesanti in tema di trasparenza e ricadute sanitarie e ambientali che metteranno sotto scacco nella nostra regione produzioni di eccellenza e importanti colture estensive come i cereali. Per la prima volta nella storia – denuncia Coldiretti regionale – l’Unione Europea legittima in un trattato internazionale la pirateria alimentare a danno dei prodotti made in Italy più prestigiosi, accordando esplicitamente il via libera alle imitazioni che sfruttano i nomi delle tipicità nazionali, come il prosciutto di Parma e il Parmigiano Reggiano che si vedrà affiancato sui mercati dalla produzione canadese di “Parmesan”.

La svendita dei marchi storici del made in Italy agroalimentare non è solo un danno sul mercato canadese ma – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – è soprattutto un pericoloso precedente nei negoziati con altri Paesi anche emergenti che sono autorizzati cosi a chiedere le stesse concessioni.

Secondo Coldiretti regionale dei 44 prodotti a denominazione di origine dell’Emilia Romagna, solo 12 vengono riconosciuti dal Ceta, mentre gli altri 32 non avranno nessuna tutela. Inoltre i 30 mila produttori di grano dell’Emilia Romagna – denuncia Coldiretti – non potranno dormire sonni tranquilli perché l’accordo uccide il grano duro italiano con il crollo dei prezzi favorito dall’azzeramento strutturale i dazi per l’importazione dal Canada dove peraltro viene fatto un uso intensivo di glifosate nella fase di pre-raccolta, vietato in Italia.

Coldiretti è impegnata a livello regionale e nazionale in una mobilitazione permanente contro la ratifica del trattato con l’iniziativa #stopCETA, che in Emilia Romagna si è concretizzata con interventi per interessare la Regione e le amministrazioni locali.

Sabato 23 a Porto Garibaldi Concerto di Luca di Luzio

Da ufficio stampa

Sabato 23 settembre alle ore 21 il chitarrista e compositore Luca di Luzio torna in concerto al Bagno Apollo 72 di Porto Garibaldi (Ferrara), per un nuovo live in collaborazione con l’Associazione Jazzlife.

Per questa occasione si esibirà con il suo Luca di Luzio Blue(s) Room Trio completato da Sam Gambarini (organo hammond) e Max Ferri (batteria) che trae ispirazione dal sound dei mitici organ trio anni ’60 corroborato da protagonisti quali Grant Green, Kenny Burrell, Jimmy Smith e Jack McDuff. Il repertorio alternerà brani della tradizione afroamericana a pezzi contemporanei sapientemente arrangiati dall’estro del band leader.
Per la serata il ristorante Cantinon Al Mare proporrà un menù alla carta con piatti di pesce e carne tradizionali e moderni: prenotazione consigliata ai numeri 0533314158 – 3478849749.

Luca di Luzio è un chitarrista dalla formazione eclettica e dallo stile versatile. Suona l’elettrica, l’acustica, la classica e spazia dagli standard alla bossa nova fino al funky, passando per il fusion ed il blues. Ha un talento creativo ed è impegnato in numerosi progetti musicali in cui collabora con molti artisti internazionali.Nel corso della sua formazione musicale da chitarrista ha frequentato seminari e masterclass con Pat Metheny, Mike Stern, Mick Goodrick, Jim Hall, Joe Diorio, John Abercrombie. Nell’ambito della sua carriera concertistica ha collaborato con numerosi artisti italiani e internazionali tra cui: Marco Tamburini, Max Ionata, Fabrizio Bosso, Paolo Fresu, Massimo Manzi, Javier Girotto, Teo Ciavarella, Giancarlo Schiaffini e si è esibito in numerosi festival ed eventi internazionali in Europa e negli USA.

INFO E CONTATTI
Sabato 23 settembre ore 21 – ingresso gratuito
Bagno Apollo 72, Porto Garibaldi – Ferrara
Info e prenotazioni: 0533314158 – 347.8849749

Ufficio Stampa Jazzlife: Fiorenza Gherardi De Candei
tel. +39.328.1743236 fiorenzagherardi@gmail.com

Niente ticket per 132 nuove malattie rare. Entra in vigore in Emilia-Romagna il nuovo elenco previsto dai Livelli essenziali di assistenza

Da Ufficio stampa

La Regione tra le prime in Italia a individuare i Centri ospedalieri per la diagnosi e la presa in carico dei pazienti. Venturi: “Siamo pronti per affrontare questa novità attesa da tante persone e dalle rispettive famiglie”

Ad oggi sono 22.023 gli emiliano-romagnoli affetti da malattia rara, censiti nel Registro regionale. Quasi un terzo delle certificazioni viene effettuato in età pediatrica

Bologna – Entra in vigore in Emilia-Romagna il nuovo elenco di 132 malattie rare – che si sommano alle precedenti 331 – per le quali si ha diritto all’esenzione dal pagamento del ticket, quindi a visite ed esami a totale carico del Servizio sanitario regionale. La Regione, tra le prime in Italia, ha infatti individuato, con una propria delibera di Giunta, i Centri ospedalieri per la diagnosi e la presa in carico delle nuove patologie inserite dal Governo nei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea). Si tratta, in gran parte, di strutture operative già impegnate nel trattamento di malattie rare e che hanno, quindi, l’organizzazione e le competenze necessarie per assistere i nuovi pazienti.

Tra le nuove malattie rare figurano, ad esempio, la fibrosi polmonare idiopatica o malattie autoinfiammatorie come la febbre mediterranea familiare, o ancora malattie genetiche rare come la sindrome di Lowe.

“Siamo pronti ad affrontare questa novità, attesa da tante persone e dalle rispettive famiglie- osserva l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. In Emilia-Romagna, infatti, è attiva una rete di Centri e professionisti consolidata: già sin d’ora, dunque, siamo in grado di prendere in carico i nuovi pazienti e di seguirli in tutto il percorso di assistenza. Questo è un aspetto importante, perché chi ha una malattia rara spesso si misura con la difficoltà nel vederla riconosciuta, diagnosticata, trattata”. La Regione Emilia-Romagna prevede inoltre la possibilità dell’erogazione gratuita di farmaci e prodotti dietetici esclusi dai Livelli essenziali di assistenza, dopo l’autorizzazione – sulla base delle evidenze scientifiche – del Gruppo tecnico per le malattie rare.

Malattie rare: cosa sono
Sono definite “malattie rare” quelle patologie che interessano meno di una persona ogni duemila. Le nuove 132 malattie e gruppi di malattie inserite nei Lea sono state individuate dopo un confronto tra le Regioni e il ministero della Salute sulla base dei dati epidemiologici e dei più recenti studi scientifici che hanno permesso di determinare la frequenza dei casi per ogni patologia e di valutare quelle a maggiore complessità assistenziale. Nel nuovo elenco sono state inserite molte malattie polmonari e malformazioni congenite.

Le persone affette in Emilia-Romagna, la rete regionale di assistenza
Ad oggi sono 22.023 gli emiliano-romagnoli con malattia rara censiti nel Registro regionale. Dal rapporto annuale, in cui sono elaborati i dati del Registro, emerge che quasi un terzo (il 27,8%) delle certificazioni di malattia rara viene effettuato in età pediatrica (da 0 a 14 anni). Quattro gruppi di patologie rare (sangue, sistema nervoso centrale, apparato visivo e malformazioni congenite) rappresentano quasi la metà del totale delle diagnosi (il 48,5%).

Le malattie rare più diagnosticate sono il cheratocono (malattia degenerativa della cornea), le connettiviti indifferenziate (malattie che colpiscono i tessuti connettivi), la pubertà precoce idiopatica (condizione caratterizzata da precoce comparsa e maturazione dei caratteri sessuali primari e secondari), il lichen sclerosus et atrophicus (una patologia cronica della pelle), la sclerosi laterale amiotrofica (malattia neurodegenerativa).

In Emilia-Romagna la spesa per i pazienti con malattia rara ammonta a poco più di 36 milioni di euro (dato 2016). La Regione ha istituito diverse reti specifiche dedicate a singole patologie o a gruppi di patologie: malattie rare scheletriche, neurofibromatosi, sindrome di Marfan, glicogenosi, anemie emolitiche ereditarie, malattie emorragiche congenite, fibrosi cistica, malattie rare pediatriche, malattie metaboliche ereditarie.

Cosa fare per ottenere l’esenzione dal ticket
Per avere l’esenzione, bisogna rivolgersi ai Centri di riferimento per le nuove patologie e avviare il percorso di presa in carico: questo significa prenotare la prima visita e ricevere poi il certificato di diagnosi che dà diritto all’esenzione.

Quali sono le malattie, dove sono i Centri
Per conoscere quali sono le nuove patologie inserite nell’elenco e sapere dove sono i Centri di riferimento, occorre consultare l’area dedicata alle malattie rare del sito web del Servizio sanitario regionale ER Salute (http://salute.regione.emilia-romagna.it/assistenza-ospedaliera/malattie-rare). Qui è disponibile l’elenco dei Centri di riferimento delle diverse patologie e a breve, non appena saranno completate le procedure tecniche, sarà aggiornato anche il motore di ricerca delle malattie rare: uno strumento che, da dieci anni, viene utilizzato dai pazienti e dai medici di famiglia per orientarsi tra i servizi di diagnosi e cura offerti. Per ogni Centro è indicato l’indirizzo e l’elenco delle malattie trattate. È inoltre possibile chiedere informazioni inviando una email all’indirizzo malattierare@regione.emilia-romagna.it.

Interpellanza Peruffo (FI) – Richiesta chiarimenti sul recesso dal contratto di Olicar

Da Forza italia

Forza Italia Gruppo Consiliare Ferrara, 21.09.2017

Ill.mo Sig. Sindaco del Comune di Ferrara

La sottoscritta Consigliere Comunale Paola Peruffo INTERPELLA il Sig. Sindaco e per esso l’Assessore delegato:
PREMESSO

che a marzo del 2016 il Comune di Ferrara ha deciso di rinnovare il contratto per i servizi di energia e manutenzione impianti con la ditta Olicar Gestione srl per ulteriori tre anni (il contratto sarebbe scaduto a novembre del 2016);

CONSIDERATO
che nel corso dello stesso mese di marzo 2016 era già acclamata la difficile situazione finanziaria della ditta Olicar Gestione srl, situazione che aveva portato, nel dicembre 2013, alla definizione di un accordo di ristrutturazione del debito con gli istituti bancari e alla ricapitalizzazione da parte del gruppo finanziario BlueGem;
che i sindacati Fiom Cgil e Uilm Uil di Ferrara, il 18 marzo 2016, avevano indetto uno sciopero e un conseguente presidio davanti alla Prefettura di Ferrara, per le preoccupazioni attinenti al piano industriale e al piano di ristrutturazione dell’azienda Olicar Gestione srl che all’epoca non aveva determinato il risanamento della società, presentando gravi difficoltà di liquidità tanto con i fornitori quanto con i dipendenti;

TENUTO CONTO

che, a seguito delle successive problematiche sulla manutenzione degli impianti attinenti al Comune di Ferrara, si è arrivati solamente a settembre 2017, dopo diversi mancati interventi da parte della Olicar Gestione srl, alla risoluzione del contratto con la suddetta ditta e alla formulazione di un contratto con un nuovo fornitore Antas srl, tramite adesione alla convenzione Consip “SIE3”;

che nel frattempo si sono registrati diversi disservizi all’interno degli uffici comunali, con risvolti negativi sia per i dipendenti che per gli utenti dei servizi erogati al pubblico, oltre ai danni subiti da alcune aziende locali subappaltanti dei servizi di manutenzione per conto di Olistar Gestione srl;

TUTTO CIÒ PREMESSO

La sottoscritta Consigliere Comunale INTERPELLA il sig. Sindaco per sapere:

se la Giunta era a conoscenza delle gravi problematiche finanziarie di Olicar Gestione srl prima del rinnovo triennale del contratto, nel marzo 2016;

Quando e per quali circostanze si sono verificati i cinque mancati interventi che hanno portato al recesso dal contratto di fornitura di servizi con Olicar Gestione srl e al successivo affidamento alla ditta Antas srl

Quali procedure sono state adottate per valutare la proposta di Antas srl come nuovo fornitore di servizi energetici e di manutenzione degli impianti;

Con Osservanza

Si richiede risposta scritta
La Consigliere Comunale FI
Dott.ssa Paola Peruffo

Flashmob, libri e letture al Settembre Copparese

Da Comune di Copparo

Le iniziative della Biblioteca Comunale al Settembre Copparese iniziano Sabato 23 settembre, presso la Galleria Civica Alda Costa (Via Roma 36):

Alle ore 18.30 in collaborazione con Pro Loco di Copparo, verrà presentato il libro di Sara Ossi, “In un’altra vita” (Alcheringa edizioni). L’Autrice, copparese di nascita e ferrarese d’adozione, è al suo primo romanzo e sarà intervistata da Nicola Cavallini.

Alle ore 21.30 Flashmob #Ioleggoperte. Troviamoci per leggere 1 minuto del nostro libro preferito e cogliamo l’occasione per scambiarci i libri, che desideriamo arrivino ad altri nuovi lettori.

Al termine: presentazione del progetto “La nuova biblioteca di Copparo” e brindisi finale.

Biblioteca aperta. In occasione della Fiera di Settembre, con aperture straordinarie di venerdì 22 settembre dalle ore 18.30 alle 22.30. Sabato 23 settembre dalle ore 20.30 alle 22.30. Lunedì 25 settembre dalle ore 14.30 alle 18.30 e dalle ore 20.30 alle 22.30.

Vino&Musica al Settembre Copparese

Da Comune di Copparo

Sabato 23 Settembre in occasione del Settembre Copparese lungo la Via XX Settembre ci sarà la seconda tappa di “Vino&Musica”. Dopo il successo di Ferrara arriva a Copparo l’evento di degustazione di vini e prodotti tipici del territorio, contornata da concerti live di artisti locali.

La partecipazione alla degustazione prevede un ticket di 7€ (5€ se l’iscrizione viene fatta online compilando il form sul sito http://www.feshioncoupon.it/v&m-copparo.)

La degustazione comprende – 3 Calici di vino a scelta tra 8 cantine; – 1 degustazione di salumi nostrani; – 1 tartina con crema di tartufo; – 1 porzione di chips di zucca con schiacciata.

Per info e dettagli eventi@feshioneventi.it

nella foto l’iniziativa svolta a Ferrara lo scorso fine settimana

Presentazione del libro di Luciano Boccaccini “Il mio paese sta bruciando” – sab 30 settembre 2017, Museo RR di Ferrara

Da Ufficio stampa

Museo del Risorgimento e della Resistenza SABATO 30 SETTEMBRE 2017 – ORE 11,00 Corso Ercole I d’Este n. 19 – Ferrara nella sala mostre
Presentazione del libro di LUCIANO BOCCACCINI “IL MIO PAESE STA BRUCIANDO” Edizioni Il Fiorino – Modena – Marzo 2017
Presentazione dello scrittore ed introduzione da parte della Dott.ssa ANTONELLA GUARNIERI, Responsabile del Museo.
E’ la storia vera di un eccidio dimenticato, perpetrato dai fascisti il 12 luglio 1942, ai danni della popolazione di un piccolo paese della Croazia, a pochi chilometri da Fiume-Rijeka. Una storia toccante e raccapricciante che non si può dimenticare per la crudezza e le gravi conseguenze che ha prodotto.

Fabbri (ln): «Il pd scopre in ritardo i piccoli azionisti azzerati, anzi scomparsi dalle carte della nuova banca. Subito un fondo per sostenere le loro spese legali»

Da Lega nord

FERRARA, 21-09-’17.

«L’intempestività del Partito Democratico è sorprendente, soprattutto leggendo le dichiarazioni dell’assessore regionale, Patrizio Bianchi, e le posizioni di Paolo Calvano e Marcella Zappaterra. Per primi ci siamo battuti per un risarcimento delle migliaia di danneggiati Carife e, se proprio il Pd vuole fare qualcosa di concreto, appoggi in Regione la nostra proposta per istituire subito un fondo, a sostegno delle spese legali degli azionisti, che intendono costituirsi parte civile nel processo Carife». Il capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri, dice basta alle ambiguità e alle dichiarazioni di “maniera” dei “Dem”. Soprattutto perché il tempo per muoversi non è mancato: «La nostra battaglia per tutelare tutti i risparmiatori danneggiati dallo scellerato “salvataggio” di Carife è sotto la luce del sole. Per mesi ci hanno detto che non era possibile risarcirli, che il Governo aveva agito bene. Adesso, incredibilmente, tutto il Pd si interessa degli azionisti che ha “azzerato” con le proprie azioni di governo. Addirittura – sottolinea Fabbri – l’assessore Bianchi annuncia che riferirà cosa sta succedendo al presidente della Regione, Stefano Bonaccini…». Cose incredibili, secondo il Carroccio. In particolare per chi, come Alan Fabbri, da quasi due anni gira la provincia per incontrare cittadini, descrivere gli sviluppi della vertenza. Ma ora che è iniziato il processo per il “crac” della vecchia Cassa di Risparmio di Ferrara, evidentemente la “luce dei riflettori” invita a mettersi in mostra. Alan Fabbri, a questo punto, rilancia. «Ci sono quasi 30mila persone ancora escluse da ogni forma di risarcimento e “cancellate” (dall’estratto conto titoli sono state cancellate le vecchie azioni della banca). Milleduecento di questi piccoli azionisti hanno deciso di costituirsi parte civile nel processo. E’ già stata depositata una mia interrogazione in Assemblea legislativa – ricorda il capogruppo Ln – per istituire un fondo a sostegno delle spese legali degli azionisti azzerati, così come abbiamo fatto un anno fa per tutelare i piccoli obbligazionisti: il Pd perda ogni indugio e voti in aula la nostra proposta. Basta con i proclami e le frasi di circostanza! Dimostri con i fatti che è dalla parte dei cittadini e che, dopo anni in cui siamo stati snobbati, ammettano che avevamo ragione sul “Salva banche”. Un provvedimento che ha distrutto il tessuto economico della provincia e la fiducia dei cittadini nel risparmio».

Presentazione libro di Dario Franceschini: “Disadorna e altre storie” a libreria Ibs

Da Ibs Libraccio

Sabato 23 settembre alle 21.00 Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Dialogano con l’autore Daria Bignardi e Diego Marani Con letture di Alberto Rossatti
copertina Franceschini

Sono atmosfere rarefatte e surreali a fare da sfondo ai racconti di Disadorna. Seguendo quel tocco lieve e ironico che contraddistingue il realismo magico tutto padano di Dario Franceschini, incontriamo uomini storditi di fronte alla vastità del mare, ci perdiamo nella nebbia che avvolge la pianura, scoviamo ricordi e amori lontani, vediamo le storie con gli occhi dei protagonisti. Forse, ci dice l’autore, è proprio nelle cose più semplici della vita che si nasconde la felicità.

Dario Franceschini ha pubblicato nel 2006 il suo primo romanzo Nelle vene quell’acqua d’argento, con il quale ha vinto in Francia il Premier Roman di Chambery e, in Italia, il Premio Opera Prima Città di Penne e il Premio Bacchelli. Ha poi pubblicato La follia improvvisa di Ignazio Rando, da cui è stato tratto un omonimo spettacolo teatrale, Daccapo e Mestieri immateriali di Sebastiano Delgado. I suoi romanzi sono tradotti in Francia per Gallimard. Dal 2014 è Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo.

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Ex Carife. L’assessore Patrizio Bianchi: “Salvaguardare i piccoli azionisti e riconoscere il danno che questa vicenda ha procurato alla città di Ferrara”

Da Ufficio stampa

Oggi insieme al sindaco Tagliani ha incontrato i risparmiatori coinvolti nella vicenda della Cassa di Risparmio di Ferrara

Bologna – Salvaguardare i piccoli azionisti della ex Carife e riconoscere il danno che questa vicenda ha procurato alla città di Ferrara nel suo insieme. Questi gli obiettivi condivisi, questo pomeriggio a Ferrara, al termine dell’incontro tra l’assessore regionale Patrizio Bianchi e il sindaco Tiziano Tagliani con una delegazione del Comitato “Risparmiatori azzerati” ferraresi della Cassa di Risparmio di Ferrara.
“Abbiamo ascoltato attentamente i rappresentanti del Comitato degli azzerati di Carife- spiega l’assessore- e mi sono impegnato a riferire la situazione al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e a continuare a seguire la vicenda”. “Crediamo che si debba riconoscere un ruolo specifico ai risparmiatori della ex Carife, che essendo piccoli azionisti sono esclusi da qualsiasi ipotesi di risarcimento- ha aggiunto Patrizio Bianchi- e che si debba trovare una modalità che possa individuare i risparmi delle famiglie ferraresi, frutto dei sacrifici di tanti cittadini che vivono oggi nell’incertezza del proprio futuro”.
“Dobbiamo riconoscere il danno procurato a tutta la città- ha concluso l’assessore – e dobbiamo operare perché questi risparmiatori ricevano lo stesso trattamento garantito ai risparmiatori di altre città che hanno sofferto delle crisi bancarie”.
Al termine dell’incontro si è riconfermato l’impegno a mantenere un canale comunicativo e informativo costante con i rappresentanti del Comitato “Risparmiatori azzerati”. In merito alla vicenda, la Regione ha già stanziato 200 mila euro per le spese legali dei risparmiatori danneggiati.

Carife. Calvano, Vitellio e Zappaterra hanno incontrato gli azzerati: “Un incontro franco e pacato, molti punti di condivisione”

Da Ufficio stampa

“È stato un incontro franco e pacato” commentano così i consiglieri Paolo Calvano e Marcella Zappaterra e il segretario provinciale del Partito Democratico di Ferrara Luigi Vitellio l’incontro avvenuto nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 20 settembre, con un gruppo di rappresentanti degli ex azionisti Carife.

Gli esponenti PD di Ferrara hanno ascoltato le richieste contenute in un documento sottoposto a loro dagli azzerati e proseguono: “In particolare, condividiamo di agire a tutti i livelli, ciascuno entro la propria competenza, per esercitare una moral suasion nei confronti di Bper, che ha acquisito la good bank nata dalla risoluzione della vecchia Cassa di Risparmio, affinché mantenga un opportuno riguardo nei confronti dei piccoli azionisti della ex Carife. Sicuramente siamo favorevoli affinché il Governo metta in campo a Ferrara nuovi importanti investimenti e interventi dopo lo shock bancario così come proposto dalle istituzioni e dalle rappresentanze economiche locali al viceministro Morando a inizio luglio. Chiaramente, dalla vicenda di Carife e delle altre piccole banche territoriali risolte, ci auguriamo che le Camere riconoscano di dover agire sul piano legislativo per tutelare al meglio i piccoli risparmiatori degli istituti di credito”.

“Su un punto siamo stati molto chiari. In più occasioni, a noi così come alle istituzioni locali, è stato detto – da Bankitalia, dall’UE, dalla Consob e anche dal Governo – che certe cose rispetto alla vicenda Carife ‘non si potevano fare o non si sarebbero potute fare diversamente’. Che per Carife, prima e dopo il decreto di risoluzione, così come nella fase di definizione delle procedure di rimborso e poi arbitrato per gli obbligazionisti ‘non c’erano altre strade percorribili’. Poi il tempo, la tenacia e la volontà, hanno permesso di verificare e riconoscere che non tutte le proposte e le soluzioni ipotizzate per alleviare i danni socio-economici sul territorio, erano irrealizzabili. Non accetteremo più, dai vertici politico-economici che sono più in alto di noi, altri no senza prima averli messi in discussione pretendendo di trovare eventuali soluzioni alternative. In una vicenda che ha molti responsabili e contorni che procure e tribunali hanno iniziato a definire, chi non ha mai voluto speculare e si è trovato in una situazione di oggettivo disagio, avrà il nostro sostegno, entro le nostre facoltà” concludono Calvano, Vitellio e Zappaterra.

Giornate Europee del Patrimonio

Da Ufficio stampa

Un fine settimana dedicato alla scoperta della storia antica del territorio. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, che sabato 23 settembre e domenica 24 settembre renderanno omaggio ai luoghi della cultura, il Museo Delta Antico promuove due iniziative imperdibili. Sabato 23 settembre alle ore 17 avrà luogo la prima delle due speciali visite guidate gratuite, comprese nel biglietto d’ingresso, a cura delle operatrici del museo. Domenica 24 settembre alle ore 11 sarà la Direttrice del Museo Delta Antico, Dott.ssa Caterina Cornelio, a condurre i visitatori in una affascinante visita guidata gratuita, compresa nel biglietto d’ingresso.

L’inziativa, promossa nel 1991 dal Consiglio d’Europa per affermare la centralità della cultura, punta a risvegliare l’interesse per i beni culturali ad un pubblico sempre più ampio. Le speciali visite guidate organizzate all’interno del Museo Delta Antico scaturiscono dalla collaborazione tra il Comune di Comacchio e CO.GE.TOUR.

Il biglietto di ingresso è pari a 6 euro, mentre quello ridotto è di 3 euro. Come evidenziato, le visite guidate sono comprese nel costo del biglietto d’ingresso. Per informazioni si suggerisce di contattare i seguenti recapiti del Museo Delta Antico: 0533-311316 info@museodeltaantico.com

I turisti stranieri, che intendono unirsi alle visite guidate, potranno avvalersi dei supporti multimediali disponibili in varie lingue.

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La newsletter del 20 settembre 2017

Da ufficio stampa

CERIMONIA DI PREMIAZIONE – Venerdì 22 settembre alle 9.30 nella sala conferenze della Camera di Commercio di Ferrara

Patto per Ferrara: conferimento della ‘Cittadinanza sociale d’impresa’ a tre aziende del territorio

20-09-2017

Venerdì 22 settembre 2017 alle 9.30, nella sala conferenze della Camera di Commercio di Ferrara (largo Castello 10), si terrà la cerimonia di conferimento del premio “Cittadinanza sociale d’impresa” alle tre aziende che nel 2016 hanno assunto persone svantaggiate nell’ambito del progetto “Patto per Ferrara: dall’accoglienza all’autonomia“. Caratteristiche e modalità dell’iniziativa saranno illustrate nel corso dell’incontro. L’appuntamento rientra nel calendario della Settimana Estense.

Alla cerimonia interverranno gli assessori comunali alla Sanità/Servizi alla persona Chiara Sapigni, al Commercio/Fiere/Mercati Roberto Serra e al Lavoro/Attività produttive Caterina Ferri, il presidente e il segretario generale della Camera di Commercio di Ferrara Paolo Govoni e Mauro Giannattasio, la presidente di Asp-Centro servizi alla persona Angela Alvisi, i rappresentanti delle tre aziende premiate (La Bottega snc di Tintorri Elio e C., Residenza Caterina srl, Bricoman).

Giornalisti, fotografi e videoperatori sono invitati.

CENTRO DOCUMENTAZIONE MONDO AGRICOLO FERRARESE – Domenica 24 settembre alle 16 a San Bartolomeo in Bosco

Ritornano gli appuntamenti del MAF tra storia, arte, lavoro e tradizioni

20-09-2017

Domenica 24 settembre alle 16 al MAF – Centro di Documentazione  del Mondo Agricolo Ferrarese di San Bartolomeo in Bosco (via Imperiale, 263), riprenderanno dopo la pausa estiva gli ormai tradizionali incontri culturali della domenica. L’edizione autunnale si aprirà con l’inaugurazione della mostra di incisioni, di Alberta Grilanda, “VOCI. Dal lavoro e dalle cose”. La nota, eclettica Artista ferrarese proporrà sue opere che bene si conciliano con le tematiche affrontate dalla struttura museale. L’esperienza espositiva sarà illustrata da Corrado Pocaterra, che dialogherà con l’Artista. “VOCI. Dal lavoro e dalle cose” sarà visitabile fino al prossimo 11 ottobre.

Si passerà, quindi, alla presentazione dell’ultimo numero della rivista “Quaderni Poggesi”, dedicata alla storia, alle tradizioni, all’arte e all’ambiente della cittadina di Poggio Renatico. Gian Paolo Borghi ne parlerà con Pino Malaguti, ricercatore di storia e Presidente dell’Associazione Storico-Culturale Poggese, promotrice dell’interessante periodico.
Farà seguito il primo appuntamento su “Favole e fòle fra tradizione, arte e letteratura”, a cura di Corrado Pocaterra. Dopo l’introduzione di Gian Paolo Borghi, il ricercatore terrà una relazione su “Nino Zagni e ‘Zanin dill fòl’: favole dipinte”, alla quale faranno seguito interventi poetici e narrativi di Josè Peverati e Cesare Manservigi.
Il classico buffet alla ferrarese concluderà l’iniziativa, patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna e promossa dal Comune di Ferrara, dal MAF , dall’Associazione omonima e dal Cenacolo di Cultura Dialettale “Al Tréb dal Tridèl” di Ferrara.
L’incontro è inserito nel Calendario Ufficiale delle manifestazioni promosse per le Giornate Europee del Patrimonio 2017.

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

 

MAF-Centro di Documentazione  del Mondo Agricolo Ferrarese – Via Imperiale, 263 44124 – San Bartolomeo in Bosco (Fe) Tel. 0532 725294 e-mail: info@mondoagricoloferrarese.it

2.a COMMISSIONE CONSILIARE – Convocata per giovedì 21 settembre alle 15.30 in sala Zanotti

Esame agevolazioni dei musei e informativa su consuntivo 2016 di Ferrara Arte, Ferrara Musica e Fondazione Teatro

20-09-2017

La 2.a Commissione consiliare – presieduta dalla consigliera Soriani – si riunirà giovedì 21 settembre alle 15.30 nella sala Zanotti della residenza municipale per un esame della delibera di “Approvazione di esenzioni e agevolazioni per la fruizione dei servizi museali da parte dell’utenza nell’anno 2018”. Verrà poi fatta una informativa in merito al “Bilancio Consuntivo 2016 di Ferrara Arte, Ferrara Musica e Fondazione Teatro Comunale”. A relazionare sarà l’assessore alla Cultura e Turismo Massimo Maisto.

VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore dal 21 al 25 settembre 2017

Modifiche alla circolazione per la manifestazione “L’Europa a Ferrara”

20-09-2017

Per consentire lo svolgimento della manifestazione “L’Europa a Ferrara”, dalle 15 del 21 settembre 2017 alle 2 del 25 settembre 2017, in viale Alfonso I d’Este, nel tratto da via Cisterna del Follo all’intersezione con Porta Romana – via San Maurelio, sarà in vigore il divieto di circolazione per tutti i veicoli (ammessi residenti ed autorizzati fino all’intersezione con via Coperta per chi proviene da p.le Medaglie d’Oro, ed i veicoli al seguito degli operatori ambulanti autorizzati) oltre al divieto di fermata su entrambi i lati (comprese le aree di parcheggio).

Nello stesso periodo sarà vietata la circolazione per tutti i veicoli (ammessi i residenti) anche in via Carlo Mayr, nel tratto da via Formignana a viale Alfonso I d’Este.

Dall’una alle 6 del mattino seguente è ammesso il transito in viale Alfonso I d’Este ai residenti al solo scopo di ricovero veicoli in area privata

Saranno previste deviazioni delle linee degli autobus urbani e ed extraurbani.

ASSESSORATO ALLO SPORT – Nuovo incontro giovedì 21 settembre alle 17 nella sala dell’Arengo del Municipio di Ferrara

Le problematiche del mondo sportivo locale al centro dei lavori della “Consulta Comunale dello Sport”

20-09-2017

Impiantistica sportiva, defibrillatori, manifestazioni sportive, sostegno a progetti di sviluppo della pratica sportiva, promozione di corretti stili di vita, lotta al doping, sport e cultura. Saranno queste le tematiche al centro dei lavori della Consulta Comunale dello Sport, convocata giovedì 21 settembre alle 17 nella sala dell’Arengo del Municipio di Ferrara. La Consulta si propone di essere una sorta di ‘stati generali dello sport ferrarese’, dove le realtà istituzionali sono chiamate insieme ai portatori di interesse ad affrontare le problematiche del mondo sportivo locale e tracciare un percorso di sviluppo del movimento sportivo della città.

Promossa e coordinata dall’assessore allo Sport del Comune di Ferrara Simone Merli, affiancato dal responsabile dell’Unità organizzativa comunale Sport/Tempo Libero Fausto Molinari e dell’esperto Riccardo Cervellati​, l’organismo vede la presenza di un rappresentante di Università di Ferrara, AUSL Ferrara Igiene e Sanità, Ufficio Scolastico Regionale Ambito Territoriale, Medicina dello Sport, CONI Point (delegata), Comitato Paralimpico Italiano (delegato) e di due rappresentanti Enti di promozione Sportiva (CSI e UISP).

Nell’occasione in programma giovedì 21 settembre la seduta sarà aperta a tutti i presidenti/delegati provinciali delle Federazioni e degli Enti di Promozione del territorio.         .

ASSESSORATO LAVORI PUBBLICI/MOBILITA’ – Premiato l’impegno delle politiche a favore della mobilità ciclistica e delle iniziative bike-friendly

Il riconoscimento FIAB “ComuniCiclabili” a Ferrara, prima città a misura di bicicletta

20-09-2017

Ferrara ‘Città delle biciclette’ incassa il riconoscimento “ComuniCiclabili” piazzandosi prima nella classifica promossa da FIAB/Federazione Italiana Amici della Bicicletta che attesta il grado di ciclabilità di una località e del suo territorio. Avviata da quest’anno per incentivare i Comuni italiani ad adottare politiche a favore della mobilità ciclistica, premiare l’impegno di chi ha già messo in campo iniziative bike-friendly o valorizzare le località più accoglienti per chi si muove in bicicletta, l’iniziativa ha visto l’adesione di sessanta Comuni italiani, di cui quindici premiati. Fra questi appunto Ferrara, che unica ha ottenuto il massimo (5 punti) assegnato sulla base di diversi parametri, rappresentati da altrettanti “bike-smile” apposti sulla bandiera gialla consegnata alla città.

Dopo la premiazione ufficiale nei giorni scorsi al CosmoBike Show di Verona, il riconoscimento è stato illustrato in mattinata (mercoledì 20 settembre ) nella residenza municipale nel corso di una conferenza stampa. All’incontro con i giornalisti erano presenti l’assessore ai Lavori Pubblici/Mobilità Aldo Modonesi, l’amministratore Unico di AMI srl Giuseppe Ruzziconi, il presidente “Amici della Bicicletta FIAB Ferrara” Stefano Diegoli, il dirigente comunale Servizio Infrastrutture-Mobilità Enrico Pocaterra e la U.O. comunale Mobilità Monica Zanarini.

“Un risultato che come Amministrazione comunale davvero ci onora  – ha affermato l’assessore ai Lavori Pubblici/Mobilità Aldo Modonesi – e che è la conferma di un percorso messo in campo negli ultimi dieci anni, teso all’ampliamento della mobilità ciclabile, settore nel quale abbiamo voluto investire sia da punto di vista delle infrastrutture sia dei servizi, portando da 87 a 180 km la rete ciclabile della città. Un premio  che è poi stimolo a proseguire continuando a mettere in campo la stessa capacità progettuale che ci ha consentito finora di intercettare finanziamenti e opportunità.

Ringrazio nell’occasione – ha poi aggiunto – tutti coloro che si occupano di mobilità ciclabile e sostenibile in città, con i quali questi anni è nato un confronto e un dialogo continuo, fra cui Ami e Fiab di Ferrara. Anche insieme a loro nei prossimi giorni saremo attivi nella fase conclusiva della redazione del Pums, il nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile che sarà centrale a Ferrara nei prossimi dieci anni. Al proposito la città – ha ricordato l’assessore – si sta intanto dotando di nuovi tratti ciclabili, molti dei quali grazie anche a finanziamenti regionali o statali. Fra questi ricordiamo la nuova ciclabile che collegherà il vecchio al nuovo paese di Malborghetto (costo di 500mila euro dei quali 250mila del PNSS), la ciclabile di via Bologna che collegherà la città con via Sammartina e la ciclabile fra S. Martino e l’incrocio di via Frascona (un finanziamento regionale di 500mila euro). Inoltre – ha ricordato – siamo risultati tredicesimi su 110 Comuni nel bando del Ministero dell’Ambiente che finanzierà con un milione di euro il collegamento Ferrara – ospedale di Cona e altri interventi di mobilità sostenibile. Prosegue poi attivamente l’impegno dell’Amministrazione per dotare anche la zona centrale e la città di nuovi percorsi sostenibili: in via Bologna, via Pomposa, via Caldirolo e via Copparo, dove in particolare nei prossimi anni è previsto un percorso ciclabile, da realizzare in diversi lotti, per collegare la città a Boara.”

“Siamo stati gli unici a rientrare nei molti parametri richiesti da “ComuniCiclabili”. – ha ribadito il presidente di Fiab Ferrara Stefano Diegoli, ricordando anche che Ferrara ha ricevuto i complimenti della presidente del Fiab Nazionale. – Da questo traguardo parte anche per noi un nuovo impegno sia a proseguire la collaborazione con il Comune di Ferrara, sia a continuare a segnalare criticità e necessità di intervento con lo scopo principale di puntare alla massima riduzione delle auto in centro storico”.

“L’uso della bicicletta è una caratteristica fondamentale di Ferrara – ha ricordato Giuseppe Ruzziconi di AMI – e coinvolge il 28% della popolazione. La percentuale, importante, emerge da una ricerca di Ami del 2013 su 900 persone intervistate e conferma due dati: il primo che la diffusione dell’uso della bicicletta a Ferrara è migliorata rispetto al 2005 di due punti percentuali, il secondo che non siamo tanto lontani da Bolzano, che vanta un primato del 29%”.

 

Info dal sito comuniciclabili.it

 

FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, è la più grande associazione ciclo-ambientalista italiana, conta oltre 160 associazioni aderenti su tutto il territorio nazionale grazie all’impegno dei quasi 20.000 soci attivisti. Nella sua storia trentennale FIAB ha saputo elevare il tema della mobilità in bicicletta, per turismo e per la mobilità quotidiana, da argomento di nicchia a tema oggi centrale nel dibattito nazionale, ottenendo nel tempo anche successi concreti grazie alla propria azione presso le istituzioni nazionali e locali (leggi, trasporto bici sui treni, riconoscimento INAIL dell’infortunio in itinere anche per chi va al lavoro in bicicletta ecc.). Per saperne di più visita il sito FIAB.

SANITA’ – Venerdì 22 (ore 14-18) e sabato 23 settembre (ore 9-12.30) nella sala del Consiglio comunale in Municipio

Due giornate di convegno su “Mal di testa – La vita possibile”

20-09-2017

Venerdì 22 (ore 14-18) e sabato 23 settembre 2017 (ore 9-12.30) nella sala del Consiglio comunale della residenza municipale (piazza Municipio 2) si terrà la 5.a edizione delle giornate ferraresi del mal di testa, intitolata “Mal di testa – La vita possibile”. Il convegno è patrocinato dal Comune di Ferrara e dalla Regione Emilia-Romagna, organizzato e sostenuto dalla fondazione onlus Al.Ce. (Alleanza Cefalgici) e dal gruppo operativo della Fondazione Cirna (Centro Italiano di Ricerche Neurologiche Avanzate onlus).

COMUNICATO a cura degli organizzatori
Ritornano anche quest’anno le tanto attese “giornate ferraresi del mal di testa”, giunte alla quinta edizione, rappresentando un importante luogo di incontro e confronto tra medici e pazienti.
In occasione del convegno “mal di testa una vita possibile” verranno approfonditi diversi aspetti, correlati sostanzialmente alla gestione clinica e alla qualità di vita del paziente cefalalgico.
Partecipano all’evento i principali gruppi di studio in materia, impegnati anche a livello internazionale: il gruppo della Fondazione “Istituto Neurologico Nazionale C. Mondino”, I.R.C.C.S. di Pavia, esponenti dei Centri Cefalee dell’Università “La Sapienza” e di Grottaferrata di Roma, di Catanzaro, di Trebisacce (CS) e dell’Azienda AUSL di Ferrara.
In occasione del convegno verrà presentato il progetto “quando la cefalea va a scuola”, finalizzato alla promozione della salute in età scolare, mettendo a disposizione gli strumenti necessari per attuare comportamenti e abitudini di vita salutari e coinvolgendo direttamente sia gli alunni che le loro famiglie sul tema della cefalea.
L’importanza di tale progetto deriva dall’ampia prevalenza della cefalea nella popolazione pediatrica in età scolare (circa il 25% della popolazione pediatrica in età scolare soffre di cefalea) e dalle significative ripercussioni nel rendimento scolastico e sul comportamento sociale.
Il convegno, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Ferrara, è organizzato e sostenuto dalla Fondazione Onlus Al.Ce. (Alleanza Cefalgici), alleanza formata da pazienti e medici, nonché gruppo operativo della Fondazione Centro Italiano di Ricerche Neurologiche Avanzate Onlus (CIRNA), diretta dal Prof. F.M. Avato.

VIVI IL VERDE 2017 – Il 22, 23 e 24 settembre le iniziative ferraresi

Alla scoperta del lato verde di Ferrara, tra alberi monumentali e giardini ducali

20-09-2017

Tre giornate per riscoprire la ricchezza e la storia del patrimonio botanico di Ferrara, passeggiando sulle mura, osservando arboricoltori acrobati o discutendo di progetti per il futuro. Il programma delle iniziative ferraresi per la rassegna regionale ‘Vivi il Verde‘ ha in serbo una serie di  appuntamenti, a partecipazione gratuita, tra venerdì 22 e domenica 24 settembre per permettere a ferraresi e turisti di conoscere più da vicino alcuni dei più suggestivi angoli verdi della città.
Gli eventi sono promossi dall’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia Romagna e dal Comune di Ferrara (Assessorato ai Beni Monumentali), in collaborazione Garden Club Ferrara, Camera di Commercio di Ferrara, associazione Ilturco e Centro Idea, con il coordinamento dell’ufficio comunale Ricerche Storiche.
Tutti i dettagli delle iniziative sono stati illustrati stamani in conferenza stampa dall’assessore comunale ai Beni monumentali Aldo Modonesi assieme al responsabile dell’Ufficio Ricerche Storiche Francesco Scafuri, alla presidente del Garden Club di Ferrara Gianna Foschini Borghesani, al docente dell’Università di Ferrara Filippo Piccoli, all’esperto agronomo Giovanni Morelli  e a Licia Vignotto dell’associazione Ilturco.
“Anche quest’anno – ha sottolineato l’assessore Modonesi – abbiamo voluto aderire alla rassegna regionale con una serie di proposte di alta qualità, che si inseriscono in quel percorso che in questi anni ci ha visto farci carico della riscoperta e della conservazione dell’enorme e importante patrimonio verde della città. Un percorso che abbiamo condotto con il supporto di associazioni e singoli cittadini e professionisti, in primis il Garden club, l’associazione Ilturco e gli esperti Piccoli e Morelli, cui va il nostro ringraziamento”.
Con l’iniziativa di venerdì 22 alle 16 nel parco del Montagnone, Giovanni Morelli promette di farsi “da traduttore dei racconti del grande platano monumentale sui suoi rapporti con gli uomini” per poi lasciare spazio alle performance dei tree climbers. La passeggiata di sabato 23 alle 10 condurrà invece, anticipa Scafuri, alla “scoperta di un tratto di mura poco conosciuto ma molto interessante, che offrirà lo spunto per ripercorrere le vicende storiche legate ad Alfonso I d’Este, ai suoi amori e al suo contraddittorio rapporto con Michelangelo Buonarroti”.
L’appuntamento di domenica 24 dalle 14, infine, “offrirà l’occasione – sostiene Licia Vignotto – per immaginare il futuro del Giardino delle Duchesse e mettere a confronto le diverse istanze al riguardo”.

 

LA SCHEDA (a cura dell’Ufficio Ricerche Storiche – Servizio Beni Monumentali – Comune di Ferrara)

Ferrara partecipa alla rassegna regionale “Vivi il Verde – Passeggiate culturali alla scoperta dei giardini dell’Emilia Romagna” con un ricco programma di percorsi culturali dal 22 al 24 settembre 2017, a partecipazione gratuita, tra alberature lussureggianti, giardini ducali e storie di amori segreti.

Venerdì 22 settembre alle 16 primo appuntamento presso il parcheggio della palazzina dei Bagni Ducali (viale Alfonso I d’Este 13). Da qui il noto agronomo Giovanni Morelli condurrà il pubblico nel parco adiacente per una passeggiata culturale dal titolo: “Un platano singolare nell’area verde del Montagnone”. Si tratta di un’appassionante escursione (a piedi o con bicicletta a mano) che consentirà al pubblico di conoscere le curiosità botaniche di un luogo evocativo, un tempo delizia estense, ma anche di assistere ad un’emozionante dimostrazione pratica di interventi arboricolturali sul grande platano (v. foto 1) che si trova nel Parco del Montagnone. Protagonisti saranno tree climbers certificati, specialisti che mostreranno ai presenti come abilità e professionalità si possano unire in un connubio mozzafiato.
In caso di pioggia l’iniziativa si terrà presso la palazzina dei Bagni Ducali.
(Evento inserito anche nel calendario della Settimana Estense)

– Sabato 23 settembre 2017 alle 10, con ritrovo nel parcheggio adiacente al Torrione e alla farmacia comunale di corso Porta Mare 112, si terrà l’originale e coinvolgente percorso culturale (a piedi o con bicicletta a mano) dal titolo: “Le mura di S. Rocco tra arte militare, alberature lussureggianti e storie d’amore”, in compagnia di esperti in varie discipline come Luca CapozziFilippo Piccoli e Francesco Scafuri. La breve passeggiata si snoderà lungo la pista ciclabile del “sottomura” tra il Torrione di Porta Mare e la Prospettiva della Giovecca, per scoprire i segreti, la storia e i celebri personaggi legati alle antiche fortificazioni cinquecentesche di Alfonso I d’Este, ma anche le curiosità botaniche e le appassionanti vicende amorose evocate da quel tratto di mura (v. foto 2). L’iniziativa è organizzata da Garden Club Ferrara e Comune di Ferrara (Assessorato ai Beni Monumentali).
(Evento inserito anche nel calendario della Settimana Estense)

– Domenica 24 settembre 2017 dalle 14 alle 19, ultima interessante iniziativa di “Vivi il Verde” dal titolo: “Il giardino delle Duchesse. Come lo vorresti?”, che prevede l’apertura straordinaria del Giardino delle Duchesse (ingresso da piazza Castello), dove sarà allestita la mostra dei progetti di restauro realizzati dai partecipanti al laboratorio Giardino OPS (v. foto 3), con visita guidata sia alle 15 che alle 16. Seguirà poi, dalle 17.30 alle 19, un incontro pubblico sul futuro ripristino del giardino. L’evento, organizzato dall’associazione Ilturco, intende sensibilizzare le istituzioni e la cittadinanza in merito al recupero e alla valorizzazione della verde delizia estense, oggetto di complessi lavori di restauro in alcuni dei corpi di fabbrica che la circondano.(v. scheda dettagliata in allegato)

Alle varie iniziative interverranno Paola Roncarati (vicepresidente Garden Club Ferrara) e gli assessori comunali ai Beni Monumentali Aldo Modonesi e all’Urbanistica Roberta Fusari.

Per info: m.moggi@comune.fe.it

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Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
Domenica 24 settembre alle 10.30
A passeggio nel giardino degli dei fra scienza, mito e poesia

Anche il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara parteciperà con una propria iniziativa al programma regionale ‘Vivi il Verde’. Domenica 24 settembre alle 10.30 al Museo Archeologico (via XX Settembre 122, Ferrara) gli studenti del Liceo A. Roiti di Ferrara, nell’ambito della loro esperienza di alternanza scuola-lavoro, guideranno i visitatori alla scoperta dello splendido giardino neorinascimentale del palazzo, aggiungendo alla presentazione botanica delle varie essenze le suggestioni letterarie a queste collegate nonché il racconto dei miti, primo fra tutti quello del labirinto che caratterizza la parte centrale del giardino (v. foto 4).

ASSESSORATO ALLA CULTURA – Presentazione al Teatro Verdi con ass. Maisto, consigliera regionale Zappaterra e studenti del MaB

“Ferrara Città del Rinascimento e il suo Delta del Po” durante le giornate del MaB-Man and Biosphere Youth Forum

20-09-2017

Si è svolta mercoledì 20 settembre 2017, nella sede del Teatro Verdi, la conferenza stampa di presentazione del sito Unesco “Ferrara Città del Rinascimento e il suo Delta del Po” durante le giornate del MaB-Man and Biosphere Youth Forum (in programma il 20-22 settembre 2017).

All’incontro con i giornalisti è intervenuto il vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune Massimo Maisto che ha accolto gli studenti del MaB spiegando loro il significato della visita e le ragioni per cui la città è stata riconosciuta patrimonio mondiale dell’umanità, senza tralasciare le politiche che si stanno sviluppando al suo interno per valorizzare tale riconoscimento. La consigliera regionale Marcella Zappaterra ha contestualizzato l’impegno di Ferrara in materia di rigenerazione urbana all’interno della regione Emilia-Romagna. Scendere nello specifico – con gli studenti partecipanti al tour – del progetto ideato per il recupero del Teatro Verdi è invece spettato al dirigente del Servizio Sistemi Informativi e Territoriali del Comune di Ferrara Fabio De Luigi, mentre Luca Lanzoni della coop Città della Cultura/Cultura della Città, ha illustrato ai giornalisti il workshop che gli studenti svolgeranno venerdì 22 settembre, ospiti del Consorzio Wunderkammer.

Sito web di riferimento: www.biosferadeltapo.org

LA SCHEDA – I ragazzi e le ragazze del Forum mondiale dei giovani MAB UNESCO a Ferrara – Mercoledì 20 e venerdì 22 settembre

Nella giornata di mercoledì 20 settembre, un gruppo di ragazzi e ragazze del Forum mondiale dei giovani MAB UNESCO, in svolgimento nella Riserva di Biosfera Delta del Po, è stato ospitato a Ferrara grazie alla “visita studio” organizzata dalla cooperativa Città della Cultura/Cultura della Città. Durante la visita, dal significativo titolo Ferrara città patrimonio UNESCO. Un laboratorio urbano tra storia e valorizzazione contemporanea”, i partecipanti hanno potuto comprendere i motivi per cui la città di Ferrara è stata inserita nella lista patrimonio mondiale e come al suo interno si stanno ampliando politiche per avvalorare questa nomina.

“Non può più essere la mia generazione a pianificare lo sviluppo sostenibile del nostro territorio – esordisce il consigliere regionale Marcella Zappaterra – Abbiamo bisogno di mettere in campo idee nuove e fresche: il Forum è la prima occasione in cui i ragazzi sono i protagonisti e mi aspetto davvero che il documento finale sia ricco di spunti utili per il governo di questa provincia. Abbiamo chiesto alla delegazione di spostarsi dalle zone del Delta al centro urbano perché dobbiamo continuare a tenere insieme il territorio, a pensarlo nella sua unicità. La complessità del nostro panorama significa varietà e deve essere considerata una risorsa”. In sella a una bici – ça va sans dire – i partecipanti potranno visitare i principali siti storici della città e interagire con i principali attori, pubblici o privati, che in questo momento sono alle prese con progetti e azioni di rigenerazione urbana e valorizzazione del patrimonio.

“Avere cinquanta giovani professionisti che arrivano da tutto il mondo – prosegue il vicesindaco e assessore comunale alla Cultura e turismo Massimo Maisto – e ragionano con noi in materia di rigenerazione è un’opportunità preziosa e costruttiva. Investendo su scambi come questo l’università e le attività culturali devono renderla sempre più internazionale. Durante la giornata mostreremo loro come dialogano città e campagna; non a caso li porteremo anche a Terra Viva, unico caso in Italia che dal Cinquecento preserva dei campi dentro le Mura, e a visitare le contaminazioni tra passato e presente che abbiamo favorito, o meglio, il dialogo che rafforza la nostra identità odierna rispetto alla nostra tradizione”. Si parte dal Castello Estense con visita al centro storico, per arrivare a Palazzo dei Diamanti dove faranno tappa per una visita guidata. I ragazzi raggiungeranno poi l’incantevole angolo verde all’interno delle mura con visita alla Associazione Culturale Nuova Terra Viva dalla quale si sposteranno, in un itinerario che idealmente segue il percorso delle mura cittadine, al Jazz Club Ferrara (Torrione S. Giovanni), al Teatro Ferrara Off, all’ex Teatro Verdi, all’ex caserma dei vigili del fuoco ora Consorzio Factory Grisù per terminare con una la visita presso Consorzio Wunderkammer. Ad ogni tappa i ragazzi avranno l’occasione di interfacciarsi con un testimone preferenziale che racconterà l’iniziativa della quale fa parte al gruppo, spiegandone gli obiettivi e l’impulso fondamentale nel realizzarla.

“Forse non ci rendiamo conto di quanto sia rilevante – conferma Roberta Fusari, assessore comunale all’Urbanistica e al patrimonio Unesco – avere un sito Unesco città e territorio che in parte coincide con un riconoscimento Man and the Biosphere. L’occasione di poterci confrontare con imprenditori e operatori culturali che non vivono qui, sarà la dimostrazione di come il territorio può lavorare insieme e fare sinergia. Il MaB ha trovato un approccio per legare una volta di più il Parco del Delta del Po con il contesto ferrarese, per valorizzare l’intera provincia”.

A ogni partecipante alla visita studio è stato consegnato un notebook formato da una serie di schede inerenti ai casi studio locali visitati (testo in inglese più una serie di foto) e una parte dedicata alla raccolta di note (suggerimenti, impressioni, ecc.) emerse durante la visita. Il quaderno si presenta come uno strumento utile per ricordare i luoghi visitati e mettere in evidenza aspetti positivi, negativi, debolezze e punti di forza dei casi studio. Le informazioni contenute nel quaderno saranno la base di partenza per il workshop del venerdì 22 settembre, sempre a Ferrara, “Rigenerazione urbana e contemporaneità. Un possibile collegamento tra la valorizzazione contemporanea del patrimonio e i valori del MAB”, ospiti della sede del Consorzio Wunderkammer.

(A cura dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo, Comune di Ferrara)

 

 

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo GOL in Consiglio comunale

Richiesta in merito al degrado della zona Stadio

20-09-2017

Ecco l’interpellanza pervenuta:

– il consigliere Rendine (gruppo Giustizia Onore Libertà in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore a Sicurezza urbana e Mobilità Aldo Modonesi in merito al degrado della zona Stadio.

>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara)

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Conferenza venerdì 22 settembre alle 17 nella sala Agnelli

I concetti di ‘Libertà e società aperta’ analizzati da Maura Franchi e Antonio Moschi

20-09-2017

Avrà come tema il rapporto tra ‘Libertà e società aperta’ la conferenza di Maura Franchi e Antonio Moschi in programma venerdì 22 settembre 2017 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). L’incontro, che sarà coordinato da Sergio Gessi, rientra nel ciclo di conferenze sul tema della “Libertà” a cura dell’Istituto Gramsci e dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Il concetto di società aperta è cambiato nel tempo. Cosa intendiamo oggi con tale espressione? Abbiamo la consapevolezza che non potremo tornare ad una società composta da individui che condividono le stesse radici e, d’altra parte, viviamo la complessità proposta da una società che non può ripristinare confini, che non avrà più l’omogeneità di cultura e di storia che in passato aveva connotato una nazione. La globalizzazione ha dato luogo ad un processo irreversibile di flussi di informazioni, di beni, di capitali e di persone. Intanto, i cavi di Internet sotto gli oceani avvolgono la terra come il filo di un gomitolo attraverso cui passa il traffico intercontinentale di dati. La globalizzazione sollecita, per comprensibili ragioni, risposte difensive, sentimenti di paura e insieme di impotenza. Per tornare alla riflessione sulla libertà: la società aperta allarga la libertà individuale? E non da ultimo, cosa significa essere cittadini di una società aperta? Quali prospettive per la libertà nell’epoca dell’incertezza, parola chiave di un tempo caratterizzato dalla crisi delle grandi narrazioni, da una pluralità ed eterogeneità di relazioni e giochi linguistici, dalla labilità di strutture e modelli?

Il calendario completo delle attività culturali delle biblioteche comunali di Ferrara alla pagina: http://archibiblio.comune.fe.it

CONFERENZA STAMPA – Venerdì 22 settembre alle 11 nella sala dell’Arengo della residenza municipale

Aggiornamento sui cantieri del Palazzo dei Diamanti e del Teatro Comunale

20-09-2017

Per un aggiornamento sui cantieri del Palazzo dei Diamanti e del Teatro Comunalevenerdì 22 settembre alle 11 nella sala dell’Arengo della residenza comunale si terrà una conferenza stampa a cura dell’assessorato ai Lavori Pubblici/Mobilità.

All’incontro con i giornalisti interverranno l’assessore ai Lavori Pubblici/Mobilità Aldo Modonesi, la presidente della Fondazione Teatro Comunale Roberta Ziosi, l’ingegnere capo Luca Capozzi, la dirigente del Servizio Beni Monumentali Natascia Frasson, la dirigente Servizio Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea Maria Luisa Pacelli e i tecnici collaboratori.

Dal Trecento a oggi “Dagli all’untore!”

E’ triste riconoscerlo e ammetterlo, ma abbiamo bisogno di trovare qualcuno su cui scaricare tensioni sociali, paure, sospetti per crearci un’immagine mentale di sicurezza, certezza, razionale spiegazione degli eventi e per raggiungere l’illusione di poter controllare tutto ciò che ci spaventa e disorienta, l’imprevisto, il minaccioso.
Lo dimostrano i fatti ed è una cupa lettura di ciò che avviene ora come un tempo: la nostra società civile, progredita, evoluta, ha necessità di scaricare le stesse tensioni, gli stessi spettri, le stesse ombre del passato. Adesso come allora. Ecco a cosa servono gli ‘untori’. Gli untori costituiscono un forte riferimento a cui ci aggrappiamo per spiegare quella parte di realtà scomoda, oscura e inafferrabile che incombe come un’ombra nelle nostre proiezioni. Un tentativo di rendere spiegabile e quindi rassicurante, ciò che così non appare e quindi ‘nemico’.

‘Untori’,era il termine usato nel Cinquecento e Seicento per indicare chi additato come diffusore di morbo e pestilenza attraverso unguenti venefici e malefici interventi umani e sovraumani che procuravano sofferenza diffusa, desolazione e morte. Già nel Trecento esisteva questo deleterio atteggiamento di sospetto e accusa nei confronti di un ‘nemico’, individuato nello specifico nelle comunità ebraiche, accusate di diffondere la peste. Tra il 1347 e il 1351 la grande ondata di peste nera portò a scaricare sugli ebrei la colpa di aver avvelenato i pozzi d’acqua oltre che aver compiuto sacrifici rituali e sconsacranti. La comunità ebraica fu espulsa definitivamente dalla Francia e dall’Inghilterra e, costretta alla diaspora forzata, si diresse prevalentemente a Oriente, verso i territori polacchi dove mancava una classe media. Nel 1536, a Saluzzo, venne accusato un gruppo di 40 persone, sospettate di aver diffuso la pestilenza con un unguento applicato agli stipiti delle porte e con polvere da spargere sui vestiti delle vittime. Uno tra i numerosi episodi che popolavano le cronache giudiziarie delle epoche passate.

Tra il 1629 e il 1631 una nuova ondata di peste si diffuse in tutta Europa, decimando con particolare virulenza la popolazione dell’Italia del Nord, in particolare Milano. Un’epidemia che si propagò per l’evidente e inconfutabile stato di povertà e privazione in cui versava il popolo dopo anni di carestia e guerra, condizioni favorevoli per ogni sorta di ricaduta. Che siano stati i Lanzichenecchi, scesi dal Nord, a dare l’avvio a quel ‘castigo divino’, sembra essere una notizia ragionevolmente accreditata, come pure sembrano accettabili le giustificazioni di una scarsa, se non assente osservanza delle misure di prevenzione necessarie al caso, a scatenare la ‘morte rossa’. Cumuli di cadaveri, pire perenni nelle strade, aria maleodorante di morte e impotenza, lazzaretti pieni all’inverosimile sono l’immagine di quel tempo sospeso tra il delirio e l’incapacità di affrontare la tragedia, imprigionati com’erano tra pregiudizio, superstizione e sbigottimento davanti a un’ecatombe immane che superava ogni scibile sapere.
I monatti, coloro che avevano l’incombenza di trasportare i cadaveri delle vittime di peste fuori dai centri abitati, furono accusati di lasciare intenzionalmente le vesti infette per le vie delle città, seminando terrore e morte dove c’era già tanto dolore. Inquietanti figure che popolavano l’immaginario collettivo accrescendo il clima di oscurantismo che gravava sulle popolazioni, alimentando pregiudizio, paura e rabbia. Le pagine che Alessandro Manzoni ha riservato a questo scenario rimangono indimenticabili e preziose testimonianze. In un dispaccio proveniente dalla Spagna, firmato da re Filippo IV, si informava il governatore che quattro spie francesi, sospettate di pratica di contagio erano fuggite da Madrid e potevano essere giunte a Milano. Questo generò un clima di diffusa ‘caccia all’untore’, con varie inchieste che finirono nel nulla. Tranne che nel caso di Giangiacomo Mora (barbiere) e Guglielmo Piazza (commissario di sanità), accusati dalla popolana Caterina Rosa come untori e condannati a morte per supplizio della ruota, dietro confessione estorta su tortura. Manzoni ricostruisce l’ignobile vicenda giudiziaria nel suo saggio storico ‘Storia della colonna infame’. Come monito, fu eretta la ‘colonna infame’ sulle macerie dell’abitazione di Mora e solo nel 1778, questa silenziosa testimone di ingiustizia a carico dei giudici anziché dei condannati, fu abbattuta. Nel Castello Sforzesco di Milano è conservata una lapide che reca in latino una descrizione della pena inflitta.
Andò molto meglio a tre giovani francesi che, si legge nelle cronache dell’epoca, furono scorti nell’atto di toccare con mano il marmo del duomo, furono condotti al palazzo di giustizia dalla folla scatenata e qui fortunatamente scagionati e liberati.
Altri episodi analoghi popolano racconti e testimonianze del tempo: testimoni giurarono di aver visto persone che ungevano un’asse di legno e suppellettili, imbrattando anche i muri di una sostanza giallognola, e venne accusato un vecchio mentre spolverava una panca in chiesa. Trascinato in carcere, con tutta probabilità morì di percosse.

Una spaventosa ondata di psicosi collettiva sembrava aver spazzato via ogni segno di civiltà e ragionevolezza. Molti medici, coloro che dovevano rappresentare la scientificità degli eventi con causa-effetto, cominciarono essi stessi a confermare la veridicità degli ‘untori’ e si afferma che forse lo stesso cardinal Borromeo non fosse del tutto convinto dell’estraneità di queste figure emerse dall’immaginario popolare. L’unica parvenza di scientificità, ammesso che la si possa annoverare nei casi, fu l’apparizione di due comete (1628-1630) a cui fu attribuita la causa del grande contagio.
Oggi sorridiamo davanti a tutto questo, ma perdiamo di vista il rischio, sempre presente nell’animo umano, di ricadere nel pregiudizio e nella faciloneria con cui liquidiamo quegli eventi che meriterebbero ben altra analisi. La cronaca è piena di esempi e più veniamo a contatto con la diversità, più ci arrocchiamo su difensive di questo genere. Leggiamo di allarmismi riguardo il caso della piccola Sofia, deceduta all’ospedale S. Chiara di Trento per encefalopatite malarica, dovuta a presunto contagio. La presenza nello stesso ospedale di quatto membri di una famiglia proveniente dal Burkina Faso, in cura per la stessa patologia, ha dato l’avvio a un dibattito ben presto strumentalizzato e tradotto in conclusioni spesso oscurantiste, in quella parte dell’opinione pubblica che non ha mai smesso di gridare “dagli all’untore!”

Il collegamento al problema infettivologico e allo spauracchio della ‘pericolosità sanitaria’ dell’immigrato è un innegabile pretesto per ribadire atteggiamenti di diffidenza e rifiuto di chi avvertiamo come estraneo e quindi nemico. E’evidente che il tema del contagio non è il principale problema del fenomeno migratorio, ma un buon motivo per ‘distrarre’ da una reale attenzione all’accoglienza. Abbiamo informazione, medici preparati, ospedali pronti a ogni evenienza, specialisti, studiosi e analisti dei fenomeni, e soprattutto tanta Storia alle spalle, che dovrebbe averci lasciato qualcosa. Auguriamoci che prevalga quel senso civico di equità sociale che dovrebbe ormai caratterizzarci e ci permetta di veicolare un corretto e onesto messaggio lontano dalla fuorviante e sterile caccia agli untori.

BORDO PAGINA
“L’Ombra del Moloch” a Venezia con il ferrarese Alo: intervista alla curatrice Annarita Rossi

La scorsa primavera estate a Venezia, Palazzo Zenobio un esempio di ritorno dell’avanguardia visiva nella mostra in progress (a più tappe e altre puntate prossimamente altrove) “L’Ombra del Moloch” a cura di Annarita Rossi, animatrice culturale. Tra gli artisti il celebre Simon Gaon massimo esponente dei Street Painters, ultimo maestro del Post-Espressionismo americano, alcuni nuovi talenti italiani (Giancarlo Petrini, artista marchigiano, Sergio Zagallo: artista veneto di Campolongo Maggiore) e il ferrarese Carlo Andreoli, detto Alo.

La mostra a tappe primavera/estate da te curata a Venezia (Palazzo Zenobio…) un approfondimento?
(Annarita Rossi) In questo momento lavoro per più mostre, e in particolare per quella che sarà il prosieguo de “L’ombra del Moloch” di Venezia. Questa mostra probabilmente con titolo cambiato, sarà a Vicenza approfondendone il concetto e sviluppandolo in riferimento all’oggi e al futuro. Inizierà il 7 ottobre in concomitanza con la mostra di Van Gogh.
L’esposizione appena conclusa “L’ombra del Moloch” da me curata in collaborazione con Robert C. Phillips.è stata presente dal 13 maggio al 6 agosto all’interno di Palazzo Zenobio a Venezia, a fianco dei padiglioni Tibet e Armenia.
L’esposizione parte da una linea ideale, tracciata assieme ad un giovane critico e scrittore di testi per il teatro, Simone Di Via, e prosegue nelle prossime esposizioni, con la collaborazione del dott. Luigi Mazzardo.
In una sorta di “collettiva” gli artisti sono stati proposti a due a due, per 2 settimane a coppia, articolando un continuo ed ideale dialogo artistico, concluso da una esposizione corale sintesi di un tragitto tra le opere dei vari artisti poste come simboli, o totem,di un idea di base originale, costituto dalla poesia di Allen Ginsberg “L’urlo”.
Tra le cose certe delle esistenze, c’è anche un incubo: l’incontro, prima o poi, con la disfatta di tutti gli ideali, con lo sgretolarsi di ogni sicurezza, con l’impossibilità di trovare una redenzione. L’esistenza appare, si mostra, refrattaria all’incolumità. Ogni incontro è minaccia di scontro. Come sulle sabbie mobili ogni passo peggiora le cose.. Ogni giorno la gente d’Occidente . nella potentissima versione dell’incubo prodotta da Ginsberg svende un pezzo della propria anima per innalzare Moloch al cielo. Storpia la propria Natura per deificare questa cattedrale di luci corrotte. Sacrifica e spegne la propria luce per tenere acceso il Moloch.
Ne abbiamo fatto un Dio e i suoi angeli ci sussurrano bisogni artificiali di cui ormai non possiamo fare a meno. Angeli dai nomi già mitici, qui in occidente, come in qualsiasi città globalizzata Asiatica o Medio-Orientale che s’illude che l’idea di moderno Occidentale sia in qualche misura salvifica.
Da questo racconto dell’incubo siamo partiti, per esplorarne , decenni dopo, la capacità di dominare le coscienze, le esistenze, l’arte stessa. Per superarla, liberandocene, eventualmente.

Più nello specifico, tra gli protagonisti artisti di questa mostra in progress, che segnala secondo molti critici un ritorno sempre più raro in Italia a certe dinamiche di avanguardia persuasiva., hai-avete- selezionato il ferrarese neopop Alo (Carlo Andreoli), una tua nota critica? Oltre certo manierismo oggi prevalente?
Carlo Andreoli (Alo) è un artista ferrarese (Bondeno), la cui esisitenza sembra rispecchiare perfettamente quella del personaggio protagonista della sua arte, “arte dichiarativa al cubo” come viene giustamente definita, nei suoi suoi potentissimi messaggi e nella sua sostanza.
“Distruzione, creazione, penetrazione della realtà” sono i termini usati da Alo nel descrivere le sue prime azioni sulla materia, senza motivo o meta.
Artista quasi indefinibile e forse il più dìfficile da allineare a stili artistici o racchiudere in uno schema, Andreoli fa respirare a pieni polmoni, restituisce pensieri liberi da qualsiasi senso di oppressione. Lui che racconta di oppressione, di ingiustizia e dolore, paradossalmente, raccontando e dichiarando, ce ne libera, ci solleva dal peso, con un volo nel pop, col suo sarcasmo “ridente”, con la sua prorompente positività a dispetto di tutto.
Il critico Lucio Scardino nel raccontare di Alo e delle sue opere, adopera con disinvoltura termini come “enciclopedico, fantasmagorico” ed ancora non basta. Oppure… il grande Fabio Musati nel descrivere l’amico e artista Alo :
“Alo, nome breve, veloce, aereo. Un soffio d’aria, un alito, un respiro, un’onda del mare, un granello di sale. Ci si abitua a fatica a quel nome, difficile proprio perchè così facile, ma quando si fissa nella memoria non ne esce più, come non ne esce più lui, il mio amico Alo. Solo standogli vicino e osservandolo negli occhi si può cogliere quel travaglio interiore che si porta appresso,quello sconquasso silenzioso di sensazioni che deve sentire e che lui ci restituisce con la sua arte composita.Solo da molto vicino si può sentire quello sbattere d’ali, come un debole fruscio che a tratti pare come un piccolo suono di tromba, un alo appunto” .
Alo è figlio degli anni cosiddetti “di piombo” e senza staccarsi dall’impegno sostenuto da un’attenta coscienza sociale, è con il marchio dell’ironia che affronta l’oggi delle ingiustizie, con suggestioni pittoriche che riportano a Pollok e Basquiat e che affronta anche con opere come “L’afrika ha un occhio solo” .
In una sua opera giovanile, accostando S. Giorgio ad una sua foto, appare la scritta “Da morto mettetemi in un posacenere. Grazie!”

Info
Annarita Rossi- (Anna Je Reste Anna) Facebook
Carlo Andreoli Facebook
Ombra del Moloch Art Tribune