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Mese: Settembre 2017

Papa Francesco e il Grande Imam Ahmad Muhammad al-Tay

Da Alcide Mosso

L’anno scorso il nostro concittadino Vittorio Sgarbi fu censurato perchè aveva proposto, in occasione del festival letterario “Babele” svoltosi a Padova, un manifesto che ritraeva – con un fotomontaggio – il Cristo del Perugino fra Papa Francesco e il Grande Imam Ahmad Muhammad al-Tay

Quel Cristo,posto fra il Papa e l’Imam era troppo al centro. Così al centro che per l’Osservatore Romano – che della foto detiene i diritti – sembrava “una provocazione a favore del Cristianesimo».E tempo addietro pure Renato Carosone fu censurato. Nel reality show “La Fattoria” il ritornello della canzone “Caravan Petrol” (“Allah,Allah,Allah”) fu sostituito con “Pascià,Pascià,Pascià”.E così l’Occidente si autocensura, eliminando i simboli della sua civiltà, perchè – come diceva un laico del calibro di Benedetto Croce – “non possiamo non dirci cristiani”.

A Barcellona il testo dell’opera di Gioacchino Rossini “Viaggio a Reims” è stato modificato . Irina Lungu, famosa soprano moldava, ha cantato “L’amore splenderà” anzichè “La croce splenderà”.

Perchè?Per motivi di “correttezza religiosa” che hanno indignato- ma inutilmente- la cantante lirica. «Io non devo difendere il mio credo religioso salendo sul palco, non è certo compito di un cantante, ma non sono d’accordo con questa imposizione ridicola»,ha dichiarato Irina.

Purtroppo l’accaduto, che riveste i panni del ridicolo,ha un contenuto estremamente grave, poichè il simbolo cristiano per eccellenza è stato sepolto dal multiculturalismo estremo.
Proprio a Barcellona, dove le autorità avevano dichiarato che non si sarebbero fatte intimorire dal terrorismo islamico!
Già in Spagna si era verificato un altro fatto allarmante, che aveva provocato le proteste dei tifosi del Real Madrid. La squadra madrilena,infatti,aveva deciso di giocare senza la croce -che fa parte del suo stemma- le partite programmate nei paesi arabi.

Abdichiamo così alla nostra identità, facendo il vuoto dei nostri valori e lasciando campo aperto alla predicazione settaria e fondamentalista di chi vuole distruggere la civiltà cristiana.
Per concludere, mi chiedo come verrà cambiato il testo dell’ Otello di Giuseppe Verdi, che inizia con “Esultate! L’orgoglio musulmano è sepolto in mar!”…

ALCIDE MOSSO

Sabato alla libreria IBS Zap e Ida realizzeranno una performance di vignette su lavagna e presentazione libro di Lorenzo Mazzoni

Da Libreria IBS Libraccio

Sabato 30 settembre Presso la libreria Ibs+Libraccio di Ferrara Zap & Ida

Realizzeranno durante la giornata una performance di vignette su lavagna, vignette appese alla vetrina della Libreria e dediche vignettate sui libri.

Zap & Ida, autori poliedrici e versatili, hanno al loro attivo una cinquantina di libri e libretti in gran parte umoristici. Punte di diamante nella loro produzione: Il Nuovissimo Zapparelli (Vaccabolario illustrato della lingua Italiana) e I dubbi atroci (Palma d’oro al Salone Internazionale dell’Umorismo). Recenti autori di romanzi polizieschi (Passi, Giraldi Editore, e Amareno Fabbri, Cairo Editore) con protagonista il commissario capo della questura di Bologna dottor Amareno Fabbri. Di prossima uscita il terzo dal titolo Amareno e il caso PPF. I 5 titoli della collana umoristica edita di Giraldi E tu che compagno sei?, E tu che vino bevi?, E tu che lavoro fai?, E tu che reggiseno porti?, E tu che cane hai? iniziano a far ridere dal prezzo e creano dipendenza.

Alle ore 11:30 Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Programma collaterale di Internazionale “Intanto a Ferrara” Lorenzo Mazzoni presenta il libro

“Il muggito di Sarajevo: un viaggio nel realismo psichedelico del Balcani”

Spartaco edizioni Dialoga con l’autore Darien Levani

Nata per essere assediata. È così che si sente Amira, diciotto anni e un grande sogno da realizzare nella città di Sarajevo del ’93, lacerata dalle rappresaglie tra serbi e bosniaci. Il cuore della suonatrice di cigar box guitar batte all’unisono con i colpi di mortaio e le raffiche di mitra, ma Amira canta la sopravvivenza, la speranza. Della band Senza Strumenti fanno parte anche il colonnello Mustafa Setka, mago del basso, e il gigantesco ballerino di kolo, Masne, alle percussioni. I due, per tutto il giorno, seguono Jack, meglio conosciuto come Mozambik l’irlandese, fidanzato di Amira, spacciatore. All’occorrenza, Jack si offre come guida agli inviati di guerra che affollano l’Holiday Inn semidistrutto. Così conosce Carlo e Oscar, due fotoreporter italiani che inseguono uno scoop davvero straordinario: tra macerie e bombe, intendono trovare una vacca indiana che si dice abbia poteri da chiromante. Sarà per caso la Zebù gir che il vecchio Ivan nasconde nella corte interna del suo negozio di tabacchi, adattato a fumeria d’oppio dopo l’inizio del conflitto? Del resto, non è la sola ospite che il commerciante cela a sguardi e orecchie indiscrete. In uno sgabuzzino è segregato, infatti, un serbo fuori di testa che, dopo una scorpacciata di funghi allucinogeni, si è ritrovato al di là delle linee nemiche. Lo scopo di Ivan è rispedirlo al mittente in cambio di un riscatto, da chiedere a un oscuro cecchino dei servizi segreti serbi, che trova la concentrazione solo canticchiando le hit di Barbra Streisand. Niente a che vedere con i Nirvana di Kurt Cobain, che Amira ha scoperto grazie a un lontano cugino olandese, di origine bosniaca, diviso tra rock e fede religiosa da quando ha abbracciato l’Islam in prigione.

Lorenzo Mazzoni è nato a Ferrara nel 1974 e ha abitato a Istanbul, Parigi, Hurghada, Londra, Sana’a. Ha pubblicato numerosi romanzi, tra i quali Quando le chitarre facevano l’amore (Edizioni Spartaco 2015), vincitore del premio internazionale Liberi di Scrivere Award. È il creatore della serie noir dell’ispettore Malatesta, edita da Koi Press. Diversi suoi lavori sono stati tradotti in spagnolo, inglese e romeno. Collabora con il Fatto Quotidiano ed è una delle anime del progetto Mille Battute: workshop di scrittura e fotografia in giro per il mondo.

Per informazioni Ibs+Libraccio

Ferrara, Piazza Trento e Trieste, Palazzo San Crispino

eventife@libraccio.it – Tel. 0532241604

Eventi Ferrara

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Veneto libri srl

IL RICORDO
Carlo Bassi… una persona grande

La sera in cui andai con il pittore Paolo Baratella per la prima volta a casa di Carlo Bassi, nel centro di Milano, fu come se mi accendessero la luce: era un appartamento molto bello, arredato – allora dicevo – alla svedese, dominavano il colore bianco e il profumo delle tagliatelle al ragù di sua moglie Paola.
Ero appena arrivato a Milano, una città europea che non amava i meridionali: “Non si affitta a meridionali!”, minacciavano i cartelli appesi fuori dalle porte. Ora i meridionali sono diventati milanesi e non vogliono coloured in fuga. Ero in città da pochi giorni e mi sembrava che anche la mia asma si fosse come liberata: grande Milano dicevo. Gli imprenditori (allora si chiamavano padroni) studiavano per essere dei magnati da cinema, aperti, comprensivi, pronti al dialogo; gli operai s’impegnavano a fare i bravi bambini, come volevano i loro datori di lavoro; gli artisti – quanti erano e da tutto il mondo! – non parevano schiavi dei mercanti. Milano era, insomma, il falansterio – ma non il palazzo di 1600 abitanti, come voleva Fourier – dell’umanità italiana di cui l’elegantissimo Carlo Bassi, indissolubilmente legato all’amico Boschetti, mi sembrava fosse uno dei custodi. Io la vedevo così.
Carlo Bassi e Goffredo Boschetti erano i due ferraresi ‘arrivati’: avevano vinto a Torino il concorso per costruire la Galleria d’Arte Moderna, a Milano erano fra i giovani architetti più importanti, costruivano palazzi che pareva di essere a Zurigo, erano, insomma, gli ambasciatori di quella che sembrava essere la nuova Atene. In più, Bassi scriveva, eccome se scriveva! E più avanti negli anni avrebbe affidato alla parola il compito di traghettare i suoi estimatori portandoli nel suo mondo pensato, dove rimaneva sempre in primo piano Ferrara, con i suoi palazzi, il suo Castello, le sue vie dannunziane. E le sue memorie, che ormai sono le mie.
E’ quasi (e senza quasi) impossibile ricordare tutto quello che ha fatto e scritto e pensato l’amico Carlo. Non era mai sazio di fare, di immaginare il nuovo, di credere che un foglio bianco possa restare bianco. Un giorno mi sono arrivate le bozze di un suo tentativo di scrivere la propria autobiografia, da cui estraggo un passaggio secondo me importante per capire l’uomo e l’artista: “cosa aspetto a chiudere la mia finestra sul mondo, mi andavo domandando, e a rifugiarmi su una nuvola a contemplare il Palazzo dei Diamanti? Aspettiamo insieme, mi ha sussurrato Paola, non farti fretta, accontentiamoci, per ora di guardare i diamanti delle bugne del palazzo di Sigismondo, dagli angoli del Quadrivio”.

Coldiretti, sospesa ratifica trattato ceta, vittoria per comuni, regioni e consorzi a tutela Made In Italy

Da Ufficio stampa

Il Senato italiano ha rinviato la ratifica del trattato UE-Canada sul commercio, dopo il pressing della coalizione di associazioni che hanno chiesto negli ultimi mesi un ripensamento sull’accordo, per una maggiore tutela dei consumatori, dei lavoratori e delle produzioni tipiche made in Italy.

Il rinvio è il primo risultato di una rivolta popolare contro un accordo sbagliato e pericoloso per l’Italia che ci ha visti protagonisti su tutto il territorio nazionale dove hanno già espresso contrarietà 14 regioni, 1973 comuni e 69 Consorzi di tutela delle produzioni a denominazioni di origine. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo in riferimento alla scelta doverosa di far slittare in Senato la ratifica del trattato di libero scambio tra Unione Europea e Canada (CETA) sotto il pressing di un’inedita ed importante alleanza tra diverse organizzazioni Coldiretti, Cgil, Arci, Adusbef, Movimento Consumatori, Legambiente, Greenpeace, Slow Food International, Federconsumatori, Acli Terra e Fair Watch. Per la prima volta nella storia l’Unione Europea legittima – denuncia la Coldiretti – in un trattato internazionale la pirateria alimentare a danno dei prodotti Made in Italy piu’ prestigiosi, accordando esplicitamente il via libera alle imitazioni che sfruttano i nomi delle tipicità nazionali, dall’Asiago alla Fontina dal Gorgonzola ai Prosciutti di Parma e San Daniele, ma sarà anche liberamente prodotto e commercializzato dal Canada il Parmigiano Reggiano con la traduzione di Parmesan. La svendita dei marchi storici del Made in Italy agroalimentare non è solo un danno sul mercato canadese ma – sottolinea la Coldiretti – è soprattutto un pericoloso precedente nei negoziati con altri Paesi anche emergenti che sono autorizzati cosi a chiedere le stesse concessioni. Secondo la Coldiretti su un totale di 291 denominazioni italiane riconosciute, ben 250 non godono di alcuna tutela nel trattato. Il Ceta – denuncia la Coldiretti – uccide il grano duro italiano con il crollo dei prezzi favorito dall’azzeramento strutturale i dazi per l’importazione dal Canada dove peraltro viene fatto un uso intensivo di glifosate nella fase di pre-raccolta, vietato in Italia. E pesa anche – conclude la Coldiretti – l’impatto di circa 50.000 tonnellate di carne di manzo e 75.000 tonnellate di carni suine a dazio zero da un Paese dove si utilizzano ormoni della crescita vietati in Italia.

Ceta: il pd Emilia Romagna contro i propri tesori agroalimentari

Da Ufficio stampa

Coldiretti Emilia Romagna esprime apprezzamento per le risoluzioni presentate in Regione da diversi gruppi politici contro l’approvazione del Ceta, l’accordo commerciale tra Unione europea e Canada, che penalizza le produzioni agroalimentari emiliano romagnole, riconoscendo solo 12 prodotti su 44 Dop e . Le diverse risoluzioni contro l’accordo presentate dai gruppi Lega Nord, Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana – ricorda Coldiretti Emilia Romagna – sono state tutte respinte questa mattina in Assemblea regionale per l’opposizione compatta del Partito Democratico, che, secondo Coldiretti, ha volutamente ignorato le ripercussioni negative per l’agroalimentare italiano dell’accordo che legalizza l’agropirateria, dando il via libera alle imitazioni di prodotti italiani di qualità, e azzera i dazi per importazioni agricole da una nazione come il Canada che consente l’utilizzo di prodotti chimici, che da noi sono vietati, creando di fatto una situazione di dumping sociale, economico e ambientale.

Nonostante la bocciatura delle risoluzioni contrarie al Ceta, Coldiretti Emilia Romagna ritiene che il dibattito sia stato un’occasione importante per confrontarsi sui contenuti di un accordo che penalizza l’economia italiana ed agroalimentare in particolare. Le varie risoluzioni e le argomentazioni dei gruppi consiliari – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – hanno sostenuto di fatto la mobilitazione permanente contro la ratifica del trattato #stopCETA, condivisa da Coldiretti con un’inedita ed importante alleanza con altre organizzazioni, (CGIL, ARCI, Adusbef, Movimento Consumatori, Legambiente, Greepeace, Slow Food International, Federconsumatori, ACLI Terra e Fair Watch), che chiedono di fermare un trattato sbagliato e pericoloso per l’agroalimentare dell’Emilia Romagna.

“Non comprendiamo – dice il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – la posizione del Pd della nostra regione che si è espresso a favore del Ceta, mentre lo stesso partito in altre Regioni dove è al governo (Toscana, Piemonte, Marche, Umbria, Lazio, Puglia) si è espresso contro o quanto meno chiedendo un maggiore approfondimento dei contenuti del trattato, come ha fatto peraltro l’amministrazione comunale di Bologna nell’ultima seduta del consiglio di lunedì 25 settembre. È grave – conclude Tonello – che proprio nella Regione che ha i prodotti di qualità più imitati nel mondo, il partito di maggioranza abbia votato contro gli interessi dei suoi tesori più pregiati”.

Importante novità dell’ultima ora: il Senato ha rinviato la discussione sulla ratifica del Ceta.

Ex Carife. Il presidente Bonaccini incontra il Comitato “Risparmiatori azzerati”

Da Ufficio stampa

Presentato dal Comitato un documento programmatico con proposte al Governo

Bologna – Il presidente Stefano Bonaccini ha incontrato nel pomeriggio in Regione, a Bologna, i rappresentanti del Comitato Risparmiatori azzerati della Cassa di Risparmio di Ferrara.

Il Comitato, in rappresentanza dei piccoli risparmiatori e impegnato da tempo in vari incontri istituzionali a livello locale, ha presentato al presidente un documento, contente alcune proposte al Governo, tra cui quella di istituire un fondo di solidarietà per i risparmiatori azzerati. Tra le proposte avanzate, anche quella di una proroga per ricorrere all’arbitrato (in scadenza il prossimo 30 novembre).

Il presidente Bonaccini si è impegnato a portare all’attenzione del Governo le istanze provenienti dal territorio.

La Regione aveva già stanziato 400 mila euro per le spese legali dei risparmiatori danneggiati, un’azione apprezzata dai risparmiatori stessi.

Foto dell’incontro

Venerdì 29 | Il Premio Appiani presenta i vincitori durante Internazionale a Ferrara

Da Elbabook Press

Il Premio “Lorenzo Claris Appiani” presenta i vincitori
durante il Festival di Internazionale a Ferrara

La traduzione, attività antichissima, permette di gettare ponti tra lingue e culture, crea comunicazione, scambio, arricchimento reciproco. Quella letteraria, in particolare, penetrando nel mondo specifico di un autore che non è mai isolato dal contesto di appartenenza, ha una funzione estetica e sociale al contempo. L’esistenza di un evento come il Premio “Lorenzo Claris Appiani” che mette in luce il lavoro dei traduttori, purtroppo non adeguatamente valorizzato in Italia, assume un valore unico. Per questo l’Associazione ElbaBook ha voluto fortemente che fosse presentato a Ferrara durante il Festival di Internazionale, venerdì 29 settembre, alle 18, alla libreria Ibs+Libraccio.
«Il premio Appiani per la traduzione letteraria, giunto alla sua seconda edizione, è dedicato quest’anno alla lingua russa – esordisce la curatrice Roberta Bergamaschi – La scelta dell’area linguistica è attenta all’attualità e distingue quei traduttori e quei piccoli editori che contribuiscono a diffondere, attraverso una pluralità di voci, la letteratura di un paese alla ribalta dello scacchiere politico internazionale. La molteplicità dei punti di vista offerti dalla scrittura, la capacità di tradurli in parole altre, sono fonte di conoscenza e testimonianza di realtà, un modo per ricordare la persona di Lorenzo Claris Appiani nella sua dimensione umana e professionale». Il riconoscimento, realizzato con il patrocinio e il coordinamento scientifico dell’Università per Stranieri di Siena, è giunto alla seconda edizione grazie al sostegno costante della famiglia Appiani, che dimostra di credere nei valori del territorio di provenienza, e di Locman Italy, azienda leader nella produzione di orologi, i cui preziosi esemplari sono stati messi al polso dei due vincitori. Il primo premio se l’è aggiudicato Rosa Mauro, traducendo Requiem per un soldato, dell’autore Oleg Pavlov e pubblicato da Meridiano Zero, casa editrice confluita da pochi anni nella bolognese Odoya. Il secondo, invece, è stato assegnato a Marco Caratozzolo con Che disgrazia l’ingegno, di Aleksandr Griboedov e pubblicata con testo russo a fronte per i tipi di Marchese Editore.
«La resa di Requiem per un soldato eccelle sia nelle parti narrative sia in quelle dialogate – motiva la docente Lucinda Spera, presidente della giuria tecnica – in particolare, è meritevole tanto la capacità di adattare la prosa alla sintassi italiana, evitando di cedere alla tentazione di ricalcare le strutture sintattiche del russo, quanto quella di rendere in italiano le peculiarità stilistiche della lingua originaria. Di Caratozzolo, d’altro canto, è innegabile il coraggio di aver proposto la commedia Che disgrazia l’ingegno, pur sacrificandone la poesia, con lo scopo di avvicinarla al lettore contemporaneo. Il testo teatrale è un classico della letteratura russa da tempo non più disponibile: la nuova edizione a decenni di distanza dall’ultima rappresenta una conquista in sé per la russistica italiana».

LIBRI E TRADUTTORI

Requiem per un soldato (Meridiano Zero), considerato il capolavoro di Pavlov, è la descrizione del surreale ed estenuante viaggio del drappello funebre incaricato di un Cargo 200 (procedura per il trasporto di bare militari) da una remota guarnigione dell’Asia Centrale fino a Mosca. Il protagonista dovrà consegnare ai suoi famigliari il corpo di un soldato che ha commesso suicidio, incapace di far fronte alla spietata e insensata assenza di ogni giustizia nelle dinamiche quotidiane della vita militare dell’esercito russo. Il banchetto funebre si trasforma in una schiamazzante rissa di alcolizzati da cui alcuni non usciranno vivi, altri finiranno in carcere. L’atmosfera di vile e spregevole crudeltà che impernia l’intera situazione, così come l’animo del ragazzo coscritto responsabile della bara, Aleksej Cholmogorov, ci lascia addosso l’assurda sensazione che forse, in fin dei conti, il soldato suicida si ritrovi, nel contesto della circostanza, a essere la persona più fortunata. Con questo romanzo breve si chiude la trilogia letteraria (e di denuncia) di Pavlov, abitata da uomini che vivono, in condizioni di cattività, nelle sconfinate vastità delle steppe asiatiche: paradosso che determina la melodia e il tono di tutta la sua particolarissima prosa.

Rosa Mauro ha già ottenuto diversi riconoscimenti e premi per il suo prezioso lavoro di interprete e traduttrice, particolarmente elegante e sensibile.

*
La Costituzione deve ancora essere la Carta che protegge i cittadini dagli eccessi del potere o deve invece diventare lo strumento dell’eccesso di potere contro la sovranità popolare?

Aleksandr Andreevič Čackij, giovane acuto e brillante dell’alta società russa, torna a Mosca dopo un viaggio di tre anni e si reca subito dall’amata Sofija, che vive con il padre vedovo Famusov ed è ormai innamorata dell’ossequioso segretario Molčalin, ora stabilitosi in casa loro. Questo è l’inizio di un grande classico della letteratura russa, la commedia Gore ot uma (Che disgrazia l’ingegno, 1825) di Aleksandr Griboedov. Si tratta di un’opera che non può temere confronti per la bellezza dei versi, l’acutezza delle trovate teatrali, l’attenzione ricevuta dalla critica e il riflesso prodotto sulla successiva letteratura e sulla moderna lingua russa: un gioiello che rivive ora in una nuova traduzione italiana, accompagnata dal testo a fronte.

Marco Caratozzolo è professore associato, docente di lingua e letteratura russa presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.

Scuole, riparte Pianeta Clara

Da Clara

Scuole, al via il secondo anno di Pianeta Clara
Nuove iniziative e format coinvolgenti per tutte le età

Con l’avvio del nuovo anno scolastico parte anche la seconda edizione di “Pianeta Clara”, progetto di educazione ambientale promosso da Clara Spa, dedicato al tema della sostenibilità ambientale legata ai rifiuti e rivolto a tutte le scuole del territorio servito dall’azienda. In continuità con la prima edizione, che ha coinvolto 57 scuole, 200 classi e quasi 4.000 alunni, per il 2017-2018 Pianeta Clara presenta un ricco programma di proposte per tutte le scuole, statali e paritarie, dall’infanzia agli Istituti di Istruzione Superiore, rivolgendosi a ogni età scolare con diversità di approccio e modalità di coinvolgimento dei giovani partecipanti. ‘Pianeta Clara’ simboleggia una dimensione ancora in parte da scoprire, un pianeta che cerca di dare la giusta importanza a ogni oggetto e materiale, che fa il possibile per ridurre gli sprechi, che investe per riutilizzare e riciclare i rifiuti, che intende distinguersi per un agire virtuoso e consapevole, in sintonia con gli obiettivi contenuti nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Sia i contenuti sia le metodologie sono stati parzialmente rinnovati, anche per rispondere agli importanti cambiamenti che fanno seguito alla nascita di CLARA Spa, la nuova società di gestione dei servizi ambientali frutto della fusione tra Area e Cmv Raccolta, che da quest’anno opera in 21 dei 23 Comuni della provincia di Ferrara (Berra, Bondeno, Cento, Comacchio, Copparo, Codigoro, Fiscaglia, Formignana, Goro, Jolanda di Savoia, Lagosanto, Masi Torello, Mesola, Ostellato, Poggio Renatico, Portomaggiore, Ro, Terre del Reno, Tresigallo, Vigarano, Mainarda, Voghiera).

Per i bimbi delle scuole d’infanzia anche quest’anno saranno programmate attività giocose e divertenti che avvicineranno i piccoli al tema dei rifiuti, e poi la novità dello spettacolo teatrale “Otto e i pianeti del riciclo” per introdurli in modo coinvolgente all’importanza della raccolta differenziata.

Si riconfermano poi sia per le scuole primarie e secondarie di I grado gli intramontabili percorsi interdisciplinari sui materiali intesi come risorse. Per le scuole medie torna anche “Stop and go”, il percorso mirato a realizzare un cortometraggio attraverso la tecnica dello stop motion. La novità per le primarie e le secondarie di I grado è il monologo teatrale “Zero quasi zero”, che affronta la complessa tematica della gestione dei rifiuti sotto forma di racconto, per far capire ai ragazzi che gestire in modo corretto scarti e rifiuti significa osservare i meccanismi che regolano la natura dove nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma.

Per gli Istituti di Istruzione Superiore si riconferma il percorso didattico “Da grande”, che partendo dal significato di economia circolare coinvolge ragazze e ragazzi nella progettazione di un’azienda virtuale in cui le criticità legate ai rifiuti e al loro smaltimento diventano il punto di partenza per cercare soluzioni economicamente e ecologicamente sostenibili.

Il progetto è curato da Atlantide e La Lumaca, cooperative che da anni lavorano sul territorio come referenti per l’educazione ambientale delle due aziende ora fuse in Clara Spa. È inoltre riconfermata la collaborazione con la cooperativa Girogirotondo, a cui si aggiunge la nuova collaborazione con La Piccola Carovana.

Tutte le informazioni e la scheda di adesione su Pianeta Clara sono su www.clarambiente.it. Per informazioni e iscrizioni i docenti possono scrivere anche a pianetaclara@clarambiente.it.

La newsletter del 27 settembre 2017

Da Ufficio stampa

CRONACACOMUNE

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Presentazione giovedì 28 settembre alle 17 in sala Agnelli

Vittorio Ferorelli racconta il suo ‘Ritorno in Montenegro’

27-09-2017

È un viaggio nella storia e nella memoria quello che Vittorio Ferorelli racconta nel suo libro ‘Ritorno in Montenegro’ che giovedì 28 settembre 2017 alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). Nel corso dell’incontro dialogherà con l’autore Angelo Andreotti, poeta e saggista, dirigente dei Musei d’arte antica e storico-scientifici di Ferrara. L’appuntamento gode del patrocinio dell’Istituto per la storia e le memorie del Novecento “Parri” Emilia-Romagna.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Il 2 maggio 1943, sulle montagne del Montenegro, perde la vita, con molti altri soldati, un giovane ufficiale dell’esercito italiano, già sopravvissuto alla guerra in Grecia. Un episodio dimenticato, perso tra le pieghe di una storia più grande, l’occupazione militare dei Balcani, a sua volta rimossa. Settant’anni dopo, un uomo, guardando la medaglia d’argento assegnata a quell’ufficiale, che era il padre di suo padre, si accorge di non avere mai saputo chi fosse, e decide di ricostruire la sua vicenda. Guardando le foto di famiglia e ricercando tra le carte d’archivio, nasce l’idea di fare un viaggio solitario per vedere i luoghi di quegli avvenimenti e scoprire se conservino ancora qualche traccia di memoria.

Vittorio Ferorelli, giornalista e scrittore. Lavora all’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna dal 1997. È stato a lungo caporedattore della rivista “IBC. Informazioni, commenti, inchieste sui beni culturali”. Da “Ritorno in Montenegro” è stato tratto un monologo, letto nei teatri di Castelnuovo nei Monti e Mirandola.

MUSEO DI STORIA NATURALE – Venerdì 29 settembre alle 21 porte aperte alle sale di via De Pisis. Ingresso libero

“Notte dei Ricercatori 2017” per scoprire le tecniche di studio delle rocce

27-09-2017

Venerdì 29 settembre 2017 alle 21 porte aperte al Museo civico di Storia Naturale (via De Pisis 24, Ferrara) per la “Notte dei Ricercatori 2017”. La serata si concluderà poco dopo le 23. La partecipazione è gratuita.

COMUNICATO a cura degli organizzatori
Il personale scientifico del Museo sarà a disposizione dei visitatori per illustrare le attività di ricerca attualmente in corso, chi vorrà potrà, con l’assistenza dell’associazione Didò, sperimentare in prima persona una delle tecniche di laboratorio usate dai geologi per lo studio delle rocce carbonatiche, chiamata “dry peel”.

Per info: Museo civico di storia naturale di Ferrara, email museo.storianaturale@comune.fe.it, pagina web storianaturale.comune.fe.it, pagina Fb museo civico storia naturale.ferrara, tel. 0532 203381, fax 0532 210508.

 

ASSESSORATO AMBIENTE/HERA – Grazie a 78.300 Kg. di rifiuti differenziati conferiti alle stazioni ecologiche da scuole e famiglie

‘Riciclandino’ premia studenti ferraresi con un montepremi di 5.300 euro. Al via la nuova edizione del progetto

27-09-2017

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

Si è conclusa con la premiazione delle scuole, la prima edizione del concorso “Riciclandino” che promuove l’utilizzo delle stazioni ecologiche da parte di studenti e famiglie. Il progetto è a cura del Comune di Ferrara (Centro Idea – Assessorato all’Ambiente), Gruppo Hera e in collaborazione con ATERSIR.

La finalità del progetto di educazione ambientale che rientra nelle più generiche offerte didattiche del Gruppo Hera, La Grande Macchina del Mondo e del Centro IDEA “Educare alla sostenibilità” è favorire l’uso delle stazioni ecologiche per stimolare un comportamento più sostenibile. Infatti, nei centri di raccolta i rifiuti sono raccolti con una maggiore garanzia di qualità, a tutto beneficio dell’ambiente e della collettività.

Scuole e famiglie degli studenti ferraresi hanno dimostrato il loro impegno, nei confronti della raccolta differenziata: sono stati infatti conferiti alle tre stazioni ecologiche del Comune oltre 78.300 Kg. di rifiuti differenziati. Grazie a ciò 5 istituti comprensivi del Comune aderenti al progetto, hanno ricevuto complessivamente 5.300 euro.

Questa mattina (27 settembre), nella Sala dell’Arengo della residenza Municipale, alla presenza di Caterina Ferri assessora all’Ambiente del Comune di Ferrara, Alberto Santini responsabile Servizi Ambientali dell’Area Ferrara-Modena Gruppo Hera, Elisabetta Martinelli coordinatrice del Centro Idea e Luca Sitta del gruppo Hera, si sono svolte le premiazioni degli Istituti Comprensivi che hanno partecipato al progetto: Cosmè Tura, Don Milani, Alda Costa, Filippo De Pisis, Corrado Govoni e Alberto Manzi.
Un simbolico “assegnone” è stato consegnato ai referenti delle scuole e a una piccola rappresentanza di studenti: la classa 3° D Scuola secondaria di I grado “T.Tasso”, la classa 3° D Scuola secondaria di I grado “M.M.Boiardo” e alcuni alunni dell’Istituto Comprensivo De Pisis.

Come si utilizza la tessera di Riciclandino
Ad ogni scuola che aderisce al progetto, viene assegnato un apposito codice a barre, riprodotto su tessere distribuite a ciascun alunno.
I ragazzi che con i propri genitori si recano alle stazioni ecologiche per conferire i rifiuti, esibiscono il codice a barre identificativo dell’utente (es. il codice a barre della vecchia bolletta di igiene ambientale o la tessera sanitaria) assieme alla Tessera Riciclandino. I quantitativi di rifiuti così conferiti, oltre a determinare sconti per la famiglia, contribuiranno a definire l’incentivo economico per la scuola.

La nuova edizione del progetto: i RiciclanDays
La nuova edizione di Riciclandino è già partita e si concluderà in agosto. Novità importante di quest’anno saranno i RiciclanDays: tutti i giovedì, i conferimenti effettuati con la tessera Riciclandino valgono doppio per la scuola.
“Siamo sempre molto felici di avviare una nuova edizione di Riciclandino, progetto che ha una forte valenza di educazione alle tematiche del riciclo e della gestione dei rifiuti – aggiunge Alberto Santini, Responsabile Servizi Ambientali Ferrara-Modena del Gruppo Hera. La nostra convinzione è che, anche grazie a iniziative come queste, i giovani di oggi un domani saranno adulti e cittadini più attenti e consapevoli. Il fatto poi che si possa dare un sostegno economico alle scuole, restituendo loro un riconoscimento concreto per il loro operato e il loro impegno, rende l’occasione di oggi ancora più speciale”.
“Il progetto Riciclandino si inserisce nel quadro di attività promosse dal Comune per diffondere sempre più il concetto di Economia Circolare.” – sottolinea l’assessora all’Ambiente Caterina Ferri – “Una nuova ottica di sviluppo del territorio, in cui il rifiuto diventa risorsa da recuperare, e le tre stazioni ecologiche della città sono un punto di riferimento prezioso in tal senso. Ringrazio i ragazzi, gli insegnanti e le loro famiglie che con il loro impegno hanno dimostrato grande senso civico e amore per la nostra città.”

 

Per info: CentroIdea Comune di Ferrara, Hera per le scuole

CASA ARIOSTO – Venerdì 29 settembre alle 17.30 nella sala conferenze (via Ariosto 67)

“Ferrara settanta”, mostra fotografica sulle addizioni urbane moderne

27-09-2017

Venerdì 29 settembre 2017 alle 17.30, nella sala conferenze di Casa Ariosto (via Ariosto 67 a Ferrara), si terrà l’inaugurazione della mostra “Ferrara settanta”, fotografie in bianco e nero di Andrea Gallesini e Marco Andreani. La serie è  dedicata alle addizioni urbane moderne di via Foro Boario e di via dei Frutteti. Sono immagini di due momenti importanti della presenza dell’architetto Vieri Quilici nella progettazione urbanistica della nostra città.

Sono previsti interventi di Angelo Andreotti, direttore dei Musei di Arte Antica, e di Gianni Cerioli, presidente del Comitato provinciale Unicef di Ferrara.

La mostra resterà aperta sino al 22 ottobre, dal martedì alla domenica, con orario 10-12.30 e 16-18. Ingresso gratuito.

(A cura dei Musei d’Arte Antica e Storico scientifici)

 

 

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo M5S in Consiglio comunale

Richiesta in merito alla gestione degli alunni disabili per quest’anno scolastico

27-09-2017

Ecco l’interpellanza pervenuta:

– la consigliera Morghen (gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessora alla Pubblica istruzione Cristina Corazzari in merito alla gestione degli alunni disabili per l’anno scolastico 2017/2018.

>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara)

INTERNAZIONALE A FERRARA – Presentata l’undicesima edizione da assessore Massimo Maisto, organizzatori e partner

Il giornalismo si dà appuntamento a Ferrara per raccontare il mondo

27-09-2017

Torna dal 29 settembre all’1 ottobre Internazionale a Ferrara, il festival di giornalismo organizzato dal settimanale Internazionale e dal Comune di Ferrara, giunto all’undicesima edizione

Ferrara, 27 settembre – Oltre 250 ospiti provenienti da 40 paesi e da 4 continenti per 250 ore di programmazione e 130 incontri. Questi i numeri del programma di Internazionale a Ferrara che è stato presentato questa mattina al Palazzo municipale. Filo conduttore di questa edizione è la prospettiva intesa come lungimiranza e opportunità, una risposta ai moti xenofobi, ai populismi e ai nuovi protezionismi, sintomi di un affanno della politica a fare fronte ai grandi mutamenti sociali. Per tendere verso un’informazione corretta; per leggere gli eventi in corso senza paura, immaginando soluzioni rispettose dei diritti umani; per individuare modelli economici più inclusivi, serve la giusta distanza.

Per Massimo Maisto, vicesindaco di Ferrara e assessore alla cultura, “Internazionale a Ferrara ci restituisce approcci e sguardi poliedrici su paesi e problematiche distanti, eppure così vicine alla nostra quotidianità, al nostro vissuto personale e sociale. Nei fatti, trasforma per tre giorni la nostra città in una pulsante agorà, dove i cittadini possono acquisire e scambiarsi informazioni e commenti, e quindi democrazia”.

“Internazionale a Ferrara è un lavoro di squadra che riguarda sia la città che la redazione – ha commentato Luisa Cifolilli che dirige il festival con Chiara Nielsen – Assistiamo nel mondo a una forte ondata autoritaria, all’affermarsi di populismi e al rinnovarsi di pulsioni razziste, serve spirito di curiosità per contrastare pessimismo diffuso. Ecco perché il nostro logo quest’anno è il mondo che regge un cannocchiale, il cannocchiale, infatti, permette sia di avere una visione distaccata e lungimirante che di guardare più nel dettaglio”.

Grandi ospiti da tutto il mondo: da Angela Davis, femminista ed ex militante del partito comunista statunitense a John Lewis che nel 1963, insieme a Martin Luther King organizzò la grande marcia su Washington al termine della quale fu pronunciato il celebre discorso “I have a dream”. Appuntamento, come ogni anno, con giornalisti, scrittori e fotoreporter da ogni continente: dallo scrittore siriano Khaled Khalifa alla reporter colombiana Marta Ruiz, dall’inviato iracheno Gaith Abdul-Ahad all’attivista di origine eritrea Meron Estefanos, fino a Shane Bauer che, nell’anno del risveglio dei nazionalismi e del razzismo istituzionalizzato, sotto copertura si è infiltrato nei movimenti paramilitari di estrema destra americani. Emblematico l’incontro conclusivo del festival, intitolato “L’Età della rabbia” dal libro dello scrittore indiano Pankaj Mishra che dialogherà con lo statunitense Adam Shatz e lo studioso francese Olivier Roy. Si parlerà anche molto di Europa con l’ex ministro greco Varoufakis, il presidente della Vallonia, Paul Magnette, e con Romano Prodi.

Con MSF si approfondirà l’importante lavoro svolto dall’ong nella ricerca e salvataggio in mare dei migranti, un lavoro che negli ultimi mesi è stato messo sotto accusa da alcune forze politiche italiane, mentre l’accademica Iris Chyi analizzerà il futuro dei giornali di carta e la sociologa di origine egiziana Shereen El Feki racconterà la mutazione dei costumi sessuali nel mondo arabo dopo le rivolte. Dopo il grande successo dei loro video “Lettere dalla vagina”, pubblicati dal Guardian e tradotti sul sito di Internazionale, saranno a Ferrara le autrici Mona Chalabi e Mae Ryan. Con Guy Delisle, autore di Fuggire, sulla lunga prigionia in Cecenia di un collaboratore di Msf e Zerocalcare si parlerà della graphic novel come strumento per raccontare il presente.
Si rinnova l’appuntamento con il Premio per il giornalismo d’inchiesta Anna Politkovskaja che quest’anno sarà assegnato al giornalista turco Can Dündar, distintosi per le sue coraggiose inchieste sul coinvolgimento diretto della Turchia nella questione siriana e con le rassegne di Mondocinema e di Mondoascolti; al festival anche la mostra del World Press Photo 2017 e la realtà virtuale con Giant, un’installazione nata dall’esperienza personale della regista e co-autrice serba Milica Zec, che fa provare l’esperienza della guerra e un autentico programma parallelo per bambini, con oltre 12 laboratori.

Per Paolo Marcolini, di Arci Ferrara, “è grazie al Festival di Internazionale che riusciamo a vedere da vicino e  conoscere le difficoltà ed i rischi che tanti giornalisti ed attivisti corrono per garantire la diffusione di notizie e di informazioni basate su fatti veri e reali, documentati e strappati alla censura di tanti Paesi. Ci piace pensare, infatti, che, ancora una volta, le notizie dal mondo “prenderanno vita” dalle piazze e dalla vie del Centro Storico e che i tanti ospiti internazionali, tra personaggi della politica mondiale, corrispondenti, scrittori, giornalisti, disegnatori, verranno affascinati ed ammaliati dall’accoglienza del Festival e dalla bellezza della nostra Città restituendo con passione informazioni e dettagli su articoli ed inchieste internazionali”

“ll Festival di Internazionale a Ferrara riveste grande importanza per l’Università di Ferrara ormai da tempo – ha commentato Veronica Dal Buono, docente del Dipartimento di Architettura e Delegata del Rettore al rafforzamento dell’immagine e del posizionamento dell’Ateneo – La manifestazione è occasione per rinsaldare la collaborazione, già forte, con la città. La nostra comune visione è nell’ottica di un sistema Ferrara, una sinergia collaborativa che, in modo pulsante e dinamico, respira cultura a 360 gradi. Le sollecitazioni e gli stimoli che ogni anno il Festival dedicato al giornalismo internazionale è capace di generare, rappresentano un’occasione estremamente attrattiva soprattutto per la comunità studentesca del nostro Ateneo. La collaborazione con il Festival di Internazionale si traduce non solo nella messa a disposizione di alcuni spazi dell’Università, quanto in particolare nella partecipazione attiva di diversi docenti dell’Ateneo al programma ufficiale del Festival e al cosiddetto programma partecipato, eventi culturali che accompagnano e completano il programma ufficiale. Quest’anno la novità è che Unife sarà presente con uno stand dedicato nella centralissima Piazza Trento Trieste, con l’obiettivo di mostrare l’identità e lo spirito profondo dell’offerta scientifica e formativa di un Ateneo che si sente, con orgoglio, “nel futuro da sempre”.

Alice Bolognesi, presidente dell’associazione IF: “Si è ulteriormente rafforzato il legame con la città: la ricettività delle strutture è anche più importante e fondamentale rispetto agli anni passati grazie all’aumento sia degli ospiti che dei partecipanti. Inoltre da quest’anno c’è un maggior coinvolgimento delle realtà cittadine, cosa di cui siamo orgogliosi”

“Quest’anno l’appuntamento con Internazionale riveste per il Teatro un rilievo particolare – ha spiegato Roberta Ziosi, presidente della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara – La sala riapre i battenti dopo mesi di lavori, prima parte di un complesso intervento che proseguirà sino all’autunno del 2018. Il cantiere di idee rappresentato da Internazionale sarà ospitato nel #cantiereteatro e in questa circostanza, davvero inusuale, il Comunale di Ferrara introdurrà la serata di apertura del Festival, il 29 settembre, con un evento performativo esterno alla struttura che avrà inizio alle ore 20, frutto della collaborazione fra Teatro, Conservatorio G.Frescobaldi e le aziende impegnate nei lavori di ristrutturazione e avrà come scenario lo straordinario pannello creato dallo scenografo Lorenzo Cutuli a copertura delle impalcature posizionate sul lato di Corso Martiri della Libertà con musica e la proiezione in loop del video The Light of dreams, omaggio a Roma e al cinema italiano”

Per Francesca Molesini, assessore alla Cultura del Comune di Portomaggiore: “Per il secondo anno il Comune di Portomaggiore aderisce al programma del Festival di Internazionale, ospitando in città un evento aperto a tutti, ma rivolto principalmente agli studenti. Sabato 30 Settembre alle 10, in Sala Consigliare, interverrà il pluripremiato giornalista turco Can Dündar, che riceverà poi a Ferrara il premio Anna Politkovskaja 2017. Per la nostra città sarà un’importante occasione di confronto e di approfondimento sui temi cruciali del nostro tempo a livello internazionale”.

“Anche quest’anno al festival apriremo una finestra sul mondo – ha detto Giuska Ursini di Medici Senza Frontiere –  Parleremo di Mosul, teatro di una guerra senza regole, degli scontri in Nigeria, di migrazione e infine vaccini. Saranno i nostri operatori, giornalisti, esperti e ospiti internazionali a raccontare delle tante zone e crisi dal mondo dimenticate. Inoltre all’MSF Corner in P.za Trento e Trieste oltre ai tantissimi “incontri informali”, il pubblico del festival potrà entrare in contatto con gli operatori umanitari e con l’azione medico-umanitaria di MSF attraverso centinaia di foto di progetti e abbiamo anche in serbo una sorpresa per chi entrerà in contatto con noi”.

 

“Internazionale – ha sottolineato Andrea Migliari, della Camera di commercio di Ferrara – è uno degli esempi migliori di come scelte politiche ed economiche riconoscano al patrimonio culturale (materiale ed immateriale) il ruolo di fattore strategico per lo sviluppo, basato soprattutto sul rapporto con il sistema territoriale. Il patrimonio culturale è nel territorio, anzi ne costituisce una delle risorse più importanti. Il dibattito che, con grande lungimiranza, Internazionale ha contribuito ad alimentare in questi anni – ha concluso Migliari – rimarca la necessità di una piena condivisione e collaborazione tra pubblico, privato e “Terzo settore” nella valorizzazione del patrimonio culturale. Lo stesso straordinario successo di pubblico che da sempre ottiene il Festival ci segnala che Arte e Cultura oggi si devono interpretare anche come ricchezza e occupazione generata, direttamente e indirettamente, sul territorio”.

“È davvero con grande piacere che Unipol Gruppo e Fondazione Unipolis tornano a Ferrara per l’undicesima edizione del Festival di Internazionale – ha detto Walter Dondi, consigliere delegato e direttore Fondazione Unipolis – Una città colta e accogliente, che fa dell’apertura al mondo e della cultura, sia per quanto attiene alla valorizzazione del proprio patrimonio storico e architettonico, che nella ricerca del nuovo, i tratti peculiari e distintivi della sua forte identità. La presenza e il sostegno di Unipol Gruppo e Fondazione Unipolis a Internazionale a Ferrara, è la conferma di un ormai consolidato rapporto di collaborazione che ci vede condividere con la Direzione della rivista e del Festival l’impegno a promuovere l’informazione e la conoscenza dei principali problemi che riguardano la vita del Pianeta. Il mondo è attraversato da conflitti drammatici e da contraddizioni acutissime, che hanno a che fare con crescenti disuguaglianze sociali ed economiche, così come con i gravi fenomeni prodotti dai cambiamenti climatici. Tutto ciò richiede mutamenti radicali nelle politiche a livello globale e nei singoli paesi, per affermare scelte che vadano nella direzione di promuovere uno sviluppo realmente sostenibile, così come previsto dall’Agenza 2030 delle Nazioni Unite, approvata giusto due anni fa. E’ questo, del resto, il filo che connette le diverse iniziative che Fondazione Unipolis, insieme agli amici di Internazionale, ha organizzato anche quest’anno a Ferrara”.

“Il nostro legame con il territorio di Ferrara è indissolubile come quello tra il Festival e la città di Ferrara. Ferrara negli anni è divenuta sede di uno degli appuntamenti più importanti a livello mondiale per discutere dell’oggi e porre le basi per il domani – ha dichiarato Giulia Di Tommaso, membro del cda di Bonifiche Ferraresi Spa che ha aggiunto – crediamo quindi che sia il momento e il luogo perfetto per discutere del contesto internazionale in cui l’agricoltura occupa un ruolo fondamentale per rispondere alla grande sfida dei prossimi decenni: produrre alimenti di qualità per una popolazione globale in aumento e una contemporanea diminuzione della terra coltivabile. Bonifiche Ferraresi è certa che la diffusione, anche attraverso eventi come questo, dei principi dell’agricoltura di precisione siano una delle chiavi per creare un settore agro industriale maturo sostenibile e trasparente capace di produrre eccellenze e rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più attento, informato e consapevole”.

 

“Torniamo al Festival di Internazionale perché crediamo sia un luogo da cui guardare il mondo con una lente di ingrandimento privilegiata – ha detto Valentina Preti di Alce Nero- Parleremo di un’agricoltura biologica che coinvolge e modella i territori, generando un cambiamento possibile e preservando un delicato equilibrio tra terra e uomo. Lo faremo il 1′ ottobre alle 11.30 al Teatro Nuovo di Ferrara con “Semi di cambiamento, L’agricoltura biologica che fa rinascere l’uomo e la terra”, evento che vedrà la partecipazione di Jacopo Fo, scrittore, Günther Wallnӧfer, agricoltore e allevatore biologico, Santiago Paz,  Cooperativa Norandino (Perù) e Lucio Cavazzoni, Alce Nero, introdotti e moderati dalla giornalista Marina Forti”.

 

Per Giuliano Gallini di Cir Food, “per CIR food essere presenti al Festival di Internazionale è un modo per cercare di comprendere meglio i cambiamenti della società e quindi di capire come dobbiamo adattarci ai profondi mutamenti che si profilano nei prossimi anni; e per quanto possibile, nel nostro mondo, quello del cibo, capire come orientare il cambiamento in senso democratico e inclusivo. Un tema che cercheremo di approfondire nei due momenti che abbiamo organizzato a Ferrara, quest’anno con la collaborazione di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.”

 

“Abbiamo deciso di avviare a partire da questo anno una collaborazione tra la Cooperativa Cidas e il Festival di Internazionale – ha dichiarato Daniele Bertarelli, presidente Cooperativa Cidas – e siamo felici di aver avuto l’opportunità di iniziare sostenendo la mostra fotografica di Christian Tasso, perché rappresenta sia il nostro ambito di intervento che la nostra attenzione alle istanze sociali. Con questa iniziativa vogliamo iniziare, nei territori in cui siamo presenti, un percorso volto alla sensibilizzazione nei confronti dell’attività del Terzo Settore.”

 

La presidente di Camelot Patrizia Bertelli ha spiegato: “Vesta è un progetto culturale e di innovazione sociale ideato e sviluppato da Camelot per supportare l’integrazione e l’autonomia delle persone rifugiate accogliendole in famiglia. La piattaforma digitale www.progettovesta.com permette facilità di accesso a chi si vuole candidare, la costruzione di una community di famiglie accoglienti e riscontri sull’andamento dell’accoglienza”.

Per Federico Rasetti di Doc Servizi, “la partnership con Internazionale per Doc è molto importante, in primis perché si basa su una profonda condivisione di valori fondamentali, tra i quali la promozione del lavoro in sicurezza e legalità, la conoscenza degli strumenti e dei cambiamenti in atto nel mondo del lavoro. Inoltre, il fatto che la collaborazione riguardi la gestione del personale, è per noi particolarmente significativo perchè si tratta di un lavoro con le persone e con i lavoratori, entrambi al centro delle tutele e dei valori della cooperativa.”

Inoltre, per l’edizione 2017 del Festival di Internazionale a Ferrara CNA Ferrara promuove due rilevanti appuntamenti nel centro storico, in Corso Porta Reno: la mostra – esposizione dell’Artigianato Artistico “Recycle & Co.”, un’importante vetrina della creatività artigianale caratterizzata dal riutilizzo dei materiali e prodotti di scarto e “Sapori Artigiani”, in collaborazione con La Strada dei Vini e dei Sapori di Ferrara, tre giorni dedicati alle eccellenze alimentari che saranno offerte attraverso degustazioni ed un’esposizione commerciale dei produttori artigiani ferraresi. Il giorno 28 settembre, nella cornice della Caffetteria del Castello Estense, CNA Ferrara e Strada dei Vini e dei Sapori di Ferrara offriranno la cena ad oltre 100 giornalisti accreditati per il Festival, grazie alla collaborazione delle imprese associate della filiera agro-alimentare”

 

Francesco Colaiacovo, presidente del conservatorio G. Frescobaldi: “abbiamo l’ambizione di far emergere i nostri talenti. Internazionale a Ferrara è l’opportunità di un palcoscenico straordinario che consente ai nostri studenti di potersi sperimentare con il grande pubblico, anche radiofonico, che può essere anche il viatico per una carriera artistica!.

“È un grande onore e piacere portare per il secondo anno consecutivo a Ferrara, città con una forte tradizione d’arte e cultura, la mostra del World Press Photo all’interno del miglior festival di giornalismo in Italia – ha commentato il fotoreporter Francesco Zizola – L’offerta culturale di altissimo livello, che da sempre caratterizza il festival, è la cornice ideale per l’esposizione delle immagini vincitrici del World Press Photo, documenti storici che permettono di rivivere gli eventi cruciali del nostro tempo”.

Internazionale a Ferrara è promosso da Internazionale, Comune di Ferrara, Regione Emilia Romagna, Università degli studi di Ferrara, Città Teatro, Ferrara Terra e Acqua, Comune di Portomaggiore, Arci Ferrara, Assessorato alla cultura nell’ambito del Progetto Polimero promosso da Arci Emilia-Romagna, Associazione IF e Anci. Il Festival è reso possibile dalla collaborazione di Medici Senza Frontiere, charitypartner, e della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, grazie a Unipol Gruppo, Fondazione Unipolis, Assicoop, UnipolSai, con il sostegno di Bonifiche Ferraresi, Montura, Alce Nero, Camera di Commercio di Ferrara, Cir Food, Global Progressive Forum, Poste Italiane, Banca Etica, Sky, Arci Nazionale, Università LUISS Guido Carli, Coop Alleanza 3.0, Cidas, Cooperativa Camelot, Sammontana, Astoria, Acer, Terna, Doc Servizi, CGIL, CNA. Con la main mediapartership di Rai e la media partnership di Radio 3, Radio 2, RaiNews24, RaiCultura, RadioRadicale, @stoleggendo, VoxEurop, Housatonic.

 

LINK UTILI

Programma: https://www.internazionale.it/festival/programma

Fotografie: https://www.flickr.com/photos/internaz

Cartella Stampa: https://www.internazionale.it/festival/sala-stampa

 

Ufficio Stampa

Elena Giacchino, responsabile ufficio stampa
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‘Riprendiamoci la libertà!’, sabato 30 settembre presidio a Ferrara contro la violenza sulle donne

(a cura di CGIL)

27-09-2017

#riprendiamocilalibertà  – Con questo slogan la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso invita tutti a scendere nelle piazze italiane sabato 30 settembre per le manifestazioni organizzate dalla Confederazione contro la violenza sulle donne, la depenalizzazione dello stalking, la narrativa con cui stupri e omicidi diventano un processo alle vittime.

A Ferrara si terrà un presidio in Piazza Trento Trieste (angolo Via San Romano) dalle ore 18 alle ore 19. I partecipanti sono invitati a portare con sè un accessorio (cappello, scarpe, foulard, borsetta o altro) di colore rosso.

Per la Cgil “il linguaggio utilizzato dai media e il giudizio su chi subisce violenza, su come si veste o si diverte, rappresenta l’ennesima aggressione alle donne. Così come il ricondurre questi drammi a questioni etniche, religiose, o a numeri statistici, toglie senso alla tragedia e al silenzio di chi l’ha vissuta”.
Con l’appello, dal titolo “Avete tolto senso alle parole” la Cgil lancia una mobilitazione nazionale (per firmare l’appello WWW.CGIL.IT) “per chiedere agli uomini, alla politica, ai media, alla magistratura, alle forze dell’ordine e al mondo della scuola un cambio di rotta nei comportamenti, nel linguaggio, nella cultura e nell’assunzione di responsabilità di questo dramma”. Perché “la violenza maschile sulle donne non è un problema delle donne”, che “non vogliono far vincere la paura e rinchiudersi dentro casa”. “L’appello -ricorda la Cgil- è aperto a tutte coloro che vorranno aderire. È fondamentale che il fronte di coloro che vogliono rompere il silenzio cresca ancora”.

IN ALLEGATO IL TESTO DELL’APPELLO

MODIFICA ALLA VIABILITA’ – La strada è percorribile da via Pomposa fino al cn. 445 e da via Panigalli fino al cn. 446

Via Massafiscaglia chiusa nel tratto dal numero civico 445 al 446 per uno smottamento della carreggiata

27-09-2017

In data odierna (mercoledì 27 settembre), a causa di un smottamento della carreggiata, si è provveduto alla chiusura di via Massafiscaglia nel tratto dal cn. 445 al cn. 446. La strada è percorribile da via Pomposa fino al numero civico 445 e da via Panigalli fino al numero civico 446. In entrambe le entrate è indicato che la strada è a fondo chiuso.

 

(Comunicazione a cura del Comando della Polizia Municipale Terre Estensi)

Scuola di danza Jazz Studio Dance a Ferrara

Da Ufficio stampa

La scuola di danza JAZZ STUDIO DANCE – UISP FERRARA , diretta artisticamente da Silvia Bottoni, ha ripreso la sua attività dopo una breve pausa estiva. I corsi misti, nei vari livelli dai principianti agli avanzati, arricchiti da nuove discipline sono già iniziati con le LEZIONI DI PROVA GRATUITE che proseguiranno per tutto il mese di settembre fino a metà ottobre, per effettuare l’inserimento attitudinale nei corsi al fine di assemblare al meglio gli allievi per preparazione e finalità. I corsi sono curati come sempre da insegnanti altamente qualificati, che hanno trascorso l’estate ad aggiornarsi attraverso stages e seminari in Italia e all’estero. Ci sono molte novità nel team dei docenti e nelle tecniche: dal 2 ottobre p.v. inizierà il FLOOR WORK e CONCEPT DANCE (in esclusiva per la nostra città) sia come corso aperto a tutti che come lezioni integrative di perfezionamento per gli allievi che già frequentano altri corsi. Si tratta di un lavoro molto particolare perché unisce un insieme di tecniche di movimento basate sul contatto con il suolo per ritovare potenza, energia e un movimento fluido e continuativo. Alla base di questa attività c’è la volontà di ritrovare una spontaneità di movimento da non intendersi come sfogo emotivo con sottofondo musicale bensì espressione di una gestualità personale indirizzata dall’insegnante verso una esplorazione creativa delle varie tecniche di danza appositamente semplificate per poter essere apprese da tutti. Le lezioni sono tenute da Chiara Falzone, danzatrice nell’Atzewi Dance Company di Modena.
Parecchie proposte nell’ambito della DANZA MODERNA E CONTEMPORANEA con corsi di danza jazz, contemporanea, moderna, afro dance adattati ai vari livelli per fornire una preparazione il più possibile completa che spazi dalle tecniche tradizionali sino alle nuove tendenze. E’ attivissimo anche il settore HIP HOP e BREAK DANCE che tanta presa ha sui giovani perché ha molte radici differenti e sono stili di danza molto amati per la loro varietà, energia e creatività.
La scuola fornisce una preparazione sia in forma amatoriale che professionale: infatti oltre alla attività dei corsi sono diverse le iniziative che si organizzano nell’ambito di stages e seminari condotti sempre da maestri di fama internazionale, concorsi che affiancano la normale attività di spettacolo Proseguiranno i corsi di DANZA CLASSICA: si parte dalla propedeutica e giocodanza per bambini da 3 anni in poi in cui si cerca di impostare una corretta postura in vista dei successivi esercizi alla sbarra e sulle punte per arrivare ai corsi di primo e secondo livello, intermedio e perfezionamento avanzati.
Nel settore del FITNESS E DANZA AMATORIALE si trovano corsi in cui si abbinano pilates, stretching, ton up, funky, step, aerobica, zumba strong che forniscono una tonicità generale e stimolano le funzioni cardiovascolari, oltrechè favorire una migliore coordinazione e senso del ritmo. Si tratta di nuovissime tecniche alla portata di tutti coloro che si vogliono divertire facendo un’ottima attività corporea. Ci sono poi corsi di SALSA PORTORICANA e CAPOEIRA.
Il settore BENESSERE presenta corsi di GINNASTICA DOLCE, MEDICA, PER IL MAL DI SCHIENA,RIABILITATIVA che prevedono l’insegnamento di un insieme di tecniche di movimento, di respirazione, di correzione posturale che ambiscono al miglioramento dell’estensione articolare e allo scioglimento delle tensioni muscolari. Sempre in questo campo troviamo lo YOGA, una disciplina psicofisica che tende al dominio del corpo e dello spirito. E anche il TAJI CHI QUAN, affiancato dal QI GONG per potenziare ulteriormente il filone delle pratiche new age, attività che puntano ad un ripristino energetico e al benessere della mente. La parola d’ordine per questa scuola è quindi “Armonia tra corpo e mente”. Ancora una volta il Jazz Studio Dance ci dimostra come sia importante far convivere la finalità amatoriale dei propri corsi basata non tanto sull’inseguimento di modelli estetici difficili da raggiungere bensì sul recupero del proprio equilibrio e dei propri ritmi biologici con quella professionale che ha permesso in questi anni di veder uscire ottimi danzatori e di presentare spettacoli di grande effetto al pubblico.
Insomma davvero un’associazione culturale di tutto rispetto, diventata un importante punto di riferimento cittadino. Per non perdere quindi i benefici ottenuti con le vacanze e il relax è bene provare una delle tante attività proposte in ambienti confortevoli e sereni per soddisfare la propria “voglia di movimento” e per sviluppare la creatività che c’è dentro ognuno di noi. Per maggiori informazioni e iscrizioni ci si può rivolgere presso la segreteria della scuola in Vicolo Boccacanale n.3 – Ferrara – tel. 0532/ 760407 , scrivere all’indirizzo di posta elettronica jazzstudance@yahoo.it o seguire la pagina FB o il sito web: www.jazzstudiodance.it

Le associazioni di categoria ravennati e ferraresi a confronto in vista dell’avvio delle procedure di accorpamento delle due camere di commercio

Da Ufficio stampa

Oggi (mercoledì 27 settembre) alla Camera di commercio a Ravenna

Il mondo associativo si confronta in vista dell’avvio della procedura di accorpamento tra le Camere di commercio di Ravenna e Ferrara.
Oggi pomeriggio ( mercoledì 27 settembre ) infatti nella Sala Cavalcoli della Camera di commercio di Ravenna ha avuto luogo un incontro tra i rappresentanti delle associazioni di categoria dei territori ravennate e ferrarese. L’obiettivo della discussione, avvenuta in un clima sereno e collaborativo, è stato quello di definire tempistiche e modalità della procedura di accorpamento a cui si apprestano le due Camere di commercio, condividendo i dati sulla rappresentatività dei settori pubblicati recentemente dal Ministero dello sviluppo Economico e avviando il confronto su possibili ipotesi di apparentamenti.
Al commissario ad acta, dott. Mauro Giannattasio, nominato con il decreto 8 agosto 2017 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 19 settembre, spetterà innanzitutto il compito di adottare la norma statutaria che definisce la ripartizione dei consiglieri camerali tra i differenti settori di attività economica tenendo conto della loro rappresentatività sul territorio.
Successivamente, comunque entro 120 giorni dall’entrata in vigore del decreto, quindi entro il 17 gennaio 2018, il commissario dovrà avviare formalmente le procedure di designazione e nomina dei consiglieri, pubblicando l’avviso all’albo camerale e sul sito istituzionale di entrambe le Camere.
Dopo questo primo momento di confronto dedicato nello specifico alle categorie economiche saranno coinvolti anche i rappresentanti dei lavoratori, dei consumatori e dei liberi professionisti.
I consiglieri in rappresentanza dei settori economici della nuova Camera di commercio di Ferrara-Ravenna saranno 30 ai quali si aggiungeranno i 3 rappresentanti di sindacati, consumatori e professioni. La Giunta sarà invece composta da sette componenti più il presidente.
Una norma transitoria della riforma prevede infatti che le disposizioni relative alla riduzione del numero dei consiglieri camerali, 25 consiglieri per Camere con oltre 80.000 imprese, siano applicate alle nuove Camere a partire dal primo rinnovo dei loro consigli successivo a quello della loro costituzione.

Consumi: Emilia Romagna a festival internazionale gelato artigianale

Da Ufficio stampa

SQUACQUERONE, SAVÒR E PIADINA L’AGRIGELATO DI CAMPAGNA AMICA

Ci sarà un maestro gelatiere dell’Emilia Romagna fra i 45 artigiani selezionati per lo Sherbeth Festival, il prestigioso Festival Internazionale del Gelato Artigianale in programma a Palermo dal 28 settembre al 1 ottobre. Lo comunica Coldiretti Emilia Romagna, informando che il cesenate Roberto Leoni è stato selezionato tra più di 4.500 gelatieri per far parte della squadra internazionale che per tre giorni faranno di Palermo la capitale mondiale del gelato. Leoni – informa Coldiretti regionale – a Cesena ha fondato le prime agrogelaterie di Romagna sposando il progetto a filiera corta e garantita di Coldiretti e Campagna Amica, che diffonde e promuove una cultura del cibo basata su certezza dell’origine, stagionalità e sostenibilità delle produzioni.

Roberto Leoni sarà ambasciatore dell’Emilia Romagna e rappresenterà la propria terra d’origine con un gusto artigianale inedito autentico e rigorosamente a km zero: un gelato allo squacquerone di San Patrignano con confettura antica di Savòr ai frutti dimenticati e crumble di piadina. E’ lo stesso Leoni, con una punta di orgoglio e un pizzico di ansia – “perché, ammette, rappresentare la propria terra è un onore, ma la responsabilità la sento tutta, eccome” – a raccontare a parole questa creazione che è un vero e proprio inno alla genuinità e alla stagionalità: “E’ un gelato a base di latte vaccino, che insiste sulla fresca cremosità di uno dei migliori formaggi dell’Emilia Romagna, DOP dal 2012, sulla dolcezza del Savor, che racchiude il profumo dell’uva matura e ci riporta tra i vigneti della nostra campagna in piena vendemmia, per finire poi con il tocco fragrante della piadina romagnola, simbolo di questa terra ormai noto ed esportato in tutto il mondo”. Il gelato, dopo il debutto siciliano, sarà disponibile a Cesena nelle due gelaterie di via Fratelli Bandiera e via Savio, ma solo in ottobre, perché il Savor è un prodotto stagionale che si prepara utilizzando il mosto della vendemmia.

I fortunati che da domani a domenica saranno a Palermo potranno gustarselo in anteprima e in grande quantità, ogni gelatiere ne produrrà infatti 100-150 kg al giorno, ma anche votare il gusto preferito nell’ambito del concorso “Procopio Coltelli”, evento collaterale del festival dedicato al maestro gelatiere siciliano che ha esportato il gelato nel mondo.

Calamita/à a Riaperture, la tragedia del Vajont in mostra a Ferrara

Da Riaperture Photofestival Ferrara

Riaperture, la nuova stagione di eventi fotografici inizia con ‘Calamita/à’
Videoinstallazione sulla tragedia del Vajont

Al via una nuova stagione di eventi tutti dedicati alla fotografia, organizzati dall’associazione culturale Riaperture. In attesa del festival, che tornerà a Ferrara dal 6 all’8 e dal 13 al 15 aprile, dopo il successo della prima edizione, l’autunno inizia con un appuntamento in occasione di Internazionale a Ferrara: ‘Calamità a Riaperture’ è la videoinstallazione dedicata al progetto sulla tragedia del Vajont, in programma da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre a Factory Grisù.

Calamita/à project è un’indagine territoriale sulla tragedia della diga del Vajont, avvenuta nel 1963 ma che presenta ancora molte analogie con i tempi odierni, in cui lo sfruttamento energetico del territorio e la sua salvaguardia sono ancora a rischio. Il progetto Calamita/à è uno strumento d’indagine territoriale che attraverso una ricerca programmata, portata avanti da professionisti di ambito diverso, vuole approfondire i mutamenti in corso, rivelare criticità, attirare interesse e conoscenza attorno a un luogo nodale ancora in via di definizione, la diga del Vajont.

Morfologia del territorio, orografia, infrastrutture, architettura, contesto sociale sono solo alcuni degli ambiti di analisi. Arte, sociologia, urbanistica e fotografia concorrono alla definizione dell’identità del territorio con un approccio multidisciplinare aperto. La videoinstallazione presente a Factory Grisù da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre, curata da Gianpaolo Arena e Marina Caneve, cerca di dare forma allo scorrere del tempo, dall’istante della tragedia alle sue conseguenze, cristallizzate in un eterno presente. Un disastro che attrae, una calamita dalla fuorviante chiave puramente estetica da cui l’indagine cerca di rifuggire. Un evento catastrofico che ha alterato ogni equilibrio, come una calamità che ha spezzato lo sviluppo temporale di un territorio. Saranno questi i temi della presentazione con i curatori della videoinstallazione, sabato 30 settembre, a Factory Grisu, alle ore 16.

‘Calamita/à a Riaperture’ è aperta al pubblico da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre, dalle ore 10 alle 19, ed è inserita nel calendario del programma partecipato di Internazionale a Ferrara. L’ingresso è gratuito. Durante i giorni dell’esposizione, sarà attiva la nuova campagna tesseramento per l’anno 2018 a Riaperture.

Fondata nel maggio 2016 da un gruppo di fotografi, professionisti e non, Riaperture è l’associazione che vuole portare a Ferrara qualcosa che prima non c’era: un festival di fotografia, innanzitutto, ma anche la spinta a riaprire attività commerciali abbandonate o spazi pubblici chiusi.

Calamita/à – Crediti

Fotografia: Andrea Alessio, Gianpaolo Arena, Sergio Camplone, Marina Caneve, Céline Clanet, Scott Connarroe, François Deladerriere, Marco Lachi, Michela Palermo, Gabriele Rossi, Petra Stavast, Jan Stradtman, Cyrille Weiner & Giaime Meloni, WOM – Max Rommel & Marissa Morelli, Zuijderwijk/Vergouwe

Musica: Valerio Cosi, Enrico Coniglio, Gianluca Favaron & Stefano Gentile, Enrico Malatesta

Video: Mauro Sambo, Tommaso Perfetti, WOM – Max Rommel & Marissa Morelli

Urbanistica: Latitude Platform

Geologia: Emiliano Oddone

Antropologia: Olivia Casagrande

Poesia: Giovanna Frene

Archivi: Carlo Pradella, SACAIM, Giuseppe Francesco Bernardi

Contatti

Fabio Zecchi
tel 34892115311
email stampa@riaperture.com

AperiLibera – 2°Giro! – venerdì 29 settembre dalle 18 presso Spazio Cloister

Da Libera Ferrara

Venerdì 29 settembre dalle ore 18 presso Cloister Enoteca AperiLibera – 2° Giro Non perdiamo le buone abitudini.

Ogni occasione è buona per promuovere la legalità.

Per i ferraresi e per i tanti che arriveranno in città questo week-end in occasione del Festival di Internazionale, torna AperiLibera: l’aperitivo della legalità che coniuga i prodotti di Libera Terra, coltivati su terreni confiscati alle mafie e restituiti ai cittadini, e le tipicità di Voghiera, grazie all’impegno dei volontari della Pro Loco locale. Dopo l’appuntamento di agosto, si riconferma la collaborazione con l’Enoteca Cloister, che anche questa volta ospiterà l’evento.

L’appuntamento è per VENERDI’ 29 SETTEMBRE a partire dalle 18.00 in via Gobetti 28 (dietro via Porta Reno).

Organizzato in collaborazione da Pro Loco Voghiera, Coordinamento di Ferrara di Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Presidio Studentesco di Libera di Ferrara “Giuseppe Francese” e Spazio Cloister.

Il ricavato finanzierà il progetto ‘Libera e Voghiera per restituire vita alla terra’ che dal 2013, attraverso numerosi eventi sul territorio e nelle scuole e la raccolta di attrezzature agricole, sostiene le cooperative impegnate nella conduzione dei beni confiscati alla mafia e lavora alla sensibilizzazione del pubblico per costruire una rete di collaborazioni politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. Grazie al progetto ‘Libera e Voghera per restituire Vita alla Terra’ è stato possibile raggiungere importanti traguardi e numerose donazioni, tra le quali: tre camioncini e due impianti di irrigazione consegnati a cooperative che lavorano su beni sottratti alle organizzazioni mafiose e restituiti alle comunità che li abitano, e la piantumazione di quasi duemila alberi da frutto su un terreno incendiato, tornato così produttivo.

In allegato un’immagine dell’AperiLibera del 22 agosto e di seguito l’evento sulla nostra pagina fb AperiLibera! – 2° giro! evento fb

Convegno Internazionale “Traiano: OptimusPrinceps” Ferrara, 29-30 Settembre 2017

Da Ufficio stampa

Auditorium S. Lucia (Rettorato), Via Ariosto, 35

Programma

Venerdì 29 Settembre
Saluti e introduzione
9.00 Registrazione dei Partecipanti
9.30 Saluti delle Autorità

10.00-14.00SESSIONEI:“Traiano, la famigliae la corte”
Presidente della Sessione: IoanPiso
Presentazione
F. CHAUSSON, La famiglia di Traiano: una sintesi
F. CENERINI, Le donne di Traiano: la sorella Ulpia Marciana e la moglie Pompeia Plotina
S. QUERZOLI, “Virtutesiudicis”. Ritratto di un imperatore in Plin.Ep.6.31
11.45-12.00Pausa
S. CARACCIOLO, Traiano: profilo di un imperatore
L. ZERBINI, Nerva e l’adozione di Traiano
G. BARATTA, propaganda ed emissioni monetali traianee: note sui rovesci con architetture e monumenti
13.30-14.00 Discussione
14.00-15.30 Pranzo

15.30-19.15SESSIONE II: “Traiano e l’Italia”
Presidente della Sessione: François Chausson
V. SCARANOUSSANI, L’Altro Successore
F.M. RISO, La figura di Apollodoro di Damasco e la corte imperiale
M. MAYER, Traiano nelleRegiones V e VI d’Italia
17.00-17.15 Pausa
C. RICCI, M.G. GRANINO, Traiano ePraeneste
A. MASTINO, P. FLORIS, Traiano e la Sardegna. La fondazione di Forum Traiani
S. RIPÀ, Le epistole di Marsili sul Ponte di Traiano sul Danubio: tra fonti edite e inedite
18.45-19.15 Discussione

Sabato 30 Settembre

9.30-14.30 SESSIONE III: “Traiano e l’Impero”
Presidente della Sessione: Giovannella Cresci
R. ZUCCA, M. FANTAR, Traiano e la rete stradale dell’Africa Proconsularis
R. ARDEVAN, Osservazioni sulla società dacica all’alba della conquista romana
F. FODOREAN, Traiano, la conquista della Dacia e le prime strade militari nella parte nord del Danubio
B. ROSSIGNOL, Trajan etl’administration des provinces, réflexionsautour du cursus de Marcus TitiusLustricusBruttianus
I. PISO, Colonia Sarmizegetusa The first Roman town north of the Danube
12.00-12.15Pausa
A. IBBA, Traiano e l’Africa: colonie, coloni e militari
S. PASTOR, Un Troiano sul Monte Casio
L. AUDINO, I Daci nelle truppe dell’Impero
A. GUASCO, La garanzia del contraddittorio nel processo civile di Età traianea
14.15-14.45Discussione
Conclusione dei Lavori: Giovannella Cresci

A Cento un incontro per parlare di Crohn e Colite Ulcerosa – 30 settembre

Da Associazione Amici onlus

CROHN E COLITE ULCEROSA: MEDICI E PAZIENTI SI INCONTRANO A CENTO PER COMBATTERE LE MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE DELL’INTESTINO
Diagnostica, terapia medica e chirurgica al centro dell’incontro organizzato da AMICI Onlus

Cento, 30 settembre–Sono circa 200.000 gli italiani che convivono con la malattia di Crohn o con la Colite Ulcerosa, malattie infiammatorie croniche dell’intestino (MICI) per le quali non si conoscono ancora cure definitive. Le persone con MICI sono costrette a fronteggiare quotidianamente gli effetti di queste malattie che si riflettono soprattutto sulla sfera sociale e sulla vita di relazione. Diagnosi precoci, approccio multidisciplinare ma soprattutto un rapporto corretto tra medico e paziente possono fare la differenza e attenuare notevolmente gli effetti delle MICI. Saranno questi alcuni dei temi al centro dell’incontro che l’associazione nazionale AMICI Onlus organizza, sabato 30 settembre a partire dalle 9, presso il Salone di Rappresentanza della Cassa di Risparmio di Cento (corso Guercino 32) a Cento (FE).

Una persona con MICI sa che dovrà fare i conti con una patologia che minaccia di condizionare la sua quotidianità per tutta la vita, compromettendone le relazioni e un sereno inserimento nella società. Il timore di stigmatizzazione sociale, i problemi a scuola o sul lavoro e i disagi causati dalla sintomatologia sono solo alcuni dei problemi che possono riguardare un paziente con malattia di Crohn o con Colite Ulcerosa.

In assenza di una cura risolutiva le uniche armi a disposizione della medicina sono la tempestività della diagnosi – la malattia diagnosticata per tempo e curata da subito può risultare meno aggressiva -, percorsi diagnostici terapeutici assistenziali che siano in grado di prendere in carico il paziente dalla diagnosi in avanti (i cosiddetti PDTA) e terapie mediche e farmacologiche sempre più mirate e spesso basate sull’apprezzamento da parte del paziente. Tutto questo però non è possibile senza un rapporto diretto e senza una comunicazione efficace tra i professionisti sanitari e le persone con MICI.

L’incontro organizzato da AMICI Onlus, realtà che da anni si occupa di tutelare e rappresentare i pazienti con MICI, ha come obiettivo proprio quello di gettare un ponte tra medici e pazienti favorendone il dialogo.

Intervengono:

Salvo Leone – Direttore AMICI Onlus
Maria Muccinelli – Reumatologa, Centro per la Diagnosi e Cura delle MICI – ospedale di Cento
Stefano Parro – Responsabile Endoscopia Digestiva – Centro per la Diagnosi e Cura delle MICI – ospedale di Cento
Massimo Soriani – Responsabile Struttura Complessa di Radiologia – Ospedale di Cento
Giorgio Zoli – Direttore Dipartimento di Medicina – Az. Usl di Ferrara, Direttore Struttura Complessa di Medicina Interna – ospedale di Cento
Ernesto Borgatti – Responsabile struttura Chirurgia – ospedale di Cento

L’incontro è aperto a tutti fino ad esaurimento posti. Per informazioni è possibile contattare il numero 339 5292997

AMICI Onlus

AMICI è un’associazione nazionale senza fini di lucro presente in 15 regioni che riunisce persone affette da Colite Ulcerosa e Malattia di Crohn e i loro familiari. Lo scopo dell’associazione è quello di garantire un più sereno inserimento nell’ambito familiare e sociale agli ammalati cronici la cui condizione è sconosciuta all’opinione pubblica e alla legislazione e rimuovere quegli ostacoli che impediscono la piena realizzazione sociale dell’individuo. AMICI si avvale della consulenza di un comitato medico scientificoche affianca l’associazione sulle tematiche medico sociali e coordinano le iniziative di studio e di ricerca a carattere più strettamente medico-scientifico.

Vesta: l’accoglienza dei rifugiati in famiglia al Festival di Internazionale a Ferrara

Da Camelot

Anche quest’anno Camelot ha il piacere di sostenere il Festival Internazionale a Ferrara, un evento culturale che ha una portata internazionale, ma è anche molto importante per il nostro territorio. Lo stesso territorio nel quale anche la cooperativa opera, dal 1999, offrendo risposte ai bisogni sociali della comunità.
In questa XI edizione del Festival, Camelot parteciperà dell’incontro di domenica 01 alle 11 presso il Chiostro Piccolo di San Paolo dal titolo “A casa nostra. Quando i profughi sono ospitati in famiglia”. Sarà l’occasione per raccontare, attraverso l’amministratore delegato di Camelot Carlo De Los Rios, Vesta, un progetto che offre ai cittadini la possibilità di accogliere rifugiati nelle proprie case. Ci saranno anche le testimonianze dirette di una famiglia e di un rifugiato che hanno preso parte al progetto.
“Vesta è un progetto culturale e di innovazione sociale ideato e sviluppato da Camelot per supportare l’integrazione e l’autonomia delle persone rifugiate accogliendole in famiglia. La piattaforma digitale www.progettovesta.com permette facilità di accesso a chi si vuole candidare, la costruzione di una community di famiglie accoglienti e riscontri sull’andamento dell’accoglienza”. Ha spiegato mercoledì 27 la presidente di Camelot Patrizia Bertelli intervenendo in occasione della conferenza stampa di presentazione del Festival.
Al momento il progetto è attivo sul territorio di Bologna e in autunno partirà anche su Ferrara per 7 posti nell’ambito dello SPRAR – Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati del Ministero e prossimamente verrà attivato anche a Cesena e a Reggio Emilia.
Dall’aprile 2016, quando Vesta è partito, sono 29 le famiglie che hanno attivato l’accoglienza in famiglia per altrettanti ragazzi e sono 118 le persone che si sono candidate attraverso la piattaforma on line.
Vesta al momento si rivolge a neomaggiorenni, ovvero ai ragazzi che escono dai percorsi di accoglienza per minori per dare loro un importante strumento di inclusione e autonomia.
Per Camelot il tema dei minori stranieri non accompagnati è particolarmente significativo dal momento che si tratta di ragazzi arrivati soli sul territorio italiano senza famiglia e senza figure adulte di riferimento. Proprio su questo tema Camelot parteciperà anche ad un altro incontro che fa parte del programma partecipato del Festival ed è stato organizzato dall’ufficio stampa del Comune di Ferrara, si tratta di “Invisibili. Non è un viaggio, è una fuga. Storie di ragazzi che arrivano soli in Italia”, sabato 30 settembre alle ore 21 al teatro Ferrara Off.

Massimiliano Pompignoli (ln): «Rincorrete la lega nord su temi come l’immigrazione e l’autonomia, ma in maniera poco credibile e in tempi sospetti»

Da Lega Nord

Risoluzione pd, si, l’altra E-R su “Immigrazione illegale e sicurezza”
BOLOGNA, 27-09-17.

«Noto con piacere che in quest’aula si comincia a parlare di temi come l’immigrazione e l’autonomia. Peccato che la vostra risoluzione, presentata oggi, dopo tutto quello che è successo, non ha molto senso e manca dei contenuti giuridici necessari». La stoccata al cambio di rotta (sospetta, in un periodo pre-elettorale) da parte del Partito Democratico e delle altre forze di sinistra, è arrivata in Assemblea legislativa, da parte del consigliere regionale della Lega Nord, Massimiliano Pompignoli. «Dopo essere stati dipinti per lungo tempo come populisti – incalza Pompignoli – ora ci rincorrete su temi, per i quali siamo sempre stati lineari sulle nostre posizioni. La risoluzione firmata dai consiglieri Prodi (Pd), Taruffi e Torri (Si), ed Alleva (L’Altra ER) e discussa in aula – dice – è poco credibile, soprattutto nel momento in cui viene incentrata sulla questione della solidarietà, mentre il sospetto è che serva unicamente a mantenere un sistema fatto di Ong e cooperative sociali». Sulle quali, ha sottolineato Pompignoli in aula assembleare, ci sono indagini in atto da parte della magistratura. Senza contare i fascicoli aperti sugli Hub, ed alcune testimonianze rese dai mediatori culturali impegnati nel sistema dell’accoglienza. «Il decreto Minniti-Orlando – continua il consigliere Ln – è un primo, timido passo, in grado di tutelare ugualmente i richiedenti asilo. Il problema è che, una volta concluso il tortuoso iter, nel momento in cui si verifica solitamente il diniego della richiesta di status di rifugiato, queste persone rimangono in Italia. Perché i rimpatri sono costosi e perché, com’è evidente, esistono falle nel sistema». Dunque, adoperando un adagio “scoperto” recentemente anche dall’altra parte politica, «occorre ad arrivare al punto di “aiutare” questi immigrati “a casa loro” o comunque nei luoghi dai quali partono. Per evitare che tutti i costi economici e sociali del fenomeno continuino a ricadere sulla testa dei cittadini. In quanto alla risoluzione del Pd, di Sinistra Italiana e l’Atra Emilia-Romagna – conclude – non risolverà alcunché, dal momento che mancano i contenuti giuridici necessari».

Riciclandino: oltre 78.300 Kg. di rifiuti differenziati conferiti alle stazioni ecologiche dalle famiglie degli studenti di Ferrara

Da Ufficio stampa

Premiati oggi gli alunni delle scuole del Comune estense con un montepremi di 5.300 euro. Al via la nuova edizione del progetto.

Si è conclusa, con la premiazione delle scuole, la prima edizione del concorso “Riciclandino” che promuove l’utilizzo delle stazioni ecologiche da parte di studenti e famiglie. Il progetto è a cura del Comune di Ferrara, Gruppo Hera e in collaborazione con ATERSIR.

La finalità del progetto di educazione ambientale che rientra nelle più generiche offerte didattiche del Gruppo Hera, La Grande Macchina del Mondo e del Centro IDEA “Educare alla sostenibilità” è favorire l’uso delle stazioni ecologiche per stimolare un comportamento più sostenibile. Infatti, nei centri di raccolta i rifiuti sono raccolti con una maggiore garanzia di qualità, a tutto beneficio dell’ambiente e della collettività.

Scuole e famiglie degli studenti ferraresi hanno dimostrato il loro impegno, nei confronti della raccolta differenziata: sono stati infatti conferiti alle tre stazioni ecologiche del Comune oltre 78.300 Kg. di rifiuti differenziati. Grazie a ciò 6 istituti comprensivi del Comune aderenti al progetto, hanno ricevuto complessivamente 5.300 euro.

Questa mattina, presso la Sala Arengo del Comune di Ferrara, alla presenza di Caterina Ferri Assessore all’Ambiente, di Alberto Santini Responsabile Servizi Ambientali dell’Area Ferrara-Modena del Gruppo Hera, si sono svolte le premiazioni degli Istituti Comprensivi che hanno partecipato al progetto: Cosmè Tura, Don Milani, Alda Costa, Filippo De Pisis, Corrado Govoni e Alberto Manzi.
Un simbolico “assegnone” è stato consegnato ai referenti delle scuole e a una piccola rappresentanza di studenti: la classa 3° D Scuola secondaria di I grado “T.Tasso”, la classa 3° D Scuola secondaria di I grado “M.M.Boiardo” e alcuni alunni dell’Istituto Comprensivo De Pisis.

Come si utilizza la tessera di Riciclandino
Ad ogni scuola che aderisce al progetto, viene assegnato un apposito codice a barre, riprodotto su tessere distribuite a ciascun alunno.
I ragazzi che con i propri genitori si recano alle stazioni ecologiche per conferire i rifiuti, esibiscono il codice a barre identificativo dell’utente (es. il codice a barre della vecchia bolletta di igiene ambientale o la tessera sanitaria) assieme alla Tessera Riciclandino. I quantitativi di rifiuti così conferiti, oltre a determinare sconti per la famiglia, contribuiranno a definire l’incentivo economico per la scuola.

La nuova edizione del progetto: i RiciclanDays
La nuova edizione di Riciclandino è già partita e si concluderà in agosto. Novità importante di quest’anno saranno i RiciclanDays: tutti i giovedì, i conferimenti effettuati con la tessera Riciclandino valgono doppio per la scuola.
“Siamo sempre molto felici di avviare una nuova edizione di Riciclandino, progetto che ha una forte valenza di educazione alle tematiche del riciclo e della gestione dei rifiuti – aggiunge Alberto Santini, Responsabile Servizi Ambientali Ferrara-Modena del Gruppo Hera. La nostra convinzione è che, anche grazie a iniziative come queste, i giovani di oggi un domani saranno adulti e cittadini più attenti e consapevoli. Il fatto poi che si possa dare un sostegno economico alle scuole, restituendo loro un riconoscimento concreto per il loro operato e il loro impegno, rende l’occasione di oggi ancora più speciale”.
“il progetto Riciclandino si inserisce nel quadro di attività promosse dal Comune per diffondere sempre più il concetto di Economia Circolare.” – sottolinea l’Assessore all’Ambiente, Caterina Ferri – “Una nuova ottica di sviluppo del territorio, in cui il rifiuto diventa risorsa da recuperare, e le tre stazioni ecologiche della città sono un punto di riferimento prezioso in tal senso. Ringrazio i ragazzi, gli insegnanti e le loro famiglie che con il loro impegno hanno dimostrato grande senso civico e amore per la nostra città.”

Fabbri (ln): “Casa sull’acqua di Pontelagoscuro, la regione chiarisca subito. Anche sulle concessioni”

Da Lega Nord

Interrogazione del consigliere

“Serve chiarezza, subito”. Alan Fabbri, capogruppo della Lega Nord in Regione, sprona la Giunta Bonaccini a fare luce sulla ‘casa sull’acqua’ di Pontelagoscuro, finita sotto i riflettori per gli affitti in nero con totale assenza di autorizzazioni scoperti dal Carroccio. “Il Comune di Ferrara comunica a mezzo stampa che a gestire lo spazio idrico in questione è Arpae, ente regionale. Dopo quanto emerso – prosegue il consigliere – , la situazione si fa ancora più grave e le spiegazioni ancora più urgenti. A Ferrara abbiamo scoperto un caso di illegalità clamoroso, che si è sviluppato nell’indifferenza delle istituzioni. La città e la Regione non possono permetterselo”.

Fabbri a riguardo presenterà un’interrogazione alla Giunta di viale Aldo Moro, anche perchè la risposta del Comune di Ferrara, anzichè fare chiarezza, ha alimentato i dubbi. “E la chiarezza – insiste il capogruppo leghista – è necessaria anche sulle concessioni rilasciate nell’area gestita da Arpae. I cittadini per primi hanno il diritto di sapere”.

Visit Ferrara alla conquista del turismo internazionale. Ad ottobre importanti appuntamenti per il Consorzio

Da Redazione Ella

Importanti appuntamenti ad ottobre per il Consorzio degli operatori turistici della Provincia di Ferrara.

Il Consorzio Visit Ferrara guida la stampa e i tour operator internazionali sul territorio della Provincia ferrarese, alla scoperta delle sue meraviglie storico-artistiche, le perle naturalistiche del Parco del Delta del Po, i sapori autentici della sua cucina. Dal 1° al 3 ottobre 2017, in occasione dell’8a edizione della Borsa del Turismo Fluviale e del Po che si svolge a Guastalla (RE) dal 28 settembre al primo giorno di ottobre, 25 operatori turistici provenienti da 16 Paesi del mondo saranno protagonisti di un “Viaggio verso il Delta del Po: in nave e in bici tra arte, natura, tradizione e gusto”. Pedaleranno tra gli scenari naturalistici e le specie di uccelli rari del Parco proclamato Patrimonio dell’Umanità UNESCO attraversando il territorio di Bondeno, per conoscere la Rocca di Stellata, il Consorzio di Bonifica Burana Impianto di Pilastresi, la ciclabile del “Burana” che arriva fino a Ferrara. Dalla città estense gli operatori prenderanno la “Nena” il battello fluviale che dalla Darsena della città navigherà il fiume Po per tornare a Stellata. Il giorno successivo sarà la volta della visita al Comune di Codigoro, alla sorprendente Abbazia di Pomposa e ad una cantina di produzione di vini tipici, per poi navigare lentamente il Delta del Po. L’educational tour è organizzato dal Consorzio Visit Ferrara, che unisce circa 100 operatori turistici di tutta la Provincia, con il supporto del Comune di Bondeno, del Comune di Codigoro e di Iniziative Turistiche (organizzatore della Borsa del Turismo Fluviale). Dal 12 al 15 ottobre 2017, protagonisti saranno invece 6 giornalisti specializzati della stampa tedesca ed austriaca, coinvolti in un progetto di cicloturismo che rende complici operatori del territorio ferrarese del Consorzio Visit Ferrara in collaborazione con Ferrara Incoming di Ascom Ferrara e l’agenzia tedesca Maggioni Tourist Marketing. I giornalisti percorreranno su due ruote i chilometri che separano le più belle località del Parco del Delta del Po, tra escursioni e visite guidate tra Ferrara, Bondeno, Argenta, Comacchio e le sue Valli, con tappe enogastronomiche tra cui anche una alla Sagra dell’Anguilla di Comacchio. «Siamo particolarmente felici della collaborazione instaurata con i Comuni del territorio», commenta Matteo Ludergnani, Presidente del Consorzio Visit Ferrara. «Ci auguriamo che le sinergie con i Comuni della Provincia, oltre ai rapporti consolidati con Ferrara e Comacchio, per realizzare attività di promozione turistica, siano sempre più forti in futuro. Se è vero che i dati turistici stanno mostrando risultati positivi per la nostra Provincia sia nel comparto del turismo d’arte e cultura che per quanto riguarda il segmento balneare, riteniamo che sia proprio questo il momento opportuno per intensificare gli sforzi e investire maggiormente in promozione presentando, per il 2018, alla neo costituita Destinazione Turistica Romagna, progetti di promo commercializzazione che abbraccino, in maniera unitaria, tutto il nostro territorio provinciale». Dal 12 al 14 ottobre, il Consorzio Visit Ferrara sarà presente al TTG di Rimini, la più importante fiera del settore turistico con oltre 130 Paesi coinvolti, nell’ambito dello stand di APT Servizi della Regione Emilia Romagna. A novembre, inoltre, il Consorzio parteciperà a Varese ad una serata promozionale della nuova Destinazione Turistica Romagna, per incontrare il mondo dell’associazionismo.

Fabbri (ln): “Ferrara, buon lavoro ai militari in zona gad. Sia l’inizio della riqualificazione del territorio”

Da Lega Nord

“Buon lavoro, anche perché di lavoro da fare ce n’è tanto”. Alan Fabbri, capogruppo della Lega Nord in Regione, si rivolge ai militari che in queste ore iniziano a presidiare la zona Gad a Ferrara e alle altre forze dell’ordine impegnate nel contrasto alla criminalità e al degrado nella città estense. “Dopo averli per tanto a lungo invocati, accogliamo i soldati come una delle migliori espressioni del nostro Stato, ossia quando è presente per infondere tranquillità alla gente e per difenderla”. Il consigliere sottolinea inoltre “la fiducia nel questore di Ferrara, che di certo saprà organizzare un’efficace collaborazione tra Polizia ed Esercito, al fine di ottenere i risultati migliori”. Nell’auspicio che “dopo la sottovalutazione da parte del Pd del problema sicurezza a Ferrara, ora si inizi finalmente a fare sul serio e che l’arrivo dell’Esercito sia il primo passo per la riqualificazione della zona e di conseguenza di tutta la città”.

Bargi (ln): “Catalogna, in regione discussione imbavagliata. Ecco il partito (anti)democratico”

Da Lega Nord

“Il Pd in Regione che sposa la causa di un partito di centro-destra in Europa. Guardando la questione Catalogna, direi che non mancano gli spunti di riflessione…”. Stefano Bargi, consigliere regionale della Lega Nord, commenta con amarezza e sarcasmo la decisione del Partito Democratico di non discutere la risoluzione del Carroccio sul referendum indetto a Barcellona per l’autodeterminazione e la nascita di una nuova entità statale. “Abbiamo portato in aula quella che crediamo sia anche una questione di coerenza”, spiega il consigliere leghista, “poiché l’Emilia Romagna ha appena dato il via all’iter di richiesta di maggiori forme e strumenti di autonomia. Nonostante ciò tuttavia, non è parso opportuno alla maggioranza nemmeno appoggiare, ma soltanto riflettere in aula sulla richiesta di un popolo che da tempo ha oggettivamente maturato le condizioni per essere indipendente dalla Spagna, in un percorso che tra l’altro ha già visto il placet della Commissione Europea”. Un percorso a cui il governo centrale di Madrid sta opponendo una feroce repressione, con l’obiettivo di evitare il referendum: “Sarebbe perciò doveroso, tra l’altro, discutere di quanto la democrazia venga soffocata con questi metodi: una realtà concreta, che si sta verificando in questi giorni. Non come gli scenari dipinti dal Pd sulle presunte minacce portate dalle destre euroscettiche che vincono in altri Paesi”. Ma, chiude Bargi, “è evidente come la coerenza non appartenga al bagaglio culturale della maggioranza nella nostra Regione. In quest’aula, dietro a cui è stata allestita una mostra sul Cile di Pinochet e sulle manifestazioni contro la dittatura, va in scena una rappresentazione plastica di Partito (anti)Democratico. Direi proprio che gli spunti di riflessione non manchino…”.

Lavori stradali nel territorio copparese

Da Comune di Copparo

Il settore Area Tecnica informa dei prossimi lavori stradali sulle strade del territorio di Copparo e frazioni. Prendono il via i lavori di rifacimento dell’asfalto in via Francesco Ossi a Brazzolo e il rifacimento di un tratto di pista ciclabile adiacente a via Zerbini a Tamara; nelle prossime settimane si procederà a una complessiva riqualificazione di via Mazzini a Copparo, da via Garibaldi a via Coluccia dove è previsto il rifacimento del manto stradale, il rifacimento dei marciapiedi; i lavori proseguono con la realizzazione di un nuovo percorso ciclopedonale nel tratto compreso tra via Alta e via Italo Cinti e la contestuale predisposizione di un senso unico di marcia in uscita da Copparo nel tratto tra via Alta e via Coluccia. Per moderare la velocità dei veicoli in transito saranno realizzati attraversamenti pedonali rialzati.

Infine il rifacimento del manto stradale di un tratto in corrispondenza tra l’intersezione tra via Luciano Marchi e via Fiorini.

Tutti i lavori elencati sono realizzati dalla ditta Dexsa di Bergamo per un importo lavori complessivo di 220 mila euro. I lavori termineranno entro novembre salvo imprevisti legati al meteo.

Caricento | Semestrale 2017 : Caricento si conferma solida e guarda al futuro

Da Ufficio Relazioni Esterne – Cassa di Risparmio di Cento

SEMESTRALE: CARICENTO SI CONFERMA SOLIDA E GUARDA AL FUTURO
Al 30 giugno 2017 crescono i prestiti e migliora la qualità del credito

Cento, 27 settembre 2017 – I dati del bilancio semestrale 2017 della Cassa di Risparmio di Cento confermano la solidità patrimoniale ed un ulteriore miglioramento della qualità del credito. Caricento ha dato avvio anche ad un importante progetto di revisione della propria rete distributiva che sarà portato a compimento entro l’anno.

In dettaglio, i dati approvati dal Consiglio di Amministrazione della Banca evidenziano un deciso aumento della raccolta indiretta da clientela che si attesta a 2.049,6 milioni, in crescita del 4,2% rispetto alla fine del 2016, dimostrando così anche i ritorni favorevoli conseguiti al forte potenziamento della rete di gestori e consulenti specializzati. Di particolare soddisfazione l’incremento del risparmio gestito (+11,5%) che si attesta a 1.512,9 milioni di euro, pari al 74% del totale della raccolta indiretta. La raccolta da clientela scende a 3.724 milioni, in calo del 6,7%, bilanciato dall’aumento della raccolta da BCE pari a 247 milioni.

I prestiti a clientela, in crescita del 2,9%, toccano i 1.865,6 milioni, mentre il totale dei crediti anomali netti (164,4 milioni) risulta in calo del 4,6% rispetto a fine 2016. Migliorano ulteriormente sia il rapporto di copertura dei crediti anomali, che sale dal 54,8% (31/12/2016) al 57% di fine giugno 2017, sia il rapporto di copertura delle sole sofferenze che si attesta al 69,4% rispetto al 66,5% di fine 2016, indicatori entrambi ben superiori alle medie di mercato ed allineati alle banche più solide del sistema.

Quanto al conto economico, il margine da interessi diminuisce del 2,8% nonostante l’incremento dei prestiti a clientela, a causa dell’elevata concorrenza sul mercato che comprime i margini. Il margine da servizi rimane stabile a 13,7 milioni di euro, sostenuto dalle commissioni per la gestione del risparmio. Il risultato della gestione finanziaria si attesta a 22,1 milioni di euro dopo le rettifiche sui crediti in calo da 12 a 8,2 milioni. I costi operativi si attestano a 24 milioni, in calo del 4,3% (25,1 milioni a giugno 2016).

L’utile di esercizio si attesta a 57 mila euro, un risultato che sarebbe stato pari a 4,4 milioni al netto di poste straordinarie non ricorrenti.

Gli indicatori di solidità della Cassa sono costantemente in linea con la media del sistema bancario nazionale, l’eccedenza patrimoniale rispetto ai requisiti SREP ammonta a 58,5 milioni di euro. Il CET1 ratio, Common Equity Tier One Ratio, si attesta al 12,16%, in frazionale calo rispetto al 12,41% del 31/12/2016 per effetto dell’aumento dei prestiti a clientela. Anche il Texas ratio, l’indicatore comunemente utilizzato per le analisi sulla solidità delle banche, decresce fino all’87,03% rispetto all’89,49% di fine 2016, abbondantemente sotto la soglia critica fissata al 100%.

Sul fronte commerciale, il mercato continua a promuovere le scelte di Caricento: al 30 giugno del 2017, infatti, il numero dei nuovi clienti era cresciuto di 2500 unità rispetto al 31/12/2016. Il lancio dei nuovi prestiti personali iWish!, gestiti direttamente dalla Cassa di Risparmio di Cento, ha generato un impatto superiore alle aspettative incontrando il riscontro favorevole dei consumatori.

Entro la fine dell’anno è attesa la finalizzazione di un importante investimento anche nel settore della cessione del quinto dello stipendio e della pensione, a sostegno della focalizzazione della Cassa verso il settore del credito alle famiglie.

Risultati ugualmente positivi ed in forte crescita anche per il comparto assicurativo di Caricento che collabora con le migliori compagnie italiane ed internazionali per offrire alla clientela le soluzioni più adeguate ad ogni esigenza.

Con l’obiettivo di specializzare le competenze del personale di rete, la Cassa sta realizzando un’innovativa strutturazione del proprio modello distributivo finalizzato ad accentrare presso la direzione generale tutte le attività amministrative di filiale ad alto contenuto operativo. La nuova struttura si completerà entro l’anno e sta già contribuendo a velocizzare i processi interni, migliorando così la qualità dei servizi offerti dalle filiali, le quali saranno a regime totalmente votate ad attività unicamente di consulenza ed assistenza della clientela. Al momento, il progetto sta ultimando la fase pilota e nei prossimi mesi sarà esteso a tutte le filiali.

Nei primi sei mesi del 2017 l’attività di Caricento si è focalizzata anche sulla sensibilizzazione della clientela rispetto ai servizi innovativi che la Banca mette a disposizione, attraverso personale dedicato esclusivamente ad affiancare i clienti nello svolgimento di operazioni con l’internet banking, il mobile banking o con gli sportelli self service. Le risposte della clientela sono positive e dimostrano un ottimo riscontro verso le soluzioni innovative offerte dalla Cassa. A questo proposito, il numero di utenti che utilizza l’internet banking è cresciuto di più di 1800 unità rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sono stati effettuati numerosi investimenti anche nell’ambito informatico con il fine di accrescere il livello di sicurezza ed efficienza del sistema informativo della Banca.

La Cassa continua altresì a favorire l’inserimento dei giovani del territorio nel mercato del lavoro: a fine maggio sono state confermate a tempo indeterminato 7 risorse al temine del percorso di apprendistato, alle quali si aggiungono 4 stabilizzazioni di giovani precedentemente a tempo determinato. Inoltre, altre 5 figure professionali con specifiche competenze sono state inserite all’interno dell’organico della Cassa che raggiunge le 431 persone.

Sul fronte delle sponsorizzazioni, Caricento continua a sostenere le iniziative locali: nei primi sei mesi del 2017 sono state valutate ed approvate oltre 200 richieste.

Ufficio Relazioni Esterne – Cassa di Risparmio di Cento
Marianna Forni
Email marianna.forni@crcento.it
Tel. 051 6833236
Cell. 370 311 6567

Guizzardi e Borgonzoni (ln): «Territorio pronto al voto, ma intanto pensiamo ad un rilancio di alcuni temi: ambiente, alloggi popolari e politiche giovanili»

Da Lega nord

Tra i temi toccati dalla lega, anche i progetti sviluppati a livello regionale per il bosco della panfilia

La campagna elettorale è alle porte e la Lega Nord si prepara ad affrontarla, per dare una svolta al Governo nazionale. Senza dimenticare, però, che a Terre del Reno il Carroccio è arrivato per la prima volta ad amministrare il Comune appena andato a fusione e ci sono vari temi sui cui impostare un lavoro pluriennale. Se ne è parlato anche sabato scorso (23 settembre), durante la cena della sezione “Vecchio Reno” della Ln, alla presenza del segretario locale, Gianfranco Guizzardi, della consigliera bolognese della Ln, Lucia Borgonzoni e di Carlo Piastra, del direttivo federale di Matteo Salvini, oltreché del consigliere regionale, Marco Pettazzoni. «Le politiche a favore dei giovani e le emergenze abitative per le categorie più deboli sono stati alcuni dei temi affrontati dal nostro vicesindaco Marvelli – riferisce Gianfranco Guizzardi durante la serata-. Unitamente a questo, non dimentichiamoci che la Lega sta portando avanti un progetto per rilanciare il Bosco della Panfilia, per le sue potenzialità in ambito turistico (in questi giorni sta partendo la stagione di raccolta del tartufo, per esempio, che porta a Terre del Reno centinaia di appassionati da tutta l’Emilia-Romagna; ndr) e del ruolo che il bosco ha nel difendere la biodiversità e per evitare il dissesto, oltreché come “regolatore” naturale delle emissioni in atmosfera». Esiste un ordine del giorno portato avanti dal consigliere regionale Marco Pettazzoni, che ha trovato il favore anche della maggioranza in Assemblea legislativa e che porterà risorse e progetti per quello che costituisce il patrimonio boschivo più importante dell’Alto Ferrarese.

DOMANI giovedì 28 | Piergiorgio Pulixi presenta il suo nuovo romanzo all’Ipercoop Le Mura

Da Associazione Gruppo del Tasso

Pulixi e la scelta del buio
Domani il giallista presenta il nuovo romanzo alle Librerie.coop Le Mura

Piergiorgio Pulixi è diventato una penna di riferimento in città. Dai workshop durante le scorse edizioni del Festival GialloFerrara alle pubblicazioni che ripetutamente è venuto a presentare, non ha mai badato alle distanze, arrivando da Londra piuttosto che dalla sua Cagliari, perché incontrare le persone ha più valore. La sua scrittura lo dimostra puntualmente, non solo con il nuovo romanzo, La scelta del buio (edizioni e/o), ma con ogni presa di posizione che mette nero su bianco un principio. Giovedì 28 settembre, alle 18, sarà accolto dalle Librerie.coop dentro il Centro Commerciale Le Mura e a introdurlo sarà Alberto Amorelli del Gruppo del Tasso.
Il braccio destro di Carlotto torna con una storia che spazia dal thriller psicologico al poliziesco più nero. È il secondo capitolo della saga i Canti del Male: dopo il Canto degli innocenti ritroviamo il commissario Vito Strega implicato in un caso semplice all’apparenza, ma che presto sprofonda nei suoi oscuri contorni. Un collega del protagonista si è suicidato e nonostante l’opposizione dei suoi superiori, Strega si convince che le cose non siano andate esattamente come gli vogliono far credere. Seguendo la pista di un’ex prostituta che ha collaborato con il poliziotto morto, scopre l’essenza di un nuovo male, la corruzione delle forze dell’ordine. Pulixi dimostra uno stile incisivo e tagliente, ma al contempo ricco di suggestioni e riflessioni sulla crudeltà più quotidiana. I suoi personaggi sono un compromesso travagliato tra luce e ombra, tra scelte sbagliate e scelte obbligate. Tutti sono delineati a fondo: sono persone come tante, non eroi ma tipi comuni che tentano di opporsi, di fare la loro parte per sopravvivere in un mondo sempre più incerto. Parimenti ai lavori degli altri scrittori Sabotage, La scelta del buio non si sottrae da una certa critica sociale. Pulixi mette il lettore di fronte a temi tanto attuali quanto scomodi, in maniera da non limitarlo a un intreccio incalzante o a pagine di intrattenimento.
Piergiorgio Pulixi non è soltanto noir e azione, ma con le parole dà corpo a un pensiero coerente, che si mette a confronto con i problemi della nostra realtà. Di recente e fuori dal coro, infatti, ha preso parte a due progetti fuori dal coro. In Racconti di mafia, l’ultimo numero monografico della rivista “Narcomafie”, attraverso un racconto illustrato declina in modo differente la narrazione antimafia, convinto che il dibattito debba passare anche sul piano culturale e artistico. Nell’antologia Gli Stonati (Neo Edizioni), invece, si aggiunge a un manifesto letterario per la legalizzazione della cannabis. Curato da Alessio Romano, il libro testimonia una chiamata alle armi per molti intellettuali italiani che sono scesi in campo in memoria di Marco Pannella.

Il Teatro Nucleo di Ferrara in collaborazione con l’Istituto Gramsci presenta “Le aporie del teatro in carcere”

Da Libreria Ibs Libraccio

Venerdì 29 settembre alle 11.00 Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Un’analisi del lavoro del teatro nella Casa Circondariale” C.Satta” di Ferrara, attorno ai due spettacoli che gli attori-detenuti del Laboratorio Teatrale presentano nel programma del Festival:
L’irresisitibile ascesa degli Ubu da Alfred Jarry e Me che libero nacqui al carcer danno, studio sul “Combattimento di Tancredi e Clorinda dalla Gerusalemme liberata di Torquato Tasso.

Presentazione della rivista Quaderni del Teatro Carcere edito dal Coordinamento Regionale Teatro Carcere e di ASTROLABIO, il giornale della Casa Circondariale di Ferrara

Modera l’incontro Roberto Cassoli alle 18.00 Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino
Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Programma collaterale di Internazionale “Intanto a Ferrara” In collaborazione con Elba Book Festival

e Università degli Studi di Siena Premio Lorenzo Claris Appiani 2017 per la traduzione letteraria.

Presentazione delle opere vincitrici Requiem per un soldato di O. Pavlov,

Meridiano Zero e di Che disgrazia l’ingegno, di A. Griboedov Marchese Editore

Partecipano all’incontro Rosa Mauro e Marco Caratozzolo Modera l’incontro Giulia Marcucci
Università per Stranieri di Siena

Presentazione delle opere vincitrici del Premio Lorenzo Claris Appiani 2017 per la traduzione letteraria, quest’anno dedicato alla lingua russa.

Seguira’ tavola rotonda: “La cultura contemporanea nella Russia di oggi”.

Requiem per un soldato di O. Pavlov

requiem per un soldatoLa trilogia “Racconti degli ultimi giorni” di Pavlov è un’opera semiautobiografica dai toni incisivi e universali, degna di rientrare a pieno titolo nella grande Letteratura Russa. Un resoconto narrativo assieme realistico e lirico, cadenzato da un delicato black humour, capace di immergerci nei tragici abissi in cui l’Esercito Russo è sprofondato negli emblematici anni della dissoluzione dell’Impero Sovietico. Un ragazzo costretto a prestare servizio militare obbligatorio per due interi anni doveva da un lato sopravvivere a risse interne ed estorsioni da parte di superiori e commilitoni, dall’altro fronteggiare terribili asperità, estremi disagi e un’insensata violenza istituzionalizzata. Requiem per un soldato, considerato il capolavoro di Pavlov, è la descrizione del surreale ed estenuante viaggio del drappello funebre incaricato di un Cargo 200 (procedura per il trasporto di bare militari) da una remota guarnigione dell’Asia Centrale fino a Mosca. Il protagonista dovrà consegnare ai suoi famigliari il corpo di un soldato che ha commesso suicidio, incapace di far fronte alla spietata e insensata assenza di ogni giustizia nelle dinamiche quotidiane della vita militare dell’esercito russo. Il banchetto funebre si trasforma in una schiamazzante rissa di alcolizzati da cui alcuni non usciranno vivi, altri finiranno in carcere. L’atmosfera di vile e spregevole crudeltà che impernia l’intera situazione, così come l’animo del giovane coscritto responsabile della bara, Aleksej Cholmogorov, ci lascia addosso l’assurda sensazione che forse, in fin dei conti, il soldato suicida si ritrovi, nel contesto della circostanza, a essere la persona più fortunata. Con questo romanzo breve si chiude la trilogia letteraria (e di denuncia) di Pavlov, abitata da uomini che vivono, in condizioni di cattività, nelle sconfinate vastità delle steppe asiatiche: paradosso che determina la melodia e il tono di tutta la sua particolarissima prosa.

Che disgrazia l’ingegno, di A. Griboedov

che disgrazia l’ingegnoAleksandr Andreevi, giovane acuto e brillante dell’alta società russa, torna a Mosca dopo un viaggio di tre anni e si reca subito dall’amata Sofija, che vive con il padre vedovo Famusov ed è ormai innamorata dell’ossequioso segretario, ora stabilitosi in casa loro. Questo è l’inizio di un grande classico della letteratura russa, la commedia Gore ot uma (Che disgrazia l’ingegno, 1825) di Aleksandr Griboedov. Si tratta di un’opera che non può temere confronti per la bellezza dei versi, l’acutezza delle trovate teatrali, l’attenzione ricevuta dalla critica e il riflesso prodotto sulla successiva letteratura e sulla moderna lingua russa: un gioiello che rivive ora in una nuova traduzione italiana, accompagnata dal testo a fronte.

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