La tragica morte causata da un malore che ha colpito il giovane lavoratore nigeriano Jessi Austin al suo primo giorno di lavoro, è una disgrazia immane sulla quale la Magistratura e gli altri organi competenti faranno chiarezza.
Chiarezza che però si rende necessaria, da parte della FLAI-CGIL di Ferrara, riguardo ad alcune dichiarazioni rilasciate gratuitamente alla stampa in questi giorni, rispetto alle quali le Organizzazioni Sindacali sembrano “resistenti e perplesse” sull’utilizzo e sul tipo di rapporto di lavoro, in particolare il tirocinio formativo, come strumento risolutivo al problema dell’impiego di profughi e richiedenti asilo.
Si tiene a precisare che le Organizzazioni Sindacali, in tutte le sedi dove hanno potuto portare il proprio contributo, non sono mai state interlocutrici sorde e cieche rispetto ad un tema così sensibile e agli strumenti da adottare per la tutela dei lavoratori e anche delle aziende.
Tutto questo, con la consapevolezza del limite sottile che è necessario presidiare tra buona occupazione e lavoro grigio o nero.
Le Organizzazioni Sindacali, in particolare la FLAI-CGIL, a livello nazionale hanno contribuito all’approvazione della Legge 199 del 2016, a contrasto del fenomeno del lavoro nero e dello sfruttamento del lavoro in agricoltura.
A tal fine viene anche modificata la normativa che ha istituito presso l’INPS la Rete del lavoro agricolo di qualità, alla quale possono essere iscritte le imprese agricole più virtuose, che non hanno riportato condanne penali per violazioni della normativa in materia di lavoro e legislazione sociale e in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto e che non sono destinatarie, negli ultimi tre anni, di sanzioni amministrative, oltre ad essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi.
Una delle proposte delle Organizzazioni Sindacali conseguenti all’approvazione della Legge 199 è di declinare la piena operatività della Rete del Lavoro agricolo di qualità anche a livello territoriale,
sostenendo il ruolo dei Centri per l’impiego, delle Istituzioni locali e degli sportelli unici per l’immigrazione.
Nei giorni scorsi una delle prime sperimentazioni a livello nazionale è stata attivata nella provincia di Foggia, negli ultimi anni balzata purtroppo alle cronache per fatti legati allo sfruttamento e intermediazione di braccianti agricoli.
Vogliamo assumerci l’impegno di condividere questa proposta con tutti i soggetti che rappresentano il lavoro nel settore agricolo nel nostro territorio, per agire responsabilmente come traino dell’intero settore, anche con l’elaborazione congiunta di strategie finalizzate a tale scopo.
Allo stesso modo, su un piano più generale, come Organizzazione confederale ci mettiamo a disposizione di istituzioni e soggetti gestori dell’accoglienza per momenti formativi/informativi dei richiedenti asilo in materia di Lavoro e Diritti, con la volontà di dare un contributo e svolgere un ruolo rispetto ad integrazione e legalità.
Sarà Maria Rosaria Ambrogio, presidente dell’AssociazioneDonne di Carta, a presentare,venerdì 3 novembre 2017 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara), il ‘Progetto Fahrenheit 451 – Le PersoneLibro’ per la promozione della lettura. Nel corso dell’incontro, l’ospite dialogherà con Arianna Chendi del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Leggere è un diritto, non un privilegio. Leggere è uno strumento di relazione con se stesse e con gli altri. Leggere è ricerca della propria espressività. Leggere è ascolto, è relazione. E’ abitare più mondi, più Vite. Nasciamo lettrici e lettori, di ogni realtà che ci circonda. Acquisire strumenti di lettura significa entrare in comunicazione con ogni “oggetto di lettura”. Non solo libri.
«Leggere è un’arte dell’interpretazione che non si limita all’oggetto libro e ai suoi contenuti (lettura libraria) ma si esercita continuamente sulla vastità stessa del mondo naturale e del mondo culturale, dei suoi segni e dei suoi simboli» (dalla Carta dei Diritti della Lettura).
• “Donne di Carta” è un’Associazione culturale nazionale, nata nel 2008 da un’idea di quattro imprenditrici del mondo dell’editoria. Da qui l’origine del nome, ma “Donne di Carta” è un’Associazione aperta a tutte/i, che promuove la lettura attraverso ogni forma possibile di comunicazione.
• Il “Proyecto Fahrenheit 451 – Las Personas Libro“: dal 2009 l’Associazione “Donne di Carta” è portavoce italiana del progetto “Progetto Fahrenheit 451 – Le PersoneLibro”, fondato in Spagna da Antonio Rodriguez Menendez. Le PersoneLibro sono lettrici e lettori che imparano a memoria brani dei libri che amano e che “dicono” con la propria voce. Ovunque. A chiunque abbia desiderio di ascoltare. Cercando, sempre, le parole per dirsi.
INFORMAGIOVANI – Giovedì 16 novembre alle 9.30 sala consiliare del Municipio. La partecipazione è gratuita ma occorre registrarsi
Si rivolge a tutti gli interessati ed in particolare a diplomandi, diplomati, laureandi e laureati che intendano intraprendere un percorso lavorativo in ambito “green”. E’ l’incontro informativo, a partecipazione gratuita, dal tema “IGXTE – Green jobs – lavorare nel mondo dell’economia sostenibile” in programma giovedì 16 novembre (9.30 – 13) nella sala del Consiglio Comunale del Comune di Ferrara (piazza del Municipio 2) promosso dall’Agenzia Informagiovani del Comune di Ferrara e Er-go (Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori ) in collaborazione con Area S3 di Ferrara.
“Green Jobs: 1 milione di posti di lavoro nei prossimi cinque anni”, così titolava la Repubblica esattamente un anno fa: l’analisi di scenario sui green jobs dice che nei prossimi cinque anni saranno oltre 1 milione i nuovi occupati le cui mansioni richiederanno maggiori competenze green. Un trend in crescita determinato da due componenti: la crescita dei settori green e l’aumento delle competenze green nei settori tradizionali. A stimolare la crescita di questa domanda sono diversi fattori, tra cui le innovazioni tecnologiche, le politiche ambientali, le conseguenze dei cambiamenti climatici e le nuove abitudini di consumo. I settori economici più coinvolti saranno i servizi avanzati di supporto alle imprese, i servizi formativi, l’agricoltura e la pesca, le costruzioni, i trasporti e le public utilities (energia, gas, acqua e ambiente).
Green jobs, economia circolare, economia sostenibile – termini che sentiamo sempre più spesso anche in relazione agli sviluppi presenti e futuri del mercato del lavoro: cosa si intende con queste definizioni, e quali saranno le professionalità più ricercate e le competenze più richieste?
La promozione dei green jobs tra i giovani è una risposta potenzialmente importante in termini sia di occupazione, che di ripercussioni sulla sostenibilità ambientale del tessuto produttivo.
L’incontro, partendo dal coinvolgimento di importanti attori territoriali ed economici interessati al tema e grazie all’intervento di esperti del settore, vuole aumentare la consapevolezza dei giovani sulle opportunità, le competenze e i profili richiesti dai green jobs , fornire stimoli per sviluppare ulteriormente l’offerta formativa in linea con quanto richiesto dalla green economy, favorire tra i giovani lo sviluppo dell’imprenditorialità in campo ambientale.
La giornata verrà introdotto da Caterina Ferri, Assessore all’Ambiente, Lavoro e Attività Produttive del Comune di Ferrara, e da Patrizia Mondin, Direttrice di ER.GO – Azienda Reg.le per il Diritto agli Studi Superiori; parteciperanno Unioncamere, Alleanza delle Cooperative Italiane di Ferrara, Aster, Università di Ferrara, Coldiretti e Punto3, società ferrarese che dal 2003 tra le prime in Italia ha basato il proprio business sulla realizzazione e l’ideazione di progetti per lo sviluppo sostenibile.
Dedicata quest’anno a “Nell’età di Bononi. La cultura figurativa a Ferrara tra gli Este e la Legazione (1590-1630)” la XX Settimana di alti studi dell’Istituto di Studi Rinascimentali in programma giovedì 9, venerdì 10 e sabato 11 novembre 2017(con sessione mattutina dalle 10 e pomeridiana dalle 14.30) a Palazzo Bonacossi, in via Cisterna del Follo 5 a Ferrara.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori
In contemporanea alla mostra Carlo Bononi. L’ultimo sognatore dell’Officina ferrarese attualmente visibile a Palazzo dei Diamanti, l’Istituto di Studi Rinascimentali organizza il convegno “Nell’età di Bononi. La cultura figurativa a Ferrara tra gli Este e la Legazione (1590-1630)”. Si tratta della XX Settimana di Alti Studi che, divisa in tre giornate, si terrà nella consueta cornice di Palazzo Bonacossi il 9, 10 e 11 novembre 2017.
Sul Seicento ferrarese grava il peso di un pregiudizio storico tuttora alquanto radicato: quello di essere stato un secolo minore rispetto ai fasti cosmopoliti vissuti da Ferrara al tempo degli Este fino al 1598, quando la città passò sotto il controllo papale. Se è vero, infatti, che tale evento determinò l’avvio della dispersione di molti dei capolavori rinascimentali presenti nei palazzi e nelle residenze di corte, è altresì certo che gli anni successivi videro una stagione di rinnovamento artistico senza eguali. La necessità di ricostruire le chiese danneggiate dal terremoto (1570), l’esigenza di adeguare gli spazi sacri alle direttive del Concilio di Trento, la spinta riformatrice dei nuovi ordini religiosi, si affiancano alla concreta presa di possesso della città da parte dello Stato Pontificio e all’affacciarsi sulla scena di una nuova classe dirigente, generando un numero impressionante di nuove commissioni artistiche negli spazi pubblici e privati della città. Tali istanze trovarono nell’ambiente artistico ferrarese, ben lungi dall’aver smarrito la spinta propulsiva degli anni migliori, risposte di assoluto rilievo e originalità coagulandosi attorno alla grandiosa figura di Carlo Bononi e degli altri artisti attivi in città: dai forestieri di grandissimo prestigio come Ludovico Carracci e Guercino, ai locali come, fra gli altri, Bastianino, Monio, Scarsellino e Catanio.
Se la mostra ha carattere monografico, il convegno – curato da Marco Bertozzi, Francesca Cappelletti, Giovanni Sassu e Cecilia Vicentini – intende fare il punto della situazione sulla cultura figurativa a Ferrara tra la Devoluzione e i primi trent’anni del Seicento esaminando le varie manifestazioni delle arti visive dell’epoca, dalla pittura sacra a quella profana, dalle tecniche artistiche alla musica e al teatro.
Il convegno, organizzato in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte, vedrà la partecipazione di studiosi affermati affiancati da più giovani ricercatori.
>> ll programma delle giornate di studio è scaricabile in fondo alla pagina (formato PDF)
Circolazione limitata, in città, per i veicoli più inquinanti domenica 5 novembre, in occasione della seconda ‘domenica ecologica‘ programmata dal Comune di Ferrara per il periodo ottobre 2017-marzo 2018, nell’ambito del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR) Emilia Romagna e del Nuovo Accordo di programma per il miglioramento della qualità dell’aria nel Bacino Padano. Dalle 8,30 alle 18,30, così come già previsto per le giornate dal lunedì al venerdì, secondo le direttive dell’ordinanza comunale (in allegato a fondo pagina), nel centro abitato di Ferrara (escluse le strade ‘corridoio’) sarà vietata la circolazione dei veicoli maggiormente inquinanti.
I veicoli interessati dai divieti di circolazione sono in particolare quelli a benzina pre euro e euro 1, i diesel pre euro, euro 1, euro 2 ed euro 3 e i ciclomotori pre euro.
L’ordinanza adottata dal Comune di Ferrara (in vigore dall’1 ottobre 2017 al 31 marzo 2018) contiene l’indicazione di una serie di itinerari stradali esclusi dai divieti di circolazione, oltre a una serie di deroghe relative a veicoli utilizzati per determinati tipi di servizi e trasporti. Tra i mezzi esclusi dalle limitazioni, oltre agli “autoveicoli con almeno tre persone a bordo (car-pooling) se omologate a quatto o più posti oppure con almeno 2 persone a bordo se omologati a 2/3 posti”, figurano quelli a metano o gpl e quelli elettrici o ibridi con motore elettrico.
Le prossime domeniche ecologiche a Ferrara sono previste per il 3 dicembre 2017, il 14 gennaio 2018, il 4 febbraio 2018 e il 5 marzo 2018.
Il Consiglio comunale di Ferrara tornerà a riunirsi lunedì 6 novembre alle 15.15 nella residenza municipale. La seduta – con modalità definite nel corso della Conferenza dei presidenti dei Gruppi consiliari convocata dal presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò – sarà dedicata alla trattazione di due delibere (assessora Roberta Fusari, presidente Girolamo Calò), due Ordini del giorno (rispettivamente dei consiglieri del gruppo PD Bertolasi e Cristofori e del consigliere Fochi – gruppo M5S) e due mozioni (a firma della consigliera Peruffo di forza Italia).
>> Come di consueto prevista la diretta audio video dell’intera seduta di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472.
Questa la scaletta dettagliata della seduta di lunedì 6 novembre:
DELIBERE
Assessora all’Urbanistica Roberta Fusari
>> PG 95689/17 – Adozione di variante al 1° Piano Operativo Comunale e alla classificazione acustica, ai sensi degli artt. 20 e 34 della L.R. 20/2000 e s.m.i.
Presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò >> PG 130779/17 – Integrazione delle Commissioni Consiliari Permanenti, della Commissione per lo Statuto ed il Regolamento del Consiglio Comunale, della Commissione Consiliare di Controllo dei Servizi Pubblici Locali e della Commissione Pari Opportunità a seguito della costituzione del Gruppo Misto
ORDINI DEL GIORNO /MOZIONI >> PG 33665 – 23/03/2017 – Gruppo PD – Consiglieri Bertolasi e Cristofori – Ordine del giorno su promozione e rilancio dell’attività musicale
>> PG 49599 – 02/05/2017 – Gruppo M5S – Consigliere Fochi – Ordine del giorno su riduzione degli orari e dei giorni di apertura della Pinacoteca Nazionale di Ferrara
>> PG 37478 – 31/03/2017 – Gruppo Forza Italia – Consigliera Peruffo – Mozione per promozione di campagne informative sul corretto uso della c.d. pillola dei cinque giorni dopo
>> PG 57002 – 16/05/2017 – Gruppo Forza Italia – Consigliera Peruffo – Mozione su modifica all’attuale regolamentazione di accesso ai cani in Zona Acquedotto/GAD
BIBLIOTECA LUPPI – Sabato 4 novembre apertura straordinaria dalle 9.30 alle 12.30 in via Arginone
Sabato 4 novembre 2017 ore 9.30-12.30 apertura straordinaria alla Biblioteca Aldo Luppi (via Arginone 320 a Porotto, Ferrara) in occasione della Settimana del gioco in biblioteca “IGW@Your Library ’17” con l’iniziativa “La biblioteca si mette in gioco!”.
La partecipazione è gratuita e non serve prenotarsi. Adulti, ragazzi e bambini possono presentarsi direttamente in biblioteca, dove saranno allestiti dei tavoli per il gioco di carte “Vegetables” creato dal ferrarese Daniele Ferri e per altri giochi da tavolo che verranno messi a disposizione dai bibliotecari.
COMUNICATO degli organizzatori
La Settimana del gioco in biblioteca (IGW), così come la Giornata del Gioco in biblioteca (IGD), sono iniziative mondiali lanciate nel 2008 dall’American Library Association (ALA), per mostrare le potenzialità educative del gioco e la capacità aggregativa delle biblioteche. Per la prima volta partecipa anche Ferrara con la Biblioteca Luppi per la Settimana IGW (da lunedì 30 ottobre a sabato 4 novembre) e prossimamente con la Biblioteca Bassani per la Giornata IGD (in programma sabato 18 novembre ore 10.30-12).
Nella giornata conclusiva della ‘Settimana del gioco in biblioteca’ la Biblioteca Luppi sarà aperta straordinariamente il sabato mattina, per permettere ad un maggior numero di persone di sperimentare “Vegetables”, il gioco da tavolo ideato dal ferrarese Daniele Ferri che, presente in biblioteca, sarà ben lieto di spiegarne i segreti ai partecipanti. Alcune classi della scuola secondaria di II grado “De Pisis”- sezione di Porotto, invece faranno la stessa esperienza durante la settimana, mentre altre dopo aver sperimentato la difficoltà di inventare e costruire giochi da tavolo, si sfideranno con i compagni nella sala della biblioteca in un appassionante torneo. Il gioco si rivolge a persone di tutte le età e la partecipazione è libera e gratuita.
Per info: Biblioteca Aldo Luppi, via Arginone 320, Ferrara, tel. 0532 731957, email bibl.porotto@comune.fe.it.
BIBLIOTECA BASSANI – Sabato 4 novembre alle 10 nell’Auditorium (via Grosoli 42 – quartiere Barco, Ferrara)
Sabato 4 novembre 2017 alle 10 nell’ Auditorium della Biblioteca Giorgio Bassani (via G. Grosoli 42 nel quartiere Barco, a Ferrara) si terrà un nuovo incontro dedicato alla Dsa “I disturbi dell’apprendimento a casa e a scuola”.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Secondo di una serie di incontri “itineranti” tra biblioteche e librerie, organizzato da Promeco e dalla cooperativa Piccolo Principe, sulle tematiche relative ai disturbi specifici dell’apprendimento in famiglia e a scuola. L’incontro formativo si rivolge quindi in particolare a genitori, educatori, insegnanti e a tutte le persone che affiancano bambini e ragazzi nelle loro attività.
Per info: Biblioteca Giorgio Bassani, via Grosoli 42, Ferrara, tel. 0532 797414, info.bassani@comune.fe.it.
SERVIZI ALLA PERSONA – A cura di Comune, Ferrara TUA e ASP Ferrara
Prende il via oggi, 2 novembre 2017, il progetto sperimentale di attività di volontariato dei richiedenti protezione internazionale, per la manutenzione del verde e la pulizia delle aree urbane, nato grazie alla collaborazione tra Comune di Ferrara, Ferrara TUA e ASP Ferrara.
Quindici richiedenti protezione internazionale, suddivisi in tre squadre con rispettivi tutor – selezionati dalle liste di disoccupazione fornite dal centro per l’impiego e per i quali sono state attivate tre borse lavoro – provvederanno alla manutenzione del verde all’interno delle mura cittadine, armati di rastrelli, piccoli arnesi, scope e bidoni, e seguendo il percorso tracciato in una planimetria delimitata, fornita da Ferrara Tua.
I tempi previsti di attività sono dal 2 novembre al 31 dicembre 2017, dal lunedì al venerdì, dalle 14 alle 17. Il progetto prevede un’ulteriore fase con il coinvolgimento di un numero maggiore di volontari. L’attività di monitoraggio del progetto sarà a cura dello psicologo, Andrea Squerzanti, coadiuvato dalla coordinatrice dell’Area richiedenti protezione internazionale Valentina Marzola di ASP Ferrara.
Nelle settimane precedenti l’inizio dell’attività, è stata erogata a tutti i partecipanti la formazione sulla sicurezza organizzata congiuntamente da ASP e Ferrara Tua.
Si ritiene che questa iniziativa possa costituire occasione di crescita e di integrazione per tutti i soggetti coinvolti e anche la possibilità per i tutor (over 50, italiani e fino ad oggi senza impiego) per reinserirsi nel mondo del lavoro, in un contesto dinamico e innovativo.
(Comunicato a cura di ASP Ferrara)
INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo M5S in Consiglio comunale
– la consigliera Morghen (gruppo M5S in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani el’assessore alla Mobilità Aldo Modonesi in merito al trasporto pubblico ad Aguscello.
La promozione di Comacchio, intesa come territorio ampio, che abbraccia quelli limitrofi del Delta del Po, è il tema centrale del Tavolo del turismo che si è riunito questa mattina in Sala Consiglio. La riuscita esperienza promozionale nel contesto della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, ben illustrata dagli Assessori Alice Carli e Riccardo Pattuelli, ha gettato le basi per proseguire sulla promo-commercializzazione integrata del territorio. Lo slogan lanciato proprio da Paestum, sito archeologico tra i più importanti al mondo, è quello della “Vacanza di 365 giorni tra arte, cultura, natura e spiagge.”
E’ stato poi aperto un focus sulla programmazione degli eventi per la stagione 2018, che prenderà il via dopo le festività natalizie. Nei prossimi giorni infatti sarà reso noto l’esito del bando di animazione natalizia con tutti gli eventi ammessi a contribuzione sino all’Epifania. Il paniere della programmazione primaverile è incentrato su eventi dedicati alla natura, al turismo lento e alle tipicità gastronomiche. Confermati infatti la Primavera Slow, la Fiera Internazionale del Birdwatching, la Festa dei Pesci Marinati e la Sagra della Seppia e della Canocchia, ma non mancano le novità. In pole position, tra le new entry, il passaggio della Mille Miglia a Comacchio (16 maggio 2018). Confermata inoltre, dopo il grande successo della prima edizione, la rassegna letteraria “Nero Laguna”, sotto la direzione artistica di Marcello Simoni.
La programmazione estiva guarda con molta attenzione a famiglie con bambini e si preannuncia ricca di iniziative ed eventi. “Il richiamo ad una maggiore collaborazione pubblico/privata – sottolinea l’Assessore al marketing turistico Riccardo Pattuelli -, è la chiave vincente per far crescere ulteriormente il territorio. E’ fondamentale nelle azioni strategiche di promo-commercializzazione il coinvolgimento dei piccoli operatori.”
L’incontro di questa mattina ha consentito di approfondire un altro tema di primaria importanza, relativo all’investimento degli incassi derivanti dalla tassa di soggiorno. Il 50% degli introiti sarà destinato ad interventi di manutenzione straordinaria della rete stradale e dei marciapiedi, mentre il restante 50% sarà suddiviso in due tranches di pari importo, da convogliare, l’una, in attività promozionali e, l’altra, nella realizzazione di eventi. In attesa di ricevere proposte operative sulle manifestazioni da realizzare, l’incontro del Tavolo del Turismo è stato riaggiornato al 20 novembre prossimo.
“Permane l’intenzione di riproporre anche il Comacchio Beach Festival -aggiunge l’assessore Riccardo Pattuelli -, ma dovremo da subito andare a definire la programmazione futura, per promuovere al meglio, in tempo utile, gli eventi della prossima stagione. Lo spirito di aggregazione tra imprenditori con tutti gli attori della comunità, dalle istituzioni, alle associazioni di categoria, alle scuole, sino alle associazioni locali, -interviene il Sindaco Marco Fabbri -, andando tutti nella stessa direzione, è una necessità non procrastinabile. In questi anni il territorio ha compiuto un salto di qualità, che lo ha reso competitivo sui mercati internazionali. Questa è la strada su cui è necessario continuare a lavorare tutti assieme.
POGGIO RENATICO (FE) – Maria Goretta Gilli presenta sabato 4 novembre la biografia della madre
Sarà presentato sabato 4 novembre alle ore 15:30, presso la “Cartolibreria Croce Silvia” in via C. Cavour 9 a Poggio Renatico (FE), la biografia 100 e 1 momenti di te “mamma”, nata dalla penna di Maria Goretta Gilli e pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni. La presentazione del libro, sarà moderata dal giornalista Dott. Fabrizio Borghini.
260 pagine, 101 pensieri(disponibili nel doppio formato cartaceo/e-book) per ricordare la mamma attraverso il racconto della vita quotidiana, dei viaggi, delle esperienze vissute insieme, per colmare il dolore che la sua assenza provoca. Il libro, una sorta di diario, attraverso gli scatti fotografici, le poesie e i versi malinconici che arricchiscono ogni pagina, si riempie di una forza ancora maggiore capace di rendere partecipi i lettori della straordinaria storia della protagonista.
Maria Tassinari, classe 1914, un secolo di vita e tante esperienze da raccontare: 101 anni e lo spirito di una ragazzina, una donna energica e piena di vita.Oggi dopo la sua scomparsa la figlia Maria Goretta, ha voluto raccontare il vuoto lancinante che le ha lasciato ma ha voluto anche ferale un dono come lei stessa scrive:“Con questo libro vorrei ridare vita alla mia mamma come un giorno lei l’ha data a medonandomi la gioia di vivere in un mondo meraviglioso pieno del suo amore.”
100 e 1 momenti di te “mamma”, è un libro pieno di amore, energia, gioia di vivere, ma anche un ricordo nostalgico di una figlia che rimasta senza la mamma, ha deciso di mettere su carta i suoi pensieriin un libro che può servire a metabolizzarne la sua l’assenza. Restano gli insegnamenti, in altre parole l’agire attraverso le pratiche, i gesti e le piccole ritualità giornaliere che più di tutto sono la prova lampante che quella persona, ormai non più presente vive ancora nel cuore dei suoi cari.
Il servizio di raccolta itinerante dei Rifiuti Urbani Pericolosi (RUP),quali detergenti, igienizzanti, insetticidi, smalti e vernici, verrà sospeso nella giornata del 4 novembre.
Sarà comunque possibile conferire i rifiuti pericolosi di origine domestica, presso le stazioni ecologiche di Hera a Ferrara in
Ferrara, 2 novembre 2017 – Mercoledì 8 novembre Federmanager Ferrara, Associazione dei manager, dirigenti, quadri e alte professionalità di Ferrara e Provincia, promuove un’occasione di confronto sul tema “Opportunità di qualificazione professionale per il miglioramento della occupabilità dei manager”, primo appuntamento della stagione di “Aperitivo con il manager”, ciclo di incontri dedicati agli stili manageriali e alla conduzione d’impresa che si svolgono presso l’Hotel Carlton in piazza Sacrati a Ferrara, dalle 18 alle 20.
Gli incontri riprendono dopo la pausa estiva per creare nuove opportunità di fare rete e favorire interazioni tra aziende, manager, professionisti e cittadinanza.
Ospiti di Federmanager in questa occasione sono Giuseppe Bruni, consulente manageriale certificato CMC (Certified Management Consultant) e Andrea Barbieri, General Manager – Italy Socotherm, parte del gruppo canadese ShawCor uno dei più grandi operatori nel settore dei rivestimenti tubazioni per il trasporto degli idrocarburi con impianti operativi nei cinque continenti la cui sede principale in Italia si trova ad Adria, Rovigo.
Il tema scelto è di grande attualità se si pensa ai cambiamenti che stanno investendo le nostre società e le nostre economie, con l’avvento di fenomeni di rilevanza globale quali la digitalizzazione, la lotta ai cambiamenti climatici e l’evoluzione del welfare.
“Tra gli aspetti trattati durante l’incontro – spiega Giorgio Merlante, presidente di Federmanager Ferrara – ci saranno sicuramente il tema della formazione professionale nelle aziende, che secondo gli ultimi dati Istat ha interessato nel 2015 il 60,2% delle imprese attive in Italia con almeno 10 addetti, segnando un +5% rispetto al 2010 e quello delle competenze professionali, oltre che delle capacità comportamentali, le cosiddette behaviour skills, in particolare dei manager.”
Sempre parlando di tendenze, il manager oggi ha davanti a sé un doppio binario: quello di fruitore di formazione, per rimanere al passo con i cambiamenti che stanno investendo i mercati e quello di fornitore di formazione. Basti pensare che secondo l’ultima indagine trimestrale sul mondo del lavoro di Randstad ben il 48% dei lavoratori italiani dice di sentire il bisogno di un personal coach.
“La stessa Federmanager – prosegue Merlante – è attiva a livello nazionale per la formazione e la certificazione delle competenze, anche in relazione a Industry 4.0: è già iniziato un percorso di certificazione finanziato che coinvolgerà 300 manager entro il 2018 (150 sono già partiti), i quali andranno a costituire un’importante risorsa per la task force del progetto nazionale di innovazione e digitalizzazione.”
Dopo l’intervento dei relatori, il pubblico può partecipare alla discussione con domande e riflessioni sul tema della serata, che si chiude in modo conviviale con un aperitivo.
Il ciclo di incontri ha il patrocinio di CDi Manager, società di scopo di Federmanager leader del temporary management e della ricerca e selezione di figure direzionali.
La partecipazione è gratuita e aperta al pubblico. E’ gradita la prenotazione: scrivere a ferrara@federmanager.it oppure telefonare dalle 9 alle 12 al numero 0532 202756
FEDERMANAGER Ferrara, fondata nel 1946 e con all’attivo circa 300 iscritti, tutela e promuove l’immagine e il ruolo della categoria dei manager, dirigenti, quadri e alte professionalità di Ferrara e Provincia e fa capo a FEDERMANAGER nazionale. Si propone quale punto di riferimento per manager in attività, temporaneamente inoccupati, in pensione o dirigenti che svolgono attività professionale. Info: http://www.ferrara.federmanager.it
Da Servizio Territoriale Agricoltura, Caccia e Pesca di Ferrara
È stato prolungato fino al 31 gennaio 2018 lo stop all’utilizzo di uccelli da richiamo degli ordini degli Anseriformi e Caradriformi (germano reale e pavoncelle), nelle aree giudicate a rischio in seguito al focolaio di aviaria riscontrato in territorio di Codigoro nello stabilimento Eurovo.
Lo ha deciso il Ministero della salute, con una disposizione a firma del dirigente della Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari.
Il prolungamento del divieto segue quello introdotto con ordinanza dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, lo scorso 9 ottobre come misura cautelativa specialmente verso al mondo venatorio, durante la stagione di caccia, vietando di usare richiami vivi, né germani reali, né pavoncelle. Ordinanza che faceva divieto dell’utilizzo dei richiami fino al 18 novembre 2017.
Ora, con il provvedimento del Ministero l’alt è esteso fino al termine della stagione venatoria.
Comunicato a cura del
Servizio Territoriale Agricoltura, Caccia e Pesca di Ferrara
Regione Emilia-Romagna – Attività Faunistico-venatorie, Pesca e Tartufi
Viale Cavour, 143 – 44121 Ferrara
Sabato 04 novembre, ore 21.30 The Tower Jazz Composers Orchestra
Questo mese la Tower Jazz Composers Orchestra conquista, sabato 04 novembre ore 21.30, la serata abitualmente dedicata ai concerti di punta di Ferrara in Jazz, per replicare, nel pomeriggio di domenica (05 novembre, ore 17.30), all’Unipol Auditorium di via Stalingrado, nell’ambito del Bologna Jazz Festival.
L’ampio organico, coordinato e diretto da Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone, ha preso forma nel 2016 come naturale evoluzione e sintesi di due progetti didattici (The Tower Jazz Workshop Orchestra e The Unreal Book), con l’intenzione di creare una big band “elastica” che permetta a tutti gli elementi di sperimentare e mettere in gioco le proprie idee musicali. Il repertorio, che alterna brani della tradizione afroamericana a composizioni originali ed accattivanti rivisitazioni, si è ampliato sempre più, pervenendo a soluzioni di sorprendente empatia.
La formazione di sabato e domenica prossimi vede scendere in campo: la cantante Marta Raviglia; Piero Bittolo Bon alla direzione, sax alto, clarinetto basso e flauti; Alfonso Santimone, direzione, pianoforte ed elettronica; Sandro Tognazzo al flauto; Glauco Benedetti alla tuba; Mirko Cisilino, Pasquale Paterra, Gabriele Cancelli e Claus Andersen alle trombe; Filippo Vignato, Federico Pierantoni e Lorenzo Manfredini ai tromboni; Gianluca Fortini ai clarinetti e sax alto; Tobia Bondesan al sax tenore; Filippo Orefice al sax tenore, clarinetto e flauto; Beppe Scardino al sax baritono, sax alto e flauto; Luca Chiari alla chitarra; Federico Rubin al piano elettrico; Alessandro Garino al pianoforte; Stefano Dallaporta al contrabbasso e basso elettrico; Andrea Grillini e Simone Sferruzza alla batteria, e William Simone alle percussioni.
La serie di residenze artistiche della Tower Jazz Composers Orchestra è possibile grazie alla vincita del bando “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura” indetto dalla Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE).
Sabato 04 novembre al Jazz Club Ferrara: ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas. Per informazioni e prenotazione cena 0532 1716739 dalle ore 12:30 alle ore 19:30. www.jazzclubferrara.com
Domenica 05 novembre all’Unipol Auditorium di via Stalingrado a Bologna: ingresso gratuito. Informazioni su www.bolognajazzfestival.com
Per informazioni e prenotazione cena 0532 1716739 dalle ore 12:30 alle ore 19:30.
Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.
DOVE
Salvo ove diversamente indicato i concerti si svolgono al Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.
COSTI E ORARI
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.
Tessera Endas € 15
Non si accettano pagamenti POS
Apertura biglietteria 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Concerto: ore 21.30
Lunedì 6 novembre alle ore 17.30 presso Palazzo San Crispina Libreria IBS
verrà presentato il Libro di Miche Nani, Migrazioni bassopadane. Un secolo di mobilità residenziale nel ferrarese (1861/1971), pubblicato con il contributo del CNR e dell’istituto di Storia Contemporanea.
Dialogheranno con l’autore i professori Aurelio Bruzzo, Franco Cazzola e Giuseppe Scandurra.
Abbiamo tutti ben presente la famosa giustificazione posta da diversi membri della Giunta a fronte degli innumerevoli episodi di criminalità degli ultimi anni: nella nostra città non c’è insicurezza, ma solamente una percezione diffusa in certe zone. Salvo poi essere costretti, per gli stessi quartieri, ad attivare l’esercito.
Ecco, riguardo al contesto ambientale sembriamo, purtroppo, segnati da un destino molto simile.
Negli anni noi ferraresi siamo stati vessati da scelte infelici e ben poco illuminanti da parte dei nostri amministratori: investimenti su un certo tipo di chimica e di produzione energetica nell’ex petrolchimico (vedi incremento di tumori nella zona nord ovest della città), smaltimento di rifiuti da altre regioni presso l’inceneritore di via Diana, scarsissimi correttivi a un tasso di micropolveri elevato e in costante aumento, inquinamento del sottosuolo nel quadrante est, senza contare altri allarmanti aspetti.
Mali certificati dal rapporto sullo stato della salute ambientale di Ferrara secondo le statistiche stillate dal Sole 24 Ore.
A fronte di una provincia in cui le aziende risultano scarsissime rispetto alle regioni del nord, figuriamo al 28° posto di questa classifica. Venendo al dettaglio, siamo sessantaseiesimi in merito alla qualità dell’aria. A Torino la sindaco Appendino, giusto pochi giorni fa, ha invitato i suoi concittadini a tenere porte e finestre chiuse a fronte del livello allarmante di pm10. Non discuto sull’efficacia o meno di un simile provvedimento, ciò che è importante è il messaggio che è stato lanciato. La nostra giunta, purtroppo, sembra quasi del tutto indifferente alla pessima aria che respiriamo e che genera ogni giorno nuovi casi di patologie alle vie respiratorie.
Tornando ai dati, siamo al 98° posto (su 104) come produzione di rifiuti e, in questo caso, non vale nemmeno la pena tornare a spendere parole sulla sciagurata scelta dei cassonetti a calotta perché l’esito è sotto gli occhi (e il naso) di tutto. E sul caso si sta svegliando perfino il Pd.
Malissimo poi i dati riguardanti gli incidenti stradali e l’uso dei mezzi pubblici, per via di una rete decisamente carente. Pessimi risultati anche circa la dispersione dell’acqua immessa nella rete idrica – malgrado il virtuosismo medio degli utenti -, e qui dovremmo chiamare in causa lo stato degli impianti di diffusione, oltre alla pressione con cui l’acqua è immessa.
Ce la caviamo sulle piste ciclabili, seppure in calo, perché ci sono amministrazioni pubbliche che investono molto più di noi in questo settore.
Più che parole attendiamo fatti concreti per un’inversione di marcia urgente sulle scelte ambientali che riguardano il nostro presente e il futuro dei nostri figli.
Paola Peruffo
Coordinatrice provinciale
Forza Italia Ferrara
Conferenza a cura di Gianni Lazzari e Paola Bonora in occasione del concerto di musica medievale dell’Ensemble della Scuola Civica di Milano a Palazzo Schifanoia
In occasione del concerto di musica medievale a Palazzo Schifanoia, sabato 4 novembre alle ore 15 il Conservatorio Frescobaldi di Ferrara nella sua sede (largo Antonioni 1, Ferrara) organizza una conferenza, nell’ambito della rassegna Le giornate del flauto antico e moderno, per illustrare il flauto traverso medievale, strumento che verrà poi suonato – sempre sabato, alle ore 17 a Palazzo Schifanoia – al Festival Grandezze e Meraviglie dall’Ensemble di Musica Medievale della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano.
“Non si sono conservati flauti originali di provenienza medievale – spiega Giovanni Lazzari, docente di Flauto al Conservatorio Frescobaldi e direttore artistico della rassegna Le giornate del flauto antico e moderno –. Le nostre conoscenze e le nostre ricostruzioni degli strumenti e dei gruppi vocali e strumentali in cui era utilizzato il flauto, dunque, devono contare solo su citazioni in testi letterari o illustrazioni nelle fonti iconografiche”. Il flauto medievale è citato in poemi cavallereschi ed è miniato al margine di opere epiche e celebrative del potere. “La sua fattura, le sue dimensioni e l’utilizzo in musica – continua Lazzari – rimangono incerti e misteriosi ed è sempre interessante conoscere quali musiche, quali linee melodiche e quali accostamenti timbrici e vocali riserva questo strumento”. Saranno proprio Giovanni Lazzari e l’esperta e flautista Paola Bonora, che ha compiuto specifiche ricerche sullo strumento arrivando a una plausibile ricostruzione assieme al liutaio-flautista Giovanni Tardino, a raccontarne la storia, tra immagini, curiosità e frutti della loro ricerca.
Paola Bonora si è diplomata a Milano nel 1985. Ha ottenuto il Premier Prix al conservatorio superiore di Parigi sotto la guida di Raymond Guiot. Ha suonato come Primo Flauto con grandi orchestre quali BBC Symphony Orchestra di Londra, BBC Galles, London Philarmonic Orchestra, Royal Philarmonic Orchestra, Mahler Chamber Orchestra, Ensemble Intercontemporain di Parigi, Ensemble 2E2M di Parigi. Ha suonato nei piu’ importanti Festivals come il Festival d’Art Lyrique Aix en Provence, Festival d’Edimburgo, Lucerne Festival, Proms di Londra, Salzburger Festspiele, Schleswig-Holstein Musik Festival. Da alcuni anni di dedica attivamente alla musica antica approfondendo la ricerca e l’interpretazione filologica su strumenti d’epoca.
Le Giornate del flauto antico e moderno, giunte alla terza edizione, da sabato 28 ottobre al 16 dicembre uniranno all’attività formativa del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, quella della ricerca e della produzione sullo strumento, con dimostrazioni pratiche, suonando insoliti strumenti del passato, interpretando gli autori e i repertori indagati.
L’Università di Ferrara al centro di un network internazionale di scienza ed educazione pubblica sulla patologia venosa, grazie al convegno, tenutosi il mese scorso, presso l’isola di Albarella, 6th International Interuniversity meeting in Phlebology, Lympology & Aesthetics. L’evento scientifico ha visto la presenza di massimi delegati provenienti da 47 atenei internazionali, 22 diverse nazioni dell’Europa, Asia, Stati Uniti ed America Latina, 12 società scientifiche internazionali riunite in sessioni congiunte ed è stato realizzato sotto il patrocinio dell’Università di Ferrara, Ateneo di appartenenza del presidente dr. Sergio Gianesini. Il congresso ha rappresentato momento scientifico di alto livello, in cui massimi esperti provenienti da tutto il mondo, hanno potuto dissertare circa le ultime innovazioni ed evidenze nel campo della patologia venosa. A massimizzare l’opportunità educazionale, un servizio di streaming reso possibile dal Se@, il Centro di E- learning dell’ateneo ferrarese. Accanto al momento scientifico, tanta attenzione al sociale, sia nel supporto umanitario sia in quello educazionale medico a favore della popolazione.
Nel primo ambito il meeting ha contribuito a varie iniziative NO profit, in collaborazione con l’associazione Bandiera Gialla ed il gruppo Polis. Grazie alla collaborazione con il Rotary International è stato possibile poi ospitare un medico nicaraguense, proveniente da una realtà disagiata che ha partecipato ad attività cliniche presso l’azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara.
Nell’ambito educazionale pubblico invece molte le iniziative sportive e ludiche destinate ad incrementare la consapevolezza pubblica circa la patologia venosa, principale causa di morte prevenibile nei paesi industrializzati. I momenti sociali congressuali, sotto patrocinio del CONI e della Federazione Italiana Golf, hanno difatti visto più di 200 ospiti prendere parte a screening medici, nonché a letture sul tema dello sport e della salute.
Stessa iniziativa di divulgazione sportivo-sociale è stata ripetuta presso il Golf Club Nazionale di Sutri, dove lo stesso Gianesini, in rappresentanza dell’Università di Ferrara, ha relazionato circa l’impatto dello stile di vita e dello sport sulla salute anche e soprattutto venosa. Iniziative scientifiche, educazionali, umanitarie che vedono in prima fila un “made in Italy” originariamente sviluppato nell’Ateneo ferrarese ed espresso nel contesto di un networking globale.
Nella foto: da sx: Francesco Noce (presidente Ordine dei Medici di Rovigo), Mabel Bussati (Incoming president del 7th International inteurniversity meeting – ARGENTINA), Sergio Gianesini (presidente dell’appena avvenuto 6th International Interuniversity meeting – ITALIA)
L’8° edizione griffata Riders4Riders Onlus arriva in terra estense (25/26 novembre). Andrea Dovizioso e tanti campioni delle due ruote motorizzate a sostegno della ricerca per la cura delle lesioni al midollo spinale con il biglietto d’ingresso abbinato alla ricca lotteria. Novità Italian Drifting Stars, ritorna la cena spettacolo con i protagonisti.
L’8° edizione di Ride for Life, la sfida dei campioni del motociclismo è un autentico omaggio alla genesi della creatura targata Riders4Riders Onlus. Dopo il biennio all’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, l’evento benefico a sostegno della ricerca per la cura delle lesioni al midollo spinale approda al Moto Cross Village nella zona industriale “Mizzana” di Ferrara nel week end del 25-26 novembre. Patrocinata dalla FMI e dal Comune di Ferrara, la manifestazione che ha un biglietto d’ingresso di 10 Euro (di seguito le modalità di prevendita tagliandi), abbinato ad una ricca lotteria a premi, abbraccia ancora una volta la generosa partecipazione di grandi campioni delle due ruote motorizzate. Protagonisti assoluti in terra estense i beniamini della velocità e dell’off-road capitanati dal vice campione del mondo della MotoGP ed alfiere Ducati Andrea Dovizioso. I nomi sono davvero tantissimi ed attingono da tutte le specialità: dalla Superbike al motomondiale, dal CIV all’enduro (Alex Salvini) passando per la specialità della casa…il cross (Andrea Bartolini, Alessandro Lupino, Michele Cervellin, Simone Bernardini, Ivo Monticelli e Angelo Pellegrini). Una serrata programmazione con sfide di motocross (125, mini 65 e 85, MX1, MX2), comprendente una speciale classifica per le quote rosa denominato Primo Trofeo Femminile Lady Polita e l’ovvia suddivisione in velocisti e specialisti dell’off road, e Pit Bike all’interno dell’arena ferrarese che incoronerà sia i singoli che le compagini appositamente allestite per il Trofeo a squadre R4R. La due giorni di solidarietà prevede, inoltre, le attese esibizioni dei freestyler MX del gruppo DABOOT con il campione mondiale di salto in alto con moto Max Bianconcini e la grande novità a quattro ruote griffata Italian Drifting Stars. Se il fenomeno gastronomico contemporaneo dello Street Food stuzzicherà il palato del pubblico presente con le migliori specialità della cucina nazionale ed internazionale da take away, la cena spettacolo di sabato 25 novembre (ore 20, prenotazioni al numero 347.3890775 Beatrice) sarà un momento conviviale che accomunerà ospiti del calibro di Andrea Dovizioso ed il grande pubblico. Inedito prologo tardo pomeridiano (dalle 17 alle 19.30) l’aperitivo offerto dalla pista di minimoto XBikes (via Cesare Diana, 39 – Ferrara Zona piccola media industria Cassana) che allestirà una speciale navetta per raggiungere il cuore di R4L. Come già rimarcato, al biglietto d’ingresso, del costo di 10 Euro, è abbinata una lotteria (estrazione domenica 26 novembre, dalle ore 17, a chiusura della manifestazione): tra i premi più ambiti 1 pit bike PBS Hyper, 1 mountain bike, 1 macchina fotografica Nikon D5200, 1 televisore e, udite udite, gli speciali pass paddock per vivere il backstage delle tappe italiane della MotoGP, del Mondiale Superbike e della MXGP. Una genuina raccolta fondi incrementata anche dalla tradizionale pesca di beneficenza realizzata con il contributo degli insostituibili partner schierati al fianco dello staff organizzativo. Ogni giorno, botteghini aperti in loco dalle ore 8 del mattino alle 17 pomeridiane (under 12 ingresso gratuito). Info dettagliate sul sito www.riders4riders.it e sulla pagina Facebook ufficiale dell’associazione Riders 4 Riders Onlus: www.facebook.com/riders4ridersonlus.
Torbiere, efficaci trappole di carbonio in risposta al cambiamento climatico
Uno studio internazionale a partecipazione Unife pubblicato su Nature Communications rivela che questi preziosi serbatoi di gas serra riescono a preservare la loro funzione ecologica in differenti condizioni climatiche. Se le torbiere di tutto il mondo sparissero, la quantità di anidride carbonica, un potente gas serra, rilasciata nell’atmosfera, crescerebbe dei due terzi. Fortunatamente, queste fondamentali trappole di CO2 sono in grado di rispondere alle variazioni ambientali in modo tale da preservare questa importante funzione ambientale. Lo rivela uno studio internazionale cui ha partecipato il Prof. Luca Bragazza del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università di Ferrara, pubblicato su Nature Communications.
Il gruppo di ricerca, che comprende oltre a Unife le Università di Utrecht, il Politecnico Federale di Losanna e il CNRS di Toulouse, ha studiato la biodiversità vegetale delle torbiere europee in risposta alla variazione climatica e all’incremento dell’inquinamento atmosferico nell’ambito del progetto di ricerca PEATBOG (ERA-net BiodivERsA).
Attraverso l’analisi di 560 rilievi di vegetazione effettuati durante quattro anni in 56 torbiere europee, lo studio ha determinato che, sebbene il cambiamento climatico e l’inquinamento atmosferico causino un decremento della biodiversità vegetale, le specie vegetali in torbiera sono in grado di “rimpiazzarsi” senza per questo modificare la funzionalità dell’ecosistema. La ricerca suggerisce che proprio la biodiversità vegetale delle torbiere permette a questi ecosistemi di adattarsi ai cambiamenti ambientali.
Si tratta di una notizia positiva – spiega L. Bragazza – se si considera che le torbiere preservano una quantità di carbonio pari a più della metà di quella contenuto nell’atmosfera. Nonostante la riconosciuta modesta biodiversità vegetale delle torbiere (circa 60 specie tra muschi e piante vascolari sono state complessivamente identificate durante questo studio), i ricercatori hanno osservato che le caratteristiche morfologiche, fisiologiche e fenologiche a livello di comunità restano le stesse seppur cambino le specie presenti. I tratti morfo-funzionali selezionati – continua Bragazza – sono direttamente o indirettamente legati alla capacità di queste comunità vegetali di catturare la CO2 atmosferica e convertirla in torba, che sarà poi preservata per millenni. Il fatto che la comunità vegetale mantenga la sua funzionalità pur modificando la biodiversità vegetale indica che le torbiere riescono ad adattarsi alle differenti condizioni ambientali continuando a funzionare come accumulatori di carbonio atmosferico proprio grazie alla loro (modesta) biodiversità.
Questo non significa che le torbiere non siano sensibili ai cambiamenti ambiental”, sottolineano Bjorn Robroek e Vincent Jassey (due degli autori principali dello studio). Non va dimenticato che le specie vegetali delle torbiere indagate sono adattate a condizioni ambientali di lungo termine così che “cambiamenti troppo repentini del clima o un livello di inquinamento atmosferico troppo elevato – precisa L. Bragazza – possono sopraffare la loro capacità di resilienza. Per questo motivo rimane cruciale la protezione di questi ambienti al fine di preservarne la biodiversità e di creare una connettività fra torbiere tale da permettere lo scambio di specie.
“Libraio per un giorno” è un’iniziativa originale per avvicinare più persone possibili al mondo dei libri attraverso chi ci sta intorno tutti i giorni, per permettere alle persone di incontrarsi e raccontarsi agli altri svelando i propri gusti e passioni letterarie.
La prima ospite del mese sarà Manuela Macario, Presidente Arcigay Ferrara, che racconterà ai presenti il suo bagaglio di letture con auto-ironia e spontaneità: i classici che lo hanno formato, ma di più, i titoli che non abbandonano il suo comodino la notte, dai quali non si separa mai.
Il rinfresco è offerto da NaturaSì, Via Bologna 296 e Via Copparo 3/A – Ferrara
Sabato 4 novembre
alle 18.00
Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino
Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara
In collaborazione con GialloFerrara
Massimo Carlotto
presenta
“Blues per cuori fuorilegge e
vecchie puttane”
(E/O)
Dialoga con l’autore Silvia Lambertini
Il Bene e il Male, ancora una volta mascherati e insidiosi da distinguere, si scontrano nell’arena internazionale delle grandi operazioni segrete di polizia, dei traffici di droga, prostituzione e identità.
Marco Buratti detto l’Alligatore e i suoi soci Max la Memoria e Beniamino Rossini sono caduti in una trappola ordita dal nemico più pericoloso con cui abbiano dovuto misurarsi: Giorgio Pellegrini. Pellegrini, in fuga dalla Legge e dalle pallottole di Beniamino Rossini, non intende vivere da latitante per il resto della vita e decide di diventare un infiltrato per conto della polizia. Qualcosa va storto e una squadra di killer spietati arriva dall’estero per assassinare sua moglie e la sua amante. L’indagine parallela per identificare i responsabili viene affidata all’Alligatore e ai suoi soci. Loro non vorrebbero avere nulla a che fare con la vicenda ma vengono ricattati dalla dottoressa Angela Marino, alto funzionario del ministero dell’Interno. La missione affidata a Pellegrini ufficialmente non esiste e non sono previsti testimoni. I nostri scoprono ben presto che il loro destino è comunque segnato. Anche se riusciranno nell’impresa rischieranno di essere tolti di mezzo da una falsa accusa che potrebbe mandarli in carcere per molti anni. Buratti, Max e Beniamino reagiscono. Giocano questa partita senza regole per cercare di sopravvivere. L’Alligatore ha un motivo in più per non soccombere: in un hotel ha conosciuto una donna. Una “vecchia puttana” quarantenne di nome Edith. Tra i due è stato amorea prima vista.
Nel 1976, giovane universitario e militante di Lotta Continua, scopre casualmente a Padova il cadavere senza vita di Margherita Magello, colpita da 59 coltellate, e viene accusato dalla polizia dell’omicidio dopo essersi recato volontariamente a testimoniare.
Dopo il processo d’appello e prima della sentenza fugge all’estero e si dà alla latitanza, trasferendosi poi in Messico e iscrivendosi all’Università. Viene catturato e riportato in Italia, sino alla grazia che il Presidente della Repubblica gli accorda nel 1993, grazie anche al favore dell’opinione pubblica.
Massimo Carlotto, libero, diventa scrittore. Esordisce nel 1995 (scoperto dalla scrittrice e critica Grazia Cherchi) con il romanzo-reportage Il fuggiasco, pubblicato da e/o e ispirato alla sua esperienza di latitante da cui è stato tratto nel 2003 un film. Per la stessa casa editrice ha scritto, oltre ad Arrivederci amore, ciao, diversi romanzi tra cui La verità dell’Alligatore, Il mistero di Mangiabarche, Nessuna cortesia all’uscita (premio Dessì 1999), Il maestro di nodi (premio Scerbanenco 2003), Niente, più niente al mondo (premio Girulà 2008), Nordest con Marco Videtta (premio Selezione Bancarella 2006), La terra della mia anima (premio Grinzane Noir 2007), Alla fine di un giorno noioso (2011), Respiro corto (2012), Cocaina (2013, con Gianrico Carofiglio e Giancarlo De Cataldo), Il mondo non mi deve nulla (2014), La banda degli amanti (2015).
Per informazioni Ibs+Libraccio
Ferrara, Piazza Trento e Trieste, Palazzo San Crispino
LEONARDO VERONESI e GIORGIA PIZZIRANI saranno ospiti del Liceo Carducci di Ferrara nell’ambito di un incontro che si terrà sabato 4 novembre 2017 dalle ore 11.10 con gli studenti della scuola. L’incontro organizzato dalla Prof.ssa Patrizia Braga sarà una conversazione in cui Veronesi e la Pizzirani parleranno, insieme all’editore Federico Felloni, del loro libro “NON ABBIAMO TENUTO CONTO DEGLI ZOMBIE” uscito e presentato per la rassegna “Autori a Corte” lo scorso 12 luglio (Edizioni La Carmelina) e gli studenti potranno attraverso domande e curiosità avere una visione più ampia del progetto partito dai brani scritti da Leonardo Veronesi e tratti dagli album pubblicati. Veronesi era già stato ospite lo scorso anno in qualità di cantautore e l’incontro si era trasformato in una jam session trascinante in cui anche i ragazzi si erano esibiti mettendo in luce doti notevoli e una grande preparazione. Lodevole quindi questo percorso didattico della scuola che apre le porte a tante realtà esterne fornendo stimoli più accattivanti ai ragazzi e rendendo molto più fruibili le nozioni acquisite sui libri. Si parlerà di scrittura, di musica e saranno letti dai ragazzi stessi dei testi del libro scelti tra i capitoli che maggiormente li hanno colpiti e soprattutto si cercherà di mettere in luce tutto ciò che c’è dietro la costruzione di un progetto e le difficoltà che ogni artista deve affrontare per proporre adeguatamemte il frutto del proprio lavoro.
Il volume nasce dall’incontro tra il musicista Leonardo Veronesi e la scrittrice Giorgia Pizzirani. Partendo dal recente album di Leonardo Veronesi “Non hai tenuto conto degli zombie”, il raccontarsi di Leonardo, vita e carriera artistica, si intreccia con i racconti surreali, ispirati ai testi delle canzoni, che Giorgia crea esplorando se e gli altri con occhi attenti e indagatori. Il libro, impreziosito dalla prefazione dello scrittore pop underground Gianluca Morozzi si completa con i testi integrali dei brani citati nella narrazione e le testimonianze di musicisti e scrittori amici e estimatori dei due autori (Manuel Maverna – Music Map; Marco Dondarini e Davide Dalfiume – Comici di Zelig; Paolo De Grandis – Conduttore radiofonico e scrittore; Stefano Bottoni – Ideatore di Buskers Festival; Patrizia Benetti – Scrittrice noir ; Silvia Bottoni – Performer e coreografa)
“NON ABBIAMO TENUTO CONTO DEGLI ZOMBIE “è un dialogo a due voci. Leonardo Veronesi ha scritto frammenti di vita e aneddoti che hanno portato alla creazione dei brani da lui composti che Giorgia Pizzirani ha scelto per trasformarli in racconti. Idealmente si è partiti dall’ultimo album di Veronesi per sviluppare il progetto e anche il libro come l’album vede al centro il concetto di “Zombie” percepito fuori e dentro di noi. Tutti noi rischiamo di diventare Zombie ogni volta che usiamo male la nostra capacità di comprendere il mondo. Però esiste un antidoto o delle “parole magiche” come la capacità di dire “ho sbagliato”, “non avevo approfondito adeguatamente l’argomento”: l’autocritica e la comprensione degli eventi senza utilizzare preconcetti. Zombie inteso come mostro oppure come condizione mentale. Il rischio contagio è davvero notevole: ognuno di noi se non apre la sua mente agli altri potrebbe trasformarsi in Zombie perché non occorre avere le sembianze tipiche iconoclastiche della cinematografia classica horror per essere uno Zombie, basta sentirsi tale!
Veronesi, alla sua prima prova letteraria si definisce “una specie di di Forrest Gump che seduto sulla panchina della fermata del tram dei desideri racconta se stesso condividendo riflessioni che hanno portato appunto alla scrittura di alcune delle canzoni pubblicate dal 2008 ad oggi”. In Veronesi autore prevale l’ironia applicata al quotidiano con i suoi continui imprevisti, e si affianca a pensieri più profondi sulla religione, l’amicizia, la musica, le donne, la famiglia, il lavoro, la vita e la morte.
In parallelo la Pizzirani propone racconti che parlano di normali e diversi, ma ciascuno dei lettori può scegliere chi è; chi tra i personaggi fa parte di uno schieramento e chi dell’altro non è dato saperlo dall’alto. Lo Zombie, nessuno ci dirà chi è realmente: se è quello diverso e originale, o se è quello che fa quello che fanno tutti gli altri, proprio perché forte del fatto che lo fanno tutti gli-altri.
Un libro interattivo che coinvolgerà anche il lettore fin dalle prime pagine sia attraverso la richiesta di esperienze simili che saranno raccolte e pubblicate in un “sequel” sia per la possibilità di scaricare gratuitamente per chi acquista il libro la musica di Veronesi dal suo sito con una password che sarà indicata nel libro. Musica creata appositamente per chi leggerà il libro che aiuta a costruire un mondo in cui lasciar entrare le parole e musica tratta dal suo repertorio live. Il libro e’ un incrocio di pensieri che partono da una sensibilità comune: Giorgia si e’ lasciata trasportare dalle canzoni per dare spazio alla fantasia mentre Leonardo ha usato una scrittura diversa da quella che utilizza per comporre e si è messo a nudo con autenticità attraversando passato presente e futuro .
Un libro molto particolare, ricco di spunti che passano dal reale al fantastico senza confini netti, un libro che instaura un dialogo immediato con il lettore e alla fine si conclude con un appello: “Adesso è il tuo momento, caro lettore che sei arrivato alla fine di questo libro. Ti lasciamo un foglio bianco a disposizione e, se le nostre parole ti hanno stimolato e risvegliato ricordi, potrai scrivere qualcosa di tuo e tenere solo per te i tuoi pensieri, riappropriarti di quella privacy ormai cancellata dalla schiavitù ai social dove si comunica tutto ciò che succede ancora prima che accada mescolando spesso realtà e finzione. Ritroverai il gusto di scrivere con la penna senza tastiera e senza il filtro asettico di uno schermo. Se però vorrai, potrai partecipare ad un progetto: scrivi parole, riflessioni, considerazioni, o magari un racconto sul tuo rapporto con gli Zombie, con le tue paure, con l’Imprevisto, sugli accadimenti che sovvertono i nostri equilibri e invia al nostro indirizzo di posta elettronica con i tuoi dati di riferimento. Le storie più significative che riceveremo saranno raccolte in una nuova pubblicazione, che diventerà il seguito di questo libro.”
BIO:
Giorgia (1984, come l’omonimo libro di Orwell), laurea specialistica in Editoria e giornalismo a Urbino, lavora come scouter e traduttrice. Con le Edizioni La Carmelina ha pubblicato Per miglia e miglia (2015) ed Enikesen – L’uomo oltre la vittoria (2016).
Leonardo Veronesi, cantautore originale che in modo ironico canta un quotidiano che per quanto rientri in uno schema di normalità ha sempre un margine di imprevedibilità. Ha pubblicato un EP “Atipico” e 4 album tra cui l’ultimo “Non hai tenuto conto degli Zombie” che ha ispirato questo libro (Edizioni La Carmelina) in cui in modo schietto e sincero si racconta e ci racconta la vita, con sottofondo di note intervallate a pensieri.
Inizia questo fine settimana, con tre appuntamenti, la nuova programmazione autunnale 2017 del Teatro Ferrara Off.
Riprende nel fine settimana di sabato 4 e domenica 5 novembre la programmazione autunnale del teatro ferrarese situato sul Baluardo della Montagna, in viale Alfonso I d’Este 13. L’associazione culturale Ferrara Off, dopo l’impegno in città nell’organizzazione e nel coordinamento di due grandi manifestazioni come il Festival di Microteatro Bonsai e Ferrara Monumenti Aperti, recentemente conclusi con grande successo nel mese di ottobre, rientra all’interno della propria sede teatrale per riprendere la programmazioni di spettacoli e conferenze, tra divertimento, musica e arte per grandi e piccini. Si inizia sabato 4 novembre alle ore 21 con l’interpretazione di Diana Höbel del monologo comico di Alan Bennett “La sua grande occasione”, scritto per la BBC, che racconta di un’aspirante attrice che, dopo una serie di ruoli marginali, viene finalmente ingaggiata per recitare in un film destinato al mercato estero. Domenica 5 novembre al mattino, alle ore 11, la musica di Mozart, eseguita dal vivo da Claudio Rastelli, accompagnerà la narrazione della storia “Il Flauto Magico”, raccontata dalla Höbel per bambini dai sei anni in su. Si prosegue poi sempre domenica, nel pomeriggio alle 18, con il primo dei due appuntamenti dedicati all’arte: un percorso che offre ulteriori spunti per approfondire le mostre proposte alla Città da Palazzo Dei Diamanti. infatti, proseguendo il lavoro iniziato con Monumenti Aperti sul Seicento, questo primo appuntamento avrà come protagonista il dilemma artistico sulla differenza tra Barocco e Rococò, al quale risponderà il pittore Giacomo Cossio, tentando di dipingere una panoramica generale e interdisciplinare sull’arte di questo periodo. L’ingresso a “È Barocco o Rococò?” è libero, per “La sua grande occasione” il costo è di 10 euro per i soci Ferrara Off, 12 euro (comprensivi di tessera 2018) per i non soci, 5 euro per gli under18. Per “Il Flauto Magico” 8 euro per i soci Ferrara Off, 10 euro (comprensivi di tessera 2018) per i non soci, 5 euro per gli under30. Per gli spettacoli è consigliata la prenotazione.
Maggiori informazioni su www.ferraraoff.it o chiamando il numero 333.6282360.
Domani, alle 17.30, l’Associazione Mayr+Verdi inaugura i pannelli realizzati insieme alla II E della Scuola Media Cosmè Tura in vista di Museomix
Museomix a Ferrara ha raccolto grande partecipazione a tutti i livelli e la città si è dimostrata interessata e attiva. Una delle partnership più consolidate è quella con gli esercizi commerciali di via Carlo Mayr: l’Associazione Mayr+Verdi si occuperà di fornire colazioni, pranzi e cene alle squadre che si metteranno al lavoro nel museo per 72ore. Proprio per consacrare questa partnership si è deciso di ‘animare’ le vie Ripagrande e Carlo Mayr scatenando la creatività in puro stile Museomix: le vetrine si animeranno di creature fantastiche, realizzate dagli allievi della classe II E della Scuola Media Cosmè Tura di Barco. Scegliendo i loro animali preferiti tra quelli ospitati dal Museo di Storia Naturale, i ragazzi, con l’aiuto delle insegnanti Silvia Meneghini e Sara Toso nonché della graphic designer Silvia Franzoni, hanno mixato le specie e dato vita a disegni che saranno esposti presso gli esercenti che hanno aderito al progetto. L’inaugurazione del percorso espositivo sarà domani, alle 17.30, accompagnata da un brindisi a La Maison. La mostra resterà allestita fino a mercoledì 15 novembre.
«La creatività artistica sposa il commercio – afferma l’assessore Roberto Serra – un connubio che regala vetrine all’arte e un’occasione particolare agli operatori per incentivare l’affluenza di avventori nella via, un plus donato a potenziali clienti e residenti. Una sinergia che l’amministrazione auspica possa rinnovarsi, Ferrara città di arte e cultura si manifesta anche mediante queste iniziative, mediante la collaborazione tra associazioni, imprese e istituzioni». Alcionti, Lestofori, Serpentotteri, Pescigallina, e chi più ne ha più ne metta… Remixare è un gioco da ragazzi, parola di Alma Emily, Antonciuc Cristian, Barboni Nicolò, Bidese Erik, Boalini Simone, Boldrini Annamaria, Bussolari Sofia, Casetti Diego, Daja Franz, Dehdouh Ihab, Dondolini Lucrezia, Eghebi Sheila, El Sayed Jinan, Faggiana Emma, Giovanardi Francesco, Giramma Mario, Gjoni Kristel, Luppi Brian, Massari Sabrina, Munteanu Adelina, Musacchi Chiara, Nwogbo Freedom, Pavani Filippo e Rossetti Alessandro.
Da venerdì 10 a domenica 12 novembre 3 equipe di professionisti (creativi, artigiani, designer, esperti delle collezioni) vivranno dentro il Museo Civico di Storia Naturale e, grazie a un fablab e a tante tecnologie, lo renderanno un’officina creativa. Obiettivo: realizzare un prototipo per migliorare la fruizione degli spazi e delle collezioni, da far testare al pubblico il terzo giorno, dalle 16 in poi. Museomix è un’iniziativa che nasce per cambiare il modo di vivere il museo: più aperto, più collaborativo, più innovativo. Le persone che rendono possibile questo evento, dai professionisti del settore culturale ai semprili creativi, dagli innovatori ai tecnici informatici, lavorano al progetto a titolo volontario e sono la sua vera ricchezza, in quanto dimostrano che il museo è un luogo aperto alla sperimentazione e ai nuovi apporti di competenze dall’esterno.
Anche quest’anno l’Assessorato Comunale alle Pari Opportunità persegue l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione e le scuole sui temi dell’educazione alla parità di genere e della lotta contro la violenza sulle donne, attraverso una serie di iniziative, concepite nell’ambito della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
L’impegno in questa direzione continua ad estrinsecarsi da diversi anni mediante incontri formativi/informativi, iniziative pubbliche nonché attraverso riunioni di programmazione e condivisione con il Tavolo Pari Opportunità, costituito da tutti i soggetti che collaborano e hanno costruito in questi anni una solida rete sociale ( le scuole, l’associazionismo, Lo Sportello Anti violenza Iris, il Centro Donna Giustizia di Ferrara, Udi Spazio Donna di Comacchio, SPI CGIL locale, la Cooperativa sociale Girogirotondo, il terzo settore).
Le iniziative in programma durante il corrente mese di novembre sono rivolte alla cittadinanza e sono tese ad approfondire la grave piaga del femminicidio e le misure di contrasto alla violenza. Sono previsti anche incontri rivolti agli studenti e studentesse dell’Istituto di istruzione secondaria di secondo grado “Remo Brindisi” del Lido Estensi sul tema dell’educazione al rispetto dei generi.
La rassegna culturale si apre con l’inaugurazione della mostra “Passi di Libertà”, a cura di SPI CGIL, che verrà inaugurata sabato 4 novembre alle ore 10.30 a Palazzo Bellini. Il tema dell’educazione al rispetto dei generi, fondamentale fin dalla prima infanzia per promuovere una cultura sensibile al tema e verrà affrontato anche al nido d’infanzia il Giglio. Il 28 novembre infatti verranno presentati libri scritti dalle educatrici, frutto di un lungo percorso formativo organizzato dall’Assessorato alle Pari Opportunità, in collaborazione con l’università di Bologna.
Lunedì 20 novembre una camminata simbolica organizzata da Udi Comacchio_Codigoro percorrerà, da Piazza Folegatti le vie del centro storico di Comacchio. Appuntamento alle ore 17 con invito aperto a tutti. Venerdì 24 novembre al Cineplus di Porto Garibaldi verrà proiettato il film “Il diritto di contare”.
Due gli appuntamenti in programma sabato 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Al mattino, alle ore 9.30 l’Udi Spazio Donna curerà il simbolico allestimento di scarpe rosse in Piazza Folegatti, per ricordare tutte le donne uccise in Italia nel corso dell’anno, per mano di uomini che facevano parte della sfera delle relazioni familiari e/o sentimentali. Alle ore 15, sempre in Piazza Folegatti avrà luogo la mostra fotografica “Giovani pronti a scattare contro la violenza sulle donne”, a cura dei ragazzi del Centro adolescenti “Circa un centro”. Seguirà un momento di collaborazione con l’Avis di Comacchio. L’iniziativa è organizzata dalle operatrici dello Sportello Antiviolenza “Iris”.
Le iniziative si concluderanno il 1° dicembre con la serata in Sala Polivalente, organizzata, alle ore 20.30 dall’Assessorato alle Pari Opportunità. Sarà l’occasione per il lancio dello spot promozionale dello Sportello di Ascolto Antiviolenza Iris. Lo spot, realizzato da Delta Cinematica, sarà poi diffuso sul web. La serata proseguirà con la proiezione del film “Vergine giurata”. Interverrà l’Associazione di promozione sociale ‘TemperaMenti’. Ingresso gratuito.
New York. Il cordoglio della Regione. Bonaccini: “Un terrorismo codardo che ha voluto colpire nuovamente il diritto alla libertà”
Il presidente della Regione, in questi giorni nella metropoli americana in visita istituzionale: “L’Emilia-Romagna si stringe alle autorità e al popolo americano, cui esprime vicinanza e solidarietà”
Bologna – “Un altro attacco al cuore di New York ad opera di un terrorismo vile che ha voluto colpire nuovamente un luogo già segnato brutalmente, un simbolo di libertà e un simbolo delle persone ad essere liberi”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, dopo il nuovo attacco terroristico di ieri a pomeriggio a New York. “L’Emilia-Romagna e tutta la comunità regionale si stringono alle autorità e al popolo americano – chiude Bonaccini, in questi giorni nella metropoli americana per una visita istituzionale- cui esprimiamo vicinanza e solidarietà, il profondo cordoglio per le vittime e l’augurio che i feriti possano riprendersi al più presto”.
Venerdì 03 novembre segna il ritorno al Jazz Club Ferrara di Snakeoil, quartetto guidato dal sassofonista Tim Berne – protagonista da oltre trent’anni della scena downtown newyorkese – che presenterà Incidentals, ultimo lavoro edito da ECM. Completano la formazione Oscar Noriega ai clarinetti, Matt Mitchell al pianoforte e Ches Smith alla batteria e percussioni. Appuntamento in collaborazione con Bologna Jazz Festival.
Venerdì 03 novembre (ore 21.30) segna il ritorno al Jazz Club Ferrara del Tim Berne Snakeoil che, spintosi oltre con l’acclamato You’ve Been Watching Me, ci propone il nuovo materiale di Incidentals, ultimo album edito da ECM. A fianco del sassofonista, leader della band e protagonista da oltre trent’anni della scena downtown newyorkese, troviamo i collaudatissimi Oscar Noriega ai clarinetti, Matt Mitchell al pianoforte e Ches Smith alla batteria e percussioni. Appuntamento in collaborazione con Bologna Jazz Festival.
In Snakeoil ritmi ipnotici e melodie seduttive si alternano a spigolose dissonanze, laddove sassofono e clarinetto incontrano il pianoforte su di un tappeto di ritmi multiformi scanditi dalle percussioni. Libertà assoluta e disciplina, assonanze e dissonanze, presente, passato e futuro convivono in questo travolgente progetto pervenuto, con Incidentals, al quarto episodio discografico firmato ECM.
Tim Berne è senza alcun dubbio da includere nell’alveo degli artisti e compositori più lungimiranti ed impavidi del panorama jazzistico contemporaneo. L’approdo nella Grande Mela del 1974, insieme alle lezioni impartite da mentori del calibro di Antony Braxton e Julius Hemphill, costituisce la chiave di volta che conduce Berne ad intraprendere la carriera di musicista. Da sempre avulso alle luci della ribalta e al business tout court, Berne fonda sin dai primi anni ’80 una propria etichetta, la Empire Label, con cui pubblica ben quattro dischi in solo che non tardano a ricevere prestigiosi riconoscimenti. Succedono, di lì a poco, la formazione di un proprio quartetto e la proficua collaborazione con il chitarrista Bill Frisell. Ma è con l’uscita di Fractured Fairy Tales (JMT Records, 1989), definito dal New York Times come un autentico capolavoro, che la carriera di Berne subisce un’impennata sancita ulteriormente da composizioni richieste, tra gli altri, dal Kronos Quartet. Risale infine al 1996 il varo dell’attuale etichetta discografica dell’artista, la Screwgun Records, che vanta un ampio catalogo di musica composta dallo stesso Berne e dai suoi fedeli collaboratori.
La cena alla carta anticipa il concerto.
È consigliata la prenotazione allo 0532 1716739 dalle ore 12:30 alle ore 19:30.
Info su www.jazzclubferrara.com
“Il rischio, qualsiasi sia la forma in cui lo si pensa o si presenta, appartiene alla vita. Azzerarlo non si può. Si può volerlo fare a tutti i costi, ma si chiama controllo, ossessione, possesso, malattia”. Con questa riflessione della scrittrice Maria Pia Veladiano cominciava un mio intervento pubblicato nel 2014 su ‘La 27esimaOra’ del Corriere della Sera (leggi qui).
Riparto di nuovo da quelle parole, oggi, dopo avere ascoltato la ministra Fedeli invitare i genitori ad accompagnare i ragazzi delle medie a scuola, negando di fatto il pieno diritto di cittadinanza ai nostri figli. È vero, la ministra dice che “l’autonomia è importante per i bambini, ma che la possono sperimentare al pomeriggio”, svuotando però in questo modo la scuola dell’insegnamento fondamentale: diventare adulti consapevoli e pienamente inseriti nel mondo sociale.
In soldoni questa direttiva nasce dalla paura di ritorsioni legali verso il servizio pubblico, ritorsioni che spesso nascono dall’incapacità degli adulti di accettare l’assunto di cui sopra scrive la Veladiano: il rischio. Le istituzioni tuttavia non possono rispondere a questa immaturità sociale tutelandosi con direttive di questo tipo. Uno Stato che, per una questione di ‘controllo’, risponde alle complessità odierne solo con la legge sta mortificando il significato stesso dell’essere una comunità. Il controllo, pensato come atto burocratico, come contratto tra istituzioni, cancella con un colpo di mano le esigenze dei nostri bambini: poter liberamente circolare, fare esperienza, conoscere l’ambiente in cui vivono, godere di una comunità che si fa carico di loro come esseri umani e non come oggetti preziosi da conservare in teche di vetro.
C’è un limite alla sicurezza – etimologia sine cura (senza cura) – ed è la vita, la vita con tutta la sua splendida vulnerabilità, con la cura che richiede e che nessuna legge può garantire. La cura dello stare insieme del volersi bene, del trovare punti di unione a discapito delle differenze che ci caratterizzano e che sono la nostra ricchezza. Restituire autonomie adeguate ai nostri figli significa fornire loro gli strumenti di abilità e di difesa da utilizzare quando scatteranno le trappole, ormai troppo conosciute, nelle quali gli adolescenti spesso incappano e che hanno costi assai elevati per la loro salute e incolumità e per la società stessa. Significa anche aumentare la sicurezza delle nostre strade: “se la strada torna ad essere quella parte fondamentale della città, che permette ai cittadini di spostarsi a piedi, di conoscersi, di aiutarsi, che permette ai bambini di passeggiare di giocare, di andare a scuola, a fare la spesa, la città può tornare ad essere un ambiente vivibile, sano sostenibile” (da ‘A scuola Ci andiamo da soli’, di Francesco Tonucci e Pia Natalini).
A Genova pochi giorni fa abbiamo intitolato una piazza vicino a una scuola elementare a Teresa Mattei, partigiana e madre costituente. All’inaugurazione erano presenti i 190 bambini della scuola, a loro abbiamo raccontato chi era Teresa, in particolare il suo contributo fondamentale alla definizione dell’articolo 3 della Costituzione e come per tutto il resto della sua vita si impegnò attivamente a favore dei diritti dell’infanzia. Continuò a chiedere, nell’arco della sua vita, che venisse inserita nell’articolo 3 l’uguaglianza tra le età, a difesa dei diritti degli anziani e dei bambini. E’ forse venuto il momento di aggiungere definitivamente questa precisazione?