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Giorno: 13 Novembre 2017

Carife. I Consiglieri regionali PD e Bonaccini hanno incontrato le associazioni dei consumatori

Da Paolo Calvano

Calvano: “Lavoreremo a fianco del Presidente per affrontare il punto degli ex azionisti”

I consiglieri regionali del PD di Ferrara, Paolo Calvano e Marcella Zappaterra, con i colleghi della Lega Nord, hanno partecipato a un incontro insieme al Presidente della Regione Stefano Bonaccini e alle associazioni dei consumatori in merito alla vicenda Carife.

È emerso il totale impegno del Presidente Bonaccini a vigilare affinché il fondo di solidarietà a favore degli ex azionisti Carife – recentemente annunciato dal Segretario nazionale del PD Matteo Renzi e dal Sottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta – trovi piena attuazione già a partire dalla prossima legge di bilancio.

Il Presidente Bonaccini ha inoltre ribadito alle associazioni dei consumatori il proprio impegno a stanziare fondi per sostenere i percorsi che gli ex azionisti metteranno in campo per avere eventuali rimborsi anche in funzione delle decisioni che assumerà il Governo in sede di legge di bilancio. La modalità di stanziamento regionale prenderanno ovviamente come riferimento quanto fatto già dalla nostra Regione per gli obbligazionisti, le cui pratiche legali per ottenere il rimborso sono state sostenute dalla Regione stessa con uno specifico fondo di 400 mila euro.

“Come PD – commenta Paolo Calvano, segretario regionale del partito – siamo soddisfatti della disponibilità dimostrata da Bonaccini per affrontare questo secondo step dopo il primo passaggio dedicato agli obbligazionisti junior. Lavoreremo a fianco del Presidente affinché gli impegni presi dal governo si concretizzino”.

Scuola. In Emilia-Romagna la dispersione più bassa d’Italia. L’assessore Bianchi: “Il grande lavoro svolto sta dando i suoi frutti”

Con lo 0.5% la regione si colloca al primo posto secondo l’Ufficio Statistica del Miur, da cui emerge un Paese a due velocità

Bologna – E’ l’Emilia-Romagna, insieme alle Marche con lo 0,5% ad avere il tasso di dispersione scolastica più basso d’Italia, sia nella scuola secondaria di primo che di secondo grado. Lo attesta il quadro che emerge dalla pubblicazione curata dall’Ufficio Statistica e Studi del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che è da oggi disponibile all’indirizzo http://www.miur.gov.it/web/guest/pubblicazioni.

Un report statistico da cui emerge un’Italia a due facce, con un notevole divario tra nord e sud nell’anno scolastico 2015/2016 e con più maschi che abbandonano rispetto alle femmine e più cittadini stranieri rispetto agli italiani. Ma da cui emerge anche un differenziale positivo in Emilia-Romagna.

“Non possiamo che commentare positivamente questi dati- afferma con soddisfazione l’assessore regionale a Scuola, Formazione e Università, Patrizio Bianchi-. La riduzione della dispersione nella nostra regione è anche frutto della grande attenzione che tutti abbiamo avuto per l ‘inclusione, a partire dai ragazzi”.
“E’ evidente come il grande lavoro che abbiamo svolto sull’istruzione e formazione professionale stia dando i suoi frutti”.

Fabbri (Lega Nord): “Azzerati Carife, chiesto un fondo per le spese legali”

Da Lega Nord Emilia Romagna

Incontro in Regione con le associazioni dei consumatori. “Ferrara ha vissuto un secondo terremoto, ora non si abbandonino gli azionisti”

“Un sostegno economico al percorso verso la giustizia per gli azionisti Carife”. Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord, ha portato la richiesta sul tavolo dell’incontro svoltosi oggi con il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Un incontro che, come proposto dal consigliere del Carroccio, ha visto la partecipazione di altri eletti ferraresi dell’Assemblea legislativa (Marco Pettazzoni e Paolo Calvano), “per rendere l’iter più veloce ed efficace”. La politica, trasversalmente agli schieramenti, ha ascoltato le richieste delle associazioni dei consumatori, ormai da due anni al fianco delle vittime del crac dell’ex Cassa di Risparmio, a cui il decreto ‘salvabanche’ ha azzerato i risparmi di una vita con l’applicazione del bail in.
“La nostra proposta di istituire un fondo per gli azionisti – chiosa il presidente della Lega dei Consumatori Ferrara, Enrico Scarazzati – con la funzione di sostenerli nelle spese legali, è stata condivisa dai colleghi di Federconsumatori e Adiconsum. Portandola direttamente in Regione, abbiamo colto l’occasione per ribadire quanto sia necessaria: chi ha perso i propri soldi si trova già in una situazione grave, affrontare una causa per chiedere il risarcimento aggiunge naturalmente oneri e disagi, per quanto le associazioni dei consumatori possano agevolare gli assistiti”.
A legittimare l’istanza presentata nell’incontro odierno, gli effetti che il crac Carife e il bail in hanno determinato sul tessuto economico del territorio. “Con oltre trentamila azzerati, l’impatto è stato quello di un altro terremoto – sottolinea Fabbri – , dopo il sisma del 2012. Ecco perché la Regione deve garantire questo sostegno economico: l’esempio del Veneto con i cinquecentomila euro per le azioni legali dei risparmiatori ‘traditi’ dalle due ex popolari – chiudono Fabbri e Scarazzati – è a portata di mano. Si colga ora l’opportunità di applicarlo anche qui”. Un invito che le associazioni dei consumatori hanno rivolto direttamente a Bonaccini, a cui è stato chiesto anche di attivarsi, in veste di presidente della Regione, affinché il fondo di solidarietà promesso dal sottosegretario Baretta per i risarcimenti agli azionisti venga inserito nella prossima legge di stabilità.

Da parte degli azzerati Carife

Da Comitato ferrarese di Articolo 1-Mdp

Leggiamo con grande rabbia gli epiteti lanciati su Facebook da Riccardo Galletti, presidente del Circolo Pd che dovrebbe assolvere anche alla funzione di punto di ascolto nella zona Gad.
I risparmiatori traditi da Carife non meritano di essere apostrofati con parole come “provocatori, fascisti e politicizzati”, né tantomeno con “cialtronazzi”.
Questa politica che disprezza e offende non ci appartiene.

Se per Galletti il comitato di azzerati contestatori non rappresenta nessuno, ci sentiamo di dire che Articolo 1 Mdp Ferrara quei contestatori li rappresenta eccome.
Non sono loro a doversi vergognare, né a dover provare pietà per se stessi.
La vergogna è di un’intera classe politica.

La nostra città non può non sentirsi parte del dramma che vivono i risparmiatori traditi, e le parole di Galletti sottintendono un disinteresse indecoroso verso quegli onesti e ignari risparmiatori che avevano affidato i propri investimenti alla banca del proprio territorio.

La dignità e la determinazione dei risparmiatori azzerati sono un segnale che testimonia forza e speranza, come ha affermato anche l’Arcivescovo Mons. Perego.
In ogni caso riteniamo che persone che hanno perso i loro risparmi debbano essere comprese e ascoltate quanto meno dal punto di vista umano.
Peraltro, le loro richieste non paiono infondate, visto che anche il Tribunale di Ferrara ha indicato che tutti i risparmiatori potrebbero essere risarciti dalla Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara.

Ferrara tra le due guerre: storie e racconti al Museo del Risorgimento e della Resistenza

Da Istituto Gramsci Ferrara

MUSEO DEL RISORGIMENTO E DELLA RESISTENZA
Corso Ercole I d’Este, 19 Ferrara
Ferrara tra le due guerre: storie e racconti

14 novembre 2017 ore 21 ANTONELLA GUARNIERI
Ferrara fra le due guerre mondiali e il Ventennio fascista

22 novembre 2017 ore 21 ANNA QUARZI
La cultura a Ferrara: le sue istituzioni e i giornali

11 dicembre 2017 ore 21 SILVANA ONOFRI
L’indimenticabile mostra del ‘33

24 gennaio 2018 ore 21 DARIO FAVRETTI
La musica a Ferrara fra le due guerre mondiali

20 febbraio 2018 ore 21 CLAUDIO CAZZOLA
Michelangelo Antonioni: “Strada a Ferrara”

6 marzo 2018 ore 21 MICAELA RINALDI
Bassani e Ferrara: tra realtà storica e finzione romanzesca

Vincitori del 2°Concorso Canoro by Spirito

Da Silvia Bottoni

Si è svolta domenica 12 novembre 2017 presso il locale Spirito di Vigarano Mainarda la finale per 2° Concorso Canoro by Spirito organizzato da Paolo De Grandis in collaborazione con il Risto- Bar Spirito. Dieci i cantanti finalisti: Angela Martinello, Anna Colombo, Celeste Garbellini, Giulia Disarò, Romina Cobianchi, Aldo Elia, Kristian Giani, Sara Bonamici “Sarah”, Silvia Fumian, Valeria Grossi, tutti meritevoli di attenzione e molto diversi sia vocalmente che a livello interpretativo. Prima classificata a sorpresa Celeste Garbellini, che ha mostrato grande padronanza del palcoscenico e un ottimo utilizzo della voce e avrà la soddisfazione di registrare un cd presso l’Ananas Studio di Paolo Martorana. Il secondo posto se lo è aggiudicato Sara Bonamici “Sarah” impostasi fin dalla semifinale per la grande capacità interpretativa che ha messo in luce oltre ai suoi meriti canori. Al terzo posto la giovanissima Giulia Disarò che ha emozionato il folto pubblico presente sulle note di Adagio di Lara Fabian, un pezzo di grande presa interpretato con la freschezza della sua giovane età. Soddisfazione degli organizzatori per il grande livello e la qualità di tutti i partecipanti che hanno ottenuto altri riconoscimenti: Anna Colombo ha vinto la targa LITE FM UNA VOCE PER LA RADIO, Kristian Giani il premio FANS CLUB, Aldo Elia, che se pure giovanissimo ha proposto una simpatica versione di Meraviglioso, famoso brano di Domenico Modugno. Tutti i concorrenti hanno portato brani inediti e cover non scontate o alla moda, segno di grande preparazione e ricerca di uno stile proprio attraverso la conoscenza della musica italiana e internazionale. Dalla prima edizione del concorso sono usciti il vincitore Giovanni GIOVI Guarnieri e Klaudija Ever che hanno avuto tantissime soddisfazioni, premi in campo nazionale e internazionale durante questo ultimo anno a riprova che concorsi canori seri possono aprire molte porte e premiare il vero talento.
La Giuria composta da addetti ai lavori si è espressa all’unanimità segno che quando ci si trova davanti a performance convincenti vince davvero la musica e non le opinioni personali!

I mercoledì della bonifica: primo appuntamento

Da Consorzio di Bonifica

Mercoledì 15 novembre alle ore 17:30, si terrà il primo appuntamento di una serie di quattro incontri “I mercoledì della Bonifica” organizzati dal Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, a Spazio Crema a Ferrara, dal titolo: “Il Consorzio di Bonifica a difesa del territorio ferrarese: storia-attualità-prospettive”; un Consorzio caratterizzato da grandi numeri: territoriali, tecnici, economici ed umani.
Da molti secoli la “Bonifica” assicura una sostanziale stabilità e sicurezza idraulica alle nostre terre, nonostante anomalie climatiche importanti e sempre più frequenti.
Importanti sfide tecnologiche ci aspettano nei prossimi decenni per mantenere stabile ed abitabile la superficie della nostra Provincia che si trova, per oltre il 50%, al di sotto del livello del medio mare.
La Provincia di Ferrara, dalle sue origini, è stata interessata da profonde modifiche del territorio a causa di subsidenza, eustatismo marino e dei numerosi spostamenti degli alvei dei fiumi Po e Reno. Se il corso di quei fiumi è ora sostanzialmente stabile, grazie alle importanti opere idrauliche realizzate soprattutto dal 1900 in poi, l’aumento del livello medio del mare (eustatismo) è ora motivo di massima attenzione ed approfondito studio. L’incremento delle temperature a livello mondiale preoccupa infatti in modo particolare per lo scioglimento dei ghiacci ed il conseguente spostamento della linea di costa verso l’interno del territorio, a causa dell’innalzamento del livello medio del mare. I relatori dell’ incontro saranno Franco Dalle Vacche, presidente del Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara e Pietro Valentini ex direttore area tecnica.
L’incontro, sarà ad ingresso libero e gratuito. Appuntamento quindi a Palazzo Crema, in via Cairoli 13 a Ferrara

Il Sindaco Marco Fabbri traccia un quadro complessivo dell’emergenza maltempo in atto

Dopo aver attivato il Centro Operativo Comunale (C.O.C.) con sede presso la Protezione Civile “Trepponti” di via Canal d’Adige 3 a Comacchio, il Sindaco Marco Fabbri traccia un quadro complessivo dell’emergenza maltempo in atto.

“Si registrano disagi in tutto il territorio comunale, dal Lido di Volano al Lido di Spina, comprese aree rurali, frazioni, strade in valle Pega e nel capoluogo. I danni provocati dal maltempo hanno interessato anche arterie di competenza dell’Amministrazione Proviciale di Ferrara e dell’ANAS e non solo di proprietà del Comune di Comacchio. La Protezione Civile “Trepponti”, allertata sin dalle prime ore del mattino, è operativa con tre squadre, che stanno affiancando il già intenso lavoro dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale. Alle 8.30 di qesta mattina – prosegue il Sindaco – la stazione dell’ARPAE ha registrato picchi di forza del vento sino a 120 km/h e la situazione ancora è in evoluzione. Sul territorio comunale sono cadute alberature già attenzionate, durante le ultime perturbazioni estive, a carico delle quali peraltro erano state effettuate prove di trazione a campione. Cito tra tutti i pini di viale Ugo Bassi a Porto Garibaldi. Si tratta di un evento atmosferico di portata eccezionale, che sta interessando più territori. Molti – sottolinea il Primo Cittadino – sono gli interventi in corso e altri seguiranno nelle prossime ore, per garantire la messa in sicurezza delle strade. La raccomandazione è quella di non mettersi in viaggio, se non strettamente necessario, e di contattare i numeri d’emergenza solo per segnalazioni urgenti, di grave pericolo. Le squadre di tecnici, operai, della Polizia Municipale e dei volontari della Protezione Civile, ai quali esprimo un ringraziamento per l’intenso, prezioso lavoro che stanno svolgendo, sono operative sino a che non cesserà lo stato di allerta.”

Si segnala che la Strada Statale “Romea” 309 è percorribile a senso unico alternato, mentre il raccordo autostradale Ferrara Porto Garibaldi, in direzione Ferrara è chiuso in alcuni tratti. Per informazioni e aggiornamenti sulle condizioni della viabilità, lungo le strade statali, si consiglia di consultare il sito: http://www.stradeanas.it/it/info-viabilit%C3%A0/vai

L’Urp della Regione ha 20 anni. Sono 257 gli sportelli nelle amministrazioni pubbliche dell’Emilia-Romagna. Portali web più ricchi ma il contatto diretto resta fondamentale

Bonaccini: “Un servizio indispensabile, investiremo per una nuova stagione degli Urp”

Un convegno a Bologna. Nei comuni capoluogo e nelle maggiori città in media oltre 30 mila utenti l’anno. Solo l’11% degli operatori ha difficoltà nelle relazioni con gli stranieri. In un terzo degli uffici opera personale non dedicato

Bologna -Sono 257 gli Uffici relazione con il pubblico (Urp) operativi nei Comuni e Province dell’Emilia-Romagna. Diverse sono le modalità organizzative: il 49% degli enti ha istituito un ufficio dedicato, il 47% ha assegnato le funzioni di Urp a un’altra struttura (per lo più servizi demografici o segreteria del sindaco), il restante 4% ha associato il servizio con altre pubbliche amministrazioni o lo ha esternalizzato oppure ha attivato una gestione mista.
Tuttavia in circa un terzo degli enti dove è presente l’Ufficio, non opera personale esclusivamente dedicato alle relazioni con il pubblico. In alcuni casi le funzioni degli Urp sono state delegate a uffici preesistenti che si occupavano di tematiche diverse senza ricorrere a professionalità con competenze e formazione specifiche.
Circa il 9% degli Urp è stato attivato recentemente, ovvero negli ultimi cinque anni, mentre il boom si è registrato fra il 1998-2002 con il 37% di Urp istituiti (è del 2000 la legge 150, che individua nell’Urp la struttura delle istituzioni pubbliche dedicata alle attività di comunicazione con il cittadino).
Questi alcuni dati emersi da un sondaggio condotto dall’Ufficio relazioni con il pubblico e l’Ufficio di statistica della Regione Emilia-Romagna, presentato oggi al convegno “Regione e cittadini, 20 anni di Urp” con l’obiettivo di rilevare la situazione di questa realtà sul territorio emiliano-romagnolo. Solo nel 2016 lo sportello regionale ha contato circa 60 mila contatti con l’utenza.
L’indagine ha coinvolto, a partire da aprile 2017, tutti i Comuni e le Province della regione, per un totale di 342 Pubbliche amministrazioni. I tre quarti degli enti locali coinvolti nell’indagine ha attivato un Urp, per un totale di 257 uffici attivi. Nel futuro di queste strutture c’è il rafforzamento dei servizi a distanza attraverso i portali web comunali. Tuttavia viene contemporaneamente sottolineata l’importanza che continua a rivestire il contatto diretto con l’utenza, soprattutto anziani e stranieri.
“Questo non è un semplice compleanno, ma è uno stimolo per investire risorse per un salto di qualità e per una nuova stagione degli Urp”, ha detto il presidente Stefano Bonaccini, che ha puntato sulla necessità di formare il personale, su una diversa riorganizzazione dell’ente per collocare l’Urp rispetto ai nuovi bisogni e sulle nuove tecnologie.
Bonaccini si è detto molto soddisfatto del lavoro svolto dagli operatori in questi anni che hanno sostenuto un ruolo complesso, impattando eventi come il sisma e prendendo le misure di una società multiculturale e multietnica. “La crisi economica ha cambiato l’approccio a questo servizio ma con professionalità si è data una risposta e un supporto a molti drammi umani. Abbiamo assistito ad un cambio culturale dove le persone vivono più come individui che come collettività, ponendo gli addetti difronte a nuove responsabilità. Da ultimo la rivoluzione digitale che ha polverizzato tutti gli strumenti in questo settore in un contesto completamente nuovo”. Su questo specifico punto Bonaccini ha ricordato che entro tre anni banda larga e fibra ottica entreranno in aziende e nelle scuole con un investimento di 255 milioni di euro. ”Tutti i Comuni dell’Emilia-Romagna avranno le stesse opportunità”.
“L’Urp è una frontiera sul terreno delle relazioni con i cittadini e le realtà associative- ha commentato l’assessora regionale al Bilancio, Emma Petitti-. Concentra e raccoglie le domande che non potrebbero altrimenti essere evase da tutti gli altri uffici e attira anche, è inutile nasconderlo, proteste e critiche. Non è un compito facile. Anche per questo è giusto e opportuno realizzare un evento sui vent’anni del nostro Urp, un servizio del quale siamo convinti che non si possa fare a meno. Perciò grazie al lavoro che fanno gli operatori degli Urp, sia della Regione che di tutti gli enti locali. Dovremo cercare di fare rete per dare risposte ai cittadini, perché la Pubblica amministrazione, pur nelle sue diverse articolazioni, deve parlare lo stesso linguaggio: comprensibile, semplificato, trasparente”.

Utenza stabile, solo uno su cinque è social

Circa un terzo degli Urp conta in media un migliaio di utenti all’anno. Per il 10% si arriva ad oltre 30 mila presenze in dodici mesi. In poco più della metà dei casi il numero è rimasto stabile nell’ultimo anno, nel 38% è aumentato e solo in circa il 10% dei casi è diminuito.
Il 13% degli Urp ha almeno la metà degli utenti di nazionalità straniera, ma solo nell’11% dei casi gli operatori manifestano situazioni di difficoltà nel comunicare con utenti che non parlano l’italiano o che hanno difficoltà a farlo.
Quasi tutti i Comuni con Urp sono dotati di sportello, telefono ed email per le comunicazioni con l’utenza. Circa la metà ha delle pagine web informative dedicate all’Urp e solo un ente su cinque ha creato un profilo su un social network gestito dall’Urp. Poco più del 10% mette a disposizione applicazioni mobili, generalmente utilizzate per segnalazioni o reclami sui servizi pubblici erogati.
Solo il 12% degli Urp utilizza nella gestione dei contatti software dedicato, il 23% impiega invece applicativi generici (ad esempio Office). I restanti due terzi degli enti non effettua una gestione dei contatti oppure questa non è informatizzata.
Al convegno sono intervenuti alcuni fra i maggiori esperti della comunicazione pubblica come Michele Vianello che ha parlato di l’innovazione della Pa, Giovanni Arata (ruolo dei social media) mentre Francesco Morace ha trattato le sinergie tra vecchi e nuovi modelli di comunicazione. /AA

Giovedì 16 novembre presentazione del libro “Zivago nella tempesta”

Da Libreria Feltrinelli Ferrara

Le avventure editoriali del capolavoro di Pasternak . Feltrinelli Editore di Paolo Mancosu
Marco Bertozzi ne parlerà con l’autore giovedì 16 novembre alle ore 17:30 presso la Libreria Feltrinelli, via Garibaldi 30, Ferrara.

Il dottor Živago, il capolavoro di Boris Pasternak pubblicato in prima edizione mondiale in lingua italiana nel 1957 valse al suo autore il conferimento del premio Nobel nel 1958. Pasternak descrisse, in una lettera a Kurt Wolff, gli eventi legati alla pubblicazione de Il dottor Živago come “il romanzo del romanzo”. I protagonisti di questo romanzo del romanzo furono Boris Pasternak e l’editore Giangiacomo Feltrinelli ma il cast dei personaggi incluse stati, governi, partiti, servizi segreti, editori.

Basandosi su fondi d’archivio inediti, Mancosu ricostruisce in due libri recenti – Inside the Zhivago’s Storm (Feltrinelli 2013, tr. it. 2015) e Zhivago’s Secret Journey (Hoover Press 2016) – il rap­porto tra Boris Pasternak e Giangiacomo Feltrinelli, la storia della pubblicazione in lingua italiana e le pressioni eser­citate dal governo sovietico e dal Partito Comunista Italiano su Feltrinelli per impedire la pubblicazione del romanzo in Italia ed in altri paesi. Descrive inoltre il ruolo segreto del KGB e della CIA nelle vicissitudini della pubblicazione del romanzo sia in italiano che nell’originale russo. Ne risulta un quadro affascinante in cui problematiche generali di censura e libertà ricevono il loro pieno significato all’interno di un contesto di impegno ideologico, lealtà conflittuali, aspettative tradite e coraggio intellettuale.

Paolo Mancosu è ordinario di Filosofia all’Università della California a Berkeley. È l’autore di numerosi articoli e libri in logica e filosofia della matematica. È l’autore di Inside the Zhivago Storm. The editorial adventures of Pasternak’s masterpiece (Feltrinelli, Milano, 2013) che è stato elogiato nella New York Review of Books come un “tour de force of literary detection worthy of a scholarly Sherlock Holmes”. Ha inoltre pubblicato Zhivago’s Secret Journey: from typescript to book(Hoover Press, Stanford, 2016).

Pubblicato in questi giorni per Zanichelli l’innovativo manuale Chimica medica e propedeutica biochimica ad opera di Tiziana Bellini

Da Andrea Maggi

Pubblicato in questi giorni per Zanichelli l’innovativo manuale Chimica medica e propedeutica biochimica ad opera di Tiziana Bellini professore associato di Biochimica all’Università di Ferrara, Prorettore alla Didattica per l’area Biomedica e Coordinatrice del corso di laurea in Medicina e Chirurgia dello stesso Ateneo.

Un volume che ha l’obiettivo di sviluppare una conoscenza della Chimica funzionale per gli studenti del primo anno del corso di studi, al loro primo approccio con un metodo di studio nuovo, che non può essere mutuato dalla precedente esperienza scolastica. Per questo raccoglie le raccomandazioni della Conferenza Permanente dei Presidenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia e si propone in particolare di descrivere le leggi fondamentali della materia e delle sue trasformazioni.

L’intera opera è articolata secondo le Unità Didattiche Elementari (UDE) specifiche per la Chimica

medica, che evidenziano i singoli obiettivi didattici. Le Unità didattiche nel loro insieme costituiscono il core curriculum comune a tutti i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e vanno intese come le “particelle” fondanti del sapere medico, ciascuna con un contenuto coerente e caratteristiche pedagogiche omogenee. Il sistema definisce per ciascun argomento il grado di conoscenza, il grado di competenza e il grado di

abilità richiesti allo studente e ha come fine quello di evidenziare la ricaduta di argomenti svolti nelle scienze di base precliniche nel proseguimento degli studi. Al volume hanno collaborato il prof.Franco Dallocchio per la revisione scientifica e il prof Raffaele Alvisi per la revisione medica.

Nella foto: Raffaele Alvisi, Italo Bovolenta, Isabella Nenci, Tiziana Bellini, Franco Dallocchio, Silvia Cacciari Maria Cristina Manfrinato

Inizio della rassegna Teatro Ragazzi presso il Teatro Comunale De Micheli

Da Comune di Copparo

Inizia al Teatro Comunale De Micheli la rassegna Teatro Ragazzi. Il primo appuntamento è per la scuola primaria, martedì 14 e mercoledì 15 novembre alle ore 10, con lo spettacolo “Controvento – storia di aria, nuvole e bolle di sapone”, di e con Michele Cafaggi, regia di Ted Luminarc, musiche originali di Marco Castelli.

“Difficile non è partire contro il vento, ma casomai senza un saluto” I. Fossati (Lindbergh)
Oggi è grande festa in Teatro! È 15 luglio del 1913 e sul palco c’è un bellissimo Biplano interamente costruito dal nostro Aviatore in persona che dopo un breve discorso partirà per la Grande Avventura! Tra lo scetticismo di alcuni e l’entusiasmo di altri il nostro Eroe si alzerà presto in volo e ci porterà in mondi sconosciuti, meravigliosi e lontani…

“Controvento” è il nuovo spettacolo in “solo” di Michele Cafaggi, clown e attore che da molti anni lavora con la tecnica delle bolle di sapone. Ogni spettacolo nasce da una ricerca sulle tecniche, gli oggetti e le storie da raccontare. Spettacoli senza parole dove magia, clownerie, bolle di sapone e arti circensi si fondono per dare vita a spettacoli di raffinato divertimento adatto ad un pubblico di ogni età.
Michele Cafaggi, attivo nel panorama teatrale dai primi anni ’90, è stato il primo artista in Italia a creare uno spettacolo intero dedicato alle Bolle di Sapone. Si esibisce come artista di strada e di teatro in Italia ed in molti altri paesi del mondo passando con disinvoltura dalle grandi platee internazionali alle feste di paese, scuole, teatri, ospedali, case di riposo, carceri e ovunque ci sia l’occasione e il piacere di incontrarsi con il pubblico.

Fabbri (Lega Nord):”L’imbarazzante Galletti insulta gli azzerati Carife. Chieda scusa, sue parole inqualificabili”

Da Lega Nord Emilia Romagna

“Galletti chieda scusa: le sue parole sono inqualificabili, oltre che dannatamente fuori luogo in un momento cruciale per il dramma Carife, tra azioni legali e commissione d’inchiesta in parlamento”. Alan Fabbri, capogruppo della Lega Nord in Regione, interviene sulle dichiarazioni di Riccardo Galletti, presidente del Circolo Pd Gad di Ferrara, che ha definito gli azzerati in protesta ‘provocatori fascisti e cialtronazzi’.
“L’imbarazzante Galletti, che offende persone depredate dei loro risparmi, non fa altro che confermare la vera anima dem di fronte al dramma degli azzerati. Difesero il famigerato salvabanche quando uscì, etichettando come ‘latifondisti’ coloro che avevano comprato azioni o bond Carife, fanno giravolte ora che le esigenze elettorali lo richiedono. La volgare uscita di Galletti – prosegue il consigliere – fa il paio con quella del suo capo: davanti agli stessi risparmiatori, Renzi non ha rinnegato il provvedimento che li ha usati come cavie di un bail rimesso subito dopo in cantina”. E a proposito di “esigenze elettorali”, Fabbri ricorda come questi interventi scomposti ricordino “la campagna per il referendum costituzionale. Anche a Ferrara sappiamo come è andata a finire, ora il Pd ci riprova con le politiche. Ma i cittadini sanno chi sta davvero combattendo al loro fianco, come dimostra la battaglia della Lega in favore degli azzerati. E nelle urne non mancheranno di ricordarlo”.

Ultimo mercoledì con Movida On, tra giochi urbani, musica e letture

Da Licia Vignotto

Per una serata all’insegna della curiosità e del divertimento Uisp Ferrara invita i ragazzi che abitualmente frequentano la piazza a partecipare all’Urban Game che si terrà mercoledì 15 novembre. Una proposta insolita e sorprendente per vedere il centro storico estense attraverso una nuova prospettiva: strade e piazze diventeranno un grande tavolo da gioco, che i concorrenti divisi in squadre dovranno esplorare.

L’iniziativa arricchisce il già fitto calendario di Movida On, il progetto organizzato da Promeco per coinvolgere i giovani che abitualmente si incontrano di fronte al Duomo, che proprio il 15 novembre concluderà il ciclo degli appuntamenti autunnali.

Chi vorrà partecipare all’Urban Game, intitolato “Lampo di genio”, dovrà semplicemente trovarsi alle 22 sotto il Volto del Cavallo e indossare scarpe comode: l’iscrizione è gratuita ma obbligatoria, si potrà fare online oppure al momento del ritrovo. «Abbiamo pensato questo gioco soprattutto per gli studenti, per chi ha bisogno di staccare la spina dalla sessione invernale», raccontano gli organizzatori.

In piazza Municipale gli appassionati di musica incontreranno il rock’n’roll sanguigno e immediato dei Be About. Il concerto, allestito grazie alla collaborazione della sala prove Sonika, saprà conquistare il pubblico che cerca immediatezza ed energia, ma anche chi preferisce lasciarsi addolcire dalle note più intimiste della tradizione folk americana. Il gruppo è composto da Mattia Bellettati, voce e chitarra ritmica, Enrico Bellonzi, voce e chitarra solista, Enrico Gamberoni al contrabbasso e al basso elettrico, Piero Crimaldi alla batteria. Ha esordito nel 2016 con l’album “Home”, prodotto da Vrec, vincitore a Bologna del concorso Music Heroes 2017.

In piazza Savonarola invece si terrà l’ultimo appuntamento dell’originale ciclo di letture ispirato alle satire dell’Ariosto, ideato dal teatro Ferrara Off. L’ironia e l’appuntita critica sociale del celebre poeta rinascimentale – i cui versi saranno interpretati dagli attori Marco Sgarbi e Giulio Costa, introdotti da Monica Pavani – accompagneranno una riflessione aperta, che proverà ad attualizzare i temi clou delle antiche composizioni. La discussione verrà stimolata dall’intervento e dagli spunti preparati dai ragazzi di Occhio ai media, giovanissimi italiani di seconda generazione, impegnati da anni nella costruzione di un dibattito positivo sul tema dell’immigrazione e dell’identità. Gli argomenti affrontati saranno la vanità dell’ambizione umana e l’illusione del successo.

Durante la serata in piazza Trento e Trieste ci saranno anche i ragazzi di Web Radio Giardino, la vivace emittente online che da poco ha trovato casa negli spazi di Factory Grisù. La redazione raccoglierà interviste e opinioni che andranno in onda il venerdì successivo alle 19, all’interno del programma Movida On Air. Fotografie e filmati invece, assieme al calendario completo delle iniziative, saranno a disposizione sul sito www.movidaon.it.

Movida On è un progetto sperimentale che comprende, oltre alle sette date fissate per l’autunno 2017, altrettanti appuntamenti che verranno organizzati nella primavera 2018. Le associazioni che hanno già confermato la loro disponibilità a collaborare sono: Ferrara Off, Gruppo del Tasso, Ilturco, Uisp, Ultimo Baluardo, Web Radio Giardino. Le associazioni interessate a proporre attività all’interno del calendario primaverile possono rivolgersi a promeco@comune.fe.it.

Seconda serata di concerti benefici pro Ail

Seconda serata di concerti benefici pro AIL – in programma il 17 novembre nella sala Estense (piazza Municipale a Ferrara) a partire dalle ore 21,30 – promossa dall’Associazione Dogato Sisters and Friends con il supporto organizzativo di Ascom Confcommercio Ferrara e vedrà devolvere l’intero ricavato a favore della sezione locale dell’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie – Linfomi e Mielomi).
Dopo il successo della serata tributo dedicata a Gianni Morandi ed interpretata da Roberto Rimondi (a fine ottobre), è il turno delle nove cantanti delle Sisters and Friends che dopo aver supportato progetti locali ora stanno facendo concerti anche fuori provincia, con un repertorio italiano di musica leggera dagli anni ’60 ai giorni nostri, con alcune hits internazionali, in una solidarietà che non conosce confini e che ha riscosso davvero successo: ” Il nostro scopo come Associazione Dogato Sisters and Friends è raccogliere fondi da devolvere in beneficenza e lo facciamo creando eventi e concerti che siano nostre proposte – ricorda Rossano Scanavini referente dell’Associazione – durante il concerto ci sono interventi di alcuni musicisti e cantanti amici, appunto i friends, come lo stesso Rimondi, per fare uno spettacolo davvero unico nel suo genere”.
Il concerto si inserisce nella volontà di sostenere l’AIL provinciale che non ho finanziamenti pubblici: un impegno benefico e significativo che si muove su due versanti – come aveva già sottolineato Gianmarco Duo presidente dell’AIL – da un lato sostenendo la ricerca scientifica (in particolare per il reparto di Ematologia ed Onco Ematologia Pediatrica del S.Anna); dall’altro nel garantire un’adeguata assistenza domiciliare con uno staff medico e psicologico.

Un corso gratuito per diventare Project Manager della Rigenerazione Urbana

Da Francesca Tomascelli

Parte a dicembre il percorso formativo promosso da Demetra Formazione e
finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, in partnership con Legacoop Estense

Partirà a dicembre 2017 e terminerà a marzo 2018 il corso per Project Manager della Rigenerazione Urbana promosso da Demetra Formazione con la partnership di Legacoop. «La rigenerazione urbana non è una moda passeggera – afferma Francesca Federzoni, vicepresidente di Legacoop Estense – ma un’attività urbanistica e sociale che richiede nuove figure professionali specifiche. Una di queste è proprio il project manager, un professionista in grado di garantire efficacia e sostenibilità, analizzare i bisogni del contesto, verificare la fattibilità economica del progetto, coordinare tutti i soggetti chiamati in causa, monitorare i risultati». Tra i partner del corso, oltre al Dipartimento di Economia e Management di Unife e alla Fondazione Unipolis, anche Città della Cultura/Cultura della Città, cooperativa di architetti e progettisti, e 626Pro, cooperativa di professionisti che si occupa di sicurezza sul lavoro.
Il corso, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Fondo Sociale Europeo, è interamente gratuito per i partecipanti. Si rivolge a 15 occupati o disoccupati residenti o domiciliati in Emilia-Romagna in possesso di diploma o laurea, con esperienza lavorativa coerente con gli obiettivi del corso. Al termine del percorso di 300 ore, di cui 120 di stage, si otterrà la Qualifica di specializzazione di “Tecnico esperto nella gestione di progetti”, inserita nel Sistema Regionale delle Qualifiche dell’Emilia-Romagna. La sede del corso sarà Bologna.
«La figura che andremo a formare sarà in grado di coniugare gli aspetti di sostenibilità economica con la capacità di valorizzare le identità e le culture delle aree urbane da riqualificare, adottando strumenti di partecipazione e di innovazione sociale» afferma Cristina Scappi, referente area cultura di Demetra Formazione.
Le iscrizioni devono pervenire entro il 4 dicembre, compilando il modulo presente sul sito www.icc.demetraformazione.it.

Da giovedì tornano i Tè Letterari in biblioteca

Per chi ama leggere la Biblioteca Comunale “L.A. Muratori” da alcuni anni a questa parte è ormai un luogo di riferimento privilegiato, grazie ai “Tè Letterari”. L’attesa rassegna, condotta anche quest’anno da Davide Tomasi e da Anastasia Rizzoni, torna giovedì 16 novembre, alle ore 17 con il primo appuntamento. Lo scrittore e giornalista Luciano Boccaccini presenterà il suo ultimo romanzo “Il mio paese sta bruciando.” Dialogherà con l’autore, Antonella Guarnieri, Responsabile del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara. L’ultima fatica letteraria di Boccaccini apre uno squarcio su una storia vera, un eccidio dimenticato, compiuto durante la Seconda Guerra Mondiale.

Questa edizione dei Tè Letterari, fortemente radicata sul territorio, si connoterà per gli esordi letterari. Due infatti sono le anteprime assoluta, oltre alla presentazione di un romanzo d’esordio.

Samuele Alinovi, autore bergamasco che ama ambientare i suoi romanzi a Comacchio, sarà ospite del prossimo appuntamento, quello in programma il 30 novembre, sempre alle ore 17. Dialogando con Rino Casazza, Alinovi entrerà nel vivo di “Valle promessa”, seguito del suo romanzo d’esordio “Mal di Po”, storia d’amore tra Erika ed Arcadio. La storia si intreccia al dramma dei fiocinini, con un segreto che riaffiora dal passato.

Il 14 dicembre Aldo di Virgilio, dialogando con Pietro Baroncelli, presenterà “Il codicista”, una storia attualissima, sospesa tra l’allegoria ed il grottesco.

Appuntamento pre-natalizio il 21 dicembre con un’anteprima assoluta. Laura Carli, giovane scrittrice comacchiese, conversando con Luciano Boccaccini, presenterà il suo romanzo d’esordio, “Nel cortile…nella valle…(Ricordi dal cassetto), accompagnando il pubblico alla scoperta della Comacchio degli anni ’50, raccontata attraverso i ricordi d’infanzia dei propri genitori.

Grande ripresa dei “Tè Letterari”, dopo le vacanze di Natale con un outsider, lo scrittore comacchiese Marcello Simoni, letto e tradotto in tutto il mondo. L’11 gennaio Simoni ci guiderà alla scoperta dei “Misteri dell’Abbazia di Pomposa” con parole ed immagini. Si tratta di una vera e propria guida iconografica all’Abbazia, che ci farà scoprire ed apprezzare l’autore comacchiese in una veste nuova.

L’8 febbraio sarà la volta di Francesca Capossele, autrice ferrararese, salita alla ribalta delle classifiche di vendita con il romanzo d’esordio “1972”. E’ l’anno doloroso che ha cambiato la vita della protagonista Cristina, ferrarese trasferitasi a Lagos, e di suo fratello. Sullo sfondo le manifestazioni e le lotte studentesche. A conversare con l’autrice sarà Maria Gloria Panizza.

Cristiano Cavina, autore romagnolo tra i più celebri, sarà protagonista del Tè letterario del 22 marzo prossimo insieme al suo romanzo “Fratelli nella notte”. Cavina dialogherà con Gianluca Coppola, vicario dell’Istituto comprensivo di Porto Garibaldi. Il libro è incentrato sulla storia di due fratelli in prima linea, durante la Resistenza.

Gran finale il 5 aprile con la seconda anteprima assoluta. Ignazia Di Liberto presenterà il suo libro d’esordio “Tonio Gomitolo”, fiaba lieve per adulti e bambini che ruota attorno all’amicizia tra un gatto ed un bambino.

Non mancheranno, infine, i consueti incontri di approfondimento su temi narrativi. In occasione della Giornata della Memoria, il 25 gennaio Luca De Angelis e Stefano Pederzani si cimenteranno con L’umorismo ebraico nella Coscienza di Zeno di Italo Svevo, mentre Ignazia Di Liberto il 22 febbraio terrà un incontro monografico sull’autore statunitense Cormac McCarthy.

Ricordiamo che tutti gli incontri si svolgeranno nei giorni del giovedì alle ore 17, al piano nobile di Palazzo Bellini. Tutti gli appuntamenti letterari sono ad ingresso libero e gratuito. Nel corso degli appuntamenti saranno offerti tè e biscotti a tutti i partecipanti e sarà possibile acquistare copie dei libri presentati.

Il 13 novembre è la giornata mondiale della gentilezza

Da Federica Maranza

Il 13 novembre è la giornata mondiale della gentilezza, proclamata a Tokyo nel 1997 e lanciata
per la prima volta a Singapore in occasione della terza conferenza del World Kindness
Movement.
Lo scopo di questa giornata è ispirare le persone verso una maggiore gentilezza e creare un
mondo più gentile. Un’occasione, quindi, che va oltre ogni appartenenza politica, religiosa o
culturale. La​ ​gentilezza​ ​ci​ ​rende​ ​cittadini​ ​del​ ​mondo​.
Scientificamente attuare comportamenti gentili è positivo anche da un punto di vista egoistico
perché:

– Fa bene alla salute
Le probabilità di ictus e infarto aumentando esponenzialmente in coloro che hanno un
temperamento aggressivo. I soggetti dotati di un temperamento aggressivo e competitivo
tendono a sviluppare più facilmente un inspessimento delle carotidi, aumentando il rischio
cardiaco del 40% (fonte National Institute di Baltimora)

– Risolve le liti
Quante volte ci è capitato di trovarci in situazioni particolarmente aggressive e litigiose e tirare
fuori il peggio di noi? L’aggressività chiama aggressività mentre un semplice atto di gentilezza
ha un effetto spiazzante che obbliga a cambiare registro. Difficile da applicare, a volte al limite
dell’impensabile ma provare per credere.

– Aiuta nel lavoro
Secondo diversi ricercatori come Timothy Judge, Michael Tews o Jonathan Bohlmann le
persone più gentili vengono licenziate meno perché ritenute più gradevoli, vengono selezionate
più facilmente durante i colloqui e danno risultati migliori nei lavori di squadra. Lavorare in un
ambiente gentile e fiducioso genera una spirale positiva che spinge i lavoratori ad automotivarsi,
lavorando meglio e di più.

– Previene il bullismo
Il bullismo è un fenomeno davvero troppo diffuso
di questi tempi e spesso ci si chiede come fare
per arginarlo o per proteggere i nostri figli dal
diventare vittime di bulli o bulli a loro volta. Una
ricerca dell’Università della British Columbia ha
dimostrato come insegnare ai bambini a
compiere atti di gentilezza (come condividere la
merenda o aiutare la mamma a cucinare) li
rende più felici. I bambini gentili, infatti, sono più
popolari a scuola e partecipano attivamente alla creazione di un ambiente scolastico
collaborativo che previene il bullismo.
Proviamo a praticare la gentilezza ogni giorno!
Ecco i consigli dei migliori esperti in benessere iscritti su StarOfService, per riuscirci davvero ed
essere più felici.
1. Sorridi​. Iniziare la giornata con un bel sorriso attiva un atteggiamento più positivo.
2. Ascolta​. Ascoltare gli altri ed essere pazienti aiuta a vivere bene insieme.
3. Lascia andare​. Rabbia e sentimenti negativi non modificano il mondo che ci circonda in
meglio. Lascia scivolare i torti subiti e non cedere alla rabbia.
4. Rispetta e condividi​. La diversità degli altri è una ricchezza, da comprendere e
rispettare. La nostra società è ricca di contraddizioni ed ingiustizie: non lamentarti ma
attivati in modo positivo per trovare delle soluzioni.
5. Ama l’ambiente​. Ricicla, non inquinare e mangia seguendo la stagionalità dei prodotti.
Avrai un corpo più sano e sentirai di aver fatto il tuo dovere.
6. Impegnati per portare avanti la gentilezza​. É un percorso impervio e in salita, spesso
sarà più facile lasciar perdere tutto ma ricorda che essere gentile può notevolmente
migliorare il tuo benessere psicofisico.

Chiediti ogni giorno: Oggi ho fatto qualcosa di gentile? Fai della gentilezza un’abitudine e
cambierai il mondo. (A.Lennox.)

Follow: https://www.starofservice.it/wellness#/

Attenzione alle comunicazioni ingannevoli: il sedicente repertorio digitale imprese

Continuano le richieste di pagamento avanzate da soggetti privati estranei alla Camera di Commercio

La Camera di commercio informa che in questi giorni vengono segnalati numerosi casi di organizzazioni private che richiedono alle imprese il pagamento di bollettini per un sedicente “Repertorio Digitale Imprese” inducendo in errore numerosi imprenditori.
Si ricorda che questo tipo di richieste non ha nulla a che fare con l’attività camerale né con il pagamento obbligatorio del diritto annuale, che da anni non si effettua più tramite bollettino postale, ma esclusivamente attraverso il modello F24.
La Camera di Commercio di Ferrara è estranea ad iniziative di questo tipo dove le imprese vengono contattate per avanzare richieste di pagamento.
Inoltre, per ogni corrispondenza ufficiale, la Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Ferrara utilizza carta intestata con il logo e l’esatta denominazione dell’ente.
Di conseguenza si invitano gli imprenditori a diffidare di:
• richieste di informazioni anagrafiche o bancarie relative alla propria azienda;
• richieste di pagamento;

Per ogni segnalazione o chiarimento l’URP della Camera di Commercio di Ferrara è a disposizione (0532 783.911/903/914, urp@fe.camcom.it).

Prosegue Ferrara Musica con la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen diretta da Vladimir Jurowski

Da Ferrara Musica

In programma il Concerto per pianoforte op. 54 di Schumann, la Sinfonia K. 318 di Mozart
e la Sinfonia op. 56 “La Scozzese” di Mendelssohn

Mercoledì 15 novembre – ore 20.30 – Ferrara Musica prosegue la stagione 2017/2018 con uno dei suoi appuntamenti più attesi, un concerto di eccezionale rilievo, che si preannuncia quasi completamente sold out (il giorno stesso, dalle 15.30, verranno messi in vendita anche i posti di loggione in piedi). Al Teatro Comunale di Ferrara Vladimir Jurowski salirà sul podio della Deutsche Kammerphilharmonie Bremen per un concerto che vede la partecipazione di Martha Argerich, tra i più celebri pianisti del mondo, un’artista assai legata a Ferrara Musica e al suo fondatore Claudio Abbado, con cui ha collaborato per oltre quarant’anni. Apprezzato dal pubblico ferrarese che lo ha applaudito più volte nelle ultime stagioni, Vladimir Jurowski è nato a Mosca ma si è trasferito presto in Germania dove ha studiato con Sir Colin Davis, Rolf Reuter e Semion Skigin. Direttore principale dalla London Philharmonic Orchestra dal 2007 e, da questa stagione, Direttore principale e Direttore artistico della Rundfunk-Sinfoniorchester Berlin, è uno tra i più ricercati e dinamici direttori d’orchestra contemporanei. La Deutsche Kammerphilharmonie Bremen è tra le formazioni orchestrali più famose e raffinate al mondo: vivacità, fantasia e freschezza le garantiscono grande successo di pubblico e innovativi risultati artistici. Frutto di una produzione di Ferrara Musica, il concerto andrà poi in tournée europea.
Il programma si apre con la Sinfonia in sol maggiore K. 318 di Mozart, dell’aprile del 1779, la prima che il compositore scrisse dopo il disastroso viaggio a Parigi in cui era morta la madre. Poiché la Sinfonia ha la forma di una ouverture operistica, alcuni studiosi hanno concluso che fosse stata concepita quale introduzione a una delle opere a cui Mozart stava lavorando in quel periodo, come Zaide o Thamos, re d’Egitto. Composizione giovanile, è piacevole e scorrevole e rappresenta un tassello prezioso del magnifico mosaico della creatività mozartiana.
Si continua con il brano forse più atteso della serata, il Concerto per pianoforte e orchestra op. 54 in la minore di Robert Schumann, solista Martha Argerich. La pianista argentina con questo lavoro ha una sorta di simbiosi creativa, avendolo suonato numerosissime volte nel corso della sua carriera ed essendo arrivata a stabilirne una sorta di paradigma interpretativo.
La genesi dell’opera inizia nel 1839, quando Schumann comincia a pensare a un’opera che ridisegni gli equilibri e le relazioni nella forma del concerto. Lo porterà a termine anni dopo, nel 1845, e sarà la moglie Clara Wieck a eseguirlo. Il Concerto impone al solista un virtuosismo ad alta definizione: è una pagina densa in cui l’autore riassume tutte le suggestioni e le ansie espressive e formali che lo assillavano, superando gli schemi tradizionali, fin dall’imperioso e celebre attacco del primo movimento, dallo strappo violento dell’orchestra seguito dalla rutilante cascata di accordi del pianoforte.
La seconda parte della serata ha per protagonista un altro grande compositore tedesco, Felix Mendelssohn-Bartholdy, di cui verrà eseguita la Terza Sinfonia in la minore op. 56. Quest’opera, composta tra il 1829 e il 1842, è nota anche come La Scozzese poiché nacque sull’onda dell’ispirazione seguita al primo viaggio di Mendelssohn in Scozia, un luogo che accese la romantica fantasia creativa del compositore.
Info: www.ferraramusica.it, tel. 0532-202675; biglietteria@ferraramusica.it

Presso Ibs+Libraccio: Valentina Conte, Alessandro Rocco e Paola Saba presentano W la dislessia!

Mercoledì 15 novembre alle 17.30

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino

Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Valentina Conte, Alessandro Rocco e Paola Saba presentano W la dislessia!

Trigono Edizioni

w la dislessia

Credi davvero che la dislessia sia una malattia? Con questo libro ti libererai definitivamente dall’idea che tuo figlio possa avere dei problemi. “W la dislessia!” è un vero e proprio percorso, con il quale imparerai: che cos’è davvero la dislessia, quali sono i talenti di tuo figlio e come possono emergere, quali strumenti puoi usare per aiutarlo a dare il meglio di sé, come intervenire perché la scuola valorizzi al meglio le abilità di tuo figlio. Hai tra le mani un vero e proprio manuale pratico – non l’ennesima pubblicazione di teorie e normative – che ti aiuterà a capire davvero cosa accade nella mente di un ragazzo dislessico.

Assemblea annuale di Anpa Confagricoltura Ferrara

Da Confagricoltura

Gli anziani risorsa per la comunità ferrarese
In Emilia Romagna il 23,7% della popolazione ha più di 65 anni, Ferrara è in assoluto la provincia con il maggior numero di persone anziane in regione (27,5%), il Comune con la più alta percentuale di over 65 è Copparo (35,2%), seguita da Jolanda (35%) e da Berra (33,7%), mentre Cento è il Comune con la percentuale più bassa (21,6%). Questi alcuni dei dati che sono usciti lo scorso 11 novembre nel corso dell’Assemblea di fine anno di ANPA, l’Associazione dei pensionati di Confagricoltura Ferrara, un’associazione particolarmente attiva e molto impegnata nel sociale: non solo incontri conviviali, viaggi, visite a musei, soggiorni termali, ma soprattutto iniziative per promuovere la solidarietà fra generazioni e l’inclusione sociale, la tutela dei diritti e l’assistenza previdenziale. Più di 150 gli associati presenti presso il ristorante “Giuseppe” di Copparo, con diversi rappresentanti anche da alcune altre province dell’Emilia Romagna, Veneto, Lombardia. Al tavolo dei relatori Stefano Spisani, Presidente Anpa Confagricoltura Ferrara, Carlo Sivieri, Presidente Anpa Emilia Romagna, Pier Carlo Scaramagli, Presidente Confagricoltura Ferrara, Claudia Guidi, Vice Presidente Anga Ferrara (i giovani di Confagricoltura Ferrara). Ospite d’eccezione il dottor Bruno di Lascio, Presidente Ordine dei medici della Provincia di Ferrara, che con il suo apprezzatissimo intervento ha anche fornito un quadro dell’evoluzione negli ultimi anni della sanità in Italia. Ha coordinato i lavori Paolo Cavalcoli, Direttore di Confagricoltura Ferrara mentre le conclusioni sono state affidate all’Onorevole Angelo Sartori, Segretario Nazionale Anpa. Il Presidente Spisani, ricordando come dopo 12 anni di presenza ininterrotta, quest’anno non sedesse al tavolo della presidenza Mario Guidi, già Presidente Nazionale di Confagricoltura, ha voluto rimarcare quanto la sua presenza costante sia stata di grande sprone per l’associazione dei pensionati di Confagricoltura Ferrara e per tutta l’Organizzazione Agricola Nazionale. Stefano Spisani ha poi ringraziato Claudia Guidi in rappresentanza dei giovani di Confagricoltura Ferrara, questo un passaggio “Il tema delle giovani generazioni è tornato alla ribalta in questi anni, complici le difficoltà generate dalla crisi, dalla disoccupazione giovanile che non accenna a diminuire, ai giovani scoraggiati dall’entrare nella vita attiva o nello studio. Noi anziani possiamo essere di grande aiuto alle nuove generazioni, apportando tutta la nostra esperienza per un passaggio di testimone proficuo ed oggi, la presenza dei giovani Anga ci rende orgogliosi e fiduciosi per il futuro”. In risposta Claudia Guidi ha ricordato l’impegno dei giovani Anga di Confagricoltura Ferrara, sottolineando l’importanza di favorire il ricambio generazionale, formando i giovani imprenditori di oggi e di domani, perchè sappiano tutelare le loro aziende ma anche e soprattutto la nostra agricoltura nel segno della tradizione e nel rispetto della biodiversità e dell’ambiente. Ferrara si colloca al secondo posto tra le Confagricoltura dell’Emilia-Romagna per numero di associati, così a conclusione dell’importante giornata, il ringraziamento del Presidente Spisani è andato a Presidente e Direttore di Confagricoltura Ferrara per il loro impegno fattivo e costante nella gestione dell’Organizzazione Provinciale.

BOX
Per il 2017 ANPA Ferrara ha promosso un progetto rivolto all’acquisto di defibrillatori e al relativo Corso di primo soccorso per le Scuole del territorio. Con la sottoscrizione del 5xmille nella dichiarazione dei redditi, grazie anche all’apporto della Onlus nazionale, sono stati raccolti circa 1.800 euro; in accordo con l’Ufficio Scolastico della provincia, il defibrillatore è stato destinato all’Istituto Professionale F.lli Taddia di Cento, mentre al Corso di primo soccorso parteciperanno professori e allievi degli Istituti F.lli Taddia e F.lli Navarra di Malborghetto.

Spettacolo del Teatro dell’Orsa con attori rifugiati in scena a Ferrara

Da Michele Pascarella

Dopo decine di repliche in tutta Italia, Questo è il mio nome sarà ospite della rassegna La Società a Teatro.

È dedicata a «società, identità, diritti: persone uguali, culture differenti» la X edizione della rassegna La Società a Teatro di Ferrara che mercoledì 15 novembre alle ore 21 ospiterà, negli spazi della Sala Estense, Questo è il mio nome, spettacolo del Teatro dell’Orsa con attori rifugiati del quale Bernardino Bonzani introduce la genesi: «Questo gruppo è nato nel 2015. I nostri attori, insieme a molti altri che frequentavano il laboratorio, erano arrivati da poco e si trovavano nella condizione di “richiedenti asilo”. Allora la memoria degli sbarchi, del grande viaggio dai paesi in guerra attraverso il deserto, l’inferno della Libia e poi le carrette del mare erano ferite aperte».

«“Voi siete felici?” è la prima domanda rivolta al pubblico» spiega Annamaria Gozzi, collaboratrice alla drammaturgia dello spettacolo «E dalla parola, felicità, parte la trama dei racconti. I cinque attori sul palco non danno voce solo alle loro storie, sono portatori narranti di migliaia di altri giovani rifugiati, anche di chi non ha mai toccato il suolo d’Europa. Momenti felici, memorie e canti d’infanzia, amori, paure, sogni di futuro, tutto questo da agganciare a una nuova lingua. Da Mali, Gambia, Costa d’Avorio e Nigeria sul palco si srotolano le orme di Odissei in viaggio».

Questo è il mio nome è da circa due anni in tour in tutta Italia. Ha ricevuto, tra l’altro, il Premio del Pubblico al Festival di Resistenza, Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria a Gattatico (RE), è stato selezionato al Festival I Teatri del Sacro 2017 e ha ottenuto l’attenzione di numerosi media nazionali: «Uno spettacolo è vivo se continua a evolversi, ad arricchirsi. Per Questo è il mio nome a ogni rappresentazione modifichiamo battute, proviamo a costruire nuove scene» aggiunge Bernardino Bonzani «Questo accade grazie ai cinque attori che hanno scelto di continuare l’esperienza teatrale inizialmente vissuta come richiedenti asilo. Lo fanno oggi in una veste di lavoro professionale in teatro. Dopo ormai più di tre anni di vita in Italia, ciascuno di loro ha studiato, si è integrato nella lingua, nel lavoro e nelle amicizie».

Conclude Monica Morini, che insieme a Bernardino Bonzani firma ideazione e regia dello spettacolo: «Nell’antico poema omerico, Odisseo sopravvissuto a creature mostruose e naufragi, solo nella terra dei Feaci svelerà il proprio nome e la propria storia. Il teatro è terra di navigatori che riconoscono il sacro dono dell’ospitalità. È il luogo dove si svelano non solo le mappe del sapere ma anche quelle del sentire. I frammenti di vita che si intrecciano sulla scena sono impastati di parole che forse restano fuori dai faldoni custoditi nei tribunali e nelle questure. Chi è l’altro da noi? Come possiamo comprenderlo? Di che grana è fatta la nostra vita e la loro? Come Feaci in ascolto, sono stati migliaia gli spettatori toccati dall’autenticità di questi racconti che abbracciano la vita nella profondità e nella leggerezza. Un’avventura necessaria, in un tempo di muri e pregiudizi, che ha toccato i teatri all’italiana, i Festival, le piazze e le scuole. Dalla Sardegna al Piemonte, dalle Marche al Trentino. E che ancora continua a camminare».

Questo è il mio nome vede in scena gli attori rifugiati del progetto Sprar di Reggio Emilia Ogochukwu Aninye, Djibril Cheickna Dembélé, Ousmane Coulibaly, Ezekiel Ebhodaghe e Lamin Singhateh.

Al termine dello spettacolo, il pubblico potrà dialogare con attori e registi.

La Sala Estense si trova in Piazza del Municipio a Ferrara.

Informazioni sulla Rassegna: http://www.agiresociale.it/.

Info sulla Compagnia: http://www.teatrodellorsa.com/.

La maratona creativa attrae oltre 300 visitatori al Museo di Storia Naturale

Da Matteo Bianchi

Da domani i visitatori del Museo di Storia Naturale saranno ancora più coinvolti nella fruizione delle sue collezioni. Interattività e sostenibilità sono i binari sui quali le tre équipe al lavoro da 72ore si sono mosse per facilitare il rapporto tra chi osserva e gli esemplari dietro le teche. I materiali utilizzati, inoltre, sono di reperibilità immediata e di costo praticamente nullo, considerate anche le difficoltà che sta vivendo il settore culturale in Italia. I diciotto giovani professionisti sono arrivati da tutto il paese e oltre, comprese le incursioni di due mixer provenienti da Parigi e Berlino: abbattere la staticità degli spazi museali e del loro utilizzo significa anche aprirsi all’innovazione, senza limiti di alcun genere. Innovazione mentale prima ancora che tecnologica.
«Mi hanno colpito la passione e le competenze che hanno espresso – afferma il direttore Stefano Mazzotti – Sono entrati subito nel merito del format: si sono messi in ascolto e mi hanno fatto domande specifiche, dimostrando poi una buona capacità di esecuzione. Da un base concettuale tanto ampia non è semplice diventare ficcanti nelle cose. Ho permesso loro di lavorare dentro le vetrine, insegnandogli che non è possibile manipolare reperti catalogati, quanto mediare tra uno e l’altro. In prospettiva vorrei che i prototipi rimanessero per potenziare sia la museografia stabile sia i prossimi eventi lungo il percorso espositivo. Il clima è stato armonico, hanno apprezzato da subito l’ospitalità, dalle pause caffè offerte da Krifi ai pasti forniti dall’Associazione Mayr+Verdi. Senza dimenticare le risate dei momenti a tavola trascorsi insieme nelle Grotte del Boldini, un altro luogo molto suggestivo». Per ore più di 300 ferraresi sono entrati dal portone su via De Pisis per scoprire i tre prototipi progettati e realizzati durante la maratona creativa, dalla mattina alla notte.
«I nostri musei scientifici ospitano nelle loro sale solo una minima parte delle collezioni – spiega il mixer Paolo Cocco della squadra “Scheletri nell’armadio” – il resto è chiuso in cassetti e armadi inaccessibili al pubblico e per questo invisibili. Abbiamo allora creato un’esperienza immersiva che permetta ai visitatori di immaginare le collezioni ospitate nei depositi e negli archivi del Museo di Storia Naturale. Chi visita la sala della memoria incontra la teca del chiurlottello, un uccello in pericolo critico di estinzione. Abbiamo eliminato la sua didascalia e al suo posto abbiamo creato un pannello informativo con un testo-ponte, che introduce l’argomento delle collezioni chiuse al pubblico. Il testo termina con una cascata di nomi che arriva fino al pavimento. Abbiamo quindi ricoperto il pavimento con una serie di elementi in vinile ispirati alla Walk of Fame di Hollywood: decine di impronte in scala 1:1 di alcuni degli uccelli che fanno parte delle collezioni, alternate ad altri riquadri su cui è indicato l’hashtag #saicosatiperdi». L’hashtag potrà essere usato da questo e altri musei per impostare una strategia di comunicazione condivisa.
«Appena entrati nel museo i visitatori trovano quattro scienziati che li guidano in una visita inconsueta – prosegue la mixer Francesca Druetti della squadra “Senza nome” – Una volta inquadrato il QR code sotto i loro volti, possono ascoltare la loro storia. Il primo ad accoglierli è Linneo, l’inventore della nomenclatura binomia, che li “classifica”. Vicino all’orso, invece, ad aspettarli c’è Lamarck ed il racconto di un metodo scientifico che è fatto anche, se non soprattutto, di tentativi. Accanto alle teche di insetti tocca a Guido Campedelli, entomologo, che consiglia loro di scaricare l’app iNaturalist. E se ci fosse una nuova specie che attende solo di essere scoperta? Basta uno smartphone. Al piano superiore ecco René Malaise, anche lui entomologo, che ha inventato una trappola per insetti con il suo nome». Ma non finisce qui perché per restare in contatto con loro l’équipe ha aperto una serie di profili sui social dedicati a Galdino Gardini, il primo direttore del museo: la scienza è alla portata di chiunque si faccia trasportare dalla propria curiosità. La comunicazione si conferma uno strumento fondamentale per creare nessi e relazioni impensate tra gli osservatori e gli oggetti in esposizione.
«Individuata come criticità del museo l’assenza di una segnaletica ben visibile per la postazione della biglietteria – conclude la mixer Sabina Viezzoli degli “Speak up” – abbiamo scelto di utilizzare come “cartello di benvenuto” un ologramma per catalizzare l’attenzione. Abbiamo poi posizionato un pannello didattico di grandi dimensioni per indirizzare i visitatori al piano superiore, dove gli interventi di remix li attendono, articolandosi in più sale. Il primo interessa il diorama che rappresenta il bosco della Panfilia nei dintorni del centro abitato. Una webcam riconosce il movimento quando qualcuno entra nel suo campo visivo e si attiva un sottofondo sonoro con i rumori del bosco. Il suono cattura la curiosità del visitatore, amplificando l’esperienza di visita attraverso il coinvolgimento di un senso ulteriore, l’udito. Il remix prosegue con l’installazione di un piccolo exhibit nella sezione mineralogica, che interessando tatto, vista e udito aiuta a guardare le rocce al loro interno. Abbiamo usato tre diversi campioni che, sfiorati, azionano un video con immagini al microscopio della roccia stessa». L’obiettivo è lanciare a grandi e piccoli una piccola sfida di ricerca, che si articola da una stanza all’altra per offrire stimoli e spunti.

Rassegna “Reazione K”-Giovedì 16 novembre: Diaframma+Go Flamingo!

Da Arci Zone K

Sala Estense (Ferrara)
Continua la rassegna “Reazione K”, ideata da Arci Zone K, in collaborazione con Arci Ferrara e con il patrocinio del Comune di Ferrara, alla Sala Estense di Ferrara.
Giovedì 16 Novembre arriva il momento di festeggiare i primi dieci anni di attività di Zone K con un concerto assolutamente speciale. Saliranno sul palco della Sala Estense infatti i Diaframma di Federico Fiumani e i Go Flamingo!, esattamente come dieci anni fa, nella prima tappa di quella che era la nascente Associazione.
I Diaframma sono un gruppo musicale formatosi a Firenze tra la fine degli anni 70 e i primi anni 80.
Ancora in attività dopo numerosi cambi di formazione e un temporaneo scioglimento, l’unico componente della formazione originale rimasto è il cantante, chitarrista e autore Federico Fiumani, perno da sempre della formazione. Agli esordi alla voce si sono avvicendati Nicola Vannini e Miro Sassolini.
Alla fine degli anni ’70, Federico Fiumani, fortemente influenzato dal punk d’oltremanica, forma con i compagni di liceo Gianni Cicchi, batterista, e Salvatore Susini, bassista, i C.F.S. che si dibattono tra cover di gruppi punk e sporadiche produzioni proprie. I C.F.S., il cui nome scaturisce dalle iniziali dei cognomi dei tre, si esibiscono tra feste scolastiche e piccoli locali fiorentini.
Nel 1980, dopo la sostituzione di Salvatore Susini con Leandro Cicchi, fratello di Gianni, il gruppo cambia nome in Diaframma, ispirandosi al componente della macchina fotografica, e allacciando uno stretto rapporto con l’arte audiovisiva e con una certa letteratura simbolista.
Le sonorità e i testi si affrancano dal punk, abbracciando tematiche più vicine a gruppi come Cure e Joy Division. Nel 1981 conoscono Nicola Vannini e gli propongono di entrare nel gruppo come cantante. Nel 1981 verrà pubblicato il 45 giri d’esordio Pioggia/Illusione Ottica che riceverà ottima accoglienza da critica e pubblico, così come il mini LP Altrove (Contempo Records, 1983).
Nel dicembre del 1983 il gruppo estromette, poco prima delle registrazioni dell’LP d’esordio Siberia, Nicola Vannini, per inserire come nuovo cantante Miro Sassolini.
La svolta per la band fiorentina, arriva nel 1984 grazie al produttore discografico Sergio Salaorni che cura la produzione artistica, gli arrangiamenti e le registrazioni di Siberia. Il disco verrà poi inserito al 7º posto tra i 100 dischi italiani più belli di tutti i tempi sulla rivista Rolling Stone.
Nel 1984, i Diaframma vengono scritturati dalla neonata IRA records, che include due loro brani (“Siberia” e “Delorenzo”) nella compilation manifesto dell’etichetta: Catalogue Issue, nella quale compaiono anche pezzi di Litfiba, Moda e Underground Life. Subito dopo esce l’LP Siberia, caratterizzato da una profonda impronta post punk e da testi molto legati alle tematiche simboliste care alla new wave dell’epoca.
Nel 1985 esce l’EP Amsterdam dove l’omonima canzone tratta da Siberia, viene rivista e incisa in una nuova versione con i compagni di scuderia Litfiba, cantata da Piero Pelù e Miro Sassolini assieme: nel lato B trovano posto “Elena” e “Ultimo Boulevard” incisi dai soli Diaframma.
Il loro secondo lavoro, 3 volte lacrime, molto più eclettico e maturo per testi e arrangiamenti, presenta una perfetto intreccio tra la musica e la potente voce di Miro Sassolini.
Boxe esce nel 1988, completamente autoprodotto, edito dalla Diaframma Records; purtroppo non riscontrerà il successo di pubblico e critica sperati, e nel dicembre del 1988 Federico Fiumani e Miro Sassolini decretano lo scioglimento del gruppo.
L’anno successivo Fiumani ingaggia però due nuovi elementi, Massimo Bandinelli al basso e Fabio Provazza alla batteria, e prendendosi in prima persona l’onere di cantare nel 1989 licenzia l’EP Gennaio.
La Ricordi mette sotto contratto i nuovi Diaframma che, con Fiumani tornato all’apice della creatività, pubblicano nel 1990 In perfetta solitudine, prodotto da Vince Tempera. Divergenze con il management portano Fiumani a mettere fine al contratto.
Il 1992 sancisce il ritorno dei Diaframma nel circuito indipendente con Anni luce, disco scarno e ruvido, che prosegue lo stile iniziato tre anni prima con Gennaio.
Due anni più tardi con Il ritorno dei desideri, prodotto da Gianni Maroccolo, il gruppo torna alla Contempo Records, e si avvale della collaborazione di Mara Redeghieri, Pino Gulli e numerosi altri artisti del Consorzio Produttori Indipendenti.
Le atmosfere rock de Il ritorno dei desideri vengono confermate anche nei successivi Non è tardi (1995) e Sesso e violenza (1996), così come lo stato di grazia della vena compositiva di Fiumani, sempre più solido leader del gruppo.
Bisognerà attendere due anni per Scenari immaginari (1998), disco giudicato dai più sottotono, così come il seguente Coraggio da vendere del 1999.
Dopo l’uscita di un bootleg, Live al Rototom, e di una raccolta di inediti, Le canzoni perdute, nel 2001 con Il futuro sorride a quelli come noi, Fiumani ritrova l’ispirazione dei tempi migliori, per un lavoro che riprende alcune atmosfere e sonorità del periodo new wave di metà anni ’80. Al disco segue una reunion lampo con Miro Sassolini, che porterà all’uscita della raccolta Sassolini sul fondo del fiume e ad un estemporaneo concerto celebrativo al Tenax di Firenze.
Del 2002 l’appena meno ispirato I giorni dell’ira, seguito due anni dopo da Volume 13.
Poi arrivano l’irriverente e pungente Camminando sul lato selvaggio (2007) e l’ottimo Difficile da trovare (2009), cui seguirà una lunghissima serie di concerti con un seguito di pubblico forse mai riscontrato dal gruppo.

Ad aprire la serata ci saranno i grandi Go Flamingo!.
Per capire che cosa rappresentino nel panorama musicale italiano i Go Flamingo!, più del lusinghiero inserimento della band nell’Enciclopedia del Rock Italiano, più dell’elenco delle loro partecipazioni a manifestazioni in Italia e all’estero, vale la pena di citare un paio delle molte recensioni apparse in occasione dell’uscita del loro terzo album (Flashover) che fotografano l’essenza della band che di recente ha visto l’ingresso di Tom Lampronti alle tastiere a fianco di Bruno Vaccari (voce e basso), Massimo Caselli (chitarra), Leonardo Danieli (batteria):
“… I Go Flamingo! hanno tutti i numeri per svettare sopra la media della scena nazionale sia di oggi sia di ieri, sensazione largamente suffragata dai nuovi splendori guizzanti di Flashover.
Non solo non hanno perso di smalto e lucentezza ma pare che il tempo ne abbia ulteriormente temprato la scorza, il soffio vitale che presiede alle dinamiche del proprio stile agile e contagioso.
Il disco contiene nove inni elettrici che sfrecciano sui crinali del post punk urbano e del piacere solido!” (Rockerilla).
“… A riprova che il sound della band non teme il confronto internazionale, “Flashover” è un affascinante viaggio alla scoperta di un sound scuro, denso e fumoso come le strade inglesi, un disco che minuziosamente ci svela gli anfratti più onirici del suono new wave e post punk al meglio della propria forma.” (Shiver Webzine)
Il sito spagnolo “Planetaindie.com” ha scritto di loro: “Desde Italia el sonido mas obcuro y hypnotico de los años ‘80” (Dall’Italia il suono più oscuro ed ipnotico degli anni ’80).
L’ennesimo appuntamento imperdibile con la grande musica dal vivo insomma, che continuerà anche con il sesto evento, Sabato 25 Novembre, quando sul palco della Sala Estense salirà Paolo Benvegnù per presentare in anteprima regionale il suo ultimo spettacolo, “H3+”
La biglietteria per il concerto dei Diaframma aprirà alle ore 20, il concerto inizierà alle 21 precise con l’esibizione dei Go Flamingo!.

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