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Giorno: 6 Dicembre 2017

Ricostituzione di Radicali Ferrara. Emma Bonino e i Babbi Natale

Da Comitato promotore Radicali Ferrara

A metà dicembre a Ferrara, dopo alcuni anni di assenza, si ricostituisce l’associazione Radicali Ferrara, in sintonia con l’ultimo Congresso di Radicali Italiani e per sostenere la lista +Europa di Emma Bonino. Proprio mentre crescono pericolosamente i populismi e le nuove destre, ammiccanti a segnali fascisti e ai naziskin, come babbi natale tutti i principali attori della politica annunciano insostenibili doni elettorali: chi una flat tax al 15 per cento che aprirebbe un pauroso buco di bilancio, chi i tagli delle tasse in deficit, anziché riducendo la
spesa pubblica e, infine, chi propone un reddito di cittadinanza che costerebbe 17 miliardi anziché tagliare la spesa e gli sprechi; il tutto avviene lasciando intatti i principali problemi da cui dipende il futuro del Paese.
La propaganda su bonus e tasse, senza riforme strutturali, è fallimentare in un paese che spende 70 miliardi l’anno in interessi sul debito. Con questi babbi natale non c’è futuro. Per non parlare, un esempio fra i tanti, della volontà di introdurre il vincolo di mandato, aspetto che accomuna Berlusconi al M5S, contro la saggezza dei
costituenti, contro un principio liberale che sta alla base della democrazia rappresentativa. Invece noi crediamo che per affrontare le grandi questioni del nostro tempo occorrano risposte più ampie e responsabili e che queste le possano dare solo un’Italia più europea in un’Europa unita e democratica. Per avere – anche in Italia – più crescita, più diritti, più democrazia, più libertà, più opportunità, più sicurezza, più responsabilità, più rispetto dell’ambiente, serve più Europa. Servono idee e politica, non babbi natale elettorali.

La sicurezza urbana a Ferrara al centro della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica

Da Prefettura di Ferrara

Presieduta dal Prefetto dr. Michele Campanaro, si è tenuta questa mattina, alla presenza del Procuratore della Repubblica dr.ssa Patrizia Castaldini, una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica dedicato al tema della sicurezza urbana nel Capoluogo, per verificare lo stato di attuazione delle più importanti novità introdotte dal decreto legge n. 14 del 20 febbraio 2017 (c.d. “decreto Minniti”), con particolare riferimento a quelle di immediata applicazione.
L’attuale sistema normativo, infatti, delinea un’articolata strategia volta ad innalzare il livello della sicurezza urbana delle città del Paese, nella consapevolezza che le criticità rinvenibili nel tessuto dei centri urbani sono il frutto di una serie di concause e che la risposta ai fenomeni che incidono negativamente sulla stessa sicurezza urbana non può essere affidata agli interventi di un singolo interlocutore istituzionale, ma richiede stabili sinergie e forme di collaborazione, in particolare, tra Stato ed Enti Locali, pur nel naturale rispetto delle competenze e responsabilità riservate a ciascuno dall’ordinamento.
In questo contesto, l’incontro odierno ha rappresentato l’occasione per rafforzare sulla Città di Ferrara il quadro delle sinergie interistituzionali, tenuto anche conto degli ultimi indirizzi emersi dalla Conferenza Regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza svoltasi il 1° dicembre scorso presso la Prefettura di Bologna, alla presenza del Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Franco Gabrielli.
Nello specifico, nel Capoluogo il “Patto per Ferrara sicura” rappresenta indubbia dimostrazione di una consolidata esperienza di collaborazione istituzionale sui temi della sicurezza urbana. Si tratta, ora, di verificare gli strumenti e i contenuti del Patto, sottoscritto nel 2015, alla luce del richiamato “decreto Minniti”. In conseguenza, il Prefetto Campanaro ha disposto l’immediata riattivazione della Cabina di regia prevista dallo stesso documento pattizio, con l’obiettivo primario di acclarare le condizioni per la valorizzazione dei diversi strumenti ed istituti previsti dal d.l. n.14/2017 (dal c.d.“daspo urbano” alle ordinanze sindacali in tema di orari di apertura dei pubblici esercizi; dalle misure in materia di occupazioni abusive a quelle per il contrasto dei reati in materia di spaccio di sostanze stupefacenti), oltre che l’implementazione dei sistemi di videosorveglianza ed il concorso nell’impiego dei servizi cittadini della Polizia Municipale, in relazione alla disponibilità assicurata dal Sindaco di Ferrara, avv. Tiziano Tagliani.
Nel corso della riunione di Comitato, un passaggio specifico ha riguardato, inoltre, il Piano coordinato di controllo del territorio, per verificarne, allo stato, la sua efficacia nelle modalità di impiego delle Forze di Polizia territoriali. A tal fine, il Prefetto Campanaro ha disposto la costituzione di un apposito Gruppo di lavoro incaricato di elaborare una proposta di aggiornamento dello stesso Piano coordinato di controllo del territorio. Nell’immediato, inoltre, sono stati intensificati i servizi straordinari di controllo del territorio nelle aree maggiormente degradate della Città, anche con l’impego di Reparti esterni e delle aliquote militari di “Strade Sicure”.

Web Radio Giardino vince il bando Incredibol 2017

Da Web Radio Giardino

Tra le 4 associazioni vincitrici del Bando Incredibol 2017 c’è anche WEB RADIO GIARDINO che ha partecipato con il progetto UPGRADE per sviluppare ed ampliare i programmi del palinsesto, per potenziare la strumentazione per le riprese in “diretta” di eventi e iniziative, per continuare con la formazione tecnica e specifica e per promuovere le attività della web radio.

Sono stati 83 i progetti creativi provenienti da tutta la regione Emilia-Romagna tra cui sono stati selezionati 16 vincitori INCREDIBOL!: ecco i numeri della sesta edizione di INCREDIBOL! – l’INnovazione CREativa di BOLogna, progetto per lo sviluppo delle professioni e delle industrie culturali e creative, le cosiddette ‘ICC’, in Emilia-Romagna, promosso e coordinato dal Comune di Bologna, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e la collaborazione di un’ampia partnership pubblico-privata in continua espansione.

I vincitori di questa edizione (16 in totale) sono 12 tra imprese e liberi professionisti e 4 associazioni costituiti da non più di quattro anni, composti in prevalenza da under 40 e con sede in Emilia-Romagna, ovvero 12 dal territorio metropolitano di Bologna, 2 da Ferrara, 1 dalla provincia di Piacenza, 1 dalla provincia di Reggio Emilia.

I progetti selezionati spaziano dal settore dei videogames, all’audiovisivo, al social media marketing, ma anche fashion, design ed artigianato, cultura, del turismo e della creatività e comunicazione.

Ai vincitori contributi in denaro, quest’anno per un totale di 126.000 euro nonché un accompagnamento su misura in un mix di servizi messi a disposizione dalla rete dei partner: consulenze, formazione e promozione per sviluppare il proprio progetto d’impresa.

Alla conferenza stampa presso la Cappella Farnese a Palazzo D’Accursio erano presenti Hamdi Gaaloul Presidente dell’associazione Web Radio Giardino e Valerio Petrano, tecnico e referente dei social di WRG.

I dettagli su: www.incredibol.net

Perché cambiare tutto a scadenza contratto?

Da Comitato Mi Rifiuto

Provate ad immaginare di vivere in un appartamento in affitto il cui contratto di locazione sta per scadere dopo pochi mesi. La casa ha bisogno di una costosa ristrutturazione. Pensate che il proprietario dell’immobile vi dica di provvedere voi a sistemare tutto, a vostre spese ma, ci tiene a sottolineare, non è certo che alla scadenza del contratto ne sarete voi il beneficiario. Potrebbe essere un’altra persona e tutto quello che voi avete speso andrebbe perso. Voi accettereste?
Questo è solo un esempio, per indicare l’attuale situazione esistente tra Hera S.p.A. e il Comune di Ferrara. Hera ha investito milioni di euro nel cambiare un sistema di raccolta rifiuti, le famigerate Calotte, quando mancavano pochi mesi alla scadenza del bando che in teoria dovrebbe essere rinnovato a fine dicembre 2017. E’ scontato che vi sarà una proroga, altra usanza abbastanza conosciuta da Hera che già opera in prorogatio in altri capoluoghi di regione.
Hera in risposta a dei quesiti formulati da un altro comitato ha dichiarato che l’introduzione del nuovo sistema a calotte “è stata una scelta del comune di Ferrara che ha preferito anticipare il conseguimento dell’obiettivo del 70% di differenziata entro il 2020, evitando il rischio di una penalizzazione in caso di mancato rispetto dell’obiettivo per ritardi nell’assegnazione della gara”. E’ questo un improvviso sforzo di etica da parte di una società per azioni quotata in Borsa? Uno slancio umanitario, rivolto esclusivamente al bene della collettività?
Qualcosa non ancora quadra o per lo meno non convince.
Per ritornare al nostro esempio iniziale, nessuno di noi accetterebbe di ristrutturare un appartamento dove ne godrà i benefici un’altra persona, a meno che il proprietario ci garantisca che tutto quello che abbiamo speso ci venga restituito se e quando dovremo lasciare casa o se lo stesso ci assicuri che, quando arriveremo a scadenza contratto, il rinnovo sarà a nostro favore. Nessuna persona assennata butterebbe un sacco di denaro in un contesto di totale incertezza e senza poterne beneficiare dei risultati.
Ecco perché ad oggi le domande rimangono forti nella testa. Cambiare tutto, darsi da fare e sobbarcarsi tutti gli oneri, non solo economici, di una intera manovra come quella di rivoluzionare la mente dei cittadini in un processo di raccolta rifiuti, per puro spirito di servizio all’ente comunale?
Inoltre, nell’affermazione succitata, è la stessa Hera a fornirci altre incertezze: il comune richiede di anticipare di due anni una procedura di raccolta per non incorrere in una penalizzazione in caso di ritardi nell’assegnazione della gara. Ci domandiamo, perché agire in regime di necessità ed urgenza, quando la situazione avrebbe potuto essere affrontata nel 2018, ponendo al vaglio anche proposte di altri gestori, se non per giustificare la prorogatio?
Una recente sentenza ANAC ha ribadito le sue forti perplessità in merito all’applicazione della proroga, che ritiene essere una metodologia poco funzionale alle esigenze del pubblico interesse. Continuiamo a rimanere perplessi, attendiamo ora che le domande poste a Hera abbiano una risposta dalla giunta comunale, quale detentrice dell’interesse pubblico e, purtroppo anche privato, in qualità di socio Hera.

Cultura. Siti Unesco, all’Emilia-Romagna 280mila euro per progetti Modena, Ravenna e Ferrara

Il presidente Bonaccini: “Un riconoscimento importante dell’impegno per valorizzare il nostro patrimonio”

Progetti su Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande a Modena; i monumenti paleocristiani di Ravenna; la Ferrara rinascimentale e il suo Delta. Oggi in Conferenza Stato-Regioni l’intesa sui decreti relativi al finanziamento per il 2017. L’assessore Mezzetti: “Siti che meritano di essere visitati, conservati e consegnati al futuro”.

Bologna – La Cattedrale, la Torre Civica e Piazza Grande a Modena. I monumenti paleocristiani di Ravenna. La Ferrara rinascimentale, e il suo delta del Po. Ammontano complessivamente a 280mila euro le risorse per il 2017 concessea tre progetti emiliano-romagnoli relativi ad altrettanti siti di interesse culturale, paesaggistico e ambientale inseriti nella lista del patrimonio mondiale e posti sotto la tutela dell’Unesco.
Oggi, in Conferenza Stato-Regioni, si è raggiunta l’intesa sui decreti relativi al finanziamento: si tratta di provvedimenti applicativi della legge 77 del 2006.
Il progetto di Modena – “Nuove tecnologie per la conoscenza e la tutela del Sito di Modena”, referente Comune-Museo Civico d’Arte – ha ottenuto un finanziamento di 100mila euro. Novantamila euro per il progetto di Ravenna, “Ravenna per mano. Un percorso accessibile attraverso i simboli dei mosaici”, referente il Comune. Infine, 90mila euro anche per Ferrara e il Delta (beneficiario, il Comune di Mesola) con il progetto “Interconnessioni nel paesaggio delle delizie”. In tutti e tre i casi, i fondi concessi coprono oltre il 90% degli importi richiesti.
“È un riconoscimento importante per la valorizzazione del ricchissimo patrimonio storico, culturale e ambientale dell’Emilia-Romagna- sottolinea il presidente Stefano Bonaccini-. Un patrimonio che ci rende orgogliosi, che vogliamo tutelare e far conoscere sempre più”.
“Modena, Ravenna e Ferrara, con il Delta, sono tre realtà straordinarie della cultura che l’Emilia-Romagna ha espresso nel corso dei secoli- aggiunge l’assessore alla Cultura, Massimo Mezzetti-, e che meritano di essere visitati, conservati e consegnati al futuro”.
I finanziamenti definiti oggi a Roma riguardano 12 progetti di studio (tra cui i tre in Emilia-Romagna) delle problematiche culturali, artistiche, storiche, ambientali, scientifiche; di promozione, tutela e valorizzazione dei siti, di diffusione della conoscenza e riqualificazione; di realizzazione di aree di sosta e sistemi di mobilità. Totale risorse, oltre 1 milione di euro.

La newsletter del 6 dicembre 2017

Da Ufficio Stampa Comune di Ferrara

 

VIABILITA’ – Il provvedimento in vigore dalle 11.30 alle 12.30 di venerdì 8 dicembre

Modifiche al traffico in occasione della processione in onore dell’Immacolata

06-12-2017

Per consentire il regolare svolgimento della processione in onore dell’Immacolata, organizzata dalla parrocchia di Santo Spirito, venerdì 8 dicembre dalle 11.30 alle 12.30 e comunque fino al termine della manifestazione, sarà in vigore una sospensione della circolazione a tutti i veicoli lungo il percorso:

– chiesa di Santo Spirito (partenza), via Montebello, corso Porta Mare, piazza Ariostea, via Palestro, corso Giovecca, via Montebello e arrivo a S. Spirito.

Ammessi al transito, compatibilmente con le esigenze della circolazione, i veicoli dei residenti e dei fornitori delle attività artigianali e commerciali della zona.

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Presentazione giovedì 7 dicembre alle 16,30 in via Scienze

‘Il nido d’asfalto’: la creatività di Raffaele Bonazza raccolta in un libro

06-12-2017

Raccoglie scritti e disegni di Raffaele Bonazza il libro dal titolo ‘Il nido d’asfalto. Maschere in versi di Baffo John Potter’ che giovedì 7 dicembre 2017 alle 16,30 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). Interverranno all’incontro Simonetta Sandra Maestri, Mirna Bonazza e alcuni amici di Raffaele.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Poesie, aforismi, abbozzi di scritture, che il giovane Raffaele scrisse sui suoi tanti quaderni, a partire dagli anni delle scuole elementari sino ai tempi più recenti, nonché i disegni che tratteggiò, abbozzò, rincorrendo le sue immaginose intuizioni. Di straordinaria creatività e ingegno, Raffaele, probabilmente, avrebbe costruito il suo libro con maggiore originalità ma è nei proponimenti della sua famiglia, già da questo primo elaborato, riunire e portare avanti i suoi tanti progetti, pubblicandoli, diffondendoli e affidandoli ai giovani. Il libro accoglie, altresì, testimonianze di profondo affetto che gli amici di Raffaele, con scritti e illustrazioni, hanno voluto tributargli. La prefazione è una lettera aperta del papà di Raffaele, Marzio.

FONDAZIONE FERRARA ARTE – Il nuovo allestimento in programma a palazzo dei Diamanti dal 3 marzo al 10 maggio 2018

Con la mostra “Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni” uno sguardo nuovo sull’arte italiana di fine Ottocento

06-12-2017

(Comunicazione a cura di Fondazione Ferrara Arte)

La mostra che aprirà i battenti al Palazzo dei Diamanti il prossimo 3 marzo si propone di posare uno sguardo nuovo sull’arte italiana di fine Ottocento. Nella rassegna verrà infatti indagata per la prima volta la poetica degli stati d’animo e con essa uno dei fondamentali apporti del nostro paese all’arte moderna.

Opere manifesto quali Ave Maria a trasbordo di Giovanni Segantini, la Maternità di Gaetano Previati, il trittico degli Stati d’animo di Umberto Boccioni, e altri importanti esiti dell’arte italiana e internazionale tra Otto e Novecento, condurranno i visitatori in un viaggio nei territori dello spirito. Si tratta di un momento cruciale per l’avvento della modernità che vede scienza e arte impegnate come mai prima nell’indagine della psiche, con gli artisti che sperimentano un nuovo alfabeto visivo capace di portare nell’opera la materia mutevole e inafferrabile degli stati d’animo.

Tra di loro figurano i protagonisti della scena artistica dell’epoca, dai maestri del simbolismo e divisionismo, come Segantini, Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli e Medardo Rosso, fino a quelli dell’avanguardia futurista, i più giovani Balla, Carrà e soprattutto Boccioni, che seppe raccogliere il testimone dalla generazione precedente e creare un linguaggio dirompente che pone “lo spettatore al centro del quadro”, per trascinarlo nella dinamica delle emozioni e nella polifonia della metropoli moderna. In questo progetto Gaetano Previati, artista di punta delle collezioni delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, occupa un posto del tutto particolare, come infatti affermò lo stesso Boccioni: «Con lui le forme cominciano a parlare come musica, i corpi aspirano a farsi atmosfera, spirito e il soggetto è già pronto a trasformarsi in istato d’animo».

La mostra nasce proprio dalla volontà di approfondire e mettere in risalto il fondamentale ruolo giocato dall’artista ferrarese nel creare un ponte tra l’eredità dell’Ottocento e le avanguardie artistiche del nuovo secolo. L’esposizione Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni è frutto di un lavoro di scavo delle fonti e di revisione critica condotto dai curatori della mostra e da un comitato scientifico composto da studiosi di fama internazionale, affiancati dagli autorevoli specialisti che collaborano al catalogo. Grazie al sostegno di grandi musei europei e americani e collezionisti privati è stato possibile ottenere prestiti del tutto eccezionali, dalla Beata Beatrix di Dante Gabriel Rossetti delle National Galleries of Scotland al Fugit Amor del Musée Rodin, dal pellizziano Ricordo di un dolore della Carrara alla Risata di Boccioni proveniente dal MoMA, e raggiungere l’obiettivo ambizioso di rileggere da un punto di vista inedito quel cruciale passaggio di secolo.

Il percorso segue i passi degli artisti nella ricerca di un alfabeto delle emozioni, muovendo dal verismo psicologico per addentrarsi in un processo di rarefazione formale che approda alla sintesi astrattiva e dinamica della pittura di stati d’animo futurista. L’ allestimento, a cura dello Studio Ravalli, che già aveva progettato con successo quello realizzato in occasione dell’esposizione dedicata all’Orlando furioso, gioca un ruolo importante nel racconto della mostra: è stato infatti studiato per creare uno spazio sospeso e immateriale immerso nell’oscurità, in modo da esaltare il potere di suggestione di dipinti e sculture e favorirne un rapporto diretto con l’osservatore. In questo contenitore rarefatto la narrazione scaturisce dal cortocircuito visivo tra le opere esposte e la sollecitazione di immagini, suoni, proiezioni che fotografano la temperie fin de siècle, tra positivismo e irrazionalismo.

Opere chiave della scena italiana e internazionale tra Otto e Novecento dialogheranno con le “interferenze” offerte dall’immaginario scientifico e culturale del tempo in un racconto tematico che attraversa gli stati d’animo: dalla melanconia all’abbandono fantastico nella rêverie, dall’abisso della paura alla liberazione delle pulsioni sessuali e degli istinti aggressivi, fino al rapimento estatico dell’amore e alla sublimazione nei sentimenti di pace e armonia universale, per chiudere sulle note frenetiche ed esaltanti prodotte dall’esperienza della città contemporanea.

STATI D’ANIMO Arte e psiche tra Previati e Boccioni Ferrara, Palazzo dei Diamanti 3 marzo – 10 giugno 2018

Organizzatori Fondazione Ferrara Arte e Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara A cura di Maria Grazia Messina, Fernando Mazzocca, Chiara Vorrasi Allestimento Antonio Ravalli Architetti

Aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00 Aperto anche Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 1 maggio e 2 giugno Tariffe (audioguida inclusa per i singoli visitatori, radioguida obbligatoria inclusa per i gruppi) – Intero: euro 13,00 – Ridotto: euro 11,00 – Gratuito: bambini sotto i 6 anni, disabili con un accompagnatore, giornalisti e guide turistiche con tesserino, membri ICOM, militari in divisa

Informazioni e prenotazioni tel. 0532 244949 | diamanti@comune.fe.it | www.palazzodiamanti.it

Ufficio stampa Studio ESSECI – Sergio Campagnolo tel. 049 663499 | info@studioesseci.net | www.studioesseci.net

 

Nell’immagine: Giuseppe Pellizza da Volpedo, Ricordo di un dolore (Ritratto di Santina Negri), 1889 – Bergamo, Accademia Carrara. Su concessione di Fondazione Accademia Carrara

UFFICI COMUNALI – Chiusure straordinarie per il ponte dell’Immacolata

Sabato 9 dicembre chiusi al pubblico l’Urp, lo Sportello Informastranieri, lo Sca e il Centro Unico Permessi

06-12-2017

Nella giornata di sabato 9 dicembre 2017 gli sportelli comunali dell’URP Informacittà e dello Sportello Informastranieri di via Spadari 2/2, dello SCA – Sportello Centrale di Anagrafe di via F. Beretta 1 e del Centro Unico Permessi di viale IV Novembre 9 a Ferrara rimarranno chiusi al pubblico.

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo Gruppo Misto in Consiglio comunale

Richiesta in merito alle feste di laurea

06-12-2017

Ecco l’interpellanza pervenuta:

– la consigliera Marescotti (Gruppo Misto in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore al Turismo e ai Giovani Massimo Maistoin merito alle feste di laurea.

>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara)

COMMSSIONI CONSILIARI – Giovedì 7 dicembre dalle 15 nella sala degli Arazzi del Municipio

Esame del Bilancio di previsione 2018-2020 dell’Istituzione Scuola

06-12-2017

La 2.a  Commissione consiliare – presieduta dalla consigliera Soriani – si riunirà giovedì 7 dicembre alle 15 nella sala degli Arazzi della residenza municipale per l’esame della delibera:- “Approvazione di un’integrazione alla convenzione REP.9726 approvata con Delibera C.C. N. 5/15 P.G.N. 90963 avente ad oggetto la concessione in uso di locali della sede dell’IIS “G.B. ALEOTTI” al Comune di Ferrara per destinarli a sede del CPIA-Centro Provinciale per l’istruzione degli adulti”.

Nella stessa sala alle 15.30, la 2.a Commissione Consiliare proseguirà i lavori in seduta congiunta con la 1.a Commissione consiliare (presieduta dal consigliere Fornasini) per valutare la delibera: – “Approvazione del Bilancio di previsione 2018-2020 e del piano programma 2018-2020 dell’Istituzione dei Servizi Educativi, scolastici e per le famiglie“.

Relatrice sarà l’assessora Cristina Corazzari.

MUSEO RISORGIMENTO – Locali inaccessibili fino a data da destinarsi per l’intervento nel cortile di corso Ercole d’Este 19

Museo del Risorgimento e della Resistenza chiuso a causa dei lavori ai Diamanti

06-12-2017

Il Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara – già chiuso nelle giornate di martedì 5 e mercoledì 6 dicembre 2017 – resterà inaccessibile per alcuni altri giorni a causa del prolungarsi dei lavori. Lo comunica la responsabile delle sale di corso Ercole I d’Este 19, spiegando che la chiusura è stata prolungata “a seguito di contrattempi dovuti ai lavori nel cortile di accesso” legati all’intervento di ristrutturazione di Palazzo dei Diamanti. La notizia della riapertura verrà comunicata appena possibile.

Per info: biglietteriamrr@comune.fe.ita.guarnieri@comune.fe.it, tel. e fax 0532 244922, pagina web www.artecultura.fe.it/147/museo-del-risorgimento-e-della-resistenza.

Fecondazione assistita ed Europa. Mauro Tognon di Unife eletto nella Società europea ESHRE

Prestigioso riconoscimento scientifico per Mauro Tognon, professore ordinario di Biologia applicata a Unife. Tognon è stato nominato componente e specialista dell’ESHRE, la “European Society of Human Reproduction and Embryology” che annovera tra i suoi iscritti i più importanti scienziati e professionisti nel campo della fecondazione assistita in Europa.
Tognon collaborerà alla stesura delle nuove linee guida europee per la gestione delle infezioni e delle malattie virali in persone che si sottopongono alle tecniche di riproduzione assistita.
Decisivo nell’assegnazione dell’importante carica, il curriculum scientifico di Tognon, che spiega: “Le infezioni virali nella PMA sono oggetto di interesse delle più importanti riviste mondiali delle scienze biomediche e gli studi su di esse hanno significative applicazioni nelle tecniche di riproduzione assistita. Nello scorso meeting del 29 novembre è emerso che tra i risultati più significativi nel settore ci sono quelli prodotti dal gruppo della Università di Ferrara nel periodo 2012-2017″.
“Nel corso dell’incontro – prosegue Tognon – è stata discussa l’associazione tra infertilità e infezioni/malattie virali, inclusa quella da virus Polioma JC, recentemente scoperto dal nostro gruppo, in collaborazione con altri colleghi, nel 30% dei fluidi spermatici di maschi infertili.
I risultati dei meeting scientifici programmati nel breve futuro, assieme alle nuove linee guida, saranno pubblicati dalla prestigiosa rivista scientifica Human Reproduction, organo ufficiale della ESHRE.

Ultima performance dell’anno per la Tower Jazz Composers Orchestra al Jazz Club Ferrara

Venerdì 8 dicembre, ore 21.30
The Tower Jazz Composers Orchestra
Piero Bittolo Bon, direzione, sax alto, clarinetto basso e flauti;
Alfonso Santimone, direzione, pianoforte ed elettronica;
Sandro Tognazzo, flauto;
Glauco Benedetti, tuba;
Mirko Cisilino, Pasquale Paterra, Gabriele Cancelli, trombe;
Filippo Vignato, Lorenzo Manfredini, tromboni;
Gianluca Fortini, clarinetti e sax alto;
Tobia Bondesan, sax tenore;
Filippo Orefice, sax tenore, clarinetto e flauto;
Beppe Scardino, sax baritono, sax alto e flauto;
Riccardo Morandini, chitarra;
Federico Rubin, piano elettrico;
Alessandro Garino, pianoforte;
Stefano Dallaporta, contrabbasso e basso elettrico;
Andrea Grillini, Simone Sferruzza, batteria;
William Simone, percussioni

Ultima performance dell’anno quella della Tower Jazz Composers Orchestra in programma venerdì 8 dicembre al Jazz Club Ferrara. Gli oltre venti elementi diretti da Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone sono pronti ad alternare brani della tradizione afroamericana a sempre nuove composizioni originali ed accattivanti rivisitazioni.

Ultima performance dell’anno quella della Tower Jazz Composers Orchestra in programma venerdì 8 dicembre al Jazz Club Ferrara.
L’ampio organico, coordinato e diretto da Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone, ha preso forma nel 2016 come naturale evoluzione e sintesi di due progetti didattici (The Tower Jazz Workshop Orchestra e The Unreal Book), con l’intenzione di creare una big band “elastica” che permetta a tutti gli elementi di sperimentare e mettere in gioco le proprie idee musicali. Il repertorio, che alterna brani della tradizione afroamericana a composizioni originali ed accattivanti rivisitazioni, si è ampliato sempre più, pervenendo a soluzioni di sorprendente empatia.
La formazione di venerdì prossimo vede scendere in campo: Piero Bittolo Bon alla direzione, sax alto, clarinetto basso e flauti; Alfonso Santimone, direzione, pianoforte ed elettronica; Sandro Tognazzo al flauto; Glauco Benedetti alla tuba; Mirko Cisilino, Pasquale Paterra e Gabriele Cancelli alle trombe; Filippo Vignato e Lorenzo Manfredini ai tromboni; Gianluca Fortini ai clarinetti e sax alto; Tobia Bondesan al sax tenore; Filippo Orefice al sax tenore, clarinetto e flauto; Beppe Scardino al sax baritono, sax alto e flauto; Riccardo Morandini alla chitarra; Federico Rubin al piano elettrico; Alessandro Garino al pianoforte; Stefano Dallaporta al contrabbasso e basso elettrico; Andrea Grillini e Simone Sferruzza alla batteria, e William Simone alle percussioni.
La serie di residenze artistiche della Tower Jazz Composers Orchestra è possibile grazie alla vincita del bando “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura” indetto dalla Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE).
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas. Per informazioni e prenotazione cena 0532 1716739 dalle ore 12:30 alle ore 19:30. www.jazzclubferrara.com

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

A Ferrara inaugura il MEIS Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano

Da ELLA Studio

Il 14 dicembre 2017 apre il museo che racconta la storia e la vita ebraica, con un percorso espositivo tra oltre 200 oggetti, epigrafi, monete e amuleti. È uno dei luoghi di cultura consigliati dal Consorzio Visit Ferrara.

Ferrara è sempre più luogo di cultura. La città in cui è ancora possibile respirare le antiche tradizioni del mondo ebraico tra le strade e gli edifici del centro storico e dove ci si può soffermare ad ammirare e riflettere sulle zone del ghetto, della sinagoga e del cimitero ebraico, il 14 dicembre 2017 aprirà i battenti al MEIS – Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah. Un museo dedicato alla storia e alla vita ebraica, all’importanza che gli Ebrei hanno avuto per la costruzione e le evoluzioni della storia italiana. Il MEIS apre nella grande struttura restaurata di Via Piangipane, nel cuore antico di Ferrara, dove fino al 1992 c’erano le carceri cittadine. Un luogo che nel Novecento è stato centro di segregazione e che oggi diventa simbolo di dialogo e di inclusione tra culture e religioni diverse, di ricerca e didattica. Dal 14 dicembre fino al 16 settembre 2018, i visitatori troveranno nel museo la mostra “Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni”. Un percorso espositivo tra oltre 200 oggetti, 49 epigrafi di età romana e medievale, 121 tra anelli, sigilli, monete, lucerne e amuleti, provenienti dai musei di tutto il mondo, per raccontare il primo millennio dell’Italia ebraica. Negli spazi del MEIS sarà possibile anche assistere allo spettacolo multimediale “Con gli occhi degli Ebrei italiani”, un viaggio nella storia della penisola dal punto di vista di un ebreo italiano. Un altro importante tassello si aggiunge alla variegata offerta culturale della città dal centro storico Patrimonio dell’Umanità UNESCO, un patrimonio storico ed artistico da vivere grazie al Consorzio Visit Ferrara, che unendo oltre 90 operatori turistici di tutta la Provincia ferrarese, guida i visitatori in una straordinaria varietà di esperienze, opportunità, luoghi ed eventi.

Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Visit Ferrara
Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE)
Tel. 0532 783944, 340 7423984
E – mail: assistenza@visitferrara.eu
Sito web: www.visitferrara.eu
Ufficio stampa -> http://www.elladigital.it

A Bosco Mesola Babbo Natale arriva già l’8 dicembre

Da Made Eventi

Bosco Mesola. A Bosco Mesola arriva il Natale con un week end ricchissimo di appuntamenti per tutta la famiglia. La Pro Loco, in stretta collaborazione con l’associazione Bosco C’è, gli Amici della Moto, il Gruppo Volontari Bosco, il Gruppo Mappe di comunità di Bosco e il Gruppo artistico culturale di Bosco, organizzano, venerdì 8 dicembre una serie di iniziative a tema natalizio, per inaugurare le festività a Bosco Mesola.
Si parte già dal mattino con “Il trenino della Natura”. Partendo dal centro di Bosco Mesola si potrà fare un tour per le vie del paese con tappa a Torre Abate e al Boscone della Mesola. Per info e costi si può tel. al numero 391-7418404 oppure al 370-3177478. Per il trenino uno speciale ringraziamento va alla Protezione Civile Trepponti, sezione di Mesola, per la collaborazione.
Sempre l’8 dicembre, al pomeriggio dalle ore 14, il trenino si trasforma e diventa “Il trenino degli elfi del Bosco”, che accompagnerà i bambini delle scuole di Bosco Mesola ad addobbare gli alberi natalizi esposti nelle attività commerciali del paese. A seguire ci sarà poi – anche se in anticipo – l’arrivo di Babbo Natale che porterà piccoli pensieri e doni per i bambini e per gli ospiti della Comunità Alloggio. La giornata si concluderà con i canti natalizi a cura della scuole di musica Eureka diretti dal maestro Gildo Turolla. Ci sarà poi la benedizione dell’albero di Natale e del presepe allestiti dal Gruppo Volontari di Bosco, poi della scultura in legno realizzata dall’artista codigorese Enrico Menegatti e l’accensione delle luminarie natalizie. In caso di maltempo il programma sarà rinviato a domenica 17 dicembre. Presepe ed albero di Natale rimarranno accesi ed in allestimento fino al 6 gennaio 2018. Il 6 gennaio a conclusione delle vacanze natalizie ci sarà la tradizionale rappresentazione de “La Vecia”, organizzata dai Giovani di Bosco che si terrà lungo le vie del paese.

Il Treno della Danza incontra la Strega della Nebbia

Da Silvia Bottoni

LA STREGA DELLA NEBBIA – LIBRO DI ELISA MANTOVANI
Ci sono segreti che devono rimanere tali, per sempre. È proprio intorno a un groviglio sempre più intricato di terribili verità nascoste che due ispettori, Patera e Zonari, dovranno cercare di risolvere l’enigma di due omicidi, la cui efferatezza sconvolgerà la quiete solo apparente di Ferrara, avvolta nella sua caratteristica nebbia che sembra essere l’essenza stessa del Male. Dietro un susseguirsi d’interrogatori e fatti sconvolgenti che mineranno l’amicizia dei due ispettori, inizierà a proiettarsi sulle indagini l’ombra inquietante di un vecchio ospedale psichiatrico infantile, ormai chiuso da anni. Intorno a quel luogo di dolore e tormenti indicibili ruoteranno i destini di tutti i protagonisti, trascinando in un vortice di disperazione anche gli stessi Patera e Zonari, stravolgendo per sempre le loro vite.

IL TRENO DELLA DANZA – SPETTACOLO DI SILVIA BOTTONI
IL TRENO DELLA DANZA e’ il viaggio della vita ….si sale si scende ….a qualche fermata ci sono sorprese piacevoli in altre tanta tristezza …..viaggiamo da soli o in compagnia ma sempre verso sogni e speranze cercando di fare il viaggio nel miglior modo possibile ….ad ogni fermata stili di danza diversi ….musiche diverse …….persone diverse …per arrivare alla fine con un bagaglio ancora più pieno di quando siamo partiti ….a che ora parte il treno? chiede un passeggero …..e si sente rispondere “parte quando vuole lei! lasciarsi andare alle emozioni e’ una cosa che dipende solo da noi”. In questa occasione il Treno della Danza farà alcune tappe, l’ultima delle quali sarà …..La strega della nebbia…Buon Viaggio!!!

E dalle emozioni si parte per questa “PresentAzione”. La presentazione di un libro attraverso le parole e il gesto. Tutto è nato per caso, come le cose non cercate che arrivano inaspettate. Silvia Bottoni, la coreografa ha letto il libro, bellissimo, e mentre scorrevano le pagine vedeva le parole trasformarsi in movimenti: si muovevano pensieri, sensazioni, emozioni. Ha contattato l’autrice Elisa Mantovani e davanti ad una tazza di the i personaggi hanno preso vita ed è iniziato uno scambio continuo sulla storia, quasi come se il libro fosse riscritto. La ricerca delle musiche, dei costumi, degli oggetti, il coinvolgimento dei bravissimi danzatori del Jazz Studio Dance che passo dopo passo hanno interpretato una storia frutto di tante storie calandosi nei vari personaggi cercando di dare loro un’anima. La sperimentazione, la rielaborazione, l’approccio diverso, lo scambio di idee, di linguaggi per far vivere i libri nel nostro quotidiano, perché ci arricchiscano e integrino i nostri pensieri e le nostre emozioni.
Ecco il senso della “PresentAzione” che si terrà sabato 9 dicembre alle ore 20.30 presso la Sala Estense di Ferrara nell’ambito della Rassegna “Autori a Corte Natale 2017” curata da Federico Felloni e Vincenzo Iannuzzo, che hanno abbracciato l’idea con entusiasmo. Dopo la performance coreografica di Jazz Studio Dance – Uisp Ferrara l’attore ed autore Francesco Eleuteri parlerà del libro con l’autrice. La serata sarà ad offerta libera per Associazione CIRCI, che interverrà con un suo rappresentante insieme a Paola Castagnotto per affrontare il tema dell’infanzia negata.

Elisa è da sempre legata a doppio filo alla scrittura, una compagna travolgente e fedele. Abituata al noir venato da gotica ironia, la novella scrittrice si è gettata in un’opera che ruota attorno a uno dei luoghi più misteriosi e inquietanti di Ferrara: l’ex ospedale psichiatrico infantile di Aguscello, tristemente noto come l’ospedale dei bambini fantasma. Seguendo una scrittura cinematografica, il lettore non può che ritrovarsi catapultato nelle atmosfere cupe di una vicenda che inizia nel 1940 quando Amelia Guerra vende quella che fino ad allora era stata una dimora privata alla Croce Rossa: diviene dapprima un sanatorio, poi un ospedale psichiatrico per bambini. L’ospedale rimase attivo fino al 1970, quando venne repentinamente chiuso senza che fossero mai date spiegazioni esaurienti sul perché di tale improvvisa decisione. Da allora è rimasto incastonato nel suo giardino sempre più incolto: come un monito a tutti coloro che cercano di dimenticare ciò che ha rappresentato. Ciò che è stato: un luogo di sofferenza, di privazioni estreme, dove bambini venivano imprigionati strappandoli all’innocenza e alla spensieratezza. È stato proprio questo edificio, con le finestre scure, i muri scrostati dall’incedere del tempo, e l’aura di mistero che l’avvolge, la fonte d’ispirazione della scrittrice.
Due efferati omicidi, quello di un’anziana signora e di una ragazza, sconvolgeranno la quiete (solo apparente) di Ferrara avvolta da una nebbia che compare. Due ispettori, dai caratteri decisamente agli opposti, si ritroveranno a dover indagare sui due crimini che sembrano essere collegati tra loro da un indizio alquanto singolare. In un susseguirsi di interrogatori, eventi drammatici e terribili segreti che lentamente verranno a galla, si ritroveranno intrappolati in un vortice di violenza che cambierà per sempre le loro stesse vite. Nessuno sembra ciò che è nel romanzo di Elisa Mantovani. “Le anime dei bambini giocheranno in eterno”dice una scritta all’interno dell’ex ospedale psichiatrico infantile: le anime di tutti quei bambini che ancora non hanno trovato pace. Forse.

Silvia è una coreografa e performer che fin da piccola ha dedicato la sua vita alla danza e ha fondato nel 1983 la scuola Jazz Studio Dance. Dirige artisticamente la scuola e la compagnia curandone la formazione e le scelte coreografiche. Di impostazione accademica classica e dopo un’attività agonistica e di insegnamento nell’ambito della ginnastica artistica, ha intrapreso lo studio della danza moderna specializzandosi nella tecnica Modern Jazz e Afro. Le ottime esperienze fatte le hanno consentito di sviluppare una ricerca personale sia nell’ambito dell’insegnamento che della coreografia dove ha sviluppato uno stile personale frutto delle tante tecniche studiate e dove il suo rapporto con gli interpreti è sempre nel rispetto della creatività soggettiva e della personalità di ognuno. Numerosi sono i riconoscimenti ottenuti dalla critica specializzata per la partecipazione a rassegne, festival, concorsi dove il Jazz Studio Dance ha ottenuto sempre importanti piazzamenti. Da sempre collabora con Enti e Istituzioni locali allo scopo di promuovere la cultura della danza. Ringrazia i suoi genitori che l’hanno avvicinata al teatro, al cinema, alla lettura stimolando la sua continua “curiosità di vita” e di “pensiero libero”.
Ideazione, regia, coreografie: Silvia Bottoni
con la collaborazione di Giulia Bonora, Vladislav Kniazev, Eleonora Balleri

DANZANO PER JAZZ STUDIO DANCE:
Martina Saccenti
Sara Pozzati
Giulia Bonora
Giulia Perinati
Cristiana Brunazzi
Eleonora Balleri
Francesco Morelli
Giulio Fortini
Vladidlav Kniazev
Sara Carlini
Benedetta Ferrari
Elisabetta Martina
Micol Sacerdoti
Anna Santangelo
Maria Letizia Tramarin
Matilde Negri
Margherita Golfieri
Teresa Travagli
Jessica Rende

Costumi:
Gioconda Pirazzini Guerra, Interno Danza

Registrazione musiche: Paolo Martorana

Voce, chitarra, recitazione: Eugenio Cabitta

Fotografie di Daniele Mantovani e Bruno Droghetti

Contributi video: Riccardo Fozzato

Collaborazione tecnica allestimento: Suono Immagine, Mattia Ferrari

In piazza Castello il grande show delle fontane danzanti

Da Made Eventi

Torna sabato 9 dicembre uno degli spettacoli più amati dalla città
E domenica 10 dicembre il suggestivo concerto di “Sabbia sulle note”

Ferrara. Nell’ambito degli eventi del programma del Natale e Capodanno a Ferrara, il secondo weekend di dicembre offre alla città due grandi momenti di spettacolo. Si comincia sabato 9 dicembre con l’ormai classico appuntamento con le fontane danzanti di acqua e fuoco, che ogni anno richiamano in piazza migliaia di persone. Quest’anno lo spettacolo sarà del tutto nuovo e coinvolgente. Lo show, dal titolo Water in the time è realizzato dalla società Viorica Fontane, una delle più importanti a livello europeo. Quaranti minuti di giochi di acqua ed effetti speciali, con lunghe lingue di fuoco e l’effetto tsunami, dei grandi gettiti d’acqua che raggiungeranno i 30 metri di altezza. Lo spettacolo si terrà, come già lo scorso anno, in Piazza Castello alle ore 18 per essere poi replicato alle ore 19.30. Water in the time è offerto da CMV Energia e Impianti, partner di questo grande evento, fra i più attesi del panorama natalizio. Per sottolineare la grande spettacolarità dell’evento e la qualità della produzione di Viorica, basti ricordare che lo spettacolo che vedrete a Ferrara è stato utilizzato per festeggiare i 50 anni di Rolex e i 90 anni della maison Fendi. Lo spettacolo sarà ripreso da Telestense che poi trasmetterà lo show nei giorni successivi.
Domenica 10 dicembre invece, Nazario Borghi e Mauro Masi, rispettivamente cantante e sand artist, porteranno sul palco del Fideuram Christmas Village, in piazza Trento e Trieste, lo spettacolo “Sabbia sulle note”: le migliori canzoni della musica italiana cantate dal vivo e illustrate con disegni sulla sabbia proiettati su maxischermo. Ogni canzone è un mondo, un ricordo, una persona, un momento della vita e le immagini accompagneranno le note portando la musica dritta al cuore degli spettatori. Sul palco le musiche di autori come Lucio Dalla, Fabrizio De Andrè, Giorgio Gaber, Renato Zero, Michele Zarrillo, Edoardo Bennato, Domenico Modugno, Roberto Vecchioni, Adriano Celentano e Gianni Morandi. Lo show sarà presentato da Paola Sangermano di Radio Bruno.
Il programma degli eventi di Natale e Capodanno, è promosso e sostenuto dal Comune di Ferrara e realizzato dall’Ati Cultura, eventi e società, formato da Delphi International, Made Eventi e Sapori da mare in collaborazione con Fideuram, Vayra 1905 e Estense Motori.
Intanto prosegue l’attività della Krifi Ice Rink, la pista di pattinaggio di piazza Verdi, gestita da Engi Events, aperta tutti i giorni dalle 10 alle 13, dalle 14.30 alle 19.30 e la sera dalle 20.30 alle 23.30, che offre particolari condizioni alle scuole del territorio ferrarese.

Stati d’Animo: Arte e psiche tra Previati e Boccioni

Da Alessandra Cavallaroni

La mostra che aprirà i battenti al Palazzo dei Diamanti il prossimo 3 marzo si propone di posare uno sguardo nuovo sull’arte italiana di fine Ottocento. Nella rassegna verrà infatti indagata per la prima volta la poetica degli stati d’animo e con essa uno dei fondamentali apporti del nostro paese all’arte moderna. Opere manifesto quali Ave Maria a trasbordo di Giovanni Segantini, la Maternità di Gaetano Previati, il trittico degli Stati d’animo di Umberto Boccioni, e altri importanti esiti dell’arte italiana e internazionale tra Otto e Novecento, condurranno i visitatori in un viaggio nei territori dello spirito.

Si tratta di un momento cruciale per l’avvento della modernità che vede scienza e arte impegnate come mai prima nell’indagine della psiche, con gli artisti che sperimentano un nuovo alfabeto visivo capace di portare nell’opera la materia mutevole e inafferrabile degli stati d’animo. Tra di loro figurano i protagonisti della scena artistica dell’epoca, dai maestri del simbolismo e divisionismo, come Segantini, Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli e Medardo Rosso, fino a quelli dell’avanguardia futurista, i più giovani Balla, Carrà e soprattutto Boccioni, che seppe raccogliere il testimone dalla generazione precedente e creare un linguaggio dirompente che pone “lo spettatore al centro del quadro”, per trascinarlo nella dinamica delle emozioni e nella polifonia della metropoli moderna.

In questo progetto Gaetano Previati, artista di punta delle collezioni delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, occupa un posto del tutto particolare, come infatti affermò lo stesso Boccioni: «Con lui le forme cominciano a parlare come musica, i corpi aspirano a farsi atmosfera, spirito e il soggetto è già pronto a trasformarsi in istato d’animo». La mostra nasce proprio dalla volontà di approfondire e mettere in risalto il fondamentale ruolo giocato dall’artista ferrarese nel creare un ponte tra l’eredità dell’Ottocento e le avanguardie artistiche del nuovo secolo.

L’esposizione Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni è frutto di un lavoro di scavo delle fonti e di revisione critica condotto dai curatori della mostra e da un comitato scientifico composto da studiosi di fama internazionale, affiancati dagli autorevoli specialisti che collaborano al catalogo. Grazie al sostegno di grandi musei europei e americani e collezionisti privati è stato possibile ottenere prestiti del tutto eccezionali, dalla Beata Beatrix di Dante Gabriel Rossetti delle National Galleries of Scotland al Fugit Amor del Musée Rodin, dal pellizziano Ricordo di un dolore della Carrara alla Risata di Boccioni proveniente dal MoMA, e raggiungere l’obiettivo ambizioso di rileggere da un punto di vista inedito quel cruciale passaggio di secolo.

Il percorso segue i passi degli artisti nella ricerca di un alfabeto delle emozioni, muovendo dal verismo psicologico per addentrarsi in un processo di rarefazione formale che approda alla sintesi astrattiva e dinamica della pittura di stati d’animo futurista. L’ allestimento, a cura dello Studio Ravalli, che già aveva progettato con successo quello realizzato in occasione dell’esposizione dedicata all’Orlando furioso, gioca un ruolo importante nel racconto della mostra: è stato infatti studiato per creare uno spazio sospeso e immateriale immerso nell’oscurità, in modo da esaltare il potere di suggestione di dipinti e sculture e favorirne un rapporto diretto con l’osservatore. In questo contenitore rarefatto la narrazione scaturisce dal cortocircuito visivo tra le opere esposte e la sollecitazione di immagini, suoni, proiezioni che fotografano la temperie fin de siècle, tra positivismo e irrazionalismo. Opere chiave della scena italiana e internazionale tra Otto e Novecento dialogheranno con le “interferenze” offerte dall’immaginario scientifico e culturale del tempo in un racconto tematico che attraversa gli stati d’animo: dalla melanconia all’abbandono fantastico nella rêverie, dall’abisso della paura alla liberazione delle pulsioni sessuali e degli istinti aggressivi, fino al rapimento estatico dell’amore e alla sublimazione nei sentimenti di pace e armonia universale, per chiudere sulle note frenetiche ed esaltanti prodotte dall’esperienza della città contemporanea.

STATI D’ANIMO
Arte e psiche tra Previati e Boccioni Ferrara, Palazzo dei Diamanti 3 marzo – 10 giugno 2018

Organizzatori Fondazione Ferrara Arte e Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara

A cura di Maria Grazia Messina, Fernando Mazzocca, Chiara Vorrasi

Allestimento Antonio Ravalli Architetti

Aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00 Aperto anche Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 1 maggio e 2 giugno

Tariffe (audioguida inclusa per i singoli visitatori, radioguida obbligatoria inclusa per i gruppi) – Intero: euro 13,00 – Ridotto: euro 11,00 – Gratuito: bambini sotto i 6 anni, disabili con un accompagnatore, giornalisti e guide turistiche con tesserino, membri ICOM, militari in divisa Informazioni e prenotazioni tel. 0532 244949 | diamanti@comune.fe.it | www.palazzodiamanti.it

Quando la cannabis diventa una cura

E’ stato approvato da poche settimane un disegno di legge per far in modo che la cannabis terapeutica sia regolamentata a livello nazionale. Una legge che rivoluzionerebbe la vita di migliaia di persone che si affidano a questo tipo di cura, soprattutto per il dolore cronico. Elisabetta è una di loro: una donna che da anni combatte con una serie di patologie e, grazie alla cannabis, aveva ritrovato una serenità nella sua vita. Serenità che, però, le sta venendo meno. Ecco il perché.

“Sono affetta da varie patologie neurologiche che mi hanno portato negli anni a soffrire di dolore cronico. Sono stata curata con antidepressivi e flebol, farmaci dati per la cura del dolore cronico. E poi ancora oppiacei, morfina, ma sono diventata farmaco-resistente. Aggiungiamo anche varie allergie che mi hanno portato questi trattamenti, uniti a blocchi intestinali. In sintesi non posso più usare questa tipologia di farmaci. A questo punto, fortunatamente, non mi sono scoraggiata e ho iniziato a cercare delle soluzioni su Google, fino ad arrivare alla cannabis terapeutica. Ma qui c’è un primo ostacolo: dove andare? I malati non sanno a chi rivolgersi. Io poi ho iniziato il trattamento due anni fa e la situazione era anche peggiore rispetto a oggi. Il primo input è stato quello di andare all’ospedale di Pisa, visto che la Toscana all’epoca era all’avanguardia. Una volta lì, esaminata la mia documentazione medica che attestava la farmaco-resistenza, mi hanno inserita subito nel protocollo di cura“.
Secondo problema: dove reperire il farmaco – continua Elisabetta – Sempre internet mi è stato utile e ho trovato una farmacia nel ferrarese. Terzo problema: aspetto economico. Quando ho iniziato la cannabis costava 30 euro al grammo. Adesso siamo scesi sui 9 euro (esclusi, naturalmente, i costi vivi della farmacia)”.
E anche dopo aver iniziato la cura, prosegue Elisabetta, i problemi non sono finiti: “non c’è nessuno che ti dica quali siano gli effetti, non c’è un bugiardino, e non sapevo a chi chiedere. Da qui è nata l’idea del gruppo facebook ‘dolore e cannabis terapeutica‘ come luogo di confronto tra persone. Su questo servirebbe una migliore triangolazione tra paziente, farmacista e medico. Il fattore ansia va tolto”.
Passando ora ai lati positivi: “Dopo due sere di decotto, comunque, ho notato una cosa: sono riuscita a dormire, dopo anni nei quali non avevo più dormito un’intera notte. Un po’ di più ho dovuto aspettare per l’abbassamento della sensazione di dolore. Da lì, sempre attraverso le mie ricerche, ho trovato un medico privato, esperto in cannabinoidi, il quale mi ha fatto un piano terapeutico ‘su misura‘. Da questo momento c’è stata la svolta: dal decotto sono passata a oli e vaporizzatori e dolore, tremore e i sintomi che non mi permettevano di parlare o mangiare bene, erano sotto controllo. Una vera e propria rincorsa al benessere oltre che alla salute. Un aumento della qualità della vita e della dignità del dolore”.

Qui, però, la storia di questa coraggiosa donna prende una strana piega. “Adesso sta succedendo una cosa che fa rabbia a me e a tutti i malati soggetti a questa terapia: non abbiamo più la continuità terapeutica. E questo si traduce nel riacutizzarsi dei sintomi e in un calo della qualità della vita. Ho due possibilità di cura: bedrocan e bedica. Il primo è ancora presente in qualche farmacia, ma non si sa per quanto. Il secondo, invece, è terminato e fino alla fine di gennaio non ci sarà possibilità di importazione. Il bedica, per far capire la mia preoccupazione, è il farmaco che mi permette di dormire, di mangiare: in pratica, nel mio piano terapeutico, è fondamentale. Il bedrolite, invece, molto usato dai bambini e da chi soffre di epilessia, non si trova addirittura da maggio. Si va verso una fine anno drammatica: io stessa rischio di tornare in ospedale. Vorrei sottolineare che la paura di tornare al dolore, espone i malati a qualsiasi rischio, anche quello di rivolgersi a degli spacciatori, per disperazione”.
Di fronte a Elisabetta, nella sede comunale del Gruppo Consiliare Sinistra Italiana, c’è Leonardo Fiorentini, da sempre impegnato sul fronte della legislazione sulla cannabis terapeutica, che aggiunge ironicamente: “rischia anche meno che coltivarsela in casa”. Prosegue poi Elisabetta: “in Canada si coltiva per i malati in centri appositi. Qui ci stanno completamente ignorando. Abbiamo fatto una diffida mandata all’Aifa, al Ministero della Salute e alla Procura della Repubblica di Roma a inizio ottobre e non ci hanno ancora risposto, nonostante siano legalmente passibili di querela perché hanno sei settimane per rispondere. Siamo abbandonati a noi stessi.” E Fiorentini aggiunge: “Molti i malati che si curano con la cannabis, sono visti come drogati, se riuscissimo ad approvare la legge sulla cannabis terapeutica almeno affermeremo il diritto alla cura. Sempre tramite questa legge ci saranno fondi per l’aumento della produzione dell’Istituto farmaceutico militare di Firenze, che al momento produce solo un tipo di cannabis, ne dovrebbe produrre anche un altro. Questa proposta normativa però autorizza l’Istituto a rivolgersi a coltivatori terzi, soprattutto i colossi canadesi, statunitensi e israeliani, che possono fornire la sostanza. E’ una legge ‘innocua’ che dovrebbe passare in Senato, soprattutto perché non c’è nulla sull’uso ricreativo e, purtroppo, è stata tolta anche la possibilità di coltivazione da parte di chi è malato”. Già perché chi è malato, se coltiva per uso terapeutico, incorre nell’arresto anche se dimostra di farlo per terapia.

Sul finire di questa intervista Elisabetta aggiunge che “l’importante per noi malati è aumentare l’importazione e gli importatori. Tutti gli Stati hanno almeno quattro produttori, noi ne abbiamo solo uno. Questo aumenterebbe anche la possibilità di avere prodotti diversi e quindi fare terapie mirate per ogni soggetto. Ogni fisico reagisce in maniera personale alla cannabis e quindi la terapia va ‘cucita’ addosso al paziente. Assicuro che quando si trova il giusto dosaggio con il giusto tipo di cannabinoide, si sta bene. Faccio un esempio: quest’estate sono riuscita a fare trekking alle Cinque Terre, adesso sono qui messa così, sulla sedia a rotelle. Per tornare al lato economico, aggiungo che qui e in poche altre regioni la cannabis è rientrata tra i medicinali a carico del sistema sanitario, in altre no, il che crea gravissimi problemi perché ci sono delle resine, usate soprattutto in campo oncologico, che costano migliaia di euro al mese.”

Elisabetta conclude con questo accorato appello: “Spero tanto che lo Stato si muova e faccia qualcosa perché le persone stanno male, e non è giusto che stiano così.”