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Giorno: 20 Dicembre 2017

All’esame del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica il rafforzamento delle misure nel periodo natalizio e le misure di security per l’evento di fine anno nel Capoluogo

Da Prefettura di Ferrara

Presieduta dal Prefetto di Ferrara Michele Campanaro, si è tenuta questa mattina una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha affrontato i temi delle misure di sicurezza e vigilanza da attuarsi in occasione delle festività nel periodo natalizio e di fine anno.
Presenti alla riunione, il Vice Sindaco della Città di Ferrara, accompagnato dall’Assessore Comunale al Commercio, il Questore, i Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Comandante della Sezione Polstrada, il Vice Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, il Comandante della Polizia Municipale di Ferrara ed il Responsabile del Servizio di emergenza medica 118.
Nel corso della riunione, è stato disposto dal Prefetto il rafforzamento del dispositivo generale di prevenzione, in funzione del contrasto della c.d. “criminalità diffusa”, unitamente a quello di controllo del territorio, sensibilizzando adeguatamente i servizi di vigilanza e sicurezza a protezione degli obiettivi sensibili, con particolare attenzione alle aree ed ai luoghi connotati da significativo afflusso di persone, in particolare alle aree ove sono ubicate chiese, santuari e simboli della cristianità e dove si svolgono le tradizionali cerimonie religiose, nonché a tutti gli altri luoghi di culto delle diverse confessioni presenti sul territorio.
Mirati servizi sono stati, altresì, disposti presso gli esercizi della grande distribuzione presenti in provincia, che registrano in questo periodo un notevole afflusso di pubblico.
Il Prefetto ha anche chiesto alle Forze dell’Ordine il massimo impegno, specie nel periodo antecedente alle festività di fine anno, nella vigilanza sulla fabbricazione, detenzione e commercio di fuochi artificiali ed artifizi pirotecnici.
Nel corso della riunione di Comitato, sono state anche definite le misure di security per il grande evento di fine anno organizzato dal Capoluogo, conosciuto come “Incendio del Castello” e che richiama la presenza nella località estense di migliaia di cittadini provenienti da più parti del Paese.
In aggiunta alle misure di safety, già individuate dalla Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, sono quindi state disposte, d’intesa con l’Amministrazione Locale, le ulteriori misure fissate in materia dalle recenti direttive ministeriali (dal potenziamento dei controlli ai varchi d’accesso nell’area della manifestazione, al divieto di consumo di alcol e di introduzione di bottiglie di vetro).
Infine, nell’area interessata sono state messe a punto specifiche, puntuali misure ai fini antiterrorismo, con l’impiego di barriere jersey e la presenza di Unità Operative Speciali.

La newsletter del 20 dicembre 2017

Da Ufficio Stampa Comune di Ferrara

 

FIRMA CONVENZIONE – Giovedì 21 dicembre alle 11.30 nella sala di Giunta della residenza municipale (piazza Municipio 2 – FE)

Firma convenzione per il cablaggio e l’infrastruttura in fibra ottica nel territorio comunale

20-12-2017

Giovedì 21 dicembre alle 11.30 nella sala di Giunta della residenza municipale (piazza Municipio 2 – FE) il Comune di Ferrara e Open Fiber firmeranno la convenzione relativa al Piano di sviluppo per il cablaggio e la realizzazione di un’infrastruttura in fibra ottica nel territorio comunale.

All’incontro interverranno:

Tiziano Tagliani – Sindaco di Ferrara
Aldo Modonesi – Assessore comunale ai Lavori Pubblici e Mobilità
Roberto Serra – Assessore comunale ai Servizi Informatici
Stefano Esposto – Regional Manager Emilia Romagna Open Fiber

Giornalisti, fotografi e operatori video sono invitati

Ufficio Stampa Open Fiber – Simone Carusone cell. 3471957157 – simone.carusone@openfiber.it
Portavoce Sindaco Comune di Ferrara – Anna Rosa Fava cell. 3483151730 – ar.fava@comune.fe.it

POLIZIA MUNICIPALE – I fatti registrati durante l’addestramento unità cinofila e il pattugliamento del territorio

Zona Gad, rinvenute grazie al fiuto dei cani sostanze stupefacenti nascoste

20-12-2017

Anche nella settimana dall’11 al 17 dicembre l’Unità cinofila della Polizia Municipale ha registrato
numerosi rinvenimenti di sostanze stupefacenti. In particolare nelle giornate di giovedì 14 e venerdì 15 dicembre nelle vie Orlando Furioso, viale Belvedere e piazza giordano Bruno, nella via Ticchioni e in piazza XXIV Maggio sono stati rinvenuti complessivamente grammi 137,9461 di marijuana, già suddivisi in porzioni e pronti per la vendita come pure sacchetti dove la sostanza stupefacente era stata raccolta sfusa.
I nascondigli, seppur ben congegnati, non sono sfuggiti al fiuto degli animali che vi hanno attirato i conduttori. La pattuglia cinofila, in questa fase dell’addestramento, anche se talvolta utilizzata di supporto ai controlli anti-abusivismo attivati in centro storico per il periodo natalizio, generalmente svolge funzioni di controllo del territorio come i Vigili di quartiere, aggiungendosi alle altre quattro pattuglie quotidianamente dedicate alla zona Gad. Di queste ultime, almeno una, in orario antimeridiano, si colloca nel piazzale della stazione soprattutto durante gli orari di arrivo e partenza degli studenti per proteggerli da approcci indesiderati, già segnalati a Comando di Polizia municipale. Queste pattuglie sono coinvolte nei servizi di vigilanza dinamica che vengono programmati dalla locale Questura e in due recenti circostanze sono stati di supporto in servizi di controllo rinforzato predisposti dai Carabinieri, tutti condotti nella zona Giardino, Arianuova e Doro.

(Comunicato a cura del Corpo Polizia Municipale Terre Estensi)

Nella foto scaricabile in fondo alla pagina gli ultimi rinvenimenti di sostanze.

CONSIGLIO COMUNALE – Prossime sedute giovedì 21 e venerdì 22 dicembre (alle 15.15) nella residenza municipale. Diretta ConsiglioWeb

Conclusa la prima seduta del Consiglio comunale del ciclo che culminerà con il voto sul Bilancio di Previsione (documentazione aggiornata al 20-12-2017 ore 19

20-12-2017

Si è conclusa mercoledì 20 dicembre nella residenza municipale di Ferrara – con la presentazione da parte dell’assessore Luca Vaccari della relazione riferita alla delibera sul Bilancio di Previsione del Comune di Ferrara – la prima delle tre sedute del Consiglio comunale dedicate ai lavori che culmineranno con il voto sulla delibera “Approvazione del Bilancio di Previsione del Comune di Ferrara per gli esercizi 2018/2020 e relativi allegati(Vedi SCHEDA allegata a fondo pagina).

Il ciclo di incontri dell’assemblea cittadina proseguirà pertanto giovedì 21 e venerdì 22 dicembre (alle 15,15). 

L’ordine del giorno delle tre giornate di Assemblea – con modalità definite nel corso della Conferenza dei presidenti dei Gruppi consiliari convocata dal presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò – comprendeva complessivamente l’esame di sei delibere degli assessori Roberto Serra, Cristina Corazzari e Luca Vaccari. Previsti, a partire da giovedì 21 alle 15.15, la presentazione dei 13 Emendamenti pervenuti (2 a firma del Sindaco, 7 a firma del gruppo Forza Italia, 4 a firma di consiglieri del gruppo Partito Democratico) e degli altri documenti presentati dai gruppo consiliari, gli interventi degli assessori e il dibattito che culminerà nel voto finale.

 

>> Come di consueto prevista la diretta audio video dell’intera seduta di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472

 

 

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Esito della seduta di mercoledì 20 dicembre 2017

 

Questa la scaletta dei lavori realizzata nella prima seduta di mercoledì 20 dicembre:

DELIBERE

Assessore al Commercio, Fiere e Mercati, Semplificazione amministrativa Roberto Serra

>> PG 140499/17 – Approvazione del Piano delle Alienazioni e del Piano delle Valorizzazioni per il triennio 2018-2020, ai sensi e per gli effetti dell’art. 58 della Legge 133/2008 di conversione del D.L. 112/2008, successivamente integrato dall’art. 33, comma 6, D.L. n. 98/2011, convertito nella Legge 111/2011, a sua volta modificato dall’art. 27 della Legge 214/2011

La delibera è stata illustrata dall’assessore Roberto Serra.

La delibera è stata approvata con 17 voti a favore (gruppi PD, SI, Misto) e 6 contrari (M5S, FI).

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Assessora alla Pubblica Istruzione, Formazione, Comunicazione Cristina Corazzari
>> PG 136456/17 – Approvazione del Bilancio di Previsione 2018/2020 e del Piano Programma 2018-2020 dell’Istituzione dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie (Assessora Cristina Corazzari)

 (Vedi SCHEDA allegata a fondo pagina)

La delibera è stata illustrata dall’assessora Cristina Corazzari. Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Peruffo (FI), Soriani (PD), Fochi (M5S), Marescotti (Misto), A. Balboni (FdI/AN).

La delibera è stata approvata con 17 voti a favore (gruppi PD, SI, Misto) e 9 contrari (M5S, Lega Nord, FdI/AN, FI).

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Assessore alla Contabilità e Bilancio, Partecipazioni Luca Vaccari
>> PG 146544/17 – Approvazione del “Regolamento in materia di accesso civico semplice e accesso civico generalizzato” (art. 5 D.Lgs. n. 33/2013) 

LA SCHEDA – Il Regolamento in materia di accesso civico semplice e accesso civico generalizzato nasce sulla base dei contenuti del D.lgs. n. 97 del 25/5/2016 – che ha innovato il precedente D.lgs. n. 33 del 14/3/2013, riguardante la disciplina del diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità e trasparenza – e delle linee guida in materia fornite dall’Autorità Nazionale Anti Corruzione con deliberazione n. 1309 del 28/12/2016. Il Regolamento in esame raccoglie tutte le vigenti disposizioni in materia di accesso civico, fornendo una guida completa ai cittadini che volessero utilizzare questo strumento e tutta la modulistica necessaria.

La delibera è stata illustrata dall’assessore Luca Vaccari.

La delibera è stata approvata con 19 voti a favore (gruppi PD, SI, Misto, M5S) e 6 contrari (Lega Nord, FdI/AN, FI).

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>> PG 141793/17-Determinazione aliquote IUC-TASI anno 2018, conferma aliquote 2017

LA SCHEDA – Con questa delibera si confermano per il 2018 le stesse aliquote IUC-TASI vigenti nel 2017. L’applicazione della TASI è ormai limitata a due sole fattispecie: fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, e fabbricati rurali a uso strumentale. La delibera viene proposta per evitare dubbi interpretativi.

La delibera è stata illustrata dall’assessore Luca Vaccari.

La delibera è stata approvata con 15 voti a favore (gruppi PD, Misto) e 9 contrari (Lega Nord, FdI/AN, FI, M5S).

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>> PG 136952/17 – Approvazione nota di aggiornamento al DUP 2018-2020

 (Vedi SCHEDA allegata a fondo pagina)

La delibera è stata illustrata dall’assessore Luca Vaccari (che ha illustrato anche tre emendamenti del Sindaco – approvati). Sono poi intervenuti i consiglieri Fornasini-FI (che ha illustrato tre emendaneti a nome del gruppo – respinti), Anselmi (FI), Fochi (M5S), Cristofori (PD), Bianchini (PD), Bazzocchi (M5S), A.Balboni (FdI/AN), Morghen (M5S), sindaco Tiziano Tagliani.

La delibera è stata approvata con 15 voti a favore (gruppi PD, SI) e 9 contrari (Lega Nord, FdI/AN, FI, M5S).

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>> PG 135683/17 – Approvazione del Bilancio di Previsione del Comune di Ferrara per gli esercizi 2018/2020 e relativi allegati

La delibera è stata illustrata dall’assessore Luca Vaccari.

(Vedi SCHEDA allegata a fondo pagina)

 

I lavori del Consiglio comunale proseguiranno giovedì 21 e venerdì 22 dicembre (alle 15,15). 

 

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La seduta si è conclusa alle 19.30

MOBILITA’ – Servizio utilizzabile sia nei parcheggi su strada sia nei parcheggi con sbarra

Con la nuova App Ferrara Tua più semplice e rapido il pagamento della sosta in città

20-12-2017

Potrà essere utilizzata per il pagamento della sosta a Ferrara sia nei parcheggi su strada sia nei parcheggi con sbarra (San Guglielmo, Centro Storico e prossimamente Diamanti), la nuova App Ferrara Tua già disponibile per tutti i sistemi operativi. Il nuovo strumento, che permetterà di pagare tramite smartphone solo i minuti effettivi di sosta dell’auto, è stato presentato oggi, mercoledì 20 dicembre 2017, in conferenza stampa nella residenza municipale di Ferrara dall’assessore comunale alla Mobilità e Lavori pubblici Aldo Modonesi, dall’amministratore unico di Ferrara Tua srl Paolo Paramucchi e dal direttore generale di Ferrara Tua Stefano Lucci, assieme a Nicola Borsetti dell’omonimo Studio incaricato della campagna promozionale del servizio.
“Questa nuova app – ha precisato l’assessore Modonesi – nasce dalla necessità di dotare Ferrara Tua di uno strumento proprio, che ha differenza delle altre app già esistenti e basate su sistemi di funzionamento standard per tutte le città, sia ritagliato sui propri servizi attivi a Ferrara. Il suo utilizzo inoltre non comporterà costi aggiuntivi né alla società né agli utenti, che pagheranno solo i minuti effettivi di sosta”.
“Per le altre due app esistenti, ossia Pyng e Sostafacile – ha confermato Stefano Lucci – la totale gratuità del servizio verrà a mancare, con la prevista attivazione di costi fissi aggiuntivi a quelli della sosta, mentre l’utilizzo dell’app di FerraraTua sarà totalmente gratuito. Prevediamo inoltre di inserire in futuro nella stessa app la possibilità di accesso ad altri servizi gestiti da FerraraTua”.
“L’app è già scaricabile da tutti i sistemi operativi e utilizzabile da tutti gli smartphone – ha sottolineato Paolo Paramucchi – e rientra tra gli investimenti compiuti da FerraraTua per migliorare la fruibilità della sosta sia su strada che all’interno dei parcheggi in struttura”.

LA SCHEDA a cura di Ferrara Tua
Con la nuova App gratuita Ferrara Tua, che si aggiunge alle App già esistenti per il pagamento della sosta Pyng e Sostafacile, è possibile pagare comodamente la sosta in città tramite pochi semplici passaggi.
Scaricabile da Google Play Store, da App Store oppure fruibile come WebApp per tutti gli altri sistemi operativi, renderà possibile il pagamento della sosta a Ferrara sia nei parcheggi “su strada” a strisce blu sia nei “parcheggi a barriera” (San Guglielmo, Centro Storico e prossimamente Diamanti) senza la necessità di recarsi ai parcometri.
La nuova App – dotata di un’interfaccia intuitiva e completa del servizio di geolocalizzazione per identificare rapidamente i parcheggi – è parte integrante di un programma di iniziative sulla mobilità studiato con l’obiettivo di offrire le più moderne tecnologie abilitanti al servizio del cittadino, portare l’innovazione a misura d’uomo e fornire un sempre più evoluto accesso ai servizi.

 

Tutti i dettagli sull’utilizzo e il funzionamento del servizio nel pieghevole in allegato scaricabile a fondo pagina

LAVORI PUBBLICI/SPORT – Crescono gli interventi per il recupero e il rilancio della zona cittadina affacciata sul Volano

Nuova sede del Cus Ferrara canottaggio, al via il cantiere alla darsena di San Paolo

20-12-2017

“La nuova sede destinata al Cus Ferrara canottaggio è un tassello importante nel percorso avviato per il recupero e il rilancio della darsena di San Paolo”. Così l’assessore ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi ha presentato in conferenza stampa l’avvio dei lavori, già subito dopo Natale, per la realizzazione di un progetto del valore di 900mila euro che prevede spogliatoi, palestra, deposito imbarcazioni, zona ricreativa a disposizione della cittadinanza con ristorante e grande terrazzo affacciato sul fiume e sulla città. Il tutto realizzato in tempi ridottissimi (circa 5 mesi e mezzo), con materiali in metallo e in legno e concepito nella logica regionale per edifici performanti e sostenibili.  Il progetto, che ha partecipato al bando regionale destinata alla riqualificazione dell’impiantistica sportiva locale, dalla Regione ha ottenuto un finanziamento di 400mila euro (“è stato riconosciuto uno dei migliori presentati” ha confermato l’assessore), mentre la parte restante sarà di competenza del Comune con un contributo del Cus Ferrara.

All’incontro con i giornalisti erano inoltre presenti l’assessore comunali allo Sport Simone Merli, il dirigente del Servizio comunale Edilizia Settore Opere Pubbliche Mobilità Ferruccio Lanzoni,  il presidente del Cus Ferrara Giorgio Tosi e Daniele Spoletini responsabile della società LCF Engineering (Laboratorio Città di Ferrara, incaricato della progettazione esecutiva).

“Decisiva, per la messa a segno di questo risultato – ha aggiunto l’assessore allo Sport Simone Merli –  la collaborazione del Cus Ferrara, società la cui sezione canottaggio è stata caratterizzata in questi anni dalla presenza di atleti di qualità, finora costretti ad un impianto inadeguato. Il contributo della Regione, ai cui bandi d’ora in poi parteciperemo sempre più convintamente, ha sicuramente premiato la qualità della proposta, il cui valore aggiunto è quello di avere messo insieme soggetti pubblici e privati a vantaggio della qualificazione impiantistica locale”.

Anche Giorgio Tosi ha riconosciuto all’Amministrazione comunale grande impegno e attenzione per questo progetto, destinato alla rivitalizzazione dell’attività del canottaggio ferrarese, connotato in questi ultimi anni da risultati eccezionali nonostante le criticità logistiche. Il presidente si è poi impegnato a potenziare ancora di più questa disciplina, promuovendo in particolare sia l’attività giovanile e agonistica e sia quella sociale.

 

(Comunicazione a cura dei progettisti)

SEDE PER SERVIZI E RIMESSA BARCHE PER CANOTTAGGIO PRESSO LA DARSENA SAN PAOLO – SUMMERY PRESS

Con determinazione n. DD-2017-312 del 23/02/2017, la società di ingegneria LCF Engineering srl è stata incaricata della progettazione esecutiva, redazione del progetto di prevenzione incendi, direzione lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed in fase di esecuzione, la redazione della redazione energetica relativamente ai Lavori per la nuova costruzione sede per servizi e rimessa barche per canottaggio presso la Darsena S. Paolo.

L’ approccio progettuale parte e sviluppa in coerenza tre attenzioni particolari: la prima riguarda l’inserimento dell’edificio all’interno del piano urbanistico di riqualificazione urbana dell’intera area della Darsena, la seconda riguarda l’ottenimento di parametri energetici altamente prestazionali attraverso scelte compositive e costruttive, la terza riguarda la massima funzionalità per l’ottenimento di spazi adeguati all’eccellenza dell’attività di canottaggio del CUS, per il centro sportivo.

Da una parte dunque si è cercato di valorizzare il prospetto su via Darsena come prospetto più compatto e di carattere urbano, dall’altra viceversa i prospetti verso il Po di Volano più frammentati che aprono spazi di visuale e prospettive verso il parco e il corso d’acqua stesso, in particolare attraverso il punto di ristoro “cannocchiale” e l’ampia terrazza pubblica.

Allo stesso tempo si è cercato di ottimizzare l’utilizzo della luce naturale, caratterizzando l’edificio con grandi vetrate e si è affrontato il problema del surriscaldamento estivo garantendo un’ottima permeabilità all’aria della maggior parte degli involucri. Le volumetrie definite infatti consentono una adeguata permeazione solare, attraverso aggetti opportunamente dimensionati, e dei flussi dell’aria, attraverso una conformazione che consente il passaggio dei flussi d’aria in relazione ai venti dominanti.

Il fabbricato si compone dunque di tre volumi che interagiscono tra loro mantenendo una loro logica compositiva e costruttiva.
Il volume a due livelli, accessibile dalla Via Darsena e dal lungofiume, è stato progettato per ospitare a piano terra gli spazi del centro sportivo e al piano primo un’area bar con vista sul parco. Quest’ultima è a servizio degli atleti ma aperta al pubblico.
L’estremo destro del fabbricato (visto dal fiume) ospita la rimessa barche, un volume puro a doppia altezza, all’interno del quale sono stati collocati gli spazi tecnici, come la centrale elettro-meccanica, il magazzino minuterie per le piccole riparazioni delle imbarcazioni e l’ascensore.
La parte centrale, che funge da cerniera tra i due estremi, ospita al piano terra l’ingresso da via Darsena e i restanti spazi del centro sportivo.
Al piano primo dello spazio centrale è situata una terrazza che potrà dare valore aggiunto al ristorante nel periodo estivo, oltre ad essere un meraviglioso vista point sul campo di gara durante le manifestazioni di canottaggio. Tale spazio sarà raggiungibile sia dalle due scale poste rispettivamente su Via Darsena e sul lungofiume.

L’edificio sarà realizzato interamente con tecnologie a secco. La domanda di energia sarà minimizzata con l’implementazione di strategie di tipo passivo e sarà soddisfatta mediante il ricorso a sistemi integrati ad elevata prestazione. Per quanto possibile, questi sistemi saranno alimentati con energia derivante da fonti rinnovabili. (comunicazione a cura Arch. Daniele Spoletini)

CONCERTO NATALIZIO – Venerdì 22 dicembre alle 18 nella sede di MusiJam Ferrara (viale Alfonso I d’Este 13)

Concerto di auguri e solidarietà: “Il Mondo si cambia con l’esempio!”

20-12-2017

Venerdì 22 dicembre 2017 alle 18 nella sede dell’Associazione culturale e Scuola di musica MusiJam Ferrara, in viale Alfonso I d’Este 13, le note di auguri e di festa, invaderanno il Baluardo della Montagna di San Giorgio con un concerto dal titolo “Il Mondo si cambia con l’esempio!”.
La musica sarà ambasciatrice somma e attraverso la sua capacità di sviluppare un comune sentire, supererà ogni barriera, ogni differenza e si unirà in un coro per intonare melodie di solidarietà. Dopo un importante ed emozionante lavoro di laboratorio corale con un gruppo di ragazzi del Centro diurno ‘Il Convento’-Area San Bartolo di Ferrara, i loro talenti apriranno il concerto unendosi agli allievi della Scuola di musica Musijam in un momento di toccante integrazione e condivisione. La serata si aprirà con un lume che si accende, come una luce di nuove possibilità. “Metti un lume alla finestra falalalala lalalala…”.
La serata proseguirà con note particolari di cornamuse scozzesi, da ascoltare degustando un piacevole vin brulè caldo per passare poi alle prime esperienze musicali di grandi e piccoli allievi e giungere al gran finale con le emozionanti e frizzanti Fisarmoniche del Baluardo. Una serata per non perdere i valori della tradizione.

Per info: cell. 320 4878109, 349 7582655.

(Comunicato a cura di Scuola di musica MusiJam Ferrara)

INTERPELLANZE – Presentate dal gruppo Gruppo Gol in Consiglio comunale

Richieste in merito alla raccolta rifiuti per le attività produttive e ai problemi avuti da estense.com

20-12-2017

Ecco le interpellanze pervenute:

– il consigliere Rendine (gruppo Giustizia Onore Libertà in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessora all’Ambiente Caterina Ferri in merito al sistema di raccolta rifiuti per le attività produttive e per i professionisti;
– il consigliere Rendine (gruppo Giustizia Onore Libertà in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani in merito ai problemi avuti al giornale on line Estense.com.

>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara)

Unioncamere/Regione. L’economia regionale in Emilia-Romagna, presentazione del Rapporto annuale

Venerdì 22 dicembre a Fico la presentazione dello studio. Focus sull’attrattività e in chiusura della mattinata il commento di Romano Prodi e Stefano Bonaccini

Bologna – Il 2017 è stato un anno positivo per l’economia dell’Emilia-Romagna. Il Rapporto sull’economia del 2017 realizzato in collaborazione tra Unioncamere e Regione Emilia-Romagna, in questa occasione con il contributo di Nomisma e Ervet, conferma la crescente attrattività del sistema economico e produttivo e l’impegno del sistema regionale nella costruzione del futuro, a partire dalle sfide del presente, da industria 4.0 e dalle nuove competenze e professionalità su tutte.

La presentazione dello studio che fornisce un quadro dettagliato sull’andamento congiunturale dell’anno 2017 e previsioni per il 2018, è in programma venerdì 22 dicembre, dalle ore 9.30 nella nuova location di Fico – Fabbrica Italiana Contadina in via Paolo Canali 8, Bologna.

L’appuntamento di illustrazione dello stato dell’economia regionale si aprirà con l’introduzione del presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, Alberto Zambianchi e dell’assessore regionale a Scuola formazione professionale, università, ricerca e lavoro Patrizio Bianchi.

A seguire la presentazione del rapporto a cura di Guido Caselli (Unioncamere Emilia-Romagna) e Giulio Santagata (Nomisma).

Quindi, il focus “Attrattività e capitale territoriale” con Eugenio Sidoli, amministratore delegato di Philip Morris Italia e Remo Ricci, amministratore delegato di Teko Telecom. I numeri dell’economia e alcuni risultati, emersi dall’indagine effettuata su imprese multinazionali presenti nella nostra regione, saranno approfonditi nell’intervista di Ettore Tazzioli, direttore Trc al professor Romano Prodi e al presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini sul tema “Attrattività e futuro”.

La partecipazione è libera.

Iscrizione on line https://applicazioni.regione.emilia-romagna.it/IscrizioneConvegni/Iscrizione.aspx?6z%2bN8MruZcSGtpRw05BA7A%3d%3d&Lang=IT.

Il Rapporto sarà disponibile on-line dal pomeriggio del 22 dicembre sui siti di Unioncamere e Regione Emilia-Romagna.

Coldiretti: novità nella manovra del Governo, dall’iva, ai giovani agricoltori, al bonus verde ed allo street food contadino

La manovra del Governo contiene anche provvedimenti positivi per il settore agricolo.

“Storico via libera allo street food contadino dal campo alla tavola nella manovra 2018”. Lo ha reso noto il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo in occasione dell’Assemblea nazionale di fine anno nel commentare “positivamente la manovra che contiene importanti misure per il settore agricolo, dalla decontribuzione per giovani agricoltori, al bonus verde fino alla sterilizzazione delle aliquote Iva”. Per la prima volta – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – gli agricoltori potranno vendere direttamente i propri prodotti anche derivati da processi di manipolazione o trasformazione e pronti per il consumo, dalla piadina romagnola all’erbazzone, dal borlengo alla crescentina, fino ai frullati della salute direttamente dal produttore al consumatore, anche in forma itinerante. Una opportunità importante per i consumatori con 1 italiano su 2 (50%) che ha mangiato cibo da strada nell’ultimo anno in tutte le sue forme secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. Ora – spiega Coldiretti Emila Romagna – sarà finalmente possibile farlo acquistando direttamente a chilometri zero dagli agricoltori e dagli allevatori a garanzia della genuinità e della qualità ma anche del rispetto degli ingredienti e della vera tradizione enogastronomica Made in Italy. Una opportunità importante alla vigilia dell’anno del cibo italiano nel mondo per qualificare l’offerta delle città minacciata – sostiene Coldiretti regionale – dalla banalizzazione e dall’omologazione ma anche per difendere l’identità alimentare nazionale che rischia di sparire dalle strade e dalla piazze invase dal kebab al sushi, dalla frutta fuori stagione come le caldarroste congelate disponibili durante tutto l’anno. Valorizzare l’identità culturale dei centri storici è importante per gli abitanti ma anche per i tanti turisti italiani e stranieri che quando arrivano nelle città – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – si aspettano di mangiare prodotti della tradizione locale che sono la vera forza della vacanza Made in Italy, conquistata con la distintività, la biodiversità e il legame con il territorio.
Il cibo da strada contadino non è l’unica novità. Nella manovra, infatti – spiega Coldiretti regionale – è contenuto anche il “Bonus verde” ossia la detrazione ai fini Irpef del 36% delle spese per lavori di “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi nonché per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Il bonus si applica nel limite massimo di spesa di 5.000 euro per interventi sulle singole unità immobiliari e sulle parti esterne condominiali. “Una battaglia vinta dalla Coldiretti che aiuta l’economia ed il lavoro in un settore determinate del Made in Italy come il florovivaismo ma che è anche importante per abbellire le città e per ridurre lo smog” ha sottolineato il presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo. Un ettaro di piante che elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno secondo la Coldiretti. Per i giovani agricoltori under 40 – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – è stato anche riconfermato l’esonero triennale dal pagamento dei contributi previdenziali e una riduzione contributiva nel limite del 66% per il successivo anno e del 50% per l’ulteriore anno. Una misura per sostenere la crescente domanda di giovani che vogliono fare impresa in agricoltura in Italia che puo’ contare su 53.475 imprese agricole condotte da under 35 con un aumento record del 9,3% nel terzo trimestre del 2017 rispetto allo scorso anno secondo una analisi della Coldiretti. Viene poi estesa al 2018 l’indennità giornaliera di 30 euro per i lavoratori della pesca marittima, compresi i soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca, nel periodo di sospensione per misure di fermo pesca, nel limite di 40 giorni in corso d’anno, con uno stanziamento di 5 milioni annui. Mentre – aggiunge Coldiretti regionale – è stata integrata con 12 milioni di euro la dotazione finanziaria del Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura 2017-2019. Per gli allevatori è stato previsto l’innalzamento delle percentuali di compensazione IVA sulle cessioni di animali vivi della specie bovina e suina in misura rispettivamente non superiore al 7,7% e all’8% per ciascun anno nel 2018, 2019 e 2020.
Infine è determinante nella manovra la sterilizzazione degli aumenti Iva e accise che interessa anche su beni di prima necessità come carne, pesce, yogurt, uova, riso, miele e zucchero con aliquota al 10% e il vino e la birra al 22% che rappresentano componenti importanti nei consumi delle famiglie. L’aumento dell’Iva – conclude Coldiretti Emilia Romagna – sarebbe stato un duro colpo per la spesa delle famiglie italiane in alimenti e bevande che nel 2017 dopo cinque anni di valori negativi ha invertito la tendenza ed ha fatto segnare un incoraggiante aumento dell’1,3% nei primi nove mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016 secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ismea.

Alan Fabbri (Lega Nord): “Urbanistica, la nuova legge regionale nasce già fallita”

Da Lega Nord Emilia Romagna

“Una legge già fallita in partenza che non centra nessuno degli obiettivi che si era prefissata: non sostiene davvero le imprese, non incentiva abbastanza la riqualificazione e non garantisce il consumo zero di suolo tanto sbandierato dal Pd”. Non ha dubbi Alan Fabbri, capogruppo della Lega Nord in Regione, sul provvedimento che la maggioranza Pd ha votato per ridisegnare l’urbanistica in Emilia Romagna.

“Il problema è che non ridisegna un bel niente – attacca Fabbri -, perchè tenta di tenere insieme gli incentivi a un settore in crisi come l’edilizia alla bandiera ambientalista del consumo zero di suolo, mancando entrambi i traguardi. Non è un caso che il Pd si sia votato questa legge da solo”.

Le evidenze stanno nei numeri.

“In questa legge non si trovano veri incentivi per chi vuole ristrutturare e dunque rigenerare l’attuale patrimonio urbanistico e allo stesso modo non ci sono reali disincentivi, ossia oneri significativi, per chi costruisce su suolo vergine. Solo attraverso questi strumenti il Pd avrebbe potuto indirizzare realmente lo sviluppo futuro del patrimonio edilizio e non è stato fatto. Con il risultato che senza una direzione precisa il settore, in forte crisi, non riesce a trarne i benefici necessari a tutelare maestranze e posti di lavoro”.

Per di più si tratta di una legge fragile: “A causa di come è stato formulato e dei punti deboli che lo caratterizzano con ogni probabilità ben presto il testo andrà rivisto. Primo tra tutti il passaggio relativo agli accordi operativi con i costruttori che la legge delega ai sindaci, mentre fino ad ora si trattava di materia da trattare in sede di elaborazione del Piano operativo comunale”, spiega ancora Fabbri. “In questo modo si rischia una conflittualità con le norme dello Stato che potrebbe portare a diversi e onerosi contenziosi”.

Anna Rita Botti nuova responsabile della Sede Cna di Cento – S. Agostino

Anna Rita Botti, centese, fino ad oggi coordinatrice dei servizi fiscali della zona, è la nuova responsabile della Sede Cna di Cento – S. Agostino, in sostituzione di Francesco Bonetti che, dalle prossime settimane, andrà in pensione. La nuova responsabile della sede, alla quale fanno capo oltre 650 aziende associate, vanta un lungo curriculum professionale alle dipendenze della Cna ed è una esperta conoscitrice delle imprese locali e delle loro problematiche.

“Colgo questo nuovo incarico – precisa Anna Rita Botti – con grande senso di responsabilità e, al tempo stesso, l’impegno a fare del mio meglio per essere all’altezza delle aspettative delle nostre imprese, offrendo loro le risposti migliori e più efficaci di cui hanno bisogno per incrementare la loro attività ed essere competitive. Veniamo da una lunga e difficile fase e, certo, speriamo in una ripresa vera dell’economia, che aiuti la crescita dell’artigianato e delle piccole e medie imprese. Tuttavia, non staremo certo alla finestra, facendo tutto quanto è possibile per offrire ai nostri imprenditori nuove opportunità e un ambiente più favorevole allo sviluppo, anche attraverso il confronto costruttivo con le istituzioni locali. Come Cna, il nostro obiettivo è crescere, e vogliamo farlo insieme alle imprese, che vogliamo rappresentare sempre meglio e più ampiamente, forti del loro sostegno e di valori condivisi, come il grande radicamento in un territorio dai forti caratteri di laboriosità e propensione imprenditoriale e all’innovazione”.

Kimia Ghorbani & Tarifa venerdì 22 dicembre al Jazz Club Ferrara

Venerdì 22 dicembre, ore 21.30

In collaborazione con Sound Routes e Medici Senza Frontiere
KIMIA GHORBANI & TARIFA
Kimia Ghorbani, voce e daf;
Federico Caruso, clarinetto;
Marco Fiorini, chitarra;
David Sarnelli, fisarmonica;
Kim Baiunco, contrabbasso;
Giovanni Minguzzi, batteria

Musica che accoglie e abbatte frontiere. Venerdì 22 dicembre al Jazz Club Ferrara torna Sound Routes. Notes To Get Closer – progetto d’integrazione sociale e professionale dei musicisti migranti e rifugiati – con la cantante iraniana Kimia Ghorbani & Tarifa. Anticipa il concerto la cena a tema. Nel corso della serata Medici Senza Frontiere presenterà la campagnia #MILIONIDIPASSI sul tema delle migrazioni.

Dal 2012 il jazz è entrato a far parte dei beni immateriali UNESCO in quanto “strumento di sviluppo e crescita del dialogo interculturale volto alla tolleranza e alla comprensione reciproca”. In quest’ottica, che sposa quanto si propone l’Associazione Culturale Jazz Club Ferrara sin dalla nascita, il Torrione ospita – venerdì 22 dicembre, inizio ore 21.30 – il secondo appuntamento firmato Sound Routes. Notes To Get Closer. Protagonista della serata sarà la cantante iraniana Kimia Ghorbani accompagnata dai Tarifa, band formata da Federico Caruso al clarinetto, Marco Fiorini alla chitarra, David Sarnelli alla fisarmonica, Kim Baiunco al contrabbasso e Giovanni Minguzzi alla batteria. Precede il concerto la cena a tema che propone piatti della cucina siriana elaborati con creatività dal wine bar del Torrione.
Sound Routes. Notes To Get Closer è un’iniziativa dedicata all’integrazione sociale e professionale dei musicisti migranti e rifugiati. Il progetto, finanziato attraverso il Programma Europa Creativa dell’Unione Europea e sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese, prende vita grazie a un partenariato costituito da cinque istituzioni provenienti da Italia, Spagna, Belgio e Germania. Sound Routes vuole sostenere le potenzialità creative e le abilità artistiche di migranti e rifugiati, attraverso azioni di integrazione con i musicisti e il pubblico europeo. Il progetto è coordinato dall’agenzia musicale spagnola Marmaduke e include residenze artistiche, jam sessions, house concerts e concerti a Siviglia, Roma, Berlino, Bologna, Ferrara e Gand.
Kimia Ghorbani si diploma in musica e letteratura a Teheran e diventa famosa per essere la prima donna a suonare in strada in un paese diventato ostile alla musica e soprattutto alle donne che fanno musica. Dal 2013 vive in Italia – da pochi mesi proprio a Ferrara – dove ha fondato il progetto musicale Tarifa. Lo scorso anno ha vinto il premio di “Canzone dell’anno” indetto da una delle più importanti emittenti radiofoniche persiane e ha partecipato al programma The Voice of Italy, facendo parlare di sé per il piglio progressista e per una performance completamente aliena al contesto del talent.
Nel corso della serata sarà presentata la campagna #MILIONIDIPASSI di Medici Senza Frontiere, che vuole ridare umanità al tema delle migrazioni forzate e racconta i passi di chi è costretto a fuggire.
Sarà inoltre possibile sperimentare la #MILIONIDIPASSI Experience: indossando visori 3D di ultima generazione si potrà vivere un viaggio virtuale nella realtà di milioni di persone in fuga da guerre, catastrofi, epidemie, attraverso estenuanti viaggi via terra e via mare che dalla Siria portano in Grecia, poi lungo i Balcani, e nelle baracche fatiscenti dei campi profughi del Sud Sudan.
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas. Per informazioni e prenotazione cena 0532 1716739 (dalle 12.30 alle 19.30).

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline e prenotazione cena 0532 1716739 (dalle 12.30 alle 19.30)

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.
Tessera Endas € 15

Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Concerto 21.30

Il Reddito di solidarietà parte bene: in due mesi 6mila richieste, già 1.700 quelle accolte e solo il 15% quelle respinte

Si prosegue con 800 domande alla settimana. In maggioranza persone con più di 45 anni, cittadini italiani nel 70% dei casi. Bonaccini-Gualmini: “Nessuno deve restare indietro. Nuovo pilastro del welfare regionale, capace di intercettare aree di povertà ancora poco conosciute”

Presentati i dati, elaborati dall’Università di Modena e Reggio Emilia, sullo strumento di contrasto alla povertà estrema introdotto dalla Regione. Tutti i numeri per le singole province. Via libera anche a 225 domande per avere il Sia, la misura nazionale riservata ai nuclei familiari con minori. Verso l’estensione anche al 2020 dei 35 milioni l’anno erogati dalla Regione per il Res

Bologna – Reddito di solidarietà, in Emilia-Romagna un aiuto vero e concreto per chi è alle prese con pesanti difficoltà economiche. In due mesi, infatti, delle 6mila richieste arrivate, 1.700 sono quelle già accolte, con le restanti in corso di valutazione ma con buone possibilità di risultare idonee, visto che le respinte finora non sono andate oltre il 15%. E si prosegue con una media di 800 domande alla settimana. Una misura al momento diretta soprattutto ai cittadini italiani – il 70% dei beneficiari, rispetto al 30% distribuito fra residenti comunitari e extracomunitari – ma anche uno strumento in grado di far emergere aree di povertà ancora poco conosciute, come quella delle famiglie spesso prive di minori e composte da uno o due adulti, con almeno uno che lavora in maniera precaria o mal pagata (woorking poor).

É quanto emerge dall’elaborazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che ha esaminato il periodo d’avvio del Res, 18 settembre-28 novembre, prendendo in considerazione le domande ricevute dai servizi sociali dei Comuni e l’esito dei controlli effettuati dall’Inps, a cui spetta l’ultima parola per l’assegnazione del sussidio. Da qui i dati e il profilo di chi ha richiesto il Res, la misura fortemente voluta dalla Regione e varata con l’approvazione della legge regionale sulle “Misure di contrasto alla povertà e sostegno al reddito” (da un minimo di 80 euro fino a un massimo di 400 euro al mese per i nuclei familiari composti da 5 o più membri e con un Isee inferiore ai 3 mila euro).

I numeri. Chi richiede il Res

In Emilia-Romagna, nei primi due mesi si sono registrate 6.059 domande per ottenere il Reddito di solidarietà. Partito a metà settembre, quasi 2.000 richieste hanno già ottenuto il via libera dall’Inps, che ne ha giudicate 1.692 idonee al finanziamento del Res e 225 al Sia (Sostegno all’inclusione attiva), la misura nazionale riservata a nuclei familiari con minori. Sulle restanti 4.000 domande sono tuttora in corso i controlli. In sostanza, senza il Reddito di solidarietà voluto dalla Regione sarebbero state poco più di un decimo le persone ad aver avuto un sostegno contro la povertà.
I richiedenti si dividono pressoché alla pari fra uomini (50,6%) e donne (49,4%), persone con più di 45 anni (65,7%) e nella gran parte dei casi (69%) senza minori a carico. E’ la fotografia di chi è stato ammesso al Res, persone che vivono in situazione di grave povertà, che faticano ad arrivare a fine mese, spesso con in comune il dramma della disoccupazione.
A livello territoriale, le richieste arrivate ai Servizi sociali sono state: 1.556 per la provincia di Bologna, 912 a Modena, 591 a Rimini, 573 a Ravenna, 571 a Reggio Emilia, 514 a Ferrara, 497 a Parma, 477 a Forlì-Cesena e 368 a Piacenza.

Bonaccini e Gualmini: “Nessuno deve restare indietro, Res nuovo pilastro del welfare regionale”

“Si tratta di una misura di civiltà, che va dritta al cuore di chi ha bisogno- sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. In questi anni abbiamo lavorato per non lasciare indietro nessuno, per coniugare la crescita con la coesione sociale. Oggi che il Reddito di solidarietà è realtà, non solo abbiamo accompagnato e in gran parte anticipato l’impegno del Governo sulla lotta alle diseguaglianze, ma siamo di fronte a un fatto decisivo e cruciale per quei nuclei familiari, e pensiamo di raggiungerne circa 30 mila nel giro di un anno, che nella nostra regione vivono la quotidianità alle prese con difficoltà che dobbiamo fare di tutto per alleviare. Questo strumento vuole dare una risposta concreta a chi si trova davvero in situazioni di disagio, favorendone al contempo l’inserimento lavorativo. Il Res, infatti, va oltre il contributo economico, pur importante, perché impegna chi lo riceve a stringere con noi un ‘patto’ per ritrovare l’autonomia e reinserirsi nella società. Non siamo di fronte all’elargizione di un mero contributo economico- chiude il presidente della Regione- ma a una opportunità che va data a chi ha bisogno, al tentativo vero di non lasciare indietro nessuno”.

“Dopo l’enorme lavoro messo in campo da parte di tutti – operatori dei Comuni e della Regione – finalmente è partito il nuovo pilastro del welfare regionale e cioè i servizi e gli aiuti contro le diseguaglianze e la povertà assoluta- spiega la vicepresidente e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini-. Un cambiamento radicale del modo di lavorare e di affrontare i bisogni dei cittadini che sta dando i suoi frutti; le domande continuano ad essere moltissime e stiamo facendo di tutto per dare risposte a tutti in tempi ragionevoli. È una direzione nuova e inesplorata che diventerà un tratto distintivo della storia della nostra regione per i prossimi anni”.

Perché il Res

Sono due le misure di contrasto alla povertà previste: il Sia, attiva su tutto il territorio nazionale da settembre 2016, e il Res, voluto dalla Regione. Poiché il Sia si rivolge ad una platea di beneficiari non esaustiva rispetto alle caratteristiche del fenomeno povertà in Emilia-Romagna, la scelta della Regione è stata quella di ampliarla in un’ottica universalista, includendo anche i nuclei senza minori o con figlio disabile.
Una decisione assunta anche per ottimizzare l’utilizzo delle risorse nazionali e regionali disponibili: infatti il Reddito di solidarietà è pensato in modo tale da collocare sui provvedimenti nazionali (Sia, e dal prossimo anno Rei-Reddito per l’inclusione attiva) tutti i beneficiari attribuibili a questa misura, così da non “sovraccaricare” le risorse del Res.
E in merito alle risorse totalmente erogate dalla Regione, nella seduta di domani in Assemblea legislativa sull’esame del Bilancio 2018 e pluriennale dell’Ente, verrà proposto di estendere i 35 milioni l’anno per il finanziamento del Res anche al 2020.

Le caratteristiche dei nuclei familiari ammessi

Circa la metà dei nuclei familiari finora ammessi al Reddito di solidarietà è composta da una sola persona e oltre i due terzi (69%) non ha minori a carico. Il 14,2% ha un minore, l’11,9% due, e solo l’1,1% ha più di quattro figli. Per quanto riguarda l’età, un terzo delle famiglie ha un richiedente con almeno 56 anni e circa il 60% con più di 45 anni. Sono le donne a chiedere più frequentemente (68,4%) i contributi previsti dalla misura nazionale (Sia) riservata a nuclei con minori, mentre per il Res le domande vengono presentate da uomini (50,6%) e donne (49,4%) in percentuali simili. Infine, a beneficiare di entrambi i contributi sono famiglie in cui almeno un componente lavora (61,5%), anche se in modo precario o poco pagato. Il Res sembra quindi in grado di raggiungere anche molti ‘working poor’, cioè persone povere malgrado vivano in famiglie in cui sono presenti redditi da lavoro.

La povertà in Emilia-Romagna

Al di sotto della media nazionale, anche per la tenuta complessiva e la ripresa produttiva e occupazionale degli ultimi anni, in Emilia-Romagna il tasso di povertà relativa è comunque passato negli anni della crisi economica dal 2,2% del 2009 al 4,5% del 2016. Secondo i calcoli del Servizio statistico della Regione, si tratta di circa 200mila persone che hanno difficoltà a procurarsi beni e servizi. Sono invece 65mila le famiglie (3,3% in Emilia-Romagna, 6% in Italia) al di sotto della soglia di povertà assoluta, ovvero che non hanno reddito sufficiente a soddisfare i bisogni essenziali: per lo più persone sotto i 35 anni o tra i 35 e i 49 anni con minori a carico.
A questo si somma il dato dell’emarginazione adulta che, secondo le stime dell’Istat rielaborate dall’Università di Modena e Reggio Emilia, riguarda oltre 4.000 senza fissa dimora.

A chi si rivolge il Reddito di solidarietà e come funziona

Destinatari della misura sono i nuclei familiari con Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) inferiore a 3 mila euro e la residenza in regione da almeno 24 mesi.
Oltre alla componente economica mensile, che oscilla tra gli 80 euro per le persone sole e i 400 per le famiglie, il Reddito di solidarietà si concentra sull’inserimento sociale e lavorativo delle persone che lo chiedono; prevede infatti progetti personalizzati di attivazione e inclusione sociale e lavorativa, predisposti con la regia dei Servizi sociali e finalizzati all’affrancamento dalla condizione di povertà. Il Reddito di solidarietà dura al massimo un anno; per poterne fare nuovamente richiesta, devono passare almeno 6 mesi.

Cna insoddisfatta delle misure fiscali contenute nella Legge di Bilancio. Ma intanto continua il confronto serrato per strappare miglioramenti

Il fisco è in questi giorni, per artigiani e piccole e medie imprese, tema più che mai bollente. Un terreno ben presidiato da Cna che, da tempo, ha presentato a Governo e Parlamento le proprie proposte, non mancando, tuttavia, di esprimere forte insoddisfazione sulla ipotesi di Legge di Bilancio, presentata dal Governo, attualmente all’esame della Camera.

Un’Associazione «di lotta», quella richiamata da Claudio Carpentieri, responsabile nazionale delle politiche fiscali di Cna, nonché tra i più qualificati esperti della ostica materia, all’incontro dell’altra sera, tenutosi nella sede di via Caldirolo, alla presenza di numerosi imprenditori e dei consulenti fiscali e dei servizi Cna. Tanto che, proprio a sottolineare lo scontento delle imprese di fronte alla palese inadeguatezza del documento di Bilancio, in contrasto con le attese di un mondo imprenditoriale determinante per l’economia nazionale, ancorché gravato da una delle più elevate pressioni fiscali d’Europa, la Confederazione ha lanciato la campagna di sensibilizzazione #bastablabla.

Esortazione più che esplicita a guardare con maggiore attenzione alla realtà delle piccole e medie imprese e, soprattutto, un invito a cambiare il segno, almeno in parte, delle misure contenute nel Ddl, che si prevede sarà essere approvato questa settimana alla Camera. Di fatto, come ha testimoniato lo stesso Carpentieri, il confronto tra Cna e Parlamento, non solo non è mai cessato, ma continua tutt’ora in modo stringente. In primis, sulle richieste presentate dalla Confederazione, a cominciare dalla deduzione dell’Imu su capannoni, laboratori e negozi, sicuramente il tributo più odiato dagli artigiani e dai piccoli imprenditori perché colpisce strumenti di lavoro indispensabili a svolgere la loro attività, ancor più iniquo perché già tassato sotto altre forme. Inoltre, si chiede di introdurre la cessione al sistema bancario delle detrazioni fiscali, anche per i non incapienti e di prorogare a tutto il 2018 le detrazioni per la riqualificazione energetica degli edifici nella misura del 65%, anche per infissi e caldaie, anziché del 50%, come previsto dalla Legge di Bilancio. Il responsabile nazionale delle Politiche fiscali ha, poi, illustrato emendamenti specifici, presentati da Cna in Commissione Bilancio della Camera, con riferimento alla possibilità di riporto delle perdite per le imprese in contabilità semplificata, e – tema molto sentito dalle imprese – la sicurezza dell’applicazione del regime Iri dal 2018, con opzione anticipata. Gli esiti di questo confronto saranno visibili a breve; purtroppo, al netto delle correzioni parziali che saranno forse apportate, è diffuso tra gli imprenditori e Cna un senso di amarezza per l’ennesima occasione mancata di porre le piccole imprese al centro di un vero rilancio della crescita nei prossimi mesi.

Manovra, Coldiretti: storico via libera a street food italiano

IVA, DECONTRIBUZIONE PER GIOVANI AGRICOLTORI E BONUS VERDE TRA LE MISURE

“Storico via libera allo street food contadino dal campo alla tavola nella manovra 2018”. Lo ha reso noto il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo in occasione dell’Assemblea nazionale di fine anno nel commentare “positivamente la manovra che contiene importanti misure per il settore agricolo, dalla decontribuzione per giovani agricoltori, al bonus verde fino alla sterilizzazione delle aliquote Iva”. Per la prima volta – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – gli agricoltori potranno vendere direttamente i propri prodotti anche derivati da processi di manipolazione o trasformazione e pronti per il consumo, dalla piadina romagnola all’erbazzone, dal borlengo alla crescentina, fino ai frullati della salute direttamente dal produttore al consumatore, anche in forma itinerante. Una opportunità importante per i consumatori con 1 italiano su 2 (50%) che ha mangiato cibo da strada nell’ultimo anno in tutte le sue forme secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. Ora – spiega Coldiretti Emila Romagna – sarà finalmente possibile farlo acquistando direttamente a chilometri zero dagli agricoltori e dagli allevatori a garanzia della genuinità e della qualità ma anche del rispetto degli ingredienti e della vera tradizione enogastronomica Made in Italy. Una opportunità importante alla vigilia dell’anno del cibo italiano nel mondo per qualificare l’offerta delle città minacciata – sostiene Coldiretti regionale – dalla banalizzazione e dall’omologazione ma anche per difendere l’identità alimentare nazionale che rischia di sparire dalle strade e dalla piazze invase dal kebab al sushi, dalla frutta fuori stagione come le caldarroste congelate disponibili durante tutto l’anno. Valorizzare l’identità culturale dei centri storici è importante per gli abitanti ma anche per i tanti turisti italiani e stranieri che quando arrivano nelle città – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – si aspettano di mangiare prodotti della tradizione locale che sono la vera forza della vacanza Made in Italy, conquistata con la distintività, la biodiversità e il legame con il territorio.

Il cibo da strada contadino non è l’unica novità. Nella manovra, infatti – spiega Coldiretti regionale – è contenuto anche il “Bonus verde” ossia la detrazione ai fini Irpef del 36% delle spese per lavori di “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi nonché per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Il bonus si applica nel limite massimo di spesa di 5.000 euro per interventi sulle singole unità immobiliari e sulle parti esterne condominiali. “Una battaglia vinta dalla Coldiretti che aiuta l’economia ed il lavoro in un settore determinate del Made in Italy come il florovivaismo ma che è anche importante per abbellire le città e per ridurre lo smog” ha sottolineato il presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo. Un ettaro di piante che elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno secondo la Coldiretti. Per i giovani agricoltori under 40 – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – è stato anche riconfermato l’esonero triennale dal pagamento dei contributi previdenziali e una riduzione contributiva nel limite del 66% per il successivo anno e del 50% per l’ulteriore anno. Una misura per sostenere la crescente domanda di giovani che vogliono fare impresa in agricoltura in Italia che puo’ contare su 53.475 imprese agricole condotte da under 35 con un aumento record del 9,3% nel terzo trimestre del 2017 rispetto allo scorso anno secondo una analisi della Coldiretti. Viene poi estesa al 2018 l’indennità giornaliera di 30 euro per i lavoratori della pesca marittima, compresi i soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca, nel periodo di sospensione per misure di fermo pesca, nel limite di 40 giorni in corso d’anno, con uno stanziamento di 5 milioni annui. Mentre – aggiunge Coldiretti regionale – è stata integrata con 12 milioni di euro la dotazione finanziaria del Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura 2017-2019. Per gli allevatori è stato previsto l’innalzamento delle percentuali di compensazione IVA sulle cessioni di animali vivi della specie bovina e suina in misura rispettivamente non superiore al 7,7% e all’8% per ciascun anno nel 2018, 2019 e 2020.

Infine è determinante nella manovra la sterilizzazione degli aumenti Iva e accise che interessa anche su beni di prima necessità come carne, pesce, yogurt, uova, riso, miele e zucchero con aliquota al 10% e il vino e la birra al 22% che rappresentano componenti importanti nei consumi delle famiglie. L’aumento dell’Iva – conclude Coldiretti Emilia Romagna – sarebbe stato un duro colpo per la spesa delle famiglie italiane in alimenti e bevande che nel 2017 dopo cinque anni di valori negativi ha invertito la tendenza ed ha fatto segnare un incoraggiante aumento dell’1,3% nei primi nove mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016 secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ismea.

Capodanno a Palazzo dei Diamanti con la mostra dedicata a Carlo Bononi

Da Alessandra Cavallaroni

Anche quest’anno, in occasione della mostra Carlo Bononi. L’ultimo sognatore dell’Officina ferrarese, Palazzo dei Diamanti il 31 dicembre propone un’apertura serale straordinaria.
Sarà infatti possibile visitare la rassegna fino alle 23.30 (chiusura della biglietteria ore 23.00) e trascorrere le ultime ore dell’anno, prima dell’inizio dello spettacolo pirotecnico “Incendio al Castello”, tra le opere di uno dei grandi protagonisti del Seicento.
L’esposizione rimarrà aperta ancora per pochi giorni, fino al 7 gennaio prossimo.

Si ricorda inoltre alle famiglie che è ancora possibile iscriversi all’attività speciale natalizia, organizzata per bambini dai 5 agli 11 anni di età, in programma giovedì 28 dicembre, alle ore 15.00.
La prenotazione è obbligatoria telefonando alla segreteria di “Senza Titolo” al numero 3343477958 dal lunedì al venerdì ore 9.00-15.00.

Dalla Camera di Commercio 450mila euro alle imprese a sostegno di progetti “Impresa 4.0”

Fino a 10.000 euro a fondo perduto per programmi di investimento presentati anche in forma aggregata

A partire dalle ore 10.00 di martedì scorso (19 dicembre) e fino alle ore 24.00 del 9 febbraio 2018 le micro, piccole e medie imprese ferraresi di tutti i settori economici possono presentare domanda alla Camera di commercio per ottenere un contributo a sostegno di progetti “Impresa 4.0”. 450mila euro in tre anni le risorse stanziate dall’Ente di Largo Castello per programmi di investimento, presentati anche in forma aggregata, volti a introdurre, in particolare, nelle imprese soluzioni per la manifattura avanzata e additiva, la cybersicurezza, sistemi di e-commerce e di pagamento mobile, la fidelizzazione della clientela e l’automazione dei processi.

Ciascuna impresa, dunque, potrà beneficiare di un unico voucher di importo non superiore a 10 mila euro, nella misura massima del 70% del totale delle spese ammissibili. “In queste settimane, in collaborazione con le associazioni territoriali di categoria – ha sottolineato il presidente della Camera di commercio di Ferrara, Paolo Govoni – abbiamo dato via, oltre al bando, al “Punto Impresa Digitale” per informare, assistere ed orientare le imprese ferraresi sul digitale, predisposto le opportune piattaforme tecnologiche, attivato un piano di sensibilizzazione per far crescere la consapevolezza delle imprese sulle soluzioni possibili offerte dal digitale e sui loro benefici, ma anche sui rischi connessi al suo mancato utilizzo”.

All’attenzione della Giunta camerale, inoltre, progetti per favorire una maggiore propensione alla capitalizzazione delle imprese ferraresi con strumenti di “finanza di filiera” capaci di supportare gli investimenti in chiave Impresa 4.0 e il consolidamento delle filiere produttive; aumentare la collaborazione fra la nuova imprenditorialità innovativa e il mondo industriale tradizionale; rafforzare la formazione professionalizzante e l’alternanza scuola-lavoro per agevolare la formazione di competenze digitali e manageriali. “Tante nostre imprese – ha concluso Govoni – sono coscienti dei vantaggi competitivi legati all’introduzione della digitalizzazione all’interno della propria struttura. Tuttavia esiste ancora una vasta realtà imprenditoriale che fa fatica a comprendere la portata della rivoluzione 4.0. Diffondere questa consapevolezza presso l’intero tessuto imprenditoriale è quindi l’obiettivo primario che vogliamo raggiungere”.

I (principali) vantaggi di Impresa 4.0
• la trasformazione digitale modifica il modo di fare impresa attraverso l’introduzione di soluzioni avanzate che consentono alle aziende di reinterpretare il proprio ruolo impattando lungo l’intera catena del valore: dalla progettazione di nuovi prodotti e servizi alla migliore capacità di reagire in breve tempo alle esigenze del mercato, dai processi produttivi ai sistemi di logistica e magazzinaggio fino al contatto digitale con il cliente finale in cui il confine fra fornitura di un bene e di un servizio si farà sempre più labile;
• intercettando la spinta tecnologica e di innovazione, le imprese hanno l’opportunità di sfruttare pienamente le proprie potenzialità per organizzare, integrare e disciplinare le proprie filiere produttive, passando da un modello frammentato a un modello di filiera interconnesso in cui operare con logiche di rete e di aggregazione;
• non rileva più la dimensione della singola azienda, quanto la capacità di posizionarsi nel punto a essa strategicamente più adatto all’interno della catena del valore;
• la rivoluzione digitale può creare nuove opportunità di crescita, sostenendo la ripresa dell’occupazione, facilitando l’accesso alle risorse finanziarie, la collaborazione con i fornitori di conoscenza e tecnologia e abilitando su larga scala la capacità di produzione personalizzata.

E al fine di consentire alle imprese ferraresi una maggiore possibilità di utilizzo delle misure adottate, è stata messa a punto da Camera di commercio ed associazioni di categoria una speciale Task force di comunicazione, con l’obiettivo di agevolare il più possibile le aziende nell’ottenimento dei finanziamenti necessari.
Per maggiori informazioni: ufficio Marketing del territorio della Camera di Commercio (tel. 0532/783813-820; e-mail: promozione@fe.camcom.it), che invita le imprese anche a consultare con attenzione il sito www.fe.camcom.it.

Il Capodanno a Comacchio è già di moda. Ne parla anche Vanity Fair

Da Made Eventi

Comacchio. Il Capodanno a Comacchio sta già riscuotendo grande successo, tanto che anche una rivista patinata e di grande glamour come Vanity Fair ne ha parlato nella sua edizione on line del 17 dicembre, in un articolo dal titolo: Cosa fare a Capodanno, dieci idee per divertirsi. Naturalmente quello che ha conquistato l’attenzione dei media italiani sono le cene, quella al Museo Delta Antico e l’apericena a Palazzo Bellini, il contenitore d’arte che di solito ospita le mostra in laguna. Nell’articolo a firma Fabiana Salsi, si puntualizza che quelle di Comacchio sono le uniche cene che meritano di essere citate per l’originalità del contesto e per il loro valore culturale
Per quanto riguarda la cena di gala con visita al Museo bisogna davvero affrettarsi perché la soglia dell’esaurito si sta avvicinando e rimangono ancora pochi posti. E’ arrivata a metà della capienza anche l’apericena di Palazzo Bellini. Qui si potrà cenare a buffet, ma stando anche comodamente seduti e ballare con l’animazione e dei dj di Radio Sound. E non mancheranno le sorprese. Senza contare poi che sia i partecipanti alla cena del Museo che quelli di Palazzo Bellini, potranno guardare lo spettacolo di fuochi sui Trepponti da un parterre riservato. Per le prenotazioni si può telefonare allo 0533-81302 oppure 0533-311316.
L’evento, promosso dal Comune di Comacchio e da Comacchio è turismo, e che si avvale dell’importante collaborazione di Cna, è stato affidato per l’organizzazione a Made Eventi di Ferrara. Fra le novità anche un insolita ed originale performance di violino, che si terrà sul balcone di palazzo Bellini e naturalmente il magnifico spettacolo di fuochi piromusicali che si terranno a mezzanotte sulle scalinate dei Trepponti, affidato alla Parente Fireworks per la regia di Giuliano Sardella.

Uno spiraglio per il progetto piazza Marconi (loc.Sant’Agostino) nel comune Terre del Reno, la soddisfazione di Ascom Confcommercio

“Qualcosa si è mosso ed in positivo – conferma stamattina (20/12) il presidente Ascom Cento, Bondeno e Sant’Agostino con soddisfazione Marco Amelio – finalmente l’amministrazione comunale Lodi si è impegnata pubblicamente a realizzare una variante che prevede la realizzazione di parcheggi di fronte alle attività commerciali, per ridare adeguato e necessario spazio alle autovetture nel comparto urbanistico di piazza Marconi”.
Un’assemblea partecipata ed animata da parte di tutti i cittadini che ha visto alla fine riconsiderare saggiamente da parte dei Tecnici intervenuti e del’Amministrazione comunale in carica il progetto e che ora dovrà secondo gli impegni presi – essere integrato da una variante e che deve essere ora realizzata tenendo conto delle esigenze, vitali, (leggi appunto parcheggi) degli operatori commerciali di vicinato che sono il cuore e e la luce degli spazi urbani anche a Terre del Reno in località Sant’Agostino.
“E’ un momento importante per la nostra Associazione che ha creduto in questa confronto costruttivo per salvaguardare, senza se e senza ma, le attività commerciali lì presenti” confermano da Confcommercio.

Un Natale in barca con “Il mistero del paese di Strababbà”

Da Consorzio Wunderkammer

Da oggi e fino a sabato ultime iscrizioni per: Un Natale in barca con “Il mistero del paese di Strababbà”
Sabato 23 dicembre torna l’avventura a bordo della Nena
Narrazione itinerante con partenza da Wunderkammer

Altro che panettone, a Wunderkammer vi proponiamo un Natale estremamente divertente, sicuramente nautico, pensato per grandi e bambini. Da oggi fino a sabato ultimi posti disponibili per “Il mistero del paese di Strababbà”, narrazione itinerante con partenza da Wunderkammer. Sabato 23 dicembre, infatti, con ritrovo in via Darsena 57 (Ferrara) si salpa con l’Associazione culturale Fiumana a bordo del battello Nena per un’avventura per tutta la famiglia.

Una narrazione a più voci, tratta dal libro “I dolci di Natale sono scomparsi” di Francesca Bosca, accompagnerà i bambini e famiglie in un’avventura natalizia che si svolgerà per tutto il pomeriggio fra la sala di Wunderkammer e poi in viaggio sul Po di Volano con il battello Nena.

L’appuntamento ha inizio alle 15 nella sala del Consorzio Wunderkammer, in via Darsena 57 a Ferrara. Si concluderà entro le 17, con the e biscotti per i piccoli, vin brulé per i grandi e balli per tutti. Per informazioni, prenotazioni e costi: 347.7139988 o info@fiumana.org.

La miglior tradizione gospel statunitense a Comacchio

Ad accendere a Comacchio l’atmosfera natalizia anche quest’anno sarà la tradizione musicale di una delle grandi corali gospel statunitensi. Nella sala polivalente “San Pietro” di Palazzo Bellini, sabato 23 dicembre, alle ore 21, si esibirà, in un concerto gratuito, offerto dall’Amministrazione Comunale Markey Montague & The Salem Baptist Mass Choir.
Stiamo parlando di un “ensamble” di primo piano nel panorama del Gospel made in U.S.A, che oltre al concerto in programma a Comacchio, terrà tre giorni di workshop all’Auditorium di Roma. Markey Montague & Tne Salem Baptist Mass Choir si propone con una formazione esclusiva europea di 10 elementi (7 voci, tastiera/voce, basso, batteria).

Anania “Markey” Montague è compositore, regista e insegnante di musica gospel. Attualmente è il ministro di Musica e Belle Arti per la Chiesa Battista di Salem a Omaha, nel Nebraska di cui è direttore musicale del coro.
Originario di Chicago, Markey si è formato nel ricco background musicale gospel della sua città natale.
Ha imparato a suonare le percussioni all’età di quattro e poi da autodidatta è passato all’organo e alla tastiera. Markey dopo anni in tour tra USA, Italia ed Europa ,è riuscito a miscelare sapientemente musiche tradizionali e gospel contemporaneo.

Il suo talento da compositore, interprete e solista, gli ha offerto l’opportunità di collaborare con numerosi artisti di rilievo del panorama gospel internazionale, da Lamar Campbell, a Rodnie Bryant, Kim McFarland, Vickie Winans, sino a Richard Smallwood. Ananias Markey Montague ha inoltre composto e scritto canzoni originali per numerosi artisti di fama internazionale. Il concerto serale in programma sabato 23 dicembre a Palazzo Bellini sarà preceduto da tre ANTEPRIME POMERIDIANE.

Si partirà nella sala parrocchiale di San Giuseppe, alle ore 16, per passare, alle ore 17 nella chiesa parrocchiale San Paolo del Lido degli Estensi. Infine, appuntamento alle ore 18 nel teatro parrocchiale di Porto Garibaldi. Anche le tre anteprime pomeridiane saranno rigorosamente ad INGRESSO GRATUITO. Il ricco programma di eventi natalizi, consultabile direttamente nella home page del sito comunale, all’indirizzo www.comune.comacchio.fe.it proseguirà durante e dopo il week-end di Natale.

Cooperazione: Filippo Tramonti neo-presidente UEcoop Emilia Romagna

Da UEcoop Emilia Romagna

ELETTI I DELEGATI CHE RAPPRESENTERANNO I 20 MILA SOCI DELL’EMILIA ROMAGNA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE

Filippo Tramonti, 52 anni, di San Mauro Pascoli (Fc) è il nuovo presidente di Uecoop Emilia Romagna, l’Unione Europea delle Cooperative promossa da Coldiretti. Tramonti, presidente del Consorzio Agrario Adriatico – informa Uecoop regionale – è stato eletto all’unanimità dall’assembla dei delegati di tutto il territorio regionale e subentra al piacentino Luigi Bisi. Consiglieri regionali sono stati eletti Antonio Ferro (presidente del Consorzio Agrario dell’Emilia), Angelo Marco Maggi (Cooperativa emiliana Gestione Servizi) e Marco Niccolai (cooperativa sociale Hermes).
All’assemblea regionale di Uecoop, alla quale ha partecipato il coordinatore nazionale Vincenzo Sette, sono stati nominati anche i cinque delegati all’assemblea nazionale. Per l’Emilia Romagna parteciperanno i delegati dei Consorzi Agrari dell’Adriatico, dell’Emilia e di Parma, della cooperativa sociale Hermes Onlus e della cooperativa Emiliana Gestione Servizi.
In Emilia Romagna Uecoop associa oltre 200 cooperative con 20 mila soci impegnati in un’ampia gamma di settori, dal lavoro al sociale, dall’edilizia all’agricoltura.
Nel ringraziare il suo predecessore Luigi Bisi per l’impegno alla guida di Uecoop, il neo-presidente Tramonti ha dichiarato di volere impegnarsi “per sostenere i valori ed i principi del modello cooperativo che si fondano sulla solidarietà, la sussidiarietà e la sostenibilità, per essere uno strumento efficace al servizio delle cooperative associate, puntando sulla centralità dei soci, a favore del territorio in cui le imprese operano”.

Alan Fabbri (Lega Nord): “Situazione pericolosa sulla Gran Linea Copparo-Jolanda di Savoia”

Da Lega Nord Emilia Romagna

Il timore dei mesi scorsi si è concretizzato. L’inverno è arrivato, con le sue nebbie e il ghiaccio sulle strade, ma di segnaletiche orizzontali e di misure di riparazione delle tante strade provinciali si è visto davvero poco. In particolare sulla Gran Linea, che corre tra la Sp 60 e la Ss 309 Romea, nel tratto compreso tra Copparo e Jolanda di Savoia. «Siamo ormai alle solite – spiega il capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri – dato che in molte circostanze abbiamo chiesto che si ponesse rimedio al dissesto delle carreggiate di competenza della Provincia, la quale ha già più volte dichiarato di non avere risorse sufficienti. Ora è arrivato l’inverno, e per i tanti pendolari che percorrono la strada che collega Copparo a Jolanda il rischio è quello di trovarsi bloccati nella nebbia, con una segnaletica orizzontale pressoché inesistente. Oltre al dissesto del manto stradale, che aumenta il rischio di incidenti in quel tratto, anche molto gravi». Il capogruppo Ln ha già depositato un’interrogazione in Assemblea legislativa, in particolare per chiarire una volta per tutte chi deve intervenire per risolvere il nodo della rete stradale provinciale, ora che l’Ente presieduto da Tiziano Tagliani è stato declassato a “secondo livello”, con una decurtazione evidente delle risorse disponibili. «E’ fondamentale – conclude Fabbri – che si intervenga con una certa urgenza, per risistemare le buche e ripristinare la segnaletica orizzontale sulle strade. Segnaliamo il caso da mesi, in vari angoli della provincia, speriamo che almeno questa volta qualcuno si decida a mettere mano alle disastrate strade del nostro territorio».

Dickens e la magia del Natale. Il significato psicologico delle tradizioni di Natale

Giovedi 21 dicembre 2017 alle ore 16,30, presso la Sala Agnelli e Teatro Anatomico della Biblioteca Ariostea, via delle Scienze, 17, Ferrara, si terrà un nuovo appuntamento con Anatomie della mente, le Conferenze dei Giovedì di Psicologia a cura di Stefano Caracciolo. Tema dell’incontro “Dickens e la magia del Natale- il significato psicologico delle tradizioni di Natale”.

Londra, metà del secolo XIX. In una casa desolata, spoglia, senza più mobili a parte qualche sedia, il capofamiglia viene portato in galera per debiti dai gendarmi. I figli e la moglie, in lacrime, lo seguono disperati con lo sguardo mentre i vicini di casa sull’uscio guardano attoniti. È un episodio di un romanzo di Charles Dickens? Un ennesimo parto della sua fertile fantasia? O un episodio reale della sua vita?
Tutte e due le cose.
Sì, nel suo romanzo più autobiografico, David Copperfield, il signor Micawber viene tradotto nelle reali galere per debiti, mentre nel 1824 il padre John Dickens, viene rinchiuso per debiti nelle carceri londinesi di Marshalsea: il piccolo Dickens dovette interrompere gli studi e lavorare per sei mesi in una fabbrica di lucido per scarpe. Anche dopo la scarcerazione del padre, la madre lo fece continuare a lavorare.
Si tratta dello stesso Charles Dickens che nel 1844, come racconta in ‘Impressioni d’Italia’, visitò Ferrara portando omaggio ad Ariosto, Tasso e ammirando il Duomo che defini “rara e antica cattedrale gotica”, soffermandosi sulle strade silenziose ed erbose della città.
Questo e molti altri episodi della vita di Dickens entrano nelle sue opere come materiale grezzo che Dickens, trasforma e riutilizza utilizzando la sua memoria prodigiosa (così egli stesso la definiva) per ripescare ricordi e rielaborarli per comporre le decine e decine di romanzi, racconti, articoli, reportage che costituiscono il ricco corpus delle sue opere. L’approccio psicobiografico, con cui non si pretende di ‘psicoanalizzare’ le opere d’arte e i loro autori, è un aiuto prezioso ad una più profonda comprensione della creatività artistica: si contano più di 300 adattamenti delle sue opere per il grande schermo!).
Proprio il riscatto dalla povertà, dall’egoismo e della grettezza che in tante opere Dickens mette in scena – era anche uomo di teatro – nasce la maggior parte delle sue trame narrative, e segnatamente nelle cinque “staves” (Strofe) di A Christmas Carol (Un Canto di Natale in prosa) del 1843 che inizia una tradizione di ‘storie natalizie’ proseguite poi da un infinito numero di narrazioni letterarie e cinematografiche in stile ‘dickensiano’, da La vita è meravigliosa di Frank Capra a Il Paradiso può attendere di Lubitsch.
In Canto di Natale ritroviamo lo spirito del Natale come oggi lo conosciamo e lo pratichiamo, al di là delle distorsioni consumistiche, nel suo significato più profondo di riscoperta delle nostre parti più buone e altruistiche di fronte al rinnovato miracolo della natività. La magia del Natale corrisponde anche ad una continua rielaborazione del proprio passato e del proprio futuro, dei valori delle relazioni familiari e degli affetti più profondi, a volte dunque anche dolorose, ma aperte ad una speranza di riscatto e di salvezza.

Sottoscritta la convenzione per la realizzazione del nuovo quartiere area Darsena di S.Paolo, ex Mof e MEIS

“ In questi giorni abbiamo firmato la convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha visto il nostro Comune assegnatario di 18 milioni di euro per la realizzazione del Nuovo quartiere nell’area della Darsena di S.Paolo, ex Mof e MEIS.

Con il Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie del 2016 il Governo ha voluto sollecitare le città capoluogo di provincia e le città metropolitane alla presentazione di progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana, pronti per essere attuati, ai fini di una completa finanziabilità, messa prontamente in campo negli anni 2016 e 2017.

Con questo strumento, straordinario, che si auspica possa diventare ordinario, è stato possibile affrontare il tema di fornire nuovi servizi a parti di città, anche centrali, che necessitano di interventi pubblici come chiave per la loro riqualificazione. In questi ultimi anni la realizzazione della città pubblica (gli spazi e i luoghi disponibili per tutti i cittadini) ha vissuto una forte contrazione, dovuta alla scarsità di risorse pubbliche in campo (necessarie alla cura e al mantenimento dell’esistente), e alla contemporanea contrazione della partecipazione dei capitali privati, ampiamente programmata negli anni in cui la crisi del mercato edilizio era solo un lontano miraggio. Oggi le città necessitano di risorse pubbliche dedicate alla rigenerazione urbana, e il Governo ha dato risposte precise con bandi specifici, capaci di colmare l’assenza da troppi anni di politiche di questo tipo.

La nostra città ha colto la possibilità di riqualificare un’area centrale, che lega il centro storico al fiume, attraversando spazi urbani in disuso, dal Meis alla darsena di S.Paolo. Il progetto del nuovo quartiere è stato approvato in Consiglio Comunale nel 2011, ed è quindi pronto per essere attuato. I 18 milioni saranno investiti per realizzare spazi pubblici di qualità, dall’area della darsena, ai cunei verdi di collegamento col Sottomura, fino alla continuazione del parco delle Mura sull’area dell’ex Mof. Spazi pubblici (aree verdi, piazze, collegamenti ciclo-pedonali), il rifacimento di via Darsena, parcheggi, reti infrastrutturali di sottoservizi (acqua, luce, fognature), che possano rendere l’area attrattiva anche per l’investimento di privati per realizzare edifici compatibili col progetto del piano.

In questi ultimi anni sull’area si sono realizzati importanti interventi pubblici: l’apertura del Meis con il futuro completamento che vedrà l’ingresso principale del museo nazionale aprirsi proprio verso le Mura; il restauro della palazzina anni ’30 dell’ex Mercato Ortofrutticolo, che da gennaio sarà sede dell’Urban Center del Comune di Ferrara e dell’Ordine degli Architetti; le importanti attività del Consorzio Wunderkammer e delle associazioni insediate in Darsena, che portano alla frequentazione dell’area da parte di numerosissimi cittadini. L’area era pronta per la sua trasformazione non solo dal punto di vista tecnico, ma anche nel desiderio delle persone che vivono la nostra città. E’ il momento di riavvicinarsi al fiume, di ampliare la possibilità di vivere il centro storico oltre le piazze centrali, in un contesto più libero e aperto. La convenzione sottoscritta prevede un cronoprogramma per la realizzazione degli interventi che termina entro il 2020. Non manca molto.

Il Sindaco
Tiziano Tagliani”

Ferrara città cantiere

Vista dall’alto Ferrara assomiglia a tante altre città. Illusione ottica: dall’alto non si ammirano i grandi palazzi rinascimentali, i vicoli medievali, le dannunziane vie larghe come fiumane, le piazze che i cittadini hanno voluto grandi forse per liberarsi delle anguste strade che costeggiano l’antico scorrere del fiume impostosi nella cultura degli abitanti della dimenticata urbe come assoluto protagonista della sua vita. Ma è l’anima di Ferrara che rende diversa questa città, la nostra città, dalle consorelle della regione. I bolognesi sono aperti, laboriosi, i romagnoli pure, i ferraresi no, dominati da una sorda borghesia, sicura di essere il punto d’arrivo del pensiero umano, si sono accovacciati sul ramo più alto dell’albero sociale e da lassù giudicano. Brutta cosa, così la conservazione diventa un boccone succulento e il fatto più importante è che anche le fasce popolari assorbono un’incoscienza destinata a diventare fenomeno sociale. Il fascismo nacque così all’indomani delle sommosse rosse cresciute in uno sciagurato primo dopoguerra, così oggi rinasce sulla schiena portante di una borghesia che può subdolamente e silenziosamente imporre, usando i suoi potenti media, cultura e interesse economico come se fossero operazioni corali di un popolo.

Scendendo dall’alto dei cieli, da cui Ferrara pare normale, e addentrandoci nel tessuto urbano incontriamo subito uno dei simboli del fenomeno che abbiamo descritto, l’abbattimento del famigerato (ma non brutto) Palazzo degli Specchi, divenuto, per la sua inutilità, un inguardabile orpello e, per i costi della sua costruzione, un bubbone purulento. Era necessario liberare la città da questo fastidioso, e per molti versi scandaloso, ricordo, le oscure voci che hanno accompagnato la sua edificazione parlano di interessi mafiosi e spero non sia vero. Costringendo l’animo a essere il più possibile ottimista mi dico: auguriamoci che la demolizione sia l’inizio di una nuova èra dominata non dagli interessi mafiosi ma da un sano rapporto tra gli individui e tra questi e la loro società senza prevaricazioni, violenze, inutili orgogli, capace, infine, di riconoscere i veri meriti. Sto sognando a occhi aperti, ma non si può vivere senza un sogno che ti guidi. Comunque non ci si può fermare al Palazzo degli specchi. Tanti altri esempi, purtroppo, urgono o dovrebbero urgere sulle nostre coscienze: prendiamo il nuovo ospedale, che interessi solo in parte sconosciuti hanno voluto nella landa subsidente a 10 chilometri dalla città, escludendo in un sol colpo tutti gli anziani appiedati o dall’età o dalla povertà, tanto devono morire: per addolcire la pillola i politici dissero , quando si trattò di dare il via alla costruzione e poi all’inaugurazione, dissero che all’ospedale “si andrà con la metropolitana di superficie”: forse non sapevano che cosa stavano dicendo. Chiedo: dov’è la metropolitana? Silenzio. Altri affaristi spiegarono che non c’erano “locations” dove sistemare il mostruoso biscione. Non è vero: il posto c’era ed era già stato localizzato sulla via Copparo, ma, evidentemente, mancavano le voci degli speculatori, i quali avevano tacitato i critici dei nuovi progetti. Ricordo, quando per lavoro frequentavo il consiglio comunale, che nessuna forza pseudo politica fu contraria al piano, saltarono tutti sul treno vittorioso. E’ stata una gran brutta figura della città. La borghesia? Con il suo abituale silenzio si applicò alla costruzione di tanti altri ospedaletti, dove i vecchi possono trovare accoglienza pagando: li chiamano poliambulatori, si paga naturalmente. Il fatto è che con la situazione venutasi a creare e con il numero chiuso all’università, non ci sono più medici, tanto poco chiara è la politica sanitaria ferrarese, bloccati nella carriera, trovano posti più accoglienti in altre città e con altre aziende sanitarie. E adesso che si farà del vecchio, comodo come una pantofola, Sant’Anna? Manzoni risponderebbe “ai posteri l’ardua sentenza”. Ma nessuno parla, un grande silenzio è calato su Ferrara che ha smesso di crescere, non nascono maestosi palazzi da consegnare all’orgoglio dei figli, la città, attonita guarda spaventata i nuovi arrivi di persone già sfigurate dalla vita e strappate alla loro inospitale terra, le quali di questo nostro paese, di cui non conoscono la storia, non vogliono sapere nulla. Ma chi ha fame …meglio un simbolico pezzo di pane. Tempo fa una signora extra comunitaria mi disse entusiasta: ieri ho portato i bambini al castello, ci siamo rimasti tutto il giorno (vedi che hanno interessi culturali? mi sono detto); poi ho chiesto “dentro il cortile? O nelle sale?”, “dentro e fuori”, la risposta, ma lei pensava al centro commerciale. Ora i centri commerciali sono nati dovunque secondo una rigida geografia politica, hanno strappato i ferraresi alle loro abitudini, i vecchi negozi hanno chiuso, non c’è più una latteria, non esiste più l’immancabile merceria di un tempo, ne è rimasta una, presa d’assalto da donne affamate di cotoni, elastici e cerniere lampo. La città è stata trasformata in una landa in cui nascono, amplificandosi, nuovi banchi dove prosperano le merci cinesi in concorrenza con i negozi, a loro volta venduti all’oriente.

Come si può pensare che in una situazione del genere sorga spontaneamente (o con i soldi della defunta Cassa di Risparmio?) che so, un Palazzo dei Diamanti? In codesto bailamme architettonico, senza un disegno per la città del futuro, al massimo vedremo innalzarsi la torre vicino alla stazione. Che nessuno ha capito a che serva e che cosa sia. Ce ne sono tante di costruzioni inutili e inutilizzate, dalle caserme agli ospedali. Che ci importa? Costruiremo un altro palazzo della Ragione dopo avere abbattuto l’esistente, già definito, in un celebre articolo di Bruno Zevi apparso sull’Espresso quando l’edificio di Piacentini fu inaugurato, uno “scandalo”: non resta, a noi ottimisti, che vedere sorgere un altro scandaloso edificio lì in mezzo alla splendida piazza e poi esclamare “maial, sl è brutt!”