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Giorno: 2 Gennaio 2018

La newsletter del 2 gennaio 2018

Da Ufficio Stampa Comune di Ferrara

 

BIBLIOTECA BASSANI – Mercoledì 3 gennaio alle 17 in via Grosoli a Barco

Letture per i più piccoli aspettando la Befana

02-01-2018

Primo appuntamento dell’anno mercoledì 3 gennaio 2018, alle 17, con le letture per i più piccoli alla biblioteca comunale Bassani di Barco (via G. Grosoli 42, Ferrara). In programma il racconto ‘I pani d’oro della vecchina’ (di Annamaria Gozzi e Violeta Lopiz) e una selezione di ‘Filastrocche della Befana’. L’incontro, a partecipazione libera, rientra nel ciclo l”Ora del racconto’ per bambini dai quattro ai dieci anni, che per questo mese ha per tema ‘Raccontami l’inverno’. Per l’occasione le letture saranno affidate a Raffaella Menegatti e Lorella Zappaterra.

Per info: Biblioteca Giorgio Bassani, via Grosoli 42, Ferrara, info.bassani@comune.fe.it, tel. 0532 797414.

SALA ESTENSE – Martedì 2 gennaio alle 16,30 terzo appuntamento con la rassegna natalizia per bambini

In scena ‘La Gallinella Rossa’, fiaba divertente e romantica della tradizione nord europea

02-01-2018

(Comunicato a cura dell’Associazione Teatrale Il Baule Volante)

Martedì 2 gennaio alle 16,30 la rassegna natalizia ‘Babbo Natale, Gnomi e Folletti’ prosegue, alla Sala Estense (Ferrara, Piazza Municipale), con il terzo appuntamento a teatro: “La gallinella rossa” della compagnia ravennate Tanti Cosi Progetti. Uno spettacolo festoso e comico che farà trascorrere un pomeriggio di vera spensieratezza a grandi e piccini.

C’era una volta una gallinella rossa che viveva in una fattoria con i suoi pulcini…Un giorno la gallinella rossa stava razzolando alla ricerca di cibo, quando trovò dei chicchi di grano. Così le venne in mente un’idea…

Quello in arrivo alla Sala Estense è uno spettacolo che, dopo il debutto nel 2016, ha riscosso un grande successo in tutta Italia con numerosissime repliche su tutto il territorio nazionale. Il successo di questa fiaba classica della tradizione nord europea, è dovuto principalmente alla straordinaria presenza scenica dell’attore Danilo Conti, un interprete che, con la sua vivacità ma anche con la sua intelligente ironia, si è aggiudicato per ben due volte l’ambito premio ETI Stregagatto (maggior riconoscimento italiano per il Teatro Ragazzi). Conti ha realizzato un’opera semplice, colorata, divertente ma anche dolce e, a suo modo, romantica che parla del ciclo delle stagioni e della vita della natura che parte da un semplice seme per arrivare, con il contributo dell’uomo, a produrre un pane che è ancora più buono e profumato quando viene condiviso con chi ne ha bisogno.
La storia è quella di un’intraprendente gallinella che è abituata a cercare grassi vermi sempre col pensiero di nutrire i suoi pulcini. Quando trova il chicco di grano capisce che può farne un uso diverso, un uso il cui risultato non è immediato ma che richiede lavoro, impegno, pazienza e che darà i suoi frutti.
Molte sono le varianti legate soprattutto ai personaggi del racconto; accanto alla gallina, sempre laboriosa e tenace, possiamo infatti trovare il maiale, il topo, l’agnello, l’anatra, il gatto, o altri animali di fattoria, ma tutti hanno un denominatore comune: nessuno di questi animali aiuterà la gallinella a preparare la terra, a piantare e innaffiare il grano, a mieterlo e trebbiarlo, a portarlo al mulino e a fare il pane. Tutti troppo pigri o troppo impegnati a fare altro. Solo nel finale, quando il pane viene sfornato caldo e profumato vorrebbero mangiarlo…
Lo spettacolo narra il rapporto degli animali della fattoria con la gallinella che li sprona ad agire, e che, nonostante la loro indolenza e indifferenza, infine, li ritroverà uniti perché, compresa la trasformazione a cui hanno assistito, sapranno mettere a frutto in modo collettivo l’esperienza che hanno vissuto.
La gallinella rossa 
è una produzione di Accademia Perduta/Tanti Cosi Progetti, scritta, diretta e interpretata da Danilo Conti che affronta argomenti quali la condivisione, la collaborazione, l’amicizia, la tenacia, l’anticonformismo, l’etica del lavoro, l’iniziativa personale. Ognuno deve fare la propria parte e rinunciare al proprio egoismo per realizzare qualcosa di più grande del proprio interesse personale.
La gallinella rossa
 è annoverata tra i racconti tradizionali inglesi anche se la sua vera origine potrebbe essere russa. Molto popolare quindi nei paesi di origine anglosassone, in Italia se ne trovano versioni differenti. I protagonisti della storia sono fortemente caratterizzati nelle loro debolezze che contrastano la virtù della gallina.
Tra le prime trasposizioni maggiormente note della novella c’è quella della fine dell’Ottocento di Joseph Jacobs, critico letterario, storico, esperto di folclore inglese. Negli Stati Uniti “La gallinella rossa” divenne popolare sopratutto grazie alla serie “The little Golden Books” degli anni Quaranta, nella versione illustrata da John Parr Miller. Amata anche la gallinella di Paul Galdone del 1973, alle prese con la preparazione di un dolce. In Italia nota per i più piccoli è la gallinella giocosa di Byron Barton, Harper and Collins,1993, pubblicata da Babalibri nel 2003.

Per tutti i bambini dai 3 agli 8 anni.

Inizio spettacoli: 16,30 (la biglietteria apre a partire dalle 15,30)

Biglietti: adulti € 6,00, bambini € 5,00

Per informazioni: Il Baule Volante – Andrea Lugli – Paola Storari 0532/770458 – 347/9386676.

SALA ESTENSE – Giovedì 4 gennaio alle 16,30 ultimo appuntamento con la rassegna natalizia per bambini

‘I musicanti di Brema’: spettacolo gioioso, fra tradizione e innovazione

02-01-2018

(Comunicato a cura dell’Associazione Teatrale Il Baule Volante)

Giovedì 4 gennaio alle 16,30 la rassegna natalizia ‘Babbo Natale, Gnomi e Folletti’ si chiude, alla Sala Estense (Ferrara, Piazza Municipale), con l’ultimo appuntamento teatrale: “I musicanti di Brema” della compagnia Teatro Perdavvero, di Marco CantoriUno spettacolo gioioso e ricco di musica che parla dell’importanza di accettarsi e di valorizzarsi anche quando non siamo proprio perfetti.

Sarà l’attore Marco Cantori, popolare e amato artista centese, già molto conosciuto dal pubblico ferrarese non solo dei bambini, a chiudere in bellezza quest’ultima edizione della rassegna natalizia che la Direzione Artistica del Baule Volante realizza quest’anno per il ventesimo anno consecutivo.

Lo spettacolo è realizzato con le tecniche del teatro di attore, narrazione, canzoni, musica dal vivo (Diego Gavioli alle tastiere) e anche con l’insolita tecnica del Body Percussion, quella “musica del corpo” che Cantori ha appreso a seguito dei seminari seguiti con il maestro Ciro Paduano. Tradizione e innovazione sono quindi i paralleli fili conduttori di questo lavoro di recente realizzazione che già sta riscuotendo un buon successo presso la comunità dei programmatori italiani, anche in virtù della peculiare verve attoriale di questo artista che ha mosso i suoi primi passi proprio presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara.

I protagonisti di questa favola sono un asino zoppo, un cane sdentato, un gatto senz’unghie e un gallo con un’ala rotta che, rifiutati dai padroni per via dei loro “difetti”, decidono di partire per la città di Brema dove vogliono farsi assumere dall’orchestra musicale cittadina. Durante il viaggio, in mezzo al bosco, s’imbattono nella casa dei briganti, dentro alla quale intravedono una tavola piena di cose buone da mangiare. Ma prima di sfamarsi bisogna liberarsi dei briganti e l’unico modo per riuscirvi è quello di collaborare, tutti insieme. Gli animali così raggiungono il loro scopo e trovandosi bene insieme si fermeranno a vivere nella loro nuova casa.

Una fiaba molto nota qui proposta in una rilettura che, sempre fedele alla trama originale, suggerisce anche spunti di riflessione non banali. Ecco le parole dello stesso Cantori: “Abbiamo scelto di lavorare su questa favola perché tratta tematiche molto attuali come: la diversità, il rifiuto da parte degli altri, il riconoscimento delle proprie risorse e l’importanza di collaborazione nel superamento delle difficoltà. I padroni rifiutano i loro animali i quali, invece di abbattersi di fronte alla delusione, decidono di cambiare il proprio destino, di osare nel mondo per trovare un nuovo futuro: divenire musicisti. Si tratta sicuramente di un’ambizione quanto meno insolita per degli animali, ma essa permetterà loro d’incontrare un destino fatto di coraggio, aiuto reciproco e comprensione. Nello spettacolo, però, questo stato felice è soltanto una tappa e non un punto di arrivo: il vero finale dello spettacolo è l’intima consapevolezza che dopo ogni delusione si può ripartire, donandosi la possibilità di una nuova Brema.”

Marco Cantori: dopo le prime esperienze nei Centri Teatrali Universitari di Ferrara e di Toulouse (Francia), lavora con il regista Lech Rackzak (Polonia). Partecipa al Percorso di formazione organizzato da ERT per Attori fra Arti Popolari, Cinema e Teatro, tenutosi a Santarcangelo di Romagna. All’interno di questo percorso studia con Silvio Castiglioni, Davide Iodice, Alfonso Santagata e Kuniaki Ida. Entra poi a far parte del Teatro del Lemming, dove resta fino al 2005. Scrive e mette in scena alcuni testi teatrali originali tra cui Macerie (Selezione Scenario 2005, Premio Ermo Colle 2008), Il Protagonista (Premio Anna Pancirolli 2012). Insegna teatro e si occupa di progetti rivolti ai giovani.  Dal 2014 è direttore artistico del Teatro Troisi di Nonantola dove cura la stagione di prosa.

Per tutti i bambini dai 3 agli 8 anni.

Inizio spettacolo: 16,30 (la biglietteria apre a partire dalle 15,30)

Biglietti: adulti € 6,00, bambini € 5,00

Per informazioni: Il Baule Volante – Andrea Lugli – Paola Storari 0532 770458 – 347 9386676.

ASSESSORATO CULTURA E TURISMO – Il dato sulla fruizione del monumento simbolo della città

Tanti i visitatori del Castello Estense anche nel 2017: incremento di 7 punti rispetto al 2016

02-01-2018

Sono 179.629 i visitatori del Castello Estense nel 2017, circa il 7% in più rispetto al 2016. Coloro che hanno raggiunto la Torre dei Leoni sono stati 76.335.

“Grande soddisfazione per i dati del Castello che si conferma il museo più visitato della città – ha commentato l’assessore alla cultura e vicesindaco Massimo Maisto -. Il trend positivo di questi anni, frutto di un’attenzione costante dell’Amministrazione per l’offerta culturale del monumento simbolo di Ferrara, sta proseguendo e rappresenta senz’altro un risultato importante, in linea con l’andamento nazionale che, come abbiamo visto, premia le politiche di valorizzazione dei beni culturali, risorsa fondamentale per il nostro Paese”.

(A cura dell’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Ferrara)

CONFERENZA STAMPA – Lunedì 8 gennaio alle 11.30 nella sala degli Arazzi della residenza municipale

Presentazione della seconda parte della rassegna musicale “Ferrara in jazz 2017-18”

02-01-2018

Lunedì 8 gennaio 2018 alle 11.30 nella sala degli Arazzi della residenza municipale (piazza Municipio 2) il Jazz club Ferrara organizza la conferenza stampa di presentazione della seconda parte della rassegna musicale “Ferrara in jazz 2017-2018”.
All’incontro con i giornalisti interverranno il vicesindaco e assessore alla Cultura e Turismo Massimo Maisto, il presidente dell’associazione culturale Jazz club Ferrara Andrea Firrincieli e il direttore artistico di “Ferrara in jazz” Francesco Bettini.

Per info: Ufficio stampa Jazz Club Ferrara, Eleonora Sole Travagli, email solejazzclubferrara@gmail.com, cell 339 6116217.

La Befana scende con il paracadute 33° edizione

Da Chiara Rossi

Sabato 6 gennaio 2018 giorno dell’EPIFANIA organizzeremo la 33^ edizione della manifestazione :
LA BEFANA SCENDE CON IL PARACADUTE.
La manifestazione si tiene nella zona di Via Bologna, presso l’ Aero Club R. Fabbri, all’AEROPORTO
DI FERRARA “via Aeroporto 128” nel pomeriggio alle ORE 14,30.
Il programma della festa prevede “tempo permettendo”, lanci di paracadutisti, voli di aerei e di
alianti per tutto il pomeriggio. Il momento centrale è rappresentato dalla BEFANA che arriva dal cielo con
il suo mezzo preferito, un PARACADUTE nuovo e multicolore! Ondeggerà nell’aria e atterrerà sul piazzale
dell’Aero Club proprio davanti ai bambini ed al pubblico.
La BEFANA si lancia con il suo PARACADUTE da una quota di tremila metri, fa circa quaranta secondi
di caduta libera a duecento chilometri all’ora, poi apre il suo bellissimo paracadute. Il pubblico con il naso
all’insù, la può seguire e vedere avvicinarsi lentamente mentre atterra a pochi metri davanti a loro.
Già da solo questo spettacolo è entusiasmante: ma non termina qui. Come tutte le BEFANE più belle
ed attese, la BEFANA CHE SCENDE CON IL PARACADUTE, arriva con un cestone grandissimo pieno di
regali… giocattoli e dolciumi da distribuire a tutti i bambini presenti.
Questa manifestazione, giunta alla sua trentatreesima edizione, è ormai una tradizione nei
festeggiamenti per la festa dell’EPIFANIA, conosciuta ed aspettata dai bambini per la sua generosità! E’
una festa voluta dall’Aero Club Ferrara, dai piloti di aerei, di alianti, dai paracadutisti, per un pomeriggio
in allegria e serenità, dedicato ai bambini della nostra città, provincia e province limitrofe,.
Oltre ai paracadutisti, ai piloti e agli alianti, per il divertimento di bambini ed adulti ci sarà anche
uno spettacolo di mangia e sputa fuoco, giocolieri ed inoltre palloncini scolpiti per tutti a cui si
aggiungono spettacoli di bolle di sapone. Per i più grandi vin brulè a volontà e cioccolata bollente.
La novità di quest’anno sarà, “tempo permettendo”, l’opportunità di poter volare GRATIS sopra i
cieli di Ferrara con i migliori piloti dell’Aero Club di Ferrara. Verranno infatti estratti alcuni bambini
presenti durante lo spettacolo che avranno il piacere di poter vedere dall’alto la nostra bellissima città
nonché potersi avvicinare al bellissimo mondo dell’aviazione.
Inoltre quest’anno ci sarà l’animazione dell’associazione “Vola nel Cuore”, associazione che si
occupa dei bambini ospedalizzati grazie all’intervento di tutti i volontari cercando di rendere la loro
permanenza nel più sereno dei modi. Ma non solo.. grazie a numerose raccolte di fondi è riuscita ad
acquistare attrezzature ospedaliere e altri materiali utili a numerosi bambini bisognosi durante la
degenza. Il loro lavoro continua in numerose attività volte al benessere e alla serenità dei bambini.
L’ingresso è gratuito.
Data la notevole affluenza di pubblico si consiglia vivamente di parcheggiare nell’area posta sotto
il ponte in fondo a via aeroporto e nelle aree nelle immediate vicinanze.

Si invia questo comunicato, per l’inserimento nei Vostri notiziari o la pubblicazione sul Vostro giornale,
aditi alla divulgazione nella maniera che ritenete più opportuna.
Siamo a Vostra disposizione per informazioni, materiale, interventi, articoli sul PARACADUTISMO e con
l’occasione inviamo i nostri più cordiali saluti e ringraziamenti.

winter-wonderland

A Winter Wonderland arriva la Spal

Da Nicola Cristofori

Dopo la grande festa di Capodanno l’appuntamento clou di domani a Winter Wonderland – Natale in Giostra è con lo Spal Day.
I giocatori della squadra biancazzurra Meret, Schiavon e Viviani sfideranno i loro piccoli fan in un torneo di calcio balilla con premio finale

2 gennaio 2018 _ Continua la festa a Winter Wonderland, il più grande parco divertimenti al coperto d’Italia dedicato all’intrattenimento per famiglie e bambini, giunto alla sua quinta edizione.
Dopo il veglione di Capodanno (2.000 le presenze in Fiera) il 2018 si apre all’insegna dello sport con lo Spal Day. Ospiti della manifestazione saranno infatti i giocatori della squadra biancazzurra, attualmente in Serie A e seguitissima dai propri tifosi: il portiere Alex Meret, Eros Schiavon e il centrocampista Federico Viviani saranno gli assoluti protagonisti di uno speciale torneo di calcio balilla a premio. Saranno presenti inoltre tutti i settori giovanili, disponibili a dialogare con ospiti e tifosi presenti. L’appuntamento è a partire dalle ore 15.
La manifestazione offre quotidianamente 2 aree spettacolo, 25 giostre, 5 giochi a premio, 1 circo con 2 spettacoli al giorno (mattina/pomeriggio), baby musical, giochi a premio, truccabimbi, il tutto condito dalla simpatia della mascotte Winterello.
Le oltre quaranta attrazioni e giostre, allestite nei padiglioni della Fiera, saranno infatti tutte perfettamente funzionanti già dalle ore 11: in attesa dei propri beniamini bambini, ragazzi e adulti potranno trascorrere piacevolmente la giornata tra le montagne russe – per la prima volta a Ferrara – e la Nave dei Pirati dei Caraibi, l’Autoscontro e il Brucomela, il Tagadà e il Castello Incantato, la Piovra, lo Shuttle e lo Space Star, fino alle Gabbie Volanti, al Trenino del Far West e il Cinema 5D.

Orari, tariffe, informazioni, speciali pacchetti famiglia ingresso+hotel e programma costantemente aggiornato sul sito www.winterwonderlanditalia.com
Pagina Facebook ufficiale https://it-it.facebook.com/Winter.wonderland.natale.in.giostra.ferrara/

Dal 5 gennaio l’appuntamento è con i Saldi Invernali

Ed è conto alla rovescia per gli ormai imminenti saldi invernali che partiranno ufficialmente il prossimo 5 gennaio e proseguiranno per i tradizionali sessanta giorni per concludersi, in Emilia Romagna, il 5 marzo.
“I saldi tradizionali hanno ripreso nuovamente ad essere quell’appuntamento atteso e desiderato dai consumatori con sconti significativi, e soprattutto se si considera la possibilità di acquistare capi importanti (abiti, cappotti, camice, pantaloni, giubbotti, maglieria, calzature, accessori e pelletteria) con l’opportunità di fare autentici affari; infatti in media lo sconto si aggira intorno al 30% – ricorda Giulio Felloni presidente provinciale Ascom Confcommercio Ferrara e Federazione Moda Italia, che prosegue: “Dopo la stabilità nei consumi prenatalizi, dove ad essere premiata è stata in particolare l’enogastronomia caratteristica, i Saldi sono un’occasione per individuare ed acquistare il capo d’abbigliamento o l’accessorio cercato perché necessario. Quest’anno tra l’altro abbiamo assistito ad un fiducioso ritorno del made in Italy, dei Marchi di qualità che andata riaffermandosi rispetto ai prodotti di fascia bassa. Sono segnali che aspettano ora una conferma più definitiva sui Saldi, un’occasione – conclude il presidente Felloni – per visitare i centri storici in città e sull’intero territorio provinciale che offrono una rete di negozi di vicinato che uniscono qualità, competenza e alti livello di servizio. Tra l’altro proprio nel capoluogo abbiamo ottenuto, come specificatamente richiesto dalla nostra associazione di categoria, che la prima domenica ecologica del 2018 fosse spostata in avanti e cioè il 14 gennaio invece che il 7” proprio per permettere un più agevole flusso veicolare in città nei primissimi giorni dei Saldi, (in partenza appunto venerdì 5 gennaio) giorni importanti per cogliere al volo le opportunità più convenienti.
Secondo le stime dell’ufficio studi nazionale di Confcommercio la spesa prevista nel Paese per i Saldi a persona si aggirerà sui 143 euro (complessivi 331 per nucleo famigliare medio) con un volume di affari stimato, sempre a livello Italia, di 5,2 miliardi.

Sala Estense, ultimo appuntamento a teatro “I musicanti di Brema”

Da Paola Storari

Giovedì 4 Gennaio alle ore 16,30 la rassegna natalizia Babbo Natale, Gnomi e Folletti si chiude, alla Sala Estense (Ferrara, Piazza Municipale), con l’ultimo appuntamento teatrale: “I musicanti di Brema” della compagnia Teatro Perdavvero, di Marco Cantori. Uno spettacolo gioioso e ricco di musica che parla dell’importanza di accettarsi e di valorizzarsi anche quando non siamo proprio perfetti…

Sarà l’attore Marco Cantori, popolare e amato artista centese, già molto conosciuto dal pubblico ferrarese non solo dei bambini, a chiudere in bellezza quest’ultima edizione della rassegna natalizia che la Direzione Artistica del Baule Volante realizza quest’anno per il ventesimo anno consecutivo.

Lo spettacolo è realizzato con le tecniche del teatro di attore, narrazione, canzoni, musica dal vivo (Diego Gavioli alle tastiere) e anche con l’insolita tecnica del Body Percussion, quella “musica del corpo” che Cantori ha appreso a seguito dei seminari seguiti con il maestro Ciro Paduano. Tradizione e innovazione sono quindi i paralleli fili conduttori di questo lavoro di recente realizzazione che già sta riscuotendo un buon successo presso la comunità dei programmatori italiani, anche in virtù della peculiare verve attoriale di questo artista che ha mosso i suoi primi passi proprio presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara.

I protagonisti di questa favola sono un asino zoppo, un cane sdentato, un gatto senz’unghie e un gallo con un’ala rotta che, rifiutati dai padroni per via dei loro “difetti”, decidono di partire per la città di Brema dove vogliono farsi assumere dall’orchestra musicale cittadina. Durante il viaggio, in mezzo al bosco, s’imbattono nella casa dei briganti, dentro alla quale intravedono una tavola piena di cose buone da mangiare. Ma prima di sfamarsi bisogna liberarsi dei briganti e l’unico modo per riuscirvi è quello di collaborare, tutti insieme. Gli animali così raggiungono il loro scopo e trovandosi bene insieme si fermeranno a vivere nella loro nuova casa.
Una fiaba molto nota qui proposta in una rilettura che, sempre fedele alla trama originale, suggerisce anche spunti di riflessione non banali. Ecco le parole dello stesso Cantori: “Abbiamo scelto di lavorare su questa favola perché tratta tematiche molto attuali come: la diversità, il rifiuto da parte degli altri, il riconoscimento delle proprie risorse e l’importanza di collaborazione nel superamento delle difficoltà. I padroni rifiutano i loro animali i quali, invece di abbattersi di fronte alla delusione, decidono di cambiare il proprio destino, di osare nel mondo per trovare un nuovo futuro: divenire musicisti. Si tratta sicuramente di un’ambizione quanto meno insolita per degli animali, ma essa permetterà loro d’incontrare un destino fatto di coraggio, aiuto reciproco e comprensione. Nello spettacolo, però, questo stato felice è soltanto una tappa e non un punto di arrivo: il vero finale dello spettacolo è l’intima consapevolezza che dopo ogni delusione si può ripartire, donandosi la possibilità di una nuova Brema.”

Marco Cantori: dopo le prime esperienze nei Centri Teatrali Universitari di Ferrara e di Toulouse (Francia), lavora con il regista Lech Rackzak (Polonia). Partecipa al Percorso di formazione organizzato da ERT per Attori fra Arti Popolari, Cinema e Teatro, tenutosi a Santarcangelo di Romagna. All’interno di questo percorso studia con Silvio Castiglioni, Davide Iodice, Alfonso Santagata e Kuniaki Ida. Entra poi a far parte del Teatro del Lemming, dove resta fino al 2005. Scrive e mette in scena alcuni testi teatrali originali tra cui Macerie (Selezione Scenario 2005, Premio Ermo Colle 2008), Il Protagonista (Premio Anna Pancirolli 2012). Insegna teatro e si occupa di progetti rivolti ai giovani.
Dal 2014 è direttore artistico del Teatro Troisi di Nonantola dove cura la stagione di prosa.

Per tutti i bambini dai 3 agli 8 anni.

Inizio spettacoli: ore 16,30 (la biglietteria apre a partire dalle ore 15,30)
Biglietti: adulti € 6,00, bambini € 5,00

Informazioni: Il Baule Volante – Andrea Lugli – Paola Storari 0532/770458 – 347/9386676.

Il 2018 è qui: rimbocchiamoci le maniche

Da Forza Italia Ferrara

In termini politici il 2018 sarà un anno contraddistinto da scadenze importanti: la prima è quella delle elezioni di marzo che daranno all’Italia un nuovo Parlamento e – si spera – un nuovo Governo. A Ferrara sarà anche l’anno che precede la fine del decennato di Tagliani e il conseguente rinnovo dell’amministrazione comunale. Di fatto dopo l’estate saremo già in campagna elettorale.
Senza voler annoiare troppo, in vista di questo nuovo, sicuramente impegnativo, anno vorrei esprimere alcune brevi considerazioni su ciò che ci attende nell’immediato. In estrema sintesi: attenzione al percepito, ma anche e soprattutto attenzione alle vere priorità del nostro territorio.
Per Ferrara occorre dire che il centro-sinistra ha sottovalutato non poco il crollo della vivibilità di alcuni quartieri, svegliandosi decisamente troppo tardi. Il 2017 sarà ricordato anche per essere stato l’anno in cui il Gad ha necessitato del pattugliamento dell’Esercito e, diciamolo francamente, il contingente inviato appare pure insufficiente.
Continuando sul binario tra apparenza e realtà potremmo citare il Palaspecchi, il Verdi, il nuovo Sant’Anna, dipinti dalla Giunta come esempi di virtuosismo amministrativo, probabilmente per soggetti corti a memoria, per tutti gli altri la semplice maschera a progetti multimilionari naufragati tra spese faraoniche e degrado, fino alla pezza conclusiva, apposta con colpevoli ritardi.
Non dimentichiamo poi la crisi occupazionale della nostra provincia che costringe tanti ferraresi a trasferirsi in altre città italiane e straniere, la depressione immobiliare che porta all’assurda situazione di colossi abitativi all’abbandono e la contestuale carenza di alloggi universitari, l’incapacità di un sistema (in attesa dei singoli colpevoli) che ha fatto fallire la banca cittadina lasciando famiglie prive dei propri risparmi. In mezzo a tutto questo tanti dirigenti arricchitisi su queste inadempienze, oltre alle solite assunzioni clientelari.
Una nota particolare la merita l’agricoltura, un tempo fiore all’occhiello di questa provincia e ora, progressivamente trascurata, ridotta all’osso da pochi, grandi gruppi che speculano sulla pelle dei piccoli.
Alcuni mali che affliggono questa terra non sono figli delle responsabilità degli amministratori locali. È altrettanto vero, però, che vanno trovate, sempre sul piano territoriale, azioni concrete di contrasto. Ricordo infatti che Ferrara, purtroppo, è ai primi posti per patologie respiratorie e tumorali, oltre a registrare indici spaventosi quanto a inquinamento dell’aria. Cosa si fa per contrastare questi fenomeni? Assolutamente troppo poco, sia come divieti, sia come incentivi a mezzi sostitutivi ai veicoli inquinanti.
Passiamo per l’appunto al comparto viario: qualcosa si è mosso negli ultimi anni (vedi tangenziale ovest) ma la situazione delle infrastrutture attorno a Ferrara rimane pessima. Attenderemo, temo, ancora molti anni prima di veder realizzata la famosa terza corsia sulla Bologna-Padova, così come resterà tale la Romea, malgrado il carico di incidenti mortali che si trascina da sempre.
Troppo pessimismo? No, anzi, è solo la premessa a un appello, rivolto a tutti quanti, a rimboccarsi le maniche e a fare qualcosa di concreto e positivo per la propria terra, nessuno escluso. Io ovviamente non mi tirerò indietro, insieme a noi un partito, Forza Italia, che non ha mai smesso di battersi per affermare i valori in cui crediamo.

LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
La fermata poetica

Trovare una poesia alla fermata dell’autobus: mi è accaduto pochi giorni fa in via Carlo Mayr. Una poesia disposta a offrirmi un viaggio gratuito e inedito tra le sue strofe. Ero, senza saperlo, a una fermata poetica, utile a sospendere il tempo e a intraprendere un’esperienza inusuale. Un po’ come essere in sosta al binario 9 e 3/4 di Harry Potter da cui parte l’Espresso per Hogwarts.
In questo caso la destinazione era ben più prossima: una poesia errante appesa nella sua protezione di plastica al palo della fermata di linea, che prometteva di restare con me se l’avessi letta. Di solito alle fermate degli autobus si trovano appiccicate listarelle di carta con un numero di cellulare per chiamare un imbianchino o uno svuota cantine. Non si trovano le poesie.

Ho scoperto che a seminare queste poesie è un poeta errante che si fa chiamare Ma Rea, sembra un personaggio uscito dalle favole per incantare la città e le sue persone. Ha coniato lo ‘stendiversomio’. Lui spiega che si tratta di un neologismo nato dalla fusione tra stendibiancheria e “versuro”, che in dialetto veneto significa aratro. In questo caso l’aratro smuove le zolle dell’ispirazione per produrre versi da appendere allo stendibiancheria perché si asciughino nell’attesa di capire se sono pronti per essere immessi all’interno dell’organismo cittadino.
Il problema è che la poesia non è di quelle da baci Perugina, usa e getta. La poesia alla fermata poetica è di uno che entra nella tua solitudine con la pretesa di farti parlare con te stesso. Ti prende la mente e va oltre il tempo di un’attesa. Non è qualcuno che ti vuole vendere qualcosa, non è uno che pretende di dialogare con te, desidera solo che sia tu a dialogare con te stesso, e neppure pretende di conoscere le parole che ti scambierai. È così che ti fa dono di provare la piacevole sensazione di non essere più uno fra i tanti alla fermata dell’autobus ad attendere un autobus, non sei più uno in un non luogo, tu sei uno che ora si trova su un marciapiede in una via in cui qualcuno ha lasciato una poesia per te, dunque, se per caso te ne eri dimenticato, sei vivo e hai una identità, sei proprio tu: ora sei contestualizzato.

Non capita tutti giorni che qualcuno ti chiami all’appello del presente. Qualcuno che ha pensato a te, a uno sconosciuto che da utente della città e delle sue infrastrutture, diviene una persona non più distratta che incrocia con lo sguardo una macchia bianca e nera, appesa dinnanzi ai suoi occhi, che è un foglio A4 scritto al computer in caratteri Calibri 14, grassetto e corsivo, ed ora stampato e plastificato è lì che ti pende davanti.
In questo momento non sei più una storia, sei una narrazione, anzi, sei entrato in una narrazione. Il racconto di uno che nella città in cui abita trova alla fermata del tram che prende tutti i giorni una poesia che attende di essere letta. E non è una cosa normale, la cosa è straordinaria, perché nei tanti lustri della tua vita non ti era mai accaduta prima. Una specie di apparizione, un evento straordinario, perché a raccontarlo non ti capita tutti i giorni di incontrare una poesia per strada che si presenta e vuole essere letta. Incontri pittori e musicanti, ma le poesie ancora no.
Una poesia impertinente oltretutto, che ti interroga sulle cose che ci costringono a essere noi stessi. Ecco che sei messo con le spalle al muro. Non puoi fingere di non essere te stesso. Non puoi scappare, levare gli occhi dal foglio. Mai ti saresti aspettato un simile tranello dalla tua città, a una fermata dell’autobus dove hai fretta perché il tram è sempre in ritardo e quest’oggi pare che per colpa di questa poesia lo sia ancora di più.
Ti ritrovi il tuo te stesso tra le mani da gestire, un po’ ingombrante in questo momento, perché sei uscito di casa per fare altre cose non certo per interrogarti sul tuo passato o sulle ancore in mare aperto come pretendono le strofe di questa poesia davvero invadente.
“Essere noi stessi/ Questo è l’infinito”, sentenzia la poesia in conclusione. Con versi così puoi rischiare di sbandare seriamente, non resta che chiedere rifugio alla propria memoria, al leopardiano infinito “e il naufragar m’è dolce in questo mare”.

Intanto ho perso l’autobus perché mi sono messo a cercare se c’erano altre poesie erranti intorno. Ma la strada l’ho fatta volentieri a piedi ripetendomi mentalmente le parole della poesia che mi è stata offerta, erranti lei e il suo autore, ora errante anch’io.
Un incontro che mi ha fatto piacere perché avere delle pause di sorpresa camminando per la città non è cosa di tutti i giorni. E poi perché tante volte ho scritto in questa rubrica di città che apprende e di città che si fa narrazione e trovare che le tue idee poi si concretizzano almeno alle fermate dell’autobus fa bene allo spirito e alla ragione.