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Giorno: 3 Gennaio 2018

La newsletter del 3 gennaio 2018

Da Ufficio Stampa Comune di Ferrara

 

EPIFANIA 2018 – Sabato 6 gennaio iniziative per piccoli e grandi nel centro storico di Ferrara

Divertimento in compagnia della Befana in piazza del Municipio e al Castello Estense

03-01-2018

Tante le iniziative per piccoli e grandi in programma nel centro storico di Ferrara sabato 6 gennaio 2018 per trascorrere in allegria la festa dell’Epifania.

La Befana in piazza del Municipio
Anche quest’anno la Contrada di San Paolo, in collaborazione con il Comune di Ferrara, ha organizzato una festa per tutti i bambini che, sabato 6 gennaio, vorranno attendere l’arrivo della Befana in piazza del Municipio. L’iniziativa è a partecipazione gratuita.
PROGRAMMA 

– dalle 16.00 in piazza Municipio si terrà la festa “La Befana in Piazza” con balli e canti della baby disco;
– alle 16.30 i bambini saranno intrattenuti dai simpatici “Pagliacci del cuore”
– Alle 17.30 arriverà la Befana accompagnata dai Re Magi e dai suoi aiutanti folletti e distribuirà gratuitamente una ricca calza piena di dolciumi a tutti i bambini presenti;
– Alle 18.30 in piazza Trento Trieste di fronte alla Torre dell’Orologio si terrà il tradizionale ‘Rogo della Vecchia’
(per il calendario completo delle attività a cura della Contrada Rione San Paolo: www.rionesanpaolo.com)

 

La Befana in Castello
Un programma ricco di eventi attende ferraresi e turisti al Castello Estense nel week end dell’Epifania.
Sabato 6 gennaio 2018 il Museo del Castello resterà aperto dalle 9.30 fino alle 22.30, con ultimo ingresso alle 21.45 e possibilità di acquisto del biglietto per la Torre sino alle 21. Durante la giornata le visite guidate si terranno alle 11.00, 12.00, 14.00, 15.00 21.00. Alle 16.00 sarà inoltre organizzata la tradizionale “Befana al Castello Estense”, un pomeriggio tra storia e fantasia, in compagnia di simpatiche Befane che condurranno i bambini nelle sale del Castello, tra giochi, letture e racconti (l’attività è consigliata per bambini dai 5 ai 10 anni). Alle 19.00 e alle 19.30, sarà infine possibile partecipare alle visite guidate tematiche dal titolo “Donne a corte. L’altra faccia del potere“, un’occasione per conoscere le vicende delle affascinanti dame della Corte Estense e per scoprirne i caratteri, le storie appassionanti e le originali personalità. Al temine del percorso, i visitatori potranno trattenersi per un aperitivo nelle eleganti sale della caffetteria al piano nobile del Castello.
Sempre sabato 6 gennaio alle 16.00 e alle 18.00, e domenica 7 gennaio alle 15.30 sono in programma anche visite guidate animate al Castello Estense dal titolo ‘L’Ariosto Furioso’. L’iniziativa (a pagamento) è a cura dell’Associazione TeatrOrtaet, che in occasione dei 500 anni dalla prima edizione dell’Orlando Furioso, dedica a Ludovico Ariosto visite animate che si svolgono come rappresentazioni teatrali itineranti nelle suggestive sale del Castello Estense.

Tutte le iniziative in Castello sono a pagamento e si partecipa su prenotazione fino ad esaurimento posti.
Per informazioni e prenotazioni: Biglietteria Castello Estense, tel. 0532 299233, email castelloestense@comune.fe.it, sito: www.castelloestense.it.

EPIFANIA 2018 – Sabato 6 gennaio dalle 15 iniziativa in collaborazione con il Centro di Mediazione del Comune

Appuntamento con la Befana al Centro sociale Il Barco

03-01-2018

Pomeriggio di animazioni e giochi sabato 6 gennaio 2018 dalle 15 alle 18 al Centro sociale Il Barco (via Indipendenza 40, Barco, Ferrara) a cura del Comitato Vivabarcoviva, del Circolo Buontemponi, della Parrocchia di San Pio X  e del Centro Sociale stesso, in collaborazione con il Centro di Mediazione del Comune di Ferrara.
Ospite d’onore sarà la Befana, che consegnerà a tutti i bambini presenti una calza donata dal Centro Sociale e dal Circolo Buontemponi. L’iniziativa è a ingresso libero.

Smaltimento rifiuti. Gazzolo: “Basta polemiche dai M5S, ci facciano sapere se hanno un problema con i rifiuti di Roma oppure no. Non si gioca con le Istituzioni”

“Abbiamo dato la nostra disponibilità a trattare 15mila tonnellate di rifiuti per senso di responsabilità. Se non c’è più questa esigenza, meglio ancora. Ma si dica una parola chiara e definitiva”

Bologna – “Non c’è molto da dire: il Comune di Roma ha problemi con lo smaltimento dei propri rifiuti, è stato chiesto alla Regione Emilia-Romagna di dare la propria disponibilità a trattarne 15mila tonnellate. Abbiamo accettato, per senso di responsabilità e di solidarietà, per un periodo massimo di 43 giorni effettivi. Punto. Se poi adesso qualche esponente del M5S vuole esercitarsi nel giochino del “non è colpa nostra se non riusciamo a smaltirli, i rifiuti potrebbero persino non arrivare, è tutta colpa del Pd”, si mettessero d’accordo: hanno bisogno, oppure no, di inviarci i rifiuti che non riescono a trattare? Perché noi stiamo bene anche senza i rifiuti di Roma”

E’ quanto afferma Paola Gazzolo, assessore regionale all’ambiente dell’Emilia-Romagna, rispetto ad alcune affermazioni comparse sul blog di Beppe Grillo, secondo le quali non si tratterebbe – per quanto riguarda la disponibilità della Regione Emilia-Romagna ad aiutare il Comune di Roma a smaltire rifiuti urbani – di un “salvataggio ma di uno spot natalizio di un partito allo sbando in cerca di un posto nella storia”

“Noi siamo una Istituzione seria – conclude Gazzolo – e non ci prestiamo a batti-e-ribatti da campagna elettorale. O il problema c’è, e noi siamo disponibili a venire loro incontro per evitare danni enormi anche all’immagine della Capitale. Oppure il problema non c’è, e quindi facciamo finta di non aver ricevuto una richiesta formale in tal senso. Ma si decidessero una volta per tutte”

Raoul Bova e Chiara Francini in “Due” di Luca Miniero e Astutillo Smeriglia al Teatro Nuovo di Ferrara

Da Teatro Nuovo Ferrara

RAOUL BOVA e CHIARA FRANCINI in DUE di Luca Miniero e Astutillo Smeriglia, regia di LUCA MINIERO

Aiuto Regia Paola Rota
Disegno Luci Daniele Ciprì
Scenografia Roberto Crea
Costumi Eleonora Rella

Dopo il successo della scorsa stagione, confermato da numerosi “tutto esaurito”, ritorna nei teatri italiani per la Stagione 2017-2018.
Mercoledì 10 gennaio sarà in scena al Teatro Nuovo di Ferrara, “Due”, una produzione di Michele Gentile per la Compagnia Enfi Teatro diretta da Luca Miniero che vede sulla scena Raoul Bova e Chiara Francini nei panni di una coppia alla soglia della convivenza che si interroga sul futuro.

Due, che ha debuttato a febbraio dell’anno scorso, rappresenta un ritorno al palcoscenico, per Raoul Bova, dopo vent’anni di cinema e televisione, una conferma per Chiara Francini, che ha alle spalle numerose esperienze sul palco, e un esordio per Luca Miniero, dopo i successi sul grande schermo.

La scena è una stanza vuota. L’occasione è l’inizio della convivenza che per tutti gli essere umani, sani di mente, è un momento molto delicato. Che siano sposati o meno, etero oppure omo. Marco è alle prese con il montaggio di un letto matrimoniale, Paola lo interroga sul loro futuro di coppia. Sapere oggi come sarà Marco fra 20 anni, questa è la sua pretesa. O forse la sua illusione. La diversa visione della vita insieme emerge prepotentemente nelle differenze fra maschile e femminile. Entrambi i due giovani evocheranno facce e personaggi del loro futuro e del loro passato: genitori, amanti, figli, amici che come in tutte le coppie turberanno la loro serenità. Presenze interpretate dagli stessi due protagonisti che accompagneranno fisicamente in scena dei cartonati con le varie persone evocate dal loro dialogo. Alla fine il palco sarà popolato da tutte queste sagome e dai due attori: l’immagine stilizzata di una vita di coppia reale, faticosa e a volte insensata. Perché non sempre ci accorgiamo che in due siamo molti di più. E montare un letto con tutte queste persone intorno, anzi paure, non sarà mica una passeggiata.
Luca Miniero

A Copparo si svolgerà il 5 gennaio la premiazione concorso vetrine

Da Comune di Copparo

In occasione del concorso “Il Natale è… in vetrina”, indetto dall’Amministrazione Comunale di Copparo nell’ambito delle iniziative natalizie, venerdì 5 gennaio alle ore 12.30 si svolgerà la cerimonia di premiazione presso la sala Giunta, al secondo piano della residenza municipale.
L’Assessore alle attività economiche Paola Bertelli consegnerà le targhe alle vetrine vincitrici insieme ad altri premi speciali; saranno inoltre presenti Cristina Barboni, presidente di Pro Loco Copparo, associazione che ha partecipato alla realizzazione dell’iniziativa, e i collaboratori del Fotoclub Il Torrione, che ha curato il servizio fotografico.

Ultimo evento Natal’è a Comacchio

Inizio d’anno con l’ultimo evento di Natal’è Comacchio promosso da Ascom Confcommercio con il patrocinio dell’Amministrazione comunale all’ombra del Trepponti di Comacchio: per iniziare al meglio il 2018 nel pomeriggio del 5 gennaio alla Loggia del Grano (alle ore 17,30) si terrà la tradizionale rassegna di canti tipici di questo periodo festivo a cura dell’apprezzato Coro Trepponti di Comacchio diretto dal maestro Pierangelo Boccaccini.
La corale nata nel 1985 all’ombra del Trepponti oggi conta oltre venti componenti in pianta stabile e può proporre un vasto repertorio musicale che vai dai canti popolari della tradizione italiana fino a quelli propri del dialetto di Comacchio. Un lavoro minuzioso ed appassionato di valorizzazione della cultura musicale che vede tra gli scopi del Coro anche scambi con altre realtà vocali del territorio nazionale, contatti che si sono consolidati e sviluppati in una trentennale esperienza di attività concertistica ed esibizioni. Venerdì pomeriggio è previsto per l’appunto un mix di canti natalizi e tradizionali popolari della durata di circa un’ ora.

3.825.000 euro dal Ministero dello Sviluppo Economico per la registrazione di marchi nell’Unione Europea e internazionali

Fino a 20.000 euro di contributi a fondo perduto per ciascuna impresa

Promuovere l’utilizzo dei diritti di proprietà industriale per valorizzare e sostenere la capacità innovativa e competitiva delle imprese, attraverso una apposita linea di finanziamento rivolta alle piccole e medie imprese. Questo l’obiettivo del bando promosso, in collaborazione con le Camere di commercio italiane, dalla Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione del Ministero dello Sviluppo economico.

Il bando – in favore del quale è destinato un finanziamento complessivo di euro 3.825.000,00 – prevede due linee di intervento:
• Misura A – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi dell’Unione Europea presso EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici
• Misura B – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi internazionali presso OMPI (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici

Le domande di agevolazione (fino a 20.000 euro di contributi a fondo perduto per ciascuna imlresa) – ricorda la Camera di commercio – potranno essere presentate a partire dalle ore 9.00 del 7 marzo 2018 e sino all’esaurimento delle risorse disponibili.

Prodotti di “largo consumo”, sistema moda, dispositivi elettronici, elettrici, ottici, digitali; occhiali; caschi; estintori. Sono gli ambiti più diffusi in cui le imprese ferraresi, tra il 2008 e il 2017, hanno chiesto – e ottenuto – la tutela delle proprie produzioni in Italia e in Europa attraverso la registrazione del marchio. I brevetti, i marchi e i disegni industriali – sottolinea la Camera di commercio – se integrati nella strategia aziendale, possono essere usati per rafforzare fattori competitivi legati alla qualità e all’innovazione, per ampliare le capacità di scambio economico, commerciale e finanziario, ed anche per tutelare, da imitazione e contraffazione, il valore economico che le imprese creano.

“Le piccole e medie imprese ferraresi – evidenzia Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio – sono tali per la dimensione di capitale e di numero di addetti che vi lavorano, ma possono considerarsi grandi per le idee che ne arricchiscono l’attività, ne assicurano l’affermazione sul mercato e ne favoriscono la crescita dimensionale. E’ ormai assodato – prosegue Govoni – che oggi non basta più metterci il capitale, la terra, il lavoro, la capacità degli imprenditori: bisogna anche metterci le idee. Chiamiamolo pure capitale umano oppure progresso scientifico, oppure tecnologia. Gira gira, sono le idee. Che cosa produrre che ancora non si produce, come produrlo meglio di quanto già non si faccia, con quali tecnologie migliori di quelle usate fino a ieri. Tutto ciò è il risultato di nuove idee”.

Il bando, la modulistica e le istruzioni sono consultabili sul sito http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/marchi. Per chi desidera informazioni: tel 06-77713810 (dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 11.00), email infomarchipiu3.

Agricoltura: le stime di Confagricoltura sul 2017

Da Confagricoltura Ferrara

“Il 2017 è stato un anno molto difficile per l’agricoltura italiana, e se le stime effettuate dal Centro Studi di Confagricoltura, basate sui primi nove mesi del 2017 verranno confermate su base annua, il valore aggiunto del settore agricolo nazionale tornerà al di sotto di quello registrato nel 2012, con una variazione negativa pari al 3,27% rispetto al 2016”. E’ Confagricoltura Ferrara ad affermarlo, sottolineando come invece il resto dell’economia abbia proseguito la tendenza di crescita, registrando sinora un aumento del PIL di circa un punto e mezzo percentuale. “Questo dato è lo specchio di un settore agricolo che vive una fase congiunturale difficile – prosegue Confagricoltura Ferrara – ancora una volta in controtendenza rispetto all’andamento dell’economia generale del Paese, ma stavolta in negativo. A compromettere la redditività di coltivazioni e allevamenti, sono stati l’instabilità dei prezzi di vendita, gli alti costi dei mezzi di produzione, gli insoddisfacenti livelli delle produzioni dovuti soprattutto all’andamento climatico. Non bisogna farsi ingannare dall’entusiasmo ridondante di certi commentatori, attenti in particolare ai positivi valori percentuali dei dati sull’esportazione, perché è vero che i dati di cui disponiamo indicano una crescita dell’export nel 2017 di oltre il 4,5%, superando i 40 miliardi di euro, ma a ben vedere, tale dato è dovuto elusivamente alla dinamica positiva dei prodotti dell’industria alimentare, mentre persiste il saldo negativo, tra esportazioni ed importazioni, per quanto riguarda gli scambi di prodotti agricoli, con una stima per il 2017 di -7,3 miliardi di euro. Particolarmente negativo il rapporto con la Spagna, con esportazioni calate del 5,28% rispetto al 2016, mentre le importazioni sono aumentate dell’8,75%. Complessivamente negativo anche il dato relativo all’occupazione: diminuiscono soprattutto i lavoratori autonomi (-3,2%), in particolare le donne (-7%), ma il segno è negativo anche per i dipendenti (-2,2%) ed anche in questo caso la flessione è più rilevante per le donne 8,4%. Sul dato negativo relativo ai dipendenti – conclude Confagricoltura Ferrara – non dovrebbe avere contribuito la provincia di Ferrara, il cui trend positivo da molti anni dovrebbe essere proseguito anche nel 2017 (il dato definitivo sarà disponibile solo tra qualche mese, in quanto le denunce delle giornate di lavoro effettuate nel 4° trimestre 2017 saranno trasmesse entro il corrente mese di gennaio)”.

Calendario eventi Ibs+Libraccio di gennaio 2018

Mercoledì 10 gennaio
Ore 18:00
In collaborazione con Circomassimo Arcigay e Arcilesbica Ferrara
Aspettando Tag
Chiara Francini presenta
Non parlare con la bocca piena
Rizzoli
Dialoga con l’autrice Manuela Macario

Una storia di lacrime e risate, dentisti e caramelle, nonne, zie e amiche tatuate, cuori e nostalgia.

“Al terzo giro dell’isolato Chiara si rende conto di aver scelto probabilmente il momento peggiore, con la luce più bella di Roma, per lasciare. Del resto non esiste un’ora perfetta per la fuga perfetta. Da bambina le bastava il tempo di una mela – i bocconi piccoli – per raggiungere la sua cameretta partendo da scuola. Quanto sarebbe stato più facile adesso arrivare in quella casa a piedi, a undici anni, con le bucce verdi ancora tra i denti…”

Bello sapere che si può tornare. Che a ogni passo falso, nella vita, i genitori sono pronti a riabbracciarti con un calore che gli anni non hanno mai attutito né tanto meno spento. Per Chiara, questo calore profuma di caffè e canta sulle note della Vedova allegra. Perché i suoi genitori sono così, loro che l’hanno tirata su in amorosa allegria, le hanno costruito attorno un mondo da fiaba e hanno trattato la vita come una partita a tombola a Natale: leggera. Chiara ha appena lasciato Federico, il loro nido e i gatti. Il suo essere una donna fallica le ha impedito di portare avanti pure questa storia. E sì che stavolta si era impegnata. Ora il dolore le morde il cuore. Anche le donne come lei soffrono. Ma niente, non ce la fa, ed eccola a suonare il citofono a papà, a trascinarsi su per le scale i due trolley, ad addolcire la vita masticando Galatine per consolarsi un po’. Come le hanno insegnato fin da piccola. Meno male che, a casa dei suoi, Chiara ritrova tutto com’era, la cameretta rosa da principessa, l’albero di Natale acceso a ogni stagione, le riviste anni Novanta, gli amici di famiglia chiassosi e colorati. E naturalmente la matura armonia d’amore fra i suoi genitori. Un amore che ha superato tante prove, un amore coraggioso e per nulla convenzionale, un amore disinteressato e forte che ha sconfitto i pregiudizi, spesso con il fendente di una risata. Ma anche un amore buffo e capace di curare le ferite della vita (pure quelle che non si rimarginano perfettamente e lasciano la cicatrice). Una vera scuola d’amore, da cui Chiara avrà ancora molto da imparare.

Chiara Francini è nata a Firenze e cresciuta a Campi Bisenzio. È un’attrice. Ha sempre amato scrivere. Questo è il suo primo romanzo. La protagonista si chiama Chiara. Come lei.
Giovedì 11 gennaio
Ore 16:00
Presso Le case Cavallini Sgarbi di Rina Cavallini – via Giuoco del Pallone 31, Ferrara
L’ERRORE E L’ERRARE NELL’ORLANDO FURIOSO
Nuccio Ordine in L’errore nell’Orlando furioso
Vittorio Sgarbi in Il giardino degli inganni
Paola Bassani legge una poesia inedita di Giorgio Bassani
In concerto: Giovanni Puddu, Roberto Giordano
Introduzione al concerto Francesco Micheli
Introducono: Tiziano Tagliani, Elisabetta Sgarbi e Marco Bertozzi
In collaborazione con Accademia Pianistica di Imola

Venerdì 12 gennaio
Ore 20:00
Club di lettura “Due pagine prima di dormire”
Eraldo Baldini presenta il libro
Stirpe selvaggia – Einaudi
Libro in lettura condivisa “Ovunque, proteggici” di Elisa Ruotolo

Una storia d’amore e d’amicizia lunga una vita, sullo sfondo dei grandi eventi che hanno segnato la storia del secolo scorso.

Amerigo è cresciuto in una nostrana Macondo abitata da braccianti, boscaioli e personaggi fiabeschi. È un ribelle, e dicono sia figlio di Buffalo Bill. Forse è destinato a compiere grandi imprese, forse è solo incapace di salvarsi.

San Sebastiano in Alpe, paese dell’Appennino romagnolo, 1906. Amerigo ha nove anni e sua madre l’ha chiamato cosi perché l’ha concepito in America. Quando il Wild West Show fa tappa a Ravenna, lei decide di portare il figlio a conoscere suo padre. Buffalo Bill però non accetta di incontrarlo e questo rifiuto spinge il già inquieto Amerigo a schierarsi per sempre “dalla parte degli indiani”. Con Mariano e Rachele si dipinge il viso, e scorrazzando per i boschi sogna di fare la rivoluzione. Ma la Storia divide le strade di questi amici inseparabili, travolti dalle burrasche del Novecento: le lotte di classe, il fascismo, le guerre mondiali. Con grande potenza evocativa, “Stirpe selvaggia” mette in scena un protagonista struggente come un eroe romantico, eppure modernissimo. Diviso, come ognuno di noi, tra l’affermazione di sé e la rinuncia, tra la solitudine e il bisogno d’amore.

Eraldo Baldini, scrittore noir, si specializza in Antropologia culturale ed Etnografia, nei suoi romanzi ha saputo coniugare “gotico rurale”, noir e horror in una vena originale. Inizia a scrivere saggi in questo settore e approda alla narrativa negli anni ’90. Nel 1991 vince il Myfest di Cattolica con il racconto Re carnevale. Scrive una lunga serie di romanzi, tra cui due per ragazzi: L’estate strana (edizioni EL, 1997) e Le porte del tempo (Disney Avventura, 2001).
La notorietà arriva con il romanzo Mal’aria (Frassinelli 1998, 2003), pubblicato anche in Francia, con cui vince il prestigioso premio “Fregene”. Tra i suoi libri ricordiamo Come il lupo (Einaudi, 2006) con cui ha vinto il premio “Predazzo” 2006; Melma (Edizioni Ambiente, 2007), Quell’estate di sangue e di luna (Einaudi 2008), L’uomo nero e la bicicletta blu (Einaudi 2011), Gotico rurale (Einaudi 2012), Nevicava sangue (Einaudi 2013), Stirpe selvaggio (Einaudi 2016). Per Fernandel nel 2015 ha pubblicato la raccolta di racconti umoristici Fra l’Adriatico e il West.

Martedì 16 gennaio
Ore 17:30
Mauro Malaguti presenta
Spal 110 (1907-2017)
Gianni Marchesini Editore
Dialogano con l’autore Gigi Del Neri e Gianni De Biasi
Modera l’incontro Alessandro Sovrani
Per celebrare i 110 anni della Spal e il ritorno in serie A dopo 49 anni, il libro più completo sulla storia dei biancazzurri ferraresi pubblicato dalla Gianni Marchesini Editore, casa editrice specializzata in pubblicazioni sportive. Si tratta di una ulteriore tappa di un “percorso della memoria”, dopo I prodotti analoghi dedicati con grande successo al Bologna, al Napoli, alla Fiorentina, al Modena.
L’autore è Mauro Malaguti, autentica memoria storica della squadra ferrarese, da oltre trent’anni impegnato a raccontare le vicende della Spal prima sulle radio e televisioni ferraresi e poi sulle pagine de Il Resto del Carlino.

Giovedì 18 gennaio
Ore 18:00
Per il ciclo Uno sguardo al cielo
Serena Querzoli presenta
Scienza giuridica e cultura retorica in Ulpio Marcello
Loffredo Editore
Dialoga con l’autrice Paola Bastianoni

Venerdì 19 gennaio
Ore 16:45
Amo leggere attivamente
Guida teorico-pratica per sviluppare e consolidare il piacere di leggere
A cura di Flavia Franco
Per motivi organizzativi è gradita conferma della partecipazione a Edizioni Didattiche PAVLIN : pavlin@tiscalinet.it – eventife@libraccio.it

L’incontro affronta lo sviluppo delle competenze di lettura – i metodi, la tecnica, l’analisi del testo – e l’utilizzo della narrativa (dei lapbook in particolare) come strumento didattico per sviluppare nel bambino il desiderio di leggere.

Flavia Franco, insegnante di Scuola Primaria e coordinatore di Tirocinio presso il Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Torino, conduce laboratori di lettura per bambini e corsi di formazione per docenti e genitori. È autrice di testi di narrativa per bambini e di didattica per Erickson e Raffaello, tra cui “Amo leggere”, guida teorico-pratica per sviluppare e consolidare il piacere di leggere.

Sabato 20 gennaio
Ore 18:00
Per il ciclo Declinazioni del femminile
Giada Sundas presenta
Le mamme ribelli non hanno paura
Garzanti
Dialoga con l’autrice Chiara Baratelli
La rassegna è sponsorizzata da Circolo Lions Diamanti Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea

Giada Sundas è la mamma più famosa del web. I suoi post sulla sua esperienza di madre hanno avuto migliaia di condivisioni. Le mamme ribelli non hanno paura è il suo primo romanzo. Un debutto che partendo dalla vita parla al cuore di tutti. Un piccolo regalo a una bimba di due anni perché possa scoprire un giorno come è venuta al mondo, da quale amore, da quali errori, da quali scelte. Una storia sulla maternità, quella vera che si fa passo dopo passo, fatica dopo fatica, felicità dopo felicità.

«Giada Sundas è una narratrice naturale, ha la rara capacità di farti passare dal riso al pianto in poche righe. Un libro che parla di quanto diventare responsabili per un’altra vita significhi diventare responsabili anche della nostra.» – Matteo Bussola

Tutti mi dicono come fare. Ma solo una madre conosce le sfide di ogni giorno. Poi, un tuo sorriso e dimentico tutto.

Appena ha sentito un piccolo cuore battere dentro il suo, Giada ha cominciato a essere madre. Ma solo quando l’ha stretta tra le braccia quella vita è esistita davvero. Un attimo prima Giada era una persona, un attimo dopo un’altra e per sempre. Perché quando nasce un figlio si rinasce di nuovo. Si rinasce madri. Da quel giorno ha studiato tutti i manuali esistenti in commercio e ha ascoltato ogni consiglio. Affinché Mya, il suo dono più prezioso, fosse al sicuro, protetta, amata. Eppure non sempre tutto le veniva come era scritto in quei libri o come le avevano detto di fare. Ed è stato allora che ha capito una grande verità: che non esistono regole, leggi, dogmi imprescindibili. Il mestiere di madre si fa ogni giorno, si impara sul campo tra una ninnananna ricca di parole dolci e un rigurgito che rimane su una maglia per giorni. Tra un abbraccio che arriva inaspettato e cambia la giornata e un cartone animato che si odia perché lo si conosce ormai a memoria. Non c’è una ricetta, nessuno la conosce. Le risposte sono dentro ogni madre, sono lì, nel profondo dove risiede l’istinto. Dove vive e cresce l’amore più incondizionato che si possa provare. Dove non c’è bisogno di consultare nessuna enciclopedia per sapere cosa è giusto fare. È l’imperfezione l’unica verità. La morbidezza di un bacio sbavato, la tenerezza di un gioco improvvisato con una mollica di pane, la bellezza di un codino che non riesce a star dritto. Sono queste le magie che scaldano il cuore e fanno un figlio felice. Perché sono loro a insegnare che anche sbagliando si può volare, anzi, si vola ancora più in alto.

Martedì 23 gennaio
Ore 17:30
Gloria Spessotto e Stefania Acquesta presentano
Gli animali della via Jula
Luciana Tufani Editrice
Dialoga con le autrici Giulia Ciarpaglini
Ho capito che se sei ignorante non vai da nessuna parte, mentre l’istruzione è il regalo più grande che possano farti per aiutarti a diventare un animale come si deve. Certo sono ancora Totò, un cane bastardo, ma sono anche un cane istruito e molto, molto perbene.
Gloria Spessotto e Stefania Acquesta raccontano dieci storie di animali per grandi e per piccini, nate da un incrocio favorevole del caso, ma soprattutto alimentate dalla vivace fantasia di un nonno e una nipotina. Animali parlanti, naturalmente, come d’obbligo, ma privi di intento moralistico. Sono animali veri, che raccontano in prima persona, o attraverso la voce di una narratrice, le loro spesso pesanti fatiche, le loro stravaganti avventure e gli imprevedibili successi. E non è detto che dalla lettura alla fine non si riesce a cavarne qualche briciola di saggezza e conoscenza in più.
Gloria Spessotto è nata a Portogruaro (VE) e vive ai piedi dei Colli Euganei. Ha fatto l’interprete, l’albergatrice, l’insegnante di inglese. Da anni collabora come operatrice culturale con il Centro contro le Dipendenze di Trento, un’esperienza raccolta nel libro-testimonianza Ciò che gli angeli non sanno (Comunità di Camparta 1998) scritto con Sandro Travaglia. Ha pubblicato i racconti Cinque ciliegie di marzapane (Medusa 1994) e i romanzi Questa è la terra non ancora il cielo (Tufani, 1998, con Gabriella Imperatori), Chi è colui che ti cammina a fianco (Mobydick 2005, con Sandro Travaglia), Una storia di disamore (Mobydick, 2009), Missing:Scomparso (Mobydick, 20012, con Sandro Travaglia), Non era l’usignolo (Mobydick 2013).

Mercoledì 24 gennaio
Ore 17:30
Graziano Ferraccioli presenta
L’immobilità intrisa di vita
Panda edizioni
Dialogano con l’autore Roberto Pazzi e Anna Chiara Venturini

E se le foglie di una magnolia parlassero? Chi sarebbe così infantile e folle da poterlo credere?
Mattia, settantaseienne violoncellista in pensione, morso dalla noia delle sue giornate avvolte dalla quasi totale solitudine, scopre per caso che una foglia gli parla. E, nonostante lo scetticismo, inizia ad avere con lei dialoghi regolari, apprendendo dalle sue stesse parole che la voce è quella di una ragazza defunta. Intraprende un rapporto che lo assorbe completamente, al punto da considerarlo indispensabile. Conversazioni prive di filtri dirette al profondo di ciascun interlocutore: solo pochi minuti prima che il filo che unisce le due dimensioni venga spezzato per poi riannodarsi al successivo incontro, riaprendone la strada.
«Prima non è stato possibile, ma ora ci è stata regalata questa opportunità. E senza il lusso di giocare con la musica. Siamo in grado solo di conversare» dissi io per voler ribadire quanto considerassi importante la nostra amicizia, quanto mi ritenessi privilegiato per averla conosciuta.
«Pensi che sia un limite questo?» «No, se solo fossimo capaci di dare una vera importanza alle parole. Quelle, da sole, potrebbero anche bastare.»

Graziano Ferracioli, classe 1976, è nato e vive in provincia di Rovigo. Dopo anni di
passione per la musica, sente la necessità di esprimersi in modo diverso, applicandosi
costantemente alla scrittura, altro interesse che ha sempre curato in privato fin dall’età
adolescenziale. Uscendo dall’intimità dei suoi scritti, inizia a frequentare corsi di scrittura creativa giungendo alla pubblicazione del racconto Cara Incoerenza inserito nell’antologia Oltre Itaca (Faust Edizioni, 2015). L’immobilità intrisa di vita è il suo primo romanzo.

Venerdì 26 gennaio
Ore 18:00
Paolo Schianchi presenta
Paolo Schianchi non esiste: Tempo, Immagine, Identità, Verità e Parola in Rete
Dario Flaccovio Editore
Dialoga con l’autore Cecilia Mattioli

Il libro “Paolo Schianchi non esiste” è un intreccio narrativo in cui nulla è come appare e dove ogni parte, come su internet, può essere letta con l’ordine del libro o in piena libertà, saltando da una all’al¬tra, per poi tornare indietro e arrivare all’inizio. Questo non è un saggio tradizionale, ma un romanzo, in grado di trascinare il lettore in un susseguirsi di parole che diventa¬no immagini, per esplorare, in modo facile e diretto, i principi della creatività sul web e dello storytelling. Si tratta infatti di un nuovo genere letterario dove i vocaboli chia¬ve della comunicazione contemporanea, tempo, immagine, identità, verità e parola diventano i protagonisti di un romanzo.

Paolo Schianchi è riconosciuto fra i principali teorici italiani del Visual Marketing. È docente di Visual communication e interaction design e Creatività e problem solving presso l’Università IUSVE – Venezia e Verona. Dal 2010 dirige i contenuti editoriali del portale internazionale Floornature.com. Si occupa di saggistica sulla cultura visiva contemporanea. I testi redatti, le curatele di mostre e gli allestimenti da lui disegnati sono pubblicati sui principali magazine, quotidiani e volumi di architettura, design e critica del progetto. Tra le sue pubblicazioni recenti: L’immagine è un oggetto. Fondamenti di visual marketing con storytelling (2013); Architecture on the Web, a critical approch to Communication (2014).

Sabato 27 gennaio
Ore 15:00
La Tartaruga Maria – Luciana Tufani Editrice
Laboratorio creativo ispirato al libro di Silvia Mori con Elisa Galeati
Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria. Max 15 bambini
Età consigliata: dai 5 ai 10 anni
Per informazioni e prenotazioni: 0532241604; eventife@libraccio.it

Animali terrestri, uccelli e pesci sono protagonisti di 4 storie fantastiche, scritte per aiutare i bambini a riconoscerli e rispettare il loro e nostro habitat, l’ambiente intorno al Mediterraneo, il piccolo mare sulle cui coste abitiamo, sempre più fragile e bisognoso di protezione..

Ore 18:00
In collaborazione con Circomassimo Arcigay e Arcilesbica Ferrara
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Monica Cirinnà presenta
L’ Italia che non c’era. Unioni civili: la dura battaglia per una legge storica
Fandango

Accordi, tradimenti, voltafaccia, prove di forza e insulti. L’11 maggio 2016 con 372 sì, 51 no, 99 astenuti, viene approvata una delle leggi più discusse (e più attese) degli ultimi anni, la legge 76/2016 che introduce in Italia le Unioni civili per le persone dello stesso sesso e la regolamentazione delle coppie di fatto. A raccontare dettagli e retroscena è la senatrice Monica Cirinnà, prima firmataria e relatrice della legge, che è diventata il volto e il cuore di questa lunga lotta, durata due anni e mezzo, salutata da gran parte della società civile italiana come una conquista storica che allinea il nostro Paese alle grandi democrazie europee e occidentali. Dalla sua viva voce scopriremo i dietro le quinte del percorso legislativo, le pressioni dei conservatori, la posizione ambigua con il tradimento finale dei 5stelle e l’andamento altalenante della stampa italiana sul tema. A completare il quadro, le lettere degli italiani a Monica. Lettere che sono, nel bene e nel male, lo specchio di un Paese. C’è chi la ringrazia per la pazienza con cui sta portando avanti la battaglia e chi le augura di fallire miseramente. Un dibattito che ha caratterizzato e infuocato il clima politico e che non si è ancora esaurito, visto che sono rimasti aperti i nodi dell’adozione coparentale e del matrimonio egualitario. Un viaggio dentro il Parlamento, un racconto senza veli su come la politica realizza le sue espressioni migliori.

Incredibile risveglio

Un uomo che si risveglia dopo 30 anni di coma, un viaggio tra due generazioni in un mondo completamente, profondamente e inevitabilmente cambiato. Difficile immaginare di dormire per un tempo così lungo. Se solo si pensa, però, ai cambiamenti avvenuti in un simile lasso di tempo, si comprende come siano stati talmente tanti in un periodo che, alla fine, appare poi breve. Questa la riflessione che porta l’ultimo libro di Walter Veltroni, ‘Quando’, l’incredibile storia di Giovanni, una parentesi intima che mette a confronto momenti di dolore, sconforto, gioie e scelte difficili con l’evoluzione storica di un Paese, le differenze di generazioni, il cambiamento della sinistra.

Giovanni entra in coma a causa di un incidente avvenuto il giorno della morte di Enrico Berlinguer, il 13 giugno 1984, e si risveglia oltre 30 anni dopo, nel luglio 2017, in un mondo completamente cambiato, del quale deve imparare a capire tutto, dalla caduta del muro di Berlino all’arrivo dei cellulari, del web e dei computer. “Mi viene da piangere. Se Berlinguer muore, finisce tutto”, aveva detto allora Ettore, il padre di Giovanni, prima che suo figlio si addormentasse e partisse per un lungo sonno da cui nessuno pensava si sarebbe mai risvegliato. Quello del leader del Pci è un funerale che annichilisce una generazione, che si riunisce nel dolore a Piazza San Giovanni a Roma aprendo a quella trasformazione della sinistra ancora oggi alla ricerca di una sua nuova identità. Giovanni, in tutti questi anni, è stato amorevolmente e dolcemente accompagnato da Suor Giulia, la suora ‘tormentata’ figlia di padre comunista; nella sua nuova vita lo seguiranno Daniela, la psicologa malinconica con cui il protagonista stringerà un tenero e unico rapporto affettivo, e suo figlio Enrico, un ragazzino compito, preciso e saggio, forse troppo per la sua giovane età. La fidanzata Flavia dopo una prima pacata e delicata presenza, scomparirà verso un nuovo matrimonio, con una figlia in comune che non saprà di avere un padre “che dorme”. Tanti i personaggi e gli intrecci. Fitte le parole e i sentimenti.
Giovanni, ha cinquant’anni quando si risveglia ed è come un bambino che scopre il mondo, che si deve affidare agli altri per capire e camminare. Era e diventerà un uomo sospeso, accompagnato dall’implacabile riflessione di Enrico, per cui “siamo tutti soli, ma insieme, siamo veloci, ma superficiali, fragili, interconnessi ma fragili”. Le grandi battaglie collettive, le lotte, gli ideali, le manifestazioni, i movimenti studenteschi appartengono a un passato romantico e lontano. “Tu invidi i nostri sogni, io invidio la vostra realtà. Chi avrà ragione?”, si chiede Giovanni. “Spero tu, temo io”, è la risposta di Enrico. Un libro profondo, piacevole. Da leggere e regalare.

Walter Veltroni, Quando, Rizzoli, 2017, 320 p.