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Giorno: 5 Gennaio 2018

Modifiche ai servizi della linea Ferrara-Codigoro in vigore da lunedì 8 gennaio

A decorrere da lunedì 8 gennaio, con la ripresa delle attività scolastiche, saranno apportate alcune modifiche ai servizi della ferrovia Ferrara-Codigoro e ad alcuni collegamenti di bus.

Il treno 6376 del mattino sarà soppresso e sostituito dal treno regionale 6394, in partenza alle ore 6.31 da Codigoro con arrivo a Ferrara alle 7.50.

Per agevolare gli studenti delle scuole ferraresi, alla fermata/stazione “Ferrara via Boschetto” sono state programmate, in coincidenza con l’arrivo del treno delle 7.40, due corse di bus: una corsa di linea 6/ che arriva in stazione transitando per viale Alfonso d’Este e Corso della Giovecca e una corsa di linea 392 diretta all’ITI di via Pontegradella. I due bus, in partenza da Boschetto alle 7.42, si effettuano tutti i giorni feriali scolastici da lunedì a sabato.

I bus 95320 e 95321 – cessati dal 27 dicembre scorso, in concomitanza con la chiusura delle scuole – non saranno ripristinati. Anche il treno 6263 Ferrara-Codigoro sarà sostituito dal treno 6261, con una leggera modifica di orario nella tratta Ferrara-Rovereto.

Questa riorganizzazione dei servizi è stata effettuata dalla Regione Emilia-Romagna d’intesa con l’Agenzia della Mobilità di Ferrara e i comuni interessati di Codigoro, Fiscaglia e Ostellato per soddisfare le richieste espresse dai ragazzi e dalle loro famiglie, favorendo così gli spostamenti con i mezzi pubblici ad orari più calibrati in particolare per l’utenza scolastica che da Codigoro, Fiscaglia, Ostellato, Tresigallo, Masi Torello e rispettive frazioni converge quotidianamente a Ferrara.

Torna Maria Paiato con una “prova di memoria” aperta al pubblico

Da Ferrara Off

Un inizio di anno a sorpresa a Ferrara Off

Domenica 7 gennaio 2018 ore 17.00
Teatro Ferrara Off
Viale Alfonso I d’Este 13, Ferrara

PROVA DI MEMORIA con Maria Paiato
Il nuovo anno di Ferrara Off si apre con un’inedita Maria Paiato. Dopo le appassionanti letture di romanzi a puntate, l’attrice torna nel teatro di viale Alfonso I d’Este per una serata unica e senza dubbio imprevedibile: una ‘prova di memoria’ del monologo “Stabat Mater” di Antonio Tarantino che debutterà in febbraio presso il Teatro Masini di Faenza con la regia di Giuseppe Marini. Per la prima volta, davanti a un pubblico, in maniera totalmente informale, Maria Paiato duellerà con la propria memoria, esplorando le parole e le situazioni del monologo. Un originale ‘dietro le quinte’ che precede l’inizio delle prove e l’incontro con il regista: un’occasione, per i soci di Ferrara Off, per conoscere da vicino il mestiere di un’attrice e, con lei, immaginare possibili rappresentazioni del testo.
‘Prova di memoria’ si svolgerà domenica 7 gennaio 2018, alle ore 17, presso il Teatro Ferrara Off in viale Alfonso I d’Este 13.
L’ingresso è a offerta libera con prenotazione obbligatoria scrivendo a info@ferraraoff.it o telefonando al numero 333.6282360

Corso libero di critica musicale al Conservatorio di Ferrara “Scrivere di Musica”

Da Conservatorio Ferrara

Scrivere di Musica | DANIELE SPINI

Termine iscrizioni al corso posticipato al 12 gennaio

Qual è la distinzione fra critica e musicologia? Quali sono i problemi di stile e linguaggio nelle diverse attività critiche? Che differenza c’è tra divulgazione e giornalismo? Questo e molto altro nel corso libero di critica musicale a cura di Daniele Spini, che da gennaio a giugno si svolgerà al Conservatorio Frescobaldi di Ferrara.
Il corso è aperto a chi voglia fare esperienza di critica musicale, conoscendone la storia e le tecniche più utilizzate. Le esercitazioni pratiche consentiranno agli studenti di acquistare dimestichezza con il linguaggio giornalistico e il suo utilizzo. I migliori saranno pubblicati sul sito di Ferrara Musica se riferiti a concerti della stagione.
Daniele Spini, (Firenze 1951). Dal 1973 al 1996 ha collaborato alla rubrica di critica musicale della «Nazione» di Firenze. Dal 1980 al 1981 ha curato le edizioni del Teatro Comunale di Firenze – Maggio Musicale Fiorentino. Dal 1981 al 1990 ha insegnato Storia della musica alla Scuola di Musica di Fiesole. Dal 1985 al 1998 è stato critico musicale titolare del «Mattino» di Napoli. Dal 1990 al 1992 ha insegnato Storia della musica al Quinquennio sperimentale del Conservatorio di Firenze. Dal 1993 al 2006 è stato vicepresidente del Centro di ricerca e produzione musicale «Tempo Reale» di Firenze, fondato e a lungo diretto da Luciano Berio. Nel 1994 ha vinto, primo su 700 concorrenti, il concorso a cattedre per l’insegnamento di Storia della musica nei conservatori. Da allora al 2006 ha insegnato al Conservatorio di Benevento. Dal 1999 al 2006 è stato direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, che ha portato a ottenere successi importanti quali il Premio Abbiati della critica musicale italiana (2005) per l’ideazione della rassegna contemporanea Rai NuovaMusica e l’invito al Festival di Salisburgo (2006). Nel 2000 è stato vicepresidente della giuria del Concorso Internazionale «Maria Callas – Nuove voci per Verdi» indetto dalla Rai e dal Comitato nazionale per le celebrazioni verdiane. E’ docente di Storia della Musica del Conservatorio “Frescobaldi”.

Per informazioni: 0532.207412 o produzioni@consfe.it. Il corso è aperto anche a esterni interessati non iscritti al Conservatorio, con richiesta all’ufficio Produzioni e previa valutazione. Termine iscrizioni al corso posticipato al 12 gennaio.

Dall’albero di Natale al compost

La seconda vita degli alberi di Natale: è possibile recuperarli se raccolti in modo differenziato oppure se conferiti alla stazione ecologica

Con l’Epifania si concludono le festività natalizie e arriva il momento di disfare l’albero di Natale, riporre addobbi e alberi sintetici; ma che fare dell’abete, quello vero? Una indagine della Coldiretti stima in 3,8 milioni gli alberi veri addobbati per il Natale 2017, in aumento rispetto agli anni precedenti.

Quelli senza radici, non più trapiantabili, possono essere trasformati in ottimo fertilizzante da riutilizzare in agricoltura. Hera invita quindi i cittadini a conferirli presso la stazione ecologica o nei cassonetti per sfalci e potature ovviamente ridotti in piccoli pezzi per limitarne il volume.
Gli alberi sintetici, invece, scelti da 7 famiglie su 10 sempre secondo l’indagine effettuata dalla Coldiretti, quando non più utilizzabili devono essere portati alla stazione ecologica.
In entrambi, i casi, non vanno abbandonati accanto ai cassonetti.

Le stazioni ecologiche di Ferrara
A Ferrara i cittadini possono utilizzare 3 stazioni ecologiche situate in: Via Caretti, via Ferraresi (angolo Via Carlo Porta), via Cesare Diana (Cassana) i cui orari e giorni di apertura sono consultabili sul sito www.gruppohera.it
Ricordiamo che per ogni kg di rifiuto portato in Stazione Ecologica verrà applicato uno sconto come previsto dal regolamento comunale sull’applicazione della tariffa puntuale di prossima emissione.

Luci di Natale
Le luci utilizzate per gli addobbi natalizi, quando non funzionano più, diventano RAEE (Rifiuti da Apparecchiature elettriche ed elettroniche) e devono essere portate alle stazioni ecologiche.

Per risolvere tutti i dubbi c’è il Rifiutologo
In caso di dubbi sul corretto conferimento dei rifiiuti è possibile consultare il Rifiutologo, all’indirizzo www.ilrifiutologo.it, la app scaricabile gratuitamente da tutti gli store. Nel Rifiutologo sono riportate informazioni dettagliate sulla gestione di ogni materiale, è possibile cercare il rifiuto scrivendo il nome del prodotto da buttare o anche fotografando il suo codice a barre presente sulle confezioni. E’ inoltre possibile inviare direttamente, e in modo anonimo, a Hera fotosegnalazioni di rifiuti abbandonati, cassonetti rotti o troppo pieni e, grazie al GPS, è possibile individuare la stazione ecologica più vicina.

No agli abbandoni in strada
Hera ricorda, infine, che in nessun caso i rifiuti vanno abbandonati fuori dai contenitori La maleducazione di chi lascia i rifiuti in strada è un costo per la collettività, che può essere prevenuto avvalendosi anche del servizio gratuito di raccolta a domicilio degli ingombranti (mobili, grandi elettrodomestici, divani, etc), chiamando il Servizio Clienti Hera 800.999.500 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22, sabato dalle 8 alle 18 (chiamata gratuita da telefono fisso e mobile).

La newsletter del 5 gennaio 2018

Da Ufficio Stampa Comune di Ferrara

 

BIBLIOTECA TEBALDI – Martedì 9 gennaio alle 17 nella sala di via Ferrariola a San Giorgio

Tornano le topo-storie per bambini dai 3 ai 10 anni

05-01-2018

Martedì 9 gennaio 2018 alle 17 alla biblioteca comunale Dino Tebaldi di San Giorgio (via Ferrariola 12) nuovo appuntamento del ciclo di incontri dedicati ai bimbi dai 3 ai 10 anni “Io leggo a te e tu leggi a me” che – per il mese di gennaio – sarà dedicato a “Tornano le topo-storie!”.

In programma per l’incontro di questa settimana c’è la lettura ad alta voce delle avventure del topo “Federico” di Leo Lionni (Babalibri) e “Un topolino per amico” di Bonny Becker (Nord-Sud).
Dopo la narrazione come consuetudine verrà data la possibilità ai bambini presenti di esprimersi a loro volta in veste di narratori in erba portando le proprie proposte, idee e suggerimenti di lettura. La partecipazione è libera e gratuita.

Per info: Biblioteca comunale Tebaldi del quartiere di San Giorgio, via Ferrariola 12 a Ferrara, email bibl.sangiorgio@comune.fe.it, tel. 0532 64215.

 

 

 

BIBLIOTECA LUPPI – Martedì 9 gennaio alle 17.30 nella sala di via Arginone a Porotto

Storie d’inverno per bambini dai 4 ai 10 anni

05-01-2018

Martedì 9 gennaio 2018 alle 17.30 alla Biblioteca Aldo Luppi, in via Arginone 320 nella frazione di Porotto a Ferrara, riprende l’attività di promozione della lettura per bambini dai 4 ai 10 anni con l’appuntamento settimanale di “Belle storie a Porotto”. L’appuntamento di questa settimana sarà con le “Storie d’inverno” a cura dei volontari dell’associazione Briciole di fole. La partecipazione è libera e gratuita.

Per info: Biblioteca Aldo Luppi, via Arginone 320, Ferrara, tel. 0532 731957, email bibl.porotto@comune.fe.it

 

 

 

POLIZIA MUNICIPALE – Durante le operazioni degli Agenti e dell’Unità cinofila domenica 31 dicembre e mercoledì scorso

Efficace attività di controllo antiabusivismo e nuovi ritrovamenti di sostanze stupefacenti

05-01-2018

Archiviata la festa di San Silvestro si tirano le prime somme su un aspetto di sicurezza urbana gestito nella serata dalla Polizia Municipale. Durante i controlli antiabusivismo condotti fin dal pomeriggio del 31 dicembre, sono stati emanati due ordini di allontanamento dall’area monumentale ed è stato effettuato un rinvenimento di merce che sarebbe stata, evidentemente, venduta abusivamente.

Come lo scorso anno, infatti, alcuni venditori sprovvisti dei necessari titoli abilitativi hanno cercato di intrufolarsi nell’area della festa confidando che, confondendosi fra la folla, non sarebbero stati più rintracciati. Al contrario sono stati individuati, sanzionati e la merce in vendita posta sotto sequestro; inoltre gli stessi hanno subito le disposizioni previste dalla Legge Minniti e recepite dal Regolamento di Polizia Urbana di Ferrara. Si trattava di due uomini di nazionalità extracomunitaria che fortunatamente non ponevano in vendita nulla di pericoloso, ma solo oggetti natalizi.

E’ intanto subito ripresa l’attività di monitoraggio dello spaccio in città: nel pomeriggio di mercoledì si sono registrati nuovi rinvenimenti da parte dell’Unità cinofila della Municipale, sia in centro storico (via Leoncorno, Baluardi, delle Volte) sia nella zona GAD (viale Belvedere, Orlando Furioso, piazza XXIV Maggio) per un totale di oltre 100 grammi di marijuana. Benché non sia stato possibile risalire agli autori, le sostanze stupefacenti sono state comunque poste sotto sequestro a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

(Comuniciazione a cura della Polizia Municipale Terre Estensi) 

Nella foto la merce sequestrata il 31/12/2017

CONFERENZA STAMPA – Martedì 9 gennaio alle 11 nella sala degli Arazzi in residenza municipale

Presentazione e firma accordo sulla sostenibilità ambientale dell’intervento edilizio “Le Corti di Medoro”

05-01-2018

Martedì 9 gennaio alle 11 nella sala degli Arazzi in residenza municipale, avrà luogo una conferenza stampa nel corso della quale sarà illustrato e firmato l’accordo sulla sostenibilità ambientale dell’intervento edilizio “Le Corti di Medoro” tra il Comune di Ferrara, Società Investire Sgr, Acer e Intercantieri Vittadello Spa.

All’incontro con i giornalisti interverranno l’assessora comunale all’Urbanistica Roberta Fusari, il dirigente comunale del Servizio Ambiente Alessio Stabellini, i rappresentanti di Acer Ferrara Diego Carrara (direttore) e Marco Cenacchi (progettazione), di Intercantieri-Vittadello Spa Alessandro Melato e Gualtiero Magnani (Dir. Tecnica), di investire Sgr Paolo Boleso e Marco Polvara. Saranno inoltre presenti per l’occasione Edoardo Zanchini, vice presidente nazionale Legambiente e Marco Mari, vice presidente nazionale Green Building Council Italia.

 

RASSEGNA NATALIZIA – Fino a domenica 14 gennaio, ore 14.30-18, nella chiesa di Sant’Andrea Apostolo a Fossalta

Presepe artistico e piccoli presepi in mostra a Fossalta

05-01-2018

Fino a domenica 14 gennaio 2018, ore 14.30-18, nella chiesa di Sant’Andrea Apostolo, in via Argine Volano 184 è possibile visitare il Presepe artistico di Fossalta e la Mostra piccoli presepi del Natale. Le visite in orario mattutino possono essere concordate su prenotazione telefonica (cell. 349 5256683). La rassegna è  organizzata dall’Associazione Volontari Iniziative Parrocchiali (AVIP) di Fossalta in collaborazione con Comune di Copparo e Comune di Ferrara.

SCHEDA a cura degli organizzatori
Continuano fino a domenica 14 gennaio 2018 le visite al Presepe artistico di Fossalta e Mostra piccoli presepi del Natale, tutti i giorni dalle 14.30 alle 18, la mattina su prenotazione telefonando al 349 5256683. All’interno della chiesa di Sant’Andrea Apostolo, in via Argine Volano 184, il presepe artistico tradizionale curato dai volontari dell’AVIP Fossalta stupisce quest’anno con un nuovo paesaggio magistralmente sorto oltre la finestra, ben ampliata nelle sue dimensioni per dare al visitatore nuovi orizzonti. Si può dire proprio “un altro presepe nel presepe” da non perdere!
Al suo opposto rimane la caratteristica Via delle Volte, vanto della città di Ferrara al suo primo nascere, seguita dal rinascimentale colonnato antistante la Villa Mensa, mentre di lato appare la Natività sviluppata in due momenti.
Lo sguardo continua nell’infinità di particolari che caratterizzano da sempre le scene più varie della vita ferrarese novecentesca. L’iniziativa della Mostra di Piccoli Presepi del Natale organizzata dall’Associazione Volontari Iniziative Parrocchiali (AVIP) di Fossalta, in collaborazione con Comune di Copparo e Comune di Ferrara, che quest’anno si presenta particolarmente ricca di opere creative, culminerà domenica 14 gennaio, alle 17, dove a tutti gli espositori verrà rilasciato un riconoscimento di partecipazione alla Mostra alla presenza di rappresentanti dell’Arcidiocesi e dei Comuni di Copparo e Ferrara.

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo M5S in Consiglio comunale

Richiesta in merito alla raccolta rifiuti sul territorio comunale

05-01-2018

Ecco l’interpellanza pervenuta:

– la consigliera Morghen (gruppo M5S in Consiglio comunale) ha interrogato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessora all’Ambiente Caterina Ferri in merito alla raccolta dei rifiuti sul territorio comunale.

>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara)

Numero verde unico per tutti i Comuni CLARA

Da CLARA

Sportello telefonico CLARA, l’800-881133 numero unico di riferimento anche per i Comuni dell’alto ferrarese.

Dal 1° gennaio 2018 il numero verde 800-881133, gratuito sia da rete fissa che da cellulare, è il numero unico di riferimento dello sportello telefonico per gli utenti di tutti i Comuni serviti da CLARA, compresi quelli dell’alto ferrarese. A giorni sarà infatti definitivamente disattivato il numero ex Cmv Raccolta (800-774750). Lo sportello telefonico è attivo nelle seguenti giornate e orari:

dal lunedì al venerdì orario continuato dalle 8.00 alle 18.00
il sabato dalle 9.00 alle 13.00
Si ricorda che per richieste di ritiro a domicilio (ingombranti, grandi quantità di verde ecc.) e per informazioni relative alla propria situazione Tari è obbligatorio fornire all’operatore il proprio codice cliente.

Ultimi giorni dell’esposizione del capitolare di Liutprando e del dipinto del Guercino al Museo Delta Antico

Il Capitolare di Liutprando, manoscritto di straordinario pregio, testimonianza importantissima dei traffici commerciali altomedievali sul territorio, resterà in esposizione al Museo Delta Antico sino a domenica 7 gennaio 2018. Il trattato, a ratifica di un accordo commerciale sottoscritto a Pavia nel 715 (o 730 d.C.) tra il re dei Longobardi, Liutprando ed i comacchiesi, definisce le quote e le modalità di pagamento dei dazi e dei pedaggi, attribuiti alle imbarcazioni comacchiesi, quando trasportavano mercanzie, risalendo il Po.

La preziosa pergamena medievale resta esposta dunque sino a domenica 7 gennaio, per poi fare rientro nella Biblioteca Statale di Cremona, a cui l’Amministrazione Comunale rinnova cenni di gratitudine per la gentile concessione.

Domani, sabato 6 gennaio, infine, terminerà un’altra importantissima esposizione temporanea, avviata in concomitanza con la Sagra dell’anguilla. Il dipinto “Cena in Emmaus” del Guercino, esposto in una sala al primo piano del Museo Delta Antico, potrà essere visitato sino a domani, in quanto dalla prossima settimana rientrerà nella Pinacoteca di Cento. A questo proposito l’Amministrazione Comunale, rinnova sentiti ringraziamenti alla stessa Pinacoteca e al Comune di Cento per la proficua collaborazione intercorsa, a sostegno della promozione culturale reciproca.

Nella giornata di domani, sabato 6 gennaio 2018, è prevista, alle ore 15 una visita guidata gratuita compresa nel biglietto d’ingresso al Museo Delta Antico. L’orario di apertura del museo nelle due giornate festive di domani (6/01/2018) e dopo-domani, domenica 7/01/2018, è il seguente: dalle ore 10 alle ore 17 (orario continuato).
Per informazioni: 0533-311316 e info@museodeltaantico.com

MEMORABILE
Il Capitale di Karl Marx, compendio

Carlo Cafiero ha compiuto un’opera importante nello stendere questo Compendio del Capitale, approvato e visto di buon occhio anche dallo stesso Karl Marx, non tanto perché è riuscito a sintetizzare in poche pagine il pensiero del suo “maestro”, bensì perché è riuscito a farlo in maniera appassionante e sintetica, con un testo tenace e completo. Tiemme Edizioni (www.tiemme.onweb.it) recupera il prezioso testo, scritto nella seconda metà dell’Ottocento, e lo propone in formato digitale alla riscoperta e alla eventuale reinterpretazione di ideologi, studiosi, politici, giovani o semplici curiosi.

Carlo Cafiero (Barletta, 1 settembre 1846 – Nocera Inferiore, 17 luglio 1892) è stato un anarchico italiano. Nato da una ricca famiglia della borghesia agraria, sin da giovane venne avviato alla carriera diplomatica, che però abbandonò ben presto.

Nascita Associazione Culturale Umanità

Da Associazione Culturale Umanità

Nello scorso mese di novembre è stata formalizzata la costituzione dell’Associazione Culturale Umanità, libera Associazione apolitica e apartitica, fondata con il proposito di ampliare e diffondere la cultura e la conoscenza delle migrazioni, occuparsi del concetto di integrazione tra culture differenti e comunicare l’importanza della loro intersezione, pur sempre nel rispetto dei reciproci diritti e della propria storia culturale.
Il nome Umanità, nonché lo stile grafico che la rappresenta, sono stati scelti per incoraggiare la riflessione sul significato etimologico del vocabolo stesso: Umanità è il potente sentimento di solidarietà, compassione, amore, gentilezza, comprensione e indulgenza verso le persone.

I soci fondatori dell’Associazione Culturale Umanità provengono da orizzonti professionali e esperienze di vita differenti, ma li accomuna la volontà di promuovere il ruolo essenziale del dialogo, della conoscenza e della riflessione quali strumenti per superare le diffidenze culturali e per stimolare la consapevolezza che le culture, come gli esseri umani, non esistono se non in relazione le une con le altre.

I soci fondatori sono: Francesco Ferroni, Diego Marani, Francesco Pistocchi, Mustafa Sabbagh e Claudia Volta, mentre Tristana Randi ha il compito di coordinare e dirigere i vari progetti che verranno sviluppati a livello Nazionale.

Per il particolare interesse dimostrato all’iniziativa e la sua storia di vita è stato nominato socio onorario Alfred Gomis ventiquattrenne di origine senegalese ora portiere della SPAL.

L’Associazione Culturale Umanità ha in programma per il 2018 una serie di eventi culturali, mostre artistiche, convegni e sessioni di studio utili a stimolare la riflessione sui fenomeni sociali in modo aderente alla realtà dei fatti e promuovere i valori supremi del rispetto per l’umanità, della tolleranza, della solidarietà.

Ferrara ospiterà il 26 gennaio presso il Museo di Casa Romei il primo evento promosso dall’Associazione che prevede una tavola rotonda presieduta dal Professor Paolo Magri, Vice Presidente Esecutivo e Direttore dell’istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) e docente di Relazioni Internazionali all’Università Bocconi in dialogo con Alfred Gomis, portiere della Spal e una mostra di Mustafa Sabbagh e Sislej Xhafa, artisti da sempre impegnati a riflettere e far riflettere sui fenomeni migratori contemporanei

Concerto di Paolo Lazzarini domenica 7 gennaio

Da Gli Amici della Musica Uncalm

Riprendono i concerti del Circolo Frescobaldi dopo la pausa natalizia: domenica 7 gennaio 2017 alle ore 17 alla Sala della Musica di via Boccaleone 19 sarà ospite il maestro Paolo Lazzarini in un programma dal titolo “Un pianista all’Opera”.
Lazzarni eseguirà, infatti, dopo averne spiegato la genesi, le più celebri parafrasi di arie e melodie famose, da opere di Moneverdi, Mozart, Verdi e Puccini, cimentandosi in quel repertorio così in voga nei salotti dell’Ottocento e del primo Novecento; non sono musiche semplici né semplificate, anzi tuttaltro: basti dire che le parafrasi d’opera videro impegnati compositori come Franz Liszt Richard Wagner e Sigismund Thalberg. Sarà dunque un recital dove l’opera lirica sarà la protagonista, anche se in forma di parafrasi.
Paolo Lazzarini è nato a Rovigo nel 1980. Ha iniziato fin da piccolo lo studio del pianoforte e del violino. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è diplomato in pianoforte con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio Venezze di Rovigo. Successivamente ha conseguito il diploma in Didattica Della Musica presso il conservatorio Buzzolla di Adria. Dopo aver seguito le masterclass di Piero Rattalino e Andrea Lucchesini per il pianoforte classico, Danilo Rea e Riccardo Zegna per il pianoforte jazz, ha ottenuto il diploma di specializzazione in musica da camera presso la prestigiosa Accademia Musicale di Firenze sotto la guida di Pier Narciso Masi.
È anche compositore e nel 2009 ha firmato le musiche del documentario “La lunga notte” prodotto dal Cuamm di Padova e altre colonne sonore negli anni successivi. Non di rado diverse sue composizioni vengono eseguite in rassegne o concerti di musica contemporanea, riscuotendo meritato successo. Ingresso a prezzi popolari: intero 5 euro, ridotto 3 euro.

Informanumeri 5 gennaio 2018

Le notizie di oggi: 

Banner prezzi piccoloANTICIPAZIONE DEI PREZZI – Dicembre 2017
A Ferrara, nel mese di dicembre 2017, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) con tabacchi aumenta di 0,7% rispetto al mese precedente ed aumenta di 0,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente…..
anticipazione_dicembre_2017.pdf

genteBILANCIO MENSILE DELLA POPOLAZIONE
Pubblichiamo l’ammontare dei flussi registrati nell’Anagrafe Comunale (nati, deceduti, iscrizioni confermate e cancellazioni), rilevati mensilmente con il modello Istat D7B, e il numero degli atti stato civile registrati a Ferrara nel mese, nati, deceduti e matrimoni nella popolazione presente, cioè il modello Istat D7A (il D7A del mese di settembre è stato rettificato). Secondo i dati rilevati con il modello Istat D7B, la popolazione residente al 30 novembre 2017 ammonta a 132.348 abitanti.
res2017novembre.xls
pres2017novembre.xls

DALL’ISTAT:
Logo Istat
Il 14 dicembre 2017 l’Istat ha diffuso i dati tratti dalla rilevazione dei Dati ambientali nelle cittàsvolta tra maggio e luglio di quest’anno, condotta in collaborazione con i Comuni capoluogo di provincia italiani. Al link: http://www.istat.it/it/archivio/207482 è possibile visualizzare e scaricare il testo integrale, la nota metodologica e le tavole contenenti i dati relativi a ciascun comune capoluogo di provincia. Sempre nella giornata del 14 dicembre 2017 sono stati rilasciati i dati relativi al Censimento delle acque per uso civile – anno 2015 presenti al link: http://www.istat.it/it/archivio/207497.

Al fine di favorire la diffusione e l’utilizzazione dei dati e delle informazioni è consentita la riproduzione parziale o totale del contenuto delle presenti pubblicazioni, con citazione della fonte: Sistan, Comune di Ferrara, Statistica

A Brazzolo divieto di transito per mezzi pesanti e limite velocità su via Ossi

Da Comune di Copparo

Scatta da lunedì 8 gennaio il divieto di transito ai veicoli di massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate sulla via Francesco Ossi di Brazzolo. Il limite sarà operativo dall’intersezione con la strada provinciale Sp 16 “Copparo-Migliarino” e sino al confine con il Comune di Formignana (ad eccezione per le operazioni di carico e scarico e per i mezzi pubblici). Accanto a questa misura, il Comune di Copparo informa altresì che, dal civico n. 39 della medesima via e sino al confine con il Comune di Formignana, sarà imposto il limite di velocità di 30 km/h.

L’ordinanza, firmata ieri dal responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Copparo, si è resa necessaria per migliorare la sicurezza di via Ossi in località Brazzolo, che non dispone di marciapiedi e piste ciclabili ed è percorsa da un elevato traffico pesante che crea disagi ai residenti.

“L’Amministrazione Comunale – afferma Marco Mazzali, assessore ai Lavori pubblici – ha raccolto diverse sollecitazioni su questo tratto di strada, che è stata peraltro resa oggetto di recenti interventi di asfaltatura da parte del Comune, proprio per migliorarne la percorribilità. Assieme ai cittadini, e dietro valutazione dei tecnici, si procederà dunque da lunedì con l’istituzione di questo nuovo doppio limite, di peso dei mezzi e di velocità, con l’obiettivo di dare una risposta concreta ai cittadini e senza interferire con le attività produttive presenti”.

L’Amministrazione ricorda da ultimo che nel tratto di strada ricadente nel Comune di Formignana è già in vigore il divieto di transito ai mezzi superiore a 3,5 tonnellate.

Hera, lavori sulla rete idrica di San Biagio di Argenta

Da lunedì 8 gennaio, e per circa 4 settimane, Hera effettuerà un intervento di adeguamento della rete idrica di via Morari a San Biagio di Argenta in corrispondenza del passaggio a livello ferroviario.
Per consentire lo svolgimento dei lavori il tratto di strada interessato verrà chiuso al traffico veicolare e pedonale.
Non sono previsti disservizi ed eventuali interruzioni della fornitura idrica saranno comunicati con almeno 48 ore di preavviso.
Hera assicura che sarà propria cura limitare al massimo il disagio ai cittadini.

L’invidia: questa illustre ‘cononosciuta’

di Marcella Mascellani

E’ uno dei sentimenti più diffusi e più ribelli. Non risponde a regole, non conosce limiti. E’ nato con l’uomo.
Moliere scriveva che la virtù è sempre perseguitata: gli invidiosi muoiono, l’invidia mai.
Ci accompagna per tutta la vita e nessuno ne è privo. Sostiene l’impeto con il quale, da bambini, strappiamo dalle braccia il gioco al nostro amico felice di possederlo e il risentimento che proviamo per il nostro compagno di classe premiato con un bel voto in materia.
Serpeggia in ogni ambiente sociale e non fa distinzione di grado culturale. Va dall’indifferenza forzata con la quale evitiamo di salutare il nostro collega lungo il corridoio del comune luogo di lavoro, al gusto del pettegolezzo che sicuramente aiuterà a mettere in cattiva luce la nostra vittima.
E soprattutto avrà un effetto catartico per noi. Aiuterà a liberarci di quella tristezza o di quel dolore rispetto all’evidenza del bene altrui.
Sin da bambini, a scuola, in famiglia e in altri contesti comunitari, ci insegnano a non invidiare l’altro.
Il difficile è metterlo in pratica.

A proposito del pettegolezzo il Papa, in un’omelia del gennaio 2016, ha affermato: “L’invidia uccide e non tollera che un altro abbia qualcosa che io non ho”. E ancora: “E’ una sofferenza che desidera la morte degli altri. Ma quante volte nelle nostre comunità non dobbiamo andare troppo lontano per vedere questo? Per gelosia si uccide con la lingua. Uno ha invidia di questo, di quell’altro e incominciano le chiacchere: e le chiacchere uccidono.”
Non a caso nella religione cattolica l’invidia è considerata il peggiore dei sette vizi capitali perché include in se l’odio e il tradimento, fino a sfociare nell’omicidio.
Nella religione ebraica tutta la comunità religiosa è impegnata a prevenire il sorgere di tale sentimento anche perché la colpa di questo peccato potrebbe ricadere su di un altro. Il credo religioso ebraico è basato sull’idea che ogni individuo è responsabile di un altro individuo.
La religione islamica ne prevede una manifestazione unidirezionale: chi abbraccia la religione islamica non invidia, può essere solo invidiato. L’individuo viene religiosamente istruito ad accettare i suoi limiti e le possibili disuguaglianze che si manifestano nella vita terrena.
Nel buddismo dell’invidia emerge il sentimento e la filosofia buddista invita ad esplorare il sintomo che ce lo rivela. Analizzando noi stessi, ci renderemo conto che tale sintomo nasce nella mente e nella mente finisce.
L’invidia ci può far perdere il nostro controllo. Nel XIII canto della Divina Commedia gli invidiosi di Dante hanno gli occhi cuciti, con il fil di ferro, come si fa con gli sparvieri non ancora addomesticati.
Non vedere, non sapere, non conoscere la felicità dell’altro aiuta a non invidiare.
Diversamente è quasi fisiologico che il sentimento compaia se non si è formati a non esserlo.

Il gruppo Gemelli Diversi, nel 1998, cantando l’invidia, addirittura la definì un virus: “Cercando di stare dove non è possibile ammalarsi di sto virus inguaribile come primo sintomo sa cattiveria non c’è malattia mortale più letale dell’invidia”.
Un sintomo virale che ci porta così a pensare che c’è un’invidia individuale, ma ce n’è anche una collettiva.
Nel mondo del cinema il film che in maniera chiara rappresenta la ritorsione di un rancore sociale è ‘Malena’ di Giuseppe Tornatore. La protagonista è costretta ad arrendersi alla rabbia collettiva rinunciando a se stessa e schierandosi con gli invidiosi.
Ecco, per esempio, cosa consente di liberarsi dell’invidia altrui: allinearsi, o fingere di allinearsi, agli altri può aiutare, ad esempio, a sopravvivere in un contesto scolastico, lavorativo o di comunità in generale.
E’ possibile guarire dall’invidia? Non credo. In alcune persone il sentimento dell’invidia è presente per tutta la vita e, a mio avviso, non ha nulla a che a che vedere con il sentimento competitivo che può far raggiungere dei traguardi e delle vittorie personali e collettive.
L’invidia annebbia la vista, spegne le parole buone e accende quelle cattive.
Francois-Renè de Chateaubriand asseriva che “Ci conciliamo con un nemico che ci è inferiore per qualità o di cuore o di spirito. Ma non perdoniamo mai a chi ci supera nell’anima e nel genio”.
L’invidia è recidiva; quando una persona è invidiosa il sentimento prima o poi torna a manifestarsi.
Lascia un oggetto, o meglio un soggetto, per poi passare immediatamente a un altro.
L’invidia può essere anche la cartina tornasole che ci aiuta a distinguere un amico.
Un amico gioisce sinceramente ai meriti a noi riconosciuti. Il rancoroso che ci vede, quindi, come un nemico, no.

Un esempio di invidia moderna, invece, è quella che si manifesta su Facebook, uno dei social che raccoglie utenti di tutte le età e di tutti i ruoli sociali e dove il manifestarsi della rabbia dà il massimo di se: “Io non vedo i tuoi post” in realtà corrisponde ad un “Faccio finta di non vedere i tuoi post, per invidia, perché mi sembri troppo felice”.
Basta che qualcuno dichiari un proprio disagio, immediatamente si scatena il popolo del web in suo sostegno.
Più difficile avere il riconoscimento per un traguardo “postato” raggiunto.
Gli ambienti lavorativi, poi, sono un buon terreno di coltura di questo sentimento.
L’altro, l’avversario, è contro di noi, o almeno è considerato tale. L’avversario è nemico, rivale, antagonista. Stimola odio, antipatia, ostilità. Liberarsi della sindrome dell’avversario è un esercizio complicato.
Ambrose Bierce, giornalista e scrittore statunitense che visse a cavallo tra l’Ottocento e gli inizi del Novecento, lo definiva “Un essere deprecabile che si permette di avere le nostre stesse aspirazioni”.
Ed è così che guardandomi attorno, osservando e ascoltando, ho capito che aveva ragione Cartesio sostenendo che: “Alla resa dei conti non c’è vizio che nuoccia tanto alla felicità dell’uomo come l’invidia”.

I DIALOGHI DELLA VAGINA
Androgino

“Tu cerchi l’androgino”. Marco glielo dice mentre le consegna il sacchetto di mele e sistema un ramo d’alloro sul banco delle verdure al mercato. Lei rimane sorpresa con la frutta in mano, si conoscono poco e vorrebbe la conferma di avere capito bene.
“Hai presente quando l’uomo e la donna erano una cosa sola?” le chiede.
“Tipo il Simposio di Platone?” azzarda lei che è l’unica cosa che sa sull’unità di uomo e donna.
“Quasi, ma molto prima, alle origini di tutto”. Marco sorride e le racconta di un tempo senza tempo in cui l’androgino era qualcosa di indistinto, informe e unico.
Lei ascolta e ricorda il mito platonico dell’essere completo, perfetto, separato da Zeus e destinato a cercarsi per sempre.
“Ecco, ti vedo un po’ così, alla ricerca di qualcosa, di un’unità”.
Lei non sa come Marco possa averlo intuito, si sono visti solo un paio di volte, però a pensarci è vero, quell’idea di complementarietà sfuggita la conosce. Ama il diverso da sé perché pensa che se in coppia due persone sono troppo simili, una delle due rischia di perdersi scomparendo nell’immagine riflessa nell’altro. Preferisce un punto di vista completamente differente e quindi complementare al suo, una versione delle cose che parta dal lato opposto e non da un angolo coincidente.
Mentre Marco continua a raccontare il mito dell’androgino, lei passa in rassegna quante volte, invece, ha voluto cercare se stessa nell’altra persona, naufragando in qualcosa di scontato. Quanto più il quadro di insieme sembrava ben fatto e somigliante, tanto più si sgretolava con poco, un meccanismo inceppato che tornava sempre allo stesso prevedibile punto di partenza.
Ma un’occasione c’era stata in cui si era detta siamo troppo diversi, non si può fare, ed era stata l’unica che le aveva dato l’impressione di cogliere la meraviglia che mancava, la complementarietà come nell’androgino, un cammino verso l’unità.

E voi cosa cercate nell’altro? Qualcosa di simile a voi o di sconosciuto? Che incontri vi sono capitati?

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