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Giorno: 8 Gennaio 2018

La newsletter dell’8 gennaio 2018

Da Ufficio Stampa Comune di Ferrara

 

INCONTRI CULTURALI – Giovedì 11 gennaio alle 16 – Case Cavallini Sgarbi di Rina Cavallini in via Giuoco del Pallone

‘L’errore e l’errare nell’Orlando Furioso’, iniziativa per celebrare il poeta estense

08-01-2018

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

Giovedì 11 gennaio 2018 alle ore 16, presso le Case Cavallini Sgarbi di Rina Cavallini, oggi della Fondazione Elisabetta Sgarbi, via Giuoco del Pallone 31, Ferrara, già dimora di Ludovico Ariosto, si rinnova l’incontro per celebrare il poeta sul tema L’errore e l’errare nell’Orlando Furioso.

Dopo i saluti del Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, di Elisabetta Sgarbi, Presidente della Fondazione Elisabetta Sgarbi e Direttore Generale della Nave di Teseo Editore, e di Marco Bertozzi, Direttore dell’Istituto di Studi Rinascimentali di Ferrara, interverranno il Professor Nuccio Ordine, con una lectio magistralis su L’errore nell’Orlando Furioso e il critico Vittorio Sgarbi, che terrà una lectio illustrata intitolata Il giardino degli inganni.
A seguire, il concerto che vedrà l’esibizione di Giovanni Puddu alla chitarra classica, che eseguirà musiche di John Dowland, e di Roberto Giordano, che al pianoforte eseguirà brani di Christoph Willibald Gluck, Giovanni Sgambati e Ludwig Van Beethoven. Il concerto è in collaborazione con l’Accademia Pianistica Internazionale di Imola e verrà introdotto dal Presidente dell’Accademia, Francesco Micheli.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. Al termine dell’incontro, è previsto il firma copie degli autori.

L’incontro è promosso dalla Fondazione Elisabetta Sgarbi in collaborazione con la Fondazione Cavallini Sgarbi, ed è realizzato con il supporto della libreria Ibs+Libraccio.

L’incontro, dedicato a “Rina Cavallini, invisibile presenza” è Preludio alla grande mostra “La Collezione Cavallini Sgarbi. Da Niccolò dell’Arca a Gaetano Previati. Tesori d’arte per Ferrara”, che si terrà presso le sale del Castello Estense di Ferrara dal 3 febbraio al 3 giugno 2018. Sarà il primo degli appuntamenti che inaugura un programma di promozione legato alla mostra.

La mostra è realizzata e promossa dalla Fondazione Elisabetta Sgarbi, in collaborazione con la Fondazione Cavallini Sgarbi, con il Comune di Ferrara, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e della regione Emilia-Romagna, con il sostegno di Bonifiche Ferraresi, Fondazione Cariplo, Genera Group holdings e con il supporto di Ciaccioarte e Ascom.

 

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Mercoledì 10 gennaio alle 17 presentazione del libro di Fausto Pesarini

Il mondo delle scienze moderne raccontato da un ‘naturalista minimalista’

08-01-2018

Propone ‘Un viaggio nelle scienze naturali moderne in forma di racconto’ il libro di Fausto Pesarini dal titolo ‘Il naturalista minimalista’ che mercoledì 10 gennaio 2018 alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara).
Ne parlerà con l’autore, che è stato per lungo tempo direttore del Museo civico di Storia Naturale di Ferrara, il naturalista e biologo Alessandro Minelli, professore emerito di Zoologia dell’Università di Padova. Interverrà inoltre l’artista Livio Ceschin, autore dell’incisione “Giardini marginali” della copertina.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Il narratore è un osservatore attento ai dettagli più minuti, un naturalista minimalista appunto. Aneddoti, digressioni e varie riflessioni si alternano ad approfondimenti sui concetti chiave e sulle acquisizioni più recenti della biologia e dell’ecologia. Il discorso si sviluppa un po’ come una caccia al tesoro, in cui i punti salienti sono disseminati come indizi nel corso della narrazione.

Il calendario completo degli eventi e delle attività culturali in programma nelle biblioteche e archivi del Comune di Ferrara su: http://archibiblio.comune.fe.it

 

VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore mercoledì 10 gennaio 2018 dalle 7 alle 18

Via Cosmè Tura chiusa al transito per lavori

08-01-2018

Nella giornata di mercoledì 10 gennaio 2018, dalle 7 alle 18, il tratto di via Cosmè Tura, a Ferrara, tra via Ariosto e via Armari sarà chiuso al transito dei veicoli per lavori con piattaforma aerea. Saranno ammessi i veicoli con possibilità di ricovero in aree al di fuori della sede stradale.

CONFERENZA STAMPA – Martedì 9 gennaio alle 10.30 nella sala dell’Arengo della residenza municipale

Presentazione della “Carta di identità elettronica”

08-01-2018

Per la presentazione della “Carta di identità elettronica” si terrà una conferenza stampa martedì 9 gennaio alle 10.30 nella sala dell’Arengo della residenza municipale.

All’incontro con i giornalisti interverranno l’assessore al Decentramento Simone Merli e il dirigente dei Servizi Demografici comunali Gianluca Carpanelli.

BIBLIOTECA BASSANI – Da mercoledì 10 gennaio a sabato 10 febbraio nella sala di via Grosoli 42 (Barco)

In mostra tele, oggetti e colori di Paola Condarcuri

08-01-2018

Da mercoledì 10 gennaio a sabato 10 febbraio 2018 alla Biblioteca Giorgio Bassani, via G. Grosoli 42 (quartiere Barco) a Ferrara, verranno esposti tele, oggetti, colori di Paola Condarcuri. L’ingresso è libero e la mostra è visitabile negli orari di apertura della biblioteca (dal martedì al sabato ore 9-13 e nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì anche ore 15-18.30).

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
“Le fantasie della mente si calano sulla tela!”, così la giovane Paola Condarcuri, in arte Koral, parla delle sue opere grafico-pittoriche sottolineando quanto importante sia per lei anche la parte “manipolativa” dell’arte: l’uso delle mani; così oltre ad utilizzare tecniche e materiali diversi come uniposca, acquerelli, ecoline, tempere, penne e matite, spesso si ritrova a dipingere anche con le proprie dita.

Paola Condarcuri, dopo aver frequentato il liceo artistico Dosso Dossi di Ferrara, Koral, classe 1993, pur dedicandosi ad altre attività lavorative ha sempre continuato a disegnare fumetti, la sua prima passione, arrivando poi a dedicarsi alla scrittura ed infine (grazie ad una scommessa tra amici) ai Quadri! Successivamente, su richiesta, ha iniziato a produrre anche disegni, quadri e tatuaggi su commissione e “perfino” – dice lei quasi incredula – a firmare alcune strisce fumettistiche pubblicate!

Per info: Biblioteca Giorgio Bassani, via Grosoli 42, Ferrara, info.bassani@comune.fe.it, tel. 0532 797414.

BIBLIOTECA BASSANI – Mercoledì 10 gennaio alle 16 nella sala di via Grosoli 42 (a Barco)

Delta del Po in scena con la regia di Elisabetta Sgarbi: “Il pesce rosso dov’è?”

08-01-2018

Ultimo incontro del ciclo di proiezioni per conoscere e apprezzare il paesaggio del Delta del Po attraverso le immagini e le parole di Elisabetta Sgarbi. Mercoledì 10 gennaio 2018 dalle 16 alle 18 nell’auditorium della biblioteca Giorgio Bassani, via Grosoli 42 a Ferrara (quartiere Barco), verrà proiettato “Il pesce rosso dov’è?”, terzo dvd della trilogia “Uomini del Delta-Trilogia per salvare lo spirito del Po”. Il ciclo è promosso dal Garden Club di Ferrara in collaborazione con la Biblioteca Comunale Bassani.

Dopo la presentazione del 29 novembre scorso con il primo Dvd della trilogia intitolato “Per soli uomini” della trilogia di Elisabetta Sgarbi dedicata al fiume e ai suoi abitanti (vedi CronacaComune del 27 novembre), giovedì 14 dicembre 2017 si è tenuto il secondo dei tre incontri per conoscere il Delta del Po con la proiezione del secondo dvd della trilogia “Uomini del Delta” intitolato “Il pesce siluro è innocente”.

LA SCHEDA dell’opera
Un mondo di uomini d’acqua che vivono nel Delta del Po, tra fiume e mare. Eredi di una tradizione antica, faticosa, spesso povera, ma gloriosa. Hanno l’orgoglio dell’appartenenza a un mondo instabile, periglioso, soggetto ai fortunali del meteo e della sorte, ma che non cambierebbero con nessun altro luogo.
Loro ‘sono’ il fiume e da questo deriva l’autorevolezza della loro denuncia. Il pesce rosso dov’è? è la domanda che sintetizza la sparizione di non poche specie di pesci. È un mondo di pescatori, malinconici e contenti, che improvvisano canzoni, vendono il pesce all’asta, rimpiangono i pesci che non vedono più, perché, forse, sono scomparsi per sempre.
Uomini del delta : un viaggio sul Po di Elisabetta Sgarbi [Roma]: Betty Wrong, 2017, 3 Dvd-Video + 1 volume; in cofanetto

Per info: Biblioteca Giorgio Bassani, via Grosoli 42, Ferrara, info.bassani@comune.fe.it, tel. 0532 797414.

BIBLIOTECA BASSANI – Mercoledì 10 gennaio alle 17 nella sala di via Grosoli 42

“Raccontami l’inverno” per bambini da 4 a 10 anni

08-01-2018

Mercoledì 10 gennaio alle 17 alla Biblioteca Giorgio Bassani (via G. Grosoli 42 a Ferrara, quartiere Barco) l’appuntamento con letture ad alta voce per bambini dai 4 ai 10 anni per il ciclo “L’Ora del racconto” che questo mese sarà incentrato sul tema “Raccontami l’inverno”.

Sarà Maria Lorusso ad animare il pomeriggio con la storia di “Enrica la formica: sempre la solita cicala” di Annalisa Strada ed Elena Giorgio per Ape edizioni e “No” di Claudia Rueda e illustrazioni di F. Ibarra Meza per Lapis (nella foto una delle pagine della storia).

Per info: Biblioteca Giorgio Bassani, via Grosoli 42, Ferrara, info.bassani@comune.fe.it, tel. 0532 797414.

 

 

 

VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore il 10, 11 e 12 gennaio dalle 8.30 alle 16.30

Un breve tratto di via Copparo a senso unico alternato per lavori di ripristino delle sponde del canale

08-01-2018

Per consentire lo svolgimento di lavori necessari al ripristino di un tratto di sponda del canale consortile che scorre parallelo alla via Copparo da parte del Consorzio di Bonifica – Pianura di Ferrara, da mercoledì 10 gennaio 2018 sarà istituita un’area di cantiere in un tratto di via Copparo di circa 50 metri dalla sede della Società S.P.A.L. 2013 in direzione di via Pioppa.

I lavori saranno realizzati istituendo per la circolazione veicolare il senso unico alternato regolamentato da semafori dalle ore 8.30 alle ore 16.30. La fascia oraria dei lavori è stata ridotta per limitare il più possibile gli eventuali disagi in entrata e uscita dalla città per chi percorre questa arteria e comunque si invitano gli utenti a utilizzare anche percorsi alternativi per superare il tratto interessato dai lavori.

La durata dei lavori è prevista dal 10/01/2018 al 12/01/2018, salvo avverse condizioni meteo o eventuali criticità non prevedibili che si potrebbero verificare durante l’esecuzione dei lavori.

Le modifiche alla viabilità saranno indicate sul posto da apposita segnaletica verticale. Previsto anche il supporto del personale di cantiere e della Polizia Municipale per regolare al meglio la viabilità veicolare. Seguiranno successive comunicazioni per le ulteriori fasi necessarie alla prosecuzione dei lavori.

 

Comunicazione a cura del Servizio Infrastrutture Mobilità e Traffico del Comune di Ferrara

 

POLITICHE GIOVANILI – Giovedì 11 gennaio alle 14.30 nell’Aula magna dell’Istituto V. Bachelet (via Monsignor Bovelli)

Terzo incontro il ciclo di formazione “Essere adolescenti oggi”

08-01-2018

Prosegue con il terzo incontro il ciclo di formazione “Essere adolescenti oggi” destinato a tutti coloro che si occupano di giovani. Giovedì 11 gennaio 2018 alle 14.30 nell’Aula magna dell’Istituto V. Bachelet (via Monsignor Bovelli 7) si parlerà di “Famiglie di ieri, Famiglie di oggi”. Previsto un vero e proprio salotto letterario condotto da Stefano Padovani di IBS Ferrara che dialogherà con gli scrittori Francesca Capossele, autrice di “1972” e Matteo Bussola, noto per il divertente “Notti in bianco, baci a colazione”. L’appuntamento  terminerà alle 16.30

L’iniziativa “Essere Adolescenti oggi”, giunta alla seconda edizione, è organizzata da: Tavolo provinciale Adolescenza; Promeco-Osservatorio Adolescenti; Ufficio integrazione sociosanitaria Ausl Ferrara; Ufficio Giovani Ferrara; Coordinamento Minori e Agire Sociale CSV. Per i partecipanti sono previsti, grazie al patrocinio dell’USR e con la collaborazione dei dirigenti scolastici, i crediti formativi per gli insegnanti.

I prossimi incontri del ciclo “Essere adolescenti oggi” saranno venerdì 9 febbraio e martedì 20 febbraio 2018.

Vai su Cronacacomune

 

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

 

ASSESSORATO CULTURA – Il Jazz Club Ferrara presenta la rassegna che si snoderà dal 22 gennaio al 28 aprile

Pronta al via la seconda parte della stagione musicale di ‘Ferrara in Jazz’ al Torrione San Giovanni

08-01-2018

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

Dopo la consueta pausa natalizia, il Jazz Club Ferrara – incluso per il terzo anno consecutivo tra le migliori jazz venues al mondo secondo lo statunitense DownBeat Magazine – si appresta ad inaugurare la seconda parte della diciannovesima edizione di Ferrara in Jazz che si svolgerà, dal 22 gennaio al 28 aprile 2018,all’interno dell’incantevole Torrione San Giovanni, bastione rinascimentale iscritto nella lunga lista dei beni UNESCO e location per il cinema di Emilia-Romagna Film Commission.

L’apprezzata rassegna concertistica, organizzata da Jazz Club Ferrara con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Ferrara, Endas Emilia-Romagna ed il prezioso sostegno di numerosi partners privati, riserva a un pubblico trasversale, e in costante crescita, altri tre mesi di grande musica per tre serate alla settimana (venerdì, sabato e lunedì), con oltre 40 concerti animati da protagonisti assoluti del jazz nazionale ed internazionale, serate dedicate a talenti emergenti e novità discografiche, nuovi itinerari musicali, il live mensile della Tower Jazz Composers Orchestra (l’orchestra residente del Jazz Club Ferrara), cinema ed esposizioni, che offrono una panoramica globale dell’idioma musicale afroamericano tra avanguardia e tradizione, incroci geografici e interculturalità.
Il 2018 dà il benvenuto a nuove collaborazioni con il Cinema Boldini, l’Anzola Jazz Club Henghel Gualdi ed il Premio Farben, mentre riconferma i collaudati sodalizi con Ferrara Musica, Crossroads jazz e altro in Emilia-Romagna, il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, Reverb, Produzione Culturale e Teatro Off.
Sono 20 i Main Concerts che vedranno passare il testimone tra le mani di autentiche stelle della musica come Anat Cohen e Marcello Gonçalves, Dado Moroni e Luigi Tessarollo, Bill Frisell e Thomas Morgan, Ben Wendel, Kneebody, Wayne Escoffery, Linda Oh, Antonio Faraò, Logan Richardson, Grégoire Maret, Lionel Loueke, Chris Speed, Scott Henderson, Chihiro Yamanaka, Flavio Boltro, New York Gipsy All Stars, David Murray, Eddie Gomez, Ethan Iverson, Joe Sanders, Jorge Rossy e Vincent Herring.
A queste serate si aggiungono i nuovi appuntamenti firmati Somethin’Else, che dal jazz spaziano alla musica da camera; il live mensile della Tower Jazz Composers Orchestra, l’apprezzata big band del Torrione composta dagli oltre 20 elementi diretti da Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon, e gli immancabili lunedì del Jazz Club firmati Monday Night Raw, arricchiti da infuocate jam sessions e dedicati alla scoperta di nuovi talenti e progetti musicali.
Il grande jazz sul grande schermo è ciò di cui potrà godere il pubblico del Torrione grazie alla neonata sinergia con il Cinema Boldini, che nei mesi di febbraio, marzo e aprile proietterà tre “pellicole” a tema.
Consueto è infine l’appuntamento del Jazz Club Ferrara con le arti figurative. Ad animare le nicchie del Torrione per tutta la seconda parte di stagione, saranno le illustrazioni ed i fumetti dei finalisti al Premio Farben 2017. “Disegnare il jazz” è stato il tema di questa quarta edizione atta a celebrare il centenario dell’uscita del primo album jazz, registrato a New York il 26 febbraio 1917 dalla Original Dixieland Jass Band di Nick La Rocca.

Il PALINSESTO di questa seconda parte di stagione si riallaccia ai primi mesi di programmazione per riaprire, lunedì 22 gennaio, con il format del Jazz Club Ferrara più apprezzato dai giovani: MONDAY NIGHT RAW. Sotto questa sigla, mutuata dal colorito vocabolario del wrestling americano, i lunedì sera del Torrione si trasformano da sempre in un autentico ring sul quale si sfidano fino all’ultimo match giovani protagonisti della scena europea, seguiti come di consueto da infuocate jam sessions. Protagonista della serata (22/01) sarà la miscela di neo-bop, funk, musica folklorica, avanguardia e melodia mediterranea del trio MAT guidato dal sassofonista Marcello Allulli e completato da Francesco Diodati alla chitarra ed Ermanno Baron alla batteria. In apertura di serata, in collaborazione con Arci Bologna, sarà inoltre inaugurata la mostra collettiva “Disegnare il Jazz” che vede esporre le illustrazioni e i fumetti dei finalisti al Premio Farben 2017. La quarta edizione del premio, atta a valorizzare le connessioni che possono scaturire dall’incontro tra linguaggio musicale e disegno, ha celebrato infatti il centenario dell’uscita del primo album jazz, registrato a New York il 26 febbraio 1917 dalla Original Dixieland Jass Band di Nick La Rocca. Dopo il concerto del MAT trio il pubblico potrà godere del primo Tip of The Day dell’anno, ovvero dell’apertura della jam session a cura degli allievi e dei docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara. Ecco i Monday Night Raw 2018 da appuntare in agenda: The Smogs (29/01); Andrea Massaria – Bruce Ditmas Duo (05/02); Michele Polga & The Bridge (12/02); Stefano Tamborrino Don Karate (19/02); Cal Trio (26/02); O.N.G Crash + Ken Wandermark (05/03); Periscopes + 1 (12/03); Hobby Horse (19/03); Francesco Cusa Trio Meets Carlo Atti (26/03); Rex Kramer (09/04); Frank Martino Disorgan Trio (16/04); Quilibrì (23/04).

Ai lunedì del Jazz Club Ferrara si alternano, nelle serate di venerdì e sabato, i concerti di punta della stagione che attingono dall’universo jazzistico statunitense di area prevalentemente newyorchese, e dal miglior jazz nazionale. Numerose sono le occasioni d’ascolto che, scandagliando le ORIGINI dell’idioma jazzistico, pervengono ad originali soluzioni in perfetto equilibrio tra tradizione e modernità. La prima è sabato 3 febbraio con Blue Velvet, formazione inedita in cui il giovane e talentuoso pianista Alessandro Lanzoni incontra tre pesi massimi dell’odierno panorama statunitense come Ben Wendel (sax), Joe Sanders (contrabbasso) e Greg Hutchinson (batteria). L’elenco dei quartetti che promette di stupire è ancora lungo: sabato 17 febbraio è la volta del Wayne Escoffery Quartet featuring Ralph Peterson; a seguire, venerdì 23 febbraio, il quartetto del pianista Antonio Faraò, che si avvale di un virtuoso dell’armonica cromatica come Grégoire Maret e del propulsivo drumming di Gary Husband; sabato 17 marzo il palcoscenico del Torrione ospita infine Soul Chemistry, quartetto guidato dal sassofonista statunitense Vincent Herring, preceduto – venerdì 16 marzo – dalla versatilità di una triade straordinaria che vede Ethan Iverson (ex Bad Plus) al piano, Joe Sanders al contrabbasso e Jorge Rossy alla batteria. Anche il mese di aprile apre (sabato 7) con un eccellente trio, alla cui testa è Eddie Gomez, un maestro assoluto del contrabbasso che ha militato al fianco di Bill Evans per oltre un decennio. Tutti italiani sono infine il trio del trombettista Flavio Boltro, che propone (venerdì 13 aprile) un viaggio tra elettronica, jazz e aperte improvvisazioni, ed il duo pianoforte-chitarra, carico di swing, formato da Dado Moroni e Luigi Tessarollo (sabato 27 gennaio). Di più ampio respiro è poi il quintetto del sassofonista originario di Kansas City Logan Richardson (sabato 24 marzo), oggi artista di casa Blue Note e tra i più rappresentativi della musica nera contemporanea.

Anche gli appassionati della SEI CORDE potranno godere di tre appuntamenti di altissimo livello che abbracciano i generi più disparati. Si parte sabato 24 febbraio con il trio di Lionel Loueke, forse il più interessante talento che l’Africa abbia mai prestato al jazz americano degli ultimi anni. La sua chitarra, di volta in volta, si trasforma in una kora, un talking drum o un synth, e non è certo un caso che del suo personalissimo approccio allo strumento si siano avvalsi musicisti come Herbie Hancock, Wayne Shorter e Chick Corea. Venerdì 30 marzo, in collaborazione con Produzione Culturale, è tempo di lasciarsi travolgere dal torrenziale fraseggio di uno dei chitarristi fusion più geniali, Scott Henderson; mentre martedì 24 aprile – in collaborazione con Ferrara Musica – il Torrione potrà godere dell’incontro tra due dei più ispirati musicisti della nostra epoca, Bill Frisell (chitarra) e Thomas Morgan (contrabbasso), che presenteranno il recente cd dal titolo Small Town.

Jazz in PINK è quello del Chihiro Yamanaka Electric Female Trio (sabato 21 aprile). La talentuosa pianista giapponese sarà di ritorno in Europa per presentare The Spheres, a capo di una sezione ritmica tutta al femminile, dal sound dinamico e potente. À rebours, venerdì 26 gennaio, il delizioso lirismo e la coinvolgente presenza scenica della clarinettista israeliana Anat Cohen incontrerà uno dei massimi chitarristi brasiliani di oggi, Marcello Gonçalves. Ultimo talento “rosa” da scoprire è Linda May Han Oh, contrabbassista malesiana, poco più che trentenne, conosciuta per una serie di pregevoli album solisti e per la collaborazione con il chitarrista Pat Metheny. La si potrà ascoltare, a capo del suo quartetto, sabato 31 marzo, in collaborazione con Crossroads jazz e altro in Emilia-Romagna.

DI TAGLIO CONTEMPORANEO sono anche gli altri due appuntamenti in collaborazione con la prestigiosa kermesse itinerante. Il primo, Platinum on Tap, è l’ultimo lavoro del sassofonista Chris Speed che, accompagnato da Chris Tordini al contrabbasso e Dave King alla batteria, sarà di scena al Jazz Club venerdì 2 marzo; il secondo vede il Lunar Trio, guidato dal pianista di Detroit Greg Burk e completato da Marc Abrams (contrabbasso) ed Enzo Carpentieri (batteria), dialogare con un solista di fama mondiale, il sassofonista californiano David Murray (sabato 10 marzo). Particolarmente intriganti sono altresì le due nuove serate realizzate in collaborazione con REVERB che vedono succedersi sul palcoscenico del Torrione i Kneebody (sabato 10 febbraio) – una delle band più acclamate in circolazione, il cui massiccio utilizzo dell’elettronica amplia una tavolozza timbrica già densa di jazz e incalzanti beat hip-hop – e i New York Gipsy All Stars (sabato 3 marzo), con quella sorta di world music che unisce ritmi metropolitani, hip-hop e funk alla musica tradizionale balcanica, armena e indiana, producendo uno show magmatico dal groove torrenziale.

Sotto la sigla ONE MORE è infine il doppio concerto che sancisce il gemellaggio con l’Anzola Jazz Club Heghel Gualdi. Apre la serata lo Standard Duo composto da Lorenzo Simoni al sax alto e Antongiulio Foti al pianoforte. A seguire il Marcello Molinari Quartet, formazione attiva da una decina di anni, nata in seno al club di Anzola, che ha collaborato con grandi jazzisti italiani e stranieri quali Joe Locke, Jessie Davis, Jim Rotondi, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso e Marco Tamburini (venerdì 2 febbraio).

Prosegue l’appassionante avventura della TOWER JAZZ COMPOSERS ORCHESTRA, l’apprezzata resident band del Torrione. Gli oltre 20 venti elementi che la compongono, diretti da Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon, continueranno ad arricchire il palinsesto con un’esibizione mensile, proponendo composizioni originali e accattivanti rivisitazioni di brani della tradizione afroamericana, e dando spazio ai talentuosi elementi di sperimentare e mettere in gioco le proprie idee musicali con creatività e sorprendente empatia. Le date in programma sono il 16/2, 23/3 e 27/4.

Nell’ambito degli appuntamenti firmati SOMETHIN’ELSE, il vivace sodalizio con Teatro Off e Progetto LAUTER propone Il Salotto di Clara. Il salotto di Robert e Clara Schumann era sicuramente un luogo speciale, dove musica e poesia non sono mai state così vicine. Musicisti e poeti, oggi leggendari, si incontravano lì alternandosi a suonare proprie e altrui composizioni, recitando poesie. Venerdì 9 marzo vivremo l’atmosfera magica e familiare di quel salotto grazie ad Elisabeth Brauß al pianoforte, Nicola Bruzzo al violino e a letture selezionate per l’occasione da Teatro Off. Esattamente un mese prima (venerdì 9 febbraio) avremo modo, infine, di esplorare l’universo bachiano attraverso il talento del clavicembalista Matteo Messori. Evento a cura di Tonino Rappoccio.

La parola “jazz” appare per la prima volta sugli schermi cinematografici nel 1927 con “Il cantante di jazz”, primo film sonoro diretto da Alan Crosland. Quasi dagli albori quindi, e copiosamente, il CINEMA ha fatto uso di questo linguaggio musicale, e oggi, come allora, sono numerosi i registi che si avvalgono sia d’intramontabili standards, sia della creatività di apprezzati jazzisti per la realizzazione di colonne sonore ad hoc. Grazie alla neonata collaborazione con il Cinema Boldini, il Jazz Club Ferrara si propone di divulgare il patrimonio musicale afroamericano anche attraverso la settima arte. Nei mesi di febbraio, marzo e aprile, infatti, saranno proiettate nella sala di via Previati tre “pellicole” a tema, i cui titoli saranno comunicati a breve.

L’Associazione Culturale Jazz Club Ferrara consente di ampliare la propria base sociale attraverso il TESSERAMENTO a Endas che riserva ai propri soci numerose agevolazioni su scala nazionale, insieme alla possibilità di fruire di un sempre crescente numero di appuntamenti di indiscusso valore culturale. Il Jazz Club è inoltre parte integrante del circuito MyFe (la carta turistica della città estense) ed è stato recentemente inserito tra i luoghi di interesse di USE IT, la neonata mappa di Ferrara – inclusa nel circuito europeo www.use-it.travel – rigorosamente made by locals e concepita per giovani viaggiatori alla scoperta autentica della città.

(In alto nella foto Eddie Gomez)

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline e prenotazione cena 0532 1716739 (dalle 12.30 alle 19.30)

DOVE
Tutti i concerti si svolgono presso il Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara.

ORARI
Apertura biglietteria 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Inizio concerto 21.30
Secondo set 23.00

È previsto un solo set per i concerti firmati Monday Night Raw.

Le esposizioni sono fruibili nelle serate di programmazione (venerdì, sabato e lunedì).

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

 

PRESIDENZA
Andrea Firrincieli

DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

UFFICIO STAMPA
Eleonora Sole Travagli
e-mail solejazzclubferrara@gmail.com ; press@jazzclubferrara.com;
cell. 339 6116217

Fermenti: Laboratorio l’Orto e le Erbe Spontanee

Da Wunderkmmer

Dal 10 gennaio 2018 Wunderkammer Ferrara

Come realizzare l’orto dei tuoi sogni e scoprire i mille usi delle erbe spontanee? Con Fermenti, laboratorio teorico-pratico che si propone di scambiare saperi, sapori, idee e abilità lavorative legate al giardinaggio e all’agricivismo. Si tratta di appuntamenti teorico-pratici, esplorazioni urbane e workshop che da mercoledì 10 gennaio si svolgeranno a Wunderkammer (via Darsena 57, Ferrara). Fermenti, che si svilupperà nell’arco della primavera, ha l’obiettivo di riscoprire con tecniche aggiornate, le conoscenze della tradizione contadina.

Sarà un viaggio alla riscoperta delle meraviglie della flora urbana che, timide, osano svelarsi solo a un occhio attento e innamorato. I partecipanti, un appuntamento dopo l’altro, scopriranno la vita segreta delle piante che si dipana, scoppietta e sonnecchia nel corso delle stagioni e impareranno a riconoscere la vegetazione spontanea e gustarla nel piatto. Il primo incontro sarà il 10 gennaio, dalle 20.30 a Wunderkammer (via Darsena 57, Ferrara).

Il progetto Fermenti, sviluppato con il contributo della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando 2017 LR14/08 e il patrocinio del Comune di Ferrara, è di Basso Profilo a cura di Annalisa Malerba, contadina, forager, scrittrice e traduttrice oltre che consulente e docente nel settore cucina e ristorazione. Teatro degli incontri sarà Palazzo Savonuzzi, da cinque anni sede del Consorzio Wunderkammer, attivatore e presidio di un processo di rigenerazione urbana delle darsena cittadina e del quartiere Giardino.

Per informazioni e prenotazioni: mail annalisa.malerba@gmail.com, cell 340.7275918.

Prefettura di Ferrara: lavori di ristrutturazione, chiusura Uffici Area II

Da Prefettura di Ferrara

In relazione al procedere dei lavori di ristrutturazione della sede della Prefettura e con riferimento alle precedenti comunicazioni, si rende noto che gli uffici afferenti all’Area II (Elettorale, Cambio nome e cognome e Rapporti con Enti Locali), saranno chiusi al pubblico da giovedì 11/1/2018 a mercoledì 17/1/2018.
Da giovedì 18 gennaio p.v. detti Uffici torneranno ad essere operativi nella palazzina interna con accesso da Corso Ercole I d’Este n.16, osservando i consueti orari di apertura per il pubblico.

Ciclo di conferenze “Le storie della nostra storia”

Da Contrada San Giacomo

Ciclo di conferenze organizzate da Contrada San Giacomo Via Ortigara n.6, Ferrara
Dopo le interessanti serate svoltesi gli scorsi novembre e dicembre “Approcciarsi alla Storia” relatrice Sara Porru, “Ferrara e i suoi luoghi nascosti e misteriosi”; relatore il Dr. Francesco Scafuri e “Ferrara città dell’esoterismo” relatrice Annarita Fortini, il Comitato storico culturale del Borgo San Giacomo, in collaborazione con l’Ente Palio, l’AERRS (Associazione Emilia Romagna Rievocazioni Storiche) e con il patrocinio del comune di Ferrara, Giovedì 11 alle ore 21 Carlo Natati, artigiano e costruttore di archi e balestre, nonché autore di due libri su questi argomenti tratterà e mostrerà al pubblico presente la storia di queste due armi che hanno combattuto, ma hanno anche sfamato e fatto divertire gli uomini dall’inizio della storia fino al tardo rinascimento. Non solo quindi guerra, ma anche “sport” con le gare di tiro, di caccia, un tempo utile per alimentarsi e soprattutto di abilità costruttive dei nostri artigiani. Hanno collaborato a questa iniziativa l’AERRS, L’Ente Palio e ci pregiamo del patrocinio del Comune di Ferrara.

L’ingresso è come sempre libero ed aperto a tutti e vi aspettiamo numerosi

Il Ciclo “Le Storie della nostra Storia” proseguirà con:
26 gennaio 2018 “Le donne e il Medioevo”; relatrice Nives Telleri
7 febbraio 2018 “Dentro una pelle di Ferro”; relatore il Dr. Carlo Cavazzuti, autore del saggio storico “Gladiatoria”
22 febbraio 2018 “Erboristeria e Cucina medievali”; relatori Annalisa Mantovani e lo Chef Prof. Stefano Ferrarini

Supertrump reloaded! Rassegne cinematografiche organizzate dall’associazione Feedback

Da Andrea Bonfatti

Vengono recuperati a gennaio gli ultimi due appuntamenti della rassegna Supertrump dedicata al cinema statunitense. Queste le
date:

Martedì 9 gennaio 2018
Redneck Zone – a cura di Raffaele Meale.

Martedì 16 gennaio 2018
Una mappa per il cinema americano contemporaneo – a cura di Giulio Sangiorgio.

Italian Extreme
Anche per quest’inverno, la rassegna di Feedback Cinema si tinge di underground. Con ITALIAN EXTREME parleremo dei registi che hanno cambiato le regole del cinema nostrano, concependo opere provocatorie, rivoluzionarie e spesso scomode. Avremo modo di spaziare dal cinema di genere alla video arte politica ospitando, per la prima volta, non solo esperti critici ma gli addetti ai lavori in carne ed ossa.
Si parte il 23 gennaio con il primo ospite, Cesare Bastelli, storico direttore della fotografia e assistente di Pupi Avati, che racconterà la propria esperienza sul campo, iniziando dal grande cult “La casa dalle finestre che ridono”. Il 30 gennaio ospiteremo Francesco Crispino, figlio del grande regista Armando, che presenterà il suo documentario Linee d’ombra dedicato all’opera del padre. Sempre a tema l’incontro successivo (6 febbraio), con la proiezione della versione integrale del cult maledetto Macchie solari.
Il 13 febbraio, Giampiero Raganelli di Quinlan.it ci parlerà di Paola Cavara, sul quale ha recentemente curato un saggio, un altro regista invisibile da riscoprire insieme a un altro grande cult La tarantola dal ventre nero (20 febbraio). Il 27 febbraio sarà la volta di Tinto Brass. Il regista Massimo Alì Mohammad ci parlerà degli inizi della carriera del maestro dell’erotismo, autore di film liberi e fuori genere, spesso dimenticati a favore dei suoi classici vietati ai minori. Il 6 marzo si parla di video arte e politica con Raffaele Meale di Quinlan.it. Il critico romano ci porterà la sua personale ricerca su Alberto Grifi, una delle figure più interessanti del cinema underground italiano. Il 13 marzo sarà la volta di un altro addetto ai lavori, Dario Stefanoni, collaboratore de I 1000(o)occhi di Trieste, ormai il massimo festival di riferimento per quanto riguarda il cinema invisibile italiano. Dario ci parlerà delle sue appassionate ricerche nell’entroterra del cinema underground, degli incontri e delle inattese scoperte. La rassegna si conclude il 20 e 27 marzo con il doppio omaggio al maestro indiscusso del cinema indipendente italiano, Marco Ferreri. L’ultimo esperto Massimo Ferrari, uno dei massimi cinefili italiani, ci parlerà della carriera del maestro, dai dimenticati esordi spagnoli a La grande abbuffata. Gran finale con l’introvabile Dillinger è morto. Ricordiamo che tutti gli incontri sono ad ingresso libero, riservati ai soci Feedback.

ORE 21, presso Video-Biblioteca Vigor, Via Previati 18, Ferrara.
Tutti i dettagli delle rassegne sono disponibili sul nostro sito www.feedbackvideo.it

“Ciao amore, vado a combattere” di Simone Manetti al Cinema Boldini

L’ITALIA CHE NON SI VEDE Rassegna itinerante di Cinema del Reale promossa e organizzata in collaborazione con Ucca

Al Cinema Boldini Martedì 9 gennaio ore 21.00

VALPARAISO, di Carlo Sironi (Italia 2016, 20′)

CIAO AMORE, VADO A COMBATTERE di Simone Manetti

Italia/ Thailandia 2016, 74′

INGRESSO 5 EURO

Martedì 9 gennaio alle ore 21.00 in programmazione al Cinema Boldini CIAO AMORE, VADO A COMBATTERE di Simone Manetti. La pellicola apre la Rassegna itinerante di Cinema del Reale – L’ITALIA CHE NON SI VEDE, promossa e organizzata in collaborazione con Ucca.

La proiezione sarà anticipata dal corto VALPARAISO, per la regia di Carlo Sironi (Kino Produzioni), Premio Pardi di domani The Film und Video Undertitlung al 71^Festival di Locarno.

Rocio è rinchiusa nel centro d’identificazione ed espulsione di Roma ed è rimasta incinta durante la sua reclusione. Non vuole rivelare come sia successo, né chi sia stato. Preferisce tacere. La legge non permette la detenzione di una donna incinta e Rocio viene rilasciata al quarto mese di gravidanza con un permesso di soggiorno temporaneo per maternità. Ora è libera ma deve portare avanti una gravidanza non voluta.

La rassegna ha l’obiettivo di registrare il salutare ricambio generazionale che segna un momento di svolta e fermento nel cinema italiano. Il cinema del reale, infatti, sembra uscito dalla storica gabbia autoriale dell’autoreferenzialità, apparendo ora vitale e testardo. Riflette su temi rimossi o banalizzati, ad esempio la poco celebre storia di Chantal Ughi, protagonista di CIAO AMORE VADO A COMBATTERE, una donna capace di abbandonare palchi, passerelle e set cinematografici per liberarsi dei propri demoni, reinventandosi, rimettendosi in gioco e ingaggiando un combattimento costante sul ring e nella vita.

Chantal Ughi era una modella, un’attrice, una cantante, ma la sua vita apparentemente spensierata nascondeva un passato oscuro. Non bastavano le passerelle, i set cinematografici e i palcoscenici a risolvere quel passato. Ci voleva il ring. Nella boxe thailandese Chantal ha trovato il modo di affrontare i suoi demoni: trasferitasi in Thailandia, sotto la guida di un maestro locale, al Muay Thai si è dedicata anima e corpo, vincendo quattro titoli mondiali. Ma non le basta, c’è ancora qualcosa da sputare fuori, un’ombra da affrontare, da prendere a calci, precisi e potenti come solo lei sa darne. Chantal torna sul ring, oggi, per riconquistare la cintura di campionessa del mondo; ma questa volta, per vincere veramente, dovrà affrontare il più temibile dei nemici: se stessa.

Un film che, usando le parole di Chantal, è dedicato “a tutte le donne che hanno subito violenza. Vorrei far sapere loro che ci sono modi per combattere il passato e liberarsi, per risorgere dalle ceneri e rinascere”.

Il documentario è vincitore di Italia in Doc e delle categorie Best Film e Best New Talent Award al Newport Beach International Film Festival, Biografilm 2016.

Ciaspolata serale al Passo Rolle

Da Cai Ferrara

Domani sera, martedì 9 gennaio, presso la sede CAI in Viale Cavour 116, i direttori di gita Claudio Simoni e Daniele Guzzinati apriranno le iscrizioni alla gita denominata Ciaspolata serale al Passo Rolle, prevista per sabato 27 gennaio.
Questa incantevole ciaspolata si svolgerà ai piedi delle Pale di San Martino, la catena montuosa più vasta delle Dolomiti, che si estende per 240 kmq dalla provincia di Belluno al Trentino, abbracciando la zona dell’Agordino, della Valle del Bios e del Primiero.
Il gruppo delle Pale ebbe origine 300 milioni di anni fa, quando in un mare poco profondo, si formò un’enorme barriera corallina che, dopo essere emersa ed esser stata modellata dall’azione degli agenti atmosferici, si trasformò nello splendido rilievo presente tuttora.
L’escursione partirà da località Pian dei Casoni presso Paneveggio per raggiungere Punta Rolle dove sara’ possibile ammirare il tramonto per poi rientrare al Passo Rolle al chiaro di luna, non prima di aver fatto una sosta alla vicina Baita Segantini per un breve ristoro.
La partenza in pullman e’ prevista alle 10.30 dal piazzale Dante Alighieri e il rientro attorno alla mezzanotte.

Presso la libreria Ibs+Libraccio Chiara Francini presenta il libro “Non parlare con la bocca piena ”

Mercoledì 10 gennaio alle 18.00

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

In collaborazione con Circomassimo Arcigay e Arcilesbica Ferrara Aspettando Tag

Chiara Francini presenta il libro “Non parlare con la bocca piena ” (Rizzoli)

 Dialoga con l’autrice Manuela Macario

Una storia di lacrime e risate, dentisti e caramelle, nonne, zie e amiche tatuate, cuori e nostalgia.

“Al terzo giro dell’isolato Chiara si rende conto di aver scelto probabilmente il momento peggiore, con la luce più bella di Roma, per lasciare. Del resto non esiste un’ora perfetta per la fuga perfetta. Da bambina le bastava il tempo di una mela – i bocconi piccoli – per raggiungere la sua cameretta partendo da scuola. Quanto sarebbe stato più facile adesso arrivare in quella casa a piedi, a undici anni, con le bucce verdi ancora tra i denti…”

Bello sapere che si può tornare. Che a ogni passo falso, nella vita, i genitori sono pronti a riabbracciarti con un calore che gli anni non hanno mai attutito né tanto meno spento. Per Chiara, questo calore profuma di caffè e canta sulle note della Vedova allegra. Perché i suoi genitori sono così, loro che l’hanno tirata su in amorosa allegria, le hanno costruito attorno un mondo da fiaba e hanno trattato la vita come una partita a tombola a Natale: leggera. Chiara ha appena lasciato Federico, il loro nido e i gatti. Il suo essere una donna fallica le ha impedito di portare avanti pure questa storia. E sì che stavolta si era impegnata. Ora il dolore le morde il cuore. Anche le donne come lei soffrono. Ma niente, non ce la fa, ed eccola a suonare il citofono a papà, a trascinarsi su per le scale i due trolley, ad addolcire la vita masticando Galatine per consolarsi un po’. Come le hanno insegnato fin da piccola. Meno male che, a casa dei suoi, Chiara ritrova tutto com’era, la cameretta rosa da principessa, l’albero di Natale acceso a ogni stagione, le riviste anni Novanta, gli amici di famiglia chiassosi e colorati. E naturalmente la matura armonia d’amore fra i suoi genitori. Un amore che ha superato tante prove, un amore coraggioso e per nulla convenzionale, un amore disinteressato e forte che ha sconfitto i pregiudizi, spesso con il fendente di una risata. Ma anche un amore buffo e capace di curare le ferite della vita (pure quelle che non si rimarginano perfettamente e lasciano la cicatrice). Una vera scuola d’amore, da cui Chiara avrà ancora molto da imparare.

Chiara Francini è nata a Firenze e cresciuta a Campi Bisenzio. È un’attrice. Ha sempre amato scrivere. Questo è il suo primo romanzo. La protagonista si chiama Chiara. Come lei.

Cambio d’anno e di governo, ma il rinnovamento dipende dal nostro voto

Cambio d’anno come metafora del prossimo cambio di governo? Tempo di bilanci, somme e sottrazioni per chi vuole segnare questo passaggio ponendo un doveroso accento su quello che è stato e ciò che si vorrebbe vedere realizzato.

Un cambio che per essere tale dovrebbe contenere la svolta, quella reale e percepibile fin da subito, quella che presuppone davvero un giro di boa che permetta di affrontare un futuro nebuloso e preoccupante con almeno un pizzico di speranza e rinnovata energia. Sono caduti gli slogan e i modi di dire tanto sbandierati di un recente passato e di ogni estrazione come ‘rottamazione’, ‘yes we can’ (preso a prestito da Obama), ‘dialogo al posto di insulto e scontro’, ‘Un impegno preciso: città più sicure’, ‘Prima il Nord’, ‘Ricostruire tutto senza paura’, ‘O noi o loro’, ‘I want you’ (ma perché scopiazzare sempre dallo zio Sam?), ‘Cambiamo musica!’ e chi più ne ha più ne metta. Un vero e proprio dizionario di sparate elettorali classiche e del tutto scontate, una raccolta di espressioni che, nell’ottica politichese dovrebbero catturare l’immediata simpatia del cittadino creando pathos, rabbia, familiarità, carica.

Sono tramontate le frasi a effetto perché non scaldano più i cuori. E quello che doveva essere il tanto atteso processo di ‘rottamazione’ (che brutta espressione!) è ritornato a essere solo una parola sbiadita e non più spendibile perché il millantato miracolo del rinnovamento totale che avrebbe guidato l’Italia verso approdi felici rimane sulla carta, o meglio sui cartelloni. Sono finiti i tempi in cui le note di ‘Io lo so che non sono solo’ di Jovanotti percorrevano il Palazzo dei Congressi dell’Eur a Roma, accompagnando empaticamente le convention del Partito Democratico, inneggiando a quella che allora sembrava una rivoluzione pacifica di grande forza e impatto. “Ora la città è un film straniero senza sottotitoli/le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli/il ghiaccio sulle cose/la tele dice che le strade sono pericolose/ma l’unico pericolo che sento veramente è quello di non riuscire più a sentire niente…”, recitava il pezzo di Lorenzo Cherubini-Jovanotti. E siamo rimasti là, con le nostre paure, le insicurezze sociali, gli interrogativi sul futuro, gli indici che ci passano sotto il naso tentando di creare ottimismo quando la realtà parla del contrario, linee programmatiche da scrivere nella disperata ricerca del consenso di chi è stanco, demotivato, disilluso o indignato, i partiti in affanno che si stanno dimenando come i capponi di manzoniana memoria: quattro povere bestie in attesa di essere consegnate al dottor Azzeccagarbugli, che a testa in giù sono intente a beccarsi fra loro.

Ha ragione Jovanotti: l’unico pericolo è proprio quello di non sentire più niente. Ci ritroveremo chiamati al voto nelle prossime scadenze elettorali nazionali, regionali, provinciali e amministrative con una nuova tornata di slogan e sciorinature luccicanti, magari un po’ meno americane e più ruspanti, perché il ruspante e il ‘nostrano’ ora fa più appeal. Chi parlerà di populismo, chi di responsabilità di governo, chi di un’ennesima ‘svolta’ nel nome dell’onestà e della trasparenza… Verrà rispolverato e tirato a nuovo il tema dei vitalizi con tutte le considerazioni del caso, che risolleverà l’ira popolare a ragion veduta, corredato di tutti gli scenari possibili, testimoni di un’Italia che viaggia su più binari molto diversi tra loro. Il cambiamento? Forse, difficile, impossibile, timidamente probabile…chissà!

Intanto affacciamoci sui prossimi appuntamenti elettorali senza dimenticare, forse illusoriamente, che il nostro voto è un’affermazione di volontà di cui essere consapevoli. Almeno quello. Una cosa è certa: il 2017 se ne va e il 2018 è l’Anno Nuovo che comparirà nei nostri calendari con tutte le sue sfide, sorprese, certezze e imprevisti. Buon Anno a tutti e che i nostri buoni propositi del primo gennaio ci ricordino ogni giorno che possiamo, dobbiamo rendere le nostre comunità un luogo sano da valorizzare, giusto e completo, in cui crescere, vivere ed esprimere ciò che siamo e possiamo offrire. Ciascuno nel proprio pezzetto di esistenza.

La Parigi del Danubio

di Francesca Ambrosecchia

La capitale dell’Ungheria ha davvero il fascino della Parigi dell’est. Una volta che ci si lascia alle spalle la periferia, la maestosità dell’impero austro-ungarico emerge: è evidente in ogni angolo, in ogni palazzo.
Ho avuto la sensazione di non aver mai visto delle strutture così imponenti.
Le due parti della città, Buda e Pest, sono connesse da svariati ponti tra cui il celebre Ponte delle Catene, grazie ai quali il Danubio non costituisce più una barriera naturale.
Come tutte le città attraversate da un fiume, di notte risplende di un fascino ancora maggiore: le luci della città si specchiano e vibrano sulla sua superficie, creando bellissimi giochi di luce.
Ammirando la città dall’alto, si gode di un panorama a cui non si può rinunciare: ciò si ritrova recandosi al Bastione dei Pescatori o, ancor di più, salendo fino al punto più alto della città ovvero la Cittadella. In quest’ultima, oltre ai belvedere di cui si può godere durante la salita, è possibile ammirare l’imponente statua e la fortezza costruita dagli Asburgo alle sue spalle.

Collaborazione: la somma di più esperienze

di Francesca Ambrosecchia

“Chi fa da sé, fa per tre”
Ma è poi così vero?
Può trattarsi di una scelta. Decidere, per esempio, se risolvere un problema da soli e quindi contando unicamente sulle proprie risorse oppure se cercare collaborazione, sostegno e aiuto negli altri. Non dimentichiamoci del detto “L’unione fa la forza!”. A quale credere allora?
Collaborare significa unione. L’unione di più individui può dar vita a soluzioni e lavori migliori: le persone si ritrovano a condividere esperienze, conoscenze, risorse per il raggiungimento di un obbiettivo comune. Si tratta di strategie collaborative che vengono molto utilizzate in svariate aziende e contesti lavorativi.
La collaborazione è anche “messa in gioco”, ci si espone in un contesto di dare e ricevere: è indubbio come dal confronto si generi crescita personale per tutti i membri che vi partecipano.
Chi decide di prediligere la collaborazione, non ha necessariamente poca fiducia nelle sue capacità. Crede nel valore della condivisione e dell’unione in vista di traguardi migliori.

“Solo insieme possiamo raggiungere ciò che ciascuno di noi cerca di raggiungere”
Karl Theodor Jaspers

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

Beveroni verdi freddi alla fermata del Pareschi

Provvidenzialmente, come tutti gli anni, dopo l’epifania e il 7: ecco che arriva e l’8 di gennaio.
Ci sarà certamente chi lascia entrare Ascanio ma se posso parlare per me devo dire che mi limiterò a ringraziare questa data.
Queste festività mi avevano un po’ rotto.
Tutta questa gente che mangia come se non ci fosse un domani sa essere a volte uno spettacolo di dubbio gusto.
Ho visto abbinamenti francamente costernanti ma con la mia consueta fuggevolezza sono riuscito per fortuna a dribblare questa vera e propria tempesta.
Mi sono limitato a sedermi al tavolo delle feste per spiluccare un po’ di erbe amare, dei pezzi di pizzetta, un po’ di pane e un po’ di vino.
Sono molto orgoglioso del mio spartan.mo natale in primis perché: non avevo troppa fame.
Ho quindi iniziato il nuovo anno degustando un “percorso di patate in doppia croccantezza e consistenza guarnite con doppi tagli di rosmarino”.
Tutto questo mi ha permesso di iniziare il nuovo anno con uno sprint tutto mio, degno di una di quelle automobiline di una volta, quelle che se le lasciavi in giro mandavano le nonne dritte in ortopedia.
Così, mentre tanti – incuranti della data di oggi – si abbuffano ancora con abbondanti “brunoise di maionese fritta guarnita con chutney di polpo e maiale”, io proseguo dritto come un treno limitandomi a mangiare con moderazione delle sobrie porzioni di “gauloises alla gitana affumicate” servite con caffè amaro a parte.
Sono certo che questo mio stile di vita mi porterà verso risultati esistenziali degni dei migliori recordmen della storia dell’uomo.
Come faccio a esserne così sicuro?
Beh, me l’ha detto un autorevole membro della “comunità scientifica”, uno di quei tipi che sono sempre aggiornatissimi su tutti i nuovissimi vaccini disponibili sul mercato, uno di quei tipi che a colazione mangiano una pizzetta del “Leon d’Oro” servita con 30 goccine di clorofilla a parte.
Che dire a questo punto?
Mi limiterò a consigliare questo straordinariamente efficace stile di vita un po’ a tutti, porgendo – sempre un po’ a tutti – i miei più sentiti auguri di una decisa, ferma, stabile e gioviale ripartenza post-festività.
Chiudo quindi rinnovando i miei auguri e porgendo – sempre un po’ a tutti – un sentitissimo pezzo della settimana, pezzo che si spera porti – sempre un po’ a tutti – molta fortuna.

Hurry On Sundown (Hawkwind, 1970)