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Giorno: 16 Gennaio 2018

La newsletter del 16 gennaio 2018

Da Ufficio Stampa Comune di Ferrara

 

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Appuntamento con la Compagnia del Libro mercoledì 17 gennaio alle 17

Viaggio nel mondo delle fiabe alla ricerca delle radici della nostra epoca

16-01-2018

Sarà un viaggio alla riscoperta della magia delle fiabe, delle più diverse tradizioni, quello che la Compagnia del libro proporrà, mercoledì 17 gennaio alle 17, al pubblico della sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). In programma letture e analisi a cura di Alberto Amorelli, Silvia Lambertini, Linda Morini, Sara Suzzi e Sabina Zanquoghi del Gruppo del Tasso di Ferrara.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Nascono da lontano, ma sopravvivono nella memoria collettiva. Ci prendono per mano fin dalla nostra infanzia, ci fanno entrare in mondi fantastici e ci fanno incontrare personaggi straordinari. Le fiabe possiedono il soffio della magia, a volte delicato e gentile, altre beffardo e spinoso. Questo soffio entrerà nella nostra realtà trasportandoci verso luoghi e culture lontane e ignote: dai freddi paesaggi del Nord Europa immersi in una realtà di corte, alle verdi terre irlandesi popolate da creature che non rinunciano al contatto con gli uomini e all’impatto con i loro vizi e le loro virtù. Rivisiteremo alcuni regni incantati tra i più conosciuti attraverso una narrazione nuova ed originale delle fiabe tradizionali, per terminare il nostro viaggio incantato in una storia dai tratti fiabeschi nella quale l’elemento magico permea la vita di una giovane protagonista in un contesto moderno. Il tramandare antiche radici alla nostra epoca è un passaggio spontaneo e lineare, perché le fiabe non hanno età e nemmeno coloro che le leggono. La magia è per tutti.

1.a COMMISSIONE CONSILIARE – Convocata mercoledì 17 gennaio alle 15.30 in sala Zanotti

Esame della delibera di rinnovo dell’Associazione tra i Comuni di Ferrara, Masi Torello e Voghiera

16-01-2018

La 1.a Commissione consiliare – presieduta dal consigliere Fornasini – si riunirà mercoledì 17 gennaio 2018 alle 15.30 nella sala Zanotti della residenza municipale per un esame della delibera: – “Associazione Intercomunale Terre Estensi – rinnovo durata sino al 31/12/2019 – modifica dell’atto costitutivo e del Regolamento inerente l’organizzazione e il funzionamento dell’Associazione tra i Comuni di Ferrara, Masi Torello e Voghiera”. A relazionare sarà l’assessore alla Contabilità e al Bilancio Luca Vaccari.

CARNEVALE DEGLI ESTE – Dall’8 all’11 febbraio 2018 eventi, spettacoli, cene e visite a tema

A Ferrara un viaggio in maschera rievocando i fasti del Rinascimento

16-01-2018

(Comunicato a cura del Consorzio Visit Ferrara)

Ferrara torna ai gloriosi fasti del Rinascimento, con il Carnevale degli Este, i duchi che resero grande la città, oggi proclamata Patrimonio dell’Umanità Unesco. Dall’8 all’11 febbraio 2018, si potrà vivere un viaggio in maschera nella Ferrara del ‘400 e ‘500: nei bellissimi palazzi antichi, le grandi piazze e le strade del centro storico torneranno dame e cavalieri, nobili e signori, tra eventi culturali, spettacoli, teatro, musica, laboratori per bambini, duelli, feste e banchetti rinascimentali. Un Carnevale unico nel panorama italiano, organizzato dall’Ente Palio di Ferrara, in​ collaborazione ​con​ numerose istituzioni e associazioni cittadine e il patrocinio del Comune di Ferrara​​, è incentrato quest’anno sul tema dei “Segni Zodiacali”, che ricorre nella trama degli affreschi del Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia, ideati da Pellegrino Prisciani, filosofo delle arti e astrologo alla corte degli Estensi. A lui sono dedicate, nelle 4 giornate del Carnevale degli Este, diverse conferenze, percorsi di visita animati, laboratori. Tanti gli eventi nel fine settimana nel Castello Estense e nei musei della città, occasione per scoprire storie e arti del Rinascimento ferrarese e poi deliziarsi con i menu a tema arricchiti da intermezzi teatrali di danza, spettacoli di bandiere, armi e fuoco. Nel pomeriggio di sabato 10 febbraio, si potrà partecipare ai suggestivi cortei storici, che dalle varie contrade convergeranno in Piazza Castello, in compagnia del duca Ercole I e di Pellegrino Prisciani. Per vivere il Carnevale degli Este, si possono prenotare i pacchetti turistici del Consorzio Visit Ferrara, che unisce circa 90 operatori di tutta la provincia.

Tutto il programma del Carnevale degli Este sul sito: www.paliodiferrara.it/carnevale

Per informazioni e prenotazioni:
Consorzio Visit Ferrara – via Borgo dei Leoni 11, Ferrara – Tel. 0532 783944, 340 7423984
e-mail:assistenza@visitferrara.eu – Sito web: www.visitferrara.eu
Ufficio stampa -> http://www.elladigital.it

LAVORI PUBBLICI – Sabato 20 gennaio 2018 alle 17, con ingresso da Corso Isonzo 135

La palazzina ex Mof riapre alla città

16-01-2018

Sabato 20 gennaio 2018 alle 17, con ingresso da Corso Isonzo 135, a conclusione dei lavori di restauro e riqualificazione, verrà ufficialmente consegnata alla città la palazzina Ex Mof.

All’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, interverranno il sindaco Tiziano Tagliani, l’assessore comunale ai Lavori Pubblici e Mobilità Aldo Modonesi, l’assessore regionale alle Politiche europee, Scuola, Formazione professionale, Università, Ricerca e Lavoro Patrizio Bianchi, il presidente dell’ordine degli Architetti di Ferrara Diego Farina, i progettisti dello studio QB Atelier Filippo Govoni e Federico Orsini.

Giornalisti, fotografi e operatori video sono invitati (con accesso alla palazzina dalle ore 16)

>> DOCUMENTAZIONE scaricabile in fondo alla pagina

ASSESSORATO ALLA CULTURA – Ideato dal Centro Documentazione Donna di Ferrara culminerà in un saggio finale

“Affacciamoci da un libro”, un laboratorio di lettura e teatro alla scuola Poledrelli per crescere insieme

16-01-2018

Per i bambini e le bambine ha lo scopo di migliorare l’uso dell’italiano orale e scritto, stimolare la fantasia, far amare la lettura e insieme le storie e le letterature di diversi Paesi, aumentare la coesione della classe e far superare gli stereotipi culturali e di genere; per le famiglie si propone invece come veicolo di reciproca conoscenza. E’ il progetto di Laboratorio di lettura, scrittura e teatro “Affacciamoci da un libro” che verrà realizzato da gennaio a maggio nella classe 2.a A della scuola elementare Poledrelli, ideato e realizzato dal Centro Documentazione Donna di Ferrara con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Ferrara. Durante i quattordici incontri in programma  la classe leggerà e rielaborerà testi di cui uno verrà messo in scena grazie alla libera interpretazione dei partecipanti, con costumi e oggetti creati da loro e con il loro stesso accompagnamento musicale.

Il progetto è stato presentato il mattinata (martedì 16 gennaio) nella residenza municipale presenti l’assessore alla Cultura e vicesindaco Massimo Maisto, la presidente del Centro Documentazione Donna Luciana Tufani, la direttrice della biblioteca del CDD Giulia Ciarpaglini, la dirigente scolastica Anna Bazzanini, le maestre Livia Bonfà e Daniela Ferrari e la conduttrice di laboratorio Alessandra Alberti.

“Il 25% dei nuovi nati del nostro territorio provengono da famiglie straniere. – ha ricordato l’assessore Maisto – In alcuni casi parlano italiano, ma in altri no. Noi, come comunità, abbiamo il dovere di far sentire tutti a loro agio. Questo bell’esempio di progetto – ha poi aggiunto – si inserisce pienamente nella politica culturale attuata da anni nella nostra città, anche a vantaggio e in collaborazione con il mondo della scuola. Si tratta di percorsi sia intrapresi direttamente, proponendo ad esemprio l’utilizzo dei nostri musei come vere e proprie ‘aule didattiche’, sia sostenendo l’associazionismo, in un’ottica di sussidiarietà culturale che valorizza le energie più ampie.”

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LA SCHEDA (a cura del Centro documentazione Donna)
Laboratorio pratico di lettura interpretativa e teatro per una classe delle scuole elementari Poledrelli
il progetto:
Il laboratorio pratico di lettura e teatro “Affacciamoci da un libro”, partendo dalla lettura di una o più storie, vuole creare altre storie, del tutto nuove, con personaggi diversi in scenari nati dalla fantasia di chi parteciperà.
Un lavoro di gruppo, di creazione creativa e collettiva con una messa in scena sempre nuova.
A partire dai testi di letteratura per l’infanzia presenti nella Biblioteca del Centro Documentazione Donna, le/i bambine/i si troveranno a confrontarsi con le storie, le novelle e le fiabe della letteratura di diversi paesi.
La lettura sarà il fondamentale approccio iniziale non tanto per studiare il testo ma per decostruirlo, modificarlo, smembrarlo e ricomporlo ex novo, come se fosse un testo inedito. Un materiale artistico del tutto da plasmare.
Il laboratorio si svolgerà nella scuola elementare Poledrelli in 14 incontri settimanali di un’ora e un quarto ciascuno. Sarà rivolto alle allieve e gli allievi della II A e si avvarrà della collaborazione delle maestre Livia Bonfà (italiano) e Daniela Ferrari (musica). Si partirà con la lettura di un racconto che dovrà andare in scena e si proseguirà, attraverso varie fasi, all’allestimento della stessa.
Il laboratorio sarà tenuto da Catia Gianisella e Fabrizia Lotta che si occuperanno della parte teatrale, Elisa Galeati che si attiverà nella costruzione di oggetti che serviranno alla rappresentazione e Alessandra Alberti che dirigerà la parte musicale.
La durata del laboratorio è prevista dalla seconda metà di gennaio a metà maggio 2018.
Lo spettacolo finale verrà presentato al pubblico nella sede della biblioteca del Centro Documentazione Donna, nella scuola della classe che parteciperà al laboratorio, e ci si propone inoltre di rappresentarlo in altre scuole della città e in spazi che verranno chiesti alle istituzioni e alle associazioni ferraresi.
Prima dell’inizio del laboratorio e durante il suo svolgimento sono previsti incontri con le famiglie delle/dei partecipanti in modo da rendere loro conto degli scopi dello stesso e di favorire la reciproca conoscenza delle famiglie che spesso provengono da Paesi diversi.

Gli scopi del laboratorio sono:
per le bambine e in bambini:
• migliorare l’uso dell’italiano orale e scritto attraverso un’attività coinvolgente e divertente
• stimolare la fantasia
• far amare la lettura
• iniziare a conoscere storie e letterature di diversi paesi
• aumentare la coesione della classe
• superare gli stereotipi culturali e di genere
per le famiglie:
• favorirne la reciproca conoscenza

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Il Centro Documentazione Donna di Ferrara ha presentato all’Assessorato alla cultura del Comune un progetto di Laboratorio di lettura, scrittura e teatro per le scuole elementari che è stato accolto e sostenuto dall’assessore e vicesindaco Massimo Maisto.
Grazie all’aiuto e ai consigli dell’ufficio per l’integrazione scolastica di alunne/i straniere/i, il progetto è stato presentato alle scuole, è stato accettato dalla dirigente scolastica Anna Bazzanini e verrà realizzato nel corso del 2018 – da gennaio a maggio – nella classe II A della scuola elementare Poledrelli. Con la collaborazione delle maestre Livia Bonfà (italiano) e Daniela Ferrari (musica), il laboratorio sarà condotto da Catia Gianisella, regista e attrice che opera da anni a Ferrara, da Fabrizia Lotta, studiosa di teatro e conduttrice di laboratori teatrali, da Elisa Galeati, bibliotecaria specializzata in laboratori per l’infanzia, da Alessandra Alberti, insegnante di canto e regista.
Durante i 14 incontri del laboratorio la classe leggerà e rielaborerà dei testi di cui uno verrà messo in scena grazie alla libera interpretazione delle/dei partecipanti, con costumi e oggetti creati da loro e con il loro stesso accompagnamento musicale.

 

CITTADINANZE ITALIANE – Mercoledì 17 gennaio alle 9 nella sala degli Arazzi della residenza municipale

In Municipio le cerimonie di giuramento di dieci nuovi cittadini

16-01-2018

L’assessore comunale al Decentramento Simone Merli, affiancato da un rappresentante della Prefettura e dall’Ufficiale di Stato civile del Comune di Ferrara, conferirà ufficialmente mercoledì 17 gennaio alle 9 nella nella sala degli Arazzi della residenza municipale dieci cittadinanze italiane. Nel corso di una breve cerimonia, che culminerà nel giuramento, i nuovi cittadini riceveranno una copia della Costituzione italiana accompagnata da una lettera di benvenuto del Sindaco.

Si tratta di A. D. Nata a Singerei (Moldavia) il 21/04/1994, C. O. Nata a Chisinau (Moldavia) il 22/01/1985, P.I. R. Nato a Borshchiv – Ternopil (Ucraina) il 25/09/1996 e K. B. Nata a Tirana (Albania) il 27/01/1984 che ricevono la cittadinanza italiana per residenza; e di S. H.Nata a Latakia (Siria) il 29/04/1987, M. M. Nata a Pleseni -Cantemir (Moldavia) il 28/08/1985, B. E. Nato a Offuman (Ghana) il 25/06/1991, B.S. Nata a Yazlovets (Ucraina) il 29/03/1969, T. M. Nata a Incesti (Moldavia) il 08/12/1979 e C. N. Nata a Soroca (Moldavia) il 30/03/1986 che ottengono la cittadinanza italiana per matrimonio.

LAVORI PUBBLICI E VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore da giovedì 18 gennaio

Un tratto di via Camposabbionario chiuso al transito per lavori di riqualificazione

16-01-2018

Da giovedì 18 gennaio 2018, per consentire il termine dei lavori di rifacimento della pavimentazione, a cura del Comune di Ferrara, nel tratto di via Brasavola all’intersezione con via Camposabbionario e la successiva riqualificazione dell’intersezione stessa, sarà chiuso al transito veicolare il tratto di via Camposabbionario compreso tra via S. Andrea e via Coperta, sino al termine dei lavori.
A seguito della modifica alla viabilità, in via Coperta, nel tratto da via Camposabbionario a via Caprera sarà istituito temporaneamente il doppio senso di marcia.
Le modifiche alla viabilità saranno indicate sul posto da segnaletica di preavviso e deviazione, nei tratti interessati.

LAVORI PUBBLICI E CULTURA – Illustrati da sindaco Tagliani e ass. Modonesi e Maisto

Al via i lavori di restauro e riqualificazione della sede museale di Palazzo Schifanoia

16-01-2018

Verrà ufficialmente avviato il 22 gennaio 2018 con l’allestimento delle protezioni, quindi partiranno i lavori edili il 26 febbraio con un investimento totale di oltre 2 milioni e 900mila euro grazie a fondi regionali per la ricostruzione post sisma e fondi comunali da rimborsi assicurativi. Si è svolta questa mattina, martedì 16 gennaio 2018 nella sede di palazzo Schifanoia, la conferenza stampa di presentazione dell’avvio dei lavori di restauro e riqualificazione della sede museale di Palazzo Schifanoia. presenti il sindaco Tiziano Tagliani, gli assessori comunali Aldo Modonesi (Lavori Pubblici e Mobilità) e Massimo Maisto (Cultura e Turismo), insieme ai dirigenti e tecnici comunali Luca Capozzi (Infrastrutture), Angelo Andreotti (Musei di Arte antica) e Natascia Frasson (Beni Monumentali), che hanno illustrato modalità operative, contenuti dell’intervento e cronologia del cantiere. La conclusione del cantiere è prevista entro la fine del 2019, ma già nella prossima estate si procederà alla riapertura della parte Trecentesca dell’edificio, con l’allestimento di una mostra dedicata al patrimonio di statue antiche ferraresi. Sarà invece sempre fruibile per tutta la durata dei lavori il punto ristoro e parte del giardino di Palazzo Schifanoia.

 

LA SCHEDA (a cura del Servizio Beni monumentali del Comune di Ferrara)

Lavori di riparazione e miglioramento strutturale post sisma Palazzo Schifanoia di Ferrara

Responsabile e Servizio di riferimento – Responsabile del Procedimento in fase di Progettazione: Ing Luca Capozzi

Responsabile del Procedimento in fase di Esecuzione: Arch. Natascia Frasson

Servizio Beni Monumentali e Centro Storico
Settore Opere Pubbliche e Mobilità

> Obiettivi dell’intervento
Nell’ambito del programma di recupero delle Opere Pubbliche e dei Beni Culturali danneggiati dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012, l’Amministrazione Comunale della Città di Ferrara – in coordinamento con la Regione Emilia Romagna – ha individuato, tra gli interventi urgenti, la riparazione e il miglioramento strutturale di Palazzo Schifanoia di Ferrara.
Per rendere nuovamente visitabile il Salone dei Mesi e l’adiacente Sala degli Stucchi sono stati eseguiti interventi localizzati di consolidamento e risarcitura di lesioni murarie e di controllo/restauro specialistico degli apparati decorativi delle due importanti sale; questi interventi hanno reso possibile nella primavera del 2013 la riapertura del Palazzo a cittadini e turisti, seppure per tale limitata porzione dell’ala quattrocentesca.
Il processo di conoscenza dello stato attuale dell’edificio, svolto attraverso il rilievo e l’analisi della configurazione strutturale e materico dell’edificio e del quadro fessurativo conseguente agli eventi sismici del maggio 2012, ha portato in evidenza la vulnerabilità dell’intero edificio; sono stati previsti di conseguenza interventi strutturali mirati al ripristino dei danni subiti e un insieme diffuso di interventi di rafforzamento che consentano di ottenere un miglioramento della risposta sismica locale e globale dell’intero edificio.
Connesse a questi, ma concepite e quantificate per ottenere un ragionevole “compromesso” tra nesso di causalità con le opere strutturali e qualità finale complessiva del recupero degli ambienti del prestigioso palazzo, sono state definite le opere architettoniche ed impiantistiche.
La necessità di intervenire sull’edificio per ripristinare i danni provocati dal sisma ha dato l’occasione alla Direzione del Museo di Schifanoia di ripensare la funzionalità museale. Secondo tale visione gli spazi espositivi della fabbrica trecentesca e degli straordinari ambienti del piano nobile si ampliano a comprendere ulteriori stanze dell’ala quattrocentesca.
Gli interventi architettonici che muovono da questa nuova impostazione comprendono il recupero di una serie di ambienti – con in particolare il restauro e la valorizzazione dei lacerti di pitture murali riemerse dai saggi stratigrafici eseguiti negli spazi che di quella che fu storicamente la “Stanza della Loggia” e del soffitto ligneo di questa ed altre stanze seguenti attualmente nascosti da “controsoffitti” in canniccio -, i sistemi di superamento delle barriere architettoniche, la dotazione di servizi igienici.

> Descrizione dell’intervento
Tra gli interventi strutturali previsti, oltre alle opere di riparazione e ripristino quali iniezione delle lesioni, scuci-cuci, cuciture armate, ristilatura dei giunti di malta, si evidenzia l’irrigidimento diffuso dei solai lignei di piano e di sottotetto, il consolidamento delle travi composte e l’inserimento di catene.
E’ previsto anche il tamponamento strutturale di aperture esistenti, in particolare sulla facciata nord, per integrare i maschi murari esistenti ed ottenere un miglioramento del comportamento statico e sismico delle pareti trattate.
Considerata l’impossibilità di operare sui pannelli murari portanti, diffusamente decorati ed affrescati, se non con interventi localizzati e poco invasivi atti alla riparazione delle lesioni, gli interventi interessano principalmente gli orizzontamenti e prevedono irrigidimenti nel piano e connessioni diffuse alle murature portanti al fine di ripartire al meglio gli sforzi su tutte le murature ed allo stesso tempo di impedire meccanismi locali per ribaltamento fuori dal piano.
I solai del piano nobile verranno irrigiditi con doppio tavolato disposto in diagonale, ancorato in corrispondenza dei travetti, e connesso alle murature mediante profili metallici perimetrali tassellati. Per le travi composte saranno previsti profili metallici estradossali di connessione e “cinture metalliche” esterne di confinamento per contrastare il distacco reciproco tra i vari elementi che le costituiscono.
Nei solai del sottotetto dell’ala quattrocentesca, ove non è possibile inserire il doppio tavolato, saranno realizzate reticolari di piano.
I solai in laterocemento presenti nel sottotetto dell’ala trecentesca saranno rinforzati con una soletta in micro calcestruzzo fibrorinforzato.
Tutti gli interventi di irrigidimento dei solai riusciranno pertanto a limitare gli spostamenti relativi dei due corpi edilizi ( trecentesco e quattrocentesco) in aggregato.
Le importanti decorazioni architettoniche delle sale del piano nobile, ed in particolare lo straordinario ciclo pittorico del Salone dei Mesi, impongono un “progetto di prevenzione/protezione” volto ad evitare qualsiasi possibilità di danno conseguente ai previsti interventi strutturali, architettonici, impiantistici, da eseguirvi all’interno.
Questa prioritaria necessità di tutelare pitture murali, stucchi, soffitti lignei decorati, in tutte le fasi dei lavori – di rimozione dei pavimenti e dei sottofondi esistenti, di consolidamento strutturale dei solai, di ripristino degli impianti con aggiornamento e miglioramento degli standard ambientali (in funzione della conservazione delle opere storico-artistiche), di realizzazione dei nuovi pavimenti – ha portato alla scelta di procedere separatamente rispetto all’appalto principale, ovvero con affidamento dell’esecuzione delle opportune opere di protezione preventiva, di controllo e assistenza durante i lavori, di disallestimento delle opere protettive e di pulitura, a laboratori di restauro altamente qualificati che hanno già restaurato dette sale del piano nobile e che quindi ne conoscono specificatamente le problematiche.
Il relativo fondo è stato inserito nelle somme a disposizione del Quadro tecnico economico dell’intervento a carico del contributo dell’Assicurazione.

> Dati contratto
Lavori di protezione apparati decorativi e soffitti lignei: gia affidati rispettivamente alla ditte “LABORATORIO OTTORINO NONFARMALE di Bologna ” e al ” LABORATORIO ANDREA FEDELI di Firenze”
Lavori di riparazione e miglioramento strutturale post sisma: aggiudicazione in corso di formalizzazione all’ ATI ” consorzio AR.CO LAVORI +Consorzio CIRO MENOTTI di di Ravenna ”

> Stato dei lavori
Inizio lavori protezione previsto: 22 gennaio 2018
Inizio lavori edili previsto: 26 febbraio 2018
> Finanziamento
Importo dei lavori contrattuale inclusi oneri della sicurezza: 1.833.676,14 € + IVA
Importo complessivo dell’opera: € 2.907.476,91

> Tipologia di finanziamento
Contributi Regionali assegnati con finanziamento concesso dal Commissario Delegato: € 1.357.476,91
Importo finanziato con fondi comunali (assicurazione): € 1.550.000,00

> Referenti
Progetto architettonico: Arch. Clara Coppini

Direzione Lavori: Arch. Francesca Pozzi

Progetto e D.O strutture: Colombi Roversi & Associati
Ing. Marco Roversi, Ing. Alessio Colombi, Ing. Ottavia Vitarelli

Progetto e D.O impianti meccanici: Ing. Marco Pierfederici

Progetto e D.O impianti elettrici: Per. Ind. Massimo Bruttomesso

Progettazione e D.O impianto idrici antincendio +
Coordinatore sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione: Ing. Stefano Bergagnin

Direzione Operativa opere di Restauro Specialistico: Restauratrice Donatella Magnani

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella seduta del 16 gennaio 2018

Il Comune di Ferrara sperimenta il ‘Popular Financial Reporting’, cinque opere ferraresi di de Pisis in mostra a Torino, Ferrara alla marcia Perugia-Assisi 2018

16-01-2018

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di martedì 16 gennaio:

Assessorato all’Ambiente, Lavoro, Attività Produttive, Sviluppo Territoriale, Personale, assessore Caterina Ferri:

Al via nel 2018 per il Comune di Ferrara un progetto di ‘Popular Financial Reporting’
E’ nato da un confronto con il Dipartimento di Economia dell’Università di Ferrara il progetto di utilizzo del ‘Popular Financial Reporting’ all’interno del Comune di Ferrara che ha ottenuto oggi il via libera della Giunta. Il progetto consentirà in particolare all’Amministrazione comunale di sperimentare questa nuova forma di rendicontazione sociale per le municipalità, già utilizzata in special modo nei paesi anglosassoni in risposta alla crescente richiesta da parte dei cittadini di maggiore trasparenza e accountability delle pubbliche amministrazioni. L’operazione si articolerà nel corso del 2018 con la costituzione di un gruppo di lavoro cui sarà rivolta un’attività di formazione mirata alla costruzione di un report di Popular Financial Reporting del Comune di Ferrara.
La realizzazione del progetto sarà coadiuvata da un tirocinante post laurea, con selezione e oneri carico del Comune, che affiancherà il gruppo di lavoro.

 

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani, Cooperazione Internazionale – Politiche per la pace, vicesindaco Massimo Maisto:

Cinque opere di de Pisis concesse in prestito per la mostra al via a Torino
Sono cinque le opere ferraresi di Filippo de Pisis, tra oli su tela e disegni su carta, che dal 24 gennaio al 17 aprile 2018 potranno essere ammirate al Museo Ettore Fico di Torino, in occasione della rassegna ‘Filippo De Pisis eclettico connoisseur’. Le opere, appartenenti alle collezioni del Museo Filippo de Pisis di Ferrara saranno concesse in prestito dalle Gallerie d’arte moderna e contemporanea del Comune di Ferrara.
La mostra di Torino, curata da Elisa Camesasca, Maddalena Tibertelli de Pisis e Paolo Campiglio, con la collaborazione dell’Associazione per Filippo de Pisis, intende porre in luce il rapporto a lungo intercorso tra l’artista e le fonti pittoriche del presente e del passato, ponendo l’accento sulle sue passioni e la sua cultura.

Ferrara alla marcia per la pace Perugia-Assisi del 7 ottobre 2018
Anche Ferrara aderisce all’iniziativa ‘2018: un anno contro la rassegnazione’ proposta dal Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani e anche quest’anno non farà mancare il proprio sostegno alla Marcia per la pace Perugia-Assisi in programma il 7 ottobre prossimo. L’Amministrazione comunale, che dal 2008 partecipa al Coordinamento, ha infatti garantito, con un atto di orientamento approvato oggi dalla Giunta, la propria presenza alla manifestazione in Umbria con un proprio rappresentante, assieme al gonfalone municipale.

 

Le delibere approvate nel corso delle sedute della Giunta comunale vengono pubblicate nei giorni successivi, con le modalità e nei termini di legge, sulle pagine internet dell’Albo Pretorio on line del Comune di Ferrara all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=1818 

GIORNO MEMORIA 2018 – Proiezioni martedì 23 e mercoledì 24 gennaio alle 21 (via Previati 18, Ferrara)

Alla Sala Boldini le storie di due portavoce della memoria

16-01-2018

Sono in calendario per martedì 23 e mercoledì 24 gennaio alle 21 le due proiezioni, a cura di Arci Ferrara, con il patrocinio del Comune di Ferrara, che la Sala Boldini (via Previati 18, Ferrara) dedica al Giorno della Memoria 2018. Il primo appuntamento è con ‘The Hate Destroyer’ del regista Vincenzo Caruso, mentre il secondo è con ‘Otto Frank, padre di Anna’ del regista David de Jongh.

LE SCHEDE (a cura di Arci Ferrara)

Martedì 23 gennaio ore 21.00: ‘The Hate Destroyer’, regia di Vincenzo Caruso
Documentario sulla vita e l’attività di Irmela Mensah-Schramm, un’anziana signora berlinese divenuta un personaggio pubblico in Germania per l’attività che conduce da ormai più di trent’anni e che le è valsa numerosi e prestigiosi riconoscimenti. Irmela Mensah-Schramm documenta e cancella quotidianamente ogni scritta razzista (adesivi, poster, scritte sui muri) che incontra nello spazio pubblico cittadino. Il film racconta la sua storia, le difficoltà incontrate nella vita, la segue nella sua attività quotidiana, mostra le minacce ricevute dall’estrema destra, ma anche le denunce ricevute dalle autorità, paradossalmente, per imbrattamento dello spazio pubblico.

Mercoledì 24 gennaio ore 21.00: ‘Otto Frank, padre di Anna’, regia di David de Jongh
Sopravvissuto ad Auschwitz, nel giugno del ’45 Otto Frank ritorna ad Amsterdam, dove entra in possesso del diario della figlia Anne, morta solo pochi mesi prima. “Quello che leggo” – racconta – “è così emozionante, ed è per me una rivelazione: in queste pagine scopro una Anne completamente diversa dalla bambina che ho perso”. Gli amici ne sono profondamente commossi, e insistono perché lo pubblichi. Come unico superstite della famiglia, Otto sente tutta la responsabilità di rendere pubblico il diario: cosa fare delle parti che Anne intendeva restassero private, delle scene sessualmente esplicite, dei diverbi tra Anne e la madre? Attraverso la lettura e l’edizione Otto sviluppa un nuovo rapporto con Anne, consacrando il resto della sua vita alla memoria della figlia, fino a rendere Il diario di Anna Frank uno dei libri più letti al mondo.

Winter Wonderland cresce ancora

Da Gruppo Lumi

Si è chiusa domenica la quinta edizione di Winter Wonderland – Natale in Giostra, il più grande parco divertimenti al coperto d’Italia.

Ed è stato un grande successo: 29.000 le presenze registrate in Fiera, a conferma di un evento sempre più consolidato nel panorama fieristico nazionale.

Soddisfatto l’organizzatore Luca Catter, già al lavoro per il prossimo anno

16 gennaio 2018 _ Si è chiuso domenica, con un autentico bagno di folla per i Mates, il Winter Wonderland 2017/2018, il più grande parco divertimenti al coperto d’Italia dedicato all’intrattenimento per famiglie e bambini, giunto alla sua quinta edizione nei padiglioni di Ferrara Fiere. Una rassegna ormai consolidata, che ha tenuto compagnia a grandi e piccini, durante le festività, con l’imbarazzo della scelta in termini di attrazioni ed eventi.
Il bilancio è pienamente positivo: con circa 29.000 presenze (tra spettatori paganti e biglietti omaggio) e un grande successo di pubblico (soprattutto da fuori Ferrara, circa l’80%) che ha soddisfatto gli organizzatori della manifestazione, divenuta ormai un punto di riferimento nel panorama dell’entertainment nazionale.
Soddisfatto oltre le più rosee aspettative l’organizzatore Luca Catter, che afferma “nonostante la manifestazione sia appena conclusa io e il mio staff siamo già al lavoro per il prossimo anno; per l’occasione vi saranno alcune novità rispetto a quest’anno, grazie ai numerosi contatti ricevuti durante la manifestazione, utili per ampliare la gamma delle offerte”.

Una conferma della validità delle scelte operate nella programmazione artistica sono gli eventi top che hanno fatto davvero il botto: i nuovi idoli dei giovani, gli youtuber Favij e il gruppo dei Mates, hanno regalato sketch e animazione a quasi 4.000 fan che hanno fatto ore di coda per una foto o un autografo con i loro beniamini. E i tanti eventi, “spalmati” strategicamente durante le festività, pensati per questa edizione: come il Winter Brick, che ha convogliato tantissimi appassionati di mattoncini Lego, e i Pigiamini Pj Masks, protagonisti di una delle serie televisive più amate dai bambini, fino allo speciale cenone di Capodanno a chiudere il 2017 (una festa che, nonostante fosse a pagamento, ha portato in Fiera 2500 persone).
L’anno nuovo si è aperto con lo Spal Day, e il torneo di calcio balilla insieme ai giocatori Viviani, Meret e Schiavon, le acrobazie delle Farfalle Estensi e l’arrivo della Befana, che ha regalato ai bimbi calze piene di dolci.
Senza dimenticare la sezione giochi e le 2 aree spettacolo, pienamente operative già dalla mattina, che hanno avuto un grande successo, con la grande novità del circo (2 spettacoli al giorno), il baby musical, i 5 giochi a premio, il truccabimbi, il tutto condito dalla simpatia della mascotte Winterello. Le oltre quaranta attrazioni e giostre (ben 23) hanno infatti tenuto compagnia alle famiglie in tutte le giornate dell’evento, con grandi classici come l’Autoscontro e il Brucomela, il Tagadà e il Castello Incantato, il Labirinto degli Specchi, i tappeti elastici, il trenino di Babbo Natale, la piccola Venezia, la Piovra e lo Space Star.

L’appuntamento è ora alla prossima edizione di Winter Wonderland, che ha nuove sorprese in serbo per i suoi piccoli ospiti. Qui, nel paese delle meraviglie, dove i sogni diventano realtà, il divertimento, in totale sicurezza, è assicurato.

LCD Soundsystem a Ferrara Sotto le Stelle

Da Elisa Giusti

IL GRANDE RITORNO IN ITALIA A DISTANZA DI 8 ANNI PER UN’UNICA E IMPERDIBILE DATA

GIÀ HEADLINER DI COACHELLA, PRIMAVERA SOUND E LOLLAPALOOZA

L’ULTIMO ALBUM “AMERICAN DREAM” NOMINATO BEST NEW ALBUM DA PITCHFORK

LCD SOUNDSYSTEM

13 GIUGNO 2018
FERRARA SOTTO LE STELLE
PIAZZA CASTELLO, FERRARA

Prezzo Biglietti: posto unico: 34 € + diritti di prevendita

Biglietti in vendita dalle ore 10 di mercoledì 17 gennaio su www.ticketone.it e www.ticketmaster.it

L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali.

Dopo aver fatto polverizzare nel giro di 10 minuti tutti i biglietti per i concerti al Brooklyn Steel per sette sere consecutive, gli LCD Soundsystem saranno di nuovo in tour, e finalmente torneranno in Italia, il 13 giugno 2018 all’interno della rassegna Ferrara Sotto le Stelle, nella splendida cornice di Piazza Castello, Ferrara.

Gli LCD Soundsystem non hanno certo bisogno di presentazioni.
Una delle band simbolo della rinomata “New Golden Age” di New York (insieme a band come The Strokes, Interpol, Yeah Yeah Yeahs) torna nel 2017 con il nuovo album “American Dream”, subito in vetta alle classifiche negli Stati Uniti, acclamato dalla critica internazionale e nominato “Best New Album” da Pitchfork.

Dopo 2 anni da protagonisti in giro per il mondo come headliner dei più prestigiosi festival internazionali tra cui Coachella, Primavera Sound, Pitchfork Music Festival e Lollapalooza, arrivano in Italia a 8 anni dall’ultima data per uno show imperdibile.

Info su:
www.livenation.it
www.ferrarasottolestelle.it
www.lcdsoundsystem.com
www.facebook.com/lcdsoundsystem/
www.instagram.com/lcdsoundsystem/
www.twitter.com/NoMondays

La trasformazione digitale: la sfida delle nuove tecnologie

Da Davide Ruggieri

Simone Terreni, autore di “Dai segnali di fumo ai social” (Giunti 2016), ospite dell’IIS “L.Einaudi”, giovedì 18 gennaio 2018 nell’ambito del ciclo “ApertaMente”

Il ciclo di conferenze “ApertaMente: officina del sapere”, organizzato dall’Istituto di Istruzione superiore “L. Einaudi” di Ferrara, affronta, insieme all’ospite Simone Terreni, un tema di estrema attualità il prossimo 18 gennaio. L’incontro avrà luogo presso l’aula magna dell’IIS “L.Einaudi” in Via Savonarola 32 ed è, come di consueto, aperto a tutta la cittadinanza.
Come e quanto l’era digitale è entrata nelle nostre vite? Quanti benefici abbiamo guadagnato rispetto alle generazioni precedenti? Quali scenari possiamo aspettarci? Questi e altri quesiti saranno affrontati da Simone Terreni, ingegnere e imprenditore, Managing Director di VoipVoice dal 2006 e CEO & Founder di Inside Factory. Terreni è uno storyteller, che, dopo aver intrapreso un percorso personale di formazione specifica nel settore delle TLC, ha scritto il libro “Dai Segnali di Fumo ai Social” (edito per Giunti nel 2016) sulla storia delle Comunicazioni e su come sono nati i Social Network. Da sempre convinto sostenitore dell’Innovazione Tecnologica, attraverso Inside Factory si propone di diventare un punto di riferimento per la formazione e l’organizzazione di eventi nel settore ICT. È un grande appassionato di comunicazione, lo trovate su tutti i Social Network, perché attraverso di loro vive e lavora.
Il titolo “The digital transformation”, che spesso accompagna le sue presentazioni in giro per l’Italia, è già tutto un programma. Ben più accattivante è il sottotitolo ad esso spesso associato: “solo chi saprà adattarsi al cambiamento otterrà benefici”. In questa temperie da darwinismo digitale, la questione delle nuove tecnologie è certamente di grande interesse ed è l’indice di un mondo in continuo mutamento. Terreni indaga, in particolare, sull’impatto che le ICT (Information and Communication Technonogies) hanno sul mondo del lavoro e delle aziende. Una vocazione particolare della new tech è, quindi, quella legata al mondo della grande economia e della (nuova e vecchia) finanza.
Il tema affrontato, quello della Digital Transformation, negli ultimi anni sta rivoluzionando il mondo business e non solo. Essere consapevoli delle novità tecnologiche e digitali applicabili ai processi aziendali permette non sono una maggiore efficienza ma anche un’ottimizzazione dei rapporti con i clienti e i partner. Cambiano i metodi, si evolvono i mercati e tutto diventa “smart”. La Digital Transformation rappresenta una vera e propria cultura dell’innovazione, solo chi saprà farla propria ed adattarsi al cambiamento otterrà i maggiori benefici.
Gli studenti, e chi vorrà partecipare all’evento, saranno certamente condotti nell’empireo dei social e delle new technologies da uno dei più grandi esperti del settore. La scuola accoglie la sfida di una educazione della persona integrata ai nuovi sistemi di comunicazione e all’interno di una società in continua e rapidissima trasformazione.

La Regione Emilia Romagna verso l’autonomia: ricadute sul ferrarese

Da PD Emilia Romagna

Il consigliere Paolo Calvano interviene: “Ci saranno sicuramente ricadute nel territorio ferrarese”

Alla luce di quanto emerso dalla seduta di ieri dell’Assemblea legislativa, relativa all’aggiornamento da parte del Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini riguardo al percorso finalizzato all’acquisizione dell’autonomia regionale, il consigliere Paolo Calvano offre una panoramica sul territorio ferrarese.

“Il percorso verso l’autonomia della Regione Emilia Romagna, che probabilmente vedrà già una possibile intesa con l’esecutivo Gentiloni entro la fine di febbraio, è un punto epocale per questa legislatura e per il futuro – spiega Calvano –. Il PD sostiene fermamente questo progetto grazie al quale ci saranno ricadute importanti sulle comunità locali ed ovviamente anche nel territorio ferrarese. La Regione sta chiedendo più autonomia su alcuni temi strategici che porteranno cambiamenti anche nel ferrarese, dalla tutela e sicurezza del lavoro all’istruzione tecnica e professionale; dall’internazionalizzazione delle imprese alla ricerca scientifica e tecnologica fino al sostegno all’innovazione. Non ultimi saranno i progetti che riguarderanno da vicino il territorio e la rigenerazione urbana, l’ambiente e le infrastrutture fino alla tutela della salute con uno sguardo mirato anche sulla sanità ferrarese e la sua organizzazione”.

Il consigliere Calvano si dice anche soddisfatto in merito alla piena condivisione del percorso di autonomia tra le forze politiche.

“A poco tempo dalle elezioni del 4 marzo, vedere come maggioranza e opposizione siano unite nel condividere un progetto non è cosa scontata – conclude –. Ci impegneremo nei prossimi mesi, perché quello dell’autonomia non è un progetto per ottenere semplicemente più risorse ma per fare ancora più riforme di quante fatte finora. L’obiettivo è continuare ad essere una Regione all’avanguardia”.

Riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica

Da Prefettura di Ferrara

Il Prefetto Michele Campanaro ha indetto per domani 18 gennaio p.v., alle ore 10,30, una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica alla quale prenderanno parte tutti i Sindaci della provincia per una disamina del quadro di riferimento delle politiche di sicurezza integrata e di sicurezza urbana, nonché dei diversi strumenti ed istituti introdotti dal cd. “Decreto Minniti” (D.L. n. 14/2017, convertito con modificazioni dalla L. n. 48/2017).

Per il Prefetto sarà la prima occasione di confronto con tutti i primi cittadini del territorio dalla data del suo insediamento per promuovere sul tema strategico della sicurezza un sistema ancor più integrato tra Stato ed Enti locali.

Il predetto D.L. n. 14/2017 ha, infatti, introdotto nuovi strumenti di prevenzione e operativi, nella consapevolezza che le criticità rinvenibili nel tessuto dei centri urbani sono il frutto di una serie di concause e che la risposta ai fenomeni che incidono negativamente sulla sicurezza non può essere affidata ad un singolo interlocutore istituzionale, ma richiede stabili sinergie e forme di collaborazione, in particolare, tra Stato ed Enti locali, pur nel naturale rispetto delle competenze e responsabilità riservate a ciascuno dall’ordinamento.

Borse di studio. Accordo tra Regione Emilia-Romagna e Università per fronteggiare l’aumento straordinario di immatricolazioni e garantire il diritto allo studio al 100 per cento degli idonei

Dalla Regione per il 2018 un investimento complessivo di 22 milioni, 1 in più dello scorso anno. L’assessore all’Università, Patrizio Bianchi: “Nessun taglio, dunque: continuiamo ad essere la Regione che investe di più. Un ringraziamento ai Rettori e alla Consulta degli studenti”

Bologna – Raggiunto l’accordo tra Regione, Azienda regionale per il diritto allo studio Ergo e i quattro atenei dell’Emilia-Romagna per garantire anche quest’anno benefici a supporto del diritto allo studio al 100 per cento degli studenti idonei.
A fronte dello straordinario incremento di iscritti alle università della regione, l’accordo prevede che Ergo metta a disposizione servizi gratuiti e che gli Atenei contribuiscano con risorse proprie al finanziamento delle borse, ad integrazione delle risorse nazionali e dell’investimento regionale che quest’anno ha già previsto 1 milione di euro aggiuntivo per un importo complessivo di 22 milioni di euro.
Il contributo degli Atenei sarà quantificato non appena, probabilmente all’inizio della prossima settimana, sarà stabilita la quota regionale di riparto del Fondo integrativo nazionale. Rispetto a quest’ultima l’Emilia-Romagna, nel confronto con il Ministero e le altre Regioni, ha ottenuto che, nei criteri di riparto dei fondi destinati alle Regioni, vengano premiate maggiormente quelle che più investono risorse proprie per garantire la borsa al maggior numero di studenti idonei.
“Nessun taglio dunque- spiega l’assessore all’Università, Patrizio Bianchi-: continuiamo ad essere la Regione che investe di più per garantire il diritto allo studio agli studenti capaci, meritevoli e in difficili situazioni economiche, incrementando di anno in anno e in modo significativo lo stanziamento. Siamo passati dai 69 milioni dell’anno accademico 2012-2013 agli 80 milioni e 800 mila euro del 2016-2017, anno in cui gli studenti che hanno avuto il beneficio sono stati 20.950. Gli atenei della regione hanno avuto uno straordinario aumento degli iscritti, con un numero di idonei fuori sede incrementato del 20%- aggiunge l’assessore-. Un’attrattività che premia la qualità del nostro sistema universitario ma che rende necessaria una revisione dei criteri nazionali di riparto che tenga conto dell’effettiva copertura degli idonei. Lavoreremo per questo. Nel frattempo, ringrazio i Rettori per aver condiviso questa proposta, dimostrando ancora una volta la volontà di valorizzare politiche decisive per lo sviluppo del nostro territorio. Ringrazio anche la Consulta degli Studenti per aver contribuito al delinearsi di questo percorso. Stabilite tutte le quote che concorrono al finanziamento del diritto allo studio- chiude Patrizio Bianchi- incontreremo nuovamente la Consulta per definire insieme importi e caratteristiche dei benefici”.

Alan Fabbri (Lega Nord): ” Bus a fuoco: la regione intervenga su Tper per garantire la sicurezza degli utenti”

Da Lega Nord Emilia Romagna

“Incendi a bordo degli autobus: la Regione solleciti Tper ad intervenire per scongiurare nuovi, pericolosi, incidenti”.

Il capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna, Alan Fabbri, ha depositato una interrogazione per sollecitare l’ente ad intervenire sulle politiche di Tper in merito alla gestione del parco mezzi. “Nei giorni scorsi sulla via Provinciale a Scortichino, in direzione di Finale Emilia e di Gavello, un autobus è andato a fuoco. In pochi minuti il mezzo è stato avvolto e quindi distrutto dalle fiamme e solo per puro caso in quel momento l’autobus non trasportava passeggeri. L’incendio inoltre si è verificato nei pressi dei cavi Telecom che a loro volta sono stati danneggiati e si è reso necessario l’intervento dei Vigili del fuoco e dei tecnici dell’azienda telefonica per riparare i danni causati dal rogo”, spiega Fabbri.

Le ragioni del incendio, che ha anche bloccato la circolazione stradale per oltre un’ora, sono probabilmente dovute ad un malfunzionamento del mezzo. “Quello dei giorni scorsi è solo l’ultimo di una serie di incendi che negli ultimi anni hanno interessato gli autobus di Tper in Emilia Romagna a causa di mezzi probabilmente vetusti”, aggiunge il consigliere “e dopo l’ennesimo episodio è evidente che si tratta di una situazione al limite, che non garantisce pienamente la sicurezza degli utenti e su cui Tper deve intervenire con urgenza”.

Tper è controllata per oltre il 46% dalla Regione Emilia Romagna: “Per questo abbiamo interrogato l’ente affinchè solleciti in tal senso l’azienda di trasporto pubblico e vengano, per il futuro, scongiurati tali episodi che mettono in grave pericolo passeggeri ed autisti dell’azienda e siano evitati seri disagi alla circolazione stradale”.

Premiazione: 6° edizione della mostra Piccoli Presepi di Avip Fossalta

Da Agire Sociale

E’ stata una bella festa quella che domenica 14 gennaio ha concluso le visite al pregevole Presepe artistico di Fossalta e ha visto una grande partecipazione, nella Chiesa di Sant’Andrea Apostolo di Fossalta, per la consegna dei riconoscimenti agli espositori della Mostra piccoli presepi del Natale che quest’anno ha raccolto ben 47 opere. L’iniziativa promossa dall’AVIP di Fossalta, in collaborazione con i Comuni di Copparo e di Ferrara, si è rivolta a cittadini, gruppi e scuole di tutto il territorio ferrarese. Nell’occasione sono intervenuti Monsignore Antonio Grandini, Marina Berneschi, vicesindaca di Copparo, Enrico Bassi, Assessore al bilancio, Giordana Ferrara dell’AVIP Fossalta e diversi sacerdoti dell’Arcidiocesi di Ferrara Comacchio. Nella Chiesa gremita da un folto pubblico sono stati consegnati gli attestati di partecipazione ai partecipanti in un momento gioioso e significativo anche per la presenza di alunni e insegnanti di scuole di ogni ordine e grado.

Giorno della Memoria al MEIS: presentazione del libro “Mussolini Contro gli Ebrei”

Da Daniela Modonesi

Proseguono gli incontri promossi dal Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS in occasione del Giorno della Memoria e focalizzati sulla discriminazione e le persecuzioni subite dagli ebrei in Italia nel periodo della seconda guerra mondiale.

Giovedì 18 gennaio, alle 19.00, appuntamento al MEIS (Via Piangipane 81) per un focus sulle leggi razziali, a ottant’anni dalla promulgazione, con la presentazione del libro dello storico Michele Sarfatti “Mussolini contro gli ebrei. Cronaca dell’elaborazione delle leggi del 1938” (Zamorani, 2017). A introdurre l’autore, Simonetta Della Seta, Direttore del Museo.

Attraverso l’analisi di numerose testimonianze documentarie, Sarfatti illustra e interpreta le prese di posizione antiebraiche di Mussolini e ricostruisce la genesi della legislazione varata nel ’38 dal governo fascista, con il consenso del re e del Parlamento italiano.

Per il programma completo delle iniziative sul Giorno della Memoria, clicca qui.

Autonomia regionale. Il presidente Bonaccini in Aula: “Emilia-Romagna vicina a un’intesa storica. Verso l’accordo col Governo su gestione diretta competenze e meccanismi di finanziamento: compartecipazione al gettito fiscale prodotto qui senza nessun aumento di tasse per cittadini e imprese”

Relazione in Assemblea legislativa sullo stato del negoziato in corso con l’esecutivo nazionale: “Già nella prossima seduta del 30-31 gennaio potremmo essere nelle condizioni di chiedere il mandato a firmare l’accordo”. “Abbiamo riaperto il dibattito su un nuovo regionalismo, nell’ambito di un’unità nazionale per noi intoccabile. E dopo noi, Lombardia e Veneto, anche Liguria e Piemonte hanno annunciato di voler intraprendere un percorso analogo”

Bologna – L’Emilia-Romagna si avvicina sempre di più a una maggiore autonomia regionale. “Entro febbraio- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- potremmo davvero firmare una intesa con il Governo sulle materie di cui abbiamo chiesto la competenza diretta. Il negoziato con l’esecutivo nazionale, condiviso con la Lombardia, sta proseguendo in maniera efficace e già fra due settimane, nella seduta del 30-31 gennaio, potremmo essere nelle condizioni di tornare in Assemblea legislativa, da cui continua ad arrivare un contributo importante, per chiedere il mandato a siglare l’accordo. Sarebbe- sottolinea- un fatto storico, di fronte a un percorso mai intrapreso prima in Italia, e farlo in così poco tempo credo dimostri come le istituzioni siano in grado di fare un buon lavoro di fronte alla volontà comune di guardare certo all’interesse dei propri territori, ma anche a quello generale del Paese, senza colore politico. Un percorso, peraltro, che in Emilia-Romagna abbiamo fin dall’inizio condiviso con le rappresentanze sociali ed economiche, gli enti locali, le università e le associazioni nell’ambito del Patto per il Lavoro”.

Il presidente della Giunta regionale interviene in Assemblea legislativa sul negoziato con il Governo, finalizzato all’acquisizione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ai sensi dell’articolo 116, comma terzo, della Costituzione, avviato dopo la dichiarazione di intenti del 18 ottobre scorso firmata dallo stesso Bonaccini col presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e l’inizio formale del negoziato il 9 novembre successivo. Un confronto che soprattutto su istruzione, lavoro (con, fra le altre, maggiori competenze regionali sulla sicurezza nei luoghi di lavoro), ambiente e sanità (modulazione dei ticket e fondo pluriennale per gli investimenti in edilizia sanitaria fra le richieste) è in uno stato ormai avanzato, per una intesa, chiarisce Bonaccini, “che dovrà individuare, da un lato, i meccanismi di finanziamento delle funzioni ulteriori attribuite alla Regione, dall’altro il metodo per la determinazione del costo di esercizio delle stesse funzioni”. Quanto al primo aspetto, “e senza in alcun modo rivendicare la devoluzione dell’intero residuo fiscale regionale, la soluzione auspicabile è consentire alla Regione di compartecipare al gettito prodotto dai tributi erariali riferibili al proprio territorio. Ciò, peraltro, non dovrà generare alcun aumento della pressione fiscale a carico di cittadini e imprese”. In merito al secondo, “sembra senz’altro preferibile procedere alla quantificazione dei costi di esercizio delle funzioni” di cui si chiede la gestione diretta “sulla base del criterio del ‘costo standard’”, invece “del criterio ancorato alla spesa storica”.

“Detto che l’unità nazionale non si tocca, l’iniziativa dell’Emilia-Romagna, insieme a quelle di Lombardia e Veneto, ha avuto il pregio- prosegue Bonaccini- di riaprire il dibattito sul futuro del regionalismo italiano. Di un nuovo regionalismo in cui si vuole superare l’area grigia della concorrenza con una leale collaborazione Stato-Regioni basata su nuovi e chiari accordi”, con “la necessità di procedere da un lato a una revisione delle modalità e delle forme della legislazione statale nelle materie che vedono il coinvolgimento delle Regioni, dall’altro, a un riordino delle leggi esistenti in queste stesse materie per ricondurre le istituzioni nell’alveo di quei principi che valorizzano le autonomie, pur sempre nella cornice unitaria della Repubblica”.

“È questa anche l’occasione- aggiunge- per realizzare un vero federalismo fiscale, in un quadro di rigorosa garanzia degli equilibri finanziari e di responsabilizzazione delle Regioni e degli enti locali sul lato delle entrate e delle spese. Innanzi tutto costruendo, a livello europeo, istituzioni politiche forti e più sensibili ai bisogni dei cittadini. Questa, in altre parole, può essere l’occasione sia per sperimentare un nuovo sistema di finanziamento delle funzioni territoriali, sia per rivedere i principi fondamentali per il coordinamento del sistema tributario”.

Peraltro, con la strada aperta dal negoziato in corso “il tema delle autonomie territoriali torna ad assumere centralità, anche alla luce della rapida diffusione di iniziative analoghe in altri contesti regionali. Infatti, a quelle di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, si sono aggiunte Liguria e Piemonte, le cui Regioni hanno annunciato di voler intraprendere lo steso percorso scelto dall’Emilia-Romagna”. “Si tratta- riflette il presidente della Giunta- di Regioni che al di là delle diverse tradizioni politiche esprimono con forza l’esigenza di superare il disagio che le forme di centralismo statale, prodotte nell’ultimo decennio dalla cosiddetta legislazione di crisi, hanno generato anche nei contesti regionali più virtuosi e nei relativi sistemi delle autonomie territoriali. Iniziative che in un equilibrio tra peculiarità e specificità territoriali e valori unitari della Repubblica, intendono sviluppare una competizione positiva che renda le istituzioni capaci di innescare processi ancora più virtuosi, sperimentando soluzioni di governo più innovative e funzionali che, a tempo debito, potranno essere estese anche alle altre”.

Alan Fabbri (Lega Nord): “Autonomia Emilia Romagna: affrontare il tema risorse. La Lega vigila sul percorso”

Da Lega Nord Emilia Romagna

“La battaglia per l’autonomia non ha un colore politico: va fatta per il bene del nostro territorio. E va fatta con risorse adeguate. Bonaccini promette tempi veloci, ma deve ancora chiarire l’aspetto economico. La trattativa con Roma va usata al meglio, anche per correggere il pasticcio della riforma Delrio. La Lega vigilerà su tutto il percorso”.

Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna è intervenuto, questa mattina, durante la seduta dell’Assemblea legislativa dedicata al tema dell’autonomia regionale durante la quale il presidente Stefano Bonaccini ha riferito sullo stato di avanzamento dei lavori.

“Quanto più un governo si colloca in basso, vicino a chi è governato, tanto più i cittadini ne possono valutare concretamente l’operato. Questo è il principio su cui si basa l’autonomia. Ed è in questo principio che noi, come Lega Nord, crediamo profondamente”, spiega Fabbri. “E’ bene ricordarlo in questo passaggio importante per la nostra Regione, così come è importante ricordare che, proprio in questi giorni, cade il centenario della nascita dell’ideologo della Lega Nord, Gianfranco Miglio (nato a Como l’11 gennaio 2018), federalista convinto senza il quale oggi non saremmo qui a discutere di questa svolta cruciale”.

Riguardo al percorso avviato dal presidente Bonaccini per l’autonomia dell’Emilia Romagna, Fabbri spiega che “la Lega Nord più volte ha chiesto al presidente di aumentare il numero delle deleghe da chiedere allo Stato e di non accontentarsi di poche competenze, considerato che si tratta di un’occasione unica per valorizzare e far crescere, senza il giogo di Roma, il nostro territorio”. Ancora oggi, invece, “oltre ad aver chiesto un limitato numero di competenze da gestire direttamente Bonaccini non ha fatto chiarezza sull’aspetto delle risorse, fondamentali per trasformare progetti e promesse in fatti concreti”, prosegue Fabbri “Per questo sollecitiamo il presidente ad occuparsi e ad affrontare, il prima possibile, il tema economico che, inevitabilmente, deve accompagnare il percorso dell’autonomia regionale” e “in particolare su questo versante, come opposizione, saremo presenti per vigilare su ogni singolo passaggio e sui futuri sviluppi”.

Per Fabbri il momento di confronto con le istituzioni statali sarà fondamentale anche per correggere gli errori che il Pd ha commesso negli anni passati nella gestione dei territori: “Mi riferisco in particolare alla riforma delle province voluta da Delrio, che sta mettendo in difficoltà i cittadini su questioni importanti che impattano direttamente sulla vita quotidiana” come ad esempio “la manutenzione delle strade” lasciata dal Pd in capo ad un ente svuotato di risorse economiche. “La trattativa con Roma è il momento giusto per rimediare: il presidente Bonaccini dimostri di avere a cuore il territorio mettendo sul tavolo anche questo fondamentale aspetto”.

Unife entra in collaborazione con l’agenzia internazionale per l’energia atomica (IAEA) nel settore dei radiofarmaci

L’Università di Ferrara ha conquistato un prestigioso riconoscimento internazionale per essere stata selezionata dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA) a contribuire alla realizzazione di un progetto globale che ha lo scopo di sviluppare una piattaforma multimediale dedicata all’educazione e formazione nel settore dei radiofarmaci e delle applicazioni mediche dei radionuclidi.
Questo risultato mostra il livello di riconoscimento internazionale raggiunto dalla scuola ferrarese di chimica dei radiofarmaci, al cui sviluppo ha contribuito in modo fondamentale il lavoro di ricerca svolto dal prof. Adriano Duatti nell’arco degli ultimi decenni.
Con sede a Vienna, la IAEA costituisce uno dei pochi organismi indipendenti delle Nazioni Unite, di cui è anche un esempio la World Health Organization (WHO). La missione per la quale è stata creata nel 1957 è quella del controllo della proliferazione nucleare e della promozione delle applicazioni pacifiche dell’energia atomica. L’impiego dei radioisotopi per la diagnosi e cura delle malattie è, quindi, uno dei settori a cui l’Agenzia dedica gli sforzi maggiori ed in cui è fortemente impegnata per favorire il progresso planetario della medicina e, in particolare, nei paesi emergenti e in via di sviluppo.
I radiofarmaci sono composti chimici che contengono un isotopo radioattivo e costituiscono i componenti essenziali della metodologia medico-nucleare. Per la loro particolare natura radioattiva, essi devono essere preparati immediatamente prima della somministrazione al paziente. Gli ultimi anni sono stati testimoni di un tumultuoso succedersi di scoperte di nuovi radionuclidi e di nuove categorie di radiofarmaci, che stanno rivoluzionando i metodi diagnostici e terapeutici, in particolare, in oncologia e neurologia. Tuttavia, questo rapido progresso ha anche generato un aumento considerevole della complessità delle tecniche necessarie alla produzione dei radiofarmaci e, di conseguenza, l’esigenza di formare personale altamente specializzato per svolgere questo compito all’interno delle strutture ospedaliere e degli istituti di ricerca.
Rispondendo ad una richiesta pervenutale da gran parte degli Stati Membri, la IAEA ha deciso di finanziare un progetto volto a creare una piattaforma e-leaning globalmente accessibile, che possa consentire ai paesi interessati di seguire un percorso formativo di alto livello nella scienza e tecnologia dei radiofarmaci.
L’Università di Ferrara, assieme all’Università di Stip, Repubblica di Macedonia, è stata scelta, fra più di quaranta istituzioni internazionali, per portare a termine questo ambizioso progetto. Per l’Università di Stip, il progetto sarà coordinato dalla prof.ssa Emilija Janevik-Ivanovska, un’autorità indiscussa in radiofarmacia a livello internazionale. Per l’Università di Ferrara, esso coinvolgerà docenti e ricercatori provenienti da vari Dipartimenti che svolgono la loro attività nell’ambito medico-nucleare e dei radiofarmaci, e del Se@ che si occuperà dell’elaborazione dei contenuti multimediali. La prima sperimentazione della nuova piattaforma e-learning è prevista entro due anni presso alcune Università del Kenya e della Tanzania.

2. Le due interviste sono visibili ai seguenti link:

Emilija Janevik: https://youtu.be/GgjUPyNnMtU

Adriano Duatti: https://youtu.be/HQ-tYIqrBWk

Per informazioni:
Dott.ssa Maria Grazia Campantico
Centro di Tecnologie per la Comunicazione l’Innovazione e la Didattica a Distanza
Università degli Studi di Ferrara
Via Scienze, 27/B – 44121 Ferrara (Italia)
Tel. 0532293243 Mob. +393386195376
mail: cmpmgr@unife.it

Vino: Emilia Romagna, boom delle enoteche (+33,1%)

SALGONO A 402, 1 SU 5 È GESTITA DA DONNE, L’8,9% DA UNDER 35 ANNI

Crescita record in Emilia Romagna delle enoteche che in cinque anni sono aumentate del 33,1%, passando dalle 302 del 2012 alle 402 del 2017. Lo comunica Coldiretti Emilia Romagna sulla base dei dati di un’analisi di Coldiretti e Camera di Commercio di Milano da cui risulta la crescente attenzione alla qualità degli acquisti di vino che è diventata espressione culturale e occasione di socializzazione e condivisione con amici e parenti.

La città con il maggior numero di enoteche è Bologna: nel capoluogo di regione infatti i centri specializzati di vendita del vino sono più che raddoppiati passando da 62 a 127con un incremento del 104,8%. A seguire c’è Ferrara dove le enoteche sono 59 (erano 36 nel 2012, +63,9%), Modena con 49 (40 nel 2012, +22,5%), Rimini 37 (in calo del 15,9% rispetto alle 44 del 2012), Reggio Emilia con 36 (32 nel 2012, +12,5%), Parma con 30 (26 nel 2012, +15,4%), Forlì-Cesena con 23 (21 nel 2012, +9,5%), Ravenna con 22 (in calo del 4,3% sulle 23 del 2012), Piacenza con 19 (18 nel 2012, +5,6%).

Alta è la presenza delle donne, con una enoteca su cinque (19,8) a guida femminile con punte del 27% a Forlì-Cesena. L’8,9% è gestito da giovani, con la presenza più forte di questi ultimi a Bologna (15,6%) e Piacenza (20%). È una tendenza che conferma una decisa svolta verso la qualità con il vino che – continua Coldiretti Emilia Romagna – è diventato l’emblema di uno stile di vita “lento”, attento all’equilibrio psico-fisico, che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre all’assunzione sregolata di alcol.

In Emilia Romagna – ricorda Coldiretti regionale – i consumi di vino si attestano sui 34 litri pro-capite, con a tendenza alla crescita dei consumi di vini Dop e Igp che nella nostra regione rappresentano il 55% della produzione di vino, nonostante la vendemmia 2017 a causa della siccità sia diminuita di quasi il 20% attestandosi su una produzione di 6,3 milioni di ettolitri.

Prossime iniziative Istituto Gramsci Ferrara

Da Istituto Gramsci ferrara

VENERDI 19 GENNAIO BIBLIOTECA ARIOSTEA FERRARA ORE 17-19

FAMIGLIE

Giornata di apertura della serie di conferenze dedicato quest’anno al tema: “Famiglie”. Con questo ciclo si avvierà un percorso pluriennale di approfondimenti delle tematiche della ‘società degli individui’.
L’incontro si svolgerà secondo questo programma:
Saluto del sindaco Tiziano Tagliani
Presentazione del programma di Fiorenzo Baratelli
Rappresentazione teatrale a cura di Piero Stefani: “Dialoghi in famiglia sulla famiglia”
Coordina Anna Quarzi
Per il ciclo “Famiglie – La società degli individui” a cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

LUNEDÌ 22 GENNAIO BIBLIOTECA ARIOSTEA FERRARA ORE 17-19

QUALE CULTURA: SCIENZA O UMANESIMO?

Ne parlano Nicola Alessandrini e Antonio Moschi, Insegnanti

Il complesso dialogo tra sapere scientifico e cultura umanistica sembra trovare un punto di rottura di fronte a una scienza divenuta troppo tecnica per i non specialisti. Così i filosofi, il cui mestiere consiste nel chiedersi il perché delle cose – scrive Stephen Hawking – non sono riusciti a tenere il passo con il progresso scientifico. Dall’altro lato, gli scienziati sono stati troppo occupati a elaborare nuove teorie scientifiche per porsi la domanda sui perché. La tendenza fondamentale dell’epoca attuale è certamente l’incremento indefinito delle possibilità della tecnica guidata dalla conoscenza scientifica, potenziamento nel quale riponiamo la nostra fiducia in merito alla soluzione delle grandi sfide dell’umanità: in questo orizzonte lo spazio per la filosofia – ed in generale per le humanae litterae – sembra ridimensionarsi sempre di più. Eppure, nonostante l’attuale divario e l’apparente contrapposizione, scienza e filosofia erano un tutt’uno nell’antica epistéme e, in età moderna, l’Umanesimo e alcune grandi idee filosofiche hanno avuto un ruolo centrale nella rivoluzione scientifica. Anche oggi, dopo la separazione delle scienze dalla loro “grande madre” e la iperspecializzazione tipica del nostro tempo, la voce del pensiero filosofico dovrebbe costituire lo sfondo e l’orizzonte delle scienze e delle loro applicazioni tecniche.

Per il ciclo “I colori della conoscenza” a cura dell’Istituto Gramsci e dell’istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Mercoledì 17 gennaio al Cinema Boldini sarà proiettato Free Fire di Ben Wheatley

Mercoledì 17 gennaio ore 21.00 FREE FIRE, regia di Ben Wheatley

v.o.sott.ita – ingresso 5 euro

Mercoledì 17 gennaio alle 21.00 al Cinema Boldini sarà proiettato FREE FIRE, di Ben Wheatley, versione originale con sottotitoli italiani.

Presentato in anteprima mondiale l’8 settembre 2016 al Toronto International Film Festival, film di chiusura sia del 60° London Film Festival sia del 34° Torino Film Festival, FREE FIRE è il sesto lungometraggio del regista britannico Ben Wheatley che, dopo aver ampiamente esplorato i generi thriller, drama, horror e black comedy, decide di omaggiare l’exploitation anni Settanta (tra i produttori esecutivi figura anche Martin Scorsese e non a caso), con un risultato assolutamente travolgente. Scritto insieme alla moglie Amy Jump, sua fidata collaboratrice sia nella sceneggiatura che nel montaggio a partire da Kill List (2011), suo secondo film, Free Fire è adrenalina allo stato puro e una gioia per gli occhi nonostante la trama semplice.

Boston, 1978. In un deposito abbandonato, Justine ha organizzato un incontro tra due irlandesi e una gang guidata da Hammer e Evans per la vendita di un carico di armi da fuoco. Ma quando, durante la consegna, vengono sparati dei colpi, comincia un gioco per la sopravvivenza.

Girato in poco più di un mese, non si fa fatica a immaginare che Free Fire sia frutto in realtà di un’attenta progettazione da parte di Wheatley, in cui l’uso dello storyboard ha avuto un ruolo preponderante. Non c’è un dettaglio fuori posto, ogni particolare pare derivi da un’attentissima e maniacale attenzione verso ogni minuzia.

Il regista inglese ha messo assieme un cast notevolissimo (da Cillian Murphy a Brie Larson, passando per Armie Hammer, Sharlto Copley, Michael Smiley e molti altri) per interpretare un gruppo di personaggi ognuno con personalità e caratteristiche ben definite, ma mai troppo stereotipate.

Per informazioni:
Sala Boldini, via Previati 18 – Ferrara
www.cinemaboldini.itwww.arciferrara.org
Tel. Cinema (sera) – 0532.247050
Arci Ferrara – 0532.241419

Presso la libreria Ibs+Libraccio Serena Querzoli presenta il libro “Scienza giuridica e cultura retorica in Ulpio Marcello”

Giovedì 18 gennaio alle 18.00

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Per il ciclo “Uno sguardo al cielo”

Serena Querzoli presenta il libro “Scienza giuridica e cultura retorica in Ulpio Marcello” Loffredo Editore

 Dialoga con l’autrice Paola Bastianoni

Ulpio Marcello è stato indubbiamente uno dei grandi giure-consulti del II secolo d.C. Ne sono pervenuti ai moderni resti significativi dell’importante produzione scientifica. L’unico dato certo della sua biografia è però  l’appartenenza ai consilia imperiali fra il principato di Antonino Pio e quello di Marco Aurelio. Non mancano tuttavia interessanti testimonianza che consentono di formulare fondate ipotesi sulla sua carriera politica e anche su un possibile raporto con il maestro di retorica degli Imperatori Fratelli: Cornelio Frontone. Appare comunque indubbio – al di là di questa congettura- che cultura retorica ed elementi propri dell’oratoria forense ebbero un ruolo tutt’altro che secondario nella formazione intellettuale di Marcello. Ad analizzarne alcuni evidenti riflessi sul suo pensiero giuridico è dedicata la parte più ampia di questa monografia.

Serena Querzoli, è professoressa aggregata di Storia del diritto romano, presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Ferrara e di Esercitazioni di latino giuridico, presso il Dipartimento di Studi Umanistici ferrarese, cui afferisce come ricercatrice confermata.

È autrice di vari saggi di storia giuridica e sociale romana, con particolare riferimento al rapporto fra giurisprudenza e retorica.

I libri di impresa (sociali e contabili) tutti in digitale: pronta la rivoluzione della Camera di Commercio per semplificare la vita agli imprenditori ferraresi

Govoni: “Per rimuovere il macigno della burocrazia, il primo problema sentito dalle imprese insieme al fisco e prima del costo del lavoro, vanno sfruttate appieno le tecnologie per accompagnare l’organizzazione e i processi verso la trasformazione digitale della PA, delle imprese, delle filiere e dei territori”

Un’ulteriore semplificazione per le imprese: pronta la rivoluzione della Camera di commercio di Ferrara che consente agli imprenditori di gestire e conservare digitalmente in maniera autonoma, e soprattutto in modo semplice, trasparente ed efficace, i libri d’impresa (libri sociali e contabili), con risparmio di tempo e di denaro (accessibilità su smartphone, zero carta, eliminazione degli spazi di archiviazione, minor impatto ambientale, flessibilità organizzativa, ecc). Per legge, infatti, ciascun imprenditore ha l’obbligo di fornire evidenza di tutti i fatti economici della propria impresa tramite la tenuta di determinati libri e registri contabili secondo quanto prescritto dal codice civile e/o dalle norme tributarie, tra cui il DPR n. 600/73 e il DPR 633/72.

Il servizio, messo a punto dall’Ente di Largo Castello con il supporto di Infocamere e garantito dal sistema pubblico di identità digitale (Spid) o dalla carta nazionale dei servizi (Cns), riguarda sia le società di capitali (srl ordinaria e semplificata, Spa e Sapa) che le società di persone le quali, registrandosi per conto del loro legale rappresentante, avranno così modo di organizzare i propri fascicoli per categoria e tipologia di libro. Ad ogni caricamento la piattaforma telematica si preoccuperà di «bollare digitalmente» ogni documento apponendo delle annotazioni nell’intestazione e nel piè di pagina con gli estremi dell’impresa e le specifiche del libro. Inoltre, sempre la piattaforma marcherà temporalmente le scritture garantendo la consecutio dei documenti digitali caricati nel fascicolo secondo la normativa vigente.

“Ancora oggi – ha sottolineato Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara – in un contesto in cui il digitale è parte integrante del nostro presente e condizione necessaria per la competitività del Paese, il rapporto dell’imprenditore con i dati amministrativi della propria azienda e gli adempimenti verso la PA è basato prevalentemente sull’uso dei documenti cartacei. Per rimuovere il macigno della burocrazia, il primo problema sentito dalle imprese insieme al fisco e prima del costo del lavoro, vanno sfruttate appieno le tecnologie per accompagnare l’organizzazione e i processi verso la trasformazione digitale delle amministraziioni pubbliche, delle imprese, delle filiere e dei territori. Questa – ha concluso Govoni – è la sfida alla quale la Camera di commercio di Ferrara intende rispondere, forte delle nuove funzioni assegnatele dal decreto di riforma”.

A dar manforte al progetto della Camera di commercio è la Banca Mondiale che nel suo Doing Business 2017, il rapporto annuale che monitora la facilità di fare impresa in 190 Paesi, evidenzia come le ore che le imprese sono costrette a dedicare agli adempimenti burocratici calino proprio in virtù dei processi di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e dell’introduzione dei pagamenti elettronici.

Per maggiori informazioni: ufficio Visure e ricerche della Camera di Commercio (tel. 0532/783721).

Riferimento per i Media: Camera di Commercio di Ferrara Ufficio Stampa.
E-mail: stampa@fe.camcom.it Tel: 0532 783.921 – 914 – 802

Al De Micheli lo Show di Massimo Lopez e Tullio Solenghi

Da Comune di Copparo

Per la Stagione di Prosa, giovedì 18 gennaio ore 21 al Teatro Comunale De Micheli va in scena “Show” di e con Massimo Lopez e Tullio Solenghi, con la Jazz Company diretta dal maestro Gabriele Comeglio.
Massimo Lopez e Tullio Solenghi tornano insieme sul palco dopo 15 anni, come due vecchi amici che si ritrovano, in uno Show di cui sono interpreti e autori, accompagnati dalle musiche live della Jazz Company con Gabriele Comeglio al sax, Fabio Gangi al piano, Ezio Rossi al basso e Marco Serra alla batteria.
Ne scaturisce una scoppiettante carrellata di voci, imitazioni, sketch, performance musicali, improvvisazioni ed interazioni col pubblico.
Tra i vari cammei, l’incontro tra Papa Bergoglio e Papa Ratzinger, in un esilarante siparietto di vita domestica, i duetti musicali di Gino Paoli e Ornella Vanoni e quello più recente di Dean Martin e Frank Sinatra, che ha sbancato la puntata natalizia di “Tale e Quale Show”.
In quasi due ore di spettacolo, Tullio e Massimo, da “vecchie volpi del palcoscenico”, si offrono alla platea con l’empatia spassosa ed emozionale del loro inconfondibile “marchio di fabbrica”.

Elisa Galeati parla di “Le nove vite” di Kathleen Hale. Utopie feline

Da Centro Documentazione Donna

L’incontro fa parte del ciclo ContemporaneaMente, curato da Elisabetta, Roncoli, in cui, per il terzo anno consecutivo, viene analizzata l’opera di intellettuali vissute negli stessi anni di Virginia Woolf.
Kathleen Hale, nata nel 1898,dopo un’infanzia difficile in cui, orfana di padre e con la madre costretta a lavorare per mantenerla, dovette vivere con una zia che la maltrattava. Abbandonata il prima possibile la casa della zia, andò a Londra dove visse a Bloomsbury e Fitzrovia, lo stesso quartiere di Virginia Woolf. Per un certo periodo fu segretaria del pittore Augustus John ed ebbe rapporti di amicizia con Vanessa Bell e Duncan Grant. Grazie al suo.talento artistico riuscì dapprima mantenersi e affittare “una stanza tutta per sé” e in seguito a ottenere il successo scrivendo e illustrando una serie di libri per l’infanzia che avevano per protagonista un gatto rosso: Orlando. La serie di “Orlando the marmalade cat” è stata tra le più seguite e amate di tante bambine e bambini inglesi, tra cui la grande scrittrice Margaret Drabble. Autrice anche di quadri che rivelano una sua vena inquietant, Kathleen Hale non è stata altrettanto famosa.come pittrice. Vissuta fino all’età di 101 anni, è morta nel 2000, dopo aver scritto e vista pubblicata la sua biografia “A slendere reputation”.
Elisa Galeati, bibliotecaria specializzata in letteratura per l’infanzia, collabora con la rivista “Leggere Donna” sulla quale ha pubblicato diversi articoli letteratura inglese.

Rigoletto “on stage” 2018

Da Apollo Cinepark

Dalla Royal Opera House di Londra, arriva all’Apollo in diretta martedì 16 gennaio alle ore 20.15 “Rigoletto”, opera del 1855 di Giuseppe Verdi. Interpretato da un cast superlativo che include Dimitri Platanias, Lucy Crowe e Michael Fabianoe con la classica e intramontabile produzione del regista David McVicar. La direzione musicale è a cura di Alexander Joel.
L’opera racconta di un buffone alla corte del libertino Duca di Mantova, maledetto dal padre di una delle vittime del Duca per le sue risate irriverenti. Quando il Duca seduce Gilda, la figlia di Rigoletto, sembra che la maledizione si avveri. La produzione di David McVicar mette in evidenza la crudeltà che imperversa nella corte di Mantova, dove cortigiani dagli abiti sontuosi sono dediti a orge, accompagnati dalle inebrianti e vigorose danze di Verdi. Fra i numerosi brani salienti di Rigoletto figurano l’esuberante “La donna è mobile”, in cui il Duca ostenta il suo disprezzo per le donne, i duetti di Gilda con Rigoletto e col Duca e il magnifico quartetto del terzo atto, nel quale le voci si intrecciano mentre la storia si avvia verso la sua tragica conclusione.

“Piano strategico Ferrara non è Rimini: Ascom non Pervenuta”

Da Tiziano Tagliani

Caro Davide,

Ferrara a tuo avviso non ha visione strategica come invece Rimini che riqualifica il lungomare.

In effetti la provocazione, perché solo di quelle tu sai fare, fa presa.

Anche se lo capirebbe un bambino che Ferrara non ha il mare, non vive solo di turismo in quanto le nostre 400 mila presenze (stanno per diventare 500) impallidiscono a fronte dei milioni di balneanti; ma soprattutto Ferrara, solo venticinque anni fa, il turismo proprio non lo considerava.

Ma su questa “piccola” differenza si può anche passare oltre, ci sono ben altre differenze che incidono e le riassumo chiedendo venia a tutti per la superficialità, nessuno si senta offeso:

in primo luogo Ferrara non è mono culturale: l’università, l’agricoltura, il petrolchimico – solo per citarne alcune – fanno si che non si possa chiedere ai cittadini di puntare con le loro risorse alla promozione di un solo settore economico.

In secondo luogo Rimini non accetterebbe mai che qualcuno affermasse “vissi d’arte non di turismo” come invece una parte del mondo culturale sostiene, a mio avviso erroneamente, ma certamente a Rimini si troverebbero con la macchina segnata qui invece tocca al sindaco difendere le scelte: mai letto che una associazione abbia difeso gli investimenti sui contenitori culturali o sugli eventi cresciuti certamente in numero anche se non sempre in qualità. La stessa CCIAA non eroga i propri contributi al solo turismo e non mi risulta che tu, che la frequenti più di me, abbia mai tacciato la Camera di carenza strategica, caso mai ci vorresti un romagnolo presidente, ma questa è un’altra storia direbbe Lucarelli.

In terzo luogo la tassa di soggiorno porta all’amico Gnassi , che concordo con te è un ottimo sindaco PD, 7 milioni di euro all’anno mentre al nostro bilancio porta circa 650 mila euro, a proposito: Ti ricordi i pianti greci fatti dalla Tua associazione quando chiedevamo di poter avere risorse per finanziare le mostre che hanno portato in città centinaia di migliaia di visitatori ?

In quarto luogo a fronte dei 133 milioni di euro sul parco del mare di Rimini hai presente quanto abbiamo investito a Ferrara su: piazza Trento Trieste-Massari-Schifanoia- Diamanti-Verdi- Mura-Meis- Castello Estense- Piazza Ariostea- San Paolo…..?

Ti invito a farlo, i dati sono sul sito del Comune, vedrai che Ti sorprenderai e tutto senza chiedere un euro ai cittadini commercianti o meno, ma con l’obiettivo di presentare la Città di Ferrara al 2020 come una città inedita, che dal decennio esce rinnovata completamente, capace di una offerta culturale e turistica di primo livello, diversa da quella tumultuosa della costa, ma concreta e di sostanza, che si lascia alle spalle l’azzeramento del terremoto: non è un disegno strategico? A me pare gli somigli, senza tante chiacchiere, convegni, costosi incarichi professionali.

Segnalo a Te, che forse non lo sai, che Il Piano di Salvaguardia della Balneazione a Rimini ( ribattezzato piano Parco a Mare) prevede una programmazione lungimirante: 8 progetti approvati nel 2011 dal Comune di Rimini per un importo di circa 133 milioni di euro, volti a porre finalmente rimedio al problema drammatico degli scarichi fognari a mare. La copertura finanziaria del mega intervento sarà garantita per un 20-25% dal Comune e per la restante parte da finanziamenti anticipati da Hera, Romagna Acque e Amir, che saranno poi recuperati in tariffa in circa 25 anni.

In questi mesi abbiamo comunque più volte interpellato anche Ascom per avere lumi sul da farsi, ma ASCOM sul pacchetto localizzativo nuove imprese, o sul Patto per il Lavoro che concretizza le strategie economiche della provincia, mi risulta non abbia prodotto una riga: abbiamo invece periodicamente assistito alle solite beghe stracittadine sulle luminarie, sui cinesi che non contano, sulle tasse che non calano e compagnia bella…. dobbiamo aspettarci presto una piano spiaggia o aspettiamo di leggerlo nei programmi di un qualche candidato a sindaco?

P.s.

Scusa non ho capito cosa c’entra tutto questo con il bando ASP per l’accoglienza? Hai mescolato le mele con i costumi da bagno, ormai non mi stupisco neanche più.

Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara

LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
Se la scienza non fa cultura

Non c’è da stupirsi dei tanti “novax” in un paese come il nostro in cui ci si può ancora vantare con vezzosa prosopopea di non capire nulla di matematica, di rifiutarsi di giungere a compromessi con le nuove tecnologie. Tutta gente che sguazza nell’epoca della post-verità tra bufale e pregiudizi e qui non c’è vaccinazione che ti possa salvare se non tornare a praticare la scienza in modo diffuso e capillare.
Siamo il paese in cui è nata la scienza moderna con Galileo Galilei, ma che dall’abitudine al pensiero scientifico ha divorziato, basti pensare all’avarizia di ore che i programmi delle nostre scuole riservano allo studio della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Non abbiamo nemmeno conoscenza del nostro corpo che pure è l’ambiente naturale con cui più conviviamo, che ci dovrebbe essere familiare, invece la nostra salute è totalmente delegata al servizio sanitario nazionale, di conseguenza basta poco alla nostra ignoranza per intasare un pronto soccorso.
I tesori e le meraviglie che fanno la cultura della nostra terra non ci sarebbero se dietro non avessero la scienza, la fatica della ricerca, non le ipotesi metafisiche ma il linguaggio matematico. Noi abbiamo riassunto tutto nel vanto della cultura umanistica, così nelle nostre scuole anche del pensiero scientifico siamo riusciti a farne una narrazione.
Un paese che non ha cultura scientifica è un paese che non fa innovazione, è un paese più fragile, un paese più esposto, come accade, al contagio dell’anti-scienza.
Eppure il mercato e il futuro hanno fame di scienza. I dati dell’Istat dimostrano che i più alti livelli di occupazione si registrano tra i laureati dell’area ingegneria industriale e dell’informazione e tra i laureati dell’area delle scienze matematiche e informatiche. Contemporaneamente però i dati ci dicono che l’Italia ha troppo pochi laureati nelle discipline scientifiche e questo perché spendiamo poco in formazione. Di conseguenza il ridotto investimento colpisce proprio ciò di cui avremmo più bisogno: crescere una cultura scientifica con investimenti in strumenti, laboratori e personale preparato a partire dalla scuola primaria e secondaria dove si forma il pensiero e si indirizzano le scelte degli studenti.
In realtà è parecchio che la cultura scientifica costituisce un’emergenza per il nostro paese come per il resto dell’Europa. Da tempo le università hanno lanciato il segnale d’allarme di un costante e sensibile decremento delle iscrizioni ai corsi di laurea scientifici, fino alle più recenti difficoltà a trovare insegnanti di matematica da impiegare nelle cattedre del sistema formativo.
Le nostre scuole non riescono ad appassionare al pensiero scientifico, perché la scienza che vi si pratica è nozionistica, fatta di formule e nomenclature, di procedure già date, non affascina le menti, non impegna cervelli e intelligenze, non muove dalle “hypotheses fingo” alla scoperta. Dovremmo trovare i mezzi per alimentare le nostre scuole con le conoscenze sempre più profonde che si vanno maturando alle frontiere del sapere. Può più una puntata di Superquark o Planet Earth di un intero curricolo scolastico.
È che qui sono in gioco cose pesanti come il futuro della società, lo sviluppo economico e la ricerca di soluzioni alle emergenze ambientali e sanitarie a livello locale come globale.
Occorrerebbe che lo stesso impegno che viene profuso per i beni culturali fosse riservato anche ai beni scientifici, che anche loro sono beni culturali, patrimonio e storia della nazione; brilliamo per le manifestazioni artistiche, molto meno per le manifestazioni scientifiche, perché la scienza non fa turismo, non fa circolare il denaro.
Siamo ancora il paese di santi, poeti e navigatori, un paese che non considera cultura la scienza, un paese in cui è un vanto mandare a memoria gli endecasillabi della Divina Commedia, ma non ci si vergogna di ignorare la semplicità e l’eleganza della formula di Einstein: E=mc².
Eppure più dei prodotti artistici sono le conquiste della scienza che nel corso della storia hanno mutato l’immagine che l’uomo ha di sé.
A sessant’anni di distanza forse avremmo bisogno anche noi della nostra Conferenza di Woods Hole. Gli Americani la tennero in Massachussetts nel 1959 preoccupati di essere superati dai Sovietici che avevano lanciato nello spazio lo Sputnick. Di questo accusarono i loro programmi scolastici che non davano abbastanza enfasi allo studio delle scienze e della matematica. Allora decisero di impegnare le migliori menti del paese per riscrivere i programmi scolastici. Cosa che da noi non si è mai fatta. Forse è giunto il tempo di provvedere, non perché ci sia in gioco una cortina di ferro, ma perché in gioco è la cortina tra noi e il futuro.