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Giorno: 23 Febbraio 2018

“A Ferrara ti ricarichi” l’accordo Ascom Confcommercioe e REPOWER – 27/02 ore 15.00 p.zza Castello e Castello Estense

Da ufficio stampa ascomfe

Il Futuro è Blu elettrico…come i colori sociali della Confcommercio.

Ascom Confcommercio Ferrara ha stipulato un accordo con la società REPOWER, leader in Italia nel settore delle ricariche elettriche per auto. Il progetto si chiama: “A Ferrara ti Ricarichi” e prevede l’installazione di colonnine per la ricarica di automezzi elettrici presso le attività di vicinato

Il direttore generale Ascom, Davide Urban, evidenzia: “La mobilità elettrica rappresenta un’opportunità possibile per le imprese e va nella direzione – concreta – di una maggiore sostenibilità ambientale. Ferrara città d’arte e l’intera provincia possono dunque far lavorare di pari passo innovazione, sviluppo e rispetto ambientale” peraltro il direttore Urban ricorda che le immatricolazioni delle auto elettriche in Italia hanno un trend di crescita esponenziale e che grazie al nuovo servizi di ricarica si potranno attrarre nuove fasce di clientela, soprattutto dall’Italia e dall’estero.

Nel suggestivo scenario di piazza Castello a Ferrara, a partire dalle ore 15 di martedì 27 febbraio sarà presente un punto informativo di REPOWER e saranno visibili alcune auto elettriche della gamma di punta BMW per una serie di test drive (solo su prenotazione). Poi alle 17,30 – alla Caffetteria del Castello Estense al 1° piano – sarà presentato l’accordo agli imprenditori ed ai cittadini.

In concreto, il progetto “A Ferrara ti ricarichi” prevede l’installazione di due colonnine di ricarica (una chiamato BITTA, disegnata da Italo Rota in esclusiva per la Repower) e l’altra PALINA (disegnata Italo Rota ed Alessandro Pedretti) Tra i punti di forza di tali strumenti c’è sicuramente la facilità d’uso, l’affidabilità, la resistenza agli agenti atmosferici. Si adattano all’impianto elettrico esistente e l’installazione è semplice e veloce, l’accesso alla ricarica può essere aperto o controllato da scheda abilitata. Tutte gli strumenti di ricarica, il cui acquisto rientra nel superammortamento del Governo, verranno inserite in apposite App software per la loro geolocalizzazione da parte dei clienti.
“Il progetto “A Ferrara ti Ricarichi” – afferma il direttore Urban- dopo il lancio in piazza Castello sarà poi ulteriormente valorizzato in sinergia con REPOWER per darne la massima visibilità sui social come sulla carta stampata”

L’accordo con l’associazione ferrarese segue di poco in ordine di tempo altri accordi di questo tipo stipulati a Cervia, Riccione, Cesenatico e nell’area del Conero, confermando in questo modo REPOWER come partner ideale per il mondo delle imprese di vicinato (dagli alberghi ai negozi, passando per la ristorazione…) che hanno voglia di crescere innovando.

“Una milonga in ogni centro sociale per una migliore qualità della vita”

Da ufficio stampa amaferrara

Incontro per conoscere le iniziative dall’Associazione AMA
Ospiti la scuola “Tango Diferente” di Emanuela Iannice e Stefano Tebaldi

Alzheimer: parlarne è il primo passo, soprattutto nel Ferrarese, territorio con la popolazione è tra le più anziane d’Italia. Per questo domenica 25 febbraio alle ore 17al Centro Sociale ‘La Ruota’ di Boara (via Copparo 276, Ferrara) Associazione Malattia Alzheimer Ferrara Onlus e La Ruota hanno organizzato un pomeriggio per far conoscere le molte iniziative rivolte ai famigliari dei malati di Alzheimer che l’associazione ferrarese sta avviando sul territorio a supporto dei malati e delle famiglie. Centrale è l’importanza della prevenzione, anche nei confronti dell’Alzheimer. Per far conoscere tutte le iniziative interverranno Paola Rossi, Presidente di AMA Ferrara, e Anna Maria Chiarillo, Presidente di La Ruota.Durante l’incontro, infatti, verranno presentati i progetti dell’Associazione AMA ha realizzato negli ultimi anni e quelli programmati per il 2018. Il pomeriggio sarà inoltre accompagnato dai maestri Emanuela Iannice e Stefano Tebaldi della scuola “Tango Diferente”. Entrata a ingresso libero.

AMA Ferrara.Fondata a scopo volontaristico nel dicembre 1998, l’Associazione Malattia Alzheimer opera su tutto il territorio provinciale con l’obiettivo di aiutare il malato ad accedere ai servizi socio-sanitari disponibili e al contempo sostenere la famiglia lungo tutto il percorso della malattia.

Tango Diferente.Coppia anche nella vita, Emanuela Iannicee StefanoTebaldi sono sposati dal 2006, ballano e studiano Tango Argentino dal 2003. Sono stati ospiti in svariati eventi e festival internazionali, sia in Italia che all’estero. Si sono esibiti al Teatro Greco di Taormina con la compagnia Tango Pasiòn, hanno tenuto workshop e proposto la loro arte in svariate regioni d’Italia, oltre che in Francia e in Slovenia. Ospiti a varie trasmissioni televisive, sono stati invitati da Mediaset al Teatro Olimpico di Vicenza, e hanno collaborato col cantautore Diego Moreno.

On. Pier Paolo Baretta, e il Sindaco Tagliani hanno incontrato i rappresentanti delle associazioni che tutelano i risparmiatori Carife

Da organizzatori

Ieri pomeriggio (22 febbraio) il Sindaco Tagliani ha organizzato un incontro tra il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e della Finanza, On. Pier Paolo Baretta, e i rappresentanti delle associazioni che tutelano i risparmiatori Carife.
L’On. Baretta ha ricordato il Fondo di ristoro che prevede una dotazione di 100 milioni in quattro anni ( fino al 2021) che sarà finanziato attraverso il Fondo interbancario di garanzia e il Fondo dei conti dormienti. Potranno accedervi i risparmiatori – senza distinzione tra obbligazionisti e azionisti – delle ex-banche popolari venete e delle quattro banche poste in liquidazione (Chieti, Etruria, CariFe e Banca Marche) che sono stati vittime di un danno “ingiusto”.
Durante l’incontro il Sottosegretario e le associazioni hanno sviscerato tutte le problematiche connesse all’accesso al fondo: criteri di accesso, modalità di erogazione ed entità dei rimborsi, tempistiche. L’On. ha condiviso la necessità di implementare il Fondo con il concorso e la connessione di altre altre forme in essere, quali il Fondo banca Intesa per le venete e le coperture del rischio contenzioso del fido per Bper
Al termine dell’incontro l’On. Baretta ha ringraziato il Sindaco per il suo impegno di questi anni e per aver organizzato un momento di confronto necessario ed indispensabile.

La newsletter del 23 febbraio 2018

Da ufficio stampa Cronaca Comune

 

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Lunedì 26 febbraio alle 17 conferenza in via Scienze

La ‘permacultura’ e i suoi principi spiegati da Maurizio Perini

23-02-2018

Sarà Maurizio Perini a spiegare etica e principi della ‘permacultura’ nel corso dell’incontro in programma lunedì 26 febbraio 2018 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). La conferenza sarà introdotta da Marcello Girone Daloli.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Cos’è la permacultura? Quale etica la anima? Con Maurizio Perini andremo ad analizzare, attraverso i fondatori della permacultura, Bill Mollison e David Holmgren, quali sono i suoi principi fondanti per incontrare e insieme conoscere una possibilità di partecipare quotidianamente alla cura della terra.
Maurizio Perini, laureato in Filosofia a Milano, vive da quindici anni in Valle Camonica dove ha cominciato a dedicarsi alla permacultura seguendo corsi di Food Forest, pratiche rigenerative, consociazioni e correlazioni tra piante, conseguendo infine il PDC (Permaculture Design Course) con Giuseppe Sannicandro. Collabora con un’azienda agricola locale dove si dedica ad un progetto di permacultura, nonchè con scuole sul territorio con progetti di “orti nelle scuole” e segue piccole realtà urbane mettendo a disposizione le sue conoscenze.

Il calendario completo degli eventi e delle attività culturali, a partecipazione libera e gratuita, in programma nelle biblioteche e archivi del Comune di Ferrara su: http://archibiblio.comune.fe.it

 

ARCHIVIO STORICO COMUNALE – Lunedì 26 febbraio alle 17 in via Giuoco del Pallone 8

Antiche donne di lettere: una conferenza sulle “Compagne di splendore”

23-02-2018

Lunedì 26 febbraio 2018 alle 17 all’Archivio storico comunale (via Giuoco del Pallone 8, Ferrara) si terrà la conferenza della docente dell’Università di Sassari Monica Farnetti intitolata “Compagne di splendore. Il genere degli ‘elogia’ da donna a donna”. L’ingresso è libero.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
L’elogio da donna a donna, scambiato a ritmo sostenuto in età rinascimentale, registra l’insorgere di un istituto quale è quello del reciproco riconoscimento pubblico delle rimatrici, che nel rendersi omaggio cantando l’una le lodi dell’altra, e nell’affidare ai tipografi parole valorizzanti e celebrative delle proprie simili, si autorizzano al compito, e si rafforzano nell’esito, di una convincente rappresentazione della nuova società letteraria. Quella in cui le donne “fanno gruppo”: e lo fanno perché si leggono, ben s’intendono e volentieri si applaudono, trovano riscontro nell’innovativa presenza femminile che rimodella il pubblico della poesia, e gradatamente consolidano una tradizione di solidarietà intellettuale e sensibile sulla base di una consapevole comunanza di destino, in vista di una partecipata e desiderabile autorevolezza da riconoscere al loro inedito ingegno.
L’appuntamento fa parte del ciclo “Testo e contesto” a cura dell’associazione Amici della BibliotecaA riostea.

Per info: Archivio Storico Comunale, via Giuoco del Pallone 8, Ferrara, tel. 0532 418243, fax 0532 418245. Orario di apertura al pubblico lunedì-venerdì 9-14, martedì e giovedì anche 150-18. Sabato chiuso.

CONFERENZA STAMPA – Lunedì 26 febbraio alle 12 nella sala degli Arazzi della residenza municipale

Presentazione di “Documentazione & Dintorni 2018”, eventi formativi per personale dei Servizi Educativi e genitori

23-02-2018

Lunedì 26 febbraio alle 12, nella sala degli Arazzi della residenza municipale, si terrà la conferenza stampa per presentare l’iniziativa “Documentazione & Dintorni 2018”, tre settimane di eventi formativi per personale dei Servizi Educativi 0/6 anni della Provincia di Ferrara e per genitori, a cura dell’Istituzione Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie del Comune di Ferrara.

All’incontro con i giornalisti interverranno l’assessora alla Pubblica Istruzione del Comune di Ferrara Cristina Corazzari, la dirigente pedagogica Istituzione Servizi Educativi Donatella Mauro, le referenti del centro di documentazione Raccontinfanzia Fabiana Cristi e M. Chiara Barbieri insieme a coordinatori pedagogici dei nidi e scuole dell’infanzia di Ferrara e provincia (comunali, privati, di cooperative e Fism).

VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore domenica 25 febbraio dalle 6 alle 24

In piazza XXIV Maggio circolazione vietata per ‘Il Mercato del Forte’

23-02-2018

Per consentire lo svolgimento dell’iniziativa ‘Il Mercato del Forte’ organizzata dal ‘Consorzio degli Ambulanti di Forte dei Marmi’, domenica 25 febbraio 2018 dalle 6 alle 24 in piazza XXIV Maggio (anello interno) a Ferrara sarà vietata la circolazione a tutti i veicoli (eccetto quelli autorizzati per l’allestimento delle strutture).

CONFERENZA STAMPA – Martedì 27 febbraio alle 11 nella sala degli Arazzi della residenza municipale

Presentazione di inizio cantiere “Adotta una colonna – Restauro del portale tra via Garibaldi e piazza Municipale”

23-02-2018

Martedì 27 febbraio alle 11, nella sala degli Arazzi della residenza municipale, si terrà una conferenza stampa per presentare l’avvio del cantiere relativo all’iniziativa “Adotta una colonna – Restauro del portale tra via Garibaldi e piazza Municipale realizzato grazie al contributo ART BONUS.

Saranno presenti all’incontro con i giornalisti l’assessore ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi, la dirigente del Servizio Beni Monumentali Natascia Frasson con i tecnici del Servizio, il consigliere della Fondazione dei Geometri ferraresi Daniele Bregoli, il direttore di Ascom Confcommercio Ferrara Davide Urban, l’amministratore delegato gruppo di comunicazione Dinamica Media srl Raffaele Maragno con gli sponsor e i privati che hanno sostenuto l’iniziativa.

BIBLIOTECA TEBALDI – Martedì 27 febbraio alle 17 nella sala di via Ferrariola a San Giorgio

Alberi che fanno compagnia tra le pagine per bambini

23-02-2018

Martedì 27 febbraio 2018 alle 17 alla biblioteca comunale Dino Tebaldi di San Giorgio (via Ferrariola 12) appuntamento con il ciclo di incontri per i bambini dai 3 ai 10 anni “Io leggo a te e tu leggi a me” che – per il mese di febbraio – sarà dedicato agli alberi.

In programma per l’iniziativa di questa settimana c’è la lettura ad alta voce di storie di amiciczia ambientate in mezzo agli alberi: “Omi e Cic” di Roberto Piumini con illustrazioni Antonella Abbatiello (Gallucci, 2017) e “Topolina e l’albero magico” di Alberto Benevelli e Loretta Serofilli (Il punto d’incontro, 2002).
Dopo la narrazione come consuetudine verrà data la possibilità ai bambini presenti di esprimersi a loro volta in veste di narratori in erba portando le proprie proposte, idee e suggerimenti di lettura. La partecipazione è libera e gratuita.

Per info: Biblioteca comunale Tebaldi del quartiere di San Giorgio, via Ferrariola 12 a Ferrara, email bibl.sangiorgio@comune.fe.it, tel. 0532 64215.

 

 

BIBLIOTECA LUPPI – Martedì 27 febbraio alle 17.30 nella sala di via Arginone a Porotto

Storie di amicizia per bambini dai 4 ai 10 anni

23-02-2018

Martedì 27 febbraio 2018 alle 17.30 alla Biblioteca Aldo Luppi, in via Arginone 320 nella frazione di Porotto a Ferrara, prosegue l’attività di promozione della lettura per bambini dai 4 ai 10 anni con l’appuntamento settimanale di “Belle storie a Porotto”. L’appuntamento di questa settimana sarà con “Storie di amicizia” a cura dei volontari dell’associazione Briciole di fole. La partecipazione è libera e gratuita.

Per info: Biblioteca Aldo Luppi, via Arginone 320, Ferrara, tel. 0532 731957, email bibl.porotto@comune.fe.it

 

FONDAZIONE BASSANI – Primo appuntamento domenica 4 marzo alle 16 a Casa Ariosto (via Ariosto 67)

Le iniziative della Fondazione Giorgio Bassani per l’anniversario della nascita dello scrittore ferrarese

23-02-2018

(Comunicazione a cura della Fondazione Giorgio Bassani)

Nel 2018 la Fondazione Giorgio Bassani ricorda la nascita dello scrittore ferrarese con numerose iniziative e annuncia che l’inaugurazione ufficiale della sede della Fondazione, ospitata al piano terra di Casa Ariosto, è prevista per venerdi 13 aprile alle ore 11.00. 

>> Domenica 4 marzo 2018, alle ore 16.00 avrà luogo presso Casa Ariosto, via Ariosto 67, l’inaugurazione della mostra “Giorgio Bassani a Ferrara: un giovane scrittore tra letteratura e antifascismo“. Intervengono Paola Bassani, presidente della Fondazione Giorgio Bassani e Antonella Guarnieri, curatrice della mostra.
Tale mostra, che è stata allestita in prima battuta a Barcellona, presso l’Istituto Italiano di Cultura (2016), è organizzata da Fondazione Giorgio Bassani, Museo del Risorgimento e della Resistenza, Musei Civici di Arte Antica e Comune di Ferrara.
Visitabile dal 4 marzo al 13 aprile 2018, dal martedi alla domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18.00. Ingresso libero.

>> Lunedi 5 marzo 2018, presso il Liceo Classico L. Ariosto si terrà la XVII giornata Bassani organizzata da Liceo Classico Statale L. Ariosto (prof.ssa Monica Giori), dalla Fondazione Giorgio Bassani e da Arch’e Associazione Culturale N. Alfieri, in collaborazione con Rai Teche.
Ore 9.10. Proiezione del documentario di Enzo Biagi (del 1971) “III B facciamo l’appello. La scuola di Vignatagliata”, con interviste agli studenti Cesare Finzi, Giuseppe Lopes Pegna, Ruggero Minerbi, Eugenio Ravenna, Tullio Ravenna, Franco Schőnheit, Maurizia Tedeschi; agli insegnanti: Giorgio Bassani, Matilde Bassani, Primo Lampronti; alla docente del Liceo Ariosto Camilla Giovanelli; al testimone”ariano” Luciano Chiappini.
Alla fine della proiezione l’attrice Gioia Galeotti, leggerà una lettera inedita di Bassani a Ettore Bernabei, storico direttore della Rai, proveniente dal Fondo Bassani e un’ intervista inedita a Matilde Bassani del 26. 01. 2006. Intervengono Paola Bassani, figlia dello scrittore e Silvana Onofri, presidente di Arch’è.
Ore 11.15. Girolamo de Michele, docente del liceo Ariosto, parlerà di “Il Giardino come Eterotopia”. Sarà presente Paola Bassani, presidente della Fondazione Giorgio Bassani.
Girolamo De Michele scrive di filosofia e critica letteraria su diversi giornali e ha pubblicato saggi di filosofia e ricerca storica. Per Einaudi Stile libero sono usciti i suoi romanzi “Tre uomini paradossali” (2004), “Scirocco” (2005) e “La visione del cieco” (2008). Nel 2008, per le Edizioni Ambiente, ha pubblicato “Con la faccia di cera”, romanzo sulla tragedia delle morti degli operai Solvay. Ha inoltre pubblicato “La scuola è di tutti. Ripensarla, costruirla, difenderla” (2010) in difesa della scuola pubblica, e “Filosofia. Corso di sopravvivenza” (2011).
Ingresso a invito

>> Martedi 6 Marzo 2018, ore 10.30 a casa Ariosto, via Ariosto 67, avrà luogo la conversazione sul volume “Giorgio Bassani, professore “fuori le mura” di Rocco Della Corte. Ne parlano Paola Bassani e Silvana Onofri con la classe V G del Liceo G. Carducci di Scienze Umane, sezione Musica & Spettacolo. Alcuni studenti, accompagnati dalla prof. Tiziana Grillanda, leggeranno testi di Bassani e documenti d’archivio della Scuola d’Arte di Velletri. L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione Giorgio Bassani e Arch’è Associazione Culturale N. Alfieri, in collaborazione con Musei Civici d’Arte Antica e Comune di Ferrara.
Ingresso libero

>> Venerdì 9 marzo 2018, ore 16.00, a casa Ariosto, via Ariosto 67, avrà luogo la conferenza di Roberta Antognini “Giorgio Bassani in America: ricezione e traduzioni“. Ne parla con la relatrice Paola Bassani.
Roberta Antognini insegna Lingua e Letteratura Italiana nel Dipartimento di Italiano di Vassar College, Poughkeepsie NY. Studiosa di Petrarca e di letteratura medievale, si interessa di storia della lingua italiana e di traduzione letteraria. Ha curato, congiuntamente a Rodica Blumenfeld, il volume “Poscritto a Giorgio Bassani. Saggi in memoria del decimo anniversario della morte”. (LED 2012).
L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione Giorgio Bassani, in collaborazione con i Musei Civici di Arte Antica e Comune di Ferrara.
Ingresso libero.

SERVIZIO PATRIMONIO – Le condizioni per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica

Mercoledì 28 febbraio scade il termine per partecipare alla 30.a Graduatoria ERP

23-02-2018

(Comunicazione a cura del Servizio Patrimonio del Comune di Ferrara)

Mercoledì 28 febbraio 2018 terminerà la raccolta delle domande per l’assegnazione di un alloggio ERP – Edilizia Residenziale Pubblica da inserire nella 30° graduatoria, secondo quanto previsto dall’apposito Regolamento per l’assegnazione degli alloggi ERP.

Le domande presentate dal 1° di marzo 2018 saranno inserite nella 31° graduatoria.

Fino all’approvazione della 30° graduatoria rimarrà efficace la 29° graduatoria (consultabile alla pagina web del Comune di Ferrara http://servizi.comune.fe.it/1233/assegnazione-alloggi-edilizia-residenziale-pubblica) e si procederà quindi alle assegnazioni degli alloggi a favore di coloro che, inseriti nella 29° graduatoria in posizione utile, abbiano i requisiti.

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo M5S in Consiglio comunale

Richiesta in merito al reddito di inclusione

23-02-2018

Questa l’interpellanza pervenuta agli uffici comunali:

– la consigliera Morghen (gruppo M5S in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessora a Sanità e Servizi alla persona Chiara Sapigni in merito al reddito di inclusione.

>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara) all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=5216

TERRITORIO, PATRIMONIO E CULTURA – Lunedì 5 marzo alle 12 l’inaugurazione nella sede residenza municipale

In mostra “Patrimonio fortificato: Scorci inconsueti dell’Adriatico”

23-02-2018

Lunedì 5 marzo 2018 alle 12 inaugura a Ferrara, nel salone d’Onore della Residenza Municipale, la mostra dedicata al patrimonio fortificato dell’Alto Adriatico dal titolo “Patrimonio fortificato: Scorci inconsueti dell’Adriatico / Dediščina Utrdb: Neobičajni pogledi Jadrana”.
La mostra è organizzata dal Comune di Ferrara e dalla Marco Polo System GEIE di Venezia, mentre l’allestimento è a cura della Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” di Capodistria, e rimarrà aperta, con ingresso gratuito, fino al 23 marzo 2018, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.
In sede di inaugurazione della mostra sono previsti alcuni interventi di rappresentanti istituzionali di Ferrara, della Regione Veneto e della Slovenia.
Obiettivo della mostra è contribuire alla conoscenza e alla promozione del vasto patrimonio fortificato dell’Alto Adriatico. Le opere in mostra sono state selezionate da un’apposita giuria di esperti tra quelle pervenute al concorso fotografico realizzato nell’ambito del progetto europeo CAMAA-Centro per le Architetture Militari dell’Alto Adriatico, al quale hanno aderito in qualità di partner diverse istituzioni ed enti d’Italia e Slovenia, tra cui Comune e Università di Ferrara, con ampio coinvolgimento di soggetti impegnati sul fronte della ricerca e della conservazione dei Beni culturali, architettonici e paesaggistici. Il progetto, finanziato nell’ambito del programma europeo per la cooperazione transfrontaliera Italia – Slovenia 2007-2013 con l’obiettivo di creare una rete permanente ai fini di valorizzare il patrimonio delle architetture militari dell’Alto Adriatico, garantirne una gestione congiunta sostenibile, nonché capitalizzare e consolidare le azioni intraprese nel corso dei precedenti progetti comunitari sul fronte del patrimonio fortificato. L’appendice espositiva, iniziata nel 2015 a conclusione del progetto transfrontaliero, si è protratta ben oltre i confini temporali dello stesso, fino ad oggi, a dimostrazione del vasto interesse suscitato presso le diverse località in cui ha fatto tappa sinora.
L’allestimento ferrarese comprende una quarantina di fotografie a colori e bianco e nero nel formato di stampa 50 x 70 cm di diversi fotografi italiani, sloveni e croati; una partecipazione variegata che comprende tanto fotoamatori evoluti quanto affermati professionisti, con qualche importante presenza di alcuni maestri della fotografia. Una seconda selezione di 60 scatti d’autore viene proiettata nell’ambito della stessa esposizione. La mostra propone un’ampia panoramica di un lascito storico-monumentale comprendente vestigia che vanno dall’età antica all’epoca contemporanea, le quali costituiscono un elemento caratterizzante dell’area di confine tra Italia e Slovenia, estendendosi su tutto il territorio limitrofo. Il taglio della mostra, seppur a carattere documentaristico, non esclude l’interpretazione d’autore, evidenziando i differenti approcci tecnici e la diversa cifra stilistica dei fotografi coinvolti.
Pur seguendo il filo rosso del tema legato al patrimonio fortificato, nel percorso della mostra a fotografie di impronta dichiaratamente paesaggistica e documentaristica si affiancano altre in cui appare in evidenza il processo interpretativo e simbolico messo in atto dal fotografo. Per quanto riguarda i soggetti ritratti, si ricollegano tutti agli innumerevoli spunti offerti dal patrimonio fortificato dell’area Altoadriatica: dalle primissime fortificazioni dell’età antica, ai castelli, fortezze e cinte murarie del medio evo, con grande attenzione riposta in particolare nei confronti del lascito veneto lungo le due sponde dell’Adriatico, fino alle più recenti testimonianze della Prima Guerra mondiale e della contrapposizione militare tra i due blocchi nel periodo della Guerra fredda.
Seppur legate a trascorsi militari ed eventi bellici, si tratta di testimonianze disseminate entro una recente geografia europea contraddistinta da percorsi comuni di pace e da nuove progettualità che impongono l’esigenza di preservare il patrimonio fortificato in funzione del rilancio di itinerari alternativi a carattere culturale e turistico, nonché di riqualificazione del territorio.
Fotografie di: Samantha Banetta, Stefano Barzizza, Gianantonio Battistella, Giorgio Bombieri, Luca Campigotto, Elio Ciol, Livia Comandini, Francesca Codogno, Ulderica Da Pozzo, Graziano De Luca, Francesca De Pieri, Stefano De Toni, Giorgio Dilena, Iztok Dimc, Flavia Facchini, Giovanni Gabassi, Cesare Genuzio, Sergio Gobbo, Egon Hreljanović, Aleksander Jankovič Potočnik, Jakob Jeraša, Luca Lanzoni, Miranda Legovič, Emanuele Manca, Maja Mavrič, Marco Michelutti, Maurizio Mollicone, Margherita Muriti, Žiga Okorn, Igor Opassi, Andrea Spavento, Guido Stocco, Claudio Tassinari, Franci Virant, Pietro Zennaro. Saranno anche esposte fotografie di autori fuori concorso.

 

(COMUNICATO a cura degli organizzatori)

Domenica 25 febbraio al centro sociale La Ruota tutte le iniziative dell’associazione AMA

23-02-2018

(Comunicazione a cura di AMA – Associazione Malattia Alzheimer Ferrara Onlus)

“Una milonga in ogni centro sociale per una migliore qualità della vita” Incontro per conoscere le iniziative dall’Associazione AMA. Ospiti la scuola “Tango Diferente” di Emanuela Iannice e Stefano Tebaldi

Alzheimer: parlarne è il primo passo, soprattutto nel Ferrarese, territorio con la popolazione è tra le più anziane d’Italia. Per questo domenica 25 febbraio alle ore 17 al Centro Sociale ‘La Ruota’ di Boara (via Copparo 276, Ferrara) Associazione Malattia Alzheimer Ferrara Onlus e La Ruota hanno organizzato un pomeriggio per far conoscere le molte iniziative rivolte ai famigliari dei malati di Alzheimer che l’associazione ferrarese sta avviando sul territorio a supporto dei malati e delle famiglie. Centrale è l’importanza della prevenzione, anche nei confronti dell’Alzheimer. Per far conoscere tutte le iniziative interverranno Paola Rossi, Presidente di AMA Ferrara, e Anna Maria Chiarillo, Presidente di La Ruota. Durante l’incontro, infatti, verranno presentati i progetti dell’Associazione AMA ha realizzato negli ultimi anni e quelli programmati per il 2018. Il pomeriggio sarà inoltre accompagnato dai maestri Emanuela Iannice e Stefano Tebaldi della scuola “Tango Diferente”. Entrata a ingresso libero.

AMA Ferrara. Fondata a scopo volontaristico nel dicembre 1998, l’Associazione Malattia Alzheimer opera su tutto il territorio provinciale con l’obiettivo di aiutare il malato ad accedere ai servizi socio-sanitari disponibili e al contempo sostenere la famiglia lungo tutto il percorso della malattia.

Tango Diferente. Coppia anche nella vita, Emanuela Iannice e Stefano Tebaldi sono sposati dal 2006, ballano e studiano Tango Argentino dal 2003. Sono stati ospiti in svariati eventi e festival internazionali, sia in Italia che all’estero. Si sono esibiti al Teatro Greco di Taormina con la compagnia Tango Pasiòn, hanno tenuto workshop e proposto la loro arte in svariate regioni d’Italia, oltre che in Francia e in Slovenia. Ospiti a varie trasmissioni televisive, sono stati invitati da Mediaset al Teatro Olimpico di Vicenza, e hanno collaborato col cantautore Diego Moreno.

LAVORI PUBBLICI E VIABILITA’ – Aggiornamenti su alcuni cantieri attivi dal 26 febbraio al 4 marzo 2018

Al via il rifacimento dell’illuminazione di piazza Ariostea e gli interventi edili a Palazzo Schifanoia. Riparato il ponte ciclopedonale di via della Giustizia

23-02-2018

Di seguito alcuni aggiornamenti relativi a lavori pubblici in corso nel territorio comunale di Ferrara, condotti sotto la supervisione dei tecnici e degli operatori del Settore Opere pubbliche e Mobilità del Comune di Ferrara. Maggiori informazioni sugli interventi più significativi in fase di esecuzione in città sono disponibili sul sito http://mappaopere.comune.fe.it

 

PUBBLICA ILLUMINAZIONE
– Lavori di realizzazione della nuova illuminazione pubblica di piazza Ariostea, corso Porta Mare, via Erbe, via Folegno e via Cortile

Avranno inizio la prossima settimana i lavori di realizzazione dei nuovi impianti di pubblica illuminazione di piazza Ariostea, corso Porta Mare (nel tratto compreso tra piazza Ariostea e via Rampari di San Rocco), via Erbe, via Folegno e via Cortile.
L’intervento si inserisce nell’opera di restauro e riqualificazione della piazza Ariostea, a cura del Comune di Ferrara (v.CronacaComune del 22 febbraio 2018), e nell’ambito dei lavori di ammodernamento ed efficientamento della rete di pubblica illuminazione cittadina previsti dall’Amministrazione Comunale con il PRIC (Piano Regolatore dell’Illuminazione Comunale).
Gli interventi interesseranno complessivamente 87 punti luce.
Il progetto, finanziato sul “Piano Stralcio Cultura e Turismo FSC 2014/2020 intervento n. 30 “Ducato Estense” – “Restauro e riqualificazione di Piazza Ariostea – Lavori di pubblica illuminazione” prevede una spesa di 370.000 euro.
I lavori, per i quali si prevede una durata di 180 giorni, sono stati aggiudicati all’associazione temporanea di imprese costituita dalla ditta Sgargi Impianti Bologna e dalla Euroscavi di Badia Polesine (RO).
I lavori potranno comportare qualche rallentamento del traffico nei tratti interessati.
In allegato, scaricabile a fondo pagina, la scheda dettagliata dell’intervento.

– Lavori di rifacimento degli impianti di pubblica illuminazione in via Mascheraio, via Frescobaldi, via Mentana, via Gregorio, via Fossato 
La prossima settimana i lavori di rifacimento della pubblica illuminazione proseguiranno in via Frescobaldi, via Mascheraio e via Fossato. Saranno possibili rallentamenti del traffico nei tratti interessati.
Tutti gli interventi sono realizzati a cura di Hera Luce, nell’ambito dei lavori di manutenzione straordinaria previsti nel contratto di servizi con il Comune di Ferrara.

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INTERVENTI STRADALI
In via Brasavola prosegue il rifacimento della pavimentazione nel tratto da via Borgovado a via Ghisiglieri (chiuso al transito)
AGGIORNAMENTO del 23 febbraio 2018 – Proseguono in via Brasavola i lavori a cura dell’Amministrazione Comunale per il rifacimento delle pavimentazioni lapidee.
Al momento sono in corso i lavori di rifacimento delle pavimentazioni nel tratto da via Borgovado a via Ghisiglieri, che è chiuso al transito.
Le modifiche alla viabilità sono indicate sul posto da segnaletica di preavviso e deviazione, nei tratti interessati.

– Conclusa la manutenzione e riaperto al transito il ponte Bailey ciclopedonale di via della Giustizia a Pontelagoscuro
Si sono conclusi nei giorni scorsi i lavori per la manutenzione, con sostituzione delle parti deteriorate, del ponte Bailey ciclopedonale presente in via della Giustizia a Pontelagoscuro. Il ponte è stato riaperto al transito.

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VIABILITA’
Via Baricorda chiusa per lavori di ripristino delle sponde del canale
Da lunedì 26 febbraio
il tratto di via Baricorda tra via Ponte Rigo e via Rabbiosa, a Ferrara, sarà chiuso al transito dalle 8 alle 18, fino a fine lavori, per consentire l’esecuzione di interventi, a cura del Consorzio di Bonifica – Pianura di Ferrara, per il ripristino di un tratto di sponda del canale Rovere Serraglie (ammessi residenti e autorizzati).

– Un breve tratto di via Copparo a senso unico alternato per lavori di ripristino delle sponde del canale
Sono in corso i lavori da parte del Consorzio di Bonifica – Pianura di Ferrara per il ripristino di un tratto di sponda del canale consortile che scorre parallelo alla via Copparo, dalla sede della Società Spal 2013 in direzione di via Pioppa, dove è in vigore il senso unico alternato regolamentato da semafori dalle 8 alle 17.
Nelle giornate di sabato e domenica la circolazione sarà aperta alla normale circolazione.
La fascia oraria dei lavori è stata ridotta per limitare il più possibile gli eventuali disagi in entrata e uscita dalla città per chi percorre quest’arteria.
I lavori, salvo avverse condizioni meteo o eventuali criticità, dovrebbero completarsi entro la metà del mese di aprile e, in ogni caso se necessario, sospesi all’inizio della campagna irrigua.
Le modifiche alla viabilità saranno segnalate da apposita segnaletica di preavviso e deviazione, nei tratti interessati.

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LAVORI A CURA DI HERA
Sono in corso i lavori, a cura di Hera (in accordo con il Comune di Ferrara), per la posa di una nuova condotta fognaria in via della Pace a Pontelagoscuro nel tratto da piazza Buozzi a via De Amicis.
In via Rabbiosa a Quartesana, hanno invece subito un rallentamento a causa del maltempo i lavori di sostituzione di un breve tratto di condotta idrica e la circolazione è stata temporaneamente ripristinata fino al 4 marzo prossimo.

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LAVORI A CURA DI ENEL
Avranno inizio martedì 27 febbraio 2018 i lavori a cura di Enel (in accordo con il Comune di Ferrara) per la posa di una nuova linea elettrica in via Mascheraio, nel breve tratto compreso fra i numeri civici 5 e 11.
Proseguono inoltre i lavori a cura di Enel per la sostituzione di impianti sotto servizi in via Borso e in via Guarini in un breve tratto dall’intersezione con via Borso. Sono inoltre in corso lavori in piazza Ariostea, nel tratto da corso Porta Mare a via Palestro, in via Palestro, nel tratto da piazza Ariostea a vicolo del Voltino, in corso Porta Mare, nel tratto da piazza Ariostea a via Borgo dei Leoni, in via Borgo dei Leoni, in un breve tratto da corso Porta Mare.

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INTERVENTI DI POSA IMPIANTI IN FIBRA OTTICA
Proseguono i lavori, a cura della Società TIM – Telecom Italia SpA e della Società Open Fiber (in accordo con il Comune di Ferrara), per l’esecuzione di opere civili e interventi di scavo in varie strade del Comune di Ferrara, per permettere la posa di impianti in fibra ottica.
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BENI MONUMENTALI

– Restauro e riqualificazione della sede museale di Palazzo Schifanoia
E’ previsto per lunedì 26 febbraio 2018 l’avvio dei lavori edili a Palazzo Schifanoia nell’ambito dell’opera di restauro e riqualificazione della sede museale, partita il 22 gennaio scorso con l’allestimento delle protezioni degli apparati decorativi e dei soffitti lignei.
Il progetto prevede interventi strutturali mirati al ripristino dei danni subiti e interventi di rafforzamento che consentano di ottenere un miglioramento della risposta sismica locale e globale dell’intero edificio.
L’opera consentirà anche di ripensare la funzionalità museale, con il recupero di una serie di ambienti, l’adozione di sistemi di superamento delle barriere architettoniche, e la dotazione di servizi igienici.
La conclusione del cantiere è prevista entro la fine del 2019, ma già nella prossima estate si procederà alla riapertura della parte trecentesca dell’edificio. L’opera prevede un investimento totale di oltre 2 milioni e 900mila euro che sarà finanziato con fondi regionali per la ricostruzione post sisma e fondi comunali da rimborsi assicurativi.
Per tutti i dettagli del progetto v. CronacaComune del 16 gennaio 2018

– Nuovi bagni pubblici in piazza del Municipio
Sono in fase di conclusione, in piazza del Municipio a Ferrara, i lavori per la realizzazione di due bagni pubblici, di cui uno per disabili, con ingresso, sotto il porticato, a lato dell’entrata dell’Agenzia Informagiovani.
I lavori, aggiudicati dal Comune di Ferrara alla ditta Fratelli Stabellini, avranno un costo di 15mila euro.

– Per gli ultimi aggiornamenti sui cantieri negli edifici storici e monumentali della città v. CronacaComune del 12 gennaio 2018

 

BANDO DI GARA – Scade il 4 aprile 2018. Tutta la documentazione consultabile sul sito internet del Comune di Ferrara

Procedura aperta per l’incarico di progettazione del Parcheggio multipiano ex Mof

23-02-2018

Scadrà mercoledì 4 aprile 2018 alle 12.30 il bando per partecipare alla “Procedura aperta per l’affidamento dell’incarico professionale per la progettazione definitiva ed esecutiva, direzione lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e in fase di esecuzione, relativamente all’intervento del Lotto funzionale A – Ambito Ex Mof – Darsena – A5 – Parcheggio multipiano ex Mof”. L’apertura dei plichi avverrà lunedì 9 aprile 2018 alle 10.

L’avviso, pubblicato il 23 febbraio 2018, è consultabile con la relativa documentazione sul sito internet del Comune di Ferrara alla voce ‘Bandi di gara’ all’indirizzo http://servizi.comune.fe.it/index.php?id=222

 

VIABILITA’ – Martedì 27 febbraio dalle 12 alle 20

In piazza Castello consentito l’accesso dei mezzi della manifestazione “A Ferrara ti ricarichi”

23-02-2018

In occasione dello svolgimento della manifestazione “A Ferrara ti ricarichi”, a cura di Ascom Ferrara, sarà allestito un gazebo per l’esposizione di veicoli e biciclette elettriche e relative colonnine per la ricarica dei mezzi, in piazza Castello martedì 27 febbraio 2018, con sospensione dalle 12 alle 20 dell’area pedonale e istituzione di ztl per consentire l’accesso dei veicoli necessari al montaggio e smontaggio delle strutture.

Transazione con Dexia-Crediop sul derivato

23-02-2018

Si avvia a conclusione la vicenda del derivato, stipulato con Dexia Crediop. La chiusura a favore di Dexia Crediop a dicembre 2017 del contenzioso giudiziale presso le Corti di Londra con il Comune di Prato, ha escluso ogni possibile esito favorevole al Comune di Ferrara anche nella causa in corso con la stessa banca; pertanto l’Amministrazione ha autonomamente avviato una mediazione per chiudere il contenzioso legale.

L’accordo è stato trovato e la transazione è stata approvata dalla Giunta con una propria delibera. Ora viene proposta al vaglio del Consiglio la ulteriore delibera necessaria per poter procedere ai relativi pagamenti.

La vicenda derivato è nota: nel luglio 2012 il Comune di Ferrara, rilevando criticità nel contratto e dopo un tentativo di accordo con la controparte per l’estinzione anticipata, come numerosi altri Comuni e Regioni italiane decideva di annullare in autotutela il contratto di derivato stipulato con Dexia Crediop nel 2005, sospendendo i pagamenti contrattualmente dovuti ed accantonando le somme prudenzialmente anno per anno. Derivato che nasceva nel dicembre 2002, per coprire il Comune dal rischio di oscillazione tassi su un pacchetto di debiti a lungo termine, le cui condizioni erano state rinegoziate nell’agosto 2003 e ancora nel 2005.
Contro questa decisione dell’Amministrazione Dexia Crediop faceva ricorso davanti al TAR e all’High Court di Londra. I due giudizi venivano avviati entrambi nel 2012. Nel 2013 la Corte inglese imponeva un tentativo di conciliazione, rimasto senza esito; successivamente le parti si accordavano per una sospensione del giudizio, in quanto era in discussione presso la stessa Corte una causa del tutto analoga, che vedeva Dexia Crediop in opposizione al Comune di Prato.

Nel corso 2015, da un lato il TAR dichiarava la sua incompetenza a decidere, confermando la competenza in capo alla Corte inglese; dall’altro nel primo grado di giudizio la Corte inglese riconosceva in parte le ragioni del Comune di Prato – che sono le stesse del Comune di Ferrara – e dichiarava la nullità del contratto. Dexia Crediop promuoveva appello e nel giugno 2017, con sentenza di secondo grado, la Corte annullava la sentenza di primo grado, accogliendo tutte le difese della banca e respingendo quelle del Comune. Infine nel dicembre 2017 la Corte Suprema respingeva la richiesta di appello proposta dal Comune di Prato, consolidando la sentenza di secondo grado, che così diventava precedente vincolante per la causa del Comune di Ferrara e tutte le altre cause analoghe, come di prassi nelle Corti inglesi.

Risulta quindi stabilito in forma giuridicamente vincolante che i contratti di derivato stipulati con Dexia Crediop sono pienamente validi, efficaci, vincolanti e conformi alla normativa vigente, non incorporano costi impliciti e sono stati conclusi dal Comune con piena capacità.
Altri contenziosi aperti dalle amministrazioni pubbliche italiane (comuni, province e regioni) hanno portato all’annullamento dei contratti solo in presenza di fattispecie di illecito non prive di rilievo penale, escluse nel caso di Prato e in quello di Ferrara.

Tenuto conto dell’esito delle cause intentate dal Comune di Prato verso Dexia-Crediop – che hanno progressivamente ribaltato i presupposti su cui ci si era basati per l’annullamento dei contratti – si è ritenuto quindi utile prendere contatto con la controparte, per definire un accordo stragiudiziale, attraverso il quale, a fronte di un immediato pagamento dei differenziali arretrati, si arrivasse a minimizzare i costi legali e di giudizio.
L’accordo raggiunto prevede il pieno riconoscimento della validità, efficacia e conformità alla legge del contratto, il pagamento a Dexia Crediop delle somme contrattualmente dovute e non pagate, nonché l’impegno ad onorare il contratto fino alla sua scadenza naturale del 31/12/2019; il pagamento di circa 1 milione di Euro a titolo di parziale ristoro delle spese legali sostenute da Dexia Crediop nonché a titolo di interessi di mora sui ritardati pagamenti.

Come più volte evidenziato, le somme corrispondenti ai differenziali non pagati erano state accantonate anno per anno a partire dal 2012, pertanto, aggiungendo a queste l’accantonamento previsto per il 2017, si arriva sostanzialmente a coprire il totale dei differenziali tranne una piccola differenza, che deriva dalla correzione a consuntivo della stima effettuata in sede di previsione.
Analogamente al 31/12/2016 erano state accantonate a riserva risorse per oltre € 2,4 milioni a fronte di spese legali e interessi di mora, calcolate in misura coerente con un pagamento integrale, quindi la transazione determina un risparmio complessivo di circa € 1,4 milioni.

Si chiude un pagina in ordine alla quale si è scritto tanto e che è stata a suo tempo portata alla attenzione degli organi di controllo contabile, con la volontà di non lasciare eredità scomode.

 

(Testo diffuso dalla Portavoce del Sindaco)

Sul Piano occupazionale del Comune di Ferrara

23-02-2018

A seguito della predisposizione del piano occupazionale presentato durante alla delegazione trattante il giorno 21 febbraio 2018, le Organizzazioni Sindacali (FP CGIL-CISL FP-UIL FPL e RSU) hanno espresso all’Amministrazione comunale apprezzamento per la previsione delle ulteriori stabilizzazioni del personale educativo al fine di rafforzare il sistema educativo.

Hanno anche apprezzato la scelta di rafforzare i servizi tecnici e le strutture apicali, considerando le attività in essere e le prospettive future di quei servizi. Nella nota viene anche evidenziata la necessità di valutare le criticità presenti in alcuni servizi, quali quelli Demografici (SCA) o delle biblioteche, anche in previsione dell’apertura di Casa Nicolini, dove sarebbe opportuno prevedere un maggior numero di personale da assumere.
L’Amministrazione si è resa disponibile con le Organizzazioni Sindacali a continuare il confronto per approfondire i fabbisogni occupazionali delle singole Aree in cui si articola l’Ente Comune e le modalità con cui affrontarli attraverso processi riorganizzativi finalizzati al mantenimento dei servizi e alla valorizzazione del lavoro.

Testo diffuso dalla Portavoce del Sindaco

Sull’incontro tra i rappresentanti delle associazioni che tutelano i risparmiatori Carife, il sottosegretario Baretta, e il sindaco Tagliani

23-02-2018

Ieri pomeriggio (22 febbraio 2018) il sindaco Tiziano Tagliani ha organizzato un incontro tra il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e della Finanza, On. Pier Paolo Baretta, e i rappresentanti delle associazioni che tutelano i risparmiatori Carife.
L’On. Baretta ha ricordato il Fondo di ristoro che prevede una dotazione di 100 milioni in quattro anni ( fino al 2021) che sarà finanziato attraverso il Fondo interbancario di garanzia e il Fondo dei conti dormienti. Potranno accedervi i risparmiatori – senza distinzione tra obbligazionisti e azionisti – delle ex-banche popolari venete e delle quattro banche poste in liquidazione (Chieti, Etruria, CariFe e Banca Marche) che sono stati vittime di un danno “ingiusto”.
Durante l’incontro il Sottosegretario e le associazioni hanno sviscerato tutte le problematiche connesse all’accesso al fondo: criteri di accesso, modalità di erogazione ed entità dei rimborsi, tempistiche. L’On. ha condiviso la necessità di implementare il Fondo con il concorso e la connessione di altre altre forme in essere, quali il Fondo banca Intesa per le venete e le coperture del rischio contenzioso del fido per Bper
Al termine dell’incontro l’On. Baretta ha ringraziato il Sindaco per il suo impegno di questi anni e per aver organizzato un momento di confronto necessario e indispensabile.

Testo diffuso dalla Portavoce del Sindaco

 

Dei senza età. Dalla culla del mito alla terra degli Etruschi

Da organizzatori

sabato 24 febbraio ore 15.30

Inaugurazione della mostra “Dei senza età. Dalla culla del mito alla terra degli Etruschi”

e conferenza

Morgantina e i suoi tesori. Il ritorno di Ade

L’originale mostra di Alessandro La Motta porta al Museo Archeologico di Ferrara un interessante esperimento, finora realizzato dall’artista in diverse città siciliane. Dopo l’incontro con l’archeologa Serena Raffiotta, protagonista del ritorno in patria della testa di Ade conservata al Getty Museum di Los Angeles, La Motta ha elaborato un progetto espositivo legato alle divinità dell’Oltretomba in cui le opere dell’artista dialogano con gli originali oggetti votivi echeggiando il mito di Demetra, Persefone e Ade. Seguendo le orme delle divinità, venerate anche nella città etrusca di Spina, i capolavori siciliani di La Motta compariranno ora al fianco di alcuni dei reperti più significativi del Museo Archeologico di Ferrara, con una importante novità: fra le opere compariranno anche nuovissimi lavori del maestro, ispirati ad alcune iconografie di Spina.
L’inaugurazione della mostra è preceduta da una conferenza di Serena Raffiotta, dal titolo “Morgantina e i suoi tesori. Il ritorno di Ade”.”Oggi, ricontestualizzata e affiancata ai simulacri di Demetra e Persefone a Morgantina – sottolinea la Raffiotta, anticipando l’argomento della conferenza – la preziosa immagine di Ade, dallo sguardo tenebroso rievoca un mondo lontano che, pur a distanza di secoli, riemerge con forza e potenza, trovando anche nuova espressione nell’arte di La Motta”.

L’evento è realizzato con la collaborazione del Gruppo Archeologico Ferrarese.

Museo Archeologico Nazionale

Via XX Settembre 122 – 44121 Ferrara

Tel. 0532 66299 Fax 0532 741270
www.archeoferrara.beniculturali.it

Su Tv2000 protagonista La Città del Ragazzo di Ferrara

Da TV2000 Ufficio Stampa

Ferrara, il futuro’ è il titolo della puntata di Italiani anche noi condotto dallo scrittore-insegnante a Eraldo Affinati.

La ‘Città del Ragazzo’ è un’opera cristiana nata dalla carità di don Calabria. La struttura ospita una scuola, una scuola professionale, una casa famiglia, e una casa di accoglienza per gli stranieri. Qui i volontari hanno aperto una ‘Penny Wirton’ dove si impara la lingua e si impara ad esprimersi con il teatro, con il rugby.
“A Ferrara – spiega Affinati – l’ultima campagna agonizza oltre i remoti splendori del Rinascimento estense. Puoi attraversarla da parte a parte: perfino al centro, in quel gioiello di pietre preziose, hai la sensazione di camminare lungo un perimetro. Come nell’opera di Giorgio Bassani, il vero cantore di questa città che ha il colore del corallo, trovi sempre un muro che divide, una finestra da cui la gente osserva, una barriera qualsiasi. Mi piace pensare che una Penny Wirton qui possa essere più simbolica che altrove: come se docenti e studenti fossero riusciti a scavalcarli, questi muri, insegnandoci a parlare con gli spiriti del nuovo mondo”.

Coldiretti Ferrara incontra i candidati alle elezioni politiche 2018

Da organizzatori

Come già avviato a livello nazionale ed in molte altre provincie, anche Coldiretti Ferrara nei prossimi giorni incontrerà i candidati di diversi partiti alle ormai imminenti elezioni politiche.
A tutti i candidati sarà illustrato il “manifesto politico” di Coldiretti, che in cinque punti sintetizza le cose possibili da fare nei primi 100 giorni della nuova legislatura.
“Sono interventi a costo zero – evidenzia il direttore dell’organizzazione, Claudio Bressanutti – che però darebbero immediatamente il senso di una reale attenzione al mondo dell’agricoltura e dell’agroalimentare italiano. Per questo nel corso degli incontri dei prossimi giorni chiederemo il possibile impegno da parlamentari per sostenere le nostre proposte, con la sottoscrizione delle nostre proposte, cui daremo il giusto riscontro”.

Il “manifesto” di Coldiretti, dopo aver inquadrato il contesto di cui fa parte il settore agroalimentare nazionale, con il fortissimo valore del Made in Italy, e lo sviluppo di un valore di oltre 40 miliardi di euro per il solo export (a fronte degli oltre 60 dell’italian sounding nel mondo), indica le priorità del futuro parlamento e del governo che sarà nominato: il rafforzamento della sovranità alimentare (territorio, biodiversità, identità e qualità delle produzioni), arginando gli accordi trappola come il CETA o Mercosur; tutelare il vero made in Italy sia sul mercato interno che nel resto del mondo; sostenere l’offerta del cibo del territorio, salvaguardando le produzioni locali; lavorare alla sostenibilità energetica, economica, del patrimonio idrico, dell’uso del suolo, del welfare, dell’agricoltura sociale; accelerare i processi di filiera nei territori tra imprese ed innovazione e nuova imprenditorialità, anche formativa.

In particolare le misura strutturali, che possono rilanciare il settore e l’occupazione, da sviluppare nei primi 100 giorni di governo, incidendo sui meccanismi economici e di mercato, escludendo chi bara, favorendo il merito, la qualità, la sostenibilità, la distintività e le opportunità per i giovani e che non generano nuovi costi, si possono così sintetizzare:

1) OBBLIGO DELL’ORIGINE IN ETICHETTA. Confermare l’applicazione delle norme sull’etichetta obbligatoria a tutte le filiere in cui è assente (ortofrutta e carni trasformate), anche in regime di infrazione comunitaria, confermando le norme nazionali di tutela per consumatori e produttori.

2) ISTITUIRE IL MINISTERO DEL CIBO, per dare una unica regia ed un unico indirizzo alle politiche del cibo, dai produttori agricoli ai trasformatori, ai consumatori.

3) SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA ED AMMINISTRATIVA, razionalizzando le procedure e migliorando le performance dello Stato, delle Regioni e degli Organismi Pagatori, velocizzando i processi di erogazione con il maggiore uso dei Centri di Assistenza Agricola.

4) TOGLIERE IL SEGRETO SULLE IMPORTAZIONI, per rendere trasparenti i flussi commerciali delle materie prime, con la chiara indicazione della provenienza dei prodotti che fanno concorrenza anche sleale ai nostri.

5) ADEGUARE LA LEGGE SUI REATI AGROALIMENTARI, già discussa in larga parte dal parlamento e che necessita di rapida approvazione per contrastare l’evoluzione delle fattispecie di frode e contraffazione, nonché le relative sanzioni.

“Un film a merenda” – domenica 25 febbraio ore 15.30 – Capitan Mutanda

Da organizzatori

La rassegna di film per bambini, ragazzi e famiglie “Un Film a Merenda”, organizzata da Arci Ferrara e realizzata grazie al sostegno della cooperativa sociale Camelot al Cinema Boldini in via Previati 18 a Ferrara si conclude domenica 25 febbraio alle 15.30 con “Capitan Mutanda – Il Film”, le scorribande dei due amici George e Harold che ipnotizzano il direttore della loro scuola per farne un supereroe, o quasi.

Il progetto “Un Film a Merenda” si integra con la stagione di Teatro Ragazzi curata dalla Fondazione Teatro Comunale Claudio Abbado.

L’ingresso al cinema è di 3 euro per i bambini e 4 euro per gli adulti.
Presentando il biglietto della stagione 2017/2018 di Teatro Ragazzi, gli adulti avranno il biglietto ridotto a 3 euro.
I biglietti del cinema daranno diritto – per bambini fino a 13 anni – ad uno sconto del 15% presso la gelateria La Romana, in via Palestro 33 a Ferrara.
Per informazioni è possibile chiamare il numero 0532 241419

Film al De Micheli

Da Ufficio Comunicazione Comune di Copparo

Ultimi titoli, a sorpresa, nella programmazione cinematografica presso il Teatro Comunale De Micheli di Copparo. La rassegna, intitolata “C’è chi dice basta: tre film sul lavoro”, prevede la proiezione di film di qualità europei, nelle serate del 26 febbraio e del 5 e 12 marzo, alle ore 20,30. La rassegna, organizzata dalla Biblioteca Comunale in collaborazione con il Teatro De Micheli, è ad offerta libera.

Da una ricerca Unife segnali di miglioramente della “salute” del Delta del Po

Da ufficio stampa Ripartizione Marketing e Comunicazione Unife

Migliora la salute del Delta del Po. Lo rivela uno studio Unife
Dal cielo, due grandi satelliti vegliano da decenni sulla salute del Delta del Po, fornendo notizie confortanti. Lo rivela lo studio internazionale condotto dal Prof. Paolo Ciavola e dal Dr. Andrea Ninfo, del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara, insieme al Prof. Paolo Billi dell’Università di Tottori in Giappone.
L’analisi dei dati raccolti in quasi 50 anni dai satelliti americani (Landsat), aggiornati con quelli più recenti dei satelliti Sentinel dell’Unione Europea, hanno evidenziato che il Po ha ripreso a portare sedimenti a mare, un segno positivo per la sopravvivenza del suo tratto finale. Lo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Scientific Reports.
“Dal dopoguerra il Delta del Po ha sofferto di una progressiva diminuzione della quantità di sedimenti portati sino alle foci, in seguito a interventi sui bacini montani e prelievi di acqua – spiega Ciavola – . Nello stesso periodo, il Delta è stato interessato da subsidenza generata da estrazione di fluidi dal sottosuolo. Ciò ha provocato cambiamenti nella sua morfologia e un aumento delle zone soggette a inondabilità”.
Racconta il Prof. Ciavola “Queste nuove osservazioni dimostrano che una politica oculata di gestione del fiume su tutto il bacino, dalla fonte alla foce, è lo strumento migliore che abbiamo per aiutare il Grande Fiume”.
“Sino ai tardi anni ‘70 si era arrivato addirittura a prelevare inerti dal letto del fiume, pratica ora vietata, togliendo “aria respirabile” al Po. Il fiume si è trovato in affanno per decenni – prosegue Ciavola -. Nuove osservazioni hanno evidenziato che alla bocca principale del Delta si sono andate formando nuove secche emegenti sopra il livello del mare che rimangono anche dopo periodi di mareggiate, alimentando le spiagge vicine. Un segnale che lascia ben sperare”.
“Questo non vuol dire che la vulnerabilità del delta si sia azzerata: rimane un territorio esposto ad alluvione marina e fluviale e dovremo pianificare la risposta a lungo termine alle variazioni climatiche, considerando anche l’abbandono di territori troppo a rischio” conclude il Professore.

“La regina del silenzio”

Da ufficio stampa EVENTI FERRARA

Domenica 25 febbraio alle 17:00

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino

Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

In collaborazione con Medici con l’Africa CUAMM

Paolo Rumiz presenta il libro

“La regina del silenzio”

Dialoga con l’autore Davide Maggiore giornalista RAI TGR Emilia-Romagna

Il racconto de La regina del silenzio fa da sfondo a una lettura penetrante della nostra attualità. Per approfondire le ragioni di un comune impegno e le buone pratiche possibili.

Una storia senza tempo sulla forza dell’arte e del coraggio, sull’importanza di credere nel proprio talento, contro ogni forma di violenza

Il malvagio re Urdal scende da Nord, invade col suo esercito la pianura dei Burjaki e proibisce loro ogni forma di musica. Con tre mostri – Antrax, Uter e Saraton – terrorizza la popolazione. Eco, il mago dai lunghi capelli bianchi che suscita i suoni della terra, viene fatto prigioniero e nella terra dei Burjaki cala il silenzio assoluto. Mila, la figlia del valoroso cavaliere Vadim, ha il dono innato della musica e cresce ascoltando la melodia della natura. Con il suono della sua voce sfida il divieto di Urdal e decide di cercare il bardo Tahir, l’uomo che le ha insegnato il canto, per guidare insieme la battaglia più importante, nel nome della musica e della libertà.

Paolo Rumiz è scrittore e giornalista triestino, inviato speciale del «Piccolo» di Trieste ed editorialista de «La Repubblica».
Esperto del tema delle Heimat e delle identità in Italia e in Europa, dal 1986 segue gli eventi dell’area balcanico-danubiana. Nel 2001 invece segue, prima da Islamabad e poi da Kabul, l’attacco statunitense all’Afghanistan. Vince il premio Hemingway nel 1993 per i suoi servizi dalla Bosnia e il premio Max David nel 1994 come migliore inviato italiano dell’anno.
Ha pubblicato, tra l’altro, Danubio. Storie di una nuova Europa (1990), Vento di terra (1994), Maschere per un massacro (1996), La linea dei mirtilli (1993), La secessione leggera (2001), È Oriente (2003), Gerusalemme perduta (2005), La leggenda dei monti naviganti (2007), Annibale. Un viaggio (2008), L’italia in seconda classe, con i disegni di Altan e una Premessa del misterioso 740 (2009), La cotogna di Istanbul (2010), Il bene ostinato (2011), A piedi (2012), Trans Europa Express (2012), Morimondo (2013) e nella collana digitale ‘Zoom’ Maledetta Cina (2012) e Il cappottone di Antonio Pitacco (2012). Del 2014 è Come cavalli che dormoni in piedi; del 2016 Appia e Dal libro dell’esodo (con Cécile Kyenge).
Quasi tutti i titoli di Paolo Rumiz sono pubblicati in Italia da Feltrinelli.

Per informazioni Ibs+Libraccio

Ferrara, Piazza Trento e Trieste, Palazzo San Crispino

eventife@libraccio.it – Tel. 0532241604

“Canto degli Alberi: tu imparerai più nei boschi che nei libri”.

Da organizzatori

Prosegue il ciclo di tre conferenze proposto dai Ricostruttori nella preghiera sul suggestivo tema dell’albero nella vita spirituale. Domani, sabato 24 febbraio, alle ore 17, Giorgio Foglia si occuperà del “Canto degli Alberi: tu imparerai più nei boschi che nei libri”. Sabato scorso la conferenza di Lorenzo Spezia ha avuto per titolo “l’albero della vita – un viaggio nel simbolo dell’uomo”. L’ultimo appuntamento, sabato 3 marzo, sempre alle ore 17, è dedicato alla “lunga vita del legno, tutte le sue sfaccettature”, proposto da Giancarlo Trentin.
La Cascina Santa Caterina si trova a San Martino in via Sgarbata, angolo Stradone del Gallo.

Elezioni 2018 il salotto politico di arcigay Ferrara

Da ufficio stampa ARCIGAY FERRARA

Terzo e ultimo appuntamento con i candidati dei Collegi di Camera e Senato di Ferrara nel Salotto politico di Arcigay Ferrarar: Sabato 24 Febbraio alle ore 18 in Ripagrande 12, si svolgerà l’incontro con la coalizione di centrosinistra che vede il Pd con Insieme + Europa e Civica Popolare-Lorenzin.
Il confronto sarà con la candidata all’uninominale per il Senato della Repubblica Sandra Zampa e con i candidati di Insieme Claudio Gorrieri e Paolo Niccolò Giubelli di +EUROPA, entrambi nel listino proporzionale della Camera dei Deputati. Anche in questa occasione i temi che affronteremo sono quelli che caratterizzano l’azione politica di Arcigay: matrimonio egualitario, legge contro l’omotransfobia, gpa, assitenza sessuale per le persone disabili, salute e politiche di genere nelle scuole, questioni trans e intersex.
Al dibattito interviene anche Flavio Romani Presidente Nazionale Arcigay
Modera Manuela Macario Presidente Arcigay Ferrara
Il dibattito è aperto a tutti

I DIALOGHI DELLA VAGINA
Restare amici o chiudere del tutto? Le storie dei nostri lettori

Ripartire, riallacciare o staccarsi per sempre? I nostri lettori raccontano come, nella vita, non sempre si riesca a mettere un punto a capo.

Insegnamenti…

Cara Riccarda,
io sono un enorme punto e virgola anche quando cambio font. Mi piace che le persone che ho amato continuino a fare parte del mio romanzo. Se le ho amate è perchè in qualche modo mi hanno arricchita regalandomi o insegnandomi qualcosa o trasformandomi sempre un po’ in una persona migliore o più forte. Mettere un punto, andare a capo, significherebbe rinnegare quegli insegnamenti e la persona che sono diventata anche grazie a loro.
Debora

Cara Debora,
una volta pensavo che le storie finite, andate male, fossero state tempo perso. Mi sbagliavo perchè guardavo solo l’epilogo ignorando prologo e svolgimento. Credo nel principio di trasformazione che ogni esperienza vissuta con una persona ci porta. Qualcosa arriva sempre e va capitalizzato, il tempo, poi, fa acquisire senso al tempo che pensavamo inutile.
Riccarda

La famiglia… impossibile cancellarla

Cara Riccarda,
il punto a capo della scrittura credo non sia in grado di porsi nella vita.
Forse esco un po’ dal tema delle storie d’amore che leggo fra le tue righe, ma l’argomento che hai proposto mi ha fatto immediatamente ripensare alla curiosa storia familiare di un’amica.
Lei che, uscita di casa molto giovane per dissapori coi genitori, da più di un ventennio ripete che basta, punto, è tutto cancellato, la sua vita è ripartita da capo con nuovi affetti “più meritevoli”.
Come spettatore di una insolita commedia, la sento ripetere queste parole per convincere se stessa e gli altri che sia davvero così, ma la famiglia che oggi disprezza è come un punto e virgola, sempre pronto a ricordarti che il vissuto esiste ed è una parte di te.
A.L.

Cara A.L.,
vissuto familiare, aiuto. In questo caso, credo che non esista nemmeno la punteggiatura, il flusso è unico e ininterrotto anche se siamo scappati dalla nostra famiglia d’origine. I nostri primi ricordi ci parlano della nostra famiglia, i nostri primi modelli affondano e spesso si impantanano là, e per quel che mi riguarda dico per carità. A noi la scelta di provare a costruirci la nostra personale storia, fatta anche di quel vissuto che non ci abbandonerà mai, ma potrà essere visto come un buon esempio di cattivo esempio.
Riccarda

Perse le tracce rimane pur sempre il ricordo

Cara Riccarda,
mi è successo una sola volta e non è bastato un punto a capo, ho dovuto chiudere il libro e non riaprirlo mai più.
F.

Cara F.,
a me è capitato una volta sola di vivere l’interruzione di un rapporto importante di cui ho perso le tracce. Non ho più sentito né visto quella persona, ma per me rimane un libro con tanti post-it colorati appiccicati alle pagine che, ogni tanto, i miei ricordi ripropongono. Non posso farci niente, sono solo ricordi.
Riccarda

Un limbo di dubbi e opportunità

Cara Riccarda,
credo che azzerare completamente qualcosa che abbiamo vissuto sia veramente difficile. Malgrado tutto, se la relazione era importante, si resta come in una specie di limbo, forse ancora incapaci di decidere come proseguire, ma non scartando la possibilità di una seconda opportunità. Naturalmente varia da soggetto a soggetto, ma se i momenti vissuti insieme sono stati intensi, credo che il desiderio di riprovarli sia forte e magari si è disposti a lasciare momentaneamente da parte l’orgoglio e cercare di riallacciare qualcosa che sino a poco tempo prima regolava i battiti del nostro cuore. Dopo aver accantonato l’orgoglio, bisogna poi trovare il coraggio per fare il primo passo, cosa non facile, perché i dubbi cominceranno a minare la nostra sicurezza: e se non ne vuole più sapere?; e se ha già trovato qualcuna/o? ci sono tanti e se…. . Credo comunque vada la pena di tentare, almeno un volta, prima di azzerare tutto. Più facile la decisione se il nuovo tentativo lo fa l’altra persona, mentalmente siamo in vantaggio perché abbiamo il potere di decidere se accettare oppure no, possiamo valutare meglio, perché già sappiamo che se ci è richiesto di riprovare, vuol dire che l’altra persona tiene ancora a noi, se capitasse a me, accetterei, perché se siamo stati bene insieme, qualcosa di bello avevamo visto in noi, forse l’abbiamo perduta con il tempo, con gli errori, ma possiamo sempre tentare di ritrovarla e forse non ce ne pentiremmo. Dovesse andare male anche il secondo tentativo, non concederei più occasioni e neppure le cercherei, sarebbe solo farsi del male. Serberei comunque tutto il bello che mi è stato donato e chiamerei esperienza la parte negativa, un aiuto per districarsi meglio nel futuro, anche se sono convinto che in amore, malgrado tutte le esperienze che possiamo avere, quando il cuore viene colpito, si dimenticano tutte le precedenti e ritorniamo ingenui.
Gigi

Caro Gigi,
c’è una cosa che con grande fatica cerco di praticare e non sempre ci riesco: sospendere le domande. Questo mi capita quando me ne sono fatta troppe senza risposte soddisfacenti. È incredibile come certe domande portino un peso talmente elevato che dopo un po’ è meglio lasciare stare. Ho scoperto che le risposte arrivano lo stesso, a distanza di tempo, inaspettate e leggere.
Riccarda

Potete scrivere a parliamone.rddv@gmail.com

Storia di G.: oltre il ding della moneta nella ciotola

Bologna, una fredda domenica come tante, fra gennaio e febbraio. La città è piena di gente che chiede l’elemosina.
All’entrata di un supermercato una ragazza intabarrata, con un berretto di lana in testa, seduta a gambe incrociate in compagnia di due cani, sorride alla gente che entra ed esce lasciando di tanto in tanto qualche monetina in una ciotola che lei ha posizionato davanti a sè. Oltre a quello che indossa ha con lei solo uno zaino nero, gonfio di roba. Mi fermo, lascio qualcosa, è le chiedo come mai si trova li. Non ha abitazione, dice, ed è di Bologna.
La rivedo alla sera all’entrata di un altro supermercato, con i suoi cani e il suo berretto; mi riconosce, mi accomodo a terra con lei e iniziamo a chiacchierare. Accetta tranquillamente di farsi intervistare.

Come si chiamano i tuoi cani?
Lei Merita ha dodici anni e lui Pupui, nome francese, ha un anno; e poi c’è suo figlio della Merida che però sta con mio marito. Anche mio marito, anni fa a Roma, è stato filmato da una ragazza cinese che ci ha fatto un film… lo hanno visto in Cina.

Mi racconti un poco la tua storia?
Io sono di Bologna. Mio papà e mia mamma si sono conosciuti al Roncati che è l’ospedale psichiatrico di Bologna. Mio padre voleva rimanere lì, da quanto io so:lì dentro si è innamorato di mia mamma. Mio padre è schizofrenico, mia madre aveva psicosi con depressione; aveva perché è morta 8 anni fa, di tumore all’utero. Si sono conosciuti lì, mio padre si è innamorato di mia madre, e quando lei è uscita lui l’ha seguita. Sono andati dove aveva una casa, a C. (nella periferia bolognese, ndr), supportati dai servizi… Ho imparato da loro che una famiglia, anche se con problemi, se è supportata riesce comunque a crearsi, ecco… una coppia riesce a formarsi una famiglia.
Hanno avuto due figlie, io e mia sorella più grande; della la mia infanzia mi ricordo poco… sono venuta a sapere da grande che… fecero un ricovero subito a mia madre quando io ero appena nata. Anzi non dovevo neanche nascere perché mentre era incinta le fecero un tso e volevano farla abortire perché i farmaci potevano aver creato dei danni. Mia mamma si è opposta, era al quinto mese: volevano farla abortire e lei si è opposta e io sono qua.
Devo tutto a lei.
Il primo ricovero di mia mamma l’ho visto a nove anni, io invece non sono mai stata ricoverata. Prima ho conosciuto di più la malattia di mia madre perché ha avuto più ricoveri…
Fino a 9 anni sono stata in un gruppo appartamento, perché quando lei veniva ricoverata mio padre beveva e non mi lasciavano con lui, anche per la sua malattia.
E niente, questo fino a 16 anni circa …
A 17 anni ho preso il mio primo cane, che era il nonno di Fiuto… che sarebbe il suo papà di Merita… adesso sono alla terza generazione, ho preso vari altri cani…
Stavo a casa loro, dei miei genitori, ho iniziato a fare le feste, i rave, giravo un pò la vita quando avevo 17-20 anni. Poi a 22 anni mi sono messa insieme a un ragazzo mezzo marocchino mezzo francese che era stato adottato e col quale ho avuto due figli.

Adesso dove sono i tuoi figli?
In casa famiglia, sai ho avuto dei problemi ultimamente, con un altra persona…
Lui, il padre, è buttato a merda in centro, non mi vede dal 2012. Delira, si fa… sta a merda.
Aveva iniziato ad alzare le mani quando i miei figli erano piccolini, la femmina è nata nel 2008 il maschio nel 2009.

Li vedi?
Li vedo ogni 20 giorni, sono a Genova, perché io stavo lì prima; mi ero trasferita nel 2012 a Chiavari e avevo conosciuto un altro ragazzo, molto più grande di me, aveva 13 anni più di me che adesso ne ho 34.
Un pò a fatica, però facevo le stagioni, lavoravo,
Prima di questo però sono stata anche in una comunità di mamme, ho fatto un anno e mezzo circa, poi tornata la casa lui ha alzato le mani, era agosto, A gennaio, il giorno del mio compleanno, di nuovo è successo: allora ho chiamato i carabinieri e lui ha dato di matto, lo misero in carcere… così… e poi mi decisi a lasciarlo ad agosto 2012.
Poi ho conosciuto quest’altra persona più grande di me che lavorava a Chiavari, un sardo; è andata avanti per 4 anni la storia, ma con molte probematiche, anche perché anche lui è caduto nella tossicodipendenza; quando ho deciso che tanto ormai la cosa non andava, io dormivo in una stanza lui in un altra, ho deciso di lasciarlo.
Ho conosciuto l’attuale marito, l’unico che ho sposato per fortuna, son finita fuori di casa perché il mio ex mi minacciava. I bimbi facevano judo e anche io lo facevo, chiesi alla maestra di judo se me li teneva perché continuassero ad andare a scuola e però poi sono intervenuti i servizi perchè il mio ex sardo mi ha creato dei problemi e a luglio c’è stato un decreto del tribunale di Genova che ha emesso una sentenza dura. Ero venuta qua a Bologna per recuperare una casa, avevo mollato il lavoro e casa non ce l’avevo più per venire intanto a recuperare la casa. Sono andata a casa di mio padre, che stava appunto a C. e niente, da lì non ho potuto fare domanda alle case del comune, perché dovevo essere residente qua da tre anni e non posso fare qui…
Che altro? Siamo venuti qua a Bologna con i bimbi e – al tempo – il mio compagno, Lucas, è arrivato questo decreto e diceva che affidava i bimbi a Chiavari ai servizi sociali, e li hanno quindi rimessi in casa famiglia. Li vado a trovare, e poi non si sa…dipende un pò dai tribunali…
A mio padre gli hanno data un’altra casa, un cambio alloggio, e io avevo la chiave per dormire, a dicembre avendo la chiave andavo a dormire nella casa dove ero cresciuta, dove non c’era niente.
L’altro giorno è venuta qua mia sorella, incazzata, anche perché non sa che vita faccio. Mi ha detto “Vieni che ti apro la porta, è l’unica volta che ti apro la porta, solo per prenderti le tuo cose”.

Tua sorella abita qui? Che vita conduce?
Si abita qui, ma lei ha una vita molto diversa da me, è materialista anche, si fa viaggi, sta dietro a mio padre però. Ha due figli e convive con un senegalese, uno a posto. Ma io non ho rapporti con lei. A Natale per dire, che è anche il suo compleanno, la ho chiamata alle cinque e mezza e mi ha detto “Pensavo che non chiamavi neppure”… Se non chiamavo io lei non chiamava neanche per gli auguri di Natale. Io compio gli anni il 5 gennaio, ma non mi è arrivato neanche un messaggio da lei…

Ding! (un passante getta una moneta nella ciotola) Grazie!

Hai uno sguardo vivo, solare, come ti senti adesso?
Se penso alla situazione dei miei bimbi ci sto male, non sarei neanche qui se li avessi avuti con me, non starei a fare l’elemosina per strada. Quello mi mette giù, mi mette tristezza… perché li ho cresciuti io… anche rispetto al padre naturale: lui se ne è fregato, ma il tribunale ci ha messo anni a fare un decreto… prima quello di Bologna, poi quello di Genova, ci ha messo un tre anni per fare un inizio di decreto e a me in un mese che ho avuto dei problemi che ho cercato di risolvere e mi è arrivata una mazzata così. Due pesi e due misure; ma io i bimbi me li sono tirati su e avevo riscontri positivi dalla scuola: mio figlio l’anno scorso ha fatto un anno un pò difficile a scuola… adesso hanno 8 e 9 anni,

Ding! (un passante getta una moneta nella ciotola) Grazie!

Come fai per guadagnarti da vivere? Prima lavoravi a Chiavari ma qui niente lavoro…
Ho vissuto un pò con i soldini messi da parte, questa vita la faccio da giugno dell’anno scorso, anzi per strada ho iniziato a settembre…
Adesso non ho più la casa, per la verità non ce l’avevo neanche prima, ero abusiva; tramite il consolato ceco (il marito è della repubblica Ceca, ndr) e un associazione di Bologna dovrei avere una casa per un tot per emergenza abitativa, e poi da lì muoverci a prendere un tot che danno a chi e senza fissa dimora, emarginati… solo che ci sono stati dei problemi: dovevamo entrare a ottobre e non siamo ancora entrati… adesso dovremo entrare a fine gennaio, primi di febbraio. Abbiamo dato quello che ci hanno chiesto di pagare, un minimo di quota da pagare, per 10 mesi poi… speriamo!

Tutto il tuo avere sta quindi dentro lo zaino che porti con te?
No, ce l’ho in una cantina qui e anche a Chiavari.

Com’è la tua giornata quando sei per strada?
Inizio la mattina, ma non sempre; di solito ci si alza e si raggiunge il luogo, ci si mette lì… Oggi perché eravamo fuori Bologna e quindi c’era il treno alle 8 e mezza o alle 11 e mezza, mi pare, ci siamo svegliati alle 8, abbiamo raccattati i panni e ci siamo mossi verso qua…
Poi ci siamo divisi, come facciamo quasi sempre… mio marito era qui prima…
Ci sta pochissimo qua insieme a me perché con tre cani, questi due e quello di mio marito è difficile… tendenzialmente qui ci sono io.

Ma come scegli i posti, qualsiasi posto va bene?
Non tutti vanno bene… verso il centro io non ci vado, c’è tanta gente verso il centro, c’è gente a distanza di 20 metri che fanno colletta in tre…
Alla mattina qui, per esempio, c’è un ragazzo di colore, al pomeriggio ci sono io… un giorno ci siamo trovati qui nello stesso orario e ci siamo messi d’accordo ecco…
A volte vado con mio marito Lucas a fare colletta se ci sono altri…

Quindi conosci altri che fanno colletta?
No, non ci si conosce più di tanto… io conoscevo qualcuno, dei vecchi di qualche anno fa che facevano colletta in centro…

Adesso dove vivi, dove passi la notte?
All’ addiaccio e stamattina c’era il ghiaccio sulle macchine… ma se trovi il posto… noi abbiamo trovato un posto bello coperto… riparato.

Ding! (un passante getta una moneta nella ciotola) Grazie!

Hai mai avuto problemi con le forze dell’ordine mentre elemosini?
Mi è successo solo una volta che li hanno mandati e hanno chiesto un documento e mi hanno fatto un po’ di domande… non mi hanno neanche chiesto i documenti dei cani perché hanno visto che stavano bene… e niente, mi hanno lasciata qua.
Certo se magari sei per le vie del centro… mi è capitato di passarci una mattina che dovevo fare gli esami del sangue che… ho visto in centro in via indipendenza, alle 8.30-9.00 gente che dormiva sotto i portici, ma io non ci vado mai, li forse controllano di più…
Sennò c’è la stazione, i dormitori ci stanno, uno è vicino al carcere, ma i cani stanno in gabbia, poi ci si può andare solo per 15 giorni e i cani fuori… e poi ti dividono tra maschi e femmine… un conto se sei da solo ma una coppia ci rinuncia…

E il lavoro?
Il problema e che sono oltre l’apprendistato, a volte fanno problemi anche perché sei donna, ti vogliono automunita o motomunita,…
Io poi ho solo una qualifica di cucina, però in cucina ho lavorato in albergo: facevo le stagioni magari di tre settimane senza fermarmi e senza fare la pausa… e avevo comunque qualcuno che stava dietro ai bimbi…

I servizi sociali fanno qualcosa per te?
C’è l’assistente sociale di Chiavari che segue i bambini, adesso dovrei pagare i denti di mia figlia; la ho sentita e anche se non ho lavoro le ho detto che dividiamo in tre con i nonni paterni e poi pagherò la mia parte… e una parte loro… ma deve sentire perché non essendo residenti lì, non siamo più a Chiavari… dare i contributi a uno di fuori diventa un problema…

Oggi tutti usano smartphone e computer, voi come fate a comunicare?
Abbiamo un telefono in due, vecchio, da 50 euro, il minimo per essere contattati e contattare…
ho anche una mail.

Se guardi al futuro, come lo vedi?
Il futuro non lo vedo cosi, deve cambiare. Adesso ho beccato una signora che può farmi lavorare in un’agenzia di pulizie, mando il curriculum e vediamo. Poi un altro signore, ma ha la ditta un pò ferma e lì dipende… ho fatto un colloquio l’altro giorno ma mi volevano automunita perché era fuori, di sera e non c’erano mezzi per tornare indietro…

Si fa tardi, le ginocchia gemono per l’insolita postura ed è ora di porre fine alla conversazione. G. mi saluta con un sorriso e una stretta di mano, forse con un pò di quella soddisfazione derivante dal puro e semplice contatto umano; forse per la più venale soddisfazione derivante dalla buona raccolta di monetine. Sembrerà strano, ma ogni volta che mi capita di fermarmi a parlare con qualcuno che elemosina in strada, come ben sanno gli psicologi sociali, le donazioni dei passanti aumentano.
Penso alla tenacia di G. e penso che ce la farà a cambiare il proprio futuro: ce la farà perché non ha perso il rispetto per sè stessa, perché riesce ancora a stabilire un rapporto con le persone. Perché malgrado tutto, in un mondo che sembra aver perso il senso dell’umano, la sua esperienza può ancora insegnare qualcosa a chi sa ascoltare.

In quelle lettere… L’ultimo grido

Il graffio del pennino sulla pergamena. Il fruscìo del foglio, l’inchiostro, il calamaio: una vita che lascia la sua traccia in una lettera. Una storia personale incisa sulla carta e nella memoria.
Ma cento, mille altre storie riecheggiano in quella voce che racconta, che scrive nell’intimità di una stanza.
Si intitola ‘L’ultimo grido’ la nuova web-serie scritta e diretta dall’autore ferrarese Giuseppe Muroni e prodotta dall’Istituto dell’Enciclopedia Treccani in collaborazione con Controluce Produzione in occasione degli ottanta anni dalle Leggi razziali.
Monica Guerritore, Francesca Inaudi, Francesco Montanari e Stefano Muroni sono gli attori protagonisti dei quattro video – veri e propri piccoli corti – in onda sul canale Treccani Web Tv (www.treccani.it.): un viaggio a tappe nella memoria del nostro Paese, alla ricerca di storie dimenticate o disperse nel contenitore dell’oblio. Quattro letture della durata di cinque minuti per raccontare poeticamente trame di vita di cittadini italiani di religione ebraica rimaste ai margini della Storia.
‘L’ultimo grido’ – una puntata a settimana a partire dalla Giornata della Memoria 2018 – è il secondo capitolo di una trilogia della memoria, e segue ‘Voci di r-Esistenza’, presentata in occasione del settantesimo anniversario della Liberazione.
“Questa nostra iniziativa indica con chiarezza la decisa apertura nei confronti del mondo digitale che la Treccani ha voluto, con coraggio, percorrere – ha osservato Massimo Bray, direttore dell’Istituto Treccani – Un progetto pensato interamente per la diffusione sul web: questo è un esempio di divulgazione storica interessante, innovativo, fatto con cura, con intelligenza da Giuseppe Muroni”.

Attraverso il ritrovamento e la lettura di quattro lettere, vengono ripercorsi tragici momenti occorsi tra il 1938 e il 1943.
“Nell’Italia delle Leggi razziali compiere gesti eclatanti o urlare non serve più: gli appelli degli ebrei sono inascoltati e stigmatizzati pubblicamente. Prevale l’isolazionismo e la solitudine; quest’ultima è interrotta dalle migliaia di lettere che vengono inviate quasi quotidianamente da una comunità estremamente vivace e attenta a ciò che succede – spiega l’autore – È dalla dimensione privata che bisogna partire per comprendere le vicissitudini degli ebrei italiani durante il regime fascista e non è un caso se la lettera, quindi la capacità di articolare un pensiero personale, intimo, è stata scelta come emblema del viaggio che ci porta a ritroso nel tempo. Nel contrasto tra “spazio privato-libertà” e “spazio pubblico-negazione” si poggiano le fondamenta di una comunità che, come nessun’altra, tentò di non piegarsi alla bieca violenza. Fino a quando le porte di casa rimangono invalicabili viene coltivata una speranza, nutrita dalla fede e dalla cultura; nel momento in cui verrà violata la dimensione privata-familiare, mediante rastrellamenti e deportazioni, inizierà la persecuzione delle vite e il periodo più fosco della storia del Novecento. Le epistole diventano veri e propri luoghi della riflessione, della paranoia, del ripensamento, della scissione, dell’auto-analisi, del malessere, dell’intimità, della resistenza e della libertà”.

La scelta stilistica di Giuseppe Muroni ci affida un’opera garbata, rispettosa, un testo che sa unire rigore scientifico e poesia.
Il titolo è ‘L’ultimo grido’, ma le parole sono sussurrate all’orecchio, soppesate, confidenziali. Sono le lettere scritte nella propria casa, tra gli oggetti che appartengono alla sfera dell’intimità (la tazza nell’abbraccio delle mani, la luce calda dell’abat-jour, i libri) oppure in un campo di internamento, dove la penna offre l’unica via di fuga possibile.
Scrivere diventa il gesto per far cadere le pareti del silenzio.
L’inchiostro sulla pergamena trattiene la caducità degli eventi e dei pensieri, garantisce la persistenza delle cose.
“I personaggi, in un percorso di trasformazione e maturazione, diventano persone: la finzione letteraria lascia il posto al documento, alla testimonianza orale, alla storia. Le molteplici domande che compaiono nelle lettere diventano l’auto-analisi di una nazione, che con le leggi razziali conosce uno dei momenti più drammatici della sua storia, e di una comunità, quella ebraica, qui in grado di leggere criticamente il succedersi degli eventi”.
Il lavoro è stato patrocinato dal Meis (Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah), dal Cdec (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea), dall’Ucei (Unione Comunità Ebraiche Italiane) e dalla Comunità Ebraica di Ferrara. La consulenza scientifica è stata fornita dall’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

Francesca Inaudi
Monica Guerritore

Il tratto distintivo di ogni video è l’attenzione al particolare. “La mano stringe la penna, che oscilla irrequieta da parte a parte del foglio e registra il logorio psichico della persona consapevole che i cambiamenti della società stanno condizionando in modo indelebile la propria vita. Le parole codificano i pensieri volubili, carichi di tensione emotiva e angustia, e riempiono il foglio bianco. C’è sempre un misto di incredulità e pacata preoccupazione nella voce di Stefano, Francesco, Monica e Francesca, i quattro protagonisti di questa storia che si sviluppa tra la fine degli anni Trenta e i primi anni Quaranta del Novecento”.
Le note struggenti della musica di Martina Colli, le luci e le ombre, i pappi del tarassaco rubati dal vento – nella grafica di Giulia Pintus – sono il preludio ad un’interpretazione intensa, appassionata: primissimi piani, sguardi profondi, voci calde che orlano il silenzio.
Testi affidati a quattro attori di forte personalità, professionisti del piccolo e grande schermo.
Stefano Muroni interpreta la parte di un ebreo di Venezia, dipendente della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che viene improvvisamente licenziato nel dicembre del 1938, dopo molti anni di onorato lavoro. Lui, come altre migliaia di ebrei italiani, invia una lettera al Duce: “Ci viene negato ogni diritto e non ne capiamo il motivo. (…) Attendo le parole che ci facciano di nuovo uguali agli altri”.
Gli appelli restano inascoltati, le persecuzioni diventano più violente e iniziano i primi attacchi fisici. Nell’ottobre del 1941 viene presa di mira la sinagoga di Torino. Una delle attrici italiane più importanti, Monica Guerritore, entra nei panni di un’ebrea torinese che cammina per le strade vuote del ghetto sotto una pioggia incessante: sono passati pochi giorni dall’affissione di manifesti e volantini con i nominativi degli ebrei della città, tra i quali il cognome della donna, che tornata a casa scrive una lettera commovente al marito, morto a New York: “La pioggia mi riconcilia con la vita, Mario, quella che ci toglieranno a breve”.
Dominano i luoghi chiusi: le mura di casa così come la Sala F del convento-caserma di San Bartolomeo a Campagna, in provincia di Salerno, sono la sede dei dubbi esistenziali e della presa di coscienza. Francesco Montanari scrive da uno dei campi di internamento del centro-sud della penisola, nella luce incerta di “due finestrelle che lasciano penetrare la luce sufficiente per sognare di scappare”. Perché, appunta Francesco, “La vita è una questione di spazio e quando non ne hai sei già un po’ morto”.
Come passeggeri su una metropolitana della memoria, si fa sosta nella Ferrara di Giorgio Bassani. Francesca Inaudi interpreta un personaggio ispirato a Matilde Bassani: arrestata perché la sera del 10 giugno 1943 affigge manifesti in ricordo a Giacomo Matteotti, una volta liberata scrive una lettera ad una amica per documentare ciò che le è accaduto. E nelle parole di Francesca, frante dalla sofferenza del ricordo, è racchiuso il senso profondo de ‘L’Ultimo grido’:
“Ti scrivo queste cose non per rivendicare i torti che ho subito, ma per lasciare una traccia di ciò che sta accadendo in questi anni. È una questione di memoria, anche se mi costa ricordare. A volte dimenticare è più facile”.

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Francesco Montanari
Stefano Muroni
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