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Giorno: 26 Febbraio 2018

Virgilio – Bucoliche traduzione italiana in endecasillabi

Da organizzatori

Mercoledì 28 febbraio 2018 alle ore 17.00 a Ferrara presso la Biblioteca Comunale Ariostea (via delle Scienze, 17 – Sala Agnelli) Tito Manlio Cerioli incontrerà Carla Baroni, autrice, insieme alla madre Rina Buroni (Bologna 1910 – Ferrara 2006) della traduzione italiana in endecasillabi delle Bucoliche virgiliane. L’incontro sarà introdotto dall’editrice, Silvia Casotti (Nuovecarte) e sarà arricchito dalle letture di Sandro Mingozzi.

Questa traduzione a due mani nasce da un’esercitazione scolastica che Rina Buroni si trovò ad affrontare all’età di soli tredici anni; si trattava di rendere in italiano l’incipit delle Bucoliche di Virgilio. Lo fece in endecasillabi perfetti e le valse parecchi riconoscimenti. Solo molto più tardi la figlia, Carla Baroni, cercò di convincerla a proseguire il suo lavoro, ma senza successo. Di qui la decisione della poetessa ferrarese di completare, dopo la morte di Rina, le parti mancanti, e di dare finalmente alla stampa e divulgare questo impegnativo lavoro. Si tratta di un ulteriore tardivo omaggio al lavoro di una poetessa del tutto sconosciuta, dopo la pubblicazione recente dell’opera completa di Buroni, e assume un significato particolare proprio perché da qui ha avuto inizio quella visione bucolica della vita che ha permeato molte delle sue liriche. Per quanto riguarda le parti tradotte da Carla Baroni, invece, lei stessa commenta: “Mi sono rifatta un po’ a quanto – si dice – rispondeva Salvatore Quasimodo a chi gli criticava la non perfetta aderenza filologica della sua stupenda traduzione dei Lirici Greci: ‘Io ne ho tradotta l’anima’, sperando di esserci riuscita anch’io, almeno in piccola parte”.

Le Autrici:

Rina Buroni È nata nel 1910 a Bologna. Ha intrapreso studi classici e ha mostrato, sin dalla adolescenza, molta propensione per la poesia, sia producendo liriche proprie, sia traducendo in perfetti endecasillabi brani delle Bucoliche di Virgilio.
Ha vissuto in diverse città, stabilendosi poi definitivamente a Ferrara, dove è deceduta nell’anno 2006.
Ha scritto centinaia e centinaia di poesie di vario genere su tutto ciò che le capitava sotto mano, ed è perciò che molte di queste sono andate irrimediabilmente perdute.
Quelle fortunatamente rimaste sono state raccolte dalla figlia in una unica pubblicazione in due volumi, edita postuma, dal titolo Per la vita (The Writer Edizioni Ass., Marano Principato, 2016), nella quale è stata inserita anche la silloge Tempo d’autunno (Sovera, Roma, 2002) uscita quando la poetessa era ancora in vita.
Varie sue poesie, soprattutto satiriche, sono apparse su quotidiani locali.

Carla Baroni, il cui cognome completo è Baroni Parmiani (la precisazione serve per distinguerla da un’omonima che scrive anche lei poesie) è nata a Cologna Veneta in provincia di Verona. Ben presto, però, si è trasferita a Ferrara, dove tuttora vive, e dove ha compiuto tutti gli studi, che si sono conclusi con due lauree, una in Scienze matematiche e l’altra in Giurisprudenza. Ha insegnato Matematica in diverse scuole secondarie. Ha iniziato a scrivere poesie a tredici anni, spronata in ciò dalla madre, Rina Buroni, ma solo da qualche anno partecipa attivamente ai concorsi letterari, ricevendo molteplici riconoscimenti sia per l’edito che per l’inedito, tra cui più volte il primo premio al “Pietro Niccolini”, che consacra i letterati ferraresi.
Ha pubblicato sedici raccolte di poesia, quasi tutte monotematiche, su consiglio di Giuliano Manacorda, che era amico di famiglia, e precisamente: Lo zufolo del Dio silvano (Sovera, Roma 2002), Mi giudichi sol Dio e mi perdoni (Schifanoia, Ferrara 2003), Variate Iterazioni (Bastogi, Foggia 2006), Origami di stoffa (Bastogi, Foggia 2007), Spazi della memoria (Bastogi, Foggia 2009), Il treno corre (Edizioni ETS, Pisa 2010), L’Osteria del Cavallo (Bastogi, Foggia 2010), Rose di luce (Bastogi, Foggia 2011), Canti d’amore per San Valentino (Panda, Padova 2012), Versi d’ottobre (Edizioni Confronto, Fondi 2012), Nel firmamento acceso delle stelle (Edizioni Kolibris, Ferrara 2013), Ed ora in forma antica vo rimando (Edizioni Kolibris, Ferrara 2014), Il segreto di Dafne (Blu di Prussia Editrice, Piacenza 2015), La Rina, Classe 1910 (Edizioni ETS, Pisa 2016), Oltre la siepe buia dei pensieri (Blu di Prussia Editrice, Monte Castello di Vibio 2017), Dialoghi interrotti (Edizioni ETS, Pisa 2017). Altri due libri sono dedicati all’infanzia: La bottega delle filastrocche (Festina lente edizioni, Ferrara 2014) e Filastrocche della buona notte (Helicon edizioni, Arezzo 2016). Ha scritto anche un libro di racconti, intitolato Un po’ per celia… (The Writer Edizioni Ass., Marano Principato 2017).
È presente anche in diverse antologie e dizionari critici di settore.
Ha scritto saggi, libretti d’opera e un’opera teatrale in versi. Collabora a riviste letterarie nella veste di critico.
Così e stata citata nella trasmissione “Farenheit” di Rai 3: La sensibilissima poetessa Carla Baroni è fra i tre migliori scrittori di Ferrara.

Patto per il lavoro. Oltre 640 milioni di euro le risorse investite da inizio legislatura in Emilia-Romagna. E arrivano nuovi interventi. Presentati oggi in viale Aldo Moro i dati aggiornati

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

I contributi spaziano dalla formazione al diritto allo studio, dal lavoro all’agricoltura, dal sostegno abitativo all’istruzione professionale. Per il futuro si punta a un Patto specifico per i giovani

Bologna – Superano i 640 milioni di euro, da inizio legislatura, le risorse investite dalla Regione Emilia-Romagna per le politiche rivolte ai giovani: molteplici interventi, tra cui spiccano le azioni di istruzione e formazione professionale (165milioni), il diritto allo studio universitario (144milioni), il sostegno ai giovani agricoltori (97milioni), l’aiuto alle giovani coppie per trovare una casa (13milioni). E, nei prossimi mesi, si profila la nascita di un vero e proprio Patto per i giovani, che la Giunta regionale è intenzionata a realizzare a partire da quanto messo in campo finora, anche attraverso una maggiore integrazione della programmazione dei diversi assessorati.

Sono alcuni dei dati presentati questa mattina al tavolo del Patto per il lavoro, il documento siglato il 20 luglio 2015 con cui la Regione e le componenti della società regionale si sono impegnate a contribuire al rilancio dello sviluppo e dell’occupazione in Emilia-Romagna.
Durante l’incontro sono stati anche illustrati i nuovi interventi programmati per i giovani, in approvazione in questi giorni: 24 milioni di euro le risorse destinate all’Emilia-Romagna per dare avvio alla seconda fase di Garanzia Giovani; per contrastare la dispersione scolastica è a disposizione 1 milione di euro, mentre per le competenze dei giovani che entrano nel mercato del lavoro con il contratto di apprendistato professionalizzante il finanziamento è di 16 milioni del Fondo sociale europeo. Inoltre, il piano 2018 della Rete Politecnica prevede un investimento che supera i 12 milioni di euro per rendere disponibili circa 100 percorsi, con un incremento dell’offerta formativa di Its (Istituti tecnici superiori) e Ifts (Istruzione e formazione tecnica e superiore).

I dati sull’andamento dell’economia regionale
Al tavolo di questa mattina sono stati presentati anche i dati sull’andamento dell’economia regionale. Il 2017 ha confermato il consolidamento della ripresa economica dell’Emilia- Romagna, con una crescita del Pil reale stimata all’1,8%, che colloca la regione al primo posto a livello nazionale. La dinamica economica positiva dovrebbe proseguire nel 2018, con un tasso di crescita previsto dell’1,9%, riportando così il Pil regionale al di sopra del livello pre-crisi del 2007. Prosegue il traino del commercio estero. Nel 2017 le esportazioni hanno superato il valore di 59 miliardi di euro, confermando anche un saldo commerciale ampiamente positivo, il più alto tra tutte le regioni italiane (quasi 18 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2017). Dopo il +3,7% fatto segnare nel 2017, nell’anno in corso la crescita dell’export regionale dovrebbe ulteriormente rafforzarsi (+5,5%).
Si segnala la ripresa degli investimenti fissi, che hanno beneficiato del Piano nazionale impresa 4.0. Dall’inizio della legislatura regionale al 2017 gli investimenti sono cresciuti a doppia cifra (10,6%) e si prevede una dinamica positiva anche per il 2018, con una crescita stimata pari al 4,7% rispetto all’anno precedente. Questo dato si aggiunge ad un bilancio provvisorio positivo dell’ultimo triennio, che ha visto crescere la produzione regionale del 4,5% rispetto al 2014, l’export dell’11,5% e i consumi finali del 4,9%.

Il mercato del lavoro in Emilia-Romagna
L’anno appena chiuso ha confermato il miglioramento significativo dello stato di salute del mercato del lavoro regionale. L’occupazione ha continuato ad aumentare e a fine 2017 è giunta a ridosso della soglia dei due milioni di occupati: oltre 70 mila in più rispetto al 2014. Negli ultimi 12 mesi, la stima del tasso di occupazione (15-64 anni) ha raggiunto il 68,8% (media IV trimestre 2016 – III trimestre 2017), mentre quello di disoccupazione a fine 2017 dovrebbe essere confermato attorno al 6%.
A livello settoriale, è in ripresa l’occupazione regionale dipendente nell’industria in senso stretto, dove – dall’inizio del 2015 ad oggi – sono quasi 24 mila le posizioni di lavoro recuperate. Per il settore delle costruzioni sembra essersi arrestata l’emorragia di posizioni di lavoro dipendente; mancano tuttavia segnali di inversione di tendenza del trend occupazionale. Infine, prosegue la terziarizzazione dell’occupazione regionale, con l’aumento delle posizioni di lavoro nei vari comparti dei servizi.

Istruzione e mercato del lavoro nella fascia 20-29
Migliorano i tassi di istruzione e gli indicatori del mercato del lavoro tra i giovani residenti in Emilia-Romagna. Nella media dell’ultimo anno, la quota di 20-29enni con titolo di laurea ha raggiunto il 20-21%, in crescita di alcuni punti percentuali rispetto alla media del 2014. Nello stesso intervallo di tempo sono migliorati anche il tasso di partecipazione (calcolato tra occupati e disoccupati in cerca di lavoro rispetto alla popolazione), stimato tra il 64-65% tra i giovani di 20-29 anni, e il tasso di occupazione (stimato attorno al 55%). In contrazione, infine, il tasso di disoccupazione medio nella medesima classe di età, stimato in calo dal 20-21% del 2014 al 14-15% nel 2017. /BM

Via libera al progetto di legge per la fusione di sei Comuni: due in provincia di Bologna e 4 nel ferrarese

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

La Giunta ha approvato tre nuovi progetti di legge riguardanti Castenaso e Granarolo nell’Emilia nel bolognese, Berra e Ro nonché Formignana e Tresigallo. Ora il passaggio in Assemblea legislativa per l’indizione di un referendum consultivo tra i residenti, che potranno scegliere anche il nome del nuovo Comune unico

Bologna – Da 6 a 3. La Giunta regionale approva tre progetti di legge per la nascita di altrettanti nuovi Comuni unici al posto di sei attuali in provincia di Bologna e di Ferrara. I centri coinvolti sono Castenaso e Granarolo nell’Emilia nel bolognese, Berra e Ro nonché Formignana e Tresigallo nel Ferrarese.
I progetti di legge regionale saranno ora presentati all’Assemblea legislativa per l’indizione di un referendum consultivo tra i residenti interessati, che potranno scegliere anche il nome del nuovo Comune unico.

Le condizioni per i Comuni nati da fusioni
I nuovi Comuni, una volta istituiti, potranno contare su contributi regionali e statali. Oltre a ciò, non saranno applicati vincoli per assunzioni di personale a tempo determinato nel nuovo Comune nato da fusione e questo potrà, al contrario, utilizzare eventuali margini di indebitamento precedentemente consentiti anche a uno solo dei Comuni originari. Infine, nei dieci anni successivi alla sua costituzione, il nuovo Ente unico potrebbe avere priorità nei programmi e nei provvedimenti regionali che prevedessero contributi a favore degli Enti locali.
Le eventuali fusioni sono previste a partire dal 1 gennaio 2019, solo dopo aver tenuto il referendum consultivo nel 2018. Le elezioni degli organi degli eventuali nuovi Comuni potranno avvenire solo nella primavera 2019, mentre gli attuali organi decadranno dal 1 gennaio 2019. Nei primi mesi del 2019 il Comune nascente da fusione dovrebbe essere retto da un Commissario prefettizio.

Castenaso e Granarolo nell’Emilia (Bologna)
Nella Città metropolitana di Bologna i Comuni che hanno presentato istanza congiunta per la fusione (il 12 gennaio scorso) sono Castenaso e Granarolo nell’Emilia, che hanno deliberato il progetto di fusione nei rispettivi Consigli comunali alla fine del 2017. Il Comune di Castenaso alla data del 1 gennaio 2017 registrava 15.200 abitanti (e una superficie complessiva di 35,73 chilometri quadrati). Granarolo nell’Emilia, alla stessa data, contava 11.971 abitanti (superficie di 34,37 chilometri quadrati. Per quanto riguarda i contributi finanziari, regionali e statali, di cui questa eventuale fusione potrà godere constano di 2 milioni 218 mila euro per ogni anno per 10 anni (22 milioni e 18 mila euro, 2 da fondi regionali e 20 milioni dallo Stato).

Berra e Ro (Ferrara)
Nel ferrarese la fusione riguarda Berra e Ro ed è stata presentata a gennaio di quest’anno. Berra all’1 gennaio 2017 aveva 4.780 abitanti su 68,64 chilometri quadrati di superficie, mentre Ro 3.250 abitanti su 43,20 chilometri quadrati. Nell’arco di dieci anni i contributi finanziari in caso di fusione ammontano a 15 milioni e 683 mila euro (oltre un milione della Regione e 14,6 dallo Stato).

Formignana e Tresigallo (Ferrara)
Sempre in provincia di Ferrara si va verso la fusione di Formignana e Tresigallo, la cui richiesta è stata avanzata all’inizio del 2018. Al 31 gennaio 2017 Formignana aveva 2.733 abitanti su 22,43 chilometri quadrati di superficie, mentre Tresigallo conta 4.434 residenti su 20,62 chilometri quadrati. I contributi finanziari di cui questa eventuale fusione potrà godere sono pari a 12 milioni di euro in dieci anni (11,3 dello Stato e 674 mila dalla Regione).

Dall’Assessorato regionale al Riordino istituzionale si sottolinea come proceda il lavoro della Giunta regionale per accogliere le istanze dei Comuni in vista di ipotesi di fusione tra gli stessi. Sono 10 finora i nuovi Comuni nati da fusioni effettuate dal 2014 a oggi, per un totale di 27 enti soppressi. La Regione come sempre intende mettere a disposizione tutti gli strumenti per cercare di favorire questo percorso di partecipazione, con l’obiettivo di fornire i migliori servizi, cercando di mantenere, ove possibili, costi sostenibili. Alla fine del percorso – conclude l’Assessorato – prevarrà la strada scelta dai cittadini attraverso il referendum democratico.

Riunione del Comitato Operativo per la Viabilità

Da ufficio stampa Prefettura di Ferrara

Il Prefetto Michele Campanaro ha presieduto questa mattina una riunione del Comitato Operativo per la Viabilità per fare il punto della situazione della viabilità, alla luce delle previsioni meteo, delle informazioni sullo stato delle strade fornite dagli Enti proprietari e delle decisioni assunte dalle Prefetture limitrofe.
In particolare, è stata recepita la determinazione assunta dal COV della Prefettura di Bologna di consentire la circolazione in A1 in entrambe le direzioni di marcia.
Di conseguenza sulla A13 “Bologna-Padova” sarà attuato un filtraggio dei veicoli provenienti da Nord nel punto di innesto nella A14, consentendo il transito solo in direzione della A1. Tranne che per tale deroga, infatti, permane il divieto di circolazione sulla A14 in entrambe le direzioni di marcia.
Si ricorda, inoltre, che è tuttora vigente il divieto di circolazione sulle strade statali e provinciali del territorio ferrarese a decorrere dalle 22.00 di domenica scorsa, fino a cessate esigenze.
Particolari richieste di deroga al divieto potranno essere autorizzate, in presenza dei presupposti, dalla Prefettura secondo le consuete modalità, per le quali si rinvia alle indicazioni contenute nel sito istituzionale
(al link: http://www.prefettura.it/ferrara/contenuti/Limitazioni_alla_circolazione-11109.htm).
Si consiglia, pertanto, ai conducenti professionali ed alle aziende di acquisire le informazioni sulla percorribilità dell’itinerario del trasporto prima di mettersi in viaggio.
All’esito dell’incontro odierno è stato, quindi, disposto il rafforzamento del dispositivo di vigilanza sulle principali arterie del territorio, con particolare attenzione alla SS. 309 per le direttrici di traffico in direzione Sud.
Il Comitato si è riconvocato domani mattina, per una riunione di aggiornamento, salvo diverse determinazioni che si dovessero nel frattempo rendere necessarie.
Si invitano tutti i conducenti alla massima prudenza, in relazione alle condizioni meteo del momento.

Calvano: “Il Ministero si attivi per riconoscere la Fibromialgia come malattia cronica ed invalidante”

Da ufficio stampa Gruppo Partito Democratico

La Regione Emilia Romagna continua a porre l’accento sulla fibromialgia. Dopo la pubblicazione delle linee guida
per gestire questa invalidante malattia, il consigliere Paolo Calvano ribadisce la necessità di aprire un confronto
con il Ministero.
«I primi di febbraio abbiamo raggiunto un traguardo importante che dimostra la vicinanza ai tanti malati – spiega
–. Ora però è necessario un ulteriore passo avanti. Per questo ho presentato insieme a molti colleghi del PD e
del centrosinistra, una risoluzione, che chiede al Ministero della salute e al Consiglio Superiore di Sanità un
confronto sulle linee guida elaborate dalla nostra Regione, affinché possano diventare una base di lavoro comune
e di attività di ricerca, finalizzate al riconoscimento della fibromialgia quale malattia cronica ed invalidante e al
conseguente inserimento nei livelli essenziali di assistenza».
Il documento promosso dalla Regione Emilia Romagna “Diagnosi e trattamento della Fibromialgia”, definisce la
sindrome e stabilisce le modalità di diagnosi, presa in carico, trattamento e follow-up post trattamento dei
pazienti.
«Le linee di indirizzo regionali sono destinate a tutti i professionisti, oltre che a tutte quelle persone che ogni
giorno lottano contro una malattia difficile da curare oltre che da diagnosticare — prosegue —. La popolazione
emiliano romagnola affetta da fibromialgia, secondo i dati scientifici, risulta compresa tra i sessantasei mila e
ottantanove mila cittadini. Purtroppo a livello nazionale la fibromialgia non è ancora riconosciuta tra le malattie
croniche e invalidanti, per le quali è prevista l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria e non sono
attivi protocolli diagnostici e percorsi assistenziali specifici. Il documento rappresenta un unicum a livello
nazionale per inquadrare questa malattia, ma è necessario aprire un confronto che attivi le istituzioni a tutti i livelli.

Start up e green economy: ancora tempo e risorse per accedere al Fondo di finanza agevolata per le imprese

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

Domande dal 1 marzo al 7 maggio 2018 per il Fondo multiscopo da 47 milioni di euro attivato dalla Regione Emilia-Romagna col Por Fesr 2014-2020. A oggi già impegnata circa la metà della dotazione disponibile

Bologna – C’è ancora tempo, dal 1 marzo fino al 7 maggio, per le imprese che intendono fare domanda di accesso alle risorse del “Fondo multiscopo rotativo di finanza agevolata”, una linea di finanziamento dell’Unione europea che promuove il sostegno alla nuova imprenditorialità e una maggiore efficienza energetica. Il Fondo, articlato in questi due ambiti di intervento, è già impegnato per circa la metà della dotazione disponibile. E la riapertura dei termini di presentazione delle domande ha l’obiettivo di completare l’assegnazione delle risorse.

A oggi hanno presentato domanda di credito agevolato, in corso di valutazione, 154 nuove imprese per il Fondo Starter e 99 per il Fondo Energia.

Il Fondo, attivato nel luglio 2017 dalla Regione con il programma europeo Por Fesr 2014-2020, mette a disposizione complessivamente 47 milioni di euro di finanziamenti. Di questi, 11 milioni sono destinati a favorire la nascita di nuove imprese e a sostenere la crescita di quelle con un massimo di 5 anni di attività (Fondo Starter). Per gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica e di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili sono a disposizione 36 milioni di euro (Fondo Energia).

Quali sono le caratteristiche del Fondo
Nel dettaglio, il Fondo ha una compartecipazione pubblica al 70% a tasso zero e privata, bancaria, al 30% a tassi convenzionati e agevolati, gestiti dalla Regione tramite Unifidi, Consorzio unitario di garanzia Emilia-Romagna, selezionato con gara pubblica europea. Il Fondo Energia, inoltre, offre la possibilità di ottenere un contributo a fondo perduto per le spese tecniche di progettazione dell’intervento (a esempio la diagnosi energetica) pari al 12,5% della quota di finanziamento pubblico concesso all’impresa. Questo strumento di credito agevolato fa parte delle opportunità di crescita economica e sviluppo sostenibile avviate dal Por Fesr 2014-2020, il Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale.

Le informazioni sui due comparti del Fondo multiscopo per startup ed energia sono disponibili sul sito web fesr.regione.emilia-romagna.it e sui siti dedicati del gestore Unifidi: www.fondoenergia.unifidi.eu e www.fondostarter.unifidi.eu .

Realtà, un reality senza show al Teatro di Occhiobello

Da ufficio stampa Teatro Comunale di Occhiobello

Al Teatro Comunale di Occhiobello arriva “Reality”, un racconto che nobilita la banalità delle azioni quotidiane, firmato Deflorian/Tagliarini, compagnia che si inserisce nella proposta culturale dell’associazione Arkadiis che da anni porta a Occhiobello importanti compagnie del teatro contemporaneo, riconosciute anche a livello internazionale. Lo spettacolo è incentrato sui racconti minuziosi di Janina Turek, una casalinga polacca che per oltre cinquant’anni ha annotato minuziosamente ‘i dati’ della sua vita: 748 quaderni trovati alla sua morte nel 2000 dalla figlia ignara ed esterrefatta, che riportano con esattezza quante telefonate, incontri e appuntamenti ha ricevuto e fissato, quanti regali fatti, quanti libri letti o programmi televisivi visti nel corso della sua vita. Una testimonianza su carta dei gesti quotidiani che si compiono ogni giorno senza alcuna attenzione, un reportage senza alcuno scopo di fruizione nè condivisione; ma allora a che scopo annotare tutto? Da questa domanda ha inizio la ricerca che il duo artistico Daria Deflorian e Antonio Tagliarini porta sulla scena venerdì 2 marzo, alle ore 21, presso il Teatro Comunale di Occhiobello. Quello che succede in “Reality” non è un racconto teatrale attorno a Janina, ma una ricerca di dialogo con quello che sappiamo e non sappiamo di lei che costituisce il punto di partenza di una riflessione più ampia su cosa è ‘realtà’. Daria Deflorian e Antonio Tagliarini lavorano insieme dal 2008 affermandosi come una delle compagnie più note del teatro contemporaneo italiano; nel 2012 Daria Deflorian vince il Premio Ubu come miglior attrice proprio per lo spettacolo “Reality”.
L’ingresso è di 13 euro intero, 11 euro ridotto (over65, soci Arci e soci Ferrara Off), 8 euro per gli under30 e 5 euro per i possessori di Youngercard o M’intrigo Card. Ulteriori informazioni al 349.8464714 o scrivendo a info@teatrocomunaleocchiobello.it

Concerto per piano solo con Giovanni Guastini

Da ufficio stampa Conservatorio Ferrara Press

Quarto appuntamento con la rassegna I Concerti di Palazzo Bonacossi, martedì 27 febbraio alle18 in via Cisterna del Follo 5 (Ferrara), dove si terrà il concerto solista del pianista Giovanni Guastini su musiche di Antonio Soler, Enrique Granados ,Federico Mompou e Miguel Llobet.
I Concerti di Palazzo Bonacossi nascono con l’intento di far riscoprire la musica da camera, nei suoi vari stili e diversi autori. Il ciclo di dodici pomeriggi musicali,a cadenza settimanale,è promosso dal Conservatorio Frescobaldi di Ferrara in collaborazione con i Musei Civici d’Arte Antica di Ferrara e il Comune di Ferrara. Da Mozart a Ravel, da Monteverdi a Debussy, la rassegna porterà a Palazzo Bonacossi un ricco repertorio con esibizioni dei docenti e di alcuni dei migliori allievi del conservatorio ferrarese.Tutti i concerti di Palazzo Bonacossi iniziano alle 18 e sono a ingresso libero.

Giovanni Guastini si è diplomato con Susanna Bigongiari presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze col massimo dei voti e la lode; si è poi perfezionato in musica da camera con Alessandro Specchi presso l’Accademia Musicale di Firenze ed ha ottenuto la laurea di secondo livello in Musica da Camera presso il Conservatorio di Firenze sotto la guida di Rolando Russo. Grazie a una borsa Erasmus ha frequentato i corsi dell’Accademia musicale Ferenc Liszt di Budapest, sotto la guida di Laszlo Baranyay (pianoforte), Janos Devich e Laszlo Bihary (musica da camera). Ha frequentato master class tenute da AndrzejJasiński, MatthijsVerschoor (pianoforte), Dario De Rosa (musica da camera) e Riccardo Cecchetti (fortepiano). Nell’ambito del programma “International Certificate for Piano Artists”, organizzato dalla Fondation Bell’Arte di Bruxelles e dall’Ecole Normale de Musique “A. Cortot” di Parigi, ha perfezionato il repertorio solistico con maestri come Nelson Delle Vigne-Fabbri, Philippe Entremont, Robert Roux, Jerome Lowenthal. Nel 2005 si e laureato in Filosofia presso l’Università di Firenze, con una tesi dal titolo “Il rapporto testo-interpretazione nelle opere musicali”, dalla quale e stato tratto unarticolo pubblicato sulla rivista Civilta Musicale. Ha ottenuto il primo premio in diversi concorsi nazionali (concorso “Paolo Agostini” di Prato nel 2008) e internazionali (concorsi “Citta di Cogoleto” nel 2008, “Magnificat Lupiae” di Lecce nel 2008, “Paolo Barrasso” di Caramanico Terme nel 2010). Ha dato concerti in diversi paesi europei (Italia, Francia, Belgio, Spagna, Portogallo, Germania, Ungheria), Turchia, Stati Uniti e Repubblica Dominicana, da solista, con orchestra (nel 2011 e 2012 con la Palm Beach Symphony con la direzione di Ramon Tebar, in occasione del Palm Beach Atlantic Piano Festival in Florida) e in numerose formazioni cameristiche. Ricopre il ruolo di pianista accompagnatore presso la Scuola di Musica di Fiesole, i corsi strumentali-vocali “RencontresMusicalesInternationales” tenuti annualmente a Braine-l’Alleud (Belgio), la sede fiorentina della New York University e numerosi incontri musicali e masterclass in Italia e all’estero.

Sergio Gianesini alla vicepresidenza dell’Unione Internazionale di Flebologia

Da Ripartizione Marketing e Comunicazione Unife

Nei giorni scorsi a Melbourne, Sergio Gianesini del Dipartimento di Morfologia, chirurgia e medicina sperimentale, esperto nel trattamento della patologia venosa, è stato eletto vice-presidente dell’Unione Internazionale di Flebologia, organizzazione a capo di tutte le società scientifiche mondiali dedicate ai disturbi circolatori venosi e linfatici.
La carica di vice-presidenza, attualmente sotto presidenza statunitense, ha durata quadriennale e vede nella sua vision la promozione della cultura medica vascolare venosa e linfatica in sinergia con tutti i vari paesi del mondo. Gianesini è stato proposto alla candidatura dagli Stati Uniti, ove già sedeva nel comitato direttivo della più importante società scientifica oltreoceano.
Molti i progetti scientifici, educazionali e di interesse medico-umanitario sociale proposti in questa rete globale, ora in sviluppo anche all’interno dell’Ateneo ferrarese.
Tali iniziative rappresentano difatti il prosieguo di attività no profit e scientifiche già precedentemente intraprese in collaborazione fra l’Università di Ferrara e varie istituzioni internazionali, per le quali lo stesso Gianesini si è più volte recato in Centro America servendo come chirurgico volontario per missioni umanitarie, nonché in vari paesi delle Americhe e dell’Asia per momenti di divulgazione medica.
Focus principale di questo gruppo di studio la patologia venosa cronica e acuta degli arti inferiori. Se da un lato difatti l’insufficienza venosa cronica rappresenta uno dei più comuni disturbi medici, con un coinvolgimento superiore al 50% della popolazione, la trombosi venosa acuta viene identificata come una delle cause principali di decesso prevenibile all’interno degli ospedali dei paesi industrializzati.
Grande attenzione dunque viene ora rivolta a progetti internazionali mirati all’educazione tanto medica quanto della popolazione, con lo sviluppo di un significativo network scientifico e divulgativo

Alessandro Haber e Lucrezia Lante della Rovere al De Micheli

Da ufficio stampa Comune di Copparo

Martedì 27 febbraio alle ore 21 per la Stagione di Prosa è di scena “Il Padre”, con Alessandro Haber e Lucrezia Tante della Rovere. Dramma di Florian Zeller e regia di Piero Maccarinelli, in scena anche David Sebasti, Daniela Scarlatti,

Ilaria Genatiempo, Riccardo Floris.

Andrea è un uomo molto attivo, nonostante la sua età, ma mostra i primi segni di una malattia che potrebbe far pensare al morbo di Alzheimer.
Anna, sua figlia, che è molto legata a lui, cerca solo il suo benessere e la sua sicurezza. Ma l’inesorabile avanzare della malattia la spinge a proporgli di stabilirsi nel grande appartamento che condivide con il marito. Lei crede che sia
la soluzione migliore per il padre che ha tanto amato e con cui ha condiviso le gioie della vita. Ma le cose non vanno del tutto come previsto: l’uomo si rivela essere un personaggio fantastico, colorato, che non è affatto deciso a rinunciare
alla sua indipendenza…
La sua progressiva degenerazione getta nella costernazione i familiari, ma la sapiente penna di Zeller riesce a descrivere una situazione che, seppur tragica per la crescente mancanza di comunicazione causata dalla perdita di memoria,
viene affrontata con leggerezza e con amara e pungente ironia.
Tutto a poco a poco va scomparendo: i punti di riferimento, i ricordi, la felicità della famiglia. La perdita dell’autonomia del padre, Andrea, progredisce a tal punto che Anna è costretta a dover prendere decisioni al suo posto e contro la
sua volontà.
La forza di questa pièce consiste nel saper raccontare col sorriso e con ironia, delicatezza e intelligenza, lo spaesamento di un uomo la cui memoria inizia a vacillare e a confondere tempi, luoghi e persone. Con grande abilità l’autore ci
conduce a vivere empaticamente le contraddizioni in cui il nostro protagonista incappa, il quale perdendo a poco a poco le sue facoltà logico-analitiche e non riuscendo più a distinguere il reale dall’immaginario, ci coinvolge con grande
emozione in questo percorso dolorosamente poetico.

per informazioni biglietteria@teatrodemicheli.it

Arriva nelle sale dell’Emilia Romagna “Carmen” in diretta dalla Royal Opera House – Al cinema martedì 6 marzo alle 19.45

Da ufficio stampa Nexo Digital

Nexo Digital

è lieta di presentare

CARMEN

Dal palcoscenico della Royal Opera House

in diretta via satellite nei cinema italiani

Martedì 6 marzo alle 19.45

Anna Goryachova è la protagonista della classica opera francese

di Bizet nell’intensa produzione di Barrie Kosky

Trailer qui:

Kit di immagini:

http://bit.ly/2spCDqY

In Emilia Romagna aderiscono i seguenti cinema

EMILIA ROMAGNA

-Bologna
The Space

-Carpi
Space City

-Casalecchio di Reno
Uci

-Ferrara
Apollo

-Forli’
Astoria

-Parma
The Space Barilla

-Parma
The Space Cinecity Campus

-Piacenza
Uci

-Ravenna
Cinemacity

-Reggio Emilia
Uci

-Riccione
Cinepalace

-Cesena
Victor

-Imola
Osservanza

-Rimini
Tiberio

Continua su oltre 1500 schermi cinematografici di tutto il mondo la stagione 2017-2018 del cartellone della Royal Opera House di Londra al cinema, che include gli incantevoli capolavori prodotti da The Royal Ballet.

L’ottavo appuntamento, previsto per martedì 6 marzo 2018 in diretta via satellite alle ore 19.45 sugli schermi di tutto il mondo (elenco delle sale italiane su www.nexodigital.it), è con Carmen in un superlativo adattamento del regista Barrie Kosky interpretato dal mezzosoprano Anna Goryachova nei panni di Carmen e dal tenore Francesco Meli in Don José, dal soprano Anett Fritsch in Micaëla e dal basso-baritono Kostas Smoriginas nei panni di Escamillo. La direzione musicale è a cura di Georges Bizet.

Opera in quattro atti, Carmen è il lavoro più conosciuto del compositore francese Georges Bizet e uno dei titoli più celebri di tutto il repertorio operistico. Brani come ‘la Habanera’ e ‘la Canzone del Toreador’ hanno permeato la cultura popolare come pochi altri. Con la sua inebriante combinazione di passione, sensualità e violenza, inizialmente l’opera non ebbe fortuna e nel 1875 la prima rappresentazione scatenò un uragano di critiche. Bizet morì poco dopo e non poté assistere allo spettacolare successo che avrebbe raggiunto la sua Carmen, che è stata rappresentata più di cinquecento volte solo al Covent Garden.

La produzione altamente fisica di Barrie Kosky, originariamente creata per l’Opera di Francoforte, affronta quest’opera così popolare da un punto vista nuovo. Il regista australiano è uno dei più richiesti in ambito operistico e il suo debutto alla Royal Opera con ‘Il naso di Šostakovic’ è stato accolto con grande favore. La sua Carmen si distacca dalla tradizione includendo musica composta da Georges Bizet per quest’opera ma normalmente non eseguita e conferendo una voce nuova alla protagonista dal fascino immortale.

CAST E DETTAGLI

https://www.roh.org.uk/showings/carmen-live-2018

ECCO IL CALENDARIO DEI PROSSIMI APPUNTAMENTI DELLA STAGIONE 2017/2018

DELLA ROYAL OPERA HOUSE IN DIRETTA VIA SATELLITE AL CINEMA

CARMEN

OPERA IN QUATTRO ATTI

In diretta via satellite martedì, 6 marzo 2018 ore 19.45

La classica opera di Bizet vede come protagonista Anna Goryachova in questa intensa produzione di Barrie Kosky

BERNSTEIN CENTENARY

WAYNE MCGREGOR (NUOVO) | THE AGE OF ANXIETY | CHRISTOPHER WHEELDON (NUOVO)

TRE BALLETTI

DUE NUOVE PRODUZIONI

In diretta via satellite martedì 27 marzo ore 20.15

La Royal Ballet celebra il centenario della nascita di Leonard Bernstein con un programma a lui dedicato, con le coreografie di Wayne McGregor, Liam Scarlett e Christopher Wheeldon

COREOGRAFIE WAYNE MCGREGOR, LIAM SCARLETT, CHRISTOPHER WHEELDON

MUSICHE LEONARD BERNSTEIN

Durata approssimativa: 3 ore compresi due intervalli

MACBETH

OPERA IN QUATTRO ATTI

In diretta via satellite mercoledì, 4 aprile 2018 alle ore 20.15

L’opera di Verdi basata sulla tragedia di Shakespeare è diretta da Antonio Pappano. Il cast stellare vede Anna Netrebko, Željko Lučić e Ildebrano D’Arcangelo

MUSICHE GIUSEPPE VERDI

REGISTA PHYLLIDA LLOYD

DIRETTORE D’ORCHESTRA ANTONIO PAPPANO

MACBETH ŽELJKO LUČIĆ

LADY MACBETH ANNA NETREBKO

BANQUO ILDEBRANDO D’ARCANGELO

Durata approssimativa: 3 ore 20 compreso un intervallo

MANON

BALLETTO IN TRE ATTI

In diretta via satellite giovedì, 3 maggio 2018 ore 20.15

Il potente racconto di Kennet MacMillan sul tragico amore tra Manon e Des Grieux è un capolavoro del balletto moderno, con musiche di Massenet

COREOGRAFIE KENNETH MACMILLAN

MUSICHE JULES MASSENET

Durata approssimativa: 2 ore 35 minuti compresi due intervalli

IL LAGO DEI CIGNI

BALLETTO IN QUATTRO ATTI

NUOVA PRODUZIONE

In diretta via satellite martedì, 12 giugno 2016 ore 20.15

La Royal Ballet presenta una nuova produzione del magnifico classico di Čajkovskij, con coreografie aggiuntive di Liam Scarlett e scenografie di John MacFarlane

COREOGRAFIE MARIUS PETIPA E LEV IVANOV

COREOGRAFIE AGGIUNTIVE LIAM SCARLETT E FREDERICK ASHTON

MUSICHE PYOTR IL’YICH ČAJKOVSKIJ

Durata approssimativa: 3 ore compresi due intervalli

La stagione 2017-2018 della Royal Opera House è distribuita nei cinema italiani da Nexo Digital in collaborazione con Classica HD, MYmovies.it, Sky Arte HD, Amadeus, Danza&Danza e Danzadove, Sipario-La Rivista dello Spettacolo, British Council.

La Settimana Classica – 27 febbraio – 2 Marzo 2018

Da ufficio stampa Liceo Ariosto Ferrara

Anche quest’anno gli studenti del liceo classico “L. Ariosto” avranno modo di venire a contatto con i metodi di ricerca nel campo delle discipline classiche e di sperimentare una didattica laboratoriale, anche fuori dalle aule scolastiche, durante la Settimana Classica. Si svolgerà, infatti, da martedì 27 febbraio a venerdì 2 marzo la nuova edizione di quest’evento, proposto ormai da circa 15 anni, nell’intento di rafforzare la motivazione degli studenti e di far conoscere loro l’intenso lavoro di ricerca antropologica e filologica sulla cultura e i testi della civiltà classica. Il programma, consultabile per intero sul sito del liceo “L. Ariosto” (www.liceariosto.it), prevede laboratori presso importanti istituzioni cittadine, come l’Archivio Storico Comunale e il Museo Archeologico, presentazione di libri, con l’intervento del prof. Giulo Guidorizzi, autore del volume Io, Agamennone, per i tipi dell’Einaudi, e lezioni con docenti delle Università di Ferrara e Bologna. L’ingresso alle lezioni che avranno luogo presso il liceo è libero.

LET’S GET LOST al Cinema Boldini

Da organizzatori

Cinema Boldini

Martedì 27 febbraio ore 21.00

v.o. sott.ita

INGRESSO 5 EURO – RIDOTTO 4 EURO

per Conservatorio, Scuola di Musica, possessori dei biglietti di Ferrara Musica

LET’S GET LOST – PERDIAMOCI di Bruce Weber

“BOLDINI SOUNDS JAZZ” è la rassegna cinematografica sui protagonisti del mondo del jazz organizzata in collaborazione con il Jazz Club di Ferrara. Il primo dei tre appuntamenti, martedì 27 febbraio alle 21.00, porta in Sala Boldini il celebre documentario in bianco e nero del 1988 LET’S GET LOST-Perdiamoci di Bruce Weber.

Tanto maledetto, quanto leggendario, Chet Baker è stato uno dei più grandi trombettisti bianchi della storia del jazz ed è considerato il punto di riferimento dello stile definito “cool jazz”. Nato in Oklahoma nel 1929, l’anno della Grande Depressione, Baker ricevette la prima tromba a undici anni e a ventiquattro già suonava con Charlie Paker a Los Angeles. Il talento e lo spirito libero lo trascinarono in una rovinosa dipendenza da eroina che, per oltre trent’anni, lo tormentò con tutte le sue conseguenze.

Con Let’s Get Lost, il noto fotografo e regista Bruce Weber ha trasformato in lungometraggio la fascinazione che lo aveva colto osservando le foto che Will Claxton aveva scattato a Chet Baker negli anni Cinquanta. Bruce Weber e la troupe lo inseguirono nella sua serrata agenda di impegni e allo stesso tempo strutturarono la narrazione con interviste a chi lo conosceva bene. Si trattò di un’autentica impresa, più volte vicina al fallimento perché il trombettista, sfuggente e umorale, spesso non si presentava agli appuntamenti e si allontanava dal set senza lasciare traccia. Le riprese documentarono a insaputa di tutti l’ultimo anno di vita di Baker, e nonostante le difficoltà, ne risultò un racconto dal ritmo brillante che aggiunge poco sulla carriera del geniale musicista e punta, invece, ad evidenziare la meschinità, la falsità e l’esibizionismo vittimista dell’essere umano.

Let’s Get Lost resterà per sempre uno dei migliori film sul jazz, per la sua perenne tensione verso la bellezza che fiorisce anche dalla desolazione di un’anima fragile, battuta da una vita vissuta d’istinto e dirottata da mille debolezze.

Per informazioni:
Sala Boldini, via Previati 18 – Ferrara
www.cinemaboldini.it – www.arciferrara.org
Tel. Cinema (sera) – 0532.247050
Arci Ferrara – 0532.241419

Incontro pubblico Codigoro

Da organizzatori

Mercoledì 28 febbraio alle 18.00, presso il Punto d’Incontro del Movimento 5 Stelle a Codigoro (Via XX Settembre, 16) si terrà un incontro pubblico con Ezio Roi, candidato al Senato del Movimento 5 Stelle – Collegio Uninominale Ferrara-Bologna-Imola. Un incontro che vuole essere un vero e proprio dialogo con i cittadini e che avrà come spunto il tema “Sicurezza dei cittadini e funzionamento della giustizia. Idee per una necessaria riforma”.
Introdurrà i lavori Claudio Dolcetti, Capogruppo Movimento 5 Stelle Codigoro.

“Il pesce che scese dall’albero”

Da ufficio stampa EVENTI FERRARA

Mercoledì 28 febbraio alle 17:30

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino

Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

In collaborazione con S.O.S. Dislessia Ferrara

Francesco Riva

presenta il libro

“Il pesce che scese dall’albero”

Sperling & Kupfer

Dialogano con l’autore Valentina Malagutti e Giacomo Orlandi

pesce che scese dall’albero.jpgAlle elementari Francesco è un disastro: non ricorda i mesi dell’anno, confonde le lettere e non riesce proprio a imparare le tabelline. L’ora di matematica – la sua bestia nera – la passa a disegnare, relegato in fondo all’aula. Finché arriva la maestra Diana, che capisce tutto: quello scolaro non è né pigro né poco intelligente, forse è dislessico. I test confermano in pieno i sospetti, ma la supermaestra ha già escogitato un piano strategico: il bambino non studierà leggendo i libri, ma ascoltando…

Francesco Riva ha ventiquattro anni ed è autore di teatro e attore teatrale e cinematografico. Diplomato presso l’European Union Academy of Theatre and Cinema (EUTHECA) a Roma, ha trasformato la sua tesi, un monologo sull’esperienza scolastica di un bambino dislessico, in un fortunato spettacolo dal titolo DiSlessiA… Dove Sei Albert?, che ha dato un importante contributo alla causa della dislessia ed è stato rappresentato anche in scuole e convegni medici.

Per informazioni Ibs+Libraccio

Ferrara, Piazza Trento e Trieste, Palazzo San Crispino

eventife@libraccio.it – Tel. 0532241604

La cannabis fa bene alla politica

Da ufficio stampa EVENTI FERRARA

Martedì 27 febbraio alle 17.30

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino

Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Per il ciclo “I libri della Ragione”

Leonardo Fiorentini

presenta

La cannabis fa bene alla politica

Dialogano con il curatore Franco Corleone, Luca Marola e Elisabetta Biavati, comitato Pazienti Cannabis Medica

Presenta Ilaria Baraldi

Le politiche sulla cannabis sono in evoluzione in tutto il mondo. L’Uruguay e 9 Stati USA hanno legalizzato quella ricreativa; il Canada si appresta a farlo, mentre le esperienze cannabis bene politica.jpgeuropee di Olanda e Portogallo sono note. In questo contesto internazionale appare evidente che la questione cannabis non sia più argomento tabù per la politica. Questo volume presenta una rassegna degli ultimi progressi legislativi, politici, parlamentari e di ricerca relativi alla cannabis in Italia. Allo stesso tempo, perché il proibizionismo è un “male” globale, presenta anche una panoramica di cosa si muove sul versante riformatore, principalmente nelle Americhe, con la speranza che le positive esperienze di legalizzazione sia dal punto di vista dei consumi, dei riflessi sociali ed economici, aiutino un processo di presa di coscienza che già attraversa tutte le generazioni.

Per informazioni Ibs+Libraccio

Ferrara, Piazza Trento e Trieste, Palazzo San Crispino

eventife@libraccio.it – Tel. 0532241604

L’Opera e il Balletto all’Apollo Cinepark

Da ufficio stampa Apollo Cinepark

Martedì 27 alle ore 19.45 dal Metropolitan di New York “La Bohéme” di Giacomo Puccini, romantico ritratto della Parigi bohémienne e capitale dell’Ottocento , nella versione di Zeffirelli con un cast di giovani star internazionali diretti dal Maestro Marco Armiliato. Sonya Yoncheva, che sarà la fragile Mimì, e l’acclamato tenore Michel Fabiano, nei panni del poeta Rodolfo. L’opera racconta la storia di un gruppo di amici e delle loro vite, trascorse in una fredda soffitta di un sobborgo di Parigi in cui, mentre affrontano una dura e crescente povertà, i loro grandi sogni artistici incrociano il dolce e indimenticato amore giovanile.
Mercoledì 28 alle ore 20.15, invece, in diretta dal Royal Opera House di Londra, arriva il balletto “Il Racconto d’Inverno”, interpretato dal Royal Ballet in un superlativo adattamento del regista Christopher Wheeldon e la direzione musicale a cura di Joby Talbot.
Con Il Racconto d’Inverno, Wheeldon ha messo d’accordo critici e spettatori, che hanno accolto con entusiasmo questa storia originale e intensa, raccontata con raffinati passi di danza in quello che è ormai largamente considerato un classico del balletto moderno, una grande storia d’amore di William Shakespeare.
La trama narra la distruzione di un matrimonio a causa di una divorante gelosia, l’abbandono di una figlia e un amore apparentemente senza speranza.

Potere al Popolo: uniti nell’antifascismo.

Da ufficio stampa Potere al Popolo

Introduce il segretario del Circolo PRC di Copparo: Dino Mazzon

Dibattito con Margherita Aurora (PRC-presidente ANPI Copparo/attivista di Potere al Popolo), Daniela Fuschini, Giovanni Tavassi e Stefania Soriani (candidati Potere al Popolo).

Mercoledì 28 febbraio, ore 21.00, presso la sede di rifondazione di Copparo sito a Palazzo Zardi, via Garibaldi.

“Chi lascia fare e s’accontenta, è già un fascista”.
Questo brevissimo stralcio – molto noto – di un’opera di Pavese ci costringe a riflettere su quanto sta accadendo nel nostro paese negli ultimi anni. Appare evidente che il fascismo – oggi – ha molti sinonimi: razzismo, sessismo, omofobia sono solo alcune sfumature di una mentalità che, purtroppo, nel nostro paese non si è ancora estinta ed, anzi, negli ultimi anni sembra aver preso la forza di imporsi con arroganza nella dialettica politica e non solo.
Noi non ci stiamo. Rifiutiamo l’etichetta degli “opposti estremismi”: fascismo e antifascismo non sono le due facce di una stessa medaglia: il fascismo non è una opinione ma un reato, e l’antifascismo non è un vezzo radical chic, ma il dovere di ognuno di noi. Per questo riteniamo indispensabile rimanere vigili rispetto alle avvisaglie che ci giungono dalla penisola: le aggressioni a stampo fascista sono ormai quasi all’ordine del giorno, Amnesty International ha messo in guardia l’Italia sulla deriva razzista del paese. E – non dimentichiamolo – l’unico attentato (perché di questo si tratta) avvenuto in Italia negli ultimi anni è stato per mano di un ex candidato della lega nord simpatizzante per movimenti di estrema destra, che hanno in qualche modo legittimato la sua posizione offrendosi perfino di pagare le spese legali. Tutto questo non può essere ignorato. Tutto questo non è anacronistico, ma realtà di oggi. Per questo non staremo in silenzio ma continueremo a parlare e a creare presidi di resistenza a questa tendenza.

Per discutere di questo e molto altro invitiamo la popolazione a partecipare all’incontro che si terrà mercoledì 28 febbraio, ore 21.00, presso la sede di rifondazione di Copparo sito a Palazzo Zardi, via Garibaldi.

Donna sapiente, donna strega

Da ufficio stampa Centro Documentazione Donna Ferrara

Biblioteca del Centro Documentazione Donna
via Terranuova 12/b – Ferrara
mercoledì 28 febbraio 2018
ore 17

Letizia Lanza
parla di
Donna sapiente, donna strega

Sulla caccia che alle streghe esiste una vasta letteratura dalla quale ricavare dati sul più massiccio genocidio della storia. Un femminicidio di massa che ha portato al rogo milioni di donne. Solo in Europa, in seguito ai processi dell’Inquisizione le streghe uccise sono state nove milioni tra il 1500 e il 1800, ma i processi per stregoneria si sono svolti anche altrove, basti ricordare le streghe di Salem in quelli che ora sono gli Stati Uniti o Giovanna D’Arco in Inghilterra.
L’accusa di stregoneria è stata rivolta a donne accusate di eresia perché non si conformavano ai modelli che loro assegnava la società e in particolare alle guaritrici, in quanto in possesso di una sapienza che doveva essere appannaggio solo degli uomini.
Il neologismo“femminicidio”, che sta ad indicare l’uccisione di una donna in quanto donna che non rispetta le aspettative e le imposizioni degli uomini, può perciò essere usato correttamente nel caso delle streghe, uccise perché donne e donne sapienti.

Letizia Lanza, antichista veneziana molto apprezzata, è autrice di un gran numero di saggi che spaziano tra letteratura e archeologia. Significativa è la sua attenzione alla presenza delle donne nelle varie epoche storiche, in particolare nell’antica Grecia, alcuni dei suoi titoli su quest’ultimo tema sono: “Vipere e demoni. Stereotipi femminili nell’antica Grecia”; “Donne greche (e dintorni). Da Omero a Ingeborg Bachmann”; “Grecità femminile. L’altra Penelope”. Sulle streghe va ricordato “La verità e il mito. Trittico muliebre”.

DIARIO IN PUBBLICO
Il bon ton

Sfoglio impazientemente le pagine dei quotidiani per assumere la giusta dose di veleno mattutino e la frettolosità aumenta in quanto una pagina sì e una no il giornale esibisce le ultime collezioni di moda. Resto folgorato quando a tutta pagina scopro un’arzilla diversamente giovane signora con tanto di rughe in primo piano inerpicata su uno sgabello con posa da giovinetta che reclamizza il suo vestito. Mi faccio più attento.
Il look delle modelle è cambiato: sparite quelle anoressiche e quelle botulizzate rimangono volti e corpi ‘normali’. Le labbra si tingono di rossi accesi e indifferentemente si passa dalle spallone a quelle minime. Solo il re dei couturiers osa il rimando nelle foto a precisi momenti della storia dell’arte, in particolare gli anni Trenta del Novecento. Tutte esibiscono una moda non esagerata ed esagitata.

Ma il trionfo delle diversamente giovani è ormai palpabile. Alla tv un’affascinante signora la cui età si intravvede dalle caviglie e dalle mani ‘affaticate’ propone un volto senza tempo. La sessantacinquenne Isabella Rossellini, riassunta come testimonial da una celeberrima casa di prodotti di bellezza, conferma il trend delle non più giovani. Male invece per le belle e giovani politiche, mentre trionfa l’eleganza unica di Emma Bonino: un oscar alla sua/o modista per i meravigliosi turbanti. Perfino la presidente della Commissione antimafia fugacemente appare in elegante giacca rosa. A dire della mancanza di gusto dei colleghi maschi si sfonda una porta aperta mentre spicca l’eleganza senza tempo del presidente della Repubblica. Per fortuna sta tramontando la iniqua presenza degli sciarponi ormai appannaggio unico di Brunetta, di Casini e dei mister delle squadre di calcio. Gli orridi piumotti del Salvini si fanno sempre più stretti e insopportabili come la sua polemica contro i migranti. E il doppio petto di Berlusconi accostato alla maglietta giro collo potrebbe essere il costume di Alberto Sordi che fa il ‘cummenda’. Auspichiamo un tracollo senza scampo degli zaini e dei trolley simbolo dell’impegno politico.

A rendere ancor più riposante il sabato del villaggio scopro su ‘La Repubblica’ un corrosivo articolo di Francesco Merlo sul mediterraneo (almeno d’aspetto) Di Maio attore involontario (?) della strepitosa imitazione di De Luca nello spettacolo di Crozza. Osserva Merlo commentando gli infortuni accorsi al Movimento 5 stelle e al leader, ‘C’è o ci fa?’: “Ovviamente anche Di Maio, che non vede e non sente tutti i finti onesti che ha personalmente reclutato, finisce per lavorare per i propri avversari, a cominciare da Berlusconi e Renzi, perché così sempre accade ai suonatori suonati d’Italia, a tutti quelli che appunto non vedono e non sentono. E però nell’evidente rimpicciolimento per goffaggine della leadership di Di Maio c’è la prova che, se è difficile dar torto alla retorica dei 5 stelle, è ancora più difficile dar loro ragione visto che il presidente della squadra del Potenza, che ora è indagato per riciclaggio, qualche sospetto lo avrebbe dovuto far nascere persino a uno stolto cacasenno”. Non male come risultato – anche se non è il massimo del bon ton. Come del resto commentare l’insipienza del Nostro seduto sul water a mutande calate come testimonia una celebre star politica e televisiva che gli urla, secondo i suoi moduli, “studia, studia, studia”?

Insomma il bon ton si applica a fasi alterne cercando di venire in aiuto alla, per usare una metafora, deludente campagna elettorale il cui unico risultato si attesta nell’improvviso revival dei seniores che affossano da vecchie volpi l’inesperienza, la presunzione, l’incapacità dei giovani. Diventano così preponderanti i redivivi come nei più appassionanti film degli alieni di ‘a volte ritornano’
Coraggio! E’ necessario andare a votare. Comunque! Per non dimenticarci, specie i ‘pischelli’ direbbe Elsa Morante, che non si può esigere di vivere in democrazia senza esercitarne i diritti-doveri poiché, secondo la riflessione di Andrea Camilleri, di fronte a noi non abbiamo nemici ma avversari.

L’eterno dilemma della libertà d’espressione

di Federica Mammina

Si è da poco conclusa una vicenda giudiziaria risalente a qualche anno fa, che ripropone l’eterno dilemma su cosa debba prevalere tra il diritto a non veder offesa la propria religione e il diritto d’espressione. Alla Corte europea dei diritti dell’uomo si era rivolta nel 2012 una società lituana produttrice di vestiti che si era vista multare da un organo locale adibito al controllo della pubblicità, dopo aver realizzato una campagna pubblicitaria in cui campeggiano un uomo e una donna chiaramente riproducenti le fattezze di Gesù e Maria, vestiti con jeans e abiti moderni, tatuaggi in bella mostra e frasi di accompagnamento del tipo “Gesù che pantaloni!”.
Non potendo essere il ridicolo ammontare della multa (ben 580 euro per aver offeso la morale pubblica!) il motivo che ha spinto l’azienda al ricorso, sembrerebbe piuttosto da individuare nel voler affermare un principio. Missione compiuta, si può dire, per l’azienda spalleggiata dalla Corte che con questa sentenza legittima e difende l’uso di simboli religiosi nelle pubblicità, perché nel caso specifico ha ritenuto che l’organo multante “non abbia raggiunto un giusto equilibrio tra la protezione della morale pubblica e i diritti delle persone religiose da una parte e il diritto alla libertà d’espressione dell’azienda dall’altra”.
Davvero siamo giunti al punto di affermare che la libertà di espressione applicata ad un’attività commerciale sia prevalente rispetto all’intimo sentimento religioso di chi vede la propria divinità (qualsiasi essa sia!) sminuita da un simile utilizzo?
La Corte ha detto sì, ma si è dimenticata di precisare in quale forma sarebbe possibile non offendere le persone religiose pur utilizzando l’immagine di una divinità per scopi che esulano completamente dal culto. Forse alla prossima puntata ce lo dirà.

Immagina!

Immagina di svegliarti all’alba e di non sapere che fare del resto della tua vita.
Immagina di sentire il respiro calmo di tua moglie che dorme.
Immagina di fare piano e vestirti per uscire col tuo cane a fare un giro nel parco.
Immagina che il vento ti frusta la faccia e un cielo grigio non promette nulla di buono.
Immagina che metti le cuffie e scegli a caso una canzone.
Immagina che quella canzone ti scalda il cuore mentre il mondo intorno è freddo e ostile.
Immagina che inizi a piangere anche se ti vergogni un po’ e non riesci a smettere di riascoltarla.
Contro il vento, contro la pioggia, contro le incertezze della vita…
E il tuo cane che ti guarda e ti segue dappertutto senza chiedersi perché.
Perché odiare? Perché maltrattare? Perché uccidere?
Il tuo cane non lo sa, e nemmeno tu in fondo.
Eppure succede, eccome se succede… e tu piangi per una canzone.
Immagina che torni a casa e vedi tua moglie e senza dirle nulla l’abbracci e la baci.
Immagina che lei ti guarda e non capisce, ma ti ama e questo è l’importante.

John, ti ringrazio per avermi regalato questa poesia, come potrò mai sdebitarmi?”
Carlo, figurati, ho avuto solo fortuna… l’ho scritta di getto e non avevo la minima idea di cosa avevo appena combinato!”
Un capolavoro, John…”
L’hanno detto in molti, e questo mi fa piacere… Purtroppo però, il mondo non le ascolta le canzoni…”
Purtroppo…”

Un uomo può morire e lasciare questo mondo. Una poesia no.
Caro Mark David Chapman, la tua follia ha ucciso un uomo. Ma né tu né questo folle mondo potrete mai uccidere nessuna canzone e nessuna poesia. Esse vivranno per sempre e sopravviveranno a tutti i carnefici.
Per il bene di tutti noi, nonostante tutti noi.

Imagine (John Lennon, 1971)

Illustrazione di copertina di Carlo Tassi
(Riprende, reinterpretandola, la famosa e discussa foto scattata da Yoko Ono davanti alla finestra dell’appartamento di New York all’indomani della morte di John. Nella foto, gli occhiali che indossava quando venne assassinato. Vedi foto)

L’arma del perdono

di Federica Mammina

È considerata una delle cose più difficili da fare nei rapporti umani, perdonare.
E non si sa mai se sia più difficile chiedere il perdono oppure offrirlo. Chi lo chiede deve superare la paura e magari anche la vergogna di ammettere i propri errori e le proprie debolezze, e chi lo offre invece deve trovare la forza di dimenticare, non portare rancore e ricominciare.
Si sa per certo però che non se ne può fare a meno per voltare pagina e poter ricostruire. E si è convinti che una volta ricevuto il perdono ci si sentirà subito meglio, più leggeri.
A volte però non è così semplice perché potrebbe non essere questo l’ostacolo più arduo da superare. Ci aspettiamo che siano gli altri con il balsamo del loro perdono a lenire le nostre ferite, ma se non bastasse?
Forse il passo più importante verso la rinascita lo dobbiamo fare con noi stessi, chiedendo e offrendo il perdono a noi stessi.

“Il perdono libera l’anima, rimuove la paura. È per questo che il perdono è un’arma potente.”
Nelson Mandela

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…