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Giorno: 4 Marzo 2018

L’obiezione di coscienza: Pietro Pinna e i suoi fratelli. La guerra in Vietnam

Da organizzatori

LUNEDì 5 MARZO – PRESSO L’ISTITUTO DI STORIA CONTEMPORANEA, ORE 15.00/18.00

avrà luogo l’incontro con AMORENO MARTELLINI – docente di storia Contemporanea presso l’Università di Urbino sul tema

L’OBIEZIONE DI COSCIENZA: PIETRO PINNA E I SUOI FRATELLI. LA GUERRA IN VIETNAM

Nel dopoguerra la violenza estrema sembra allontanarsi dall’Europa, anche se nella parte orientale i nuovi regimi sono caratterizzati da una dura repressione, non assente neanche nel nostro Paese. È lontana nello spazio, ma vicinissima nel tempo la guerra di Corea, i cui effetti sono ben presenti anche ora. La fine delle colonie è accompagnata dalle più crudeli violenze in Africa e in Asia. La Cina annette il Tibet. Forse il conflitto più presente è quello in Vietnam, che vede impegnarsi sempre più profondamente gli Stati Uniti. Nel 1961, anno di costruzione del muro di Berlino e della rampe dei missili a Cuba, Capitini promuove la Marcia Perugia Assisi e associa a sé Pietro Pinna, obiettore di coscienza dal ’48. Nelle correnti del pacifismo non solo italiano viene in risalto l’opposizione alla guerra, agli eserciti, l’obiezione di coscienza. La prima legge che la riconosce in Italia è del 1972.

Mostra “La Grande Guerra – The Great War”

Da organizzatori

Al Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara, dal 1 marzo al 14 marzo è possibile visitare la mostra, a cura dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito La Grande Guerra.
La mostra si colloca nell’ambito delle celebrazioni del centenario della I Guerra Mondiale. Attraverso 19 pannelli didattici racconta, con l’ausilio di molte immagini esplicative, i momenti più drammatici e di svolta, oltre ai cambiamenti epocali che portarono allo sviluppo di numerosi aspetti della tecnologia e della scienza, soprattutto medica, oltre a quello, forse il più importante che vide le donne, in tutti i paesi coinvolti nella guerra entrare a far parte a pieno titolo del ciclo economico e produttivo, impegnandosi ad ogni livello nel mondo lavoro, evidenziando il ruolo svolto dall’esercito italiano.
All’interno dell’esposizione è possibile visitare anche la raccolta di terracotte che lo scultore bolognese Stefano Paganelli ha voluto dedicare alla Grande Guerra.
Per informazioni biglietteriamrr@comune.fe.it, tel/fax 0532-244922
La mostra è visitabile dal martedì alla domenica dalle 9 e 30 alle 13 e dalle 15 alle 18

Sognare il Medioevo

Da organizzatori

-Lunga vita al medioevo: il sogno di Umberto Eco

Mercoledì 7 marzo 2018 ore 17

Biblioteca Ariostea, Sala Agnelli

Per il ciclo ‘Libri in scena’ in occasione dello spettacolo teatrale Il nome della rosa, in scena dall’8 all’11 marzo al Teatro Comunale di Ferrara.

-Il sogno della Rosa.
Il Roman de la Rose nella versione poetica di Franco Scataglini

La più bella versione poetica del Roman de la Rose ha la sua fucina ad Ancona, dove Franco Scataglini visse la sua intera parabola di uomo e di intellettuale, guardando alle origini romanze come al suo riscatto. La sua incantevole lingua letteraria muove dal dialetto agontano, ma include e rimodella la lezione dei trovatori e dei siciliani.La Rosa è anche un ennesimo omaggio cortese alla donna amata: Rosellina, sua moglie e Musa.

Ferrara, 8 marzo 2018, ore 17.00, Biblioteca Ariostea, Sala Agnelli

DIARIO IN PUBBLICO
Cronache dai seggi aspettando i risultati delle elezioni

Al voto, al voto!
Partiamo mogliema e io a un’ora sobria, ma già il flusso per strada è notevole, composto da molte signore che con sorriso invitante esprimono soddisfazione per avere compiuto il loro dovere e concludono con strizzatina d’occhi recitando il doveroso “mi raccomando!”.

Al seggio una lunga fila dimostra senza equivoci la partecipazione numerosissima. Ci perdiamo a salutare gli amici accompagnati dai loro pelosi ordinatamente in attesa nell’atrio e, dopo esser stato doverosamente fiutato poiché mi porto dietro ovviamente i deliziosi odori della Lilla, mi avvicino alla porta del seggio. Una voce squillante precisa che i maschietti possono votare assai rapidamente perché in minoranza. Sguardi increduli e il giovane presidente del seggio spiega che le votazioni avvengono ben distinte: maschi da una parte, femmine dall’altra. Nemmeno al tempo delle suffragette!
Entro immediatamente accolto dal calore dei tre giovani, ovviamente maschi, che regolano il voto ‘maschile’, mentre quello ‘femminile’ è regolato dalle ragazze. Scambi affettuosi e, fatto il mio dovere, esco in fiduciosa attesa della mia metà. Ma scoppia il putiferio. Una signora su di giri rifiuta l’invisa sanzione e urla che non voterà poiché si sta compiendo una discriminazione ‘razziale’ e in parte è vero: se nessuno mette in dubbio il gender, non vedo perché il voto non debba essere espletato secondo l’antica prassi che permette a chi arriva, uomo o donna, abbia il suo posto cronologico d’arrivo. Qualcuno suggerisce anche per equità una lista transgender. Mah!

Ristorato nei giorni scorsi da avvenimenti straordinari: la presentazione al Meis del fondamentale volume curato da Anna Dolfi, ‘Intellettuali e scrittori ebrei. Il dovere della testimonianza’, la visita alla mostra sugli ‘Stati d’animo. Da Previati a Boccioni’ al Palazzo dei Diamanti – bellissima – senza trascurare il risultato del derby Spallll (alla ‘fraresa’ pronunciata con gorgia) contro Bologna. Frattanto mi accingo a considerare quale sarà il comportamento dopo i risultati del voto.
Certo da parte mia (nostra) è un voto ‘de paura’, pensando cosa succederà se gli ‘itagliani’ voteranno i partiti avversi e come diceva Camilleri non nemici. Non mi assoggetterò alle ore estenuanti degli exit poll, anche se so già da ora che non manterrò il proponimento. Comunque ho già capito che nella sera della rivelazione non potrò contare sulla consolazione di un film meraviglioso come ‘Fantasia’ di Walt Disney, visto per la prima volta nel 1948 e rivisto in tv ieri sera, che mi spalancò le porte all’amore della musica cosiddetta classica. Perciò mi accontenterò di sfogliare, per trovarne ispirazione, i due volumi su Ferrara con le foto di Paolo Monti e il libro fotografico in cantiere su Giorgio Bassani.
Nonostante i proponimenti mi sento inquieto e penso all’infamia perpetrata da coloro che hanno appiccicato alle porte di oneste persone l’orrido manifesto che li indica come ‘antifascisti’. Ma il fascismo non era vietato dalla Costituzione?

Mi affretto a spedire questo breve commento poiché deve testimoniare l’attesa con la paura e la speranza, augurandomi che nonostante tutto pur con i dovuti tappamenti di naso non si affidi il paese a chi democraticamente e moralmente deve rimanere solo un avversario politico, ma a mio avviso destinati a non reggerlo.

Inaugura la mostra Giardini illustrati + presentazione nuovi corsi a cura di Basso Profilo

Da ufficio stampa Wunderkammer

Verrà inaugurata venerdì 9 marzo alle ore 19 a Wunderkammer (via Darsena 57, Ferrara) la mostra Giardini illustrati, con l’esposizione degli ultimi albi illustrati e dei disegni preparatori realizzati dai partecipanti al corso omonimo tenuto dall’illustratrice Manuela Santini. Anche quest’anno, infatti, ritornano i corsi organizzati da Basso Profilo a Wunderkammer (Ferrara), per avventurarsi nel mondo della bellezza, della progettazione e dell’ingegno. Due saranno i corsi proposti per la primavera: Giardini Illustrati (in partenza il 4 aprile) a cura di Manuela Santini e Piantala! 10 lezioni di Garden Design (dal 9 aprile) a cura di Manfredi Patitucci, che loro stessi racconteranno il 9 marzo a Wunderkammer.

1 / Giardini Illustrati – Fiore all’occhiello dei corsi promossi da Basso Profilo, Giardini Illustrati, è alla sua sesta edizione. Si tratta di un laboratorio intensivo d’illustrazione per approfondire le tecniche di realizzazione di un albo illustrato, partendo dallo storyboard per arrivare alla rilegatura. “Il libro illustrato è come uno spettacolo teatrale – spiega Manuela Santini –, dove i personaggi raccontano e interpretano una storia percorrendo scenari fantastici, realizzati con matite e colori, il tutto racchiuso in uno scrigno di carta”. Il format dell’albo illustrato, la composizione, le dinamiche narrative, il ritmo, parole e immagini, lo storyboard, le tecniche pittoriche e il portfolio, questi i temi del laboratorio. Manuela Santini si occupa da sempre di illustrazione per ragazzi, ha collaborato con editori italiani e stranieri: Editions Auzoue, Helbling Languages, Einaudi Ragazzi, Mondadori Ragazzi, Mondadori Educational, Giunti, Grimm Press, Edmund Monnier, Edizioni Esperia ed altre. Da diversi anni organizza e gestisce “Giardini Illustrati” e si dedica al teatro.

2 / Piantala! 10 lezioni di Garden Design – giunto alla sua terza edizione, il corso desidera introdurre alla cultura inglese del progetto di giardini, grazie agli insegnamenti appresi dal curatore Manfredi Patitucci alla Birkbeck University di Londra. “Si imparerà a conoscere il confine tra giardino e natura – spiega il garden designer Patitucci –, il ruolo fondamentale svolto dai giardini, anche i più piccoli, nei confronti della qualità dell’ecologia urbana”. Manfredi Patitucci si è formato a Londra, alla Birkbeck University, dove ha appreso la storia, la scienza e la cultura del giardino. Ha studiato allo IUAV-Istituto Universitario di Architettura di Venezia e allo IUG-Institut d’Urbanisme de Grenoble, in Francia. Fotografo prima, garden designer poi, fa sue l’arte e la filosofia sottese alla creazione di uno spazio verde, armonico. Suo è lo sviluppo del progetto Bosco Claudio Abbado a Ferrara. È inoltre presidente dell’associazione Basso Profilo.

La Carmen di Bizet all’Apollo

Da ufficio stampa Apollo Cinepark

Lunedì 5 alle 21.00 in sala la versone in lingua originale sottotitolata di “Lady Bird“ – film scritto e diretto da Greta Gerwig ed interpretato da Saoirse Ronan, candidato a 5 premi Oscar e già vincitore di due Golden Globe.
Martedì 6 alle 19.45 in diretta dal Royal Opera House di Londra arriva all’Apollo una delle opere più amate dal pubblico, la “Carmen” di Georges Bizet.
L’opera è un adattamento del regista Barrie Kosky, interpretato dal mezzosoprano Anna Goryachova nei panni di Carmen e dal tenore Francesco Meli in quelli di Don José, dal soprano Anett Fritsch in Micaëla e dal basso-baritono Kostas Smoriginas nei panni di Escamillo.
La produzione altamente fisica di Barrie Kosky, originariamente creata per l’Opera di Francoforte, affronta quest’opera così popolare da un punto vista nuovo. Il regista australiano è uno dei più richiesti in ambito operistico e il suo debutto alla Royal Opera con ‘Il naso di Šostakovic’ è stato accolto con grande favore. La sua Carmen si distacca dalla tradizione includendo musica composta da Georges Bizet per quest’opera ma normalmente non eseguita e conferendo una voce nuova alla protagonista dal fascino immortale.

Cave panem incontro e mostra / Aprono da oggi le iscrizioni per le biografie e ricette dal mondo

Da ufficio stampa Wunderkammer

Comporre un piatto e consumarlo tutti assieme. Continuano le azioni dal basso curate dall’associazione Basso Profilo per far rivivere la darsena di Ferrara con ricette raccontate e realizzate in tempo reale.
Dopo il primo appuntamento di dicembre, torna domenica 11 marzo dalle 10.30 a Wunderkammer (via Darsena 57, Ferrara) CAVE PANEM, il laboratorio multietnico che mescola le ricette le biografie e i background culturali di chi vive il quartiere Giardino.

Questa volta, dopo il focus sulla panificazione nelle differenti culture, è il momento del piatto unico, inteso come simbolo di commistione e condivisione per eccellenza. Un’altra novità di questo secondo appuntamento è la collaborazione del Centro Donna Giustizia di Ferrara, che con Basso Profilo e Matteo 25 ha costruito il programma della gioranta. Durante l’incontro, infatti, sarà possibile visitare nella ‘camera delle meraviglie’ una mostra pensata dal Centro Donna Giustizia per celebrare la donna nelle diverse culture e nei differenti paesi.

Cave panem è un laboratorio di co-progettazione multietnico che ha l’obiettivo di definire azioni e micro-interventi capaci di aumentare la biodiversità culturale della darsena di Ferrara. La squadra di Cave panem è composta da giovani, ragazze e ragazzi con lo status di rifugiati, migranti, associazioni e altri cittadini e attori locali attivi nel quartiere Giardino di Ferrara. Il progetto, a cura di Basso Profilo, è realizzato in collaborazione con la cooperativa sociale Matteo25 e con il contributo della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando regionale 2017 LR 14/08, e intende contribuire al processo di rigenerazione urbana in atto nel quartiere Giardino, rafforzando l’identità multiculturale del quartiere e la sua vocazione di hub della creatività giovanile.

Per maggiori informazioni e iscrizioni: cavepanem.laboratorio@gmail.com, 340.7275918. Aggiornamenti sull’evento Facebook: Cave Panem.