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Giorno: 5 Marzo 2018

8 Marzo la festa di tutte le donne

Da ufficio stampa ARCIGAY FERRARA

L’8 marzo ricorre la Giornata internazionale della donna per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche, sia le violenze e le discriminazioni che ancora oggi le donne subiscono. Quest’anno Arcigay Ferrara ha pensato di porre particolare attenzione alle donne trans, le quali troppo spesso sono oggetto di pregiudizio e discriminazione anche da parte di altre donne, perché non sono riconosciute come tali. Le donne trans sono purtroppo vittime di violenze spesso disumane: basti pensare ai casi dell’attivista turca Hande Kader o della transgender brasiliana Dandara de Santos, entrambe brutalmente uccise. L’Italia ha il triste primato di maggior numero di omicidi di donne trans in Europa. Nel 67% degli omicidi trans* nel mondo le vittime sono prostitute.
Arcigay Ferrara dice NO ad ogni forma di discriminazioni nei confronti di TUTTE le DONNE!!!

Diceva Lohana Berkins, attivista trans argentina:
“Siamo traditrici del patriarcato, e questo spesso ci costa la vita. (…). Il patriarcato ci punisce perché rinneghiamo i privilegi della dominazione che ci conferiscono i genitali con cui nasciamo. (…) Questa violenza è la conseguenza di un’altra, quella sociale, e ci viene inflitta perché osiamo sfidare il compito che ci è stato assegnato che ci dice cosa dobbiamo essere e fare. A differenza di gay e lesbiche, le persone trans* non hanno scelta in quanto a visibilità.”

Programma:
ORE 18 Introduzione di Eva Croce, donna transgender del gruppo TransFer.
18.30 Proiezione di un documentario su Sylvia Rivera, attivista e donna transgender, che ha dato inizio ai moti di Stonewall, grazie ai quali è nato l’attuale movimento LGBT*.
-A seguire aperitivo con Dj Set by Dj Keoki

Ringraziamo per la collaborazione il gruppo TransFer e il Gruppo Giovani. Lgbti Ferrara

Maltempo. Neve, la Giunta ha deciso di chiedere lo stato di emergenza nazionale. Bonaccini: “Dai Comuni montani sforzo straordinario”

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

Alla Regione e all’Agenzia regionale di Protezione civile continuano ad arrivare segnalazioni di frane, dissesti ed emergenza finanziaria. A oggi, già oltre 60 i Comuni che hanno chiesto sostegno

Bologna – La Giunta regionale ha deciso di chiedere lo stato d’emergenza nazionale a seguito delle abbondanti e prolungate nevicate, soprattutto nelle aree appenniniche, e dell’ondata di maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna dalla settimana scorsa. La decisione – presa nella seduta di oggi pomeriggio – giunge dopo le segnalazioni che continuano ad arrivare in Regione e alla Agenzia regionale di protezione civile da parte di Comuni montani di praticamente tutte le province. A oggi sono già oltre 60 i Comuni che hanno richiesto sostegno e le province più colpite sono quelle di Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma. Le amministrazioni locali sottolineano la presenza di frane e dissesti nei loro territori oltre alle difficoltà di bilancio emerse dopo aver speso più dei fondi previsti nei piani neve per le attività di spalatura, pulizia strade e fruizione dei servizi e dei centri abitati.

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, già nei giorni scorsi aveva firmato la richiesta di stato di mobilitazione del servizio nazionale della Protezione civile per far fronte alle eventuali ulteriori necessità di intervento, quali uomini e attrezzature specialistiche, oltre all’attivazione di tutte le risorse del sistema regionale a supporto dell’ingente sforzo operativo messo in campo dagli enti locali. Dopo la decisione di oggi della Giunta, verrà ora effettuata in tempi rapidi la ricognizione puntuale dei danni effettivi e degli oneri finanziari sostenuti dai Comuni, necessaria per la richiesta al Governo della dichiarazione di stato d’emergenza da parte del presidente Bonaccini, con lo stanziamento dei fondi necessari qualora venisse accolta.

“In tutti questi giorni sindaci e Comuni delle zone montane hanno sostenuto uno sforzo straordinario per limitare i disagi dei cittadini e delle comunità locali- afferma il presidente Bonaccini- un lavoro in cui hanno dato prova di grande efficienza, ricorrendo, però, a ogni risorsa disponibile, oltre ai danni e ai dissesti che in diversi punti del nostro Appennino registriamo anche in queste ore. Intendiamo aiutarli e sostenerli, non li lasceremo certo soli, sia attraverso risorse regionali sia con la richiesta di stato d’emergenza nazionale”.

“Con l’aumento delle temperature e le piogge previste nei prossimi giorni- sottolinea l’assessore alla Protezione civile, Paola Gazzolo- il sistema regionale di protezione civile resta mobilitato: l’impegno è come sempre massimo per tenere monitorata la situazione e rispondere alle eventuali criticità”.

La newsletter del 5 marzo 2018

Da ufficio stampa Cronaca Comune

 

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Mercoledì 7 marzo alle 17 conferenza in via Scienze

Il Medioevo di Umberto Eco descritto da Silvana Vecchio

05-03-2018

Sarà dedicata alla visione del Medioevo che Umberto Eco propone ne ‘Il nome della rosa’ la conferenza di Silvana Vecchio in programma mercoledì 7 marzo 2018 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). L’incontro, a cura dell’Associazione Amici della biblioteca Ariostea, rientra nel ciclo ‘Libri in scena’ ed è organizzato in occasione dello spettacolo teatrale ‘Il nome della rosa’, in scena dall’8 all’11 marzo prossimi al Teatro Comunale di Ferrara.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Ci sono stati molti modi di sognare il Medioevo: Umberto Eco ne identifica almeno dieci, ma il Medioevo descritto ne Il nome della rosa si distingue da tutti: è un Medioevo di transizione e di pluralismo, in cui l’ossequio alla tradizione si affianca alla prefigurazione di nuovi modi di vita e a un profondo rimescolamento delle carte. Un sogno che non coincide con il sonno della ragione, anzi, come dimostra il protagonista del romanzo, Guglielmo di Baskerville, concepisce la verità come libera conquista dell’intelletto umano.

Il calendario completo degli eventi e delle attività culturali, aperti liberamente a tutti gli interessati, in programma nelle biblioteche e archivi del Comune di Ferrara su: http://archibiblio.comune.fe.it

VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore il 7 e 8 marzo dalle 7 alle 20

Via Caprera temporaneamente interrotta al transito per lavori

05-03-2018

Nelle giornate di mercoledì 7 e giovedì 8 marzo 2018, dalle 7 alle 20, il tratto di via Caprera a Ferrara compreso tra via Palmieri e via XX Settembre sarà interrotto al transito per lavori. Saranno ammessi residenti e autorizzati con ripristino temporaneo del doppio senso di circolazione.

 

BIBLIOTECA BASSANI – Mercoledì 7 marzo alle 17 nella sala di via Grosoli 42 (a Barco)

Marzo pazzerello per bambini dai 4 ai 10 anni

05-03-2018

Mercoledì 7 marzo 2018 alle 17 alla Biblioteca Giorgio Bassani (via G. Grosoli 42 a Ferrara, quartiere Barco) si terrà l’appuntamento con letture ad alta voce per bambini dai 4 ai 10 anni per il ciclo “L’Ora del racconto” che questo mese sarà incentrato sul tema “Marzo pazzerello”.

Saranno Anita Baldoni e Anna Flora De Tommaso ad animare il pomeriggio con due storie che parlano di elementi naturali e sentimenti: “Lian” di Chen Jiang Hong (Babalibri, 2007) e “Gocciolino l’acchiappa-pioggia” di Barbara Haupt (Nord-Sud, 1999).

Per info: Biblioteca Giorgio Bassani, via Grosoli 42, Ferrara, info.bassani@comune.fe.it, tel. 0532 797414.

 

 

 

 

FIRMA PROTOCOLLO – Mercoledì 7 marzo alle 10, nella sala di Consiglio del Castello Estense di Ferrara

Firma del “Protocollo in materia di interventi di accompagnamento a famiglie con figli minorenni coinvolte in vicende separative giudiziali”

05-03-2018

Mercoledì 7 marzo alle 10, nella sala di Consiglio del Castello Estense di Ferrara, si terrà la sottoscrizione del “Protocollo provinciale in materia di interventi di accompagnamento a famiglie con figli minorenni coinvolte in vicende separative giudiziali”. Partecipano al progetto i Comuni e le Unioni dei Comuni della provincia di Ferrara, il Tribunale Ordinario di Ferrara, l’Ordine degli Avvocati di Ferrara e l’Azienda Usl di Ferrara.

All’incontro interverranno l’assessora alla Sanità/Servizi alla Persona del Comune di Ferrara Chiara Sapigni, i Sindaci della provincia di Ferrara, la presidente del Tribunale di Ferrara Rosaria Savastano, il direttore generale Azienda USL Claudio Vagnini e il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Ferrara Piero Giubelli.

 

Giornalisti, fotografi e video operatori sono invitati. 

BIBLIOTECA BASSANI – Mercoledì 7 marzo alle 17 nell’auditorium di via Grosoli

“Le donne che fecero l’impresa”: storie di imprenditrici

05-03-2018

Mercoledì 7 marzo 2018 alle 17 nell’auditorium della Biblioteca Bassani (Via G. Grosoli 42 a Ferrara) si terrà l’incontro dedicato a “Le donne che fecero l’impresa. Emilia Romagna”. Un dibattito attorno all’impegno femminile come imprenditrici con le autrici Katia Brentani, Lorena Lusetti, Cristina Orlandi e Jessica Morelli che dialogheranno insieme con la responsabile della biblioteca Angela Poli.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
In occasione della Festa Internazionale della Donna, a partire dal libro “Le donne che fecero l’Impresa. Nessun pensiero è mai troppo grande. Emilia Romagna”, edizioni del Loggione 2016, una riflessione attorno all’impegno femminile nel mondo delle imprese, “impresa come società ma anche come duro lavoro per affermarsi in un mondo prettamente maschile”. Interverranno le autrici Katia Brentani, Lorena Lusetti, Cristina Orlandi e Jessica Morelli presidente del Comitato Impresa Donna di CNA Ferrara.

“Che ruolo hanno avuto le donne nel mondo dell’industria? Di loro non si parla mai, come se non fossero esistite, relegate a ruolo di comprimarie o nell’ombra dei mariti dietro ai quali, come da proverbio, possono trovare la loro grandezza.” Nel libro 12 autrici raccontano 12 figure femminili, che hanno avuto un ruolo importante nel mondo dell’industria in Emilia-Romagna: “molte delle industrie presenti sul nostro territorio sono state o direttamente fondate da donne, o ispirate dalle donne della famiglia, oppure portate avanti e fatte prosperare dalle mogli dopo il decesso dei mariti industriali”

Per info: Biblioteca Giorgio Bassani, via Grosoli 42, Ferrara, info.bassani@comune.fe.it, tel. 0532 797414.

 

MUSEO RISORGIMENTO E RESISTENZA – Martedì 6 marzo alle 21 n corso Ercole I d’Este. Ingresso libero

Micaela Rinaldi racconta la vita di Giorgio Bassani a Ferrara negli anni ’30

05-03-2018

Si intitola “Bassani a Ferrara: tra realtà storica e finzione romanzesca” la conferenza di Micaela Rinaldi in programma martedì 6 marzo 2018 alle 21 nella sede del Museo del Risorgimento e della Resistenza – corso Ercole I d’Este, 19. L’incontro, aperto liberamente al pubblico, è inserito nel ciclo dedicato a “Ferrara fra le due guerre: storie e racconti” organizzato dal Museo civico in collaborazione con l’Istituto Gramsci e l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

La relatrice si occuperà della vita di Giorgio Bassani a Ferrara negli anni ’30, raccontando le sue frequentazioni giovanili e la sua esperienza antifascista, alla luce delle sue opere.

CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 7 marzo alle 11.30 sala Torre San Paolo in Castello Estense

Presentazione del progetto di promozione turistica del territorio provinciale “Sapori e Delizie”

05-03-2018

(Comunicazione a cura dell’Ufficio stampa della Provincia di Ferrara)

Le redazioni sono invitate alla conferenza stampa mercoledì 7 marzo alle 11,30 nella sala Torre San Paolo in Castello Estense (2° piano), per la presentazione del progetto di promozione turistica del territorio provinciale “Sapori e Delizie”, nell’ambito del Programma Turistico di Promozione Locale (Ptpl) 2017. Un’azione promozionale territoriale frutto della collaborazione tra Provincia, Comuni e Sipro.

Saranno presenti: Tiziano Tagliani, presidente della Provincia e sindaco di Ferrara, Massimo Maisto, vicesindaco di Ferrara con delega al Turismo e Cultura, Sabina Mucchi, sindaca di Fiscaglia e consigliera provinciale con delega al Turismo, Marco Fabbri, sindaco di Comacchio, Silvia Pulvirenti, direttore di Sipro.

ASSESSORATO ALL’URBANISTICA – Iniziativa svoltasi a Vienna promossa dalla rete Euro Cities, il network dei Sindaci delle città europee

Ferrara protagonista a “Urban Future 2018” insieme a chi opera per i cambiamenti a favore di città più sostenibili

05-03-2018

 

Dal 28 febbraio al 2 marzo si è tenuta a Vienna la conferenza mondiale URBAN FUTURE che rappresenta il principale luogo di incontro dei City-Changers: sindaci delle città, architetti, esperti di mobilità, urbanisti, scienziati, gestori della sostenibilità, rappresentanti di imprese “start-up”, ambientalisti, esperti di innovazione e tanti altri protagonisti impegnati a stimolare i cambiamenti per rendere le città più sostenibili.

3.000 partecipanti da oltre 400 città, 50 paesi da 4 continenti: la città di Ferrara è stata invitata dal Sindaco di Vienna a partecipare ai lavori del meeting; come delegati Roberta Fusari (assessore all’urbanistica) e Paola Onorati (architetto del servizio pianificazione territoriale) hanno seguito i 3 giorni di lavori della conferenza, organizzata in 57 sessioni con 200 oratori, in un confronto continuo tra i partecipanti, con l’obiettivo di confrontarsi e condividere idee per creare città sostenibili e più vivibili.

Le città hanno un ruolo chiave per lo sviluppo futuro: occupano il 3% della superficie globale, ma consumano il 75% delle risorse globali e producono tra il 60 e l’80% delle emissioni di gas serra; la popolazione è sempre più urbanizzata (nel 2018 due persone su quattro vivono in una regione urbana, ed entro i prossimi 10 anni saranno tre su quattro), il tema della crescita sostenibile, la difesa ambientale, l’inclusione sociale, la salute e il benessere delle persone sono temi fondamentali, dove l’innovazione rappresenta la capacità di avere idee innovative per risolvere problemi esistenti.

La conferenza è promossa dalla rete Euro Cities, il network dei Sindaci delle città europee, nato nel 1986, che oggi rappresenta 130 milioni di cittadini di 39 paesi, con l’obiettivo di influenzare e lavorare con le istituzioni europee per costruire risposte ai problemi comuni che riguardano la vita quotidiana dei cittadini europei.

In questa edizione 2018 di Urban Future a Vienna, oltre a Ferrara, erano presenti le città italiane di Torino e Firenze. La prossima edizione si svolgerà a Oslo nel 2019.

 

(Nota diffusa dalla Portavoce del Sindaco)

PROTEZIONE CIVILE REGIONALE: ALLERTA N. 35 /2018

ALLERTA COLORE GIALLO PER : CRITICITA’ IDRAULICA

05-03-2018

L’Agenzia Regionale di Protezione Civile dell’Emilia Romagna ha emesso l’allerta n. 35/2018

 

livello di criticità colore GIALLO per CRITICITA’ IDRAULICA

dalle ore 12.00 del giorno 05/03/2018 alle ore 00.00 del giorno 07/03/2018 nel territorio ferrarese

Sono previste piogge con quantitativi medi aerali complessivi compresi tra 15 – 25 mm e potranno determinare un’innalzamento dei livelli idrometrici sopra la soglia 1 degli affluenti di destra del Reno.

Gli avvisi e le allerta dell’Agenzia di Protezione Civile dell’Emilia Romagna

 

Si invita la popolazione ad adottare le misure di autoprotezione consigliate visionabili nei links sotto riportati

 

 

Aperitivo in musica

Da ufficio stampa Fiab Ferrara

Sabato 10 marzo, bici e musica, luoghi e personaggi della Ferrara “musicale”.

A Ferrara ci sono gli Amici della Bicicletta e ci sono gli Amici della Musica: conosciamo il Circolo Frescobaldi di via Foro Boario 87, associazione attiva dal 1972.
Faremo un giro in bibicletta per il centro di Ferrara parlando dei personaggi della musica ferrarese, conosceremo le attività didattiche svolte dal Circolo degli Amici della Musica e concluderemo presso la sede dell’associazione Frescobaldi dove, accompagnati da pianoforte e bel canto, sorseggeremo il nostro aperitivo.

Ritrovo ore 9.30
piazza Duomo

ATTENZIONE
In caso di pioggia ci si trova alle ore 10.30 direttamente alla sede del Circolo Amici della Musica in via Foro Boario 87.

Per info Luca 320 113 1708

Rinviati a questa settimana i lavori di consolidamento del Ponte Bailey di Fossa Foce

Da ufficio stampa Comune di Comacchio

L’emergenza maltempo dei giorni scorsi ha comportato il rinvio dei programmati lavori di ristrutturazione e consolidamento del ponte Bailey di Fossa Foce. Il cantiere in questione, avrebbe dovuto aprire martedì 27 febbraio scorso ma, per le ragioni sopra esposte, è slittato alla settimana corrente.
Come già preannunciato, sino al termine di detti lavori, indispensabili per garantire la messa in sicurezza della struttura, il ponte risulterà accessibile solo dalle ore 14 del venerdì alle ore 7 del lunedì, a partire da oggi, sino al 22 marzo prossimo e comunque sino a conclusione dei lavori.
Sarà inoltre istituito, durante il suddetto periodo, un divieto di transito negli ultimi 30 metri che precedono il ponte bailey, oggetto dell’intervento, in entrambe le direzioni di Strada Foce (arteria di collegamento tra il ponte levatorio San Pietro ed il comparto vallivo), lungo il canale di Fossa Foce.
L’Amministrazione Comunale e l’Ente di gestione per i parchi e le biodiversità – Delta del Po si scusano per il disagio, seppur di breve durata, che potrà derivare a coloro che fruiscono dell’area interessata dai lavori.

Il Sindaco Marco Fabbri ed il Vice Sindaco Denis Fantinuoli ringraziano per la ben riuscita gestione dell’emergenza-maltempo

Da ufficio stampa Comune di Comacchio

Il Sindaco Marco Fabbri con delega alla Protezione Civile e alla Polizia Municipale ed il Vice Sindaco Denis Fantinuoli con delega alle infrastrutture, viabilità e lavori pubblici, esprimono cenni di sentita gratitudine agli operai dei settori Ambiente e Lavori Pubblici, ai tecnici comunali, agli operatori della Polizia Municipale nonchè agli operai della Cooperativa Brodolini ed ai preziosi volontari della Protezione Civile “Trepponti” per l’impegno profuso, in occasione della recente emergenza maltempo. La presenza costante, sinergica e proficua di tutti coloro che si sono adoperati nella tutela dell’incolumità pubblica e della sicurezza stradale è stata ben recepita dalla popolazione e costituisce motivo di orgoglio e soddisfazione per l’Amministrazione Comunale. Nel rinnovare sentiti apprezzamenti per il lavoro svolto, il Sindaco Fabbri ed il Vice Sindaco Fantinuoli confidano anche per il futuro nel pieno, insostituibile appoggio di tutti coloro che si sono prodigati in questa circostanza, della Protezione Civile “Trepponti” e nell’azione altrettanto fondamentale dei dipendenti comunali, incaricati di fronteggiare situazioni emergenziali.

Maltempo: Emilia Romagna, danni PER 100 mln €, dopo il gelo rischio frane e alluvioni

Da ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna

Allerta frane e alluvioni in Emilia Romagna. A lanciare l’allarme è Coldiretti Emilia Romagna che dopo la neve e le gelate guarda con apprensione all’arrivo della perturbazione di origine atlantica che porterà ad un rialzo delle temperature dopo il gelo siberiano dei giorni scorsi.
Se lo scioglimento delle neve avvenisse in tempi troppo rapidi – sostiene Coldiretti regionale – i terreni e i fiumi faranno fatica ad assorbire l’eccesso di acqua, con il conseguente aumento del rischio di frane e smottamenti, come è già avvenuto in alcune zone, in particolare nel bolognese dove una frana ha interrotto il vecchio tracciato della Porrettana, minacciando anche alcune abitazioni.
La conseguenza del rapido sciogliersi delle neve con l’aggiunta di pioggia – afferma Coldiretti Emilia Romagna – è un aumento del rischio di alluvioni e un incremento della situazione franosa della nostra regione. Secondo elaborazioni Coldiretti su dati del Servizio Geologico regionale, in Emilia Romagna ci sono più di 38 mila frane attive per una superficie di quasi 70 mila ettari e più di 32 mila frane quiescenti, che coprono 181 mila ettari. In pratica l’11,3 per cento del territorio regionale è soggettoa frane, percentuale che aumenta decisamente se si considera che la provincia di Ferrara e tutto il territorio a nord della via Emilia sono esenti da movimenti franosi. Ad essere più colpito è, naturalmente, il territorio collinare e montano, area dove – ricorda Coldiretti regionale – è in forte calo la presenza dell’agricoltura che negli ultimi venti anni ha visto più che dimezzato il numero delle aziende agricole, rimaste oggi poco più di 20 mila nell’Appennino emiliano romagnolo.
A causa del maltempo, da Piacenza a Rimini – secondo le prime parziali stime di Coldiretti regionale – sono oltre duemila le aziende agricole che hanno visto svanire le produzioni di ortaggi invernali, ma anche il raccolto dei frutteti, in particolare peschi e albicocchi che, con le temperature superiori alla media del mese di gennaio,erano in risveglio vegetativo e in molti casi già fioriti. A causa delle temperature scese sotto gli 8 gradi in pianura, è a rischio la produzione anche per il frumento e per le aziende che hanno già seminato le barbabietole da zucchero. Secondo Coldiretti regionale, i danni per i raccolti agricoli potrebbero raggiungere anche i 100 milioni di euro.

Ferrara alla conferenza mondiale di Urban Future

Da organizzatori

Dal 28 febbraio al 2 marzo si è tenuta a Vienna la conferenza mondiale URBAN FUTURE che rappresenta il principale luogo di incontro dei City-Changers: sindaci delle città, architetti, esperti di mobilità, urbanisti, scienziati, gestori della sostenibilità, rappresentanti di imprese “start-up”, ambientalisti, esperti di innovazione e tanti altri protagonisti impegnati a stimolare i cambiamenti per rendere le città più sostenibili.

3.000 partecipanti da oltre 400 città, 50 paesi da 4 continenti: la città di Ferrara è stata invitata dal Sindaco di Vienna a partecipare ai lavori del meeting; come delegati Roberta Fusari (assessore all’urbanistica) e Paola Onorati (architetto del servizio pianificazione territoriale) hanno seguito i 3 giorni di lavori della conferenza, organizzata in 57 sessioni con 200 oratori, in un confronto continuo tra i partecipanti, con l’obiettivo di confrontarsi e condividere idee per creare città sostenibili e più vivibili.

Le città hanno un ruolo chiave per lo sviluppo futuro: occupano il 3% della superficie globale, ma consumano il 75% delle risorse globali e producono tra il 60 e l’80% delle emissioni di gas serra; la popolazione è sempre più urbanizzata (nel 2018 due persone su quattro vivono in una regione urbana, ed entro i prossimi 10 anni saranno tre su quattro), il tema della crescita sostenibile, la difesa ambientale, l’inclusione sociale, la salute e il benessere delle persone sono temi fondamentali, dove l’innovazione rappresenta la capacità di avere idee innovative per risolvere problemi esistenti.

La conferenza è promossa dalla rete Euro Cities, il network dei Sindaci delle città europee, nato nel 1986, che oggi rappresenta 130 milioni di cittadini di 39 paesi, con l’obiettivo di influenzare e lavorare con le istituzioni europee per costruire risposte ai problemi comuni che riguardano la vita quotidiana dei cittadini europei.

In questa edizione 2018 di Urban Future a Vienna, oltre a Ferrara, erano presenti le città italiane di Torino e Firenze. La prossima edizione si svolgerà a Oslo nel 2019.

Presentazione alla libreria Feltrinelli

Da ufficio stampa Libreria Feltrinelli Ferrara

Venerdì 9 marzo alle ore 17.30 presso la libreria Feltrinelli di Ferrara, Antonio Quarta, sottufficiale dell’Aeronautica militare,
appassionato conoscitore della Baviera presenterà il suo libro, con l’ausilio di foto e video su questa affascinante regione tedesca.

“La guerra tra noi”

Da ufficio stampa EVENTII FERRARA

Martedì 6 marzo alle 18:00

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino

Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Cecilia Strada presenta il libro

“La guerra tra noi”

Dialoga con l’autrice Girolamo De Michele

Dalla lunga estate del G8 di Genova e delle Torri gemelle sono passati oltre quindici anni di guerra. Davvero siamo più sicuri adesso? Cecilia Strada cerca le risposte nelle storie che lei stessa ha vissuto in prima in persona.

“Sul molo c’è un uomo in pantaloni scuri, panciotto e cravattino. Ci corre incontro sorridendo. È molto orgoglioso del suo completo elegante. Ha tre anni, forse quattro.”

Prima di sbarcare, in Sicilia, insieme ad altre trecento persone, si è cambiato d’abito. Lo fanno in tanti, racconta Cecilia Strada: si mettono il vestito buono “per presentarsi nel modo migliore alla fine del viaggio, al Paese che li accoglie.” Facce come questa l’autrice però le ha già incontrate “a casa loro”, in Afghanistan, in Sudan, in Iraq; ha visto troppe ferite per non immaginare il peggio dietro gli occhi persi nel vuoto di donne e uomini sopravvissuti a malapena sulle navi di soccorso. Tutta l’informazione parla di emergenza migranti, ma a che serve dare la colpa del nostro impoverimento a chi fugge dalle bombe o dalla miseria? Dalla lunga estate del G8 di Genova e delle Torri gemelle sono passati oltre quindici anni di guerra. Oggi guardiamo a Parigi, a Londra, a Barcellona, e siamo tutti più terrorizzati, nonostante l’impegno e i soldi investiti per la nostra sicurezza. Che cosa è andato storto? Cecilia Strada cerca le risposte nelle storie che lei stessa ha vissuto in prima in persona. Ne uccide più la guerra o la corruzione, in Afghanistan come in Italia? Che cosa collega le nostre tasse a un vigile urbano in Afghanistan che viene ricoverato sette volte per ferite da arma da fuoco? Chi ci guadagna a testare nuove armi in terra sarda e quanto invece costa ai cittadini che pagano il conto in salute? Infine, cos’è la sicurezza che desideriamo tutti, italiani e iracheni? La si potrà ottenere con altra guerra? Ed è ragionevole immaginare che il sistema della guerra possa essere mutato proprio da coloro che ne traggono vantaggio?

Cecilia Strada figlia di Gino e di Teresa Sarti, è nata nel 1979 a Milano. Ha studiato Sociologia presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e da sempre si occupa di promuovere una cultura di pace e rispetto dei diritti umani. Per otto anni è stata presidente di Emergency, organizzazione non governativa italiana che fornisce assistenza gratuita alle vittime di guerra, delle mine antiuomo e della povertà.

Per informazioni Ibs+Libraccio

Ferrara, Piazza Trento e Trieste, Palazzo San Crispino

eventife@libraccio.it – Tel. 0532241604

VERDEGGIANDO a Ferrara, passeggiate e laboratori per conoscere meglio il verde della nostra città

Da ufficio stampa Wunderkammer

ULTIME SETTIMANE PER ISCRIVERSI
ALLE PASSEGGIATE E AI LABORATORI DI VERDEGGIANDO

Sarà un viaggio alla riscoperta degli alberi ed erbe spontanee in città con VERDEGGIANDO, passeggiate e laboratori ideati da CAI – Club Alpino Italiano sezione di Ferrara – e da Basso Profilo in collaborazione con Ferrara Città Solidale e Sicura. Il percorso si svilupperà in quattro tappe esplorative ciascuna seguita da un momento didattico e degustazione guidata alla sala polivalente del Grattacielo (viale Cavour 189). Si inizia il 24 marzo a Wunderkammer (via Darsena, 57, Ferrara) con un’esplorazione urbana incentrata sul salice, l’alloro e le erbacee del lungofiume, dalle ore 15 alle 16.30. A seguire dalle ore 17 alle 18 al Centro di Mediazione del Grattacielo un laboratorio e assaggi di ricette preparate con erbe spontanee.
Con l’avanzare della primavera, e quindi, per tutte le successive tappe di Verdeggiando, le esplorazioni dell’ecosistema urbano del quartiere Giardino cominceranno un po’ più tardi, dalle 18 alle 19.30, con lezione e degustazione dei prodotti studiati dalle 20 alle 21, sempre al Grattacielo. Il secondo appuntamento, il 18 aprile, si focalizzerà sugli alberi di Giuda e le erbacee all’Acquedotto. Il 9 maggio la camminata sarà incentrata sulla ricerca della robinia, del sambuco e delle erbacee lungo Rampari di San Paolo. Verdeggiando si concluderà il 23 maggio con l’esplorazione nella zona della stazione cittadina a ‘caccia’ di tigli e piante selvatiche commestibili. A guidare i partecipanti in questo originale esperimento di agricivismo sarà Annalisa Malerba, imprenditrice agricola e autrice di Erbe spontanee in tavola (Sonda, 2014), per assaporare le proprie ricerche ‘dalla terra al piatto’.
Per informazioni e prenotazioni: verdeggiando.ferrara@gmail.com, 347.5327283 (dopo le 18), Le iscrizioni potranno avvenire a partire dal 1 febbraio fino al 23 marzo 2018 previo accordo telefonico o mail nella sede CAI (viale Cavour 116, Ferrara) il martedì dalle ore 21 alle 22.

Le Danze, nuovo appuntamento per i Concerti di Palazzo Bonacossi

Da ufficio stampa Conservatorio Ferrara Press

Un ensemble assai particolare suonerà martedì 6 marzo alle ore 18 per Le Danze, il quinto appuntamento della rassegna I Concerti di Palazzo Bonacossi (via Cisterna del Follo 5, Ferrara). Ad accompagnare il sopranoClaudia Muschio, infatti, saranno Marco Gerboni ai sassofoni, al fagotto Paolo Biagini – che è stato il precedente direttore del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara – e Andrea Ambrosini al pianoforte.

In programma le musiche di Manuel de Falla, che è stato un compositore spagnolo che visse tra Otto e Novecento ed esponente dell’impressionismo musicale,Darius Milhaud, compositore francese la cui musica è tecnicamente caratterizzata dalla politonalitàed esteticamente romantica, Venus Rey Jre Fabio Gianolla, il fagottista della Youtube Simphony Orchestra compositore di moltissime musiche per orchestra sinfonica con una passione per la musica jazz e più in generale per lasperimentazione. Le danze antiche e moderne per fagotto multifonico raccolgono una serie di brani ispirati a variedanze riattualizzate e rivisitate attraverso il ricco caleidoscopio delle possibilità offerte dallo sviluppo dellostrumento e della musica dei nostri giorni. Particolare degno di nota è l’utilizzo dei suoni multifonici, combinazionidi diteggiature particolari in grado di produrre accordi molto ricchi. Manuel de Falla ha contribuito, insieme a Albéniz e Granados, a dare una fisionomia nazionale alla musicaspagnola, imponendola in tutto il mondo come uno spaccato artistico e culturale autonomo, rivelando una spiccata modernità e una ricerca attenta al linguaggio armonico e strumentale. Riguardo a Scaramouche diMilhaud, verrà eseguito il terzo tempo, ossia la Brazileira, composizione colorata di luminosa allegria il cuiMilhaud ricorda i suoi trascorsi a Rio de Janeiro manifestando ancora una volta la simpatia e l’attenzione per i ritmi della danza sudamericana. L’opera, composta da 3 movimenti, è stata composta nel 1937.

I Concerti di Palazzo Bonacossi nascono con l’intento di far riscoprire la musica da camera, nei suoi vari stili e diversi autori. Il ciclo di dodici pomeriggi musicali,a cadenza settimanale,è promosso dal Conservatorio Frescobaldi di Ferrara in collaborazione con i Musei Civici d’Arte Antica di Ferrara e il Comune di Ferrara. Da Mozart a Ravel, da Monteverdi a Debussy, la rassegna porterà a Palazzo Bonacossi un ricco repertorio con esibizioni dei docenti e di alcuni dei migliori allievi del conservatorio ferrarese. Tutti i concerti di Palazzo Bonacossi iniziano alle 18 e sono a ingresso libero.

I prossimi appuntamenti in programmadurante il mese sonomartedì 13 marzo con il mezzosopranoAgata Bienkowska e Luigi Di Ilio al pianoforte (Ravel, Poulenc, Bizet), martedì 20 marzocon Alessandro Perpich al violino e Andrea Ambrosini al pianoforte, martedì 27 marzo con musiche di Tovey, Kahn, Desprez e Hindemith eseguite dal trio clarinetto (Claudio Conti), corno (Massimo Mondaini) e pianoforte (Annamaria Maggese) e dal quartetto a due trombe (Martina Dainelli e Sebastiano Giudici), trombone (Giacomo Scanavini) e corno (Massimo Mondaini).

Iniziativa Progetto “8 marzo”,

Da organizzatori

Anche quest’anno l’I.I.S. “L.Einaudi” ha portato avanti nel corso dell’anno scolastico il Progetto “8 marzo”, con l’obiettivo di far emergere le capacità espressive e creative, utilizzando ogni forma di linguaggio,di tutti gli alunni dell’Istituto, invitandoli a riflettere e a lavorare intorno a tematiche riguardanti la donna.

Il tema su cui gli alunni sono stati invitati a lavorare è quest’anno più ampio: “Crescere nel rispetto dell’altro”. Lo scopo principale è quello di aiutare i ragazzi a prendere coscienza del valore della parola “rispetto”, declinata in vari contesti. L’intenzione è di favorire l’attuazione dei principi di pari opportunità, di lotta alle discriminazioni, di prevenzione della violenza di genere.

I lavori migliori verranno presentati alla presenza di alunni, genitori e ospiti esterni in una cerimonia che si terrà la mattina di giovedì 8 marzo presso la Sala Estense a partire dalle 10,30. La manifestazione sarà accompagnata da un breve spettacolo musicale allestito da alcuni alunni

Terremoto elettorale anche a Ferrara
Scarpe rotte eppur bisogna andare

Un ciclone. Un uragano. Un terremoto. Comunque la si voglia definire, l’immagine che queste storiche elezioni politiche 2018 restituiscono è quella di un impressionante cataclisma, destinato a segnare in maniera profonda il presente e il futuro del nostro Paese.
Ma se ampiamente atteso e prevedibile, almeno ai nostri occhi, appare il risultato nazionale, lo scenario locale che emerge ha invece un carattere in qualche misura sconvolgente, forse anche perché le scosse sismiche vissute in casa propria hanno un impatto emotivo più forte.
Specchio ed emblema della caduta degli dei è la sonora e inattesa – questa sì, inattesa e clamorosa – debacle del ministro Dario Franceschini, disarcionato da cavallo, proprio sulla pista amica, con la Lega che diventa secondo partito in città a un’incollatura dal Pd.

Tornando al panorama generale, l’affermazione del Movimento cinque stelle si presta a una duplice chiave di lettura: porta con sé la speranza di una politica di cambiamento improntata alla rottura dei rituali e delle liturgia della vecchia politica, delle rendite di posizione, proiettata verso la ricerca del bene comune e la semplificazione delle pastoie burocratiche; ma insieme è gravata dalla zavorra delle non poche ambiguità politiche, da una notevole dose di ingenuità e soprattutto dai sostanziali fallimenti che i Cinque stelle hanno registrato finora nelle loro esperienze amministrative, là dove hanno governato le città in questi anni.

Il risultato del Centro-destra, importante ma probabilmente insufficiente per propiziare la guida dell’esecutivo, era tutt’altro che inatteso, ma inquietante risulta l’affermazione della Lega che conferma nei numeri la sensazione di una cavalcata possente. Ed è questo un elemento che genera forte preoccupazione derivante dal carattere intollerante (sui temi interculturali in genere, non solo per gli aspetti razzisti) di cui il leghismo è espressione.

Inequivocabile e catastrofico invece è il giudizio sul fronte del centrosinistra. Rovinosa è la sconfitta del Pd le cui politiche sempre più moderate e distanti dai tradizionali orizzonti valoriali della sinistra sono sonoramente bocciate dagli elettori. E miseramente sprofondano anche le velleità del nuovo soggetto antagonista, Liberi e uguali, i cui propositi vengono castrati dalla trasformistica presenza fra le proprie fila di molti ingombranti vecchi rottami, emblemi della peggior sinistra ipocrita e affarista, che hanno presidiato (e inquinato) quest’area con la sola ambizione di consumare la propria personale rivincita e magari guadagnare il biglietto per un altro giro di giostra.

Ma, dato per acclarato lo scenario nazionale, la nostra analisi si incentra su quello locale dove il risultato – che pure è sostanzialmente specchio di quello nazionale – appare ancor più sconcertante, se non altro perché l’Emilia Romagna (e con essa Ferrara) è da sempre stata baluardo di una tradizione progressista oggi sonoramente messa all’angolo.

Qui, in casa nostra, ancor più che a livello nazionale, fa impressione la cavalcata delle valchirie leghiste e la loro debordante vittoria. Qui, fra un anno, si vota per il rinnovo dell’amministrazione comunale e l’attuale esecutivo locale unitamente alle forze politiche che lo sostengono, incapaci di fare argine, non possono rifugiarsi semplicemente nella constatazione che ciò che avviene è riflesso di ciò che è capitato in tutto il Paese. Tagliani, primo sindaco eletto in città estraneo alla storia politica della sinistra e in particolare dell’ex Pci, si è trovato catapultato in maggioranza in quanto esponente del Ppi e poi della Margherita, ma la sua vicenda di esponente della ex Democrazia cristiana e fino al 1999 di oppositore dai banchi del consiglio comunale dei sindaci alla guida delle locali amministrazioni di sinistra, ha forse contribuito al disorientamento del tradizionale elettorato cittadino che per decenni ha decretato i successi del Pci con la maggioranza assoluta dei voti.

Ciò che più preoccupa, qui e ora, è che la protervia e la tracotanza dei Naomo Lodi, che popolano le stanzette dei bottoni dell’emergente leghismo, possa trovare consenso e seguito nei prossimi dodici mesi anche nel cuore del futuro esecutivo locale. Occorre quindi, fin da subito e senza indugi, una profonda, seria e impietosa autocritica da parte di tutti i soggetti che gravitano nell’area progressista, una loro coerente presa di coscienza e la conseguente assunzione di responsabilità, con l’immediata discesa in campo di tutte le forze sociali in grado di contrastare una deriva di civiltà che potrebbe risultare devastante. E, accanto a loro, serve l’impegno attivo dei singoli individui che per mille ragioni in questi anni si sono progressivamente distaccati dalla politica attiva: solo così si potrà ridare ossigeno e credibilità al progetto di città futura.

Di fronte a un risultato che anche in città ha proporzioni sconcertanti, il sindaco Tagliani non può fare spallucce e attribuire la responsabilità alle ricadute della politica nazionale. Certo, si è votato per il Parlamento e non per il Consiglio comunale, ma il giudizio degli elettori ferraresi non prescinde dalla considerazione di quello che è il valore dell’azione politico-amministrativa svolta e la qualità degli amministratori che rappresentano a livello cittadino le forze politiche che si propongono per il governo del Paese.

Di certo, quella che è apparsa a molti una sostanziale inerzia, l’assenza di un disegno politico-programmatico per la città – cioè la chiara visione di un futuro sostenibile e e la coerente definizione di un progetto teso a garantire a Ferrara una prospettiva desiderabile, l’incapacità di contrastare i fenomeni di imbarbarimento della vita civile e di fornire serie risposte alle sottovalutate emergenze sul terreno della criminalità – sono macchie che sporcano la pagella dell’esecutivo locale e condizionano il giudizio dell’elettorato, a prescindere dai trend generali.
Prenderne atto con serietà e impegnarsi fin da subito a ridefinire un percorso virtuoso che riporti al centro della scena i valori ideali propri di una comunità che deve tornare ad essere coesa e solidale nel nome della civile convivenza e del reciproco rispetto e che sappia definire un orizzonte programmatico e un modello di sviluppo adeguato ai bisogni alle attese della comunità è ciò che i superstiti di questa squinternata sinistra devono immediatamente impegnarsi a fare. Ma, lo ribadiamo, non nel chiuso dei palazzi, bensì in un’ideale piazza aperta al concorso e al contributo di quella che tradizionalmente si è definita società civile, cioè quelle componenti libere, attive sul territorio, impegnate nel fare e profonde conoscitrici della realtà concreta che scaturisce dalla quotidianità. E questo deve avvenire subito, prima che questi valori di civiltà e di coesione sociale siano fagocitati dal gelido vento del nord.

Ripartire, per le componenti progressiste, non sarà facile. Il rilancio, per avere speranza di successo, dovrà necessariamente avvenire al di fuori degli steccati delle forze partitiche. Lo ribadiamo: la linfa deve arrivare da quei soggetti attivi sul territorio, che vivono a contatto con la cittadinanza, caratterizzati dalla concretezza del fare, capaci di coniugare i valori propri della sinistra con una schietta e realistica analisi del presente e in grado di definire nuove inedite ricette per una società malata che ha bisogno di ritrovare il proprio collante sociale senza ignorare i danni che al proprio interno dissennate politiche tese a tutelare un ipotetico sviluppo senza reale progresso e un imperante individualismo hanno determinato in questi ultimi decenni.
Bisognerà mettere da parte per un po’ l’io e tornare al noi, accantonare la vuota retorica e rimboccarsi le maniche, misurarsi con i problemi concreti e gli affanni delle persone in carne ed ossa, affrontare il gorgo della realtà con tutte le sue contraddizioni, sporcarsi le mani mantenendo però sempre lucida la mente, limpido il pensiero e specchiata la coscienza.

L’amante perduta

La carne giace nel suo sacello, mentre devoti e palpitanti visitatori le rendono omaggio.
La memoria indugia nel piacevole e salvifico ricordo di un attimo vissuto e passato, tacendo ciò che cova nel buio del tempo presente. Il verme lavora, laido, con pazienza ed efficienza, mentre si stendono fiori recisi, odorosi di effimere fragranze.
Né ora né mai sarà rivelato ciò che resta di te, mia amata. Ma questo letto, in questa notte, mi invita al pensiero nauseabondo del tuo viso sigillato, spento, immoto, eppure in costante trasformazione. Gli umori liquefatti fuoriescono e si distendono, nutrendo l’invisibile, infaticabile, minuscola progenie: la vera, sola compagna per l’eternità.
Così il mistero permane, celato allo sguardo morboso. La pietà, no, il ribrezzo e l’orrore vincono ogni desiderio indagatore. Nessuno deve vedere cosa resta, il pensiero si salva chiudendo cautamente gli occhi.

Eppure… Un giorno decisi di rivederti. Non bastandomi il conforto dell’anima ho chiesto di più, e ti ho rapita.
Ti ho condotta a casa mia per ammirarti ancora. E che io sia dannato in eterno, per aver sfidato l’ineluttabilità del tempo. La regola è chiara: non si torna indietro!
Io lo sapevo, ma il desiderio, più forte del senno, ha cancellato ogni prudenza, consegnandomi alla follia.

E ora ti vedo per come sei, assente ovvio, perché non ci sei. Vedo un involucro, niente di più…
Ma il tuo sguardo su di me, come una finestra aperta sul vuoto, mi morde alla gola. Estraneo e familiare allo stesso tempo, come la morte lo è per la vita.
Provo a richiudere gli occhi, a nascondermi, a sfuggirti, ma ormai sei tornata da me e non te ne andrai più. Avvinghiata ai miei pensieri, incombente nei miei sogni, estranea, temuta, terrificante. Come la morte per la vita.

Lovely Head (Goldfrapp, 2000)

Tutti allo stadio!

di Maria Luigia Giusto

La grande ondata delle promesse elettorali è appena passata seminando speranze, illusioni e animando, talvolta con cori da estrema curva, i giorni trascorsi. Ci siamo ritrovati a tifare per uno o per l’altro candidato, chi apertamente, con bandiere e striscioni, chi in modo riservato, con la sciarpa nascosta negli intimi pensieri, come se fossimo sugli spalti di un enorme stadio chiamato Paese. Alcuni non hanno voluto far parte della tifoseria, per disinteresse o disillusione. A partita conclusa si spera che le formazioni ringrazino i tifosi e facciano manutenzione del terreno di gioco.

“Se volessimo capire in cosa consiste davvero la razza umana, dovremmo solo osservarla in tempo di elezioni”.
Mark Twain

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

Work in progress

di Maria Luigia Giusto

Infaticabili. Lavorano giorno e notte. Si svegliano ai primi sentori luminosi e azionano subito gli apparati per captare quell’energia vitale. Tirano su con funi radificate l’acqua dai pozzi sotterranei, la dirigono ordinatamente lungo il sistema verticale di vasi e dighe modellato nel corso delle stagioni. Nei laboratori fogliari miscelano sostanze in provette verdi fino a ottenere il prezioso prodotto. Non buttano niente. Tutto é diligentemente stipato in magazzini di legno: servirà per i tempi di gelo. Con picconi biologici scavano la terra amica, si addentrano nel suo profondo, si aggrappano alla sua veste bruna con le dita più lunghe: lei è la madre che nutrirà i loro figli. Attendono il tepore, fiduciose nella promessa ancestrale che è mantenuta ad ogni primavera. Ed intanto si preparano.