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Giorno: 26 Marzo 2018

BORDO PAGINA
Le avanguardie virtuose di “Futurist Renaissance”

Con Riccardo Campa, Roberto Paura, Adriano Autino, Sandro Battisti, Antonio Saccoccio, Vitaldo Conte, Davide Foschi, Pierfranco Bruni, Zoltan Istvan e altri
E’ appena uscito, edizioni Hyperion (Principato di Monaco, a cura di Ivan Bruno e Sol) Futurist Renaissance. le avanguardie virtuose a cura del futurologo Roby Guerra e di Pierfranco Bruni, scrittore e consulente del Ministero dei Beni Culturali – Mibact). Il libro include diversi noti futuribili italiani: ad esempio Riccardo Campa, Stefano Vaj, Emmanuele J. Pilia, Ada Cattaneo dell’AIT di Milano (Associazione Italiana Transumanisti); Roberto Paura e Gennaro Russo dell’IIF (Italian Institute for the Future di Napoli), Adriano Autino di Space Renaissance, Sandro Battisti (Connettivista), Antonio Saccoccio e Vitaldo Conte di Netfuturismo (Roma).
Completano il quadro degli interventi saggistici, oltre ai curatori e agli editori-scrittori di fantascienza, i vari Stefano Balice (Musicista elettronico), Tonino Casula (Video Artista), Pierluigi Casalino (Geopolitico), Ada Cattaneo (Sociologa , Davide Foschi (Artista), Bruno V. Turra (Sociologo), Cristiano Rocchio (Filosofo); e non ultimo anche i ferraresi, Maurizio Ganzaroli (Scrittore), Marco e Vitaliano Teti (Semiotico e Video Artista), Giovanni Tuzet (Scrittore), Lorenzo Barbieri (Geopolitico) e Sergio Gessi (Giornalista)
Infine da segnalare la presenza degli americani Zoltan Istvan (celebre transumanista) e Sean Clancy (giovane filosofo postumanista).
Il libro cartaceo e in edizione strettamente futuribile è una edizione riveduta e selezionata di un precedente eBook più letterario edito da D- Editore nel 2016.
Futurist Renaissance. Le avanguardie virtuose è stato presentato lo scorso 17 marzo a Trento, nell’ambito del terzo Festival del Nuovo Rinascimento a cura dello stesso Foschi, dalla scrittrice Stefania Romito, nei reading letterari dell’evento, che ha (estratti) affermato:
…Un ritorno in generale delle avanguardie sociali, filosofiche e scientifiche. In quest’opera, ventisei ricercatori futuribili espongono altrettante visioni sul nostro presente, lanciato in corsa verso il futuro… Futurist Renaissance segnala, l’essenza della futurologia scientifica, disciplina eclettica tra scienza e arte, e una visione del transumanesimo radicale in chiave di umanesimo scientifico anche neorinascimentale… Il Libro a cura dell’ L’Associazione Culturale Hyperion (sede Principato di Monaco) è ispirato alla futurologia dello stesso Zoltan Istvan, celebre transumanista americano, già candidato con un Partito della Scienza (Transhumanist Party) in Usa nel 2016 e oggi in California come Governatore.

Info
https://www.amazon.it/dp/1981141480/ref=cm_sw_r_fa_dp_U_xE0DAbN4P3FNK

Grande partecipazione al primo incontro di “Assieme in Emilia Romagna”

Da organizzatori

Ben 50 i partecipanti al primo momento seminariale del progetto “Assieme in Emilia Romagna”, dedicato alle associazioni di Promozione Sociale, tenutosi sabato 10 marzo presso il Consorzio Wunderkammer di Ferrara. “Assieme in Emilia Romagna” è un progetto cofinanziato dalla regione Emilia Romagna attraverso la Legge 34 e nasce come servizio di consulenza gratuito “per vedere meglio” le normative fiscali, contabili e tributarie che andranno a modificarsi con la Riforma del Terzo Settore, fornendo consulenza e formazione alle APS (Associazioni di Promozione Sociale) costituite e ai gruppi nascenti sul territorio. Infatti, le APS – punti di riferimento imprescindibile dell’associazionismo -attraversano oggi un momento delicato a seguito della Riforma del terzo settore varata dal Governo (Legge 106/ 2016) e necessitano di attenzione e di risposte specifiche per l’assoluta novità che comporta questa legge sul piano normativo e fiscale. Tra le associazioni capofila vi sono: Acli Emilia Romagna, ANCeSCAO, Arci Emilia Romagna, Auser Emilia Romagna, e Uisp. Tra i partner: Aics, Cittadinanzattiva, Endas e Movimento Cristiano Lavoratori. Hanno inoltre aderito i CSV della Regione (tra cui Agire Sociale di Ferrara).

Il progetto, oltre ai seminari di formazione in programma su tutto il territorio regionale, propone un servizio di consulenza telefonico, un sito dedicato, la possibilità di porre un quesito e ricevere le news, uno sportello a cui accedere su appuntamento per ricevere un aiuto in questa fase delicata della Riforma del terzo settore.

Dopo il primo appuntamento, tenuto dalla dott.ssa Francesca Colecchia, sono già in programmazione i prossimi incontri, il secondo dei quali sarà dedicato agli aspetti fiscali. È, inoltre, già attivo uno sportello per le consulenze che funziona su appuntamento, presso i locali di Wunderkammer.

Per info.
www.assieme-er.it

ferrara@assieme-er.it – tel. 342 7650423

La newsletter del 26 marzo 2018

Da ufficio stampa Cronaca Comune

 

ASSESSORATO SERVIZI ALLA PERSONA – Lunedì 26 marzo 2018 alle 12, nella sala riunioni dell’Assessorato alla Sanità e Servizi alla Persona (via Boccacanale di S.Stefano 14/e – primo piano)

Presentazione, firma e deposito presso il Comune di Ferrara dell’Accordo territoriale ai sensi della legge 431/1998 sulle Locazioni abitative

26-03-2018

E’ stato firmato questa mattina, lunedì 26 marzo 2018 alle 12, nella sala riunioni dell’Assessorato alla Sanità e Servizi alla Persona del Comune di Ferrara, in via Boccacanale di S.Stefano 14/e (primo piano), l’Accordo territoriale ai sensi della legge 431/1998Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo. 

All’incontro sono intervenuti l’assessora comunale Chiara Sapigni, la dirigente del Servizio Patrimonio del Comune Alessandra Genesini e i rappresentanti dei sindacati proprietari Abitazioni e Inquilini SICET, SUNIA, UNIAT, A.S.PPI,  UNIONCASA, UPPI, CONFABITARE.

 

Giornalisti, fotografi e operatori video sono invitati

Nelle immagini due momenti dell’incontro svoltosi  lunedì 26 marzo 2018nella sede comunale dell’Assessorato alla sanità e Servizi alla Persona, alla presenza dell’assessora comunale Chiara Sapigni, tra i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali della proprietà ASPPI, UPPI, UNIONCASA, CONFABITARE e degli inquilini SICET, SUNIA, UNIAT per la sottoscrizione e il deposito del nuovo Accordo sulla definizione dei contratti di locazione concordata del Comune di Ferrara.

“La casa è un bene per tutti i cittadini – ha affermato l’assessora Sapigni – ed è importante tutelare gli interessi sia dei proprietari sia degli inquilini. Il Comune accoglie con favore questo accordo fra le associazioni sindacali di categoria, un atto reso necessario dalle leggi in materia e già firmato in altre realtà della Regione, auspicando che diventi un punto di riferimento anche per gli altri Comuni del nostro territorio”.   

LA SCHEDA – (a cura dei sottoscrittori dell’Accordo) – I rappresentanti delle Organizzazioni sindacali della proprietà ASPPI, UPPI, UNIONCASA, CONFABITARE e degli inquilini SICET, SUNIA, UNIAT si sono riuniti lunedì 26 marzo 2018 nella sede comunale dell’Assessorato alla sanità e Servizi alla Persona, alla presenza dell’assessora comunale Chiara Sapigni, per la sottoscrizione e il deposito del nuovo Accordo sulla definizione dei contratti di locazione concordata del Comune di Ferrara.

Con l’approvazione il 16 gennaio 2017 e la pubblicazione (G.U. del 15/03/2017) del Decreto Ministero delle Infrastrutture e Trasporti sono entrate in vigore le linee guida per il rinnovo degli accordi locali sui contratti di locazione concordati.

L’ Accordo di Ferrara prevede, in attuazione del Decreto citato:

  • l’aggiornamento del metodo di calcolo del canone, basato sulla distinzione del territorio comunale in zone omogenee, sulla definizione di fasce (minime e massime di oscillazione) del valore al mq, suddivise per dimensioni degli alloggi, sull’applicazione al valore al mq di parametri oggettivi in aumento e/o in diminuzione del canone e sulla previsione di una sua maggiorazione percentuale per le unità abitative ammobiliate;

  • Il rinnovo degli schemi contrattuali dei contratti concordati (3 anni +2 ), dei contratti transitori e dei contratti per studenti universitari;

  • sono previste anche le locazioni parziali con possibilità di affittare una singola stanza

  • la durata dei contratti transitori, che non potrà superare i 18 mesi (prima era compresa tra 1 e 18 mesi); la definizione delle esigenze dei proprietari e dei conduttori che giustificano la stipula di questi tipi di contratti, motivi cui è possibile derogare solo in caso in cui il contratto sia assistito in modo congiunto da un Sindacato degli Inquilini e un Sindacato della Proprietà firmatari dell’Accordo ;

  • il mantenimento della locazione per studenti universitari anche a favore di quanti frequentano master, dottorati, specializzazioni o perfezionamenti post universitari;

  • la distinzione tra contratti assistiti e non assistiti:

i primi sono quelli seguiti, a richiesta delle parti contrattuali, da almeno una delle Organizzazioni sindacali della Proprietà o degli Inquilini firmatarie dell’Accordo.

I contratti non assistiti sono quelli, non seguiti delle Organizzazioni sindacali suddette, che potranno usufruire delle agevolazioni fiscali a seguito di rilascio, da parte di almeno una delle richiamate Organizzazioni sindacali, dell’attestato di conformità dei contenuti e dei canoni dei contratti concordati all’Accordo siglato. L’Accordo, infatti, definisce le modalità di rilascio del citato attestato su richiesta delle parti.

Sia i contratti assistiti sia i contratti non assistiti, completi dell’attestato di cui sopra, potranno usufruire degli sgravi fiscali previsti dalla legge.

  • il mantenimento della Commissione di Negoziazione Paritetica e Conciliazione Stragiudiziale, composta da rappresentanti delle Organizzazioni sindacali della Proprietà e degli Inquilini sottoscrittori dell’Accordo per limitare il ricorso giudiziale delle parti.

L’Accordo prevede l’adeguamento dei valori al mq del canone rispetto al precedente accordo del 1/03/2013, dovuto anche alla modifica dei parametri di calcolo dei canoni. Si rilevano leggeri aggiustamenti in aumento soprattutto per le fasce relative ad appartamenti di piccole dimensioni 35-50 mq in centro storico e nelle zone di pregio, ma anche diminuzioni negli importi delle zone fuori le mura e periferiche. Si ricorda che nell’Accordo del 1/03/2013 i valori al mq erano stati ridotti, in tutte le zone, per via della crisi economica e sociale.

S’informa, infine, che il DM del 16/01/2017 prevede, previo sottoscrizione degli Accordi, l’estensione della disciplina dei contratti concordati a tutti i comuni della provincia anche con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti.

 

INFORMAGIOVANI – Giovedì 29 marzo alle 14.30, sala Arengo della residenza municipale di Ferrara. Necessaria la registrazione

Le opportunità di volontariato internazionale per giovani per la prossima estate, un incontro per conoscerle

26-03-2018

Giovedì 29 marzo dalle 14.30 alle 16.30 nella sala dell’Arengo della residenza municipale di Ferrara (piazza del Municipio, 2), si svolgerà un incontro pubblico gratuito di informazione sulle opportunità di volontariato internazionale per la prossima estate.

L’incontro è realizzato da Informagiovani del Comune di Ferrara in collaborazione con le associazioni partecipanti e con il contributo della Regione Emilia-Romagna. L’iniziativa è rivolta in particolare a tutti i giovani che hanno la voglia e la curiosità di avvicinarsi a realtà anche profondamente diverse dalla loro, conoscendo nuove persone, culture, abitudini, stili di vita, mettendosi alla prova in un’esperienza coinvolgente che può allargare i propri orizzonti culturali ed umani e facendo al contempo acquisire nuove competenze utili ed anzi indispensabili anche per un eventuale inserimento lavorativo.

Si parlerà di varie opportunità interessanti per andare a vivere una esperienza di volontariato all’estero per periodi più o meno brevi, da una quindicina di giorni durante l’estate a periodi più lunghi in tutto il corso dell’anno. Per fare questo sono stati invitati amici di importanti organizzazioni del settore che presenteranno i loro progetti e le loro proposte, fornendo tutte le informazioni per poter partecipare.

Non sono richiesti particolari prerequisiti, se non una forte motivazione ed un minimo di competenze linguistiche, e la registrazione sul sito dell’Informagiovani di Ferrara: https://goo.gl/forms/SygDvIK1x8OFFOdx2

Interventi:

VOLONTARIATO INTERNAZIONALE: DAI CAMPI PER MINORENNI AI CORPI CIVILI DI PACE
Dai Campi per Minorenni ai Corpi Civili di Pace.
Panoramica sulle opportunità gestite da Ibo Italia.
Campi 14-17, Scambi Giovanili, Campi over 18, SVE – CES, Servizio Civile Italia ed Estero Corpi Civili di Pace.
Sabina Marchetti, IBO Italia, Ferrara

VOLONTARIATO INTERNAZIONALE E ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Elena Massari, VOLUNTEER IN THE WORLD, Bologna

VOLONTARIATO NEL SUD DEL MONDO
Alice Riva, YEAR OUT, Milano

WORKCAMPS: PROGETTI DI VOLONTARIATO INTERNAZIONALE
per minorenni (14-17 anni) e maggiorenni (18+)
Mario Mormile, YAP (Youth Action for Peace) Italia, Bologna

Per info Agenzia Informagiovani: http://www.informagiovani.fe.itr.vitafinzi@comune.fe.it piazza Municipale, 23 – 44121 Ferrara tel. 0532.419590 / fax. 0532.419490

 

(Comunicazione a cura di Informagiovani del Comune di Ferrara)

 

BIBLIOTECA BASSANI – Mercoledì 28 marzo alle 17 nella sala di via Grosoli 42 (a Barco)

Le avventure di Verdiello per bambini dai 4 ai 10 anni

26-03-2018

Mercoledì 28 marzo 2018 alle 17 alla Biblioteca Giorgio Bassani (via G. Grosoli 42 a Ferrara, quartiere Barco) si terrà l’appuntamento con letture ad alta voce per bambini dai 4 ai 10 anni per il ciclo “L’Ora del racconto” che questo mese è incentrato sul tema “Marzo pazzerello”.

Sarà Marcello Brondi ad animare il pomeriggio con una selezione di brani e la lettura animata di “Verdiello e i suoi amici”.
Per info: Biblioteca Giorgio Bassani, via Grosoli 42, Ferrara, info.bassani@comune.fe.it, tel. 0532 797414.

 

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Appuntamento di ‘slow reading’ martedì 27 marzo alle 17 in via Scienze

Rileggendo gli autori ferraresi del ‘900, tra prosa e poesia

26-03-2018

Proporrà letture recitate in omaggio a Giorgio Bassani e ai migliori autori ferraresi, tra poesia e prosa, dal ‘900 a oggi, l’appuntamento di ‘slow reading’ in programma martedì 27 marzo alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara).
Le letture saranno a cura degli attori Roberto Gamberoni, Cristina Miriam Chiaffoni e Annalisa Piva. Introdurrà Francesca Mariotti
L’incontro rientra nel progetto di ‘slow reading’ a cura dell’associazione culturale Olimpia Morata di Ferrara.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Dalle poesie futuriste di Corrado Govoni a quelle di Gianfranco Rossi, con uno sguardo sempre al grande Giorgio Bassani nelle più intime scritture dei suoi racconti. L’Associazione culturale Olimpia Morata dedicherà a questi autori diversi incontri durante tutto l’anno.

3.a COMMISSIONE CONSILIARE – Convocata per martedì 27 marzo alle 15 in sala Zanotti

Esame di variante al 2° Piano Operativo Comunale e aggiornamento sui cantieri 2018

26-03-2018

La 3 .a Commissione consiliare – presieduta dal consigliere Facchini – si riunirà martedì 27 marzo 2018 alle 15 nella sala Zanotti della residenza municipale per un esame della delibera “Adozione di variante al 2° Piano Operativo Comunale, ai sensi dell’art. 4 della L.R. 24/2017“. A relazionare sarà l’assessora all’Urbanistica Roberta Fusari.

Si passerà quindi a una relazione di aggiornamento sui cantieri 2018 a cura dell’assessore ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi.

ASSESSORATO ALLO SPORT – Martedì 10 aprile alle 18 ingresso gratuito allo stadio Paolo Mazza (corso Piave 28) con la partita Italia – Belgio

Ferrara città azzurra con la Nazionale femminile di calcio. Tra le convocate la ferrarese Goldoni – AGGIORNAMENTO

26-03-2018

AGGIORNAMENTO DEL 26 MARZO 2018 – (a cura dell’Ufficio Stampa FIGC)

Riprende il cammino nelle qualificazioni mondiali: 23 convocate per le gare con Moldova e Belgio

Dopo aver raggiunto per la prima volta nella sua storia la finale della ‘Cyprus Cup’ e aver guadagnato due posizioni nel ranking FIFA salendo al 15° posto, la Nazionale Femminile è pronta a rituffarsi nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo con l’obiettivo di conquistare il pass per Francia 2019 a quasi vent’anni di distanza dall’ultima partecipazione alla Fase finale di un Mondiale.

Prima nel gruppo 6 con tre punti di vantaggio sul Belgio, che ha disputato però una gara in meno, l’Italia ha conquistato quattro vittorie nei primi quattro incontri del girone, con un bottino invidiabile di 10 gol all’attivo e nessuna rete subita. Il Commissario tecnico Milena Bertolini ha convocato 23 Azzurre per le prossime due gare con Moldova e Belgio, in programma rispettivamente venerdì 6 aprile (ore 13 locali, ore 12 italiane) a Vadul lui Voda e martedì 10 aprile (ore 18 – diretta su RaiSport+HD) allo stadio ‘Paolo Mazza’ di Ferrara. Il difensore del Football Milan Ladies Francesca Vitale è alla prima chiamata con la Nazionale maggiore.Le Azzurre si raduneranno domenica 1° aprile al Mancini Park Hotel di Roma e mercoledì 4 aprile partiranno alla volta della Moldova.

Proseguono intanto le iniziative della FIGC legate al match di Ferrara con il Belgio. Questa mattina, nell’ambito di un incontro organizzato dal Settore Giovanile e Scolastico (SGS), Cristiana Girelli e Chiara Marchitelli sono state ospiti dell’Istituto Comprensivo ‘Il Guercino di Cento’ (FE), molto attivo con i progetti SGS ‘Giococalciando’ e ‘Ragazze in gioco’.  Le due calciatrici Azzurre hanno catalizzato l’attenzione dei ragazzi, che le hanno letteralmente tempestate di domande relative alla loro carriera e al loro modo di vivere l’attività sportiva e formativa.

L’incontro con il Belgio sarà presentato ufficialmente alle ore 12 di giovedì 29 marzo nella sede del Comune di Ferrara (Piazza Municipio, 2 – Sala Arengo) nel corso di una conferenza stampa alla presenza del sindaco Tiziano Tagliani, dell’assessore allo Sport Simone Merli, del presidente della Spal Walter Mattioli, del patron Simone Colombarini, del Commissario tecnico Milena Bertolini e della capo delegazione della Nazionale Femminile Barbara Facchetti.

L’ingresso allo stadio sarà gratuito e i biglietti omaggio potranno essere ritirati presso i botteghini posti sul lato della Tribuna Sud dello stadio ‘Paolo Mazza’ (Corso Piave – lato via Ortigara) da sabato 7 a lunedì 9 aprile (dalle ore 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30) e nella giornata di martedì 10 aprile (dalle ore 13 alle 19).

– L’elenco delle convocate

Portieri: Chiara Marchitelli (Brescia), Laura Giuliani (Juventus), Rosalia Pipitone (Res Roma);

Difensori: Elena Linari (Fiorentina), Alia Guagni (Fiorentina), Elisa Bartoli (Fiorentina), Cecilia Salvai (Juventus), Sara Gama (Juventus), Linda Cimini Tucceri (San Zaccaria), Lisa Boattin (Juventus), Francesca Vitale (Football Milan Ladies);

Centrocampiste: Aurora Galli (Juventus), Martina Rosucci (Juventus), Manuela Giugliano (Brescia), Barbara Bonansea (Juventus), Greta Adami (Fiorentina), Eleonora Goldoni (Tennessee State University), Lisa Alborghetti (Mozzanica), Benedetta Glionna (Juventus);

Attaccanti: Daniela Sabatino (Brescia), Ilaria Mauro (Fiorentina), Valentina Giacinti (Brescia), Cristiana Girelli (Brescia).

Staff – Capo delegazione: Barbara Facchetti; Coordinatrice Nazionali Femminili: Annarita Stallone; Commissario tecnico: Milena Bertolini; Assistente: Attilio Sorbi; Segretario: Elide Martini; Preparatore atletico: Stefano D’Ottavio; Preparatore dei portieri: Cristiano Viotti; Match analyst: Marco Mannucci; Medici: Matteo Guzzini e Monica Fabbri; Fisioterapisti: Roberto Cardarelli, Maurizio D’Angelo e Andrea Mangino; Nutrizionista: Natale Gentile.

 

[Comunicato del 28 febbraio 2018]

Martedì 10 aprile 2018 alle 18 Ferrara sarà città azzurra di calcio. Lo stadio comunale Paolo Mazza (in corso Piave 28, Ferrara) ospiterà infatti la partita di calcio femminile Italia-Belgio valida per le qualificazioni di Coppa del Mondo Fifa 2019.

L’ingresso allo stadio per seguire e sostenere l’incontro della Nazionale femminile è gratuito e sarà necessario ritirare il biglietto-invito alla biglietteria “locali” sul lato della Tribuna sud dello stadio Paolo Mazza in Corso Piave.

Gli orari di apertura della biglietteria sono: da sabato 7 a lunedì 9 aprile ore 10-13 e 15.30-18.30 e martedì 10 aprile ore 13-19.

Eventuali altre modalità di biglietteria verranno comunicate successivamente agli organi di informazione e alle società calcistiche del territorio. 

Per info: www.vivoazzurro.it

Mobilità. Idrovia ferrarese, in arrivo 2 milioni di euro per il ponte provvisorio a Final di Rero nel Comune di Tresigallo. L’assessore Donini: “Mantenuto l’impegno preso col territorio. L’opera è una risposta concreta per assicurare una viabilità in totale sicurezza per i cittadini”

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

L’avvio dei lavori in autunno. Dalla Regione in cinque anni realizzate opere per l’idrovia ferrarese per circa 58 milioni di euro

Bologna – Un ponte provvisorio e necessario per permettere la circolazione anche dei mezzi pesanti sul Po di Volano a Final di Rero, Comune di Tresigallo nel ferrarese, in attesa del completamento della nuova ‘idrovia’.
Nelle prossime settimane verranno sbloccati dalla Giunta della Regione Emilia-Romagna altri 5 milioni di euro, dopo i 4 milioni del 2017, del pacchetto ‘idrovie’ di cui 2 milioni andranno a finanziare il ponte provvisorio che permetterà di ripristinare la piena viabilità ora interdetta ai veicoli pesanti per problemi strutturali di staticità del vecchio ponte costruito negli anni ‘30.

L’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, subentrata dopo la riforma 2015 alla Provincia di Ferrara nella realizzazione dell’idrovia ferrarese, sta mettendo a punto la progettazione esecutiva per la gara che darà l’avvio in autunno ai lavori.

“Abbiamo mantenuto l’impegno preso col territorio- afferma l’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini-. Col ponte provvisorio diamo una risposta concreta cercando di limitare il più possibile il disagio, garantendo allo stesso tempo la massima sicurezza di chi viaggia nella zona”.

Le risorse messe in campo dall’assessorato regionale Trasporti rientrano nei lavori di riqualificazione a 5^ classe, quelli che riguardano il transito delle imbarcazioni più grandi, nella logica di spostare il traffico merci dal trasporto su gomma a forme meno inquinanti. La demolizione e ricostruzione del ponte sulla strada provinciale 15 – via del mare – a Final di Rero è parte di questo programma.

Per il progetto dell’idrovia nel ferrarese negli ultimi 5 anni sono state realizzate dalla Regione opere per circa 58 milioni di euro./BB

Ponte sul Po: Calvano scrive alla Presidente del Senato Alberti Casellati

Da Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Onorevole Presidente,

Le scrivo in qualità di Consigliere Regionale dell’Emilia-Romagna, eletto nel collegio di Ferrara. Colgo l’occasione, a nome mio e della comunità ferrarese, per farLe le mie congratulazioni per il prestigioso incarico e gli auguri di buon lavoro. Le sue origini rodigine da un lato, e i suoi studi ferraresi dall’altro, mi hanno spinto a scriverLe questa missiva in merito ad una problematica rilevante che toccherà proprio i territori rodigini e ferraresi. Inizieranno, il 18 maggio p.v., i lavori di manutenzione straordinaria al ponte sul fiume Po a Pontelagoscuro. Probabilmente Lei stessa conosce questa infrastruttura, avendola certamente percorsa per attraversare il fiume Po che segna il confine tra la nostra e la sua regione d’origine. L’infrastruttura, gestita da Anas, collega, attraverso la SS16, Veneto ed Emilia Romagna ed in particolare i comuni di Ferrara ed Occhiobello. Si tratta di un asse viario strategico per i cittadini, i lavoratori, le attività commerciali ed è ogni giorno attraversato da numerosi automobilisti. I lavori di manutenzione dureranno diversi mesi, in tale periodo è prevista la chiusura al traffico a tutti i mezzi in entrambe le direzioni, pertanto uno dei percorsi alternativi individuati, per collegare la provincia di Ferrara e quella di Rovigo, sarà necessariamente l’autostrada A13, nel tratto fra il casello di Occhiobello e quello di Ferrara Nord. Tale chiusura, quindi, determinerà fortissimi disagi. Al fine di ridurli il più possibile si sono già attivati il Comune di Ferrara, i comuni rodigini, la Senatrice neoeletta Paola Boldrini e la nostra Regione attraverso l’Assessore Regionale ai trasporti Raffaele Donini che ha prontamente raccolto la mia sollecitazione in merito, interessando il Ministero competente. Ritengo infatti necessario per sciogliere i nodi principali della vicenda capire quale sia l’organizzazione, sicuramente complessa, del lavoro di competenza dell’Anas, e il tema della “detariffazione” del pedaggio autostradale, come possibile soluzione per alleviare i disagi economici e logistici. Tra le proposte emerse in queste settimane vi è infatti la possibilità di verificare da un lato la riduzione dei tempi per il completamento dei lavori, dall’altro l’esonero dal pagamento del pedaggio per tutti i mezzi che percorreranno il tratto autostradale fra i caselli della A13, Occhiobello-Ferrara Nord, per tutto il periodo di durata dei lavori in entrambi i sensi di marcia. Inoltre, vi è la necessità di salvaguardare il transito ciclopedonale e la permanenza del servizio di trasporto pubblico locale, i cui eventuali costi aggiuntivi dovuti all’aumento dei km di percorrenza non dovranno ricadere sul bilancio degli enti locali e per questo confidiamo in un atteggiamento collaborativo da parte sia di ANAS che di Autostrade per l’Italia. Vista la sua vicinanza con il nostro territorio e l’importante incarico istituzionale che ricopre Le chiedo un suo interessamento in merito ed un eventuale intervento, al fine di agevolare i cittadini che quotidianamente utilizzano tale infrastruttura poiché vivono e/o lavorano tra la regione Veneto e la regione Emilia-Romagna e che nei prossimi mesi potrebbero trovarsi in una situazione di criticità se non si attuerà una programmazione condivisa tra le Istituzioni e i soggetti coinvolti.

RinnovandoLe i miei migliori auguri di buon lavoro le porgo distinti saluti

Paolo Calvano

Consigliere Regionale

Regione Emilia-Romagna

La prima giornata di orientamento all’imprenditorialità di Cna Ferrara

Da ufficio stampa CNA Ferrara

Qualcuno ha già idee chiare su cosa fare «dopo», ma i più stanno ancora cercando di farsi una idea più precisa. Con le Giornate di Orientamento all’imprenditorialità, la prima delle quali si è tenuta lunedì 26 marzo, la Cna Ferrara si è prefissa l’obiettivo di aiutare i giovani a focalizzare, per il proprio futuro, l’ipotesi della creazione di una propria impresa come opportunità concreta e realmente percorribile.

Lo ha fatto mettendo a confronto diretto imprenditori e imprenditrici, soprattutto quelli di ultima generazione, con oltre 150 studenti dei più diversi indirizzi scolastici, accompagnati dai loro insegnanti. Il pallino della conversazione lo hanno tenuto i giovani imprenditori della Cna, che hanno cercato di guidare il viaggio dei ragazzi all’interno del complesso mondo dell’impresa, innanzitutto attraverso la scoperta delle parole che caratterizzano quelle attività (particolarmente le start up) nate dalla rivoluzione digitale: crowfunding, coworking, free lance, start up…. “Far nascere un’impresa è una sfida – ha ricordato Bruno Faccini, presidente dei Giovani Imprenditori della Cna, aprendo in seduta plenaria, gli incontri della mattinata – che può essere vinta se supportati da persone competenti e che aiutino ad orientarsi tra le difficoltà e i problemi. Ma, ancor prima, è importante conoscere la realtà dell’impresa, dalla viva testimonianza di quanti la fanno vivere quotidianamente ”.

“Senza le piccole e medie imprese – ha poi sottolineato il direttore provinciale della Cna Diego Benatti, rivolgendosi alla nutrita platea di ragazzi – il nostro territorio sarebbe più povero, non solo economicamente, ma anche culturalmente. L’impresa rappresenta una scelta di libertà, con qualche rischio. Ne vale davvero lo sforzo, ma è importante che la scelta di creare una nuova attività sia ben ponderata”.

Il resto della mattinata si è svolto attraverso workshop tematici tenuti dagli imprenditori per i settori della ristorazione, della comunicazione Ict e della moda. Hanno partecipato studenti degli Istituti superiori: IIS e IPSIA Copernico – Carpeggiani, IT Bachelet e IIS Carducci. Tra gli workshop, di particolare interesse quello realizzato in collaborazione con Università degli Studi di Ferrara – sul tema: “Start up innovative, queste sconosciute”.

Imprese Aperte, il programma della giornata odierna. Saranno 550 gli studenti di Istituti secondari di secondo grado visiteranno imprese eccellenti della provincia di Ferrara. Questi i nomi delle imprese: Cablaggi Iosco srl (Argenta – assemblaggi, cablaggi elettrici e montaggi elettromeccanici), Cappelli Ricami srl (Bondeno – ricami di precisione), Cpm di Castaldini Stefano srl (Portomaggiore – costruzioni meccaniche), Delphi International srl (Ferrara – comunicazione e marketing), Dinamica Media srl (Ferrara – web agency e marketing), Intraprese fotografiche (Ferrara – fotografia, graphic design e soluzioni web), La Salani srl (Copparo – prodotti panificazione e pasticceria), Logikamente di Ciammarughi Stefano & C. snc. (Ferrara – agenzia web e software house), Oberti srl (Ferrara – riparazioni elettromeccaniche e vendita macchine elettriche), Officina meccanica Mingozzi Franco & C. sas (Ferrara – autoriparazione e centro revisione), Scacco matto (Portomaggiore – servizi per la salute mentale, recupero disabili psichici), Seba protezione srl (Cento – dispositivi di protezione individuale, antinfortunistica), Società Agricola Pomposa di Vittorio Scalambra e C. sas. (Pomposa -azienda vinicola), Suono e immagine di Franco Davide e C. snc (Ferrara – impianti audio – video e luci per eventi), Torrefazione Caffè Krifi (Ferrara – torrefazione caffè), Trt di Realdini Tiziano & C. sas (Portomaggiore – torneria e fresatura meccanica costruzione parti meccaniche), Vetreria Box Doccia S. Agostino (S. Agostino – lavorazione vetro, box doccia e arredobagno). Gli Istituti scolastici coinvolti nel programma delle visite sono: di Ferrara, IT Bachelet, IIS Carducci, Istituto Vergani – Navarra, IPSIA Copernico – Carpeggiani; di Cento, IIS Carducci sede di Bondeno, IIS Bassi Burgatti e IIS Fratelli Taddia; IISS Montalcini sedi di Argenta e di Portomaggiore; Istituto Guido Monaco da Pomposa di Codigoro; IISS Remo Brindisi di Lido degli Estensi.

Martedì 27 marzo / Trio raro e quartetto d’ottoni, a Palazzo Bonacossi la musica della Germania tra tardo romanticismo e fuga dal Nazismo

Da ufficio stampa Conservatorio Ferrara Press

Dall’alto di un’immaginaria torre un trio raro e un quartetto d’ottoni riempiranno di musica il prossimo appuntamento de ‘I concerti a Palazzo Bonacossi’ domani, martedì 27 marzo alle 18,nello storico edificio in via Cisterna del Follo 5 a Ferrara (ingresso libero). Le musiche di Tovey, Kahn, Desprez e Hindemith, verranno infatti eseguite da una formazione inusuale, costituita da strumenti fortemente evocatori del Romanticismo tedesco: il trio di clarinetto (Claudio Conti), corno (Massimo Mondaini) e pianoforte (Annamaria Maggese). Seguirà il concerto del quartetto a due trombe (Martina Dainelli e Sebastiano Giudici), trombone (Giacomo Scanavini) e corno (Massimo Mondaini).Preziosa è la collaborazione di Enrico Dolcetto, allievo del Conservatorio Frescobaldie neo laureato con il massimo dei voti e la lode, che ha curato l’arrangiamento di alcuni brani, e la presenza degli allievi Sebastiano Giudici e PaoloLenzi, che affiancheranno i loro maestri per il concerto.
La Germania della prima metà del Novecento e la fuga dal Nazismo, la tradizione contrappuntistica nordica che diverrà nutrimento per i secoli a venire, così come il perdurare dello stile tardo-romantico ancora nella prima metà del secolo scorso, oltre che il forte legame tra Brahms, Joachim, Tovey e Kahn, e tra Brecht, Hindemith e Weill,sonoi molteplici fili rossi che uniscono le vite dei diversi compositori scelti per il concerto a Palazzo Bonacossi.
Sir Donald Francis Tovey su musicologo, compositore e pianista britannico. Nominato baronetto nel 1935, si formò pianisticamente aEton, dove nacque da un docente di teologia. Suonò in duo con Joachim, famoso violinista, e anche col Quartetto Joachim, con cui fece tournée a Berlino e Vienna all’inizio del ‘900.Dal 1914 ebbe la cattedra di Musicologia ad Edimburgo, dove fondò la Reid Symphony Orchestra che pure diresse.Kahn Robert si forma in Germania e nel 1887 è a Vienna, dove ebbe spesso contatti con Brahms. Dopo il servizio militare fece ritorno a Berlino, dove fu in relazione con Joachim, che col Quartetto eseguì la sua prima composizione del genere.Nel ‘37 emigrò in Inghilterra, a causa della dittatura nazista. La Serenata proposta per il concerto è del 1923 e rivela fortissime ascendenza brahmsiane, persino nella scelta della tonalità (Fa minore). L’intera sua produzione peraltro sarà sempre di stile tardoromantico, nonostante Kahn abbia vissuto fino al 1951.JosquinDespres è uno dei maggiori esponenti della scuola contrappuntistica fiamminga di fine ‘500. La sua figura si delinea come quella di rinnovatore della poetica e dell’arte musicale, anche se rimane pressoché sconosciuto fino all’Ottocento.Paul Hindemith, infatti, soleva far precedere i brani del PlonerMusikTag (1932) da Bicinium di Despres, sonati con tuba ad libitum da eseguirsi – modo quantomeno bizzarro – “dall’alto di una torre”. Hindemith, che conobbe Bertold Brecht, fu condannato come “autore degenerato”, “nemico del popolo” e “corruttore della musica tedesca” durante il Nazismo e fu costretto a trovare riparo ad Ankara.Kurt Weillnacque, primogenito figlio del primo cantore della sinagoga diDessau, nel 1900.Celebre è il sodalizio con Bertold Brecht, e la sua Opera da tre soldi, ne è il risultato più celebre. L’opera fu messa in scena nel 1928 a Berlino. Weill fuggì nel 1933 ed era senz’altro dopo Hindemith il musicista più famoso in Germania.
I Concerti di Palazzo Bonacossi nascono con l’intento di far riscoprire la musica da camera, nei suoi vari stili e diversi autori. Il ciclo di dodici pomeriggi musicali,a cadenza settimanale, è promosso dal Conservatorio Frescobaldi di Ferrara in collaborazione con i Musei Civici d’Arte Antica di Ferrara e il Comune di Ferrara. Da Mozart a Ravel, da Monteverdi a Debussy, la rassegna porterà a Palazzo Bonacossiun ricco repertorio con esibizioni dei docenti e di alcuni dei migliori allievi del conservatorio ferrarese. Tutti i concerti di Palazzo Bonacossi iniziano alle 18 e sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.

Legalità. Nuovo Protocollo, Regione e Prefetture rafforzano l’azione di prevenzione e contrasto delle infiltrazioni criminali e mafiose in Emilia-Romagna. Bonaccini: “Esempio di un impegno comune, per noi la legalità è un valore irrinunciabile”. Il Prefetto di Ferrara, Campanaro: “Rafforzato il sistema delle cautele antimafia creando maggiori “anticorpi” nel tessuto economico e sociale”

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

L’accordo, sottoscritto nei giorni scorsi con tutte le Prefetture emiliano-romagnole, migliora lo scambio di informazioni e dati, aumenta i controlli rispetto ad appalti e concessioni di lavori pubblici, servizi e forniture, estendendoli all’attività urbanistica e all’edilizia privata, dove si punterò anche al rispetto della sicurezza nei cantieri e alla tutela del lavoro. In Regione si chiude la ‘Settimana della legalità’

Bologna – “Un’intesa molto importante, per mettere in campo ancora più controlli. Un ulteriore passo in avanti per contrastare in Emilia-Romagna ogni tentativo di infiltrazione criminale e mafiosa negli appalti pubblici, nei servizi e forniture, allargando il raggio d’azione anche all’attività urbanistica e in edilizia, compresa quella privata Questo Protocollo, che definisce nuove misure e più forti, rafforzando la collaborazione fra la Regione e le Prefetture, rappresenta senza dubbio una buona pratica confermando che la legalità è per noi un valore irrinunciabile”.

Così il presidente della Giunta regionale e Commissario alla ricostruzione, Stefano Bonaccini, oggi a Bologna, nella sede della Regione Emilia-Romagna, al convegno che chiude la “Settimana della legalità”, voluta dalla Regione stessa, ha ricordato, parlando di “Buone pratiche e impegni per la legalità”, i contenuti del Protocollo d’intesa per la prevenzione e la repressione dei tentativi di infiltrazione mafiosa nel settore degli appalti e concessioni di lavori pubblici, servizi e forniture e nell’attività urbanistica ed edilizia, firmato pochi giorni fa dal presidente della Regione e da tutti i Prefetti dell’Emilia-Romagna in Prefettura a Bologna.

Grazie alla nuova intesa, viene migliorato lo scambio di informazioni e dati fra Prefetture e Pubbliche amministrazioni, estesi i controlli antimafia anche alle imprese esecutrici dei lavori, con l’arrivo di misure di prevenzione e contrasto anche nel settore dell’edilizia privata, a partire dalla regolarità contributiva, la sicurezza nei cantieri e la tutela del lavoro. Inoltre, sarà importante la definizione condivisa di prassi amministrative e clausole contrattuali che assicurino più elevati livelli di prevenzione delle infiltrazioni criminali.

“Abbiamo rinnovato, rafforzandolo, un Protocollo che ci ha consentito di affrontare anche la ricostruzione post sisma 2012 tenendo ben salda la barra della legalità- ha sottolineato Bonaccini- e che dà continuità all’obiettivo di elevare la sensibilità culturale del territorio e dei suoi protagonisti rispetto al contrasto di tutte le mafie. Questo Protocollo ci vede tutti impegnati in un’unica direzione affinché il sistema sia più efficiente e all’altezza nel rispondere alle esigenze della società, delle imprese e dei cittadini”.

“La criminalità organizzata-sottolinea il Prefetto di Ferrara, Michele Campanaro- ha oggi modificato le sue strategie, passando dalla guerra violenta contro lo Stato a sistemi sempre più affinati per insinuarsi silenziosamente nella Pa e nell’economia legale, vestendo in giacca e cravatta. La corruzione è oggi il modus praticato per piegare agli interessi criminali le Istituzioni ed i processi amministrativi. Su questo versante, le Prefetture sono molto attente a portare avanti una forte azione di prevenzione dalle infiltrazioni della criminalità organizzata, negli enti locali e nell’economia legale. Qui, in particolare, la prevenzione dalle infiltrazioni criminali ha uno strumento efficace nel ricorso alle interdittive antimafia, per escludere la partecipazione dagli appalti delle ditte nei cui confronti viene accertato il pericolo di condizionamento da parte del crimine organizzato. Ancora di più, il ricorso allo strumento dei Protocolli di legalità, come quello sottoscritto, rafforza il sistema delle cautele antimafia creando maggiori “anticorpi” nel tessuto economico e sociale più in generale, estendendo i controlli anche su attività o soglie economiche che altrimenti ne resterebbero escluse. Si tratta, diversis verbis, del migliore esempio possibile di una efficace “azione di rete” tra Istituzioni nella lotta alla criminalità organizzata”.

La collaborazione tra Regione Emilia-Romagna e le Prefetture emiliano-romagnole è stata attivata per la prima volta nel novembre 2010 attraverso la sottoscrizione del “Protocollo d’intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione mafiosa e della criminalità organizzata nel settore degli appalti e delle concessioni di lavori pubblici”, ripreso nel marzo 2012 con il “Protocollo d’intesa tra Regione Emilia-Romagna e le Prefetture-Utg dell’Emilia-Romagna per l’attuazione della Legge regionale 11/2010” .

Il nuovo Protocollo
Dopo il terremoto che il 20 e 29 maggio 2012 ha colpito l’Emilia, il costante aggiornamento delle intese ha rappresentato uno degli strumenti fondamentali per guidare nella legalità la ricostruzione, pubblica e privata. Con l’attuale, nuovo accordo, per le specifiche esigenze legate al processo della ricostruzione post-sisma, fino alla cessazione dello stato di emergenza, il Commissario delegato alla ricostruzione si impegna a mettere a disposizione delle Prefetture che insistono sul “cratere” (Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia) le risorse umane e strumentali necessarie con il coinvolgimento, anche ai fini della programmazione informatica, di personale esperto.

Il Protocollo recepisce tra l’altro le novità normative regionali e nazionali quali il Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili (Legge regionale n. 18 del 2016) e il nuovo Codice degli appalti pubblici, ma anche la nuova disciplina edilizia e urbanistica approvata dalla Regione, che sottopone a controlli antimafia le imprese esecutrici degli interventi edilizi ma anche gli operatori che promuovono l’attuazione di piani urbanistici.

Il Protocollo migliora l’interscambio informativo tra le Prefetture e le Pubbliche amministrazioni, per garantire una maggiore efficacia e tempestività delle verifiche delle imprese interessate, ma punta anche alla definizione comune di prassi amministrative e clausole contrattuali che assicurino più elevati livelli di prevenzione delle infiltrazioni criminali.

Le misure di prevenzione e contrasto ai tentativi di infiltrazione criminale e mafiosa sono estese non solo all’ambito pubblico ma anche al settore dell’edilizia privata puntando a promuovere il rispetto delle discipline sull’antimafia, sulla regolarità contributiva, sulla sicurezza nei cantieri e sulla tutela del lavoro in tutte le sue forme.

GAD, mura e Siberiana

Da ufficio stampa Laboratorio civico Ferrara

spianata del Mof, e …la “breccia di porta Pia” per il Meis.

Multisecolare storia che ha reso poco amato questo quarto di città, il GAD.
Per fare il MOF (Mercato ortofrutticolo comunale di Corso Isonzo) che è l’estrema propagine a sud del GAD (realizzato tra 1936 e 1937) e il prolungamento di corso Isonzo fino a via Darsena, gli urbanisti dell’epoca dovettero abbattere quel che restava del baluardo dell’ex Fortezza che già nei secoli era stato oggetto di distruzione. Il problema di questo tratto di mura sta nel fatto che a partire dal Seicento si congiungeva con l’odiata fortezza papale, eretta poco oltre la zona ora occupata dall’Acquedotto, dove adesso c’è il parco pubblico di viale IV Novembre con la statua di papa Paolo V.
La fortezza venne fatta costruire per volontà del Papa quando (con la devoluzione avvenuta nel 1598) lo Stato della Chiesa soppiantò il Ducato estense, rivendicando la mancanza di discendenza legittima degli Este e di fatto riappropriandosi del feudo di Ferrara. Quel fortilizio, simbolo di potere imposto, venne occupato dalle truppe napoleoniche francesi, ma tornò alla sua odiata funzione con l’avvento degli austriaci che ne fecero un presidio militare, che rappresentò – ancora una volta – il dominio dello straniero sulla popolazione. Una serie di circostanze resero poco amato questo quarto di città e aprirono la strada agli interventi rinnovatori e un po’ spregiudicati degli anni Trenta.
Venne “spianata” un area che nel corso della storia ebbe varie denominazioni: Fortezza, Cittadella, Piazza d’armi.
La “spianata” venne urbanizzata e battezzata rione Giardino.
Solo dopo l’entrata in vigore della normativa che istituiva le circoscrizioni (D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267) prenderà il nome di circoscrizione GAD (Giardino Arianuova Doro)
Per ricordare il passato storico di questo quartiere la municipalità ha dedicato due vie nella GAD: Fortezza e Cittadella. La “Piazza d’armi” invece venne trasferita – subito dopo la “spianata”- dove ora c’è la ex discarica per inerti di via Canapa, ora divenuta “collinetta alberata” inglobata nel parco urbano.

Il GAD una storia di “mutilazioni”.
L’area ex MOF (Mercato Ortofrutticolo comunale) ricorda 30.000 metri quadri sede dell’unico pezzo di mura mancanti del perimetro intorno Ferrara. Un’amputazione ben visibile nella mappa cittadina del Touring, dove il pezzo di mura distrutte è evidenziato con una linea tratteggiata.

Venerdì 14 luglio 2017 in Municipio è stato presentato il “Piano di fattibilità per riqualificare l’area della Darsena di San Paolo, ex Mof e Meis”: uno studio che ha ottenuto il finanziamento di 18 milioni di euro del Piano statale di interventi per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie nazionali.
Il sindaco Tagliani parlò di “uno degli impegni più significativi per la città” e l’assessore Modonesi anticipò che “bisognerà anche ricollocare funzioni come quella del terminal dei bus, che non ha più ragione di essere diviso in due diversi luoghi cittadini, ma è diventato strategico accorpare all’altro, ampliandolo, nella zona di via del Lavoro vicino alla stazione ferroviaria”. Di questo “riaccorpamento” non si è saputo più nulla.Il terminal dei bus exraurbani di via Rampari di San Paolo è ancora lì. La proposta di Modonesi di traferire le corriere va accolta in quanto consentirebbe di riportare alla luce un pezzo importante delle fondamenta delle antiche Mura.
Torniamo in Municipio a venerdì 14 luglio 2017. L’attuazione della “riqualificazione” dell’area sud del GAD (Darsena di San Paolo, ex Mof e Meis)– secondo lo scrivente – contiene gli spazi per la realizzazione di un lungo viale alberato, come ideale prosecuzione dei bastioni(spianati) a partire dall’incrocio con via della Grotta fino all’immissione in corso Isonzo (sede della stazione delle corriere da trasferire).
Darebbe continuazione al cammino per Rampari di San Paolo, dove il panorama è piacevole fino all’incrocio tra via Piangipane, via Bologna e via Kennedye che offrirebbe ombra e ossigeno a questa zona martoriata, da ricucire con il resto della città storica a cui appartiene.
La “riqualificazione” dell’area sud del GAD, del progetto comunale, prevede che, per il museo di via Piangipane (Meis) verrà aperta una nuova porta verso le Mura di San Paolo, un affaccio pronto nel 2020 quando i lavori di recupero dovrebbero essere definitivamente terminati. Un accesso da un milione di euro che deve avere il via libera della Soprintendenza.
Visto il rigore con la quale la Soprintendenza ha fatto tabula rasa dei 13 mq. della Siberiana, colpevole di insistere in prossimità delle Mura – superstiti della spianata dell’ex fortezza – ora non vorremmo assistere ad un via libera per una “ breccia” nelle antiche Mura…. “Porta Pia” per il Meis.

Laboratorio Civico Ferrara

Presentazione volume IL POLITTICO COSTABILI ore 17.00

Da ufficio stampa CLP Relazioni Pubbliche

PINACOTECA NAZIONALE DI FERRARA

MARTEDÌ 27 MARZO, ORE 17.00

PRESENTAZIONE DEL VOLUME

IL POLITTICO COSTABILI. PROSPETTIVE INCROCIATE

Interverranno:

Salvatore SETTIS, archeologo e storico dell’arte

Martina BAGNOLI, direttore delle Gallerie Estensi

Sabina MAGRINI, segretario regionale del Mibact

Luisa CIAMMITTI e Vincenzo GHEROLDI, autori della pubblicazione

Martedì 27 marzo 2018, alla Pinacoteca Nazionale di Ferrara in Palazzo dei Diamanti si tiene la presentazione del volume Il polittico Costabili. Prospettive incrociate, a cura di Luisa Ciammitti e Vincenzo Gheroldi, pubblicato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per il Segretariato del MiBACT per l’Emilia Romagna, col sostegno del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

A parlarne, oltre agli autori, saranno l’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis, il Segretario Regionale del Mibact Sabina Magrini e il direttore delle Gallerie Estensi Martina Bagnoli.

Il polittico Costabili, opera di grande rilievo nella storia della pittura italiana del Cinquecento, conservato nelle collezioni della Pinacoteca Nazionale di Ferrara, venne dipinto a partire dal 1513, da Benvenuto Tisi, detto il Garofalo e da Dosso Dossi, appena giunto in città da Mantova, su commissione di Antonio Costabili, ambasciatore di casa d’Este e Giudice dei Dodici Savi, la massima magistratura comunale.

Nel 1523 l’opera si trovava già collocata sull’altare maggiore della chiesa del convento agostiniano di Sant’Andrea, luogo di sepoltura della famiglia Costabili.

L’analisi stilistica sembra indicare che a Garofalo si debba l’impostazione generale della tavola principale, la struttura verticale del trono, la composizione piramidale del gruppo della Madonna col Bambino e alcune altre figure.

La stesura pittorica di gran parte della pala centrale e degli altri pannelli del polittico sembrano invece riconducibili alla mano di Dosso. Indagini scientifiche recentemente condotte non solo sembrerebbero confermare che Dosso ridipinse e rielaborò figure già completate da Garofalo, ma consentono anche di ipotizzare che l’opera sia stata inizialmente concepita come pala singola e solo in seguito trasformata in polittico aggiungendovi i pannelli laterali.

Ingresso libero fino esaurimento posti.

È gradita la prenotazione al n. tel. 0532.205844 (Sara Piagno) della Pinacoteca Nazionale di Ferrara, o via mail ga-est.comunicazione@beniculturali.it.

Ferrara, marzo 2018

Presentazione del volume

Il Polittico Costabili. Prospettive incrociate

Ferrara, Pinacoteca Nazionale di Ferrara- Palazzo dei Diamanti (corso Ercole I d’Este, 21)

Martedì 27 marzo 2018, ore 17.00

Ingresso libero fino esaurimento posti

È gradita la prenotazione al n. tel. 0532.205844 (Sara Piagno)

o via mail ga-est.comunicazione@beniculturali.it

Informazioni: Tel. 0532.205844

Sito web: http://www.gallerie-estensi.beniculturali.it/pinacoteca-nazionale/

FB pinacotecaferrara

IG @PNFerrara

Twitter gallerie.estensi

Interno Verde apre le iscrizioni, in omaggio il libro dedicato ai giardini

Da ufficio stampa Interno Verde

Foto d’epoca recuperate dai cassetti e dalle soffitte, mappe antiche e illustrazioni in bianco e nero, interviste e approfondimenti: quest’anno il libro di Interno Verde si arricchisce di tanti contenuti speciali, che si aggiungono alle informazioni storiche, architettoniche e botaniche riguardanti gli oltre sessanta giardini segreti aperti eccezionalmente in occasione del festival.La terza edizione della manifestazione si terràa Ferrarasabato 12 e domenica 13 maggio ma le iscrizioni sono già aperte: a partire da lunedì 26 marzo sarà possibile prenotare la propria partecipazione e averein omaggio la pubblicazione di 200 pagine a colori, a tiratura limitata.

«Attraverso i giardini è possibile scendere in profondità nell’anima della città», spiegano i soci dell’associazione Ilturco, che ha ideato e cura l’evento, «scoprire da un punto di vista inedito, decisamente concreto oltre che affascinante, gli eventi che hanno determinato la nascita e lo sviluppo del capoluogo estense, i personaggi che nei secoli hanno trasformato oppure preservato l’identità delle sue vie e dei suoi palazzi ma anche e soprattutto il carattere dei suoi abitanti. Dietro ogni muro, all’interno di ogni corte, ci sono tantissime storie che aspettano di essere riscoperte, comprese e ascoltate, memorie che riguardano il passato e incrociano il tempo presente, un continuum narrativo stupefacente e meraviglioso. La scelta di ampliare il numero dei giardini aperti, così come la decisione di inserire all’interno del libro una serie di interventi dedicati al verde e alla città, viene dal desiderio di stimolare residenti e turisti a guardare Ferrara con uno sguardo più consapevole e curioso».

I contenuti speciali presenti nel volume avranno autori e argomenti diversi, riguarderanno il passato e il presente, ma saranno anche proiettati nel futuro: dalla simbologia del melograno nell’iconografia rinascimentale alla funzione educativa della coltivazione in carcere, dall’erbario culturale del pittore Filippo De Pisis all’innovazione del parco ibrido. Li accompagneranno fotografie realizzate ad hoc e scatti in bianco e nero, recuperati dagli archivi familiari e gentilmente messi a disposizione, mappe antiche, disegni e illustrazioni.

Il contributo richiesto per partecipare a Interno Verde – e quindi prenotare una copia del libro in omaggio – è di 10 euro, gratis per i bambini fino ai 13 anni, ridotto a 5 euro per le persone con disabilità e gratis per gli accompagnatori. Le iscrizioni saranno a disposizione presso la sede dell’associazione Ilturco, in via del Turco 39, aperta dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 19, oppure online al sito www.internoverde.it.

Il kit per partecipare all’evento – che include il braccialetto che funziona come pass di ingresso ai giardini, il programma con la mappa degli spazi aperti e il libro – si potrà ritirare a partire da lunedì 16 aprile presso la sede de Ilturco, oppure direttamente all’infopoint delfestival, durante la manifestazione.

Interno Verde è patrocinato dal Mibact, da Inc Emilia-Romagna, dal Comune e dall’Università degli Studi di Ferrara.

La malinconia pervade questa città

Da ufficio stampa EVENTI FERRARA

Martedì 27 marzo alle 18:00

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino

Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

In occasione della Giornata mondiale del Teatro

“La malinconia pervade questa città”
Ferrara nelle descrizioni dei viaggiatori del XIX secolo

Le letture sono eseguite da I commedianti dell’Idra, gruppo teatrale della Contrada di S. Giorgio

pf_1504473410.jpgUna città bella, piena di reminiscenze storiche e letterarie- gli Estensi, Ariosto e Tasso- ma anche malinconica, con strade spesso deserte, con palazzi spesso in stato di abbandono: ecco come appariva Ferrara a molti dei viaggiatori che la visitavano durante il XIX secolo. Una selezione delle più suggestive descrizioni del tempo permetterà al pubblico di conoscere alcuni aspetti della vita di allora.

Una città bella, piena di reminiscenze storiche e letterarie- gli Estensi, Ariosto e Tasso- ma anche malinconica, con strade spesso deserte, con palazzi spesso in stato di abbandono: ecco come appariva Ferrara a molti dei viaggiatori che la visitavano durante il XIX secolo. Una selezione delle più suggestive descrizioni del tempo permetterà al pubblico di conoscere alcuni aspetti della vita di allora.

Per informazioni Ibs+Libraccio

Ferrara, Piazza Trento e Trieste, Palazzo San Crispino

eventife@libraccio.it – Tel. 0532241604

Architettura e democrazia

Da ufficio stampa EVENTI FERRARA

Mercoledì 28 marzo alle 17.30

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino

Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Per il ciclo ” Percorsi nella Città e nell’Architettura”

Salvatore Settis presenta il libro

Architettura e democrazia

Intervengono Romeo Farinella e

Diego Carrara

Dove corre il confine fra «paesaggio» e «città»? E come giudicare o indirizzare gli interventi sull’uno e sull’altra, o la continua crescita delle periferie? Devono prevalere i valori estetici (un paesaggio da guardare) o quelli etici (un paesaggio da vivere)? L’architetto è il mero esecutore dei voleri del committente, anche quando vadano contro l’interesse della collettività, o deve mostrarsi attento al bene comune? Sfidare i confini difficili fra città e paesaggio, decostruire i feticci di un neomodernismo conformista (il grattacielo e la megalopoli) e le sue conseguenze (i nuovi ghetti urbani) vuol dire tentare il recupero della dimensione sociale e comunitaria dell’architettura. In un paesaggio inteso come teatro della democrazia, l’impegno etico dell’architetto può contribuire al pieno esercizio dei diritti civili. Diritto alla città, diritto alla natura, diritto alla cultura meritano questa scommessa sul nostro futuro.

Settis.jpg

Salvatore Settis ha pubblicato per Einaudi La tempesta interpretata. Giorgione, i committenti, il soggetto (1978 e 2005), La colonna Traiana (1988), Italia S.p.A. (2002), Futuro del «classico» (2004), Iconografia dell’arte italiana 1100-1500: una linea (2005), Artemidoro. Un papiro dal I secolo al XXI (2008) e Artisti e committenti fra Quattro e Cinquecento (2010). Ha diretto Memoria dell’antico nell’arte italiana (1984-86) e I Greci. Storia Cultura Arte Società (1996-2002). È stato Visiting Professor in università americane ed europee e nel 2001 ha tenuto le Mellon Lectures di storia dell’arte alla National Gallery di Washington. Dopo aver diretto il Getty Research Institute for the History of Art di Los Angeles (1994-99), è tornato a insegnare Storia dell’arte e dell’archeologia classica alla Scuola Normale Superiore di Pisa, di cui è direttore. Accademico dei Lincei, delle Accademie delle Scienze di Berlino, Monaco e Torino, dell’Accademia Reale del Belgio e dell’American Academy of Arts and Sciences, le sue opere sono state tradotte in undici lingue. Nel 2006 è stato nominato dalla Commissione Europea fra i membri fondatori del Consiglio Europeo delle Ricerche (ERC), dal 2008 è presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali. Con Claudio Gallazzi e Bärbel Kramer ha curato la monumentale edizione del Papiro di Artemidoro (LED, 2008). Nel 2010 ha pubblicato per Einaudi Paesaggio Costituzione cemento, nel 2012 Azione popolare, nel 2013 Costituzione incompiuta (con Alice Leone, Paolo Maddalena e Tomaso Montanari), nel 2014 Se Venezia muore, nel 2016 Costituzione! e nel 2017 Architettura e democrazia.

L’ultimo incontro della rassegna sarà:

Mercoledì 11 aprile

Antonio Borgogni e Andrea Farinella, Le Città Attive. Percorsi pubblici nel corpo urbano, Franco Angeli

Per informazioni Ibs+Libraccio

Ferrara, Piazza Trento e Trieste, Palazzo San Crispino

eventife@libraccio.it – Tel. 0532241604

Secondo appuntamento con la rassegna Boldini Sounds Jazz – martedì 27 marzo ore 21.00 – ORNETTE MADE IN AMERICA

Da organizzatori

secondo appuntamento con la rassegna

BOLDINI SOUNDS JAZZ

Martedì 27 marzo ore 21.00

ORNETTE: MADE IN AMERICA di Shirley Clarke

v.o. sott.ita

ingresso 5 euro/ ridotto 4 euro

per Conservatorio, Scuola di Musica, possessori dei biglietti di Ferrara Musica

“BOLDINI SOUNDS JAZZ” è la rassegna cinematografica sui protagonisti del mondo del jazz organizzata in collaborazione con il Jazz Club di Ferrara. Il secondo dei tre appuntamenti, martedì 27 febbraio alle 21.00, vedrà sullo schermo il documentario Ornette: Made in America di Shirley Clarke, in versione restaurata.

La proiezione verrà introdotta da Alessandro Del Re, Presidente del sindacato Belleville, collettivo indipendente di critica, produzione e promozione cinematografica

Ornette: Made in America, ultimo film della grande regista Shirley Clarke, cattura l’evoluzione artistica e personale del pioniere del free-jazz Ornette Coleman tra gli anni ’60 e gli anni ’80. Il film rifugge dallo stile del documentario tradizionale per riflettere il linguaggio sperimentale che ha ispirato la musica di Coleman così come il cinema della Clarke.

Girato tra Fort Worth, New York, la Nigeria e il Marocco, la pellicola mescola interviste, estratti televisivi, scene di finzione, ‘video-clip’ e girati in Super-16mm documentando alcune memorabili performances di Coleman e della sua Prime Time band – come Skies of America, in occasione dell’inaugurazione del Caravan of Dreams nella città texana di Fort Worth, e Prime Design / Time Design, eseguita da un quartetto d’archi sotto la cupola geodetica progettata da Buckminster Fuller.

Alle riprese del film parteciparono, tra gli altri, William S. Burroughs, Brion Gysin, Yoko Ono, Charlie Haden, Don Cherry, Robert Palmer, Denardo Coleman, John Rockwell e Jayne Cortez.

Shirley Clarke è stata una regista statunitense il cui lavoro è particolarmente conosciuto per i suoi film di cinema sperimentale e di cinema indipendente. Studiò come film maker con Hans Richter al City College di New York. Dal 1955 fu membro dell’Independent Filmmakers of America e divenne parte del circuito di registi del cinema sperimentale del Greenwich Village assieme a Maya Deren, Stan Brakhage, Jonas Mekas e Lionel Rogosin.

Nel 1961 fu firmataria del manifesto del New America Cinema Group e nel 1962 fu tra i fondatori della Film-Makers’ Cooperative.

Per informazioni:

Sala Boldini, via Previati 18 – Ferrara
www.cinemaboldini.it – www.arciferrara.org
Tel. Cinema (sera) – 0532.247050
Arci Ferrara – 0532.241419

Dragoni d’oro 2018: ecco tutti i vincitori del Ferrara film festival

Una vera festa del cinema internazionale, con molti addetti ai lavori anche di origine italiana, che in questi casi hanno sottolineato la soddisfazione di ricevere un riconoscimento in Italia per il successo che hanno ottenuto negli Stati Uniti. Il Ferrara Film Festival si è concluso ieri (domenica 25 marzo 2018) con la consegna in sala Estense di Dragoni d’oro e dei premi alle undici categorie in gara. Ecco tutti i vincitori per ogni categoria.

Il foto-servizio è di Valerio Pazzi. Cliccare su ogni immagine per ingrandirla

Ferrara Film Festival 2018: un momento della giornata di premiazione conclusiva (foto Valerio Pazzi)
  • Dragone d’oro Miglior lungometraggio World ‘Contro l’ordine divino’ di Petra Volpe, Svizzera 2017 (premio consegnato da Giorgio Ferroni)
Giorgio Ferroni sul palco per l’assegnazione del Dragone d’oro al Miglior Lungometraggio World (foto Valerio Pazzi)
  • Dragone d’oro Miglior lungometraggio Usa ‘In dubious battle’ di James Franco, Usa 2016 (premio consegnato da Maximilian Law)
Ferrara Film Festival 2018 Maximilian Law con Sara Giada Gerini per la campagna a favore dei sottotitoli fondamentali per i non udenti (foto Valerio Pazzi)
  • Miglior attrice protagonista di lungometraggio Rachel Braunsch Weig in ‘Contro l’Ordine divino’ (premio consegnato da Giovanni Alliata di Montereale nel nome della grande attrice Lydia Borelli, sua nonna materna)

    Giovanni Alliata di Montereale per la consegna del premio alla Miglior Attrice (foto Valerio Pazzi)
  • Miglior attore protagonista lungometraggio Vincent Lacoste per ‘Tutti gli uomini di Victoria’, Francia 2016 (ritira premio Roberta Monti, canta versione coreana di Padre nostro Benedetta Kim)
Roberta Monti per il premio al Miglior Attore (foto Valerio Pazzi)
  • Miglior documentario ‘Above the drowning sea’, Canada 2017 ritirato dal regista Nicola Zavaglia (premio consegnato da assessore Massimo Maisto)
Massimo Maisto premia Miglior Documentario il regista Nicola Zavaglia (foto Valerio Pazzi)
  • Miglior regista Mauro Borrelli per ‘The recall’ (premio consegnato da Paolo Micalizzi)
Paolo Micalizzi premia Mauro Borrelli Miglior regista (foto Valerio Pazzi)
  • Miglior Corto Usa ‘Hyena’, Usa 2016 (premio consegnato da Paola Castagnotto)
Paola Castagnotto con Giorgio Ferroni (foto Valerio Pazzi)
  • Miglior corto World a ‘Stella 1’ di Gaia Bonsignore e Roberto D’Ippolito, Italia 2017 (premio consegnato da Anna Maria Quarzi)
Anna Maria Quarzi premia Gaia Bonsignore e Roberto D’Ippolitoi per miglior Corto World (foto Valerio Pazzi)
  • Effetto Hollywood Award a ‘The recall’ di Mauro Borrelli
  • Emilia-Romagna filmmaker Award a ‘Axioma’ di Elisa Possenti, Italia 2017 (premio consegnato da Marcella Zappaterra)
Ferrara Film Festival 2018 Marcella Zappaterra (foto Valerio Pazzi)
  • Young Unicef Award a ‘Sing’ di Kristóf Deák, Ungheria 2016
Al cinepark Apollo la proiezione di tutti in film in gara per Ferrara Film festival (foto Valerio Pazzi)

 

Maximilian Law con Giovanni Di Bella per una dedica del Ferrara Film Festival 2018 in ricordo di di Giovanni Bartolucci (foto Valerio Pazzi)
movimento5stelle

Il M5S incontra il Questore

Da ufficio stampa MoVimento5Stelle Ferrara

Una delegazione del Gruppo Consigliare del Movimento 5 Stelle di Ferrara è stata ricevuta sabato 24 marzo, su esplicita richiesta dei consiglieri, dal Questore della Provincia di Ferrara, dott. Pallini.
Essendo passati alcuni mesi dal suo insediamento, abbiamo potuto apprezzare la forte conoscenza delle complesse problematiche che riguardano la sicurezza della nostra Città.
Lo abbiamo ringraziato per il lavoro che sta svolgendo e per l’attenzione che sta dedicando ai nodi più critici in tema di sicurezza e abbiamo ribadito la necessità di totale costante monitoraggio della zona GAD, offrendogli la nostra disponibilità a collaborare sia tramite i nostri parlamentari che nel rapporto diretto con la cittadinanza.
Abbiamo portato alla sua attenzione l’idea che, in aggiunta alle meritorie azioni che la Questura sta portando avanti, anche grazie all’ausilio di reparti esterni al territorio, sia utile implementare maggiormente le azioni di intelligence e monitoraggio con l’utilizzo di agenti in borghese, che possano maggiormente colpire lo spaccio di stupefacenti, vera piaga nella Città.
Abbiamo sottolineato, altresì, che reputiamo auspicabile un maggiore sviluppo della collaborazione interforze e fra cariche istituzionali, non solo con la Guardia di Finanza, in merito al problema degli affitti in nero e dei subaffitti, che portano sul territorio persone che non vi dovrebbero risiedere, ma anche con l’Amministrazione, memori che alcune attività commerciali, anche prima dell’insediamento del nuovo Questore, si sono più volte resi responsabili di eventi che mettono a rischio la sicurezza pubblica (ex art. 100 del TULPS) e sono tutt’ora aperti.
Siamo convinti che l’anello debole nella catena istituzionale, suscettibile di miglioramenti per interventi mirati alle suddette tipologie criminali, sia proprio la Giunta e vigileremo affinché tali situazioni non accadano più.
Confidiamo, infine, sulla sua sensibilità nel valutare un fenomeno nuovo quanto pericoloso come quello delle infiltrazioni sul territorio della mafia nigeriana.
Date le ampie rassicurazioni ricevute sull’attenzione ai problemi esposti, vogliamo ringraziare pubblicamente il Questore e augurargli un buon lavoro.
Movimento 5 Stelle Ferrara

Definizione agevolata delle ingiunzioni, parte la “rottamazione bis”

Da ufficio stampa Comune di Copparo

L’Amministrazione comunale di Copparo ricorda che fino al 30 aprile 2018 sarà possibile aderire alla cosiddetta “rottamazione bis” delle ingiunzioni fiscali per entrate di competenza comunale, che risultino scadute e non saldate. L’agevolazione vale per le ingiunzioni notificate dal 2000 al 2016 e dal 1 gennaio 2017 al 16 ottobre 2017 da richiedersi con apposito modulo pubblicato sul sito del Comune.

«Si tratta di una misura volta a incentivare la regolarizzazione fiscale e che è stata approvata dal Consiglio Comunale a febbraio – afferma l’assessore al Bilancio Enrico Bassi – che prevede il rientro del debito nei termini previsti dalla legge (ossia in unica soluzione o con un piano di alcuni mesi), versando interamente l’imposta senza l’applicazione di sanzioni. A oggi l’Ente ha già accolto 13 richieste, e si attendono altre adesioni, proprio perché la misura in questione offre la possibilità di chiudere le pendenze fiscali senza il peso delle sanzioni (comunque non inferiori al 30% dell’importo della cartella)».

In questo senso il Comune ha inteso aprire la definizione agevolata anche per le ingiunzioni fiscali emesse in regime di riscossione coattiva “diretta”, per i cittadini che presentano condizioni di difficoltà economica (anche temporanea).

«Già dal 2015 – ricorda l’assessore – come Amministrazione abbiamo rivisto tutti i regolamenti comunali per offrire, a chi si trova in situazione di difficoltà, la possibilità di rateizzare tasse e imposte scadute. In materia tributaria vi sono norme piuttosto stringenti, ma quando è possibile dare un segnale di vicinanza – soprattutto nei numerosi casi di bisogno che la recente crisi ha provocato – proviamo a mettere in campo gli strumenti che ci vengono offerti dal legislatore. Oltre a ciò, continuiamo a investire sul lavoro di contatto diretto tra l’amministrazione finanziaria comunale, i cittadini e le imprese, attraverso sportelli dedicati, attivi tutto l’anno».

Torna Caravaggio al Cinema

Da ufficio stampa Apollo Cinepark

La primavera arriva anche nei cinema del gruppo Cinepark, con un inizio di settimana allettante.
Si comincia lunedì 26 alle ore 21.00 all’Apollo di Ferrara con la versione in lingua originale sottotitolata del film vincitore di 4 premi Oscar, “La forma dell’acqua”, mentre martedì 27 e mercoledì 28, alle ore 21.00, torna a grande richiesta nelle sale “Caravaggio, l’anima e il sangue” – in replica per quanti non hanno potuto cogliere l’invito delle scorse settimane ad un viaggio nell’arte del grande artista italiano.
Martedì 27 alle ore 20.15 in diretta dalla Royal Opera House di Londra all’Apollo arriva il balletto “Il Centenario di Bernstein” spettacolo con il quale il Royal Ballet celebra il centenario della nascita del compositore statunitense Leonard Bernstein con un programma a lui dedicato dai coreografi Wayne Mcgregor, Liam Scarlett e Christopher Wheeldon. Bernstein fu un eclettico che si lasciò ispirare da jazz, modernismo, musica tradizionale ebraica e musical di Broadway e collaborò con Jerome Robbins, con il quale creò Fancy Free e West Side Story.
Nei Cinepark di Cento e Comacchio “Caravaggio – l’anima e il sangue” sarà in sala martedì alle ore 20.30 e mercoledì alle ore 22.30. Nel cinema di Comacchio, inoltre, mercoledì 28 alle ore 21.00, in collaborazione con UDI – Unione donne italiane e il patrocinio del Comune di Comacchio – l’invito è per una serata-evento per il pubblico femminile con la proiezione del film “Nome di donna” – ingresso euro 3.

Gli studenti del Montalcini stanno realizzando un esoscheletro con finalità terapeutico-riabilitatie

Da organizzatori

Grande fermento all’istituto Tecnico Tecnologico del Montalcini -sede di Portomaggiore- tra i ragazzi delle classi.III e IV AEE e i loro docenti Luigi Doria e Daniele Verri, che stanno lavorando in modo intenso e proficuo alla realizzazione di un esoscheletro in grado di stimolare la normale attività motoria di una mano sottoposta ad intervento chirurgico ai tendini, che abbisogna, quindi, di una azione fisioterapica-riabilitativa.

Il prototipo é stato Realizzato dai ragazzi con la supervisione dei loro docenti utilizzando la stampante 3D e grazie ad un microcontrollore che movimenta cinque attuatori lineari, esso riesce ad esercitare un’azione fisioterapica ad un arto superiore reduce da un intervento chirurgico.

Al momento è solo un prototipo allo stadio primitivo, che può essere migliorato nella parte meccanica con l’ausilio di materiale più leggero e resistente come ad esempio il titanio.

Un progetto ambizioso e stimolante, che rende orgogliosi studenti e docenti di farne parte in modo attivo e innovativo.

Questa é la didattica che piace e che rimane impressa nella mente dei discenti, che vedono realizzato praticamente quanto da loro studiato a livello teorico sui libri di testo.

Paola, fisioterapista che… vede con il cuore

Paola Pocaterra nel suo studio

“Non si vede bene che con il cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi”, scriveva Antoine de Saint-Exupéry. Parole che mi ritornano in mente, in tutta la loro intensità, dopo aver incontrato Paola Pocaterra, fisioterapista, insegnante di massaggio infantile e teacher di Hug your baby, un programma innovativo per crescere bambini “in gamba e felici”.
Paola è una ragazza non vedente, che ha sviluppato una particolare e straordinaria sensibilità tattile e manipolativa. Pelle a pelle, Paola sa percepire con il tatto ciò che altri potrebbero cogliere con lo sguardo: riesce a entrare in completa sintonia con le persone che cura perché la mancanza della vista ha acuito la capacità empatica e di comprensione dell’altro.
Dopo anni di studio e una laurea con lode all’Università di Firenze, Paola ha lavorato sette anni in Trentino, nel C.T.O. (centro traumatologico ortopedico) e all’Asl di Trento, poi è ritornata a Ferrara, la città dove è nata e cresciuta, dove ha frequentato il Liceo delle scienze umane Carducci e dove ha aperto un’attività in via Poledrelli.
Trentun anni, capelli biondi, viso acqua e sapone, Paola ci accoglie con garbo e con un sorriso nel suo studio. Appena varcata la soglia ci raggiunge una cucciola di golden retriever affettuosissima e scodinzolante.
Paola unisce alla passione per il suo lavoro una profonda delicatezza e una sana determinazione, che l’hanno aiutata sempre a superare sia le ‘barriere architettoniche’ sia le ‘barriere mentali’.

Che cosa rappresenta per lei la fisioterapia?
La fisioterapia – e in generale il contatto – per me rappresenta un’occasione per aiutare il paziente a prendere coscienza di sé, per insegnargli ad ascoltarsi, a ridurre le proprie tensioni, che poi tante volte non sono altro che emozioni da elaborare. Penso che il contatto, se applicato nel modo giusto, possa essere un modo per far sentire il paziente accolto e che permetta di porre l’attenzione su parti del corpo che per qualche ragione abbiamo trascurato o dimenticato. Ho sempre considerato il mio lavoro un piacere, perché non è solo una riproposizione di esercizi o un’esposizione di dati scientifici, ma è un lavoro di relazione, che mi dà soddisfazione, gratificazione e che mi permette di crescere come persona.

Come ha scoperto questo suo talento, questa attitudine?
Diventare fisioterapista è un sogno che ho avuto fin da bambina. Tutto è iniziato quando papà è stato operato ad un polso per una patologia rara; ricordo ancora il gesso che gli era stato applicato e il fatto che io volevo massaggiarlo per farlo guarire più in fretta. Così fin da bimba alla domanda “Che cosa vuoi fare da grande?”, rispondevo decisa “la fisioterapista”. Poi, crescendo, ho iniziato a capire che il percorso non era così semplice, c’erano test di ingresso da superare e tanti esami.
Ma per fortuna, come la mia mamma, sono molto determinata ed è difficile che io abbandoni un obiettivo se ne sono realmente convinta. Così i primi tirocini e gli anni di lavoro in Trentino mi hanno fatto scoprire che essere fisioterapista significa prendersi cura dell’altro e in questo mi sono sempre sentita a mio agio.

Che cosa le piace del suo lavoro?
Vedere i progressi di un paziente è sicuramente qualcosa di gratificante, ma ciò che mi rende più felice nel mio lavoro è essere ricordata per aver lasciato qualcosa nelle persone: non solo una serie di esercizi da riprodurre, ma qualcosa su cui riflettere e perché no, magari anche un po’ di forza e coraggio. È una cosa che mi hanno confidato alcuni miei pazienti e che mi ha fatto piacere.

Ho letto in un’intervista a una sua collega non vedente questa affermazione: “Noi professionisti con disabilità visiva, abbiamo saputo accettare e mettere a disposizione la nostra condizione di disabilità, a rinforzo degli stati d’animo altrui. Chi meglio di una persona che è portatrice di una disabilità può capire un’altra persona, usando non solo il proprio esempio concreto, ma le proprie abilità a supporto del migliore dei recuperi possibile? (…) La stima e la fiducia poi vengono spontaneamente perché non si può essere aiutati senza aiutare”. Condivide queste osservazioni?
Condivido le riflessioni della collega: credo che chi ha vissuto o vive una disabilità sa cosa significa la sofferenza, il dolore, ma sa anche cosa significa essere motivati, aver voglia di dimostrare, di fare anche esperienze che agli occhi dei ‘normodotati’ possono sembrare incredibili. Aggiungo una considerazione: per me la normalità non esiste, siamo tutti un po’ disabili nella vita, abbiamo tutti delle difficoltà, delle debolezze, ma abbiamo tutti dei talenti, dobbiamo solo trovare il modo per esprimerli e a volte per fare questo servono le persone giuste, nel momento giusto e nel luogo giusto. Ricordiamoci però che tutti prima o poi abbiamo bisogno di un aiuto, quindi meglio imparare prima possibile a saper aiutare e a saper accettare di dover essere aiutati.

Qual è la sua specializzazione?
Per quanto riguarda gli adulti, mi occupo prevalentemente di patologie ortopediche e oncologiche. Sono specializzata in terapia manuale, disciplina utile per il trattamento di disfunzioni muscoloscheletriche acute e croniche, che valuta il paziente nella sua globalità.
Pratico anche il trattamento cranio-sacrale e delle disfunzioni temporomandibolari e il
linfodrenaggio, ovvero il massaggio praticato in presenza di edemi primari (dovuti a patologie del sistema linfatico) o secondari (conseguenti a traumi, interventi chirurgici, asportazione di linfonodi). Nei pazienti oncologici ho sempre trovato la grande forza di combattere, che ha aiutato anche me.

E per i bambini?
Nel campo dell’infanzia, propongo corsi individuali o di gruppo di massaggio infantile, secondo i principi dell’Aimi (Associazione italiana massaggio infantile) per bimbi tra 0 e 12 mesi. Si tratta di una sequenza di massaggio che insegno ai genitori con l’obiettivo di regolarizzare il ritmo sonno-veglia, rilassare il piccolo, affrontare le coliche addominali, rafforzare la relazione genitore-bambino.

Lei è tra le prime a proporre i corsi Hug Your Baby in Italia. Perché questo programma è significativo?
Nei corsi Hug Your Baby affronto con i genitori temi quali il pianto, il sonno, l’allattamento, il gioco del neonato; sono incontri pensati per offrire un supporto ai genitori, osservando insieme gli stati comportamentali, i bisogni e i segnali di sovrastimolazione del piccolo. Nei corsi vengono illustrate le tappe di sviluppo del bambino e le strategie per aiutarlo a calmarsi, a mangiare e a dormire bene. Gli incontri pre-parto possono essere svolti in gruppo, mentre quelli post-parto sono rivolti ad ogni singola famiglia.

Quali sono i suoi progetti?
Ho frequentato un master di primo livello in attività e terapie assistite dall’animale – e in particolare dal cane – e sono alla ricerca di altre figure professionali con le quali collaborare (logopedisti, psicologi, educatori). Mi piacerebbe elaborare progetti di pet therapy con finalità diverse quali educazione e sensibilizzazione nelle scuole, sviluppo delle capacità empatiche, recupero di parametri quali il cammino o la manipolazione. In quest’ottica negli scorsi anni ho proposto assieme ad un’associazione in Trentino un programma educativo in una scuola in cui vi era un alto tasso di bullismo e ho svolto un tirocinio volontario presso una Asl di Firenze con bimbi affetti da paralisi cerebrale infantile, durante il quale il mio cane guida è diventato un ‘motivatore’, un coadiutore delle attività proposte.

Come si chiama il suo cane guida?
Il mio nuovo cane guida si chiama Pesca, è un golden retriever di 2 anni ed è diventata la sorellina del mio precedente cane, Gaia, che ora ha quasi 13 anni. Pesca vive con noi da 3 mesi, è ancora un po’ cucciolona, ma sarà la perfetta continuazione di Gaia. Il cane guida è un vero e proprio componente della famiglia, rappresenta gli occhi di chi non vede, per questo dico che chi non accetta il mio cane non accetta me. Gaia prima, e Pesca poi, sono sempre state al lavoro con me, anche se si trattava di ambienti sanitari; per fortuna la legge tutela il non vedente e il suo cane, ma ancora in Italia c’è bisogno di molta sensibilizzazione e informazione. Il mio cane guida è il mio ‘mezzo di trasporto’, la mia sicurezza, grazie a lei non mi sento mai sola. Il rapporto che si crea con un cane guida è di simbiosi: Pesca imparerà come aveva fatto Gaia a capire i miei stati d’animo, a leggere i miei movimenti, a proteggermi lungo i pericoli della strada.

Ha un sogno nel cassetto?
Beh, a volte i sogni è giusto che rimangano segreti! Posso dire che una cosa che mi piacerebbe fare sarebbe associare fisioterapia, pet therapy e perché no… anche la musica, visto che da qualche mese ho iniziato a seguire lezioni di violino, uno strumento che mi emoziona e che mi arriva al cuore. Credo che sia l’essere fisioterapista, sia lavorare con il proprio animale, sia suonare uno strumento musicale, richiedano tanta sensibilità e forse anch’io… ho qualcosa da dare!

Benedetta primavera

di Maria Luigia Giusto

Anche se le rondini arrivate sono ancora disorientate e cercano il loro nido nelle città intiepidite, anche se il pesco prova a colorare di rosa i petali ancora protetti dalle foglie germinali, anche se il sole non trova ampli spiragli tra le nuvole compatte, l’erbetta alla base dei tronchi è verde e fresca, le mosche più impavide fanno grandi volute nell’aria umida che odora di radici, sentori di fiori, aromi di vita.

“E’ che dietro le cose ci sei tu, Primavera, che incominci a scrivere nell’umidità, con dita di bambina giocherellona, il delirante alfabeto del tempo che ritorna”.
Pablo Neruda

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

Città alchemica

di Maria Luigia Giusto

Tutte le città ed anche i piccoli borghi hanno dell’alchimia, quella proprietà che ha un basamento scientifico sul quale si innesta e cresce la magia. La fisica e la (al)chimica permettono la costruzione delle fondamenta, gli equilibri nello spazio e la composizione dei materiali. Il resto è eretto da un destino misto di storia, elementi naturali ed interventi umani. Ma quelle particelle dorate – vera riuscita alchemica – sospese nell’aria marina, rilucenti sulle finestre orientali, che si rincorrono nei chiostri, intorno ai pozzi, fino a sfociare in soffi luminosi sui moli e sulle punte, credo le abbia solo Venezia. Venezia per me è la finestra sul mare quando quelle di Ferrara hanno poca voglia di aprirsi.

1, 2, 3: Beefeater!

Sconvolgenti sono le cose che si scoprono grazie all’esplosione dello stupefacente caso della marmitta “Cambridge Catalytica”.
Io, personalmente – qualche giorno fa, a bomba appena esplosa, mentre stavo su facebook – ho scoperto che c’è ancora gente che sta lì ad ascoltare e/o parlare dei Fugazi.
Non ci potevo credere.
Per un po’ li ho ascoltati anch’io ma dopo un po’ ho finito per pensare: ma questi preti maledetti in realtà mi sembrano solo un gruppo crossover di merda.
Hanno persino un pezzo che sembra “Penso positivo” di Jovanotti.
Resta comunque tuttora incredibile, per me, il seguito che questi quattro preti maledetti hanno fra la popolazione del globo terracqueo.
Francamente non riesco a capacitarmene.
Ho provato a fare delle ipotesi.
Sarà forse quel bassazzo scoreggione sempre-sopra-come-l’olio, sarà forse quella voce tipo coro da stadio, sarà che forse – complice la loro austerità da sobri bacchettoni – questi quattro sobri preti maledetti forniscono un’ottima copertura alla tamarraggine latente di una grossa fetta di persone che non hanno il coraggio di ascoltare della musica tamarra ammettendo che a volte siamo tutti un po’ tamarri.
Ma perché li odio così tanto, ti chiederai tu cortese lettore?
Ma per tutti i motivi elencati poco fa.
Ma anche per i loro fan, una delle categorie peggiori della storia della razza umana, gente rovinata dall’estetica di questi quattro grigi signori/alfieri di un’estetica schifosamente puritana – come solo certi americani sanno essere – e di una musica pruriginosamente tamarra, grezza e volgare – come solo i veri puritani sanno essere.
Sospetto che però, sotto sotto, il motivo sia un altro: al contrario dei Fugazi io bevo molta – forse troppa – birra e fumo molte – senz’altro – troppe sigarette.
A questo punto allora faccio outing e dico chiaramente da che parte mi schiero: mi schiero al bar – anzi fuori – a fumare, insieme a chi ha il coraggio di dire “sì, sono un pagliaccio e faccio schifo per il 99% del tempo che trascorro qui, sul pianeta terra”.
Quindi, visto che ho appena fatto outing, ne approfitto per lanciare una maledizione ai Fugazi, ai fan dei Fugazi e a chiunque ha fatto una bandiera di questo grigiore orribile che offende il buon gusto e la vita su questo pianeta.
Via con il pezzo di questa settimana, sempreverde bandiera di noi alfieri dell’imbarazzante sempre pronto a saltar fuori in ogni situazione.
Cordiali saluti.
PS: Fugazi merda!

Bellowing/Roadhouse Blues, live in Boston (The Doors, 1970)