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Giorno: 25 Aprile 2018

25 Aprile. 73^ anniversario della Festa della Liberazione, Bonaccini a Reggio Emilia: “L’eredità che ci hanno consegnato gli uomini e le donne della Resistenza un bene prezioso da difendere ogni giorno, non ci può essere alcun revisionismo capace di cambiare la storia”

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

Il presidente della Regione presente a Reggio, patria del Tricolore e medaglia d’oro della Resistenza, alle celebrazioni con il sindaco Luca Vecchi, il ministro Graziano Delrio, il presidente della provincia Giammaria Manghi, il presidente di Anpi Reggio Emilia, Ermete Fiaccadori, e gli studenti che hanno partecipato ai viaggi della memoria nelle città simbolo della Shoah: “Il nostro impegno per non dimenticare le origini della nostra libertà e della nostra democrazia, salde nella lotta partigiana. E non spaventi la parola accoglienza per chi fugge dalle guerre e davvero ha bisogno”

Bologna – “Abbiamo, tutti noi, una responsabilità molto grande: non dimenticare mai che la nostra libertà e la nostra democrazia nascono dalla lotta partigiana e di liberazione dal nazifascismo. E dobbiamo aver la forza e la capacità di riuscire a consegnare alle ragazze e ai ragazzi di oggi la convinzione, vera e profonda, che l’eredità che ci hanno consegnato le donne e gli uomini della Resistenza è un bene prezioso. Da difendere ogni giorno”.

Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, è intervenuto oggi alle celebrazioni del 25 Aprile, Festa della Liberazione, a Reggio Emilia, patria del Tricolore e medaglia d’oro della Resistenza. Con lui, in piazza Martiri del 7 luglio, il sindaco Luca Vecchi, il ministro, Graziano Delrio, il presidente della Provincia, Giammaria Manghi, il presidente di Anpi Reggio Emilia, Ermete Fiaccadori.Ma anche gli studenti che nel 2018 hanno partecipato ai Viaggi della Memoria nelle città simbolo della Shoah.

“Sono onorato- è il pensiero del presidente della Regione- di essere qui, nella città che è stata culla del Tricolore, per riaffermare l’attualità dei principi di pace, di libertà, di democrazia: non è retorica, perché è per questi valori che si batterono gli uomini e le donne che diedero vita alla Resistenza. Mettendo a rischio la propria stessa vita, per ridare dignità al Paese”.

“Abbiamo il dovere- ha proseguito Bonaccini- di ricordare, di fare memoria. Ma soprattutto per dire ai giovani di oggi che non ci può essere alcun revisionismo capace di cambiare la storia, anche drammatica, del nostro Paese. Qualcuno dice che la storia la scrivono i vincitori: quello che è certo, è che è profondamente sbagliato non riconoscere che c’era chi combatteva dalla parte di fascisti e nazisti, contro ogni forma di democrazia, e c’era chi combatteva per la libertà e per la democrazia. E da loro, dalla loro scelta di campo e dal loro sacrificio, non da altro, è nata la Costituzione repubblicana, l’Italia libera e democratica”.

“Per questo siamo convinti- ha ricordato il presidente- della scelta di avere dato vita, come Regione, ad una legge sulla memoria del Novecento, che sostiene interventi mirati a promuovere il ricordo dei fatti del secolo scorso e a valorizzare il patrimonio storico, culturale e politico dell’antifascismo e della Resistenza”.

“Proprio in un momento storico come questo- ha concluso Bonaccini- che per noi, da 73 anni, continua ad essere di pace grazie al periodo più lungo senza conflitti che abbiamo conosciuto, ma che per troppi popoli è ancora di guerra, abbiamo anche un altro dovere: quello di pensare ai tanti che dalle guerre cercano di fuggire, spesso bussando alle nostre porte. Accoglienza è una parola che non può spaventare, se attuata nei confronti di chi davvero ha bisogno, di chi cerca nei nostri Paesi un futuro migliore, la libertà, e spesso l’unica possibilità di continuare a vivere. Non ci piegheremo mai alla logica dei muri, dello sguardo voltato altrove. Anche questo fa parte dei valori in cui crediamo, la solidarietà e l’uguaglianza, che come istituzione continueremo a difendere. Certamente sempre legati a quello, irrinunciabile, della legalità”.

La partecipazione degli assessori regionali alle celebrazioni del 25 Aprile
Tutte le principali città dell’Emilia-Romagna celebrano oggi l’anniversario della Liberazione dal nazifascismo con cortei e manifestazioni, omaggi alle lapidi dei caduti, deposizioni di corone ai cippi commemorativi.

Gli assessori della Giunta regionale prendono parte a queste iniziative.

L’assessora al Bilancio e Parti opportunità, Emma Petitti, in mattinata è l’oratrice ufficiale della cerimonia organizzata dalla Città di Bologna. Le celebrazioni dalle 10.30 in piazza Nettuno, con la presenza del gonfalone della Regione Emilia-Romagna.

Patrizio Bianchi, assessore a Scuola, Università e Ricerca, è a Montefiorino (Modena), per il convegno “La scuola in montagna-Criticità e prospettive”, l’inaugurazione della secondaria di primo grado “J.F. Kennedy” e la deposizione della corona d’alloro al Monumento ai caduti.

L’assessore all’Agricoltura caccia e pesca, Simona Caselli, è l’oratrice ufficiale delle celebrazioni organizzate a Lesignano de’ Bagni (Pr), e interviene dopo l’omaggio ai monumenti dei caduti e degli alpini e il saluto del sindaco, Giorgio Cavatorta. Seguiranno, nel pomeriggio, letture e musiche a cura della compagnia teatrale “I mitici” e degli studenti della scuola secondaria di Lesignano de’ Bagni.

A Casola Valsenio (Ra) è previsto l’intervento di Andrea Corsini, assessore al Turismo e commercio, preceduto dal concerto del corpo bandistico locale, dalla deposizione della corona ai caduti e dal saluto del sindaco, Nicola Iseppi. Durante la cerimonia saranno eseguite letture di brani da parte degli alunni della scuola secondaria “A.Oriani”.

L’assessore alle Attività produttive, Palma Costi, nel pomeriggio è a Ostellato, nel ferrarese, dove l’attore Stefano Muroni sta girando un film su Don Minzoni, prete assassinato dai fascisti ad Argenta la sera del 23 agosto 1923. Una visita sul set di “Oltre la bufera”, questo il titolo del film, per rievocare una figura scomoda di prete antifascista molto attivo sul fronte dell’educazione e per affermare come i valori etici e morali che hanno causato la morte di don Minzoni siano i valori del nostro tempo.

L’assessore alla Cultura, Massimo Mezzetti, è a Cesena, dove alle 10,45 da piazzetta Alboni parte un corteo lungo viale Carducci fino al monumento ai Caduti della Resistenza; qui interviene dopo un saluto del sindaco, Paolo Lucchi. A seguire, canti degli studenti della scuola “Anna Frank” e premiazione del concorso “Un manifesto per il 25 Aprile”.

Il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Andrea Rossi, è impegnato nel reggiano, nel comune di Quattro Castella, dove in mattinata è prevista la deposizione della corona ai monumenti dei caduti a Puianello, Montecavolo e Quattro Castella; presenti anche il sindaco, Andrea Tagliavini, e la vicepresidente comunale di Anpi, Laura Rodolfi.

Venerdì 27/4 il MAREDENTRO LIVE TOUR di BUNGARO fa tappa al Torrione. Il cantautore celebra 25 anni di carriera

Da Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Venerdì 27 aprile, ore 21.30
In collaborazione con Produzione Culturale
Bungaro ‘Maredentro Live’
Tony Bungaro, voce e chitarra
Gabriela Ungureanu, violoncello
Armand Priftulli, viola e violino
Antonio de Luise, contrabbasso
Marco Pacassoni, vibrafono, percussioni e batteria
Antonio Fresa, pianoforte

Dopo il Festival di Sanremo, un disco e una tournée nazionale celebrano i 25 anni di carriera di Bungaro. ‘Maredentro Live’ fa tappa al Torrione venerdì 27 aprile. La data ferrarese coincide altresì con l’uscita del nuovo singolo “Le previsioni della mia felicità”. Appuntamento in collaborazione con Produzione Culturale.

Bungaro, “un fuorilegge messo a capo di una sommossa sentimentale”, è un cantautore elegante e un artigiano della musica. La sua partecipazione alla 68° edizione del Festival di Sanremo – dove, insieme ad Ornella Vanoni e Pacifico, ha presentato il suo brano “Imparare ad amarsi” – è stata strepitosa e ricca di soddisfazioni (“Premio Sergio Endrigo” per la miglior interpretazione; il “Baglioni D’Oro” per la miglior canzone; Premio AFI 2018 dall’Associazione Fonografici Italiani).
Ora il tour, dal titolo “Maredentro” – che ha registrato il sold out nelle principali città italiane – toccherà il Jazz Club Ferrara. L’appuntamento con l’artista è per venerdì 27 aprile (inizio ore 21.30). Sul palco con Bungaro (chitarra e voce) ci saranno Gabriela Ungureanu (violoncello), Armand Priftulli (viola e violino), Antonio de Luise (contrabbasso); Marco Pacassoni (vibrafono, percussioni e batteria) e Antonio Fresa (pianoforte).
La tappa ferrarese coincide altresì con l’uscita del nuovo singolo, “Le previsioni della mia felicità”, un gioiello nascosto che aspettava il suo momento. Il brano sarà accompagnato da un videoclip che vede protagoniste le gemelle Marianna e Angela Fontana, due giovani attrici rivelazione del pluripremiato film “Indivisibili”.
“Le previsioni della mia felicità è un dialogo intimo con noi stessi e con la nostra parte più fragile che poi è la nostra parte migliore” spiega Bungaro.
Oltre a “Le previsioni della mia felicità”, la Special Edition dell’album Maredentro, il viaggio (Esordisco/ Warner Music Italy) include una versione di “Imparare ad amarsi” interamente interpretata da Bungaro. Tra le tracce del disco troviamo anche “Perfetti sconosciuti” (candidata ai David di Donatello per la Migliore Canzone Originale) e la cover in salentino de “L’ombelico del mondo” di Jovanotti.
“Ho sempre creduto nella musica dal vivo – dichiara Bungaro – ‘Maredentro, il viaggio’ è un disco live, uno spettacolo dove ho voluto raccogliere i momenti più significativi della mia carriera. Dopo la nuova esperienza al Festival di Sanremo con Ornella e Pacifico, finalmente girerò l’Italia con la voglia di stupirmi ed emozionarmi ancora. Suonare per un artista è vita, non c’è trucco e non c’è inganno: se hai veramente qualcosa da dire, sei nel posto giusto.”
Bungaro viene spesso definito “l’autore delle donne”. Molte delle sue canzoni, infatti, sono state portate al successo da alcune delle voci femminili più importanti del panorama musicale italiano e internazionale, tra cui Ornella Vanoni, Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Giusy Ferreri, Emma Marrone, Daniela Mercury, Miùcha Buarque de Holanda, Paula Morelembaum, Ana Carolina e Kay McCarthy. Inoltre, ha scritto e collaborato con Gianni Morandi, Raf, Marco Mengoni e Neri Marcorè e Paola Cortellesi.
L’artista vanta anche numerose collaborazioni internazionali, tra cui quelle con Youssou N’Dour, Omar Sosa e Ivan Lins (il loro progetto “InventaRio” fu nominato ai Latin Grammy Awards 2014). Attualmente è il produttore della cantautrice emergente Rakele.
La cena alla carta anticipa il concerto. Info su www.jazzclubferrara.com

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Per informazioni e prenotazione cena 0532 1716739 dalle ore 12:30 alle ore 19:30.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi GPS è preferibile impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero: 20 euro
Ridotto: 15 euro (la riduzione è valida prenotando la cena al Wine Bar, accedendo al solo secondo set, fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card, per i possessori di MyFe Card, per i possessori della tessera AccademiKa, per i possessori di un abbonamento annuale Tper, per i possessori di biglietti Italo Treno da/per Ferrara, per i possessori di Jazzit Card e Bologna Jazz Card, per gli alunni e docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, per gli iscritti ad Unife).

Intero + Tessera Endas: 25 euro
Ridotto + Tessera Endas: 20 euro

NB Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Concerto: 21.30

DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

UFFICIO STAMPA
Eleonora Sole Travagli
e-mail: solejazzclubferrara@gmail.com ; press@jazzclubferrara.com
cell. + 39 339 6116217

Saggio di violino domani 26 aprile alla Boiardo

Da organizzatori

Saggio di violino giovedì 26 aprile alle 16.30 alla Bpoiardo. Nella sede di via Benvenuto Tisi da Garofalo, il maestro Gianluigi Cavallari fa suonare tutti gli allievi dei suoi corsi dell’Indirizzo Musicale. Julia De La Cruz, Francesco Tocchini, Emma Fagan, Giovanni Palara, Alessandro Villa, Martino Cipolla, Victor Sirbu, Giulia Taiba, Gaia Pozzato, Francesca Collina, Gaetano Caridi, Camilla Bianchi, Sara Tafani, Alice Paganini, Simona Tufa, Andrei Banu, Jake Custodi e Veniamin Patrasanu eseguiranno brani didattici solisti e d’assieme, tratti dal repertorio didattico.

Welfare. Centri estivi per bambini e ragazzi, la Regione destina ai Comuni 6 milioni di euro. Per i genitori che lavorano, rette scontate fino a 210 euro per tre settimane

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

Contributo riconosciuto alle famiglie residenti in Emilia-Romagna e composte da entrambi i genitori, o uno solo in caso di famiglie mono genitoriali, occupati e con un reddito Isee annuo entro i 28 mila euro

Bologna- Con 6 milioni di euro, dei 13 complessivi stanziati per il biennio 2018-2019, la Regione Emilia-Romagna viene incontro, già a partire dalla prossima estate, alle esigenze di tanti genitori che lavorano e che sono alla ricerca di occasioni di socializzazione per i figli durante il periodo estivo. L’offerta non manca, ma le rette, soprattutto se i figli sono più di uno, spesso sono una spesa difficile da sostenere.

La riposta a queste esigenze arriva dalla Giunta regionale, che nei giorni scorsi, ha approvato la ripartizione delle risorse tra i Comuni del territorio capofila di Distretto (l’ambito territoriale che comprende più Comuni associati per gestire i servizi sociali di base).

In tal modo, le amministrazioni comunali potranno pubblicare, entro il 15 di maggio, gli elenchi dei Centri estivi – gestiti direttamente dal Comune o, per quelli privati, individuati tramite bando – in base ai requisiti di qualità contenuti nella nuova Direttiva regionale. Successivamente, i Comuni potranno ricevere le domande per frequentare i Centri e, per coloro che rientrano nei parametri Isee stabiliti dalla Regione, le richieste di contributo.

I Comuni definiranno la graduatoria dei possibili beneficiari fino ad esaurimento della disponibilità finanziaria.

A livello territoriale, i 6 milioni ripartiti tra i Comuni capofila dei Distretti, in base al numero dei bambini residenti e in età compresa tra 3 e 13 anni, prevedono: per Bologna 1,3 milioni di euro; Modena 1 milione; Reggio Emilia 816 mila euro; Parma 609 mila euro; Forlì-Cesena 540 mila euro; Ravenna 520 mila euro; Rimini 473 mila euro; Ferrara 374 mila euro; Piacenza 300 mila euro.

“Con queste risorse, a partire dal periodo estivo, i tanti genitori che, per tre mesi, sono alla ricerca di strutture educative e di svago per i propri figli- sottolinea Elisabetta Gualmini, vicepresidente e assessore al Welfare- potranno usufruire di un aiuto concreto. Le famiglie sono il pilastro della società e la loro vita non può essere un’acrobatica ricerca di equilibrio. Per questo vanno aiutate. In una Regione- prosegue la vicepresidente- in cui le donne che lavorano sono il 67%, sopra la media europea, era necessario dare una risposta concreta. Inoltre- spiega ancora Gualmini- oltre a un sostegno economico alle famiglie, abbiamo cercato di garantire ad un potenziale di ragazzi che supera i 450 mila, vista l’ampiezza della fascia presa in considerazione che riguarda giovani fino ai 13 anni, contesti educativi e di socializzazione di qualità, “accreditati” dalla Regione”.

Requisiti richiesti per ottenere i contributi regionali ed entità

Alle famiglie – purché residenti in Emilia-Romagna e composte da entrambi i genitori, o uno solo in caso di famiglie mono genitoriali, occupati e con un reddito Isee annuo entro i 28 mila euro – viene riconosciuto fino a un massimo di 210 euro: 70 euro a settimana per 3 di frequenza.

Caratteristiche e funzionamento dei Centri estivi

L’obiettivo dei centri estivi è quello di offrire ai bambini e ragazzi, dopo la chiusura delle scuole, l’opportunità di trascorrere il tempo libero partecipando ad attività creative, educative e sportive. Nella maggioranza dei casi, il committente è il Comune di residenza, che affida la gestione del servizio a cooperative sociali o associazioni del territorio; in altri casi, i centri sono organizzati da privati.

Nei centri estivi è richiesta la presenza di un responsabile con ruolo di coordinatore, in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado e possibilmente del titolo di educatore o insegnante, o comunque fornito di esperienza in campo educativo.

Dal 2020, per il responsabile del centro che accoglie più di 20 bambini, sarà indispensabile, secondo la nuova direttiva regionale, avere una formazione più specifica in uno dei seguenti ambiti: educativo, formativo, pedagogico, psicologico, sociale, artistico, umanistico, linguistico, ambientale, sportivo.

Altri requisiti riguardano la somministrazione dei pasti, che deve rispettare le linee guida regionali per l’offerta di alimenti e bevande salutari, e dunque garantire l’igiene e la correttezza alimentare. I centri, inoltre, devono prevedere servizi igienici separati per i bambini e gli educatori.

Sanità. Arresto cardiaco e defibrillazione: le “istruzioni per l’uso” al personale non sanitario. Via libera dalla Giunta regionale alle regole per l’accreditamento degli enti che svolgeranno i corsi. Venturi: “Anche il cittadino comune, opportunamente formato, può contribuire a salvare una vita in caso di necessità”

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

Università, Croce rossa italiana, associazioni di volontariato e Forze dell’ordine tra i soggetti che possono chiedere l’accreditamento. Al termine del corso, i partecipanti saranno autorizzati ad utilizzare il DAE, il defibrillatore automatico per cui la Regione Emilia-Romagna ha realizzato anche una App

Bologna – Quando salvare una vita è questione di attimi. Dopo l’introduzione dell’App DAE ResponER (l’applicazione che “attiva” i soccorritori), arrivano le istruzioni per l’accreditamento di chi eroga i corsi BLSD – Basic Life Support Defibrillation al personale non sanitario. Le ha approvate con una delibera la Giunta regionale. Si tratta, in sintesi, di corsi che formano le persone all’utilizzo delle tecniche di ‘supporto di base alla vita’ e all’impiego del defibrillatore automatico.

“Come Regione siamo impegnati attivamente nella lotta all’arresto cardiaco improvviso, che in Emilia-Romagna colpisce ogni anno un cittadino ogni mille- è il commento dell’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Con questo documento rendiamo sempre più concreta la possibilità che, accanto al grande e prezioso lavoro svolto quotidianamente dai sanitari dell’Emilia-Romagna e dalle associazioni di volontariato impegnate nel soccorso, anche il cittadino comune, opportunamente formato, possa intervenire e contribuire salvare una vita in caso di necessità”.

Ogni anno, in Italia, oltre 50mila persone (circa 4.000 in Emilia-Romagna) sono vittime di un arresto cardiaco improvviso. In questi casi l’intervento precoce di chi è presente, attraverso le prime manovre di rianimazione e l’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici (DAE), può rivelarsi decisivo per la sopravvivenza del paziente. Defibrillare entro 3-5 minuti dall’inizio dell’arresto cardiaco può consentire, infatti, la sopravvivenza fino al 50-70% dei casi. Se invece, dal momento dell’inizio della fibrillazione cardiaca, nessuno interviene, le probabilità di sopravvivenza calano del 10-12% per ogni minuto che passa. Una legge nazionale, la 120 del 2001, prevede che personale non sanitario (cosiddetto “laico”) opportunamente addestrato possa prestare le prime manovre di rianimazione e ottenere la defibrillazione mediante l’utilizzo dei defibrillatori (DAE) di accesso pubblico presenti sul posto.

Le istruzioni approvate della Giunta

Per coordinare le attività a supporto della diffusione e promozione della defibrillazione precoce, è stato istituito il Comitato per la diffusione DAE, composto da professionisti delle Aziende sanitarie della Regione. Il Comitato ha elaborato il documento con le istruzionioperative per l’accreditamento dei soggetti erogatori dei corsi BLSD a favore di personale non sanitario non operante sui mezzi di soccorso o, in generale, in attività di assistenza sanitaria.

Il documento approvato dalla Giunta, in linea con quanto previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 2015, definisce dunque le modalità per l’individuazione e l’accreditamento dei centri che potranno fare formazione, nel rispetto di precisi criteri di qualità. I soggetti che possono richiedere l’accreditamento sono Università, ordini delle professioni sanitarie, organizzazioni medico-scientifiche di rilevanza nazionale, Croce rossa italiana, associazioni di volontariato operanti in ambito sanitario, Forze dell’ordine ed enti pubblici che hanno come fine istituzionale la sicurezza dei cittadini, soggetti pubblici e privati attivi in ambito sanitario.

Nel documento sono specificati i requisiti necessari per ottenere l’accreditamento, tra cui la disponibilità di un medico con funzioni di direttore scientifico, 5 istruttori certificati, materiale didattico in linea con gli indirizzi Ilcor (International Liason Committee On Resuscitation). La Direzione generale Cura della persona, Salute e Welfare della Regione accredita i centri di formazione sulla base della verifica dei requisiti richiesti, gestisce e pubblica l’elenco regionale dei soggetti che hanno ottenuto l’accreditamento allo svolgimento dei corsi.

I centri accreditati, al termine del corso, rilasciano ai partecipanti che hanno superato una verifica di apprendimento un attestato che li autorizza all’utilizzo del DAE. È prevista la presenza dell’elenco degli esecutori BLSD che hanno superato il corso di formazione in ogni centro di formazione e in ogni Servizio di emergenza territoriale.

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Intesa Regione-sindacati sulla riforma per il rilancio della Polizia Locale: “Innovativa e in grado di rispondere alle nuove esigenze dei cittadini e alle aspettative dei lavoratori”

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

Incontro fra il presidente Bonaccini e Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl, Diccap-Sulpl: “Un progetto di legge fra i più avanzati a livello nazionale che permetterà all’Emilia-Romagna di porsi quale punto di riferimento in materia”. Fra le novità, il concorso unico regionale, la possibilità di intervenire nei comuni limitrofi in modo rapido e coordinato nel caso di emergenze locali e un fondo che copra le eventuali spese legali. Un testo giunto al termine di un percorso partecipato e condiviso con gli enti locali, gli addetti e i vertici dei Corpi di Polizia locale nonché i loro rappresentanti sindacali. Dopo l’approvazione della Giunta partirà l’iter consiliare per l’approdo in Assemblea legislativa

Bologna – “Un progetto di legge per il rilancio delle Polizie locali che è in grado di rispondere alle nuove esigenze dei cittadini e alle aspettative dei lavoratori del settore. Un provvedimento innovativo, che va considerato fra gli strumenti normativi regionali più avanzati a livello nazionale e che permetterà all’Emilia-Romagna di porsi quale punto di riferimento in una materia così importante, per quanto riguarda sia i contenuti che il metodo, nato da partecipazione e condivisione, che verrà esteso anche alla fase regolamentare attuativa”. È la posizione comune del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dei rappresentanti sindacali di Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl e Diccap-Sulpl sul progetto di legge regionale “Disciplina della Polizia amministrativa e locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza” sul quale, in un incontro nel tardo pomeriggio di ieri negli uffici della presidenza regionale, a Bologna, hanno raggiunto un’intesa unanime.

Già nei prossimi giorni la Giunta approverà il progetto di legge che inizierà poi il suo iter consiliare in vista della discussione e dell’approvazione definitiva in Assemblea legislativa.

Il testo finale arriva al termine di un percorso iniziato oltre un anno fa, che ha visto il confronto e la condivisione con i territori e gli enti locali, gli addetti e i vertici dei Corpi di Polizia locale e le loro rappresentanze sindacali.

Fra i principali elementi di novità, il progetto di legge prevede che si arrivi al concorso unico regionale per gli addetti di Polizia locale, alla cui graduatoria finale potranno attingere i singoli Comandi, oltre alla possibilità per gli stessi di poter usufruire di personale di altri territori in caso di emergenze o esigenze particolari semplicemente inviando una comunicazione al competente Servizio regionale, semplificando così le procedure e accorciando i tempi di attivazione e di intervento. Relativamente alla questione del ruolo che dovrà avere la ex Polizia Provinciale, entro il prossimo mese di giugno verrà aperto uno specifico tavolo tecnico, tendente anche a recuperare e valorizzare la vigilanza sull’ambiente.

Soddisfazione viene poi espressa dai sindacati relativamente alla previsione, sempre nel progetto di legge, di un apposito fondo regionale che copra le eventuali spese legali che gli addetti di Polizia locale si trovassero a dover sostenere in relazione a dei procedimenti penali attivati a seguito dell’espletamento dei loro compiti istituzionali nonché all’implementazione di un elenco regionale dei Comandanti al quale i Comuni e le Unioni di Comuni potranno attingere trovandovi persone di provata professionalità. Una nuova attenzione viene poi posta sulla sicurezza personale dei lavoratori della Polizia locale che potranno avere non solo strumenti di autotutela (giubbotti antiproiettile, spray irritante) ma anche una adeguata formazione per affrontare situazioni critiche e/o traumatiche e un adeguato supporto, anche psicologico, qualora necessario.

Si è inoltre deciso che relativamente a quelle situazioni sulle quali vi era una sostanziale condivisione ma non la possibilità di agire normativamente a livello regionale, in quanto oggetto di riserva di legge statale, le stesse saranno presentate in Conferenza delle Regioni, presieduta da Bonaccini, con l’auspicio che possano tradursi in possibili soluzioni concrete. La Regione e le organizzazioni sindacali concordano infine sul fatto che lo sforzo di sintesi compiuto in Emilia-Romagna possa essere un valido supporto e un impulso a una riforma nazionale della Polizia locale, attesa da anni.

Delta 2000: alla Fiera del Birdwatching di Comacchio, una serie di mostre fotografiche all’interno del progetto INNOCULTOUR

Da organizzatori

All’interno della Fiera del Birdwatching, da sabato 28 aprile, una serie di mostre fotografiche legate al progetto INNOCULTOUR

All’interno della IX Fiera Internazionale del Birdwatching e del turismo naturalistico, in programma a Comacchio da sabato 28 aprile a martedì 1 maggio, il Gal Delta 2000 – in qualità di capofila del progetto INNOCULTOUR – organizza una sezione legata all’integrazione tra FOTOGRAFIA, ARTI VISIVE ED ESPOSIZIONI MUSEALI allestita all’interno dei padiglioni espositivi di Argine Fattibello, in via dello Squero, ogni giorno dalle 10 alle 19. Nel corso delle quattro giornate il programma prevede anche incontri con i fotografi espositori.

Le mostre fotografiche sono curate da: Oasis, Milko Marchetti, Adriano Occhi, Roberto Zaffi, Luciano Piazza, Ivan Ferrero, Emanuele Biggi, Francesco Tomasinelli e Associazione FOTOart. Sarà allestita anche una mostra grafica sui momenti di Comacchio a cura dei ragazzi del progetto “Discover Comacchio through the senses”, dell’I.C. Comacchio.

In allegato due delle fotografie in mostra : rispettivamente opera di Milko Marchetti (la foto Fenicotteri) e Roberto Zaffi (la foto Albanella Minore)

INNOCULTOUR e’ un progetto finanziato dal programma di cooperazione territoriale europea I2014-2020 Interreg V-A ITALY-CROATIA CBC Programme.

Fiera del Birdwatching Comacchio, dal 28 aprile al 1° maggio

Da ufficio stampa MADE EVENTI

Al via la IX edizione della Fiera Internazionale del Birdwatching e del Turismo naturalistico
Sabato 28 aprile, a Comacchio, il taglio del nastro del più importante evento italiano dedicato a birdwatching e turismo naturalistico che continuerà fino a martedì 1 maggio
COMACCHIO. Si tratta del più importante evento italiano del settore, secondo in Europa solo alla British Birdwatching Fair di Londra. La IX edizione della Fiera Internazionale del Birdwatching e del Turismo Naturalistico porterà a Comacchio, dal 28 aprile al Primo Maggio, migliaia di amanti della fotografia naturalistica, dell’osservazione dell’avifauna, del turismo lento e in natura da tutta Europa. L’evento, che come ormai da tradizione si svolgerà sull’Argine Fattibello, si colloca in un territorio ed un habitat unico nel suo genere, il Delta del Po, che nel 2015 ha ottenuto il riconoscimento di Riserva della Biosfera – Man and Biosphere UNESCO. Un parco disegnato dall’acqua, dove il rosa dei fenicotteri che qui nidificano contrasta con il grigio velato della foschia mattutina, dove l’uomo ha imparato a vivere in sintonia con la natura, creando un ambiente ricco di prodotti tipici e caratterizzato da un’accoglienza davvero speciale. Una location unica, tanto da portare LIPU Italia a proclamare Comacchio “Città Italiana del Birdwatching”, grazie anche all’impegno profuso da una fitta rete di attori locali, pubblici e privati, che investono in manieracontinuativa sulla valorizzazione delle sue straordinarie risorse naturali.
La fiera si aprirà il 28 aprile alle 10.30 con il convegno “Il brand Delta del Po nella Destinazione Romagna. Presentazione della Strategia di marketing turistico e del Piano Promozionale”, per poi proseguire alle 12.30 con la conferenza stampa di inaugurazione della Fiera, alla quale parteciperà anche ArjanDwarshuis, famoso birdwatcher olandese che nel 2016 ha stabilito il record mondiale osservando ben 6852 specie in 366 giorni totali di osservazione, vincendo così il prestigioso “The World Big Year”. Durante la Conferenza inoltre, CADF S.p.A. consegnerà a LIPU Italia un assegno a sostegno del progetto “CombatingBird Crime in Serbia” di Birdlife International.
Di grandissimo rilievo anche il convegno di lunedì 30 aprile alle 15 (Piazzetta Trepponti) dal titolo: “Quando la storia diventa Mab, il fascino sostenibile della natura”, che racconterà le esperienze di riserve italiane che si fregiano del riconoscimento Mab. In questa occasione, per suggellare un legame d’amicizia nato nel 2017 quando è stato nominato Ambasciatore della Riserva di Biosfera Delta del Po -Mab Unesco, tornerà a Comacchio anche il celebre cantautore Antonello Venditti, da sempre sensibile alle tematiche della sostenibilità ambientale.

Al villaggio espositivo realizzato sull’Argine Fattibello, i visitatori potranno trovare tutte le novità dei settori di ottica e fotografia con la possibilità di provare diverse attrezzature direttamente sul campo. Troveranno inoltre espositori che si occupano di editoria specializzata e abbigliamento sportivo come anche un’ampia panoramica del settore del turismo slow ed ecosostenibile e tutela della biodiversità a cura di enti, associazioni naturalistiche, tour operator, Parchi e Riserve italiane e straniere, Comuni, Province e Regioni.Tanti anche i laboratori didattici per bambini a cura di LIPU e C.A.D.F. S.p.AL’area espositiva sarà inoltre un perfetto punto di partenza per le tante escursioni nei luoghi più suggestivi del Parco del Delta del Po. Guide esperte, fotografi specializzati ed esperti di birdwatching guideranno i visitatori attraverso paesaggi e suggestioni davvero indimenticabili, per fotografare e osservare le numerose e rare specie di uccelli che abitano il Parco. Per i birdwatchers da non perdere il Pelagic Trip con Menotti Passarella, vincitore del secondo campionato italiano di Birdwatching: un’escursione unica nel suo genere, con un’imbarcazione appositamente attrezzata che darà la possibilità agli appassionati di fare birdwatching in mare aperto.
Tantissime anche le escursioni per tutta la famiglia come“La finestra dei Fenicotteri”, un’escursione in pulmino elettrico unica ed emozionante, alla scoperta di questi magnifici uccelli che nidificano proprio nelle Saline di Comacchio. Per gli amanti della navigazione “In barca dal centro storico alle Valli” mentre per i più attivi “In bicicletta nelle valli di Comacchio”. Inoltre giovani guide,coinvolte nel progetto “Discover Comacchio throughthe senses”, accompagneranno turisti e visitatori alla scoperta di Comacchio, delle sue valli e delle sue tradizioni, in lingua inglese ed italiana.
Come ogni anno importante in fiera la presenza di LIPU, che al Villaggio Espositivo organizzerà l’assemblea nazionale dei soci e alcuni interessanti incontri come quello di 28 aprile alle 16.00 “Cambiamenti climatici ed impatti sugliuccelli. Due casi di studio: la pernice bianca ele comunità ornitiche delle praterie appenniniche”.
Tra le Mostre fotografiche che il pubblico potrà ammirare durante la Fiera di grande rilievo quella della rivista Asferico a Palazzo Bellini, con la premiazione dell’edizione 2018 del Concorso che si svolgerà domenica 29 aprile alle 19.Fino al 14 maggio si potrà visitare anche “Profili di paese: Volti di Comacchio, Casoni di valle tra le stelle, Food&still life” nell’Antica Pescheria e nelle sale di Palazzo Bellini, a cura dell’Associazione Fotoclub Comacchio.
Il programma completo degli eventi è consultabile sul sito internet www.primaveraslow.it oppure è possibile chiedere informazioni contattando telefonicamente l’ente promotore “DELTA 2000” al numero 0533 57693/4
L’evento è organizzato dal Gruppo di Azione Locale DELTA 2000 con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ISPRA (Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), AFNI-Asferico (Associazione dei Fotografi Naturalisti Italiani), ASOER, EBN, Federparchi, Legambiente, Lipu, Birdlife International, WWF, e promosso da Regione Emilia-Romagna, Ente di Gestione per i Parchi e Biodiversità – Delta del Po e Parco Regionale Veneto del Delta del Po, CADF SpA ed i Comuni di Alfonsine, Argenta, Bagnacavallo, Berra, Cervia, Codigoro, Comacchio, Conselice, Fiscaglia, Goro, Jolanda di Savoia, Lagosanto, Mesola, Ostellato, Portomaggiore, Ravenna, Russi.