Venerdì 18 alle ore 16.30 si inaugura la mostra sulla ceramica attica a figure nere, la prima importata dalla neonata città di Spina.
Nell’occasione la Direzione del museo, il Professor Vincenzo Baldoni (Università di Bologna), la dott.ssa Elisa Sottilotta (Neolaureata dell’Università di Bologna) e gli Archeologi Volontari del Servizio Civile illustreranno al pubblico presente i temi affrontati nella mostra: il banchetto, il culto di Dioniso, i protagonisti del mito, la guerra, l’evoluzione della decorazione ceramica, le tecniche produttive e i commerci.
Versalis e SEF insieme per sensibilizzare dipendenti e lavoratori delle imprese appaltatrici e traguardare l’obiettivo “zero infortuni”
Ferrara, 16 maggio 2018 – Uno spettacolo teatrale per promuovere la sicurezza sul lavoro. “Il Patto che ti salva la vita (Il virus del miglioramento)”, in scena oggi pomeriggio al Teatro Nuovo a Ferrara, è un’iniziativa delle società Eni che operano nel petrolchimico, Versalis e SEF, Società Enipower Ferrara – in collaborazione con il Safety Competence Center di Eni.
Lo spettacolo mette in scena situazioni, personaggi e filmati che mostrano alcuni comportamenti sul lavoro, sulle strade e nella vita quotidiana, che possono avere impatto sulla propria incolumità e quella delle altre persone, e invita a cambiare rischiose abitudini, di vita e comportamentali, spiegando come l’impegno per la sicurezza sia un atto di amore verso se stessi e verso la comunità. Alla rappresentazione hanno partecipato le istituzioni del territorio, i lavoratori diretti, delle imprese appaltatrici e delle aziende coinsediate e i loro familiari.
“Il Patto che ti salva la vita” di e con Silvia Cattoi, Juri Piroddi e Giammarco Mereu, è già stato rappresentato a Mantova, Siracusa, Taranto, Porto Marghera, Assemini, Gela, Porto Torres e a Ravenna. Oggi è anche stata rinnovata la sottoscrizione del “Patto per la Sicurezza”, avviato da Versalis e SEF a Ferrara negli anni scorsi, una vera e propria partnership con le imprese appaltatrici affinché i rischi nell’esecuzione dei lavori siano azzerati, mediante continuo monitoraggio, azioni di miglioramento concrete e misurabili grazie anche al supporto degli esperti del Safety Competence Center di Eni. La sottoscrizione del Patto è da alcuni anni applicato ai cantieri di costruzione e alle attività di routine, ed è diventato un vero e proprio modello di gestione della sicurezza in Eni.
Sulla sicurezza, Eni da sempre non fa distinzione tra i propri dipendenti e i lavoratori dell’indotto e tutti gli indicatori di sicurezza vedono coinvolta tutta la forza lavoro. L’impegno e il coinvolgimento profusi da tutta l’organizzazione ha prodotto i suoi frutti e gli indici di sicurezza Eni sono continuamente migliorati, ponendo Eni al primo posto nel mondo tra le maggiori oil&gas e di ordini di grandezza nettamente migliori della media italiana e UE.
Oggi la probabilità di infortunarsi in Eni è pari a 0,2 infortuni per ogni milione di ore lavorate e moltissimi siti industriali vantano molti anni senza infortuni, mentre la media dell’industria italiana ed europea è di quasi 10 infortuni ogni singolo milione di ore lavorate.
Risultati eccellenti che Eni vuole consolidare e migliorare fino al raggiungimento di zero infortuni in tutto il gruppo.
Prosegue senza sosta l’attività del cantautore Leonardo Veronesi che si esibirà venerdì 18 maggio 2018 alle ore 21.30 al Salotto Roverella di Ferrara importante punto di riferimento per la città grazie all’impegno e alla passione degli ideatori che hanno presentato una serie di appuntamenti di intrattenimento di grande qualità che si succedereanno per tutta l’estate.
LEONARDO VERONESI si esibirà con l’ATIPICO SINFONIK 4TET. Composto da Silvia Marcenaro (violino) Eugenio Cabitta (chitarra acustica e cori) Giampiero Lupo (contrabbasso) Mario Manfredini (cajon e sezione ritmica) è una formazione davvero atipica che testimonia la continua sperimentazione di sonorità diverse e di contaminazioni musicali di Veronesi, artista a tutto tondo che non smette mai di stupirci. Il repertorio di inediti e cover selezionate è stato rivisitato in chiave acustico – sinfonika per arrivare ad arrangiamenti che trasportano in diverse atmosfere musicali pensati appositamente per l’evento. Una nuova formazione di musicisti di qualità come la musica che lui propone.
Cantautore originale Leonardo Veronesi in modo ironico canta un quotidiano che per quanto rientri in uno schema di normalità ha sempre un margine di imprevedibilità, qualcosa che non si riesce a valutare, qualcosa che sfugge al nostro controllo. Dopo l’uscita del suo primo libro NON ABBIAMO TENUTO CONTO DEGLI ZOMBIE (Edizioni La Carmelina) dell’EP “ATIPICO” e di vari videoclip, l’ultimo dei quali “POTREBBE ESSERE” su un brano strumentale, prosegue un percorso stimolante improntato su una ricerca di sonorità e soluzioni musicali originali che lo porterà in giro per live, spettacoli teatrali ed eventi culturali in nome di una forte volontà di creare nuove sinergie da sempre alla base dei suoi progetti e che lo vedrà collaborare con musicisti diversi a seconda dei vari contesti. Animazione ZombiE 2.0. Appuntamento da non perdere quindi per trascorrere qualche ora serena in compagnia in un ambiente tutto da scoprire ascoltando buona musica!
Il tema del lavoro è stato il cavallo di battaglia di tutte le campagne elettorali locali e nazionali, non solo delle ultime, ma anche probabilmente lo sarà anche per quelle future. La preoccupazione legata all’elevato tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, si rinviene altresì in tutti i programmi elettorali dei candidati a Sindaco del Comune di Comacchio che hanno condiviso la necessità di nuovi investimenti nel settore turistico, nel rilancio della vallicoltura e del recupero degli immobili esistenti e abbandonati ivi compresi quelli produttivi.
Ogni anno centinaia di migliaia di italiani se ne vanno dall’Italia in cerca di miglior fortuna e questo vale anche per i nostri concittadini comacchiesi giovani e meno giovani.
E proprio per questa ragione che questa Amministrazione vuole continuare ad impegnarsi, per creare le condizioni affinché i comacchiesi, giovani e meno giovani, concepiscano un percorso di studi o di lavoro all’estero non con sentimento di rassegnazione, come una sorta di condanna definitiva, ma come una libera scelta sempre e comunque reversibile.
Domani, giovedì 17 maggio, verrà proposto all’esame del Consiglio Comunale l’avvio di due procedure molto importanti: la prima consentirà ad un gruppo spagnolo, che si è mostrato interessato, di presentare un progetto di riqualificazione con rilancio della produzione in un’ area già esistente, abbandonata, in attesa di bonifica, come lo è quella della ex Cercom.
In questa fase preliminare, non si perverrà ad autorizzare alcun insediamento, ma scaturirà la volontà, senza pregiudiziali, di valutare l’intervento sotto il profilo paesaggistico, ambientale e sociale. Dopo il primo avvallo, infatti, il progetto dovrà essere depositato, vagliato dagli oltre 20 enti pubblici preposti al controllo scrupoloso di questa fattispecie di interventi e, se presenterà tutte le caratteristiche tecniche per insediarsi, non arrecando dunque pregiudizi al territorio, il Consiglio Comunale potrà, tra qualche mese votarne l’avvallo definitivo o meno.
Oltre 30 posti di lavoro in start up e 100 a regime che qualcuno ha definito come “non significativi”, ma che invece sono determinanti in un territorio così bisognoso di occupazione.
Il secondo progetto riguarda invece il rilancio del comparto vallivo, punto programmatico di questa Amministrazione votata dai cittadini, mediante l’opportunità di dare mandato alla giunta comunale per il recupero dell’attività di vallicoltura, di trasformazione del pescato e di valorizzazione delle tradizione e delle iniziative enogastronomiche mediante una sinergia pubblico-privata, così come avvenuto per il sistema museale. Una tematica anche questa, contenuta in tutti i programmi elettorali e che ora finalmente viene posta in discussione e, ci auguriamo, in approvazione. L’obiettivo è quello di arrivare, nei tempi necessari, alla individuazione di un gestore del nuovo progetto di gestione integrata delle attività legate alla lavorazione del pescato di valle, per l’anno 2019.
Non dimentichiamo infine che prossimamente il Consiglio Comunale dovrà ratificare (o meno) l’accordo di programma concernente l’ampliamento del campeggio e delle terme Tahiti, del campeggio spiaggia e Mare di Porto Garibaldi, nonchè di una nuova struttura all’aria aperta “Comacchio Village” e del complesso innovativo “Collinara”. Altri quattro interventi, caratterizzati da sostenibilità nello sviluppo, che a regime garantirebbero a questo territorio ulteriori 350 posti di lavoro. Anche in questo caso, salvo avvallo del Consiglio Comunale.
Abbiamo nel nostro mandato una mission ben precisa che è quella di favorire l’occupazione, come sottolineato anche dal Progetto Comacchio 2015/2020, sottoscritto 2 anni fa con tutti i partners pubblici, ma anche con sindacati, associazioni di categoria e più in generale come dettato dal Patto per il Lavoro regionale.
Votare contro questi provvedimenti domani sera o chiederne strumentalmente il rinvio per perdere tempo, non solo allontanerebbe investitori interessati a concorrere allo sviluppo del territorio, ma significherebbe anche non perseguire il bene della nostra cittadinanza.
La Cgil dell’Emilia Romagna sostiene le ragioni della mobilitazione delle associazioni LGBTI (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali e Intersessuali) che si svolgerà domani 17 maggio 2018 davanti alla Regione.
La Cgil ritiene importante ed urgente che l’Assemblea Regionale approvi una legge di prevenzione e di contrasto a qualsiasi atteggiamento, espressione, comportamento di “omotransnegatività”.
La legge deve anche promuovere e favorire una cultura del rispetto delle diversità e di contrasto verso ogni forma di discriminazione sia nei luoghi di lavoro, sia nella società.
In questo senso la Cgil si impegna a sollecitare la Regione Emilia-Romagna per ottenere nei tempi più rapidi possibili la legge, e per dare a questo Paese una legge nazionale di civiltà in grado di tutelare e sostenere i diritti delle persone LGBTI, così come è già avvenuto in Spagna nel 2007.
Dal 17 al 19 maggio a Palazzo Roverella, Corso Giovecca 47, si terrà il 37° Congresso annuale del gruppo europeo di studio della ipertermia maligna.
Il congresso dell’European Malignant Hyperthermia Group è incentrato sui meccanismi, diagnosi e terapia dell’ipertermia maligna, una reazione che avviene in soggetti geneticamente predisposti quando sono trattati con gas anestetici per addormentare i pazienti in sala operatoria.
L’ipertermia maligna – spiega il Prof. Francesco Zorzato del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie, Sezione di Patologia Generale– è nota per le conseguenze devastanti che possono costare la vita ai pazienti. Le persone portatori del difetto genetico soffrono di una alterazione molecolare nei delicati meccanismi molecolari che controllano la contrazione dei muscoli scheletrici. Il gas anestetico aggrava il difetto genetico sul meccanismo alla base della contrazione muscolare, causando la liberazione di calore fino a valori incompatibili con la vita. I relatori del congresso provenienti dagli Stati Uniti, Australia, ed Europa discuteranno e valuteranno criticamente i risultati più recenti riguardanti sia la ricerca di base, che quella clinica al fine di identificare nuovi filoni di ricerca e sviluppare nuove strategie diagnostiche e terapeutiche per trattare l’ipertemia maligna.
Giovedì 17 maggio, a partire dalle ore 9, presso il Cinema Apollo, piazza Carbone 35, Ferrara, si terrà il Convegno Avrò cura di te Cura dello spazio e benessere della persona, dedicato all’approfondimento delle necessità di stabilire una relazione sempre più stretta tra la qualità dello spazio che abitiamo e il nostro benessere.
L’iniziativa è organizzata dall’Ordine e dalla Fondazione degli Architetti PPC di Ferrara e dall’Università degli Studi Ferrara, con il patrocinio e la collaborazione di moltissimi professionisti, Enti, Associazioni ed imprese.La partecipazione, previa iscrizione, è gratuita e comporterà l’accredito per i professionisti e i tecnici di crediti formativi.
La progettazione dell’Ambiente influenza la nostra salute e il nostro benessere, la ricerca e le scelte progettuali non possono essere perciò indirizzate alla mera risoluzione di problemi che il costruito crea alla salute delle persone (che non dovrebbero proprio esistere in presenza di una ‘buona progettazione’…) quanto alla crescita di tutti quei fattori che possono essere di sostegno al benessere mentale e che hanno implicazioni sulla salute fisiologica. La tensione verso la progettazione di un ambiente tecnicamente ‘perfetto’ (quando nessuno di noi è perfetto o perfettamente uguale ad un’altra persona) può far perdere di vista l’importanza degli stimoli qualitativi, ad esempio quelli che incoraggiano gli occupanti a essere attivi, consapevoli e coinvolti nel proprio spazio. I progetti dovrebbero infatti aiutare nella ‘prevenzione’ e non soltanto nella ‘cura’, spingendo gli utenti verso comportamenti positivi e fornendo un adeguato incoraggiamento ad affrontare ogni fase della propria vita. Un edificio ‘povero’ fornisce pochi di questi momenti e lascia le nostre vite impoverite, mentre un’architettura positiva promuove la possibilità che chi li occupa provi benessere, perché accolto e curato, perché capito e sostenuto nel proprio lavoro o nella cura di una persona cara. Il nostro spazio ci cambia e, se lo vogliamo, possiamo cambiarlo.
Info:Ordine degli Architetti PPC di Ferrara: tel. 0532.311331, CIAS, Università degli Studi di Ferrara (arch. Maddalena Coccagna): tel. 0532.293658 – e-mail: formazioneth@unife.it
Giovedi 17 maggio alle 16,30 presso la Sala Agnelli e Teatro Anatomico della Biblioteca Ariostea, Via delle Scienze, 17, nuovo appuntamento di Anatomie della Mente, Conferenze dei Giovedì di Psicologia a cura di Stefano Caracciolo, Ordinario di Psicologia Clinica di Unife con Il Poeta della gentilezza Uno sguardo psicobiografico a vita e opere di William Carlos Williams, medico e poeta.
La poetica di William Carlos Williams (WCW) si esprime attraverso contenuti semplici in versi liberi, ispirati dalla contemplazione delle piccole cose dell’ambiente quotidiano. La facile successione delle immagini di oggetti descritti in modo sintetico e carico di significati nascosti deriva dalla semplicità del suo sguardo e si traduce in una fluida successione di immagini e stati d’animo comprensibili e toccanti, sotto la cui superficie si celano però elementi simbolici ed evocativi di grande potenza ed estremamente toccanti, come richiami per l’inconscio di chi si immerge nelle sue composizioni
Nella vita di WCW, dedicata alla cura dei bambini nella sua pratica pediatrica di oltre 50 anni, l’identificazione con la figura materna appare l’elemento psicologico dominante. Le poesie di WCW sono protagoniste di una recente trasposizione filmica del regista Jim Jarmusch (Paterson, 2016) di cui verranno mostrate e discusse alcune sequenze particolarmente significative.
Welfare. Anziani, disabili e poveri, la Regione sostiene il Terzo settore. Al via il bando, oltre 1,7 milioni di euro per l’innovazione sociale. Gualmini: “Un robusto finanziamento, con cui diamo l’opportunità di programmare interventi mirati sulle esigenze territoriali”
Le risorse statali destinate all’Emilia-Romagna sono ripartite tra tutte le province in base al numero di cittadini residenti. C’è tempo fino al 14 luglio per fare domanda
Bologna- Due mesi per presentare proposte in grado rispondere ai bisogni delle persone più fragili. É il tempo a disposizione degli enti del Terzo settore per concorrere, attraverso idee e progetti, a rendere più innovativo il welfare dell’Emilia-Romagna. L’occasione è offerta dal bando di oltre 1,7 milioni di euro approvato dalla Giunta regionale e aperto fino al 14 luglio, che stabilisce criteri e risorse disponibili a livello provinciale per la realizzazione di progetti in ambito sociale.
Si va dall’assistenza socio-sanitaria all’inclusione sociale delle persone disabili e non autosufficienti, dall’integrazione dei migranti all’inserimento lavorativo delle fasce deboli della popolazione. E, ancora, dagli interventi a favore dei cittadini che vivono in povertà assoluta o senza fissa dimora, fino al coinvolgimento degli anziani, a voltesoli e isolati, in attività di socializzazione. I fondi sono stati messi a disposizione delle Regioni dal Governo proprio per favorire la realizzazione di interventi particolarmente innovativi da parte del Terzo settore; una realtà che in Emilia-Romagna comprende 3.086 organizzazioni di volontariato e 4.283 associazioni di promozione sociale. Nella costruzione dei progetti potranno essere coinvolti anche soggetti pubblici e privati del territorio.
“Quello del Terzo settore è un mondo variegato fatto da tantissime piccole realtà capillarmente radicate sul territorio, il cui ruolo è fondamentale nel raccogliere e rispondere ai bisogni della cittadinanza, soprattutto di quella più fragile come i bambini e gli anziani – sottolinea la vicepresidente e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini-. Con questo robusto finanziamento, il Governo dà l’opportunità alle Regioni di programmare interventi mirati sulle esigenze territoriali. É un segnale davvero importante- spiega la vicepresidente- perché realizza finalmente un equilibrio tra la visione più accentrata e uniformante, su cu fa leva la riforma nazionale del Terzo settore, e l’esigenza di garantire la piena operatività a livello locale di tutte le organizzazioni che lo compongono”.
Le risorse messe a bando dalla Regione Emilia-Romagna sono ripartite sul territorio in proporzione al numero dei cittadini residenti. A Bologna andranno 391.500 euro; Modena 272.400; Reggio-Emilia 206.700; Parma 156.200; Forlì-Cesena 153.000; Ravenna 152.100; Ferrara 135.500; Rimini 130.900; Piacenza 128.700 euro.
Il bando
Il numero dei progetti realizzabili da parte delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale potrà variare, a livello locale, in base ai singoli budget territoriali messi a disposizione. Il finanziamento regionale richiesto, per ciascuno di essi, non potrà essere inferiore a 12 mila euro né superare l’importo di 22.500 euro.
Per presentare i progetti e richiedere i contributi occorre seguire la procedura indicata alla pagina https://bit.ly/2KvsZHN del sito web ERsociale e utilizzare, obbligatoriamente, la modulistica allegata. Il bando scade alle ore 12 del 14 luglio 2018.
Le domande dovranno essere presentate contestualmente alla Regione Emilia-Romagna (tramite posta certificata all’indirizzo segrspa@postacert.regione.emilia-romagna.it o via mail a mario.ansaloni@regione.emilia-romagna.it) e agli Uffici di Piano referenti per i Distretti socio-sanitari (gli indirizzi sempre sul sito regionale). /Ti.Ga
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Bando regionale con fondi europei per interventi di informatizzazione e riorganizzazione delle attività libero professionali. Domande aperte dal 22 maggio. Costi: “Incentiviamo il riposizionamento strategico dei professionisti a beneficio di tutto il sistema economico regionale”
Bologna – I liberi professionisti dell’Emilia-Romagna hanno nuovamente l’opportunità di beneficiare del sostegno regionale per aumentare la propria competitività attraverso una maggiore digitalizzazione dei loro servizi. Ammontano a 2 milioni di euro le risorse stanziate dal bando per l’innovazione delle attività libero professionali, tramite i Fondi europei-Por Fesr 2014-2020, le cui domande sono aperte dal 22 maggio al 26 giugno 2018, salvo chiusura anticipata al raggiungimento di 200 richieste. Possono partecipare al bando sia i liberi professionisti iscritti a ordini o collegi professionali, sia quelli non iscritti ad alcun ordine, titolari di partita Iva, in forma singola o associata.
Il bando eroga contributi a fondo perduto per il 40% dell’investimento ammissibile, che arriva al 45% in caso di incremento occupazionale, rilevante componente femminile o giovanile, rating di legalità, sede localizzata in area montana oppure nelle aree svantaggiate indicate dal bando. Gli interventi sostenuti dal bando riguardano l’innovazione tecnologica, il riposizionamento strategico sul mercato e nel caso di forme aggregate la promozione di azioni di marketing e di internazionalizzazione.
“Le libere professioni danno un contributo fondamentale alla competitività del tessuto economico regionale– commenta Palma Costi, assessore regionale alle Attività produttive–. Per questo anche nel 2018 prosegue il sostegno della Regione a questa categoria, che l’Unione europea ha equiparato alle piccole e medie imprese e che va sostenuta in un percorso di crescita improntato all’innovazione costante, intesa come leva di maggiore competitività e crescita occupazionale”.
Potranno essere ammessi progetti da realizzare entro il 2018, con una dimensione minima di investimento pari a 15.000 euro. L’importo massimo del contributo concedibile per ciascun progetto non potrà eccedere la somma complessiva di 25.000 euro. Sono ammesse spese per acquisto di attrezzature e infrastrutture digitali: siti web, miglioramento della connettività di rete, digitalizzazione e dematerializzazione dell’attività, sicurezza informatica, fatturazione elettronica, cloud computing. Gli investimenti possono riguardare anche l’acquisizione di brevetti, licenze software, consulenze specializzate per la gestione delle applicazioni Ict e studi di fattibilità per aggregazioni professionali fino al 30% del totale, compresi i costi relativi ai manager di rete. Ammesse infine spese accessorie di carattere edilizio strettamente connesse alla installazione e posa in opera dei beni strumentali, nel limite massimo di 5.000 euro.
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Galleria Dosso Dossi, via Bersaglieri del Po 25b
18 maggio – 2 giugno 2018
Orario: tutti i giorni (festivi compresi) 10-12,30 / 16-19,30.
Si inaugura venerdì 18 maggio alle ore 17,30 la mostra di “Il Paese è servito. Franco Morelli e il disegno satirico”, curata da Gianni Cerioli. La mostra è una collaborazione tra il liceo artistico ferrarese e la vedova dell’artista Anna Luisa Bianchi Morelli.
Franco Morelli (Ferrara 1925-2004) è un grande illustratore che dopo aver fondato nell’immediato secondo dopoguerra un Circolo Artistico Dilettanti, entra in rotta con il sistema dell’arte cittadino e non fa vedere più a nessuno quello che continua a produrre nel silenzio del suo studio. Solo dopo la sua morte, su sollecitazione di don Franco Patruno, la sua opera comincia ad essere conosciuta. Il “caso Morelli” nasce dopo il 2005 ed è il riconoscimento postumo di una carriera fuori dagli schemi. Mostre e cataloghi hanno cominciato a dare ordine ad un percorso totamente libero da ogni vincolo di mercato e di pressione ideologica. La Divina Commedia è il testo su cui è tornato a lavorare in maniera continuativa per oltre un trentennio. Questo è il vero work in progress della sua carriera d’artista, l’opera che segna la sua maturità di illustratore. Il lavoro sulla Commedia non esaurisce però la sua arte che è ancora in gran parte da scoprire.
La mostra riguarda una serie di disegni satirici che l’artista ha prodotto tra il 1984 e il 1992 ed è l’anticipazione di una grande mostra sul disegno satirico in programma per la fine primavera del prossimo anno a Cento. Per Morelli il disegno satirico è l’espressione di un punto di vista, di uno sguardo individuale, di una messa in scena del mondo. Non vuole divertire o far sorridere. Vuole coinvolgere lo spettatore e farlo riflettere su quanto viene rappresentato. Vuole in sostanza che venga prospettata una nuova visione su quanto proposto dalla sua tavola illustrata.
La visione dal basso che Morelli adottta si rivela particolarmente forte e ricca di soluzioni sia per l’efficacia della satira stessa sia per l’audacia prospettica di un’umanità capace di agire in funzione di una riflessione del tutto condivisa e universalmente comunicabile.
Salute. Insufficienza renale cronica, l’Emilia-Romagna punta sulla prevenzione. Obiettivo: coinvolgere sempre più persone e rallentare la progressione della malattia. La Regione rafforza il ‘Pirp’. Venturi: “Un progetto molto importante, che funziona grazie alla collaborazione stretta tra medici e pazienti. La sfida di oggi: accessi sempre più precoci ai percorsi di presa in carico”
In regione ogni anno giungono alla dialisi o al trapianto tra i 700 e gli 800 pazienti. Dal 2005 inserite nel percorso “Prevenzione insufficienza renale progressiva” più di 26.000 persone con malattia renale cronica, sottoposte a oltre 78.000 visite. Ritardati così i nuovi ingressi in dialisi. La Regione investe ogni anno 250mila euro
Bologna – Ogni anno, in Emilia-Romagna, arrivano alla fase terminale dell’insufficienza renale cronica,quindi alla dialisi o al trapianto, tra i 700 e gli 800 pazienti. Ridurre la velocità di progressione della malattia e l’entità delle complicazioni collegate, a partire da quelle cardiovascolari, è l’obiettivo principale del progetto Pirp (Prevenzione insufficienza renale progressiva), che coinvolge tutte le strutture nefrologiche del Servizio sanitario regionale. Dal 2005 ad oggi sono già stati inseriti in questo percorso più di 26.000 pazienti, sottoposti complessivamente a oltre 78.000 visite: ciò ha permesso di controllare l’incidenza di nuovi ingressi in dialisi.
Ora la Regione ha deciso di rafforzare la rete dei professionisti e dei centri coinvolti nella gestione dell’insufficienza renale, promuovendo l’accesso sempre più precoce al percorso per un numero sempre maggiore di pazienti e garantendo, attraverso la “presa in carico”, una continuità assistenziale appropriata, efficace ed efficiente in regime ambulatoriale. In quest’ottica la delibera approvata dalla Giunta prevede anche l’istituzione di un Comitato tecnico scientifico, composto da professionisti nefrologi, che dovrà formulare proposte per l’ulteriore sviluppo del percorso Pirp.
“Si tratta di un progetto molto importante per la presa in carico del paziente, a cui ogni anno destiniamo 250mila euro- sottolinea Sergio Venturi, assessore regionale alle Politiche per la salute-. Per farlo funzionare al meglio è necessario che vi sia la collaborazione di tutti: i pazienti con malattia renale, i loro medici di medicina generale e tutti i medici che, a vario titolo, vengono in contatto con i malati. Da parte nostra- prosegue Venturi- vogliamo giungere a una sempre maggiore strutturazione del Pirp per migliorare ulteriormente il percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale del Servizio sanitario regionale. Un percorso fondamentale- chiude l’assessore- per prevenire l’insorgenza dell’insufficienza renale e controllare l’insufficienza renale cronica”.
Il progetto
Gli obiettivi di “consolidamento” del Pirp saranno raggiunti mediante un intervento formativo e una rivalutazione e potenziamento della rete dei servizi. L’attività formativa è rivolta soprattutto ai medici di medicina generale per il riconoscimento corretto e tempestivo della popolazione a rischio, e per l’implementazione delle varie strategie (cambiamento dello stile di vita, correzione dei fattori di rischio) e delle terapie che si sono dimostrate efficaci nel ridurre lo sviluppo e l’evoluzione della malattia renale cronica. Continueranno ad essere organizzati seminari per evidenziare tutti gli aspetti della patologia e i fattori coinvolti nella progressione delle nefropatie.
Il potenziamento della rete ha previsto l’apertura di ambulatori espressamente dedicati alla cura e alla gestione dell’insufficienza renale progressiva da parte delle Unità operative di Nefrologia. Si tratta dei cosiddetti “Ambulatori Pirp”, hanno un accesso diretto tramite il Cup e svolgono diversi compiti: corretto inquadramento del paziente, valutazione del grado di insufficienza renale, programmazione di indagini di completamento o ricovero specialistico, stima del ritmo di progressione della nefropatia.
Elemento fondamentale del progetto è la “co-gestione” tra medico di medicina generale e lo specialista nefrologo, del paziente con malattia renale cronica. La co-gestione verrà ulteriormente facilitata attraverso l’utilizzo di un sito Internet dedicato e dall’istituzione di una casella e-mail che permetterà ai medici di medicina generale di avere un continuo punto di riferimento nell’équipe nefrologica. Il paziente, inoltre, già sin d’ora viene seguito con una cartella clinica informatizzata (Registro Pirp) che viaggia via web e permette la raccolta in formato elettronico di dati clinici e di laboratorio. Ciò facilita l’individuazione dell’andamento della malattia nel singolo e permette di minimizzarne i fattori di progressione e di complicanze, in particolare quelle cardiovascolari. /CV
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Chiostro San Paolo
Ridotto del Teatro Comunale
Museo Archeologico
Palazzina Marfisa d’Este
Palazzo Crema
Castello Estense
MIXXER | TEMPO LIBERO
Il festival delle musiche del XX secolo | Dal 17 al 19 maggio 2018
A Ferrara va in scena la fucina creativa del Conservatorio Frescobaldi
« La musica, per un momento,
distragga ogni vostro tormento »
John Dryden, Oedipus, a Tragedy (1679)
Musica di Henry Purcell
Musica e tempo. Non si può certo negare che musica e tempo non siano gemelli nel loro scorrere affiancati. Basti pensare al lungo tragitto che i compositori hanno percorso per arrivare all’epoca classica, momento in cui la scrittura musicale ha iniziato a poggiare su solide tecniche compositive e strutture formali condivise. Obiettivo principale di questa ricerca è stato proprio il Tempo, ovvero la necessità di indicarlo in maniera inequivocabile a chi poi la musica deve eseguirla. Senza regole, in fondo, anche la libertà si annoia. Proprio il tempo libero è il tema di miXXer festival di quest’anno, che porta in scena il laboratorio creativo del Conservatorio Frescobaldi e che ritorna a Ferrara dal 17 al 19 maggio per la XII edizione puntando i riflettori – come di consueto – sulle musiche del XX secolo e sulla molteplicità di linguaggi musicali.
Cos’è miXXer festival. MiXXer è un festival che dura tre giorni e propone concerti e happening musicali in diversi luoghi di Ferrara. È organizzato dal Conservatorio Frescobaldi ed è realizzato grazie alla stretta collaborazione tra studenti e docenti del Frescobaldi e musicisti ospiti, in collaborazione con il Comune di Ferrara e Castello Estense, Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara, Mibact – Polo museale Emilia Romagna e Museo Archeologico, Spazio Crema di Fondazione Carife e Musei Civici di Arte Antica di Ferrara e da quest’anno si aggiunge anche la preziosa collaborazione di Ferrara Musica. Si terrà a Ferrara dal 17 al 19 maggio, in luoghi suggestivi ed edifici storici della città come il Chiostro di San Paolo (Sala della Musica), il Ridotto del Teatro Comunale, il Museo Archeologico, Palazzina Marfisa d’Este, Palazzo Crema, e il Castello Estense in concomitanza con la Notte europea dei musei (sabato 19 dalle ore 19.30 alle 23) con concerti e improvvisazioni musicali disseminati in più spazi dello storico edificio dove attualmente è in corso anche la mostra della Collezione Cavallini Sgarbi.
Come nasce miXXer. “L’idea di miXXer – spiega Stefano Cardi, docente del Conservatorio e curatore della manifestazione – è quella di creare uno spazio dedicato alla musica di oggi, che come suggerisce il nome del festival raccoglie stili differenti che s’incontrano e si scontrano tra loro come in un mix di sonorità diverse”. Filo rosso di quest’anno sarà “il tempo libero – afferma Cardi –, in una doppia accezione: da un lato la musica come tempo libero, come passatempo, dall’altro quel percorso che i musicisti hanno avviato per mutare continuamente le regole del ‘gioco musicale’, prima e dopo il periodo classico-romantico e ancora oggi, dove vige ‘il tempo e il desiderio di beffarsi della sua inesorabilità’, slogan che potrebbe essere adatto a molti autori contemporanei”.
Gli ospiti di miXXer 2018. Tra i compositori invitati a presentare i loro lavori (che saranno eseguiti dai musicisti del festival) quest’anno a miXXer saranno Mario Garuti (che terrà anche un incontro con la classe di composizione) Claudio Ambrosini, Gabriel Manca, Gabrio Taglietti e Diego Conti. Ci sarà spazio poi per compositori che presentano per la prima volta una composizione in pubblico: da sempre a miXXer, infatti, vengono presentati anche i migliori lavori della classe di Composizione e degli allievi e degli insegnanti del “Frescobaldi”.
Il programma edizione 2018. Si inizia giovedì 17 maggio alle ore 18 al Chiostro di San Paolo (Sala della Musica) con SEMRÈH’d, opera da camera di Matteo Forlani, giovane compositore e allievo del Conservatorio di Ferrara. Il concerto, a cura del docente di riferimento, M° Berardo Mariani, sarà eseguito da Musices Officina, gruppo strumentale del Conservatorio Frescobaldi (con Eloisa Ferrari, flauto; Caterina Malavolta, flauto; Ilaria Ferrari, clarinetto I; Sandro Di Silvestro, clarinetto II; Massimo Mondaini, corno; Gerardo Mautone, sax; Simone Baroni, Giuliana La Rosa, violini; Manlio La Rosa, contrabbasso; Corinne Scalambra, percussioni; Angelo Leonardo Pastorini, fisarmonica e pianoforte; Francesco Zamorani, pianoforte; Jacopo Bonora, tastiera).
Venerdì 18 maggio alle ore 18 ci si sposta al Ridotto del Teatro Comunale, per il concerto New Tubes – Musiche oggi, in cui miXXer proporrà un insieme le sonorità che hanno segnato il XX secolo con musiche di compositori contemporanei come Gatto, foglie, acqua (2018) di Tommaso Germinario (1993) eseguito dall’ensemble composto da Fabio Bonora, clarinetto; Eunsaem An, violino; Alessandro Malavasi, violoncello, Elia Filippini, pianoforte. E poi Olivier Messiaen (1908-1992) con Regard de la Vierge da Vingt Regards sur l’enfant-Jésus con Angelo Leonardo Pastorini al pianoforte, e Claudio Ambrosini (1948) con Tre studi en plein air (2013) per chitarra suonati da Stefano Cardi, chitarra. Verrà eseguita anche Nocturnes per violino e pianoforte del compositore americano di musica d’avanguardia George Crumb (1939), Premio Pulitzer per la musica nel 1968, proposto da Carlo Bergamasco, pianoforte; Gianmarco Pavone, Maria Galetta, violino. Omaggio a Mario Garuti (1957) con Crinale Amorale da Sei pezzi anestetici (2001) proposto da Morena Mestieri, flauto, e Anna Bellagamba, pianoforte e L’automate purifié, omaggio post-bachiano alla memoria di Ligeti (2006) con Anna Bellagamba, pianoforte. Di Steve Reich (1936) verrà eseguita la coinvolgente e curiosa Clapping Music (1972), eseguita col battito
Da associazione Pomposa Eventi
Premiazione concorso fotografico “L’immagine del suono: I colori della musica”
Domenica 20 Maggio 2018 ore 12.00
Anche per questo fine settimana il programma della Primavera Pomposiana prevede approfondimenti culturali organizzati all’interno del complesso museale. Sabato 19 e domenica 20 maggio l’Abbazia di Pomposa tornerà indietro nel tempo, più precisamente all’anno mille con la storica Rievocazione che ogni anno ricorda la visita dell’Imperatore Ottone I nelle nostre terre. Per l’occasione ricordiamo che sabato 19 dalle ore 21 alle 22.30 sarà possibile la visita della torre campanaria anche in orario serale. Domenica 20 maggio alle ore 12.00 presso la sala conferenze del Palazzo della Ragione verranno finalmente premiati i vincitori del concorso fotografico Europeo “L’immagine del Suono: i colori della musica” competizione giunta alla quinta edizione, ideata da APE (Associazione Pomposa Eventi) con la collaborazione del GFC (Gruppo Fotoamatori Codigoresi).
INFO
Associazione Pomposa Eventi
Informazioni: https://ape.abbaziadipomposa.it / info@ape.abbaziadipomposa.it
Le orchestre, i direttori e i solisti
La European Union Youth Orchestra diretta da Gianandrea Noseda, con il pianista Seong-Jin Cho
La Chamber Orchestra of Europe diretta da Andrés Orozco-Estrada, solista Nicolaj Znaider
Kammerchor e Hofkapelle Stuttgart nella Missa Solemnis di Beethoven
La European Union Youth Orchestra diretta da Vasily Petrenko nella residenza di primavera 2019
I grandi pianisti
Beatrice Rana
Alexander Lonquich
Emanuel Ax
Angela Hewitt
La musica da camera
Trio di Parma
EUYO Autumn Chamber Academy
Progetto Lauter
La musica antica
L’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone, solista il contralto Delphine Galou
Campagna abbonamenti da mercoledì 16 maggio
Claudio Abbado, le sue orchestre e la città. Chiudendo un cerchio perfetto, nel 2019 Ferrara Musica compie trent’anni festeggiandoli in questa stagione con le tre formazioni fondate dal grande direttore a cui è intitolato il nostro Teatro Comunale, ensemble che ne accompagnano la storia dal 1989 a oggi. La Chamber Orchestra of Europe si ripresenterà al pubblico ferrarese domenica 11 novembre condotta da Andrés Orozco-Estrada, con un violinista d’eccezione come Nicolaj Znaider. Martedì 15 gennaio sarà poi la volta della Mahler Chamber Orchestra con la Seconda e Quarta Sinfonia di Schumann dirette da Daniele Gatti, ritorno di eccellenza dopo la memorabile Nona Sinfonia di Beethoven del 2016.
Ma la stagione 2018/2019 sarà soprattutto quella della European Union Youth Orchestra, che risiede a Ferrara da quest’anno, proseguendo così nel teatro a lui intitolato l’eredità spirituale del suo fondatore Claudio Abbado. Sabato 25 agosto Gianandrea Noseda la dirigerà assieme al giovanissimo Premio Chopin Seong-Jin Cho, in un programma di grande popolarità che prevede, oltre al Secondo Concerto di Chopin e alla Quinta Sinfonia di Čajkovskij, un omaggio ai cento anni della nascita di Leonard Bernstein, con il suo Divertimento per orchestra. Il concerto è organizzato in stretta collaborazione con Ferrara Buskers Festival, nella giornata finale della manifestazione.
In aprile l’EUYO tornerà in città diretta da Vasily Petrenko con grandi pagine del repertorio sinfonico come la Praga di Mozart, la Quarta di Bruckner e la Decima di Šostakovič, occasioni, queste ultime, di ascolto davvero rare per le nostre platee. Settembre sarà invece dedicato ai concerti della EUYO Autumn Chamber Academy con i migliori giovani strumentisti dell‘orchestra e docenti di fama internazionale tra cui il primo violoncello della COE Richard Lester. Dopo una stagione dedicata al violino, sarà il pianoforte a vantare un’evidenza tutta particolare nella programmazione 2018/2019. A interpreti molto amati dal pubblico di Ferrara come Beatrice Rana e Alexander Lonquich si affiancheranno Emanuel Ax (per la prima volta da solista) e Angela Hewitt, tra i migliori interpreti della musica di Bach, delle cui Toccate eseguirà un programma integrale che si annuncia di grande interesse. Lonquich anticiperà le celebrazioni beethoveniane del 2020 con le ardue Variazioni Diabelli, Ax e Rana proporranno due programmi di grande fascino incentrati sul repertorio romantico. Sarà l’occasione per esplorare il repertorio per tastiera dal Barocco al Novecento, rinforzato dalla prima partecipazione a Ferrara Musica del Trio di Parma, che presenterà il primo Trio di Brahms e l’op. 100 Schubert, resa celebre dalla colonna sonora del film di Kubrick Barry Lindon. Saranno due i concerti del Progetto Lauter, dedicato alla formazione musicale dei giovani, collegati in quest’occasione ai temi delle prossime mostre di Ferrara Arte, con escursioni nel repertorio cameristico francese che porteranno alla nostra attenzioni capolavori poco eseguiti come il Quintetto di Franck e quello di Fauré.
Il cartellone sarà ulteriormente impreziosito da due episodi orchestrali di grande interesse. Kammerchor e Hofkapelle Stuttgart eseguiranno per la prima volta la Missa Solemnis op. 123 di Beethoven, tra i capolavori assoluti della musica sacra di ogni epoca, sotto la bacchetta di Frieder Bernius, storico fondatore e direttore del Coro di Stoccarda cinquant’anni fa. Altra presenza di grande rilievo è data dall’Accademia Bizantina di Ottavio Dantone, tra i maggiori complessi barocchi sulla scena internazionale, impegnato in una serata dedicata a Vivaldi con il contralto Delphine Galou.
La stagione è arricchita da altre importanti proposte. Ritorna il ciclo dei Concerti della domenica mattina, organizzati dall’Orchestra Città di Ferrara in collaborazione con Associazione Bal’danza: i tre appuntamenti – uno dei quali dedicato al Giorno della Memoria – saranno collegati a momenti di didattica dell’ascolto curati dalle scuole cittadine.
Il sempre privilegiato rapporto con Jazz Club Ferrara troverà nuova e più articolata collocazione con tre serate al Torrione di grandi interpreti, tra cui Erik Friedlander, Uri Caine e Marc Ribot, dediti ad esplorare contenuti di confine tra più generi musicali.
Tornerà anche Ferrara Sintonie, con due momenti tematici tra musica e letteratura curati nella propria sede da Teatro Ferrara Off con Associazione Lauter, ospite il giovane pianista canadese Ben Cruchley. Un concerto di particolare interesse sarà infine costituito dal programma monotematico di autori ebraici in esilio, a cura di ARC Ensemble per una prima collaborazione di Ferrara Musica con il Museo Ebraico della Shoah Italiana: attraverso l’esecuzione di autori come Castelnuovo-Tedesco, Sinigaglia, Weinberg, Kaufmann e Ben-Haim da parte di Erika Raum, Marie Bérard, Steven Dann, Thomas Wiebe, Joaquin Valdepeñas e Dianne Werner, si consolida così la collaborazione con il Meis, destinata a conferire ulteriore spessore ai vari momenti di formazione del pubblico e di divulgazione.
Tra questi ritroviamo il ciclo di conferenze tenuto da Valentino Sani in occasione di quattro concerti di stagione, e altre iniziative: il Conservatorio Frescobaldi proporrà al Ridotto un ciclo di quattro appuntamenti con musiche a due pianoforti, dedicata a tanti degli autori e dei generi musicali in stagione. Con AMF – Associazione Musicisti Ferrara, proseguiranno infine i frequentatissimi appuntamenti di “Classica d’ascolto”, molti dei quali esplicitamente dedicati ai concerti di Ferrara Musica.
Gli abbonamenti alla stagione saranno articolati nelle consuete modalità: Large a quindici concerti, Carnet 5 a cinque concerti a scelta, un abbonamento tematico a sette concerti dedicati al pianoforte e alla musica da camera (Pianochamber) e Speciale giovani, a prezzo agevolato per i giovani fino a trenta anni.
Rinnovo, spostamenti e nuovi Large e Pianochamber sono possibili da mercoledì 16 maggio a mercoledì 23 maggio, Carnet 5 da giovedì 24 maggio a giovedì 31 maggio.
Ripresa per gli abbonamenti Large, Pianochamber e Carnet da mercoledì 22 agosto a lunedì 10 settembre. Il concerto di sabato 25 agosto è attualmente già in vendita, i biglietti per tutti gli altri concerti saranno in vendita dall’11 settembre.
Ricordiamo che è possibile acquistare online tutti i tipi di abbonamento, compresi i Carnet 5. Per informazioni è possibile consultare il sito web di Ferrara Musica: www.ferraramusica.it.
Bologna, 16 maggio – Si celebra domani la Giornata Mondiale contro l’Ipertensione Arteriosa e l’Emilia-Romagna si mobilita: dal 17 al 20 maggio le farmacie della regione offriranno gratuitamente la misurazione della pressione ai cittadini che lo desiderano e li sottoporranno a un questionario anonimo, predisposto dalla SIIA – Società italiana dell’Ipertensione Arteriosa. Il risultato del test sarà elaborato in tempo reale: il cittadino potrà così ricevere immediatamente indicazioni sulla propria pressione arteriosa e sarà eventualmente invitato a rivolgersi al medico di famiglia o allo specialista. L’obiettivo della campagna è sensibilizzare i cittadini sulla necessità di tenere sotto controllo la pressione e adottare stili di vita sani, informandoli sui rischi connessi alla pressione alta.
Le farmacie che hanno aderito all’iniziativa “Abbasso la pressione!”, riconoscibili dalla locandina che promuove la campagna, sono oltre 500 sul territorio regionale e i cittadini possono trovare quella più vicina tramite un sistema di geolocalizzazione sul sito www.federfarma.it.
Partecipare allo screening è importante perché la malattia ipertensiva rappresenta in Italia il più rilevante fattore di rischio per infarto miocardico e/o cerebrale (prime due cause di morte nella nostra penisola), scompenso cardiaco, insufficienza renale cronica e fibrillazione atriale. Più del 30% della popolazione italiana adulta è affetta da ipertensione arteriosa, con percentuali ampiamente superiori nelle fasce più avanzate di età e quasi il 10% tra bambini ed adolescenti che risultano già ipertesi.
“
Nella nostra regione partecipano alla campagna Abbasso la pressione! oltre 500 farmacie – dichiara Achille Gallina Toschi, Presidente di Federfarma Emilia-Romagna – È un’importante iniziativa di educazione sanitaria e di prevenzione sul territorio, che sfrutta appieno la capillarità della rete delle nostre farmacie, confermandone così il ruolo di primo presidio del SSN”.
Alla fine della campagna i dati saranno elaborati dal board scientifico e inviati alle Autorità sanitarie che potranno individuare gli interventi sanitari più opportuni per contrastare la patologia e le sue complicanze, riducendo così i costi per la collettività.
La campagna è realizzata da Federfarma in collaborazione con SIIA e con il contributo non condizionato di Teva e Corman.
Un evento particolarmente innovativo e originale avrà luogo sabato 19 maggio alle 17 alla MLB Maria Livia Brunelli home gallery di Ferrara in corso Ercole I d’Este 3: Margherita Cristofori, grafologa e rieducatrice alla scrittura, analizzerà la grafia dell’artista Marcello Carrà, illustrando i tratti temperamentali ed intellettivi che evoca e le sue variazioni nei diversi momenti della giornata.
Carrà, infatti, da inizio marzo ha scritto una serie di frasi ogni settimana nel corso delle diverse attività svolte nella sua routine quotidiana, scandita ovviamente da differenti stati emotivi: durante la serata la dottoressa Cristofori analizzerà la variabilità della sua scrittura in relazione ai suoi diversi stati d’animo, svelandone le caratteristiche principali.
L’evento ha un preciso collegamento con la mostra dell’artista in corso alla MLB fino al 10 giugno, per cui Carrà ha ideato un nuovo ciclo di opere completamente inedito, tutti disegni realizzati con grande maestria tramite l’uso esclusivo della penna Bic, ispirati all’esposizione “Stati d’animo. Arte e Psiche tra Previati e Boccioni” a Palazzo dei Diamanti.
L’indagine di Marcello Carrà è partita dalla lettura di alcuni scritti degli artisti in mostra a Palazzo dei Diamanti, per arrivare a una personale riflessione sui concetti di dinamismo e staticità nell’arte, di futurismo e passatismo, attualizzati con espliciti riferimenti alla contemporaneità.
Ai presenti alla particolare serata sarà offerta la possibilità di sottoporre all’attenzione dell’esperta in analisi e comparazione della scrittura Margherita Cristofori la propria manoscrittura, realizzata al momento, per avere una breve spiegazione dei segni grafologici che la caratterizzano. Per informazioni e prenotazioni scrivere a mlb@mlbgallery.com o telefonare al 346 7953757.
Il 18 e 19 maggio ’18, a cura di Space Renaissance e Adriano Autino (presidente) associazione che promuove l’espansione della civiltà nello spazio è in programma a Bologna, nella sede dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), Via Gobetti 101 il secondo congresso nazionale con protagonisti di primo piano nel panorama aerospaziale italiano.Il congresso ha come tema lo sviluppo delle officine orbitali, come primo livello di espansione nello spazio di attività svolte da organizzazioni civili, che negli ultimi anni hanno sviluppato diversi progetti, tra i quali non si possono ignorare quelli di Elon Musk, Space X o di Virgin Galactic. Tra i protagonisti, sabato 19 alle ore 15. anche prestigiosa azione live performativa del futurista ferrarese Roby Guerra Life on the Sun? Poesie Spaziali per David Bowie, tratto dal suo libro Romantronica del 2016. Tra i relatori: Gaetano Bergami, Presidente del Cluster Aerospaziale della Regione Emilia Romagna; le professoresse Anna Masutti e Francesca De Crescenzio dell’Università di Bologna; Luigina Feretti dell’INAF IRA; Alessandro Cardi dell’ENAC; Stefano Ferretti dell’ESPI di Vienna; Marco Ferrazzani, capo del Dipartimento Giuridico dell’ESA; Andrea Vena, ESA strategy department; Alfredo Roma, già responsabile per l’Italia del progetto Galileo; Carlo Golda dell’Università di Genova; Giancarlo Genta del Politecnico di Torino;Tiziana Venturi, direttore dell’INAF IRA; Marco Lombardi, assessore alle Attiità Produttive del Comune di Bologna;Giovanni Caprara, giornalista scientifico del Corriere della Sera.
Elena Cecconi, musicista e art director di Space Renaissance, lo stesso Autino, autore di diversi libri (tra essi “Un mondo più grande è possibile!”).
La presentazione di Roby Guerra: Se esiste una estetica futuribile o futurologica, specificatamente spaziale, la pop star David Bowie, scomparso nel 2016, è probabilmente sua icona privilegiata. Da Space Oddity a Ziggy Stardust a Life on Mars alla famosa stessa trilogia berlinese con lo stesso Brian Eno (Heroes e altri album) fino all’ultimo Black Star, nelle canzoni e nei video, lo Spazio e il Futuro caratterizzano strutturalmente la produzione artistica e musicale bowiana. Il film capolavoro stesso “L’Uomo che cadde sulla Terra” con David Bowie protagonista alieno assoluto è inoltre emblematico. In senso futuribile, la fantascienza ma anche certa musica elettronica (Cosmic Music, dagli stessi Pink Floyd fino a The Dark Side o f the Moon, con lo stesso Syd Barrett a Tangerine Dream, Klaus Schulze, Kraftwerk) e appunto in primis David Bowie confermano le analisi storiche di futurologi come Robert Jungk o lo stesso Isaac Asimov, quando accanto alla cosiddetta futurologia scientifica, immaginavano e si auspicavano una sorta di futurologia utopica e visionaria, artistica e letteraria complementare. Menu performance (Poesie) 12’ Amore su Marte? – Tempi Virtuali – Figli di Icaro – Baby Plastica –Pupille TransistorRomantica Nova –Bambini Missili – Pupazzo di Neve –Bimbo di Neve –Tempi Virtuali – Fiori della Scienza Bonus Videopoesia, book trailer: Romantronica 2’ Roby o Roberto Guerra è tra i promotori del futurismo contemporaneo e del transumanesimo italiano, scrittore e futurologo. Tra le sue pubblicazioni Marinetti 2000 (in Divenire 3 Futurismo a c. di R. Campa, Rivista Divenire) Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti.. , Gramsci 2017, Marinetti 70 sintesi della critica futurista (cocuratore con A. Saccoccio) per Armando editore (2012, 2014 e 2915). E tra i promotori del gruppo transumanista italiano The Italia Transhumanist-Futurologie.
Venerdì 18 maggio
alle 18.00
Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino
Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara
Matteo Bussola
presenta il libro
“La vita fino a te”
(Einaudi)
Dialoga con l’autore
Maria Gloria Panizza
Dopo il successo di Notti in bianco, baci a colazione, Matteo Bussola scrive un libro sull’amore di coppia. Vissuto, immaginato, sperato, fallito. L’amore che «non ti completa, ma ti comincia».
«Bussola sa scrivere. Usa le parole con accortezza, con cura, come se fossero importanti. Tanto importanti quanto le esperienze che raccontano» – Michele Serra
Matteo Bussola riconosce ciò che di straordinario si annida nelle cose ordinarie perché le guarda come se accadessero per la prima volta, come se sentisse sempre la vita pulsare in ogni cellula. Ed è con quello sguardo che racconta di relazioni sentimentali, l’istante in cui nascono, il tempo che abitano. Lo fa mettendosi a nudo, ricordando gli amori passati, per ripercorrere la strada che lo ha portato fino a qui, alla sua esistenza con Paola e le loro tre figlie. Soprattutto, lo fa specchiandosi nelle storie di ciascuno: quelle che incontra su un treno, o mentre sbircia dal finestrino della macchina, o seduto in un bar la mattina presto. Quelle che incontra stando nel mondo senza mai dare il mondo per scontato, e che la sua voce intima e familiare ci restituisce facendoci sentire che sta parlando esattamente di noi.
Matteo Bussola è nato a Verona nel 1971. Ha conseguito la laurea in architettura a Venezia ma poi ha preferito dedicarsi alla carriera di fumettista. Lavora con diverse case editrici di fumetti, italiane e straniere: con Eura Editoriale (oggi Aurea), Star Comics, con le case editrici francesi Soleil e Humanoides Associés. Nel 2011, insieme a Paola Barbato, crea il web-comic “Davvero”, poi pubblicato sotto il marchio Star Comics. Nel 2012 inizia a collaborare con Sergio Bonelli Editore, entrando a far parte dello staff di disegnatori della serie Adam Wild. Vive a Verona con la compagna, tre figlie e due cani.
Il suo primo libro, Notti in bianco, baci a colazione è pubblicato da Einaudi (2016), mentre nel 2017, sempre per Einaudi, esce Sono Puri i loro sogni. Lettera a noi genitori sulla scuola.
Per informazioni Ibs+Libraccio
Ferrara, Piazza Trento e Trieste, Palazzo San Crispino
Da Ufficio stampa Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO
#professionalità, #relazioni, #condivisione, #formazione, #valore, #racconto, #inclusione, #engagement: sono state queste le parole-chiave emerse dai lavori del World Heritage LAB, convegno sul tema della comunicazione del valore del Patrimonio Mondiale UNESCO che si è tenuto a Ferrara giovedì 10 e venerdì 11 maggio.
La manifestazione, organizzata e promossa dall’Associazione dei Beni Italiani Patrimonio Mondiale e realizzata con il supporto del MiBACT e la rete europea delle Associazioni del Patrimonio Mondiale ha visto partecipare i rappresentanti delle Associazioni Europee del Patrimonio Mondiale, rappresentati dei siti Patrimonio Mondiale di diverse realtà italiane, tecnici e specialisti del settore.
Giovedì pomeriggio, presso la sala dell’Arengo in Palazzo Municipale si sono confrontati sulle best practices relative alla comunicazione nei siti UNESCO d’Europa Rosana Cerkvenik (Skocjan Caves Park, Slovenia), Chris Blandford (World Heritage UK),Franziska Brune-Soler (UNESCO-Welterbestatten Deutschland e V.), Maria Del Pozo López (Alianza de Paisajes Culturales Patrimonio de la Humanidad), Chloé Campo de Montauzon (Association des Bien Français du Patrimoine Mondial), Angel Rosado Martínez (Grupo Ciudades Patrimonio de la Humanidad de España), Rita Johansen (Norges Verdensarv), Carlo Francini, Marcella Morandini e Mariaangela Busi dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO.
A portare i saluti di benvenuto il Sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, che ha ringraziato l’Associazione per aver scelto la città di Ferrara per l’incontro, sottolineando che “Questa amministrazione accoglie con grande favore le manifestazioni che inseriscono la città in un panorama di ampio respiro come questa – ha detto Tagliani – soprattutto quando sono organizzate da una realtà importante come l’Associazione dei Beni Patrimonio Mondiale UNESCO e che toccano un tema fondamentale quale quello della comunicazione, sul quale il Comune di Ferrara lavora da sempre con costanza.”
Ad introdurre il tema della tavola rotonda è stato invece Enrico Vicenti, segretario generale della Commissione Nazionale Italiana per UNESCO, che ha spiegato quanto il tema della comunicazione sia centrale nelle politiche dell’UNESCO poiché è trasversale e indissolubile da qualsiasi attività in essere, sia nel campo della tutela e valorizzazione del Patrimonio Mondiale che nella costruzione di progetti internazionali di cooperazione e salvaguardia.
Hanno fatto eco al segretario della CNIU Livio Garuccio, UNESCO World Heritage Centre, e Carlo Francini – coordinatore scientifico dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale, che hanno sottolineato quanto lavoro ci sia in materia di comunicazione ogni qualvolta si approccia alle attività legate al Patrimonio Mondiale e di come si renda necessario avere opportunità di aggiornamento e di confronto su quello che gli enti gestori dei siti Patrimonio Mondiale fanno e dovrebbero fare per rendere la comunicazione uno strumento efficace al servizio dei principi UNESCO.
Al termine della tavola rotonda, gli ospiti hanno visitato il Castello Estense, hanno ascoltato il concerto dell’ Ensamble Giovanile del Conservatorio di Ferrara diretto dal maestro Achille Galassi e sono stati ospiti dell’Associazione per una cena di gala presso la sala dell’Imbarcadero, per assaggiare le prelibatezze della cucina locale – veicolo di cultura e conoscenza senza frontiere.
Nella giornata di venerdì 11 i lavori del World Heritage LAB si sono tenuti nella Sala Conferenze della Camera di Commercio di Ferrara, dove una folta platea formata da amministratori e rappresentanti di enti gestori dei siti del Patrimonio Mondiale, tecnici, giornalisti, addetti stampa di associazioni e comuni, hanno seguito le prolusioni introduttive di Adele Cesi – Focus Point per UNESCO del MiBACT, Maurizio di Stefano – Presidente Emerito di ICOMOS Italia, Livio Garuccio – UNESCO World Heritage Centre per poi passare alle lezioni degli esperti.
Valentino Nizzo, Direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, nel suo intervento “Se ci sei, batti un colpo. Quello che non racconti non esiste” ha raccontato la sua esperienza al Museo di Villa Giulia, dove – senza un reale budget per la comunicazione ma con la possibilità di gestire le risorse in quanto Museo Autonomo grazie alla Riforma Franceschini – è stato creato un movimento di “audience engagement” che ha portato il suo museo ad essere uno dei più visitati sia in termini di bigliettazione che di followers sui social media.
Claudio Branca, esperto di Storytelling Strategy e Innovation Manager per Storyfactory, con il suo intervento “Storytelling dalla A alla Z” ha invece puntato i riflettori sul potenziamento delle buone prassi che nel mondo della Cultura si stanno mettendo in campo, a partire dalla formulazione di metodologie di riconoscimento del valore del patrimonio culturale da comunicare.
Erica Zanon, coordinatrice Ufficio Stampa della Fondazione Aquileia, ha raccontato le metodologie e le buone prassi dell’ufficio stampa della Fondazione Aquileia, da oltre 10 anni ne è l’interfaccia con la stampa locale, di settore e internazionale ma anche strumento di credibilità e accessibilità per il pubblico per il sito Patrimonio Mondiale di Aquileia.
“Siamo molto soddisfatti dell’esito di questo appuntamento a Ferrara – ha commentato l’Assessore del Comune di Ferrara, Roberta Fusari – che ha portato ospiti di rilievo a conoscere la città e ha fatto un focus necessario sullo stato dell’arte delle metodologie di comunicazione all’interno dei sito Patrimonio Mondiale, attività nelle quali questa amministrazione e l’intero gruppo di lavori del Sito Patrimonio Mondiale <> si sta impegnando con particolare attenzione. Ringrazio l’Associazione per aver organizzato questo utile e prestigioso appuntamento nella nostra città.”.
Si sono conclusi in questi giorni i Laboratori didattici gratuiti su Ambiente, Energia e Biodiversità rivolti alle classi quinte delle primarie 2° ciclo e classi terze delle secondaria 1° grado del Comune di Copparo, nel complesso 18 classi.
Sono stati Laboratori ludico-didattici organizzati dall’Ufficio Tecnico Energia e Ambiente del Comune di Copparo nell’ambito delle azioni di informazione e sensibilizzazione sui temi del clima, della sostenibilità energetica e della biodiversità, come previsto nel PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile).
Le specifiche attività pratiche manuali sono state coordinati da professionisti nella educazione ambientale, con l’utilizzo di metodi di apprendimento basati sul coinvolgimento attivo e l’esperienza diretta. Inoltre si è utilizzato il principio guida dello story-telling scientifico e degli esperimenti da eseguire in gruppo (per favorire l’apprendimento cooperativo) e il racconto di storie, per mettere a punto meccanismi identificativi che riescano a instaurare una relazione coinvolgente tra contenuti e studenti per trasformare l’apprendimento in qualcosa di gratificante, coinvolgente, piacevole ed efficace. Le ragazze e i ragazzi con l’aiuto degli insegnanti, hanno inserito le loro osservazioni di fauna e flora nella piattaforma online iNaturalist, realizzata per condividere a livello internazionale le segnalazioni che potranno essere utilizzate nella ricerca scientifica.
Quanta distanza c’è tra accoglienza e diffidenza? Arriva finalmente in Italia dal 10 maggio “Benvenuto in Germania!”, la commedia campione d’incassi del regista tedesco Simon Verhoeven sull’integrazione dei rifugiati, sui pregiudizi sociali e culturali, sui rischi dell’integralismo. Un film esilarante e travolgente che, con ironia e semplicità, affronta temi seri e attualissimi in gran parte dei paesi europei. “Benvenuto in Germania!”, distribuito in Italia da Cineama (www.cineama.eu), è una commedia delicata e profonda che fa ridere e riflettere. E che in Germania, dove è uscito nel novembre 2016, ha avuto un successo straordinario, con quasi 4 milioni di spettatori e oltre 28 milioni di Euro di Box Office, diventando il primo film di produzione cinematografica tedesca visto nel 2017 e il settimo film più visto dell’anno in Germania.
Definito “Incredibilmente divertente” da Die Welt, “Una pellicola coraggiosa” da Der Spiegel e “La migliore commedia tedesca dell’anno” dal tabloid tedesco Abendzeitung, il film racconta la storia di una benestante famiglia tedesca (la moglie, Angelika, è interpretata da Senta Berger) che accoglie nella sua casa un rifugiato, il giovane nigeriano Diallo. Da qui nascono una serie di vicende esilaranti e di complicazioni sociali, morali e sentimentali che metteranno a dura prova la stabilità della famiglia Hartmann, compresi i due figli adulti della coppia, Philip e Sophie.
Il film ha vinto numerosi premi: dal Bambi Awards 2017 (come miglior film nazionale) al Bavarian Film Awards 2017 (premio del pubblico come miglior film) fino al German Film Awards 2017 (film di maggior incasso dell’anno) al Munich Film Festival 2017 (sempre come miglior film). Inoltre è stato selezionato tra “le cinque migliori commedie” dagli European Film Awards, l’equivalente Europeo degli Oscar.
Per maggiori informazioni su orari, costi e prenotazioni contattare il cinema: http://www.cinemaboldini.it/, Mail. ferrara@arci.it, Tel, 0532 247050
APPROFONDIMENTI
Sito del film: www.benvenutoingermaniafilm.it
Pressbook e locandina: https://www.benvenutoingermaniafilm.it/pressbook/
Trailer https://www.youtube.com/watch?v=whNiQT2cyiY
Pagina facebook: https://www.facebook.com/benvenutoingermaniafilm/
Sito Cineama Distribution: www.cineama.eu