Skip to main content

Giorno: 19 Maggio 2018

“Lezioni canadesi di Giorgio Bassani”

Il 22 maggio 2018, alle 16.00, presso la sala conferenze di Casa Ariosto, via Ariosto 67,la Fondazione Giorgio Bassani, in collaborazione con Musei di Arte antica e Comune di Ferrara, ospitano il professor Valerio Cappozzo che parlerà di “Lezioni canadesi di Giorgio Bassani”.

Paola Bassani, Presidente della Fondazione, introduce questa nuova ricerca che svela un lato sconosciuto della biografia del padre.
Dopo aver ricostruito il periodo statunitense con la pubblicazione del volume “Lezioni americane di Giorgio Bassani” (Giorgio Pozzi Editore 2016), il Professor Valerio Cappozzo della University of Mississippi si è messo sulle tracce di chi ha reso possibili le tre visite dello scrittore ferrarese in diverse università canadesi tra il 1978 e il 1980. In Canada, grazie all’insegnamento della propria opera in prosa e in versi, Bassani ha intrapreso un viaggio insieme didattico, stilistico e spirituale del quale ne verranno evidenziati gli aspetti più importanti grazie anche alla proiezione di filmati inediti.

The Golliani Trio

Lunedì 21 maggio, ore 21.00
The Golliani Trio + Jam Session
Carletto Spanò, chitarra
Matteo Balcone, basso
Lorenzo Gollini, batteria

Sulla scia del successo riscosso da questa frizzante spring edition firmata Downtown Tower e “Clandestino D’autore”, il Clandestino di via Ragno aggiunge in calendario un’ultima, imperdibile data: lunedì 21 maggio in compagnia del The Golliani Trio formato da Carletto Spanò alla chitarra, Matteo Balcone al basso e Lorenzo Gollini alla batteria. Segue il concerto l’imprevedibile jam session.

Sulla scia del successo riscosso da questa frizzante spring edition firmata Downtown Tower e “Clandestino D’autore”, il Clandestino di via Ragno aggiunge in calendario un’ultima, imperdibile data: lunedì 21 maggio (ore 21.00) in compagnia del The Golliani Trio formato da Carletto Spanò alla chitarra, Matteo Balcone al basso e Lorenzo Gollini alla batteria.
Legati da un’amicizia di lunga data nata in seno al Conservatorio “G. Frescobaldi” e alla partecipazione alle jam session del Jazz Club Ferrara, i tre giovani talenti propongono un repertorio che alterna brani originali a standard. Nel corso di questi anni abbiamo avuto modo di ascoltarli in diverse formazioni; al Clandestino si riuniscono all’insegna di una performance ad alto tasso energetico in chiave jazz. Segue il concerto l’imprevedibile jam session (dalle ore 22.30 circa).
Ingresso libero, infoline 0532 767101.

1000 Miglia: prima del rush finale l’intermezzo di Monza

Da Ufficio Stampa 1000 Miglia

SARANNO DECISIVE LE PROVE CRONOMETRATE ALL’AUTODROMO

Monza, 19 maggio 2018 – La quarta e ultima tappa della 1000 Miglia 2018, partita nelle prime ore da Parma, ha fatto il suo arrivo all’Autodromo di Monza per il ristoro prima del rush finale.

Dopo aver attraversato Salsomaggiore Terme, Piacenza e Lodi, le vetture d’epoca hanno sfilato sotto le guglie del Duomo di Milano per il timbro, in uno scenario a dir poco unico per tutti i partecipanti alla corsa e i molti spettatori presenti.

I motori hanno poi rombato nel rinnovato museo storico Alfa Romeo ad Arese, per fare il loro ingresso all’Autodromo. Il tratto finale della gara di regolarità vedrà ora i passaggi da Bergamo, Chiari, Ospitaletto, prima di tagliare il traguardo alle 16:00 sulla pedana di Viale Venezia a Brescia.

Comunicato Regione: Cultura e salute.

A 40 anni dalla legge Basaglia una giornata di studio con l’obiettivo di costituire la prima Rete nazionale dei teatri della salute mentale

L’appuntamento lunedì 28 maggio al Teatro Arena del sole (Bo), con gli interventi degli assessori regionali Mezzetti (Cultura) e Venturi (Salute). Coinvolte le compagnie e i Dipartimenti di Salute mentale italiani

Bologna – A quarant’anni dalla legge Basaglia e dall’approvazione della legge 833 che istituiva il Servizio sanitario nazionale, il convegno “I teatri della salute mentale”, in programma lunedì 28 maggio, dalle ore 9 alle 18, al teatro Arena del Sole (Bo), intende ribadire e rilanciare il valore di un percorso collettivo promosso dai Dipartimenti di Salute mentale e dipendenze patologiche della regione, sia come buona pratica per il miglioramento del benessere dei cittadini, sia come potente volano per attivare processi di partecipazione e di creazione del welfare culturale.
La giornata di studio farà il punto sull’esperienza più che decennale del teatro per la salute mentale della Regione Emilia Romagna, progetto che ha assunto nel tempo risultati straordinari. Gli assessorati regionali alla Cultura e alle Politiche per la salute vi credono fortemente e l’hanno sostenuto giungendo nel 2017 a sottoscrivere un protocollo di intesa e a costruire un terreno comune e di co-progettazione fra ‘il sanitario’ e ‘il culturale’ sul tema. L’incontro si configura, inoltre, come un invito alle compagnie e ai Dipartimenti di Salute mentale italiani, a costituire la prima Rete nazionale dei teatri della salute mentale.

Interverranno in mattinata all’incontro gli assessori regionali alla Cultura, Politiche giovanili e Politiche per la legalità, Massimo Mezzetti e alle Politiche per la salute Sergio Venturi, il direttore di Emilia-Romagna Teatro Fondazione Claudio Longhi, lo scrittore e drammaturgo Giuliano Scabia, e Claudio Ravani del Dipartimento Salute mentale e dipendenze patologiche Ausl della Romagna. Coordina il vicedirettore Rai 3 Giovanni Anversa.

Nel pomeriggio spazio agli artisti, con l’intervento dell’attore Alessandro Bergonzoni, e la tavola rotonda “Verso una rete nazionale delle compagnie per la salute mentale” coordinata dal saggista e critico teatrale Massimo Marino. A seguire l’interludio degli attori delle compagnie teatrali nazionali e regionali. Inoltre sono previsti due panel: “Gli attori dell’esperienza regionale” condotto sempre da Massimo Marino e “Buoni propositi per il futuro”, con le conclusioni di Gianni Cottafavi, responsabile Servizio Cultura della regione Emilia-Romagna e Mila Ferri, responsabile dell’Area Salute mentale e dipendenze patologiche della Regione.

L’iniziativa è organizzata dalla Regione Emilia-Romagna assessorato Cultura, politiche giovanili e politiche per la legalità e assessorato Politiche per la salute Città metropolitana di Bologna – Istituzione Gian Franco Minguzzi, ERT Emilia-Romagna Teatro Fondazione- Arena del Sole Arte e Salute onlus, in collaborazione con i Dipartimenti di Salute mentale e dipendenze patologiche delle Ausl di Bologna, Imola, Modena, Parma, Piacenza,Reggio Emilia e della Romagna, A.S. Vo (ente gestore Volabo), Dipartimento di Psicologia Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Ferrara: L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

Il Prefetto Michele Campanaro incontra l’Ambasciatore del Regno di Norvegia in Italia, Margit F. Tveiten

Da Ufficio stampa Prefettura di Ferrara

Questa mattina il Prefetto di Ferrara, dr. Michele Campanaro, ha ricevuto l’Ambasciatore di Norvegia in Italia, Margit F. Tveiten, accompagnato dal Console onorario, dr. Gianni Baravelli.
All’incontro erano presenti il Sindaco di Ferrara, Avv. Tiziano Tagliani, il Questore di Ferrara, dr. Giancarlo Pallini, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, col. Andrea Desideri, il vice Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, col. Antonino Magro ed il Presidente dell’Ente Palio di Ferrara, avv. Stefano Di Brindisi.
Nel corso del cordiale colloquio, sono stati esaminati gli aspetti di preminente interesse che legano i due Paesi in sede locale, approfondendo le tematiche di maggiore rilievo e sottolineando i positivi rapporti e la consolidata amicizia che uniscono Italia e Norvegia. “I due popoli – hanno ricordato il Prefetto Campanaro e l’Ambasciatore Tveiten – sono uniti da legami politici, culturali ed economici di lunga data, tant’è che Ferrara, all’interno del Polo chimico, ospita la realtà imprenditoriale a capitale norvegese tra le più importanti in Italia, Yara s.p.a., il principale produttore di fertilizzanti azotati e complessi e leader di mercato nei prodotti chimici azotati e per applicazioni industriali ed ambientali”.

Durante l’incontro, il diplomatico norvegese – che parteciperà in serata agli eventi legati al Palio di Ferrara – ha mostrato ampio apprezzamento per il contesto territoriale ferrarese, soffermandosi sui programmi di sviluppo congiunto, nonché di ulteriori sinergie da avviare e consolidare nel mondo dell’economia e della cultura.

Comunicato Regione: Educazione alla sostenibilità

Premiati in Regione gli studenti vincitori della campagna ‘Siamo Nati per Camminare’

L’assessore Gazzolo “Le scuole sono laboratori importanti per diffondere stili di vita rispettosi dell’ambiente e vantaggiosi per la salute”. 1500 classi delle scuole primarie in 70 comuni dell’Emilia-Romagna hanno sperimentato modi diversi di percorrere il tratto casa scuola: a piedi, in bici, in bus o nel caso di lunghe distanze con il car pooling

Bologna – Sono 1.500 le classi in Emilia-Romagna che hanno partecipato alle attività di Siamo Nati Per Camminare la campagna regionale che promuove la mobilità sostenibile, ovvero compatibile con le esigenze di salvaguardia delle risorse ambientali, a partire dai percorsi casa scuola. Le classi, che si sono aggiudicate il primo premio per la sostenibilità dei propri spostamenti e per la composizione di una originale canzone sul tema dei ‘rumori’ della città hanno partecipato alla premiazione finale in Regione.
“Le scuole sono laboratori importanti per promuovere e diffondere buone prassi capaci di cambiare le abitudini e gli stili di vita a partire dalle giovani generazioni- ha affermato l’assessore regionale alle Politiche ambientali Paola Gazzolo -: la sostenibilità ambientale passa anche da comportamenti nuovi, rispettosi per l’ambiente e vantaggiosi per la salute. Proprio dai più piccoli può partire questo cambiamento, perché saranno loro i cittadini di domani”.

Per una settimana dal 16 al 22 aprile, le classi delle scuole primarie di tutta la regione si sono sfidate nello sperimentare modalità di spostamento da casa a scuola che fossero le più sostenibili possibile annotandole sulle speciali cartoline e manifesti della campagna. La gara fa parte dell’ottava edizione della campagna regionale ‘Siamo Nati per Camminare’ promossa dall’area Educazione alla sostenibilità di Arpae Emilia-Romagna, coordinata dal Centro Antartide di Bologna insieme ai Ceas Infoambiente di Piacenza e della Romagna Faentina e ai Genitori Antismog di Milano. Hanno partecipato più di 70 comuni in tutta l’Emilia-Romagna con l’obiettivo di incentivare i cittadini a muoversi sempre di più a piedi, specialmente su questi percorsi.

La classe V A della scuola Gandolfi di Campagnola Emilia (Re) accompagnata dal sindaco Alessandro Santachiara, si è aggiudicata il primo premio con la percentuale più alta di spostamenti sostenibili sul totale degli alunni della classe, mentre nel comune di Ferrara si trova la classe che durante la settimana ha migliorato di più le proprie modalità di spostamento rispetto a quelle del resto dell’anno.

Le classi III D e III E della scuola Albertazzi di Castel San Pietro (Bo) sono invece le prime classificate nel concorso parallelo tra canzoni, filastrocche e poesie dedicate al tema dell’edizione di quest’anno della campagna, i ‘(R)umori della città’. Menzione d’onore anche al rap composto dalla classe II A della scuola De Gasperi di Piacenza.

Oltre alle comunità scolastiche e ai genitori la campagna ha coinvolto anche i cittadini con cartoline, manifesti e una pubblicazione sul rapporto tra mobilità sostenibile, inquinamento acustico nei centri urbani e riappropriazione da parte dei più piccoli della “voce” della città.

Nicola Graziano presenta il libro “Matricola zero zero uno”

Martedì 22 maggio
alle 18:00
Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino
Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Per il ciclo “I Libri della Ragione”

promosso da la Società della Ragione

Dialogo con Franco Corleone, Marcello Marighelli, Paolo Veronesi

Presenta Leonardo Fiorentini

Nicola Graziano è un magistrato del tribunale di Napoli che vive ad Aversa dove aveva sede l’ospedale psichiatrico giudiziario noto alle cronache come ospedale degli orrori. Nel manicomio criminale di Aversa, Graziano ci è entrato un anno prima della chiusura e dell’istituzione delle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems), nell’ottobre 2014. Lui facendosi internare come matto, il coautore del libro, il fotografo Nicola Baldieri, come giornalista. Vi resta tre giorni, «non immaginavo che potessero essere una eternità».

L’ultimo incontro della rassegna
Martedì 29 maggio
Marco Perduca e Filomena Gallo, Proibisco ergo sum, Fandango

Amoreno Martellini presenta il libro “Morire di pace. L’eccidio di Kindu nell’Italia del miracolo”

Lunedì 21 maggio
alle 18.00
Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino
Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Dialogano con l’autore

Daniele Lugli e Andrea Baravelli

Nel novembre 1961 tredici militari italiani vennero trucidati a Kindu, in Congo, dove contribuivano alla prima missione di pace decisa dal consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per arginare la guerra civile scoppiata dopo la proclamazione dell’indipendenza dal Belgio. L’efferatezza del crimine, di una ferocia incontrollata e seguito da un lugubre accanimento sui corpi delle vittime, suscitò nella società italiana – immersa nel processo di trasformazione indotto dal boom economico – reazioni e sentimenti molto contrastanti, dando origine a interrogativi di vario genere. Alcuni riguardavano la natura stessa della missione di pace (espressione del tutto nuova all’epoca) e i motivi per cui l’Italia vi era stata coinvolta. Altri incrociavano dimensioni differenti: la rappresentazione dell’altro e gli stereotipi contrapposti relativi all’Africa; la definizione di vecchi e nuovi rituali collettivi di elaborazione del dolore e del lutto; lo sviluppo di un nuovo linguaggio politico e retorico nelle aule del parlamento e nelle piazze; infine, il ruolo della comunicazione mediatica e, in particolare, di quella televisiva. In questo libro Amoreno Martellini interpreta il massacro di Kindu e le reazioni che ne derivarono avvalendosi delle chiavi di lettura fornite dalla storiografia più recente e collocandolo su uno sfondo politico di ampia portata: la guerra fredda – il muro di Berlino era stato da poco eretto – e la transizione dell’Italia verso il governo del centro sinistra.

Amoreno Martellini insegna Storia contemporanea all’Università di Urbino. È autore, tra l’altro, di «Fiori nei cannoni. Nonviolenza e antimilitarismo nell’Italia del Novecento» (Donzelli, 2006) e di «All’ombra delle altrui rivoluzioni. Parole e icone del Sessantotto» (Bruno Mondadori, 2012)

Comunicato Regione: Salute

Malattie rare, aumentano in Emilia-Romagna i Centri di riferimento. Interessate le Ausl di Reggio Emilia, Bologna, Modena e della Romagna. L’assessore Venturi: “Prosegue il nostro impegno per garantire ai pazienti percorsi diagnostici e terapeutici adeguati”

Oltre 22mila i residenti affetti da queste patologie. Dal 2004 attiva su tutto il territorio la Rete regionale per la prevenzione, la diagnosi e la terapia, a cui si affiancano reti assistenziali specifiche

Bologna – Colpiscono meno di una persona ogni duemila e sono particolarmente difficili da riconoscere, diagnosticare e trattare. Secondo la stima dell’Organizzazione mondiale della Sanità ne esistono tra i 6.000 e 7.000 tipi che, nella sola Unione europea, interessano tra i 27 e i 36 milioni di cittadini. Sono le “malattie rare” e in Emilia-Romagna riguardano oltre 22mila (22.522) residenti. Pazienti seguiti da specifici Centri di riferimento – presenti su tutto il territorio regionale, da Piacenza alla Romagna – che si occupano della prevenzione, della sorveglianza, della diagnosi e della terapia.

Oggi quella Rete si arricchisce di nuovi Centri, per le nuove malattie rare individuate dal decreto governativo del 2017. Già nella fase immediatamente successiva alla sua emanazione, la Regione aveva individuato i Centri ospedalieri di riferimento per le patologie rare introdotte, garantendo al tempo stesso l’esenzione dal pagamento del ticket nell’ambito dei nuovi Livelli essenziali di assistenza; ora, attraverso una delibera della Giunta regionale, la Rete è stata aggiornata per migliorare ulteriormente l’assistenza ai pazienti.

I Centri identificati che avranno in carico le nuove patologie sono: Ausl Reggio Emilia, Ausl Bologna, Ausl Romagna, Azienda Ospedaliero-Universitaria Modena e Azienda Ospedaliero-Universitaria Bologna.

“Le malattie rare rappresentano un eccezionale indicatore attraverso il quale verificare la qualità e le competenze del Servizio sanitario regionale- afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Per questo motivo la Regione Emilia-Romagna continua a sostenere con grande impegno lo sviluppo e il potenziamento dei Centri, che costituiscono per gli ammalati e le rispettive famiglie un importante punto di riferimento, perché chi soffre di queste patologie spesso si misura con la difficoltà nel vederle riconosciute, diagnosticate, trattate”.

I pazienti in Emilia-Romagna

I casi di malattia rara registrati dai centri autorizzati dell’Emilia-Romagna negli ultimi dieci anni (2007-2017) sono stati 24.686, di cui il 18,9% (4.669) è residente in altre Regioni, a dimostrazione di una forte attrattività dei centri dell’Emilia-Romagna. I pazienti con malattia rara residenti in Regione sono 22.522. Tra i residenti il 28,1% delle certificazioni di malattia rara viene effettuata in età pediatrica (da 0 a 14 anni), e un ulteriore picco nelle certificazioni si osserva nella fascia di età compresa tra i 35 e i 49 anni (20,1%), in cui le malattie degenerative vengono maggiormente diagnosticate in relazione alla manifestazione clinica.

Il gruppo più rappresentato è quello delle malattie a carico del sistema nervoso, che rappresentano il 16,7% delle diagnosi. Seguono le malformazioni congenite (14,6% delle diagnosi). Quattro gruppi di patologie (sistema nervoso, malformazioni congenite, sangue e apparato visivo) rappresentano più della metà delle diagnosi (52,9%). Le malattie rare più diagnosticate sono il cheratocono (malattia degenerativa della cornea: 1.528 casi), i difetti ereditari della coagulazione del sangue (1.310 casi), le anemie ereditarie (1.056 casi),il lichen sclerosus et atrophicus (una patologia cronica della pelle: 1.033 casi). Tutte le altre riguardano meno di 1.000 casi: tra queste, la pubertà precoce idiopatica (condizione caratterizzata da precoce comparsa e maturazione dei caratteri sessuali primari e secondari) e la sclerosi laterale amiotrofica (malattia neurodegenerativa).

Cosa fa la Regione

Nel 2017 in Emilia-Romagna la spesa per i pazienti con malattia rara ha superato i 43 milioni di euro; considerando gli ultimi dieci anni (2007-2017), le risorse stanziate oltrepassano i 221 milioni.

Nel 2004 è stata istituita la Rete regionale per la prevenzione, la diagnosi e la terapia delle malattie rare e dal 2007 è attivo il Sistema informativo malattie rare, che mette in rete i principali attori coinvolti nell’assistenza al paziente: i centri clinici autorizzati alla diagnosi, i Dipartimenti di cure primarie che rilasciano il certificato di esenzione dal pagamento del ticket e i Servizi farmaceutici aziendali, che provvedono all’erogazione dei farmaci prescritti nei piani terapeutici personalizzati, anch’essi informatizzati. Dal 2015 un’ulteriore integrazione del sistema ha consentito la prescrizione di alimenti speciali per i pazienti con malattie metaboliche ereditarie che necessitano di regimi dietetici specifici.

Parallelamente alla rete regionale, sono state istituite reti assistenziali per singole malattie o gruppi di malattie secondo il modello organizzativo Hub & Spoke: Centri di alta specializzazione, in collegamento con ospedali e specialisti del territorio, autorizzati a fare diagnosi e prevedere i percorsi di cura.

Per conoscere tutti i Centri di riferimento presenti in Emilia-Romagna si può consultare l’area dedicata alle malattie rare del sito web del Servizio sanitario regionale ER Salute (http://salute.regione.emilia-romagna.it/assistenza-ospedaliera/malattie-rare). È possibile, inoltre, chiedere informazioni inviando una email all’indirizzo malattierare@regione.emilia-romagna.it.

1000 Miglia: le vetture d’epoca hanno lasciato Parma per l’ultimo tratto verso Brescia. Gara a tre per il primato

Da Ufficio stampa 1000 Miglia

Parma, 19 maggio 2018 – Mancano gli ultimi 120 chilometri per segnare l’epilogo 1000 Miglia 2018: le vetture d’epoca hannolasciato Parma alle 6.30 in direzione Brescia.

Dopo la prova di precisione PM 7 – Passo della Cisa, in vetta alla classifica, con 65707 punti, si posiziona l’Alfa Romeo 6C 1500 GS “Testa Fissa” del 1933 della coppia argentina Juan Tonconogy e Barbara Ruffini, seguiti dall’Alfa Romeo 65 1500 SS del 1928 di Giovanni Moceri e Daniele Bonetti con 64507 punti. Ad occupare momentaneamente il terzo gradino del podio un’altra Alfa Romeo, la 6 C 1750 Zagato del 1929 dei campioni 2016 e 2017, i bresciani Andrea Vesco e Andrea Guerini con 64483 punti

Ieri sera, nella città ducale, un clima di grande festa ha accolto le auto storiche della Freccia Rossa lungo tutte le vie e le piazze del centro. Clima amplificato dai festeggiamenti per la promozione del Parma che, con la vittoria a La Spezia, si è garantito un biglietto per la serie A 2018/2019: una serata che, tra motori d’epoca e calcio, i parmensi non dimenticheranno facilmente.

LA FOTONOTIZIA
Pinocchio moderno con Rambaldi, compagnia Fico, scuole e… sindaca

Gli alunni di tre scuole primarie ferraresi e studenti del liceo Carducci sono diventati attori per un giorno sul palco del Teatro Comunale di Ferrara insieme alla compagnia Upstage Fico per la rappresentazione ‘Chi ha rubato il naso a Pinocchio?‘, in scena martedì 15 maggio 2018.

Lo spettacolo al Comunale di Ferrara ispirato al libro ‘Il mio Pinocchio’ illustrato da Carlo Rambaldi (foto Valerio Pazzi)

Una curiosità anche la presenza di Barbara Paron, sindaca di Vigarano Mainarda di Ferrara, nei panni della preside Pisani della scuola frequentata dal Pinocchio, trasformato in un bambino moderno dalla regia di Rambaldi e Maria Cristina Osti .

La sindaca Barbara Paron (foto Valerio Pazzi)

La partecipazione della sindaca con acconciatura bianco-nera di sapore disneyano è infatti un po’ un omaggio al regista della commedia Victor Rambaldi, figlio del famoso concittadino vigaranese Carlo Rambaldi che ha dato lustro alla città con le sue immaginifiche creazioni di Et, King Kong e Alien e a cui Vigarano Mainarda vuole dedicare il museo in via di realizzazione, che sarà intitolato “Il mondo di Carlo Rambaldi”.

Il regista Victor Rambaldi con tutta la compagnia alla fine dello spettacolo (foto Valerio Pazzi)

Lo spettacolo – si legge nella scheda di presentazione – vuole rappresentare un seguito ideale e divertente della favola originaria, ambientata però ai nostri giorni.

Ambientato ai nostri giorni ‘Chi ha rubato il naso a Pinocchio’ al Comunale di Ferrara (foto Valerio Pazzi)

In questa versione Pinocchio è ormai definitivamente trasformato in ragazzino, conosciuto da tutti come Pinuccio, bravo ragazzo di quartiere.

Una scena dello spettacolo rappresentato il 15 maggio 2018 (foto Valerio Pazzi)

Mentre lui va a scuola, qualcuno si introduce nella casa di Geppetto e, rinvenuto in cantina il vecchio burattino che dava corpo a Pinocchio, gli mozza il naso e lo trafuga.

Paolo Garbini nei panni di Geppetto in “Chi ha rubato il naso a Pinocchio” (foto Valerio Pazzi)

Lo spettacolo si ispira al libro illustrato ‘Il mio Pinocchio curato dal maestro degli effetti speciali Carlo Rambaldi, che alla favola collodiana ha dedicato 95 dipinti a tema, tutti realizzati a mano con la tecnica dei colori a pastello.

Stefano Duo-Puccioppo, Alessandra Consonni-La Volpe e Paolo Garbini-Geppetto (foto Valerio Pazzi)

‘Chi ha rubato il naso Pinocchio?’ nasce infatti con la produzione della Fondazione culturale Carlo Rambaldi (presieduta dal figlio Victor Rambaldi) nell’ambito della rassegna Teatro Ragazzi organizzata dal Teatro comunale Claudio Abbado di Ferrara.

‘Chi ha rubato il naso a Pinocchio’ per la rassegna del Teatro ragazzi del Comunale di Ferrara (foto Valerio Pazzi)

Tra le finalità della Fondazione – viene sottolineato nella scheda della rappresentazione teatrale – c’è la volontà di dare sostegno alle giovani generazioni a perseguire i propri sogni e a credere nell’immaginifico come veicolo per la realizzazione delle proprie capacità artistiche.

Una scena di ‘Chi ha rubato il naso a Pinocchio’  al Comunale di Ferrara (foto Valerio Pazzi)

Lo spettacolo nasce con il patrocinio di Comune di Vigarano Mainarda, Comune di Ferrara e Regione Emilia-Romagna, in stretta sinergia con due realtà associative che da tempo operano sul territorio ferrarese promuovendo e realizzando iniziative in campo teatrale: l’associazione di promozione sociale Upstage Fico e l’associazione culturale Operiamo. Quest’ultima ha reso possibile la collaborazione attoriale con gli studenti del Liceo statale Giosuè Carducci di Ferrara e gli alunni delle scuole primarie Alda Costa, Sant’Antonio e San Vincenzo.

Nicola Ferro-Mastrociliegia con Paolo Garbini-Geppetto sul palco (foto Valerio Pazzi)

La Fondazione culturale Carlo Rambaldi è stata istituita nel 2014 con l’intento di restaurare, preservare, e promuovere l’opera artistica di Carlo Rambaldi, indiscusso maestro degli effetti speciali cinematografici, vincitore di tre premi Oscar per i film ‘King Kong’ (1977), ‘Alien’ (1980) ed ‘ET L’extraterrestre’ (1983) e scomparso nel 2012.Tra le finalità della Fondazione va ricordata quella di realizzare un museo antologico alla memoria a Vigarano Mainarda, suo paese natale, e altre iniziative culturali, cinematografiche e teatrali nel nome dell’artista vigaranese vincitore per tre volte del premio Oscar per i migliori effetti speciali.

Paolo Garbini con Stefano Duo (foto Valerio Pazzi)
‘Chi ha rubato il naso a Pinocchio’ (foto Valerio Pazzi)
Alessandra Consonni nei panni della Volpe (foto Valerio Pazzi)
Paolo Garbini con Alessandro De Luigi (foto Valerio Pazzi)
Un momento dello spettacolo del 15 maggio 2018 (foto Valerio Pazzi)
Locandina di ‘Chi ha rubato il naso a Pinocchio’ – Teatro Comunale di Ferrara – 15 maggio 2018

[Clicca sulle immagini per ingrandirle e guardarle una per una]

Per leggere il resoconto di un’altra rappresentazione della compagnia UpstageFico vedi l’articolo di Ferraraitalia.it di aprile 2018, cliccando qui Avvocati e manager in scena per una commedia esilarante

1000 Miglia 2018 verso Parma

Da Ufficio Stampa 1000 Miglia

NELLA CITTÀ DUCALE IL TRAGUARDO DELLA TERZA TAPPA

Parma, 18 maggio 2018 – Concluso l’intermezzo di Monteriggioni, gli equipaggi della 1000 Miglia 2018 stanno proseguendo la corsa dì regolarità in direzione Parma, dove stasera, alle 21:15, faranno il loro arrivo per concludere la terza tappa. La trentaseiesima edizione della rievocazione storica della Freccia Rossa, partita questa mattina da Roma, ha attraversato nel pomeriggio il cuore della Toscana, con i borghi antichi di Poggibonsi e San Miniato. Alle Mura di Lucca, patrimonio storico e artistico di valore inestimabile, folta la presenza del pubblico, come nel centro della città. Le vetture d’epoca sono poi risalite verso Pietrasanta. Poco dopo le 18, i gioielli a quattro ruote del “museo viaggiante”, toccheranno la Liguria con il passaggio a Sarzana e si dirigeranno in seguito verso il Passo della Cisa, attraverso lo storico tratto dell’edizione del 1949, da poco ripristinato nell’antica strada.

In serata nella città ducale, il percorso, giunto alla quarta edizione, toccherà i luoghi più rappresentativi del centro storico, arricchiti da momenti di animazione in Piazza Duomo e al Teatro Regio.

Il Comune di Parma e Fiere di Parma daranno forma, insieme, a un’esperienza magica in cui tradizione culinaria e passione per i motori convergeranno, sorprendendo appassionati e curiosi.