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Giorno: 6 Giugno 2018

Ferrara Off Teatro: “I giganti della montagna” di Luigi Pirandello

Si conclude con la messa in scena de “I giganti della montagna” di Luigi Pirandello la stagione “Growing Off” interamente dedicata agli esiti finali dei laboratori annuali del teatro Ferrara Off.


In scena domenica 10 e mercoledì 13 giugno, alle ore 21, sotto la guida di Roberta Pazi, gli allievi attori del quarto anno di formazione teatrale si cimenteranno con l’ultimo testo di uno degli autori che più hanno segnato il panorama teatrale del secolo scorso. A interpretare i protagonisti del dramma pirandelliano saranno Mattia Antico, Pietro Bianchi, Giovanni Bottiglieri, Riccardo Bucci, Carolina Conti, Marina Degano, Giampietro Domenicali, Gianluca Fabbri, Paola Garavini, Camilla Gori, Giulia Lapadula, Raffaele Lo Russo, Riccardo Manfredini, Marcello Merlanti e Giuseppina Sandri.
Il dramma, scritto tra il ’31 e il ‘33 e rimasto incompiuto, si definisce come un testo a cavallo tra realtà e fantasia, un meraviglioso inno d’amore appassionato e struggente al teatro già minacciato nella sua natura più intima, di poveri mezzi ma ricchissimo di verità umana e profonda, capace di epifanie, di illuminazioni. Un teatro necessario anche se in lotta continua per esistere.
L’ingresso è di 10 euro per i soci Ferrara Off, 8 euro soci under30, 5 euro soci under18, 12 euro nuovi soci (inclusa tessera associativa 2017/18). Informazioni e prenotazioni info@ferraraoff.it – 3336282360 o sul sito www.ferraraoff.it

Abbazia di Pomposa: Concerto di Andrea Castelfranato “Acoustic guitar solo”

Sabatto 09 giiugno 2018 orre 19..00
Abbazia di Pomposa – Chiostro
Anche quest’anno la Primavera Pomposiana, manifestazione alla sua 6ª edizione curata dall’Associazione Pomposa Eventi in collaborazione con Abbazia di Pomposa, giunge al termine, proponendo un evento di chiusura all’insegna della musica acustica.
Sabato 09 giugno a partire dalle 19.00 nella suggestiva cornice del Chiostro dell’Abbazia di Pomposa si terrà un concerto di chitarra acustica proposto ed interpretato dal solista abruzzese Andrea Castelfranato, che si esibirà in una kermesse di brani inediti, interpretati con abilità musicali di altissimo livello tecnico.
Con l’occasione gli organizzatori dell’evento ringraziano tutti quelli che sono stati operativi nell’organizzazione della rassegna culturale, in particolare: tutti i volontari di APE, il Polo Museale Emilia Romagna, la Regione Emilia-Romagna, AICCRE Emilia-Romagna e il Comune di Codigoro.

Ufficio stampa Associazione Pomposa Eventi

Calvano: “Divisioni sul sociale tra M5S-Lega. Il Carroccio si spacca sulla Cispadana”

Calvano: “Patto di governo monolitico a Roma, evidenti crepe in Emilia-Romagna”
Divisioni sul sociale tra M5S-Lega. Il Carroccio si spacca sulla Cispadana

“In questa due giorni di lavoro dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna non possiamo non notare la spaccatura tra Movimento 5 Stelle e Lega Nord rispetto al quadro nazionale”. A dirlo è il consigliere regionale Pd Paolo Calvano.
“Dopo due giorni di discussione sul Reddito di Solidarietà, il verdetto in Regione Emilia-Romagna è chiaro. Fra M5S e Lega, ha vinto la Lega. – dice Calvano – Il M5S si è piegato. È uscito dall’aula. Non ha avuto il coraggio di votare la richiesta fatta dal PD al Presidente del Consiglio, Conte, di mettere in campo uno strumento universalistico di sostegno alla povertà. Alla Lega non piaceva la parola “universalistico” e il M5S ha alzato bandiera bianca. È giusto che chi li ha votati sappia che questo è il loro modo di rispondere alle emergenze sociali del nostro Paese nonostante le tante promesse fatte. Un cambiamento in effetti c’è: un cambiamento di idea”.
Simili posizioni si sono riscontrate anche nel dibattito sul piano regionale per la lotta alla povertà così come sui servizi educativi. Ma non solo, non passa inosservata neanche la spaccatura interna alla Lega.
“Un record nel record – conclude Calvano –. Anche sulle infrastrutture ci sono divisioni. Il Movimento mette nel mirino la Cispadana mentre la Lega Nord ha posizioni piuttosto discordanti. La lega ferrarese ed il capogruppo Alan Fabbri puntano a portare avanti il progetto e confrontarsi con la Regione per proseguire mentre la lega modenese cosa fa? Si contrappone. I territori, e gli elettori, si aspettano chiarezza”.

Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Comunicato Regione: Elezioni comunali 2018

Il più giovane, il numero dei candidati e. Tutte le statistiche sui 18 comuni domenica alle urne in Emilia-Romagna

Gli aspiranti sindaco sono 54. Nel totale, i candidati consigliere sono 856, per 218 posti disponibili

Bologna – Cinquantaquattro candidati per 18 poltrone da sindaco in altrettanti municipi emiliano-romagnoli. Di questi, 40 sono uomini e 14 donne (il 25,9%) e complessivamente si registra un’età media di 50 anni (52 anni per gli uomini e 45 per le donne). Un candidato su quattro è nato nel comune dove si candida a essere primo cittadino. Per i 218 posti totali da consigliere comunale sono in corsa 856 candidati.
Sono alcuni dei dati e curiosità sui candidati nei comuni dell’Emilia-Romagna che domenica 10 giugno 2018 andranno al voto per il rinnovo del sindaco e dei consigli comunali.

Sulla pagina della Regione Elezioni comunali 2018, realizzato in collaborazione tra Giunta e Assemblea Legislativa, è possibile trovare, in vista del voto, approfondimenti, dati e statistiche oltre quelli relativi alle Politiche dello scorso marzo.
I seggi delle 150 sezioni, resteranno aperti dalle ore 7 alle ore 23. L’eventuale turno di ballottaggio avrà luogo domenica 24 giugno. Alle urne (secondo una rilevazione del 31 dicembre scorso) sono chiamati oltre 120 mila elettori emiliano-romagnoli.

Curiosità statistiche
Tra i candidati a sindaco, il più giovane ha 21 anni ed è in corsa nel comune di Sarsina (Fc) mentre il candidato più anziano è un 75enne del comune di Solignano (Pr).
Il 24% degli aspiranti sindaco è nato nello stesso comune nel quale si candida, il 50% nella stessa provincia, l’11% nel resto dell’Emilia-Romagna: solo il 15% è originario di un’altra regione italiana, mentre nessuno è nato all’estero.

Per i comuni sotto i 15 mila abitanti (16 quelli al voto), 43 (32 uomini e 11 donne) sono i candidati alla carica di sindaco: in media 2,7 liste per comune. Anche le liste sono 43 (ogni candidato può essere espressione di una sola lista). I candidati consigliere sono 461, 292 uomini e 169 donne (il 36,7%) per 178 posti a disposizione.
Per i comuni sopra i 15 mila abitanti (2 al voto, Imola e Salsomaggiore Terme), sono 11 i candidati (8 uomini e 3 donne) alla carica di sindaco (7 a Imola e 4 a Salsomaggiore). Le liste in competizione sono 22 mentre i candidati consigliere sono 395, 212 uomini e 183 donne, pari al 46,3%, che corrono per 40 posti disponibili.

Comuni al voto
Le città con oltre 15 mila abitanti che andranno alle urne, e che potrebbero aver bisogno del turno di ballottaggio, sono Imola nel bolognesee Salsomaggiore Terme in provincia di Parma.
Nel bolognese al voto anche Camugnano e nel parmense il comune di Solignano.
In provincia di Forlì-Cesena si vota a Galeata e Sarsina. Quattro i comuni nel modenese: Camposanto, Guiglia, Polinago e Serramazzoni. In provincia di Piacenza sono chiamati alle urne i cittadini di Castelvetro Piacentino, Ferriere e Alta val Tidone, municipio nato dalla fusione dei comuni di Caminata, Nibbiano e Pecorara. A Reggio Emilia al voto Brescello, Castelnuovo di sotto e San Polo d’Enza. Nel riminese si vota a Gemmano e nel ravennate Bagnara di Romagna.

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Cristina Ambrosini è la nuova Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara

Dal 4 giugno 2018 Cristina Ambrosini è la nuova Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara. Subentra a Luigi Malnati che ha concluso il proprio incarico il 31 marzo 2018.

Nata a Bergamo, 53 anni, sposata con due figli, si è laureata a Milano in Lettere Classiche, conseguendo poi la specializzazione in archeologia.
Ha al proprio attivo pubblicazioni relative per lo più all’età romana e vanta una formazione approfondita in materia di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale.
Membro dell’ICOM (International Council of Museums) e di numerose commissioni tecnico-scientifiche e nuclei di valutazione, da sette anni è docente a contratto in Legislazione dei Beni Culturali all’Accademia di Belle Arti di Brera.
Da molti anni Cristina Ambrosini è funzionaria del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo dove ha prestato servizio in qualità di archeologa prima alla Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte (2000-2003) e in seguito, sino al 2012 alla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia, occupandosi di numerosi progetti strategici che hanno visto il Ministero impegnato al fianco degli Enti territoriali in molte città (Milano, Brescia, Bergamo, Mantova, Varese).
L’ultimo incarico prima della nomina a Soprintendente è stato quello di Dirigente del servizio cultura musei e politiche giovanili al Comune di Forlì.
“E’ mio desiderio garantire il massimo impegno nella tutela -la sua prima dichiarazione- nella consapevolezza delle esigenze delle istituzioni e di tutti gli enti e soggetti che sul territorio rappresentano le comunità”.

Ufficio stampa Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara

Open days jazz: Domani 7 giugno seconda giornata di concerti a Grisù

Da Ufficio stampa Conservatorio Ferrara

Musica dal vivo, esami e concerti aperti degli allievi del Dipartimento di Musica Jazz

Continuano anche domani, giovedì 7 giugno, gli Open Days, due giorni di concerti aperti alla collettività, per farsi accompagnare alla scoperta delle sonorità jazz e – allo stesso tempo – per conoscere i diversi percorsi di formazione jazzistica proposti dal Conservatorio Frescobaldi di Ferrara. Quest’anno, per la prima volta, si terranno nel cortile interno del Consorzio Factory Grisù, che diventerà un palcoscenico a cielo aperto per i concerti proposti dagli allievi e dai docenti del Dipartimento di Musica Jazz del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara.

Gli Open Days dei corsi jazz rappresentano la parte più visibile del lavoro che si svolge all’interno dei corsi jazz tenuti al Conservatorio Frescobaldi di Ferrara durante l’anno. La didattica di tali corsi, infatti, attivi ormai da più di dieci anni, mira da sempre a far partecipare il più possibile gli allievi alla pratica della musica “viva e dal vivo” inserendoli in eventi esterni di vario tipo come concerti, masterclass, seminari, festival e creando momenti di confronto con la città. Dal 2012, inoltre, anche gli esami finali di molte materie si sono svolti in forma di concerti pubblici, ospitati di volta in volta in luoghi suggestivi della città (come il giardino di palazzo Schifanoia, Piazzetta Municipale, il cortile di Palazzo Roverella, Palazzo Crema).

Per l’edizione 2018, gli Open Days propongono due serate, a ingresso libero, nel cortile interno di Factory Grisù. Mercoledì 6 e giovedì 7 giugno, dalle ore 18 alle 20 e dalle 21 alle 23, i concerti si terranno a Grisù (con ingresso da via Poledrelli 21, Ferrara) e vedranno anche la partecipazione di Elvio Ghigliordini con Latin Ensemble, l’Ensemble vocale del Dipartimento Jazz diretto da Roberto Manuzzi, Claudio Mastracci con Drum Ensemble e il contributo musicale dei docenti del Dipartimento Jazz.

Formazione Jazz al Conservatorio – Il Frescobaldi prevede il Corso Accademico di Primo livello (Triennio) in Musica Jazz per fornire una preparazione di alto livello dal punto di vista della tecnica strumentale, della conoscenza dell’armonia funzionale e delle tecniche d’improvvisazione e della cultura generale nel campo della musica jazz e delle musiche improvvisate a essa correlate. A questo percorso formativo si è affiancato il Corso Accademico di Secondo livello (Biennio sperimentale) in Musica Jazz, giungendo così al completamento dell’offerta formativa in questo settore. Dall’a.a. 2017/2018, sotto la direzione di Fernando Scafati, è inoltre stato attivato un Corso Propedeutico, di durata triennale (cui si può accedere a partire dal 16° anno di età) che è preparatorio all’iscrizione ai Corsi Accademici di Primo livello.

Evento Facebook | Open Days Jazz
Sito | www.consfe.it
Facebook | conservatorioferrara
Instagram | @conservatoriofrescobaldi

Per maggiori info:
Conservatorio Frescobaldi
0532.207412 mail: produzioni@consfe.it

Comunicato Regione: Lavoro

Crisi aziendali, il presidente Bonaccini scrive al ministro Di Maio: “Importanti vertenze in corso, chiuderle positivamente per garantire il rilancio produttivo e la salvaguardia dei livelli occupazionali”

Mercatone Uno, Industria Italiana Autobus (ex Bredamenarini), DEMM di Alto Reno (Bo) e Tecno di Gualtieri (Re) i casi segnalati e sui quali la Regione è già impegnata nella ricerca di una soluzione: “Alcuni di rilevanza nazionale, fondamentale l’intervento dei ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro”. Nella lettera anche la richiesta di convocazione di un incontro con parti sociali e Regioni su FCA dopo il Piano di sviluppo: “Positivo, ma in Emilia-Romagna servono conferme sulla produzione di modelli di alta gamma nello stabilimento Maserati di Modena e capire il futuro dello stabilimento VM di Cento”

Bologna – Il Gruppo Mercatone Uno, con diversi punti vendita in Emilia-Romagna, e le aziende DEMM di Alto Reno, nell’appennino bolognese, Industria Italiana Autobus (l’ex Bredamenarini), con lo storico stabilimento di Bologna, e la Tecno di Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia.

Situazioni di crisi tuttora aperte, alcune di rilevanza nazionale e con centinaia di posti di lavoro a rischio, sulle quali la Regione Emilia-Romagna è impegnata da tempo nella ricerca di una soluzione e al centro della lettera inviata oggi dal presidente Stefano Bonaccini al ministro Luigi Di Maio per chiedere l’impegno dei dicasteri dello Sviluppo economico e del Lavoro, ora guidati dal vicepresidente del Consiglio, affinché si riescano a chiudere positivamente le vertenze in corso, mettendo in campo interventi che “garantiscano il rilancio produttivo e la garanzia occupazionale”. Uno sforzo condiviso, con la Regione che ovviamente conferma la massima “attenzione e disponibilità, anche attraverso gli assessorati competenti”, per riuscire a centrare l’obiettivo.

E dopo la presentazione da parte di FCA del Piano sul futuro del Gruppo che prevede la piena funzionalità degli stabilimenti italiani e attenzione all’occupazione, con la scelta di investimenti per veicoli elettrici e ibridi, Bonaccini coglie l’occasione per chiedere al ministro Di Maio la convocazione di un incontro nazionale tra le parti sociali con la presenza delle Regioni, “al fine di comprendere in modo puntuale le ricadute sui singoli territori”. In Emilia-Romagna c’è infatti la necessità di avere la conferma della produzione di modelli di alta gamma nello stabilimento Maserati di Modena, oltre a capire il futuro dello stabilimento VM di Cento, in provincia di Ferrara, dove si producono motori diesel.

Nella missiva, il presidente della Giunta ricorda come “con il Patto per il Lavoro, firmato da tutte le parti sociali economiche e istituzionali della Regione Emilia-Romagna, abbiamo provveduto a istituire strumenti idonei ad affrontare sia il rilancio delle imprese, per aumentare competitività e occupazione, sia per salvaguardare i lavoratori delle aziende in crisi durante il processo di riorganizzazione e/o di rilancio”. Situazioni di crisi che riguardano anche imprese con “una rilevanza nazionale” e comunque che “necessitano di un forte e indispensabile impegno da parte dei ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro”.

Da qui la segnalazione al ministro Di Maio di “alcune situazioni prioritarie visto lo stato delle vertenze in corso”.

Il gruppo Mercatone Uno, con diversi punti vendita anche in Emilia-Romagna, e l’azienda DEMM di Alto Reno Terme (Bo), entrambe in regime di amministrazione straordinaria con provvedimento ministeriale, “che devono essere seguite durante la fase di cessione di ramo d’azienda e relativo passaggio dei lavoratori in modo da garantirne la continuità e i livelli occupazionali, assicurando l’utilizzo degli eventuali ammortizzatori sociali necessari”.

Altrettanto importante il caso di Industria Italiana Autobus, la ex Bredamenarini, con lo storico stabilimento di Bologna, che “dopo l’assegnazione di diverse commesse per la realizzazione di autobus- si legge nella lettera- non ha ancora presentato le necessarie garanzie finanziarie per permettere di realizzare la piena produzione nei propri stabilimenti in Italia a scapito dei lavoratori presenti, con il rischio di crescenti tensioni dovute alla precarietà del piano industriale”.

Altra situazione da affrontare è quella della Tecno di Gualtieri, nel reggiano, che dopo il subentro dal fallimento Merloni e il licenziamento di oltre 100 lavoratori si trova attualmente in un difficile situazione finanziaria “tale da poter compromettere la continuità produttiva e che necessita di strumenti straordinari” per “superare questo momento di difficoltà che coinvolge oltre ai 300 dipendenti ancora in forza anche un importante rete di imprese indotte del territorio”, sottolinea Bonaccini.

In merito a FCA, dopo le rassicurazioni del Gruppo rispetto agli stabilimenti italiani, i livelli occupazionali e la scelta di investire in veicoli elettrici e ibridi, il presidente della Regione chiede al ministro Di Maio la convocazione di un incontro nazionale tra le parti sociali con la presenza delle Regioni, “al fine di comprendere in modo puntuale le ricadute sui singoli territori”. Per l’Emilia-Romagna, infatti, “appare molto positiva la scelta di utilizzare i motori Ferrari ma rimane fondamentale la produzione di modelli di alta gamma nello stabilimento Maserati di Modena, così come è fondamentale- prosegue Bonaccini- capire il futuro dello stabilimento V M di Cento dove si producono motori diesel”, che nel piano presentato dai vertici di FCA risultano superati (almeno per le piccole e medie cilindrate mentre pare rimanere la parte relativa al mercato americano). “Per noi, tutto il settore dell’automotive rimane strategico sia sul versante della ricerca e innovazione, sia per la parte produttiva. Per questo riteniamo che la presenza produttiva di FCA debba essere ulteriormente rafforzata, forte delle competenze presenti nei siti dell’Emilia-Romagna composte da lavoratori altamente specializzati, da un tessuto di sub-fornitura unico, da laboratori di ricerca pubblici e privati di livello internazionale e di Università leader nella motoristica”.

“Confidando nella Sua attenzione e nell’impegno dei Ministeri da Lei diretti a seguire e intervenire per la migliore riuscita delle vertenze segnalate, sono ad anticiparLe la nostra attenzione e disponibilità- chiude il presidente Bonaccini- anche attraverso gli assessorati competenti, per garantirne il rilancio produttivo e la garanzia occupazionale”.

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Comunicato Regione: Ricerca e innovazione

Apre domani a Bologna la 13ma edizione di Research to Business. Sfide e temi dell’industria del futuro

Il salone ospiterà anche un focus sulla competizione internazionale. Big data, economia circolare, fashion, innovazione sociale fra i temi in discussione al quartiere fieristico il 7 e 8 giugno

Bologna. Sono più di 700 gli incontri tra aziende, centri di ricerca e università per creare partnership internazionali e accordi di ricerca e tecnologici, con oltre 197 soggetti provenienti da 22 Paesi. Sono i numeri della 13ma edizione di R2B (Research to Business), salone della ricerca industriale e delle competenze per l’innovazione organizzato dalla Regione Emilia-Romagna e da Aster, in collaborazione con Smau e Bologna Fiere.
Big data, economia circolare, fashion, innovazione sociale e competenze per l’industria del futuro sono alcuni dei temi che saranno trattati durante l’evento. Anche quest’anno R2B ospiterà le migliori startup della regione che nell’area espositiva presenteranno progetti e soluzioni innovative. Saranno presentati e premiati i migliori video realizzati da imprese e laboratori su progetti finanziati dal Por Fesr.

“R2B è l’occasione per fare il punto sull’innovazione nel nostro territorio– dichiara l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi-. La rivoluzione di Industria 4.0, i big data, economia circolare, sviluppo sostenibile cambieranno i processi produttivi e dovranno cambiare anche le competenze e le professionalità. La Regione Emilia-Romagna ha scelto di accettare la sfida e gestire queste trasformazioni dandosi un obiettivo chiaro: essere protagonista di una nuova rivoluzione industriale per dimezzare la disoccupazione”.

“Il salone RsB costituisce un momento fondamentale per le Università e i sistemi scientifici della regione- commenta l’assessore all’Università, Ricerca e Lavoro, Patrizio Bianchi-. Prima dell’innovazione c’è la ricerca e c’è il nostro sistema di alta formazione, punta più avanzata della nostra società. Per questo R2B diventa il gate delle nostre Università e del nostro sistema scientifico verso la comunità scientifica mondiale”.

Gli eventi
Il convegno d’apertura di R2B (7 giugno, Sala 1 ore 10) sarà incentrato sui temi dell’Industria 4.0, della realtà virtuale e dell’internet delle cose, con la partecipazione, tra gli altri, di Patrizio Bianchi (assessore alla Scuola e università, ricerca e lavoro della Regione Emilia-Romagna), Palma Costi (assessore alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna), Marina Silverii (direttore operativo di Aster) e la presentazione di progetti di insediamento industriale all’avanguardia sul territorio della regione Emilia-Romagna tra cui Bonfiglioli Group e Eon Reality, società californiana specializzata in realtà virtuale e intelligenza artificiale, che presenterà il progetto per la realizzazione a Casalecchio di Reno (Bo) di un centro digitale interattivo, con investimenti per 24 milioni di euro e un piano di assunzione per 160 persone ed esperienze nazionali come quelle di Ansaldo Energia.

I big data saranno oggetto del convegno Big data 4 smart industries (7 giugno, Sala Networking, ore 14), durante il quale sarà presentata la ricerca “I big data in Emilia-Romagna, tra realtà e potenzialità di sviluppo”, realizzata da Nomisma per conto di Aster. A discutere di come le imprese utilizzano i big data, delle opportunità di lavoro di quali servizi di supporto sono disponibili sul territorio regionale saranno, tra gli altri, Concetta Rau e Lucio Poma (Nomisma), Fabio Fava (Presidente associazione big data e Università di Bologna) e Renzo Giovanni Avesani (gruppo Unipol).

Quali saranno le competenze più adatte ad affrontare la sfida del lavoro nell’industria 4.0? Quelle tecniche o le humanities? Ne parlerà Scott Hartley, venture capitalist americano e autore del best seller “The Fuzzy and the Techie” con rappresentanti del mondo dell’Università, imprenditori (Marina Salamon) e consulenti che presenteranno alcune analisi di scenario, per capire come l’automazione, l’intelligenza artificiale e la robotizzazione dei processi, impatteranno sul capitale umano e sulla sua formazione (Humanities for innovation: al cuore della tecnologia? – 8 giugno, Sala 1, ore 10).

Spazio anche ai risultati dell’intenso lavoro portato avanti all’interno della iniziativa regionale “fashion valley” e riflessioni sulle sfide tecnologiche e non con cui dovrà confrontarsi il settore, con il seminario “L’innovazione nel sistema Fashion: i principali scenari di sviluppo e le competenze di ricerca a supporto delle imprese del territorio” (7 giugno, Sala Networking, ore 16) in cui discuteranno, tra gli altri, Andrea Veroni (Liu jo), Luigi Clivati (Pikkart) e Angela Pavese (networking blogger), e il workshop Fashion e industria 4.0 le start up a supporto dell’innovazione del settore (8 giugno, Arena Rer, ore 13).

A R2B si parlerà anche di economia circolare (7 giugno, Sala 1, ore 14) con, tra gli altri, Aminda Leigh (Amros Media Solutions), Luca Campadello (Ecodom), Alberto Pizzocchero (Centro Materia Rinnovabile) e Antonio Protopapa (Corepla). I relatori discuteranno, in particolare, della spinta innovativa innescata dal “Circular Economy Action Plan” della Commissione Europea.

Chemistry4Innovation (8 giugno, Sala Networking, ore 10) è il convegno durante il quale sarà analizzato il ruolo della chimica al centro del processo di innovazione. Ne parleranno l’assessore Palma Costi, Gianmarco Montanari (Yara), Amida Leigh (Amros Media Solutions) e Filippo Ravoni (Fondazione Eni Enrico Mattei).

Uno spazio importante sarà dedicato alla politica di coesione, avviata trent’anni fa dall’Unione europea per sostenere lo sviluppo e la crescita dei territori. Una politica che oggi equivale a un terzo del bilancio dell’Unione, creata per ridurre le disparità regionali, aumentare il lavoro, aprire nuove prospettive economiche.

Numerosi infine i workshop e seminari che arricchiranno il programma della manifestazione:

#R2B2018

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Lavori asfaltatura della Provincia su Sp 62 a Codigoro e 27 a Bosco Mesola

Sono in corso i lavori della Provincia lungo la Sp 62 in località Codigoro, Pontemaodino, Pontelangorino e Italba.
In tutto sono 6,2 chilometri di nuovo manto stradale con un investimento complessivo di circa 240mila euro, interamente finanziati dall’amministrazione che ha sede in Castello Estense.
La durata del cantiere, salvo imprevisti meteo, è di 4-5 giorni e durante i lavori sarà garantito il senso unico alternato, per quanto riguarda il transito, lungo tutto il tratto viario interessato.
La ditta incaricata dell’intervento è la CGC srl di Altavilla Vicentina, la stessa che la settimana prossima provvederà all’asfaltatura di un tratto di circa 1,8 chilometri lungo la Sp 27 Cristina a Bosco Mesola.
Il costo di questo secondo cantiere è di 60mila euro e la sua conclusione è prevista in 3 giorni, durante i quali sarà garantito l’accesso veicolare con senso unico alternato.
Dopo circa un mese da entrambi i lavori, la Provincia provvederà anche al rifacimento della segnaletica orizzontale.

Ufficio Stampa
Provincia di Ferrara

Liverani (LN): “La frutta spagnola a scuola? fa male ai bambini e agli agricoltori”

Il consigliere regionale della Lega presenta una Risoluzione che impegna la Giunta “a salvaguardare le produzioni agricole locali e a sostenere, con azioni concrete, i produttori emiliano-romagnoli”

“Verrebbe da ridere, se solo il problema non attenesse alla salute degli studenti emiliano-romagnoli, al solo pensiero che, nonostante il Faentino sia la culla delle albicocche, agli alunni delle nostre scuole vengono somministrati frutti spagnoli. I quali, poiché non a “km 0”, molto spesso arrivano sui deschi scolastici avariati quando non già marci. E’ ora che la Regione prenda immediati provvedimenti sia per tutelare la salute degli studenti emiliano-romagnoli che per salvaguardare le produzioni agricole locali e sostenere, con azioni concrete, i produttori nostrani”.

Così il consigliere regionale della Lega Nord, Andrea Liverani,che ha depositato una Risoluzione che impegna la Giunta a prendere provvedimenti per scongiurare nuovi casi simili a quelli accaduti nelle scuole elementari bolognesi “Croce Coperta” e “Casaralta” dove agli alunni sono state somministrate carote avariate e albicocche spagnole ammuffite.

“La sorsa settimana, in alcune scuole di Faenza, cuore della produzione regionale di albicocche, sono state servite ai bambini albicocche spagnole: è semplicemente assurdo – commenta Liverani -. Così come denuncia Coldiretti, vien da chiedersi se questa frutta che arriva dall’estero dopo un lungo viaggio in camion sia buona e soprattutto se faccia davvero bene. Di certo non fa bene ai nostri agricoltori che da settimane stanno raccogliendo prodotto fresco e di qualità, prodotto che potrebbero tranquillamente consegnare sui banchi di scuola. Più fresco, a chilometri zero e appena colto”.

“Il problema – spiega il consigliere del Carroccio – nasce dal progettofinanziato dall’Unione europea, volto a incoraggiare i bambini al consumo di frutta e verdura e sostenerli nella conquista di abitudini alimentari sane, che, in realtà viene declinato sul nostro territorio solo nella prospettiva del profitto: e così, se le albicocche faentine costano 1,60 euro al chilogrammo e quelle spagnole 1 euro, ecco che le cooperative di ristorazione che forniscono le mense scolastiche scelgono queste ultime. E poco importa che si tratti di prodotti che hanno alle spalle un lungo viaggio in camion, che potrebbe averli fatti già deperire”.

“Nella vicenda specifica della frutta e verdura ammuffita servita in alcune scuole elementari del bolognese, poi, c’è anche la duplice responsabilità del Ministero, il quale, oltre ad avere indicato le albicocche spagnole in luogo di quelle italiane (non ancora mature) avrebbe responsabilità anche in ordine al controllo degli vegetali. Secondo la cooperativa di ristorazione di Mantova, Corma, che rifornisce le mense scolastiche, infatti, “i controlli sulle merci in arrivo dalla Spagna vengono controllare da Agecontrol, azienda incaricata proprio dal Ministero” sottolina Liverani.

“E’ assurdo, dunque, che proprio nella florida Romagna si educhino i bambini ai principi della corretta alimentazione utilizzando prodotti agricoli spagnoli e, talvolta, avariati” chiosa il consigliere leghista.

Solidarietà al pubblico esercizio al palazzo della Racchetta, a Ferrara, fatto oggetto di un atto di grave vandalismo

“Intendiamo esprimere la nostra piena e più totale solidarietà al proprietario ed gestore della pizzeria all’interno del palazzo della Racchetta, nella centralissima piazza Gobetti in città: l’attività è stato fatta oggetto nelle ore scorse di un inqualificabile quanto grave atto di vandalismo -commenta il direttore generale Ascom Confcommercio Ferrara Davide Urban – è una zona quella che va tenuta monitorata e assolutamente controllata. Riteniamo importante il lavoro. lo sforzo, l’impegno e diciamo pure il coraggio di un imprenditore che intende quotidianamente promuovere e valorizzare quel comparto cittadino. Ascom Confcommercio Ferrara è a fianco dei suoi associati e farà tutte le azioni più opportune nelle sedi più adeguate per salvaguardare e promuovere il commercio di vicinato”. Solidarietà all’imprenditore ed un ringraziamento alle forze dell’Ordine per il loro lavoro quotidiano ed in questo caso al tempestivo intervento dell’Arma dei Carabinieri da sempre vicini ai cittadini.

Concerto di Chiusura della mostra su Giuseppe Mentessi

Da Ufficio Stampa Baldanza

Domenica 10 giugno, Salone d’Onore

della Pinacoteca Nazionale di Ferrara, ore 11.00

“De l’autre côté: le Symbolisme”
Lorenzo Grossi, pianoforte
Musiche di: Fauré, Satie, Debussy, Franck
A cura di Gallerie Estensi – PNFE, Bal’danza, Teatro Comunale di Ferrara

L’artista incontra il pubblico mezz’ora prima del concerto

Domenica 10 giugno 2018, alle ore 11.00, nel Salone d’Onore della Pinacoteca, terzo e ultimo concerto del ciclo “Il sentimento musicale tra verismo e simbolismo”, realizzato in occasione della mostra “Giuseppe Mentessi (1857-1931). Artista di sentimento”, che proprio domenica 10 giugno chiude i battenti dopo tre mesi di esposizione.

Il concerto – dal titolo “De l’autre côté: le Symbolisme” – si sofferma sul simbolismo musicale, proponendo un programma raffinato e suggestivo che, a partire da Claude Debussy, affronta autori come Gabriel Fauré, Erik Satie e César Franck, i grandi della musica strumentale francese del secondo Ottocento. Il linguaggio musicale si fa rarefatto e allusivo, e il pianoforte solista diventa protagonista assoluto di una nuova dimensione timbrica, in un rimando continuo al mondo poetico coevo, soprattutto a Paul Verlaine, Stéphane Mallarmé e Marcel Proust, dei quali sarà data lettura con brani scelti nel corso del concerto.
Al pianoforte, protagonista assoluto del concerto sarà il giovanissimo Lorenzo Grossi, ravennate che inizia lo studio del pianoforte all’età di quattro anni.

Lorenzo Grossi, dopo la vittoria di svariati concorsi nazionali e internazionali e masterclasses con artisti come Bruno Canino, Benedetto Lupo e Francesco Libetta, dal 2011 affianca all’attività pianistica lo studio della direzione d’orchestra presso l’Accademia Musicale di Imola. Nel 2014 vince il concorso al Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse de Paris per frequentare il master in pianoforte nella classe del celebre pianista Frank Braley e consegue la laurea specialistica in musica da camera con 110 e lode presso l’Istituto Musicale Pareggiato “Giuseppe Verdi” di Ravenna sotto la guida di Alessandra Ammara eseguendo il primo quartetto con pianoforte di Gabriel Fauré e il quartetto di Ernest Chausson.
Il 21 giugno 2016 termina gli studi a Parigi ottenendo il Master in pianoforte.
Attualmente lavora come accompagnatore nelle classi di strumento presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano ed è iscritto al Master in Pedagogy presso il Conservatorio della Svizzera Italiana. nella classe del Maestro Mauro Harsch.

Il concerto sarà preceduto da un breve incontro con l’artista.
Le letture che verranno date durante il concerto sono a cura di Carla Lanfranchi e Pier Giorgio Borasio.

Ingresso in Pinacoteca: 6 euro biglietto intero; 3 euro biglietto ridotto.
www.gallerie-estensi.beniculturali.it/pinacoteca-nazionale/

Hera premia i creativi della scuola secondaria di I grado T. Tasso di Ferrara

Gli alunni della secondaria di I grado di Ferrara che hanno partecipato al concorso di Hera per le scuole “Creativi per un giorno” si sono aggiudicati un premio da 700 euro spendibile per l’acquisto di materiali didattici

Si conclude l’edizione annuale de La Grande Macchina del Mondo, il progetto didattico gratuito di Hera, che da gennaio ha coinvolto quasi 9.000 studenti solo sul territorio di Ferrara, con la premiazione del concorso “Creativi per un giorno”.
Ai partecipanti è stato chiesto di creare il manifesto di una campagna di comunicazione ambientale, corredato di slogan, per promuovere la raccolta differenziata, il risparmio idrico o quello energetico.

Tra le 81 foto ricevute dalle secondarie di I grado, la 3°A delle Tasso di Ferrara si è aggiudicata il primo posto con “L’aria pulita ti salva la vita”, un manifesto dipinto ad acquerello in cui appaiono i maggiori monumenti della Terra in un’atmosfera sognante e protettiva.
Le opere, pubblicate sul sito ragazzi.gruppohera.it, sono state votate online negli scorsi mesi e sottoposte alla valutazione di una giuria.
Il premio di 700 euro, sui 4.000 messi in palio da Hera per le scuole vincitrici dei concorsi, sarà spendibile per l’acquisto di materiali didattici.

Ai concorsi hanno potuto partecipare tutte le scuole dei territori di Bologna, Modena, Ferrara, Imola, Faenza, Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini che hanno aderito ai moduli didattici del progetto “La Grande Macchina del Mondo”.
Hera ringrazia tutti gli alunni, gli insegnanti e i genitori per l’entusiasmo e la collaborazione messe in campo  e dà appuntamento al prossimo anno scolastico con le nuove proposte per le scuole.

Fabbri e Marchetti (LN): “Case popolari, ecco le proposte della Lega: impossidenza, residenzialita’ storica e categorie deboli”

L’Assemblea Legislativa in corso oggi e convocata per domani è chiamata a discutere e votare l’Atto unico sull’edilizia residenziale pubblica, proposto dalla giunta regionale e contenente nuovi parametri per l’assegnazione delle case popolari agli immigrati. La Lega Nord ha presentato una serie di emendamenti (in allegato) volti a rafforzare i parametri di equità sociale nell’assegnazione di queste risorse.

FABBRI E MARCHETTI: “CASE POPOLARI, ECCO LE PROPOSTE DELLA LEGA: IMPOSSIDENZA, RESIDENZIALITA’ STORICA E CATEGORIE DEBOLI”

“La delibera di giunta che introduce il criterio di impossidenza per gli stranieri che fanno domanda di alloggio popolare è stato spacciato come una norma di equità sociale che dovrebbe cancellare una delle tante discriminazioni che pesano sui cittadini italiani. In realtà si tratta di una proposta fumosa che non modificherà la sostanza delle cose. Noi proponiamo che per essere ammessi alle graduatorie Erp, gli immigrati debbano dimostrare con atti certi di non essere proprietari di immobili all’estero all’estero. L’autocertificazione, prevista nella delibera, non basta e non può essere delegato ai Comuni l’onere del controllo. Inoltre ribadiamo la necessità di aumentare da 3 a 5 gli anni di residenzialità storica e di inserire nelle assegnazioni punteggi particolari per categorie fragili come anziani, padri separati e donne vittime di violenza”.

Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna è intervenuto insieme al consigliere Daniele Marchetti, questa mattina in conferenza stampa sul tema dell’assegnazione degli alloggi Erp.

“La riformulazione dei parametri di impossidenza, estesa agli immigrati proprietari di beni immobili all’estero, per l’assegnazione degli alloggi popolari definita dalla delibera licenziata dalla giunta e orain discussione, per le modalità di applicazione previste, non ferma la discriminazione a cui sono sottoposti i cittadini italiani, nell’accesso alle graduatorie Erp” hanno sottolineato Fabbri e Marchetti.

“La delibera infatti non esclude a priori tutti i proprietari o usufruttuari di case in Italia o all’estero, ma opera dei distinguo in base alle percentuali di possesso, inoltre si basa sull’autocertificazione e delega ai Comuni l’onere dei controlli sulle dichiarazioni rese”.

Per evitare di caricare di questo ulteriore onere le amministrazioni la Lega propone di “modificare l’atto, applicando semplicemente l’articolo 3 comma 4 del Dpr 445/2000 per rendere obbligatoria per tutti i cittadini stranieri, all’atto dell’inoltro della domanda per l’assegnazione di un alloggio Erp,la presentazione di una certificazione rilasciata dalla competente autorità del Paese di origine, tradotta e autenticata dall’autorità consolare italiana, che ne riporti lo stato dei beni posseduti all’estero e ne attesti la reale situazione economica”, aggiungono i consiglieri e “che sia escluso a priori dall’assegnazione di alloggi popolari chiunque si riveli proprietario di immobili all’estero, in qualsiasi forma o percentuale”.

Inoltre “sempre nell’ottica di una più solida equità sociale proponiamo di rivedere la Legge regionale 24/2001 inserendo al suo interno la possibilità di assegnare le unità abitative in modo da assicurare l’integrazione sociale attraverso la presenza di nuclei familiari diversificati per categoria e composizione”, come anziani, padri separati, disabili eccetera e “di concedere agli inquilini di alloggi Erp, che intendono svolgere interventi di autorecupero su parti degli alloggi a loro assegnati, una detrazione sul canone di locazione, in base a disciplinari regionali”.

Infine “abbiamo ribadito la proposta, già avanzata più volte, di aumentare gli anni di residenzialità storica utile per la graduatoria”, concludono i consiglieri “in passato ne proponemmo 10 e il Pd fissò a 3 anni il termine minimo. Ora chiediamo di portare a 5 anni questo parametro”.

REQUISITO DELL’IMPOSSIDENZA PER I CITTADINI STRANIERI
NELL’ASSEGNAZIONE DI ALLOGGI ERP
COSA PREVEDE LA DELIBERA DI GIUNTA 613/2018
“ATTO UNICO SULL’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA”

Come limite per l’assegnazione di alloggi Erp per i cittadini stranieri l’atto licenziato dalla giunta regionale prevede:
che i componenti del nucleo familiare che fa domanda non siano titolari, complessivamente, di una quota superiore al 50% di diritto di proprietà, usufrutto o abitazione sul medesimo alloggio, ovunque ubicato;
che la rilevazione sulla presenza di eventuali beni immobili di proprietà avvenga tramite autocertificazione e sia ricavata dalla documentazione fiscale e dalla dichiarazione ISEE presentate dai richiedenti;
che i Comuni possano eventualmente disporre eventuali altre forme di controllo a proprio carico.
COSA PROPONE IL GRUPPO ASSEMBLEARE LEGA NORD
Con gli emendamenti presentati alla Dgr 613/2018 proponiamo:
di applicare l’articolo 3 comma 4 del Dpr 445/2000 per rendere obbligatoria per tutti i cittadini stranieri, all’atto dell’inoltro della domanda per l’assegnazione di un alloggio Erp, la presentazione di una certificazione rilasciata dalla competente autorità del Paese di origine, tradotta e autenticata dall’autorità consolare italiana, che ne riporti lo stato dei beni posseduti all’estero e ne attesti la reale situazione economica;
che sia escluso a priori dall’assegnazione di alloggi popolari chiunque si riveli proprietario di immobili all’estero, in qualsiasi forma o percentuale;
di rivedere la Legge regionale 24/2001 inserendo al suo interno la possibilità di assegnare le unità abitative in modo da assicurare l’integrazione sociale attraverso la presenza di nuclei familiari diversificati per categoria e composizione (anziani, famiglie di nuova formazione, famiglie monoparentali, padri separati, disabili ovvero altre categorie di particolare e motivata rilevanza sociale).
di concedere agli inquilini di alloggi Erp, che intendono svolgere interventi di autorecupero su parti degli alloggi a loro assegnati, una detrazione sul canone di locazione, in base a disciplinari regionali.

Ufficio Stampa Lega Nord Regione Emilia Romagna

Comunicato Regione: Sanità

Si rinnova in Emilia-Romagna la Rete regionale per le malattie emorragiche congenite. Venturi: “Risposte più qualificate ai bisogni dei malati e maggiore tempestività nelle emergenze”

La Giunta approva il nuovo assetto organizzativo per la prevenzione, diagnosi e terapia di malattie del sangue considerate rare, che interessano circa 1.400 pazienti. Il nodo Hub, una grande struttura ospedaliera altamente specializzata per i casi più gravi, rimane a Parma, e i nodi Spoke, con un ruolo diagnostico-assistenziale e di controllo medico dei pazienti, restano a Bologna e a Cesena

Bologna- La Rete regionale per la prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie emorragiche congenite (Mec) che in Emilia-Romagna (dati 2017 – Fonte Registro Mec) interessano 1.413 pazienti, cambia assetto, in modo graduale,a partire dal prossimo 1° luglio. A stabilirlo, un provvedimento approvato dalla Giunta regionale, che definisce la nuova distribuzione sul territorio regionale dei centri specializzati nel trattamento di questo gruppo dimalattie rare individuate a livello nazionale.
Organizzata sempre secondo il modello dell’Hub & Spoke, l’attuale Rete sarà composta da 3 strutture di alta specializzazione, in collegamento con ospedali e specialisti del territorio, per il trattamento di gravi patologie ereditarie che riguardano la coagulazione del sangue, come ad esempio l’emofilia di tipo A e B e le piastrinopatie.
Il centro Hub, che rappresenta la struttura ospedaliera per il trattamento delle situazioni più complesse, è collocato presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Lo stesso centro copre, inoltre, la presa in carico del bacino di utenzadelle province di Piacenza, Reggio Emilia, Parma e Modena.
All’Hub si affiancano i centri Spoke: strutture con un ruolo diagnostico-assistenziale e di controllo medico dei pazienti che si avvalgono delle competenze dell’Hub solo nei casi di maggiore complessità. Questi centri fanno capo all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, per i pazienti di Bologna e Ferrara, e all’Azienda Sanitaria della Romagna con sede nell’Ospedale di Cesena, per i pazienti di Ravenna, Rimini, Forlì e Cesena.
Con il nuovo assetto si potrà quindi intervenire sulla presa in carico dei pazienti in caso di emergenza, introducendo la possibilità per i Pronto soccorso dei rispettivi territori di contattare un professionista esperto del Centro Hub o Spoke.

“Nella riorganizzazione della rete sanitaria dedicata a questo tipo di malattie rare abbiamo tenuto conto dei bisogni dei cittadini con patologie che necessitano di competenze cliniche avanzate e continuità della cura- spiega l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Ci siamo impegnati nella rimodulazione della rete secondo un principio di maggiore concentrazione delle funzioni dei nodi, rafforzando al contempo la risposta di prossimità nelle situazioni di emergenza. Il nuovo assetto- prosegue l’assessore- comporterà una maggiore razionalizzazione del sistema grazie al quale prevediamo, per i tre nodi della rete “Hub e Spoke”, un incremento del numero di pazienti in carico. Ancora una volta- conclude Venturi – la sanità in Emilia-Romagna si evolve e si rafforza in termini di qualità ed efficienza, cercando di dare risposte sempre più qualificate ai bisogni dei malati e maggiore tempestività nelle emergenze”.

Tempi e modalità di trasformazione della Rete
L’avvio della nuova rete, e soprattutto il trasferimento dei pazienti attualmente in carico alle precedenti strutture nei 3 Centri previsti nella nuova organizzazione, è una fase delicata che la Regione intende svolgere con la massima attenzione e trasparenza per tutto il periodo di transizione (1 luglio – 31 dicembre 2018). Durante questo periodo i pazienti riceveranno informazioni rispetto alla nuova organizzazione e potranno anche esercitare un diritto di scelta e afferenza ai nuovi centri, acconsentendo contestualmente al trasferimento della propria documentazione sanitaria. /Ti.Ga.

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La moda internazionale di Pitti Immagine a Firenze sceglie nuovamente la professionalità della ferrarese di Top Secret Investigazioni e Sicurezza

FERRARA. Si apre in questi giorni Pitti Immagine – Summer Edition, uno degli eventi più attesi dal mondo della moda a livello planetario: tutte le maggiori case di moda presenteranno in anteprima collezioni esclusive e lanceranno nuove tendenze che presto vedremo un po’ovunque nei negozi. Anche Ferrara sarà presente all’evento, non con uno stand espositivo ma bensì con Top Secret Investigazioni e Sicurezza, partner dell’evento da anni ormai, che è chiamata a gestire l’intero servizio di sicurezza del Salone: dal 12 al 15 giugno con Pitti Uomo, dal 21 al 23 Pitti Bimbo e dal 27 al 29 Pitti Filati.
I saloni di Pitti Immagine richiamano ogni anno migliaia di visitatori ed hanno come sede la meravigliosa Fortezza da Basso di Firenze, capolavoro di architettura rinascimentale. Garantire la sicurezza ad un evento così prestigioso, sui quali sono puntati gli occhi dei maggiori media mondiali, e in una location così estesa a livello di dimensioni, richiede un notevole dispiegamento di forze. Al lavoro oltre 100 addetti, provenienti sia dalla sede centrale di Ferrara che dalla sede fiorentina, in servizio già dai primi momenti di allestimento degli stand da parte delle grandi case di moda e fino alla partenza degli espositori. Top secret gestirà inoltre l’intero sistema di allarme della Fortezza con oltre 1000 sensori volumetrici installati.
Un grande motivo di orgoglio quindi, per l’agenzia capitanata da Matteo Mazzoni, quello di portare la propria esperienza e professionalità al servizio di una delle più importanti manifestazioni internazionali del nostro Paese.

UFFICIO STAMPA MADE

M5S Ferrara a tutela della sicurezza del territorio e dell’equità fiscale

Il 27 marzo 2017, un Ordine del Giorno presentato dal consigliere Claudio Fochi del M5S e votato all’unanimità nel Consiglio comunale di Ferrara, così riportava: “Il Consiglio Comunale di Ferrara impegna il Sindaco e la Giunta ad attivarsi presso gli organi competenti dell’Amministrazione Regionale e i parlamentari di riferimento a livello nazionale affinché assumano piena consapevolezza dell’incongruità della tassazione IMU su Impianti Idrovori … e conseguentemente mettano in atto ogni strumento in proprio potere per fare in modo di eliminare questa inopportuna imposizione fiscale”. A tutt’oggi questo impegno risulta disatteso, come disattesa è stata ogni proposta presentata in questi anni dalle Amministrazioni Consortili, tese a trovare soluzioni e strade per evitare il ripetersi, anno dopo anno, di danni economici per i cittadini/contribuenti di questa Provincia. (Si consultino a questo proposito, nel sito del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara www.bonificaferrara.it, i numerosi interventi e relazioni del Presidente Franco Dalle Vacche ed i bilanci approvati).
A questo si aggiunga l’atteggiamento del Sindaco di Ostellato, Andrea Marchi, che, nonostante sia consigliere dello stesso Consorzio e componente della Commissione Bilancio, è in prima fila con i suoi funzionari nella sistematica azione di distrarre importanti risorse economiche dalla gestione consortile. A conferma di ciò, testimonia il recente ricorso in Cassazione, dopo le sentenze in Commissione Tributaria Provinciale e Regionale, dove le pretese del Comune di Ostellato per oltre 100mila euro erano state respinte. Di fatto, il cittadino/consorziato fa causa a se stesso con la certezza di perdere e sostenere tutti i costi.
I recenti e ripetuti interventi sulla stampa del Sindaco di Masi Torello, Riccardo Bizzarri, sono stati molto puntuali e critici, segnalando non solo l’assurdità, ma nel contempo la incostituzionalità dell’azione di questi Comuni: Ferrara, Codigoro, Berra, Ostellato, Argenta, Mesola, Fiscaglia, Portomaggiore e Comacchio, che di fatto utilizzando il Consorzio alla stregua di un “sostituto d’imposta”, prelevano risorse dai cittadini di Masi Torello a vantaggio di questi Enti Locali.
Il Presidente Franco Dalle Vacche, in chiusura del suo recente articolo in tema di contributi consortili, costi, andamento climatico e aspetti fiscali in particolare, ha criticato duramente quelle amministrazioni riprendendo l’intervento di Bizzarri, accusandole di miopia ed ipocrisia, cosa che condividiamo come M5S.
Sul tema della tassazione IMU in generale, inoltre, prendiamo atto del recentissimo intervento del Sindaco di Comacchio, Marco Fabbri, il quale lamenta in un esposto alla Procura della Repubblica che la gran parte di queste entrate viene riversata al Ministero dell’Economia. Questa posizione ci può trovare d’accordo. Tuttavia, il Sindaco Fabbri “predica bene, ma razzola male”, non considerando le centinaia di migliaia di euro che annualmente pretende dal grande impianto idrovoro di Valle Lepri come imposta IMU, ignorando non solo la funzione vitale per il suo territorio di quello storico impianto ma anche dimenticandosi che queste somme finiscono poi a Roma, impoverendo cittadini e territorio.
L’evidente disposizione di “mettere la sordina” a questa situazione imbarazzante, per non dire scandalosa, da parte delle amministrazioni comunali di espressione PD, sul prelievo fiscale a carico delle opere di bonifica, è comprensibile, ma nei fatti risulta assordante. I cittadini elettori non saranno al contrario silenti al momento di esprimere il proprio voto alle prossime elezioni amministrative nel 2019.
Infine, si ricorda altresì l’urgenza di occuparsi, sia a livello nazionale che regionale, della tutela del nostro fragile territorio anfibio, con la necessità di trovare nuovi strumenti e strade di finanziamento dei lavori straordinari, ormai inderogabili e urgenti, per garantire la sicurezza idraulica di insediamenti urbani e aree
agricole tra le più ricche ed importanti del Paese. Lavori che potrebbero usufruire di maggiori investimenti se una parte consistente dei fondi disponibili non fosse distratta sottoforma di tassazione IMU.
Claudio Fochi, M5S Ferrara

Al Montalcini (Portomaggiore) gli studenti a scuola di programmazione di droni per volare lontani

Da Istituto Tecnico Montalcini

Gli allievi dell’Istituto Tecnico di Portomaggiore si sono cimentati in questi giorni nella programmazione di un drone da utilizzare all’interno di abitazioni ed edifici.
Un progetto a classi aperte, in cui partecipano allievi di classi diverse e di specializzazioni diverse.
La programmazione avviene attraverso interfaccia grafica direttamente dal WEB utilizzando un programma per uso pedagogico di nome scratch e come telecomando il proprio smartphone, tablet, o notebook.
La collaborazione dei due settori tecnici dell’Istituto Montalcini, sede di Portomaggiore, è stata proficua: il tecnico economico si è orientato all’informatica e all’utilizzo di programmi per applicazioni al fine di realizzare database e calcoli, mentre il tecnico tecnologico ha lavorato alla costruzione e utilizzo di automazioni elettriche ed elettroniche e alla programmazione di automi.
Questo permetterà di programmare un drone in grado, attraverso un semplice sensore ad ultrasuoni, di compiere rilievi durante il sorvolo di oggetti sottostanti oppure di poter atterrare in modo automatico senza schiantarsi al suolo.
Ancora una volta il Montalcini ha offerto ai propri studenti la possibilità di vedere da vicino come funzionino i droni ovvero dei dispositivi che stanno diventando di gran ‘moda’ e stanno cambiando il modo di vedere e di interagire con il mondo.

Davide Pappalardo presenta il libro “Buonasera (Signorina)”

Venerdì 8 giugno
ore 20:00

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino
Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Gruppo di lettura “Due pagine prima di dormire”

Davide Pappalardo

presenta il libro

“Buonasera (Signorina)”

Eclissi

Il rinfresco è offerto da

Panificio Evangelisti

Via Carlo Mayr 121

Libro in lettura condivisa: “Donne in fuga” di Maria Serena Mazzi (Il Mulino)

Non è obbligatorio aver letto il libro per partecipare alla serata

Milano. La notte del 23 dicembre 1970, il gangster Jo Le Maire, rientrando a casa dopo una serata trascorsa in giro tra i locali notturni, trova il suo braccio destro in una pozza di sangue, trafitto da ventisette coltellate. Libero Russo, uno scalcagnato investigatore privato ex poliziotto, che vive nella sua bicocca nel quartiere Isola in compagnia solo del suo gatto, della malinconia e delle canzoni di Fred Buscaglione, viene accusato del delitto. I suoi ex superiori, a causa di un episodio poco chiaro avvenuto l’anno prima, vogliono la sua testa e non vedono l’ora di sbatterlo in cella per l’omicidio. Braccato da quelli che fino a poco tempo prima erano suoi colleghi e aiutato solo da un suo vecchio compagno di squadra e da un’amica prostituta, Russo si ritrova in mezzo a complicate indagini, che lo porteranno a immergersi nella melma del mondo della droga, dei night milanesi e della follia.

Davide Pappalardo è nato nel ’76. Da sempre è appassionato di storiacce di bulli, pupe, pistole e delitti.
Nel 2015 ha pubblicato il suo primo romanzo, “Milano Pastis” (Nerocromo), e la raccolta di racconti “La Versione di Mitridate” (Zona Contemporanea).

Per informazioni Ibs+Libraccio

Ferrara, Piazza Trento e Trieste, Palazzo San Crispino

eventife@libraccio.it – Tel. 0532241604

Confagricoltura Ferrara: Centinaia di gabbie per cattura nutrie distrutte

“Sono oltre un centinaio le gabbie per la cattura delle nutrie che sono state distrutte negli ultimi mesi, un fenomeno che riguarda tutto il territorio provinciale; non si tratta di azioni sporadiche, ma frequenti e coordinate, quasi vi fosse un’accurata regia dietro”. Lo afferma il direttore di Confagricoltura Ferrara Paolo Cavalcoli, che prosegue – molte delle gabbie fornite dalla Provincia di Ferrara nell’ambito del piano regionale di controllo sono andate distrutte; si tratta di soldi pubblici investiti per mitigare quella che sta diventando una vera e propria piaga per la nostra provincia, risorse dei cittadini che in questo modo vengono gettate al vento. Anche Confagricoltura Ferrara l’estate scorsa ha investito risorse per acquistare gabbie di cattura che sono state consegnate all’amministrazione provinciale per poi essere distribuite agli agricoltori; ora gran parte di quelle gabbie sono andate distrutte. Dopo la distruzione delle gabbie, spesso questi incoscienti lanciano i pezzi di metallo nei campi, provocando danni ai mezzi agricoli e grave pericolo anche a chi nei campi vi lavora – prosegue il direttore Cavalcoli – Le aziende sono esasperate, non ne possono più! Cosa succederà (perché prima o poi capiterà) quando un agricoltore coglierà in flagrante uno di questi mascalzoni? Questa banda di irresponsabili non tiene conto che oltre ai danni alle coltivazioni agricole (di cui certo non gliene importa niente), le nutrie rappresentano un grave rischio per la tenuta delle arginature dei corsi d’acqua (con conseguente rischio di rotta idraulica e di frane e smottamenti che interessando le capezzagne, mettono a repentaglio l’incolumità di chi opera alla guida di mezzi meccanici), per la circolazione stradale (diversi gli incidenti provocati dall’attraversamento di nutrie), oltre ad avere un forte impatto sulle biocenosi, stante il deterioramento qualitativo dei biotopi umidi, con conseguente rischio di estinzione della flora (di cui la nutria si ciba) e fauna (stante la distruzione dei nidi e la predazione di uova di tante specie di volatili) tipiche del nostro territorio. Proteggendo le nutrie, che si diffondono con velocità impressionante a causa dell’elevato tasso riproduttivo (14 piccoli per femmina) e per la mancanza di predatori in natura, questi pseudo animalisti/ambientalisti automaticamente condannano altre specie tipiche del nostro territorio, diversamente dalla nutria, che invece con il nostro territorio non centra proprio niente”.

Rinnovo degli organi sociali di Ascom sul territorio

Si avvia alla conclusione il percorso di rinnovo degli organi sociali di Ascom sul territorio provinciale. Nei giorni scorsi è stato il turno della delegazione Ascom Confcommercio di Argenta: Tonino Natali – imprenditore – è stato rieletto per acclamazione presidente
Ad affiancarlo un consiglio – anch’esso eletto per acclamazione – che sarà così composto per il prossimo quinquennio: Marco Antolini (Argenta), Alessandro Benasciutti (Santa Maria Codifiume), Rosalba De Angelis (Argenta), Alessandro Draperis (Argenta), Teresa Marchi (Traghetto).
All’assemblea elettiva che si è svolta al ristorante Nonno Socrate di Consandolo sono intervenuti il presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara Giulio Felloni ed il direttore generale Davide Urban.
“Argenta ha un ruolo strategico di cerniera – ha sottolineato Felloni – tra il ferrarese ed il ravennate, ed è qui che può giocare un suo ruolo importante di amalgamare le migliori peculiarità dei rispettivi territori – agricole, enogastronomiche, portuali, turistiche – in un ottica di positiva e concreta partnership che supera le province e guarda alle necessità degli imprenditori”.
Natali spiega “Lavoreremo con attenzione quotidiana da protagonisti attivi che intendono essere coinvolti sui progetti che riguardano il centro storico: questo affinché il cuore urbanistico di Argenta (leggi progetto della futura piazza) sia e rimanga un centro commerciale naturale accogliente e fruibile, sempre più da promuovere e valorizzare vedendo il commercio di vicinato come motore insostituibile del tessuto economico e sociale. Inoltre sulle infrastrutture terremo alta l’attenzione e lo stimolo dell’intero sistema Confederale sui futuri sviluppi per il completamento della Statale 16, un’ arteria vitale anche in vista dei nuovi assetti camerali tra Ferrara e Ravenna”.
Natali è inoltre vicepresidente provinciale di Iscom Ferrara (ente formativo di Ascom) e socio fondatore di Cofidi imprese.

Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

Riconoscimento alla classe 4B della scuola primaria Alda Costa Ferrara (ICS Alda Costa)

Il giorno 7 giugno 2018 alle ore 9.30 presso la Sala dell’Arengo del Comune di Ferrara, Piazza del Municipio, il presidente della sezione di Ferrara di Italia Nostra, Andrea Malacarne, consegnerà un riconoscimento alla classe 4B della scuola primaria Alda Costa Ferrara (ICS Alda Costa), vincitrice del concorso indetto dall’Associazione Italia Nostra Nazionale “Le pietre e i cittadini. Cittadinanza attiva, intercultura, tecnologia”, per l’ambito “Agire bene per ben-essere” e già premiata a Roma da Italia Nostra il giorno 28 maggio 2018 durante la cerimonia finale del Concorso Le pietre e i cittadini.
La classe 4 B della scuola primaria Alda Costa, seguita dalle insegnanti Milva Boarini e Paola Roveroni,  ha partecipato con l’elaborato in intitolato “Tra storia e leggenda. 26 detective della bellezza svelano il patrimonio artistico e culturale della Chiesa di San Giuliano” Si tratta di un lavoro che documenta il percorso storico-culturale-artistico effettuato da 26 giovanissime guide all’interno di quella parte monumentale della città meno conosciuta, pur trovandosi a pochi passi dal Castello Estense. La chiesetta di San Giuliano, sommersa tra alti palazzi ed hotel e definitivamente chiusa dopo il terremoto del 2012, ha ritrovato i sui contorni leggendari, storici, architettonici e culturali grazie alla preparazione e all’entusiasmo con cui questi bambini hanno saputo rapportarsi con il folto pubblico, composto da italiani e stranieri (francesi e americani), accorso in occasione della manifestazione Monumenti Aperti 2017, svoltasi  per due giornate consecutive nel mese di ottobre.

Comunicato Regione: Sanità

Rete degli ospedali e dei servizi sanitari che promuovono salute: da domani fino all’8 giugno, Bologna ospita la 26esima Conferenza internazionale. Bonaccini: “Prevenzione e promozione della salute ai primi posti dell’agenda del Servizio sanitario dell’Emilia-Romagna”

Ospedali, assistenza, qualità delle cure: l’appuntamento al Centro Congressi, piazza della Costituzione, Sala Europa. Gualmini: “Impegnati a garantire, nella sanità e nel welfare, livelli sempre più alti di assistenza e cura ai cittadini”

Bologna – Non solo luoghi di cura e sollievo ma, prima ancora, realtà in grado di promuovere salute e prevenzione. Sono gli ospedali, e i servizi sanitari in genere: per tre giorni (da domani, mercoledì 6, fino a venerdì 8 giugno), a Bologna, più di seicento esperti da tutto il mondo discuteranno e si confronteranno su quest’approccio innovativo, tra politiche e buone pratiche.
L’occasione sarà la 26esima Conferenza internazionale HPH, la Rete degli ospedali e dei servizi sanitari che promuovono la salute, che verrà ospitata al Centro Congressi, piazza della Costituzione, Sala Europa. Un appuntamento organizzato dall’Azienda Usl di Reggio Emilia per conto della Regione Emilia-Romagna. Tutti gli interventi saranno in inglese.

“La prevenzione e la promozione della salute, in ogni ambito- sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nel messaggio di saluto inviato-, sono ai primi posti dell’agenda del Servizio sanitario dell’Emilia-Romagna. Sono certo che da questi tre giorni di lavoro scaturiranno proposte e progetti utili a migliorare lo stato di salute di tante persone nel mondo. Il confronto di esperienze provenienti da sistemi sanitari diversi rappresenta sicuramente un’opportunità di crescita per tutti noi, in particolare sul tema della promozione della salute, che è al centro di questa conferenza internazionale”.

Domani, mercoledì 6 giugno, interverranno tra gli altri Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, Giuliano Barigazzi, assessore alla Sanità e Welfare del Comune di Bologna, e Mirko Degli Esposti, prorettore vicario dell’Università di Bologna.

“La visione intersettoriale della promozione della salute e della prevenzione è al centro delle politiche sociali e sanitarie della nostra Regione- afferma la vicepresidente Gualmini-. Come lo sono il coinvolgimento e la partecipazione dell’intera comunità. Sono concetti che ci hanno guidato nella stesura del Piano sociale e sanitario e di quello per la prevenzione, gli strumenti con i quali l’intero sistema regionale opera, con particolare attenzione all’integrazione tra sanità e welfare, trasversalità e rispetto delle prerogative di ogni singola fascia di destinatari. Tutto questo- conclude la vicepresidente- per garantire livelli di assistenza e cura dei cittadini all’insegna di una sempre maggiore qualità”.

La Rete, in sintesi
Fondata dall’Organizzazione mondiale della sanità, la Rete HPH (Network of Health Promoting Hospitals and Health Services) ha come obiettivo principale quello di diffondere i concetti della promozione della salute negli ospedali e nei servizi sanitari, migliorare la qualità dell’assistenza, le relazioni tra ospedali/servizi sanitari, comunità e ambiente, parallelamente alla soddisfazione dei pazienti, dei parenti e del personale. Tutto questo attraverso lo sviluppo di strutture, cultura, processi decisionali e organizzativi innovativi.
La Rete è focalizzata soprattutto sui pazienti e sui loro familiari, con un’enfasi particolare sui bisogni dei gruppi più vulnerabili. Il principio ispiratore dell’HPH per aumentare la capacità dei servizi sanitari di “produrre” salute è fortemente basato sulle strategie dell’Oms, a partire dalla Carta di Ottawa per la Promozione della Salute. La Rete, in sintesi, intende affrontare questioni socio-ambientali più vaste che vanno oltre agli approcci medici intesi a curare gli individui: fra gli altri, sono compresi interventi per pazienti cronici, in modo da aiutarli ad affrontare malattia e disabilità e sostenere al meglio il livello di qualità della vita.

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