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Giorno: 21 Giugno 2018

Editoria digitale, dall’Europa il primo sì al “neighbouring right”. ANSO: «Si favoriscono i grandi a discapito dei piccoli»

L’Associazione Nazionale Stampa Online contro l’articolo 11 della Direttiva per il Copyright nel mercato unico digitale adottato dalla Commissione giustizia UE: «Si stravolgono le regole e si minaccia la libertà di informazione in senso ampio»

Ieri, 20 giugno, il Parlamento Europeo ha espresso il suo consenso all’istituzione del cosiddetto “neighbouring right”, che stravolge le regole della presenza in internet per i piccoli editori digitali e ne peggiora la posizione. Nonostante le forti critiche della stampa online e i molteplici tentativi di dialogo con le diverse forze politiche, la Commissione giustizia ha adottato l’articolo 11 della Direttiva per il Copyright nel mercato unico digitale con 13 voti a favore e 12 contrari, sotto la direzione del relatore cristiano democratico Axel Voss. Se la totalità dei membri del parlamento avallasse la decisione, il Parlamento sarà pronto a cominciare le negoziazioni con il Consiglio già dopo l’estate.
«Il “neighbouring right”, introdotto attraverso l’adozione dell’articolo 11 della Direttiva sul Diritto d’autore nel mercato unico digitale, obbligherà chi condivide/linka/riproduce contenuti editoriali a remunerare chi li ha prodotti. Tale misura, sbilanciando le regole di mercato e penalizzando gli aggregatori di notizie, avrà effetti devastanti sui nostri modelli di business e sulla libertà di informazione in senso ampio», spiega Matteo Rainisio, vicepresidente di ANSO – Associazione Nazionale Stampa Online. «Questo risultato delude profondamente noi e tutta la stampa digitale online sia italiana che europea. Anso, insieme con la Coalizione degli Editori Digitali Europei, si era già espressa contro questa riforma durante tutto il procedimento legislativo, iniziato nel 2015. Abbiamo cercato il dialogo con la Commissione Europea prima e con il Parlamento Europeo poi, sperando in una loro apertura a soluzioni più ragionevoli e digital-friendly. Siamo profondamente rammaricati che la nostra voce non sia stata ascoltata».
La decisione della Commissione giustizia non è definitiva, ma passerà al vaglio della plenaria del Parlamento Europeo nella sessione di luglio. Le nuove regole procedurali, recentemente adottate, permettono a 75 membri del Parlamento di richiedere una nuova valutazione e, potenzialmente, spingere per una ulteriore revisione della norma attraverso la riapertura del procedimento legislativo. Si prevede che Julia Reda, Eurodeputata e rappresentante del Partito dei Pirati, da sempre contraria al “neighbouring right”, sarà a capo di tale coalizione e contesterà il risultato della votazione di ieri.
Conclude Rainisio: «Speriamo che la Plenaria riconsideri la decisione della Commissione giustizia e prenda in considerazione i molti fatti e le numerose prove concrete che testimoniano l’inefficacia del “neighbouring right”. Supportiamo la decisione di contestare tale posizione in Plenaria e continueremo ad offrire la nostra conoscenza del settore attraverso una opposizione costruttiva, ma decisa».

Da: Eo Ipso Srl

Alan Fabbri (LN): “Complimenti a Cestari e Tomasi per la nomina nella V commssione”

Complimenti a Emanuele Cestari e Maura Tomasi per la nomina nella V Commissione, Bilancio e Tesoro.
E’ una grande soddisfazione avere dei rappresentanti del territorio in una Commissione di grande peso, composta da professionalità diverse capaci di dare valore aggiunto al lavoro di gruppo.

Alan Fabbri, capogruppo in consiglio regionale Lega Nord, interviene dopo la nomina degli onorevoli Emanuele Cestari e Maura Tomasi nella Commissione Bilancio, avvenuta questa mattina.

“Progetto Vacanze Cultura-Natura”, per un territorio tutto da vivere tra slow tourism, storia, musei, città d’arte, enogastronomia e mare

Nel quadro della Destinazione Turistica Romagna, cinque Comuni insieme per una nuova sfida improntata alla crescita del territorio, nel segno di un progetto di promo-commercializzazione integrata che unisce arte, mare e cultura. Dal luogo simbolo per antonomasia delle tradizioni locali legate alla pesca e agli antichi mestieri, quale è la Manifattura dei Marinati, ha preso il largo questa mattina, giovedì 21 giugno 2018, un progetto strategico, di durata triennale, che punta alla valorizzazione turistica e culturale del territorio provinciale, attraverso azioni sinergiche di promozione congiunta, che vedono protagonisti i Comuni di Comacchio (capofila), Codigoro, Ferrara, Goro e Mesola.

Le risorse stanziate, in funzione della realizzazione di “Vacanze Natura e Cultura”, – questo è il nome del progetto – ammontano, al netto di IVA, a 335.000,00 euro con una compartecipazione strategica di operatori privati e di APT Servizi Emilia-Romagna, al fianco delle istituzioni pubbliche. In coerenza con le linee strategiche della Destinazione Turistica Romagna, il principio ispiratore di “Vacanze Natura e Cultura” è quello di una interconnessione tra prodotti turistici distintivi che contemplano la visita alla città d’arte, quella alle oasi naturalistiche del Delta del Po, sino alla classica vacanza al mare. Storia antica e storia contemporanea, archeologia spinetica, percorsi archeologici e storia dell’ebraismo italiano al MEIS di Ferrara, si intrecciano agli itinerari del turismo lento, grande attrattore di appassionati di birdwatching e di vacanze all’aria aperta.

Si inseriscono in questo contesto il patrimonio dell’Umanità Unesco caratterizzato dalla città d’arte di Ferrara e dalle Delizie Estensi, ma anche l’istituendo parco interregionale del Delta del Po, riconosciuto riserva italiana della biosfera Mab Unesco. Il progetto di promo-commercializzazione congiunta esprime in modo compiuto gli indirizzi strategici dettati dalla Regione Emilia-Romagna, mediante l’istituzione delle Destinazioni Turistiche. Esso infatti offre un’opportunità straordinaria per il turista di pianificare una vacanza che leghi differenti prodotti turistici in perfetta simbiosi tra loro, ossia arte, mare e natura. Dalla storia antica a quella contemporanea, passando per la scoperta della riserva della Biosfera Delta del Po, all’interno della quale anche Mesola, Goro e Codigoro, insieme a Comacchio hanno tanto da offrire, si approda sul litorale, per vivere una vacanza al mare in un ambiente unico, circondato dalle valli, dal Delta del Po e da un entroterra ricchissimo, tutto da esplorare, parte di un triangolo d’oro che alle estremità unisce Ravenna, Venezia e Ferrara.

Enogastronomia, sport, fitness, wellness e terme sono il giusto corollario di un progetto, che attribuisce alla vacanza attiva un ruolo centrale.
I mercati di riferimento di “Vacanze Cultura e Natura” sono articolati tra Italia, Germania, Austria e Svizzera, Europa dell’est e Gran Bretagna. L’Italia sarà presente per l’intera durata triennale del progetto, mentre i mercati esteri saranno inseriti in alternanza tra loro, allo scopo di perfezionare i risultati.

I punti di forza del progetto sono costituiti da una campagna di comunicazione radiotelevisiva sul mercato nazionale, ma anche dal coordinamento delle attività presso le manifestazioni fieristiche internazionali. Saranno attivati poi un ufficio stampa sui mercati di lingua tedesca (Germania, Austria e Svizzera), oltre ad uno sul mercato italiano per la promozione del territorio. Non mancheranno viaggi educational per giornalisti ed operatori, oltre ad attività redazionali e a campagne mirate. Decisivo il supporto di APT Servizi, che nel quadro della Destinazione Turistica Romagna, ha predisposto e curato il piano di comunicazione ed ha prodotto i messaggi promozionali televisivi e radiofonici.

Da Ufficio Comunicazione Istituzionale Comune di Comacchio

Comunicato Regione: Diritto allo studio universitario

Dalla Regione 219 milioni di euro nel triennio accademico 2015-2017. Benefici garantiti al 100% degli studenti idonei, aumentano le borse di studio. 41 residenze per 3.500 posti letto, 82 punti di ristoro con più di 2 milioni di pasti erogati ogni anno. L’assessore Patrizio Bianchi: “Investiamo in diritto allo studio, necessario per far crescere il Paese. E al Governo chiediamo di mettere più fondi”

I dati illustrati oggi in Commissione assembleare e in conferenza stampa. Tutti gli interventi messi in campo per il sostegno economico, i servizi di accoglienza, la mobilità internazionale

Bologna – È tra le Regioni con il più alto numero di studenti iscritti all’Università e con il più alto numero di idonei alle borse di studio, e che spende più risorse – con un importo medio annuo, in crescita, di 73 milioni – per garantire agli idonei questo beneficio. In Emilia-Romagna, dal 2009 al 2017, c’è stato un incremento del 37% degli aventi diritto, con oltre 20 milioni di euro in più di spesa (da 60 a 80 milioni) per assicurare la borsa di studio.

Numeri presentati oggi in Commissione consiliare, poi in conferenza stampa, dall’assessore regionale all’Università, Patrizio Bianchi, che ha illustrato la relazione relativa alla Clausola valutativa prevista dalla legge regionale 15 del 2007 (“Sistema regionale integrato di interventi e servizi per il diritto allo studio universitario e l’alta formazione”).

La relazione traccia un quadro preciso sui risultati conseguiti negli anni accademici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017 dagli interventi messi in campo dalla Regione per rendere effettivo il diritto di raggiungere i più alti gradi di istruzione e garantire l’uniformità di trattamento su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna. Rappresenta, inoltre, uno strumento di controllo triennale sugli obiettivi raggiunti dalla legge e una base importante per definire le priorità della programmazione sul diritto allo studio nel periodo 2019-2021.

“Lavoriamo con le nostre università per attrarre studenti e aumentare il numero dei laureati- sottolinea l’assessore Patrizio Bianchi-. In Emilia-Romagna i giovani con una laurea nel 2007 erano il 17,7%, ora sono il 29,9%. Continueremo in questa direzione, rafforzando il nostro impegno per garantire a tutti il diritto di accedere a un percorso universitario e per rendere i nostri Atenei e, pertanto, il nostro territorio, sempre più aperto e internazionale”. “ER-Go, la nostra azienda regionale- prosegue l’assessore- è la punta avanzata a livello nazionale del sistema per il diritto allo studio: svolge quotidianamente un lavoro straordinario assicurando i servizi e investendo sulle infrastrutture. Al Governo nazionale- aggiunge Patrizio Bianchi- chiediamo con decisione di mettere più fondi per il diritto allo studio, di attribuirli in relazione agli iscritti e di premiare le Regioni che, come noi, e più di tutte le altre, investono risorse proprie per permettere a chi ha i requisiti di accedere a più alti gradi dell’istruzione. Per noi-conclude Patrizio Bianchi- costituisce una priorità assoluta perché è un diritto e perché garantirlo alle persone favorisce occupazione di qualità e fa crescere tutto il territorio”.

I numeri della relazione

Borse di studio e altri interventi di sostegno economico

Nel triennio accademico in esame – anni accademici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017 – è stato assegnato un beneficio al 100% degli studenti risultati idonei ai requisiti di reddito e di merito: quelli che hanno ricevuto la borsa di studio sono passati dai 19.265 del 2014/2015 ai 20.950 dell’anno accademico 2016/2017, con una spesa che è aumentata dai 73,5 milioni di euro agli 80,8 milioni.
Tutti numeri in crescita, fatta eccezione per l’anno accademico 2015/16 che, in via straordinaria, ha registrato una diminuzione del numero di studenti idonei (17.232) per effetto dell’entrata in vigore della nuova normativa statale in materia di Isee, con l’introduzione di criteri stringenti per la valutazione delle condizioni economiche. La tendenza regionale è stata in linea con il calo che si è verificato sul panorama nazionale. Per far fronte a questa diminuzione, la Regione ha attivato misure straordinarie compensative, ossia contributi economici differenziati in denaro e servizi a favore di studenti che non erano più in possesso dei requisiti economici e pertanto sarebbero rimasti esclusi dal beneficio.

Nella relazione vengono presi in esame gli interventi di sostegno economico concessi attraverso l’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori ER.Go nel triennio: complessivamente 57.447 borse di studio (che rappresentano l’intervento prioritario) con un investimento di 219,2 milioni di euro oltre ad altri benefici, quali prestiti, assegni formativi e contributi per una spesa complessiva di circa 7 milioni di euro. Si aggiungono iniziative per la mobilità internazionale e ai servizi per l’accoglienza.

Mobilità internazionale

Per quanto riguarda le iniziative di mobilità internazionale in incoming, sono state concesse borse di studio a oltre 10.000 studenti internazionali (venuti a studiare in Emilia-Romagna) per una spesa di oltre 39 milioni di euro nel triennio. Parallelamente, ER.Go ha realizzato azioni di orientamento in entrata e potenziato lo sportello di accoglienza specificatamente dedicato agli studenti internazionali.
È stata introdotta, inoltre, a partire dall’anno accademico 2016/2017, una borsa internazionale per studenti iscritti a corsi di studio che rilasciano titoli doppi o multipli e che pertanto trascorrono un periodo di studio all’estero (outgoing); 49 le borse assegnate, per una spesa di 241mila euro.

Accoglienza e ristorazione

Circa i servizi di accoglienza, l’offerta complessiva conta 41 residenze abitative con oltre 3.500 posti letto, 82 punti ristorativi di cui 12 gestiti in appalto e 70 in convenzione. I posti letto assegnati nell’anno accademico 2016/17 sono stati 3.504, di cui 1.831 a Bologna e nel Polo romagnolo, 298 a Ferrara, 7555 a Modena e Reggio Emilia, 620 a Parma. La spesa complessiva per il servizio abitativo ha raggiunto i 14,6 milioni di euro nell’esercizio finanziario 2016, a fronte di entrate per 8,3 milioni. Il numero degli studenti che ha usufruito del contributo per l’accesso ai servizi ristorativi è cresciuto nel corso dei tre anni (da 3.397 nell’anno accademico 2014/15 a 4.815 nel 2016/2017) e i pasti consumati nel 2017 sono stati oltre 2 milioni.

Edilizia universitaria

Nel 2017 la Giunta regionale ha deciso di sostenere con un finanziamento complessivo di oltre 12 milioni di euro i Comuni, ER.Go e le Università che hanno partecipato al IV bando del MIUR, che prevede un cofinanziamento statale per interventi di edilizia universitaria. Gli interventi proposti sul territorio regionale renderanno disponibili 697 posti alloggio, di cui 419 a Bologna, 87 a Parma, 75 a Reggio Emilia, 51 a Imola e 65 a Rimini. Sta proseguendo intervento nell’area Bertalia-Lazzaretto a Bologna (382 nuovi posti letto): cofinanziamento Regione ER.Go di 7,1 milioni di euro.

Il confronto con gli Atenei italiani

Il confronto con i dati nazionali (ultimo possibile è riferito all’anno accademico 2016/2017), colloca l’Emilia-Romagna al quarto posto in Italia per numero di iscritti all’Università (150mila)dopo la Lombardia (290mila), il Lazio (261mila) e la Campania (205mila), ma prima per numero di idonei alle borse di studio eper il rapporto tra idonei ai benefici e numero di iscritti. Gli studenti fuori sede (provenienti da una provincia diversa dalla sede del corso) sono circa i 2/3 del numero complessivo di iscritti; gli studenti residenti in Emilia-Romagna rappresentano il 55% del totale mentre il 45% proviene da altre regioni e altri Paesi.

Risorse anno accademico 2017/2018 e prospettive

Gli studenti idonei risultano in forte incremento anche nell’anno-accademico 2017/2018, in particolare per quanto riguarda gli studenti fuori sede, a conferma dell’attrattività delle Università dell’Emilia-Romagna e della consapevolezza diffusa dei servizi e dei benefici che la Regione ha sempre garantito. Per far fronte a quest’incremento, le risorse complessivamente investite in benefici e servizi, con il concorso degli Atenei, sono state pari per quest’anno accademico a 81,3 milioni di euro. Considerando questo trend di crescita, per essere nelle condizioni di rispondere adeguatamente all’aumento della spesa attesa anche per l’anno accademico 2018/2019, e per garantire il diritto allo studio a tutti gli idonei, la Regione ha richiesto e ottenuto da parte della Commissione europea una modifica del Programma Operativo che permette di ricorrere anche alle risorse del Fondo sociale europeo.

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Fabbri e Lodi (LN): “dipendente camelot: personale inadeguato e pericoloso. Regione e comune prendano le distanze dalla coop”

“Premiata e finanziata dalla Regione mentre uno dei dipendenti usava la propria posizione per ricevere favori sessuali dalle donne immigrate. E’ questa la qualità che garantiscono le cooperative mantenute con i soldi dei cittadini? Non è la prima volta che operatori delle realtà locali che lucrano sul business accoglienza si dimostrano completamente inadatti al ruolo. Per le casse di queste coop passano milioni di euro l’anno, presi dalle tasche dei contribuenti, eppure non è chiaro con quali criteri venga selezionato il personale. Abbiamo chiesto un intervento alla Regione: che prenda provvedimenti verso la cooperativa e una posizione netta sul ripetersi di questi episodi gravissimi”.

Alan Fabbri, capogruppo in Regione Lega Nord, ha depositato un’interrogazione sul caso del dipendente della Camelot, addetto alla gestione dei permessi di soggiorno e accusato di aver promesso favori in cambio di prestazioni sessuali.

“Dopo il dipendente della Lai Momo che fece l’elogio dello stupro, dopo i tragici fatti di Rimini della scorsa estate, ecco un altro personaggio poco raccomandabile in un ruolo di contatto diretto con gli immigrati alle dipendenze di una cooperativa sociale foraggiata dallo Stato”, aggiunge Fabbri. “Evidentemente la qualità del personale impiegato non è all’altezza dei servizi affidati alle cooperative”, aggiunge Fabbri “e la beffa è che proprio lo scorso dicembre la Regione ha addirittura premiato la cooperativa per la responsabilità sociale d’impresa e l’innovazione sociale, con un premio consegnato dall’Assessore alle Attività Produttive della Regione Emilia Romagna, Palma Costi, magari proprio mentre il soggetto in questione agiva indisturbato”.

Ora alla Regione “chiediamo di sapere quali provvedimenti verranno intrapresi contro il dipendente di Camelot e quali iniziative l’ente intenda intraprendere per prevenire in futuro il ripetersi di simili episodi”, aggiunge Fabbri.

Ad aggravare la situazione c’è anche il fatto che l’operatore Camelot agiva dagli uffici comunali. “Il Comune concede in appalto a Camelot locali e attività delicate evidentemente senza verificare in modo accurato i soggetti che si mette in casa”, aggiunge Nicola Lodi, segretario comunale della Lega di Ferrara. “In questo caso, per esempio, è fondamentale andare a fondo alla questione: il soggetto aveva accesso a dati sensibili e trattava pratiche riguardo richiedenti asilo? Con quale criterio è stato assunto? Ha frequentato corsi specifici? Il comune ha fatto un colloquio conoscitivo prima di affidagli un compito così delicato?”, incalza Lodi.

“La gestione degli immigrati è affare di tutti non solo di chi si spartisce la torta. Camelot non può lavarsene le mani sospendendo semplicemente il suo dipendente”, continua il segretario. “Per serietà l’amministrazione dovrebbe sospendere ogni attività gestita a Camelot in quanto questo episodio getta fango sull’intera amministrazione comunale e la cooperativa dovrebbe subito chiarire se il dipendente in questione èa sua volta un richiedente asilo, comunicando subito alla prefettura il nominativo per la cancellazione dello status”.

Ufficio Stampa Regione Emilia Romagna

Cna Fita sui disagi per impraticabilità ponti

Chiusure e limitazioni provocano l’allungamento dei percorsi e maggiori costi per le imprese dell’autotrasporto.
Strade inadeguate per i mezzi pesanti e più traffico in prossimità di piccoli centri abitati
Ponti impraticabili, disagi per gli autotrasportatori
Cna Fita sollecita il ripristino e la messa in sicurezza delle opere
Ferrara – Il ponte sul Po di Pontelagoscuro, ma non solo quello. Ponti chiusi o ad accesso limitato per i mezzi pesanti, costretti ad allungare il percorso lungo strade strette e difficili, in prossimità di piccoli borghi, con aggravio di costi, ma soprattutto di disagi, sia per gli autotrasportatori che per gli abitanti. Il problema viene sollevato dagli autotrasportatori di Cna Fita che, dopo averne fatto partecipe il Prefetto, con una lettera consegnatagli il mese scorso, ora intervengono perché il tema dell’attraversamento e della messa in sicurezza dei ponti venga affrontato innanzitutto dalle Amministrazioni competenti. Si è cominciato con il Ponte Nuovo sul Reno (limitazione entro le 15 tonnellate) e il Ponte Vecchio sul Reno (chiuso) nel territorio di Cento, quindi il ponte sul Volano di Final di Rero (limitazione entro le 12 tonnellate), poi si sono aggiunti il ponte Marghella a Copparo, quello sul Reno a Gallo, il ponte sulla Sp 62 a Pontelangorino, per non parlare di quello sul Po a Pontelagoscuro. Della cui chiusura tanto si è parlato, ma non in riferimento alle difficoltà per le imprese dell’autotrasporto che operano nei territori direttamente interessati delle due sponde, in termini di allungamento dei percorsi di viaggio e dei tempi di percorrenza, dei maggiori costi cui sono costrette.
“Per queste chiusure e limitazioni dei ponti gli autotrasportatori debbono sobbarcarsi molti chilometri in più – spiega Fausto Bianconi, presidente provinciale di Cna Fita – con un aumento importante delle ore di guida e dei costi. Le aziende debbono affrontare una serie di problemi, che vanno dalla difficoltà a garantire la puntualità delle consegne, alla riduzione delle quantità delle commesse. Ma gli effetti di queste deviazioni forzate non riguardano solo gli autotrasportatori, che debbono percorrere strade spesso dissestate e, comunque, non idonee alla circolazione dei mezzi pesanti. C’è anche un tema più generale di sicurezza, per chi come noi lavora sulla strada, ma anche per le popolazioni locali, che vedono un aumento della circolazione di camion e di automezzi di grande dimensione nei pressi del loro centro abitato, lungo strade che, se le condizioni non cambieranno, rischiano ulteriori dissesti, con elevati costi di manutenzione per la collettività ”.
La stagione estiva, con l’incremento della circolazione dei mezzi pesanti legata alla campagna dei prodotti ortofrutticoli, non fa che aggravare la situazione, sottolinea Cna Fita. “Per questo – conclude Bianconi – chiediamo interventi strutturali di ripristino e messa in sicurezza di queste opere strategiche, in tempi i più brevi possibile. Per le comunità interessate ciò significa garantire la normale circolazione tra un punto e l’altro del territorio, evitando l’intasamento di zone non idonee al traffico pesante; per le imprese dell’autotrasporto la possibilità di poter lavorare in condizioni accettabili rimanendo competitive sul difficile mercato dell’autotrasporto merci”.

CNA Ferrara

Giusto ragionare sulle proposte del Governo in tema di chiusure sui festivi nazionali – il commento di Ascom Confcommercio Ferrara

“E’ assolutamente corretto ragionare sulla proposta del Governo – conferma il presidente provinciale Ascom Confcommercio Ferrara Giulio Felloni – di limitare le aperture in particolare nei giorni festivi nazionali e stabilire una serie di paletti così come ha anche evidenziato correttamente il nostro presidente regionale di Confcommercio Enrico Postacchini nel suo ruolo di delegato nazionale sulle tematiche del Commercio. La liberalizzazione – concorda Felloni – in questo senso infatti non ha prodotto gli effetti che il legislatore qualche anno fa aveva ipotizzato: i fatturati infatti si sono come per dire spalmati su più giorni nell’arco della settimana. Credo sia opportuno – come ha già evidenziato la Confcommercio nazionale – valutare le proposte governative questo nel rispetto dei negozianti, dei dipendenti, delle loro famiglie che hanno chiaramente diritto ad avere giorni di meritato riposo, come tutti”. Esiste anche una proposta di legge al momento ferma – come ha evidenziato la Confcommercio – per prevedere almeno sei chiusure su dodici festività individuate (Natale, Capodanno…) e questo sarebbe almeno un primo passo contro l’eccesso di liberalizzazione.

Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

Normativa Gabrielli, corso antincendio rischio elevato

Copparo – Normativa Gabrielli, corso antincendio rischio elevato
Al fine di sostenere il mantenimento delle iniziative del volontariato sul territorio, e in materia di normativa Gabrielli, l’Amministrazione comunale ha promosso un corso antincendio a rischio elevato. Per sottolineare l’importanza dell’iniziativa il Comune di Copparo partecipa ai costi della formazione con un importante contributo economico. Per le richieste di iscrizione, tra tutte le associazioni del territorio copparese, sono state selezionate quelle che organizzano eventi pubblici di somministrazione (stand gastronomici o fiere) o eventi di spettacolo soggetti ai regimi di prevenzione incendi della normativa Gabrielli, considerando anche il calendario delle manifestazioni che si svolgeranno durante l’estate.
Le associazioni interpellate potranno segnalare due nominativi di loro associati che parteciperanno alla formazione antincendio rischio elevato. I corsi, di 16 ore di formazione, saranno tenuti nel Centro Formativo di Cesta.
Nel mese di luglio i corsisti sosterranno l’esame di idoneità presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Ferrara, con prova scritta, pratica e orale, che attesterà l’effettiva formazione delle persone.

Comune di Copparo
Servizio Comunicazione

Easytax Assistant, nasce l’app tutta italiana per vincere lo stress delle tasse

ieri nella giornata del Tax Freedom Day, il giorno dell’anno in cui i professionisti italiani smettono ufficialmente di lavorare per pagare le tasse e iniziano a lavorare per il proprio guadagno, in un contesto come quello italiano in cui il livello di complessità fiscale è tra i più elevati all’interno dei Paesi OCSE, dove la spesa media annua per il commercialista è intorno ai mille euro e le ore destinate alla gestione fiscale sono circa 120, proprio dal Belpaese è arrivata la prima App con cui superare il banco di prova della dichiarazione dei redditi. Un innovativo supporto 4.0 con cui, da una parte, semplificare la vita fiscale dei contribuenti, aiutandoli a capire cosa fare e come sfruttare al meglio le agevolazioni previste dal legislatore e, dall’altra, agevolare il lavoro degli intermediari nella gestione dei clienti contribuenti.

Si chiama EasyTax Assistant© e a crearla è stato Daniele Pace, giovane economista con un forte background informatico ma anche contribuente che paga le tasse, fondatore della start-up IBC S.r.l, azienda specializzata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche a impatto sociale che vede tra gli investitori anche due primari family office italiani e un partner tecnologico.

“EasyTax Assistant© è un’app innovativa che ha l’obiettivo di assolvere tre importanti funzioni per il contribuente: capire, gestire, risparmiare”, spiega Daniele Pace, CEO e fondatore di IBC. “In primis, si vuole far comprendere al contribuente, in maniera semplice e intuitiva, quante e quali tasse paga, in modo da fargli conoscere le agevolazioni a cui avrebbe diritto per diminuire la propria pressione fiscale. in secondo luogo, consente di archiviare tutte le spese fiscali dei contribuenti grazie ad una innovativa piattaforma tecnologica di gestione documentale”.
“Ma questo non è tutto”, continua il CEO di IBC, “EasyTax Assistant permette infatti all’utente di conoscere in anticipo nel corso dell’anno il vantaggio fiscale associato a ogni sua spesa. Lo scopo finale, dunque, è quello di mettere il contribuente nelle condizioni di poter ottimizzare la propria gestione fiscale, risparmiando tempo, energie e denaro”.

Da: Edelman Italy

Ritorna il Viaggio al Termine della Notte: un gioco urbano per riscoprire il quartiere giardino

Sabato 30 giugno, h 21.00 – 24.00
Piazza XXIV Maggio
Sabato 30 giugno arriva a Ferrara il “ Viaggio al Termine d ella Notte”, un gioco urbano di proporzioni
epiche organizzato da volontari nelle città di tutto il mondo. Il Viaggio è nato a San Francisco nel
2006 come una sperimentazione multidisciplinare, che attinge sia ad attività di ricerca urbana e
valorizzazione che ad attività sportive. L’idea si è poi velocemente diffusa in diverse città del mondo,
toccando Londra, Vienna, Berlino, Chicago e sbarcando in Italia, a Milano, nel 16 luglio 2011. Ora Il
Viaggio arriva per la seconda volta anche a Ferrara.
L’appuntamento è sabato 30 giugno alle 21.00 in Piazza XXIV Maggio, ai piedi dell’Acquedotto
Monumentale.
Il gioco, della durata di tre ore, è una corsa tra le vie del quartiere giardino.
Alle 21.00 i giocatori ricevono il kit di partecipazione: un nastro blu da attaccare al braccio, un nastro
rosso da mettere in tasca e una mappa dove sono segnati i checkpoint da raggiungere. Lo scopo è
visitare tutti i checkpoint prima che chiudano, mantenendo sempre addosso il nastro blu. Semplice no?
In realtà no. Nelle vie del quartiere ci saranno i Chaser, facilmente riconoscibili perché indossano un
nastro rosso. Se si viene taggati (ovvero toccati con una mano) da un Chaser si è costretti a lasciargli il
nastro blu e ad indossare quello rosso. Una volta taggati, quindi, si diventa Chaser a propria volta. A
quel punto, il compito cambia: bisogna collezionare più nastri blu possibili, taggando chi li porta al
braccio.
La partecipazione è gratuita, ma è consigliabile la prenotazione sul sito www.minimedifferenze.com

Let’s Talk si conclude sabato 23 giugno alla Boiardo

Si concludono sabato 23 giugno alle 12 alla Boiardo i due moduli formativi di Lingua Inglese “Let’s Talk”. Nella sede di via Benvenuto Tisi da Garofalo si terrà uno speciale momento formativo che verrà aperto alle famiglie e a coloro che hanno contribuito alla buona riuscita dei corsi. Gli studenti presenteranno in lingua inglese il risultato del lavoro svolto durante trenta ore di attività, parte delle quali in forma ludico-creativa. Nell’ambito del progetto PON “Apprendere e vivere insieme a scuola”, che prevede l’integrazione e il potenziamento delle competenze di base in chiave innovativa a supporto dell’offerta formativa, i due moduli di inglese sono così giunti a conclusione. Le attività si sono svolte sotto la guida stimolante di due docenti esperti di madrelingua inglese del “Wall Street English” di Ferrara, Nickolas Hain e Lucy Wenborn, con la supervisione dei due docenti tutor dell’ICS Alda Costa, Anna Rita Melloni e Veronica Tonello. Hanno contribuito alla realizzazione del progetto anche Lions Estense di Ferrara, Comitato genitori Alda Costa, Vis Basket, Acqua Estense e CIP.

Comunicato Regione: Imprese

Vertenza Tecnogas di Gualtieri (Re), Regione e Comune ottengono da uno dei soci l’impegno a realizzare una proposta di accordo

Oggi in viale Aldo Moro il tavolo di salvaguardia occupazionale per l’azienda del reggiano: prossimo incontro per verificare gli impegni a metà luglio

Bologna – L’impegno da parte di uno dei soci della proprietà di Tecno Srl di Gualtieri (Re) a formulare una proposta scritta e circostanziata per giungere rapidamente a un accordo di compravendita. Inoltre, la Regione ha già inviato al Ministero dello Sviluppo economico la richiesta di un tavolo nazionale per poter affrontare, con ulteriori strumenti, la grave situazione che vede coinvolti circa 300 lavoratori.

È questo quanto emerso oggi a Bologna, in viale Aldo Moro, nel corso di un incontro del tavolo di salvaguardia occupazionale per la Tecno srl (ex Tecnogas), convocato dall’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, con il sindaco di Gualtieri Renzo Bergamini, le rappresentanze sindacali di Fiom-Cgil e Fim Cisl nonché i rappresentanti della proprietà. Anche su sollecitazione delle rappresentanze dei lavoratori, l’assessore Costi, per consentire a ciascuno di realizzare gli impegni presi, ha annunciato che riconvocherà le parti entro la metà di luglio.

Regione e Comune di Gualtieri hanno sollecitato “a trovare in tempi veloci e con spirito di collaborazione un accordo, garantendo massima disponibilità per giungere a una soluzione rapida che possa consentire di mettere in sicurezza l’attività produttiva, l’azienda e i lavoratori”.

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