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Giorno: 27 Giugno 2018

Prefettura di Ferrara – Firma patti per la sicurezza e presentazione vademecum CNA

Sono gli ultimi in ordine di tempo che si aggiungono a quelli già sottoscritti con i Comuni di Ferrara, Cento, Comacchio, Voghiera e Tresigallo a testimonianza dell’attenzione delle Amministrazioni comunali della provincia ferrarese verso i temi della sicurezza urbana. Il Prefetto di Ferrara, dr. Michele Campanaro e i Sindaci dei Comuni di Bondeno, dr. Fabio Bergamini, Poggio Renatico, Sig. Daniele Garuti e Terre del Reno, Sig. Roberto Lodi, aderenti al Corpo Intercomunale di Polizia Municipale dell’Alto Ferrarese, hanno firmato, questa mattina, nella sede della Prefettura, il Patto per l’attuazione della sicurezza urbana, previsto dall’art. 5 del decreto legge 20 febbraio 2017 n. 14 recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”.
“I Patti per l’attuazione della sicurezza urbana – ha ricordato il Prefetto – sono accordi di collaborazione e solidarietà tra Stato ed Enti locali che prevedono un’azione sinergica nella promozione di interventi a tutela dei cittadini e che consentono ai Comuni di utilizzare particolari canali per l’accesso ai fondi pubblici necessari all’acquisto di nuovi sistemi di videosorveglianza, con lo specifico obiettivo di sviluppare l’azione di prevenzione e contrasto ai delitti predatori”.
Il Patto sottoscritto oggi congiuntamente dai tre Sindaci si connota, rispetto agli altri sinora sottoscritti, per essere orientato all’attuazione di un unico Progetto intercomunale di videosorveglianza, destinato a coprire l’area territoriale dei comuni di Bondeno, Poggio Renatico e Terre del Reno.
Ma la collaborazione tra amministrazioni pubbliche non esaurisce il novero di opportunità disponibili per affrontare in maniera efficace il delicato tema della sicurezza. Sotto questo profilo si inquadra l’iniziativa successivamente presentata in mattinata, nel corso dello stesso Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica: il “Vademecum per la sicurezza delle imprese e delle attività commerciali” curato dalla CNA Ferrara, con la collaborazione ed il supporto della Prefettura e delle Forze dell’Ordine, per venire incontro alla “richiesta di sicurezza” proveniente dal mondo delle imprese.
La presentazione del documento, introdotta dal Prefetto, è avvenuta alla presenza del Presidente e del Direttore di CNA Ferrara, dr. Davide Bellotti e rag. Diego Benatti, oltre ai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine.
“Abbiamo accolto da subito e con grande interesse la proposta di CNA Ferrara – ha sottolieanto rappresentante del Governo – perché sappiamo essere molto elevate le aspettative del mondo imprenditoriale in tema di sicurezza. Avviare e consolidare un percorso di collaborazione tra Associazioni di categoria e Forze di Polizia, cioè tra “Privato” e “Pubblico”, è strategico ai fini della migliore gestione della sicurezza”.
Obiettivo del Vademecum è fornire informazioni e consigli utili ad imprenditori ed operatori commerciali sui comportamenti da tenere per prevenire reati e per fornire collaborazione alle Forze dell’Ordine.

Vademecum per la sicurezza delle imprese, consigli e buone prassi per prevenire reati e furti in azienda

Dalla collaborazione tra Cna Ferrara, Prefettura, Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza. Lo strumento sarà diffuso tra tutti gli associati. Prima tappa di una iniziativa della Cna sui temi della sicurezza e della legalità

Ferrara – Come prevenire i furti in azienda, o gestire correttamente il contante, improntare un efficace sistema di videosorveglianza, oppure, ancora, come diminuire i rischi di rapina, prevenire le frodi informatiche e i taccheggi. Sono questi solo alcuni degli argomenti affrontati nel “Vademecum per la sicurezza delle imprese e delle attività commerciali” stilato d’intesa tra Cna Ferrara, Prefettura, Questura, Comando provinciale dei Carabinieri e Comando provinciale della Guardia di Finanza, presentato nel corso di una conferenza stampa presso la Prefettura, con la quale sono stati lanciati finalità e contenuti di questo importante strumento divulgativo, che coinvolgerà centinaia di imprese ferraresi dei più diversi settori economici.
Il Vademecum è, in sostanza, un manuale che, oltre a fornire informazioni generali e consigli utili, indica agli imprenditori una serie di comportamenti da tenere, da un lato per evitare situazioni di pericolo e ridurre il rischio derivante “dall’azione intimidatoria e violenta di malintenzionati, all’atto di impossessarsi di beni” e, dall’altro, nel caso di reati commessi ai loro danni, come fornire ausilio alle forze dell’ordine “al fine di assicurare alla giustizia gli autori del reato e recuperare la refurtiva”.
Un vero e proprio esempio di sinergia tra pubblico e privato, come ha sottolineato il prefetto dott. Michele Campanaro, illustrando l’iniziativa, “nella consapevolezza che non si può rafforzare il sistema della sicurezza se non in un rapporto di collaborazione tra tutti gli interlocutori”. Del Vademecum il questore, dott. Giancarlo Pallini ha evidenziato particolarmente l’approccio pragmatico su tre aspetti fondamentali: l’attività di prevenzione in azienda, l’intervento in occasione di eventi delittuosi, la messa in atto di pratiche tali da consentire alle forze dell’ordine lo svolgimento delle indagini.
Prassi improntate alla collaborazione tra privati e forze di pubblica sicurezza pienamente condivise dal capoufficio del Comando dei Carabinieri di Ferrara tenente colonnello Andrea Firrincieli e dal comandante provinciale della Guardia Finanza colonnello Sergio Lancerin, il quale si è soffermato sui suggerimenti contenuti nell’opuscolo, in distribuzione tra tutte le imprese associate alla Cna, relativamente alla prevenzione di forme di uso indebito di moneta elettronica nelle transazioni commerciali.
Il frutto di un lavoro congiunto che si intende proseguire e rafforzare nel prossimo futuro, su un tema percepito con grande preoccupazione dalle imprese. Così, il presidente provinciale della Cna Davide Bellotti ha definito il Vademecum, che costituisce una prima tappa di una iniziativa dell’Associazione mirata ad intervenire su più versanti, a supporto delle imprese che vogliono sentirsi tutelate e sicure nello svolgimento della propria attività, anche con l’impiego di sistemi di video sorveglianza e protezione. Sia ben inteso, in un rapporto di stretta sinergia con le forze dell’ordine, condizione essenziale per affrontare efficacemente il problema, in un clima di maggiore serenità e fiducia.

CNA Ferrara

RuralGrowth, progetto di cooperazione internazionale per lo svilippo sostenibile.

Sviluppo sostenibile, green economy e nuovi sbocchi occupazionali in un progetto, a sostegno delle piccole e medie imprese, teso a migliorare la competitività nei territori rurali. Finanziato dal Programma di Cooperazione Internazionale Europea 2014/2020 INTERREG EUROPE, il progetto RURALGROWTH, coordinato dal Comune ungherese di Nagykanizsa, coinvolge 7 partners europei, Spagna, Gran Bretagna, Finlandia, Olanda, Italia e Romania ed è stato ideato per incentivare la crescita delle Piccole e Medie Imprese, attraverso l’adozione di soluzioni innovative, in chiave green, come volano, per stimolare il tessuto economico delle aree rurali. I presupposti per cogliere le opportunità offerte dal progetto RuralGrowth ci sono tutti anche nel territorio del Delta emiliano romagnolo ed è con questa finalità che sino a domani, GIOVEDI’ 28 giugno 2018, si svolgerà a Bagnacavallo il meeting interregionale di progetto, organizzato da Delta 2000. Parallelamente agli incontri tecnici tra tutti i partners del progetto, sono in programma visite-studio sul territorio e confronti con gli operatori turistici locali. In particolare, è stato realizzato, proprio questa mattina, un tour nelle valli di Comacchio, con partenza da Bagnacavallo sino a Stazione Foce, scandito da un’escursione in barca alla scoperta degli antichi casoni di pesca, pranzo al Bettolino di Foce, trasferimento pomeridiano alla Manifattura dei Marinati, per poi proseguire gli incontri in programma. “È una grande soddisfazione per DELTA 2000 essere partner di questo progetto europeo – sottolinea Lorenzo Marchesini Presidente di DELTA 2000 – in particolare perché il GAL si sta impegnando da anni nell’ambito del turismo rurale del Delta del Po cercando di sviluppare e stimolare un turismo lento e attento al territorio e all’ambiente. Il territorio del Delta è uno scrigno di tesori e di esperienze che, anche con progetti come questo, abbiamo il piacere di condividere e far scoprire al resto del mondo!” . “E’ una opportunità da cogliere – interviene il Sindaco Marco Fabbri -, per la crescita dell’economia rurale dei territori del Parco del Delta, ma anche per allacciare nuove collaborazioni con realtà europee affini, in prospettiva di scambi culturali e di nuvi stimoli per quella fetta di turismo ambientale, interessata agli itinerari eno-gastronomici, alla vacanza all’aria aperta, in contesti rurali e ai borghi storici. Si può creare un circuito virtuoso, anche a beneficio dell’indotto, che ruota attorno all’economia rurale.”
Il progetto RURALGROWTH, della durata di 4 anni, poggia su un budget di 187mila euro, a disposizione del Gal Delta 2000 ed è articolato in due momenti distinti, il primo dei quali, finalizzato ad individuare le migliori modalità di supporto regionale e locale, per promuovere lo sviluppo imprenditoriale e l’innovazione del comparto piccola e media industria. Il secondo step è invece proiettato a valorizzare i rapporti di cooperazione tra gli operatori turistici, come volano di sviluppo sostenibile di lungo periodo.
Informazioni ulteriori sono disponibili su www.interregeurope.eu/ruralgrowth

Comune di Comacchio
Ufficio Comunicazione Istituzionale e Trasparenza

Comunicato Regione: Cinema e audiovisivo

Dai lupi di Stefano Benni alla vita di Altan, la Regione continua a investire sulle produzioni. Nuovo finanziamento, 400 mila euro, per opere realizzate in Emilia-Romagna

Dodici i progetti ammessi grazie al Bando per il sostegno e la produzione di opere cinematografiche e audiovisive. L’assessore Mezzetti: “Si continua a sostenere il settore, in forte crescita sia in termini occupazionali che di nuove produzioni”.Quasi 5 milioni di euro stanziati nel 2018

Bologna – Due opere televisive, 4 cortometraggi, 6 documentari: sono in tutto 12 i progetti ammessi a contributo, su 23 presentati, sostenuti dalla Regione Emilia-Romagna con 400mila euro circa, con il Bando per il sostegno e la produzione di opere cinematografiche e audiovisive, destinato a imprese con sede in Emilia-Romagna per il 2018.

Questi stanziamenti completano la seconda tranche di finanziamenti per le produzioni, e l’ultima fase è prevista a settembre con una seconda finestra di selezione che partirà il 4 luglio destinata a produzioni nazionali e internazionali. Complessivamente, così, nel 2018 sono stati messi a disposizione dalla Regione quasi 5 milioni di euro di contributi, compresi quelli per i festival e le rassegne.

“Continua l’impegno della Regione a sostegno delle realtà produttive in Emilia-Romagna e della loro creatività- commenta l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti-. Un sostegno i cui risultati si vedono e sono concreti, con l’aumento dell’occupazione nel settore cinematografico del 18,2%, tra il 2015 e 2016, e la diffusione di opere che hanno sempre più riscontro di pubblico nelle sale cinematografiche e nei festival”.

Le produzioni
Sono 6 i soggetti in provincia di Bologna ammessi a contributo (SI.Produzioni Srl, Codalinga Srls, Giostra Film, Lab Film Srl Imola, Combo Società cooperativa, Indici Opponibili Società cooperativa), 1 a Reggio Emilia (Tiwi Srl), 3 in provincia di Parma (Kinè Società cooperativa di Colle Val d’Elsa, Bee Communications società cooperativa, Verdiana Srl), 1 a Modena (Bue Snc di Luca Bedini e Marco Brandoli) e 1 a Ravenna (Kamera Film di Stefano Mordini & C Snc). L’avvio dei progetti dovrà avvenire entro il 31 luglio 2018.
I documentari ammessi sono: “Le avventure del lupo” di Stefano Benni, la pellicola su Altan (“Mi chiamo Altan e faccio vignette”), le vite e il lavoro dei tre artisti Carracci (“Carracci sui muri”), la storia della Casa di riposo “Lyda Borelli” e degli artisti che la abitarono (“Questi fantasmi”) e quella di 8 omicidi e di un assassino dimenticato in una città di provincia (“Labbra Blu”), e infine l’eccidio di Marzabotto (“Monte sole: un massacro”). I cortometraggi si orientano più sull’attualità: le difficoltà di un ragazzo georgiano che porta pizze e sta per diventare papà (“Pizza Boy”), le vicende di giovani artisti africani (“Dem Dykk Africa Africa andata e ritorno”), la difficoltà di vivere l’amore fisico in un corpo deformato (“Indimenticabile”) e la metamorfosi psicofisica di Alex, il protagonista della pellicola (“Butterflies in Berlin”). Le serie tv riguardano invece le vite di scienziati e uomini di cultura (“Chi si ferma è perduto”) e la nascita di stili e identità attraverso le arti (“Stili ribelli”).

Il finanziamento per ogni realtà produttiva va dal 40% (per punteggio compreso fino a 79 punti) al 50% (per punteggio pari o superiore a 80 punti) delle spese ammissibili.
Il provvedimento è stato varato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale e fa seguito all’approvazione del Programma regionale in materia di cinema e audiovisivo per il triennio 2018-20, in merito alla legge sul Cinema del 2014.

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Fedagro entra in CSO Italy: insieme per la valorizzazione della filiera ortofrutticola italiana

Fedagromercati Nazionale entra in CSO Italy – Centro Servizi Ortofrutticoli con l’obiettivo di rendere sempre più efficiente la filiera nel suo complesso e migliorare le potenzialità dell’ortofrutta italiana attraverso la collaborazione di tutti gli attori della filiera. L’adesione della Federazione contribuisce a rendere ancora più completo il tavolo di CSO Italy per aumentare la competitività delle imprese associate, creando uno spazio di dialogo e di cooperazione per affrontare in modo coeso le problematiche comuni del comparto, promuovere la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli e sviluppare nuove iniziative sia nel territorio nazionale sia all’estero.
La dichiarazione del Presidente di Fedagro Valentino Di Pisa in merito: “Questa collaborazione è una grande opportunità per il settore, anche grazie al suo valore simbolico: in un momento talmente particolare come questo in cui ci troviamo, due realtà importanti come Fedagro e CSO Italy, che fino ad oggi hanno agito su piani paralleli, finalmente decidono di unirsi perché quello che conta è rilanciare la categoria nel suo complesso e questo possiamo farlo solamente lavorando insieme”.
Il commento del Presidente di CSO Italy Paolo Bruni: “La sfida competitiva dell’ortofrutta italiana richiede necessariamente la sinergia di tutti gli attori della filiera. Sono lieto ed onorato di poter annoverare la Fedagro Nazionale fra i soci di CSO Italy”.

Ufficio Stampa Fedagromercati
Ufficio Stampa Cso Italy

Alan Fabbri (Ln): “Parcheggio a pagamento a cona: e’ un ticket sulla sofferenza che i cittadini non devono pagare. l’AUSL risolva la situazione”

“Il parcheggio a pagamento all’ospedale di Cona è uno scandaloso ticket sulla sofferenza che non deve entrare in vigore. I cittadini non devono spendere di tasca propria per le politiche inefficaci e disattente della sinistra che gestisce ancora la Sanità nella nostra Regione. La cosa più assurda è che si tratta di un ospedale completamente decentrato, lontano dalla città e già sotto i riflettori per mancanze e inefficienze. Questa follia va eliminata prima ancora che prenda il via”.

Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna, interviene sul tema dei parcheggi a pagamento nell’Ospedale di Cona, per i quali sarebbero già stati installati i primi parcometri.

“Su questa vicenda inaccettabile in una Regione che vuole vantare eccellenze in ambito sanitario abbiamo interrogato la Regione più di due anni fa”, spiega Fabbri “e la risposta fu, come al solito, un nulla di fatto. L’assessore alla Sanità, Sergio Venturi, rispose che esiste un contratto in essere tra Azienda Ospedaliera Universitaria e Prog.este per la costruzione e il completamento del nuovo ospedale che non può essere modificato”, spiega Fabbri “in realtà si tratta di un errore compiuto dall’Azienda ospedaliera all’epoca della costruzione dell’Ospedale di Cona che, tra gli altri, sottoscrisse un accordo con la Prog.Este per la gestione degli spazi dedicati ai posteggi che ora va a scapito dei cittadini”.

Per il consigliere “è quindi compito dell’Ausl risolvere la situazione intervenendo in modo concreto per evitare che gli errori della politica e dei nominati della politica, ricadano per l’ennesima volta sui cittadini. Specialmente in questo caso in cui si tratta di un’utenza tanto particolare alle prese con la sofferenza: non va dimenticato che a dover pagare per accedere ad una struttura sanitaria pubblica saranno pazienti, parenti di persone ricoverate e i dipendenti della struttura stessa”.

Ufficio Stampa Lega Nord Regione Emilia Romagna

Quarta edizione di Comacchio by Night, edizione 2018: le proposte di Ascom

Quarta edizione per la Comacchio by Night targata 2018: un’altra estate di appuntamenti – nove serate ed una sessantina di eventi a cui se ne aggiungeranno via via altri- tra arte cultura intrattenimento tra le vie e gli scorci suggestivi della città del Trepponti: “E’ una scommessa assolutamente vinta – apre la conferenza al bar Ragno oggi (27 giugno) il presidente di Ascom Comacchio Gianfranco Vitali – una sfida coinvolgente perché siamo riusciti a creare una condivisione attiva e propositiva di tante realtà associative di volontariato che promuovono senza sosta la nostra realtà e che costituiscono un momento da non perdere e da valorizzare”
A fare gli onori di casa alla Loggia del Grano, l’assessore allo Sport e Turismo Riccardo Pattuelli: “Rivolgo un ringraziamento ad Ascom e agli operatori commerciali del centro storico per l’impegno profuso ad organizzare la quarta edizione di Comacchio by night. E’ di importanza strategica mantenere vivi i centri storici e in questa direzione sono tese energie e risorse dell’Amministrazione Comunale, con la fattiva collaborazione di più soggetti. La programmazione di Comacchio by night -prosegue l’Assessore Pattuelli -, rientra a pieno titolo in una promo-commercializzazione del territorio, che punta a valorizzare il centro storico. Esso merita, infatti, di essere scoperto e visitato non solo per l’atmosfera che lo avvolge, per la sua bellezza, legata alle emergenze monumentali e paesaggistiche, ma anche per un evento che può renderlo ancor più attrattivo, sia per i residenti, che per i turisti.”
La conclusione negli aspetti più tecnici del direttore generale Ascom Confcommercio, Davide Urban che da sempre ha creduto nel progetto Comacchio by Night: “Anche quest’anno abbiamo realizzato un ampia proposta un ampio ventaglio di iniziative, rigorosamente i venerdì a partire dalle ore 21 circa: il primo sarà il 29 di giugno l’ultimo il 7 settembre proponendo appunto un’ampia scelta di argomenti in grado sì di intrattenere e divertire ma nello stesso tempo di avviare una riflessione affinché la vacanza a Comacchio e sulla Costa non sia solo puro svago ma punti all’intrattenimento come momento consapevole”. Nel corso poi della Comacchio by Night, Ascom premierà alcuni associati che si sono distinti per il loro ruolo e la loro dedizione a favore del commercio e turismo nella città del Trepponti: tra questi il primo sarà proprio il Bar Ragno (premiato il prossimo 6 luglio): il pubblico esercizio è stato fondato nel 1948 da Gino e Delia Fogli ed oggi gestito con dedizione e passione dai figli Antonio e Anna.
Da segnalare proprio in apertura la serata (il 29/06) con il grande ciclismo nel racconto del giornalista e storico locale Luciano Boccaccini (Bar Ragno, ore 21.15); una comunità viva ed ancorata alle sue radici ma che guarda al futuro, una città che si racconta attraverso le sue associazioni protagoniste ogni venerdì (Torre dell’Orologia). E poi le aperture serali di quello scrigno di storia che è il Museo del Delta Antico ed ancora musica, giochi ed animazioni per i più piccini a cura della coop sociale Girogirotondo (piazza Folegatti). Ed ancora visite guidate in notturna al museo dei Marinati ed ancora mostre di arte, fotografia, esibizioni di gruppi musicali, Comacchio vista dall’acqua sulle sue caratteristiche imbarcazioni a fondo piatto (le Batane), il racconto delle eccellenze del Delta del Po…
Ma non mancherà l’alta moda con con Comacchio Star Fashion e l’immancabile sfilata in notturna sugli scalini del Trepponti (10 agosto) o gli incontri con i grandi personaggi che hanno reso illustre la città: ad esempio la maratoneta Laura Fogli (sempre il 10 agosto),. Chiusura a tempo di rock in collaborazione con l’iniziativa – Note di Settembre, ideata e voluta dall’Amministrazione comunale – il 7 settembre, serata conclusiva di Comacchio by Night, con l’esibizione di Cristiano Godano (band Marlene Kunzt). Un impegno ad allungare la stagione con un concerto della Corale Trepponti il 13 ottobre in occasione della gustosa Festa dedicata all’Anguilla.

Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

Comunicato Regione: Progetti pedagogici innovativi e più formazione per gli insegnanti

La Regione investe oltre 4 milioni per dare ancora più qualità alle scuole per l’infanzia paritarie dell’Emilia-Romagna

Approvata la ripartizione delle risorse per il 2018 tra tutte le Province e la Città metropolitana di Bologna. La vicepresidente Gualmini: “Giunta impegnata a garantire un’offerta educativa di qualità ai bambini più piccoli e alle loro famiglie, in un sistema integrato e pluralistico della scuola dell’infanzia”

Bologna – Oltre 4 milioni di euro per migliorare e qualificare le scuole per l’infanzia paritarie (materne comunali e private) dell’Emilia-Romagna e valorizzare la figura del coordinatore pedagogico. Li stanzia per il 2018 la Giunta regionale, che ha approvato nell’ultima seduta il “Riparto annuale degli interventi di qualificazione delle scuole dell’infanzia”. Le risorse saranno ripartite tra tutte le Province e la Città Metropolitana di Bologna, per sostenere il funzionamento, l’offerta pedagogica e la formazione degli insegnati delle 800 scuole per l’infanzia paritarie presenti in Emilia-Romagna, su cui la Regione ha competenza nell’ambito del diritto allo studio.
I contributi sono in larga parte (3,7 milioni) finalizzati alla gestione dei servizi e vengono suddivisi tra Bologna (664.100 euro); Reggio Emilia (637.600 euro); Modena (612.400 euro); Parma (361.400 euro); Ravenna (349.000 euro); Ferrara (299.500 euro); Forlì-Cesena (296.500 euro); Rimini (252.300 euro); Piacenza (228.700 euro). Le rimanenti risorse (397.800 euro) sostengono invece la dotazione dei coordinatori pedagogici.

“Prosegue l’impegno di questa Giunta nel garantire un’offerta educativa di qualità ai bambini più piccoli e alle loro famiglie, in un sistema integrato e pluralistico della scuola dell’infanzia, come quello dell’Emilia-Romagna- sottolinea la vicepresidente e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini-. Le scuole paritarie svolgono un servizio pubblico alla pari degli altri. Come Regione, nel rispetto della libertà di scelta delle famiglie, ne riconosciamo il ruolo e la funzione”.

Il sostegno finanziario a questo servizio educativo rivolto ai bambini di età compresa tra 3 e 6 anni si basa su un duplice strumento: la sottoscrizione triennale di intese tra Regione, Enti locali e Associazioni regionali di gestori delle scuole paritarie (Federazione italiana scuole materne-Fism, Opere educative Foe, Confcooperative, Legacoop), e gli indirizzi regionali, che definiscono le priorità e i criteri di finanziamento, entrambi rinnovati nel 2016.

In Emilia-Romagna 1.540 scuole per l’infanzia, oltre 110.400 bambini iscritti
In Emilia-Romagna è presente un sistema integrato pubblico-privato di scuole per l’infanzia, composto da quelle paritarie (comunali e private) e da quelle statali. Quelle attive nell’anno scolastico 2017/2018 sono 1.540, di cui 800 paritarie e 740 statali. Secondo l’ultimo dato disponibile (anno scolastico 2016/2017) i bambini iscritti sono stati 110.464: di questi, 54.495 hanno frequentato quelle statali e 55.969 quelle paritarie (21.425 i bambini iscritti nelle comunali, 34.544 nelle private).

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Pettazzoni (Ln): strade provinciali ferraresi insicure per erbacce e arbusti che limitano la visibilità ad automobilisti e ciclisti.

La maggior parte delle carreggiate delle strade provinciali ferraresi, e soprattutto a ridosso di incroci e rotonde sono cosparse di arbusti e erbacce alte anche un metro e più che coprono la visibilità a quanti giornalmente transitano in auto in moto o in bicicletta. E spesso, purtroppo, non mancano gli incidenti, anche gravi.

A lanciare l’allarme Strade pulite, maggior sicurezza per chi viaggia, è il consigliere del Carroccio Marco Pettazzoni che punta l’indice contro la Provincia di Ferrara a cui queste strade dovrebbero ancora oggi fare capo visto che, col pasticcio del riordino delle Provincie, ancora non è stata stabilita la competenza se ai Comuni di transito o alla Regione. “ E’ inammissibile – sbotta Pettazzoni – che ancora oggi non sia stata fatta chiarezza in merito e non ci siano le risorse sufficienti per intervenire per una normale manutenzione stradale . Questo lungo stallo alla fine comporta disagi a non finire agli automobilisti, motociclisti e ciclisti che transitano lungo le arterie provinciali. Purtroppo la manutenzione del verde è carente per non dire assente, e spesso guard-rail o i paletti catarifrangenti posti ai lati stradali sono invisibili perché coperti dall’erba. Per non parlare degli incroci o delle rotonde , vere giungle che oscurano completamente la visibilità. Credo – sbotta e conclude il consigliere – che si debba intervenire quanto prima ripulendo carreggiate e rotatorie da ogni ostacolo che possa rendere difficoltosa la guida soprattutto in prossimità degli incroci dove la visibilità è maggiormente limitata.

Da: Gruppo Lega Nord Emilia e Romagna

Sostegno alle GEV – Calvano: “La Regione punta ad un decreto unico, che unisca competenze ambientali e ittico venatorie”

“Avevo promesso di mettere in campo azioni a sostegno di chi tutela il patrimonio ambientale e per risolvere i problemi legati alla pesca di frodo. Fare chiarezza su importanti figure quali le GEV – Guardie Ecologiche Volontarie era tra gli obiettivi”. A dirlo è il consigliere regionale Paolo Calvano che a seguito dell’interrogazione presentata all’assessore all’ambiente Paola Gazzolo riceve le prime risposte sul tema.
“Da tempo le GEV di Ferrara sono in attesa del rinnovo del decreto per l’attività di vigilanza ittico venatoria. Per questo mi sono interessato per sbloccare la situazione frutto di un’impasse legislativa e burocratica chiedendo l’impegno all’assessorato regionale competente attraverso un’interrogazione – spiega Calvano –. In risposta la Regione si è data l’obiettivo di arrivare all’emanazione, in raccordo con le Prefetture, di un decreto unico, che tenga insieme le competenze ambientali e quelle ittico venatorie. Sarà mia cura adesso verificare se per raggiungere tale obiettivo sia necessaria una modifica legislativa. Serve massimo coordinamento tra tutti gli attori coinvolti, dalla Regione alle Province alle Prefetture ed ovviamente non può mancare il coinvolgimento delle GEV stesse, per semplificare gli iter che le riguardano e consentire loro di poter svolgere la loro preziosa attività di volontariato a tutela del nostro patrimonio ambientale”.

Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

Il Cna Next Lab dei Giovani imprenditori di Ferrara

Giovedì 28 giugno alla Wunderkammer
Cna Next Lab, dai giovani imprenditori
le idee per l’impresa del futuro

Ferrara – Organizzato dai Giovani Imprenditori della Cna di Ferrara, si svolgerà giovedì 28 giugno, alle ore 16, presso la sede di Wunderkammer (Palazzo Savonuzzi, via Darsena, 57 a Ferrara) “Cna Next Lab for Cna Next Company”, un incontro rivolto ai giovani imprenditori ferraresi under 40 che hanno intrapreso un’attività in proprio (o sognano di farlo).
Quale tipo di impresa vogliono costruire i giovani e come intendono gestirla? Welfare, responsabilità sociale, etica ambientale possono davvero essere parte del modello di business e contribuire alla sostenibilità aziendale? Qual è la vision dell’imprenditore nell’era post crisi? Queste le domande al centro del convegno, che sarà introdotto da Bruno Faccini, presidente provinciale di Cna Giovani Imprenditori.
“Abbiamo voluto creare un’occasione – spiega Faccini – nella quale i giovani imprenditori possano confrontarsi sulle loro idee di impresa del futuro. E, inoltre, mettere a fuoco con spirito innovativo alcune tematiche, diffuse trasversalmente in ogni azienda, come ad esempio i rapporti con i propri collaboratori, dipendenti e clienti, le relazioni con il territorio, anch’esse importanti per l’attività imprenditiva, ma anche parlare del complesso equilibrio tra lavoro, casa, tempo libero. Crediamo molto che, quando le intelligenze si mettono a confronto, possano produrre idee innovative e risultati importanti. Cna Giovani imprenditori vuole essere questo, appunto, un network di riferimento per tutti i giovani che fanno o vogliono fare impresa”.
Dopo l’apertura dei lavori, il programma di Cna Next Lab prevede la formazione di tre gruppi di lavoro, dedicati a: come gestire i rapporti tra imprenditori, freelance, collaboratori e clienti oltre gli stereotipi; come conciliare tempi di vita e di lavoro; i rapporti con la rete, i competitor, la comunità ed il territorio. Coordina i lavori: Wladimir Fezza, consulente di welfare aziendale.

CNA Ferrara

Siglato un nuovo accordo tra CF assicurazioni e Consel

CF Assicurazioni S.p.A., di cui Tecnocasa è azionista di maggioranza, ha sottoscritto una partnership commerciale con Consel S.p.A. società del Gruppo Banca Sella specializzata nel credito alle famiglie. L’accordo vede coinvolta anche la nuova realtà commerciale TEB, nata dalla joint venture tra Today Finance ed European Brokers, a cui è stata affidata da Consel la gestione della convenzione assicurativa.
CF Assicurazioni, attraverso la nuova partnership, intende sviluppare ulteriormente la propria quota di mercato nelle soluzioni assicurative legate alla cessione del quinto dello stipendio. Contestualmente Consel potrà arricchire l’offerta commerciale dedicata ai propri clienti.
Dall’inizio del 2018 CF Assicurazioni, coerentemente con il proprio piano industriale, ha stipulato 15 nuovi accordi relativi alle coperture assicurative legate al mondo della cessione del quinto, con un notevole rafforzamento della propria presenza in questo settore.

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CF ASSICURAZIONI S.p.A.
La società è nata nel 2007 con una specializzazione sulle soluzioni assicurative legate al mondo del credito. Nel tempo l’offerta si è ampliata e, nel 2012, Il Gruppo Tecnocasa è divenuto azionista di maggioranza di CF Assicurazioni S.p.A. con l’obiettivo di offrire un servizio ancor più completo ai propri clienti. Oggi CF è un gruppo assicurativo che comprende anche la Compagnia Vita CF Life SpA e distribuisce i propri prodotti attraverso 100 agenti e broker, 10 banche e finanziarie e oltre 2.000 mediatori creditizi, di cui 750 appartenenti a Kìron Partner S.p.A., società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa.

CONSEL S.p.A.
CONSEL SpA nasce nel giugno 1999, come Divisione di Biella Leasing SpA, del Gruppo Banca Sella. Dal 29 dicembre 2000 si è formalmente costituita la CONSEL SpA con l’obiettivo di entrare nel mercato del credito al consumo classico e delle più innovative forme di pagamento. Le attività svolte sono: credito al consumo, erogato tramite il canale dei finanziamenti rateali classici, ma anche tramite il revolving, le carte di credito a rimborso rateale e a saldo, i prestiti personali, l’e-commerce. I canali commerciali attraverso cui avviene l’erogazione sono quelli tipici del credito al consumo: negozi, grande distribuzione e distribuzione organizzata. Le merceologie che maggiormente si prestano vanno dal settore mezzi di trasporto, al credito finalizzato per acquisto di beni durevoli, al settore dei servizi.

Comunicato Regione: Cooperazione sanitaria internazionale

Interventi e cure di alta specialità verso i pazienti extra Ue, la Regione conferma per il 2018 1 milione e 500 mila euro. L’assessore Venturi: “Risorse per assistere malati, bambini soprattutto, che nei propri Paesi rimarrebbero privi di cure adeguate. Giusto tendere la mano a chi sta peggio e non ha alternative”

Approvato dalla Giunta regionale il diciassettesimo Programma assistenziale per interventi relativi a patologie “importanti” come cardiopatie, tumori, nefrologie e chirurgia pediatrica. Nel 2017 assistiti 120 pazienti, di cui 76 bambini

Bologna – Donne, uomini, ma soprattutto bambini accolti in Emilia-Romagna perché nei Paesi d’origine non possono essere curati per patologie gravi. Perché mancano le strutture e il personale in grado di fornire prestazioni sanitarie di alta specialità, come ad esempio interventi di chirurgia pediatrica, o conseguenti a patologie tumorali e cardiopatie. L’anno scorso sono stati 120 i pazienti stranieri provenienti da Paesi extra Ue trasferiti in Emilia-Romagna per il tempo necessario alle cure; di questi, oltre il 63% (76) erano minori di 14 anni.

Un intervento di carattere umanitario reso possibile grazie al Programma assistenziale della Regione – attivo dal 2001 e adottato d’intesa con il ministero della Salute – che la Giunta regionale ha rinnovato anche per il 2018, mettendo a disposizione, con una delibera approvata lunedì scorso, risorse fino a 1 milione e 500mila euro a carico del Fondo sanitario regionale. Il diciassettesimo Programma assistenziale (2018), che dà attuazione a una legge nazionale (la 449 del 1997), si colloca nel quadro delle politiche di cooperazione internazionale della Regione, indicate nel Documento di indirizzo programmatico approvato ogni tre anni dall’Assemblea legislativa.

“Anche quest’anno la Regione tende la mano, come è giusto che sia, a chi sta peggio: a pazienti, per lo più bambini, che nei propri Paesi d’origine rimarrebbero senza cure- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Siamo orgogliosi di poter fare la nostra parte, anche se piccola, per assistere persone che hanno problemi di salute in molti casi anche gravi, mettendo a disposizione l’esperienza, le strutture e le competenze del nostro Servizio sanitario regionale. Il diritto alla cura, che noi spesso diamo per scontato, in alcune realtà può diventare un miraggio; è bello poter dire- chiude Venturi- che in 16 anni, con questo progetto umanitario, abbiamo curato nella nostra regione oltre 1.700 pazienti, la stragrande maggioranza dei quali piccoli o molto piccoli”.

Rispetto alle priorità dei Paesi da aiutare, il Programma assistenziale 2018 fa riferimento al Documento approvato dall’Assemblea legislativa, che indica Albania, Argentina, Bosnia-Erzegovina, Brasile, Cuba, Egitto, Eritrea, Etiopia, Libano, Libia, Marocco, Moldavia, Montenegro, Mozambico, Senegal, Territori dell’Autonomia Palestinese, Somalia, Tunisia, Kossovo, Serbia e popolo Saharawi (dai campi profughi algerini). Per le tipologie di intervento all’interno del “Progetto regionale Chernobyl”, si terrà conto delle richieste provenienti dalla Repubblica di Bielorussia e dalle aree ucraine contaminate dall’incidente nucleare. Saranno inoltre valutare le richieste provenienti da organizzazioni non lucrative (onlus) del territorio regionale per minori che arrivano dall’Africa subsahariana, in particolare Zambia e Zimbabwe, considerata la speranza di vita e il basso livello di assistenza sanitaria garantita in detti paesi.

Il Programma assistenziale, oltre alla pianificazione degli interventi soprattutto in età pediatrica, ha come obiettivo quello di sviluppare la cooperazione nei Paesi d’origine, attraverso interventi strutturali e aiuti concreti; ad esempio, l’invio e l’impiego nelle strutture ospedaliere di materiali ed attrezzature medico-chirurgiche dismesse che si rendano disponibili presso le Aziende sanitarie regionali nell’ambito delle iniziative di cooperazione internazionale; oppure la formazione e l’addestramento del personale anche in loco, oltre che nelle Aziende sanitarie regionali.

Pazienti assistiti nel 2017
120 i pazienti assistiti nel 2017, di cui 76 bambini. Gli interventi e le terapie eseguite negli ospedali e nelle strutture del Servizio sanitario regionale hanno riguardato prevalentemente patologie importanti in vari ambiti: tumori, cardiopatie, chirurgia pediatrica, ematologia oncologica, ortopedia, neurochirurgia, oculistica e otorinolaringoiatria.
I Paesi di provenienza più frequentemente interessati sono stati: Albania (35 casi), Zimbabwe (19 casi), Bosnia-Erzegovina (17 casi), Kosovo (11 casi), Marocco (9 casi), Moldavia (8 casi), popolo Saharawi (6 casi), popolo Curdo (6 casi), Eritrea (3 casi), Serbia (2 casi), Tunisia (2 casi), Senegal (1 caso), Ucraina (1 caso).
Le Aziende Sanitarie coinvolte sono state: Azienda Usl della Romagna (48 casi); Azienda Ospedaliera di Bologna (19); Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna (16); Azienda Usl di Piacenza (13); Azienda Ospedaliera di Modena (8); Azienda Ospedaliera di Parma (6); Azienda Ospedaliera di Ferrara (4); Azienda Usl di Reggio Emilia (4); Azienda Usl di Bologna (2 casi). L’organizzazione del soggiorno dei minori assistiti e del loro familiare (o dell’accompagnatore), e il rientro nei Paesi di origine sono garantiti da Onlus attive sul territorio.

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movimento5stelle

Sportello Anticrisi M5S

Giovedì 28 giugno 2018 dalle ore 16, presso la sede del Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle di Ferrara nel Palazzo Municipale, consueto appuntamento mensile con lo Sportello Anticrisi.
I consiglieri del M5S, affiancati da professionisti esperti, riceveranno cittadini e imprenditori in difficoltà con burocrazia, tributi, banche, cartelle di Equitalia e altro o che abbiano casi particolari da presentare di comune interesse per la Città o il territorio. Lo Sportello fornirà, inoltre, le indicazioni utili per accedere al fondo per il microcredito per le piccole imprese e su problematiche nel campo delle disabilità.
Movimento 5 Stelle Ferrara

Cortina tra le Righe 2018: Programma completo ed eventi collaterali della settimana di formazione giornalistica più “alta” d’Italia

Dal 10 al 14 luglio un programma intensissimo di formazione giornalistica tra corsi focalizzati sull’esplorazione delle nuove sfide digitali – open source, data journalism, fake news, “tribù” di haters e diritti all’immagine – e appuntamenti “stilistici” a tu per tu con grandi firme della carta stampata, della tv, della radio, del web.

Una settimana-evento dedicata al giornalismo ma anche un’occasione per vivere esperienze speciali sulle Dolomiti.

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Da: Press office OMNIA Relations

L’ancora di salvezza e la pietra al collo

Ecco qua. Da sei giorni c’è un altro bastimento carico di profughi che aspetta in mezzo al mare. Si chiama Lifeline, come la ong tedesca dell’equipaggio che continua a ostinarsi a pescare migranti invece che cefali e orate. Il governo maltese e quello italiano si accusano reciprocamente nella gara della disumanità. L’Europa discute e si accapiglia. Intanto il mare si ingrossa. I viveri scarseggiano. Nessun porto accogliente all’orizzonte. La stessa identica storia della nave Aquarius, ma questa volta la notizia “non fa più notizia”, e d’ora in poi le cose andranno sempre peggio.

Lifeline si traduce letteralmente “la linea della vita”. E’ anche la linea della vita che qualcuno vuol leggere sulla nostra mano sinistra, il nostro destino. Che in questo caso, il caso dei 218 migranti ospiti della nave Lifeline e ostaggi dell’Europa egoista, non sembra un destino molto favorevole. Salvati dalle onde… per poi essere messi in attesa, sospesi sine die, fuori dalla porta e dai porti del Continente dei vecchi. Una destinazione sempre più incerta, un destino che diventa sempre più una chimera.
E’ bello a volte, è istruttivo, scavare nelle parole. Perché “lifeline” è anche una espressione idiomatica. Sta per il nostro “ancora di salvezza”. Da qui probabilmente la scelta del nome della ong tedesca e della nave olandese che ha acquistato. A proposito, è olandese o non è olandese? Ecco il rebus assillante che si sono posti in questi giorni governanti, funzionari e giornalisti d’inchiesta.

Riassumendo. Una nave dal nome promettente, “l’ancora della salvezza”, ha tratto in salvo uomini, donne e bambini che scappavano dalla fame e dalle guerre. Mettetevi per un minuto nei panni di uno di questi migranti – va bene, chiamateli pure clandestini come li chiama Salvini, perché il ministro non ha tutti i torti: è vero, sono clandestini, nessuno di loro ha acquistato il viaggio da Costa Crociere. Dunque siete lì, stipati come sardine su un gommone pericolante, bagnati fino al midollo. Arriva una nave. Si ferma. Accosta. Dal ponte vi urlano qualcosa, vi lanciano un giubbotto salvagente (nuovo, pulito, arancione: una cosa così bella non l’avete mai vista), poi vi fanno salire sulla nave, vi avvolgono in una coperta di lana, vi danno qualcosa da bere e da mangiare.
Ma mentre vi caricano dal gommone sulla nave, avete visto quella grande scritta sulla fiancata: Lifeline, una parola in una lingua che non conoscete, che non è la vostra lingua. E adesso che vi siete un po’ ripresi, vi viene la curiosità di sapere come si chiama la nave che vi ha salvato. Cosa significa quella parola? E quando ve lo dicono, quando uno dell’equipaggio vi spiega che quella nave si chiama “l’ancora della salvezza”, quando vi assicurate che non è uno scherzo, che quella nave si chiama proprio così, vi succede una cosa inaudita. Dopo settimane, dopo mesi di travaglio, vi viene da ridere.
Perché allora può esserci un destino diverso, può esserci la fine della fame e della guerra. Può esserci una terra benigna e una nuova vita. Può, anzi, deve esserci! Non è forse un segno essere stati salvati dal mare proprio da un’ancora della salvezza? Come aver incontrato l’Arca di Noè, con al timone Noè in persona.
Come e perché la Lifeline con il suo carico dolente di migranti debba ancora rimanere ferma in mezzo al mare, in attesa di una accoglienza che non arriva, come possano l’Italia e l’Europa negare “un’ancora della salvezza” e proporre di fatto, come soluzione alternativa, “una pietra al collo”, è la tragedia morale di queste ultime settimane. Del nostro tempo. Una tragedia morale che non è minore o meno spaventosa della tragedia umanitaria dei profughi africani.

Comunicato Regione: Lavoro

L’assessore Costi: “Ex BredaMenariniBus in campo grazie anche all’impegno della Regione per il rilancio della piena produzione e la salvaguardia dell’occupazione. La consigliera Piccinini (M5s) dovrebbe saperlo”

“Da tempo ci battiamo insieme a sindacati e Città Metropolitana di Bologna, non faremo dunque fatica a sostenere qualsiasi soluzione utile per chiudere positivamente la vertenza”

Bologna – “La consigliera Piccinini (M5s) dovrebbe sapere che se la ex BredaMenariniBus è in campo lo si deve anche all’impegno della Regione Emilia-Romagna, che insieme ai sindacati e alla Città Metropolitana di Bologna si batte da tempo per il rilancio della piena produzione degli autobus nello stabilimento di Bologna e la salvaguardia dell’occupazione. Un sito produttivo e delle professionalità, sia nella progettazione sia nella realizzazione di mezzi, che devono essere messi al centro di una rinascita più che possibile, viste le commesse anche recenti vinte da Industria Italiana Autobus, la nuova compagine societaria di cui pure abbiamo chiesto il rafforzamento patrimoniale, con l’ingresso di nuovi soci nel capitale sociale, necessario per stare sul mercato”.
Così l’assessore alle Attività produttive, Palma Costi, che prosegue: “Un impegno, il nostro, che continuiamo a portare avanti, a partire dalla lettera inviata al ministro Di Maio sulle vertenze aperte in Emilia-Romagna, per lavorare insieme a una soluzione positiva, e fra queste c’è la ex BredaMenariniBus, soprattutto di fronte ai ritardi nella piena attuazione del piano industriale e degli accordi sottoscritti dall’azienda, per non lasciare che gli enormi sacrifici condotti in questi anni dai lavoratori siano vani. Cosa che non permetteremo. E la Regione sarà il 6 luglio al tavolo sulla vertenza ex BredaMenariniBus al ministero del Lavoro. Non faremo dunque fatica a sostenere qualsiasi soluzione utile per l’ex BredaMenariniBus, per far ripartire la produzione a pieno ritmo e tutelare i posti di lavoro. Ma anche questo la consigliera Piccinini (M5s) lo dovrebbe sapere”.

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Comunicato Regione: Infrastrutture

Via libera dal ministero ai fondi per il ponte tra Colorno e Cortemaggiore nel parmense. L’assessore Donini: “E’ la conferma di quanto già previsto nel decreto di febbraio del precedente governo. Una buona notizia che chiediamo possa valere anche per le altre opere strategiche dell’Emilia-Romagna”

Sbloccati dal governo 4,8 milioni di euro, l’80% del finanziamento previsto

Bologna – “Dal Ministero oggi arriva la conferma di quanto già previsto nel decreto del precedente governo del febbraio 2018 con il quale si era previsto lo stanziamento a carico dello Stato per il ripristino e la messa in sicurezza dei ponti stradali. Il fatto che si dia attuazione ad accordi siglati fra precedente Governo, Regione ed Enti Locali è una notizia che cogliamo favorevolmente e che chiediamo possa valere anche per le opere ritenute strategiche per il territorio regionale”.

Così l’assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Donini, commenta la notizia del via libera data dal ministro, Danilo Toninelli, ai fondi per il ponte tra Colorno e Cortemaggiore, che collega il parmense con la Lombardia. Lo sblocco di 4,8 milioni di euro per la Provincia di Parma riguarda l’80% del finanziamento che complessivamente ammonterà a sei milioni.

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Comunicato Regione: Territorio Bologna

Vertice in Regione con Toscana ed Enea: “Entro luglio l’accordo sul progetto di valorizzazione del Centro ricerca del Brasimone”

Il presidente Bonaccini: “Fondamentale arrivare rapidamente a dare una risposta chiara su tempi, modi, contenuti e soprattutto investimenti, per rilanciare il sito e l’occupazione per dare nuove opportunità di crescita a quell’area appenninica”. Il presidente di Enea, Testa: “Assolutamente disponibile a valorizzare la nostra struttura e realizzare progetti di ricerca compatibili con il sito e con le attività legate al tessuto delle imprese di Toscana ed Emilia-Romagna”

Bologna – “Entro luglio si dovrà sottoscrivere l’accordo che definisce le attività di ricerca per valorizzare il Centro Enea del Brasimone di Camugnano nell’Appennino bolognese”. L’impegno a definire, coinvolgendo centri di ricerca e Università, una road map che metta nero su bianco l’attività di ricerca nonché le risorse necessarie per realizzale, è arrivato questo pomeriggio a Bologna, in viale Aldo Moro, dove si è tenuto un vertice tra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Toscana con il presidente dell’Enea, Federico Testa. Incontro a cui hanno partecipato anche la Città metropolitana di Bologna e i Comuni dell’Appenino bolognese e toscano, coordinato dall’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi e dall’omologo toscano, l’assessore Stefano Ciuoffo.

L’appuntamento è stato fissato dopo che, nei mesi scorsi, l’Enea aveva scelto il sito di Frascati per realizzare il program Dtt (Divertor tokamak test facility) e le Regioni Emilia-Romagna e Toscana avevano chiesto l’impegno a Enea stesso affinché il Centro del Brasimone venisse considerato prioritario rispetto a nuove iniziative e progetti innovativi e, più in generale, in programmi di ricerca e di potenziamento tecnologico dell’Ente, se non altro in considerazione della qualità del gruppo di ricerca lì attivo e del contesto operativo in cui esso è inserito.

“Credo che sia fondamentale arrivare rapidamente a dare una risposta chiara su tempi, modi, contenuti, e soprattutto investimenti, per rilanciare il sito e l’occupazione. Un rilancio che tenga conto sia della rilevanza dell’infrastruttura, sia dell’esigenza di assicurare nuove e necessarie opportunità di crescita e prospettive a quell’area della nostra montagna”, ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, presente al vertice.

Il presidente dell’Enea, Testa, accogliendo l’opportunità si è detto “assolutamente disponibile a valorizzare la nostra struttura e realizzare progetti di ricerca compatibili con il sito e con le attività legate al tessuto delle imprese di Emilia-Romagna e Toscana”.

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Con i Cisalpipers tornano i concerti di Euphonie in salina

Natura, musica e cultura si fondono in Euphonie, festival estivo, che dal 2015, sotto la direzione di Luigi Sidero, porta artisti e spettatori ad immergersi in contesti ambientali dal fascino unico, nell’antica salina di Comacchio e in riva al mare. Sarà proprio la cornice naturale della salina, tra fenicotteri rosa, volpoche, aironi bianchi e cinerini, garzette ed i colori della vegetazione valliva ad ospitare il primo dei concerti in salina dell’edizione 2018 di Euphonie. Venerdì 29 giugno, alle ore 18, i Cisalpipers, gruppo brillante ed energico, nato nel 2004 ad Argenta, si esibiranno in un repertorio folk, che comprende brani tradizionali, suonati con la piva emiliana, la cornamusa scozzese, i tamburi storici e composizioni originali dal soud unico e innovativo.

La musica dei Cisalpipers è un viaggio che attraverso i secoli tocca epoche lontane, riproducendone suoni, profumi e visioni. Il gruppo è composto da Chiara Temporin (piva emiliana, cornamusa scozzese, tin e low whisle), che insegna cornamusa e flauto irlandese e da Mauro Pambianchi (tamburo rinascimentale, marching snare drum), insegnante di batteria e percussioni. Entrambi hanno al loro attivo migliaia di esibizioni live in Italia, in Europa e anche all’estero. I posti sono limitati. Per assistere al concerto e prendere parte alla visita guidata in salina, quest’ultima a cura del Centro di Educazione Ambientale del Cadf, è obbligatoria la prenotazione, contattando il numero 3453080049, oppure cea@cadf.it

Comune di Comacchio
Ufficio Comunicazione Istituzionale e Trasparenza

Copparo – sistemazione via Magnanina

Iniziati i lavori per la messa in sicurezza di via Magnanina a Sabbioncello S. Vittore. L’intervento consiste nella macinatura parziale della strada nei tratti ammalorati e usurati. Il lavoro è svolto internamente da PatrimonioCopparo con mezzi personale e attrezzature proprie, l’intervento consiste nella sistemazione di circa 700 metri di strada.

Comune di Copparo
Servizio Comunicazione