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Mese: Luglio 2018

Comunicato Regione: Apicoltura

Dalla Regione 490mila euro per il miglioramento della qualità del miele, salute delle api e sicurezza per i consumatori

Via libera dalla Giunta regionale al bando che dà attuazione agli interventi della terza ed ultima annualità del Piano regionale 2017-2019. Priorità a giovani, biologico e integrato, assistenza tecnica. Domande a partire da oggi fino al 19 novembre

Bologna – In arrivo dalla Regione circa 490 mila euro per lo sviluppo dell’apicoltura, il miglioramento della qualità dei prodotti dell’alveare, miele in primis, lo studio di nuovi trattamenti per combattere le malattie delle api e aumentare la sicurezza per i consumatori. È la dotazione finanziaria del bando approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale che dà attuazione alla terza ed ultima annualità del Programma regionale 2017-2019 di aiuti a favore del settore apistico.

Le risorse sono per il 50% di provenienza comunitaria, mentre l’altra metà è messa a disposizione dal governo italiano. Il budget assegnato dal ministero delle Politiche agricole e forestali alla Regione Emilia-Romagna è stato calcolato in base al numero degli alveari censiti all’Anagrafe apistica nazionale, circa 110 mila nel 2017, e sarà utilizzato per finanziare un’ampia gamma di interventi. Ai finanziamenti pubblici si aggiunge poi la quota a carico dei privati, pari a quasi 270 mila euro, per un ammontare totale di investimenti di oltre 756 mila euro. Le domande possono essere presentate a partire da oggi e fino al 19 novembre prossimo attraverso la piattaforma informatica di Agrea (Sop).

Ad usufruire dei fondi saranno gli apicoltori singoli e associati, comprese le associazioni apistiche e le Organizzazioni dei produttori, enti di ricerca e l’Osservatorio nazionale del miele di Castel San Pietro Terme, la capitale dell’apicoltura emiliano-romagnola. I contributi si riferiscono a spese sostenute nel periodo 1^ agosto 2018-31 luglio 2019 e le percentuali di aiuto variano dal 40 al 100% in relazione alla tipologia di intervento e al beneficiario.

La ripartizione dei finanziamenti

Oltre la metà del budget – circa 260 mila euro – sarà utilizzato per finanziare le azioni di assistenza tecnica, tra cui anche seminari di formazione e divulgazione per migliorare le condizioni ambientali per l’apicoltura e l’acquisto di attrezzature per la conduzione degli apiari e per la lavorazione, confezionamento e conservazione dei prodotti dell’alveare. Poi, in ordine decrescente di importo, figurano gli incentivi per l’acquisto di macchine ed attrezzature per l’esercizio del nomadismo, cioè lo spostamento degli alveari per seguire le fioriture stagionali, e per la realizzazione di una banca dati apistica regionale per la mappatura delle aree nettarifere e la georeferenziazione degli apiari (80mila euro); la lotta alle malattie dell’alveare, in particolare i contributi per l’acquisto di arnie antivarroa (60mila euro); le misure di sostegno ai laboratori di analisi del miele e degli altri prodotti dell’apicoltura (55mila euro); lo studio da parte del Crea – Agricoltura e Ambiente di Bologna di nuove strategie di lotta contro la varroasi (circa 28mila euro); infine gli aiuti per l’acquisto di materiale apistico vivo (sciami, nuclei e pacchi d’api) per il ripopolamento degli alveari (circa 3.500 euro).

Entro il 4 marzo 2019 sarà approvata una graduatoria unica regionale, stilata secondo le priorità indicate nel bando: giovani, produzione con metodo biologico o integrato, assistenza tecnica, numero degli alveari posseduti.

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Calvano: “Dalla Regione 600.000 euro per sostenere l’editoria locale”

Dalla prossima settimana al via il bando della Regione Emilia-Romagna a sostegno dell’editoria locale. Le imprese potranno candidarsi entro il 14 settembre e la Regione vaglierà i singoli progetti e si impegnerà a concedere i contributi entro il mese di novembre.

«Saranno stanziati 600.000 euro per contribuire all’assunzione di personale giornalistico iscritto all’albo, presso le imprese emiliano romagnole – spiega il consigliere regionale Paolo Calvano -. Con questo programma la Regione punta a favorire le condizioni che garantiscano un’informazione libera e plurale e a scongiurare l’impoverimento del panorama dell’informazione locale, salvaguardando i livelli occupazionali e contrastando la precarizzazione del lavoro giornalistico e dell’intera filiera tecnica di produzione dell’informazione».

I contributi sono riconosciuti a fronte di assunzioni a tempo indeterminato, effettuate dopo la presentazione della domanda. Si tratta di contributi a fondo perduto fino al 50% della retribuzione annua lorda per ogni assunzione. L’importo massimo per ogni assunzione non potrà superare i 20.000 euro o i 30.000 euro in caso di assunzione di lavoratori disabili. L’ammontare massimo di contributo concedibile a ciascuna impresa sarà di 50.000 euro.

«Vogliamo poter creare misure a contrasto della precarizzazione e dare dignità ai lavoratori con posti stabili – conclude Calvano -. L’informazione è alla base di una società democratica e aperta e come tale rappresenta un bene d’interesse pubblico da tutelare. Per questo la Regione Emilia-Romagna sostiene le imprese operanti nel settore in ambito locale, in primo luogo per la loro qualificazione e innovazione, perseguendo l’obiettivo di una sempre maggiore informazione ai cittadini e della loro partecipazione attiva alla formazione dei processi decisionali».

Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

Comunicato Regione: Turismo

I Castelli del Ducato: sempre più visitatori per un viaggio che da Piacenza e Parma guarda a tutta la Destinazione Emilia, a partire da Reggio Emilia. Bonaccini: “Un altro esempio del nostro straordinario patrimonio, che mette insieme storia, cultura, enogastronomia e impresa”

La visita del presidente della Regione e dell’assessore al Turismo, Corsini, nel circuito che riscuote sempre più interesse: nella sede, a Rocca Sanvitale di Fontanellato (Pr), oltre 2.400 visitatori in più mentre il Castello negli ultimi tre anni ha registrato un +18,35%. L’assessore Corsini: “500mila ingressi solo lo scorso anno”. Due giorni nel piacentino e nel parmense, con la visita anche alla Dallara di Varano de’ Melegari, fucina di bolidi destinati a tutto il mondo. E nel portale www.castellidelducato.it (1,5 milioni di visualizzazioni) entrano il Castello di Canossa nel Comune di Canossa (Re), quello di Bianello nel Comune di Quattro Castella (Re) e la Sala del Tricolore del Comune di Reggio Emilia, per un racconto sempre più corale del territorio

Bologna – L’Emilia piena di fascino dei 31 Castelli del Ducato aperti al pubblico per un turismo culturale di qualità, incastonati nelle province di Parma e Piacenza ma con l’obiettivo di allargarsi a quella di Reggio Emilia inserendo nel portale del circuito ducale (www.castellidelducato.it), 1 milione e mezzo di visualizzazioni) il Comune di Canossa con il Castello di Canossa, di Rossena e la Torre di Rossenella, il Comune di Quattro Castella con il Castello di Bianello e quello di Reggio Emilia con la Sala del Tricolore, per un racconto sempre più corale del territorio.
Il primo passo di un percorso che guarda all’intera Destinazione Emilia e, successivamente, a tutti i Castelli dell’Emilia-Romagna. E’ l’Emilia delle rocche, della tavola prelibata e della tradizione, quella che costruisce automobili da competizione alla Dallara di Varano de’ Melegari, quella dall’Appennino al Grande fiume, il Po, e della bassa in bicicletta di Giovannino Guareschi. Un legame stretto tra la storia di monumenti, la tecnologia e la volontà di persone spinte da una grande motivazione – castellani, imprenditori, guide turistiche, amministratori pubblici – che rendono straordinaria l’identità di questa parte della Food Valley.

Un contesto nel quale si inserisce il tour del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e dell’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, in programma oggi, martedì 31 luglio, e domani, mercoledì 1^ agosto, accompagnati dal presidente dei Castelli del Ducato, Orazio Zanardi Landi, e dal vicepresidente, Francesco Trivelloni.

NUMERI TUTTI IN POSITIVO – Luoghi suggestivi per un turismo al di fuori dei circuiti tradizionali che in Emilia-Romagna è in grande ascesa, mescolando l’Appennino, che nel 2017 ha visto 2 milioni di presenze (+4,5%) e 500mila arrivi (+3,6%) e luoghi e itinerari che sempre l’anno scorso, riuniti sotto la voce ‘Altre località’, hanno fatto segnare nel complesso la crescita maggiore: 4,6 milioni le presenze, per un +16,3%, e 1,8 milioni gli arrivi, pari al +13,2%.

Un turismo alternativo nel quale la rete dei Castelli del Ducato rientra a pieno titolo, con numeri altrettanto positivi. Il portale Castelli del Ducato nei primi sei mesi del 2018 è cresciuto in termini di visualizzazioni del 5,90% e la sede del Circuito, Rocca Sanvitale di Fontanellato (Pr), ha registrato oltre 2.400 visitatori in più, confermando l’aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno all’incirca del 5%. Il Castello di Fontanellato dal 2015 a oggi ha invece registrato +18,35%.

Complessivamente, in questo 2018, tra le pagine più ricercate nel portale www.castellidelducato.it, oltre ai castelli spiccano la pagina ‘mercati e mercatini’ con un +52%; poi ‘itinerari’ +14%, ‘tarocchi del Ducato’ +13%; ‘scuole’ +8% e ‘feste, enogastronomia, tradizioni’ +6,68%, con un +10,11% di ricerche attivate da mobile smartphone.

“Siamo di fronte a un altro esempio del nostro enorme patrimonio turistico- afferma il presidente Bonaccini- che mette insieme storia, cultura e tradizioni enogastronomiche di una terra che non finisce mai di stupire per la qualità e la quantità di luoghi e angoli che è in grado di offrire. E questi gioielli, questa ricchezza che mettiamo a disposizione dei turisti di tutto il mondo, testimoniano dell’ingegno e dell’impegno di tanti, un esempio di collaborazione tra pubblico e privati a cui non faremo mancare il nostro sostegno per promuovere anche questo circuito, dei Castelli del Ducato, che sempre di più guarda all’Emilia intera, a partire da Reggio Emilia, e rendere ancora più forte la nostra attrattività. D’altra parte, non è un caso se l’Emilia-Romagna quest’anno ha conquistato il primo posto della graduatoria delle dieci migliori destinazioni europee, fregiandosi del titolo di Best in Europe 2018 della Lonely Planet, forse la guida turistica più importante al mondo. Ed è anche grazie a realtà come queste- conclude- che contiamo di far crescere ancora un comparto che nel 2017 ha registrato il record di quasi 57 milioni di presenze, numeri straordinari e importanti anche per l’occupazione e il Pil regionale, con il turismo che ne rappresenta ormai il 12%”.

“Tra gli obiettivi turistici della Regione Emilia-Romagna c’è quello di alzare il tasso di internazionalizzazione- aggiunge l’assessore Corsini- e puntiamo molto su questo circuito che annovera una trentina di castelli tra Parma e Piacenza e che ha già dimostrato di poter raggiungere ottimi risultati con oltre 500 mila ingressi solo lo scorso anno. Ed è proprio a partire da questa esperienza vincente- aggiunge- che vogliamo allargare i confini per fare di tutta l’Emilia-Romagna una terra di castelli, rendendo questo circuito un vero e proprio prodotto turistico, così da aumentare la nostra appetibilità sul mercato internazionale, per arrivare a superare la soglia del 30% di visitatori stranieri che è il traguardo che ci siamo dati in questo mandato”.

“Quattro sono i punti forti di questo percorso di dialogo ed apertura che mette in connessione i castelli di Parma, Piacenza, Pontremoli – tutti riuniti nel circuito Castelli del Ducato – con le roccaforti e alcuni monumenti di Reggio Emilia che vorranno collaborare con noi e successivamente con i Castelli dell’Emilia-Romagna: rafforzare il concetto di Emilia come destinazione turistica; mettere a valore le diverse identità, accostandole proprio per farle emergere distinte e rispettarle; dare ai visitatori e ai turisti la possibilità di vedere l’evoluzione del castello dai resti su antichissimi sassi alle strutture in muratura espressione del Basso e dell’Alto Medioevo fino ad arrivare alle fortezze tra le più imponenti e famose in Italia. E ancora visitare i manieri che si ingentiliscono, diventano rocche affrescate, castelli che raccontano storie che spaziano fino alla Belle Epoque, ad oggi”, spiega il presidente Orazio Zanardi Landi, a capo da vent’anni del circuito Castelli del Ducato. “Oggi- prosegue- la sfida comune per tutti – enti pubblici e proprietari privati che gestiscono castelli o monumenti – è soltanto una: tenerli aperti, fruibili in sicurezza, renderli sostenibili economicamente diffondendo cultura e bellezza, garantirne la manutenzione ordinaria e straordinaria per tramandarne l’anima millenaria che custodiscono”.

Castelli del Ducato di Parma, Piacenza, Pontremoli fa da volano. Sul website da oltre 1 milione e mezzo di visualizzazioni www.castellidelducato.it verranno presentate anche alcune location strategiche del territorio di Reggio Emilia. I primi a scegliere il driver di promozione turistica Castelli del Ducato saranno il Comune di Quattro Castella con il Castello di Bianello e il Comune di Reggio Emilia con la Sala del Tricolore.

“Destinazione Turistica Emilia e i suoi 50 castelli: il percorso che inizia ora- afferma Natalia Maramotti- con l’ospitalità nel sito de I Castelli del Ducato dei primi tre Comuni che hanno deciso di cogliere l’opportunità credendo all’idea che il prodotto turistico ‘Castelli e dimore storiche’ possa concorrere alla caratterizzazione della nostra area vasta turistica, proseguirà proponendo sempre maggiori adesioni. Lo slogan ‘la destinazione dei 50 castelli’ diventerà una realtà capace di concorrere allo sviluppo turistico anche del nostro territorio provinciale; da Canossa agli Estensi, fino al luogo simbolo della cacciata di questi ultimi, nel 1796, grazie alla costituzione della Repubblica Cispadana. Tante sono le storie da raccontare. Ricchezza di storie, autenticità dei luoghi, qualità dei prodotti enogastronomici: questa- chiude la presidente- è la Destinazione Turistica Emilia e una parte del lavoro per strutturare sempre più questo racconto passa anche dalla nuova alleanza con i Castelli del Ducato”.

Le tappe:

Le tappe nel circuito dei castelli del Ducato

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Fabbri (LN): “Ferrara “assediata” dalla criminalita’ nigeriana:, 3 risse a colpi di machete, bastoni e pistole in poche ore: ecco il risultato dell’accoglienza “a tutti i costi”

Il capogruppo della Lega Nord in Regione, Alan Fabbri, sugli episodi di inaudita violenza avvenuti nel cuore della città in pieno giorno: “Regolamento di conti fra bande di spacciatori con macheti, spranghe e pistole: è il risultato di questo sistema di accoglienza che la Giunta Pd ha accettato supinamente. Pronti al dialogo con la maggioranza Pd per trovare soluzioni a questo degrado e per portarle al Governo”

“Non c’è che dire: oggi Ferrara è una città assediata dalla criminalità nigeriana. Non si può definire diversamente, alla luce della tragica giornata di inaudita violenza di cui ieri è rimasta vittima la nostra città. Nel volgere di poche ore, infatti, in via Oroboni, in Corso Giovecca, e in via Bologna (all’interno del caffè Vienna) ci sono state tre risse fra bande rivali di nigeriani – probabilmente connese fra di loro per ragioni di spaccio – che si sono affrontate a colpi di macheti, spranghe e anche una pistola”.

Così ilcapogruppo della Lega Nord in Regione, Alan Fabbri,stigmatizza la drammatica giornata di ieri, che poteva finire in tragedia, vissuta da Ferrara, dai suoi cittadini e dai suoi turisti.

“E’ evidente che la responsabilità prima del degrado in cui è piombata Ferrara sia dell’attuale amministrazione Pd e dal suo aver supinamente accettato questo sistema di accoglienza: oggi la città è sotto scacco della mafia nigeriana che controlla intere zone della città, nelle quali del rispetto della legalità non c’è più nemmeno l’ombra. Ferrara oggi è una città in cui l’ordine pubblico è fuori controllo. E’ l’emblema del fallimento del modello “pd” dell’accoglienza “a tutti i costi” e non gestita” rincara il capogruppo del Carroccio.

“Una giornata di sangue come quella vissuta ieri dalla città deve, a questo punto, rappresentare il punto di svolta per l’attuale amministrazione comunale. E’ ora che il primo cittadino Tiziano Tagliani e la sua giunta la smettano di far finta di niente e comincino invece a cercare di dare risposte al degrado e al totale senso di insicurezza che lamentano i cittadini. Il loro apparente lassismo, in realtà è eslusivamente funzionale a rimpinguare le casse delle coop sociali che dovrebbe gestire i richiedenti asilo” sottolinea Fabbri.

“All’amministrazione Tagliani chiediamo un netto cambio di rotta, che passi dal confronto con quelli che sono i veri e attuali problemi che stanno sconvolgendo Ferrara. A partire dalla lotta senza quartiere alla mafia nigeriana che ha già affondato i suoi tentacoli nel nostro tessuto cittadino. Un allarme, quello dell’infiltrazione sul territorio della mafia nigeriana che, oltre che dalle cronache quotidiane, nasce da uno studio sul radicamento di questa organizzazione criminale di tipo mafioso realizzato dall’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano. Nell’ultimo rapporto pubblicato lo scorso maggio, i ricercatori milanesi parlano di organizzazioni attive in Emilia Romagna che “operano in diversi settori, dal traffico di sostanze stupefacenti alla ricettazione, fino alla tratta di esseri umani finalizzata allo sfruttamento della prostituzione”, che “hanno la capacità di mascherare il proprio ruolo”, contano su “un elevato livello di conoscenza delle leggi italiane” e utilizzano finti centri culturali e negozi etnici di vario genere “come copertura rispetto alle attività illegali e di riciclaggio’” spiega il consigliere leghista.

“Sia chiaro: come Lega siamo pronti al dialogo col Pd ferrarese per arrivare a soluzioni condivise e concrete contro la deriva di violenza e insicurezza che stanno sferzando la nostra città. Anzi, saremo ben felici di farci portavoce di quelle soluzioni presso il Governo” chiosa Fabbri.

Da: Ufficio Stampa Lega Nord Gruppo Emilia e Romagna

Comunicato Regione: Ambiente

Boschi e foreste, al via il nuovo regolamento. Interventi più veloci, regole più semplici. Legname e prodotti del sottobosco motore di crescita sostenibile

L’assessore Gazzolo: “Regole frutto del lavoro condiviso con Comuni, enti di gestione dei parchi, associazioni ambientaliste, imprese per far crescere l’economia del bosco e difendere la biodiversità. Vogliamo rendere il territorio più resiliente, facilitando anche le manutenzioni della vegetazione lungo le strade e le reti tecnologiche per prevenire rischi e disagi”

Bologna – Far crescere l’economia del bosco, valorizzare i prodotti del sottobosco e delle foreste, garantendo l’equilibrio tra produttività e conservazione della biodiversità. E ancora: procedure più semplici anche per i tagli della vegetazione lungo le strade e nelle vicinanze di infrastrutture tecnologiche pubbliche e private – tralicci, linee elettriche e telefoniche – per prevenire e limitare interruzioni dei servizi come quelli causati lo scorso inverno dal gelicidio.

Sono le novità del nuovo regolamento forestale approvato dalla Giunta regionale, dopo avere avuto il via libera dall’Assemblea legislativa.
Tra gli obiettivi anche il potenziamento dei servizi ecosistemici, quelli che le foreste rendono all’intera comunità e che vanno da una migliore qualità delle acque alla riduzione dei gas climalteranti nell’aria, a una maggiore sicurezza del territorio grazie alla gestione efficiente e alla manutenzione delle aree forestali.

“Si tratta di un testo largamente condiviso- spiega l’assessore regionale all’ambiente Paola Gazzolo-, frutto di un percorso di partecipazione ampio che ha coinvolto Comuni, Unioni, Enti di gestione per i parchi e la biodiversità, Comuni e loro Unioni, associazioni ambientaliste e delle imprese, mondo scientifico e delle professioni. È l’ultimo passo che completa gli strumenti di attuazione del Piano forestale regionale: le nuove norme sostituiscono quelle, ormai datate, risalenti al 1995. Puntano a rendere i boschi più sicuri e a farne un vero motore di crescita sostenibile per l’Appennino”.

Il regolamento entrerà in vigore dal prossimo autunno. La Regione metterà in campo una campagna di informazione rivolta agli Enti locali, ai tecnici e agli operatori del settore per facilitarne l’applicazione.

Le nuove norme

È di 600 mila ettari la porzione del territorio dell’Emilia-Romagna coperta da boschi: circa il 30% della superficie totale della regione. Il nuovo regolamento forestale semplifica e rende più flessibili le norme per gli interventi di cura, manutenzione e valorizzazione delle aree boschive.
I lavori sugli appezzamenti minori, con un un’estensione massima di 1.500 mq, potranno essere svolti senza richiedere nessuna autorizzazione. Lo stesso per le opere di manutenzione delle reti dei servizi pubblici, a d esempio le linee elettriche, telefoniche o la rete idrica. Disposizioni puntuali riguardano la prevenzione degli incendi, con la garanzia dello svolgimento di specifiche attività: scoutismo, sparo di fuochi artificiali, abbruciamento dei residui delle lavorazioni agricole e forestali.
Per dare nuova vita ai terreni abbandonati, si punta sulla promozione di pascoli, coltivazioni e produzioni di nicchia come la castanicoltura, la tartuficoltura e l’apicoltura.

Esclusi i tagli di autoconsumo (fino a 250 quintali o su aree non superiori a 5.000 metri quadrati all’anno), tutti gli interventi sui boschi dovranno essere effettuati da imprese ed operatori iscritti in un apposito Albo, a cui sono equiparate le aziende agricole. L’obiettivo è certificare la professionalità delle imprese che operano nel settore e accrescere la sicurezza del lavoro. E ancora: sono introdotte norme a tutela degli immobili, dei ruderi e di tutti gli elementi di interesse storico e culturale presenti nelle aree forestali (tratturi, mulattiere, cippi confinari, ruderi di edifici rurali).

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Comunicato Regione: Acqua

Da domani nel piacentino arriva un milione e mezzo di metri cubi d’acqua in più dalla diga del Brugneto. Sale a 4 milioni di metri cubi il volume d’acqua liberata a favore della Val Trebbia

L’assessore Gazzolo: “E’ il risultato concreto del patto per la crescita e lo sviluppo siglato lo scorso settembre dalla Regione Emilia-Romagna con la Liguria. L’acqua posta al centro perché elemento di biodiversità e crescita sostenibile”. Il rilascio parte il 1° agosto

Bologna – Per l’agricoltura piacentina arriva un milione e mezzo di metri cubi d’acqua del Brugneto. Il rilascio partirà da domani, mercoledì 1 agosto. Si conferma, quindi, anche per il 2018 il rilascio aggiuntivo dall’invaso ligure di acqua destinata alla Val Trebbia, che raggiunge quota 4 milioni di metri cubi, aggiungendosi ai 2 milioni e mezzo già concessi dal disciplinare in vigore.

L’annuncio arriva da Paola Gazzolo, assessore regionale all’Ambiente, che precisa come tutto questo sia “la risposta alle esigenze del territorio, frutto del patto per la crescita e lo sviluppo dei nostri territori siglato nello scorso settembre dai presidenti di Emilia-Romagna e Liguria: un’intesa che ha permesso di avviare forme di collaborazione e dialogo su tematiche strategiche tra cui appunto quelle ambientali”, afferma. “L’acqua è vita, biodiversità, economia e lavoro: per questo è un caposaldo di quell’accordo”.

La richiesta del rilascio aggiuntivo era stata formalizzata lo scorso 25 luglio dal Consorzio di bonifica di Piacenza. Gli uffici della Regione Emilia-Romagna ne hanno dato subito comunicazione alla Regione Liguria, al Comune di Genova e a Iren Acqua spa, gestore dell’invaso. Oggi la conferma dell’accoglimento della richiesta.

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Musica a Marfisa d’Este – Corso Giovecca 170 Ferrara Concerto di martedì 7 agosto 2018

CIRCOLO CULTURALE AMICI DELLA MUSICA GIROLAMO FRESCOBALDI

Musica a Marfisa d’Este – Corso Giovecca 170 Ferrara

Concerto di martedì 7 agosto 2018

FERRARA – Arie d’opera e romanze da salotto saranno il piatto forte di Musica a Marfisa D’Este, in Corso Giovecca 170 Ferrara, martedì 7 agosto 2018 alle ore 21,15 dove sarà ospite il soprano Paola Amoroso assieme al pianista accompagnatore Massimiliano Pasquali. La Amoroso proporrà celebri brani lirici come Il mio ben quando verrà (dalla “Nina pazza per amore” di Paisiello), Ah! non credea mirarti (da “La sonnambula” di Bellini), Com’è bello quale incanto (dalla “Lucrezia Borgia” di Donizetti), Oh! nel fuggente nuvolo (da “Attila” di Verdi), ma anche romanze e Lieder di autori da Francesco Paolo Tosti a Franz Liszt e Charles Gounod. Il concerto è organizzato dal Circolo Frescobaldi e l’ingresso è a offerta libera.
Paola Amoroso, soprano lirico formatasi a Ferrara con il mezzosoprano Gigliola Bonora e, successivamente a Bologna, alla scuola del tenore Oslavio di Credico, ha approfondito il repertorio lirico sotto la guida del baritono milanese Giuseppe Riva e del M° Matteo Brambilla, docente all’Accademia della Scala.
Massimiliano Pasquali ha iniziato gli studi musicali presso il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara studiando Organo e Composizione Organistica e Pianoforte. Ha contestualmente completato gli studi universitari conseguendo la laurea in Farmacia. In seguito si è dedicato allo studio del canto lirico e cameristico anche lui sotto la guida di Oslavio Di Credico a Bologna e poi di Giovanna Canetti al Conservatorio “G. Verdi” di Milano.

Da: Gli Amici della Musica Ferrara

Musica a Marfisa d’Este – Corso Giovecca 170 Ferrara Concerto di domenica 5 agosto 2018

FERRARA – Sesto appuntamento dedicato all’esecuzione integrale delle Sonate pianistiche di Franz Schubert, domenica 5 agosto 2018 alle ore 21,15 a Musica a Marfisa D’Este, in Corso Giovecca 170. Sarà ancora una volta ospite della rassegna il celebre pianista avellinese Gianluca Di Donato che torna a suonare a Ferrara dove con questo concerto conclude “l’integrale” delle sonate Schubertiane iniziate due anni fa proprio durante una serata estiva alla Marfisa e proseguite in concerti nel Ridotto del Teatro comunale e alla Sala della musica.
In quello che sarà l’ultimo appuntamento del ciclo dedicato a Franz Schubert, il pianista Di Donato porterà la Sonata in Do maggiore D.279, la Sonata in La minore D.784 e la Sonata in Re maggiore D.850, tre fra le più impegnative musiche del compositore viennese. Il concerto è organizzato dal Circolo Frescobaldi e l’ingresso è a offerta libera.
Gianluca Di Donato è originario di Avellino, classe 1972 allievo di Aldo Ciccolini. Ha iniziato la carriera concertistica in occasione del suo debutto al Festival Pianistico Internazionale di Amalfi del 1991 durante il quale ha riceve la targa Mozart quale più giovane pianista presente nella storia del Festival. Da allora in poi ha tenuto recital e concerti, come pianista ospite di orchestre, in Italia e all’estero ottenendo sempre successo di critica e di pubblico
L’integrale delle Sonate di Schubert sono state incise da Di Donato per l’etichetta giapponese Da Vinci Edition, a coronamento del ciclo di concerti che, oltre a Ferrara, lo ha portato in altre numerose città italiane ed europee.

Da: Gli Amici della Musica Ferrara

Musica a Marfisa d’Este – Corso Giovecca 170 Ferrara Concerto di giovedì 2 agosto 2018

CIRCOLO CULTURALE AMICI DELLA MUSICA GIROLAMO FRESCOBALDI

Musica a Marfisa d’Este – Corso Giovecca 170 Ferrara

Concerto di giovedì 2 agosto 2018

FERRARA – Un tuffo nelle atmosfere gipsy è quello che viene proposto dal Gruppo Yerbaguena in scena a Musica a Marfisa D’Este, in Corso Giovecca 1780 Ferrara, giovedì 2 agosto 2018 alle 21,15. Saranno in pedana Osvaldo Rogato “El Zerieco” (chitarra e canto), Massimo Tarussio “El Tarao” (chitarra e cori), José Martin Del Rio (cajon e percussioni) e Michela Franceschini “Macarena” (danza e cori).
Il gruppo musicale Yerbaguena nasce nel 2010 con esperienze musicali e di vita, derivanti dal flamenco . La ricerca nelle origini delle musiche e delle ” letras ” della rumba flamenca, hanno permesso al gruppo di proporre il più fedele e spontaneo messaggio nell’esecuzione dei vari brani in lingua catalana, spagnola e calò (lingua parlata dai gitani andalusi). La Camargue e l’Andalusia sono le origini di questo genere musicale chiamato ” chicos ” nei ” palos flamenco “.
La rumba flamenca è impiegata maggiormente nei momenti di allegria nelle feste gitane.
Il gruppo proporrà l’atmosfera che si viene a creare nelle fiestas gitane della Camargue e dell’ Andalusia. Verranno proposti brani resi famosi dai Gipsy Kings e brani solitamente suonati nei barrios e nelle famiglie gitane in occasione di feste. Sconosciuti al pubblico “payo” (non gitano) i brani vengono interpretati in lingua catalano e calò (lingua gitana).

Da: Gli Amici della Musica Ferrara

Musica a Marfisa d’Este – Corso Giovecca 170 Ferrara Concerto di sabato 4 agosto 2018

FERRARA – Sarà un programma “jazzy” raffinato e “crooning” quello di sabato 4 agosto 2018 alle ore 21,15 a Musica a Marfisa D’Este, in Corso Giovecca 170 Ferrara. Protagonista della serata sarà la cantante Bessie Boni accompagnata dal pianista Massimo Mantovani. Il concerto è organizzato dal Circolo Frescobaldi e l’ingresso è a offerta libera.
Massimo Mantovani, pianista e arrangiatore, e Bessie Boni, cantante ed autrice, propongono una rivisitazione nella formula essenziale ed elegante della sola voce accompagnata dal pianoforte di un repertorio vastissimo, che spazia dal soul al jazz, dalla bossanova al blues. Standard jazzistici, brani easy listening, ballad e veri e propri evergreen, vengono riproposti in modo da mettere in risalto le peculiarità interpretative dei due musicisti. I brani presentati nel corso della serata sono vere e proprie “jazzy variations”, riarrangiamenti che, indipendentemente dal materiale di partenza, conducono sempre e comunque ad un unico risultato: quel suono raffinato e minimale, quel sapore “jazzy”, scevro da ogni intellettualismo che vede la voce sempre in primo piano e che tanto ricorda il lato più colto del soul e del bluesy jazz Anni Ottanta.
E’ costante infatti il richiamo ai momenti più “classici” di vocalist come Anita Baker, Patti Labelle, Will Downing e Olita Adams, che dimostrano di aver profondamente influenzato il background musicale dei due musicisti. “Jazzy Variations” è un esperimento ambizioso, una sfida, quella di far rivivere il songbook di autori come George Gershwin e Johnny Mercer accanto a brani pop degli Anni Settanta e Ottanta senza farne percepire in alcun modo la distanza. E l’esperimento riesce perché il vero protagonista della serata non è il repertorio; i veri protagonisti sono i timbri, le modalità espressive, il talento interpretativo e quella sonorità costantemente in bilico tra jazz e soul, che è il tratto distintivo di questo duo tutto ferrarese.

Da: Gli Amici della Musica Ferrara

Musica a Marfisa d’Este – Corso Giovecca 170 Ferrara Concerto di venerdì 3 agosto 2018

FERRARA – È di nuovo una collaborazione fra Circolo Frescobaldi e Associazione AMA Ferrara quella che porterà in scena le “Poesie dal corpo” venerdì 3 agosto 2018 alle ore 21,15 a Musica a Marfisa D’Este, in Corso Giovecca 170 Ferrara. L’ingresso è a offerta libera.
Ideatrice e coreografa danzatrice della serata sarà Elisa Mucchi che proporrà tre brani con musiche anche del giovane pianista e compositore ferrarese Jacques Lazzari. Lo spettacolo è un susseguirsi di immagini ed attraversamenti elaborati da una comunità di persone: alcuni dei partecipanti sono soci dell’Associazione Malattia Alzheimer di Ferrara (AMA), che seguono un percorso di danza guidato dalla danzatrice e coreografa ed esprimono l’alternarsi di momenti di gruppo ed assoli, nell’intento di riportare la danza e l’arte ad un dimensione sociale, che possa appartenere a tutti.
Elisa Mucchi si diploma come danzatrice interprete nel 2006, perfezionandosi in un corso di alta formazione presso la Compagnia Deja Donné, studiando con Simone Sandroni, Nordine Benchorf, Teodora Popova, Nele Hertling, Julyen Hamilton. Dal 2007 segue progetti di formazione in Coreografia e successivamente lavora presso la Biennale Danza di Venezia, durante le direzioni di Ismael Ivo e Virgilio Sieni. Ha frequentato la facoltà di Sociologia all’Università di Urbino e Bologna, studi che, integrati al lavoro di danza, muovono sempre una curiosità fortemente socio-antropologica nell’incontro con gli altri, attraverso il movimento, costruendo nel tempo una personale visione ed impronta, che influenza tutta la ricerca artistica sia come coreografa ed autrice, che nei processo di trasmissione della danza alle persone.

Da: Gli Amici della Musica Ferrara

Consulenza legale e psicologica UDI

Anche quest’anno UDI Ferrara, attraverso i suoi servizi di consulenza legale e psicologica gratuiti, grazie al volontariato e collaborazione di sette avvocate e una psicologa che offrono la propria esperienza professionale, ha messo a disposizione di tutte le donne che ne hanno fatto richiesta, informazioni sui propri diritti e percorsi per affrontare le varie problematiche.
Da gennaio ad oggi 33 donne, tra i 30 e i 69 anni, si sono rivolte ai nostri servizi principalmente per problematiche di separazione o divorzio. Il più delle volte le condizioni economiche/lavorative precarie o inesistenti generano incertezze decisionali, soprattutto di fronte alla presenza di figli piccoli.
Come ogni anno le consulenze sono sospese per tutto il mese di agosto e riprenderanno mercoledì 5 settembre e, regolarmente, ogni mercoledì pomeriggio presso la sede in via Terranuova 12/b, previo appuntamento allo 0532-206233.

Da: UDI Ferrara

Comunicato Regione: Welfare

Alloggi Erp, nuovi fondi per ristrutturare alloggi e installare ascensori e montascale: la Regione stanzia altri 9,3 milioni di euro. Bonaccini-Gualmini: “Investimento importante, la buona amministrazione passa anche per l’autonomia di anziani e persone con disabilità”

Di fronte alle tante richieste arrivate, finanziata la riapertura del bando 2018 per riqualificare il patrimonio di edilizia residenziale pubblico. Dalla Giunta via libera al provvedimento rivolto ai Comuni proprietari degli alloggi, che potranno avvalersi dell’Acer per effettuare i lavori. Contributi fino all’80% dell’importo complessivo delle opere, anche di ristrutturazione, e 35 mila euro ad appartamento per rimuovere gli ostacoli alla mobilità. Scadenza il 24 settembre

Bologna – Un impegno subito rispettato, con la Regione che stanzia nuovi fondi – 9,3 milioni di euro – per la ristrutturazione di alloggi pubblici non utilizzati e l’installazione di ascensori e montascale . L’obiettivo indicato dalla Giunta diventa così realtà a poche settimane dall’approvazione della graduatoria finale del bando emanato nell’aprile scorso per riqualificare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, con la Regione Emilia-Romagna che destina altre risorseper l’autonomia e la vita sociale soprattuttodi anziani e persone con disabilità.

“E’ un investimento ingente quello che come Regione abbiamo appena approvato, che arriva a pochi mesi da quello precedente, di oltre 2 milioni di euro”, sottolineano il presidente Stefano Bonaccini e la vicepresidente con delega al Welfare, Elisabetta Gualmini. “Le tante richieste di intervento che ad oggi ci sono pervenute, dimostrano chiaramente quanto per le persone anziane e disabili sia importante conservare la propria autonomia, una vita sociale soddisfacente, la possibilità di continuare a vivere nell’abitazione di sempre. Eliminare quello che può essere d’intralcio- proseguono Bonaccini e Gualmini- e favorire invece la comodità in casa è parola d’ordine, tanto più che lavori come quelli che stiamo e andremo a finanziare si rivelano necessari per lo svolgimento delle attività più basilari, come può essere salire una scala per accedere alla propria casa o una porta troppo stretta per farci passare una carrozzina. Amministrare bene- chiude- significa anche questo”.

Parte della nuova dotazione finanziaria (2 milioni di euro) sarà destinata a finanziare le richieste ancora in graduatoria: 91 su un totale di150(59 gli interventi già finanziati).I restanti 7,3 milioni di euro serviranno a riaprire il bando, che scadrà così il prossimo 24 settembre,per accogliereulteriori domande.

A livello territoriale, le risorse destinate alla riapertura del bando saranno così suddivise: Bologna (2,4 milioni di euro); Modena (796.806 euro); Reggio Emilia (551.162 euro); Parma (809.827 euro); Piacenza (413.616 euro); Ferrara (874.827 euro); Ravenna (606.071 euro); Forlì-Cesena (576.242 euro); Rimini (269.473 euro).

Sempre a livello territoriale, lo stanziamento per finanziare le domande in graduatoria viene suddiviso nel seguente modo: Bologna (656.279 euro); Modena (218.595 euro); Reggio Emilia (151.205 euro); Parma (222.167 euro); Piacenza (113.471 euro); Ferrara (239.999 euro); Ravenna (166.269 euro); Forlì-Cesena (158.086 euro); Rimini (73.927 euro).

Il bando / Criteri e requisiti di accesso
Rispetto ad aprile, sono ora due le linee di intervento previste dal bando.

-Miglioramento dell’accessibilità negli alloggi (Tipologia A) – Vengono finanziate le installazioni di nuovi ascensori e montascale oppure sostituiti o resi più efficienti quelli già esistenti.Sarà possibile ottenere un finanziamento fino all’80% dell’importo complessivo dei lavori e il restante 20% è invece a carico dei Comuni.

-Miglioramento delle condizioni di fruizione e usabilità degli alloggi (Tipologia B) – Le risorsestanziate consentono di ottenere contributi fino a un massimo di35 mila euro per alloggio. Tra gli interventi ammissibili per il superamento degli ostacoli alla mobilità delle persone anziane o disabili nella propria abitazione o nel palazzo in cui vivono, la sostituzione di gradini con rampe o pavimentazioni scivolose, allargamento di corridoi e servizi, rimozione di dislivelli.

Erp, i primi edifici costruiti nel dopoguerra
In Emilia-Romagna gli edifici popolari sono 6.571, per un totale di oltre 59 mila appartamenti (59.449); l’età media dei fabbricati è di 45 anni e circa il 39% risale a prima del 1960, il 26% è stata costruita negli anni compresi tra il 1960 ed il 1980 e i rimanenti edifici (35% del totale) sono di epoca successiva.

In particolare, 1.257 fabbricati (per 8.230 alloggi) risalgono al dopoguerra, essendo stati costruiti negli anni tra il 1951 e il 1960, il decennio che ha visto lo sviluppo maggiore. Stabili, questi, che sono concentrati per lo più nelle province di Bologna (335) e Ferrara (258) e, a seguire, a Parma (140), Forlì – Cesena (130), Modena (114), Reggio Emilia (87), Ravenna (80), Piacenza (65) e Rimini (48). Minore, complessivamente, è l’età degli alloggi, ristrutturati in parte nel corso degli anni.

Sono invece oltre 15.000 gli alloggi di edilizia residenziale popolare costruiti tra il 1970 e il 1980: 5.570 sono ubicati nella provincia di Bologna, 1.808 a Modena, 1.758 a Ferrara; Parma ne conta 1.468, Reggio Emilia 1.053, Ravenna 976, Forlì-Cesena 964, Piacenza 719 e Rimini 698. /Ti.Ga.

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Sportelli automatici di nuova generazione anche negli uffici postali di Poggio Renatico e Renazzo

Schermo touch screen e nuovi dispositivi di sicurezza e anticlonazione

Ferrara, 31 luglio 2018 – Velocità, semplicità e sicurezza. Sono le caratteristiche degli sportelli automatici di nuova generazione attivati presso gli uffici postali di Poggio Renatico e Renazzo. Sono 10 in provincia di Ferrara. Dotati di monitor con schermo tattile a elevata luminosità e dispensatore innovativo, i nuovi Atm Postamat dispongono di moderni dispositivi di sicurezza, tra cui il macchiatore di banconote, che impedisce la sottrazione del denaro in caso di atto vandalico. A maggior tutela della clientela è presente anche un nuovo sistema elettronico “antiskimming” per impedire la clonazione delle carte di credito.
Disponibili tutti i giorni della settimana, e in funzione 24 ore su 24, gli Atm Postamat consentono di effettuare operazioni di prelievo contanti, interrogazioni su saldo e lista movimenti, ricaricare tutti i telefoni cellulari, pagare le principali utenze e oltre 2mila bollettini di conto corrente postale, ricaricare la carta prepagata Postepay. Lo sportello automatico postale può essere utilizzato dai correntisti BancoPosta attraverso la carta Postamat, dai titolari di carta Postepay e carte di credito aderenti ai circuiti Visa, VPay, Union Pay, Mastercard, Maestro, Bancomat, Plus e American Express.

Da: Ufficio Stampa Posteitaliane Corporate Affairs

Siglato Accordo Italia-Cina per export erba medica italiana


Lo scorso 25 luglio il Ministero delle Politiche Agricole e l’Amministrazione Generale delle Dogane Cinesi, hanno sottoscritto un accordo per avviare le esportazioni verso la Cina di erba medica di produzione italiana. Si tratta di un negoziato importante per le imprese italiane del settore, le quali potranno accedere a un mercato in costante crescita. Secondo i dati del Ministero dell’Agricoltura cinese, negli ultimi anni la domanda di erba medica in Cina è aumentata di quasi il 20% l’anno, ed è prevista arrivare a 6,9 milioni di tonnellate nel 2020. Il forte incremento nell’utilizzo di questo prodotto in Cina, deriva dal sempre maggiore impiego nell’allevamento di mucche da latte da parte dell’industria casearia. Nel 2017 gli Stati Uniti risultano essere il principale Paese esportatore di questo prodotto verso la Cina, con circa 1,3 milioni di tonnellate l’anno (per un valore di oltre 350 milioni di euro), seguiti da Australia, Spagna e Canada. L’ambasciatore italiano in Cina, che ha sottoscritto il protocollo d’intesa per conto del Ministero, assicura che continuerà a seguire l’evoluzione dei dossier ancora aperti, che riguardano le esportazioni italiane di pere, mele e nocciole. Per esportare produzioni agricole ed agroalimentari in Cina è infatti necessario che le istituzioni italiane e cinesi portino a termine singoli dossier per ciascun prodotto.

Da: Ufficio stampa Confagricoltura

Coldiretti, consumi: UE, a rischio produzioni biologiche con taglio rame

In Emilia Romagna interessate 5.000 aziende agricole e 150 mila ettari

Forte preoccupazione per l’intenzione dell’Unione Europea di “tagliare” l’uso del rame ai produttori agricoli in particolare a quelli biologici. È quanto esprime Coldiretti Emilia Romagna alla luce del dossier della Commissione Ue che ipotizza una riduzione da 6 a 4 chilogrammi di rame all’anno per ettaro, privando così i produttori agricoli biologici di un degli strumenti principali di difesa delle piante dalle malattie, sicuro per gli uomini, gli animali e l’ambiente.
L’attuale licenza dei composti del rame – informa Coldiretti Emilia Romagna – scade nel gennaio 2019 e la Commissione ha predisposto un dossier che prevede un rinnovo di autorizzazione per 5 anni con riduzione di un terzo delle dosi ammissibili. Una così drastica riduzione del dosaggio – commenta Coldiretti Emilia Romagna – comporterebbe perdite di rese in agricoltura biologica che oscillano tra il 30% e il 100% a seconda delle diverse colture, in particolar modo sulla vite, e tra il 10% e il 70% per l’agricoltura convenzionale, dove il rame è spesso usato in combinazione con altri prodotti al fine di evitare fenomeni di resistenza dei parassiti.
A farne le spese in Emilia Romagna sarebbero le oltre 5.000 aziende biologiche che coltivano 150 mila ettari di terreno, il 15% della superficie agricola coltivata in regione. In questo modo – insiste Coldiretti regionale – l’Unione Europea andrebbe contro la strategia della stessa Politica agricola comunitaria che sostiene l’agricoltura biologica. Più opportuno – secondo Coldiretti Emilia Romagna – sarebbe consentire di continuare ad impiegare il rame nella dose di 6 chilogrammi per ettaro/anno, con uno schema di dosaggio flessibile con una dose media ripartita su 5 anni che consentirebbe agli agricoltori di gestire il quantitativo di rame in base agli attacchi patogeni alle colture.
Il rame – ricorda Coldiretti Emilia Romagna – è usato in agricoltura da oltre un secolo per proteggere in maniera efficace ed economicamente sostenibile molte colture agricole da malattie fungine e attacchi di batteri. È un prodotto sicuro per gli esseri umani, gli animali e non presenta rischi ambientali.

Da: Ufficio stampa COLDIRETTI EMILIA ROMAGNA

Gia’ calde le linee telefoniche della Camera di Commercio. Tantissime le imprese che chiedono informazioni sul bando per la competitivita’

Camera di commercio, Comuni, Organizzazioni imprenditoriali e sindacali insieme
per supportare i segnali di ripresa ed aiutare a superare le fragilità ancora presenti
GIA’ CALDE LE LINEE TELEFONICHE DELLA CAMERA DI COMMERCIO. TANTISSIME LE IMPRESE CHE CHIEDONO INFORMAZIONI SUL BANDO PER LA COMPETITIVITA’
Aiuti per 1 milione di euro. Tra i progetti ammissibili, incentivi alle assunzioni, manager a tempo, internazionalizzazione, partecipazione ai bandi europei, nascita e sviluppo di nuove imprese

Sono già calde – anzi caldissime – le linee telefoniche della Camera di commercio, in questi giorni presa d’assalto da tantissime imprese della provincia con la voglia di investire e che chiedono informazioni sul Bando multidisciplinare a sostegno dei processi di crescita e della competitività presentato, nella sala Conferenze dell’Ente di Largo Castello, il 16 luglio scorso.

Incentivi alle assunzioni, piani di rilancio aziendale, manager a tempo, internazionalizzazione e supporto all’export, partecipazione ai bandi europei, nascita e sviluppo di nuove imprese, reti, distretti e filiere, progetti di ricerca, innovazione e diffusione delle tecnologie Impresa 4.0. E ancora, incentivi per l’introduzione di sistemi di certificazione, l’ottenimento di brevetti internazionali e l’installazione di impianti di videosorveglianza e di allarme. Una vera e propria alleanza quella sottoscritta, per il tramite di un’apposita convenzione, tra Camera di commercio, Comuni, le Rappresentanze delle imprese industriali, artigianali, commerciali, agricole, delle cooperative e le Organizzazioni sindacali per salvaguardare e consolidare, da un lato, le imprese esistenti e, dall’altro, sostenere le nuove idee imprenditoriali.

Il bando, che aprirà i battenti dalle ore 10.00 del 25 settembre 2018 per poi chiudersi alle ore 24.00 del 18 gennaio 2019, prende le mosse dalle azioni e dagli obiettivi del Patto per il lavoro sottoscritto il 28 febbraio 2018 dalla Consulta provinciale dell’economia ed ha con se la logica del “Just in time”, quella cioè di offrire agli imprenditori la possibilità di finanziamento nel momento in cui serva, quando vivano una situazione straordinaria, non preventivabile, sulla quale siano chiamati a rispondere subito. Le imprese, in particolare, potranno attivare contemporaneamente fino a 3 misure per un contributo massimo di 20.000 euro.

La disponibilità dei Sindaci a cofinanziare l’intervento e, dunque, ad incrementare le risorse stanziate dalla Camera di commercio, permetterà una maggiore qualificazione dei progetti di investimento presentati dalle imprese con l’obiettivo di supportare i segnali di ripresa ed aiutare a superare le fragilità ancora presenti. I fondi comunali interverranno a finanziare esclusivamente le domande delle imprese localizzate nei rispettivi territori (in via cumulativa su tutte le Misure sulla base delle domande che perverranno) e solo dopo l’esaurimento delle risorse della Camera di commercio a copertura provinciale ed a valere su ogni singola Misura. La dotazione potrà essere aumentata in ragione di nuove risorse aggiuntive che dovessero rendersi disponibili. Sarà, pertanto, possibile per i Comuni aderire al bando o incrementarne le risorse anche successivamente.

Per informazioni: ufficio Promozione della Camera di commercio

Arena cinematografica estiva a Parco Pareschi dal 1° al 13 Agosto

ARENA CINEMATOGRAFICA ESTIVA LE PAGINE
Parco Pareschi (c.so Giovecca, 148)
Apertura Parco ore 21.00, inizio spettacoli ore 21.30
Mercoledì 1 e giovedì 2 agosto ore 21.30
LORO 2, regia di Paolo Sorrentino

L’Arena estiva Le Pagine, come ogni anno, propone all’interno di Parco Pareschi un programma ricco di appuntamenti cinematografici per chi resta in città nel periodo estivo. Nelle serate di mercoledì 1 e giovedì 2 agosto, l’appuntamento alle 21.30 è con LORO 2 di Paolo Sorrentino, la seconda parte del dittico che rappresenta l’ultimo lavoro cinematografico del regista, uscito nelle sale nella primavera di quest’anno.

Lontano dalla classica impostazione biografica, il film racconta, come suggerisce il titolo, di ‘loro’, ossia di ‘quelli che contano’ e di quelli che ‘vogliono arrivare’, e così facendo narra del fenomeno del berlusconismo che ha interessato quella parte di Italia per cui rappresentava uno stile di vita. Ma al centro di questa seconda e ultima parte, c’è anche e soprattutto la conclusione del rapporto tra Silvio e Veronica, sempre più distanti e sempre più soli, nello splendore allucinato di Villa Certosa.
Ne Loro 2 la loro crisi di coppia si fa ancora più profonda, e Berlusconi, rispolverando le sue vecchie ma immutate doti di straordinario venditore, le utilizza per manovre politiche che condurranno alla caduta del governo della sinistra e al suo ritorno sulla poltrona di Presidente del Consiglio. Tuttavia, la sua passione per le giovani donne, e per le ‘cene eleganti’ lo condurranno inevitabilmente verso il baratro, rompendo l’incantesimo dell’innamoramento col quale aveva conquistato la moglie e gli italiani. 
E la caduta di Silvio va di pari passo con quella di un paese ridotto in macerie.
La scelta di Sorrentino è quella di mostrarne l’aspetto umano, accennando appena a quello politico, e mettendo ancora una volta lo spettatore di fronte ad una provocazione cinematografica. In Loro 2 si abbandona in parte l’analisi di quel contorno di aspiranti parassiti che ruotano attorno al Presidente del Consiglio nel tentativo di poterne essere beneficati, per dare più ampio spazio a un’analisi introspettiva dell’essere umano. Ne viene fuori un’indagine sulle debolezze umane senza mai giudicarle.

Venerdì 3 agosto ore 21.30
LAZZARO FELICE, regia di Alice Rohrwacher
(Italia, 2018 – 130’)
L’Arena estiva Le Pagine, come ogni anno, propone all’interno di Parco Pareschi un programma ricco di appuntamenti cinematografici per chi resta in città nel periodo estivo. Venerdì 3 agosto, alle 21.30, verrà proiettato LAZZARO FELICE, di Alice Rohrwacher, terzo lavoro della regista italiana che racconta la storia di un’amicizia sofferta, forse perfino immaginaria, anche se affatto fantasiose sono le trasformazioni che la circondano.
Nel film vengono seguite le vicende di una numerosissima famiglia di contadini (tutti, o quasi, attori non professionisti), ancora sotto padrone, alle prese con la fatica quotidiana. Tra di loro c’è Lazzaro (Adriano Tardiolo), ragazzino nemmeno ventenne, il classico ultimo della fila, mai una parola fuori posto, sempre disponibile a qualsiasi cosa. Cresciuto all’Inviolata, feudo della marchesa Alfonsina de Luna (Nicoletta Braschi), dove viene coltivato il tabacco, Lazzaro incontra Tancredi, figlio della nobildonna e ben consapevole della crudeltà di sua madre, tutt’altro che timorosa di ammettere di approfittarsi di quella comunità di contadini. Per il ragazzino, quella è un’amicizia che nasce vera, e attraverserà intatta il tempo che passa e le conseguenze dirompenti della fine dell’inganno in cui è cresciuto, portandolo nella città, enorme e grigia, alla ricerca di Tancredi.
Il film di Alice Rohrwacher, presentato a Cannes dove è stato premiato per la miglior sceneggiatura, è una fiaba cinematografica che attraversa il mondo della povertà e del progresso in rapporto alle evoluzioni umane e sociali. L’immutabilità di Lazzaro al cospetto di familiari che si abbruttiscono con l’ingresso in una metropoli priva di caratteri di riconoscibilità rappresenta l’incontaminata leggerezza della genuinità di un’opera a due facce dove la campagna, che domina la prima parte, lascia il posto alla città e alle nuove forme di emarginazione dei dimenticati, dei senza lavoro e professione, costretti all’imbroglio e all’inganno.

Sabato 4 agosto ore 21.30
MADE IN ITALY, regia di Luciano Ligabue

L’Arena estiva Le Pagine, come ogni anno, propone all’interno di Parco Pareschi un programma ricco di appuntamenti cinematografici per chi resta in città nel periodo estivo. Sabato 4 agosto alle 21.30 in programma c’è MADE IN ITALY di Luciano Ligabue.

Terzo film da regista del cantante e musicista Luciano Ligabue, Made in Italy è ispirato all’omonimo concept album uscito nel novembre del 2016. Stefano Accorsi è il protagonista Riko, un uomo di specchiate virtù e comprovata sfortuna: incastrato in un lavoro che non ha scelto, a malapena in grado di mantenere la casa di famiglia. Può contare però su un variegato gruppo di amici, su una moglie che, tra alti e bassi, ama da sempre, e un figlio ambizioso che frequenta l’università. Nonostante questo, Riko è un uomo arrabbiato, pieno di risentimento verso una società scandita da colpi di coda e false partenze. Quando le uniche certezze che possiede si sgretolano davanti ai suoi occhi, all’uomo non resta che reagire, prendere in mano il suo presente e ricominciare, in un modo o nell’altro.
Riko è il diminutivo di Riccardo, secondo nome di Ligabue, che in un’intervista spiega: “Ho cercato di capire se questo Riko facesse parte della vita che avrei vissuto nel caso non avessi fatto questo mestiere oppure se si trattasse di un alter ego o di una parte di me”. Si riscontra anche nel film quell’intento comunicativo che pervadeva l’album omonimo, un desiderio di rivolgersi a chiunque, di creare un’opera in cui tutti si potessero riconoscere. I personaggi sono persone semplici, che fanno i conti con il loro tempo e cercano di vivere in modo dignitoso.

Luciano Riccardo Ligabue, è un cantautore, musicista, scrittore, sceneggiatore e regista italiano.
È uno tra gli artisti italiani di maggior successo ed ha ricevuto due Targhe Tenco, un Premio Tenco e un Premio Le parole della musica. Ha vinto più di sessanta premi per la sua attività musicale, cinque premi per quella di scrittore e infine dieci onorificenze per la sua attività cinematografica.

Domenica 5 agosto ore 21.30
BLADE RUNNER 2049, regia di Denis Villaneuve
(USA, 2017 – 152’)

L’Arena estiva Le Pagine, come ogni anno, propone all’interno di Parco Pareschi un programma ricco di appuntamenti cinematografici per chi resta in città nel periodo estivo. Domenica 5 agosto, alle 21.30, verrà proiettato BLADE RUNNER 2049 di Denis Villaneuve, film che, lo si può intuire dal titolo, rappresenta a distanza di trent’anni il sequel dei fatti accaduti nel film originale, diretto nel 1982 da Ridley Scott. 
Dopo una serie di violente rivolte avvenute nel 2020, i replicanti prodotti dalla Tyrell sono stati messi al bando. Nello stesso anno, un grande black out ha distrutto quasi completamente ogni dato digitale del pianeta, e gravi cambiamenti climatici hanno dato il via a una stagione di carestie, cui si è sopravvissuti solo grazie alle colture sintetiche della Wallace, una società con a capo il misterioso Neander Wallace (Jared Leto) che – grazie a quei profitti – ha poi acquisito anche le tecnologie della Tyrell, sviluppando una nuova serie di replicanti completamente ubbidienti all’uomo e dalla longevità indefinita. Nel 2049 a Los Angeles regna quindi un ordine apparente, o almeno fino quando l’Agente K (Ryan Gosling), uno dei Blade Runner incaricati di ritirare i vecchi modelli che ancora vivono in clandestinità, fa una strana scoperta nel corso di una missione, dissotterrando così un segreto rimasto tale per anni. Nel corso delle sue indagini, K inizirà a nurtire dei dubbi sulla moralità del suo operato, e arriverà a incrociare la sua strada con quella di Rick Deckart (Harrison Ford), svanito nel nulla trent’anni prima senza lasciare alcuna traccia di sé.

Lunedì 6 agosto ore 21.30
MISTERO A CROOKED HOUSE, regia di Gilles Paquet – Brenner
(Gran Bretagna, 2017 – 90’)

L’Arena estiva Le Pagine, come ogni anno, propone all’interno di Parco Pareschi un programma ricco di appuntamenti cinematografici per chi resta in città nel periodo estivo. Lunedì 6 agosto verrà proiettato Mistero a Crooked House di Gilles Paquet – Brenner.
Il film è l’adattamento del romanzo che la regina del giallo, Agatha Christie, ha sempre definito il suo vero capolavoro e nel quale la scrittrice ha portato a livello di virtù la sua abilità nella descrizione sociocaratteriale, concentrando spaccati umani molto differenti, per psicologia e apparenza, dentro un’unità di ambiente.
Mistero a Crooked House è un giallo corale: un confronto incrociato tra i componenti di una ricca famiglia inglese, tra le sale della sontuosa villa del capostipite. Per ottenere finalmente la mano della bella e facoltosa Sophia Leonides (Stefanie Martini), incontrata al Cairo presso l’ambasciata inglese, il giovane investigatore privato Charles Hayward (Max Irons) deve risolvere il mistero che avvolge la morte di suo nonno, il patriarca Aristides Leonides, avvelenato da un familiare a Crooked House. Nella dimora lussureggiante, dove l’intera famiglia si è trasferita a causa della Seconda guerra mondiale, figli e nipoti del defunto puntano il dito contro Brenda (Christina Hendricks), giovane seconda moglie dell’anziano miliardario, accusata di avere una liaison sentimentale con il precettore dei nipoti. Le indagini personali conducono Charles su piste non battute dalla polizia, nuovi moventi emergono a rimescolare le carte, e gli alibi già traballanti dei misteriosi inquilini crollano sotto il peso di stringenti interrogativi. Non solo ci si domanda chi è l’assassino, ma se e quando colpirà ancora.
L’assenza per lungo tempo di una trasposizione per il cinema del noto romanzo uscito nel 1949 si deve alla trama che, lungo il percorso, accumula particolari che erano ritenuti troppo morbosi per il tradizionale – e tradizionalista – pubblico dell’autrice, fino a sfociare in un finale che all’epoca scatenò molte polemiche. Agatha Christie rifiutò sempre di autorizzare l’alleggerimento della trama e la modifica del finale, preferendo che il suo libro rimanesse inedito per gli schermi. A distanza di quasi settant’anni, lo sceneggiatore Julian Fellowes ha contribuito a restituire una versione cinematografica fedele al romanzo e alle intenzioni del regista Gilles Paquet-Brenner, che ha voluto realizzare un film più moderno, pur nel totale rispetto dell’autrice cui è ispirato.

Martedì 7 agosto ore 21.30
I SEGRETI DI WIND RIVER, regia di Taylor Sheridan
(Canada, USA, Gran Bretagna, 2017 – 111’)

L’Arena estiva Le Pagine, come ogni anno, propone all’interno di Parco Pareschi un programma ricco di appuntamenti cinematografici per chi resta in città nel periodo estivo. In programma, martedì 7 agosto alle 21.30, I segreti di Wind River di Taylor Sheridan, il film sui territori di frontiera che rappresenta la sintesi tra thriller classico e western contemporaneo.

Cory Lambert è un cacciatore di predatori nella riserva indiana di Wind River, perduta nell’immensità selvaggia del Wyoming. Sulle tracce di un leone di montagna che attacca il bestiame locale, trova il corpo abusato ed esanime di una giovane donna amerinda. Il crimine prolunga il dolore di Cory che ha perso tre anni prima una figlia in circostanze altrettanto brutali. Per fare chiarezza sul caso, l’FBI invia Jane Banner, una recluta di Las Vegas senza esperienza. Tosta e disposta ad imparare, Jane chiede a Cory di affiancarla nell’indagine. Fortemente legato alla comunità indiana, è l’uomo giusto per aiutarla.

Parlando de I segreti di Wind River, il suo primo film da regista, Sheridan ha dichiarato la sua volontà di farne la conclusione di una trilogia tematica che esplora la moderna frontiera americana. Dopo i suoi due precedenti film da sceneggiatore, Sicario e Hell or High Water, e quindi dopo il confine col Messico e le lande desolate del Texas, Sheridan trasloca in Wyoming e realizza un film ispirato ai problemi endemici che avvelenano le riserve indiane. Su tutti l’abuso sessuale e la scomparsa di troppe donne amerinde in un territorio che la polizia locale, esigua e sprovveduta, non riesce a controllare.

Mercoledì 8 agosto ore 21.30
LA FORMA DELL’ACQUA, regia di Guillermo del Toro

L’Arena estiva Le Pagine, come ogni anno, propone all’interno di Parco Pareschi un programma ricco di appuntamenti cinematografici per chi resta in città nel periodo estivo. In programma mercoledì 8 agosto alle 21.30 c’è La forma dell’acqua di Guillermo del Toro.

America nel 1963, Guerra Fredda. Nel segretissimo laboratorio governativo di massima sicurezza, la solitaria Elisa lavora in regime di massimo isolamento. La vita di Elisa cambia per sempre quando lei e la sua collega Zelda, scoprono un esperimento Top Secret.

La forma dell’acqua ha vinto il premio Oscar 2018 per Miglior film, Miglior regia (Guillermo Del Toro), Miglior colonna sonora originale (Alexandre Desplat) e Miglior scenografia (Shane Vieau), il Leone d’Oro alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2017, Golden Globes 2018 per Miglior regia e Miglior colonna sonora, il premio BAFTA (British Academy of Film and Television Art) 2018 per Miglior Regia, Colonna sonora e Scenografia.

Giovedì 9 agosto ore 21.30
COME UN GATTO IN TANGENZIALE, regia di Riccardo Milani

L’Arena estiva Le Pagine, come ogni anno, propone all’interno di Parco Pareschi un programma ricco di appuntamenti cinematografici per chi resta in città nel periodo estivo.
In programma giovedì 9 agosto alle 21.30 c’è COME UN GATTO IN TANGENZIALE di Riccardo Milani, che si è aggiudicato i Nastri d’Argento 2018 come Miglior commedia. I protagonisti, Antonio Albanese e Paola Cortellesi, hanno ricevuto il Nastro d’Argento come miglior attore e miglior attrice di commedia. La coppia d’attori veste nuovamente i panni genitoriali (dopo Mamma o papà?), ma per accendere i riflettori sulla difficoltà dell’integrazione sociale.

Giovanni, intellettuale impegnato e profeta dell’integrazione sociale vive nel centro di Roma. Monica, ex cassiera, con l’integrazione ha a che fare tutti i giorni nella periferia dove vive. Non si sarebbero mai incontrati se i loro figli non avessero deciso di fidanzarsi. Sono le persone più diverse sulla faccia della terra, ma hanno un obiettivo in comune: la storia tra i loro figli deve finire. I due cominciano a frequentarsi e a entrare l’uno nel mondo dell’altro. Giovanni, abituato ai film nei cinema d’essai, si ritroverà a seguire sua figlia in una caotica multisala di periferia; Monica, abituata a passare le sue vacanze a Coccia di Morto, finirà nella scicchissima Capalbio. Ma all’improvviso qualcosa tra loro cambia.

Venerdì 10 agosto ore 21.30
IL FILO NASCOSTO, regia di Paul Thomas Anderson
(USA, 2017 – 130’)

L’Arena estiva Le Pagine, come ogni anno, propone all’interno di Parco Pareschi un programma ricco di appuntamenti cinematografici per chi resta in città nel periodo estivo.
In programma venerdì 10 agosto ci sarà la proiezione de IL FILO NASCOSTO di Paul Thomas Anderson, alle 21.30. Il nuovo film del regista dipinge un ritratto illuminante di un artista e di un percorso creativo, e delle donne che fanno funzionare il suo mondo.

Nella cornice glamour e scintillante della Londra degli anni Cinquanta, il sarto Reynolds Woodcock (Daniel Day-Lewis) dirige insieme con sua sorella Cyril (Lesley Manville) la celebre House of Woodcock, inconfondibile marchio di stile e bellezza, richiesto da reali, stelle del cinema, ereditiere, socialiste, debuttanti e nobildonne. Gli originali e moderni capi firmati proiettano Woodcock al centro della moda britannica, e consacrano il suo nome come uno dei più conosciuti e ammirati del dopoguerra. Lo scapolo impenitente considera l’amore un privilegio precluso a un artista del suo calibro, e preferisce intrattenersi con donne diverse finché non incontra Alma (Vicky Krieps), ragazza ambiziosa e caparbia che riesce a insinuarsi nel suo cuore come musa e come amante, sconvolgendo da un giorno all’altro la sua perfetta vita su misura.
 
Anderson ha dichiarato che questo film, in qualche modo ispirato dalla sua fascinazione per la figura di Cristóbal Balenciaga, rappresenta anche una sorta di suo tentativo di dare nuova dignità cinematografica al romanzo Rebecca, la prima moglie di Daphne Du Maurier e di omaggiare il film che Alfred Hitchcock ne ha tratto nel 1940. In una sorta di controcanto del suo The Master, il regista ritorna con questo lavoro sulla topica del corpo che fa resistenza, ma che senza redenzioni e idealismi, asseconda la libertà della condivisione nella consapevolezza che l’amore è l’intreccio di due solitudini, come avviene nella trama di un vestito.

Sabato 11 agosto ore 21.30
TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI, regia di Martin McDonagh

L’Arena estiva Le Pagine, come ogni anno, propone all’interno di Parco Pareschi un programma ricco di appuntamenti cinematografici per chi resta in città nel periodo estivo. In programma sabato 11 agosto alle 21.30 c’è TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI, regia di Martin McDonagh, presentato in concorso alla settantaquattresima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, si è aggiudicato il premio per la Migliore Sceneggiatura. La protagonista, Frances McDormand ha vinto l’Oscar come Miglior Attrice, e Sam Rockwell ha ricevuto l’Oscar come Miglior Attore non protagonista. La pellicola è stata premiata anche ai Golden Globes 2018 come Miglior Film Drammatico e Migliore Sceneggiatura, la McDormand come Migliore Attrice in un Film Drammatico, e Rockwell ha ottenuto il premio come Miglior Attore non Protagonista.

La pellicola segue le tragicomiche vicende di una madre in cerca di giustizia per la figlia, che ingaggia una lotta contro un disordinato branco di poliziotti pigri e incompetenti. Dopo mesi trascorsi senza passi in avanti nelle indagini sull’omicidio di sua figlia, Mildred Hayes decide di prendere in mano la situazione e “rimbeccare” le indolenti forze dell’ordine. Sulla strada che porta in città, la madre furente noleggia tre grandi cartelloni pubblicitari sui quali piazza una serie di messaggi polemici e controversi, rivolti al capo della polizia William Willoughby. Lo stimato sceriffo di Ebbing prova a far ragionare la donna, ma quando viene coinvolto anche il vice Dixon, uomo immaturo dal temperamento violento e aggressivo, la campagna personale di Mildred si trasforma in una battaglia senza esclusione di colpi, calci, schiaffi, morsi, insulti e frasi scurrili. L’atto della protagonista Mildred può essere interpretato in tanti modi, come una denuncia, ma anche come un disperato grido di aiuto da parte di una donna che non si dà pace. Non si può dire che sia un film ottimista, ma forse suggerisce che dovremmo cominciare a guardarci intorno, a interessarci a quello che succede alla porta accanto, al piano di sotto, nella strada di casa eccetera.

Domenica 12 agosto ore 21.30
THE POST – di Steven Spielberg

L’Arena estiva Le Pagine, come ogni anno, propone all’interno di Parco Pareschi un programma ricco di appuntamenti cinematografici per chi resta in città nel periodo estivo. Domenica 12 agosto alle 21.30 sarà proiettato THE POST di Steven Spielberg.

Il film del 2017 diretto da Steven Spielberg con protagonisti Meryl Streep e Tom Hanks,
narra la vicenda dietro la pubblicazione dei “Quaderni del Pentagono”, avvenuta agli inizi degli anni settanta sul Washington Post. L’occultamento dei documenti top secret sulle strategie e i rapporti del governo degli Stati Uniti con il Vietnam tra gli anni Quaranta e Sessanta innesca una battaglia senza precedenti in nome della trasparenza e della libertà di stampa. In particolare, la pubblicazione dei cosiddetti Pentagon Papers diviene manifesto della ferma e decisa rivendicazione del diritto di cronaca e della libertà di informazione da parte di due figure molto diverse ma accomunate dal coraggio e da una forte etica professionale: l’editrice del giornale Kay Graham (Meryl Streep), prima donna alla guida della prestigiosa testata, e il duro e testardo direttore del giornale Ben Bradlee (Tom Hanks). I due metteranno a rischio la loro carriera e la loro stessa libertà nell’intento di portare pubblicamente alla luce ciò che quattro Presidenti hanno nascosto e insabbiato per anni. Nonostante i meschini tentativi del governo di contenere la fuga di informazioni riservate, i media diffondono la notizia schierandosi dalla parte dei cittadini.

Il film di Spielberg s’inserisce all’interno di un filone collaudato che tratta dei rapporti tra potere politico e “quarto potere” e che esalta il coraggio dei giornalisti nel rivelare trame, macchinazioni, manipolazioni esercitate dalle istituzioni

Candidato a 2 Premi Oscar 2018: Miglior Film e Migliore attrice protagonista per Meryl Streep, 6 Nonimation ai Golden Globes 2018, Miglior film dell’anno secondo L’AFI (American Film Institute), il National Board of Review e New York Film Critics.

Lunedì 13 agosto ore 21.30
METTI LA NONNA IN FREEZER, regia di Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi
(Italia, 2018 – 100’)

L’Arena estiva Le Pagine, come ogni anno, propone all’interno di Parco Pareschi un programma ricco di appuntamenti cinematografici per chi resta in città nel periodo estivo.
Lunedì 13 agosto, alle 21.30, è la volta di Metti la nonna in freezer, commedia di Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi, la coppia di giovani registi e autori materani diventati famosi grazie ad alcuni video virali diffusi sul web e ai cortometraggi realizzati per Sky e Sabina Guzzanti. Ma è solo con questo film che i due debuttano sul grande schermo della sala cinematografica.

Metti la nonna in freezer vede come protagonisti Fabio de Luigi nei panni di Simone Recchia, un finanziere impacciato ma incorruttibile, pronto a perseguire giustizia a tutti i costi, e Miriam Leone nel ruolo di Claudia, una giovane restauratrice che vive grazie alla pensione della nonna (Barbara Bouchet), mentre aspetta da tempo di essere pagata dallo Stato per il lavoro svolto. Quando l’anziana signora improvvisamente muore, Claudia deve trovare un escamotage per evitare la bancarotta e riuscire a sbarcare il lunario. Così, con la complicità delle sue amiche, pianifica una truffa che le permetta di continuare a incassare la pensione della nonna.
Travestimenti, equivoci e ingegnose bugie sono gli ingredienti essenziali di questa commedia grottesca sulla difficoltà di tirare avanti ai tempi della crisi.

Questa commedia dalle atmosfere noir colpisce perché la regia dei due autori alla prima prova è fresca, vivace, ricca di spunti e citazioni di matrice anglo-americana e capace di assecondare la storia con uno sguardo originale. Dal momento che lo spunto del film arriva da un reale fatto di cronaca, poi, c’è anche spazio per leggere tra le righe il precario equilibrio tra onestà e disonestà.

L’Arena cinematografica estiva Le Pagine è resa possibile dalla collaborazione tra l’Associazione Ferrara Sotto Le Stelle e Arci Ferrara, la manifestazione ha il Patrocinio del Comune di Ferrara e dell’Università di Ferrara.
Per ulteriori informazioni – Arci: 0532.241419 Arena Estiva: 320.3570689
INGRESSO Intero 6 € / Ridotto 4,50 € (Soci Arci, studenti Università di Ferrara).
Anche quest’anno al Parco sarà possibile acquistare abbonamenti da 10 ingressi che avranno validità per tutta la durata della manifestazione:
ABBONAMENTO 10 INGRESSI – 50 € / ABBONAMENTO 10 INGRESSI, SOCI ARCI – 35 € (la tessera Arci 2017/2018 costa 7.50€)
Per il programma completo della manifestazione: www.cinemaboldini.it

Da: Ufficio Stampa Arci Ferrara

Musica a Marfisa d’Este – Corso Giovecca 170 Ferrara Concerto di mercoledì 1 agosto 2018

FERRARA – Appuntamento di spicco con il recital pianistico, quello di mercoledì 1 agosto 2018 alle ore 21,15 per Musica a Marfisa d’Este in Corso Giovecca 170, Ferrara; il mese di agosto alla Loggia della Marfisa si apre infatti con un concerto della nota pianista veneziana, ma residente a Ferrara da decenni, Rina Cellini, che suonerà la Ciaccona in Sol maggiore HWV 435 di Händel; le IX variazioni su un minuetto di Duport K.573 di Mozart; le VI variazioni su un tema di Paisiello “Nel cor più non mi sento” di Beethoven; la Polacca in Do diesis minore op.26 n.1, la Fantasia-Improvviso in Do diesis minore op.66, e la Tarantella in La bemolle maggiore op.43 di Chopin; e altre musiche di grande repertorio. Il concerto è organizzato dal Circolo Frescobaldi, l’ingresso è a offerta libera.
Rina Cellini è nata a Venezia dove si è formata sia dal punto di vista culturale che da quello professionale e artistico. Ha studiato al Conservatorio “Benedetto Marcello” con i famosi Sergio Lorenzi e Gino Gorini: con quest’ultimo si è diplomata a pieni voti. Si è, in seguito, perfezionata con Luisa Baccara, Ornella Santoliquido e Vincenzo Vitale. E’ diplomata, inoltre, in Canto: ramo didattico e ramo cantanti.
Nel corso della sua carriera ha tenuto e tiene, con successo di pubblico e di critica, concerti in Italia e all’estero come solista, in duo pianistico, in varie formazioni concertistiche, in orchestra e per clavicembalo. Il suo repertorio spazia dalla musica rinascimentale a quella classica e romantica. E’ particolarmente attenta alla musica contemporanea per la quale è stata più volte invitata alle manifestazioni internazionali dell’ “Aterforum” con successo e riconoscimento di famosi compositori che le hanno dedicato dei loro lavori. Viene chiamata a tenere dei corsi di perfezionamento pianistico, dei Masterclasses e a fare parte di giurie in concorsi nazionali e internazionali di esecuzione pianistica. Ha inciso, con critiche favorevoli in Italia, Francia e Germania, per diverse case discografiche.

Da: Gli Amici della Musica

La luna rossa al Lido degli Estensi

E ‘a luna rossa mme parla ‘e te,
Io lle domando si aspiette a me,
e mme risponne: “Si ‘o vvuó’ sapé,
ccá nun ce sta nisciuna…”
E i’ chiammo ‘o nomme pe’ te vedé,
ma, tutt”a gente ca parla ‘e te,
risponne: “E’ tarde che vuó’ sapé?!
Ccá nun ce sta nisciuna!…”
Luna rossa,
chi mme sarrá sincera?

I versi della canzone Luna rossa cantata dal nazional-popolare Claudio Villa nel 1954 questa sera risuonano di bagno in bagno mentre ci si avvia in numerosa schiera –cognati, nipoti, e tre super pronipoti- all’Onda blu dove ci aspetta un cena memorabile. Sembra di essere al Lido d’antan.
Un cielo stupefatto inquadra nel blu il disco rosso che s’affievolisce fino a scomparire mentre Marte fa capolino e i fasci di luce come impazziti vagano accompagnando i selfie tra il mormorio di grandi e piccini.
Ho suggerito alla compagnia d’indossare qualcosa di bianco perché è la sera di ‘Bu el can’ il mese della luna piena nella tradizione ebraiche che quest’anno festeggia proprio la ricorrenza il 22 luglio. I giovani in Israele vestiti di bianco salgono sulle colline di Gerusalemme per commemorare l’amore tra adolescenti che sta per nascere. Ci sediamo al nostro tavolo e tra una ‘capa santa’, un fiore bianco e la luna rossa il Lido sembra Capri, la Versilia, la Sardegna. Passata l’ora topica mentre gli amici già inviano le foto lunari uno strepito spaventoso investe il bagno. La musica sparata ‘a chiodo’, così m’informano i super pronipoti, cerca di superare quella del bagno vicino e quindi far prevalere le sue scelte. Improvvisamente si risvegliano gli istinti atavici del mio passato ballerino e con Matteo, Marco e il piccolo Luca insceniamo un ballo figurato tra i tavoli mentre la saggia consorte ammonisce “te ne accorgerai domani!” Così nel tempo del week end le difficoltà che rendono il Lido Laido sembrano lontane. Luca esibisce nel suo nuovo negozio frutta squisita e il mio ristorante preferito, Al Ragno, offre le sue specialità della tradizione toscana mentre s’intrecciano con Paola dotte conversazioni tra un piatto e l’altro. Paola che lascia il suo lavoro di legale per aiutare la sera i genitori a servire quei prodotti toscani che trovo irrepetibili come la loro ribollita. Più in là la mia incompetenza da computer trova sollievo e aiuto all’Edicola Biolcati che porgendoti al mattino il mannello di giornali freschi freschi tecnicamente ti aiuta a ripiombare anche nella tristissima ‘realtà’ politica.
Il pericolo sta proprio nella minaccia di dimenticare queste e altre tradizioni che avevano fatto del Lido un luogo sereno fino all’immonda urbanizzazione e alla trascuratezza dimostrata dalle ultime amministrazione nel preservare e proteggere ciò che resta dell’antico ambiente.
E a questo pericolo bisogna porre rimedio.
Tra le volte dei pini colombacci e gabbiani stridono invocando un cambio di passo, una ripresa politica che non deve ignorare la cultura e non renderla fascisticamente ‘culturame’.
Ce la faremo? Potranno i lidi non essere più laidi?
Nel frattempo la spartizione del potere prosegue a ritmo serrato tra le fila del governo giallo-verde e pensando a certe scelte vedi la Rai potremmo con Claudio Villa ripetere l’immortale ritornello di Luna rossa:
E ‘a luna rossa mme parla ‘e te,
Io lle domando si aspiette a me,
e mme risponne: Si ‘o vvuó’ sapé, ccá nun ce sta nisciuna/o.”
Poi corro da Simon’s a mangiarmi il suo cono gelato ripetendomi: “Se prendiamo consapevolezza si può star bene anche al Lido degli Estensi”.

Comunicato Regione: Reddito di solidarietà

La vicepresidente Gualmini: “Per l’INPS, cui spetta la gestione degli accrediti, problema risolto. L’assessore Sgorbati non polemizzi su uno strumento di contrasto alla povertà che altrimenti non esisterebbe”

La vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elisabetta Gualmini, replica alle accuse mosse dall’assessore ai Servizi sociali del Comune di Piacenza in merito allo slittamento dell’accredito del contributo regionale in agosto

Bologna – “Leggo con sconcerto le dichiarazioni dell’assessore comunale di Piacenza Federica Sgorbati che, invece di chiedere con insistenza dove sia finito il reddito di inclusione promesso in tempi pressochè immediati da questo Governo, attacca l’unica Regione ad aver investito oltre 100 milioni di euro, su un triennio, per una misura di contrasto alla povertà”.

Repentina la risposta della vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini, alle critiche mosse dall’assessore alle Politiche sociali del Comune di Piacenza in merito allo slittamento dell’accredito relativo al mese di agosto del contributo che spetta a chi usufruisce del Reddito di solidarietà.

“Misura che non esisterebbe- sottolinea Gualmini- se la scelta fosse stata posta in capo a Forza Italia, il suo partito, che in Assemblea legislativa a suo tempo contrastò fortemente il provvedimento, votando contro la legge regionale”.

“Detto questo, l’assessore Sgorbati dovrebbe sapere che non spetta alla Regione gestire le ricariche bimestrali della carta prepagata con cui si eroga il Res, bensì all’INPS, presso il quale mi sono attivata subito, non appena informata sui possibili ritardi nell’erogazione degli accrediti di agosto. L’Inps, da parte sua, ci ha tempestivamente assicurato che il problema dovrebbe già essere stato risolto”.

“Se proprio l’assessore Sgorbati vuole contribuire- aggiunge la vicepresidente- la invito ad informarsi lei stessa presso INPS, ma non metta in dubbio l’efficacia e l’importanza di uno strumento che, ripetiamo, se non fosse stato per questa Giunta, oggi non esisterebbe”.

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G20 delle spiagge italiane, Veneto ed Emilia Romagna primi per presenze

I dati degli afflussi turistici delle località invitate alla prima edizione del summit, in programma a Bibione dal 5 al 7 settembre

G20 DELLE SPIAGGE ITALIANE, VENETO ED EMILIA ROMAGNA PRIMI PER PRESENZE

Nel corso del vertice i 20 comuni balneari con più presenze di turisti, oltre 60 milioni ogni anno,
si confronteranno per definire le nuove linee di sviluppo del settore

SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO-BIBIONE, 30 LUGLIO 2018 – Rimini e l’Emilia Romagna sono in cima alla classifica con poco più di 23 milioni di presenze registrate, tallonate però da vicino dal Veneto, che con “sole” cinque spiagge è a quota 22,2 milioni di turisti. Ma non va sottovalutato il contributo numerico offerto dalle destinazioni balneari del Sud conosciute in tutto il mondo, come Sorrento, Ischia, Forio, Vieste, Arzachena, né quello delle “piccole” cittadine, come la toscana Castiglione della Pescaia e le friulane Lignano e Grado, che con meno di 10 mila abitanti ciascuna contribuiscono alla bilancia commerciale con oltre 6 milioni di presenze.
Mentre fervono i preparativi in vista del primo “G20 delle Spiagge italiane (G20s)”, il summit del turismo balneare in programma dal 5 al 7 settembre a Bibione, le 20 destinazioni del mare si prendono reciprocamente le misure sui dati degli afflussi turistici relativi al 2016, in base ai quali i partecipanti sono stati selezionati.

Per individuare infatti le località balneari invitate all’evento ci si è basati su un criterio quantitativo: il numero di presenze dei turisti negli esercizi ricettivi delle spiagge italiane. Per dare un’idea dell’impatto che queste mete hanno sul sistema turistico nazionale basti pensare che nell’anno in questione i 20 partecipanti hanno registrato oltre 60 milioni di turisti, circa il 15% delle presenze complessive del Paese. Ecco perché toccherà a loro disegnare il futuro del turismo balneare in Italia nei tre giorni di eventi e incontri in programma a Bibione. Durante il summit sindaci, assessori regionali, tecnici, studiosi, operatori del settore e decision makers si confronteranno su una serie di problematiche comuni a tutte le coste italiane: dalle problematiche ambientali alla necessità di innovare infrastrutture e prodotti turistici, dalla gestione delle spiagge all’ampio tema dei servizi pubblici, con particolare riguardo alla raccolta dei rifiuti, alla sicurezza e ai servizi sanitari.

Veneto. Con 22,2 milioni di turisti le cinque spiagge venete di Bibione, Cavallino Treporti, Jesolo, Caorle e Chioggia rappresentano da sole il 37% delle presenze dei 20 partecipanti al summit. Un dato notevole, soprattutto se rapportato con le dimensioni medio-piccole dei cinque comuni in questione. Si va dagli oltre 6 milioni di turisti di Cavallino Treporti ai 5,3 milioni di Jesolo e Bibione, che con soli 11.930 residenti (comune di San Michele al Tagliamento) è tra le spiagge con un indice più alto di turisti per abitante. Al risultato su base regionale contribuiscono poi anche le spiagge di Caorle (4,2 milioni di presenze) e Chioggia (1,3 milioni).

Emilia Romagna. Rimini, per dimensioni l’unica vera e propria città invitata al G20, si conferma la destinazione balneare più gettonata con 7 milioni di presenze. Non a caso, a livello nazionale, è dietro solo a grandi città quali Roma, Milano, Venezia e Firenze. Altre sei spiagge che parteciperanno al summit contribuiscono a far arrivare l’Emilia Romagna a quota 23 milioni di turisti: Riccione (3,5 milioni), Cesenatico (2,9 milioni), Bellaria-Igea Marina (2,1 milioni), Comacchio (2 milioni), Cervia (3,4 milioni), Cattolica (1,8 milioni).

Friuli Venezia Giulia. Le due località balneari friulane, 15 mila abitanti in due, insieme raccolgono oltre 4,7 milioni di presenze: 1,2 milioni per Grado, 3,5 milioni per Lignano, che è anche la destinazione mare con una maggiore pressione turistica (503 mila presenze ogni 1.000 abitanti).

Campania. Un apporto importante, con oltre 5 milioni di presenze, viene poi da Sorrento (2,4 milioni), Forio (1,3 milioni) e Ischia (1,3 milioni).

Le altre regioni. Nella top 20 delle spiagge rientrano infine la pugliese Vieste (1,9 milioni di presenze), la toscana Castiglione della Pescaia (1,4 milioni) e la sarda Arzachena (1,1 milioni).

Comunicato Regione: Fusioni di Comuni

La Regione avvia il percorso di fusione dei Comuni di Fiscaglia con Ostellato e di Goro con Mesola, nel ferrarese. L’assessore Petitti: “Prioritaria la scelta dei cittadini, l’obiettivo sono migliori servizi e costi sostenibili”

Approvati dalla giunta i due progetti di legge per l’avvio del percorso. Le fusioni dopo i referendum consultivi

Bologna- Al via due nuovi percorsi per la fusione tra Comuni. La Giunta regionale ha approvato due progetti di legge che riguardano la fusione tra i Comuni di Fiscaglia con Ostellato e di Goro con Mesola, nella provincia di Ferrara. Se il percorso darà esito positivo, la fusione potrebbe prendere il via già dal 1 febbraio 2019.

“Continuano i percorsi di fusione tra Comuni nei nostri territori nell’ottica di riordino e risparmio e maggiore efficienza- commenta l’assessora al Riordino istituzionale Emma Petitti-. La Regione intende mettere a disposizione tutti gli strumenti per cercare di favorire questa forma di partecipazione, con l’obiettivo di fornire i migliori servizi, e puntando a costi sostenibili. Alla fine del percorso prevarrà la strada scelta dai cittadini, attraverso un referendum democratico”.

I Comuni coinvolti, in cifre

Nel comune di Fiscaglia all’inizio di gennaio 2017 erano presenti 9.018 abitanti su una superficie di 116,18 chilometri quadrati, mentre in quello di Ostellato, alla stessa data, gli abitanti erano 6.130 su una superficie di 173,34 chilometri quadrati.Il nuovo Comune potrebbe avere una superficie di 289,70 chilometri quadrati e 15.148 abitanti.

Il Comune di Fiscaglia è ricompreso nell’ambito territoriale “Bassa Ferrarese” e appartiene all’Unione di Comuni Delta del Po. Il Comune di Ostellato è invece ricompreso nell’ambito territoriale “Argenta Ostellato Portomaggiore” e appartiene all’Unione Valli e Delizie. L’appartenenza dei due Comuni a Unioni diverse determina la necessità per il nuovo ente di scegliere – a fusione avvenuta – a quale delle due Unioni aderire.

I Comuni Goro e Mesola sono tra loro confinanti e ricompresi nel distretto socio sanitario di “Ferrara Sud-Est”, di cui è parte l’Ambito Bassa Ferrarese. Fanno parte, insieme ai Comuni di Codigoro, Lagosanto e Fiscaglia dell’Unione Delta del Po costituita nel 2013.

I due Comuni hanno una superficie complessiva di 114,61 chilometri quadrati per un totale di 10.618 abitanti. Nello specifico: all’1 gennaio 2017 Mesola contava 6.860 abitanti (superficie di 84,15 chilometri quadrati) e Goro 3.758 abitanti (30,46 chilometri quadrati).

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Comunicato Regione: Agricoltura

La Regione sostiene le aziende agricole, con l’assestamento di bilancio sono disponibili altri 200mila euro per abbattere il costo dei prestiti bancari

La dotazione finanziaria del bando sale così a 1,2 milioni. Priorità alle aziende colpite dalla cimice asiatica, ai castagneti da frutto, giovani e aree svantaggiate. Gli aiuti, sotto forma di concorso nel pagamento degli interessi, saranno erogati attraverso gli Agrifidi

Bologna – Prestiti bancari meno onerosi per le imprese agricole dell’Emilia-Romagna, grazie al sostegno della Regione.

Con la manovra di assestamento del bilancio approvata recentemente dall’Assemblea legislativa, la Giunta regionale ha stanziato ulteriori 200mila euro destinati ad aumentare la dotazione finanziaria di un bando da un milione di euro emanato nel 2017, per contribuire ad abbattere il costo del denaro per il credito di conduzione fino a 1,5 punti in meno rispetto ai tassi correnti di mercato.

Il bando prevede la concessione di un aiuto “de minimis” sotto forma di concorso nel pagamento degli interessi sui prestiti a breve termine, di durata massima fino a 12 mesi, richiesti dai singoli agricoltori attraverso gli Agrifidi, gli organismi di garanzia che operano in agricoltura, per coprire le spese dell’ordinaria gestione aziendale. Lo stanziamento aggiuntivo consentirà così di soddisfare tutte e 1.400 le domande pervenute, per un volume complessivo di oltre 90 milioni di euro di prestiti.

Con successiva delibera la Giunta regionale assegnerà i finanziamenti agli Agrifidi, che seguiranno l’iter burocratico delle domande e provvederanno anche alla liquidazione del contributo all’imprese beneficiarie

Le priorità nella concessione degli aiuti

Nella formazione della graduatoria per la concessione degli aiuti è prevista una priorità a favore delle aziende che nel proprio piano colturale hanno almeno mezzo ettaro di superficie coltivata a pere danneggiate dalla cimice asiatica, l’insetto-killer che sta provocando ingenti perdite soprattutto nelle campagne modenesi; oppure che hanno almeno mezzo ettaro di castagneto, per riparare i danni provocati dalle abbondanti nevicate del novembre scorso. “Corsia preferenziale” anche per le aziende condotte da giovani e quelle situate in aree svantaggiate.

Oltre all’abbattimento del tasso di interesse, i prestiti concessi alle imprese agricole dagli istituti di credito – da un minimo di 6 mila ad un massimo di 150 mila euro – potranno contare sulla garanzia offerta dagli Agrifidi, nonché sulle condizioni di favore ricomprese all’interno delle convenzioni che gli stessi Agrifidi hanno stipulato con le banche.

Dopo le fusioni intervenute negli ultimi anni, il sistema regionale degli organismi di garanzia agricoli è attualmente costituito da tre cooperative che operano a livello interprovinciale: Agrifidi Emilia (Parma e Piacenza); Agrifidi Modena Reggio Ferrara e, infine, Agrifidi Uno Emilia-Romagna per le rimanenti province di Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.

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Stretta sull’abusivismo commerciale. Nuovi interventi della Polizia Municipale nel fine settimana

Stretta sull’abusivismo commerciale. Week-end di fine luglio particolarmente intenso per la Polizia Municipale che, nell’ambito del programma di potenziamento dei servizi di contrasto al mercato illecito sulla costa, ha provveduto al sequestro di numerosi prodotti e capi d’abbigliamento esposti in vendita abusivamente. Nel pomeriggio di sabato numerosi capi ed accessori per l’abbigliamento sono stati sequestrati ad un cittadino di nazionalità bengalese, che aveva allestito un mercatino sull’arenile di Porto Garibaldi. La merce è stata sequestrata, mente al venditore sono state contestate violazioni per circa 10mila euro.

Nel tardo pomeriggio di domenica, nel corso di attività di pattugliamento del territorio, gli agenti della Polizia Municipale hanno individuato, al Lido degli Estensi, un soggetto che armeggiava un grosso borsone. A quel punto hanno intimato all’uomo di fermarsi, per verificarne l’identità ed ogni altro documento, teso ad accertare la legittimità della permanenza nel territorio italiano. L’uomo, A.G., 55 anni, abbandonava il borsone, tentando di darsi alle fuga, attraverso le vie interne all’abitato del Lido degli Estensi. Con il supporto di un’autovettura di servizio sopraggiunta nel frattempo, gli agenti quindi inseguivano il soggetto, riuscendo a bloccare la fuga del soggetto. Dai successivi accertamenti è emerso che l’uomo era privo di permesso di soggiorno ed era più volte stato denunciato per inosservanza delle norme sull’immigrazione. Il 55enne è stato infine accompagnato presso la Questura di Ferrara, per l’accertamento dell’identità e per la notifica degli atti conseguenti. Il borsone abbandonato conteneva 36 paia di scarpe di differenti marchi di note case di moda. Tutta la merce è stata sequestrata e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Comune di Comacchio
Ufficio Comunicazione Istituzionale e Trasparenza