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Giorno: 1 Luglio 2018

Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani sul reddito di cittadinanza

Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani, in relazione alla proposta formulata dal Governo inerente al reddito di cittadinanza, previsto all’interno del decreto dignità, il cui fine è l’aiuto economico per i soggetti temporaneamente inoccupati o svantaggiati, nell’apprezzare l’intervento in questione, precisa quanto segue:
allo scopo di non creare disparità tra chi è disoccupato, ma godrebbe dei benefici del provvedimento, e i docenti che sono collocati, a seguito del trasferimento imposto dalla legge 107/2015, fuori sede, con costi spesso elevatissimi rispetto alla propria retribuzione, e forti ripercussioni sulle famiglie, in alcuni casi mono reddito, si chiede di voler tempestivamente operare per consentire agli insegnanti in questione il rientro definitivo presso le proprie città di residenza o ipotizzare una sorta di “indennità di trasferimento” la cui finalità sia quella di attenuare i disagi sopra citati.
Inoltre, il Coordinamento intende soffermarsi sulla necessità e urgenza di inserire al più presto l’ora di educazione civica in ogni scuola di ordine e grado, attribuendone l’insegnamento ai docenti della classe di concorso A046 – discipline giuridiche ed economiche, perché se è vero che alla formazione della responsabilità civica degli studenti concorrono tutti gli insegnanti, a prescindere dalla propria materia di riferimento, in realtà soltanto chi conosce profondamente i meccanismi e la normativa del Diritto può operativamente comunicare nella maniera più efficace i valori della legalità, partendo dall’interpretazione del testo normativo (diritto pubblico ed in particolar modo diritto costituzione, diritto privato, diritto amministrativo etc.).
Pertanto si chiede che il ministro, prof. Bussetti, al più presto elabori un decreto legge finalizzato all’inserimento nel monte ore scolastico della disciplina in oggetto;
ancora si auspica l’istituzione di un tavolo operativo di concertazione con tutti gli attori che si stanno adoperando a favore di tale provvedimento.
Infine rivolgiamo un appello a tutti i deputati e senatori, che prima e dopo la campagna elettorale si sono fatti carico di tale istanza, affinché sostengano tangibilmente il percorso proposto.
“I giovani e la mafia? E’ un problema di cultura, non in senso restrittivo e puramente nozionistico ma come insieme di conoscenze che contribuiscono alla crescita delle persone. Fra queste conoscenze vi sono quei sentimenti, quelle sensazioni che la cultura crea e che ci fanno diventare cittadini, apprendendo quelle nozioni che ci aiutano a identificarci nelle istituzioni fondamentali della vita associata e a riconoscerci in essa.” (Paolo Borsellino)
Prof. Romano Pesavento
Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

Lunedì 2 Luglio ore 21.00 GADSET2! -Talk Show by Bike

Dopo il successo della prima Ciclopasseggiata Culturale nel GAD ecco la seconda parte.
Perchè quando il sole tramonta il GAD va in scena! Tra memorie estensi e cronaca nera,
una serata di arte, storia e politica, aperta alla partecipazione di tutte e tutti.
Partecipazione rigorosamente ad offerta libera!
Appuntamento e partenza in bicicletta alle ore 21.00
dal Sagrato della Cattedrale in Piazza della Cattedrale.

Al mare anche di sabato e feriali Bici+Bus, nuovi orari di Tper

A causa dei lavori sulla linea ferroviaria e delle insistenti richieste di Fiab, Tper estende il servizio Bici+Bus con carrello porta bici anche il sabato e nei giorni feriali. Ciò non può che incrementare il turismo sostenibile.

Sono due le coppie di corse dal LUN al SAB – prima corsa da Codigoro verso Ferrara alle ore 6.32. Arrivo a FERRARA alle 7.50. Da FERRARA alle 8.05 e arrivo a Codigoro alle ore 9.23.
Nel Pomeriggio da Codigoro ore 18.00 arrivo a FERRARA ore 19.18. Partenza da FERRARA alle ore 19.40 arrivo a Codigoro alle ore 20.58.

Fiab ha sottoposto la richiesta ad Ami e ai Comuni di Ferrara, Comacchio e Codigoro.

Il traghetto di Pontelagoscuro

Il Traghetto sul Po funziona! Eccome se funziona!!!
La necessità di raggiungere in breve tempo l’altra sponda ha convinto molti cittadini che abitano sulle due rive del Grande Fiume, tra Ferrara e S. Maria Maddalena, a muoversi a piedi e riscoprire la bicicletta.

Anche chi utilizzava l’auto per percorrere quei pochi chilometri tra Ferrara e S. Maria, ha scoperto che in bici …si arriva prima. Con il vantaggio che non ci sono problemi di parcheggio e si fa un po’ di movimento.

Nelle foto: il giorno del varo del nuovo servizio gestito dai volontari della Canottieri; un gruppo di ciclisti di Fiab Ferrara guidati dal presidente Stefano Diegoli sul traghetto; la bandiera di Fiab che sventola sul pennone dell’imbarcazione.

Sul Danubio questo tipo di servizio, con piccole imbarcazioni, è molto utilizzato per favorire un trasporto veloce e leggero tra le due sponde.

Ferrara SìCura – Ferrara SìBici

Continua il dibattito sul tema sicurezza e prevenzione contro i furti di biciclette in città. Come anticipato nel numero di giugno abbiamo presentato al tavolo tecnico con Comune di Ferrara e Agenzia per la mobilità la proposta di progetto che vede Ferrara mettere al primo posto l’uso della bicicletta.

Ferrara SìCura – Ferrara SìBici vuole incentivare l’uso delle due ruote, dire un Sì deciso alla bici. Questa scelta convinta deve prevedere degli investimenti partendo ad esempio dalla graduale sostituzione dei portabiciclette vecchi, poco affidabili e fatiscenti, con un modello che abbia come prima caratteristica l’affidabilità, senza dimenticare il design e la leggerezza, visto il contesto urbano di pregio in cui sarà inserito. Nella prima foto gli attuali stalli, facile bersaglio per furti e vandalizzazioni; nella seconda fotoun modello a cui assicurare telaio e ruote.

MEMORABILE
La parete gialla

E siamo alla segnalazione del terzo romanzo dello scrittore ferrarese Luigi Bosi: ‘La parete gialla’, recentemente edito in ebook da Tiemme Edizioni Digitali (www.tiemme.onweb.it). Così l’autore illustra la vicenda: “Qualche tempo fa mi è stato fatto un dono prezioso: un vecchio foglio protocollo, un po’ ingiallito, con l’intestazione dello Stabilimento Penale dell’Isola di Santo Stefano, datato 2 marzo 1888, che riportava la supplica di un ergastolano, certo Buzzi Raffaele, indirizzata al sindaco della sua città natale, Comacchio, perché intercedesse in suo favore presso Sua Maestà Umberto I, il Re d’Italia. A me è parso giusto scrivere questa storia, del resto del tutto inventata, in memoria di un uomo infelice, uno dei tanti, che ha trascorso la maggior parte della sua esistenza fra le mura di un carcere, con davanti agli occhi una parete gialla come unico orizzonte.

La gatta

Gatti neri, bianchi, grigi, rossi, gatti adulti, vecchi decrepiti, cuccioli appena nati. Gatti arrabbiati e gatti ruffiani.
Gatti dal pelo lucido e sano che corrono scattanti, gatti malati con rivoletti infetti che sgorgano dagli occhi spenti e opachi e si agitano con andature faticose. E’ un mondo felino affollato, una comunità strana di esseri vaganti che si accumulano, aumentano, in continua evoluzione e cambiamento. Ogni giorno scopri che non è mai la stessa scena e qualcosa è cambiato rispetto al giorno precedente. Lei scende di casa tre volte al giorno per sfamarli e controllare che ci siano ancora, tutti, vivi e li chiama con uno strano timbro della voce e strani nomi fantasiosi…Pollon, Dixie, Trudy, Foxy, Zakos, Molly, Pix, Stella… Simona è una donna dai lineamenti particolari, inusuali, grandi occhi nocciola con ciglia lunghissime in un volto squadrato appena arrossato, in cui gli zigomi si stagliano ben visibili dal resto. E’ alta, con gambe slanciate e proporzioni armoniose. Dev’essere stata molto bella una volta ma ora lo si può solo intuire attraverso un lavoro di ricostruzione immaginaria. D ’inverno veste sempre gli stessi jeans e la stessa maglia marrone che diventa una t-shirt bluette d’estate, pochissime le varianti. L’unico segno del passaggio di stagione è quella vecchia giacca a vento nera che la imbottisce come un hotdog, indossata nei periodi freddi ed accompagnata da una pashmina annodata al collo. Sempre quella. I capelli biondicci le spiovono afflosciati sulle spalle tranne quelle rare volte che, fresca di parrucchiera, si aggira un po’ vanitosa e soddisfatta nel giardino, scuotendo vivacemente la testa e godendosi quella chioma finalmente pulita, leggera e curata. In quei momenti si sente bella.
“Simona!” la chiama la vicina, “come va?”
“Va, va!” risponde ogni volta lei, allontanandosi sbrigativamente.
Donna laconica, non si perde in chiacchiere, non sfugge il prossimo ma nemmeno si ferma a dargli retta. Parla invece coi gatti, i suoi, quelli che tiene in casa ed anche con i randagi di cui riempie il cortile. Costruisce lunghe, lunghissime conversazioni intense, che con i cristiani non ci sono proprio, accompagnate da una mimica estrosa, ride ed ammicca con tutte le bestiole, nessuna esclusa, prendendole in braccio, accarezzandole, strofinando perfino il proprio naso su quelle testoline appiattite. Anche quando esce a stendere i panni – lenzuola con ‘meravigliosi’ gatti da cartolina, plaid di pile con allegri mici, federe di cuscini su cui figure feline vengono rappresentate in tutte le loro varianti – trova il tempo di comunicare con i suoi ospiti.
Colleziona riproduzioni di gatti di tutte le dimensioni e in tutti i materiali possibili: ceramica, vetro, legno, plastica, cartoncino, tessuto, metallo e gesso, che espone sulle mensole di casa, dappertutto. Quando si entra in quell’appartamento rimasto tale e quale dai tempi di sua nonna Adelaide, si viene assaliti da una zaffata di odore intenso che collega subito agli escrementi, al cibo rimasto nelle ciotole per troppo tempo, all’acqua stagnante e un vago sentore di candeggina che non riesce a mascherare la sgradevolezza del resto. Tutto in quella casa fa pensare a un mondo a parte, fuori dal tempo e dalle buone abitudini sane di qualsiasi altra abitazione civile. Tutto chiuso, blindato dietro le tendine una volta sfiziose ma ora di uno strano grigio topo…sporco?…usura del tempo?… Tutto scorre in funzione dei gatti che sono i veri colonizzatori di quella casa e di quella vita. Scatolette che riempiono i pensili della cucina ed occupano ogni ripiano fruibile, grandi sacchi di sabbietta e lettiere che campeggiano in ogni locale, bagno compreso, cucce di stoffa scozzese, spazzole, preparati antipulci, colliri ed altri prodotti veterinari. In più occasioni sono dovuti intervenire i vigili per liberare gli scarichi da ogni miseria perché lei ci butta di tutto e quando l’odore diventa insopportabile, i vicini si lamentano.
Lei era stata una mannequin, una modella discretamente famosa negli anni settanta, si vociferava nel vicinato. Sfilate di moda a Milano e Firenze, perfino Parigi, frequentazioni che contano fatte di nomi importanti nel jet-set di allora. I vicini bisbigliavano sornioni e compiaciuti che c’erano stati degli amori scandalosi con uomini di spicco già impegnati, le cui mogli erano insorte con minacce e querele contro quella bellissima femmina che invadeva i loro letti e le loro vite regolari, fatte di benessere, soldi e vantaggi di ogni genere. Simona, che compariva in ogni appuntamento mondano vestita di rosso e nero, perfetta nei modi e nelle conversazioni come una geisha fuori tempo, seducente, accattivante, sempre perfetta, si prendeva ciò che desiderava, incurante di ciò che immancabilmente scatenava. Dicono i bene informati del vicinato, che avesse movimentato le notti ed i giorni di quegli uomini di plastica fatti in serie, votati al successo e al denaro, mai sazi e appagati. Simona aveva sfilato elegante e sicura sulle passerelle, accompagnata dai ritmi musicali più disparati tra due ali di gente preparata, pronta ad inghiottirti e farti a pezzi oppure esaltarti e fare la tua fortuna. Aveva indossato pellicce, costumi da bagno e lingerie, teilleur sofisticati ed abiti da sera raffinati e ricercati, abiti da sposa e cerimonia, capi unici preziosi ed originali, con la disinvoltura che anfetamine e cocaina ti permettono di assumere perché così ti estranei o ti senti una dea superiore a tutto e tutti, reggendo ritmi e tempi massacranti, feste ed incontri. Prendere le distanze è necessario per non farsi fagocitare e stritolare da quell’ambiente in cui devi dimostrare di essere la migliore, sempre.
La sua vita era fatta di niente e nel momento in cui l’aveva compreso era iniziata la discesa. Era confusa, non riusciva a far bene il suo lavoro, avvertiva che la deriva era vicinissima. Quello che prima appariva irrinunciabile, ora sembrava senza senso: soldi, lusso, uomini, successo. Era stato un processo silenzioso e implacabile che metteva in discussione tutti i suoi dogmi inattaccabili di sempre e la rendeva consapevole che la sua vita era priva di relazioni umane vere, vuota, inconsistente.
I vicini raccontano, con dovizia di particolari e grande animazione, che quando arrivò in quel quartiere e in quella via già qualcuno l’aveva preceduta con racconti ed informazioni sulla sua persona senza lesinare sui particolari, anche quelli più scabrosi. Dove finisse la realtà e cominciasse la fantasia non sappiamo di preciso né lei ha mai contribuito a fare chiarezza. Arrivò con qualche gatto che attirò subito l’attenzione perché di bagaglio non ce n’era poi molto altro e un figlio già grande, un ragazzone elegante, simpatico e comunicativo che, a detta del vicinato, aveva studiato all’università ed era molto intelligente. Non era rimasto molto in quella casa, due anni forse, il tempo di un master sullo scioglimento della calotta Polare – così sostiene Alfredo il postino – poi l’avevano visto con le valige sulla soglia dell’abitazione che discuteva con la madre, l’abbracciava e si avviava verso la stazione senza girarsi.
Anna Paola, la pettegola del negozio di alimentari, aveva raccolto le uniche confidenze che Simona si era lasciata sfuggire in un momento di particolare sconforto, arrivando a quel tassello che mancava a tutto il vicinato sulla vicenda della donna e del giovane.
Il fatto era sorprendentemente semplice, così semplice che quando lo si seppe ci rimasero tutti male, dopo le vergognose ipotesi e congetture che ognuno elaborava, quasi fosse una gara a chi le sparava più grosse.
Igor, il ragazzo, aveva proposto alla madre di abbandonare tutto e seguirlo negli Stati Uniti dove gli era stato offerto un posto di ricercatore, l’occasione della sua vita, quella da non perdere. Aveva insistito con quella fragile donna che non stava sicuramente bene, l’aveva perfino supplicata ma non era valso a niente.
Simona aveva preferito i gatti, quella grande e disordinata colonia di gatti che erano diventati la sua famiglia ed il suo stesso motivo di essere.
Da quella volta la sua quotidianità continua a gravitare intorno alle sue bestiole e non subisce variazioni e cambiamenti di nessun tipo, neanche quando qualche gatto muore e lei lo seppellisce in un angolo di quel grande giardino ai piedi dell’acero, del salice o del melo per poi sparire dentro casa per almeno tre giorni di lutto.
Tutti si sono abituati a lei ed ai suoi inquilini e non la spiano nemmeno più scostando le tendine delle finestre in attesa di vedere chissà cosa. Talvolta qualcuno racconta ancora a bassa voce che lei nasconde nei posti più strani i suoi vecchi gioielli, quelli che indossava nelle occasioni mondane del passato e si mormora – senza molta convinzione – che siano davvero preziosi: diamanti, acquemarine, smeraldi, perle e rubini di ogni taglio e montatura, girocollo, bracciali, anelli, orecchini e pendenti. Nessuno in realtà può affermare di averli realmente visti e toccati, ragione per cui la cosa è destinata ad essere leggenda metropolitana che tiene viva la fantasia popolare.
Una donna del quartiere sostiene che Simona si sta trasformando lentamente in una gatta; se l’è trovata improvvisamente alle spalle l’altro giorno, silenzioso passo felpato, lunghi movimenti eleganti; ha sussultato per la sorpresa, l’ha fissata ed ha scorto due grandi occhi verdi e gialli, incredibili occhi di persiano, giura…

Assemblea Coopservice a Ferrara

Il fatturato del gruppo coopservice cresce a 862 milioni
la capogruppo a 475 milioni (+3,5%). Aumentano soci e occupati
• Sono circa 21 mila gli addetti impiegati nelle società del Gruppo. Occupazione a +9.4%.
• Confermato l’impegno per uno sviluppo sostenibile ed etico
• Il presidente Olivi: Siamo soddisfatti dei risultati, ma abbiamo obiettivi ambiziosi di sviluppo in Italia e all’estero per creare lavoro e garantire le migliori condizioni possibili per i nostri soci e dipendenti.

Reggio Emilia, 29 giugno 2017 – Un 2017 di crescita per il Gruppo Coopservice, uno dei principali operatori nazionali nella fornitura di servizi integrati, che ha chiuso l’esercizio con un valore della produzione di 862 milioni di euro, +10% rispetto al 2016 ed una significativa crescita occupazionale: +9,4%, per un totale di 20.788 addetti.
Il 2017 si è chiuso con un EBITDA di 99,8 milioni di euro (+11,2%) e un risultato netto di 6,7 milioni di euro. Cresciuto del 5,1% anche il patrimonio di gruppo che ammonta a 127,4 milioni.
Alla crescita del gruppo hanno contribuito tutte le società controllate, in particolare: Archimede Spa è passata da 44 a 70 milioni di fatturato, Gesta Spa cresciuta da 56 a 76 milioni di euro e Servizi Italia Spa, quotata in Borsa, che ha registrato un incremento dei ricavi del 6,1% attestandosi a 252,1 milioni di euro.
Positivo anche l’andamento della cooperativa capogruppo: il valore della produzione di Coopservice è stato di 475 milioni di euro (+3,5%), con un EBITDA a 20,3 milioni (+4,2%) e un risultato ante imposte di 4,8 milioni di euro. Gli occupati sono passati da 13.718 a 14.575, con una crescita del 6,3%.

“Siamo soddisfatti di questo bilancio, ancora una volta positivo in un contesto sociale, economico e di mercato tutt’altro che stabile. Siamo una grande cooperativa, che controlla società in crescita, con posizioni di leadership di mercato o impegnate nella costruzione di nuovi soggetti imprenditoriali, come è stato per Servizi Italia o Gesta Spa – commenta Roberto Olivi, presidente di Coopservice – Cresciamo sia come fatturato che come occupazione, ma non smettiamo di porci nuovi obiettivi e di lavorare per migliorarci. Nel 2018 sono già accaduti due fatti di rilievo: abbiamo approvato il piano strategico 2017-2022, che ci porterà a superare il miliardo di fatturato nel 2020, e abbiamo da poco concluso l’acquisizione di un gruppo spagnolo che opera nel soft facility, con sede a Madrid, oltre mille dipendenti e cantieri in tutta la Spagna. Lo sviluppo sui mercati esteri è uno degli assi del piano strategico su cui puntiamo, insieme all’innovazione e all’eccellenza operativa, per la creazione di valore.”

In considerazione del positivo andamento economico, è stata deliberata l’assegnazione ai soci di un ristorno di 800 mila euro, in aggiunta ai 426 mila euro di rivalutazione e remunerazione delle quote sociali. Ma i benefici per i soci e i dipendenti si estendono alle numerose opportunità offerte dal sistema di welfare che include soluzioni di previdenza e di sanità integrativa, oltre ad un Fondo di Solidarietà, entrato a regime nel 2017, con una dotazione iniziale di 200 mila euro, destinato a sostenere con un aiuto concreto i soci e le loro famiglie che vivono momenti di particolare difficoltà.
In occasione del bilancio, Coopservice presenta agli stakeholder un report integrato che ai dati finanziari affianca indicatori relativi alla responsabilità sociale d’impresa e alla sostenibilità con l’intento di dimostrare la profonda relazione che esiste tra le performance economica, ambientale e sociale e la capacità dell’impresa di creare valore nel medio e nel lungo termine.

“Il nostro bilancio non è fatto solo di indicatori finanziari. Abbiamo deciso di presentare ai soci un report integrato per dare valore anche ad attività che caratterizzano il nostro modo di essere impresa cooperativa – aggiunge il presidente Olivi – Cito, tra i tanti, solo due elementi significativiti: continuiamo a creare occupazione regolare e a mettere al centro della nostra attività soci e dipendenti. Infine l’attenzione allo sviluppo sostenibile, che si sta trasformando sempre più in un vantaggio competitivo, perchè riusciamo a corrispondere alle richieste crescenti dei nostri clienti che vogliono fornitori in grado di supportarli nel raggiungimento dei propri obiettivi di sostenibilità.”

I soci di Coopservice sono 5.718 (+3,3%), in maggioranza donne e per il 14,4% di cittadinanza non italiana. Anche i dipendenti e i componenti del Cda sono in maggioranza donne. Nell’ambito delle proprie politiche di Diversity & Inclusion, Coopservice ha sostenuto progetti di promozione e supporto dell’occupazione femminile e di associazioni contro la violenza sulle donne.
L’importanza della formazione e della valorizzazione del risorse è testimoniata dai numeri della formazione. Nel 2017 sono state erogate 63.500 ore di formazione professionale, con il coinvolgimento di 10.814 addetti. Oltre la metà delle ore di formazione è stata destinata al tema della Sicurezza sul lavoro.

I bilanci di Coopservice e del Gruppo sono già passati al vaglio dei soci, nel corso di 8 assemblee territoriali, con più di 2.400 voti espressi e una partecipazione superiore del 20% rispetto all’anno precedente. L’approvazione finale avverrà il 30 giugno, nel corso dell’Assemblea Generale dei soci, in programma a Ferrara. Interverranno il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e il presidente di Legacoop, Mauro Lusetti.

Da: HOMINA Comunicazione e Relazioni Pubbliche Srl

Ferrara: nasce Dolomiti Holiday, il nuovo portale sulle Dolomiti

Nasce, a Ferrara, in Pianura Padana, Dolomiti Holiday, il nuovo portale sulle Dolomiti, per molti le più belle montagne del mondo. Si tratta di un portale turistico realizzato in collaborazione con le APT, le Proloco locali e le comunità montane ed è composto da diverse sezioni riguardanti la storia geologica, le valli, i gruppi montani e le vette principali dei nove gruppi dolomitici. Non mancheranno sezioni dedicate alla storia, alle leggende dei Monti Pallidi ed anche la parte dedicata alla parte enograstronomica, il tutto corredato da immagini ritraenti i bellissimi paesaggi dolomitici. Inoltre gli utenti avranno la possibilità di interagire con Dolomiti Holiday inviando racconti e fotografie delle proprie esperienze, escursioni e vacanze dolomitiche con la possibilità di vederle pubblicate gratuitamente sul portale. Tra gli obiettivi principali, quello di promuovere il turismo, estivo ed invernale, nell’area dolomitica dando la possibilità di approfondire la conoscenza di questa importante parte d’Italia.

http://www.dolomitiholiday.it/

Alan Fabbri (LN): “Parcheggiatori abusivi sempre più violenti. Grave minimizzare il fenomeno”

“Sempre più numerosi, sempre più violenti: a Ferarra i parcheggiatori abusivi pensano di poter fare il bello e il cattivo tempo, senza nemmeno avere i documenti in regola… E intanto Ferrara Tua, che fa? Incassa i proventi della sosta, multa i cittadini che tardano anche solo di pochi minuti, ma lascia correre sulla presenza di clandestini che si fanno consegnare denaro, sempre pronti a reagire con violenza, perchè certi della totale impunità. E’ moto grave l’atteggiamento della società che dovrebbe gestire quegli spazi: minimizzare il fenomeno parlando di gente che chiede l’elemosina e proporre come soluzione il pagamento tramite App significa consegnare, sempre di più, giorno dopo giorno, la città nelle mani della delinquenza”.

Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna, interviene sulla questione dei posteggiatori abusivi, dopo l’intervista di Stefano Lucci. “Le parole di Lucci suonano come un’offesa ai cittadini, che si trovano costretti a pagare la sosta e il pizzo sulla sosta, a causa dell’incapacità di Ferarra Tua di fare fronte alla situazione”. Ma ancora peggio è il fatto che “si tratta di aree date in gestione ad un ente pubblico che dovrebbe garantire quantomeno la sicurezza dei frequentatori della zona” e che invece “come dimostrano i fatti è lasciata alla mercè di immigrati , quasi sempre irregolari, evidentemente convinti di poter fare qualsiasi cosa su quel territorio”, aggiunge Fabbri.

“Invece di pensare alle App per il pagamento della sosta Lucci pensi a potenziare la sorveglianza nelle zone di competenza”, incalza ancora il capogruppo “e non mandando operatori a rotazione in base alle disponibilità o potenziando i controlli a Natale, ma trovando il modo di eliminare il fenomeno”. Se la partecipata pubblica “non è capace nemmeno di fare questo, con quale coraggio continua a chiedere soldi ai ferraresi per un parcheggio dove sono ormai gli immigrati irregolari a dettare legge?”.

Ufficio Stampa Lega Nord Emilia Romagna

Replica dell’Assessore Roberto Bellotti (Attività Economiche) e dell’Assessore Riccardo Pattuelli (Strategie Turistiche) ad associazioni di categoria e consorzi.

In riferimento all’incontro con la stampa, tenuto ieri da consorzi ed associazioni di categoria, nel corso del quale sono emerse criticità e lamentele, circa la gestione dei mercatini serali, per fare chiarezza interviene l’Assessore alle Attività Economiche, Robert Bellotti.
“Con il gestore dei mercatini, sig. Roberto Ciccinelli (Expo Fiere di Ferrara) sono intercorsi diversi momenti di confronto aperto – spiega Bellotti – e sono state fornite tutte le risposte ai problemi sottoposti all’attenzione dell’Amministrazione Comunale. Il bando per l’affidamento della gestione unitaria dei mercatini è stato preceduto da una lunga concertazione con le rappresentanze delle associazioni di categoria, nell’ambito degli incontri periodici del Tavolo del Turismo.
Proprio l’individuazione delle tipologie merceologiche da porre in vendita, grazie ad un intenso coinvolgimento con le stesse rappresentanze delle associazioni, ha dilatato le tempistiche. La minore attrattività dei mercatini serali – prosegue l’Assessore Comunale alle Attività Economiche – non può certamente essere addebitata all’Amministrazione Comunale, ma alle strategie commerciali dell’affidatario. Va anche detto che sono state accolte pienamente le istanze pervenute negli ultimi anni dai commercianti in sede fissa, nonchè da quelli ambulanti, richieste tese ad ottenere maggiore trasparenza nell’assegnazione, parità di accesso, nonchè verifica dei requisiti morali e professionali dei prtecipanti.”

Il bando di gestione dei mercatini non ha alcuna attinenza con il bando eventi per l’animazione estiva, anch’esso oggetto di concertazione al Tavolo del Turismo. Non si ravvisa alcun nesso con l’organizzazione degli eventi, ai quali le associazioni di categoria ed i consorzi fanno riferimento nelle loro istanze trapelate a mezzo stampa, la promozione dei quali avrebbe dovuto essere avviata mesi fa. Altrettanto dicasi per le questioni organizzative ad essi coorelate. “Faccio presente infine – conclude l’Assessore Bellotti – che negli ultimi tempi sono stati annullati arbitrariamente manifestazioni ed eventi già calendarizzati, in piena estate, come si paventa oggi. Anche prima dell’introduzione della direttiva Gabrielli ‘ Safety e Security’ venivano cancellati eventi. Le accuse di mancato ascolto da parte dell’Amministrazione Comunale – conclude l’Assessore Bellotti – vanno rispedite al mittente, dato che alcuni giorni fa, insieme al Sindaco Marco Fabbri, ho ricevuto l’organizzatore dei mercatini. L’auspicio ed il suggerimento sono quelli di avviare un confronto interno, per rivedere la mission degli organismi propri dei consorzi, nati a suo tempo per attuare un supporto al Comune di Comacchio nella gestione del verde e del territorio.”

“L’Amministrazione Comunale – precisa l’Assessore alle Strategie Turistiche Riccardo Pattuelli – garantisce la corposa programmazione di eventi e di intrattenimenti, già definita nei mesi scorsi e oggetto di costante promozione, attraverso tutti i canali.”

Comune di Comacchio
Ufficio Comunicazione Istituzionale e Trasparenza

Vigarano, lunedì inizia la raccolta porta a porta

Parte lunedì 2 luglio in tutto il territorio comunale di Vigarano Mainarda il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, che prevede la raccolta domiciliare di rifiuto indifferenziato, umido organico, carta e cartone, imballaggi in plastica e metallici, sfalci d’erba e potature, e la progressiva rimozione di tutti i cassonetti stradali ad eccezione della campana del vetro.

La campagna informativa, iniziata con gli incontri pubblici nel mese di febbraio, sta proseguendo con il completamento delle visite a domicilio da parte degli addetti CLARA a tutte le famiglie e attività del territorio, anche per la consegna del kit (sacchi, bidoni ed ecocalendario). Giovedì 5 luglio gli informatori ambientali di CLARA saranno inoltre presenti al mercato, in via Toselli, con un punto informativo.

C’è comunque ancora qualche settimana di tempo per prendere familiarità con il nuovo sistema e acquisire gli automatismi necessari: la rimozione dei cassonetti partirà infatti nell’ultima settimana di luglio, per completarsi entro la prima metà di agosto.

Per quanto riguarda il rifiuto non riciclabile, sarà raccolto davanti a casa una volta alla settimana nel bidone grigio. Per l’umido organico la raccolta avverrà due volte alla settimana, usando il bidone marrone. Cambierà anche la raccolta degli imballaggi in plastica e delle lattine e degli scarti verdi del giardino, che dovranno essere inseriti rispettivamente nel sacco (o bidone) giallo e nel bidone verde carrellato, ed esposti per il ritiro secondo le frequenze indicate sull’ecocalendario. La raccolta di carta e cartone sarà quindicinale (settimanale per uffici, negozi e attività produttive), e il materiale cellulosico potrà essere esposto sfuso, legato con spago o nastro adesivo, oppure in scatole a perdere, o anche usando all’occorrenza contenitori aperti di proprietà dell’utente, come cassette, bacinelle, ceste, che saranno svuotati dall’operatore e riposti nel punto di esposizione. Per le attività e per i condomini sarà invece disponibile, per la carta, il contenitore azzurro. I rifiuti andranno esposti entro le 5.30 del giorno di raccolta indicato nell’ecocalendario, oppure la sera precedente.

Le famiglie con bambini fino a 3 anni, o con persone che usano continuativamente pannoloni o altri ausili sanitari, potranno richiedere se necessario un bidone carrellato apposito in cui inserire esclusivamente i pannolini, i pannoloni e gli altri ausili.

Per chi non è stato trovato a casa durante il giro di visite a domicilio e dunque non ha ancora ricevuto sacchi, bidoni ed ecocalendario, gli addetti CLARA saranno a disposizione per la consegna del kit sabato 7 e sabato 14 luglio, dalle 8.30 alle 14.00 presso il campo sportivo in Via Ariosto a Vigarano Mainarda.

Per tutte le informazioni e i chiarimenti: 800 881133.

CLARA SpA