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Giorno: 4 Luglio 2018

Comunicato Regione: Pesca

Salvaguardia degli ecosistemi acquatici: dalla Regione 663 mila euro per interventi a difesa della flora e della fauna marine a Lido degli Scacchi e Lido di Spina, nel ferrarese

Approvato dalla Giunta il piano dei lavori per le due località nel comune di Comacchio (Fe). L’assessore Caselli: “Interventi importanti, perché pesca e turismo sono settori chiave del Pil dell’Emilia-Romagna”

Bologna – Al via programma di lavori per la protezione e il ripristino della biodiversità marina e della flora a Lido degli Scacchi e Lido di Spina nel comune di Comacchio, nel ferrarese. E questo attraverso la creazione di barriere sottomarine, ripopolamento della fauna ittica, miglioramento della qualità delle acque e salvaguardia del litorale.
Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Simona Caselli. I lavori, per un ammontare di 663 mila euro, sono finanziati da risorse del Feamp, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca. L’inizio è previsto al termine della stagione balneare e saranno conclusi in 40 giorni.

“Siamo impegnati per favorire il ripopolamento della fauna marina e proteggere un habitat naturale in queste aree- afferma l’assessore Caselli-. Si tratta di uno degli interventi nell’ambito di quelli previsti dal Fondo per lo sviluppo sostenibile della pesca, che coniuga la tutela della biodiversità, la protezione della costa e lo sviluppo dell’economia. Per la Regione si tratta di una vera priorità- conclude l’assessore-: il litorale ha una spiccata rilevanza ambientale che si unisce a quella economica, perché pesca e turismo rappresentano due settori chiave del Pil dell’Emilia-Romagna”.

A Lido degli Scacchi, scelto per le particolari caratteristiche della costa, il progetto prevede lavori per 526 mila euro. Sarà allestito un sistema di barriere sottomarine per garantire un habitat naturale per l’incremento di flora e fauna, con il ripopolamento della fauna ittica, il miglioramento della qualità delle acque e la salvaguardia del litorale. Sarà realizzato mettendo in campo le tecnologie più innovative. L’obiettivo è proteggere la deposizione delle uova e la sopravvivenza dei nuovi nati in habitat idonei, favorire la diversità ecologica grazie alla flora che crescerà sulle barriere, oltre che ridurre l’energia cinetica dell’onda riequilibrando i fondali.

L’altro intervento è previsto a Lido di Spina dove si trova lo sbocco a mare del Canale Logonovo, uno dei più importanti collettori di acque marine delle Valli di Comacchio. Le dinamiche idrauliche e l’effetto delle maree generano una progressiva occlusione della foce, producendo un peggioramento della qualità delle acque. In attesa di elaborare un sistema che permetta di risolvere strutturalmente il problema, i lavori, per un finanziamento di 137 mila euro, consisteranno nell’ asportazione delle sabbie accumulate in eccedenza. Con l’obiettivo di migliorare la qualità delle acque in ingresso nelle valli di Comacchio ma anche della capacità di scarico idraulico, favorendo l’importante funzione di risalita del novellame (i pesci appena nati) e di ossigenazione delle acque.

Il piano deriva da un progetto integrato fra assessorati alla pesca e alla difesa della costa.

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Diffida e messa in mora di Sindaco e Assessore Sport

Abbiamo cercato in ogni modo e attraverso gli strumenti normativi e di regolamento amministrativo di
indurre l’attuale Amministrazione e in modo particolare l’Assessore allo Sport a procedere all’adeguamento
normativo in materia di assegnazione degli impianti e degli spazi sportivi comunali.
Imperativo è infatti l’avvio di procedura di assegnazione a mezzo di programmi digitalizzati che assolvano al
rispetto della materia in modalità Trasparente e Anticorruzione. Vista la resistenza a tutto spessore
dell’apparato amministrativo, ivi compreso quello della maggioranza consiliare che, nonostante diverse
informative, non si è espressa a favore della modifica della procedura, la Consigliera comunale M5S Ilaria
Morghen e la Consigliera comunale FI Paola Peruffo hanno deciso di comune accordo di inviare una diffida
e messa in mora al Sindaco, all’Assessore Merli, al Presidente del Consiglio comunale e al Segretario
Generale.
Ilaria Morghen, M5S Ferrara

“Unife ospita il convegno intercontinentale sulle sfide digitali del futuro, dalle piattaforme online al Blockchain e FinTech”

Le nuove tecnologie hanno effetti così veloci ed evidenti su società ed economia che oggi si parla di rivoluzione digitale. E proprio di rivoluzione e trasformazione digitale si parlerà al convegno intercontinentale ospitato da Unife dal titolo “European and Asian Perspectives on the Digital Economy: Platforms, Blockchain and FinTech”.
L’iniziativa, in programma giovedì 5 e venerdì 6 luglio al Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara, (via Voltapaletto 11), coinvolgerà esperti provenienti da Corea del Sud, Germania, Italia e Regno Unito.
Tanti e cruciali i temi trattati, che toccano i principali trend tecnologici della digital transformation. Si parlerà di blockchain technology, di smart contracts, ma anche di bitcoins e valute virtuali, di cyberattacks e delle piattaforme di intermediazione online, come Amazon, Uber e Airbnb.
“Questo evento intende porre la prima pietra per la costituzione di un centro di ricerca intercontinentale sui temi del ‘Diritto dell’Economia digitale’, un ambito in cui i confini tra Stati sono sempre più sfumati ed in cui pertanto è quanto mai necessario un dibattito globale che conduca a soluzioni quanto più possibile unitarie e condivise – afferma il Professor Alberto De Franceschi di Unife, uno degli ideatori del convegno insieme a Christoph Busch (Università di Osnabrück), Pietro Franzina (Università di Ferrara) e Byung-Jun Lee (Hankuk University of Foreign Studies, Seoul).
L’evento è patrocinato dallo European Law Institute, associazione di giuristi con sede a Vienna che conta più di 1500 membri provenienti da tutti i continenti, e dal Korea Institute for National Competitiveness, in collaborazione con l’Università di Ferrara, l’Università di Osnabrück (Germania) e la Hankuk University of Foreign Studies di Seoul (Corea del Sud).

Da: Università degli Studi di Ferrara
Ripartizione Marketing e Comunicazione
Ufficio Stampa, Comunicazione Istituzionale e Digitale

Calvano: “sono usciti i nuovi bandi sullo sport. Tempo fino al 3 agosto per presentare le domande”

Calvano: “sono usciti i nuovi bandi sullo sport. Tempo fino al 3 agosto per presentare le domande”
La Regione mette a disposizione 2.350.000 euro per finanziare eventi e progetti sportivi. Nel 2017 a Ferrara e provincia sono arrivati oltre 80.000 euro.

Sono usciti i nuovi bandi regionali sullo sport e ci sarà tempo fino al 3 agosto per presentare le domande. «La Regione ha messo a disposizione 2.350.000 euro per finanziare eventi e progetti sportivi. Il 34% in più rispetto allo scorso anno – dice il consigliere regionale Paolo Calvano –. Questo conferma l’impegno per la promozione della pratica motorio sportiva ed il percorso avviato con la Legge Regionale per lo Sport che mi ha visto relatore».

Nel 2017 a Ferrara e provincia sono arrivati oltre 80.000 euro che hanno permesso di realizzare 6 manifestazioni sportive e 5 progetti. Numerose le novità, a partire dal contrasto al doping alla possibilità di organizzare eventi annuali, che vanno ad affiancarsi a quelli di durata biennale, già oggi finanziabili.
«I 2.350.000 euro rappresentano un aumento di 600.000 euro rispetto alle risorse 2017. I bandi puntano ad incrementare la pratica sportiva delle donne e a favorire l’accesso alla vita attiva della popolazione anziana – prosegue Calvano –. Le risorse sono suddivise per la realizzazione di eventi sportivi, cui sono destinati 1 milione e 750 mila euro, e di progetti sportivi, cui vanno 600mila euro. Inoltre, vi è lo stanziamento di altri 10 milioni di euro per l’impiantistica sportiva, che vanno ad aggiungersi ai 20 milioni di cui era già dotato il bando rivolto ai Comuni e alle amministrazioni pubbliche per rinnovare l’impiantistica sportiva, attraverso il quale sarà possibile realizzare nuovi campi, piste di atletica, palestre, spazi all’aperto o ammodernare strutture già esistenti in tutta l’Emilia-Romagna. Tutta la Regione Emilia-Romagna trae beneficio da questi bandi e a Ferrara sono stati l’opportunità per riconoscere eventi quali i mondiali di pesca di Ostellato, i campionati regionali di Beach Tennis, la Granfondo del Po, la pallacanestro di Argenta, le attività podistiche e la pallamano a Ferrara».

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

Comunicato Regione: Formazione

Rete politecnica, 100 opportunità formative post diploma per oltre 2mila ragazzi. Obiettivo: formare i tecnici che servono alle imprese dell’Emilia-Romagna per crescere e innovare. Dalla Regione oltre 12 milioni di euro per realizzarli

Le opportunità presenti in tutte le province e le indicazioni utili per iscriversi. L’assessore Patrizio Bianchi: “Da inizio legislatura abbiamo già finanziato 235 percorsi post-diploma e investito più di 30 milioni di euro per formare 5.000 tecnici specializzati. Ma serve un maggiore impegno da parte di tutti perché i ragazzi e le loro famiglie riconoscano in questi percorsi una opportunità”

Bologna – Aumentano i percorsi e le specializzazioni per formare i tecnici di cui le imprese dell’Emilia-Romagna hanno bisogno per crescere e innovare. È la Rete politecnica regionale, che mette a disposizione oltre 100 opportunità formative post diploma a cui potranno partecipare più di 2mila ragazzi in Emilia-Romagna: 20 corsi ITS, della durata di due anni e realizzati degli Istituti Tecnici Superiori, 50corsi IFTS, che prevedono un anno di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, e 32 percorsi più brevi di formazione superiore.
Si tratta di corsi finanziati dalla Regione con oltre 12 milioni di euro del Fondo sociale europeo e realizzati in collaborazione con enti di formazione, scuole, università e le stesse imprese. Obiettivo: fornire ai giovani competenze tecniche e tecnologiche attraverso lezioni in aula, laboratori e stage.
“Da inizio legislatura abbiamo già finanziato 235 percorsi post-diploma e investito più di 30 milioni di euro per formare 5.000 tecnici specializzati e ora investiamo ulteriori 12 milioni per dare opportunità ad altri 2.000 ragazzi- spiega l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro, Patrizio Bianchi-. Un modo per dare risposta concreta ai fabbisogni espressi delle imprese e pertanto opportunità ai giovani di acquisire competenze per trovare un lavoro qualificato. Per quanto riguarda in particolare gli ITS- continua Patrizio Bianchi- oltre ad un’offerta ormai consolidata di opportunità costruite sull’integrazione tra formazione teorica e apprendimento nei contesti lavorativi, premiate a livello nazionale per gli ottimi esiti occupazionali che hanno garantito in questi anni, due nuovi percorsi partiranno a Reggio Emilia e a Forlì per formare profili di esperti di controllo e miglioramento della qualità industriale e di ottimizzazione dei processi attraverso le tecnologie digitali, progettati con importanti imprese del territorio”.
L’assessore annuncia poi la programmazione di nuovi percorsi su industria 4.0, nell’ambito del ‘Piano Nazionale Impresa 4.0’: “Siamo pronti ad incentivarli, anche promuovendo la collaborazione tra più Fondazioni. Prossimo passo far nascere una vera e propria scuola politecnica regionale, anche attraverso il percorso avviato per acquisire nuove forme di autonomia in attuazione dell’articolo 116 della Costituzione. Ma serve, lo ripeto da tempo, un maggiore impegno da parte di tutti perché i ragazzi e le loro famiglie riconoscano in questi percorsi una opportunità”.

La Rete Politecnica
La Rete Politecnica costituisce uno dei quattro segmenti di ER educazione e Ricerca Emilia-Romagna, l’infrastruttura regionale che offre alle persone e alle imprese opportunità per acquisire conoscenze e competenze orientate alla specializzazione, all’internazionalizzazione e all’innovazione al fine di rafforzare, attraverso la qualificazione dei singoli, la competitività dei territori. È costituita dai percorsi realizzati dagli Istituti tecnici superiori (Its), dai percorsi di Istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts) e dai corsi di Formazione superiore.

Istituti Tecnici Superiori (Its)
Per il biennio 2018/2020 le 7 Fondazioni Its dell’Emilia-Romagna realizzano 20 percorsi formativi biennali per conseguire il titolo di Tecnico Superiore, a cui potranno partecipare 445 persone.
Due le novità nell’offerta formativa di quest’anno: Tecnico Superiore per l’industrializzazione dei processi e del prodotto, che si terrà a Forlì, e Tecnico Superiore per il controllo e l’ottimizzazione dei processi industriali, a Reggio Emilia.
Quella realizzata dagli Its è una formazione post diploma non universitaria, che risponde ai fabbisogni di innovazione e specializzazione delle imprese dell’Emilia-Romagna, progettata e realizzata dalle Fondazioni di cui fanno parte imprese, università, enti di ricerca, istituti scolastici, enti di formazione professionali ed enti locali.
Tra i docenti degli Its vi è una presenza significativa di professionisti provenienti dal mondo del lavoro e, nel corso del biennio, gli studenti hanno l’opportunità di fare un’esperienza formativa all’interno di imprese anche con sede all’estero.
I percorsi, co-finanziati dalla Regione con oltre 6 milioni di euro del Fondo sociale europeo e risorse nazionali, durano 2 anni e rilasciano un diploma di Tecnico superiore valido a livello nazionale. Sono rivolti a giovani e adulti in possesso del diploma di scuola secondaria di II grado (maturità) e, per iscriversi, è necessario sostenere e superare una prova di accesso.
Iscrizioni entro il 16 ottobre.
Elenco dei percorsi Its attivati provincia per provincia

Istruzione e Formazione Tecnica e Superiore (Ifts)
Per l’anno formativo 2018/2019 la Regione ha approvato 50 percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) in tutto il territorio regionale, rivolti complessivamente a 1.002 potenziali destinatari.
I percorsi sono gratuiti, durano 800 ore e rilasciano al termine un certificato di specializzazione tecnica superiore valido a livello nazionale. I percorsi partiranno entro novembre 2018.
I giovani potranno frequentare i percorsi e conseguire il certificato di specializzazione tecnica superiore anche in apprendistato. Anche in questo caso, per iscriversi, è necessario sostenere e superare una prova di accesso.
Dei 50 corsi approvati, 13 fanno riferimento a specializzazioni dell’area professionale “Cultura, informazione e tecnologie informatiche” , 3 all’area “Manifattura e artigianato” , 27 all’area “Meccanica, impianti e costruzioni” , 2 all’area “Servizi commerciali” e 5 all’area “Turismo e sport” , per un totale di 17 diverse specializzazioni.
Ai link indicati l’elenco completo dei percorsi Ifts suddivisi per provincia.

Corsi di Formazione superiore
Sono 32 i percorsi di formazione superiore che saranno approvati in tutto il territorio regionale per l’anno 2018/2019. I percorsi, finanziati con risorse del Fondo sociale europeo, sono gratuiti. Durano dalle 300 alle 600 ore e quest’anno rilasceranno al termine un certificato di competenze in Tecnico esperto nella gestione di progetti o una qualifica regionale di Progettista alimentare, Progettista ceramico, Progettista di prodotti multimediali, Progettista meccanico, Progettista moda. Anche in questo caso, per iscriversi, è necessario sostenere e superare una prova di accesso.
I corsi di formazione superiore saranno approvati entro l’estate e si potranno trovare alla pagina: formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it

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LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
Tornare da dove siamo venuti

“Se non vuoi il crocifisso torna al tuo paese” porta scritto il cartello esibito da una passionaria al raduno di Pontida. Verrebbe allora da pensare che l’umanità dei leghisti si arresta di fronte a chi non riconosce il valore della croce. Non è vero che i porti sono chiusi a coloro che fuggono da guerre civili, dittature e povertà. I porti sono chiusi agli infedeli. È l’ostracismo agli infedeli. Il cristianesimo è qualcosa che si esercita solo tra cristiani. Tu come me, se no a casa tua. Solo gli identici e gli uguali possono stare insieme.
Allora non è questione che tu povero migrante vieni a casa mia a togliermi il lavoro e i servizi sociali. La questione è il crocifisso, se a te sta bene ci puoi anche stare qui, se no te ne devi andare.
Le migrazioni da sempre sono una costante della storia umana, come l’avversione alla contaminazione culturale da parte dei paesi toccati dai flussi migratori, la tendenza a chiudere le frontiere e a creare ghetti di etnie. Non c’è nulla che può fermare le migrazioni e giustificare l’ostilità nei loro confronti.
Per questo ci si inventa la sicurezza che sta all’origine del contratto sociale tra i singoli cittadini e lo Stato. Rinuncio a parte della mia libertà che delego alle tue istituzioni affinché tu Stato garantisca la tutela della mia persona e dei miei beni. Se questo viene meno, non ha più ragione d’essere il contratto sociale e di fronte ad uno Stato assente sono costretto a difendermi con le miei armi.
Siamo ai principi basilari all’origine della convivenza sociale. E allora la strada più facile per mantenere la promessa del contratto sociale è erigere muri, innalzare confini, creare le barriere.
Quindi, il crocifisso esibito dalla signora a Pontida sembrerebbe non c’entrarci nulla, se non fosse che l’infedele, più che dei beni materiali, può privarmi dei beni immateriali, tanto più preziosi, come l’anima.
Il “Vade retro Satana” è il timore dell’invasione che entra dentro di te, contamina le tue fibre e i tuoi pensieri, il tuo sangue e le tue generazioni, e subito tutto non è più come prima. Ma da sempre tutto non è più come prima, perché questa è la storia dell’umanità su questa Terra. Consola l’idea che si può tentare di difendersi, ma la battaglia fortunatamente è persa.
Più che la questione migratoria dovrebbe terrorizzarci la questione culturale che sta dietro alla paura di chi si sente debole di fronte alla religione dell’altro. C’è un’emergenza culturale inedita, se la maggioranza del paese possiede una cultura così debole da temere quella dell’altro. Un paese dall’identità così fragile che a guardarsi allo specchio dei propri valori finisce per non riconoscersi più.
Il populismo come difesa, come riconoscimento di sé nel popolo di appartenenza, oggi appare la ricetta, quella che restituisce sicurezza alla propria identità, alla propria fragilità culturale, ma se la cultura non si rinnova nelle sfide si atrofizza e anziché essere uno strumento per orientarsi nella realtà finirà per farci smarrire in una storia che hanno scritto gli altri e nella quale saremo stranieri privi di identità. A nostra volta migranti verso un altrove che avrà abbattuto la sicurezza dei nostri confini e delle nostre barriere.
Ciò che spaventa è l’idea di una cultura identica a se stessa, imbalsamata. La constatazione che in un’epoca di conquiste della scienza e della tecnica, come mai nel passato, la cultura si sia arresa all’ignoranza. Scienza e tecnica trasformano la nostra vita, ma non maturano le nostre menti, che anzi arretrano nelle casematte del passato. Il timore di prospettarsi il futuro, di produrre una cultura in grado di illuminarne il buio e renderlo luce, apparizione.
La signora che pretende di rimandare a casa coloro che non vogliono il crocifisso ha la mente così imbevuta dalla sicurezza dell’ignoranza da non mettere nel conto che il diritto di contestare il crocifisso nei luoghi pubblici, dalle scuole agli ospedali, non ha colore né provenienza, ed è una legittima rivendicazione di chi già si trova a casa propria.
Il problema della cultura è questo, consiste nell’impedire che gli altri che non la pensano come te si sentano stranieri a casa loro, perché diversamente anche il tuo vicino diventa un infedele invasore a cui chiudere ogni possibile accesso. Ognuno intento a difendere la propria torre d’avorio e la moltiplicazione delle torri porta alla babele umana.
Populismo, prima noi, chiusura dei porti, dazi, identità nazionali sembrano ora la strada giusta, quella diritta e breve, la strada della semplificazione contro la complessità. L’impulsività e l’affabulazione di una ritrovata infanzia dei popoli nei confronti del realismo della realtà.
Ma bambini si dura poco, quella realtà reale costringe prima o poi tutti a diventare adulti in fretta, perché la complessità si farà sempre più complessa e le nostre menti non possono correre il rischio di farsi sempre più sempliciotte e semplicistiche, sempre più fucine di pensieri deboli destinati ad infrangersi contro la prepotenza della storia.
Anche noi avremmo bisogno di lasciare la nostra casa e intraprendere l’avventura della migrazione per il mondo che ci conduca a riscoprire la forza propulsiva della cultura, sarebbe un ritornare da dove siamo venuti.

Al MEIS, la storica Anna Foa sui rapporti tra Ebrei, Cristiani e Chiesa

Alle 18.00 di domani, giovedì 5 luglio, la storica Anna Foa (Sapienza Università di Roma) interviene al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS (Via Piangipane 81, Ferrara) sul tema Ebrei, Cristiani e Chiesa.

L’appuntamento s’inserisce nel ciclo Gallery Talk. Alla scoperta del percorso espositivo del MEIS e trae spunto dalla mostra Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni, visitabile al Museo fino al 16 settembre e curata proprio da Anna Foa, insieme a Daniele Jalla e a Giancarlo Lacerenza.

Introduce il Direttore del Museo, Simonetta Della Seta. Ingresso gratuito.

In allegato, il contributo video di Anna Foa lungo il percorso espositivo del MEIS e il Mosaico delle due Ecclesiae, dove la Chiesa di derivazione ebraica (Ecclesia ex circumcisione) e quella di derivazione pagana (Ecclesia ex gentibus) sono raffigurate come due matrone che tengono l’una l’Antico Testamento e l’altra il Nuovo, per esprimere un’unica comunità di fedeli. In seguito, quando le tensioni fra Cristiani ed Ebrei saranno molto più forti, questa immagine ispirerà quella della Chiesa vincitrice e della Sinagoga accecata: due figure femminili allegoriche poste allo stesso livello, ma una cieca e accasciata, l’altra, la Chiesa, alta e trionfante.

Ufficio Stampa
Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS

Alan Fabbri (LN): “Parcheggi a Cona: no al parcheggio a pagamento, ma niente tagli ai servizi per recuperare i fondi”

“Ribadiamo il nostro no al pagamento dei ticket per la sosta a Cona. Non devono essere i cittadini a pagare, è la Regione che deve trovare una soluzione. E’ necessario trovare un equilibrio e ci auguriamo che i fondi da versare a ProgEste non siano presi da un taglio dei servizi”.

Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna, ribadisce la posizione della Lega in merito allo scandalo dei parcheggi a pagamento all’ospedale, in vista dell’incontro tra le parti, fissato per la prossima settimana in via Aldo Moro a Bologna.

“Sulla questione ci siamo confrontati con Nicola Rossi, sindaco di Copparo e attuale presidente della Conferenaza socio sanitaria, che la prossima settimana sarà presente all’incontro in Regione. A lui abbiamo chiesto di rappresentare le nostre istanze”, prosegue Fabbri.

“Non possono essere i cittadini a pagare per l’incompetenza delle amministrazioni Pd che hanno sottoscritto i contratti di project financing per la costruzione dell’Ospedale”.

Da: Ufficio Stampa Lega Nord Regione Emilia Romagna

Comunicato Regione: Sport

La Regione rilancia: due nuovi bandi su eventi e progetti per la promozione dell’attività motorio sportiva e i fondi per l’impiantistica salgono da 20 a 30 milioni di euro. Bonaccini: “Impegno straordinario col quale diamo una risposta importante alla domanda di qualità che arriva dai territori”

Ai due bandi destinati 2,350 milioni di euro (+600mila euro rispetto al 2017), i 10 milioni in più per realizzare nuovi campi, piste di atletica, palestre, spazi all’aperto o ammodernare strutture già esistenti in tutta l’Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini, inseriti nell’assestamento di bilancio visto il gran numero di progetti arrivati dai Comuni. Il sottosegretario Rossi: “Lo sport collante sociale della comunità regionale. Gioco di squadra con enti locali e società per valorizzare grandi e piccoli eventi, e l’impegno dei tanti volontari che contribuiscono a organizzare centinaia di manifestazioni ”

Bologna – In Emilia-Romagna lo sport vince sempre di più. La Regione infatti non si ferma e rilancia il proprio impegno per la promozione della pratica motorio sportiva attraverso una doppia mossa: la pubblicazione di due nuovi bandi per la realizzazione di eventi sportivi, cui sono destinati 1 milione e 750 mila euro, e di progetti sportivi, cui vanno 600mila euro; e lo stanziamento di altri 10 milioni di euro per l’impiantistica sportiva, che vanno ad aggiungersi ai 20 milioni di cui era già dotato il bando rivolto ai Comuni e alle amministrazioni pubbliche per rinnovare l’impiantistica sportiva, attraverso il quale sarà possibile realizzare nuovi campi, piste di atletica, palestre, spazi all’aperto o ammodernare strutture già esistenti in tutta l’Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini.

I 2 milioni e 350 mila euro per i due nuovi bandi su eventi e progetti sportivi rappresentano un aumento di 600mila euro rispetto alle risorse 2017. Numerose le novità, a partire dal contrasto al doping, le azioni previste in tal senso faranno punteggio, passando per piani finanziari credibili (in caso di spese in eccesso a consuntivo, la cifra verrà decurtata dal contributo regionale) fino alla possibilità di organizzare eventi annuali, che vanno ad affiancarsi a quelli di durata biennale, già oggi finanziabili. Tutto in un contesto di maggiore semplificazione e semplicità nella presentazione delle domande. La pubblicazione degli avvisi in una versione aggiornata rispetto alla precedente arriva a completare un lavoro di confronto e condivisione con territori, Comuni e operatori portato avanti negli ultimi mesi dal Sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Andrea Rossi.

I 10 milioni in più per l’impiantistica sportiva arrivano dall’assestamento di bilancio,il cui esame e approvazione sono previsti inAssemblea legislativa entro fine luglio. Una decisione, quella di portare a 30 milioni i fondi disponibili, che la Giunta regionale ha preso di fronte al gran numero di progetti arrivati in Regione, con la volontà di finanziarne il maggior numero possibile. L’esame delle richieste è ormai in dirittura di arrivo e già nelle prossime settimane è prevista l’approvazione della graduatoria.

“Diamo una risposta importante alla domanda di qualità che c’è nel mondo della pratica sportiva-afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- una ricchezza fatta di tantissimi volontari, associazioni e società sportive e che rende i nostri territori ciò che sono: valori e comunità, oltre che sviluppo e attrattività, visto la grande crescita del turismo legata agli eventi sportivi, piccoli e grandi, che l’Emilia-Romagna ospita sempre di più. Ma fare sport vuol dire garantire anche benessere fisico e sociale, aumentare la qualità della vita, per questo vogliamo che cresca l’attività motoria e diminuisca la sedentarietà di tutti, dai giovani agli anziani. Ma per realizzare tutto ciò abbiamo bisogno di offrire spazi adeguati, belli e sicuri, senza barriere architettoniche, e di sostenere associazioni e società sportive, gli operatori del settore. Per questo- chiude Bonaccini- abbiamo voluto una legge regionale sullo sport e ci siamo dotati di un Piano regionale specifico, aumentando gli stanziamenti come mai prima d’ora era stato fatto, con un impegno forte finalizzato a ridurre la popolazione inattiva”.

Due bandi e 2,350 milioni per la promozione sportiva

Per il bando relativo all’organizzazione di eventi sportivi, la Regione mette a disposizione 1,75 milioni di euro, di cui 1,25 per le manifestazioni di rilevanza sovraregionale e 500mila euro per quelle di carattere regionale. Sul secondo, per la realizzazione di progetti finalizzati al miglioramento del benessere fisico, psichico e sociale della persona attraverso l’attività motoria e sportiva, la Regione stanzia 600 mila euro.

“Crediamo nell’importanza dell’attività motoria- sottolinea il sottosegretario Rossi- sia per gli aspetti legati alla salute e al benessere delle persone, che per l’educazione ai principi di lealtà con cui i giovani devono misurarsi. Vogliamo che sia valorizzato l’impegno dei tanti volontari che contribuiscono a organizzare centinaia di manifestazioni, competizioni e iniziative, che rappresentano un collante sociale per la comunità regionale. I risultati di tutto ciò sono sotto i nostri occhi e l’Emilia-Romagna sta diventando centro di importanti eventi sportivi, con ricadute per tutta la comunità in termini di immagine e di indotto finanziario. E anche sullo sport e la promozione dell’attività motoria- aggiunge – abbiamo condiviso le decisioni insieme ai territori, con i Comuni e gli enti locali, in un gioco di squadra che, penso all’impiantistica sportiva, porterà l’Emilia-Romagna ad avere strutture nuove o ristrutturate, un unico, grande campo di gioco nel quale soprattutto i nostri giovani potranno crescere e guardare alla vita”.

Le domande per entrambi i bandi devono essere presentate entro il 3 agosto 2018 e trasmesse esclusivamente alla casella di posta elettronica certificata:

segreteriapresidente@postacert.regione.emilia-romagna.it.

I bandi sono pubblicati sul Bollettino telematico n. 199 del 2 luglio 2018 della Regione e sul sito istituzionale regionale www.regione.emilia-romagna.it/sport.

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Report europeo sostenibilità Epson: ecco quanto risparmieranno le aziende passando all’inkjet

Con le stampanti inkjet, in quattro anni le aziende italiane risparmieranno fino a 29,4 milioni di euro, emettendo oltre 58 mila tonnellate in meno di CO2

A livello europeo, il risparmio in costi energetici sarà di 176 milioni di euro e le emissioni di CO2 diminuiranno di oltre 333 mila tonnellate(1).

Cinisello Balsamo, 4 luglio 2018 – Con il semplice passaggio dalle stampanti laser alla tecnologia inkjet di Epson, le aziende europee risparmieranno fino a 176 milioni di euro sui costi energetici e ridurranno di 333.041 tonnellate le emissioni di CO2.

Questi dati sono stati pubblicati nel primo report europeo sulla sostenibilità di Epson, The Green Choice, disponibile anche in italiano (www.epson.it/vision-and-strategy#green-choice), il quale rafforza ulteriormente l’impegno di Epson per quanto riguarda la responsabilità sociale d’impresa e mette in rilievo i risultati conseguiti, ponendo particolare attenzione sulle risorse umane, sul pianeta e sui processi.

I dati per l’Italia evidenziano risparmi significativi
Il report sottolinea che, utilizzando per quattro anni la tecnologia a getto d’inchiostro, in Italia le aziende risparmieranno fino a 29,4 milioni di euro sulla bolletta energetica e 58 mila tonnellate di CO2.

Verificati dall’ente di certificazione indipendente TÜV Rheinland, i vantaggi ambientali e finanziari per l’Italia si basano sul numero totale di stampanti inkjet per l’ufficio vendute nel 2016 e nel 2017, considerando anche i risparmi previsti associati all’utilizzo di tali stampanti in un periodo medio di quattro anni. È stato inoltre considerato il fattore di emissione di CO2 del mix energetico in Italia.

Environmental Vision 2050: continua il forte impegno di Epson verso l’ambiente e le persone
Questi risultati supportano sia l’impegno dell’UE nella riduzione delle emissioni di gas serra del 20%(2) sia l’obiettivo di Epson di ridurre del 90% le emissioni di CO2 durante il ciclo di vita di tutti i prodotti e servizi Epson entro il 2050, come previsto dalla sua Environmental Vision annunciata pubblicamente ben dieci anni fa.

Tali vantaggi sono possibili grazie al continuo sviluppo della tecnologia inkjet, che rispetto alla laser consuma fino al 96% di energia in meno, produce fino al 92% di CO2 in meno e riduce fino al 99% la quantità di rifiuti prodotti(3).

“Il nostro obiettivo è offrire alle aziende in Europa una scelta chiaramente eco-sostenibile per i prodotti che utilizzano”, ha dichiarato Kazuyoshi Yamamoto, Presidente di Epson Europe. “Tutti i giorni i clienti lamentano l’esigenza di una tecnologia meno dannosa per l’ambiente, che sia anche conveniente ed efficiente. Ed è proprio questa la tecnologia offerta da Epson. Il risultato ottenuto, insieme ai benefici cumulativi, è merito delle aziende nostre clienti che hanno scelto di passare dalle stampanti laser alla tecnologia inkjet.”

Il primo report europeo sulla sostenibilità in azienda mostra i risultati finora raggiunti
Il report europeo sulla sostenibilità redatto da Epson e intitolato The Green Choice ribadisce l’impegno dell’azienda sul fronte della responsabilità sociale d’impresa in tutte le aree in cui opera a livello europeo e mette in evidenza i progressi compiuti in relazione alla riduzione dei consumi energetici, del consumo di acqua e delle emissioni di CO2 da parte delle sue sedi europee. L’impegno di Epson si estende anche alla supply chain e alla produzione, sottolineando la volontà di sviluppare prodotti eco-sostenibili che consentano alle aziende di ridurre l’impronta ambientale.

“Sono orgoglioso di presentarvi il report The Green Choice, il quale dimostra l’impegno di Epson nei confronti della sostenibilità a ogni livello e in ogni iniziativa”, ha dichiarato Henning Ohlsson, Direttore CSR di Epson Europe. “La strada è lunga e c’è ancora molto da fare. Spero però che i risultati finora conseguiti servano a motivarci ulteriormente: ogni contributo, anche il più piccolo, può infatti aiutarci a costruire un futuro migliore.”

The Green Choice verrà pubblicato ogni anno per testimoniare i risultati conseguiti e i progressi compiuti da Epson.

“In un’ottica futura, siamo perfettamente consapevoli del nostro ruolo di azienda leader nel settore tecnologico. Allineando i nostri obiettivi con traguardi di portata più ampia, ad esempio quelli per lo sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite, riteniamo che Epson possa continuare a ricoprire una posizione chiave e indispensabile per la società”, ha aggiunto Ohlsson.

Per maggiori informazioni, The Green Choice è scaricabile sul sito www.epson.it/vision-and-strategy#green-choice

(1) Valore ricavato utilizzando il calcolatore delle emissioni di gas serra convertite in equivalenti dell’agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente (EPA): www.epa.gov/energy/greenhouse-gas-equivalencies-calculator
(2) https://ec.europa.eu/clima/policies/strategies/2020_en
(3) Per maggiori informazioni, visitare il sito www.epson.it/passa-al-green

Gruppo Epson
Epson è leader mondiale nell’innovazione con soluzioni pensate per connettere persone, cose e informazioni con tecnologie proprietarie che garantiscono efficienza, affidabilità e precisione. Con una gamma di prodotti che comprende stampanti inkjet, sistemi di stampa digitale, videoproiettori 3LCD, così come robot industriali, visori e sensori, Epson ha come obiettivo primario promuovere l’innovazione e superare le aspettative dei clienti in settori, quali stampa inkjet, comunicazione visiva, tecnologia indossabile e robotica.
Con capogruppo Seiko Epson Corporation che ha sede in Giappone, il Gruppo Epson conta oltre 76.000 dipendenti in 87 nazioni ed è orgoglioso di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente naturale globale e di sostenere le comunità locali nelle quali opera.
global.epson.com

Epson Europe
Epson Europe B.V., con sede ad Amsterdam, è il quartier generale regionale del Gruppo per Europa, Medio Oriente, Russia e Africa. Con una forza lavoro di 1.830 dipendenti, le vendite di Epson Europa, per l’anno fiscale 2017, hanno raggiunto i 1,7 miliardi di euro. http://www.epson.eu

Environmental Vision 2050
eco.epson.com

Epson Italia
Epson Italia – Epson Italia, sales company nazionale, per l’anno fiscale 2016 ha registrato un fatturato di oltre 221 milioni di Euro e impiega circa 190 persone. http://www.epson.it

Da: Epson Italia

Liverani e Marchetti (LN): “Patrocinio ai gay pride e al mondo lgbt? No, non tutelano diritti civili ma sono iniziative ideologiche e folkloristiche, talvolta pure indecenti”

I consiglieri regionali della Lega Nord contro la Risoluzione presentata dalla consigliera Silvia Piccinini (5 Stelle) e sottoscritta dalla maggiroanza Pd: “La famiglia che riconosciamo e sosteniamo è solamente quella sancita e tutelata dalla Costituzione”

La Lega Nord dice “no” alla Risoluzione promossa dalla consigliere regionale Silvia Piccinini (5 Stelle) e sottoscritta dalla maggioranza Pd, che vorrebbe non solo che la Regione Emilia-Romagna patrocinasse i Gay Pride e, più in generale, il Mondo Lgbt, ma che, in occasione delle loro manifestazioni, fosse sempre presente anche una delegazione dell’ente di viale Aldo Moro.

“Abbiamo votato contro la Risoluzione – spiegano i consiglieri regionali Daniele Marchetti e Andrea Liverani – perché si tratta di manifestazioni puramente ideologiche che nulla hanno a che vedere con la tutela dei diritti civili. Matrimoni e adozione gay non sono un diritto umano. Con tutto il rispetto possibile nei confronti degli omosessuali, occorre ben specificare che la famiglia che riconosciamo e sosteniamo è solo ed esclusivamente quella sancita e tutelata dalla nostra Costituzione. Del resto una legge relativa alle “famiglie arcobaleno” non esiste, quindi, dalla nostra prospettiva, che è una prospettiva ossequiosa del diritto, in Italia non esistono”.

Nel testo della Risoluzione grillina, poi, la richiesta di patrocinare queste manifestazioni viene motivata sostenendo che “queste manifestazioni costituiscono una fondamentale occasione di dimostrazione e testimonianza del diritto a vivere liberamente la propria identità di genere senza costrizioni o discriminazioni”.

“Ebbene – concludono Marchetti e Liverani – dal nostro punto di vista per combattere le discriminazioni, non sono certamente utili manifestazioni di questo tipo, che spesso sconfinano nella volgarità. Tant’è che nemmeno tutti gli omosessuali si riconoscono in queste manifestazioni folkloristiche che spesso degenerano nel cattivo gusto e nell’oltraggio al pudore dei cittadini. Di culturale durante questi cortei non vediamo nulla, ecco perché non ha alcun senso concedere il patrocinio della Regione”.

Ufficio stampa Gruppo Lega Nord Emilia e Romagna

Scattano i Saldi Estivi in Emilia Romagna a partire da sabato 7 luglio – il commento di Ascom Ferrara

La grande corsa all’acquisto con saldi estivi avrà inizio in Emilia Romagna il prossimo 7 luglio, il primo sabato del mese (il giorno successivo all’affascinante Notte Rosa che si tiene nella costa, e per la prima volta in città) e terminerà martedì 4 settembre.
Come si ricorderà l’Emilia Romagna nel 2016 ha sancito con una propria delibera di giunta il divieto di effettuare Vendite Promozionali nei 30 giorni precedenti la data di inizio dei Saldi veri e propri.
“Un risultato importante – ricorda Giulio Felloni come vicepresidente nazionale di Federazione Moda Italia e presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara – per il quale voglio ringraziare il presidente nazionale di Federazione Moda Italia Renato Borghi e la stessa Federazione a livello regionale perché ha visto il sistema Confederale, nel suo insieme, esercitare un’azione istituzionale forte, condivisa nel chiedere chiarezza, rispetto ad un limbo amministrativo che durava da troppo tempo in Emilia Romagna e produceva solo indecisione ed incertezza nel settore. Le regole del gioco dovrebbero essere uguali per tutti anche se abbiamo rilevato purtroppo che qualcuno non osservato tali disposizioni” segnala il presidente Felloni che entra poi sul piano strettamente tecnico e ricorda: “Siamo di fronte ad un momento atteso. I saldi sono una bella occasione di acquisto e permettono di fare ottimi affari con un occhio attento al rapporto qualità prezzo, puntando anche ad articoli necessari ed utili. Dai capi spalla, ai blazer alle t-shirt ci sono eccellenti opportunità per taglie e colori in una scelta che nel negozio di vicinato consentirà risparmi consapevoli e reali con soddisfazione del cliente finale”. Ricordiamo inoltre ad esempio alcune semplici regole improntate alla chiarezza ed alla trasparenza: servirsi dei negozi di abituale fiducia; sui capi va indicato il prezzo iniziale di vendita, la percentuale di sconto praticata ed il prezzo finale in saldo; i pagamenti possono essere effettuati anche con carta di credito e bancomat.
Secondo un indagine statistica dell’ufficio studi nazionale di Confcommercio in media quest’anno gli italiani spenderanno a testa intorno ai 98 euro (una famiglia in media circa 227 euro e saranno 15,6 milioni i nuclei famigliari coinvolti dagli acquisti nel periodo) per un volume d’affari totale stimato intorno ai 3,5 miliardi euro.

Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

Fondazione ISMU: Gli ultimi aggiornamenti sulle migrazioni verso l’Europa

Milano, 3 luglio 2018

SBARCHI. Durante i primi sei mesi di quest’anno sono sbarcati in Italia, Grecia, Spagna e Cipro 45mila migranti. Il flusso verso l’Italia risulta diminuito dell’80% rispetto a quello registrato nello stesso periodo dell’anno scorso: dal 1° gennaio al 2 luglio 2018 infatti sono sbarcati sulle coste italiane quasi 17mila migranti (mentre nel 2017 furono oltre 84mila). Restano molto significative in termini relativi le presenze di minori non accompagnati tra gli sbarcati: oltre il 16% del totale (2.593 minori soli arrivati tra gennaio e il 25 giugno). Il 2018 segnala in questi nuovi sbarchi un cambio nelle nazionalità: prevalgono i tunisini (3mila persone), gli eritrei, i sudanesi, mentre i nigeriani sono scesi al quarto posto.La decisione del Governo italiano di chiudere i porti sta determinando un aumento importante del numero dei migranti riportati a terra in Libia. L’UNHCR riferisce infatti che nell’ultima settimana, dal 21 al 28 giugno, sono state 2.425 le persone intercettate in operazioni di salvataggio in mare e poi sbarcate in Libia. Il picco è stato toccato il 24 giugno, quando sono tornati in Libia quasi mille migranti in un solo giorno. Sono sempre di più quindi i migranti che rischiano di morire tentando inutilmente di lasciare la Libia.
MORTI E DISPERSI. Dal primo gennaio al 2 luglio 2018 sono stati 1.137 i morti e i dispersi nel Mediterraneo, in larga maggioranza sulla rotta centrale dalla Libia verso l’Italia.
RELOCATION. Da settembre 2015 al 2 luglio 2018 sono stati trasferiti dall’Italia in un altro Stato Membro 12.723 richiedenti protezione internazionale. Si tratta quasi esclusivamente di cittadini eritrei (95% dei casi). Tra i trasferiti 1.168 minori accompagnati e 262 minori soli. I richiedenti protezione internazionale sono stati accolti soprattutto dalla Germania, dove è stato ricollocato il 43% dei migranti.
FOCUS SIRIANI. Sono 5milioni e 636mila i siriani che hanno abbandonato il proprio paese: oltre 3 milioni e mezzo sono rifugiati in Turchia, 992mila in Libano, e 662mila in Giordania (situazione al 6 aprile 2018). Per approfondimenti si consulti
http://data.unhcr.org/syrianrefugees/regional.php

Da: Fondazione ISMU, Ufficio stampa ISMU